, ch'io sappia; ma può denotare un abbagliamento prolungato e che istupidisca col
di latino '. può tornar utile a denotare, non la disposizione generata nell'animo
sorpresa... questo verbo può denotare il principio dell'inganno medesimo.
aggrondarsi, oscurarsi in viso (e può denotare disappunto, dispiacere, severità,
in modo aperto); dichiarare, denotare. - anche rifl. dante,
è rado nell'uso, ma può denotare tatto presente, sonare biasimo dell'atto
]: addomestichevole... giova a denotare maggiore disposizione e facilità all'addomesticamento che
non potrebbe essere che vocabolo d'erudizione a denotare quell'alchimista che si credeva d'aver
il diminutivo è eufemismo, che vuol denotare adiramento alquanto grave e molesto: *
, può per celia o per ironia denotare gli affettati segni d'ossequio o d'affetto
'un affar di stato ': a denotare che una cosa è grave e difficile
affaretto, del resto, può non denotare un affare dappoco, che si disprezzi
, agricoltore, s'applica oggidì a denotare quelle genti che si dànno alla coltura
alla stessa base di alcedo, a denotare probabilmente il colore bianco; si cfr.
robe. tommaseo-rigutini, 279: alloggio può denotare, in generale, qualunque luogo dove
fare qualunque sia cosa appuntino ', può denotare e diligenza buona e scrupolo meticoloso.
. 2. tr. ant. denotare, palesare, tradire. lorenzo de'
facendo rovente. pare che possa altresì denotare più pieno effetto. corpo non tanto
voce si usa nell'amministrazione militare, per denotare talune somme destinate dal governo a pagarsi
flegetonte] era di sangue, a denotare che di sangue si saziano coloro,
viso, ecc.): a denotare inerzia, indifferenza, insensibilità, incapacità
comune; ma serve a più propriamente denotare la semplice astrazione dell'aggiunto atto.
neologismo assai noto e diffuso, per denotare l'operaio che sul palcoscenico lavora con
mal messo in altri casi), per denotare 'chi s'è istruito da sé
dell'inverno. -figur. segnare, denotare. pea, 7-10: [la
potrebb'essere più vezzeggiativo che diminutivo, a denotare baffi un po'più folti che baffini
abituale difetto; dove l'altro può denotare la pronunzia imperfetta di poche, anche
d'uso, ma forse necessaria per denotare l'abituale difetto. d'annunzio,
e imbusto (bello-in-busto): a denotare l'eleganza ricercata, attillata e vanesia
umane (con molteplici sfumature: a denotare simpatia, vivacità, acume, prontezza
). -oh bella!: a denotare meraviglia, anche contrarietà, disappunto.
beila; sarebbe bella davvero: a denotare meraviglia mandarlo via così tra 'l
colpito. -sta bene!: a denotare restia rassegnazione, ammissione, ecc.
di sbertare... può denotare meno dispregio, e, per lo più
quanto dal bianco al nero: a denotare una differenza totale, grandissima.
che, stando all'analogia, parrebbe denotare una 'gran quantità di gente buona
generici, per formare nomi composti a denotare le diverse combinazioni o corpi non semplici
faccenda. dicesi anco per ironia, per denotare di saper poco. -cadere il
i verbi s'usano più comunemente per denotare la poca salute e gli anni molti
, voci odiernamente trasferite in italia a denotare un 'navicello 'di forma elegante,
acido, alcoole, ecc., per denotare composti particolari appartenenti ad una serie comune
nome generico di * acido ', per denotare un acido particolare che si forma tra
'acido 'ed 'ossido 'per denotare un acido ed un ossido derivanti
navi castellate,... per denotare che erano queste torri sulle navi,
celia. voce usatissima in firenze, per denotare 'burla, scherzo '. viene
aspetto, sembianza del volto (a denotare soprattutto lo stato di salute);
nel linguaggio logico e psicologico, a denotare il primo acquistare la certezza, e
, cervicoscapolare, ecc., a denotare i muscoli cervicali. = termini
. azzurro chiaro, celeste (a denotare il colore degli occhi).
aggiunge al nome generico di acido, per denotare l'acido particolare del sugo dei limoni
'cittadinescamente', può non essere inutile a denotare, non il modo di vivere civile,
, segnatamente nel plurale, gioverebbe a denotare il fr. épargnes, quando quel che
anche voci del linguaggio grammaticale, a denotare ciò che serve a compiere e a determinare
ma è voce rimasta a'teologi per denotare che il corpo e 'l sangue di
paese; e allora non si può non denotare il loro vincolo con questo nome,
, i-378: disse santa zita, a denotare per lo contento, il contenente.
solitario. 2. figur. denotare, designare, segnalare; distinguere,
pensiero ossesostante questo nome in uso per denotare una moneta immaginaria. sivo,
artifìziosa e non dissimil eleganza, per denotare il fine della vita, tolto la
cucitura. -al figur.: per denotare somma cura, perfezione (nel fare
quanto una contrada. iperbole usatissima per denotare un sedere estremamente grande.
un altro in petto. -per denotare un sentimentalismo lacrimoso e non controllato.
