. che è proprio, che deriva, che si riferisca a una madre,
, agg. che è proprio, che deriva, che si riferisce a una madre
2. che è ereditario o che deriva da ascendenza o da consanguineità per parte
proprio, che è caratteristico, che deriva dalla lingua madre (con partic. riferimento
accidente con altri idiomi, siccome figlia deriva, la somiglianza materna dee tuttavia conservare
albereto, piantagione '(da cui deriva anche il toponimo mato grosso, in
6. per estens. che esprime o deriva da grandissima abilità, da astuzia eccezionale
veneziana, che indica gavitello e che deriva da latino 'meta '. =
, cioè per di fatto modo si deriva per generazione, 1 dal suo lucente
4. che è proprio, che deriva, che rivela cinica superbia, diabolico
nella circolazione sanguigna ha origine patologica; deriva direttamente dell'emoistioblasto e tende a trasformarsi
che riguarda la melanosi, che ne deriva, che la manifesta.
poco al mele bianco: questa similmente deriva dalle ulcere maligne, dove siano offesi
verseggiatore melodrammatico. - che deriva dal melodramma musicale. gramsci, 6-68
sai) sette, e vego che gli deriva in più membri e spezie.
membruto d'antico marinaio. -che deriva dallo sviluppo muscolare. bocchelli, 13-512
: menalo al fonte d'eunoè, onde deriva quest'acqua, e bagnalo in esso
sf. marin. rete alla deriva, in posizione verticale, usata per
459: 'menaide ': rete alla deriva, formata da più pezzi quadrati,
si riferisce, che è proprio o deriva dalla mendicità. = agg.
ii-100: la quarta linea... deriva dalla virtù di tutto il capo ed
a le conclusioni, ma l'opinione deriva da la prima trinità, numero che
2. per estens. che manifesta o deriva da stoltezza, dissennatezza, idiozia (
voce / distratta. poi lenti a deriva / n'andammo, il variar delle cose
significa ciò che appartiene a mercante e deriva da 'mercantare ': 'contratto
commercio; che gli appartiene o ne deriva; che ha caratteri prettamente commerciali.
elevata idealità, questo bene pur ne deriva di abbisognare i trafficanti e gli industriali
). che si ispira o deriva dai princìpi del mercantilismo (un sistema
e quanto di utilità e di forza ne deriva, ci fu rapito. manzoni,
nelle uova fecondate dei pesci e che deriva da uno spermatozoo in soprannumero. =
, sm. biol. sostanza che deriva dalla bilirubina per riduzione progressiva (e
pigmento presentenelle urine e nelle feci, che deriva dall'urobili- nogeno in seguito a processi
si riferisce o appartiene al mesoderma; che deriva dal mesoderma. 2.
emessi nella catena di disintegrazioniche da essa deriva (e originariamente indicava particelle elementari,
. plasma pigmentatodell'uovo, da cui deriva il mesoderma, che talvolta (in
in un fitto reticolo fibrillare da cui deriva il corpo vitreo dell'occhio.
atomico 228), isotopo del radio che deriva direttamente dal torio per emissione di una
, allevato per portare messaggi (e deriva per lo più dall'incrocio fra due
di squallore o di penosa solitudine che deriva o che è proprio di un paesaggio
la voce, ecc.); che deriva o accompagna un'afflizione dell'animo (
allargato all'estremità (e di qui deriva il nome); vive in asia,
acetone, disidratando la cianidrina che ne deriva e procedendo alla saponificazione; si presenta
. i); che nasce, che deriva dalla metafisica; che si fonda
in tutti i nostri poeti, e deriva dal latino 'claustrum ', recinto:
e metallico. 7. che deriva, che è provocato, che è prodotto
sm. chim. sale che deriva dal metaidrossido di alluminio e che
geol. proprio di stato amorfo che deriva da una trasformazione spontanea dello stato cristallino
). che si riferisce, che deriva dal metano; che contiene metano.
paludi; metano biologico, quello che deriva dalla fermentazione anaerobica di masse di rifiuti
cui v. gr. da mensa deriva mensene. 2. ling.
, che è in relazione, che deriva da un metaplasmo. = voce dotta
che appartiene, che riguarda, che deriva dalla metasomatosi. = deriv
. -ci). geol. che deriva, che è proprio di un processo di
o nella parola da cui l'altra deriva, hanno l'accento. così sono
che è proprio dei meteoriti; che deriva, che è contenuto, che è provocatodai
petrouschka, trascinato come un corpo alla deriva, strawinski liquidò ancora quello che c'
che si riferisce alla metessi o ne deriva. gioberti, 4-2-84: l'
eccessiva e pedante; che rivela o deriva da somma diligenza, sollecitudine, attenzione
. che è caratterizzato, che denota o deriva da scrupolosità, meticolosità, esattezza,
del sapiente odierno metrico sistema che si deriva dalle misure celesti. cattaneo, vi-
mezzanità. gioberti, 12-i-227: di qui deriva la mezzanità degl'intelletti moderni, costretti
talora anche in modo approssimato; che deriva da una divisione in due parti
). ling. ant. che deriva dalla corruzione di una lingua dotta per
briciolo. questo senso di micca altri lo deriva da * misceo ', come minestra
dialetto milanese significa pane, panino, deriva (secondo diez e salvioni) dal
in relazione con la micosi; che deriva, che è prodotto dalla micosi.
notevole sensibilità, che serve per deriva che è provocato da microbi; batterico.
la microbiologia; che riguarda, che deriva dalla microbiologia; che si ispira ai
in relazione con la microcitemia; che deriva dalla microci temia; che
in relazione con i microciti; che deriva, che è caratterizzato dalla presenza di
, sf. medie. malattia che deriva dalla compresenza di microcitemia e di drepanocitemia
norma (e la grave anemia che ne deriva è manifestata da intenso pallore cutaneo,
aumento di utilità o di valore che deriva al bene da tale attività (e quando
prova me ne riporto al miglioramento che ne deriva affa nostra natura. cattaneo, vi-3-56
occhi chinandomi a l'onda / che sì deriva perché vi s'immegli. paganino bonafè
geol. roccia cristallina mista, che deriva dalla solidificazione del migma ed è costituita
condizioni dell'ambiente; l'orientamento direzionale deriva dai punti di riferimento astronomici percepiti con
2. che esprime, manifesta o deriva da vanagloria, da vanteria; caratterizzato
la superficie dell'acqua), alla deriva, libera di muoversi, in affioramento o
altri lavori subacquei. -mina alla deriva, galleggiante o vagante: torpedine vagante
di marina, 470: * mina alla deriva 'o 'mina vagante 'o
specialmente di notte. le mine alla deriva vengono possibilmente disattivate e ricuperate, ovvero
che ne è costituito, che ne deriva. biringuccio, i-14: per le
egli [il bosch] non deriva più dai miniaturisti, ma è piuttosto
ispira a tale atteggiamento o che deriva da esso. -per estens.: riformismo
politico-costituzionali sia amministrative, da cui deriva lo specifico indirizzo politico dell'intera attività
quelle dell'intelletto e a quella che deriva dalla maggiore o minore attività delle facoltà
eccessiva e pedante; che rivela o deriva da grande diligenza, sollecitudine, scrupolo
riscuoterla, ordinata che arai. -che deriva dalla vendita al dettaglio (un guadagno
che rivela, mostra, nasce, deriva da una cura assai attenta, da
a una settimana. -che nasce, deriva o mostra una notevole pignoleria, una
ha ori gine, che deriva dal tessuto muscolare; miogeno.
, agg. che trae origine, che deriva da un muscolo.
procura una percezione indistinta; l'alterazione deriva da allungamento dell'asse anteroposte- riore dell'
turata, insolubile, che deriva dalla coagulazione della miosina, sottoposta alla
del imo- plasma, da cui deriva la miosina. = voce dotta
in onda e li confuse. -che deriva o sembra derivare da facoltà o da
dei miracolisti e del miracolismo; che deriva da tale atteggiamento; ingenuamente ottimistico e
miracolosissimo). che è proprio, che deriva da un miracolo; che è attribuito
poco a poco assume il giovine werther deriva, senza ch'ei se ne avvegga,
o cometa. 8. che deriva dall'accostamento, dal contemperamento o dalla
la quale la forma migliore di governo deriva dalla
pensiero, ecc.); che deriva da un animo o da un comportamento
, di decadimento psicologico e morale che deriva dall'assuefazione a tale condizione; i
, non raggiungibile dai sensi, che deriva dall'azione latente di dio),
spirito, dal quale l'anima nostra deriva una conoscenza di dio e delle cose spirituali
in senso concreto: il miscuglio che ne deriva. bibbia volgar., vi-249:
incessante brontolio del tuono. -che deriva dal perfetto accordo o dall'alternanza di
: per la natura lieta, onde deriva, / la virtù mista per lo corpo
/ l'anima mia. -che non deriva da piena libertà; notevolmente condizionato.
acidi differenti. -polimero misto: che deriva dalla polimerizzazione di due o più monomeri
43. persona o stirpe o popolo che deriva dall'incrocio di razze e popoli differenti
in senso concreto: il miscuglio che ne deriva. vita di cola di rienzo
mansueta, bonaria, indulgente; che deriva, che è dettato o rivela ed
, o la suggestione emotiva che ne deriva. tommaseo [s. v.
