, 35-1 (540): e parevagli desiderare ismisuratamente di potere toccare quella im
, tr. ant. bramare, desiderare ardentemente. iacopone, 90-262: amore
forza, e falle [le vedove] desiderare tino arbutus).
più liete e disimpacciate che si possano desiderare: sicché il governo dei preti non
vero rincrescimento, o vero lentezza di desiderare e acquistare lo sommo bene. ottimo,
881: mi sono acconcio a non desiderare più cosa alcuna con passione. caro
in bocca: appetire, pregustare, desiderare fortemente. lippi, 7-io: sente
richiedere, esigere; andare cercando, desiderare, agognare; interrogare. giacomo
che di buono e di bello si può desiderare di paramenti ricchissimi d'oro e di
112: né già i faventini desiderare il dominio della chiesa anzi, abborrendolo
4. tr. bramare, desiderare ardentemente (per 10 più con intenzione
non è altro il troppo che il desiderare, e colla volontà molto adulterare.
assetare. 3. figur. desiderare ardentemente. iacopone [crusca]:
affannone come sono io, costretto a desiderare che le faccende vadano sempre bene bene,
onomatopeia? 2. disus. desiderare con passione, bramare; aspirare ardentemente
* * lat. affectàre 'desiderare con ansia '(connesso con affectus
non ha, si suole con maggiore affezione desiderare che quello che l'uomo possiede.
che possono avere, che non sono a desiderare quello che non possono aggiugnere. idem
e la politezza della città non lassa desiderare. torricelli, 210: eccovi gli adornamenti
infiora. 4. figur. desiderare, gradire; preferire; provar piacere
che da parte vostra l'abbiate a desiderare ed ambire. b. davanzali, i-180
vano, e che passa i termini in desiderare onore, o laude o dignità
in loro [gli animali] altro desiderare, né levare un ossicello o una piccola
: si dànno queste bone ragioni per desiderare i tempi andati. tommaseo, i-102
3. intr. figur. aspirare, desiderare ardentemente, bramare (e denota un
de marchi, 553: il corpo pareva desiderare d'annidarsi in quella gran fiamma,
vengono pubblicati... resta solo a desiderare che la loro pubblicazione segua regolarmente e
morte. 2. anelare, desiderare con affanno, con ansia. s
offizi in questa causa che si possano desiderare. tasso, 9-6: ma prima ch'
l'essere appetibile; capacità di farsi desiderare. d. bartoli, 12-2-154
desiderio (fisico o spirituale), desiderare, bramare (per impulso irresistibile più
= voce dotta, lat. appetère * desiderare, tendere verso qualcosa'; anche
e facoltà naturale dell'attività pratica a desiderare e a cercare il proprio appagamento;
star contento, ma sempre più avanti desiderare. torini, 253: saziasi il leone
13. intr. figur. desiderare con passione, provare un desiderio intenso
allora... arrivo anch'io a desiderare ciò che è l'ambizione di mia
bello. verga, i-151: senza desiderare altro, solo pregando iddio di chiudere
intr. figur. anelare a ottenere, desiderare vivamente di conseguire. dante,
questo mondo altro che lui non poteva desiderare. fioretti, xxi-954 (28)
de l'essere possibile ancor si può desiderare che venghino a l'essere attuale.
conv., iv-xn-16: vedemo li parvuli desiderare massimamente un pomo, e poi,
pomo, e poi, più procedendo, desiderare uno augellino. bembo, 1-223:
2. tr. figur. desiderare, esprimere l'augurio che accadano a
auspichi). pronosticare, augurare, desiderare per l'avvenire (cosa fausta)
avendo dalla natura di potere e volere desiderare ogni cosa, e, dalla fortuna
. avidus, deriv. da avere * desiderare con cupidigia'. cfr. isidoro,
cfr. fr. ant. avolonter 'desiderare '. avvolpacchiare (aggolpacchiare)
, e giurò che presto si farebbe desiderare da chi non voleva allora ascoltarlo.
gessoso e gelido a un tempo, faceva desiderare la bandiera stellata e bandata, e
beatitudine sta appunto nel non sperare né desiderare più alcuna cosa. nievo, 514:
speranze... cosa si può desiderare di più? -far bello:
signor poeta] non si faccia più desiderare; / tutti i belli si voglion far
il maggior ben che per noi si possa desiderare al mondo. cornaro, 120:
che non sia ragionevole ch'eglino abbiano a desiderare di mutare fortuna. castiglione, 490
presenti tempi, laudare i passati e desiderare i futuri. idem, 437: fece
bifolco, che d'altro che si potesse desiderare. dossi, 518: « maleducato
binocolo, col binocolo alla rovescia: desiderare qualcosa con poca speranza di poterla ottenere
costretto; giovarsi, trarre profitto; desiderare caldamente; aspirare istintivamente a qualche cosa
bellezza. bramare, tr. desiderare ardentemente, appassionatamente, con avidità sfrenata
4 urlare per fame', perciò 4 desiderare ardentemente': cfr. bramire).
bella vista che poco più si può desiderare per allegrare ogni malinconico spirito. 7 assoni
può in un certo modo in questo mondo desiderare. galileo, 278: non mi
per entro tutto ciò che si possa desiderare, il volto di una bella donna,
pigliare a modello di donne da desiderare. e tali mi figuravo le monache del
credevo più in dio, ma cominciai a desiderare con tutte le forze della mia anima
-passare per il capo: immaginare, desiderare di far qualcosa, all'improvviso.
carestia di sé: rendersi prezioso, farsi desiderare. ugieri apugliese, v-249-28: largo
leone ebreo, 17: l'escesso di desiderare queste cose che danno dilettazione propria,
italiane lascia molto, ma molto a desiderare. lo stesso dicasi del materiale rotante
esercitare le male operazioni, ed a desiderare le pompe mondane. -cascare a
: il maggior tesoro che io potessi desiderare al mondo, si era l'aver riauto
? io da vero non saprei che desiderare: per come si può essere nel mondo
. male potrèbbero i più tèneri piedi desiderare una maggiore morbidità di tappeti; male
non serve, dee, non solamente desiderare, ma con ogni studio cercare e operare
6. tr. e intr. desiderare, volere; pretendere; provar desiderio
-cercare cinque piedi al montone: desiderare, chiedere l'impossibile. machiavelli
maria per ravenna o per roma: desiderare, volere ciò che può riuscir di danno
di parigi, hanno anzi da desiderare ch'ei si vada ampliando, ed ispazii
disidiosi e piccolissimi sta bene sperare e desiderare d'essere, e al tutto contendere
1-303: la coscienza, fulminea, di desiderare irresistibilmente la donna... gli
loro mariti morti. 3. desiderare, volere, sperare. guittone,
? -non voler chiasso: non desiderare che si dicano o facciano cose che
? » le dissi. 6. desiderare, volere, ricercare; invocare. -
me. -chiedere il prete: desiderare, volere gli estremi conforti religiosi.
prete. -chiedere in dono: desiderare, domandare in regalo qualcosa a cui
alla cintola, potrei dire di non desiderare di più. fucini, io: una
sole quelle [cose] dobbiamo cercare e desiderare, che ci perducono al cielo
, 1-441: non si può desiderare vista più ricreativa d'una palma veduta
alla vetrina di un negozio, a desiderare una combina zione ultimo modello
colenti. 3. ant. desiderare. anonimo, 177e: ciò ch'
seguire el costume della terra contro a uno desiderare d'adempiere le sue grandissime speranze?
davanti alla vetrina di un negozio, a desiderare una combinazione ultimo modello, colà esposta
: il maggior tesoro che io potessi desiderare al mondo, si era l'aver
di dubitare, e commovimento a desiderare di vederlo. patriarchi? de
tutti quei comodi che lei potrebbe forse desiderare. pirandello, 7-273: vedendo che
e benigno, lo spirito brillante facevano desiderare nelle migliori conversazioni quest'uomo. nievo
nel suo tratto non lascia cosa a desiderare... così 4 compitissimo ',
le mie facoltà di ricordarmi, di desiderare, d'immaginare, comprendo il passato
perché anzi giovano a farla più sempre desiderare. 3. ant. appena
sottili e difficili, hai poco a desiderare. panzini, i-303: indubbiamente c'
, né si poteva nelle sue parole o desiderare o levare; ii-14: don
tr. (concupisco, concupisci). desiderare ardentemente, bramare (una cosa,
tal fine, cioè la concupiscibile per desiderare e portarci a quel ch'è veramente
concupiscibilis, deriv. da concupiscère 4 desiderare '. concupiscibilità, sf. il
'. concupiscibilità, sf. il desiderare, il bramare (il soddisfacimento dei
potersi in una bella e gentil donna desiderare, che in lei copiosamente non fussi.