. -il cuore dice: a denotare presentimento (dove ha parte l'affetto
[di qualche cosa): a denotare disprezzo. varchi, v-61: quando
generazione 4 debosciata ecc., per denotare lo stato di fiacchezza prodotto dal vivere scostumatamente
le metafore ammettere ne le definizioni a denotare il genere de la cosa definita.
progressiva. = deriv. da denotare. denotare (disus. dinotare
= deriv. da denotare. denotare (disus. dinotare), tr.
stelle nella potenza della notte, a denotare che li fedeli fra li altri erranti debbono
[l'autore] superbo strupo, a denotare che come strupo è inlicito disfioramento di
amor singulare portava a le dottrine e per denotare che la cognizione de le lettere massimamente
innanzi dentrovi una facellina accesa; volendo denotare che ella metteva il fuoco in quella
questi [versi] gli ho messi per denotare che filippo, benché scelleratissimo, pure
più vocaboli che servono ai botanici per denotare i soli caratteri delle foglie. leopardi,
il dito è la locuzione simbolica usata a denotare il giuramento. svevo, 5-304:
erano decisamente nere e informi proprio per denotare che quelle povere finestre mancavano di persiane
essere, quale fosse stata necessaria per denotare quel principato al cui signore si dovea
questi due nomi sono usurpati generalmente per denotare tutti i capitani greci che condussero schiavi
asia minore... e verrò a denotare la vera figura di taurus monte.
. = voce dotta, lat. denotare 'segnare, distinguere ', comp
fu. = deriv. da denotare; cfr. ingl. denotative (nel
denotato (part. pass, di denotare), agg. (disus.
disus. dinotazióne), sf. il denotare, il significare; indicazione, designazione
lat. denotatió -ónis, deriv. da denotare 'segnare, distinguere'; cfr.
4. raffigurare, simboleggiare, significare, denotare. bibbia volgar., vii-379:
comunissima specialmente nel linguaggio mercantile, per denotare colui al quale deve esser consegnata una
7. per estens.: a denotare il tempo in cui umazione viene compiuta
. come simbolo di fortezza, a denotare animo, carattere saldo, indomito,
, i-109: dice superbo strupo, a denotare che come strupo è inlicito disfioramento di
servire alla proprietà del linguaggio psicologico per denotare i varii gradi della dimenticanza.
. v.]: 'dissuasorio'può denotare il fine del persuadere; 4 dissuasivo '
indifferenza, d'imperturbabilità (che può denotare equanimità, ma più spesso insensibilità,
, i-109: dice superbo strupo, a denotare che come strupo è inlicito disfioramento
7. figur.: a denotare volontà, determinazione, intento, capacità
-leccarsi, succhiarsi le dita: a denotare piacere vivissimo (in partic.,
: 'doppiato'. si usa sostantivamente per denotare quel lavoro, comunemente di rame, che
o di polso, usasi comunemente a denotare la straordinaria grossezza di quelli, e
vocaboli... servono ai botanici per denotare i soli caratteri delle foglie. soffici
di preporre un indovinello, o per denotare incomprensione. sassetti, 335: sì
-figur. scherz.: a denotare cosa che rende le persone impacciate,
2. figur.: a denotare oscurità profonda, luoghi intestato, cioè
quante volte gli artefici antichi, per denotare le palestre ed i portici, pongono
, agg. che rutta (a denotare sazietà). beltramelli, iii-790:
denominazione di non azione non intendo di denotare la nuda e logica negazione d'un
, termine filosofico usato dal kant per denotare la qualità, lo stato di quello
ma usasi da i nostri artefici per denotare la manifestazione, non solo del proprio
del figliuolo o figliuola, usasi a denotare che esso padre o essa madre sono
-anche con intenzione iron., per denotare la degenerazione delle regole di cortesia in
èuge, esci. letter. per denotare un senti mento di gioia
i confini del regno di napoli, appresso denotare quali regioni d'italia sieno quelle che
d'evi. -letter.: a denotare periodi remotissimi, che si perdono nella
termine geometrico usato da alcuni scrittori per denotare quella curva dalla cui evoluzione risulta l'
e, con giudizio limitativo, può denotare mancanza di approfondimento, ricerca dell'effetto
prostrato al pontefice, questi per denotare con atto memorabile essere in sua facoltà
2. figur.: a denotare fierezza, volitività, imperiosità, maliziosa
