: dal qual [tedio] poi deriva, spesse volte, un abborrimento, gnanza
'molle '. l'agg. precatorius deriva dal fatto che i chicchi servivano per
scrittore cava tutto da sé, non lo deriva da lontano, sicché riesce spontaneo ed
, tra loro amiche fanno: onde deriva la composizione e suavità della armonia
è viva, / e la pena non deriva de star sempre en me adizata.
uomini? e da che cosa ella deriva? dal caso. idem, ii-1026:
). miner. che appartiene o deriva da rocce a struttura minutissima e compatta
famiglia del delinquente, alla quale ne deriva necessariamente infamia. idem, ii-711:
qual parola è manifestamente corrotta, e deriva da un'altra a cui la nostra
aggestivo, agg. disus. che deriva da accumulo alluvionale. targioni
aver notizia ', è errato, e deriva dal più falso modo 4 essere a
di spirito, il piacere che ne deriva. dante, purg., 14-109
stella di sughero agonizza / andando alla deriva lo stoppino / nel lago d'olio
', che, a sua volta, deriva dal gr. ócppd; -xo <
: medievale e moderno (da cui deriva il verso martelliano). tommaseo
il rullìo della nave. -alette di deriva: superfici manovrabili, che, spinte
scafo, si oppongono al moto di deriva della nave. -alette stabilizzatrici: timoni
dell'alighe / e tronchi d'alberi alla deriva. 3. ant. e
plur. m. -ci). che deriva da allarmismo o tende a suscitarlo.
, comunque prossima all'aglio: da cui deriva àlium e allium 4 aglio '
uso nel sec. xvi) deriva dall'ital. (faire alte, docum
o alto mare): ancora alla deriva, nel rischio; ancora lungi dalla
di 4 dilettante 'del n. 3 deriva dal fr. amateur. cfr.
processi degenerativi dei tessuti. il nome deriva dal fatto che, trattato con soluzione
formano nella fermentazione di sostanze amidacee. deriva dal pentano per eliminazione di un atomo
santa / legge del cielo onde ogni ben deriva, / tempratemi la bruma e l'
(v.); la voce ammorvidire deriva da morvido, forma dial. toscana
. nievo, 144: da ciò deriva l'abuso di quella terribile parola sempre,
plur. m. -ci). che deriva dalfancusa. -acido ancùsico: alcannina (
: v. chino. -andare alla deriva: v. deriva. -andarsene all
. -andare alla deriva: v. deriva. -andarsene all * altro mondo:
, per essere ivi ima vena che deriva dal core, quasi che esso dito sia
anethum ». il n. 2 deriva dal vangelo di matteo, 23-23.
e la di lei chiusa che da essa deriva, mi cavano l'anima.
/ da te in lei nuovo gaudio deriva, / nel nicchil glorioso annichilata.
schiuma alla bocca, che da un ansante deriva. -figur. d'annunzio,
questa fina precisione di significato, non deriva... se non da una appositissima
dall'arbitrario, da tutto quello che deriva, puramente dall'individuo o da una data
= lat. aries ariètis. il nome deriva dalla disposizione delle stelle, che può
l'etimologia popolare, per cui il nome deriva dalla forma (a testa di ariete
, tra loro amiche fanno: onde deriva la composizione e suavità della armonia.
o apertura di vocali (e ne deriva il senso di una risoluzione della parola
: magro, scarnito, risecchito dalla deriva dall'arsina per eliminazione di un atomo
in esso [lapislazzolo] acuità non deriva daltarsina mediante l'eliminazione di due senza stiticità
ultima gloria nostra... quella che deriva dagli studi, e singolarmente delle lettere
dell'ala o del braccio '; deriva da * aksla (forma originaria di àia
che si riferisce agli ascendenti, che deriva dagli ascendenti. = deriv.
, dovuto alla forma del corpo, deriva dal gr. doxtsiov, dimin. di
. 11. figur. che deriva da crudeltà, da ferocia d'animo
12. figur. duramente oppressivo, che deriva da un governo tirannico, feroce,
crede effetto di malattia, molte volte deriva dall'astinenza soverchia. d'annunzio,
il simbolismo, l'accademismo, ne deriva invariabilmente la decadenza. idem, v-1-693:
xffloi; * pietra \ 11 nome deriva dal luccichio conferito a questo minerale dalle
, ecc. da che cosa deriva? da aptus. e questo che cosa
, che dal fonte del vostro spirito deriva, m'abbeveraste l'intelletto. prati,
. teol. pentimento dei peccati che deriva da motivi imperfetti (timore del castigo,
il significato del n. 4 deriva dall'ingl. austerity. austèro,
nel linguaggio giuridico, colui dal quale deriva una condizione di fatto e di diritto.
esempio. 5. potere che deriva ad alcuno dalla stima di cui gode
, agg. appartenente agli avi; che deriva, che è tramandato dagli avi.
che da tal giudizio e opinione ci deriva, e al male o bene
di che 'l suo proprio nome si deriva [= vaichiusa], / tenesse
= è voce aretina: il nome deriva, forse, dalla sua durezza (
delle cutrettole: e il nome le deriva dalla sua trepidante irrequietezza; la ballerina
collegamenti elettrici provvisori): il nome deriva dalla forma rigonfia che hanno le laminette
destro ', che a sua volta deriva dallo spagn. bandolero 1 mercenario, soldato
nel 1275); il n. 4 deriva dal lat. vara 'sostegno di un'
essendo meri inganni, quel travaglio che deriva dalla certezza della nullità delle cose,
le amine. la denominazione di base deriva dal fatto che nella decomposizione termica di
da bambagia, che a sua volta deriva dal lat. tardo bambax, parola
d'azzardo col biliardo: il nome deriva dal fatto che ciascun giocatore tiene banco
buon affare, guadagno ', che però deriva dall'ital.; gli etimi finora
, 17-8-6 (che in gran parte deriva da plinio): « bdellium indiae
agg. proprio del bembo, che deriva dal bembo, che ne segue la
. chim. che contiene o deriva dal benzile. benzina, sf
). chim. che contiene o deriva dal radicale benzoile. -acido
). chim. che contiene o deriva dal benzoile. benzoìnico, agg.
signor pero. = la voce deriva dal nome del frutto bergamotta: dall'
exancldre 4 pompare '(anche altalena deriva da tolleno 4 macchina per attingere l'
scorpione cabalistico. = il nome deriva dal fatto che un tempo avveniva nel
bismutato, sm. sale che deriva dagli acidi ortobismutico e metabismutico.
; il senso di insoddisfazione che ne deriva (anche senza la specificazione della cosa
1847], 131: « tale voce deriva dalla parola tedesca bei-wacht, la
rovina, essere in miseria ') e deriva dall'uso di affiggere in pubblico
/ per un fossato che da lei deriva. buti, 1-215 [inf.,
. da bombarda1 (il fr. bombardon deriva dall'italiano).
. il significato del n. 2 deriva dal fr. bonifier. bonificato
di condizione sociale modesta. -anche che deriva dalla mentalità gretta e angusta della piccola
botte1. il significato del n. 2 deriva da un accostamento a boccettino.
agg. proprio del bue, che deriva dal bue. boccaccio, i-506
di sangue, onde la loro origine si deriva: talché non v'è bràmane,
5. proprio di un ubriaco; che deriva da ubriachezza. salvini, 30-1-339:
brizzolate. = etimo incerto: forse deriva dall'incontro di pezzato con brinato
], 'i * i52: quindi deriva il modo di dire: dare nel brocco
col fucile, o colla pistola. quindi deriva il modo di dire:
di locusta ': il significato attuale deriva dall'incontro con il lat. èrùca
napoleonico. = il nome brutus deriva dall'agg. lat. brutus 4 di
. alcool monovalente non saturo: deriva dal butilene. = deriv.
chim. che contiene butilene; che deriva dal butilene. butilico, agg
il radicale cacodile. -acido cacodilico: deriva dalla reazione dell'ossido di cacodile con
, xv-348: no; il male non deriva dalla mia marzia, essa può solo
può solo guarirlo; ma il male non deriva né da lei, né per lei
calciprivo, agg. medie. che deriva da insuffi cienza di calcio
dell'arte della calligrafia; che deriva da elegante e ordinata scrittura.
8. figur. senso di intimità che deriva dalla perfetta armonia tra l'uomo e
senso di benessere e di euforia che deriva dal rifocillarsi con cibi e bevande.
lene a gli orecchi mormora e deriva / né sottil arte di servii
, mentre camèe (nel 1762) deriva dall'ital. cammeo. lo stesso esito
malattia dei cavalli \ la voce deriva dal linguaggio della veterinaria medievale, dal
fr. camoufler (nel 1837) deriva dalla voce italiana. camuffato (
è sopra ciò: e questo nome deriva dal dire, che noi siamo cani
chiamata la porta del fegato, che deriva nella ves- sica del fele o della
chiamata la porta del fegato, che deriva nella vessica del fele o della bile
. quasimodo, 108: verde deriva d'isole, / approdi di velieri,
ministro dell'allegrezza, onde il canto deriva. panzini, iii-615: le commedianti
significa 'pigliare a scelta * e deriva da capo, quasi scegliere capo per capo
che significa * pigliare a scelta * e deriva da capo, quasi scegliere capo per
bambina capricciosa. 2. che deriva dal capriccio, fatto a capriccio;
, odore sgradevole e tenace (che deriva dalle ghiandole che circondano gli organi della
orti botanici. il suo nome specifico deriva dalla proprietà che le venne attribuita di
cardone, cardo comune o mangereccio: deriva dalla coltura del carciofo selvatico ed è
figur. preoccupazione (specialmente quella che deriva da una responsabilità); impegno gravoso,
trascrizione italiana del fr. carillon, che deriva dal lat. quaternio-ónis 'gruppo di quattro
dal nome del genere caryophyllus, che deriva dal lat. caryophyllum * garofano
scientifica di carlina (carlina acaulis) deriva dal nome volgare, che si diffonde nei
, amorevolmente, con l'amore che deriva da un vincolo di parentela. cavalca
mattio franzesi, xxvi-2-71: da questo si deriva il carotare, / cioè piantar carote
mattio franzesi, xxvi-2-71: da questo si deriva il carotare, / cioè piantar
). = la voce ital. deriva dallo spagn. caserna (nel 1702)
caserne (sec. xvi), che deriva dal provenz. ant. cazerna (
che da una amata e cara compagnia deriva, come quivi si fece un tempo;
in toscana al 'baco da seta 'deriva dal particolare modo di camminare del bruco
e dimora dei beati); che deriva dal cielo, di origine divina; che
una polvere gialla e amorfa (e deriva dalla decomposizione della cerberina).
premessa minore universale affermativa (a) deriva una conclusione universale negativa (e).
