iacopone, 46-58: [vergogna] con deo me coniogne nella sua dolce abbracciata.
decalogo, v-423-148: per quel pecato deo li fa abissare. bianco da siena,
corte, / adornate ed acconciate, che deo t'apra le porte. carducci,
natura in voi poderosa, / ma deo pensatamente, u'non è foglia,
so dir se non « merzé, per deo! ». giamboni, 42:
ne potesse. dante, 11-9: deo, quanto fie poca addimoranza, / secondo
en abundanza. dante, n-13: deo, quanto fie poca addimoranza, / secondo
quale era adorato malcometto ed era tenuto deo. questi mercatanti l'adoraro come idio
corte, / adomate ed accònciate, che deo t'apra le porte. dante,
43-5: adonqua, lassome, che fare deo? idem, i-39- 183:
guardate. / non, per deo, v'afaitate, / che laccio è
, / voi chiamo, com'altri fa deo, / tantosto liber mi veo.
iacopone, 38-60: l'offesa de deo lègame ad amar la vendetta, /
li 'nferme amistanza. idem, 60-16: deo no alberga en core stretto: tant'
so en cademento. / o sire deo, adiuta la sconfitta! / la
58-70: penso che 'n molto affranto / deo te deia ponire. affrantura,
, vii-i (14): ahi, deo, che dolorosa / ragione aggio de
guinizelli, iv-25 (6-61): ahi deo, non so che faccia né in
porrai albergare. idem, 60-16: deo no alberga en core stretto: tant'è
vezato responne com'è uso: / « deo sì è piatuso, lo me porrà
: tu allegi falsamente, / ca deo mai non perdona si non è penitente
t'è opo allitare: / salire a deo, che è redetate, / che
(io): amore meo, se deo m'alongi noia, / e gioia
parte d'aquilone, / de contra deo altissimo fo la tua entenzione: / subito
essere engrato, / tanto ben che deo t'ha dato! / vive sempre ennamorato
guittone, 7-9: ahi, deo, che dolorosa / ragione aggio de
. iacopone, 21-54: pregote, deo beato, che m'aiuti al passaio,
iacopone, 73-44: lo voler de deo gli è 'nfuso, che 'l suo
iacopone, 89-5: un arbore è da deo piantato, / lo quale amore è
/ si non ten belanza ritta, a deo ne va appellazione. cavalca, iv-135
me no lascia solo un'ura. / deo, che folle natura -elio m'apresel
, / adornate ed acconciate, che deo t'apra le porte. dante, inf
d'aquilone, / de con tra deo altissimo fo la tua entenzione: / subito
/ benedetto el dì e l'ora che deo lo volse e turrita, si sollevava in
cielo d'alcamo, 102: deo lo volesse, vitama, ca te
iacopone, 88-18: e recurramo a deo, en cui è '1 sapire /
: amor che non è iusto, da deo è tutto assumeva un'aria di attesa religiosa
d'esser attuito: / adiuta, deo enfenito! attumulare, tr. (
, 49-6: e piaccia vo per deo di non soffrire / ch'eo mai v'
l'audito: / lo verbo de deo enfenito / darse a morte per me trare
avvenente. lacopone, 43-122: deo per sua bontà sì ha formato /
non abi l'umilitate, però da deo fui reprobata. dante, vita nuova
basilicae nominantur, quia ibi regi omnium deo cultus et sacrificia offeruntur ».
resurger fuor della bassura, / se deo noi tragga lui ah'innorranza? d'
che avea il tempio de amone, antiquo deo, / e, sì come
44-5: la prima orazione, che a deo l'om dega fare, / che
rustico, vi-1-167 (31-10): deo, che maraviglia sembrarla / a dir
stesso momento, un sommesso ma distinto « deo gratias ». gioberti, iii-287:
elli offerrebboro delle loro cose a quello che deo che là fosse. boccaccio,
brutata, / che non hai altro deo, si non d'empir lo vente.
vedere, e del mondo e di deo. -legittimo, non adulterino (
, 22-49: o casa tribulata, che deo l'ha aban- donata, / ca
caldo, / no lo m'ha deo revelato. dante, inf., 3-87
sante, cappe longhe, cappe da deo. panzini, ii-289: avrebbero dovuto
: la cari- tate iogne e con deo me coniogne: / iogne la vilitate co
brutata, / che non hai altro deo, si non d'empir lo vente.
vera- simente / se'cristo omnipotente et deo carnato. 4. agg.
, quanno tu gli guardavi, / che deo ce contemplavi 'n quella carne velata?
, / granne è l'onore che a deo fai, / quanno en lui stai
s'apella, / cità de l'alto deo, nova, preclara e bella,
, / ché sete empitati, da deo vocati, / a gloriare / a renno
potendo sì fasciare / e l'alto deo legare, co fussi destituto! sassetti,
figliuola d'uomo mortale, ma di deo ». petrarca, 29-41: e non
ben pò viver gloriuso, ché vede deo per veretate. dante, conv.,
/ co non te consumava, mate de deo vocata? compagni, 1-16: sentendo
splende 'n la 'ntelligenzla del cielo / deo creator, più che 'n nostr'occhi 'l
consegue, al primero, / del giusto deo beato compimento. iacopone, 2-20:
una cictade nobele, / facta da deo verace, / de sanctitate piena. /
quanno tu gli guardavi, / che deo ce contemplavi 'n quella carne velata?
medeca- mente: / contra l'offeso deo dàgli dolor pognente, / contra la
: la dea rispose: -certo adoro deo; / ché fuor di lui ogni altra
senza rancura: / « raynaldo, deo te dia mala ventura; / unda
tacopone, 24-110: lo tempo a deo furo ed hogli sottratto, / e
la cavra senza rancura: / « deo ve dia mala ventura; / de chi
scappatina a napoli. verga, 4-26: deo gratias! deo gratias! lo combiniamo
verga, 4-26: deo gratias! deo gratias! lo combiniamo questo matrimonio,
sentite. poesie bolognesi, v-336-28: or deo ne lodo ch'eo son conuscuta,
. iacopone, 2-40: maria porta deo omo, ciascun serva 'l suo
da bascapè, v-187-42: l'altissimo deo creatore, / de tuti ben comenzadore,
da colle, vi-1-228 (2-13): deo, ch'or vedess'io pur qual
la cavra senza rancura: / « deo ve dia mala ventur. '.;
/ ché sete envi- tati, da deo vocati, / a gloriare / a renno
splende 'n la 'ntelligenzia del cielo / deo creator, più che 'n no- str'
al pri- mero, / del giusto deo beato compimento. passavanti, 142:
vizza a un così compunto e disciplinato deo gratias, che veniva voglia di prenderla
e concordia, e perciò fo chiamato deo de pace. g. quirini, ix-16
paternoster, v-175-1: pater noster, a deo me confesso / mia colpa d'one
a chi ce sa entrare; / con deo se conforma e prende la norma /
gioia e confortaménto / di bon cor deo pigliare, / vedendomi in cotanta benenanza.
, xiv-71: amor, merzé, per deo, vi confortate, / ed a
, 71-31: la cantate iogne e con deo me coniogne: / iogne la vilitate
44-20: e1 primo pan ten con deo ne la gran sua delettanza; l'
poesie bolognesi, xxxv1- 768: or deo ne lodo ch'eo son conuscuta, /
/ ed, en quanto omo, a deo farò soiace- mento: / farocce iognemento
cielo d'alcamo, 102: deo lo volesse, vitama, ca te
ma ancor de ipso; deus de deo... e quindi è che disse
è opo allitare: / salire a deo, che è redetate, / che tua
vo piace, fare, / ché sete deo ed omo però fatto. s. agostino
mede- camente: / contra l'offeso deo dàgli dolor pognente, / contra la
de tre medecamente: / contra l'offeso deo dàgli dolor pognente, / contra la
. poesie bolognesi, xxxv-1-768: or deo ne lodo ch'eo son conuscuta, /
). latini, i-2479: ahi deo, quante fiate / [la morte]
dura, / ché a l'alma tolle deo e corrompei sua natura. m.
carne pura, / suma creatura en deo communicata, / de virgo nata senza cor-
caldo, / no lo m'ha deo revelato. / honne bona consciènzia /
, / che de 10 star con deo hai costumanza, / lo deletto méttete a
a l'alma e l'alma a deo piacere. iacopone, 90-155: tutte le
t'è opo allitare: / salire a deo, che è redetate, / che
splende 'n la 'ntelligenzia del cielo / deo creator, più che 'n no- str'
crescenno, / tanto più trova en deo la smesuranza. chiaro davanzali, ii-324:
44-5: la prima orazione, che a deo tom dega fare, / che lo
ha''l quasi affollato, / e crucifìgi deo ne l'alma sia, / con
meo, / così m'aiuti deo, / che già per altro a voi
e d'onni emperio adomata, / da deo santo ch'era amata. latini,
dal recipiente: / non è sufficiente a deo nullo creato: i lo enfinito
nel mezzo de la volta è 'l deo d'amore, / che tiene ne la
temporale? angiolieri, 26-14: se deo, ch'è segnor, mi benedica,
argento de li troiani, da capo deo lavinia soa filia a molie ad enea.
