= voce dotta, lat. della vulgata abortire, che ha sostituito il
abortito, lo scopo, la ragione della vita! de roberto, 228
cavalca, iii-44: delle predette condizioni della carità ci dà esempio s.
, il quale è gittato dal ventre della madre sua. zanobi da strata [s
e viva molti anni, talché il tempo della sua vita sia grande, se l'
naturale. abòrto, sm. interruzione della gravidanza prima che il feto sia formato
da uno, per cosi dire, aborto della natura potessero uscire opere di tanta
alla misericordia verso questi mal arrivati aborti della mia specie i quali non hanno gagliardia
. 4. bot. organo della pianta che non ha sviluppo regolare.
poeta non comincia a raccontare la storia della guerra di troia dal doppio uovo di leda
nella confusione di spirito come l'abracadabra della cabala; lambiccato, stravagante, bizzarro
: le sbrodatine e compilazioni abracada- branti della teosofia non eran nulla. = deriv
. lesione interessante gli strati più superficiali della cute o delle mucose, prodotta in
, 4-1-48: la soverchia e cruda separazione della quale orina produce poi l'abrasione del
1-51: acciocché vedendo li principi della loro abrenunziazióne, intendiamo e cognosciamo
abro, sm. pianta rampicante, della famiglia leguminose, detta anche jequirity [
foscolo, v-95: statuto fondamentale antichissimo della monarchia francese: contiene settantun articolo di
per lo sdegno concepito per l'abrogazione della legge del quarantasette..., si
238: tempo è di ricogliere il frutto della vite: ella die'abrostino, e
2. agric. nome italiano della vitis labrusca, specie di vite americana
= dal lat. labruscum 'frutto della vite selvatica 'e labrusca (sott
altri nomi di vite, con l'aferesi della consonante iniziale sentita come articolo. per
sm. bot. arbusto di montagna della famiglia composite [artemisia abrotanum,
afelio e perielio, gli absidi dell'orbita della luna intorno alla terra si dicono apogeo
'connettere '. nel significato di abside della chiesa è attestato in s.
cosa che i romani poca stima facessero della geometria a chi considera che le leggi
..; mia figlia si abusa della mia bontà. monti, i-85: non
. monti, i-85: non voglio abusarmi della vostra condiscendenza, ma non la rifiuterò
. bacchelli, 2-218: ha abusalo della mia gioventù, della mia fede e della
: ha abusalo della mia gioventù, della mia fede e della mia mancanza di
della mia gioventù, della mia fede e della mia mancanza di pratica. 2
arbitrariamente dai limiti dei propri diritti o della propria autorità. codice penale, 317
: il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o delle sue funzioni, costringe
conceduto, ed abusando l'autorità giustissima della sacra scrittura, che, ben intesa ed
l'autor del castigo, trapassando i limiti della moderazione e abusando la propria potenza,
privazioni dell'indigenza, o i funesti effetti della ricchezza abusata. idem, 2-200:
]: si fece per superbia abusatóre della divina misericordia. tommaseo [s. v
avuto anche loro troppa fiducia nella tutela della legge contro la caccia abusiva che fanno gli
salgono. alato come angiolo, al momento della partenza un altro abusivo vi si aggrappa
eccede dai limiti del proprio diritto o della propria funzione. cornar0, 32
abusi funesti che tutta guastano la bellezza della vostra lingua. cuoco, 1-49: egli
, 1-49: egli riordinò l'amministrazione della giustizia, tolse gli abusi della giurisdizione
l'amministrazione della giustizia, tolse gli abusi della giurisdizione ecclesiastica, frenò quelli della feudale
abusi della giurisdizione ecclesiastica, frenò quelli della feudale. foscolo, ii-2-180: sono
che le viene forse appunto dall'abuso della mormorazione. deledda, iii-501: per non
bot. genere di piante dicotili, della famiglia malvacee: erbe o arbusti tropicali,
quello che appartiene ad abviazióne di danno della moltitudine. = dal lat. obvidre
o arbusto (anche pianta erbacea) della famiglia delle leguminose (del genere delle
boscaglia, / viva sempre ne'fior della pervinca / e nelle grandi ciocche dell'acacia
] i fiori sono odoriferissimi, come della manga salvatica e dei cagiù. panzini,
di agnosia, che consiste nella perdita della facoltà di fare calcoli con i simboli
bot. genere di piante dicotiledoni, della famiglia euforbiacee (acalypha), ornamentali,
acanto, sm. bot. pianta erbacea della famiglia acantacee (propria della regione medi-
pianta erbacea della famiglia acantacee (propria della regione medi- terranea), con foglie
fregio (del capitello) a imitazione della foglia d'acanto. simintendi, 3-127
. simintendi, 3-127: la sommità della coppa... era aspra
acantòsi, sf. medie. malattia della pelle: anomalia di accrescimento dello strato
strato delle cellule spinate (nelle sedi della malattia la pelle si mostra ispessita,
acànzio, sm. bot. erba bienne della famiglia composite tubuliflore (onopordom acanthium
piante, animali, derrate (agente della scabbia, della rogna, ecc.)
, derrate (agente della scabbia, della rogna, ecc.).
acarologìa, sf. zool. parte della zoologia che si dedica ano studio
scettici per esprimere l'assenza di certezza della conoscenza umana. contrario di catalessia (
metr. non catalettico: che non manca della sillaba finale (verso greco e latino
ivi... si proclamava il primato della civiltà italiana..., fondata
., fondata sul papato, restitutore della religione nella sua purità, riconciliato con
suo socio lo tengo fra le pochissime fortune della mia vita. d'azeglio, 1-126
acca. tecchi, 2-118: i clamori della brigata erano così forti e si avvicinavano
, degli apatisti, degli incogniti, della crusca, dell'arcadia, dei lincei
ch'io dica alcune cose degli artefici della nostra accademia di firenze. buonarroti il
perché anche voi siete, al vedere, della stessa accademia. nievo, 227:
e a motteggiare sulle novelle più scandalose della città. 5. trattenimento celebrativo
accademia nel giorno del nome e nel giorno della nascita del re, cioè recitare versi
croce, ii-6-369: nel primo anno della mia dimora in esso [collegio],
suoi nonni, egli era intinto accademicamente della filosofia moderna: e sapeva citare all'uopo
tu scendessi, appunto se il motivo della contesa era giusto o no. =
è pertinente all'accademia platonica; seguace della scuola e delle idee di platone
] particolarmente è vago oltremodo dei fiori della poesia e dell'eloquenza ricercando a sazietà
delizie e le acutezze, e per burlarsi della geometria, veneranda agli accademici, e
questo titolo piacerà egli ai moderni accademici della crusca? foscolo, v-183: evitava le
alle ore una ci fu adunanza straordinaria della acadèmia di scienze lettere e arti. quel
carducci, iii-17-33: l'accenno al provento della messa col termine già evangelico e ora
, in mezzo, la verità straziante della pietà materna, sono testimonianze che sanguinano.
e ozianti nelle esteriorità dell'arte e della scienza. borgese, i-351: io
eccezioni, tutto era accademismo nel campo della pittura. idem, 5-316: e
conduce alla rettorica, così il mero esercizio della tecnica mena diritto alla maniera ed all'
2. filos. accidente: termine tecnico della filosofia scolastica. 3. ant
? pellico, ii-27: alla fine della prima settimana m'accadde un gran dispiacere
: per quel che riguarda alla natura della cosa o fausta o infausta, accadere
cielo di stelle, / al di là della nebbia autunnale e del mosto. /
dire qualche cosa più tosto dello effetto che della cagione. ariosto, 22-44: or
silvio la facesse, quello che fusse della moglie, e come stavano i suoi figliuoli
. idem, ii-13-45: nel mondo della storia... si attua e vale
, è ciò che si chiama il mondo della realtà e della natura. idem,
si chiama il mondo della realtà e della natura. idem, ii-3-169: la rappresentazione
idem, ii-3-169: la rappresentazione artistica della storia è di continuo rischiarata dalla distinzione
s'udivano dall'alto, dall'orlo della buca, le grida di spavento, le
le grida di spavento, le invocazioni della famiglia di sopra che domandava notizie dello scomparso
parte del cuore, dell'opere, della lingua. del cuore, quando dice:
bene a coloro che v'odiano; della lingua, quando dice: pregate per
1-iii-32: volle accagionare... della paura risorta la sconsiderata ragazza.
nello scheletro era come una coagulazione subitanea della vita. la vita s'aggrumava,
il suo viso, e il largo squarcio della gola, donde una gran colata di
pirandello, 5-62: davanti al portone della chiesa, dove la gente accalcata faceva
vino zampillava dalle botti, il fuoco della cucina ardeva, la gigia friggeva, arrostiva
stato difficile dire se per l'anelito della corsa recente o per lo stupore della
della corsa recente o per lo stupore della visita. govoni, 3-150: con le
soffici, ii-153: risento gli odori forti della carne accaldata tra i lenzuoli sconvolti.
era luglio; dentro quell'angusta foia della gleba accaldata e secca odoravano i
, rideva, pareva che ognuno godesse della vicinanza accaldata ed espansiva degli altri.
filo del suo discorso, e l'accaloraménto della sua fantasia. borgese, 1-64:
vicino alle acque. gozzano, 442: della città romana... costrutta sullo
fatto il gallo di gallura. iacopo della lana [purg., 8-80]:
scorrere. tasso, 19-8: escon della cittade, e dan le spalle / ai
che i nemici sono accampati al di qua della riviera, ha dato ordine di non
cerchio, alcuna volta diritti per lo fuso della colonna, e alcuna volta torti attorno
messer mastino veggendosi così accanato dalla forza della lega da tutte le parti, come
, i-603: dal tempo della distruzione della libertà, fino ai principii o alla metà
: un diamante., appresso a poco della grandezza d'una mezza nocciuola monda.