. vico, 215: da ciò deriva che la prima scienza da doversi apparare
mobilità e lucidità delle facoltà intellettuali che ne deriva conferiscano a formare i grandissimi tra i
insegna- mento o dell'ammaestramento che ne deriva. aretino, v-1-500: sendo voi
tempi recenti o anche contemporanei; che deriva da una concezione o da un'impostazione
'modistina ', vocabolo che non deriva dalla parola greca 'modestia ',
: questo è il male, e deriva dal modo di vita che tieni e che
difficile l'atto dello scrivere (e deriva da affaticamento, in partic. per
che riguarda, che è proprio o deriva dal molinismo o dai molinisti.
di dentro e di fuori, va alla deriva e scompare umilmente come un annegato.
accostate alla murata. dal loro nome deriva il vecchio comando: 'molla contre issa
o invita ai piaceri amorosi; che deriva da una sensualità accesa, eccitata;
rigoroso quanto meno precisato, dal quale deriva una scabrosa libertà. = nome
entità individuale e autonorqa, o ne deriva o ne dipende. c.
ispira, che è improntato o che deriva da tale teoria. -anche: individualistico.
vita), è irrevocabile e non deriva da altre persone o istituzioni (e
, di una monarchia; che ne deriva, che la simboleggia (e si contrappone
esistenza; che è connaturato o che deriva dalla condizione dell'uomo, considerato per
da interessi terreni, temporali; che deriva da considerazioni esclusivamente materiali o venali.
in contrapposizione alla sapienza divina, che deriva dallo studio delle sacre scritture).
problemi di tutti gli uomini; che deriva o che è prodotto da tutte le
, innocenza, illibatezza (o ne deriva); moralmente degno e meritorio (
priva di raffinatezza letteraria (o ne deriva). carducci, iii-12-318: la
parola. -oh diacine! non sapete che deriva alla parola francese 'moniteur '
. che ha un solo piano di deriva (un velivolo). = voce
'solo, unico 'e da deriva (v.). monodèrmico,
310: dalla monomania per dolore deriva spesso una'gioia sfrenata; dalla monomania
(come il plasmodio della malaria) che deriva da un'unica cellula di altra forma
monopolio, essi temono la concorrenza che deriva dal numero de'loro individui e dal
-in partic.: situazione privilegiata che deriva dal possesso di molte ricchezze. zilioli
rilevante pregio è punito, se dal fatto deriva un nocumento al patrimonio archeologico, storico
se non fisico e metafisico, che deriva dalla finità e contingenza delle cose create.
o si propone finalità morali; che deriva o è dominato o sostanziato da interessi
fatto finora, e forse più vantaggio deriva dal commovere l'anima universalmente che non
b. fioretti, 2-5-139: la satira deriva da origine vile, malevola e ridicolosa
e illecito; la colpevolezza che ne deriva. s. agostino volgar.,
influsso corruttore, la contaminazione che ne deriva. tasso, n-ii-217: l'italia
usato, praticato dai mori; che deriva o si ispira alle maniere, alle
risale probabilmente alla mitologiaceltica; dal suo nome deriva il noto fenomeno di miraggio fata morgana
: nel linguaggio teologico, piacere che deriva non già da un fatto o rapporto
sensazione o il brivido di freddo che ne deriva. capuana, 12-153: ella resisteva
-in partic.: sofferenza fisica che deriva dalla necessità del cibo e può essere
è legato alla condizione umana o ne deriva. delminio, i-141: issione legato
e iperb.: che esprime o deriva da uno stato di grave prostrazione fìsica
atmosfera malinconica e di vaga tristezza che deriva da tale circostanza. gozzano,
di montepolla. -che esprime o deriva da angoscia, afflizione, dolore profondo
biblici, carattere di ciò che risale o deriva direttamente da mosè, che è sua
della nivea barba mosaica. -che deriva da esaltazione; che sembra o prètende
; il nome dato a queste squadrette deriva dall'aspetto, dalla forma che presentano
alla riservatezza, alla discrezione (e deriva probabilmente dal riferimento al proverbiale silenzio nel
'è trattenimento da fanciulli, che deriva dall'antico e si diceva 'musca
intera nazione. -atto calcolato che deriva da astuta accortezza o, anche,
naso e 'l labbro tal massa deriva / di cornuti mustacci all'albanese,
delle 'memorie di un ladro 'deriva appunto dall'esservi mostrato qualche cosa dell'
11iv- 27: gentilezza... deriva da « gente » e mostra che la
è frutto spontaneo della natura, che deriva da un incrocio di specie animali o
3. figur. che determina o deriva da un continuo movimento e mutamento.
estrosa, piacevole sempre. -che deriva o è caratterizzato da motti arguti,
silvio); la var. mufro deriva direttamente dal nominativo. cfr. muflone.
, il colore della pelle), che deriva da un incrocio razziale. baldini
-che colpisce le donne, che deriva dalla particolare conformazione e fisiologia del corpo
corpo da quello dei maschi. -che deriva o è causa di disfunzione dell'apparato
si svolge in più direzioni, che deriva da apporti diversi. labriola, iii-164
uomo loquace] come da un fonte deriva il parlar ozioso, il moltiloquio, la
molti millenni; che si riferisce o deriva da un periodo di tempo molto lungo
e pulitrici. -che deriva o che consiste nella ripetizione di un'
. biol. gravidanza multipla', quella che deriva dalla fecondazione di due o più ovuli
multiplo: complesso di frutti parziali che deriva da un gineceo apocarpico (e ne
multìvoco, agg. letter. che deriva o che contiene una pluralità di corrispondenze
parola nazionalità. 6. che deriva da un'intensa (e talvolta esasperata)
cne si riferisce al municipalismo; che deriva da una mentalità municipale, limitata ai
vernacolare di municipio. -che deriva da una visione limitata e ristretta alla
'fare'; il signif. n. 4 deriva dall'accezione, propria dei testi giuridici
parte dell'esercito muratiano. -che deriva o si ispira all'ideologia liberale,
aggiunta di potassa, diventa azzurro; deriva dall'acido urico trattato con l'acido
proprio o caratteristico dei topi; che deriva o è trasmesso dai topi (una
. mos): la var. musco deriva direttamente dal lat. muscus e appartiene
n. 1. 2. che deriva dalla forza corporea, dalla possanza fisica
. rendevano la tico o prosastico, deriva da un'opportuna dispo voce
malumore, irritazione e ostilità, o deriva da uno stato d'animo esacerbato per
serietà, gravità, austerità eccessiva che deriva o che è proprio di una città
uno sguardo). -anche: che deriva da trascuratezza e sciatteria (un atto
proprio o caratteristico della donnola; che deriva o è ricavato da sue particolari ghiandole
a una mutazione genetica; che ne deriva, che è provocato da essa.
evidente e immediatamente avvertibile, che ne deriva. oliva, i-1-260: il testo
di / popolo malvestito. -che deriva da una situazione di rigida e oppressiva
lat. mùtus; la var. mutto deriva forse dall'accostamento col lat. muttire
è proprio della cooperazione mutua; che deriva o che è ispirato dalla mutualità. -anche
-ci). che è proprio o deriva dalla mutualità. 2. che
dal giudice); il rapporto giuridico che deriva da tale contratto. -mutuo oneroso o
latino, corrispondente al gr. v, deriva dalla forma semitica nun e, graficamente
esprime, che rivela tale tendenza; che deriva o manifesta un eccessivo autocompiacimento, eccessiva
, agg. letter. scherz. che deriva dall'uso di prodotti cosmetici ordinari e
e prima dell'enargia, la quale deriva primieramente dalla narrativa esquisita. 2.
due nominati causa, che ne deriva, che ne discende diretta- angoli
1885-1939), il trauma psichico che deriva dall'atto del nascere in quanto prima
va o è lasciato andare liberamente alla deriva (un ordigno esplosivo, una mina)
, di fluttuare, di andare alla deriva sulla superficie dell'acqua. n
stessa; dal concetto di causa finale deriva la definizione di azione causale, di
stesso in quanto dalla relazione con esso deriva una notevole produzione di sensazioni e di
come ordine del mondo e da esso deriva la nozione di leege di natura (v
in conformità con la morale naturale che deriva dall'adeguamento di ciascun essere ai propri
ne è una manifestazione, che vi deriva le proprie cause (un fenomeno,
relativo alla natura di qualcosa o che deriva dalla sua struttura ontologica, dalla sua
la germania e l'austria-ungheria. -che deriva da comunanza di condizione, di stato
le menzogne e finalmente lasciarsi andare alla deriva sulle roccie della verità. rebora,
perduto in mare; cne va alla deriva. crescenzio, i-ded.: narra
i latini e gl'italiani... deriva dal greco vaù£ nave, onde vau-rla
, parte di un vano longitudinale che deriva dalla divisione del vano stesso in più
navigata. -con metonimia: che deriva da una profonda esperienza, che la
basso lat. 'nazaraeus ', che deriva da 'nazara ', forma varia di
all'anice. 5. che deriva, negli aspetti peculiari e qualificanti,
tutta una nazione. -anche: che deriva, che è prodotto dalle attività di
, padre. -anche: condizione che deriva a una persona dalla nascita in una
-effetto sfumato di un oggetto, che deriva dall'opacità dell'aria, dalla lontananza
è anche sufficiente). -che non deriva dalla volontà del soggetto o che gli
un insieme accettato di proposizioni; che deriva da necessità logica, che prova in
. leopardi, iii-271: il mio travaglio deriva più dal sentimento dell'infelicità mia particolare
e una necessità relativa o ipotetica, che deriva da premesse determinate; nella filosofia aristotelica
; la necessità di precetto per contro deriva dalrimposizione di una norma o precetto,
riferisce, che è proprio o che deriva dalla necrobiosi; che è colpito da
genere, della magia; che ne deriva o vi allude. bontempelli,
di respiro, pallore spiccato; ne deriva l'insufficienza renale e la tendenza all'
, sm. biol. mesoderma da cui deriva il tessuto nefrogeno delfembrione. =
è proprio della nefrosi; che ne deriva. - anche: affetto da nefrosi.
plur. m. -ci). che deriva o che è provocato da spasmi
che è proprio della nefrosi o che ne deriva. nefrotifo, sm. sindrome in
, che lo provoca o che ne deriva. nefrotropismo, sm. medie
quella specie di onestà negativa, che deriva dal timor delle pene, si risente
ignaro / d'ogni virtù da saper deriva. e. cecchi, 5-309:
, doviziose e negozianti. -che deriva la propria prosperità da un'intensa attività
. che fonda il proprio potere, che deriva lapropria prosperità da un'intensa attività commerciale;
ordine degli insetti ditteri: il nome deriva dalla sottigliezza e lunghezza delle antenne.