. fonte di reddito; reddito che ne deriva; entrata. rigutini-cappuccini, 34
: la chiarezza dell'espressione... deriva dalla chiarezza con cui lo scrittore o
a riparare falle. -chiglia di deriva o falsa chiglia: piano metallico in
elementi dell'impennaggio verticale degli aeromobili; deriva. 3. locuz. per
mentre la forma più recente chimica deriva dall'agg. chimico (v.)
inferiore, l'anello persistente (il nome deriva dalla forma del ricettacolo).
ancora diffusa largamente nei nostri dialetti) deriva dal lat. class, clavus (
veridico. l'intelligenza, infatti, deriva dalla notizia superstite, sia dell'idioma in
coum a cavo »: e cavus deriva dalla forma arcaica covos).
e usata anche in altre regioni. deriva da 'schiavo'. borgese, 1-35: si
d'una piazzetta biancheggiante, la qual deriva dal congiungimento de'fulgori di che ciascheduna
umbilicus lupini ». la voce lat. deriva dal gr. xtxxo <; *
primavera, quando / l'acqua dei fiumi deriva nei canali / e lungo l'
apparecchio che serve per misurare la deriva e la velocità di un aeromobile
in tutti i nostri poeti, e deriva dal latino claustrum, recinto: però
. che è dettato da cautela, che deriva da timorosa e sospettosa prudenza (gli
di realità che le corpolente; ne deriva una morale tutta ben disposta per la
rivestiti di una guaina (da cui deriva il nome). = voce
(cioè dal suono chiaro, da cui deriva il nome). tommaseo [s
. da classe (il sufi, -ficàre deriva dal lat. facète * fare '
clathrus (v. clatro), che deriva dal lat. clatri 'chiusura
, con antenne davate (da cui deriva il nome). =
lirico italiano... va alla deriva... la clientela aggressiva e demagogica
al verde alquanto giallo: il che forse deriva dal ferro che essa contiene.
. chim. acido clorosolfottico: deriva dall'acido solfonico per sostituzione di
clorotimòlo, sm. chim. composto che deriva dal timolo per sostituzione di un
codici successivi. -codice apografo: che deriva direttamente da un autografo o da un
, da qual pravo cogitaménto procede e deriva che tu sei diventato discolo.
alla fin fine il vantaggio che ne deriva, in soli e nudi vocaboli si
agg. ottenuto mediante collusione; che deriva da accordi illeciti ai danni di altri.
e dannosa; la responsabilità che ne deriva a chi la commette, colpevolezza,
meno in concorrenza con loro. -che deriva da una buona cultura, da studi
: una strana conseguenza, che necessariamente deriva dall'uso della tortura, è, che
1673) » che a sua volta deriva dall'ital. accomandita (v.)
associati in modo che l'uno deriva dall'altro elementi necessari alla propria
comparazione, un confronto (o ne deriva). buti [crusca):
virtù compite. 4. che deriva da una perfetta educazione, da una
colori; l'effetto particolare che ne deriva. d'annunzio, iv-1-180: quelle
'; il significato del n. 2 deriva dal fr. compulser, che,
, i-1295: oscurità e confusione che deriva dall'abuso della potenza che avea la
12. ant. esperienza, abilità che deriva dalla pratica. g. gozzi
, di un'opera poetica, che deriva dall'opportuna disposizione delle parole e degli
graziosità sarà quella che dalla concision si deriva, quando, verbigrazia, il medesimo
appena ad essere visibile agli uomini, deriva dalla forza. manzoni, pr.
. dir. colpa in concreto: che deriva da negligenza del soggetto agente (nel
'. concupiscenziale, agg. che deriva da concupiscenza (un atto, un
il condensarsi; l'effetto che ne deriva. leonardo, 1-85: l'
medicina. nel significato dei nn. 5-6 deriva dal fr. confection (nel sec
d'una piazzetta biancheggiante, la qual deriva dal congiungimento de'fulgori di che ciascheduna
: la cagione di proibire tali fazioni deriva dalla provvidenza e quiete pubblica, acciocché la
stati uniti '(del 1776) deriva dalla voce anglo-americana congress (nel 1775
essere ristabilite. 2. che deriva come conseguenza da qualcosa d'altro.
. e letter. conseguènte). che deriva, che ha origine da qualche altra
premessa { antecedente), dalla quale deriva, in modo che se si ammette
si deve necessariamente ammettere ciò che ne deriva. dante, conv., iv-xn-12
consequènza), sf. ciò che deriva logicamente da una premessa; conclusione,
-trice). che segue, che deriva, che vien dopo. cicerone volgar
. -in particolare: la forza che deriva a un gruppo (associazione, esercito
. consuetudinàrio, agg. che deriva dalla consuetudine, fondato sulla consuetudine,
giuridica; la norma giuridica che ne deriva. m. villani, 2-47:
e contatti; conoscenza approfondita, che deriva dalla lettura ripetuta e costante di un
è viva, / e la pena non deriva de star sempre en me adizata.
dei presagi). il termine deriva dal linguaggio augurale e religioso (v.
e veridico. l'intelligenza, infatti, deriva dalla notizia superstite, sia dell'idioma
un contratto. -responsabilità contrattuale: che deriva dall'inadempimento di un obbligo contrattuale che
guardandolo di sfuggita non nel senso della deriva, ma controcorrente, io penso alla valle
che appunto dallo stato accessorio di guerreggianti deriva in parte questo controverso diritto. manzoni
onta, denigrazione, disonore che ne deriva. cavalca, 9-161: fanno
realtà o natura delle cose, ma deriva da un accordo comune, da una
leopardi, i-822: la qual precisione non deriva... se non dalla convenzione
coniato. -rendita convertibile: quella che deriva da un debito pubblico che può essere
cordame. quasimodo, 108: verde deriva d'isole, / approdi di velieri,
sm. bot. frutto multiplo che deriva da altrettanti pistilli di un solo fiore.
ritrova nell'ovario dei mammiferi, e che deriva dalle rotture del follicolo di graaf;
natura di una cosa, o ne deriva necessariamente: qualità, caratteristica; conseguenza
l'espressione * corte dei miracoli 'deriva dalla corrispondente locuz. francese cour des miracles
dotta, deriv. da eicosanico, che deriva a sua volta dal gr. elxooi
che si riferisce alla coscienza; che deriva dalla coscienza, da un animo sensibile
vi è un cosmopolitismo più intimo che deriva dall'università per stranieri.
di costellare; ma l'uso più antico deriva direttamente dal lat. constellàtus, da
; la locuz. ritrovare le costure deriva dal linguaggio dei sarti, che dopo aver
più recente (al n. 3) deriva dall'uso francese e dall'ingl.
usato da alcune popolazioni primitive, che deriva probabilmente da un frutto secco, contenente
. fr. cresson), che deriva dal franarne (cfr. ant. alto
appartiene al gruppo della fenacetina (e deriva da acido metilglicolico e parafenetidina).
'); forse la citazione di imbriani deriva diretta- mente dal fr. ant
, tutto in noi proviene e si deriva da cristo; perché noi suo corpo,
occhio e croce ': e questo detto deriva dal vero fatto; perché le cose
, del mondo della cucina; che deriva dalla cucina; culinario. a
e per l'untuosità al tatto (e deriva per lo più dall'alterazione di altri
aquiliano o da illecito: quello che deriva rispettivamente dall'inadempimento di un contratto,
da d'annunzio col suff. -ite che deriva dal linguaggio medico, a indicare l'
. xv). la voce francese deriva dall'antico baie (sec. xiii)
vento o della corrente; andare alla deriva. = lat. volg. *
di dentro e di fuori, va alla deriva e scompare umilmente come un annegato.
per il valore che la cosa raffigurata deriva dall'ambiente storico, dalle preferenze intellettuali
il corpo con istrepito; da ciò deriva il nome di 4 decrepitazione '.
