. menzini, 5-115: intanto in far denar suda e s'arrabbia.
. brezzi, iv-n-140: se 'l denar non facesse che si advoche, / non
che bonturo: / del no per li denar vi si fa ita [= sì
si pagano / le case; coi denar che avete al buio. -far buio
crede, perde l'amico e i denar non ha mai. monti, 1-299:
1-32: come chi tardi i suo'denar dispensa, / né d'ogni compra tosto
angiolieri, 85-2: quando non ho denar, ogn'om mi schiva / e
curatore, / perch'io getto il denar per istentare. targioni tozzetti, 12-11-185
miglior consiglio, / che tutti i denar perdere e la vesta: / meglio
ogni superbo aspetta, / dato il denar, ricever la derrata. felice da massa
. angiolieri, 78-11: quand'avea denar, non solea venire, / poi
quantunque misero, abituro, / oltre '1 denar diurno, o sia per uso,
drappùccio. sacchetti, 317: denar quaranta per la malvagia, / e
questo giuoco. / pur feci con denar la beffa al fuoco. machiavelli,
torrentino di menare il torculo per toccar denar freschi. de sanctis, ii-7:
campofregoso, i-55: oh quanti i denar suoi gettano via. guicciardini, vii-67:
ed essere un giurato / nemico del denar fino alla morte. a. verri [
cose, /... / denar più che griglie ce vo a la fiata
de rose ed altri vasiglie: / denar più che griglie ce vo a la fiata
: chi, giucando, perde i denar suoi, / resta talor nudo all'iberne
già tenuta. ruscelli, xxvi-2-198: per denar fansi ognor più brutti imbratti, /
: tenete quest'intrico, / che del denar non me n'importa un fico.
inzoccolato ha fantasia, / ch'e'denar siano all'anima in supplizio. cardarelli,
, 21-42: del no, per li denar, vi si fa * ita '.
gli è dato. / e lancia ogni denar nella cassetta. brusoni, 1042:
inf., 22- 85: denar si tolse, e lasciolli [i prigionieri
formaggio fresco. sacchetti, 317: denar quaranta per la malvagia, / e
gli è dato / e lancia ogni denar nella cassetta; / non gradisce tesor,
tal conte / che lucrasti? del denar. / con me stato e signoria /
loro esser gottosi. sacchetti, 317: denar quaranta per la malvagia. prudenzani,
avventura, / ch'alquanti [denar] me ne vegnon uncinati; / de'
siroppi de rose ed altri vasiglie: / denar più che griglie ce vo a la
(10-8): s'io avesse i denar de la polestra, / la qual
(10-6): s'io avesse i denar de la poletra, / la qual
singhiozzo un bufolo, / accattò quei denar da quell'ebreo. pananti, 1-395
l'intende, / oh quanti i denar suoi gettano via. bembo, 9-3-300:
lingua zerga, 346: 'inca- denar il moscon '. impegnare il vestito.
ciocché gli è dato / e lancia ogni denar nella cassetta. -povero, miserabile
quivi da pezzenti do- mandorno / senza denar dormendo sullo strame, / e,
anno. goldoni, x-784: ho prestato denar col pegno in mano. cesari,
suddito pelato / che il suo denar si spenda nello stato. -che
ciocché gli è dato / e lancia ogni denar nella cassetta. / non gradisce tesor
, piatto. sacchetti, 317: denar quaranta per la malvagia, / e
vi-1-388 (76-3): quando non ho denar, ogn'om mi schiva / e
cappone o pollastrelli / per ogni gran denar mai non li lasso. cestoni, 1-683
veder in quest'istante / che per denar voi qui venite apposta. -di
? la monarchia consola. / manca denar? la monarchia rimedia. / dal
quel che s'abbiano / a servir i denar: di grazia ditelo. guanni,
notaio e 'testimoni e dettele dodici denar d'oro per l'anima del fratello
ii-1-47: indi a raccor gioie e denar s'affretta; / e zelmira facendo il
, ché tanto è dire / buscar denar come spelar la gente. f. f
: etese tu no poessi reemer du denar, tu porre al men re- crovar
veder in quest'istante / che per denar voi qui venite apposta, / ma
, 1-33: chi tarda i suo'denar dispensa, /... / si
stimò vantaggio. / poi per dare al denar cauto ripiego, / verso quella città
vi-i-380 (69-12): quand'ei denar, non me solea venire, / poi
vi-i-388 (76-4): quando non ho denar, ogn'om mi schiva 7
. cicerchia, 1-183: giuda trenta denar render lor vuole, / ciascun lo
gente lazia. / se avessi di denar piene le sacche, / indietro tornerai
curatore, / perch'io getto il denar per istentare, / e son un penitente
, facendola scriver in colui che i denar gli prestasse. bibbia volgar. [
, 1-32: come chi tardi i suo'denar dispensa, / né d'ogni compra
con sua lusinghevol arte / richiese de'denar simoneggiando / pria pe- tramala, e
« fedel serv'amante, / trenta denar venderti 'tuo frategli, / a me
e, chiamato un sartore, levò a denar contanti otto canne di paonazzo per fare
credenza spaccia assai, perde l'amico e denar non ha mai. proverbi toscani,
maniere: / chi ne vuol dia denar su. -sorgere o manifestarsi in
sfrontato ed un avaro / che per crescer denar traffichi st'altra, e traffica si schernisce
per avventura, / ch'alquanti [denar] me ne vengon uncicati; / de'
roppi de rose -ed altri vasiglie: / denar più che griglie -ce vo a la