amico, che parlare savreste davante a deo. guinizelli, iv-23 (5-52):
iv-23 (5-52): donna, deo mi dirà, che presumisti? / siando
v'amo, dea, che non faccio deo, / e sson più vostro assai
lo paga- raio, / ed enfia deo e l'omo pace sì metteraio, /
al figur. guittone, 54-12: deo che mal aggia e mia fede e mio
partiva dal testo: « gloria in excelsis deo et in terra pax hominibus bonae voluntatis
. / viva lo 'mperadore, graz'a deo; / intendi, bella, quello
medeca- mente: / contra l'offeso deo dàgli dolor pognente, / contra la
deforma la belleza ch'era simele a deo, / e fasse omo sì reo,
fiata / la deità de l'alto deo d'amore. iacopone, 69-140: chi
giacomo da lentini, 8-41: deo, com'agio falluto, / che
delicanza: / en te porti forma de deo gran sire; / ben pòi gaudire
per- cussure: / la prima offende deo, ched è suo creature; /
odorizzazione (da odore). deo gratias (anche deogratias), locuz.
iddio che consoli voi e loro. deo gratias. manzoni, pr. sp.
s. v.]: 'dite deo gratias '. e anco * dire
gratias '. e anco * dire deo gratias! '. vale ringraziare dio di
intendesi parlare per loro, dicono 'deo gratias 'dopo l'epistola, ringraziando
= dal lat. liturg. deo gratias [agamus] * [rendiamo]
-figur. iacopone, 35-72: deo ne 'mpazao, / si comparao cotal
/ si alcun ne campa, sì pò deo laudare. dante, 10-20: priego
le vertute, ensemor congregate, / a deo sì fanno granne lamentanza: /
, potendo sì fasciare / e l'alto deo legare, co fussi destituito! magalotti
nel mezzo de la volta è '1 deo d'amore, / che tiene ne la
entrar en vassallaio, / simiglianza de deo c'aio, deturparla en va- netate
umilitade. iacopone, 89-51: pregai deo devotamente / c'al salir me fosse iuvente
segnoria devotamente, che vui, per deo e per lo vostro onore, secundo
iacopone, 47-26: so securo che deo è bono; la bontà de'essere
sua intelligenzia, la quale elli ha da deo, dominia li omori, e compone
ha''l quasi affollato, / e crucifigi deo ne l'alma sia, / con
sentia dir dietro spesse fiate: / « deo, per qual dignitate / così leggiadro
: a vui, sì corno ad altro deo in terra in lo quale è onne
maiestate. federico ii, 1-23: o deo, corno fui matto, / quando
vita nuova, 7 (48): deo, per qual dignitate / così leggiadro
delettanza vide senza duramente; / a deo fa tu salimento, esso sol te pò
; / e ben è vita maledetta perder deo per tal boccone. francesco da barberino
creature, / e denante al iusto deo sì fa molto gran romure, /
de'tetti. guittone, 42-4: deo, con dimandi ciò che t'ho donato
, demostra lo peccato: / « deo ne seria offeso e tu seri dannato »
/ quanto laudare, amar, servir deo tee / demostra ognora a mee,
creature, / e denante al iusto deo si fa molto gran romure, /
40-16: como porrai far pace enfra deo e l'om mondano, / ca
, / ca l'om voi esser deo e deo voi l'om sottano? ristoro
ca l'om voi esser deo e deo voi l'om sottano? ristoro,
religiosi e li aministratori dela fede de deo, e pòsaro ch'elli significava pace
pace e concordia, et emperciò fo chiamato deo de pace. angiolieri, 75-14:
splende in la intelligenza de lo cielo / deo creator, più che 'n nostri occhi
, ii-152: santus, santus, santus deo, / chi ne la vergine venisti
figliuola d'uomo mortale, ma di deo ». idem, inf., 1-72
: sopra ad ogn'altro loco apollo deo / questo amò in terra dal surgente fonte
: a vui, sì corno ad altro deo in terra in lo quale è onne
amico, che parlare savreste davante a deo. -con l'aiuto, con
so dir se non « merzé, per deo! ». giacomino pugliese, ii-123
. giacomino pugliese, ii-123: oi deo, perché m'hai posto in tale
iranza? tommaso di sasso, 2-6: deo, che folle natura -elio [amore
m'aprese! monte, ii-377: ai deo, merzé! che fia di me
ladroni furtando. dante, vi-9: deo, quanto fie poca addimoranza, / secondo
guittone, ii-205: amore meo, se deo m'alongi noia, / e gioia
310: allora quelli maggiori conobbero lo deo, e le divine saette, e sentirò
, 107: santus, santus, santus deo / che 'n la vergine venisti,
. iacopone, 66-5: o deo de dirittanza, corno m'èi sì en-
nome detto. guittone, xix-15: deo com hailo sofrito / deritto pera e torto
iv-167 (34-3): angel di deo simiglia in ciascun atto / questa giovane
guinizelli, iv-39 (24-13): deo e natura e il mondo in gradi mise
desplico: / non àbbero timore de deo, / e né de nullo santu seo
s'amore è distretta volontate, / per deo!, madonna, in ciò considerate
, quella del mondo e quella di deo; e dimostra perché il mondo è cieco
e concordia, e emperciò fo chiamato deo de pace e pò- sarolo caldo,
non dovessimo conòsciare e considerare l'alto deo ne la sua potenzia. bartolomeo da
; / che no è altro se non deo devisare. guittone, i-15-16: ma
guittone, xxv-72: ma se legge né deo no l'empo- nesse, / né
. guittone, ii-210: ahi, deo, che dolorosa / ragione aggio de
deforma la belleza ch'era simele a deo, / e fasse omo sì reo,
con tutto 'l suo convento; / deo potea ben refar la domo, / ma
• itaque munus homini datur, donum deo. unde etiam in templis donaria dicimus »
s'apella, / cità de l'alto deo, nova, preclara e bella,
itaque munus homini da tur, donum deo ». donóso, agg.
angelico, ossia il 4 gloria in exelsis deo '. tommaseo [s.
significare così il 4 gloria in excelsis deo 'che cantasi nella messa, come
son dotate. bonichi, 127: poi deo creò adamo, / lui che fu
/ quanto laudare, amar, servir deo tee / demostra ognora a mee. dante
: adonqua, lasso me, che fare deo? chiaro davanzati, ii-328: poi
la compensazione, od altro simile; apollo deo / questo amò in terra dal surgente fonte
è una cictade nobele, facta da deo verace, / de sanctitate piena.
cusì forte, / che li tolle deo e i santi e l'angeli con lor
me no lascia solo un'ura. / deo, che folle natura -elio m'aprese
l'occhio, che 'n ciel vede deo. / vedete ben s'i'debbi'aver
desio. iacopone, 5-29: a deo [anema mia] fa'tu salimento,
, considerazione. guittone, xix-15: deo, com hailo sofrito / deritto pera
domanda. poesie bolognesi, v-341-3: deo, alto pare, re de gloria,
52-1): se tu pensi che deo t'ha dato essenza / e molti beni
. nam latinitas proprie non dicit de deo nisi essentiam; substantiam vero non proprie
cinque. monte, ii-377: ai deo, merzé! che fia di me,
. faba, 63: plaza a deo dare a me grazia e forza da
: amor che non è iusto, da deo è reprovato: / parlanno va
cusì forte, / che li tolle deo e i santi e l'angeli con lor
ma faccio el tratto, / e deo el volesse che fosse ratto! / star
22-28: aio un figlio ordenato, che deo l'ha fabrecato: / con meco
/ donde fabula sia poi d'ogni deo. boiardo, 1-42: senza alcuno argu-
se voi non lo amate: / ché deo 'chi l'ama merta in cento tanto
giacomo da lentini, 22: deo, com'agio falluto, / che
en uno stato, / che sempre de deo trovi pascemento. cino o anonimo,
: tu allegi falsamente, / ca deo mai non perdona si non è penitente.
errore. lacopone, 16-n: deo, a cui non fo celato, ha
, ma faccio el tratto, / e deo el volesse che fosse ratto! dante
lo comune vi era castellano nanni di deo, farinaiuolo. buonarroti il giovane,
potendo si fasciare / e l'alto deo legare, co fussi destituto! cavalca,
splende in la intelligenza de lo cielo / deo creator, più pure ad altro
consegue al primero / del giusto deo beato compimento. guardano!
mal mi dol; ma più per deo / éme lo vostro, amor, crudele
cusì forte, / che li tolle deo e i santi e l'angeli con lor
a tener mente -le virtù orrate / che deo v'à date -sì compiutamente / sì
, francamente. guittone, 53-13: deo, mala donna, siatene segnore /
eo sì lo pagaraio, / ed enfia deo e l'omo pace sì metteraio,
, / zo è: la festa de deo ben guardare, / andar a la
iacopone, 64-73: sete envitati, da deo vocati, / a gloriare / a
dir dietro spesse fiate: / « deo, per qual dignitate / così leggiadro
: a vui, sì corno ad altro deo in terra in lo quale è omne
figliuola d'uomo mortale, ma di deo ». idem, par., 13-14
sua fortura. cino, iii-8-3: deo, po'm'hai degnato / di vii
/ e piacerne el suo essere bono da deo creato; / de stare en lui
338: dico: « oi sire / deo, cotale fenita / facesse la mia
donde fabula sia poi d'ogni deo. = voce dotta, lat
no lascia solo un'ura. / deo, che folle natura -elio m'aprese!
iacopone, 38-61: l'offesa de deo legame ad amar la vendetta, /
torrigiano, 315: dette a natura deo la maestate, / e da la
ché eo lo voglio iettare per esser a deo graziosa, / e corno deventi formosa
. stefano protonotaro, 3-48: oi deo, che forte visco / mi par
da messina, 235: oi, siri deo, con forte fu lo punto /
ferita cusì forte, / che li tolle deo e i santi e l'angeli con
, 235: [0] i siri deo, con forte fu lo punto /
. faba, 63: plaza a deo dare a me grazia e forza de
sue di rami frondenti e priega lo deo del luogo. boiardo, 3-131:
/ la dea rispose: -certo adoro deo; / ché fuor di lui ogni altra
filosofi. cino, iii8- 37: deo, come son fora / di tutto bon
a'futuri fati, per comandamento dello deo non creduta mai da'troiani. petrarca
comp. dall'imp. di gabbare e deo (dio). gabbadònne { gabba
amico, che parlare savreste davante a deo. -ant. disprezzare, non
a mal grado del mondo e di deo. angiolieri, vi-1-362 (53-14):
ardito, / più d'altro amante deo aver fin core. federico ii, 2-12
: / en te porti forma de deo gran sire; / ben pòi gaudire,
, 52-3: -merzé, per deo! -tu vien'molto gecchito. folgore
te verràne / e la virtù de deo farà umbratura: / sempre vergene te
, / granne è l'onore che a deo fai, / quanno en lui stai
g. cavalcanti, i-136: o deo, che sembra quando li occhi gira
angiolieri, vi-1-322 (23-14): se deo, ch'è segnor, mi
quanno tu gli guardavi, / che deo ce contemplavi 'n quella carne velata?