: era in ordine tutto l'apprestamento della battaglia contra dario. r. gualterotti,
giammai non anteporranno la dirittura e bontà della vita al proprio piacere. tasso,
189: allungò il braccio sulla spalliera della seggiola e vi poggiò sopra il capo
l'arte con cui è composto il nodo della mia cravatta sarà assai più apprezzabile dell'
; e nell'apprezzamento del significato storico della sua opera e della sua parte. boine
del significato storico della sua opera e della sua parte. boine, ii-173: la
e quel ch'e'più apprezza / fu della volontà la libertate. aretino, vi-43
tu apprezzavi poco le mie ammonizioni. della casa, 548: molti, i quali
sono, apprezzati assai, per cagion della loro piacevole e graziosa maniera solamente.
, 69-63: fui nel settimo [grado della contemplazione] approbato, e doppio lume
gloria d'iddio, o per approbazione della fede. 4. dir.
, insieme con l'approbazione ed il principio della dedicatoria. = voce dotta
nell'ora in cui approdano i battelli della pesca. deledda, 11-688: in
data la caparbietà e persino la violenza della moglie, che ormai non sentiva più
. -anche al figur. storia della vendetta di cristo [crusca]: venne
quarantanove. 2. punto, località della costa, ove è possibile e agevole
l'intento. idem, 1-311: della facilità ch'è molta in francia a
20-130: è un impostore che approfitta della fede degli altri. palazzeschi, 4-219
approfittarne. soldati, 1-178: approfittai della confusione... per nascondermi.
ora m'avevano detto che lei approfittava della mia assenza per andare con un suo
taluni si approfittano dell'innocenza per sedurla, della buona fede per ingannarla, della povertà
, della buona fede per ingannarla, della povertà per avvilirla, dell'amore per
4 abusarsi', come: 4 approfittarsi della bontà, della crudeltà altrui '.
come: 4 approfittarsi della bontà, della crudeltà altrui '. qui aggiungo che
linee del volto... le pieghe della fronte si approfondirono, la pelle delle
: [conoscendo] appropinquarsi l'ora della morte mia,... io voglio
concedasi alla mia professione usar l'autorità della sacra scrittura, massimamente in luogo sì
già apertamente non corresse per la via della morte. paolo da certaldo,
veneto assicurandole il favore e la cooperazione della nobiltà terrazzana. onofri, 46: ma
come un fantasma / che appropriarsi non sa della persona / tua, ti circonda.
li appropria, senza osservare le prescrizioni della legge civile. -figur. sacchetti
l'altre cose e'mi diede fuori della porta parecchie bastonate. -disse il signore
appropriare i detti de'poeti a'precetti della vita, tira la poesia fuor dalle favole
corso dell'ore del dì, e della notte, disponendo la sua allegrezza per
... al veleno e al mal della madre perfettissimo e appropriatissimo rimedio. caro
persona non meno positiva che trascurata. della casa, 604: ancora vogliono esser
che è appropriato allo spirito santo. rosaio della vita, 108: operazione di virtù
a lui e a tutti i primogeniti della sua discendenza. cesarotti, i-75:
dal furto, poiché presuppone il possesso della cosa da parte dell'agente a titolo
, il possesso è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino
. applicazione a una delle tre persone della trinità di un attributo comune anche alle
. buzzati, 1-150: le lancette della pendola si approssimavano alle ore dieci e
. buzzati, 1-148: verso la fine della vita, filimore vedeva arrivare la fortuna
] confugge a corporale deletta- zione, della quale approssimava a sperienzia. leggenda di
ora quando si dovea mostrare lo legno della croce, volli entrare dentro [nel
grossolano e distratto di fronte allo spettacolo della verità! sbarbaro, 4-38: anche della
della verità! sbarbaro, 4-38: anche della mia lingua ho una conoscenza approssimativa;
approvaménto di nostra buona vita. capitoli della compagnia della madonna dell'impruneta, prol
nostra buona vita. capitoli della compagnia della madonna dell'impruneta, prol., 5
operato molti miracoli in accrescimento e approvaménto della nostra cristiana fede. pallavicino, 5-282:
fra loro... per vari influssi della volontà e delle passioni, che inclinano
e il consiglio suo approvò ciascuno. della casa, 599: se le tue piacevolezze
oppinioni de'santi, sono dal principio della nostra nattività a noi dati da dio,
dubitare d'una sì degna cosa [della religione cristiana], approvata da tanti
quanti ha avuti la nostra religione. della casa, 795: rallegrandoti delle tue
, degli aprovati testi e dei buoni interpreti della nostra legge. l. salviati,
temo che non sia per avere i periti della lingua greca per approvatori di tal novità
3. funzionario addetto alla concessione della licenza. g. villani,
presente quanto basta per non lusingarmi punto della loro approvazione. pananti, i-47: tutti
e castighi, mi basterà l'approvazione della mia coscienza. svevo, 1-124:
ottimati, osserva, che lo spirito della gloria, della fatica, e della pubblica
, che lo spirito della gloria, della fatica, e della pubblica approvazione regge
della gloria, della fatica, e della pubblica approvazione regge le loro famiglie.
non citi scritture (almeno a diretta approvazion della causa), non citi padri.
ratifica, da parte dell'autorità o della persona competente, di una disposizione precedentemente
canon. autorizzazione degli ordinari locali o della s. sede, per fatti attinenti alle
approvecci, / innanzi al lento oprar della vecchiaia, /... io t'
degli approvvigionamenti. ero insomma il capo della famiglia, provvedevo i viveri e facevo fare
fatte illuminazioni apparenti, non mai sieno tinte della intera naturale intensione di chiarezza, come
parecchi, non irragionevole è il passaggio della parola nell'uso moderno da un significato
braccia alzate e arcuate verso la sommità della testa, per fermare il velo; e
, volontier ne porto 'l segno [della croce] / che eo so reformato a
, ch'i'veggio / la somma essenza della quale è munta. idem, par
appuntato per la prima volta, il ducato della sua paga. lippi, 6-74:
consiglio, quando si raguna al suono della campana, son condannati in certa somma
perché altrimenti non la corrà. p. della valle, i-46: in terra non
imperfezione questo o quel libro di storia della poesia perché non vi si trovavano riferite
d'uno conio, e foraro per mezzo della schiera de'galli. sacchetti, 70-86
se per sorte accadesse che la punta della lingua si avesse a vedere,.
, 1-28: il velo mosso dalla sommità della testa, ed appuntato sopra i raccolti
pareva conficcato come un chiodo in mezzo della nuca. viani, 14-449: un cra-
pena debba pervenire alla cassa de'diritti della merca- tanzia fra dieci di dal dì
ingegno non si conta fra i doni della natura. tommaseo [s. v.
messo a sedere appunto dirimpetto all'uscio della camera donde l'abate dovea uscire.
si parte del suo sito per causa della nave, quanto il peso proprio d'essa
ingiurie... e tutto l'ordine della passione appunto appunto. baldelli, 3-444
a sì grand'acquisto non d'altro che della lingua di dodici pescatori. a.
, i-439: volendo appurare l'idea della società, ne risulta direttamente...
la necessità dell'unità, e quindi della monarchia. beltramelli, 1-666: egli
non poteva non essere stato a parte della faccenda. soffici, v-1-108: che cosa
sua nonna, appurati dalle meditazioni serene della vecchiaia, si rinnovavano in lei con
i-1124: la vista del sole o della luna in una campagna vasta ed aprica
ed aprica è piacevole per la vastità della sensazione. carducci, 703: mormorando
giuliano e gregoriano): il primo della primavera. m. villani
sottile chiacchierìo / dei passeri là fuori / della pioggia d'aprile. onofri, 9
che caricava di maggior oro la lanterna della cupola, alta sui tetti.
giovinezza, fiore degli anni, primavera della vita. petrarca, 325-13: al
la parola di dio nell'aprimento della bocca. crescenzi volgar., 9-78:
.]: anche nel linguaggio comune della gente colta dicesi: arguire a priori
idem, i-2-140: se l'analisi fuori della sintesi, l'apriori fuori l'aposteriori
.. arenò fra i pregiudizi politici della borghesia e gli apriorismi della scuola liberista
pregiudizi politici della borghesia e gli apriorismi della scuola liberista. b. croce, ii-6-399
ripetevano a sazietà, fanatiche, gli argomenti della speranza, della certezza.
fanatiche, gli argomenti della speranza, della certezza. apriorità, sf.