rinnovare le avanfortunato (e tale detto deriva da un'antica creguardie storiche del novecento
. econ. che si ispira o deriva dai princìpi del neomercantilismo (un sistema
atto a danno di qualcuno; che deriva da grande scelleratezza (un proposito, un
e pestifero. 2. che deriva da malvagità, da scelleratezza (un
anatomica, della loro fisiologia; che deriva o è determinato dai nervi; costituito da
anatomica o della loro fisiologia; che deriva o che è da essi determinato;
tensione o fragilità dei nervi, che deriva da nervosismo, da insofferenza, da smania
in quantità maggiore, nel cervello, dove deriva dalla colina per l'azione disidratante di
come 'neutra '. -che deriva dalla decisione di mantenersi neutrale in un
il neo (cellule neviche); che deriva dal neo (tumore nevico).
addensate lente nuvole nevose. -che deriva dalla fusione della neve (un corso
chiamata così nevrastenica? -che deriva dalla fretta, dall'affanno, dall'ansia
nichelóso, agg. chim. che deriva, che è composto di nichel bivalente
acido nicotinurico: acido organico che deriva dall'unione dell'acido nicotinico con la
gozzano, i-1251: ci lasciammo andare alla deriva tutto il giorno, fino al crepuscolo
? 7. valore nullo che deriva dall'incapacità intrinseca o dalla pochezza di
(nel 1827); da tale voce deriva il pref. chim. nitro-,
con uso improprio: nitrico; che deriva dall'acido nitrico. - sale nitroso
... da * noto 'deriva: onde 'nobile meretrice 'disser gli
male, al peccato o che ne deriva. bembo, 1-130: sozzo e
origine indeuropea; il significato n. 46 deriva dall'antico uso di misurare la velocità
, spagn. noguera (donde probabilmente deriva la var. noghera) e portogli,
di insoddisfazione durevole o momentanea, che deriva dall'ozio, dalla mancanza di interessi
4. sazietà, disgusto o stanchezza che deriva dalla ripetizione monotona di atti o di
tal voglia? 7. che deriva o è dettato dalla pena interiore.
viaggi stessi); il rapporto giuridico che deriva da un tale contratto (e si
-nome d'azione o verbale: che deriva da un verbo per indicare un atto
nel plurale. -nome semplice: che deriva da una sola radice etimologica, a
nominale. 5. che deriva da un'opinione precostituita nei confronti di
einaudi, 1-254: quel saldo attivo deriva dal nominalismo monetario; non è reddito
si origina dal nonente e da lui deriva eziandio la materia quanto al suo principio
). che è proprio, che deriva, che si riferisce a una nonna o
i prodotti derivati (e il nome deriva dal fatto che molti abitanti di norcia
ispirato a essi o che ne deriva. carducci, iii-14-318: al romanticismo
. civ. vicenda giuridica complessa che deriva da un apposito contratto e consiste nella
il nuovo rapporto matrimoniale che così ne deriva (e che può incidere sullo stato
evento, la situazione che provoca o che deriva da tale turbamento (ed è per
nucleare1. -sm. tutto quanto deriva o è legato all'imnucleàsi, sf
base purinica o pirimidinica), che deriva dall'eliminazione di acido fosforico da un
architettonico e dall'opalescente grigiore del tufo deriva un senso come d'astratta trasparenza.
. -evidenza di un oggetto che deriva da una collocazione insolita o dall'isolamento
riguardano la propria vita; inettitudine che deriva da ignoranza o da insipienza.
proprio o caratteristico del nullismo; che deriva da esso. cardarelli, 950:
impaziente d'oracoleggiare. -timore reverenziale che deriva dal senso del divino. serra
il ritmo e l'armonia che ne deriva e che si apprezza nella lettura o
nutrico / e non m'avedo quanto mal deriva / d'un ver familiare, impio
metonimia: ciò che provoca o che deriva da tale turbamento. bibbia volgar
degl'interessi. -impedimento che deriva all'uomo dalla sua natura corporale,
o pixpóv dell'alfabeto greco, che deriva a sua volta da un segno che
9. dovere di riconoscenza che deriva dai benefici e dai favori ricevuti;
interessato come una necessità psicologica e che deriva da una norma e impone al suo
norma o regola di condotta da cui deriva un tale dovere. cavalca, vii-42
obbligo. 2. dovere che deriva da norme o valori religiosi o morali
codice civile, 143: dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza
di devozione verso una persona, che deriva dai benefici e dai favori ricevuti e
interessa la grande maggioranza dei casi e deriva da uno squilibrio fra l'apporto alimentare
sintomatica, di origine endocrina, che deriva da alterazioni tiroidee, ipofisarie, genitali,
-che denota incuranza o ne nasce e deriva. buonarroti il giovane, 9-396:
. fazio, i-15-102: di qui deriva poi quel nome antico / de'iuli
quella di un'imbarcazione che navighi con deriva. lessona, 1004: diconsi pure
corse di una nave nelle quali avvi deriva. dizionario di marina [s
'corsa obliqua la corsa d'una nave con deriva vien detta * obliqua '..
nella traslazione obliqua, quando cioè la nave deriva e si sposta avanti o indietro,
che un'imbarcazione segue a causa della deriva, quando i pennoni sono orientati obliquamente
nave a vela per effetto della 'deriva ', quando i pennoni sono bracciati obliquamente
e il difetto d'appiombo che ne deriva a causa del logoramento precoce dei tendini
alla formazione dei occasionale, agg. che deriva o procede da suoni; questi sono
dei corsi ginnasiali. -che non deriva da una teoria organica o dauna visione di
uomini dalla creazione dell'universo. -che deriva da estrema attenzione e circospezione o da
dare giudizi, nel comportamento (o ne deriva). liburnio, 88: per
tale complesso di paesi (e l'accezione deriva dalja contrapposizione, risalente al medioevo,
trovarsi nascosto, la condizione che ne deriva. panziera, 1-61: e1
fantasie. 2. agg. che deriva, che è proprio, che si
riferisce, che è proprio o che deriva aall'occultismo. b. croce
per la sua intrinseca debolezza; che deriva da cause o si svolge con modalità
-per estens. incomodo fisiologico che deriva da un eccesso di umori e produce
: 'oceanitide '...: che deriva dall'oceano, attenente all'oceano.
; effetto o conseguenza immediata che ne deriva. latini, rettor.,
. medie. tumore dentale benigno che deriva aa germi dentari o da denti in
, bionda, odoratissima. -che deriva o si alimenta dalla combustione di sostanze
ecc.); l'effetto che ne deriva. palazzeschi, 6-18:
tempo, e l'effetto che ne deriva: per lo più nelle espressioni offesa
il dolore, l'angustia che ne deriva). boccaccio, ii-316: africo
impedimento anco per l'occhio vostro ne deriva, imperocché se niente assolutamente d'offuscamento
bontemòi, 1-1-21: dal numero delle sillabe deriva il pentasillado, l'essasillabo,
oggettivo intendo ciò che nelle nostre cognizioni deriva dagli oggetti che si conoscono; e per
per soggettivo ciò che nelle nostre cognizioni deriva dal soggetto conoscitore. rosmini, xi-81
e lucidità delle facoltà intellettuali che ne deriva conferiscano a formare i grandissimi tra i
, rendendo uniforme l'impasto che ne deriva. arncudo [s. v.
è un monotipo a scafo tondo e deriva mobile, ideato dall'olandese ulike van
; e più recente / mèl ne deriva, e più gradito al labbro, /
dal gr. -y * vt£ 'che deriva '(da fiyvofxai 'nasco, derivo
elementi embrionali della placca neurale da cui deriva l'oligodéndroglia. = voce dotta
/ l'acqua che di parnaso si deriva. -il legno di tale pianta
]: 'olivina ': sostanza verde che deriva dalla salicina per l'azione a caldo
, è yolea europaea, che probabilmente deriva con altre (fra cui yolea chrysophylla
. w., 6061), deriva da olonne, città fr. della vandea
, roma, 1932), deriva dal nome della valle lomb. dell'o-
che vi si riferisce, che ne deriva. ottimo, i-23z: del quale
stato elaborato o scritto; che ne deriva. statuto della gabella di siena,
. -anche: la sensazione che ne deriva. tingoli, iii-187: spargon le
omeògeno, agg. petrogr. che deriva dallo stesso magma che ha formato la
di due sostanze (e ne deriva che i valori ango lari
che si riferisce all'omeopatia; che deriva dai principi di essa o è loro conforme
d'ira causato dall'offesa che ne deriva all'onore prorio o della propria famiglia
che si riferisce all uomo; che ne deriva. brusoni, 7-267: adamo,
giallognolo (e il bromidrato che ne deriva, sostanza cristallina incolore, ha proprietà
. -ci). biol. che deriva dagli stessi germi embrionali. = voce
rispondenza delle parti costituenti; che ne deriva; improntato a coerenza rappresentativa, che
lento di esse, per effetto della deriva, da un'unica massa originaria.
si riferisce all'omotopia; che ne deriva, che se ne sviluppa. omòtopo
. riferimento all'effetto travolgente che ne deriva), o anche di animali,
incostanza, instabilità, volubilità o ne deriva (un sentimento, un atteggiamento,
ch'uscì del fonte ond'ogne ver deriva. -figur. avere un andamento
canon. pubblica onestà', vincolo che deriva da un matrimonio invalido (sia esso consumato
qualità della merce venduta (o che deriva da tale comportamento).
. non onesto, poco onesto', che deriva o denota impudicizia; impudico.