ed applicasi tanto a cose, per denotare che son tutte egualmente di buona qualità
buona qualità; quanto a persone, per denotare, generalmente e in modo ironico,
al vento, festuca in mare: a denotare di essere in balìa di forze naturali
-con un compì, di specificazione, a denotare la materia in combustione (e,
maniera aggiuntiva o avverbiale, adoperata a denotare l'ultimo atto, il compimento e simili
e scherzevole, che si usa a denotare che non si può forzare l'altrui
mai fermi, si adopera ancora per denotare, come in questo luogo, un
poche parole: ma tuttavia bastante a denotare la sua franchezza e la forza ch'
figur. e per simil.: volendo denotare levità, cosa senza peso (quindi
. gemme, gemme e oro: a denotare grande quantità di ornamenti preziosi o abbondanza
egli giace prostrato al pontefice, questi per denotare con atto memorabile essere in sua facoltà
globicino 'pare che possa più gentilmente denotare piccolezza. = voce dotta, lat
sultana ', familiare di celia a denotare ricchezza o potenza o lusso o
nome generico di * acido 'serve a denotare l'acido cristallizzabile che si estrae dalla
brutti e non necessari barbarismi, per denotare 'stato di inferiorità ', specialm
così detto in una sola parola per denotare la sua unità e singolarità nell'essenza,
aggiunto a 4 lume 'sia giunto a denotare un principio di lume. monti,
tale ha una bella imboccatura ', per denotare ch'egli cava un bel suono dal
: 'imbratto ', usasi a denotare quella prima mano di cal
! immaginiamoci! immaginatevi!: a denotare consenso, stupore, dispetto e,
3. letter. ant. denotare, rappresentare, simboleggiare. dante,
attraverso segni o indizi; rivelare, denotare, manifestare, rendere palese. galileo
cupidigia e simili. può forse meglio denotare l'abito infingardo. ma è meno dispregiativo
generico di 4 acido ', serve a denotare un composto particolare organico d'indole
, espresso o sottinteso, serve a denotare un titolo d'onore, senza rendite corrispondenti
altre analoghe voci della famiglia, potrebbe denotare un intramezzamento men gradito e meno conveniente
, locuzione latina, che si usa a denotare: contro l'inclinazione o la disposizione
sostantivo in medicina e in farmacia per denotare genericamente quelle sostanze che hanno qualità d'
come * ictioliti ', e servirebbe a denotare quella parte della storia naturale che tratta
modo imperativo, si usa familiarmente per denotare un subitaneo mutamento, e, più
tra essi ': questo dice a denotare che le lagrime agghiacciassono tra li occhi
forse dal coscetto d'animale venne a denotare altre cose. cantiì, 262
. si disse in proverbio, a denotare la mala qualità di coloro che prendevano
'lassativo si usa anche sostantivamente per denotare quelle medicine che producono precipuamente gli effetti
affabili, dolci (e può anche denotare affettazione, simulazione). carducci,
generico di * acido ', vale a denotare un prodotto acido speciale che si genera
nome generico di acido, serve a denotare un principio speciale che si estrae da
. v.]: modo familiare a denotare il seguirsi 0 l'accompagnarsi di parecchi
': voce usata da taluni a denotare chi affetta massime e sentimenti liberali; e
tommaseo-rigutini, 1860: * lieto 'può denotare stato più tranquillo che 'allegro '
idea di limite, sì bene quella di denotare una cosa, e lì: quindi
di 'acido ', serve a denotare quella sostanza particolare di cui si compongono
: non dare nulla (e può denotare disprezzo o indifferenza). boiardo,
'macerato': è usato anche sostantivamente per denotare il complesso della materia messa a macerare
v.]: 'un machiavello', per denotare uomo che dà o segue consigli politici
solfuro ', ecc., serve a denotare i composti che hanno a
male: in tono esclamativo, a denotare disappunto per una situazione, uno stato
usasi anche in senso figurato, a denotare che chi male opera ne riceve poi
di male male 'usasi familiarmente a denotare che una data cosa ha avuto esito men
altro'dicesi, in proverbio, a denotare come spesso a un male, a un
. qui sembra, invece, posta a denotare bestia che abbia malizia o mal vezzo
molta. voce foggiata scherzevolmente a denotare persona che = comp. dall'
, ma solo scherzevolmente, usasi anche a denotare cibo, mangiare, di uomini.