che mi presuma saper tutto quello che so desiderare. tasso, 6-1-8: donna con
rivolgimento totale, così questo doversi meglio desiderare che fuggire. c. bini,
poiché la natura, come essi mostrano desiderare di parere ed essere, non gli
: a poco a poco, facendola desiderare, tenendo sospeso l'ascoltatore. -parlare
fine di un periodo di tempo, desiderare intensamente che trascorra. marino,
e desideri al poco necessario, senza desiderare altro. savonarola, iii-44:
male di quella forma di governo e desiderare cose nuove; da che nascono discordie
star contento, ma sempre più avanti desiderare. machiavelli, 379: in cinque anni
10 quale, tutto possedendo e più desiderare non possendo, 11 regi tegna contenti
, non ci ànno lasciato nulla da desiderare nella verità del concetto sotto cotali scherzi
cui siamo, miglior destino non potevate desiderare. manzoni, fermo e lucia,
verità, che più non si può desiderare. 6. rifare ciò che
sua imperfezione: imperocché desidererebbe sé sempre desiderare e non compiere mai suo desiderio.
ebreo, 17: l'escesso di desiderare queste cose che danno dilettazione propria,
. convitare2, tr. ant. desiderare, bramare. g. villani
3-555: bastava questa frase per farmi desiderare ch'egli se ne andasse presto,
i scolari discoli e scorretti; non desiderare estremamente d'esser cortigiati da essi.
male di quella forma di governo e desiderare cose nuove; da che nascono discordie
! la mena non avrà nulla da desiderare, ed ora aggiusteremo tutte le altre
, tutta la verità che si può desiderare, né così netta come si può desiderare
desiderare, né così netta come si può desiderare. guerrazzi, iii-233: piantoni era
tommaseo, i-252: può il povero desiderare il meglio, e chiederlo al suo
dubitare, tutte le cose che sono, desiderare naturalmente costanzia di permanere, e la
, 35-1 (540): parevagli desiderare ismisuratamente di potere toccare quella immagine,
suo modo; apprezzare, amare e desiderare la vita. de sanctis, lett.
.. la fiaccava e le faceva desiderare di chiudere gli occhi, piegare le braccia
machiavelli, i-53: ciascuno principe debbe desiderare di essere tenuto pietoso e non crudele
noia. -tirare indietro il culo: desiderare per la gran paura di fuggire al
cùpere, tr. ant. desiderare fortemente, bramare. dante, par
chi non voglia trovar più nulla da desiderare fuori della propria casa. e.
mi pare che a questi tempi sieno da desiderare. dante, conv., i-1-4
d'un'immaginazione innamorata, e a desiderare un'esistenza non d'altro ricca che
cipe con le debite qualità si può ben desiderare, ma non formare da altri che
verso la patria, e devi tu stesso desiderare che questa miglior parte della eredità nostra
quelle decenti ricreazioni ch'ella mostrava di desiderare. cesarotti, i-181: che una
i- 233: andate piano a desiderare: la felicità di quest'oggi veduta
capo. 6. ant. desiderare. dante, purg., 1-84
9. tr. letter. desiderare furiosamente, bramare. monti, x-1-160
voglie: al povero non è permesso desiderare ciò che si ha soltanto con i
, come il vecchio nonno, senza desiderare altro. zena, 211: angela tirava
3. mettere in desiamo \ far desiderare. rinaldo d'aquino, ii-157:
desìo). ant. e letter. desiderare. giacomo da lentini, 14-20:
= lat. dèsideràbilis, deriv. da desiderare 1 desiderare '. desiderabilità, sf
. dèsideràbilis, deriv. da desiderare 1 desiderare '. desiderabilità, sf. l'
animo. = deriv. da desiderare. desiderante (part. pres
desiderante (part. pres. di desiderare), agg. [disiderante
cera. = deriv. da desiderare, con il suffisso astratto in -anza,
assai comune nell'uso antico. desiderare (ant. disiderare, dessiderare, desidrare
mondo, cioè lavorare, immaginare e desiderare...: per la potenza che
la potenza che è nell'anima del desiderare, sempre mai desidera istando nel mondo,
è adimandare savere e gran parte di bonità desiderare esser bono. lapo gianni, iv-112
o gli altri avrebbero potuto imaginare e desiderare. sbarbaro, 3-54: tu somigli ad
rimozione di sollecitudine e tranquillità d'animo desiderare. crescenzi volgar., 5-1:
di tutte le qualità che si può desiderare in uomo che abbia a servir la
se abbiamo più cavalieri il piano dovemo desiderare, e se avessimo più pedoni dobbiamo eleggere
colmo, e nulla più abbiano a desiderare. 4. sperare, augurare
di far sì che non abbiate a desiderare né i genitori né la patria. machiavelli
i romani che quel popolo non avesse a desiderare per la assenza dei re alcuna cosa
. locuz. -desiderare vanima di uno: desiderare la sua morte, cercare di ucciderlo
se non impiccare e mandare, anzi desiderare male ad altri. piccolomini, 1-388
desidera se non bene. -fare desiderare: lasciare ad attendere, in modo
quel che si vuole presentare. -farsi desiderare: farsi vedere di rado; tardare
il quale questo giorno si è fatto desiderare un gran pezzo: stavamo appunto dicendo
, vii-383: -si fa sempre desiderare il signor fulgenzio. -troppe grazie,
alle prove: conviene farli un poco desiderare, e conviene dar loro poca parte
. / -eh! non si faccia più desiderare; / tutti i belli si voglion
punto del programma gallicano era di farsi desiderare. -lasciare qualche cosa a desiderare,
farsi desiderare. -lasciare qualche cosa a desiderare, lasciare desiderare qualche cosa: mancare
-lasciare qualche cosa a desiderare, lasciare desiderare qualche cosa: mancare di qualche cosa,
-usato anche assolutamente nella forma lasciare a desiderare o lasciar che desiderare. tasso
forma lasciare a desiderare o lasciar che desiderare. tasso, n-ii-340: bello e
e la politezza della città non lassa desiderare. goldoni, vii- 1079: ma
freddo e flemmatico lascierebbe qualche cosa a desiderare. cesarotti, ii-322: ella seppe
questa letteratura, se lascia molto a desiderare come arte, ha la gloria di
la condotta del muzzarini lasciava spesso molto a desiderare. -restare a desiderare:
a desiderare. -restare a desiderare: mancare. -non restare, non
, non lasciare nulla o niente a desiderare o a desiderarsi in una cosa o
, che quasi più non si potrebbe desiderare. galileo, 3-4-173: tutte queste cose
guisa, non ci hanno lasciato nulla da desiderare nella verità del concetto sotto cotali scherzi
che nella imitazione non resti niente a desiderare. carducci, ii-6-269: ne'versi,
, e calor d'andamento. resta a desiderare assai per la proprietà della lingua e
sotto questo rapporto nulla gli restava a desiderare. io. prov. chi
uomo il molto possedere ma il poco desiderare. g. m. cecchi, 5-8
molte facultadi, quanto per il poco desiderare. d. bartoli, 9-23-81: or
se ben si considera, tutto il desiderare degli uomini è abbattersi nella porta che
parlare certi altri modi, come il desiderare, come fa cicerone nelle sue filippiche
d'onorario morto. = lat. desiderare, che nel linguaggio degli auguri significava
di dèsiderdtus, part. pass, di desiderare 'desiderare'. cfr. panzini,
desiderativo, agg. atto, incline a desiderare. buti, 2-304: l'autore
dottrina aristotelica, spinge l'uomo a desiderare in vista dell'appagamento dei suoi bisogni
= lat. dèsìderàtivus, deriv. da desiderare * desiderare '. desiderato (
. dèsìderàtivus, deriv. da desiderare * desiderare '. desiderato (part.
desiderato (part. pass, di desiderare), agg. (ant.
pitagora. = deriv. da desiderare. desidèrio (ant. disidèrio
né pare possino stare insieme amare e desiderare. bembo, i-76: vivomi più che
9. locuz. -avere in desiderio: desiderare. cavalca, iii-38: di questi
il desiderio, entrare in desiderio: desiderare. boccaccio, dee., 5-8
, lat. disiderium, da désideràre * desiderare '. desiderosaménte (disiderosaménte)
famiglia. = deriv. da desiderare. desìdia, sf. letter
(disirare), tr. ant. desiderare. uguccione da lodi, xxv-1-610:
3. bramare di conoscere, desiderare di apprendere. dante, purg.
. entrare in desire: cominciare a desiderare, essere preso, essere indotto in desiderio
secondo che elli a diverse passioni soggiace a desiderare alquanti beni: imperocché chi da passioni
un'altra e più necessaria cagione di desiderare la pace, perché la devastazione della
del secolo decimosesto, non ce ne lascia desiderare l'eleganza. 2. raro
sospetto di chi... potrebbe desiderare che fosse rimosso. [ediz.
spirito leggero s'erano messi tutti a desiderare di essere molto magri e digiuni.
-voler essere digiuno di qualche cosa: desiderare di non avervi parte o di esserne
quanto di più lucido e colorito possa desiderare un dilettante di oleografie. soffici,
persuadere. 4. ant. desiderare, amare, aver piacere (riferito
che li abbracciamenti d'altrui non possono desiderare, in nelle cose grandi [
si mangia e mai non si dorme, desiderare parigi. bettinelli, iv-332: le
quel puro patriottismo che gli fa più desiderare la prosperità della patria, che il proprio
altro che ristoro agli affanni e al mesto desiderare degli amanti, confortando col dono delle
de sanctis, ii-15-395: ciò che possiamo desiderare, è che ci sieno nel parlamento
volesse dire stare a disagio o sì desiderare una cosa impossibile ad ottenerla.
