ferito di saetta, / col ferro avvelenato dentr' al fianco, / fugge, e
ne mostri dogliosa / di fuor, ma dentr' al cuor ne sia gioiosa: /
del cantar tutti gli stimoli / s'affogar dentr' alla ciotola. tommaseo, i-494:
. cino, ii-569: ed honne dentr' a lui [al cuore] soverchio
volto / traspare il duol c'ha dentr' al petto accolto! 9.
foscolo, xiv-349: tu partirai dunque dentr' oggi? almeno, mia antonietta, non
30-2: non posso or non veder dentr' a chi muore / tua luce eterna senza
com'om ch'è desvanito, / dentr' a lo cor ferito, non se sente
, ma lo saranno, spero, dentr' oggi. carducci, iii-24-364: è da
rltenner di neente, / ma passò dentr' al cor che lo sostenne / e sentési
etitesse è più meravigliosa, / e dentr' a sé n'hae un'altrettale;
: ed entrino i figliuoli d'israel dentr' al mare per l'asciutto. cattaneo,
2-238: sendosi grazian salvo condotto / dentr' a un quieto asilo / di scolastiche
ferito di saetta, / col ferro avelenato dentr' al fianco, / fugge, e
me nasce un timore / che mena dentr' al cuor nuovi martiri. panda, 2-2-80
il capitanio eletto / andò per alloggiar dentr' a la rocca, / e far
il panferlich, gli cascò il lasagno dentr' al formaggio, 'idest 'ebbe
, / dall'erba e dalli fior dentr' a quel seno / posti ciascun saria di
acceca mente, / incende e turba om dentr' e di fore, / morde e
per la lor gran vanitate / appreso già dentr' a la mente 'l foco. soderini
cosa, / poco ti fie aver dentr' a me loco. garzoni, 1-357:
in atto d'imbottar insonnie e veleni dentr' un teschio d'innamorato. viani, 13-386
caramente ricordato. mostacci, 148: dentr' al cor sta sì imaginato / c'altro
i lor figliuoi, / che ritrovaron dentr' a quei castelli, / fur presi
curiosi quel che fosse di vedere, / dentr' a una stalla inabitata entraro. c
lo strai che 'n sorte ebb'io, dentr' a'begli occhi / indorò la pietà
, 7-89: l'aria strumentale e ingenita dentr' al- l'orecchio, la quale è
: un mostrar quel ch'uom chiude dentr' e fore, / un esser sempre pallido
suoi campi. frezzi, iv-19-82: e'dentr' al foco ha le sue membra intiere
della gente del principe si era smarrita dentr' a'boschi e le paludi del lotion;
. g. rucellai, 166: come dentr' a i navai della gran terra /
pan- ferlich, gli cascò il lasagno dentr' al formaggio, 'idest 'ebbe
.., / tu, che dentr' ulma oprar le nequitose / torve sorelle,
si rispetti, cavata in lito al mar dentr' uno scoglio. qui regnava ancora il
d'uso accesi e torvi mostran fuor che dentr' ardi. 3. letter.
sapienza, / dentr' al cuor sent'un amor novello / d'
fiacca, / dall'erba e dalli fior dentr' a quel seno / posti ciascun saria
. ariosto, 17-21: vedeasi celebrar dentr' alle porte, / in molti lochi
pisa, lxxviii-i-418: pria ch'i'entri dentr' a le meschite, / son da
2-561: le foglie son trovate intere dentr' alli sassi nati nelle radice de'monti,
. b. segni, 7-90: quando dentr' all'orecchio non è l'aria connaturale
sete pien di iholta sapienza, / dentr' al cuor sent'un amor novello / d'
serrata... e stretta gagliardamente dentr' una morsa la vite del mezzo,
mostri dogliosa / di fuor, ma dentr' al cuor ne sia gioiosa: /
g. rucellai, 165: come dentr' ai navai de la gran terra /
, / ch'ella mi fece intrar dentr' a quel muro, / per trarne un
il panferlich, gli cascò il lasagno dentr' al formaggio. = voce napol.
perché dir male? lascia viver ognun dentr' i suoi panni. -lavare i
mano; / poi tutto lo cacciò dentr' a la gola / d'argalto e lo
aiuto / e gittande l'angoscia che dentr' ae. petrarca, 18-4: m'
aiuto / e gittande l'angoscia che dentr' ae. chiaro davanzati, 9-12:
piacente, / per la tuo grazia dentr' al cuor si pente / del peccato,
ritenner di neente, / ma passò dentr' al cor, che lo sostenne / e
ethitesse è più meravigliosa, / e dentr' a sé sì n'hae un'altrettale;
nuda, / ch'ella mi fece intrar dentr' a quel muro, / per trame
lume di merzede, / che porse dentr' al cor nova dolcezza. dante, par
, e'sarà buon che voi torniate / dentr' a brandizio senza far dimora / per
miei occhi mise le faville, / che dentr' aj cor andando a mille a mille
l'erba e da li fior, dentr' a quel seno / posti, ciascun saria
? cino, iii-24-24: egli ha dentr' al cor sì gran ferita / che non
che dovrebbe reggere quella bizzarra e tenerla dentr' a'termini, non può riveder le ragioni
etitesse è più meravigliosa, / e dentr' a sé sì n'hae un'altrettale;
. petrarca, 47-2: io sentìa dentr' al cor già venir meno / gli
ritenner di neente, / ma passò dentr' al cor, che lo sostenne / e
stille. g. rucellai, 477: dentr' a l'antro dicteo gli dieron cibo
saetta, / col ferro ave- lenato dentr' àl fianco / fugge. tavola ritonda,
sale ed ha viva persona: / e'dentr' al foco ha le sue membra intiere
cantar tutti gli stimoli / s'affogar dentr' alla ciotola. = denom.
. / pensa quando m'na ferito / dentr' al cor come mi lagno.
. ariosto, 17-21: vedeasi celebrar dentr' alle porte, / in molti lochi,
han di fame fare 'l porto / dentr' a lo sporto, - mentre ciò averrà
trissino, 2-3-60: mai non s'annidò dentr' al di vivo sangue. g
, 7-89: l'aria strumentale e ingenita dentr' all'orec- chio, la quale è
, 2-561: le foglie son trovate intere dentr' alli sassi nati nelle radice de'monti
cartolaro... e gni fé parole dentr' al tubo che ne'fogli da dar
suo proposto, / e se ne fuggirà dentr' al suo stato, / che riga