, lisciarsi, attillarsi. non le deridere se esagerano. lo fanno per te
comisso, 1-15: io cercai di deridere la sua follia, ma non fu che
a uno: canzonare, dileggiare, deridere. burchiello 210: però volendo
disprezzo o spavalderia o strafottenza); deridere, schernire, canzonare; non prendere
a canzonare, a beffarsi, a deridere; che rivela animo o intenzione di
. burlare, canzonare; schernire, deridere; mettere in ridicolo, gabbare.
più amaro. si beffa per ridere e deridere; si beffeggia per umiliare o indurre
voce scherz., coniata dal goldoni per deridere il parlare antiquato e toscaneggiante di un
comisso, 1-15: io cercai di deridere la sua follia, ma non fu
v-396: far le bocche, è deridere uno, scontorcendo deformemente la bocca,
cantafèra da lui mal rimata a deridere crudamente i suoi propri malanni. viani,
canzóno). prendere in giro, deridere maliziosamente; burlare; ingannare. pananti
canzone: prendersi gioco, burlarsi, deridere, schernire. boccaccio, dee.
anche per protestare, canzonare, deridere. c. gozzi, i-95
vaghezza e una forza particolare specialmente di deridere. = calco meramente dimostrativo e
grammatici. 4. schernire, deridere. sacchetti, 209: così lui
a far il goffo buffone, e a deridere la mia affezione verso i miei figli
altri parti d'italia ho più volte udito deridere noi piemontesi, perché, i signori
. tozzi, i-467: a sentirla deridere [mia madre], mi ero
che più per far ridere, che per deridere, ha fin qui ragionato contra
e una forza particolare specialmente di deridere. moravia. i-408: erano ridotti a
gesti, mostallino a sperimentare e deridere, lui a moraleggiare, monica a buttarsi
sicura, le sciocchezze de'sogni cominciai a deridere. l. guicciardini, 159:
mia di me suol ridere, / e deridere / d'amor l'arco e la
anch'io, / ah, non deridere / l'affanno mio, / ché forse
i-1-141: è da fatui spregiare e deridere chi ricostituisce un testo autentico, spiega il
madre. calvino, 44: non deridere la vecchiaia, figlio, tu che hai
, 1-204: il maestro incominciò a deridere il suo timore e, quanto seppe
far beffe delle profezie, e non deridere le cose di dio. abati, 31
tumane miserie... è un deridere imtielo stesso, il quale, se
: questo non si chiama dimostrare, ma deridere l'immortalità dell'anima. gioberti,
ridere, molto meno ci ha da deridere e da fare beffe d'altrui.
, iii-1-438: dovevo sorridere e quasi deridere, dianzi, per non cedere altémpito
= voce dotta, lat. deridere * dileggiare ', comp. di
comp. di ridere 1 ridere, deridere '. deriditóre, agg. e
tr. (derìsio). ant. deridere, schernire. capitoli della
dirisióne, dirigióne), sf. il deridere; disprezzo, oltraggio, ludibrio,
le genti. -fare derisione: deridere, disprezzare, beffare. proverbia super
risus, part. pass, di deridere 1 deridere '; cfr. fr.
, part. pass, di deridere 1 deridere '; cfr. fr. dérision
derisivo, agg. che tende a deridere, abituato alla derisione, derisorio
deriso1 (part. pass, di deridere), agg. disprezzato, insultato
da dèrisus, part. pass, di deridere * deridere, schernire '.
, part. pass, di deridere * deridere, schernire '. derisoriaménte
derisòrio, agg. detto per deridere (una parola, un'esclamazione,
, part. pass, di dèridère 'deridere, schernire '. deriva,
), tr. { diléggio). deridere, schernire; prendersi gioco, farsi
dal lat. dèrisio -snis (da deridere 4 deridere '). dilégine,
. dèrisio -snis (da deridere 4 deridere '). dilégine, agg.
derisus, part. pass, di deridere 4 deridere '). dileguaménto
part. pass, di deridere 4 deridere '). dileguaménto, sm
diridere e deriv., v. deridere e deriv. dirière (dirièri
2. riprendere, rimproverare; deridere, schernire. bibbia volgar.,
che composi a bella posta / per deridere il demonio, / ed i magici
, i-1-141: è da fatui spregiare e deridere chi ricostituisce un testo autentico, spiega
: le schiere nimiche si ingegnavano a deridere la mia fiaba con de'freddi scherzi
pienamente all'intento se non lo fa deridere come frenetico e sciocco. -fanatico
burlare, farsi beffe, prendersi gioco; deridere, schernire. dante, vita
noncuranza; sottovalutare; farsi beffe, deridere. -anche: imbrogliare. guittone
tr. ant. prendere in giro, deridere. esopo volgar., 5-107:
tuoi figli. 22. beffare, deridere; ingannare, deludere (e sempre
3. ant. e letter. deridere, dileggiare, disprez- sare, irridere
, egli avea per antico costume di deridere eziandio le persone più letterate de'suoi
fare oggetto d'ironia. -anche: deridere, mettere in ridicolo. b.
.: cfr. ridere). deridere in modo beffardo, con acrimonia; mettere
, nome d'azione da irridere 4 deridere '; cfr. fr. irrision.
significato di 'prendersi gioco, deridere '. lussare1, tr.