. iacopone, 47-8: tanti beni deo t'ha fatti per novello e per antico
, derivata dall'abbreviazione della formula soli deo gloria. tosi, 2-38: i
inizia con le parole gloria in excelsis deo. -per estens.: la parte della
cantare, / ché sete envitati, da deo vocati, / a gloriare / a
guinizelli, iv-39 (24-12): deo e natura e il mondo in gradi
: l'obediente lion che deo g'à ilio mandao / la tomba entro
vertute, ensemor congregate, / a deo sì fanno granne lamentanza. bibbia volgar.
maestro torrigiano, 315: dette a natura deo la mae- state, / e da
(ed è ricalcato sul latino liturgico deo gratias). cavalca, ii-10:
24: viva lo 'mperadore, graz'a deo; / intendi, bella, quello
. faba, 60: plaza a deo dare a me grazia e forza de
eo lo voglio iettare per esser a deo graziosa. bibbia volgar., iv-543:
, 89-18: si per te vengo a deo servire, / a deo m'averai
te vengo a deo servire, / a deo m'averai guadagnato. bibbia volgar.
, v-436- 37: sì prego deo che guarda sia / del me segnor en
'l piagar quasi a morte. / ma deo di guerigion feceli dono, / ed
52-3): se tu pensi che deo t'ha dato essenza / e molti beni
è retto e gubernato da l'alto deo onnipotente. francesco da barberino, 254
). faba, xxviii-14: a deo del celo e santa maria vergene matre
quale era adorato malcometto ed era tenuto deo. questi mercatanti l'adoraro come idio
omo sia creato / a la emmagen di deo e semiglianza. bibbia volgar.,
/ no inpagorenno mica; / da deo era infiammata. = variante di impaurire
eo deggio oservare quella legge ch'a deo più piace. fazio, i-27-80: in
. faba, 50: vui per deo e per lo vostro onore segundo la
64-61: venite a cantare, ché deo pò om trovare, i che 'n
. neri de'visdomini, 244: deo, in che forte punto mi
pronom. iacopone, 66-5: o deo de dirittanza, corno m'èi sì
cantare, / ché sete envitati, da deo vocati, / a gloriare / a
cantare, / ché sete envitati, da deo vocati / a gloriare / a renno
luca, ii-14: « gloria in excelsis deo ». in extènso, locuz
; / e ben è vita maledetta perder deo per tal boccone. straparola, ii-23
). anonimo, i-475: ben deo ornai laudare / e volentier servire /
, 40-15: como porrai far pace enfra deo e l'om mondano, / ca
mondano, / ca l'om voi esser deo e deo voi l'om sottano?
/ ca l'om voi esser deo e deo voi l'om sottano? boccaccio,
iacopone, 62-2: o francesco, da deo cristo amato, en te s'ène
; genio. guittone, 54-4: deo, che mal aggia e mia fede e
, / veder preso colui ch'è fatto deo / da tardi ingegni rintuzzati e sciocchi
credenza et lo tua coraio agi in deo fermamente, et guardati che lo ingenio
somecta; che per lo potere de deo de lo cielo, io cofondarò lu
/ e piacerne el suo essere bono da deo creato; / de stare en lui
soria, / quand'el da la deo parte ge dis: ave, maria.
/ che glie tolle la bellezza che da deo era insignita. 3. intr
uno sapio omo de grecia, et intanno deo la lege ad 11 greci.
in la intelligenza de lo cielo / deo creator, più che 'n nostri occhi 'l
, affetto. guittone, 14-2: deo, che ben aggia il cor meo,
, vii-506 (50-2): cui deo ha dato sane le sue membra /
sentite voi intonare: 'gloria in excelsis deo '? boiardo, 3-151: il canto
vigliosa. botta, 5-70: emanuele de deo, giovane invasato delle opinioni nuove e
, 73-6: aguardate esto mercato, che deo patre ci ha envestito; / angeli
l'audito: / lo verbo de deo enfinito darse a morte per me trare
sciarà in futurum, ne farò menzione, deo dante; in pro- cessu, et
di massa, 370: o deo, che invisibol lo facesti [l'amore
, / ché sete envitati, da deo vocati, / a gloriare / a
giacomino pugliese, 180: oi deo, perché m'ài posto in tale
la fato custa carta cum voluntate di deo e de sancta maria e de sanctu simplichi
me iogne, / però che con deo me coniogne ne la sua dolce abbracciata
] mi mise il laccio, / un'deo sono allacciato. bonagiunta, lxiii-76:
voi guardiate; / non, per deo, v'afaitate, / ché laccio è
eo mi partivi / e dissi « a deo v'acomando », / la bella
lagne, / checché avvenisse pure: gratias deo, / diceva con le voci dentro
e di pianto, / dàmmi, per deo, de la gioia alquanto. giovanni
greggia / forese. cino, iii-8-55: deo, che farò, lasso / di
. guittone, 48-7: si consigli deo me 'n ogne lato, / com'eo
quanno tu gli guardavi, / che deo ce contemplavi 'n quella carne velata?
cfr. laudore. laus deo, locuz. lat. che si scriveva
operazione. onde familiarmente 'dire laus deo 'è dichiarare d'aver finito e
s. v.]: * laus deo ', in modo ironico usasi pure
/ disse l'altra comadre: « per deo, quel buxo stagna, /
caducità della vita umana, xxxv-1-664: « deo », dis quellor ch'a la
viso meo, / ver non creder sia deo. bambagiuoli, xxxvii-25: a grave
vita nuova, 7-4 (48): deo, per qual dignitate / così leggiadro
non sete, né leon, par deo, / ma cosa che non po né
. giacomino pugliese, 180: oi deo, perché m'ài posto in tale
/ voi chiamo, com'altri fa deo, / tantosto libero mi veo. dante
savonarola, i-7: io testifico 'coram deo et in veritate 'dico che io
miracole de roma, xxviii-437: de celo deo venire lo rege de lo munno,
di limo. guittone, xx-63: deo, che mosse sé sempre a ragione,
enten- dete, ch'io giuro per deo / che 'l frutto sempre deventa più
in iscambio delle voci compiute 'mai deo sì, mai deo no '. goldoni
voci compiute 'mai deo sì, mai deo no '. goldoni, i-1019:
pascoli, 1055: amore, a deo! quanto mi fu già caro /
. faba, xxviii-17: lo signore deo ve dia la sua grazia e bona
guittone, 33-14: or piacciavi, per deo, donna piagente, / de daremi
iscambio delle voci compiute, 4 mai deo sì, mai deo no '.
, 4 mai deo sì, mai deo no '. 2. locuz.
cose. iacopone, 2-55: mate de deo vocata. dante, par.,
suoi giudizi. dare, amar, servir deo tee / demostra ognora a mee.
maestro torrigiano, 315: dette a natura deo la mae- state. imperiali, 4-101
voce esso iettava: « miserere, deo, al cecato) •. petrarca,
sol per servire en la magion de deo, / sì come sento e veo.
. guittone, 24-1: ahi, deo, chi vide mai tal malattia /
che cos'altra mai (fe chedo a deo), / ma non de quello
= comp. da mai rafforzativo e deo 1 dio '; cfr. fr.
quella malatia, / s'el plas a deo, ke perigol ge sia ».