49: oramai mi persuado voi sommamente desiderare d'udire francesco e pieradovardo discorrenti i
, 27-8: e veggio vo a fedel desiderare / tal, che non voi,
lasciato tutto il giudizio necessario per non desiderare di esserlo di più. d'azeglio,
: né di quel mio lungo e tacito desiderare voglio ora disfingermi. = comp
concedetegli tutti i beni che noi possiamo desiderare a noi stessi. dossi, 40
, dalla quale si ostenta di non desiderare più nulla e di non attendersi nessun
disiderare e deriv., v. desiderare e deriv. disidratante (part
quelle decenti ricreazioni ch'ella mostrava di desiderare. manzoni, 1113: finiva col proclamare
20: non è peccato il desiderare la eccellenzia ma desiderarla disordinatamente è peccato
. guicciardini, 123: sarebbe da desiderare el potere fare e condurre le cose
altro... gli restava a desiderare che il ritrovarsi a far giornata, e
, xviii-117: doveva pure amare e desiderare il ritorno dei borboni; e di ciò
belle del mondo, giovanni si ostinava a desiderare questo improbabile palazzo marino, le musiche
. ad amare le ricchezze, a desiderare gli onori, ed a cercar fra se
e per amore di guadagno spirituale induce a desiderare il santo ufficio delle chiericie, per
dovila, 371: era molto diverso il desiderare che dal re fossero aggranditi i nipoti
, 1-i-84: qual maggior providenza può desiderare chi scrive che... il
: le cose da fuggire e da desiderare dovidendo cognosce. passavanti, 177: la
perfezione che quasi più non si potrebbe desiderare. gazola, 1-108: l'inganno
bel dolcie amico, esti terreni beni desiderare? iacopone, 10-5: o dolcissimo
e fu sanata. 5. desiderare, ambire; invocare (la morte)
e riflessivo,... non lascia desiderare né le pedanterie dottrinali, né le
e però da quelli comincia prima a desiderare. maestro alberto, 124: nel
sciorinate dovizie, assaporare e ripudiare, desiderare e respingere, volere e nolere.
, bel dolcie amico, esti terreni beni desiderare? dante, inf., 2-121
scrittura autori eccellenti, che non lasciano desiderare i più celebri delle altre nazioni.
passavanti, 150: questo è perversamente desiderare altezza ed escellenza, volerla escessivamente alla
quali alcuno effetto di fuggire e di desiderare si vede. 7.
desiderii perché bramare significa molto effetuosamente desiderare. 2. affettuosamente.
el suo creatore e le superne elemosine desiderare. di costanzo, 1-239: l'
e incita non già i malvagi a desiderare e operare contra il bene d'altrui,
spurio melio, a cui era più convenevole desiderare il tribunato che sperarlo: un
sanctis, ii-15-395: ciò che possiamo desiderare, è che ci sieno nel parlamento uomini
e un po'barzoniana, non lascia desiderare né le pedanterie dottrinali, né le
-essere lontana l'erba dal becco: desiderare invano, non potere soddisfare il proprio
prima propone quanto sia grave inconveniente o desiderare o sperare d'avere quelle cose che
-sapete che cosa questo impegno mi fa desiderare?... -d'esser già scaduto
è quanto di più lucido e colorito possa desiderare un dilettante di oleografie. d'annunzio
). ant. e letter. desiderare vivamente. della porta, 1-276:
e però da quelli comincia prima a desiderare. idem, inf., 26:
, quale non se vorebbe quasi più desiderare. -esplicare le vele: spiegare,
usato costume si coltivi, meritevolmente è da desiderare da'buoni uomini. b. cavalcanti
vergogna del male scrivere, o a desiderare altro che il pregio e la fama
con la mia; e non potrai desiderare alcuna cosa estranea. pallavicino, 1-109:
braccia aperte non lascian proprio nulla a desiderare, come pure l'esattezza nella scelta
perdoni, io non saperei che più desiderare. tasso, 1-4-73: intorno al
, se non forse quanto tu potessi desiderare che così delle fantesche si parlasse come
fra giordano, 5-6: or non dovremmo desiderare d'uscire di questo fastidiume del mondo
perdere l'acquistato, che fatigare e desiderare l'acquistare. vasari, iii-15: lavorando
umano perfezionamento ci porta naturalmente a desiderare og getti sempre nuovi o
avevano insegnato... che si deve desiderare e pregare con tutte le forze per
e l'altre qualità che gli fanno desiderare. redi, 16-vi-44: mi rallegro
e delle quali si vale per farsi desiderare dall'uomo. dossi, 667:
seneca volgar., 3-365: sanza desiderare di mangiare lingue d'uccelli d'affrica
fermezza della fede, e cominciano a desiderare questi beni temporali, e così ritornano quasi
a questo modo; porresti ad amare e desiderare colui che è; gusteresti la verità
possano le ingiurie, apprendesi a men desiderare l'una cosa, l'altra meno temere
voglia a qualcuno dei fichi fiori: desiderare cose irrealizzabili, irraggiungibili, spropositate (
o gli altri avrebbero potuto imaginare e desiderare. 2. fede (in dio
7. con ardore appassionato (amare, desiderare); con avversione implacabile (odiare
tutti li suoi anni, da desiderare di più. landolfi, 7-128: mi
candidezza pervenuta che si possa se non desiderare certo sperare maggiore. vasari, iii-577
ottima intenzione in questo negozio, e desiderare che si finisse in quella istessa ora
dante, conv., iv-xm-5: nel desiderare de la scienza successivamente finiscono li desiderii
tu sentissi lo tuo corpicello sospirare e desiderare lo fiore e la vanità dell'adolescenza
della cosa amata, e quella affettuosamente desiderare, è cagione ch'ella si sogni.
se ti mancasse, tu dovessi desiderare di morire? guerrazzi, iii-205: io
intollerabile che la fiaccava e le faceva desiderare di chiudere gli occhi, piegare le
frutto delle proprie fatiche. -anche: desiderare invano un bene che altri otterrà in
così naturale, che non si poteva desiderare di vantaggio. verga, 2-46: il
condizioni fisiche e psichiche che si possano desiderare sotto l'aspetto sportivo. -essere giù
io mi sono sorpreso mille volte a desiderare un'avventura di quelle narrate nei romanzi
con ardore, appassionatamente (amare, desiderare, godere, attrarre). guido
, appassionatamente, irresistibilmente (innamorarsi; desiderare, godere; attrarre). rinaldo
forza. -ardentemente (amare, desiderare); risolutamente, a tutti i
il suo sangue freddo; si può desiderare il cuore caldo, ma la testa deve
3. tr. pensare, immaginare, desiderare, ideare, scoprire (in modo
sua. lanzi, iv-64: è da desiderare che l'uso delle architetture in iscagliola
-aver fretta: avere urgente necessità; desiderare ardentemente; non poter attendere.
;... e nondimeno si dee desiderare che non impedisca 11 ritorno di quella
gli piacci, e quella seguire, desiderare, amare e cercare di fruire.
., 145: non furare e non desiderare le cose del vicin tuo. anonimo
compagnia, rendersi piacevole e amabile, farsi desiderare e far fortuna: nominatamente nella galanteria
questa galiverna quasi fa rebbe desiderare un po'di purgatorio anticipato a questo
al galoppatoio verso porta pinciana quanto può desiderare di meglio. pratolini, 1-173: egli
operazioni [i cristiani] non lasciavano che desiderare, né di prontezza, né di
è originario. bartolini, 17-191: desiderare, dovendo, quel che mai ebbi
il verbo zelare (anche zèlàri) 4 desiderare con zelo, con fervore; amare
xin-9: sicché per qualunque modo lo desiderare de la scienza si prende, o
di far sì che non abbiate a desiderare né i genitori né la patria. guicciardini
e ronda di voli, che si potesse desiderare. c. e. gadda
sanctis, ii-15-395: ciò che possiamo desiderare, è che ci sieno nel parlamento
, male giudicare, ingannare e onore desiderare. 5. giovanni crisostomo volgar.,
lasciato tutto il giudizio necessario per non desiderare di esserlo di più. verga,
il suo sangue freddo; si può desiderare il cuore caldo, ma la testa
bocchelli, 1-i-340: era giunto a desiderare quel che si dice giuridicamente la chiamata
e non s'accorge che desidera sé sempre desiderare, andando dietro al numero impossibile a
bocchelli, 1-i-340: era giunto a desiderare quel che si dice giuridicamente la chiamata
quanto giusto, tanto esigente da farsi desiderare magari meno giusto, pietro bemardone non
dio sopra ogni cosa; devi dunque desiderare che sia glorificato e ubbidito. fogazzaro
-stare a gola aperta o spalancata: desiderare ardentemente. giusti, i-268:
tr. { gàio). ant. desiderare, agognare, bramare.
tr. (golìo). ant. desiderare ardentemente, bramare. federico ii
. = dal provenz. golejar 'desiderare vivamente ', deriv. da gola
in fondo, il miglior premio da desiderare: una attenta lettura da parte dei lettori
della vostra bontà. 5. desiderare, vagheggiare; volere, esigere.