nuovo complice sciamannato. 3. che deriva da degnazione affettata, che sa di
interna. delegatòrio, agg. che deriva da una delega. alla gita
a costruire. 2. che deriva da una scelta, ferma e consapevole,
. verri, i-90: il prodotto che deriva dalla coltivazione di quest'albero [del
. guerrazzi, 4-108: l'accusa deriva l'altra causa di delinquere dalla presunzione
sentimento di sconforto, di amarezza, che deriva dal vedere non realizzarsi le proprie aspettazioni
senso figur. (n. 2) deriva dall'uso fr. démolir (nel
denominale, agg. ling. che deriva da un nome (un verbo)
. 2. ling. che deriva da un nome (un verbo, un
* merletto ', e come questo deriva da 'merlo '(di mura)
= deverb. da deportare. la voce deriva dal fr. déport (a metà
, essendo che il riso, onde deriva « ridicolo », nasce da una diformità
'deridere, schernire '. deriva, sf. marin. spostamento laterale fuori
i piloti il determinare l'angolo della deriva, e di tenerne conto nel calcolo
giorno di vento, dovrai correggere la deriva e contrastare colle onde. -per simil
ne andava tutto verso ponente con una vasta deriva di cirri allungati e cupamente frangiati di
cupamente frangiati di rosso. -alla deriva, in deriva: in balìa del vento
rosso. -alla deriva, in deriva: in balìa del vento o di
e che là solo, / alla deriva, forse ora / già trema sul polo
con un amico su una zattera alla deriva sull'oceano, morì a tempo per
additò una cosa nera lunga galleggiare in deriva verso maestro, in breve parecchi accorsero
bene. se no, giù, alla deriva, come una barca capovolta. boine
capovolta. boine, i-96: alla deriva, senza memoria, senza respiro,
/ e noi due quietamente / alla deriva / si guarda emergere dalla tenuità trasparente
dell'alighe / e tronchi d'alberi alla deriva. vittorini, 1-32: in mezzo
càpita scorgere una nuvoletta di fumo alla deriva e sentir passare nell'aria l'odore
. -deriva totale: risultante vettoriale della deriva e dello scarroccio. -chiglia di
e dello scarroccio. -chiglia di deriva: v. chiglia. -piano di
: v. chiglia. -piano di deriva: superficie fissa verticale posta in coda
più stabile la rotta. -velocità di deriva: quella di una nave o di
di un aeromobile durante lo spostamento di deriva. -angolo di deriva, correzione di
lo spostamento di deriva. -angolo di deriva, correzione di deriva: angolo che
. -angolo di deriva, correzione di deriva: angolo che l'asse longitudinale di
correnti marine o aeree. -carte di deriva, carte di naufragio: carte geografiche
2. dial. imbarcazione con chiglia di deriva rientrabile. cinelli, 11-21:
: sor cecchino, ci sarebbe una bella deriva da pigliarsi con qualche biglietto da mille
3. geogr. correnti di deriva: correnti marine, lente e superficiali
banchisa / guardano i mari disfatti, la deriva di * icebergs '/ e sussulti
il tevere] non nel senso della deriva, ma controcorrente, io penso alla
4. locuz. -andare alla deriva: trovarsi in mare senza mezzi di
chiatta che, capovolta, andava alla deriva. jovine, 2-22: pietro aveva
incitava; lo vedeva andare leggermente alla deriva ed ogni tanto soffiare l'acqua dalle
, mi strapazzo, lasciandomi andare alla deriva per il mondo dove il caso
dentro e di fuori, va alla deriva e scompare umilmente come un annegato.
... / e viaggio alla deriva / spinto fermo, in baraonda / verso
4-13: anch'io non vado alla deriva, / intorno rulla il mondo, leggo
delle piogge. -portare, trasportare alla deriva: trascinare (una corrente, un
va sull'acqua silenziosa trasportato alla deriva da una im barcazione leggera
finisse di portare il materiale alla deriva. = dal fr. dérive
derivare1), agg. che deriva, che trae la sua origine, che
/ per un fossato che da lei deriva. idem, par., 30-87:
, chinandomi all'onda / che si deriva perché vi s'immegli. petrarca, 166-10
/ l'acqua che di parnaso si deriva; / per cui in alcun tempo ella
, / da la qual poscia un laghetto deriva / giuso nel piano verso mezzo giorno
, ii-82: l'acqua ritorna là donde deriva, / i fiumi al mar,
; / e in lui d'alto deriva, e lento e piano / tra pianta
: psiche presso la foce, onde deriva / il torrente infemal, di sasso muto
sia l'erba, o la concia, deriva da tal provincia, ch'è una
verri, i-90: il prodotto che deriva dalla coltivazione di quest'albero, altronde dilica-
, 2-142: per la natura lieta onde deriva, / la virtiì mista per lo
il quale dal corpo e non dall'animo deriva. gelli, i-222: prego te
onori ancor tu quella prima cagion, donde deriva ogni nostro bene. tasso, 13-72
e... / dalla divinità deriva e nasce. l. bellini, i-157
congiuntura / ciò che da simil arte si deriva, / cioè l'architettura tutta quanta
, 217: è un concetto che deriva da quello di giustizia; e non già
/ d'ogni virtù che da saper deriva, / fin la donzella timidetta e schiva
, 785: la scienza che deriva dagli studi sperimentali e il piacere che
dagli studi sperimentali e il piacere che deriva dalle cose del mondo, si comportano
colei vede, onde il suo mal deriva. firenzuola, 55: nascono i sacrilegi
dalla sì gran copia dell'acque non deriva forse alla cina altro bene che sia
aridità delle mie lettere; la quale deriva da mancanza di materia, ed è
dal cui gran fonte il sangue mio deriva, / s'e'non avesse pria domato
quali deriviamo. marino, 1-108: deriva da te l'origin mia. davila,
/ di che 'l suo proprio nome si deriva, / tenesse volto, per natura
melan chi fe'e 'l nome onde deriva. machiavelli, 409: donde si
', cioè in quello luogo; 'deriva ', cioè fa lo corso suo
, / con tributo d'argento al ren deriva; / qui fa un'ombrella il
tempo volgasi / ciascuna [stella] che deriva / per sua eterna riva. frezzi
però, se 'l raggio ingiù ritto deriva, / per linea retta ritorna in quel
sempre viva, / e la pena non deriva de star sempre en me adizata.
prende, / s'alcun non la deriva, / sempre là scende e irriga.
varie in loro / sparse virtudi a sé deriva e compie / e di splendido fin
la forza movente a ben vivere si deriva. napoli signorelli, xix-4-640: il pontefice
germania vennero di macedonia, e gli deriva dalle reliquie di alessandro magno.
, che è nome possessivo che si deriva da questo nome * dominus ', secondo
chi da un'altra lingua diversamente il deriva. = voce dotta, lat.
derivare2, intr. andare alla deriva (una nave). - anche
s. v.]: un bastimento deriva quando la direzione della sua rotta si
/ splende la pietra livida: / deriva sull'acqua / una radice naufraga,
* trascinare, trasportare '. cfr. deriva. derivata, sf.
ant. dirivativo), agg. che deriva da altro; che si è formato
sì come l'altro, onde questo deriva, lo chiamano originale. buommattei,
dotta, lat. tardo dirlvàtivus 4 che deriva, dedotto ', deriv. da
. (femm. -tricé). che deriva; che serve a derivare le acque
suo uficio: perché ogni participio deriva da qualche verbo. cesarotti, i-34
di determinare l'eventuale angolo di deriva; consta di un di
aereo, indica l'angolo di deriva. = comp. da deriva
deriva. = comp. da deriva e dal gr. piérpov 4 misura '
di mesoderma parietale del somite da cui deriva, durante lo sviluppo della pelle dei
desiro. marino, 1-108: se deriva da te l'origin mia, / s'
l'aspetto triste e repellente che ne deriva. -anche: il luogo che sta in
desòso, sm. chim. composto che deriva da uno zucchero monosaccaride per sottrazione
, destra) ', e la denominazione deriva dal fatto che nei parlamenti europei i
pezzo, frammento solido di materia che deriva da disgregazione o frantumazione o demolizione (
morale o dalla ragione, 0 deriva dai fondamenti costitutivi di una scienza,
fisiol. composto organico contenente ferro; deriva dall'emoglobina, il pigmento rosso del
agg. e sm. gramm. che deriva da un verbo (un sostantivo,
dorsale deviata, e quella bontà che deriva dalla natura e si fortifica cogli abiti religiosi
ancor tu quella prima cagion, donde deriva ogni nostro bene. caro, 5-119:
diavolo, proprio del diavolo; che deriva dal diavolo, ispirato dal diavolo;
diaclasite, sf. miner. minerale che deriva dall'alterazione della bronzite, contenente una
secondo il modello socratico, da cui deriva, variamente elaborato, il concetto di
secondario dei basidiomi- ceti); deriva dalla fusione di due cellule uni- nucleate
3, l'unico tuttora vivo, deriva dallo spagn. declaramiento. dichiarante (
. 4. disus. che deriva da autorevole insegnamento. rosmini, xxvi-292
). -titolo didattico: che deriva dall'opera prestata come insegnante.
ordinazione (quindi il vincolo che ne deriva).
[e], che a sua volta deriva dal lat. * dèfallita,
sospetto o di insicurezza che ne deriva); mancanza abituale di fiducia negli
deriso, essendo che il riso, onde deriva « ridicolo » nasce da una diformità
. acido diglicòlico: acido bicarbossilico che deriva per riscaldamento dell'acido glicolico (e
diiodofòrmio, sm. chim. composto che deriva dall'etilene, inodoro, insolubile in
) supposizioni, da ciascuna delle quali deriva la conseguenza, affermativa o negativa,
. che è proprio del dilettante; che deriva dal dilettantismo e ne possiede le qualità
superiori aspirazioni dell'anima umana (e deriva dal possesso della verità, dalla pace
suo figliuol benigno. 9. che deriva da amabilità; che esprime gentilezza,
la familiarità, la confidenza che ne deriva. -avere, tenere dimestichezza: frequentare
d'una piazzetta biancheggiante, la qual deriva dal congiungimento dei fulgori di che ciascheduna
; superi, dipendentissimo). che deriva, per effetto naturale o per necessariaconseguenza,
; subordinato. -ant. che deriva da un altro (un sostantivo,
perderebbero tutta la maraviglia, la quale deriva ordinariamente dall'ignoranza della relazione e dipendenza
1821 al 1859. 7. che deriva direttamente (da un principio, da
rivoluzione del piemonte. 9. che deriva dal contatto immediato con la realtà (
negativo nel comportamento o nelle opere che deriva da un impulso del genere; sbaglio
. 3. figur. che deriva da mancanza d'amore o d'affetto
om micidiaro? 2. che deriva o rivela mancanza d'amore. -
in forma solenne, con l'autorità che deriva da una carica religiosa.
derivante. -anche figur.: che deriva come conseguenza, conseguente. chiaro davanzali
2. che ha tratto origine, che deriva per stirpe da qualcuno. dante
ignaro / d'ogni virtù che da saper deriva, / fin la donzella timidetta e
causa, da qual pravo cogitamento procede e deriva che tu sei diventato discolo. -è
disconfidenza. 2. atto che deriva o dimostra diffidenza. pallavicino, ii-442
o contratto e l'effetto che ne deriva; termine, tempo stabilito di comune
banchisa / guardano i mari disfatti, la deriva di icebergs / e sussulti di squali
n. 7); ma la voce deriva dallo spagn. desembuelto (mod.
circostanza di andar esente dal disordine che deriva nel nostro stato morale dalla precocità dei
sotto il dominio di cristo da cui deriva, non può il vicario di cristo,
luogo, 'si dispiega', cioè si deriva, da un principio, cioè da una
= cfr. diportare, da cui deriva per scambio di prefisso.
