avorio, e i marmi di carrara così den- sati? marino, 224: ónde
ovis appellabatur quae superioribus et inferioribus est den- tibus »; inoltre isidoro, 12-1-9
1-137: brucolin, che 'l mugel tutto den- tecchi, / corrompi, ammorbi,
corallo. d'alberti, 288: 'den- dragata '. agata sulla quale si
, v-2-288: testa spelacchiata, scolorita, den- tuta che ha della testa del gallinaceo
li ha schiantati il fulmine, / che den- tellò quei picchi di basalto. /
masnadiere... saettò una rocchetta, den- trovi del fuoco. balbo, 1-75
, sm. zool. genere di anfibi den- drobatidi, i cui maschi, in
in strada maggiore pendeva una gabbia, e den- trovi un prete. papini,
spalancata di porta nuova ingoiò il carrozzone con den- trovi il mio individuo. barilli,
e per la scossa, cadono giù calcinacci den- tr'alle minestre; proteste e risate
botteghe e sui magazzini di merci, e den- trovi le nicchie interrate, i ripostigli
ceracate, sardacate, emacate, leucacate e den- dracate. baldinucci, 4: 'agata'
scoperta; unghia terminale adunca; lamine den- tiformi sulla mascella superiore; dotato
sorti e di olio cotto con la vernice den- trovi, e dassi in sul legno
i comuni topi e ratti), i den- dromurini, gli otomini, i fleomini
5-190: quella che gli sorrideva con dei den- toni che parevan pietre imporrite del lavatoio
monete fanno un onghero d'oro; sei den- ghe fanno uno aitino, vinti una
, / tant'ira ta'novelle allor gli den- no. gatto, 2-62: gli
, / non feci a che l'è den- troe e che l'è fuore
garbo né virtù, e privo di sale den- tr. tro la zucca.
, con valore privai, e da un den- nom. da rene (v.
): ancora tenendo la piaga aperta, den- me alla parte della botanica, il
egualmente congiunti, / con triplice certame agitar den- no / è cagion delle cose,
ora in forma di pellarella, ora di den- terella e di unghierella ancora.
, e s'io non fallo / non den- no esser da lungi. pea,