, sugli oggetti (e nel bambino deriva dalla mancata distinzione fra soggetto e oggetto
tale procedimento linguistico o che ne deriva. -in partic.: che intende rappresentare
prestigio sociale e della stimabilità che ne deriva; decorosamente, convenientemente, dignitosamente e
. -per estens. vantaggio che deriva da una condizione sociale di privilegio.
il danno, il nocumento che ne deriva. a. pucci, cent.
morbo, malattia; il dolore che ne deriva. parini, v-126: gli avanzi
liniziale sentita come art., che deriva a sua volta dal lat. volg
oospora, sf. embriol. spora che deriva dalla fecondazione di un'oosfera e che
, sm. embriol. zigote che deriva dall'unione di un gamete maschile con
opalescente; l'effetto ottico che ne deriva; colore, riflesso cangiante simile a quello
sentimento che si prova, che ne deriva. giordani, ii-1-204: se avrò
oppressione, di pesantezza; che ne deriva, ne è causato.
patrimonio, la posizione economico-sociale che ne deriva, la rendita che se ne trae
orbitale dei corpi celesti, che deriva dalla legge della gravitazione universale.
osso del cranio dei vertebrati che deriva da ossificazione di una cartilagine e collega
. compiuto in modo armonico; che deriva dall'armonia delle forme e della bellezza.
effetto, il risultato musicale che ne deriva relativamente a una determinata composizione. -anche
- anche: l'ordine che ne deriva. p. f. giambullari
espressivo, la chiarezza espositiva che ne deriva e che genera il piacere della fruizione
letter. reminiscenza vaga e indefinita che deriva da una conoscenza superficiale; risonanza (
:... materia cristallina che deriva dall'atamantina, principio immediato del- l'
corpo; che è connesso, che deriva dall'alterazione anatomica di un organo,
vita, talvolta dice anche che il movimento deriva da un principio spirituale, per lui
, superbia, alterigia; che ne deriva, che ne è causato (un'
riferisce, che è proprio o che deriva dall'origine o dalla costituzione e dalla
mente integroque consilio '. -che deriva dalla conoscenza diretta dei fatti.
autore nella propria lingua, da cui deriva una traduzione (un testo).
considerati come ottimi prosatori, ciò appunto deriva dalle loro idee originali e dalla lor
un ritratto; figura viva da cui deriva un'immagine. pallavicino, 1-394:
a denotare onde questo fiumicello originalmente si deriva. -nella prima stesura, redazione
di originare), agg. che deriva, che proviene da una direzione o da
, agg. che è proprio o che deriva dall'origine, che riguarda le origini
, di origine indeuropea, da cui deriva il verbo èojxàco (v. ormare)
fama, con la gloria che ne deriva. petrarca, 344-6: quella che
raffinatezza o di copiosità) che ne deriva. b. fioretti, 2-4-178
che si riferisce altornatismo, che ne deriva, che ne costituisce l'applicazione.
in che cosa consiste o da che cosa deriva il pregio retorico del testo, o
secondo i dettami della retorica; che deriva dall'uso degli artifici retorici, che ne
in un testo; l'effetto che ne deriva. - anche: l'insieme dei
di acconciarsi, l'aspetto che ne deriva. francesco da barberino, no:
. chim. oro colloidale: quello che deriva da soluzioni diluite di sali, unite
; onoratezza di una persona da cui deriva la buona reputazione. -in partic.
. -che denota terrore o ne deriva. brusoni, 4-i-10: ibraino,
3. terrore che sconvolge e che deriva per lo più da un pericolo gravissimo
di un'imbarcazione che si trovi alla deriva, in rotta). ariosto,
(senza curarsi del cammino o della deriva): in marineria, si dice parlando
varrone, plinio e nella tradizione che ne deriva). oscinare, intr.
e, anche, l'effetto che ne deriva). -in partic.: mancanza
: l'effetto di oscurità che ne deriva. giamboni, 8-1-136: che
... un'oscurità gloriosa che deriva o dalla profondità della dottrina o dalla
ma momentanea le altre vicine, ciò non deriva per ordinario che dal genio d'uno
2. che denota, dimostra o deriva da coraggio, ardimento, audacia,
denota, rivela ospitalità; che ne deriva, che ne è determinato. -anche:
-che denota, rivela ospitalità; che ne deriva. zena, 3-265: voci gravi
: il rapporto, il vincolo che deriva dall'ospitalità. ritmo di s.
ossammico. -anche: l'estere che deriva da tale acido. tommaseo [
o manifesta ossequio e devozione; che deriva da profondo rispetto e reverenza, che
ordine religioso; modo di vita che ne deriva come applicazióne di essa (in partic
, sperimentali, comparative. -che deriva dall'esercizio dell'osservazione (una conoscenza
di esse lingue. -pratica che deriva da norme o valori religiosi o morali
sm. chim. ossichetone aromatico che deriva dall'acetofenone in seguito alla sostituzione di
ossian e il ciclo epico che ne deriva, per lo più in quanto rielaborato
, sm. chim. composto che deriva da un altro per introduzione di uno
ossiefedrina, sf. chim. composto che deriva dall'efedrina per sostituzione di un ossidrile
. acido ossinaftoico: quello che deriva dall'acido naftoico per sosti
chim. acido ossioleico: composto che deriva dall'acido oleico per sostituzione di un
ossipurina, sf. chim. composto che deriva dalla purina per introduzione di uno o
fanfarone. 2. che deriva dal desiderio di ostentazione. gioberti,
di stupire con la magnificenza; che deriva da ostentazione, esagerato. f.
acustica, per compensare la sordità che deriva dal calo di trasmissione normale dalla parte
, varietà microcristallina di apatite che deriva da resti ossei pietrificati. tramater
l'azione o il comportamento che ne deriva). mazzini, 30-193: se
, comportamento, decisione o pensiero che deriva da tale tendenza o atteggiamento.
pericolosa (e il comportamento che ne deriva). giuseppe flavio volgar.,
otògeno, agg. medie. che deriva, che si origina dall'orecchio (
anche: l'effetto d'oscurità che ne deriva. g. averani, i-270
rivela, manifesta ottimismo; che ne deriva, ne consegue; ottimistico. e
manifesta, denota ottimismo; che ne deriva. b. croce, iii-26-272
sulla terza e sulla settima (e deriva probabilmente, come il senario sdrucciolo,
da infiammazione pelvica, una malattia che deriva talvolta da anticoncezionali intrauterini.
etimo incerto; la var. ocio deriva dalla grafia scorretta ocium per otium.
riferisce, che è proprio, che deriva dall'ozono.
-per simil.: perfetta tranquillità che deriva dall'assenza di tentazioni. dante,
ch'uscì del fonte ond'ogne ver deriva; / tal puose in pace uno
di pacata serenità spirituale, che deriva dall'appianamento o dal superamento di pensieri
frapponga 11 verno. -che deriva, che è frutto di attività di pace
, infocato da pensieri gloriosi. -che deriva da un accordo reciproco. -anche:
che è proprio dei pacifisti; che deriva dal pa cifismo.
(il volto); che ne deriva (uno stato d'animo).
agg. che si riferisce o che deriva dalla condizione di padrone, dalle sue
e perfetta di una disciplina da cui deriva la spigliatezza nell'esporla.
che vive in provincia, e ne deriva una particolare mentalità, ne assume determinati
quanto si trova nei paesi, da cui deriva caratteristici limiti qualitativi, per lo più
livello del mare; da questa condizione deriva il nome, che, fin dal basso
vissuto in un piccolo paese, ne deriva mentalità angusta e atteggiamenti rozzi,
soddisfare a un impegno finanziario che deriva da un contratto o da una tassazione.
, in birmania e in thailandia; deriva dal sanscrito e presenta una grammatica semplificata
palmo della mano (e il nome deriva dal fatto che su una faccia delle
del sangue al cuore, onde poi deriva la pallidità. 2. per
per le canne (e il nome deriva dalla forma sferica che i proiettili avevano
la vittoria o l'onore che ne deriva. cavalca, 20-566: vedendo il
, non acida né basica, che deriva dall'olio di ricino. = deriv
esadecanoico (v. esadecanoico). -che deriva da tale acido (un composto:
e cecità di mente, la quale tutta deriva dall'amore dell'applauso; si palpa
si riferisce alla palude; che ne deriva, che ne esala. c.
nel paludoso parlamento italiano. -che deriva da assenza di slanci ideali e di
proprio o tipico della palude; che ne deriva o vi si trova o vi si
composto cremoso e cotti in forno; ne deriva una pasta soffice di gusto delicato,
della scienza: la conoscenza che ne deriva. giamboni, 10-7: caro mio
è proprio del pangermanesimo; che ne deriva. b. croce, iii-22-272
2. per estens. che deriva dall'abbandonarsi liberamente alle forze della natura
m. -ci). letter. che deriva dall'italia nel suo insieme; panitaliano
anche decorativo; effetto estetico che ne deriva. de dominici, iii-21:
elementi di rete da posta o da deriva. 13. ciascuna delle tre
al panteismo e ai panteisti; che deriva, che si fonda o si ispira ai
s. maria ad martyres, da cui deriva l'appellativo popolare di 5. maria
sf. chim. acido solfonico che deriva dall'acido pantotenico per sostituzione del gruppo
'papa '... forse si deriva da la particella 'pape 'che
. -in par- tic.: che deriva da un apprendimento ottusamente mnemonico, superficiale
2. che esprime, manifesta, deriva o è caratterizzato da falsità, da
paraematina, sf. chim. composto che deriva dalla reazione del ferro trivalente dell'ossie-
che si riferisce alla paraipotassi; che deriva o è conforme a criteri di paraipotassi
che è proprio della paralisi, che ne deriva o che la provoca; accompagnato dalla
un astro sulla volta celeste, che deriva dal moto reale della terra durante l'
è proprio della parallergia, che ne deriva o che la provoca. paralo
del rigore, dell'esattezza e che deriva da imperfezione insita nel procedimento logico,
) e sicilia (paramizzali), deriva forse da un gr. biz. *
è proprio della paranefrite, che ne deriva. paranéte, sf. mus
bella figona. 2. che deriva da tale disturbo mentale; che ha
sm. anat. residuo embrionale che deriva dalla parte epigenitale del mesonefro e dal
; l'effetto, l'apparenza che ne deriva. f. f. frugoni,
classica è lo scoramento che al maestro deriva dalla diffidenza degli scolari, dei loro
una civiltà. -comunanza che deriva dall'appartenere a una stessa scuola o
modo di pensare o di giudicare che deriva da un'interpretazione e da un'analisi
pargolezza. 3. inesperienza che deriva dalla giovane età. ottimo, hi-103
: sarebbe parlamentare quel governo il quale deriva... la sua origine, costituzione
e di chi ne fa parte; che deriva dall'attività parlamentare o ne è
anche -e), sf. ciò che deriva dalla divisione materiale o quantitativa di un
francesi e gli abili attori seri italiani deriva dal tenere i primi con mirabil possesso
con valore di agg.): che deriva dall'adesione totale e acritica a un
partecipativo (participativo), agg. che deriva da un rapporto di partecipazione con una
; la posizione giuridica vantaggiosa che ne deriva. de luca, 1-5-4-7: è
qual si varia a guisa del nome e deriva dal verbo ritenendo il significato di quello
comune sovrano. 22. che deriva dah'appartenenza a un partito, a
, dettagliato. -anche: che deriva o rivela una minuta attenzione per i
e si finisce l'illuminazione che dal sole deriva e si parte. c.