2-784: tanto alfitl ne recide [della porta], che nel mezzo /
1-92: una saetta aperse il muro della cupola del coro. quarantotti gambini,
l'aria che sta di sotto al centro della sua gravità con tutte sue parti egualmente
cieli finalmente s'aprivano e dalle ferite della nera volta piovevan giù rapide e innumerevoli
particella pronom.: indica il fendersi della terra per lo spalancarsi di voragini,
s'apriva una cavità, proprio all'altezza della sua testa. -figur.
girini / umani s'apre ai solchi della notte. 6. squarciare il
parole: « chiunque aprirà la porta della cittade di notte, in tempo di guerra
. idem, 1-4: era nella camera della morta madre uno armaio bellissimo e sottilmente
mosso, ed abbia trovato il buco della serratura, ed abbia aperto,..
che venne in terra col decreto / della molt'anni lacrimata pace, / ch'aperse
. bartoli, 1-310: sopra il tetto della loggia, rincontro al mezzo cerchio e
crescenzi volgar., 9-61: nel tempo della state si deono [gli armenti]
poter aprire in parnaso un pubblico fondaco della lor nazione... la settimana
e conobber le dolcezze del viver civile, della musica, della poesia.
del viver civile, della musica, della poesia. 16. aprire il
a me diretto. non conobbi il carattere della soprascritta e perciò l'apersi. loria
, 6-156: dalla messa di mezzogiorno della cattedrale da venticinque anni escono le stesse donne
cellini, 578: questo bottone era della grandezza quanto apre una mano in circa
i fior tutti ad un tempo. della casa, 653: qual chiuso in orto
viso, maestro mondo vedeva aprirsi nell'orror della notte lampi e fulmini violetti ogni volta
panzini, ii-279: [il presidente della camera] non aprì il parlamento dicendo:
che correva... ai lati della strada. 34. intr.
iddio] aperse alli uomini la via della penitenzia. fed. della valle, 189
la via della penitenzia. fed. della valle, 189: men aspra / ci
assai ben conosco che ancora il raggio della vera luce non è pervenuto al tuo intelletto
s. c., 18-2-2: allegrezza della vita è che tu abbi a cui
a cui tu apra il tuo petto. della casa, 615: e perché il
lo somigliano, perché li teme superbi della loro virtù: aprirà egli il suo
: sentiva sempre più vincerla la rabbia della propria impotenza, e quell'aprirsi della mente
rabbia della propria impotenza, e quell'aprirsi della mente, quella chiarezza celeste di poco
b. croce, i-4-5: lo svolgimento della cultura del mio momento storico..
.. apre innanzi a me il problema della civiltà ellenica. -aprire un concorso
palagio tostamente fu aperta, l'apritura della quale fe grande risonare. fioretti, xxi-
, sf. medie. perdita patologica della sensibilità tattile. = voce dotta,
uccello notturno, dell'ordine atterigiformi, della nuova zelanda (dove è detto kiwi
(dove è detto kiwi), della dimensione di un gallo domestico, con
aquidernatura, operazione delle botteghine [operaie della cartiera], che con una stecca lunata
or meno, secondo le diverse qualità della carta. = da quiderno (v
heliaca), che ha le penne della testa, del collo e del dorso
cui si differenzia per il color bianco-giallognolo della testa, della gola e del petto
per il color bianco-giallognolo della testa, della gola e del petto (nidifica in
sì gran fame, che non lasci parte della sua preda a quelli uccegli che le
mezzo alla sua corte / nel maggior della rupe alto crepaccio. pignotti, 1-109:
ii-425: lo vedeva accanto all'eremita della chiesetta, seduti entrambi in riva al
delfino, a sud del cigno e della lira; visibile d'estate nell'orizzonte orientale
plinio], 17-22: secondo la ragione della natura non si debba cominciare [a
designazione dell'uccello, dell'insegna, della costellazione, del pesce); gli antichi
aquilana2, sf. bot. pianta dicotile della famiglia timeleacee, propria dell'india e
famiglia timeleacee, propria dell'india e della cina: l'aquilaria agallocha e l'
bot. genere di erbe perenni della famiglia ranuncolacee, che giungono a un
foglie non guari lontane da quelle della chelidonia maggiore, intagliate però all'
esercito romano portava l'aquila, emblema della legione. = voce dotta, lat
, uno con bell'armonia collocato nel mezzo della faccia, uno aquilino...
gli armenti, / muoiono i germi della terra, e mesto / si fa deserto
mondo, per la freddezza dell'aria e della terra. idem [olao magno]
di proclamarsi... il re della natura. montale, 1-131: or che
ch'io stava / stupido tutto al carro della luce, / ove tra noi e
ecco sei uomini mi venìano dalla via della porta di sopra ch'è inverso d'aquilone
aquilone: e ciascuno avea le vasa della morte nella sua mano. fazio,
, o donne, o fanciulli, fuggite della terra di aquilone, venite a cristo
senza filo di fronte al possedimento diretto della realtà. govoni, 1-57: altissimi,
giorno di primavera, e gli strilli della camerata d'urbino e l'aquilone palpitante
. aquitanus (da aquitània, provincia della francia meridionale), il sinus aquitanus è
santuario. ojetti, ii-376: i ruderi della vecchia chiesa e in alto la nuova
= lat. scient. ara, adattamento della voce indigena brasiliana. ara5,
cui nelle fiere medievali delle fiandre e della champagne s4n- dicava la fine delle contrattazioni
appresso si è il termine del pagamento della detta fiera. = dal grido
, e le pianticelle del garofano e della salvia, nel vano dell'abbaino, diventavano
guerreggiare con macomettani. p. della valle, 1-43: la stampa
: la stampa arabica, e della sua lingua, è gran tempo che
studi arabici, e un segno carissimo della sua costante benevolenza. manzoni,
di lingue orientali, dell'ebraica cioè, della caldea, dell'ara bica
, dell'ara bica, della persiana, dell'armena. d'annunzio,
arabismo, sm. locuzione o voce propria della lingua araba. arabista, sm
. studioso di lingua araba, conoscitore della civiltà araba. àrabo, agg
. piovene, 5-664: il principale carattere della sicilia d'oggi è l'ideale d'
: tale sembra a me la storia della coscienza e della giustizia, mitiche concezioni
a me la storia della coscienza e della giustizia, mitiche concezioni, come.
aràchide, sf. bot. pianta della famiglia leguminose papilionate (arachis hypogaea)
si contengono da uno a tre semi ovali della grandezza del pisello (detti ceci di
si utilizzano come surrogato del caffè e della margarina, ma soprattutto per la fabbricazione
. boccaccio, i-562: la gran festa della futura coronazione... si cominciò
si cominciò per corduba: le rughe della quale, da ciascuna parte ornate di drappi
è sopra, pescia con il fiume della nievole e della pescia, con molti
pescia con il fiume della nievole e della pescia, con molti mori che produce
potrà dunque palesare più degnamente i trofei della sua forza, che co 'l vestirsi d'
= voce dotta, dal nome della regione spagnola aragona, dove ne esistono
a picchiarsi schiaffi rabbiosi con la spatola della coda, a colpi secchi come se suonassero
figur. ojetti, ii-176: della famiglia d'ogni uccello chiuso nelle
ecco il significato formale e il motto araldico della sua indole. d'annunzio, iv-1-139
battezzato nei libri araldici come leone marchese della futa. civinini, 1-293: il
sf. bot. genere di piante dicotili della famiglia araliacee: arbusto con foglie pennate
di dolcezza, quando è il tempo della fioritura. bartolini, 16-84: grandi
borgese, 2-34: anche le ultime arance della stagione erano, secondo l'aranciaio
questa è bella! si danno al vedere della zappa sui piedi. -e che?
un po'stinto degli studi oscuri e della spesa mezzana, perché tutta la stima accumulata
o seminarvi un arancino della cina. buonarroti il giovane, 9-234
sostengon vaselli in sulla fronte / d'arancin della china. lant. varietà di
), sm. bot. albero della famiglia rutacee (citrus aurantium),
belle di tutte le altre. p. della valle, i-330: acqua..
rame cariche mettevano fantastiche luminare nell'intrico della foresta. bartolini, 16-83: intorno
. -fiori d'arancio: come simbolo della purezza verginale vengono portati come ornamento della
della purezza verginale vengono portati come ornamento della sposa nel giorno delle nozze.
primavera non maturano bene per la copia della lor materia densa et agra. baretti
. negri, 2-973: dalle cortissime maniche della sua tunica di tela arancione escono belle
le quali sono fragile come la tela della aranea. idem, iii-29: e stanno
, per la quale passa lo spirito della veduta ch'è posta tra 'l cristallino
viene. garzoni, 1-507: le azioni della agricola o versano intorno alle persone
brandi a funestar la terra. p. della valle, i-324: quella pianura
[la misura] secondo i diversi stati della campagna, e par ticolarmente
la saliera di suo padre, contadino della sua propria terra, aratore della sua terra
contadino della sua propria terra, aratore della sua terra. papini, 28-177:
squadra, attesa la versatilità e varietà della nostra agricoltura. = voce dotta
versoio sono fissati. all'estremità posteriore della stanga sono fissate due aste di legno
cattaneo, ii-2-175: lo strato coltivabile della gera d'adda è ancora più tenue,
: le zolle / sbriciò l'aratro, della terra nera, / dietro le vacche
e i bovi che sono il tesoro della casa. cicognani, 6-13: vecchi bifolchi
e il coltro, liscia l'impugnatura della stiva. -figur. artale,
: qui l'onore del vomaro, e della falce, qui ogni amore d'arratro
gettarsi nelle più sedentarie e lucrose occupazioni della città. 3. ant.