senza rancura: / « rainaldo, deo te dia malaventura ». -per
rustico, vi-i-188 (48-10): deo, come son lontan dal me'pensiero
antichi. guittone, 9-2: se deo -m'aiuti, amor, peccato fate,
dir; ma non già devisare / che deo, che mosse sé sempre a ragione
). iacopone, 14-46: da deo sì la maledice, ché 'l ben
che està tua nora dice, che deo la maledice! la spagna, 3-2:
. pucciandone, xxxv-i- 336: deo vi lassi trovar miglior servente, /
ahi, mala noia, mal vo doni deo, / che mal dicente a forza
messo; / eo n'aban- donai deo, ancora mi ensteso, / toiando le
reponne com'è uso: / deo sì è piatuso, lo me porrà parcire
lentino. compagnetto da prato, 232: deo! corno mi fa morire / tomo
gio', che 'l core spera, / deo considerare i con senno e con pacienza
per lo dolor perdonaise l'offesa de deo fera: / e sì en questa manera
, volendo medesimo viddi in manifesto lo deo in chiaro lume giustificar in iscritto la causa
conti di antichi cavalieri, 1-15: a deo signore non piaccia che l'anima de
clamo marcé al me segniore / patre deo e creatore. lamento della sposa padovana
/ voi chiamo, com'altri fa deo. guinizelli, xxxv-n-457: allor [
, / veder preso colui ch'è fatto deo / da tardi ingegni rintuzzati e sciocchi
la quale entro le tre sante de deo in spicial matrona nu avemo alieta, sia
. guittone, 85-3: ahi, deo! chi vide mai donna vezata /
minti: / contra l'offesa i deo dàli dulur'pognente, / contra la
guittone, xlviii-21: non già permette deo, / dice apostul, tentare /
, 10-91: cantando * gloria in excelsis deo 'e altri belli salmi ad onore
. guittone, vii-4: ahi, deo, che dolorosa / ragione aggio de dire
, quartiere. guittone, xix-45: deo di guerigion feceli dono, / ed
dì observere: / el nomo de deo invà noi menzo- nare, / ni
'n dispetto / del signor nostro dibonaire deo, / per lo spiacente, che
! vatène? / meo sire, a deo t'aco- manno, / ché ti
, 10-2: amor merzé, per deo, merzé, merzede / del gran torto
niccolò del rosso, 159-1 x: oi deo, mercé, qual è quela crepa
momento, un sommesso ma distinto « deo gratias ». arlia, 344: finalmente
oimè che dite, amor? merzé per deo, / ch'eo no oso vietar
del decalogo, v-420-20: el nomo de deo invà noi menzonare, / ni in
ellittiche. dante, xlix-24: o deo, qual maraviglia / voler cadere in
no ripiglia / che tre ed uno deo l'amore sia, / se non quand'
. cino, iii-101-59: donna, per deo pensate / ched e'però vi fe'
per lo dolor perdonaise l'offesa de deo fera: / e ssì 'n questa mainera
: aguardate a esto mercato, / che deo paté ci à envistito. idem,
xiii-17: ah, ben d'amor, deo merzé, con bel sovra, /
. guittone, 43-1: merzé per deo, / ch'eo non oso vietar
: ora considerate, amor, per deo, / se deio meo -servire / degio
a stagione. pucciandone, xxxv-1-336: deo vi lassi trovar miglior servente, /
i-24: quale... esser deo, / poi tale donna intende il meo
, vii-527 (71-2): o vero deo, che gli omini universi / governi
meo, / ver non creder sia deo, / né vita, appresso d'esta
repubblica. botta, 5-70: emanuele de deo, giovane invasato delle opinioni nuove e
compagnetto da prato, 232: deo! corno mi fa morire / l'omo
guittone, 48-8: e sì consigli deo me 'n ogne lato, / com'
. cino, xxxv-11-642: chiesi per deo e per pietà di meve / che con
m'è bello. dante, vi-11: deo, quanto f'ie poca addimoranza,
vicende. pucciandone, 355: deo vi lassi trovar miglior servente, / e
che m'adori, ched i'son tu'deo. f. scarlatti, lxxxviii-11-550:
« costui è 'gloria in excelsis deo et in terra pax hominibus bonae volun-
scusanza n'aio; / pregote, deo beato, / che ne m'adiuti
salva meo parlare. dante, vi-10: deo, quanto fie poca addimoranza, /
amo, dea, che non faccio deo, / e son più vostro assai che
botta, 5-70: emanuele de deo... fu punito coll'ultimo supplizio
, / che l'anema à da deo, / non vói mirare altroi / che
voce isso iettava: « miserere, deo, al cecato! ». dante,
ne la sancta scrip- tura / da deo pronuncziata: / 'n apocalipsi legese tucta
vita nuova, 38-2 (112): deo, che penserò è questo, che
pascoli, 1055: amore, a deo! quanto mi fu già caro /
facean vedere, e del mondo e di deo. g. villani, 1-29:
a mal grado del mondo e di deo. iacopone, 1-32-59: lo mondo
demaitina ie vigneron, / s'a deo plaxe, sì s'acordaron.
cielo < £alcamo, 104: « deo lo volesse, vitama -ca te fosse
. guittone, 117-9: ahi, deo! perché non m'ave morto amore?
chiaro davanzali, xxvi-65: prego sire deo / che quella guisa ch'eo / moro
figliuola d'uomo mortale, ma di deo. idem, conv., iii-n-13:
. onesto da bologna, lxv-5-21: deo, teme questi cusì mortalmente / solo
quella vanno. guittone, xxvii-24: quanto deo, sua merzé, dato n'avea
guittone, viii-33: voi, mi deo, sete e mia vita e mia
, / voi chiamo, com'altri fa deo, / tantosto liber mi veo.
vede ed ode / e'viene pietoso / deo, lassa me vedere / sì bel
vita. guittone, xix-44: ma deo di guerigion feceli dono, / ed
stato. dante, xlix-26: o deo, qual maraviglia / voler cadere in
; / ché l'officio è sio, deo lo peccato esconta; / cà,
iacopone, 1-71-2: o francesco, da deo amato, / cristo in te ne
da pisa, lxiii-197: perché d'amor deo saver far saggio, / com'orno
de tale disianza / non piaccia a deo ch'io mai possa movere. dante
e canzoni, 7-3: amor, per deo, più non posso sofrire / tanto
vita umana, xxxv-1-655: empri- mament deo e la soa figura / sì te creà
natura discese, / ch'amore è, deo d'umano. dante, inf.,
/ disse l'altra comadre: « per deo, quel buxo stagna, / ché
procede. rime anonime, xxxvii-200: deo, lassatim'andare / a veder lo
nettanno; / sì la benedica deo, / co'eli'è reposo meo!
palermo o federico ii, 426: o deo, corno fui matto, / quando
aldobrandino di cambio, ii-14: per deo, madonna, non mi siate cara:
iacoòone, 1-79-51: eo so'enfinito deo, / ciascheun gusta æl meo,
ne gusta 'l frutto, / si deo no i fa '1 condutto, ca
una cic- tade nobele, facta da deo verace, / de sanctitade piena.
). poesie bolognesi, v-341-3: deo, alto pare, re de gloria,
necessità. rime anonime, xxxvii-200: deo, lassatim'andare / a veder lo
ch'ell'è vero per la voluntà de deo quello che la nominanza ve raportò.
ne son nominate / per questo nome 'deo 'primera aprenda. dante, par
. chiaro davanzati, xlvii-31: deo, che il mi contraria / non
iacopone, 1-56-7: tanti beni deo t'à fatti / per novello e
'o': ottimo nelle iscrizioni latine 'deo, optimo, maximo 'e anco nelle
g. cavalcanti, i-136: o deo, che sembra quando li occhi gira /
mentale orazione, quella occulto rènno a deo, / e lo cor 'n serrato à
ed ode / e'viene pietoso / deo, lassa me vedere / si bel viso
51: ad vui si corno ad altro deo in terra in lo quale è
ugo di massa, 370: o deo, che invisibol lo facesti, /
elli offerrebbono delle loro cose a quello deo che là fosse, et e'medesimi l'
cortesia ogena si è, ke deo n'acresca, / no trop impir la
. stefano protonotaro, 137: oy deo, che forte visco / mi par
ver- rane / e la vertù de deo farà umbratura: / sempre vergene te
indiretta. anonimo, 1-601: ah deo! con volentier saver vorria / onde
e lesengrino, xxxv-1-816: « se deo m'aì », dis lo lion,
. iacopone, 1-47-48: po'che deo à lo meo 'velie ', posses-
fa$a e lo bel viso / de deo onnipotente, ke sempro regna e vivo.
segnoria devotamente ke per lui e per deo e per vostro onore segundo la vostra
segnoria devotamente ke per lui e per deo e per vostro onore segundo la vostra
la fato custa carta cum voluntate di deo e de sancta maria. testi pratesi,
nobil criatura in està vita, / se deo non v'overasse la sua 'ngegna.
foggiare. iacopone, 43-123: deo per sua bontà sì ha formato / un
ben servire. guittone, 4-2: deo, che non posso or disamar sì forte
carducci, iii-1-569: 'laus deo! 'ecco un po'di originalità!
. guittone, xlix-150: non, per deo, v'afai- tate, / ché
-le vertù orrate, / che deo v'à date -sì compiuta- mente.
da verona, xxxv-1-630: lo volto de deo e l'alta soa figura / là
aguardate a esto mercato, / che deo paté ci à envistito; / angeli,
pietro da bascapè, v-187-14: patre deo, segniore ve- raxe, / mandarne
, 4-1: 'gloria in excelsis deo 'e in terra pace, / padre
venia chiedendo il mio regno ti- deo, / recava (dimmi) ei nella
pacificamente di volontà e di consuetudine dello deo antico. l. donato, lii-6-352
patri male pinzaru, / ke contra deo revillaru: / lu beni ke li
. iacopone, 10-37: pregote, deo, mio patrone, che de me
a deverso el mare, / si prego deo ke guarda sia / del me'segnor
che verasimente / se'cristo omnipotente et deo carnato. giamboni, 10-35: la
cielo d'alcamo, 229: deo lo volesse, vitama, ca te
paradisu celestiale si è la visione de deo, chi l'omo la vede da
, / che no è altro se non deo devisare; / 'ntr'aviso - e
responne corno è uso: / « deo che è pigitoso lo me porrà parcire »
ca pur basciando mi dicevi « a deo! », / sì forte mi com-
a mia parvenza. iacopone, 7-18: deo mai non perdona si non e penitente
dito a sua statura, / che deo non se n'advegga in lontananza?
può resurger fuor de la bassura / se deo noi tragga lui all'innorranza? /
uno stato, / che sempre de deo trovi pascemento. idem, 90-24: un
oimè, perché m'avvene, segnor deo? cavalca, 19-215: la qual
. ugieri apugliese, xxxv-1-904: per deo, non dite! / io faccio
maestro torrigiano, 315: dette a natura deo la mae- state, / e da
no lascia solo un'ura. / deo, che folle natura -elio m'aprese!