illustrissima a gradire quest'uffizio, che deriva da un animo singolarmente parziale delle sue
un prezzo da gridar fame e non deriva da altro che dalla pasciona degli anni
; che è suscitato o provocato o deriva da motivazioni o impulsi di ordine sentimentale
, del titolo da cui il credito deriva, delle ragioni di prelazione e dei
necessità. 17. situazione che deriva da azioni volontarie o da eventi fortuiti
ignoti paesi, signor mio jal; deriva questa voce, con buona ragione: perché
. opera letteraria di scarso valore che deriva da una commistione di idee, tematiche,
figur. nutrimento e appagamento spirituale che deriva dal soddisfacimento del desiderio e della volontà
(e anche la fonte da cui deriva). bartolomeo da s. c
-per estens. che nasce o che deriva dall'orgogliosa coscienza di appartenere a una
come impedimento al matrimonio, solo se deriva dal battesimo). 9. teol
affettivi con essa. -anche: che deriva, che proviene dal padre, che
della giorgi. 3. che deriva da ascendenza o da consanguineità per parte
e alle passioni altrui, o ne deriva, ne è improntato e sostanziato,
dal patetico,... non deriva tal denominazion dal costume, che è
tragedia, distinta dalla sentenzia, ma deriva dal costume, in quanto onestà e
doloroso di una malattia; sofferenza che deriva da una condizione patologica. campanella,
risultato di uniformità e lucentezza che ne deriva. -in senso concreto: lo
-anche: il quadro morboso che ne deriva. targioni tozzetti, 2-12: per
maestosità, compostezza quasi sacrale; che deriva da saggezza maturata attraverso lungaesperienza (o vuole
una visione del mondo tradizionale o ne deriva. carducci, iii-18-275: nella patriarcale
patrimonio (privato o pubblico) o deriva da esso; che costituisce il patrimonio
. che è proprio del padre, che deriva dal padre, che è opera del
. potestà. 2. che deriva dagli antenati, dai remoti ascendenti,
patriottarda. -che è ispirato o deriva da tali sentimenti patriottici non autentici.
fra parte privata e suo difensore che deriva da tale rappresentanza e assistenza. -anche
di ferrarese. -che deriva da una caratteristica fisica o dall'attività
'l naso e 'l labbro tal massa deriva / di cornuti mustacci all'albanese /
al figur.: che esprime o deriva da boria, vanagloria, vanità (
; che ne è segno o ne deriva. cassiano volgar., xii-4 (
furore poetico. papini, iv-386: deriva aa questo poema... un senso
moralmente peccare. 2. che deriva dal peccato. niccolò cieco, lxxxviii-11-187
difetti può giudicare gli altri (e deriva dalla risposta di gesù ai farisei che
cavi. -pece zopissa: quella che deriva dalla colofonia priva, però, di
12. marin. disus. aletta di deriva disposta sul fianco di un'imbarcazione.
che lei distingue pedantemente dalla melanconia, deriva dalle cause psicologiche più convenzionali.
5. che deriva, dipende o imita un'altra arte
. che è proprio, che deriva dal pedocentrismo, che si fonda su
di un organo vegetale, che ne deriva o vi è collegato. tramater [
pegmatite, che la contiene o ne deriva. -stadio pegmatitico: nella solidificazione di
e il cloruro che da essa deriva ha la facoltà di tingere di
stima. -che appartiene o deriva o è stato accolto da un'altra
estens., l'esperienza che ne deriva. dante, inf., 3-83
primi moti; la situazione che ne deriva di pericolo morale. cattaneo, vi-1-309
sf. chim. amminoacido solforato che deriva dalla degradazione della penicillina e presenta una
chim. acido penicilloico: composto che deriva dall'idrolisi alcalina di alcune penicilline.
a capirsi (un libro); che deriva da un ispirazione concettualmente complessa.
: essere libero dalla preoccupazione che ne deriva. livio volgar., 2-352:
bontempi, 1-1-21: dal numero delle sillabe deriva il pentasillabo, l'essasillabo,.
, 1-1-21: dal numero delle sillabe deriva il pentasillabo, l'essasillabo.
viso aveva assunto quell'espressione tipica che deriva dal lasciar penzolare la mascella e il
presente nei peptidi e nelle proteine, deriva dalla reazione fra il carbossile di un
percepire; che concerne, riguarda, deriva dalla percezione (considerata soprattutto come conoscenza
o meno gravi; l'effetto che ne deriva. -dir. pen.:
percuote taluno, se dal fatto non deriva una malattia nel corpo o nella mente
. -anche: il rumore che ne deriva. marino, vii-373: la terra
il bersaglio, l'esplosione che ne deriva, il danno o la perdita di
bellici e il danno materiale che ne deriva. francesco da barberino, iii-80:
e il danno o il dolore che ne deriva). -con valore attenuato: disavventura
amore, il turbamento interiore che ne deriva. petrarca, 23-33: infin allor
. - anche: il rumore che ne deriva. s. degli arienti, 2-226
delle mani (e il rumore che ne deriva). gelli, 15-i-249: suono
vogata (e il rumore che ne deriva). caro, i-294: subitamente
contrizione (e il rumore che ne deriva). giuseppe flavio volgar.,
pestare qualcosa; il rumore che ne deriva. s. gregorio magno volgar.
7. degradazione morale che deriva dal vizio o dal peccato; perdizione
proprio. -che discende, che deriva o è improntato a dissolutezza e immoralità
virgilio quel di mantova. -che deriva dall'uso di termini stranieri. cesarotti
conosco che il profluvio della sua penna deriva da una fonte perenne e che mai non
consunzione gli stati forse il più grave deriva da quel radicato pregiudizio pel quale ci
passiva sua purga perfetta. -che deriva direttamente da dio e partecipa, di
di elevatezza e di grazia che ne deriva). ariosto, 31-2: però
o il risultato d'armonia che ne deriva, anche per la perfetta rispondenza dell'
(e anche il risultato che ne deriva). boccaccio, dee.,
interessa il perinefrio; che provoca o deriva da una perinefrite. lessona, ino
diffidenza, gelosia (o anche che ne deriva, ne è conseguenza: un comportamento
, imagine della sempre permanenza, onde deriva, stese uno spazio presso che infinito
(e il comportamento che ne deriva) largamente tollerante nei confronti di azioni
piccoli fatti domestici. -che deriva dalla coscrizione universale (un esercito)
montano, 1-43: me ne vado alla deriva lungo le case,...
l'intenzione di perseguitare, che ne deriva; persecutorio; dettato da fanatismo;
, sm. chim. chetoeptosio che deriva dal perseitolo per azione batterica. =
poca personùzza, / onde di'che deriva il desiuzzo / il qual ti fa portare
chiostro. -per estens. che deriva dal contatto diretto, immediato con la
da considerazioni o esigenze personali; che deriva da valutazioni puramente soggettive (un atteggiamento
, / nessuna panacea. -che deriva da interpretazioni personali; che è frutto
rie a soggetti inanimati, deriva dalla tendenza dell'uomo a rappresentarsi
di evidenza e opportunità contrarie; che deriva da una disposizione peccaminosa. -anche:
, prudenza, saggezza (o ne deriva); meditato con cura, valutato attentamente
piovene, 5-502: la crisi della pesca deriva... da una notevole diminuzione
'zeus faber'. il nome volgare deriva dalla credenza che esso sia stato il
; condizione spirituale di oppressione morale che deriva dall'averlo commesso; la responsabilità e
denota o manifesta pessimismo; che ne deriva; pessimistico. piovene, 6-288:
manifesta, denota pessimismo; che ne deriva. b. croce, ii-11-270
questo pestilenzioso tempo. -che deriva dalla peste. 5. degli alienti
si pone o l'abitudine che ne deriva). alfieri, i-261: il
con eccessiva loquacità o maldicenza; che deriva da curiosità frivola o maldicente.
aggett.): espressione che deriva dalla formula con cui il papa suole annun
. 9. che manifesta o deriva da petulanza, da impertinenza, da
pezze della savoia. -beneficio da cui deriva una rendita. caro, 3-3-54:
); suscitare il processo intellettuale che deriva dalla fruizione di un'opera letteraria,
sm. senso di profonda soddisfazione che deriva daltappagamento di un'aspirazione, di un
. 2. godimento intellettuale che deriva dall'attività creativa e ideativa o dalla
. -con metonimia: godimento che deriva da ciò che è gradito alla vista
-intensa consolazione, pace della coscienza che deriva dalla pratica della virtù. simone da
(e il piacere estetico che ne deriva). -anche: arguzia, vivacità,
anche: senso di intima soddisfazione che deriva dall'appagamento di un'aspirazione, di
interesse per il piacere visivo che ne deriva. boccaccio, v-69: questo con
atteggiamento di sterile e fatalistica afflizione che deriva da una visione pessimistica della realtà.
sulla superficie lavorata; il suono che ne deriva. viani, 4-152: all'improvviso
a muoverlo. -piano di deriva: quello fisso e verticale posto in
coda a un aeroplano (v. anche deriva, n. 1).