3. che rivela sregolatezza, che deriva da indisciplina. alberti, i-336:
a volte, suggestiva) che ne deriva. panciatichi, 126: temo a
. buti, 3-235: distilla, cioè deriva, ed è produtto in essere.
è valida (ed è procedimento che deriva dalla dialettica scolastica). cavalca,
significato dei nn. 9 e io deriva dal fr. distinction (che assunse questo
picciolo, per essere ivi una vena che deriva dal core. marino, 15-48:
4. che proviene, che deriva, che è causato direttamente da dio
particolare, il potere politico dei monarchi deriva loro da una diretta e immediata conces ^
leopardi, i-900: l'eleganza propriamente detta deriva sempre dal pellegrino e diviso dal comun
2. che si fonda, che deriva dal dogma (un atteggiamento intellettuale e
pronunzia in * rosa ', che deriva da * rodere '. 24.
che da una amata e cara compagnia deriva, come quivi si fece un tempo
il travaglio fisico o spirituale; che deriva o accompagna un dolore del corpo 0
/ dal cui gran fonte il sangue mio deriva, / s'e'non avesse pria
n-ii-446: e 'l « arciprete » deriva dal nome irpeopótepo?, a cui si
dal nome del genere donax, che deriva dal gr. 8óva£ -ocxoc; * canna
due elementi; l'effetto che ne deriva. -doppio settenario: verso martel- liano
e l'obbligo morale e giuridico che deriva dalle particolari condizioni in cui una persona
. -ant. obbligo, che deriva dalle circostanze, di seguire un dato
l'ingegno di chi legge i poeti deriva unicamente dall'utili verità che quasi senz'avve-
chimere. -sensazione di calore che deriva da uno sforzo fisico. cicognani
nome del genere echelus, che forse deriva dal nome del mitico eroe greco "
fr. hédonique, che a sua volta deriva dal lat. tardo hedonlcus; v
; che si fonda o che deriva dal piacere egoisticamente inteso. b.
fr. édredon (1700): che deriva dall'ant. ted. eiderdun {
g. capponi, 4-330: dal che deriva poi che le donne...
dall'opera e dall'industria del contadino deriva al proprietario ogni guadagno, consistente nell'
ragione mitologica e di antica allegoria, deriva tutta la sua efficenza dai costumi, dagli
e quindi la logica, che ne deriva, è sofistica e non dialettica. de
(e anche l'esito che ne deriva, il risultato, l'effetto).
sub- tropicali, dal cui frutto si deriva un astringente. tramater [s
generico della musica in noi, non deriva dau'armonia, ma dal suono, il
elicoplano, sm. aeron. aerogiro che deriva la sua portanza da una o più
ema- natismo; che procede o deriva per emanazione. lampredi, 2-20
2. figur. ciò che deriva da un sentimento, da un'impressione
. 3. figur. che deriva come naturale conseguenza; che succede,
mandare fuori '; capro emissario, deriva dal lat. eccles. caper èmissàrius:
o. rucellai, 2-93: quindi si deriva quella corrispondenza... dell'abdomine
. 'ministro', lat. minister, deriva da minus * meno ', e
dell " enciclopedia ', che ne deriva direttamente, che ne è influenzato.
endògeno, agg. biol. che deriva dall'interno dell'organismo, che nasce
dotta, lat. scient. enorchia, deriva dal gr. èvópxtte 4 animale
epentesi (un suono); che deriva per epentesi. = voce dotta
epicuro), agg. che deriva da epicuro, che riguarda l'epicureismo.
conc., iii-146: la forza che deriva alla causa della buona filosofia in materia
. -ci). veter. che deriva dall'epizoozia; che ha forma di epizoozia
sbagliata, falso giudizio, errore che deriva dallo scambiare fra loro cose o persone
l'efficacia della terapeutica, egli la deriva dalla natura artefice, secondo il dogma
erìceo, agg. bot. che deriva dall'erica, che appartiene all'erica
ha i caratteri dell'erisipela, che deriva da erisipela. redi, 16-ix-426
eritrodestrina, sf. chim. prodotto che deriva dall'idrolisi parziale dell'amido e si
ii-127: l'intelligenza, infatti, deriva dalla notizia superstite, sia dell'idioma
eroe è nome ch'in greca favella deriva da « amore », perché il
che dall'obbligo di contribuire più naturalmente deriva si è quella che il corpo contribuente
-ci) che è proprio, che deriva dalla sfera sessuale. b.
erotistico, utilitario, economico. = deriva da erotico. erotizzare, tr.
spreco * striscio '. l'accento italiano deriva dalla forma greca; cfr. fr
... / e viaggio alla deriva / spinto fermo, in baraonda / verso
seguita tanno 1634. -prodotto che deriva da un'eruzione vulcanica. targioni tozzetti
in acqua e non infiammabile, che deriva dal butadiene, con sei atomi di
dentro in essa fonte né nel fossato che deriva da lei, cioè nella esaltazione di
carne cruda '; la forma esquimese deriva dalla grafia del fr. esquimau (
. 2. figur. che deriva daltavvilimento e dall'abiezione umana.
circostanza di andar esente dal disordine che deriva nel nostro stato morale dalla precocità dei
il frutto vero dei nostri studi, deriva dall'esercizio libero, tranquillo, delle
: il suo essere nel principio da cui deriva la sua realtà (cartesio la distingue
fatti. labriola, i-37: se tutto deriva dall'esperienza, non si può conoscer
... da questo in parte deriva il fascino di micene. -rifl
equivalente al verbo onde il participio deriva. mostacci, 148: però quando
credermi onorato da questo eccitamento, poiché deriva dalle generose intenzioni di vostra altezza imperiale
necessariamente al soggetto; che non ne deriva o dipende direttamente. machiavelli,
. chim. radicale bivalente saturo che deriva dall'etano per eliminazione di idrogeno.
che contiene il radicale alifatico monovalente che deriva dall'acido acetico (un composto)
. radicale bivalente non saturo, che deriva dall'acetilene per eliminazione dell'idrogeno.
le qualità medicinali della pianta da cui deriva; per ottenerlo occorre trattare la droga
individuo raggiunge il suo -l'eudemonia che deriva dall'eupraxia. b. croce, ii-12-231
dal genere eumolpus, il cui nome deriva da quello del mitico eroe ecjxoxtcoi;
l'individuo raggiunge il suo -teudemonia che deriva dall'eupraxia. b. croce,
molte parti, niuno certo de'suoi errori deriva dall'abuso delle digressioni; le quali
, che riguarda il vangelo, che deriva dal vangelo. fra giordano,
l'intenzione, quando dall'azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave
', ineguaglianza nel movimento della luna che deriva dall'attrazione del sole e altera l'
ma posti nella circonferenza; e la diversità deriva dal vedergli allora in faccia, e
un'espressione di indifferenza o noia; deriva da atrofia muscolare progressiva. -faccia etica
nec tardus ». la forma faciliimo deriva dal superi, lat. facìllimus.
d'agente, mentre la forma canonica deriva dal part. pass, fatto (v
plur. m. -ci). che deriva dal desiderio di cibo, dallo stimolo
. cpaxàyyiov 4 falangio '. tale denominazione deriva dal fatto che si credeva che il
2-53: il 'totem'orografico della man- deriva, che dipende dalla sessualità; che ha
sottochiglia 'nel senso di chiglia alla deriva. = comp. da falsa
manierato, artificioso; ciò che non deriva da una genuina ispirazione (in uno
-per estens.: la sofferenza fisica che deriva dalla necessità del cibo.
costei acconsente, ed il rifiuto dei parenti deriva da ragioni debolissime, ci si ricorda
riferirsi alla « macchia » sofficiana, deriva direttamente dalla materia grezza e lievitante di
terminazione -a; il plur. fantasmati deriva dalla forma antica (lat. phantasmdta
. -ci). ant. che deriva dalla sensazione, che risente dell'impressione
, vennero di macedonia, e gli deriva dalle reliquie di alessandro magno. g
potenza; lustro, fama che ne deriva. lorenzo de'medici, ii-104:
vada a finire. -figur. che deriva necessariamente da determinate premesse fisiologiche, psicologiche
opere minime come nelle massime, non deriva da preziosità, estetismo e altrettali.
anche il senso di stanchezza che ne deriva). bartolomeo da s.
fatti narrati in lode de'mortali, deriva lo scherno contro a molti difetti, segnatamente
, ii-791: non fu l'amore che deriva dalla squisitezza del sentimento; ma.
: il genere letterario che ne deriva. iacomo de'tolomei, vi-11-75
popolo); che si fonda e deriva da tale principio (la tradizione di
ravviva / grazia che largamente in lui deriva. -per simil. con riferimento
. verri, i-134: l'umana stirpe deriva da un solo coniugio di un uomo
fenilacetilène, sm. chim. composto che deriva dalla sostituzione di uno dei due atomi
perderebbero tutta la maraviglia, la quale deriva ordinariamente dall'ignoranza della relazione e dipendenza
cellula tipica del tessuto cromaffine, che deriva, attraverso una forma intermedia, dalle
significato più comune di 'non festivo 'deriva dall'uso di contrapporre nei calendari liturgici
/ d'ogni virtù che da saper deriva, / fin la donzella timidetta e
onori ancor tu quella prima cagion donde deriva ogni nostro bene. a. f.
, che appartiene al feto, che deriva dal feto. monelli, 2-34:
= dimin. di fiasco; il nome deriva dalla forma del nido. fiaschettóne,
propriamente accr. di fiaschetta; il nome deriva dalla forma del nido. fiasco
quello più pregiato che deriva dal primo taglio. lastri,
filo o l'insieme di fili che deriva dallo sfilacciarsi di un tessuto consunto;
equilibratore, rispetto allo stabilizzatore, alla deriva, all'ala e alle superfici mobili
4 greco '; la variante filelline deriva probabilmente dalla lettura bizantina dell'?).
aria, simile allo sputo, da cui deriva loro il nome volgare di sputacchine.
che oggi s'inaugura, dall'università deriva e nell'università ricade, come seme che
le è attinente o relativo; che ne deriva, che vi si fonda.