qualcosa gradito: farlo amare, stimare, desiderare; renderlo piacevole. boiardo,
o interesse; farsi stimare, amare, desiderare; ricevere cordiali accoglienze. g
, amare; accettare con gioia; desiderare vivamente; gradire. -anche: provare
dimostra zelante e in seguito lascia a desiderare. a. f. doni,
adimandare savere e gran parte di bonità desiderare esser bono. compagni, 3-23:
appassionatamente (amare); intensamente (desiderare). bibbia volgar., v-532
un vivo e affettuoso ricordo, a desiderare di ricambiarli secondo la possibilità e la
sotto questo rapporto nulla gli restava a desiderare; e non dubito che più d'
alle prove: conviene farli un poco desiderare. -mettere, portare, recare
chiesa. soldati, iii-174: si deve desiderare e pregare con tutte le forze per
vocabolo di 4 concupire ', cioè di desiderare con ardenza, perciocché la carne,
un ragionamento); lasciare molto a desiderare; invecchiare presto. cantoni,
, se ti mancasse, tu dovessi desiderare di morire? 9. dimin
sopra le molte ricchezze de'peccatori, che desiderare quelli maggiori guadagni, i quali eziamdio
sm. biondo, xlv-93: un desiderare molto ed abbracciar poco gli è il
saprei dar notizia. 9. desiderare, sperare, augurarsi (e introduce
brusoni, 5-60: se amore gli faceva desiderare il compimento de i loro affetti,
imbramare, tr. ant. desiderare ardentemente. strabuzzate legate con delle
, divisare; deliberare, proporsi; desiderare, vagheggiare. anonimo, i-633:
nelle quali alcuno effetto di fuggire e di desiderare si vede. savonarola, iv-461:
magno volgar., 2-124: presumette di desiderare la morte dello immortàbile, nel quale
tu impari le grandi cose a grandemente desiderare. a. pucci, 5-29: imparoe
altra a cui rimangono i sensi per desiderare il riposo del sepolcro. 6
impiccatoie. -tanto grave da far desiderare la morte (un dolore, la
e non s'accorge che desidera sé sempre desiderare, andando dietro al numero impossibile a
spero non mi abbandonerete e non ci farete desiderare troppo gli altri articoli che questo primo
con il suo sposo, non deve desiderare d'andar più avanti con l'investigazione
dei quali con dispendio del padrone potesse desiderare. testi, 3-174: l'ultime vostre
, e la volontà altro non può desiderare. f. f. frugoni, ii-233
parole, ciò che l'uomo può desiderare di cuore e richiedere di bene.
arciduca fare la guerra per debito, desiderare la pace per inclinazione. leopardi,
: l'incomportabilità dei patimenti gli fa desiderare la morte. = deriv. da
nell'increato, nella salvezza del non desiderare più. -con partic. riferimento
e gentile, che og- gimai poco desiderare si può più oltra. b. croce
come mediatori, possa in pittura desiderare. f. f. frugoni, vii-208
, 1-190: finge l'anime delli infernali desiderare fama per accordarsi con virgilio.
figur.: far invaghire, far desiderare ardentemente. iacopone, 1-890: le
... mi lasciano con ingordigia desiderare 'la sera'. fogazzaro, 4-22: mi
muratori, 10-ii-209: sarebbe più tosto da desiderare che fosse ogni città disposta a continuar
. innalzarsi a conoscere, a pregiare, desiderare e volere la libertà? mazzini,
; essere attratto o affascinato vivamente; desiderare intensamente; provare diletto, piacere,
sangue. muratori, 9-114: sarebbe da desiderare... che le acute teste
l'equilibrio delle passioni prodotto dal non desiderare e dal non far ciò che contradice alla
, da questo primo desiderio trascorre il desiderare ancora. papini, x-1-844: eran
un'aristocrazia del denaro, che farà desiderare quella della nascita. d'annunzio,
: il timore di perderti mi fa desiderare che la vita in quel sacro momento si
romana repubblica e nella inseparabile cura ozio desiderare. tasso, n-iii-955: ha [la
insolerte e pigro, che non voglia desiderare per fama vivere sempre? = comp
contenta del suo essere e di non desiderare la propria dissoluzione, e per meglio
[le cose celestiali] amare e desiderare, e quelle [le cose terrene
gli altri nel mio secreto, che a desiderare d'essere amato. -vago
né per inganno vuole... desiderare d'apparere bella per nobiltà di parlare ne'
.. nessuna cosa si poteva in lui desiderare. bandello, 1-1 (i-12)
qual maggior riprova se ne può mai desiderare che la calunnia che accennavate, intentata
carducci, iii-12-25: forse alcuno potrebbe desiderare meno scrupolosa la fedeltà a'codici,
, 1-157: incominciò la giovane a desiderare ardentemente di rendersi monaca, e del suo
nessuna cosa la si poteva in lui desiderare. leopardi, 969: la vita non
d'intrepidezza che da lui si potevano desiderare. morando, 420: narrò la magnanima
, e la dimenticanza delli mali fa desiderare li corpi, ove anche sieno intricate
e fortunatissimo litigante, non si poteva desiderare per lei uomo più al proposito di
ciò che non è da temersi, non desiderare l'inutile ed il dannoso.
: coi più sofistici ragionamenti arrivava a desiderare ciò che gli ripugnava, a inuzzolirsi di
muratori, 6-227: sarebbe forse da desiderare che noi europei inventassimo qualche splendida sensibil
2-178: se ho potuto altre volte desiderare di trovare le altre donne maliziose, indocili
malevolenza, di ostilità che porta a desiderare il male altrui; malignità, cattiveria
le parole non suonino; più da non desiderare che da desiderare. * non invidiabile
; più da non desiderare che da desiderare. * non invidiabile la fama di certi
3. in senso attenuato: desiderare ardentemente un bene che si stima e
invidiare: considerare con noncuranza, non desiderare, disinteressarsi. petrarca, 193-2:
, i meriti, i successi; desiderare d'emulare. quaedam profetia
nessuno: trovarsi nella condizione di non desiderare più di quanto si possiede; essere
oggi fascista sarebbe quanto più si possa desiderare di pericoloso. -di animali
ma hanno in sé, che si debba desiderare? brusoni, 8-380: all'esempio
, sono alle volte tali da far desiderare che fosse rimasta ferma e invitta,
vulva. -per estens.: amare, desiderare appassionatamente (con riferimento a donna
per tollerare il presente, e temere o desiderare il futuro. gobetti, ii-144:
: la coscienza, fulminea, di desiderare irresistibilmente la donna appunto perché due ore
uomo... non può avidamente desiderare, né pregiar quella cosa che, possedendola
italiane lascia molto, ma molto a desiderare. einaudi, 1-247: le tariffe
dieci comandamenti non concede né pur di desiderare. usasi la locuzione in vario senso
casi se riuscisse, e perciò stolta a desiderare, ma impossibile a riuscire anche in
intensa, a un violento desiderio; desiderare ardentemente; sentirsi fortemente attratto e soggiogato
esser contenti della terra senza più oltre desiderare il paradiso. mazzini, 77-57: un
ozio] a'solli- citi è da desiderare, acciocché, per temporale lasciaménto di
42. locuz. -lasciare a desiderare: v. desiderare, n.
locuz. -lasciare a desiderare: v. desiderare, n. 9. -lasciare
è cosa veramente molto naturale et ordinata desiderare di acquistare; e sempre, quando
possono avere, che non sono a desiderare quello a che non possono giungere. d
questo mondo per molti rispetti lascia moltissimo a desiderare: era una sua idea, poco
quel che io son condotto! a desiderare di non avere fatto quello che io
alcuno altro in tale fortuna nato si potesse desiderare. assarino, 4-25: in vero
che egli soleva con tutto il pensier desiderare e cercar di rubare, avendolo,
, iv-282: per fare professione di desiderare la libertà, si chiamavano volgarmente i
non giuocare, quanto di astenersi di non desiderare il venire agli effetti con la colei
fulgente, che a tal gioia si doveva desiderare. pirandello, 7-1364: ha talvolta
aspettarsi ciò che di meglio si può desiderare. varchi, 18-2-262: era di
si poteva chiedere a lingua, né desiderare più. caro, 9-9: ecco,
fortunatissimo litigante, e non si poteva desiderare per lei uomo più al proposito di
trinci, 1-10: sarebbe ben da desiderare che si livellassero terreni di questa fatta
e rimote, e le propinque non desiderare. machiavelli, 1-i-277: quegli altri
desidero, e assai è a me desiderare quanto sia onesto; che chi più desidera
, 2-178: se ho potuto altre volte desiderare di trovare le altre donne maliziose,
: cali- plendo il rimanente col desiderare che, anzi che la sua
3. locuz. pisciare maceroni: desiderare ardentemente, amare svisceratamente. sacchetti
e unione che tutti i buoni denno desiderare. tasso, 11-iv-229: s'aviene che
in questo esercito non si sapeva che desiderare; era ben ordinato e quasi organizzato
più erudite quanto in quelli appresero a desiderare. = deriv. dall'ingl
mala ventura recata v'avea, cominciai a desiderare ch'ella ardesse. sacchetti, 160-116
consalvo, con quella voce memorabile; desiderare più tosto di avere, al presente
d'appetito che induce l'infermo a desiderare cose non naturali ed assurde, come la
non s'accorge che desidera sé sempre desiderare, andando dietro al numero impossibile a
amor a nostro mal grado ci sprona a desiderare quel che n'è piaciuto e in
2-178: se ho potuto altre volte desiderare di trovare le altre donne maliziose, indocili
che egli volesse quel che mostrava di desiderare. b. davanzali, ii-411:
: avere tutto ciò che si può desiderare. bianconi, xxiii-218: costui non
: assicuravano che erano essi primi a desiderare il giudizio e non lo avrebbero a
sé, se avesse potuto anche un momento desiderare la perversità ai suoi nemici, ai
scuola che un manufatturiere di poesia possa desiderare, cioè la cognizione dell'impressione che
altri tempi si sarebbe di più potuto desiderare un garante, ma adesso non me
del padre bonanni, non si poteva desiderare di più. bianchini, 1-10:
, vii-52: se pure s'intendesse che desiderare 10 vescovado fosse buono desiderio, deono
casi se riuscisse, e perciò stolta a desiderare, ma impossibile a riuscire anche in
leone ebreo, 27: amare e desiderare le potenzie è del delettabile congionto con
e questa mediocrità consisterà non solo in non desiderare di vincere con maggiore affetto di quel
: non ti smuova volontà e non desiderare la 'bella donna mischina ed uno fante.
