abbigliarvi a quel modo, ché siete di derisione presso tutte le genti. borsi,
e alleggierà la pena, così la derisione la raddoppia. passavanti, 112:
gierà la pena, così la derisione la raddoppia. petrarca, 79-7:
(come i novatori li chiamavano per derisione) non esprimono altro che la frigida letteratura
appenatissimo. cavalca, ii-164: la seconda derisione dissi, e dico, che è
. bruno, 174: cascarrò in derisione appo miei scolastici e di altri per
invidia d'un'alta luce latina, per derisione de'sciocchi, per disdegno o bile
vólto. bruno, 174: cascarrò in derisione appo miei scolastici e di altri per
sotto la pegola; questa è ancor derisione, ché qui non li tenea ballare.
cruda. 2. canzonatura, derisione, scherno, dileggio (che si
il pianto dell'uomo, ma per derisione. manzoni, pr. sp.,
con manifesti segni di sdegno e di derisione, non si trovarono unanimi a riprovarlo.
ponte. 2. scherno, derisione, ludibrio (in pubblico, in
besseria, con grande stosa bruttezza. derisione la feciono franare per la terra [la
con la putana en roma ne fe derisione, / ch'entr'un canestro l'apese
. pascoli, gannato con sua derisione, che di cadere in pericolo
una specie di nenia cagnesca, in derisione dei paralitici di diciott'anni, vizio
con la putana en roma ne fe derisione, / ch'entr'un canestro l'apese
sf. presa in giro; scherno, derisione; beffa, irrisione. alfieri
d'un soggetto, per metterlo in derisione. è una imitazione burlesca, ironica
! questi cotali sono da venire in derisione di genti! andrea da barberino, iii-4
, 2-30: vedessono lo strazio e la derisione facea di lui. velluti, 148
quando io ho udito li obbrobri e derisione delli insipienti contra me. poliziano,
coglionatura, sf. corbellatura, derisione. menzini, 5-264: di
amava meglio d'essere ingannato con sua derisione, che di cadere in pericolo d'
il quale in effetto contenea come in derisione e in contento della santa chiesa e'davano
..., il dispregio e la derisione. lambruschini, 2-94: debito di
ignominia e di vituperio, piena di derisione di contumelie di cavillazoni, ha dissipato
critica degnava tutt'al più della propria derisione, oggi sono ancora oggetto di discussione
derisìbile, agg. ant. degno di derisione; ridicolo. leonardo,
render ciascuno abietto e derisibile. derisione (dirisióne, dirigióne), sf.
preso, e menato a roma in derisione in su un cammello col viso volto
, perché vedessono lo strazio e la derisione facea di lui. fiore di virtù,
80: frutto di vantagione si è derisione. m. villani, 7-23:
m. villani, 7-23: in derisione e in contento della santa chiesa e'davano
93: essendo spesso visitato più per derisione che per amore da uno nostro notaro
non s'udì un zitto né di derisione né di cordoglio. goldoni, viii-508
sola agli insulti ai disprezzi, alla derisione. monti, ii-351: la satira
tremare, invece di esporlo unicamente alla derisione, castigo che nulla giova quando è perduta
cartellacci, fatti girare disegni grotteschi in derisione del canonico e delle suore. tarchetti
tarchetti, iv-37: cominciò ad avvedersi della derisione che gli fruttava la sua deformità,
che io amavo tanto mi parve una derisione. b. croce, ii-8-268: all'
croce, ii-8-268: all'avversione e derisione del volgo verso la filosofia sembra far contrasto
brindellose sottane, scoprendo a mo'di derisione finale i pantaloni arrotolati fin sopra i
di dare al proprio viso un atteggiamento di derisione, si sentiva stanca, pesa in
seguita di vedere del maledetto peccato della derisione, cioè di quelli che fanno beffe
distinzione. cioè, che è alcuna derisione ria, cioè quando viene da leggerezza
: -va'! -che è segno di derisione, cioè che se ne faranno beffe.