-filtrato pelagico: residuo di microrganismi che deriva dalla filtrazione di una colonna d'acqua
fa spogli i suoni / e ne deriva i sorridenti ed acri / fumi che ti
corrente non finisse di portare il materiale alla deriva. -andar soggetto a una determinata
/ d'ogni virtù che da saper deriva, / fin la donzella timidetta e schiva
fantasia o dell'imma- ginazione; che deriva da una libera invenzione artistica. -
, discorso, atteggiamento o comportamento che deriva da simulazione ed è deliberatamente in contrasto
dal fr. ant. forfant, che deriva da furfante. fiorfarinifero, agg.
. 3. ant. rendita che deriva dall'appalto delle imposte. galiani
1-281: da tal principio... deriva la scienza fisiognomonica, quanto dagli antichi
, agg. medie. disus. che deriva da flussione, che si manifesta
4-268: psiche presso la foce, onde deriva / il torrente internai, di sasso
non vi è vestigio nell'antichità. esso deriva dall'indiano vararuchi, trasportato fra gli
unità elementare costituente il timo, che deriva dalla suddivisione dei lobuli timici operata da
? 14. finanz. che deriva da proprietà immobiliari o dal solo capitale
, di fondi; che è costituito o deriva da fondi agricoli (una proprietà,
che è proprio di fonte; che deriva, che proviene da una fonte.
divine perfezioni. da onde poi si deriva la suggezione fontale e spirituale d'ogni
la quale ogni essere e ben loro deriva. b. croce, ii-13-262: si
ch'uscì del fonte ond'ogni ver deriva. buti, iii-122: 'l'ondeggiar
sapienzia increata, 'ond'ogni ver deriva 'cioè dal quale fonte vivo ogni vero
dal cui gran fonte il sangue mio deriva, / s'e'non avesse pria domato
per ringraziarmi. -che appartiene o deriva o è stato accolto da un'altra
alla vista; la figura che gli deriva dalla disposizione delle parti nello spazio.
giuridico, matematico); che ne deriva; che ne ha i caratteri. -in
agg. acido formidrossammico: acido che deriva dalla condensazione dell'acido formico con l'
, comprendente aldosi e chetosi, che deriva, per condensazione aldolica, dall'azione
, una relazione amorosa); che deriva dalla fornicazione. scala del paradiso,
: l'insuperabile pregio de'poeti primitivi deriva dall'aver essi fortemente sentito ne'versi
vita. -in partic.: sofferenza che deriva da una passione amorosa non corrisposta.
, a fortuna rotta: andare alla deriva, in balìa delle onde, in burrasca
2. intr. andare alla deriva in balla del mare in burrasca;
. -ci). chim. che deriva da una fosfina. -acidi fosfinici: composti
acqua. -ossido fosfìnico: ossido che deriva da una fosfina terziaria.
questo dall'elezione d'una magnanima volontà deriva. lubrano, 38: regno
fulcis, xl-208: [la decadenza deriva] dalla disunione, oppure frammischiaménto de'
e sobri costumi di vita; che deriva da ingenuo altruismo (un atteggiamento,
ne andava tutto verso ponente con una vasta deriva di cirri allungati e cupamente frangiati di
dottrina, una fazione); che deriva, si svolge o è suscitato da
ii-82: l'acqua ritorna là donde deriva, / i fiumi al mar, la
i francesi soltanto a roma, ne deriva quella uniformità che scorgesi in quasi tutti
o motto spiritoso, la cui arguzia deriva per lo più da un gioco di parole
in movimento; il rumore che ne deriva. d'annunzio, i-742: naviglio
psicanalitico. -in senso generico: che deriva dall'inconscio (con partic. riferimento
econ. disoccupazione frizionale: quella che deriva dalla scarsa mobilità dei lavoratori da un
involucro legnoso (detto nocciolo) che deriva dall'endocarpo (come le mandorle,
. 3. figur. che deriva da un capitale (una rendita)
vivo il sapore del frutto da cui deriva (una bevanda e, in partic.
che fa parte di un'infruttescenza e deriva da un gineceo apocarpico. =
, beneficio, o anche ammaestramento che deriva o può derivare da un comportamento,
andava tutto verso ponente con una vasta deriva di cirri allungati e cupamente frangiati di
/ in che il soperchio del sentir deriva. c. e. gadda, 7-29
1762). il significato n. 2 deriva da un personaggio di un vaudeville,
: il suo non fu l'amore che deriva dalla squisitezza del sentimento; ma quel
; svolto con superficiale attenzione; che deriva da capriccio (un'attività, uno
coscienza, forza, tutto galleggia alla deriva su quel mare morto, e affonda e
di sol, la cui attuale forma deriva da una progressiva deformazione della lettera g
galestro; che ha l'aspetto o che deriva dal galestro; formato o ricco di
: porle a cavalcioni (e ne deriva il modo avverb.: a, con
(specialmente nell'accovacciarsi; e ne deriva il modo avverb. a gambe incrociate
piede della medesima; il secondo che deriva da 4 piede 'dinota la parte
xviii) * pernice dei pirenei ', deriva dalla spagna. ganga4, sf
. e sicil. (1890), deriva da carcel * lume a olio '
quantunque sia figlia dell'amore da cui deriva,... vien a perturbar
difficile da governare e va facilmente alla deriva (un'imbarcazione leggera). pantera
. modo col quale da una quantità deriva un'altra quantità, da una forma geometrica
generico della musica in noi, non deriva dall'armonia, ma dal suono, il
voi per un fallo, che non deriva che da un eccesso d'amore; ma
e feconda. -che deriva dall'influenza dello spirito protettore; che
rovani e di praga. -che deriva dalla comunanza, dall'affinità di origine
frutto di una felice intuizione; che deriva da uno spirito vivace e brillante (
sogliono i francesi soltanto a roma, ne deriva quella uniformità che scorgesi in quasi tutti
momentanea le altre vicine, ciò non deriva per ordinario che dal genio d'uno o
genio civile, genio militare), deriva non da genius, ma da ingenium
: e si riferisce alla nobiltà che deriva dalla virtù, in contrapposizione, soprattutto
equestre e gentilesca. 2. che deriva da nobiltà d'animo, elevatézza di
(xxv, 71), l'etimo deriva dal nome di genzio, re degli
marginale del blastoderma o blastodisco da cui deriva, in massima parte, il materiale
11. neol. provento che deriva da un tributo (e si dice
: 'gettito ', il provento che deriva da una fonte di reddito. bacchélli
farne sparire di quelle che sono. deriva sicuramente dal verbo 'ghermire '.
con il senso di 'tela 'deriva dalla consuetudine di farne merce di scambio con
, che il cherubini (1840) deriva dal fr. jaconet ».
scoperta del colpevole (e questa denominazione deriva dal colore della copertina della prima collana
sportiva calcistica roma (e il nome deriva dai colori giallo e rosso della maglia
ar. galika 'casacca ', che deriva dal turco jelék. dallo spagn.
gingillo. il significato del n. 1 deriva dal nome del protagonista di una poesia
, sicura, serena, la quale deriva dalle aspirazioni appagate, dall'amore corrisposto
che è opera della scuola o deriva dalla maniera di giotto. lanzi,
., ix-351: che... deriva a un uomo che giovi e sollevi gli
, dal lat. eccles. jubilaeum che deriva dall'ebr. jóbèl * capro '
, approvare incondizionatamente (e ovale. deriva probabilmente da un gioco di parole fra
che produce effetti secondo il diritto; che deriva dal diritto (un effetto, una
. che concerne la giurisprudenza; che deriva dalla giurisprudenza. giurispubblicista, v
amicizia fra l'uomo e dio che ne deriva (secondo il vecchio testamento o il
nella seconda metà del ix secolo (deriva dai caratteri del greco corsivo del tempo
si forma sicuramente nell'organismo e forse deriva dalla demolizione di altri amminoacidi più complessi
glucidi) o dei derivati glucidici; deriva in genere dalla secrezione delle mucose (
sm. biochim. composto che deriva dalla coniugazione fra acido glicu- ronico
. chim. diossima alifa- tica che deriva per reazione di una molecola di gliossale
forma simile a una palla, che deriva per lo più da una cima,
condizione di beatitudine e di pace che deriva dalla contemplazione di dio in paradiso;
superiorità rispetto alle altre creature, che deriva all'uomo dal possesso del- l'anima
. chim. radicale bivalente che deriva dall'acido glutarico per eliminazione degli
senso di dolcezza e di appagamento che deriva dalla partecipazione a un bene morale o
solo amore. -piacere estetico che deriva dalla contemplazione di un'opera d'arte
da ca'da mosto (nel 1460) deriva dalla forma port. agomia: di
quale si sviluppano le gonadi, che deriva dalla parte ventrale del miocele.
= dal romeno ant. gospodar, che deriva dallo slavo ant. gospodari, da
durante il periodo ri- produttivo (e deriva da una produzione di riserve grasse e
malmantile, 7-55: * gozzoviglia 'deriva da 'gozzo ', quasi voglia dire
. il suo non fu l'amore che deriva dalla squisitezza del sentimento; ma quel
. riferimento allo stato di prosperità che deriva da ricchezza). iacopone, 73-28
per debito. 2. che deriva dalla gratitudine (un sentimento);
a certe faccende! -che deriva da profondo turbamento, da viva afflizione
che fa sfoggio di grecismi; che deriva dal greco. foscolo, 1-284
l'efficacia della terapeutica, egli la deriva dalla natura artefice, secondo il dogma eracliteo
rum annacquato volta la voce grogram deriva dalla forma grograyn (docum. marito a
presenza. 32. che deriva da rozzezza, da grossolanità o da
nel 1554), che a sua volta deriva dal quechua waira 4 vento ';
, 4-13: anch'io non vado affa deriva, / intorno rulla il mondo,
ha colore giallo arancio o bruno-rossastro e deriva dall'alterazione della pechblenda; si trova
senso di appagamento e di dolcezza che deriva dalla partecipazione a un bene morale,
che da una amata e cara compagnia deriva, come quivi si fece un tempo.