l'attenzione del lettore e gli fa desiderare un più celere passo del metronomo che
la volontà è sempre determinata a volere e desiderare ciò che in quel momento le pare
della poca pratica de'ministri loro, e desiderare, eglino più che noi, che
30: or va tu mo a desiderare la propagazione umana, la rinnovazione della
ginnasio di ferrara non lascia nulla a desiderare, anzi... può esser recato
moderazione del governo viniziano, cominciavano a desiderare il primo dominio. serdonati, 6-186
gioberti, 9-i-viii: gli uni mostrarono di desiderare che io facessi professione di monarchico e
mondo: ottenere o desiderare vantaggi, profitti e comodità senza impegnarsi
di tutte quelle cose che si possono desiderare, conobbe che aveva bisogno d'un
non avere più motivo di vivere; desiderare la morte. goldoni,
uomini invidiare lo stato de'bruti e desiderare l'autorità con cui soprasede il maschio
data ogn'altra satisfazione che avesse saputo desiderare, e che m'avea risposto morbidamente:
ti solli- ticarei, che non sapresti desiderare meglio. bruni, 129:
muratori, 9-194: ha certamente da desiderare il principe che tutti i sudditi suoi
mio vero com'egli è, non dovrebbe desiderare ch'io le cangiassi. nievo,
aw. ant. in modo da desiderare la morte. 5. agostino
moderno fucile, non lascia nulla a desiderare rispetto all'efficacia dei suoi tiri.
xiv-8: confido che questa mostra farà desiderare le altre opere e darà buon concetto
sete in modo che nulla v'avanzerà da desiderare. tortora, i-213: in questa
essi nuovi abitatori arebbero avuto cagione di desiderare mutazione... né i vecchi,
la volontà divina] quel rosmini, devono desiderare che altri per altre vie cermare al
sconfinata, mi aveva fatto improvvisamente desiderare di essere là, fuori.
si voltarono gli animi di molti a desiderare la mina del medesimo principe e cominciarono
: io mi risolvo più presto a desiderare una presta licenzia di andarmene che soprasedere
quattordici gradi: e non lascia nulla a desiderare, in confronto ai suoi fratelli dell'
fai, pecchi nell'affermativo. non desiderare la donna del prossimo tuo, e
quella non è negligenzia di lassare di desiderare e procurare il bisogno. nardi, 294
vostra di persuader l'imperadore a desiderare a procurare la pace...
, che gli spiriti veramente liberi debbono desiderare alle religioni. = voce dotta,
latini volgar., i-77: non [desiderare] neiente che tu sii giudici sopra
muratori, 10-ii-209: sarebbe più tosto da desiderare che fosse ogni città disposta a continuar
panigarola, 3-ii-503: dicendo altri di desiderare a'servigi di sua moglie in casa una
muratori, 7-ii-13: solamente sarebbe da desiderare che né pure si sprezzassero varie nobili
è il meccanismo psicologico che ti fa desiderare, con autentica passione, un livello
fuori e altra cosa esser dentro, né desiderare d'apparere bella per nobiltà di parlare
: l'uomo non dee amare né desiderare quella cosa ch'è dannosa e nociva,
e letter. non volere, non desiderare qualcosa; essere riluttante, alieno,
vano e che passa i termini in desiderare onore o laude o dignità. tasso
la più lunga nominanza ch'e'potessero desiderare, nelle sue cantiche immortali, designa
di me deve il sig. principe desiderare di farmi avere sinceramente questa certezza per
numeri, in cui non trovò mengs che desiderare se non qualche maggior grado di eleganza
di mal giudicare o d'ingannare o di desiderare onor che no si convenga. dante
gli occhi della pentola: procurarsi o desiderare per sé il meglio di qualcosa)
, con ammirazione, con curiosità; desiderare, vagheggiare. crusca, iii impress
più al calendario che all'ognissanti'. desiderare frequenti rapporti amorosi. aretino, 20-66
, 121: l'uomo non dee desiderare di vivere per mangiare e per bere,
col più giustificato colore che avesse saputo desiderare. g. michiel, lii-4-390: non
.. è tratto per cento vie a desiderare il bene. b. croce,
pensato che a lavorare, sempre; senza desiderare mai altro da me che la lode
di rendita s'abbia a credere o desiderare superiore a quelli della operosità industriale e
le tre facoltà di ricordarsi, di desiderare, di immaginare. manzoni, pr.
dotta, lat. optare 'scegliere, desiderare ', in- tens. di un
cesare sia tale che questo si può desiderare, ma non sperare. n.
: e cosa veramente molto naturale e ordinaria desiderare di acquistare. boterò, 254:
professione del monastero, ma eziamdio a desiderare l'altezza del romitorio. s
quale viene la speranza de lo proveduto desiderare. giannotti, 2-1-215: le faccende private
del verisimile che i mantovani sian per desiderare d'andare orpellando tutto il fatto,
bruttezze più orride dell'arte fa sempre desiderare di chiuder gli occhi in pace.
sera. -volere dell'orzo', desiderare cose di gran pregio. algarotti
sé la polpa e agli altri fosso: desiderare egoisticamente ogni bene per sé e ogni
voler più sostanziose le minestrine e a desiderare che le si tenesse compagnia. nella
l'equilibrio delle passioni prodotto dal non desiderare e dal non far ciò che contradice
che tempo è d'amare e tempo di desiderare e tempo di tribulare e tempo di
, 1-84: non posso né sperare né desiderare aumenti di paga. cassola, 2-242
un tutto di quanto si possa in pittura desiderare. metastasio, i-iv-344: cotesti meravigliosi
e volere il pampino per sé: desiderare per sé la gloria, lasciando agli
, pronta, scodellata, smaltita', desiderare o conseguire risultati senza compiere alcuno sforzo
adimandare savere e gran parte di bonità desiderare esser bono. g. cavalcanti,
sospirando la sua patria, poteva sperarsi o desiderare di rivederla finché non n'erano dispersi
., iv-xn-16: vedemo li parvuli desiderare massimamente un pomo. idem, par
l'attenzione del lettore e gli fa desiderare un più celere passo del metronomo che regola
- patire appetito, voglia: desiderare fisicamente. boccaccio, dee.
kant (1724-1804) come facoltà di desiderare inferiore, e contrapposto alla facoltà di
inferiore, e contrapposto alla facoltà di desiderare superiore, indipendente da tutte le inclinazioni
estremi della sua pazienza nell'aborrire e nel desiderare tutte le cose, nel peso del
non sembrare così fina come si potrebbe desiderare, ma l'apparente sua volgarità di
sempre con più focoso ardore e di desiderare con più bramose voglie quelle cose che
dalla prima sapienza pendente, per farci desiderare onori e glorie e fatica per li posteri
e sbiaditi e un critico moderno può desiderare specialmente in questa commedia dell'ariosto quella
, v-29: deono... ancora desiderare il combattere che si fa pensatamente e
: venire in mente, proporsi, desiderare. novelle adespote, vi-374:
tani romani di guardare le statue e di desiderare e pigliare diletto con gli occhi più
-essere l'orso alle pere: desiderare intensa mente qualcosa che piace
battaglia si poteva meglio fare e la vittoria desiderare, perché le armi del re non
tr. (percùpio). ant. desiderare, bramare ardentemente. maestro
valore intens. } e cupère 'desiderare ', ai etimo incerto. percupito
sole quelle [cose] dobbiamo cercare e desiderare che ci perducono al cielo. guido
idem, conv., iv-xm-5: nel desiderare de la scienza successivamente finiscono li desideri
esterni portamenti che in un principe si devono desiderare, quantunque in tutta la loro perfezione
una. nievo, 306: non desiderare la roba d'altri. però non bisogna
brambilla, e i buoni patriotti hanno a desiderare che sia perpetuata. de roberto,
che s. m. sia tenuta di desiderare la perpetuazione di questa repubblica e di
, 30: or va'tu mo a desiderare la propagazione umana, la rinnovazione della
quale abbiamo a sperare o almanco a desiderare che sia perpetua. guidiccioni, 5-108:
, lii-14-288: quest'uomo dimostra di desiderare grandemente la pace con il persiano.