sig. mario pur minima parola di derisione. goldoni, vii-1193: mi è dispiaciuto
impropria con cui ci ha trattati; quella derisione continua, quella corbellatura sfacciata. parini
ciò che ha potuto essere soggetto di derisione! fogazzaro, 7-275: è lo spirito
gli sorride con una lieve aria di derisione, quella con cui gli adulti guardano i
finestrini a fare sberleffi e gesti di derisione per il gran gusto di vedere quelli della
, per risentirse a tempo di quella derisione nundinica che comparava le posizioni del nolano
sentì colpirsi con violenza da quell'atroce derisione, e sorrise amaramente. bacchclli,
fosse libero ai francesi, era piuttosto derisione che concessione. pisacane, iv-183: fintanto
la fratellanza, sono una chimera, una derisione, sono illusioni di pochi che senza
lunga siccità denso di querce, una derisione del carso. 5. ant
, sì che sieno più tosto a derisione che ad altro. 6.
alla piccola epopea borghese, contraffazione e derisione delle tre altre forme poetiche e de'
7. locuz. -avere, pigliare in derisione qualcuno: deriderlo. cavalca,
avemmo nel mondo a dispetto e in derisione, la vita de'quali noi,
più lunga, è sibilato e pigliato in derisione. -cadere, venire in derisione'
governare! questi cotali sono da venire in derisione di genti. bettinelli, 1-i-223:
già distintivo sì glorioso, vedesi in derisione caduta. -dare, esporre,
esporre, mettere, porre qualcuno in derisione o alla derisione: farne oggetto di disprezzo
, porre qualcuno in derisione o alla derisione: farne oggetto di disprezzo, di
in vituperio alle genti, e in derisione a tutte le città. galileo, 3-1-65
solo silenzio gli metteranno in disprezzo e derisione appresso l'universale. crudeli, 1-102
sulle illustri attiche scene / messe pure in derisione / socrate padre di virtù morale.
rallegrarsi della cosa, e porre lui in derisione. -essere in derisione: essere
lui in derisione. -essere in derisione: essere deriso. cavalca, ii-164
, ii-164: vedendosi schernire ed essere in derisione, sono quasi in sul disperare,
abbigliarvi a quel modo, ché siete di derisione presso tutte le genti.
presso tutte le genti. -fare derisione: deridere, disprezzare, beffare.
la putana en roma ne fe derisione, / ch'entr'un canestro l'apese
gnaché di ciò facesse alcuno derisione, se si vuole, nien
e altri prelati, facendo anco derisione delle persone loro con menarli sopra
tende a deridere, abituato alla derisione, derisorio. b. fioretti
, sm. disus. e letter. derisione. tansiilo, 194: lassa
e tumulti. -in deriso: per derisione. savonarola, 7-ii-287: o
deriso: essere, diventare oggetto di derisione. guittone, i-14-59: non regi
: fare qualcuno o qualcosa oggetto di derisione. lacopone, 76-9: quanno iubelo
voce dotta, lat. dèrisus -ùs * derisione, scherno, dileggio '.
fu posta sul capo a cagione di derisione. -diadema di pietro: triregno
stima e di considerazione; scherno, derisione, ingiuria. storia di fra
ecc. diléggio, sm. derisione, scherno; insulto, ingiuria.
, sf. ant. scherno, derisione; disprezzo, oltraggio, vilipendio.
bellini, 5-139: ti farò venire in derisione, perocché col rinzepparti di crapula io
lunga siccità denso di querce, una derisione del carso. jovine, 2-140: le
», come suona la parola di derisione. palazzeschi, i-47: con infinita
cartellacci, fatti girare disegni grotteschi in derisione del canonico e delle suore. faldella
movendo il capo in verso di lui per derisione e per dispetto. girolamo da siena
agli insulti, ai disprezzi, alla derisione. russo, i-355: e come poi
solo silenzio gli metteranno in disprezzo e derisione appresso l'universale. lippi, 2-2:
per lodarsi la lingua disserra, 1 derisione spesse volte acquista. d'annunzio, iv-2-565
già distintivo sì glorioso, vedesi in derisione caduta. p. verri, i-119:
stretto con ogni passione e con ogni derisione. diodati [bibbia], 1-276:
il quale in effetto contenea come in derisione e in contento della santa chiesa e'
tremare, invece di esporlo unicamente alla derisione, castigo che nulla giova quando è
sistema romantico evitare, neppur esso la derisione; ma almeno quelli, che vollero
.. col porre i vizi in piacevole derisione, hanno per fine esiliarli da i
tacere, per risentirse a tempo di quella derisione nundinica che comparava le posizioni del nolano
una sola banda un sottilissimo filo di derisione. onofri, 11-46: con un filo
-farsi fischiare da qualcuno: meritarne la derisione, la disapprovazione. de marchi,
con spontaneità e immediatezza, disprezzo, derisione, disapprovazione per qualcuno o per qualcosa
fischiarlo in segno di disapprovazione o di derisione; criticarlo severamente. m.