è originaria dell'america meridionale (propriamente deriva dal caraibico di haiti) ed era
ibrido, agg. e sm. che deriva dall'incrocio di individui vegetali o animali
'immagine '; la forma icone, deriva direttamente dal lat. tardo icón -onis
con altri idiomi, siccome figlia, deriva, la somiglianza materna dee tuttavia conservare
numero dei soci? -figur. che deriva da stupidità. moravia, iii-177:
idrogenosale, sm. chim. sale che deriva da un acido e contiene nella molecola
di rame, di colore verde, che deriva dall'alterazione della melanotallite; si
idrossiazòico, sm. chim. fenolo che deriva dall'azobenzene, usato nella preparazione di
ossidrile legati a un catione metallico; deriva dall'azione dell'acqua su un ossido
idroterpènico, agg. chim. che deriva dall'idrogenazione di un terpene.
3. figur. ant. che deriva da infiammazione. m. savonarola,
. 5. per estens. che deriva da ignoranza (o anche da semplicità
. ammasso primitivo di materia da cui deriva l'universo; caos. guido
ci renderanno giudici illibati. -che deriva o si accompagna a un animo puro
farle più sentire. -che deriva da profonda maturità e consapevolezza o sapienza
). che riguarda, dipende, deriva dall'illusionismo. b. croce
vile, pavida o inetta; che deriva da debolezza o fragilità morale; che
darsi il belletto e l'effetto che ne deriva. tasso, n-ii-357: giudiciosa donna
darsi il belletto e l'effetto che ne deriva; = denom. da bello (v
2. che esprime stizza, che deriva da un moto di collera.
. 4. che dipende o deriva dalpimmaginazione. gioberti, 7-340: quel
innocenza. -per estens. che deriva da intima partecipazione. pirandello, ii-2-43
. 4. filos. che deriva direttamente dalla percezione; che ha in
occhi, chinandomi all'onda / che si deriva perché vi s'immegli. n
chim. acido immidocarbonico: immidoàcido che deriva dall'acido carbonico per sostituzione dell'ossigeno
immortalità sgorga dalla fonte, da cui deriva la sua arte: dal sentimento.
con altri idiomi, siccome figlia, deriva, la somi glianza materna
2. per estens. che dimostra o deriva da equità e obiettività di giudizio (
gambini, 10-132: l'impassibilità anglosassone deriva dal dominio della propria emotività.
applicata e la velocità lineare che ne deriva. = dal fr. impédance,
nessi delle qualità naturali... deriva dalla impenetrabilità delle essenze. e. cecchi
di dubitare in gran parte per loro deriva da alcune leggi imperiali, contenute nel
2. per estens. che esprime o deriva da risentimento (la voce, uno
nell'altro non buono. -che non deriva da un apporto creativo personale; meccanicizzato
: lo stancarsi il corpo dell'animale deriva, per mio credere, dal- l'
di cuore. 2. che deriva o muove da mancanza di pietà,
.. ma questo male d'onde deriva? dall'oscurità, dall'implicanza, dalla
si fonda su dimostrazioni razionali, ma deriva da un'adesione spontanea. - anche
: non è condannabile l'impopolarità che deriva dalla straordinarietà del concetto, purché vero
insormontabili. -impossibilità morale: quella che deriva da ragioni morali. segneri, iii-1-249
meno intenso. tasso, 13-i-720: deriva ella [la grazia] da te pur
, e la purezza di coscienza che deriva dalla tranquillità e dalla rassegnazione. d'
in un monte. -che rivela o deriva da sfacciataggine, da impudenza; inopportuno
senza cagion apparente; la qual deriva da dissimilitudine impro porzionata de
= il significato del paragrafo 4 deriva da un'erronea interpretazione del lemma
. 3. figur. che deriva da imprevidenza, da poca accortezza;
. 2. che rivela o deriva da mancanza di prudenza o di ponderazione
. 2. che rivela o deriva da mancanza di pudore o di ritegno
astutissima. 2. che denota o deriva da mancanza di pudicizia o da libidine
delle separazioni intestinali dalla massa del sangue deriva da sbilancio nella distribuzione di esso,.
, intollerante. 3. che deriva da un moto dell'animo non mediato
riflettere alle conseguenze, avventato; che deriva da una decisione o da una scelta
: atto impulsività. o comportamento che deriva da una menoma zione delle
voler pace lui. -che deriva da ostinazione, da puntiglio. moretti
latini, lxvi-2-241: così da questo non deriva infine altro che l'impontuale servigio del
fra i corpi affini. da ciò deriva l'istinto delle analogie tanto nel qualificare
dettami della natura. da qui ne deriva la imputazion delle umane azioni, ossia il
, 50-33: questo inacerbimento di persecuzione deriva da che i governi,...
certo sangue inacquerito, quello scialito che deriva dalla bobbia di pane e cavolo,
dolcezza che dalle contemplazioni dell'eternità mi deriva. -inasprire (uno stato d'animo
dell'immanenza. -che rivela o deriva da malanimo, da risentimento; acrimonioso
animate le cose inanimate... deriva dal desiderio e propensione nostra verso i
che dalla loro forma sostanziale o accidentale deriva. pascoli, 1-668: avevano i
2. per estens. che deriva da scarsa ponderazione, da sconsideratezza,
, i-585: che è derivato e deriva da tutto ciò? l'incamminamento espresso
alleggeriva e velava ogni cosa. -che deriva da ammirazione, da stupore. tecchi
particolare rapporto di pubblico impiego che ne deriva. carducci, ii-19-31: ho scritto
, sf. ant. intemperanza che deriva da assenza di opportuni castighi.
. rebora, 168: viaggio alla deriva / spinto fermo, in baraonda /
da incesto, che costituisce incesto o deriva da incesto (un rapporto sessuale,
. di udire i propri inciampi, deriva lo scempio delle virtù apostoliche.
alleati invadenti e incompetenti. -che deriva da mancanza di competenza, di dottrina
amore, e il sacrificio che ne deriva, appacia l'anima e la fa serena
goffi ed increati. 3. che deriva o è segno di villania, di grossolanità
che ri guarda o che deriva da un'incursione. pavese,
aggiunta inclinazione all'ingiù, dalla quale deriva l'incurvazione della linea del moto.
; in modo contrario al dovere che deriva da una norma o da un principio
2. contrario al dovere che deriva da una norma o da un principio
, specie quando l'offesa all'interesse deriva da un atto lecito della pubblica autorità
danno nel significato del n. 4 deriva dall'inglese indennity * perdono, assoluzione
foscolo, gr., ii-346: deriva indi una pura / luce che, mista
spagnola. -anche: meticcio che deriva da tali popolazioni indigene. benzoni
independènte), agg. che non deriva il proprio essere o la propria validità
-per estens. che rivela o deriva da autonomia di giudizio, di scelta
indipendente; condizione di ciò che non deriva il proprio essere da altro; stato di
. 3. che manifesta o deriva da mancanza di discernimento, di giudizio
. 6. che rivela o deriva da mancanza di discrezione, di delicatezza
quasi insostituibile. 2. che rivela o deriva da dispetto, stizza, guadagnoli
longano, xviii-5-390: di qui deriva la sorgente in- disseccabile dei tributi e
; ma... questa ineguaglianza deriva dalla natura, e perciò è indistruggibile
della lettura. 3. che deriva da estro personale, che esprime originalità
. marinetti, 1-67: indicatore di deriva -strumento che misura l'angolo di deriva
deriva -strumento che misura l'angolo di deriva -è composto di un traguardo che viene
li! -per estens. che deriva da dati approssimati; fondato sulla deduzione
3. per estens. che rivela o deriva da indolenza, noncuranza, pigrizia,
un impedimento che non sia quello che deriva da precedente matrimonio. 3.
ardente di quello abituale. -che deriva da uno stato d'animo eccitato,
spossatezza e di deperimento organico che ne deriva; denutrizione. caro, 12-iii-63:
tra gli ineguali. -che non deriva da parità di condizioni. moravia,
comportamento inesperto; modo, forma che deriva da inesperienza. b. croce,
4. figur. che rivela o deriva da inesperienza. leonardo, 2-168:
perdita di pubblica estimazione che da essa deriva); calunnia, diffamazione, insulto
per il quale l'infamia di fatto deriva dalla perdita della buona reputazione presso la
3. per estens. che rivela o deriva da immaturità, da mentalità puerile,
3. che rivela o che deriva da entusiasmo superficiale e momentaneo o da
l'infelicità d'un amante, che non deriva dall'amore istesso, ma dal bacio
. 2. che rivela o deriva da fervore; che è diretto a
infettivo stesso, la malattia che ne deriva. m. villani, 1-2:
vita in chi attende all'uso carnale deriva dah'infìacchimento della complessione. d.
ambizione di pareggiare o di avanzare altri deriva, togli questo stimolo, e la virtù
-anche: l'effetto illusionistico che ne deriva. algarotti, 1-iii-302: io punto
inghilterra] sconcertata e discorde, non deriva tanto dagli svantaggi che ha un forestiero
che ha origine nell'intelletto, che deriva dall'elaborazione compiuta dall'intelletto (un'
che rivela faciloneria; semplicistico; che deriva da mancanza di accortezza; che comporta
agli uomini o alle cose che ne deriva. -per ingiuria: con la forza,
egualmente pulite ed immobili. -che deriva da ingordigia o da voracità o da
tuo capo rivolgersi vedrai. -che deriva da avidità, da cupidigia, da
gli acini tutti vizzi. -che deriva da lussuria, libidine o desiderio sensuale
.): atto o comportamento che deriva da mancanza di gratitudine o che manifesta
arbitri della moda... e deriva, in lor naturale e quasi inimitabile,
, ciondolona. -che esprime o deriva da ottusità, da stupidità; che
di qualcuno o di qualcosa; che deriva da malvagità, scelleratezza, perversità,
alle forze. -che dimostra o deriva da ingratitudine. ariosto, 34-64:
2. per estens. che dimostra o deriva da sgarbatezza, scortesia, villania;
che si riferisce all'inosite, che deriva dall'inosite. - medie. diabete
. dir. canon. espressione che deriva dalla formula con cui il papa suole
elezioni, candidature, ecc. questa frase deriva da una formula canonica, relativa alla
.: la composizione fotografica che ne deriva. -anche: la scena (per
egli scoprì. giannone, 1-iii-96: quindi deriva ancora che i nostri re nelle loro
del cielo. 6. che deriva o è causa d'inquietudine, di
principio a tutto quello che da esso deriva ed a sé lo fa simile.