son nominate / per questo nome « deo » primera aprenda. onesto da bologna,
230: la bella dice: « par deo, / giurolti per mia leanza /
. iacopone, 47-7: tanti beni deo t'ha fatti per novello e per
percussure, / cà emprima offend'a deo, ched è su'creatore; /
la 9ento a la glesia santa: / deo, corno tosto la mesa se canta
pistoiese, xxix-44: amor, mercé per deo, / poi son de to convento
codice dei servi di ferrara, 214: deo ge dia... a i
fallace. cielo d alcamo, 103: deo lo volesse, vitama ca te.
uno solo punto ultra lo termino chi deo l'à dato. boccaccio, dee.
elli offerrebboro delle loro cose a quello deo che là fosse. cavalca, 20-45
bolognesi, v-343-61: a loro mandi deo pistilència. s. gregorio magno
gioia e confortamento / di bon cor deo pigliare / vedendomi in cotanta benenanza, /
e piacentero. siribuono, lxiii-20: ahi deo! perché fuste me piagentèro, /
essere al vostro servisio e plapa a deo dare a me grazia e for <
madonna, piacci'a voi, per deo! cielo d'alcamo, 133: fallo
faba, 63: pla ^ a a deo a me grazia e forpa de fare quelle
e plasir da ogne omo e serviore de deo et esser bonno parlente et ordenatamente favellare
grande et onorevele / a quel nostro deo k'è tanto plaxevele. s.
pian, / iesù de gloria, verasio deo certan. giamboni, 52: dee
io credo di piana, / vi elesse deo fra gli angeli più bella, /
iacopone, 10-37: pregote, deo, mio patrone, che de me
afflitto, pino di tribulanza. / o deo de dilettanza, corno m'èi sì
afflitto, pino di tribulanza. / o deo de dirittanza, corno m'ei sì
core afflitto pieno de tribulanza; / o deo de diritanza, corno m'èi sì
faba, xxviii-18: e1 nostro signore deo ne dia la grazia de pigliare sempre
gioia e confortamento / di bon cor deo pigliare / vedendomi in cotanta benenanza.
de l'astore, 58: hom li deo dar un poco de momia la sera
male pinzaru, / ke contra deo revillaru: / lu beni ke li fici
demaytina ie vigneron, / s'a deo plaxe, sì s'acordaron ».
dura, / che a l'alma tolte deo e corrumpei so natura; / lo
caducità della vita umana, xxxv-i-664: « deo », dis quellor ch'a la
conforto ti darò che plori / con deo li tuoi fallori. = voce dotta
evento). dante, vi-9: deo, quanto fie poca addimoranza, / secondo
animali. bonagiunta, xxxv-i-261: o deo, ché non m'avene / com'
buon gerardo da camino / denanti a deo cum la verpen maria, / angeli,
i altri vi dì de la setemana deo creò e fé tuto ò ch'
scrito: / siant el povel de deo fora d'egipto, / el fo un
, / el fo un che biastemmà deo benedito. bibbia volgar., i-296:
. giacomino pugliese, 180: oi deo, perché m'ài posto in tale
corte, / adómate ed accónciate, che deo t'apra le porte.
elli offerrebboro delle loro cose a quello deo che là fosse, et e'medesimi l'
quale era adorato malcometto ed era tenuto deo. giamboni, 10-82: poscia che
mandote saluto quanto e'posso: / deo te faca a bon porto arivar.
e dico: « oi sire / deo, cotale fenita / facesse la mia vita
madonna, piacci'a voi, per deo! anonimo, i-617: possa ch'amor
ha avuto un altro tributo da luigi a deo dato. tommaseo [s. v
, / granne è l'onore che a deo fai, / quanno en lui stai
. lacopone, 59-24: puoi che deo ha lo mio velie, / posses
, 70-25: sopre onne cosa sia amato deo segno re / con tutte
: ad vui sì corno ad altro meo deo in terra in lo quale è omne
parea figliuola d'uomo mortale, ma di deo ». idem, inf.,
tutto ordinamento. iacopone, 5-29: a deo fa'tu salimento, esso sol te
51: ad vui sì ad altro meo deo in terra in lo quale è omne
. faba, 57: volesse deo che fosse tanto e tale in persona
torrigiano, 315: dette a natura deo la maestate, / e da la forma
quisto pueritto ceco, che sciate beneette da deo. 3. privo, sfornito (
/ non abi l'umilitate, però da deo fui reprobata. idem, 48-19:
, / zo è: la festa de deo ben guardare, / andar a la
chiaro davanzati, xxvt-63: prego sire deo / che 'n quella guisa ch'eo /
salia. iacopone, 89-51: regai deo devotamente / c'al salir me fosse ìuvente
-5: e1 prego ch'io facea al deo d'amore, / se 'n
. poesie bolognesi, xcv-6: or deo ne lodo ch'eo son conuscuta, /
-i: e1 prego ch'io facea al deo d'amore, / se 'n
pò esser morto né presso se no da deo. canteo, 8: i feri
chi ce sa entrare; / con deo se conforma e prende la norma /
, 80-62: t'è opo te con deo ordenare / e da lui prender regola
la gento a la glesia santa: / deo, come tosto la mesa se canta
squarcio mia mente, / veden- noce deo presente en ciò c'avea a resguardare.
colla forinola ontologica cristiana: 'in deo vivimus ', ecc., che è
che uno spinto che stia è, ke deo n'acresca, / no trop impir la
, / farae lo sacrificio davanti '1 deo del tempio, / adorarà quel deo cun
deo del tempio, / adorarà quel deo cun esso lui là dentro. meo
con: « toli penetenga / ago che deo ti presti regno eterno ». trattato
... / cà la veduta de deo me cercunda, / enn onne loco
guinizelli, xxxv-ii-463: donna, deo mi dirà: « che presomisti?
): quello che de li iudici de deo no possamo intende'devemo umermenti tenei'e
pietro da bascapé, v-190-231: lo sancto deo glorioso / d'ognia bona è precioso
al primero, / del 'usto deo beato compimento, / così dar dovria,
buon gerardo da camino / denanti a deo cum la vergen maria, / angeli,
verifica. anonimo, i-519: deo, avenne mai ad omo, / che
. chiaro davanzati, xxxiii-31: amore è deo: senza prencipio fue / e
: sono prò'per lei ch'è deo, / tant'e chiaro il suo splendore
. faba, 67: quamvis deo che tu sci bontadoso omo in la
mettere la sedia soa apresso quella de deo... imperio sì ca? è
nome. iacopone, 43-128: deo per sua bontà sì ha formato / un
se deia confessare: / pensosse essere deo rompenno 'l patto; / voglio che se
ctade trovase ne la sancta scriptura / da deo pronunctia- ta: / 'n apocalipsi legese
secondo la scritura / verace amore è deo, / e deo l'amore ène:
verace amore è deo, / e deo l'amore ène: / una propia figura
dei servi di ferrara, 214: deo ge dia prosperitae al corpo e a
esto da bologna, i-77: per deo, non vi piaccia ch'eo pera
fare està salita: / l'amor de deo e del prossimo, che è vita
ira se protestao e fece voto ad deo che quel fiume che sì valoroso e
scusanza n'aio; / pregote, deo beato, che m'aiuti al passalo.
55-32: paternostri otto a denaro a pagar deo tavemaro, / ch'eo non aio
medeca- mente: / contra l'offeso deo dàgli [all'anima] dolor po-
, 58-70: penso che 'n molto affranto deo te deia ponire. novellino, xxviii-804
. neri de'visdomini, 244: deo, in che forte punto mi feristi
uno solo punto ultra lo termino che deo l'a dato. sacchetti, v-178
da messina, xlviii-50: oi siri deo, con forte fu lo punto /
(108-3)]: cecco, se deo t'allegri di becchina / o di
misso el peccato de la inobedienzia, deo fece repponere all'angelo suo lo dicto
xvii-194. -63: dumqua che far? deo disperere in quisto? / non,
sopra te verrane / e la vertù de deo farà umbratura ». dante, conv
1-57-96: 'o casa tribulata, / che deo l'à aban- donata, / cà
tade trovase ne la sancta scriptum / da deo pronunc- tiata: / 'n apocalipsi legese
: guàrdate dal toccamente, lo qual a deo è f f spiacemento,
ad vui sì corno ad altro meo deo in terra in lo quale è omne
c) -ii: s'amor è giusto deo a'dritt'amanti, / bene tegno
me'denari in bona quantitade, a deo plasete a tór de sta vita ser
comparative). iacofone, 60-16: deo no alberga en core stretto: tant'è
/ ed, en quanto omo, a deo, farò soiacemento. dante, par
oscir de la mascione; / miraeoi deo mustrone quanto gli eri en pia- cire
toa mare... acò che deo te duni vita eterna più tosto. p
più scritto sul frontone del tempio: deo ignoto; no, davvero, perché il
bonvesin da la riva, 13: -oy deo -, dixe lo peccatore,.
la vostra segnoria devotamente ke vui per deo e per lo vostro onore segundo la vostra
li loro feroci cuori, volendo lo deo. ser gorello, 844: tu m'
de la quiete / lo bene de deo arlegame e tolleme silete. fagiuoli, 3-5-75
dei servi di ferrara, 214: deo ge dia... ai quieti beatitudine
lia, non armati così sufficientemente corno se deo. falier, lii-3-15: l'altro
]... pe- te a deo perdonanza del peccato. mocati 0 monaco da
la radicale di questo nome sarebbe 'deo, perché nella lingua del paese il '
frequen- tan co formice; / 'n deo te seccan le radice. bambagiuoli,
piantata, / madr'e nutrice, a deo aesposata, / impe- radrice radificata,
sapea e il popolo in luogo del 'deo gratias 'rispondeva ragliando altrettanto. giusti
senga rancura: / « raynaldo, deo te dia malaventura. / unda si-vu
scatarrare. iacopone, 78-57: abbraccia deo e vollo tenire / e quel che
, ch'era segnor deventato: / deo, vedenno questo fatto, fecese om e
ma faccio el tratto, / e deo el volesse che fosse ratto. cino,
anonimo, i-$i2: lasso! che deo fare? / c'amor mi dona
recipiente: / non è sufficiente a deo nullo creato. marsilio ricino, 6-185
che ne clami? » / « per deo posate! » « có fesmo mai?