. ant. oggetto di beffe, di derisione, di aperta e clamorosa disapprovazione.
farlo tremare, invece di esporlo unicamente alla derisione. guerrazzi, 6-13: dalla virtù
: essere esposto allo scherno, alla derisione, alla berlina. cieco, 25-7
plebe spettatrice, che messe in derisione questo tentativo allora paradosso. tommaseo
80): frutto di vantagione si è derisione. bibbia volgar., vi-315:
lunga, è sibilato e pigliato in derisione. s. caterina da siena, i-29
-suscitare lo scherno, la derisione. guittone, 83-13: se vói
morale e non sarà più messo in derisione il dir che si contemplino i confini d'
rispetto, ma sì di preda e di derisione. foscolo, gr., ii-434
de la quale nascierà figliuola che averà nome derisione. = deriv. da giocare.
allaccio. 3. degno di derisione, ridicolo, strampalato, stravagante.
dubitatrice. 13. oggetto di derisione e di scherno; vittima della cattiveria
: e peccato a fare beffe e derisione d'altrui, quantunque per giuoco,
gioco di sé: rendersi oggetto di derisione e di scherno. gelli, i-57
giocolare. 3. oggetto di derisione e di scherno; trastullo, zimbello
lunga, è sibilato e pigliato in derisione. m. adriani, v-34:
giustizia colla croce in collo, per derisione. berni, 51-5 (iv-212)
2. figur. vergogna, derisione, scherno (per lo più nelle
tono di protesta, di minaccia o di derisione. caro, i-156: tu,
finestrini a fare sberleffi e gesti di derisione per il gran gusto di vedere quelli
le volte gli rinveniranno nell'animo la derisione tutt'al più, e le ferite
questi strani ed infelici impegni che piuttosto derisione che venerazione recano alla cristiana religione,
che ci fa del libertino, portar con derisione un luogo oscuro della scrittura; accudir
savonarola, 7-ii-314: io sono fatto in derisione a tutto el mondo, ognuno dice
: a mio avviso sarebbe una vera derisione, se un potere dello stato fosse ridotto
questa lunga intemerata; ma più dalla derisione. bocchelli, 13-206: s'adirò stranamente
m. villani, 7-23: in derisione e in contento della santa chiesa e'
invincibilmente il disprezzo, il sospetto e la derisione. 2. figur. fermamente
4. beffa, scherno maligno, derisione crudele o insultante. -anche: umorismo
scherno, sarcasmo, disprezzo; irriverenza, derisione, beffa. cavalca,
2. per estens. che esprime derisione o disprezzo. govoni, 328:
in modo irrisorio; con tono di derisione, di sarcasmo, di disprezzo;
è portato a irridere; che manifesta derisione; che è pronunciato o compiuto per
e per una certa ironia e derisione. tommaseo [s. v.]
, non so se per vezzo o per derisione, col francese 'languissant '»
, e riferita la loro più veramente derisione che legazione, parve all'universale d'
voglio dire... che questa tale derisione, fatta per giuoco e per leggerezza
ligióne, sf. ant. scherno, derisione. g. villani, 10-94
e abito loicale non fusse facto per derisione de la sua festa. = deriv
. scherno oltraggioso; beffa atroce; derisione pungente; scherzo oltremodo offensivo; grave
in senso concreto: chi è oggetto di derisione, di disprezzo, di oltraggi,
qualcuno o qualcosa: renderla oggetto di derisione, di scherno, di oltraggio.