(eseguito d'autunno, in vista della semina), che consiste nel frangere
: così venne il tempo dell'aratura e della seminagione del grano. linati, 30-77
con tecnica particolare (avvolgendo i fili della trama -di lana, seta,
gli arazzi. = dal nome della città di arras, in francia, sede
i tre semicerchi costruiti dalla stessa parte della retta contenente i diametri. =
detti « calcoli d'arbitraggio », della via più conveniente per effettuare un acquisto,
.. questo aggettivo indica l'origine della sentenza, non le sue qualità.
avendo contrassegnati con numeri i denti [della ruota], si vedrà ad arbitraméntó la
ogn'altra cosa ella puole disporre liberamente della mia volontà. l. bellini, 5-137
io così rivolleva nell'animo ed arbitrava della venuta tua, dinumerando e computando i
co'francesi, che l'arbitraria divisione della polonia non porrà la bilancia europea in
... in seguire quell'idea della convenienza dei suoni ch'è arbitraria e
, ma dalla suprema legge dell'offerta e della dimanda, ossia dalla proporzione tra la
. gadda, 7-43: consumandosi il ventennio della magnanima accademia, la psicanalisi fu duramente
necessità nel doppio arbitrio dell'empiricità e della vacuità... abbiamo già mostrato
g. villani, 11-39: per bene della nostra città non siano mai vaghi di
. idem, i-3-120: col concetto della libertà si tolgono a un colpo l'
bitrati. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze, 12-70: vogliamo
proponendo ai chierici il grado più eccelso della potenza sacerdotale, cioè l'arbitrato morale del
che sono guidati dalla libertà dell'imperio della lor propria volontà e dell'arbitrio,
arbitrio alcun, sanza la volta / e della chiave bianca e della gialla. machiavelli
volta / e della chiave bianca e della gialla. machiavelli, 477: sarebbe
, o a caso, sotto l'arbitrio della molti tudine, dove per
sicuri è oggetto alternativo del capriccio e della prudenza, e sempre dell'arbitrio.
. in se stesso non può stare. della casa, 550: a te convien
altre voci vi sono in cui l'arbitrio della pronuncia popolare introdusse qualche dissimilitudine. imbriani
genera dunque il momento dell'arbitrio, della contradizione, del male nell'attività pratica.
infino d'ammazzargli. p. della valle, 1-31: a tali ambasciatori dà
popolo. 7. indebito allargamento della propria competenza irregolarità, illegalità, abuso
levando la forza alla legge con quella della necessità. c. gozzi, ii 54
nelle cause di stato, e le prepotenze della polizia. imbriani, 2-63: nessuna
. maestro alberto, 160: della cognizione e predestinazione divina, della libertà
160: della cognizione e predestinazione divina, della libertà dell'arbitrio si suol quistionare.
la situazione di fatto, i seguaci della teoria del libero arbitrio non vedono se
arbitrio non vedono se non il momento della libertà. idem, i-3-122: quella
, i-3-122: quella che nella filosofia della pratica si chiama del determinismo e libero
fosso! e che ne sai tu della volontà, del libero arbitrio, del servo
noi potrebbono fare, tanto è l'arbitrio della natura. 10. stor.
alberti, 368: debbono a'padri della famiglia troppo dispiacere questi raportatori;.
cui due parti in lite affidano la risoluzione della controversia; chi si interpone, con
monsignor marcellino, che oggi è arbitro della volontà del cardinale. varano, 14
anche oggi considerarsi per centro ed arbitro della lingua italiana...
, delle carni; crudeli appaltatori erano arbitri della roba e delle persone. rajberti,
, signor regio ispettore, è arbitro della mia felicità. soffici, ii-44: valendosi
essere l'arbitro assoluto, o quasi, della nostra fortuna. baldini, 4-204:
errori? -arbitro dell'eleganza, della moda: chi si impone all'ammirazione
ricchezze e del lusso, diventano arbitri della moda -e la raffinano, e le
raffinatezze si propagavano per tutte le tavole della nobiltà quirite. -arbitro del convito
). tose. pulire il seme della canapa usando l'arbòlo. giuliani,
, i-395: per pulirlo il seme [della canapa], bi sogna
, i-395: per pulirlo il seme [della canapa], bisogna arbolario, sceverarlo
: l'aspetto tra patriarcale e platonico della capitale, arborata come le nostre città
gettano graziose ombre in su l'erbette della terra gli alti e frondosi arbori i
statue di dafne in sul principio primissimo della metamorfosi favoleggiata. albertazzi, 5:
. neol. scienza che si occupa della coltivazione degli alberi, e si distingue in
tanto del libero padre, quanto della madre degli dei e di cerere, leggiamo
siepi rosate, pallidi oliveti. p. della valle, i-331: è un arboscello
palladio volgar., n-14: il fior della vite che va su per gli alberi
., 12-120: e tosto si vedrà della ricolta / della mala coltura, quando
e tosto si vedrà della ricolta / della mala coltura, quando il loglio / si
il molino, e piene le sacca della farina, l'arche piene di biada
intorno a san giovanni per più bellezza della chiesa. boccaccio, dee., 1-1
scoprimento dell'arca di can grande della scala, dentro il recinto delle arche scaligere
: saluto la tua arca, cangrande / della scala, anche se il tuo
salvarsi dal diluvio con altre otto persone della propria famiglia (lunga 150 m,
ragunati nella arca, cioè nella unità della chiesa vivendo con gli animali feroci in
che vivano teco, del maschio e della femina. m. villani, 1-1:
. gadda, 2-84: e gli illustratori della bibbia, nel disegnare le fiancate o
gli animali i boschi fondono / nell'arca della distruzione. dessi, 7-69: ogni
essa mosè pose in custodia le tavole della legge (oltre alla verga d'aronne
alla verga d'aronne e al vaso della manna). -anche per simil.
arca del legno setino, la lunghezza della quale sia due cubiti e mezzo, e
qualche volta per lo amore divino uscir della sua gravità; tu hai lo esemplo di
, acciocché ponesse in quella le tavole della legge. vasari, ii-623: come si
in una parte di quelle storie nel mezzo della detta loggia nelle volte, dove sono
mediante roma, suo capo civile e metropoli della fede cristiana, rende imagine di quell'
roma è il simbolo grandioso e multiforme della nostra schiatta, roma è la nostra
nostro patto, / tu sei l'altare della nostra
: il papa... maravigliandosi della profondità delle sue parole, disse: «
costui è arca del testamento e armario della scrittura divina ». s. bernardino
arcàccia, sf. marin. ossatura della poppa di una nave. =
buoni versi e tutti gli altri debbono scrivere della buona prosa, o li tratto senza
poeti arcadi descrivono come delizioso il giorno della vendemmia, è cosa da metterli anche loro
. letterato, artista che vive fuori della realtà, e rappresenta nella sua opera un
. arcàdia, sf. regione della grecia, nel peloponneso, alla quale
vita pastorale tutta dedita ai tranquilli piaceri della libera esistenza nella natura e nel canto
2-71: venite terzo tra noi a ragionar della luce e de'colori che hanno oggi
sinisgalli, 6-84: ecco l'arcadia della macchina, pensai. 3
pastorello / a trottolar sul « genio della schiatta ». 4. figur
ostentazione eccessiva di semplicità e di amore della natura, che sottintende un disdegno e una
dirozzare e raschiare senza posa l'istrumento della lingua, sì da scoprirne in più
fotomontage di pregevoli atteggiamenti dello spirito, della persona e del linguaggio che sempre ci
che lentamente si mutano nelle più nuove della civiltà borghese, è il cuore del
imitatori e seguaci: è la rude favella della sua fede. soffici, v-1-493:
redi, 16-v-162: perché dunque voialtri della crusca mettete nel vocabolario questi vecchiumi,
cerche non infeconde sugli elementi romantici della let teratura classica. e
il gran nemico. 4. arco della porta. = deriv. da arco
re, si levò l'arca- liffi della schiatta de'reali, e non con tradimento
. certe qualità dell'animo e 'l suon della voce. foscolo, = dall'arabo
fu combusto / per l'orazion della terra devota, / quando tutti
in quelle ore il senso arcano della vita l'affaticava tutta, più
siviglia. deledda, ii-79: nel silenzio della notte, il geli, lo
arcangelo ricciuto, nati gli arcani più difficili della natura. dotti, iii-248: nell'
legger ne'cieli e a svelare gli arcani della terra fu aiutata valeant designetur. gabriel
. ubi enim potentia divina vel delle bellezze della natura. tommaseo, i-102: questa
cielo, essi si fanno il segno della santa croce. 2. scagliare
, un'arcata vicino alla torre della rocca. andrea da barberino, 1-24:
e la fortuna spesso il manifesta. della casa, 2-3-192: non ne fate capitai
dei quadrupedi consistente nella deviazione in avanti della linea di appiombo delle gambe.