a non spregiare onesta compagna e a desiderare propagazione, accrescimento e felicità della famiglia
i-121: essere permesso a ciascuno il desiderare di pervenire a migliore fortuna, ma
della sua pazienza nell'aborrire e nel desiderare tutte le cose, nel peso del ventre
, per una inopportuna baldanza si fa desiderare gran pezza di tempo e vien tardi
-non finire di piacere: lasciare a desiderare. giorgini-broglio [s. v.
piace in tutto; mi lascia qualcosa a desiderare. -essere molto soddisfacente, gradevole
risponderanno... primamente sieno da desiderare per la dilettazione e piacimento del vivere
d'angiò,... ben potea desiderare una impresa che insieme promettea larghi acquisti
e però da quelli comincia prima a desiderare. arrighetto, 217: picciola
chiamati piemontesi, tanto erano riputati di desiderare e volere l'egemonia morale e persin
per celia di cose più buone a desiderare che possibili a conseguire. b.
cote. -farci la pipita: desiderare ardentemente. bocchelli, 1-i1-336:
bacchetti, 1-i-389: gli aveva confessato di desiderare il mare della sua gioventù pirateggiata.
quello che possono avere che non sono a desiderare quello a che non possono giungere.
adiri. giamboni, 10-53: onore desiderare è una sollicitudine d'avere più onore
segno, che non le resta che desiderare se non il più e più profondarsi in
e del suo amore quanto si possa desiderare, egli, che bellissimo scrittore era
e la politezza della città non lassa desiderare; ma sietene forse voi il signore
politezza e galanteria che non si può desiderare più. redi, 16-ii-245: s'è
si voltarono gli animi di molti a desiderare la mina del medesimo principe e cominciarono
ne sono) come gli uomini non debbono desiderare cosa più del vivere politico, e
fittare, di robe da vendere o desiderare e d'altre faccende. -in partic
donare la più bella antichità che sappiate desiderare », ed inclinando la mano raccolse fra
niente altro restasse all'uomo da desiderare. g. gozzi, i-5-105:
questo così suo buon amico, non poteva desiderare una porta più vantaggiosa. campailla,
presso a poco in dodici lunazioni fece desiderare di avere dodici porzioni di anno perfettamente
lo quale monarca tutto possedendo e più desiderare non possendo, li regi tegna contenti ne
universale], tutto possedendo e più desiderare non possendo, li regi tegna contenti
alimentarlo. -quanto più si può desiderare. seneca volgar., 3-162:
[imperatore], tutto possedendo e più desiderare non possendo, li regi tegna contenti
e la politezza della città non lassa desiderare; ma sietene forse voi il signore?
di tutte quelle cose che si possono desiderare, conobbe che aveva bisogno d'un superiore
al possedimento di dio, le facea desiderare la morte. 7. polit
del coltivamento... meritevolmente è da desiderare da'buoni uomini, che senza danno
abbiamo a sperare, o almanco a desiderare, che sia perpetua. bandello,
vostra santità e ogni principe hanno a desiderare che le cose sue vadino prospere.
mi diletta per lo ben vivere e meglio desiderare; ma la piaga di sì fatto
bisognevole uso, a niuno troppo da desiderare, che li tesori posti alli aguati
cosa che cada loro per l'animo di desiderare, alla quale, o per un
16-143: né tu né io dobbiamo desiderare che tu riesca soltanto un soldato di
pausania, cominciò ad avere più pratiche e desiderare maggior cosa. vespucci, 1-66:
vicino il tuo ritorno. -augurare, desiderare. francesco da barberino, i-213:
il pregio dell'accortezza, dovrebbono ben desiderare d'aveme la lor parte, se pure
1-89: come può star mi dite / desiderare e recusare inseme? 7 e se
le princesse e gran madonne hanno da desiderare il palazzo o abitazione loro di aria
cui ai preso exenplo di volere presentuosamente desiderare l'altrui signoria? benvenuto da imola
che... non si poteva desiderare per lei uomo più al proposito di lui
, che ho sì gran obbigazione di desiderare amendue questi beni, ho prevenuto un pezzo
disdegno, fare il sostenuto, farsi desiderare. chiari, 2-ii-37: studiava madama
le variazioni di colore che si possono desiderare. -luce primaria: secondo una
di prima età più si ha da desiderare l'animo colmo di fortezza che di prudenzia
lo quale, tutto possedendo e più desiderare non possendo, li regi tegna contenti
-progettare, avere in animo; desiderare, volere. rettori, 100:
vorranno conseguire ciò che hanno imparato a desiderare. tant'è quando per la diffusione
benedetta anima che noi aremo grandemente a desiderare di venire a questo grado per poter
765: non siam tanto egoisti da desiderare altrui un prolungamento di noie di mali
levare la mente sua a contemplare e desiderare la divina voluptade e premesione de dio
abondantissimo d'ogni bene che si pò desiderare in questo
. nel non fare o almeno nel non desiderare il male, nel pregare che ci
inclinano per la resistenza sono unanimi nel desiderare che si venga ad una deliberazione pronta e
, iv-6-110: perché lo sperare e il desiderare son s s emelli,
a non spregiare onesta compagna e a desiderare propagazione, accrescimento e felicita della famiglia.
30: or va'tu mo a desiderare la propagazione umana, la rinnovazione della
e rimote, e le propinque non desiderare. serdonati, 14-34: facciamo che fa
dei proponimenti; arrivo anch'io a desiderare ciò che è l'ambizione di mia
prima propone quanto sia grave inconveniente o desiderare o sperare dovere quelle cose che eccedono
manzoni, vi-1-544: come se fosse da desiderare che degli uomini s'accordino nello strano
che si ama, si averebbe a desiderare piu tosto che nascesse la cagione dello
del mondo, potreb- bono a lei desiderare per loro vantaggio. berchet, 1-158:
(o, più generalmente, non desiderare) rapporti con una persona.
miei proventi, e tutto mi fa desiderare un cangiamento d'impiego se è possibile
viii-331: niente di meglio posso presentemente desiderare. sono in un gran paese,
quale viene la speranza, de lo proveduto desiderare. simtntendi, 1-133: solo penteo
: c'è da sperare, e da desiderare. assai, che il ministro prima
e uno invitamente che ci pugne e fa desiderare ed essere desiderosi d'amistade.
adulazioni, rafrenai il core a non desiderare l'altrui, persuadendo a contentar del
fulgente che a tal gioia si doveva desiderare, li padroni di esso diamante avevano
). mazzini, 75-106: bisogna desiderare, evocare, occorrendo, una iniziativa
non che egli volesse quel che mostrava di desiderare, la qual cosa a voi di
par ragionevole che tutti possano ingannarsi nel desiderare il bene, ove alcun pur s'
corpo sì sufficientemente ch'e'forti possano desiderare di fare più che non fanno, e
quelli. gelli, 15-ii-79: il desiderare e cercar quegli che convengono altrui e virtù
, e chiamasi magnanimità; il non desiderare e cercare quei che ti si convengono
, e chiamasi pusillanimità; e il desiderare e cercare più che quei che ti si
. croce, iv-12-218: sarebbe da desiderare che gli uomini che a quel modo
amor-lesù, / en-ella mente non pò desiderare, / emperciò dovarebe el core laisù /
altre comodità del quartiero, non potevo desiderare di meglio. manzoni, pr. sp
orma. 3. volere; desiderare. -anche in relazione con una prop
sembra che neanche la raffinatura lasci a desiderare. 2. raffinatezza, eleganza
iv-249: rafrenai il core a non desiderare l'altrui, persuadendo a contentar del
studio fiorentino ', non lascia nulla a desiderare per diligenza squisita, direi per minuzia
quella cosa la quale è piu grave desiderare viziosamente. boccaccio, dee.,
o valore all'esistenza, che induce a desiderare di vivere. papini, v-219
romani di guardare le statue e di desiderare e pigliare diletto con gli occhi più che
, mal giudicare, ingannare e onor desiderare. cavalca, iii-215: guai a voi
quella maestà che niuna cosa può egli desiderare che dall'umanità del re non impetri
non avendo altro bene da sperare e desiderare, salvo che te sola polia precipua e
la vita mia! / non 3. desiderare, volere. saccio ove me sia
quindici mesi di prigionia, poteva ben desiderare il suo congedo per amor naturale di
desideri l'ombra non è altro se non desiderare dopo le fatiche di questa vita
porre i nobili in grado d'altro desiderare che di lealmente servire il trono e
ginnasio di ferrara non lascia nulla a desiderare. pascoli, i-145: l'insegnante
e regolata e gentile che oggimai poco desiderare si può più oltra. tolomei,
manzoni, vi-1-s44: come se fosse da desiderare che degli uomini s'accoraino nello strano
. la volontà vostra ad amare e desiderare 'l vostro creatore e l'arca vostra
credo che sua maestà sia tenuta di desiderare la perpetuazione di questa repubblica e di
al cerchio di parigi, hanno anzi da desiderare ch'ei si vada ampliando ed ispazi
i perversi insegnamenti, egli è molto da desiderare che a tal sorta d'ostacoli per
mi inanimerà con tanto più ardore a desiderare di finir la vita nelli servizi suoi.