. letter. disus. che esprime derisione, disprezzo, scherno; sprezzante, beffardo
maestro di scuola. usato già per derisione della pedanteria. papini, ii-741:
da ciò prendesse ammaestramento e riflettesse quanta derisione cagioni quell'abito, che i predicatori simili
che questo detto serve per intendere con derisione un bravo o valente, quasi voglia
: * mangia 'serve per intendere con derisione uno che faccia il bravo, il
scherzosa di sfida o di scherno e derisione, seguita per lo più dal gesto
, per lo più, degno di derisione, biasimo, disprezzo; messinscena
farlo oggetto di severa disapprovazione, di derisione clamorosa. carducci, iii-25-52: non
si soffermarono alcun poco a porre in derisione le melensaggini della letteratura degli antichi.
fatto dalla plebe, non già per derisione delle cose sacre, ma per un certo
merita biasimo, riprovazione, condanna, derisione o scherno. menzini, 5-2
torre ': è quel foglio che per derisione si mette in capo a'malfattori,
: farlo oggetto di beffa e di derisione. papini, iv-595: quegli scatti
scala, 60: esposero i turchi a derisione de'cristiani nella sommità di una torre
. portogh. mofa 'beffa, derisione '. muffare1, intr.
pianta una specie di nenia cagnesca, in derisione dei paralitici di diciott'anni, vizio
non si può parlar di negozio senza derisione e stupore. 42. che non
20-251: oimè, in quanto obbrobbio e derisione sono venuta alle demonia! ariosto,
a dar negli occhi certa maniera di derisione e di doppiezza ne'loro sembianti.
, con atteggiamenti di scherno, di derisione, o anche mediante scritti e raffigurazioni
epicuro, che anzi merita scherno e derisione per le ragioni addotte e per quelle
i fiorentini soglion far le fischiate per derisione e la bocca da un orecchio all'altro
pecuniosi, soffrono i rimproveri e la derisione di quelli che... si fanno
solo silenzio gli metteranno in disprezzo e derisione appresso l'universale. 35.
prediche morali. -che è proprio della derisione sprezzante ed empia delle cose sacre (
apostata. -che è proprio della derisione sprezzante ed empia delle cose sacre (
stravagante ha composto certi versi pettinatori in derisione della cattiva lettera mandata dal balìa di
, 3-233: o fu astuzia o fu derisione o fu pirchie ria.
favoriti in corte... volgevano in derisione le imprese [di giuliano],
si soffermarono alcun poco a porre in derisione la melensaggine della letteratura degli antichi, i
22. presa di bavero: canzonatura, derisione, beffa. fanzini, iv-539
il quale in effetto contenea come in derisione e in contento della santa chiesa e'davano
, perché vedessono lo strazio e la derisione facea di lui. e tanto procurò
ancora a basso la turpitudine, la derisione, il dispreggio, la loquacità, l'
ancora a basso la turpitudine, la derisione, il dispreggio, la loquacità, l'
. -fare oggetto di scherno, di derisione. muratori, 8-ii-98: nelle sacre
giudei in una chiesa per farsi beffe e derisione del divino officio. luna, comm
5. che esprime sfida, aggressività o derisione beffarda (il volto, lo sguardo
soldati francesi pren- devasi a scherno e derisione. -preoccupazione eccessiva per il futuro
prima cominciasse con punture di scherno e di derisione verso quelli che la tengono vera.
ridere, gli affari! -che merita derisione, scherno, beffa (una persona)
, insensato; che provoca scherno e derisione; ridicolo, risibile. varchi,
d'un soggetto, per metterlo in derisione. ì, esibizione buffonesca sulla
ridicoli giudei, noi essere degni ai derisione, perché stimiamo cristo dovessi per
scherno o di ciò che è oggetto di derisione; il divenire vittima di ironia e
umorismo acuto e mordace; sarcasmo, derisione. filangieri, ii-399: quale è
sopporta qualche volta l'oltraggio, la derisione non mai; e di tutte le armi
separare? 12. bersaglio di derisione e dileggio; zimbello. g.