l'avol de l'arcavolo mio nacque / della fava d'orlando furioso. b.
tutto di dentro, nel più intimo della vita, ove tacito egli posa quasi
beltramelli, i-316: il mareggiare continuo della vita frangeva contro l'arce capitolina.
le teorie vitalistiche, governa i fenomeni della vita. gioberti, ii-219: nel
5-360: l'archeologia fa parte della vita napoletana; v'è una
galliari, che furono i primi fondatori della nostra scuola scenica...,
archeomani, i costrutti e l'ordine della lingua. = voce dotta,
, di cera [ecc.]. della casa, 2-3-194: ne farò archetipo
.. i bambini sono gli archetipi della felice cittadinanza. onofri, 75: il
. onofri, 75: il lividore della zolla diaccia / a bacìo della siepe intirizzita
lividore della zolla diaccia / a bacìo della siepe intirizzita, / esalta come archetipo
come archetipo di vita / il caldo brio della tua faccia. sinisgalli, 6-57:
alle forme stesse archetipe e alle idee della prima mente. salvini, 6-2:
. biringuccio, 1-42: per posamento della volta vi si fa cinque ovver sei archetti
verso la chiesa e sotto gli archetti della lanterna. manzoni, pr. sp.
lo trovò, l'attaccò all'archetto della finestra. viani, 14-394: qualcosa di
sottile e pulito, quando il tuono della corda sia all'unisono del tuono del
10. dimin. archettino. libro della cura delle febbri [crusca]: l'
sera, nelle terse vetrate il gran chiarore della luna. beltramelli, ii-228: una
e singoiar perizia del- l'archiatro ordinario della reale altezza sua. bar etti,
si sparò l'archibusaria. p. della valle, 1-12: gli uzbeghi..
battaglia: dove co 'l valor maggiore della sua gente e con l'archibugeria,
fra di loro che nissuno, sotto pena della vita, dovesse parlar d'accordo,
con l'archibusiate noi che eramo dalla parte della poppa, e quelli, che stavano
e quelli, che stavano dalla parte della prora. segneri, iii-1-90: in
magalotti, 7-55: consolatevi col reflesso della decrepita età dell'autore, dopo la
fecero archibusiere per poter quindi tirare a'soldati della cittadella. carena, ii-213:
nella spalla ritardò in qualche parte il corso della vittoria). cellini, 1-52 (
con archibugio o balestra. p. della valle, i-44: stromenti artificiosi,
sono archibusi e pistole che hanno la testa della canna a foggia di tulipano.
2. antica arma precedente l'invenzione della polvere da sparo, formata da una
, 6-1-264: avea lasciato il decanato della camera e con esser onorato da innocenzo
5-1-60: voi riconoscete i grandi ornamenti della magnifica stirpe medicea in leone e clemente,
se la sarebbe trovata poco più su della testa. = voce dotta, lat
agg. e sm. metr. verso della metrica classica, formato da una tetrapodia
, 2-78: archimandrita: il principale della grega. = voce dotta,
. giusti, i-99: l'idea della cena e d'un buon letto..
: l'edilizia torinese è il trionfo della squadra e dell'archipenzolo. =
de luca, 1-3-2-119: il punto della differenza non sta nella dignità arcidiaconale o
archisinagògo, sm. ant. capo della sinagoga. iacopone [crusca]:
prospetti e le fonti e gli altri ornati della villa di castello. algarotti, 3-305
del buonarroto, architettata per lo vestibulo della libreria di s. lorenzo. idem,
varie le lingue antiche architettate sul modello della immaginazione. idem, i-1451: una
al giudicioso architetto che richieda la qualità della fabrica e la sodezza di esso terreno.
che fa l'architetto, tutti gli architetti della terra rimangono a guardare. baldini,
pericolosissimi all'arte prudente del muro e della stanza. -per simil. e al
galliari, che furono i primi fondatori della nostra scuola scenica..., avevano
,... se non per mezzo della filosofia, arte delle arti, scienza
. firenzuola, 289: le altre parti della casa, le quali erano senza numero
pianta, non sa quanto l'architettore della pianta. salvini, 39-i- 167:
io che sia la propria idea / della scultura e dell'architettura. cellini,
e perché ancora essa è figliuola seconda della grande scultura. c. bartoli,
mai l'architettura che vitruvio chiama sorella della musica, non accetta, come tutti gli
e di storcerlo per gli usi appunto della navale architettura? 2. per
: la nostra architettura è il rapporto della pietra e dell'aria. baldini, 4-185
di fianco a san pietrp la piazzetta della sacrestia che tace, tutta raccolta fra le
. buzzati, 1-45: le luci della sera si affievolivano e il vento,
ombre, strisciava lungo le architetture geometriche della fortezza. moravia, i-io: guardava
lei, pietra su pietra, l'architettura della sua antica dimora. sinisgalli, 6-79
ben considerare quanto sia maravigliosa l'architettura della sua fantasia. baruffaldi, 45: a
l'architetture che adomano la fronte interiore della chiesa dei padri bernabiti. =
solito con la funzione di sostenere il peso della parte di costruzione sopra un'apertura rettangolare
: il quale deve esser alto la metà della grossezza della colonna. idem, 1-26
deve esser alto la metà della grossezza della colonna. idem, 1-26: gli ornamenti
colpo di fucile, e dall'architrave della finestra... caddero dei calcinacci.
v-1-246: ci rifugiammo sotto l'architrave della porta maggiore, scrollando le gocciole. panzini
borgese, 2-313: spalancò una porta della stalla e un sauro di criniera nera
battagli. pavese, 1-86: fuori della porta, dove il professore vedeva cadere
sulle quali si assiderà l'architrave della prima conclusione. = voce dotta
. b. davanzali, ii-470: geloso della fede delle sopra un archivolto cupo
di peri, di gra della monarchia furono mandati per sicurezza in gaeta.
ogni la gloria e i vantaggi della pace latina. viani, 19-335:
che non capivo, per il nascente archivio della volti tinti di verderame.
senso superlativo. cappuccini dava nell'archivio della cancelleria, che era salvini, iii-76:
siccome né una cameraccia al terzo piano della torre, piena di carte anche # pxt
-arciantico: antichissimo. della deputazione storica, provvedendo che i moltissimi
si conventa e dice. vicende della parrocchia. beltramelli, i-432: aveva sì
tuo arci- la loro pelle aveva preso della pergamena. cardarelli, bellissimo trattato. carducci
gli archivi -arcibello: bellissimo. segnaletici della gendarmeria si arricchiscono di fotografie allegri, 159
, 16-vi-196: me ne donò un piatto della sua tavola, che, a confessare
giordani, ii-37: mille e mille grazie della vostra arcicarissima lettera. è proprio un
, io e un poeta che prima della guerra era fanatico di d'annunzio.
non impediva che madonna primavera si dolesse della sua poca generosità. -arcimiserevole
. s. data una arcionorevolissima relazione della persona, e qualità di v. sig
diventa rodomonte, / com'egli è della maschera coperto? gli ingannati, xxi-i-232:
vivere nel seicento un figlio di mastino della scala. -arcistufo: completamente stufo
rilustrare le conchiglie vuote che l'ondata della vita via via mi abbandona sulla spiaggia
vita via via mi abbandona sulla spiaggia della sensibilità. palazzeschi, 3-41: una sera
aver invece a che fare con un arciletterato della più bell'acqua. -arcimaestro
il sere. menzini, 5-227: pur della grazia al buon voler m'arrendo,
arcicancellière, sm. stor. capo della cancelleria (alla corte imperiale germanica,
ammessa tra gli accade mici della crusca, posso io come arciconsolo esercitar
morì. redi, 16-v-376: il vocabolario della crusca, conforme le accennai alcuni mesi
sm. stor. presidente dell'accademia della crusca (dal 1585 al 1915).
