. = voce che il campanella derivò dal nome biblico di achitòfel, il
i-1141: da aise, ecc. derivò il nostro agio agiato agiatamente.
dalla forma aigron il provenz. ant. derivò aigreta, da cui il fr.
eziandio altronde. ariosto, 42-61: non derivò, signor, la causa altronde,
al legno che si assale, derivò forse al senso marinaresco *.
da cui linneo (nel 1737) derivò ballota nigra (cfr. ballote).
e non banca', perché tal nome derivò dal banco o tavolo che solea trovarsi negli
satira in rima vernacola contro qualcuno del non derivò, signor, la causa altronde, /
burrasca; e che il petrarca lo derivò in tanti canali tranquilli ed ombrosi,
burrasca; e che il petrarca lo derivò in tanti canali tranquilli ed ombrosi,
a gli asiatici, e da quel rapto derivò la divisione degli animi, assai maggiore
alla fonte viva e pura. dalla quale derivò quel soave contrasto nuziale in cui è
fontana piena di virtute, / della qual derivò ogne salute, / po'ched e'
sanza padre. e da questo primo derivò il secondo. leonardo, 2-148: dico
che n'ebbe lo retaggio, onde derivò quello nome. busone da gubbio,
divise e l'onda a questi / derivò dalle fonti e di barriere / li cinse
. tasso, 1-12-76: quinci ella derivò di luci d'onde / il fonte,
pascoli, i-831: non meno felicemente derivò ennio da omero formule poetiche. d'
ecc. pascoli, 1-666: certo derivò in qualche modo da mim- nermo quello
che dalla ignoranza in entomologia, cesarino derivò la propria confusione dal fatto che,
plur. epicuri, da cui si derivò il singolare epicuro ed epicura.
vinsi, ed eroicamente celai il malessere che derivò dallo strano esercizio. -cura
materiale di speciale durezza e preziosità, derivò o si accrebbe al poliamolo, oltre
con caratteri grandi e aggraziati, che derivò dalla scrittura aramaica. 2
arti meretricie dell'orazione che il boccaccio derivò con ammirazione da'rettori romani, non
secondo orazio e livio da essi derivò la commedia latina); in seguito ven
, e l'onda a questi / derivò dalle fonti, e di barriere / li
marco tullio: la cui dottrina pur derivò da quel fonte. baldi, i-65:
(e nella tradizione filosofica che ne derivò): principio attivo e sostanziale per
allora innanzi furono chiamati franchi, onde poi derivò il nome de'franceschi. ariosto,
; ma la sua vera origine, derivò da'fanciulli di parigi, che si radunavano
ne fece 'garagge ', ne derivò 'garagista'. moravia, vii-357: quello sfrenato
ai duchi di hohenstaufen, da cui derivò loro il nome di wibellingen 4 ghibellini '
., dalla quale senz'alcun dubbio derivò il vocabolo ciciliano grasta usato dal boccaccio
. grellare fuse insieme; da esso derivò il messale romano. vale ancora
tentativi espansionistici degli absburgo; da essa derivò il suo nome il cantone dei grigioni
, 1-i-106: l'acuta mente del troya derivò da questa legge su'guargangi una conferma
i-51: rese quella contrada, donde derivò il corso del fiume, per la morbidezza
materiale di speciale durezza e preziosità, derivò o si accrebbe al poliamolo,
dal sentir cosa che non piaccia, ne derivò il verbo 'ingrugnare ',
, i-1-324: dall'idealismo soggettivo fictiano derivò, tuttavia, per opera di federico schlegel
: con gli endecasillabi che da sappho derivò catullo, dice plinio il iuniore.
margherita luisa d'orléans, 105: ne derivò la di lei risoluzione d'insidiare i
diedero sparta e roma, ne derivò la longevità virtuosa di que'popoli.
le leggi della natura, dalla quale derivò un particolare modo di cantare (di
fama che sopravvisse sulla tomba di guido derivò senza dubbio dalla sua amicizia con dante
meretricie dell'orazione, che il boccaccio derivò con ammirazione da'rettori romani, non
filosofia aristotelica e della tradizione che ne derivò, scienza prima che ha come proprio
la forma 'microbo 'ci derivò dal fr. 'microbe '. '
1861 durante la guerra i secessione, derivò la denominazione del tipo... il
l. von zinzendorf (1700-1760); derivò dalle teorie hussite della comunità dei fratelli
. dall'uso delle quali imperfette consonanze derivò la mutazione della spezie aiatona ditonica che
nice, e da cui in seguito derivò anche il nome della cittadina piemontese di
materiale di speciale durezza e preziosità, derivò o si accrebbe al poliamolo..