è opo abitare; / salire a deo, che è redetate, / che tua
44-22: el primo pan ten con deo / ne la gran sua delettanza; i
regno celeste. guinizelli, xxxv-ii-464: deo mi dirà... /..
in quel loco, / lo quale a deo non era ben piacenza. a.
più fino / degli altri regni -ah deo, quanto mipiace! / in dolze
.. / sete envitati, da deo vocati, / a gloriare / a renno
80-62: 'mpria t'è opo te con deo ordenare / e da lui prender regola
/ sì alcun ne campa, sì pò deo laudare. chiaro davanzati, xxxix-52:
e si diffrange, / se l'alto deo, / a lo cor meo, /
rainardo e lesengrino, xxxv-i-827: « se deo m'aì », dis lo lion
/ da poi ke sono renduti a deo servire. -sm. monaco,
la belleza ch'era si- mele a deo, / e fasse omo sì reo,
, tormentoso. anonimo, i-51q: deo, avenne mai ad omo, / che
ànno van pensare, / ca se deo fosse [amore] non facèra reo.
del decalogo, 51: la nomo de deo invà no menzonare, / ni in
faceva resta: / « gloria in eccelsis deo » con gaidio e festa.
patri male pinzaru, / ke contra deo revillaru: / lu beni ke li fici
. l. dati, laxxviii-i-401: il deo ricciutissimo febo. berni, 32-43 (
chiaro davanzati, 109-10: « ahi deo d'amor, merzé agge e pietate!
. ugieri apugliese, xxxv-i-904: per deo, non dite! / io faccio ciò
e prende a recuntare: / oy deo, come io me posso stragrandemente allegrare
69-59: la memoria m'adiutòne -e de deo me recordòne. chiaro davanzati, xxxv-33
: ad vui sì corno ad altro meo deo in terra in lo quale è omne
. iacopone, 88-17: recurramo a deo, in cui è 'l sapire, /
ch'ell'è vero per la voluntà de deo quello che la nominanza ve raportò.
potea con tutto 'l suo convento; / deo potea ben refar la domo, /
piagar quasi a morte; / ma deo di guerigion feceli dono, /
iacopone, lxxxiii-512: la veduta de deo me ger- cunda, / e 'nn-one
refonne- rao la terra. de celo deo venire lo rege de lo munno, se
/ lauda ce adcompangnima, / e sempre deo lau- dima / senga refreddamentu. buti
f faba, 57: volesse deo che fosse tanto e tale in persona
, 22-49: o casa tribulata, che deo l'ha abando- nata, / ca
/ ma en nulla guisa pò a deo satisfare, / cà l'om per sène
tagliad'a surda lima: / ayda, deo! petrarca, 1-1: voi ch'
vatene? / meo sire, a deo t'acomanno, / ché ti diparti da
recipiente: / non è sufficiente a deo nullo creato. chiaro davanzali, xxvii-105
enn-alcona battaglia remarrìa, / altr'a deo non cherìa. cavalca, 6-1-69:
per soa sapienzia e per soa virtute deo remedio e sovenne. compagni, iv-140:
nostri patri male pinzaru, / ke contra deo revillaru: / lu beni ke li
, liv-3: amoroso meo core, / deo, uant'ha'pensamento, / rimemorando
vi-i-429 (103-2): cecco, se deo t'allegri di becchina / o di
ferrara, 224: rengraciato sia ignipotente deo. mariotto davanzati, ciii-211: cessin tutte
deo, più non posso sofrire / tanto gravoso
/ veder preso colui ch'è fatto deo / da tardi ingegni rintuzzati e sciocchi
pisa, lxiii-203: merzé, signore deo, di non soffrire / sia vo'
faceva resta: / « gloria in eccelsis deo! ». 29. mus.
abe commisso el peccato de la inobedientia, deo fece repponere all'angelo suo lo dicto
talento. idem, xliv-70: ahi, deo, corno mi sembra fera cosa /
ò fatto e dico « oi sire / deo, cotale fenita / facesse la mia
: e1 prego ch'io facea al deo d'amore, / se 'n deità
: non abi l'umilitate, però da deo fui reprobata. cavalca, vii-29:
33-11: amor che non è iusto da deo è reprovato. cavalca, iv-34:
che està tua suora dice, che deo la maledice! dante, 1-ii-519:
risbadire. anonimo, i-475: ben deo oimai laudare / e volontier servire, /
prende a dire: / « oy deo, come yo me posso godere e rebaldire
se squarsciò mia mente, / vedennoce deo presente en ciò c'avea a resguardare
dito a sua statura, / che deo non se n'advegga in lontananza? /
può resurger fuor de la bassura / se deo noi tragga lui all'innorranza? petrarca
tua ne trovarai / se. nne fa deo in paradiso gire; / sett'e
e la notte in pura luce rispren- deo. libro di sydrac, 217: quelli
volgar., 93: li morti senteno deo in zo k'illi resusitano da morte
k'illi resusitano da morte a vita quando deo ge 'l comanda. lotario diacono volgar
quenta raxone no in-li relevai e retomai a deo per penitenzia? -perk'illi no pòno
/ si non ten belanza ritta, a deo ne va appellazione. io
. iacopone, 57-13: -miserere, deo, al cecato / -che ad- demanni
caldo, / no lo m'ha deo revelato. panfilo volgar., 77:
traitor ki revella le cosse secrete de deo a li soi inimixi. cavalca, 20-228
, 51: zoane reverendissimamenti respoze: deo gratias. bembo, 10-v- 100
, v-409-7: le diete ore a deo studii reverentemente de dire. testi senesi del
... ma le diete ore a deo studi reverentemente de dire. istoria di
moro e poi rivisco. / oy deo, che forte visco / mi par che
, 22-49: o casa tribulata, che deo l'ha abando- nata, / ca
153: in la segonda generazione punì deo li pecadori in lo mari roso per lo
neri de * visaomini, 448: ai deo! crudel peccato! / perché m'
de aguaito, allora una parte ordinata se deo alla robaria, allo arnese guadagnato,
dentro rizzo, / ecco sospetto, deo rusticale, / l'occhio volteggia vigilante
fiada logi santi, illi sacrificano volontera a deo e fan molte elemoxene? -tuto zo
? -tuto zo fan per intendimento che deo le guarda e acresca le soe cosse.
si non ten belanza ritta, / a deo ne va appellazione. anonimo genovese,
.. /... / a deo fa'tu salimento, / esso sol
. iacopone, 35-62: salire a deo che è redatate, / che tua
alte voce udir [turpino] cantar te deo, / salve regina, virgo alma
lo mastro non cadde a terra. deo uno adatto saito e remase puro in pede
meser jesu cristo, / bolo de deo patre. bestiario moralizzato, 1-77:
107: santus, santus, santus deo, / che 'n la vergine venisti,
le aneme de li salvadi pregano elle deo per li so ambd vivi? buti,
i orde- naminti... per deo e per la salvacióne de si meesemo,
sulla croce. laude, v-526-11: deo, com el è grant pecato ch'el
, xxxv-i-816: nobel lion, per deo, marcì, / de raynald fa'raxon
si alcun ne campa, sì pò deo laudare. meo de'tolomei, vi-ii-29 (
vare a dir michael quanto grandeza de deo, gabriel forteza de deo, rafael sanità
grandeza de deo, gabriel forteza de deo, rafael sanità e medisina de deo
deo, rafael sanità e medisina de deo. 8. ripristinata correttezza di
44-4: la prima orazione, che a deo l'om dega fare, / che
: la prima orazione, / che a deo l'om dega fare, / che
218: elio incorerave in la offexa de deo onipo'tente e de la sanctissima soa
: sprezanno la vita celeste, a deo stata so sempre acerba, / rompenno la
, facciamo la rivoluzione? cape a deo. dolce, 1-109: una di quelle
significa per dì, domine deo! testi fiorentini, 39: che ciascuno
sancti benedicti. faba, 67: quamvis deo che tu sci bontadoso omo in la
sa com, / no ne serve a deo ni a mo. dante, purg.
sa sì gran sapire / a chi per deo vole empazire, / en parisi non
si gran sapire / a chi per deo vole empazire, / en parisi non se
sapio omo de grecia, et intanno deo la lege ad li greci. sacchetti,
l. dati, lxxxviii-i-405: il deo indoctus, populare alunno, / standosi
: parte dello scaleno, il mastoi- deo, l'osso jugale, la gianduia parotide
iscambio delle voci compiute: « mai deo sì, mai deo no ». vasari
compiute: « mai deo sì, mai deo no ». vasari, 4-i-547:
staia e uno scampolo crusca che ven- deo, soldi xxv danari v.
quilli dén fi digie le parole de deo, sì corno fé criste a sancto pedro
. = deriv. da scasimo [deo] per squasimodeo (v.).