, per soddisfare in parte all'obbligo della nostra accademia,... mentre m'
, 16-vii-453: l'arciconsolo dell'accademia della crusca, sedente sopra la solita indorata
: anticamente l'arcidiaconato e l'arcipretato della. cattedrale avevano annessa la giurisdizione,
a dire messa in una chiesa cattedrale della quale era archidiacono uno uomo da bene
. sarpi, ii-79: l'ordine della precedenza fu: prima il cardinale legato
io sono ar- cidiavolo, e sono della città del popolo mio. machiavelli,
redi, 16-i-37: imperiai palagio; intendo della villa im periale fuor delle
arciducale, agg. proprio dell'arciduca, della sua dignità. meliini
da voi, che siete il bottegaio della eloquenza, l'arcifanfano delle lingue,
che vuol farsi credere per l'arcifanfano della letteratura. -arcifanfano di baldacco:
pelobatidi e ilidi: caratterizzati dalla presenza della lingua, e dalla cintura scapolare divisa in
potè mai aver triegua né patti / della tornata col popolo arcigno. firenzuola, 251
il dolce, delicato e sereno profilo della ragazza gli veniva fatto di confrontarlo con
agro, di sapore acerbo (proprio della frutta non matura). pataffio,
fluisce arcigno [sidro] / e torbo della ruvida eliotta. = dal
nella parte anteriore e in quella posteriore della sella, con la funzione di sagomare
quasi cadere lo fece sopra l'arcione della sella tutto stordito. idem, dee
giudici decretato non solo sopra la testudine della cupola, ma eziandio sopra la lanterna
uno dei distretti in cui il territorio della diocesi è diviso. -anche: primo
rinnovate al nostro degno arciprete le proteste della mia servitù. manzoni, pr.
. carducci, iii-8-137: un arciprete della cattedrale gli faceva pagare una somma di
ii-95: mi hanno assicurato che l'arciprete della vicina parrocchia è possessore di una cantina
i-119: monsignor ferdinando apollonio, parroco della parrocchia di san marco in venezia e arciprete
di san marco in venezia e arciprete della basilica, ha ottantaquattr'anni. sbarbaro,
cotta bianca, il piviale nero dell'arciprete della basilica che portava in capo la nutria
che vi si possa riporre entro cose della compagnia, e che vi si possa
carica e dignità di arcivescovo. della casa, 802: tu mi avrai più
stante la mancanza delle antiche memorie beneficiali della diocesi fiorentina all'archivio dell'arcivescovado nostro
in corte per procacciare un grande arcivescovado della magna per un suo fratello. g
eccles. proprio di un arcivescovo, della sua dignità. targioni tozzetti, 11-120
canterbury e fortissimo martire s. tommaso, della cui vita gli esecutori dell'empio desiderio
reca la mattina nella più antica chiesa della città,... dove si conserva
i-675: in mezzo a un prato della villa c'è una grande gabbia di
gli archi curvi, e traggono le saette della faretra. intelligenza, 277: aveano
, per far cimento del valore e della forza de'proci, presenta loro avanti il
retta ed orizzontale. p. della valle, 1-8: adopera benissimo l'arco
farti archi da saettare / col legno della flèssile avellana. idem, ii-655: o
no, non basta che l'arco della balestra sia robusto. il godimento non è
ma il popol tuo l'ha in sommo della bocca. idem, purg.,
gesti rapidi, premendo su 'l piè della viola il mento aguzzo, martellando le
: essendo per avventura rovinato un arco della muraglia, quello ruinando, la notte
vide il padre felice comparire nel portico della cappella, e affacciarsi sull'arco di
descritte da due centri equidistanti dal mezzo della corda, e con raggio che supera di
che supera di un sesto la metà della corda. ojetti, i-238: c'è
: quello la cui altezza è minore della metà della sua larghezza o apertura.
la cui altezza è minore della metà della sua larghezza o apertura. -arco
: quello la cui altezza è maggiore della metà della larghezza. -arco vivo:
la cui altezza è maggiore della metà della larghezza. -arco vivo: arco posato
raggio. manfredi> 2-2: qualsivoglia porzione della circonferenza... dicesi arco.
inf., 7-128: così girammo della lorda pozza / grand'arco tra la ripa
quella signora che con un sottile arco della bocca accenna un tenue sorriso? idem
esigue. baldini, 4-39: il ponte della ferrovia scavalca con un enorme arco il
superiore s'è rinforzato e risalta sull'arco della bocca come quello di certi suonatori di
sull'arco delle sopracciglia o nello splendore della cornea sono anni fulgidi. -ad
effimero. -arco degli anni, della vita: il corso della vita.
degli anni, della vita: il corso della vita. dante, conv.,
sardino; e l'arco celeste era intorno della sedia, simile alla visione dello smeraldo
arcobaleno1. 16. astron. parte della traiettoria apparente di un astro sulla sfera
chiama arco del pube. -arco della schiena (e semplicemente arco):
segno / a'marinar con l'arco della schiena, / che s'argomentin di
. ferita in pelle in pelle sull'arco della schiena. giusti, ii-385: giacché
capo hai anco quello di volere scarabocchiare della carta, mettiti sotto coll'arco della
della carta, mettiti sotto coll'arco della schiena. 18. elettr.
: arco elettrico che riproduce le modulazioni della voce. -lampada ad arco: sorgente
6-256: lo guardava ed al chiarore della lampada ad arco, ravvivato dal riflesso della
della lampada ad arco, ravvivato dal riflesso della neve, vedeva il suo volto metà
profili dei denti passanti per gli estremi della linea dei contatti. 20.
. de marchi, 77: facendo arco della schiena e piagnucolando, venne ad accosciarsi
si rizzò pure il gatto e fece arco della schiena, e sbadigliò. viani,
pugno sul tavolo. -fare arco della persona: andar curvo. dante,
non è) di fine intendimento. della casa, 2-3-272: voi e gli altri
-con l'arco dell'osso o della schiena: con ogni potere, con
? algarotti, 3-329: l'architrave della medesima porta è sotto dall'arcone che
iii-709: il cerchio del mare e della pianura sabbiosa le ricordava
ecco, mentre scrivo, mi paiono fatte della stessa natura. borgese, 6-113:
raso / gonne al vento sui prati della pioggia: / per le festive nuvole là
. deledda, iii-964: l'arcobaleno della speranza illuminò il grigio orizzonte della famiglia
arcobaleno della speranza illuminò il grigio orizzonte della famiglia. cicognani, 12-110: seguiteranno
1 -77: vi vengono al riparo della pioggia / i bei pavoni con gli
, il quale passa liberamente nel centro della crociera inferiore, e colla sua estremità
colla sua estremità rotondata sostiene il centro della crociera superiore, la quale è alquanto
allargare, o restringere, secondo la grandezza della matassa, e anche serrarsi affatto,
si annoia di far girare l'arcolaio della storia. e. cecchi, 1-172:
dipinti, e poi sotto le aride dune della sabbia. = voce dotta,
; 4 orso ': la forma della testa di queste farfalle ricorda 11 muso
àrctostàfìlo, sf. bot. genere della famiglia ericacee, che comprende numerose specie
le braccia alzate e arcuate verso la sommità della testa, per fermare il velo.
sua testa precocemente senile, del colore della fibra vulcanizzata, apparve in contrasto grottesco
), sm. bot. genere della famiglia composite tubuliflore { arctium),
, in varie lingue, il nome della purpurea ardea. = voce dotta,
strada romana che, uscendo a occidente della porta appia, conduceva ad ardea.
espone il cada vere prima della sepoltura. arila, 37:
.], 1-7: il granello della senape... quando si trita diventa
avanti con gli occhi ardenti, disiderosi della mia morte. 5. rosseggiante
il naso ardente che la luce complice della lampada non riesce a difendere del tutto
375): lo impetuoso vento e ardente della invidia non dovesse percuotere se non l'
e sì ardente tentazione di carne. della casa, 646: tempo ben fora
i taciti coetanei primeggiare l'ardente timbro della mia voce. morante, 2-157:
/ con aspri ringhi e rabbuffati dossi. della casa, 659: era alma a
che provano e seguono tutti i giovani della terra? viani, 14-267: gli improvvisatori
desiderio è più ardentemente cercato che quello della pecunia. guicciardini, iii-362: il
cagione non era per operare ardentemente. della casa, 781: desidera ardentissimamente che
ii-102: io bramava ardentemente che l'annuncio della mia triste sorte giungesse alla famiglia da
, ii-742: per entro al rombo della nostra ardenza / udimmo crepitar sopra le
. per dimostrare al messia l'ardenza della sua fede, aveva voluto rinnovel- lare
le ardenze, le grazie... della sua età. bacchclli, i-392:
d'annunzio, iv-2-1304: alla cima della gloria,... è l'olocausto
parlari degli uomini ardono le radici delle virtudi della mente. a chiliini, iii-170:
la buona vecchia preparava melanconicamente il pasto della sera. 6. intr. inaridirsi
sensazione di bruciore intenso; essere preda della febbre. francesco da barberino, 249
. settembrini, 1-239: varie figure della vergine e dei santi, innanzi alle
297: brillava psiche e per lo sollazzo della divina progenie tutta ardeva di letizia.