ridicolosìssimo). che è degno di derisione erché denota mancanza di ragionevolezza e
uomo, parvenu di chiamare la pubblica derisione tanto che li facesse rientrare in sé
si soffermarono alcun poco a porre in derisione la melensaggine della letteratura degli antichi,
, sarcastico; improperio, villania; derisione, scherno. giamboni, 4-439:
, per lo più con scherno e derisione, favori o benefici fatti a qualcuno,
. con valore collett. sogghigni di derisione; scroscio di risa. serventese dei
risaréccio, sm. letter. espressione di derisione e dileggio; irrisione. rapini
, anche, scherno, beffa, derisione. mauro, xxvi-1-246: la signora
chi è oggetto di scherno e di derisione. g. m. cecchi,
; ridicolo, che suscita scherno e derisione. -rer estens.: che è di
2. proprietà di suscitare involontariamente la derisione e lo scherno. = voce dotta
risata ironica e beffarda, che esprime derisione e sarcasmo. deledda, v-79:
3. risata sarcastica, ironica, di derisione, di dileggio; atteggiamento di burla
scherno. -anche, con metonimia: derisione, dileggio, beffa, scherno.
altre tutti contrari. -oggetto di derisione, di dileggio; zimbello. esopo
sarà un continuo disprezzo di disprezzi e derisione di derisioni. d'annunzio, iii-1-309:
con sospetto critico, se non con derisione. -rinnovata capacità di comprensione,
ii-169: la peggiore, anzi pessima derisione si è far beffe di chi serve
fatto o oggetto che suscita ilarità o derisione (anche in espressioni esclamative).
così, davanti a tutti, con la derisione! rompergli in faccia? se egli
se credono che fossero da me per derisione inventati questi vocaboli di coreg- giati,
per ira di dio, minata, con derisione di quel regno, il quale,
: bisogna guardarsi bene dal ridurre la derisione a regola, dau'incitarla, dal sanzionarla
che possa movere la lor penna alla derisione. milizia, v-341: un satirico
sm. disus. beffa, dileggio, derisione, atto con cui si mette in
da sbeffeggiare. sbeffeggiaménto, sm. derisione, canzonatura, dileggio, beffa.
sbeffeggiare. sbeffeggiatura, sf. derisione, scherno, canzonatura malevola, accanita
sbèffo, sm. atto di derisione, gesto o frase di scherno.
di disprezzo e di scarsa considerazione; derisione aperta e palese nei confronti di una
), agg. fatto oggetto di derisione o di critiche pesanti e sarcastiche;
, re degli amoniti, fece in derisione scalvare e radere la barba e tagliare
alle illustri attiche scene / messe pure in derisione / socrate, padre di virtù morale
gengive pallidicce, con una smorfia di derisione. 3. opera muraria o
letter. espressione o atto di dileggio, derisione, beffa (anche nelle espressioni fare
ant. discorso o comportamento che esprime derisione, scherno, dileggio; ludibrio, vituperio
. scémo, scrégnu), sm. derisione malevola, che ferisce profondamente; disprezzo
gesto, azione o comportamento che manifesta derisione e disprezzo; offesa, ingiuria,
: gli schemi, le beffe e derisione fatte al tuo signore,...
con meton.: chi è oggetto di derisione aspra e umiliante o bersaglio di offese
: diventare oggetto di disprezzo e di derisione. giamboni, 67: non andare
incline all'ironia, al sarcasmo, alla derisione, a comportarsi con superficialità, a
per scherzo, con ironia, con derisione o per gioco, per produrre una
lo scherzo villano... è una derisione amara e nimica, piena di odio
. chi è oggetto di burle, della derisione e dei motteggi salaci altrui; zimbello
eseguiti in segno di disapprovazione o di derisione nei confronti di qualcuno.
e tediose tutte le scritture dicritica e di derisione fuori della circostanza in cui un pubblico
. bruno, xl-ii-447: cascarrò in derisione appo miei sco4. nella storia della
per irritar gli altri o metterli in derisione, senza sconciarsi ponto essi, ma conservando
. ant. dileggio, scherno, derisione. cini, 161: il rossore
scorbacchiatura, sf. dileggio, derisione, scherno, umiliazione nei confronti di
scornétta, sf. ant. dileggio, derisione, sbeffeggiamento (nella locuz. restare
presta il fianco alle beffe e alla derisione. f. f. frugoni
, anche, da scherno, da derisione, da dileggio di cui si sia fatti
. verri, i-332: vi vuole la derisione, il disprezzo, l'insulto,
et alla nenia cagnesca, in derisione dei paralitici di diciott'anni, dureza
sana leve. cavalca, iii-88: questa derisione volle cristo sostener per sodisfare per la
indi una semi-amnistia, ch'è una derisione: perdono a tutti, meno quasi tutti
. savinio, le; e, per derisione, si dice delle donne che prendendo at3-
, sm. ant. e letter. derisione, beffa, sprezzo, dileggio.