iacopone, 1-60-18: l'amor de deo e nel prossimo (ch'è ordenata
1886), 11]: o deo padre omnipoente, feme questa grazia vu che
banco della prora iacopone, 66-23: o deo, ed o'me lasse fra i nemice
palermo o federico ii, 426: o deo, corno fui matto, / quando
. iacopone, 1-17-62: 0 scire deo, adiuta a la sconfitta! /
l'audio o il vi * - deo, che armeggi tra le valvole come un
/ de la miasalvazione, / pregote, deo, mio patrone, / che de me
onne vertate. iacopone, lóri: deo, a cui non fo celato, ha
, / adornate ed acconciate, che deo t'apra le porte: / messa necessaria
emeorrarà e perverrà ella emdignazione deio onnipotente deo. statuti di perugia, i-12:
caldo, / no lo m'ha deo revelato. 5. pericolo
55-31: paternostri otto a denaro a pagar deo c. e. gadda, 11-208
scrito: / « siant el povel de deo fora d'egipto, / el fo
, / el fo un che biastemmà deo benedito ». buccio di ranallo, 5
: da puoi che eo fui creata, deo ordenòmia natura, / e àiòlà sì conservata
l'obedi'en- te li'on ke deo g'à ilio mandao / la tomba entro
chi ben ci affitta; / e deo è lo scrivano c'ha operta la mano
lxiii-205: conforto -porto -alcuno non par deo, / ch'eo tegno'n feo -la
scusanza n'aio; / pregote, deo beato, / cne m'aiuti al passaio
rarà e perverrà ella emdignazione de lo onnipotente deo. = nome d'azione da
che. guittone, 9-1: se deo - m'aiuti, amor, peccato fate
creature, / e denante al iusto deo sì fa molto gran romure, / che
lo so subiecto, illi avran da deo maior grazia... che no avran
mia parvitade a la vostra segnoriadevotamente ke per deo e per lo vostro onore, segundo lavostra
metere la sedia soa apresso quella de deo..., imperiò sì caqb de
la vergene maria, quant el è aprovo deo. dante, infi, 1-128:
che mustre miraculo, / che a deo ce convertisca. 5. linguetta
la luce, / lo quale è a deo molto a grato ». meo
vi dea 'l buon dì, domine deo! », / e sì. ssi
croce se seno- ne, / a deo se acommandone. sacchetti, 99-3: questa
/ si non ten belanza ritta, a deo ne va appellazione. dante, par
310-1: da che gli ogli per- deo lor caro segno, / la imagine che
volgar., 118: boezio disse ke deo segregà al- guante zente li quai più
di pagano, cirillo, emanuele de deo, luigia sanfelice e caracciolo, un
., 117: e tutti questi angeli deo liposse nel glorioso stato, dal quale cade
. elucidano volgar., 108: deo fi lasà temptare perzò ke delore deveva nasere
delore deveva nasere e seguire molto ben ke deo per zo fa- rave. novellino,
mi, per -anarcoide. deo, no ve mostrati. boccaccio, 1-ii-64
., 173: perqué no à conceduo deo a l'omoch'el ge fosse bastevre manducare
. chiaro davanzati, xxxv-51: ahi deo merzé, quant'è più saporoso /
, e il prezzemolo trito. derisi deo onipotente / a sperzurarve de sagramento, /
che non se contentade la bellega simpliga che deo g * à daa. cornoldi caminer,
, parere. guinizelli, xcv-35: deo natura e 'l mondo in grado mise,
lo più 'niquo peccatore, / e deo n'offende e disinor non cura. cavalca
sentore. onesto da bologna, lxv-5-24: deo, teme questi cusì mortalmente / solo
abate di tivoli, 641: oi deo d'amore, a te faccio pregherà
bolognesi, v-343-61: a loro mandi deo pistilencia e serra, / quello deo gle
mandi deo pistilencia e serra, / quello deo gle struga che formò la terra.
gioia e confortamento / di bon cor deo pigliare / vedendomi in cotanta benenanza, /
servente est'ubriato. pucciandone, xxxv-i-336: deo vi lassi trovar miglior servente, /
52: po'vidi san grigor, de deo serviente. laude di assisi, 202
zede adirata, piena d'impietate. / deo! che è tal ventura, /
poesie bolognesi, xcv- 23: deo, che servisse tanto / ch'eo li
incarico. faba, 57: volesse deo che fosse tanto e tale in persona
cortonesi, 1-i-360: sancto tomasso, a deo sir- c. carrà, 401
maestro torrigiano, 318: merzé, per deo, se non t'ò fattonon abbia posto
; / de cristo, figlolo de deo, / mult'evangeli sì facisti; /
plasir da ogne omo e serviore de deo et esser bonno parlente et ordenatamente favellare
mala bestia ch'om simiglia. / o deo, qual maraviglia / voler cadere in
non sono che prode, / ma deo dispone sempre che li plage, / e
che glie tolle la bellezza - che da deo era insigni faccia terribelita,
che della sibilla dice virgilio: « piena deo ». giannone, 1-21: così
. vui, sì corno ad altro meo deo in terra, in lo quale è
. iacopone, 47-25: so securo che deo è dono; è vero,
g. faba, 57: volesse deo che fosse tanto e tale in persona
veneziani, 35: lo sigelo de nicolò deo sè meso quasuso per mie. 1bidem,
peccato percussure: / la prima offende deo, ched è suo creature; / la
segnure. pietro da bascapèfv-7011: alto deo, patre segnior / dà a mi forga
. faba, 57: volesse deo che fosse tanto e tale in personae in
mio propio signore. guittone, iii-53-12: deo!, mala donna, siatene signore
senioreiare, / pergo 'l fece cascare / deo in aier turbulentu. antonio da ferrara
laude cortonesi, 1-i-355: sancto pietro, deo t'à messo / ke possa signorigiare
, poi tucte l'autre pregere, ipsu deo che agia ad mente la temporale sengioria
ala vostra segnoria devotamente ke vui per deo e per vostro onore segundo la vostra
teneva mezo silenzio, la parola de deo vene da la sedia regale ».
de la quiete; / lo bene de deo arlegame e tolleme 'silete': /
deforma la belleza ch'era simele a deo. dante, conv., iv-xn-14:
200: lo fiolo è semilitùdene de deo. l'angelo e l'omo voseno usurpare
voseno usurpare a sì la semilitùdene de deo. boccaccio, v-220: dovevanti ancora
., 99: alcuna fiada devene ke deo manda a l'anima similitudene e imaginazione
chiaro davanzati, xxvi-63: prego sire deo / che 'n quella guisa ch'eo
che la croce non cura, né deo teme. de iennaro, 99: so
figli suoi del del chiuse le deo, perché m'ài posto in tale iranza
preso colui [amore] ch'è fatto deo / da tardi ingegni rintuzzati e sciocchi
guittone, ii-20-2: al piacere del mio deo e del vostro anche, gradìo me
/ e lìce la satisfazione / corno da deo me fo donato. cavalca, 9-276
fu mai tanto crudel danneggio audito? / deo, com hailo sofrito / deritto pera
ne langue; / laude e onore a deo ke l'à soferto. 'boccaccio,
/ ed, en quanto omo, a deo farò soiacemento. 2. abbandono
. iacopone, 1-65-81: è en deo un-trino, / loco i. sse mett'
= dall'espressione lat. soli deo 'a dio solo', che allude al fatto
elucidano volgar., 91: poi che deo no have comenzamento, devemo nui crè
, i-194: commo andromaca lo ve- deo con grande dolore se. nde andao a
pinati. iacofone, 30-1: solo a deo ne possa piacire, / non me
. elucidano volgar., 98: deo no deveva creare altri angeli e restituire
li angeli son fati a la somelianza de deo in zo k'illi'in luxe.
luxe. sydrac otrantino, 219: veramente deo ci à creati e facti a sua
... l'altre creature che deo fece, che non so'a sua simelanza
. cino, cxxxviii-34-i: angel di deo simiglia in ciascun atto / questa giovane bella
niccolò del rosso, 433-4: o vero deo, che gl'omini universi / summersióne /
. iacopone, 1-32-81: maria porta deo et omo, / ciascheun serva '
. cino, iii-49-60: donna, per deo ensate / ched e'però vi
male in peggi / orgnor sormonto: deo, come ne scampo? / ch'e'
dentro rizzo, / ecco sospetto, deo rusticale, / l'occhio volteggia vigilante
si diffrange, / se l'alto deo; / a lo cor meo, /
, 40-16: como porrai far pace enfia deo e l'om mondano, / ca
, / ca l'om voi esser deo e deo voi l'om sottano? dante
/ ca l'om voi esser deo e deo voi l'om sottano? dante,
: scipione disse che non piacesse a deo ch'esso, ch'era cictadino e soctoposto
e de bontate: / l'onor de deo furato, -lo ennocente dannare, /
el vé venir / alcun conseio da deo - ke 'l debla subvenir.