potenza concupiscibile, ch'è inchinevole a desiderare temporale delettazione. 6. delimitazione
breve, non no forse ragione di desiderare retrospettivamente... di rimpiangere che
roseo, v-29: deono... desiderare il combattere che si fa pensatamente e
tr. (riappetisco, riappetisci). desiderare di nuovo intensamente ciò che si è
], egli sta fermissimo sempre in desiderare coll'infinita carità sua, che torniamo
ad farsi ribandire quando e'si faccino desiderare. guerrazzi, 1-605: ebbe-.
ribellata, per il gusto di farsi desiderare ». cassola, 2-244: baba
ribramare, tr. letter. desiderare ancora o nuovamente. - anche:
-per estens. desiderare di avere o di far venire presso
tenere a vile quel che voi dovevate desiderare e con ogni sforzo procacciare. benzoni
de'più forti stimoli che mi facea desiderare il fine della mia nuova stampa era perché
adimandare savere e gran parte di bomtà desiderare esser bono. campofregoso, 6-53:
ozio]... è da desiderare, a ciò che, per temporale ricreamento
ridesiderare, tr. (ridesìdero). desiderare qualcosa che si è perduto o da
zecchini annui, non posso che ardentemente desiderare che sortisca buon esito il progetto di
bacchetti, 1-i-341: era giunto a desiderare........
in breve, venissero da loro medesimi a desiderare la totale proibizione di esse.
s. v.]: yrigrettare': desiderare con dolore e con pentimento. lo
a credere che ove la patria possa desiderare la mia presenza, v'abbiano dei riguardi
fatto non ci lasciano cosa alcuna da desiderare... rilievo di una costa
, un atteggiamento radicati; cessare di desiderare, di amare; astenersi da un
mali, in ultimo si riduce a desiderare invano di rimediare a se stessa.
chi può le sue genti rimettere non può desiderare occasione maggiore di rifarsi del danno di
g. bentivoglio, 5-ii-18: dovrà desiderare di rimettersi bene con questa corona.
composizioni, come ha rimostrato sempre di desiderare. g. a. verdani
o vero rincrescimento, o vero lentezza in desiderare et acquistare lo sommo bene. gherardi
, 30: or va'tu mo'a desiderare la propagazione rinovazione. bruno, 3-154
poltronizzare. 9. smettere di desiderare qualcosa, di valersi di una prerogativa
2-78: per allontanarci dal pericolo di desiderare la ricchezza, è ugualmente necessario il fare
, madre beata. -ricercare, desiderare. b. giambullari, 7-99:
sconsiderato di casa e poi incomincerò a desiderare o per dir meglio ad effettuare altro
è riscaldato, non ha tempo di desiderare né di più né di meglio. brancati
a un dato segno dispone gli uomini a desiderare e seguire una mente superiore riscaldata per
a casa con lei. -volere, desiderare (in relazione con una prop.
brontolare. 2. tr. desiderare di nuovo, dolendosi e rammaricandosi,
: parrebbe che nulla più fosse a desiderare., ahimè, nulla più che maggior
amici loro dei medici] ha fatto desiderare da molti la ritornata loro. vasari
la sua patria, poteva sperarsi o desiderare di rivederla finché non n'erano dispersi
stesso. 2. volere, desiderare di nuovo. discorso sulla passione di
natura teocratica di questo. 3. desiderare di nuovo la presenza o l'affetto di
gittarla, e solo iddio volere e desiderare. alberti, 1-22: se dell'avere
e che spargeva spaventi. -non desiderare la roba degli altri, non rubare la
tra i comandamenti di dio: non desiderare la roba degli altri. altri oggetti
professione del monastero, ma eziamdio a desiderare l'altezza del romitorio. idem, xxiv-9
piaghe, per le quali è più facile desiderare che indicare nmedio. f
rose a ogni mese dell'anno, potremmo desiderare che del pari a ogni mese le
s'abbia il più sovente a desiderare la convenienza. f. cetti,
libro che mi si fa l'onore di desiderare, e che la prego di gradire
, cadavere senza vita, come mai desiderare che il sacerdote rubi all'opera di quest'
appetito concupiscibile per il cui mezo possiamo desiderare, amare, odiare e simili;
di assisi non lascia più nulla a desiderare, e il denaro s'è ben
si nega ch'ei non arrivasse a desiderare che se n'andassero, perché troppo
sistemi parti contrarie. -che induce a desiderare il sangue, la morte del nemico
adimandare savere e gran parte di bomtà desiderare esser bono. rustico, vi-i-142 (
sapiente o felice che quando cessasse di desiderare. rosmini, vii-24: la sapienza
senza sapore. ibidem, 172: non desiderare i sapori de'signori. ibidem,
alti beni spirituali o anche quanto può desiderare nell'ambito del piacere dei sensi.
giovio, ii-94: il tempo caldo fa desiderare l'inter- tenimento de le nuove,
, i nostri alberghi lasciano molto a desiderare ». -a scacchi: con
che, se ti mancasse, tu dovessi desiderare di morire? -per simil.
di quelle parole, certo com'era di desiderare solo una scaglia di presente, non
de lo squa- trone, se vole desiderare loro squatrone se mova contra li scaramuzaturi
quel che io son condotto! a desiderare di non avere fatto quello che io
si voltarono gli animi di molti a desiderare la mina del medesimo principe, e cominciarono
., 35-1 (540): parevagli desiderare ismisuratamente di potere toccare quella immagine
. carducci, ii-2-251: si può talvolta desiderare nelsuo stile maggiore scioltezza... e
mezzogiorno', che mi lasciano con ingordigia desiderare 'la sera', risvegliarono in me la
... come un rimedio fa desiderare la venuta de'francesi. rosmini,
non poteva fare. -augurare, desiderare. lucini, 116: ristavano un
vorranno conseguire ciò che hanno imparato a desiderare. tant'èquando per la diffusione dei lumi
muratori, 9-50: resta solo da desiderare che il tanto sapere d'oggidìserva ad edificare
parte, potrei almeno, conbuona coscienza, desiderare la scopa comunista. -intervento distruttivo
l'affezione materna... le faceva desiderare che geltrude si facesse monaca di buona
, odiare, sdegnarsi, sperare, desiderare e simili. adunque sivoi queste ben saperle
a'maligni, sperare cose amplissime, desiderare cose optime e lodatissime. cieco,
occasionalmente urbano e servizievole quanto si possa desiderare. -seguire qualcuno a o alla
5-199: in lui altro più non saprei desiderare, se non che, avendo voi
: il timore di perderti mi fa desiderare che la vita in quel sacro momento si
parlano daddovero i giovanetti allorché dicono di desiderare... d'essere felici sulla terra
le mie facoltà di ricordarmi, di desiderare, d'immaginare, comprendo il passato,
di bello può l'arte della pittura desiderare. algarotti, 1-iv-137: di comune
le mie facoltà di ricordarmi, di desiderare, d'immaginare, comprendo il passato
, perché si credette averlo mosso il desiderare la vittoria del re di francia.
. 10. locuz. - desiderare vedere sepolto qualcuno: desiderarne la morte
al tutto dalla sequelae imitazione del salvatore non desiderare d'essere sciolta. campanella, 5-15
odio quelle medesime cose e quelle medesime desiderare e quelle medesime temere, tra '
, credo,., poco da desiderare. d'annunzio, 1-573: anche a
sgolosare, tr. (sgolóso). desiderare, invidiare. g.