bocca del popolo, che si dice ardere della moneta, volendo dire che sia nuova
gli occhi] / dritti nel lume della dolce guida, / che sorridendo ardea
pensai co'miei toccar 10 fondo / della mia grazia e del mio paradiso. petrarca
11 caldo era intenso, e il volto della fanciulla ardeva, bellissimo nella cornice dei
, che avrei veduto la debole vita della convalescente ardere e struggersi sotto la mia
struggersi sotto la mia carezza. -anche della violenza di un sentimento, di una
tenzon, misura e pesa? p. della valle, 1-64: erano stati mandati
ard-4 alto '): è voce della francia settentrionale. ardesìaco, agg
nel permetto, fra due branohe della staffa o della gruccia, e munito
fra due branohe della staffa o della gruccia, e munito di due o
punte che si piantano nell'altro centurino della scarpa, o nella codetta de'calzoni,
qualsiasi altro riscontro, fatto passare nell'anello della fibbia. gli ardiglioni delle fibbie da
nostro / scellerato ardimento inermi regni / della saggia natura! 2. atto
. salvini, v-424: giulio cesare della scala malapproposito ardimentosamente riconciar volle in quell'
a v. e. il mio libro della generazione degl'insetti, se non mi
aver non solea e l'altra molto della paura e della vergogna cacciando che d'avere
e l'altra molto della paura e della vergogna cacciando che d'avere era usata
ardire a quelli che solieno essere capi della moltitudine. viviani, 1-3: non
domando perdono di quest'arditezza mia, della quale appena mi accorgo. 4
, 1-180: annetta lo guardava meravigliata della singoiar arditezza di tale assioma esposto con
nome, la forza dell'ingegno e della parola guidavano l'opinione liberale, consigliavano
con coraggio; che eccede i limiti della convenienza. dante, purg.,
compiacciono più delle metafore ardite, che della pura e propria eleganza. leopardi,
tengono vive le comunicazioni fra le parti della città. -per simil. bontempclli
. cellini, 679: queste spalle [della fornace] vanno montando su dolce dolce
, che niuno era ardito d'uscire fuori della tana. tasso, 6-ii-239: occhi
arditi, fascisti, che so io, della venezia giulia. linati, 8-72:
baleno. ungaretti, ix-17: il giorno della candelora / con il riapparso da penombra
. i due remi propagavano gli anelli della fosforescenza. 2. calore intenso
. panzini, iii-383: il sole della primavera, morente già nell'estate,
chiome, pareva vaporare il misterioso ardore della sua gioviezza. ojetti, 24:
. vivacità del sentimento; violenza struggente della passione. -in particolare: ardente passione
petrarca], ii-106: l'ardore della lussuria quante volte entra nell'ossa della
ardore della lussuria quante volte entra nell'ossa della vecchia, e àrdevi più fortemente che
(41): essendo mutato l'ardore della tentazione in ardore di spirito santo.
l'ardore, / tu sei per man della pietà costrutto. bar etti, i-135
voi come in me s'accendesse l'ardore della punizione? machiavelli, 410: si
molti che a caso, nello ardore della zuffa, si appiccasse. 10.
, tratta dell'ar duità della montagna, dove dovea salire. tommaseo-rigatini,
2336: l'asprezza vienq da inuguaglianza della superficie, sia terreno o altro corpo
sarpi, ii-324: vedevano l'arduità della proposta e prevedevano la contradizione. segneri
lascio a maggior bando / che quel della mia tuba, che deduce / l'ardua
che prima di parlare mi dà contumacia della temerità d'intraprenderlo,... mi
, 5-237: un punto a favore della bonifica è che, svuotando delle acque una
. baldini, i-651: la pianta della casa, per la disposizione degli ambienti.
nella produzione dei beni esportati nell'area della sterlina. 6. etnol.
giovane, i-578: la metà della qual circonferenza multiplicata nel semidiametro di essa
). arèca, sf. palma della famiglia palmacee { areca cathecu),
invar. parte riservata e chiusa della casa musulmana, destinata all'abitazione della
della casa musulmana, destinata all'abitazione della donna; le donne stesse che vi
leonardo, 1-159: li revertiginosi corsi della turbolenta polvere e arena delli liti marini
ove l'arena gli uomini abbarbaglia. della porta, i-13: sono molti che lodano
idem, 17-1: gaza è città della giudea... / posta in riva
boccaccio, i-220: e nel mezzo della gran casa dimora un bellissimo letto di
. è anche rimarchevole per le sobrie linee della sua architettura; armoniosi archi e pilastri
di erba, annua o perenne, della famiglia cariofillacee, con foglie strette,
. bot. palma alta e robusta, della famiglia palmacee (arenga saccarifera),
grandi foglie, propria dell'india e della malesia, da cui si estraggono fibre
maestro alberto, 52: tu, arengatóre della laude reale. aréngo (arèngo
il pubblico arengo, il cuore operoso della città novella che il popolo libero dei
delle libecciate che orlano di spume l'arenile della fe- niglia, lunga e sottile striscia
in liquor più flessibile per la separazione della sua arenosa et arida sodezza, s'egli
superficie circoscritta. -areola piammaria: zona della mammella, di colore particolare, al
nome [arfasatto] viene da arfaxad della scrittura sagra, che nel barbaro secolo,
l'arganello dirugginiva i denti dipanando le maglie della catena. 3. milit
poco a poco, calavano dal vano della mezza palla, fino sotto al piano
mulinello) idraulico: per segnalare resistenza della pressione del liquido sulle pareti del recipiente
dello stomaco, rammenterebbe la benedett'anima della sua colei. buonarroti il giovane
piedi, mobile, per l'illuminazione della scena. = deriv. da argano
al mondo, e divulgate nel teatro della fama colle dimostrazioni del sapiente di siracusa
, sf. bot. genere di piante della famiglia papaveracee, originarie dell'america settentrionale
20-34: i pesci che argentano le maglie della rete e sfameranno i suoi fedeli.
argentària, sf. bot. erba perenne della famiglia composte tubuliflore, genere centaurea,
deponeva l'anfora sotto il filo argenteo della fontana gorgogliante. idem, iii-831:
le finestre illuminate forano la parete nera della notte, ricordano una scena di teatro
a poco a poco nell'argentea caligine della notte. pavolini, 3-444: si
periodo argenteo: nelle vecchie classificazioni manualistiche della letteratura latina, il periodo che va
di volterra,... né della ramiera di montecatini. = lat
argentina, sf. bot. erba perenne della famiglia rosacee (potentina anserina),
gli ori e gli argenti col tatto della pietra del paragone. imperato, i-28:
: adesso mi godo un altro argento della vittoria, col volto addirittura di minerva
vecchi cadenti che non sopportano il peso della loro vita, e il vento non
rilucere un umido velò: il lieve sudor della pena, ch'ella conosceva tanto bene
pratolini, 9-26: cercava la compagnia della madre, assisa sulla grande poltrona:
soglia della stanza nera la quarta: la più giovane
l'alto arrigo inganni, / parran faville della sua virtute / in non curar d'
i-320: scosso un tratto il sacchetto della moneta,... abbracciò e baciò
mattina all'aprir delle porte si fuggì della città. n. franco, 2-138:
di capo, sendoli contaminate dal vapor della miniera le parti animali. campanella,
... scenderà subito l'argento della canna per tutto lo spazio. arici,
alto, or discende / per lungo della tessera notata. manzoni, pr.
, 4-281: il luccichio grigio- salino della petraia era vertiginoso, sicché talvolta s'
, di materiali refrattari, nelle industrie della carta, della gomma, dei laterizi,
refrattari, nelle industrie della carta, della gomma, dei laterizi, dei leganti
oli minerali e vegetali, nello sgrassamento della lana, in medicina, ecc.)