sf. ant. sprezzo, dileggio, derisione. persona o cosa.
sm. presa in giro, scherno, derisione, canzonatura. comisso, ii-350
sfottitura, sf. presa in giro, derisione, canzonatura. papini, ii-843:
2. espressione o manifestazione di derisione, di sarcasmo. carducci,
beffardo, sprezzante, con scherno e derisione. firenzuola, 2-323: sghignazzando
che è oggetto di scherno, di derisione. carducci, ii-6-323: lascio a
lunga, è sibilato e pigliato in derisione. f. casini, ii-4: perseguitato
lancia fischi, di richiamo o di derisione. buonarroti il giovane, 9-306:
264: le ironie su berlinguer, la derisione del 'sinistrese'... gli
, e che si chiama quasi per derisione socialista, o, con poca differenza,
sentendolo venire. sempre sofferte un'amara derisione come han voluto uscire del cioè dalle altre
3. tr. fare oggetto di derisione o di scherno in partic. con
non mi maraviglio più, ma con derisione è sopravvenuto un disprezzo. intrichi d'
per ira di dio, minata, con derisione di quel regno, il quale,
cagioni, perche vedesseno lo strazio e la derisione facea di lui. cavalca, 20-254
agg. invar. che è oggetto di derisione da parte del popolo.
bizzarro è occasione di scherno, di derisione. bibbiena, 62: giovanni vostro
è motivo o oggetto di scherno e di derisione o suscita ilarità, provoca il riso
de della quale nascerà figliuola che averà nome derisione. ottimo, i-91: la gola
7. che costituisce oggetto di derisione. pulci, 25-322: un'altra
sui suoi rami: il frutto della derisione. -estrapolare dal contesto; stralciare
torcendo il viso in ogni atto di derisione e di scherno. manzoni, pr.
la genialità. in demolizione. derisione, beffa. squèlla (squèla)
, di critiche negative o diffamatorie o di derisione beffarda; fare oggetto di parole brusche
strascicato, con un tono apparentemente di derisione per il figliuolo, ma che in realtà
questi strani ed infelici impegni che piuttosto derisione che venerazione recano alla cristiana religione,
cagioni, perche vedesseno lo strazio e la derisione facea di lui. novelle adespote,
con una smorfia di beffarda o maliziosa derisione. e. cecchi, 9-280
una smorfia di scherno, di maliziosa derisione, di irridente disprezzo. a.
sf. letter. ant. scherno, derisione, beffa. bibbia volgar
e largo; e sarai posta in derisione e subsannazióne, la quale sei capacissima
in disprezzo de'buoni e in derisione degli empi. sagredo, 1-89: erano
scioperaggine e di svario. 8. derisione, scherno. laude cortonesi, 1-ii-120
, per non tagliare gli sguardi di derisione che passavano al di sopra del suo
tediose tutte le scritture di critica e di derisione fuori della circostanza in cui un pubblico
e i miei comandi / son posti in derisione, i suoi temuti. foscolo,
/ essere oggetto di ludibrio o di derisione, di beffe da parte di tutti
in questo luogo... mette in derisione questa affettazione toscanevole, cruschevole, stomachevole
di scherno, di beffe, di derisione, ecc. - anche: chi è
o, anche, per beffa, per derisione. muratori, 10-ii-153: la sua
-persona che è oggetto di pubblico scherno o derisione; zimbello. canti carnascialeschi,
be anco saper questo, che per derisione de l'officio questi banditi, quando
. stare sul vergelio: essere oggetto di derisione, di burla. grazzini,
] che turbati dai venti non volino di derisione e di contento. boiardo, 1-10
due de'quali egli lo chiama per derisione 'vopisco'. vopisco in latino significa nascer
espongono al ludibrio del vulgo; e alla derisione dei saggi, che gli fanno crepare
: fischiata di disprezzo e di derisione. marinella, 375: subito
beffardo e sarcastico, mostrando scherno e derisione. imbriani, 8-49: «
che è motivo di disprezzo, di derisione. bruno, 3-869: cossì perseveri
sm. presa in giro, scherno, derisione, canzonatura. m.