8. rendere palese, manifesto, denotare (con riferimento a soggetti inanimati)
nun marmo [iustizia] siede a denotare / che nel l'uom giusto fermezza
di voci o di strumenti, serve a denotare tutta quanta una classe di determinate voci
araldica, i quali con tal vocabolo vogliono denotare 'una testa di cervo co'suoi
dalla sera alla mattina ': per denotare breve spazio di tempo: 'durare,
occhi tardi e gravi ', a denotare la maturitade e autorità loro. landino,
minimum della pena 'dicono i legisti per denotare i due estremi di una pena.
mea culpa 'o simile, a denotare che alcuno riconosce in se stesso la
artisti. non sarebbe che di celia a denotare l'abito vizioso o almeno pericoloso.
'; si disse in proverbio, a denotare doversi l'uomo giudicare dalle opere,
* dicesi proverbialmente di fanciulle, a denotare che le fanciulle buone e bene educate
', che fu adoperato primamente a denotare un composto corrispondente all'etere solfidrico.
, cloruro ', ecc., per denotare quei composti che contengono il mercurio nel
di 'acido ', serve a denotare un corpo speciale derivante dall'acido allossanico
'mestolona ': usasi per dileggio e denotare donna goffa e buona a poco,
valore dimin., è passato a denotare la pratica di un mestiere (cfr.
1 midollone ': figuratamente, usasi a denotare persona goffa, che si lasci raggirare
-con riferimento a persone, per denotare bontà, benevolenza, amabilità, affabilità
ec.; se poi si voglia denotare il numero degli anni, allora è
aspetto, sembianza del volto (£ denotare per lo più lo stato di salute)
-essere cosa da minchione: denotare mancanza di giudizio, stoltezza, stupidità
basta la sola preposizione senz'articolo per denotare il modo come si vende o che
]: 1 mio 'talvolta sta a denotare semplicemente convenienza, opportunità e vale '
la loro vita. -in modo da denotare trascuratezza nell'aspetto esteriore, nella cura
e a chi la cerca. -per denotare spavento, stupore, rammarico, dolore
teologi con questa parola 'missione 'intendono denotare l'atto con cui la persona divina
credo) per questo numero binario misticamente denotare la perversità dello affetto disordinato d'esso
consentito. -in modo da denotare dolcezza, pacatezza, serenità, bontà
. quante avvertenze! come mai per denotare una cosa sì semplice, quale è
« miting... come mai per denotare una cosa sì semplice quale è un'
e ha'lo giunto ', per denotare l'incomodo che apporta seco il prender
... parimente in proverbio, per denotare che il duolo della moglie morta passa
* morire una morte gloriosa', per denotare l'attività del volere deliberato con cui
. -in espressioni comparative, per denotare una costrizione, una condizione di estremo
: maniere proverbiali che si usano a denotare un silen zio assoluto o
, * mossa 'si usa a denotare la prima carta che il giocatore, a
costituisce indizio o attestazione; attestare, denotare, testimoniare. guittone, xlvii-46:
questo freddo mozza le mani, dicesi per denotare eccesso di freddo, stridore. crusca
sorgeranno] co'crini mozzi, a denotare per li capelli le loro facultadi mozze
al nome generico acido, giova a denotare un prodotto particolare, di natura acida
che nella vecchia nomenclatura fu adoperato per denotare quei composti che al presente si chiamano
comunemente nappina, si usa anche a denotare quell'ornamento di lana o di seta o
non l'ha si usa familiarmente a denotare la credulità di coloro che pongono cieca
-in espressioni comparative, per denotare la lunghezza e la forma appiattita di
natiche. -in espressioni comparative, per denotare la forma sferica di un oggetto,
un oggetto estremamente duro o anche per denotare animo e carattere saldo, inflessi- bile
agitata e simili, si usa a denotare il modo com'essi hanno passato quel
due volte una dizione sì ha a denotare affezione, siccome s'insegna nell'arte
l'elemosina (e il termine può denotare la giovane età e l'aspetto umile e
'orchestra ': figuratamente si usa per denotare pieno e rumoroso consenso a checchessia dato
.]: ordine di cose può denotare un complesso speciale, una successione anco
non tendono ad altro se non a denotare onde questo fiumicello originalmente si deriva.