, n. 4. -piano di deriva: superficie della proiezione della carena di
minore quanto maggiore è il piano di deriva. -piano di elevazione: piano
la stretta precisione entra nella ragione e deriva da lei, non entrava nel piano
all'esempio di una persona, che deriva dal suo insegnamento. garzo, 25
e, anche, il dolore che ne deriva). - anche: serie di
una sensazione di battito intermittente; che deriva dalle pulsazioni del cuore o del sangue
anche: suono netto o rumore che ne deriva. ponzela gaia, 27: in
il genio sempre genio. -che deriva da un animo gretto e meschino.
, così attimo, che da atomo deriva, significa picciolézza di tempo, la
di durata minore rispetto a quella che deriva dai brevetti per invenzioni industriali),
delle laureacee... da cui si deriva l'acido pichurico. pichurim
anche eccessiva e fastidiosa, che ne deriva. mattioli [dioscoride], 209
. -anche: la ricchezza interiore che deriva dalla forza e dalla vivacità dei sentimenti,
... un'oscurità gloriosa, che deriva o dalla profondità della dottrina o dalla
cantare insieme; l'effetto che ne deriva. gianelli, iii-45: 'pieno':
che esso produce. -che deriva da una lucida e spietata visione della
e jàmè 'vestito'; la var. paigiama deriva direttamente dal persiano. pigiamàia
morfologia simile al tipo pigmide, che deriva da incroci fra negridi e pigmidi.
. agric. che appartiene o che deriva da una varietà di vitigno con uva rossa
, trascuratezza, ignavia; che ne deriva o ne è la conseguenza (un atto
in relazione con le pinacoline o ne deriva. pinàcolo, v. pinnacolo1
. riferimento allo stato di prosperità che deriva dalla ricchezza). fazio,
stabilità. -pinna di scarroccio o di deriva: prolungamento verso il basso della chiglia
diporto, che serve a diminuire la deriva dovuta al vento e ad aumentare la stabilità
ad aumentare la stabilità; chiglia di deriva (cfr. chiglia, n. 1
]: 'pinna di scarroccio': chiglia di deriva. -disus. parte superiore dell'
volto); che ne nasce, ne deriva (ed è, di conseguenza,
. che denota un animo sensibile; che deriva da compassione, da umanità, da
piombito, sm. chim. sale che deriva dal mo nossido di piombo
piano. -figur. antenato da cui deriva una stirpe; capostipite. dante
piovale1, agg. ant. che deriva dalla pioggia, piovano (l'
di fumare; il piacere che ne deriva. gioia, 2-ii-163: il terzo
v.]: 'piperidina': alcaloido che deriva dalla piperina distillata colla calce potassiata.
. -ci). chim. che deriva dalla pirimidina (un composto).
chim. che ha attinenza o che deriva dalla distillazione del legno. -acido pirolegnoso
m. -ci). chim. che deriva originariamente dalla distillazione secca dell'uva
è costituito. - anche: che deriva o fa parte della storia, della
agg. che denota stupidità; che ne deriva. nomi, 1-93: quel ch'
del filo del punto precedente, onde deriva al lavoro un aspetto omogeneo e sfumato
tavola bianca o nera il cui nome deriva dalla caratteristica forma dell'acino allungato e
morti tornano. 2. che deriva o che manifesta tranquillità, serenità interiore
interiormente sereno (e l'atteggiamento che deriva da tale condizione interiore).
e placidi. 3. che deriva, è dettato o rivela ed esprime
attuale esistenza senza madre. -che deriva da tranquilla sicurezza e imperturbabilità d'animo
anche eccessiva e fastidiosa, che ne deriva. fra giordano [crusca]:
. -anche: la ricchezza interiore che deriva dalla forza, dalla vivacità dei sentimenti
pieghe o ai ripiegamenti tettonici; che deriva da un ripiegamento successivo (una struttura
al terreno miocenico. il suo nome deriva dal greco e significa più recente.
come nome, del nominativo plurale, che deriva dal participio presente attivo, in sentimento
corruzione si origina dal non-ente e da lui deriva eziandio la materia quanto al suo principio
guerra libica e dopo. -che deriva dal denaro e dalla ricchezza. de
nella vita politica e pubblica che gliene deriva. castelnuovo, 1-52: noi dobbiamo
delle forme polipoidi degli scifozoi, che deriva dall'ac cumulo, nella
profonde! e provai l'ebbrezza che deriva da quel vortice denso e rossastro della
rivela o manifesta poesia; che ne deriva, ne discende, ne è prodotto
prova la verità della nostra dottrina che deriva le idee astratte da un lavoro della
poliàcido2, sm. chim. acido che deriva dall'unione di due o più molecole
-et). chim. che deriva dalla polimerizzazione di composti acrilici (con
anche avere altre mogli (e probabilmente deriva dal matrimonio collettivo, con motivazioni economiche
della quantità di emoglobina; in genere deriva da cause ben determinate, come
componenti monocromatici (la luce); che deriva dalla sovrapposizione di vari tipi di particelle
lingue classiche o straniere (o ne deriva). mazza, ii-156: sogni
persona. -anche: raffinatezza culturale che deriva dall'istruzione ricevuta. lanzi, iii-224
). 3. chim. che deriva dall'addizione di più monomeri in una
3. in senso generico: che deriva dall'unione di diversi elementi.
e dei 'demoni'. -che deriva dall'impegno politico (più o meno
poca personuzza, / onde di'che deriva il desiuzzo / il qual ti fa portare
di simpatia. 8. che deriva o denota eleganza, tratto, raffinatezza
. istituzione o scienza o ideologia che deriva da una precedente, sia come logica conseguenza
piantaste e che là solo, / aha deriva, forse ora / già trema sul
1953, p- 23 ^), che deriva probabilmente da. palta 'fango'(v.
.. anche, la polvere che ne deriva: putredine di legno corrotto, tarlo
(e la situazione sociologica che ne deriva). pasolini, 18-45: la
costituito dalla porzione più interna, che deriva dalle logge ovariali e avvolge i semi
con la deglutizione (e il nome deriva dalla credenza popolare che un boccone del
: nel linguaggio studentesco, sgobbare. deriva 'pompiere'. = dal fr. pompier
che lo approva; l'opera che ne deriva. soffici, v-5-141: manifestazioni
l'influenza o il prestigio che ne deriva. monte, 1-39-7: lo mio
che si riferisce, che è proprio o deriva dal populismo; ispirato a tale movimento
in questo senso è una proposizione che deriva immediatamente sia dall'enunciato di un teorema
allium ampeloprasum), dalla cui coltura deriva probabilmente il porro; cresce in luoghi
se non ci appare, non d'altronde deriva sennon che, mentre che il sole
insinuazione (e la pratica che ne deriva). dossi, 1-ii-791:
che accomuna i prodotti di uve diverse deriva dall'aggiunta di alcool a un preciso
o caratteristico del positivismo, che ne deriva. carducci, iii-23-277: nel *
di fissare le leggi scientifiche; che deriva dall'applicazione dei metodi in uso nelle
parte del corpo; che ne dipende o deriva. bigiaretti, 11-133: sopra
esatto di un'incognita dall'errore che deriva attribuendole un valore arbitrario (e in
di una data attività; ricchezza che deriva dall'esercizio di essa. belloni
, che è nome possessivo che si deriva da questo nome 'dominus'. p
terrieri e alla loro amministrazione o ne deriva (ima fonte di reddito).
avanguardie. -per estens. che deriva da questo stile o è tipico di
. -anche: che dipende, che deriva dallo strutturalismo saussuriano. arbasino
un sovrano o di un magistrato, che deriva dalla vastità del territorio e dalla disponibilità
opera per una virtù potenziale; che deriva da altri le proprie capacità o doti.
adorate: / un motor donde ogni moto deriva, / un ordin donde ogni ordin
una facoltà discrezionale; volontario; che deriva o costituisce l'esercizio di una potestà,
da potiner, che a sua volta deriva da potine 'scaldino intorno al quale si
pietà e commiserazione per l'infelicità che deriva sia dalla povertà sia (quando la
che si riférisce al pragmatismo o che ne deriva le caratteristiche; proprio di tale corrente
che si riferisce al pragmatismo o che ne deriva le proprie caratteristiche; conforme alle teorie
g. prati (1814-1884); che deriva dalle sue idee, dai suoi temi
principio dalla natura istessa, da cui deriva la vera idea. laonde quelli che,
materia (e la familiarità che ne deriva). -anche: padronanza di una
. 4. dir. che deriva da una concessione fatta a titolo provvisorio
tioile della tipica tutela possessoria) che ne deriva in capo al concessionario.
dalla ragione o dalla coscienza morale o deriva dai fondamenti costitutivi di una scienza,
che si riferisce, si ispira, deriva da modelli artistici o letterari anteriori
la stretta precisione entra nella ragione e deriva da lei: non entrava nel piano della
2. abilità, destrezza, maestria che deriva dalla padronanza di un'arte o di
splendore della resurrezione; nella forma romana deriva da antichi sacramentari gallicani di autore ignoto
preda, indica la condizione che ne deriva). cicerchia, xliii-391: com'
generale. -nascita predeterminata: quella che deriva da tecniche di inseminazione artificiale che permettono
in contrapposizione alla ricchezza mobile, che deriva dall'esercizio del commercio o dell'industria
il genere letterario e oratorio che ne deriva. giamboni, 158: guardisi
[per una delle due donne] deriva dalle lodi con cui mi accompagnava il
: questo loro pregiudizio sul conto nostro deriva... probabilmente da ragguagli di
la responsabilità dei capi di zione deriva dall'esperienza politico-organizzativa biancheria e delle
(e anche la condizione interiore che ne deriva). ottimo, ii-137: la
competenza in un determinato campo che ne deriva. muratori, 7-v-33: particolarmente a
spirituale, morale o psicologica che ne deriva. cavalca, 9-22: a
chiamarla mia foggia di quella lingua ond'ella deriva... noi alla nostra usanza
che a essi si richiama, che ne deriva. b. croce, iii-22-172
da cavar la carne dalla pignata. si deriva dalla voce greca xpeàypa, che significa
l'elci il mel deriva / e questo fiume e quel di latte
feste sull'aperto mare. -che deriva da una costrizione, coatto. bigiaretti
di s. gille, che di qua deriva, ha buoni palazzi, particolarmente quel
una parte del corpo o che ne deriva (un dolore). rajberti
pantaloni con una prestezza straordinaria, che deriva meta dalla natura dei panni inglesi,
buona reputazione, la considerazione che ne deriva. tommaseo [s. v.
dite d'avere per me... deriva... dall'amore che avete
. 2. ant. che deriva da protervia, superbia, presunzione.