. ti voglio / insiememente dire onde deriva. g. aver ani, i-106
, agg. che non è sincero o deriva da mancanza di sincerità o di schiettezza
manifestarsi; incipiente. -anche: che deriva, che consegue, che dipende da qualcosa
potenti, che ciò non da altro deriva se non dall'esser in loro poco del
un'abituale mancanza di diffidenza; che deriva da una serena fiducia. bocchelli,
al profeta polacco towianski. -che deriva da nobili e alti sentimenti. c
, l'energia); che rivela o deriva da pertinacia, costanza, ferma determinazione
obblighi a essa connessi) quale deriva dal contratto (detto contratto di preposizione
, più dell'offesa che me ne deriva: qualcosa di schifoso che imbratta le
un'insurrezione. -guerra insurrezionale: che deriva da un'insurrezione; condotta da insorti
, un'associazione mentale); che deriva da un'integrazione (un'idea:
esercizio delle virtù intellettuali. -che deriva dalla mente o verbo di dio.
10 più sottintesi. -che deriva dall'attività d'artista e di uomo
che si riferisce all'intellettualismo; che deriva o è conformato all'intellettualismo.
3. figur. che rivela o deriva da intemperanza, da mancanza di senso
. 2. che rivela o deriva da intemperanza; che non è mitigato
2. per estens. che esprime o deriva da incertezza, perplessità, stupore o
vigna. -per estens. che deriva da premura, da sollecitudine.
. -ci). biol. che deriva dall'incrocio fra due o più generi (
pallavicino, 1-63: né sì fatto lume deriva dalla spe- rienza degli individui..
. il diritto internazionale convenzionale, che deriva da convenzioni ed è vincolante solo per
, da * intèrus (come infernus deriva da infèrus). internodale,
essere compiuti atti processuali, e che deriva da fatti involontari (morte o perdita
diceva in diritto romano il vantaggio che deriva al creditore quando il debitore paga prima
gli uomini. bruno, 3-187: quindi deriva la intessitura, disposizione e ordine de
sentiva intimidita. -figur. che deriva da smarrimento, da soggezione. bocchelli
lei. 7. che rivela o deriva da uno stretto legame, da una
-per estens. che nasce o deriva da intolleranza, che si ispira all'
d'intreccio: commedia il cui interesse deriva dalla complicazione della trama, con finale
davanti alla camera piemontese. -che deriva da vivace spirito d'iniziativa, da
futuro di introire / entrare '; deriva dalla frase latina introibo ad altare dei *
intrusivo, agg. geol. che deriva o riguarda l'intrusione. -rocce intrusive
g. capponi, 1-i-330: dal che deriva poi che le donne, dappiù di
che muove da un animo spietato o deriva da una crudele mancanza di umanità.
4. per estens. che esprime o deriva da intima gioia o ammirazione; estasiato
fecondissima, liberissima, variatissima), deriva per processo d'imitazione nel rinascimento dalla
pietra cornea, quando la lava involgente deriva da un petroselce. invòlgere (
iodio; che contiene iodio; che deriva dall'iodio. -acido iodico; acido monobasico
i latini e gl'italiani... deriva dal greco vao <; 'nave
, che si riferisce all'ipercolia; che deriva da ipercolia; che si osserva in
un'eccessiva secrezione di insulina, che deriva, per lo più, da iperattività
. 2. psicol. che deriva da un livello psichico come
. che si riferisce a ipoglicemia; che deriva da ipoglicemia. -crisi ipoglicemica: complesso
tutto ciò che dai fenomeni immediatamente non deriva, dee chiamarsi ipotesi, e le ipotesi
che compare nel ricambio dei nucleoprotidi; deriva dall'adenina per desaminazione idrolitica a opera
fonte d'ippocrene; che sgorga o deriva dal fonte d'ippocrene. -fonte
l'accento acuto in su la quarta deriva... dal giambo ippo- nattico
ef fetto ottico che ne deriva; colori, riflessi can
dal secolo vi al xii, che deriva dalle scritture librarie dell'età romana, e
ragione, irrazionale; che rivela o deriva da mancanza di razionalità o di buon
la grand'agevolezza nel formar la sfera deriva dalla sua assoluta semplicità e uniformità,
discende sugli alberi sfoltiti / e ne deriva un murmure / d'irrequieta marina.
. 8. figur. che deriva o è causa d'irrequietezza, di
4. per estens. che rivela o deriva da incoscienza, leggerezza, mancanza di
2. per estens. che deriva da ferma volontà, da intima convinzione
. per estens. che rivela o che deriva da scherno o disprezzo, da disinteresse
. 2. che rivela o deriva da mancanza di riflessione, di sufficiente
conseguenze; avventato. -anche: che deriva da un moto dell'animo non mediato
. inre flèsso), agg. che deriva da un moto dell'animo non mediato
la produce, l'effetto che ne deriva. -anche: contrazione (di muscoli)
, che consiste in quella grazia che deriva al discorso quando i membri d'un
isolò nella sera, quasi lontanasse alla deriva in un ignoto mare lucente. ungaretti,
dalle occasioni. -che rivela o deriva da una forte esaltazione dello spirito,
ispirati veggenti e poeti. -che deriva da felice ispirazione intellettuale o artistica.
2. spreg. che rivela o deriva da avarizia, da grettezza.
isterico; con atteggiamento che rivela o deriva da profondo turbamento emotivo.
proprio o caratteristico dell'isterismo; che deriva o è causa di isterismo (e
attacco isterico. -per estens. che deriva o rivela emotività esasperata, estrema tensione
. disus. che è proprio o che deriva da una condizione morbosa caratterizzata da isterismo
, 495: « 'il primo stesso deriva da ist-ipsu... forme dialettali:
irrazionale. -per estens.: che deriva da naturale propensione. manzoni, pr
proprio, che si riferisce, che deriva dall'istinto; istintivo (e il
. 2. bot. che deriva da anomalie verificatesi nella formazione dei tessuti
bicarbossilico, insaturo, la cui molecola deriva da quella dell'acido succinico per sostituzione
. fazio, i-13-38: da lui deriva e da lui è tolto / onde ogni
anatomica più che la forza materiale. deriva dall'antica arte bellica dei samurai (giappone
. = voce giapponese, che deriva dall'accostamento dei termini ka 'poesia
vale 'in malora, rotto 'e deriva dall'italiano cappotto (far cappotto)
- anche: il disegno stesso che ne deriva. = deriv. dal ted
e corrisponde al greco xdp38a, che deriva dal fenicio lamd (analogo all'ebraico
grafica del geroglifico egiziano dal quale presumibilmente deriva. -fonet.: consonante continua,
anche labia in femm. da cui deriva labbia per * viso '. dante l'
, subitaneo. quasimodo, 78: deriva di luce; labili vortici, / aeree
sublimi e di virtù sì convenevoli non deriva o da mali abiti contratti co'vizi della
uno scafo in ferro. -lama di deriva: nelle imbarcazioni a vela, piastra
, allo scopo di opporre resistenza alla deriva laterale. dizionario di marina, 377
o chiara e pura lampa, onde deriva / splendor, che rende ogn'intelletto
pesca notturna, con una rete alla deriva e una forte lampada per incantare di
bella in sacrifizio. -che esprime o deriva da struggimento amoroso (o, anche
convienti o libertade0 fede. — che deriva da intensa fame. pascoli, 391
315: il vostro mal d'altronde non deriva / che da notturni sogni o vane
dieci minuti avanti. 3. che deriva o è dominato dagli stimoli dei sensi
candore dell'antica lingua romana. -che deriva da lusso; eccessivamente ricercato e raffinato
gli resta il segno. -che deriva da debolezza fisica. g. zeno
è tagliata in quadrangolo: o forse si deriva dal lazio, provincia d'italia,
. chim. ammide interna ciclica che deriva da alcuni amminoacidi; trova impiego nell'
. chim. radicale acido monovalente che deriva dall'acido lattico per eliminazione dell'ossidrile
). chim. che contiene o deriva da un radicale laurile. -alcool laurilico
. (superi, legalissimo). che deriva dal diritto; stabilito dalla legge o
cinque dollari la settimana. -che deriva dalla legge, intesa come particolare fonte
è legale o è fondato sulla legge o deriva dalla legge; conformità alla legge di
sua libera volontà (e tale accezione deriva dalla trasposizione al mondo naturale del concetto
nessun uomo può sottrarsi, in quanto deriva da una forza che trascende le possibilità
della 'giustizia ', dai quali deriva ogni bene quando sono bene ordinati,
, 4-1205: la massima cardinale che deriva dalla necessità di far valere la verità estrinseca
il diritto divino dei re, che deriva da un'originaria, diretta investitura divina
vena / lene a gli orecchi mormora e deriva / né sottil arte di servii camena
alla lettura de'« veri » poeti deriva non tanto da'lenocini apparenti dell'arte,
lucidezza lenticolare della pittura da cui essa deriva: quel colore lapideo, laccato.
alla sua attività in genere; che deriva, è affine, è in relazione
posta a sud di orione (e deriva tale nome dalla lepre inseguita dal cane
alcuno una lesione personale, dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente
la lezione privata (e tale significato deriva dal fatto che, nell'età intermedia,
punizione. -anche: ammaestramento solenne che deriva dalle conseguenze di errori, di colpe
4. figur. impressione di ripugnanza che deriva da perversione morale, da azioni disoneste
). polit. che riguarda, deriva o appartiene al liberalsocialismo; che ne
. chiamata grecamente 'lichen ', deriva da più tenue umor ancora, che
cappella'. -anche: composizione strumentale che deriva la propria struttura dal lied vocale.