ossido, acido, solfuro ecc. per denotare che sono composti aventi a radicale l'
per lo più in modo tale da denotare vanità; manifestato con affettazione e in
8. che indica o pare denotare scarsità di intelligenza o difficoltà di comprensione
il palèo. -in espressioni comparative per denotare la velocità e la regolarità del movimento
rotare come paleo. -per denotare la rapidità del movimento rotatorio o circolare
di ossido, solfuro, ecc. per denotare quei composti di palladio che sono meno
generici fermento e fermentazione, fu usato per denotare tanto il fermento che fa lievitare la
infaustamente usitata nel linguaggio politico, a denotare la lega che tende a unire tutte
unisce al nome generico di acido per denotare un acido speciale che si estrae da'
sola le mancava. -per denotare il particolare realismo o simi- glianza di
.. per questo numero binario misticamente denotare la perversità dello affetto disordinato d'esso
non essere tanto piccolo e quasi vezzeggiativamente denotare 'conveniente '. * in poco
, fermentazione 'eccetera, giova a denotare o composti o reazioni spettanti a un
al nome generico di acido, serve a denotare un acido organico speciale, appartenente alla
pane! -in similitudini, per denotare un corpo sottile e filiforme.
più minuta. -in espressioni comparative per denotare leggerezza, levità. dossi,
penneggiata nell'ultima circuizione è posto a denotare che sopra a quello luogo a perpendicolo
nome generico di 'acido', serve a denotare l'acido più ossigenato dell'iodio.
al nome generico di 'acido'serve a denotare il composto più ossigenato del manganese.
bosco. forse si usa anche per denotare alcune specie di erbe, che vengon
il cuor di pietra', per denotare un uomo privo d'ogni compassione e
generico di acido, si usa a denotare una materia resinosa, d'indole acida
nome generico di acido, serve a denotare l'ossido di piombo quando fa
. v.]: modo enfatico a denotare aggiunzione di cosa a cosa, per
essere usato e pulito regolarmente o per denotare lo stato di abbandono e di incuria
voce di meccanica la quale serve a denotare la forza che si applica ad una
sbagliare... 'può essere'può denotare concessione di mera lontana possibilità e anco
vocaboli... si servivano per denotare tutto quel che possedevano [le città]
venuto prima a connotare e poi a denotare l'idea di 'danneggiato, ostacolato
venuto prima a connotare e poi a denotare l'idea di 'deciso in base a
altro peso, possa in tal modo denotare nel predetto cerchio il numero dei gradi
a 'lume 'sia giunto a denotare un principio di lume. casti, 19
avere ottenuta la vittoria. -rivelare, denotare. foscolo, ix-1-426: il titolo
unito al nome generico di acido serve a denotare uno degli acidi della serie grassa:
o uno spazio; è usato anche per denotare il campo dei numeri reali.
]: in senso di biasimo per denotare preminenza trista: 're de'bricconi '
5 per 100, ecc., per denotare la cateoria di fondi pubblici a cui
volte una dizione, si ha a denotare affezione, siccome s'insegna nell'arte
nome generico di acido, serve a denotare un acido grasso speciale che si ottiene
del letame'parlandosi delle piante, per denotare che esse si giovano del letame,
que sta istoria, voice denotare e declarare la belleze e le mainere
usata questa voce da'bolognesi, per denotare la parte di ciascun campo ('fetta'dicono
, che roba: come esclamazione, a denotare stupore, disappunto, contrarietà.