s. maffei, 6-146: derivò... quest'istituto [della cavalleria
, per ispiegare questa sua invenzione, derivò i nomi 'oggi- diare ',
a poco, per ispiegare questa sua invenzione derivò i nomi * oggidiare, 'oggidianata
g. b. martini, 2-1-297: derivò quindi il verbo 'organizare ', stante
un filtro potentissimo; ma più probabilmente derivò tal nome dal latino 'par '
è dovuta al fatto che lo strumento derivò dall'antico flauto a condotto d'aria
del tasso di hoole] migliore patrocinio derivò dalla lingua agevole a'moderni lettori e dal
: da questo nome 'pean 'si derivò il nome e il canto del
persone per la maggior parte son femmine. derivò da questo, come che un rivo
in un apposito collegio, da cui derivò la sacra penitenzieria apostolica, sotto la
°> anche, allo stile che ne derivò, alla fortuna incontrata.
, una pretendenza indicibile che 'l tutto derivò dalla lor prudenza. gualdo priorato
. questo nome stinche da noi medesimi derivò, con- ciossia cose che, essendoci
come negl'infiniti altri che s'introdussero appresso derivò dall'essersi voluto adattare questa nuova religione
lxxx-4-38: l'origine delle presenti alterazioni derivò da quell'infausta cornetta, che così
conte di lecce, dalla cui progenie derivò la regina maria. a.
provenute da cam e giafet, derivò un diritto tanto propio che ne restò
tenza a questo diverso uso di vendetta derivò parimente il supporre agli antichi istituti
la rabbuffata ma tremenda eloquenza di mirabeau derivò da una sorgente metafisica...,
la scorza o guscio delle ostriche, derivò questa voce il menagio ». rannicchiare2
che designa il dramma sacro medievale che derivò, in italia, dal dramma liturgico,
gli asiatici, e da quel rapto derivò la divisione degli animi, assai maggiore
., dal debito pubblico consolidato, che derivò dall'iscrizione nel gran libro del debito
luna quatriduana. campanella, 4-352: derivò... dalla testa per sotto l'
del senato... da cui derivò la ricercata 21 maggio. gius. ferrari
che, studiando, ne'suoi dipinti derivò indi quel florido colorito e quella sfumatezza
non ci nasconderemo che il pittore svizzero derivò i fondamenti di questa sintassi stilistica,
gran fama che sopravvisse sulla tomba di guido derivò senza dubbio dalla sua amicizia con dante
k. capek (1890-1938), derivò dall'appellativo ròbota 'lavoro, servitù della
cinquantacinque ne restarono violate, onde ne derivò scandalo nel popolo, aumentandosi l'infamia di
filosofia aristotelica e della tradizione che ne derivò, scienza prima: la metafisica;
luogo: trovarvisi a proprio giadra favella ne derivò quella comunale maniera di dire: in
cinquantacinque ne restarono violate, onde ne derivò scandalo nel popolo, aumentandosi l'infamia
sette 'panelle': e una voce napoletana derivò giusto da quell'uso e distinse coll'
che, studiando ne'suoi dipinti, derivò indi quel florido colorito e quella sfumatézza che
3-2-83: nella nostra leggiadra favella ne derivò quella cocon quei sette nomi notissimi:
carrà, 528: il pittore svizzero derivò i fondamenti di questa sintassi stilistica,
non ci nasconderemo che il pittore svizzero derivò i fondamenti di questa sintassi stilistica,
di lui [comte] e da esse derivò l'amore per tutto ciò ch'è
fama che sopravvisse sulla tomba di guido derivò senza dubbio dalla sua amicizia con dante
(e nella tradizione filosofica che ne derivò), principio attivo o costitutivo, così
la sovrastanza e l'istituzione del papa derivò da cesare. siri, x-612:
infiniti altri che s'introdussero appresso, derivò dall'essersi voluto adattare questa nuova religione,
poeticamente da g. carducci, cui derivò l'epiteto di poeta della terza italia)
verso la fine del 1951. il nome derivò dal circolo 'la vespa'in cui fu
giustificare storicamente anche il male che ne derivò ossia l'invadenza quasi dispotica dei viceré
cinquantacinque ne restarono violate, onde ne derivò scandalo nel popolo. a. verri,
f. rucellai, 70: forse derivò questo da inavvertenza del conte che molto
allo zoroastrismo, alla cultura che ne derivò. f. f. frugoni