2. che denota e rivela o deriva da presunzione, superbia, arroganza (
una supposizione o un'ipotesi o ne deriva. = agg. verb. da
intenzione, quando dall'azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave
alcorano. -violare l'impegno che deriva da un sacramento. cavalca
, 50-33: questo inacerbimento di persecuzione deriva da che 1 governi, temendo la
/ dal cui gran fonte il sangue mio deriva, / s'e'non avesse pria
.. nel membro genitale, ne deriva la satiriasi o priapismo. salvini,
contrapposizione alla luce secondaria che da essa deriva). piccolo-mini, 7-56: il
: / un motor donde ogni moto deriva, / un ordin donde ogni ordin
. -primigenio, da cui tutto deriva. cattaneo, v-1-388: la scienza
effetto immediato che ne consegue o ne deriva). leggenda aurea volgar.,
sovvenga del regno lontano. -che deriva immediatamente da una causa; che ne
: / un motor donde ogni moto deriva, / un ordin donde ogni ordin
suo principio a tutto quello che da esso deriva ed a sé lo fa simile.
una comunità conventuale (e il titolo deriva dall'organizzazione interna delle abbazie benedettine dove
anche dell'azione. 3. che deriva da una condizione di assenza, di
singolarmente. 14. che deriva da motivi personali, che si svolge
alla sfera dei sentimenti personali; che deriva da motivi personali, non da posizioni
di un bene o di un vantaggio deriva direttamente dagli effetti della legge.
getto. 2. guadagno che deriva dall'attività lavorativa, mercantile o finanziaria
il suo proavo l'infante don odoardo deriva dal re don emanuele. de luca
8. che ha origine, che deriva. torini, 234: questo fa
savonarola, i-42: la bellezza assai deriva e procede dalla bellezza interiore e bontà
azione giudiziaria, il processo che ne deriva; in contrapposizione al termine, più
n'azione giudiziaria, il processo che ne deriva). - condizione di procedibilità:
dagli albizzi. 2. che deriva culturalmente, letterariamente. carducci, iii-23-245
violenti (e la situazione che ne deriva). malpigli, xxxviii-62: porto
-che comporta contrasti violenti (o ne deriva). cattaneo, iii-4-312: pure
, economici o sociali (o che ne deriva). leoni, 219: la
, come genere letterario... deriva per processo d'imitazione nel rinascimento dalla
., di etimo incerto: probabilmente deriva da un lat. region. * perichórium
causa del poco fruttato a ghianda dei boschi deriva dalla loro soverchia foltezza, sia delle
e letter. vantaggio o utilità che deriva a una persona da un'azione o da
: la fama, la gloria che ne deriva o, anche, il ricordo che
(e lo stesso risultato che ne deriva). stamfia periodica milanese, i-353
. proditòrio, agg. che deriva da tradimento, che ne è segno
red ito di cittadini che deriva da investimenti all'estero e sottraendone quello
attitudine a produrre risultati concreti, che deriva dall'essere produttivo. -in partic.
esclusivamente terreni, a mondanità; che ne deriva, che ne è originato (un
gusto, di elevato sentire (e deriva dall'oraziano 'odi profanum vulgus et ar-
si pensa. da 'profeta 'oggi deriva la parola 'professeria ', non
infermiera, un altro. -che deriva dall'attività di professore (un compenso)
, agg. dir. rom. che deriva da una concessione in amministrazione fatta dal
per la nipote. -che deriva dalla concessione feudale di un bene originariamente
contingenti e non prevedibili naturalmente, che deriva dall'ispirazione divina, in partic.
tempo fa le più mortifere, ne deriva che debbe crescere il numero dei soggetti
conosco che il profluvio della sua penna deriva da una fonte perenne e che mai non
-anche: l'effetto prospettico che ne deriva. -in parile, e con
l'uomo è quasi 27. che deriva da un'intelligente e acuta riflessione;
semidio. -anche: la stirpe che ne deriva, la famiglia che ne porta il
civile, culturale, sociale che ne deriva. -anche, per estens.:
tale divieto; l'effetto che ne deriva, il divieto che così viene introdotto.
è gloria al sole / da cui deriva, e così 'l sangue in noi /
7. figur. ciò che deriva o ha origine da una condizione,
, si conserva quel fonte onde continuamente deriva e si diffonde questo lume e calore prolifico
. cellula immatura della serie piastrinica che deriva dal megacario- blasto e precorre immediatamente il
immatura della serie rossa megaloblastica da cui deriva il megaloblasto. = voce dotta
(o, anche, che ne deriva, che ne è frutto, risultato)
suoi propagati al propagatore dal quale esso deriva, all'oggetto che sia più difficile
ma la sua propensione all'imitazione non deriva, come forse in tutti gli altri
effetto estetico o di commensurabilità che ne deriva o che tale criterio esprime. filarete
e acuti; l'effetto che ne deriva. -nella notazione mensurale dei secoli xv
, n. 39), da cui deriva la conclusione. marsilio
altro riconoscimento; la procedura amministrativa che deriva da tale atto. borgese, 1-141
un lavoro artistico o artigianale) che deriva dal rispetto di determinati canoni, regole
di che 'l suo proprio nome si deriva, / tenesse volto per natura schiva /
. che indica una qualità specifica o ne deriva; che non dipende da azioni o
delle coordinate celesti di una stella, che deriva dal suo moto peculiare. 18
. dir. dominio proprio: quello che deriva dalla proprietà piena e diretta di un
che la ripugnanza di leggerle in originale deriva per lo più dairafiettazione comune a molti
considerati come ottimi prosatori, ciò appunto deriva dalle loro idee originali e dalla lor
: questo modo di proseggiare quasi sgrammaticando deriva, credo, dall'es- sermi da
a una religione e l'attività che ne deriva. cattaneo, iii-3-286:
'. -per simil. che deriva da una disposizione in prospettiva; che
dati e fatti; con la precisione che deriva dal tempo trascorso. mamiani,
è lasciato alla luce. il suo nome deriva da ciò che credevasi dapprima che esso
gridò. 2. che nasce o deriva da un animo ostinato nel male o
appena avuta notizia del tatto da cui deriva l'apertura della tutela, procede alla
; guadagno, profitto, provento che deriva dall'imposizione tributaria, da un'attività
); che vi si ispira o ne deriva. guittone, v-221-20: tu frate
con altri idiomi, siccome figlia, deriva, la somiglianza materna dèe tuttavia conservare
. avvedutezza e cautela nell'agire che deriva dalla realistica considerazione dei propri mezzi e
conservazione degli esseri, o ne deriva. bili; organizzata come un quartiere
j. che nasce o deriva dalla provvidenza di dio o aalla nàtura
l'entrata, il gettito che ne deriva. guicciardini, 2-1-300: noi sappiamo
sugli alberi sfoltiti / e ne deriva un murmure / d'irrequieta ma
, se ne differenzia perché quest'ultima deriva dal tessuto legnoso e, staccandosi, provoca
o scabrosi; eccitazione stupita che ne deriva. c. campana, i-2-15-73:
riferisce alla psammoterapia, che da essa deriva, che vi si fonda. -stabilimento
quale il fiore apparentemente unico delle angiosperme deriva dalla riduzione e dalla contrazione dì un
, errata conoscenza; che da essa deriva. d'agata, 2-47: privando
. pseudocristiano, agg. che non deriva da sincera fede cristiana (un atteggiamento
di razza ». 2. che deriva da un'idea falsa della bellezza.
del mondo. 2. che deriva da un atteggiamento falsamente razionalistico.
pseudofrutto, sm. bot. frutto che deriva dai carpelli aperti (come nelle gimnosperme
simula una gamia, ma l'embrione deriva solo dah'embrione femminile, e la
. ciascun minerale pseudomorfo della leucite che deriva da alterazione di essa. -in partic
misticismo falso e aberrante; che ne deriva, che ne costituisce la manifestazione.
m. -ci). che non deriva dalla rigorosa impostazione statistica di un problema
pseudowagneriano [pseudovagneriàno] agg. che deriva datl'imitazione esteriore e superficiale del modello
, un'obbligazione, la rendita che ne deriva). delfico, ii-335: tralascio
2. che rivela o che deriva da verecondia, riservatezza, modestia,
nell'accettare il potere. -che deriva da discrezione, dal ritegno di fronte
. 7. che rivela o deriva da ristrettezza di mente, imflessività,
per satisfare al populo. -che deriva da credulità o da impressionabilità. gioia
. 8. che rivela o deriva da immaturità di carattere (l'atteggiamento
3. in modo che rivela o deriva da ristrettezza di mente, irriflessività,
sé le sue glandule donde quel licore deriva. nievo, 81: la moglie del
spiccata forza fisica (e tale espressione deriva dalla convinzione, diffusa nell'ottocento fra
galante. 9. che deriva da eleganza, raffinatezza di modi,
perché fa l'armonia de la pulsazione che deriva da li spiriti del cuore in tutto
4-34: la pulsazione... deriva dalli spirti del cuore in tutto il corpo
, che vi si riferisce o ne deriva. arbasino, 9-40: caratteri qualitativi
pulsionale. idem, 19-124: ne deriva quell'andare non tanto 'in paranoia
-in psichiatria pulsione endogena: quella che deriva da un fenomeno psichico, indipendentemente da
impropriamente il punto principale da cui tutto deriva. = espr. lat.