, ossido, ecc., giova a denotare composti del rodio coll'ossigeno, d'
nome generico di acido, serve a denotare un acido parti colare e
si usa, come per eccellenza, a denotare qualche varietà di uva, ma non
. - parere rubato a qualcosa: a denotare la simiglianza con qualcosa. d'
nome generico di acido, serve a denotare un composto ossigenato del rutenio, che
unito al nome di acido giova a denotare un acido speciale che si ottiene ossidando
nome generico di acido, serve a denotare quella stessa essenza che si chiama anche
sm. parola grammaticale indiana usata per denotare la formazione di alcune vocali dalle semivocali
generico di 'acido', serve per taluno a denotare la santonina, perché manifesta taluna delle
]: il verbo solo da sé può denotare un principio di malumore 'no; sai
in marte la croce per iscala a denotare che per martirio erano saliti a dio,
qui pone una scala d'oro a denotare che il grado del salire di queste
più mal senso; e quando vogliasi denotare cosa più onesta dicesi sviamento di reni
-in forma di superi., per denotare una condiprimavera con sconti e scontissimi su
dritto dall'indice in poi significa accennare e denotare, e, volta al basso,
, di cloruro, ecc. giova a denotare il grado maggiore di combinazione del selenio
: parola proposta dal linguista bréal per denotare la scienza dei significati delle parole,
'abbiamo a stento raccolto il seme', per denotare lascarsità della raccolta. -perdersi il
'serpante': voce introdotta dal regolamento per denotare gli uomini incaricati della nettezza della serpe
. uccellatore. -in espressioni comparative per denotare la lunghezza e le sinuosità di una
già, siccome alcun crede, ristretto a denotare dodici uova, come adesso, ma
vita, o con del vezzeggiativo o denotare più giovane età; e non ha il
.., ma si dice padrone per denotare la sua suprema podestà. muratori,
, che li parea di diamante, a denotare che quando l'uomo è riconciliato a
, perché è molto sonorosa, per denotare la eloquenzia del greco sermone. -fragoroso
o brustia, con la quale voleva denotare sé essere per nettare italia e cacciarne gli
proprietà bastamente specificato. -significare, denotare. manfredi, 3-37: in ordine
v.]: 'sperma'si adopera per denotare non la polvere fecondante delle piante detta
terreni. usano anche questa denominazione per denotare soltanto il prodotto, misto di stoppie
spie. 'obscure igitur ta- lem hominem denotare volentes, dicimus': egli è referendario.
-barbaglio. magalotti, 3-70: vuol denotare che le tenebre di questo cerchio non
, un'emissione di voce, anche per denotare la gioia, la decisione o la
sotto l'andatura di bolina': per denotare l'azione di orientar la intiera velatura
senso negativo o positivo, o anche denotare la derivazione o la discendenza o costituirsi
qualcosa; durare a farla (e può denotare, per lo più in forma negativa
significati diversi; oggi comunemente serve a denotare quelle sostanze che, applicate al corpo
fanciullo in mano cn'egli divora, per denotare che 11 tempo strugge ogni cosa.
'acido''solfuro', ecc.; per denotare che tali composti hanno il tantalo a
particolar modo alla canapa, si usa a denotare che essa somministra fibre di tal finezza
al nome di acido, serve a denotare un acido meno ossigenato dell'acido tellurico.
a quella attribuita alla divinità (e può denotare tratti caratteriali di un individuo).
non tendono ad altro se non a denotare onde questo fiumicello originalmente si deriva.
in logica matematica, espressione usata per denotare un elemento di tale linguaggio.
]: 'torpente': si usa sostantivamente per denotare quelle sostanze la cui azione principale consiste
che vive in toscana (e può denotare la bassa statura o la giovane età
nel 1926 dall'architetto w. gropius per denotare un nuovo concetto di teatro e lo
tra se. 3. per denotare partecipazione a due diverse qualità, o
con quella spada in mano, a denotare che trattò d'opera di guerra. fu
saluta fa tremar lo core. -per denotare il sentimento dell'inadeguatezza dell'uomo di
, 1-380: tresca... a denotare lo veloce movimento delle mani delle moltitudine
cortesia o di saluto (talora per denotare una maniera esageratamente affettata o goffa)
nome generico di acido, serve a denotare un acido speciale del solfo, contenente
strada; pubblica via (anche per denotare vasta diffusione di una notizia e la stessa
) di recente nomina (e può denotare azzimata eleganza, frivolezza, galanteria o
] è sep- pelita, è a denotare la corruzione, e velenositade della eretica
superi, vilissimaménte). in modo da denotare codardia, pavidità e meschinità d'animo
in un contesto iron. e per denotare enfasi eccessiva, magniloquenza).
ata nell'ultima circuizione è posto a denotare che sopra a 0 luogo a perpendicolo
mosca': maniere proverbiali che si usano a denotare un silenzio assoluto. collodi, 36
(anche in espressioni comparai per denotare una vita errabonda). - anche
dell'aggettivo maestro da epiteto greco per denotare in mare il vento di mezzo (
. denotatus, pari. pass, di denotare 'denotare'. denteile [dantèl],
ignavamente, aw. in modo da denotare codardia e meschinità d'animo; vilmente
di un nome collettivo o astratto per denotare qualcosa di concreto. g