, calunniare, diffamare, denigrare, deridere. albertano volgar., ii-155:
manicafèrro ': è voce foggiata scherzevolmente per deridere chi, come suol dirsi, manicherebbe
meccaniche, moveva il savio di pisa a deridere coloro che stimano poter esser falso in
a termine; mettere in riso: deridere; mettere in rovina: rovinare,
minchionare, tr. (minchióno). deridere, irri dere, canzonare
: 'minchionare 'è il latino 'deridere '. quell'aggiunta di 'fiera '
ferrari, ii-71: che cosa è il deridere, il celiare? consiste nel mistificare
. ant. schernire, beffeggiare, deridere; ingiuriare. 1. nelli
parini consacrò il suo immortale poemetto a deridere l'ozio e la mollezza e contribuì
malevoli, mescolando ironia e disprezzo; deridere, dileggiare, schernire, satireggiare,
, a disprezzare, a schernire, a deridere o, anche, a calunniare,
oggetto di burla e di scherno; deridere, dileggiare, mettere in ridicolo.
per niente dal popolo, e di lasciarsi deridere dagli amici suoi per affettazione di letteratura
quiete. fantoni, i-9: solo deridere devo le povere / follie degli uomini,
breve e non mai terminata novella a deridere i novellatori del decamerone, che non
quelle che adopera luciano ne'suoi opuscoli per deridere questo o quello. tommaseo, 15-254
overath] avrebbe anche potuto ridere e deridere e denunciare additando e riridendo le solite
articoli. -con uso attenuato: deridere, burlare. ghislanzoni, 1-62:
se già noi facesse per uccellare egli e deridere altri, come fece quel nuovo pesce
operetta lodandola per ciò che si poteva deridere o biasimare in essa, cioè la lunga
persona che è soli ta deridere o canzonare gli altri. calvino
breve e non mai terminata novella a deridere i novellatori del 'decamerone ', che
con un tanto di dotta prosopopea cominciai a deridere il modo goffo del responso e a
frase, parola, motto pungente diretto a deridere qualcuno, a prenderlo in giro,
, 1-204: il maestro incominciò a deridere il suo timore e, quanto seppe,
gioia dalla scoperta del codice o per deridere 1 trovatori delle notizie recondite. ferd
credere, / molti riti ecclesiastici a deridere / e dalla strada retta a retrocedere
credere, / molti riti ecclesiastici a deridere, / e dalla strada retta a retrocedere
. 17. per estens. deridere, mettere in ridicolo, canzonare;
scherzando offendere, / si vedrà vinto deridere. / oh che ridere, oh che
siccome qui la cercate altre volte col deridere salutarmente i difetti degli uomini e col
riride. 2. tr. deridere di nuovo, per l'ennesima volta.
.. avrebbe anche potuto ridere e deridere e denunciare additanto e riridendo le solite
, porre a riso o a risi: deridere, prendere in giro. liburnio
ci credere, / molti riti ecclesiastici a deridere, / e dalla strada retta a
), tr. { sbèffo). deridere, schernire, canzonare persone o anche
sbeffeggiare, tr. { sbefféggió). deridere, canzonare per 10 più crudelmente e
tr. ($bèrto). schernire, deridere con sarcasmo e con disprezzo una
, con valore attenuato, canzonare, deridere). n. villani,
. (sburlàccio, sburlacci). deridere, sbeffeggiare. giuglaris, 1-278:
. locuz. - appiccare gli scartocci: deridere, burlare. d alberti [s
. ant. anche schermito). deridere, canzonare, sbeffeggiare una persona;
13. tr. region. deridere, beffare, canzonare, prendere in
2. tr. burlare, deridere, prendere in giro. bacchelli,
maestra de'maestri, sbeffeggiare, deridere. marino, v-81: prima
bene. -prendere in giro, deridere, burlare. tommaso [s.
che è diretto a schernire, a deridere con espressioni sarcastiche e mordaci (un
scorbàcchio, scorbacchi). schernire, deridere, dileggiare pesantemente e clamorosamente qualcuno,
. 20. beffare, burlare; deridere, schernire. -anche buti, 2-822:
modo umiliante. -con valore attenuato: deridere, sbeffeggiare. - anche assol.
sfatatòrio, agg. diretto a deridere, a schernire. lami,
che lasagacità d'alcuni altri non segua a deridere negli italiani la boria di sfoggiare false
l'abitudine di prendere in giro, di deridere gli altri; beffatore, canzonatore.
caro signore ». 4. deridere sprezzantemente qualcuno. 5. gregorio magno
11. tr. schernire, deridere, disapprovare rumorosamente, in partic.
), tr. ant. beffare, deridere, svergognare. comazaro, 1-18:
, tr. ant. e letter. deridere, schernire, beffare con smorfie.
tr. (spernàcchio, spernacchi). deridere, soeffeggiare; mettere in ridicolo.
, tenere qualcuno in scarsa considerazione; deridere, schernire. -anche assol.
donne ed insieme tali stramberie da farsi deridere e deplorare da un'ora all'altra.
, tr. ant. e letter. deridere, beffeggiare. savonarola, iv-267
mi opprimeva. 10. denigrare, deridere. tassoni, viii-1-25: fughe non
allora è la volta degli uomini di deridere le donne, o peggio, di abusare
alfieri, i-151: primo io era a deridere la mia cleopatra..., su
sin dall'infanzia mia udiva i cancellieri deridere i magistrati e soverchiargli in ogni cosa
, lei si farebbe subito imbrogliare e deridere, io le farò da guida. g
gioia dalla scoperta del codice; o per deridere i trovatori delle notizie recondite.
3. ant. schernire, deridere, dileggiare. -anche asso!.
o con l'intento di beffare, deridere, schernire. cavalca, 9-26:
o guadagni o, anche, per deridere, per beffare. giovanni da samminiato
tutta sua di mordere scherzando, e di deridere i difetti ed i vizi de'suoi
lusinga ingannevole, volta per lo più a deridere, a schernire qualcuno.
eserciti la sua funzione di capovolgere e deridere i valori sui quali il sovrano basa