, 2-142: per la natura lieta onde deriva, / la virtù mista per lo
: [la poesia di sbarbaro] deriva direttamente dalla materia grezza e lievitante di
lisato, sm. biol. prodotto che deriva dalla distruzione di cellule di tessuti
causa giudiziaria; il processo che ne deriva e in cui essa è trattata e
che è relativo al litio; che deriva dal litio. lìtico2, agg
aspro litigio. 3. discussione che deriva da un aspro contrasto di opinioni;
livellano) e al diritto che ne deriva a favore del concessionario (titolo livellario
scritto, documento ', da cui deriva il signif. di * contratto '.
il suo nome, secondo alcuni, deriva da ciò che gli antichi accostumavano di
locazione); il rapporto giuridico che deriva da tale contratto. -locazione a tempo
che vi ha attinenza, che ne deriva (cfr. logica1, n
2. che è proprio, concerne, deriva o è conforme alla logica come struttura
. nel linguaggio comune: che rivela o deriva da ragionevolezza, assennatezza, prudenza.
e il labro leporino. -che deriva da strabismo. d'annunzio, iii-2-252
una persona); che rivela o deriva da una condizione di estrema miseria morale
avversario; la lotta svizzera (che deriva dalla lotta bretone), senza che
2-143: per la natura lieta onde deriva, / la virtù mista per lo corpo
tornare a chiudersi. -che deriva o è segno di una perfetta lucidità
= significa: il vocabolo lucus [deriva] dal non lucere, cioè dal
, ma da tagliarsele a luna crescente deriva. carducci, ii-16-287: oggi alfine è
che da una amata e cara compagnia deriva, come quivi si fece un tempo
sf. chim. composto chimico che deriva dall'idrolisi della lupinina. = voce
pelo lungo. -anche: cane che deriva dall'incrocio di un cane lupo con un
facciate di ville lussuose. -che deriva da ricchezza, da benessere; che
il passato. 2. che deriva, che rivela, che è caratterizzato
una persona); che rivela o deriva da una condizione di estrema miseria morale
e corrisponde al greco n, che deriva dal fenicio mèm ('acqua '
in sé e la colpevolezza che ne deriva). cavalca, 9-313: maria
) sarebbe da vedere. -che deriva o muove da astuzia, cinismo,
ora vedendovi macilente e sparuto; onde deriva questo affanno? assarino, 4-139:
(e anche la responsabilità che ne deriva). -in partic.: peccato
(o anche l'effetto che ne deriva); insieme di macchie.
macchie diffusa (o l'effetto che ne deriva); insieme di macchie.
madre: concetto fondamentale, da cui deriva un sistema intellettuale, filosofico, ideologico.
nome di 'piede di madura 'deriva dal fatto che tal malattia è frequente nella
-per estens.: autorità morale che deriva a una vii-528 (72-2):
chi governa. 3. che deriva o è indice di elevatezza d'animo
additò una cosa nera lunga galleggiante in deriva verso maestro. -vento di maestro
. -ci). geogr. che deriva il nome dal magellano. -terra magellanica:
quelle dell'intelletto e a quella che deriva dalla maggiore o minore attività delle facoltà
gli uomini, affermando che non ne deriva se non una maggiore infelicità per quelli
di ciò che è magico, che deriva da magia. -per estens.
foscolo, xi-2-580: il grande effetto deriva dallo spettacolo d'un re magnanimo e sino
alla libertà? 6. che deriva da animo nobile, generoso, intrepido
'gnamgnam '(cibo) da cui deriva il nostro magnare. -sostant
si riferisce ai magnati o da essi deriva. zanoja, 310: se pur
in ungaretti] un lasciarsi andare alla deriva delle proprie immaginazioni ch'è quasi orientale,
molto attraente. 8. che deriva, che si riferisce, che è proprio
.). -in partic.: che deriva, che è proprio del magnetismo animale
. -anche: il prestigio che ne deriva. m. villani, 8-59:
2. per estens. che deriva, che rivela generosità, magnanimità,
peggiore della morte. -che deriva da baldanza e da temerarietà. bocchelli
in cotesti rondoncini pienamente già sviluppati non deriva già da magrezza nelle carni, ma
m. -ci). medie. che deriva da un'alimentazione a base di mais
o appartiene al malabatro; che ne deriva o ne è composto. mattioli
. 6. che esprime o deriva da malignità. c. i.
lunghe per sclerosi progressiva, da cui deriva una riduzione del midollo delle ossa seguita
. 3. che rivela o deriva da incertezza, incapacità, inesperienza,
di insofferenza, di tormento, che deriva dall'incontro con qualcosa che è o
consunzione gli stati forse il più grave deriva da quel radicato pregiudizio, pel quale
tuoi. 2. che esprime o deriva da malvagità, da perfidia, da
di un composto che è estratto o deriva da mele o da sostanze contenute
. fioretti, 2-5-139: la satira deriva da origine vile, malevola e ridicolosa;
. 9. figur. che deriva da malanimo o da un animo malvagio
, di desolazione, di squallore che deriva o che è proprio di un'immagine,
rivela affanno, travaglio spirituale; che deriva o accompagna un'afflizione dell'ànimo;
4. che provoca o che deriva da malinconia, pena, afflizione dell'
voce, ecc.); che deriva o accompagna un dolore, un'afflizione
l'incomprensione, lo screzio che ne deriva. pananti, i-134: vogliamo esser
prestato la garanzia) che da tale negozio deriva; garanzia personale per obbligazioni patrimoniali;
generico: garanzia, sicurezza, che deriva sia da un'assicurazione, da un impegno
malnata. 3. che deriva o è effetto di un impulso malvagio,
quand'io ritornerò. 6. che deriva o è effetto di cattiveria, di
parole. 10. che esprime o deriva da idee o da sentimenti contrari,
infermità; il dolore fisico che ne deriva; indisposizione, malessere, stato di
sf. chim. polisaccaride che deriva dalle sostanze amidacee dell'orzo e di
con l'ultimo verso tronco ridicolmente: deriva dalle strofette ingarrighiane. fu rimesso in
moderate in politica o retrive; che deriva o è espressione di idee moderate o
mammellonato '(mamelonné) che ne deriva, si leggono talvolta presso di noi
. compiuto con imprevedibile abilità; che deriva da astuzia o da intelligenza pronta e
tela di questa parte, da due cose deriva: prima, dal * comeché '
ed assolvere. 7. compito che deriva da un dovere di elezione, cioè
pubblico di siena (e tale denominazione deriva dal soprannome di un certo giovanni di
causare o soffrire il tormento interiore che deriva da una convivenza difficile o da un
: notate che la 'mania 'deriva del troppo sentire; però è men difficile
chi ha perso la ragione; che deriva da pazzia violenta. -pazzia maniaca:
5. che è proprio o che deriva da una passione incontenibile, da un'
proprio, che si riferisce, che deriva dal manicheismo; peculiare, tipico del
suoi seguaci; che si riconnette o deriva dal manicheismo. tommaseo [s.
, agg. letter. che nasce o deriva da una disposizione a truffare, a
a leziosaggine, a svenevolezza; che deriva da imitazione artificiosa (un gesto,
. leopardi, i-177: il male deriva piuttosto dal contrasto della semplicità delle cose
tessuti degli artropodi, la cui molecola deriva da quella del mannosio, sostituendo a
ricco di nettare (e il nome deriva dalla somiglianza del fiore a una mano
di attingere alle fonti. -che deriva più o meno interamente da altri autori
d'animo, di sentimenti; che deriva da animo equilibrato, alieno da eccessi
? omero e ovidio. -che deriva dall'utile procurato dall'attività commerciale o
in infinito. 2. che deriva dal lavoro di trasformazione delle materie prime
, n-ii-446: da « marca » deriva « marchese », ch'era nome di
. da marciare1; il n. 2 deriva direttamente dal fr. marche (sec
marcus 'marco '; l'epiteto deriva alla biblioteca per il fatto che i novecento
lat. mare -is; la forma femminile deriva dal fr. la mer.
nella contabilità industriale rappresenta l'utile che deriva dal ricavato delle vendite meno i costi
io dissi nel principio di questo ragionamento, deriva il ceruleo; il marino e il
, il lavoro e la gloria che ne deriva (e, anche, la tenacia
marucelliano, agg. che appartiene, deriva o riguarda l'erudito e bibliofilo
che appartiene, che si riferisce o deriva dal poeta latino marco valerio marziale (
. non merito altro. = deriva dal ted. masochismus, termine con il
bonghi, 1-154: la pedanteria in genere deriva dal voler trovare un disimpegno e dall'
la cosa amata, ma il gaudio deriva da la cosa amata ne l'amante;
masticino, agg. ant. che deriva, che è estratto dal mastice di
de'pro- boscidiani. il suo nome deriva dalla forma de'suoi denti, che
). che riguarda, appartiene o deriva dal matematismo. b. croce
materiale e rozzo. -che deriva da rozzezza e volgarità intellettuale. carducci
extramondano come causa (e di qui deriva la natura essenzialmente ateistica del materialismo dialettico
si riferisce, che riguarda, che deriva, che si fonda sul materialismo.
; che ne dipende o ne deriva. tommaseo [s. v
che è proprio del meccanicismo, che ne deriva, che vi si ispira.
. che appartiene, si riferisce o deriva dal meconio. 2. biol
meconinico: ossiacido aromatico la cui molecola deriva da quella dell'acido benzoico.
. -nervo mediano: nervo misto che deriva dal plesso brachiale e fornisce rami motori
che si riferisce, che appartiene, che deriva dal latino medievale.
meditazione (o, anche, che ne deriva); che favorisce il raccoglimento interiore