è lecito a sguardare quel che nonè lecito desiderare. proverbia pseuaoiacoponici, 31: l'omo
per le cose che ne tiene celate desiderare ed acquistare. -per simil.
agi più sibaritici che si possono ragionevolmente desiderare. nievo, 1-vi-646: mi tocca
deono a questo... ancora desiderare il combattere che si fa pensatamente e
: un mio interesse mi porterebbe a desiderare una tua lunga lettera; ma un interesse
, 6-33: il monarca non ha che desiderare, imperocché la sua giurisdizione dall'oceano
tomo che già ne abbiamo, si deve desiderare che l'autore non trovi ulteriori inciampi
. ant. e letter. figur. desiderare intensamente, bramare ciò che si vuole
nella più bella situazione che si possa desiderare. pecchio, 64: gli ospitali
dei miei polmoni. 8. desiderare fortemente, ambire a qualcosa. rustico
al possedimento di dio, le facea desiderare la morte. capuana, 1-i-318: il
giacinto così naturale che non si poteva desiderare il vantaggio. monti, xii-2-197: che
che privata- mente ismuovono lo coraggio a desiderare. monte, 1-94-14: tua volontà
differenzie che si truovano ne l'amare e desiderare le cose volontarie. ariosto, 1-69
della scuola. -per estens. desiderare, sperare intensamente per lo più qualcosa
, lo secondo a'solliciti è da desiderare, acciocché per temporale lasciamento di fatica
rei, ti sofliticarei che non sapresti desiderare meglio. lippi, 1-12: la
bene che nelle circostanze mie non potevo desiderare di meglio. baretti, 6-167:
, 344: i sopraffattori non potevano desiderare di meglio. i sassi era dio
che i governi, com'ella mostra desiderare, entrassero a definire con la forza
tutte le qualità che può una dama desiderare in un sospirante. -che respira
giace. 7. tr. desiderare o vagheggiare ardentemente una persona per l'
significano una medesima cosa, quale è desiderare le cose che mancano. guicciardini, 2-1-
. carducci, iii-26-103: alcuno forse potrà desiderare più sobrietà di citazioni in siffatte scritture
; e quale migliore occasione si potrebbe desiderare per uno che intendesse riavvicinarsi a uno
pasolini, 7-85: ivan allora cominciò a desiderare di spaventare / perché chi sparge terrore
1-303: la coscienza, fulminea, di desiderare irresino], iii-1-253: parmi che
spasmano con violenza. 3. desiderare ardentemente, bramare; smaniare per ottenere
, cioè spregiare abondanza di ricchezze, desiderare beatitudine, chia- rarsi ne l'animo
propri, averebbe dal canto suo potuto desiderare che li disordini delle chiane tornassero a
signore; ma non possofare a meno di desiderare questa grande fortuna, se pure tu
e la stufa quasi spenta gli facevano desiderare l'ampio cammino e le camere più
frutto buono. -aspirare o desiderare vivamente di ottenere la corrispondenza amorosa.
elitropia. 3. amare, desiderare. goldoni, x-737: se in
concio di non più illudersi, non desiderare più nulla; andare innanzi cardo. soderini
le migliori che un aspirante alle lettere potesse desiderare: basta pensare che loiiys aveva sposato
quali s'abbiano, se non a desiderare, almeno a comportare nella nostra conversazione
, la forza dell'animo si debbe desiderare, la quale non è scemata né dalla
... spinta da segrete ragioni a desiderare la pace: i popoli interamente spolpati
saggio... non lascia nulla a desiderare per diligenza squisita, direi per minuzia
giamboni, 10-118: qual è meglio tra desiderare i beni celestiali o quelli del mondo
li-6-47: sua maestà va dando segno di desiderare la sua [del duca di savoia
e col curato erano fatti apposta per far desiderare la compagnia di un amico e di
in certi momenti continuavo stante tutto a desiderare qualche cosa accanto, e ne piangevo amaramente
, ma hanno in sé che si debba desiderare? s. maria maddalena de'
del gioberti o quello del rosmini, devono desiderare che altri per altre vie cerchino di
tr. (stradesìdero). letter. desiderare ardentemente, con tutto l'animo.
extra (v. extra) e da desiderare (v.). stràdico
me, straendomi da tutto l'umano desiderare. -assegnare a una mansione.
.. tutti hanno il merito di desiderare l'indipendenza. de roberto, 13-216
in un certo modo mi stringe a desiderare ad ogni uomo la felicità alfieri,
o impazienza; non vedere l'ora, desiderare ardentemente. cavalca, 20-364: la
muratori, 6-227: sarebbe forse da desiderare che noi europei inventassimo qualche splendida sensibil
dante, conv., iv-xin-5: nel desiderare de la scienza successivamente finiscono li desideri
nella più bella situazione che si possa desiderare. rajberti, 2-119: sono ancora
concettonietzschiano è così anticristiano che si può desiderare di staccare anche formalmente il termine da
.. e la gioia suppletiva di desiderare ancora l'arrivo. 4.
di torino furono ciò che si poteva desiderare di più ardito, di più moderno,
di quel puzzo. -cessare di desiderare. bettini, 1-408: amore della
4. tr. ant. desiderare, bramare, volere. -anche in
2. tr. indurre qualcuno a desiderare ciò che non può ottenere.
meglio così, pensava soddisfatto, farsi desiderare è sempre la tattica migliore.
gli uomini della tecnoburocrazia non hanno da desiderare altro che la sua accelerazione e il suo
, né si poteva nelle sue parole o desiderare o levare. aretino, 20-123:
avuto il proprio tempo e volere valtrui: desiderare più di quanto già si possiede.
avere lo quale, tutto possedendo e più desiderare non possen- condaghi sardi, v-13-10
prezzi eccessivi dell'olio d'oliva fan desiderare a tutti un mezzo piùeconomico d'illuminare le
ben distribuito da non lasciar nulla a desiderare, vi erano 150 passeggeri di prima
molto lontano da quello che voi mostrate desiderare. = allotropo di tesaurizzare.
stimulerebbe a traversare le cose, e a desiderare di rimettere su questo onore. firenzuola
1985], 76: si possono desiderare dei suoni omeoritmici alla propria condizione interiore
tirare le stampe che ella mi disse desiderare, le quali per la stracchezza dell'
sperare più, non più illudersi, non desiderare più nulla; andare innanzi così,
gridava. 4. tr. desiderare ardentemente, anelare (in relazione con
d'alcune minuzie che si sarebbono potute desiderare di più. = comp. dal
decio, levato in superbia, cominciò a desiderare lo 'mperio, e trattare la
m'avea già mosso da molto tempo a desiderare la sua conoscenza, ma non a
personali, ed io ho quella di non desiderare né chieder carichi e trattenimenti a nessuno
vari e diversi travagliamenti. é questo deve desiderare ogni gran prencipe, ciascun signore e
stimulerebbe a traversare le cose, e a desiderare di rimettere su questo onore.
.: volere). disus. desiderare, volere con determinazione e fermezza.
rosaio della vita, 37: non dobbiamo desiderare più che ci bisogni. al quale
molti, a vienna e altrove, a desiderare e preparare il passaggio dal dualismo del
, 7-i-71: il mio amor proprionon potrebbe desiderare maggior trionfo che d'esser io stimato
svolse a strani e stravaganti appetiti in desiderare sconcie azioni e fatti vergognosi ed enormi
4-198: io cominciavo sul serio a desiderare di ritornare un dì o l'altro con
roberto, 206: egli non poteva desiderare altro che il bene della sorella, considerandosi
quelli offizi che ha mostro insino a qui desiderare, e nonché uno ambasadore noi gliene
contento di quello che gli bisognava, senza desiderare le cose altrui, se pur v'
tetti. muratori, 9-114: sarebbe da desiderare (mi si perdoni, se lo
trappola fa fuoco. 2. desiderare ardentemente la presenza di una persona.
quella? 3. tr. desiderare fortemente. cantù, 2-528: casa
cuore di chi è nato distinto, di desiderare una continuità del nome, o almeno
, ne i popoli potevano maggior felicità desiderare. 4. che si è
quattrino ne del volere, del desiderare. per cinque danari. g
in una sol figura nulla più si può desiderare, e poi che più occorre se
un detrarre alla dignità dell'italia il desiderare che in caso di guerra ella vesta un
i governi, com'el- la mostra desiderare, entrassero a definire con la forza brutale
genovesi, 75: sarebbe solo a desiderare che gli abitanti di quei beati colli ne
ritornai in napoli, sano quanto io possa desiderare, ma neghittoso, colla fantasia ripiena
stupente gli viperi e intortigliati lumbella desiderare. ariosto, 14-124: come veneno e
pio e debito affetto nell'uomo il desiderare e 'l procurare una suprema perfezione la quale
vita. bambagiuoli, 19: non desiderare quelle ricchezze che tu non hai:
178: l'affezione materna però le faceva desiderare che geltrude si facesse monaca di buona
indicano il fine della volontà); desiderare intensamente. - anche assol.
non voleva aprirsi. 2. desiderare amorosamente una persona con atteggiamento possessivo;
. -anche: accettare in matrimonio; desiderare, prendere come moglie o marito.
scritto negli occhi. 3. desiderare di aver qualcuno con sé, richiederne
-cercare una persona, domandarne; desiderare incontrarla o parlarle (anche telefonicamente)
?, non si può chiedere, desiderare di più né di meglio. cesari
volere. -avere in volere, desiderare. anonimo, i-516: pur questo
, propria dell'animo umano, a desiderare beni conseguibili posseduti da altre persone simili
tutto in brevi parole: sarebbe da desiderare che l'uomo possedesse e bontà e dottrina
stretto rigore, l'artista anticonformista dovrebbe desiderare l'insuccesso. 2. na
maria per ravenna o per roma: desiderare, volere ciò che può riuscir di danno
uno stato, di un governo a desiderare sempre nuovi acquisti territoriali. pareto
: così mi lusingo che nulla si potrà desiderare in questa nuova ristampa degli ellenofili più
superficiali e facili di sentire e di desiderare, sull'emotivismo più corrivo, ignorando altre
cominciavoadapprezzareivantaggidiviaggiareconun sotterramorti, enon avrei potuto desiderare compagno migliore di quell'uomo, che tirava