., 92: lo quarto dì fé deo lo dì temporale, zoè lo sole
fattore. iacopone, 21-42: pregote, deo sovrano, / che me degi ragion
briga, / bel dolgo fiiiol, -ke deo te maleìga, / ke del povro
maleìga, / ke del povro de deo - ga no me 'n sovegniva, /
, 158: è iusta cossa che deo le sevra da la soa compagnia,
ch'è quaxe com prexon, de deo. leoni, 558: ah! perché
vedere, e del mondo e di deo. / l'un l'altro ha spento
.. la spatula, il dio- deo. documenti delle scienze fisiche in toscana,
. elucidano volgar., 106: deo darà spazio de dì quaranta a quilli
con zò sie cossa k'illi vén in deo tute le cosse sì com in uno
: / en te porti forma / de deo gran sire; / ben pòi gaudire
facean vedere e del mondo e di deo. / l'un l'altro ha spento
com', / no ne serve a deo ni a om: / primament pensa quando
ferrara, 229: maria, mare de deo,... salù de chi
del decalogo, 51: la nomo de deo invà no menzo- nare, / ni
lesengrino, xxxv-1-815: nobel lion, per deo, sì bissogna che. lla persona se
. elucidano volgar., 198: deo farà com lo magistro ke fa li
l'orno a suo prode, / ma deo dispone sempre che li plage, /
guàrdate dal toccamente, / lo qual a deo è spiacemento, / al tuo corpo
decorativo. anonimo romano, 1-141: deo a ciascheuno una bella robba forrata de
te vernine / e la vertù de deo farà umbratura. dante, par.,
. elucidano volgar., 88: deo è una substanzia spirituale de sì inexstimabele beleza
stae. elucidano volgar., 94: deo fé doe principal creature, una spiritovaie
: sono prò'per lei, ch'è deo / tant'è sembiante il giorno
romano, 1-96: una parte ordinata se deo alla robaria, allo arnese guadagnato,
fameglia sprecatrice! ». / da deo sì la maledice, -ché 'l ben su
voce esso iettava: - « miserere, deo, al cecato ».
se squarsciò mea mente, / vedendoce deo presente / en ciò c'avìa a
lo cor toe a cosa tirena sovra deo. panigarola, 2-206: ne gioiranno i
/ disse l'altra comadre: « per deo, quel buso stagna, / ché
, iv-57: male de ben, per deo, - non mi rendete, / né
grido forte mente: / « soccurri, deo, ch'eo sto su 'n anegare »
e co l'assai, -con ciascun sapea deo amare. fra giordano, 3-208:
mondo. elucidano volgar., 173: deo ha staduido a zascauno quanto el dè
., 114: lo statuto de deo no se podeva mudare in tuto. attribuito
recipiente: / non è sufficiente -e deo nullo creato: / lo enfinito amare
tua questa storia, / 'nante è da deo tutta gloria. c. ghiberti,
, / bel dolgo fiiol, ke deo te maleìga, / ke del povro de
te maleìga, / ke del povro de deo gà no me'n sovegniva, /
facean vedere, e del mondo e di deo. petrarca, 96-9: allor errai
niccolò del rosso, 1-159-10: oi deo mergé, qual è quela crepa /
animo). lacopone, 60-16: deo no alberga en core stretto: / tant'
, 22-48: o casa tributata, -che deo l'ha abandona- ta, / ca
goldoni, iii-508: povero fantolini metteghe el deo in bocca. poveretto! a mi
bolognesi, v-343-62: a loro mandi deo pistilencia e serra, / quello deo
deo pistilencia e serra, / quello deo gle struga che formò la terra. ranieri
guàrdate dal toccamento, / lo qual a deo è 'n splacemento, / e al
disegni). iacopone, 43-64: deo potea ben refar la domo / ma non
rosso, 1-121-2: membrati 'l die che deo fu fito de più intima qualità
« sì, signore » / « deo gratias, mangeremo una frittata ». cicognani
mansuetamente lo so subiècto, illi avran da deo maior grazia. cronaca di isidoro minore
, la porta e il lauro dello deo; e tutto muoversi il monte intorno,
vostra segnoria devotamente che vui, per deo e per lo vostro onore, segundo
è sullimata / en sedia collocata / cun deo sempre regnare. 2.
sì vi dea 'l buon dì, domine deo! - / e sì si segna
1-i-147: per te [la madonna] deo n'ave victoria / de la supernale
ala vostra segnoria devotamente ke vui per deo e per lo vostro onore...
: nel primo modo appareme ne l'alma deo segnore: / da morte suscitandola per
concedi a nui, onipotente e misericordioxo deo,... che...
: lo zudexe è constituido svengiadóre de deo. = nome d'agente da svengiare
g. faba, 57: volesse deo che fosse tanto e tale in persona e
. faba, 571: volesse deo che fosse tanto e tale in persona e
ii, 423: meo sire, a deo t'acomanno, / ché tu diparti
faccian vedere, e del mondo e di deo. / l'un l'altro ha
è batezado, el fi tempio de deo, sì com dixe santo polo. ricciardo
., 92: lo quarto dì fé deo lo dì temporale, zoè lo sole
meo non podere / perdonate, per deo, ch'i'ho signore, / cioè
senza tinere. guittone, iii-10-8: vence deo per sua vertù mercede, / cos'
no firan miraculi in la gexa de deo azò che li iusti siano proadi e più
al vostro servisio, e plaga a deo dare a me grazia e forga de fare
aproximao, / un monego relioso da deo ghe fo mandao. dante, conv.
vita umana, xxxv-i-655: emprima- ment deo e la soa figura / sì te creà
. elucidano volgar., 198: deo farà com lo magistro ke fa li
per modo de oracione, ma ecian- deo che tu no di stabilire lo cor toe
lo cor toe a cosa ti rena sovra deo. savonarola, 56: chi cerca
/ che glie tolle la bellezza -che da deo era insignita: / chi vedere
i tuoi successi in parte, / deo; quinci desio che tu ne tessa /
trova scrito: / siant ol povel de deo fora d'egip- to, / el
to, / el fo un che biastemmà deo benedito. fra giordano, 5-115:
. savonarola, i-7: io testifico 'coram deo et in veritate'dico che io vorrei
anonimo romano, 1 -186: alla fantaria deo mesa paca de moneta de tevertini.
6-12: guardate dal toccamento -lo qual a deo è spiacemento, / al tuo corpo
: « toli penetenga / ago che deo ti presti regno eterno ». b.
sont-e messo; / eo n'abandonai deo, ancora mi ensteso, / toiando le
, / ma en nulla guisa pò deo satisfare: / ca l'om er sé
dano volgar., 92: deo fé lo mondo più tostanamente ke no porà
, xxxv-i-815: nobel lion, per deo, mergé, / de raynaldo fa'raxon
, 40-17: como porrai far pace -enfra deo e l'om mondano, / ce
mondano, / ce l'om voi essere deo -e deo voi l'om soriano? /
/ ce l'om voi essere deo -e deo voi l'om soriano? / e
amata. saladino, v-240-29: deo! ke ben agia amore, / ke
): ma il figliuolo di ti- deo, che così vidde trapreso achille,.
e ch'e'non fu d'amor unquanche deo, / ma di dolor, secondo
di castiglia, v-317-25: mora, per deo! chi m'à tratato morite /
tratti, il tratto, vultimo tratto: deo el volesse -che fosse ratto! cavalca 20-368
, xxxv-i-663: fia mandao, se deo ne beneìga, / un hom lo qual
buon gerardo da camino / denanti a deo cum la vergen maria, / angeli
218: tu no di adorare altro deo cha 'l toe. ariosto, 1-20:
, / pergo 'l fece cascare / deo in aier turbulentu. guido delle colonne volgar
gnoria devotamente, che vui, per deo e per lo vostro onore, segundo
pres'ha mala via. / o sire deo, e chi porrà scampare? fra
, vii-527 (71-1): o vero deo, che gli omini universi / governi
quella malattia, / s'el plas a deo, per perigol, ge sia, /
xvii-147-52: ora considerate, amor, per deo, / se de10 meo -servire / degio
di quel parlamento che fece raffaello mytlo- deo de l'ottimo stato de la republica utopiense
pietro da bascapè, v-187-12: alto deo, patre segnior, / dà a
en vassal- laio, / simiglianza de deo c'aio, deturparla en vanetate. ulloa
iacopone, 59-24: puoi che deo ha lo mio velie, / possessor
che està tua nora dice, -che deo la maledice! piccolomini, 8-112: se
. chiaro davanzati, xxxv-47: ahi deo merzé, quant'è più saporoso /
pian, / iesù de gloria, verasio deo certan, / grand meraveia faìs de
lxxxvi-15: per vostro -santissimo aoraro / deo se volso - umiliaro / omo veraxio
46-33: sprezanno la vita celeste, -a deo stata so sempre acerba, / rompenno
, 107: santus, santus, santus deo, / che 'n la vergine venisti
g. faba, 57: volesse deo che fosse tanto e tale in persona e
xxxv-i-887: sono prò'per lei ch'è deo, / tant'è chiaro il suo
considerazione. iacopone, 34-56: con deo te fa ordenato, -'l prossimo edificando
compromessi. faba, 67: quamvis deo che tu sci bontadoso omo in la persona
moro e poi rivisco. / oy deo, che forte visco / mi par che
meo, / ver non creder sia deo. trattato d'amore, 7-1: molto
viva lo 'mpe- radore grazi'a deo! / intendi, bella, che ti
dugentesca in volgare, io: fido de deo vivu, - patre deo creatore,
fido de deo vivu, - patre deo creatore, / vui me condusidi -a verasia
fare altro viaggio per la via di deo. e. cecchi, 8-211: c'
te consumava, - mate de deo vocata? allegorie sopra le metamorfosi volgar.
al vostro servisio, e plaga a deo dare a me grafia e forga de fare
che era un augellaccio e nuovo squasimo- deo, e talora se un'oncia di male
dentro rizzo, / ecco sospetto, deo rusticale, / l'occhio volteggia vigilante,
la vostra segnoria devotamente ke vui per deo e per lo vostro onore segundo la
ferrara, v-410-23: ma zoè ecian- deo che in l'anema et in lo corpo
il santissimo. = comp. da deo per dio e amabile. deontologizzare,