invasione della pianura (e il nome deriva dal proclamato intento di punire l'italia
condizione dolorosa, sfavorevole, negativa che deriva da un comportamento innaturale e socialmente biasimevole
e l'aspetto o l'effetto che ne deriva all'oggetto o alla superficie);
e il tiro di punteria è quello che deriva da tale tecnica).
lo più eccessivo, esasperato, che deriva dalle elevate mansioni o cariche ricoperte o
del codice cavalleresco (e l'espressione deriva dalle corrispondenti locuz. fr. point
(e anche la sensazione dolorosa che ne deriva). cavalca, iii-q2:
, 2-144: per la natura lieta onde deriva, / la virtù mista per lo
idea e la purezza di coscienza che deriva dalla tranquillità e dalla rassegnazione. b
m. -ci). chim. che deriva dalla purina. -basi puriniche, gruppo
(il piacere artistico, quello che deriva dall'amicizia); non turbato da
e pusillo. 2. che deriva da grettezza d'animo e cortezza di
. a proposito ai putte, esso deriva dal sinonimo più violento, di impiego non
un libertino futuro. -che deriva da un ostentato ed eccessivo rigorismo (
40 ii vento spirato. 50 la deriva e lo scaroccio partito. 6° le correzioni
lavoro di quadro. e questo cognome deriva dalle facce e dagli spigoli che son
in quattro parti o elementi o ne deriva. a. cocchi, iii-576
: 'quercetina ': materia gialla che deriva dallo sdoppiamento della quercitrina. lessona,
', la causa giudiziale che ne deriva. -anche: il documento con cui si
non rende nulla. -che non deriva da contrasti e discussioni. giov.
erre1); la sua forma grafica deriva da una serie di trasformazioni di un
del tempo (e l'effetto che ne deriva). libro di prediche [manuzzij
microscopico, di natura calcarea, che deriva dall'aggregazione dei rabdoliti. =
con tre colli arruffarsi. -che deriva da rabbia. trinci, 1-304:
'a raccolta ': avverbio che deriva da 'raccorre 'e propriamente si
l'atto sessuale con la veemenza che deriva dalla rarità. boccaccio, dee.
) o il rapporto giuridico che ne deriva fra le due parti contraenti. legge
alla radice ai una pianta; che deriva da essa. mattioli [dioscoride]
consunzione gli stati forse il più grave deriva da quel radicato pregiudizio pel quale ci
', e questo 'chamor 'deriva dalla radice 'chamar ', che significa
famiglia dell'uranio 238, da cui deriva per successivi decadimenti, mentre come elemento
. che concerne la radiolisi; che deriva da radiolisi. e e
raffaellismo, sm. tendenza pittorica che deriva dall'arte di raffaello.
raffinatissimo discernimento artistico. -che deriva da notevole sensibilità estetica o ne è
ingentilimento (e il risultato che ne deriva). l. salviati,
pratica la prostituzione (e l'espressione deriva dal titolo del romanzo di p.
: un vetro in corsa di là dalla deriva / raggiò sopravento l'ultimo enigma estivo
fili e due rapporti di trame; deriva dalla saia e dà un effetto di
il confessore sia uno dei primi raggi che deriva dal lume del conte duca.
46: noi due quietamente / alla deriva / si guarda emergere dalla tenuità trasparente
-anche: la stessa struttura complessiva che deriva da tale coordinamento organizzativo.
(azionario o di altro genere) che deriva dalla riunione in un unico documento di
con spirito. -che rivela o deriva da assennatezza, ragionevolezza, raziocinio;
perseguimento degli scopi; che dimostra o deriva da un modo di agire equilibrato e accurato
istituite da romolo (e il nome deriva da quello dell'antichissima tribù che,
-ramo di secondo ordine: quello che deriva dal precedente e dal quale si sviluppano
vite. 4. figur. che deriva da una causa, che ne consegue.
-arte, scienza, attività che deriva da un'altra e, per lo
: ranco differisce da zoppo: ranco deriva da anca, la quale, quando
provenz. anar aratge), che deriva dal lat. erraticum * vagante ';
genere maschile sul modello di bucato (che deriva da un più antico bucata) -
dire, è spezie che da rapa deriva, così salvatico come domestico, la
(e anche la suggestione che ne deriva). bonfadio, i-190: mentre
sognante, svagato, distratto (o deriva da tale stato d'animo o lo
a dire è spezie che da rapa deriva, così salvatico come domestico. sergardi
milizia, viii-61: esto gesso deriva dall'acqua termale a guisa delle stel
elementi rappresentativi e volitivi. -che deriva dalla rappresentazione degli oggetti sensibili (la
. -diritto di rappresentazione: quello che deriva al cessionario (impresario teatrale) da
. -anche: il rumore che ne deriva. magalotti, 9-1-257: è più
il danno (anche economico) che deriva dall'essersi lasciati indurre ad assistervi o
raspare (o l'effetto che ne deriva). -in partic.: cavità ottenuta
corda (e anche il suono che ne deriva). cagna, ffl-183: il
tranquilla e serena della realtà; che ne deriva, ne è conseguenza (la tristezza
... quella naturale autorevolezza che deriva ai 'napoletani massicci 'forse dal
tuo gusto. 2. che deriva da uno stato d'animo pervaso da
vero. s s -che deriva da umiltà; che denota timorosa sottomissione
coltivato; il tubero ingrossato (che deriva in gran parte dall'ipocotile, non
(e anche il risultato che ne deriva). orsi, 2-i-38:
fondato sul ragionamento (o che ne deriva). bonghi, 1-95:
o meno esplicito con tutto ciò che deriva dalla credenza, dall'autorità o dalla
di stamani. savinio, 22-103: se deriva zione c'è nello stile
1-348: l'effetto, in quanto deriva dalla causa, riopera, reagisce sopra
d'ogni biografia romanzata. -che deriva dal fatto che l'opera a cui si
più amabile al core. -che deriva da un animale di fresca macellazione;
/ per un fossato che da lei deriva. idem, inf., 18-17:
'greci. 8. che deriva da vibrazioni o da movimenti alternati.
; il procedimento giudiziario o amministrativo che deriva da tale atto. -anche: l'
il sole. 11. che deriva da un'intelligente e acuta riflessione e
dichiarazione e anche il testo che ne deriva; compilazione di un programma, di
stanchezza, rilassamento fisico o mentale che deriva dall'interruzione di un'attività; sollievo
i-241: l'universalità di una lingua deriva principalmente dalla regolarità geometrica e facilità della
prudenza, misura, equilibrio o ne deriva. bandello, 3-55 (ii-529)
e politica (e r effetto che ne deriva). f. rositi [«
sf. condizione di colpevolezza che deriva dall'aver infranto le leggi o offeso
culto, come istituzione) o ne deriva o vi si ispira. panigarola,
remancipare (e l'effetto che ne deriva). dizionario storico mitologico (
colpo di remo, impulso che ne deriva almovimento di un'imbarcazione. - anche:
anche il passo o il brano che deriva da tale imitazióne); citazione,
deriva, per mezzo dei meriti acquistabili anche con
. = spagn. renga, che deriva dal lat. renes (v. reni
mendace? 10. che deriva da maldicenza, che tende a mettere
che consistè in una ripetizione o ne deriva; ripetitivo. s. bernardino
artistico, letterario o scientifico, che deriva dall'adesione del pubblico alle idee,
: psiche presso la foce, onde deriva / il torrente internai, di sasso
e... la sua difformità deriva dalla luna, e ha i suoi periodi
ancorotti o altri mezzi, o alla deriva o derivanti) -, reti da circuizione
-ci). spreg. che deriva da un'esaltazione puramente esteriore, en
retribuzione. -per estens. guadagno che deriva da un bene concesso in affitto,
una concezione ormai superati (o ne deriva); che esprime posizioni fondamentalmente reazionarie
dall'esempio dei più. -che deriva da un animo tranquillato.
alterno (o il rumore che ne deriva). vasari, 1-3-518: venne
un moto e la reazione che ne deriva. magi, io: si sarà
secolarizzazione sembra riconducibile proprio alla densità che deriva dalle sue origini religiose ».
criterio logico, le fonti da cui meglio deriva. quasimodo, 1-45: vi riconosco
stato dichiarato nullo il matrimonio da cui deriva l'affinità. codice di procedura civile
la tradizione orale o scritta che ne deriva). m. villani, 9-42
di benessere e di piacere che ne deriva). valerio massimo volgar.,
forma aplologica di un * recruditudine, che deriva dal lat. recruaescére (v.
più umane. -che rivela o deriva da scherno e disprezzo; derisorio,
b. fioretti, 2-5-139: la satira deriva da origine vile, malevola e ridicolosa
ambizione di pareggiare o di avanzare altri deriva, togli questo stimolo, e la virtù
). che si riferisce o che deriva dal riduzionismo; che tende a ridurre
costui, adunque, releggendo, onde si deriva questo nome religione, andiamo a lui
e il senso di sazietà che ne deriva). zanobi da sfrata [crusca
possibile l'inquinamento ambientale che da essi deriva. m. bruzzone [«
propagazione di calore; l'effetto che ne deriva; il punto in cui avviene tale
determinato (uno stato psicologico); che deriva da un atteggiamento altrui. piccolomini
sonore (e anche il suono che deriva da tale fenomeno). sozzini,
l'alternanza o l'avvicendamento che ne deriva rispetto a fasi di intensificazione).
senso concreto, il risultato che ne deriva). a. f.
la consolazione, la soddisfazione che ne deriva. guidotto da bologna, v-193-66
-che deriva da freddezza, distacco, durezza (un
caratteristico del rigorismo morale, che ne deriva; improntato a estrema severità e intransigenza
), agg. ant. che deriva o risulta da determinati elementi. castelvetro
/ per un fossato che da lei deriva. daniello, 53: noi recidemmo il
aveva assunto quell'e- spressione tipica che deriva dal lasciar penzolare la mascella e il
/ per un fossato che da lei deriva. di castro, 3-440: se i
cerchio, seguitando un rivocello il qual deriva da una fonte, pervenne alla palude