mentre ti veste / silenzioso il lume della luna, / siena che dormi solitaria
beltramelli, iii-95: le pareti [della capanna], tessute di vimini, eran
uomo (con riferimento al racconto biblico della formazione del corpo umano, da parte
4. locuz. essere fatto della stessa argilla: essere in tutto simile
pea, 6-175: il demonio è fatto della stessa argilla nostra = lat. argilla
quella, come si vede per l'esperienza della distillazione, bisogna che, nel passare
, 6-14: i campi argillosi e cocenti della nostra necropoli sono famosi. idem,
dei monti, è la più corta della viareggio vecchia. slataper, 1-47:
nievo, 17: il lembo orientale della provincia di venezia, la quale occupa
grossa. perelli, i-217: il prolungamento della linea dal po, mediante l'arginature
i-35: che scuotasi l'energia, della quale i maggiori vostri lasciarono sì bei
delle nebbie a spengere il lungo travaglio della sua corsa. àrgine, sm
terra cavatane, per tutto intorno alla bocca della caverna [le formiche] la circondavano
.. un gruppo occupava l'argine della strada ferrata. panzini, ii-89:
la piccola pineta, lungo il bell'argine della via ferrata. alvaro, 3-140:
e i soldati, fra gli argini della strada come in un fiume, non erano
sfrangiati sullo stivaletto, camminava sull'argine della strada, con la serietà inutile dei
: la mamma si accomodò sull'argine della strada. -per simil. firenzuola
ponte. palazzeschi, 4-30: le vicende della vita, e più precisamente quelle della
della vita, e più precisamente quelle della famiglia, le avevano volute indissolubilmente unite
indissolubilmente unite e zitelle; contro le rovine della quale s'erano fatte argine prima,
idem, 4-31: negli ultimi tempi della vita aveva potuto misurare la forza del
di tura, che teneva le acque della colmata in modo che non potessero andarsene
da bere ai prati. ii temporale della notte aveva schiantato una pianta, scassinando
arginèllo, io riebbi improvvisamente la sensazione della nostra eterna luminosa leggiadria. bocchelli, 9-249
argiòpe, sm. entom. ragno della famiglia argiopodi, diffuso in italia
non son più occupati a spendere il rimanente della lor vita ad intendere quel ch'
argo, dal gr. 'apycó, nome della nave che portò giasone e gli argonauti
argu- sianus argus), il maggiore della sottofamiglia dei fagiani: il maschio misura
erano poste, che... della signoria di rimini e'sarebbe erede divenuto
2-8: nessuno poteva argomentare nell'autore della splenologia la stoffa d'un uomo politico
a mano a mano aconciare al genere della causa. dante, conv., i-iv-6
i-391: implicandosi lo intelletto nell'investigazione della verità, apprende, non se ne
andranno... argomentando in dispetto della evidenza delle cose. idem, i-1003:
si fa sanza causa, dunque il male della pena non è sanza causa, e
causa è dio. adunque il male della pena viene da dio. settembrini, 1-19
segno / a'marinar con l'arco della schiena, / che s'argo- mentin
cominciavano a ubbidire al padre, disperandosi della difesa, argomentò con incredibile tradimento. idem
la mente sollicita a rimanere col bastone della parte... argomentarono a nuovi
. leopardi, ii-667: gli effetti della società... si fanno tuttogiorno
dotta, lat. argumentatió -ònis (termine della retorica classica e mediev.; cfr
formando argomenti, / riguarda il fine della vita tua / e con tua pena
argumenti assai ugualmente al sì e al no della cosa proposta. dolce, 2-19:
argomenti danteschi a dimostrare il buon diritto della dominazione romana. bocchelli, 6-25: ufficiale
al presente parlato è non piccolo argomento della sua vertù. idem, dee.,
sentendosi pur chiamare, fattosi il segno della santa croce, andò a lui.
acqua è concludentissimo argomento, il composto della lor mole corporea agguagliar la gravità in
segneri, ii-314: e dalla gravità della pena sia rientrato in se stesso a fare
sia rientrato in se stesso a fare argomento della gravità della colpa. sacro
se stesso a fare argomento della gravità della colpa. sacro -fare
15-ii-353: io non sono informato, né della qualità dello officio, né de'meriti
485: donde si potessero prendere argomento della sua pessima fantasia. imperato, i-20
felicità giudicar debbiano. p. della valle, 1-66: fu...
i-215: molti nuovi argomenti si raccolsero della fierezza virile e della passione delle donne
argomenti si raccolsero della fierezza virile e della passione delle donne. arici, 68:
., 31-56: ché dove l'argomento della mente / s'aggiunge al mal volere
sanità in lui procuriamo di rivocare. della casa, 558: tu lo dèi leggermente
mattina, andò la novella a costantinopoli della fuga di locrino, e non si ritrovando
ed altri argomenti da rompere il muro della torre, e se ne fosse insieme con
, la variabile indipendente, in funzione della quale si manifesta con diversa intensità o
nullo altro rimedio, se non quello della pace. libro di sentenze, 29:
argonàuta2, sm. zool. mollusco della classe cefalopodi (ordine degli ottopodi:
, sf. la nave argo: nome della costellazione australe (v. argo2)
ch'io son poco sensibile alle squisitezze della bella armonia imitativa, spero che l'
pali e le mazze, sarà più nobile della scultura. boterò, i-432: le
... che egli niun conto faceva della vittoria. 2. con aria arguta
nell'aria del viso dimostra la sottigliezza della mente, molto più potremmo dire occhio
dove mancava la for mosità della persona, suppliva la vivacità dell'ingegno:
cardinale nonagenario che pareva ringalluzzito ai raggi della bella visitatrice, esclamò: « eccolo
fondo all'anima esperiente le arguzie asciutte della sua provincia. borsi, 1-78: han
: latina arguzia giuridica di quel contadino della sabina, re numa, che richiesto
teologia, e non per le arguzie della filosofia. c. dati, i-379:
particolarmente è vago oltremodo dei fiori della poesia e dell'eloquenza ricercando a sazietà
e le acutezze, e per burlarsi della geometria, veneranda agli accademici, e
oscurità... dello stile e della lingua, allontanarono però moltissimo la lingua
v-1-495: brevi sentenze che sotto l'apparenza della bonomia e dell'arguzia contengono in
era ritenuta uno dei quattro elementi fondamentali della natura). bartolomeo da s
burchiello, 22: nel belicato centro della terra, / dove mancando l'aria,
. tornati poi dopo nell'aria più grossa della pace, non la poterono più sopportare
10- 13: presto l'aria della stanza fu quasi irrespirabile, a causa
. jovine, 2-62: l'aria della stanza era calda di fuoco e di fiati
, negli spazi verdi, nella pace della natura (cfr. aperto, n.
aperta, e le ritrose / gabbie della città schiva e disdegna. nievo, 91
delle piante, perfino nel gran tempio della natura, mi toccò entrarvi di sfuggita e
aperta si contrapponeva quello del silenzio e della quiete della mia stanza. pratolini,
contrapponeva quello del silenzio e della quiete della mia stanza. pratolini, 9-892: l'
. pratolini, 9-892: l'aria aperta della notte, fresca, pungente, le
: il sole ci stava poco all'uscio della casa, e già c'erano nell'
cercai tra quelle penne di trovare il segreto della sua ferocia [del falco],
minerali e nelle rocce, al momento della loro formazione. 10. meteor.
alle medie latitudini, al di sotto della calotta polare. -aria tropicale (
): che nasce al di sotto della fascia temperata in una zona immediatamente a
temperata in una zona immediatamente a n della zona equatoriale. -aria equatoriale: che
ottiene cercando di cogliere gli effetti mutevoli della piena luce solare. -color d'aria
nebbia a mezz'aria sfumano il grigio della terra in riposo. fracchia, 239:
potevano avere, stante la tortuosità e altezza della fabbrica, alcun sostegno. montanari,
, abbassandoli troppo, l'altro piatto della bilancia non vada in aria. forse quelli
. espressione del volto, aspetto generale della persona; sembianza. - anche di cose
certa mal'aria, indice e dimostratrice della infermità dello animo. caro, i-349:
le manifatture vi prenderanno un'aria della più grande prosperità. baretti, ii-70:
di contentezza le riusciva come un rimprovero della sua inquietudine. [ediz. 1827
ne abbiano l'aria, a cagion della loro forma a pagnotta, che il sole
, dal settembre, tappati nel granaio della loro casa..., essendo riforniti
cavalca, i-93: guardatevi che la sincerità della vostra fede non sia maculata dalla perfidia
, ch'aveva nome zalla, era della perfidia ariana. boccaccio, viii-3-23:
fra giordano [crusca]: nelle opere della cristiana devozione si portano aridamente. d'
: la testuggine le rallegrò i giorni della convalescenza... l'animale era
le occupava la faccia, le cavità della faccia; e il teschio ne traspariva
traspariva, e da tutta la restante aridezza della pelle lo scheletro traspariva. idem,
d'un sorriso, d'un'aria della testa,... lo prendeva e
la sanità dèlfanimo, e la chiarezza della lor conscienza: con ciò sia che dicendo
forse propriamente diremo, e's'intende della buona. 5. ant.
[la tela] con la punta della scarpa, chiese al «. padrone »
panzini, ii- * 459: il figlio della vedova potrebbe darsi meno arie, perché
che arie! ». giamento della persona leggermente insolente, arrogante.
con quell'arietta di chi al completo della tranquillità e del compiacimento, sussurra un
motivetto a fior di pelle sull'ora della migliore digestione. -acer. arióna
la qualifica di ariano (negli anni della campagna antiebraica). -arianizzare una
può essere cantato, o al suono della quale si balla. varchi,
a dilungo, e dopo un'aria della sonnambula una canzone calabrese, e poi
la massima foga, per fare sfoggio della propria voce. pananti, i-26:
a aria come disperati, / e della zolfa non intendon cica. fagiuoli, 3-5-158
]... l'inno indimenticabile della mia aridezza di cuore. gobetti, 1-192
mese, che alcuno non si lamenti o della troppa pioggia, 0 della aridità,
lamenti o della troppa pioggia, 0 della aridità, o del caldo o del freddo
se non fosse stato per l'aridità della pelle che li ricopriva: i seni,
lo stagno flessibile per l'equalità della materia sua molle, vengono a
. deledda, ii-808: gli occhi della vedova rimanevano lucidi e aridi nel viso
, come guaritte 11 figliuolo del regolo della febbre, e quell'infermo ch'avea
906: gli studiosi sono come insaziabili della lettura, anco spesse volte aridissima. idem
razionalismo sono la forma arida e prosaica della trascendenza religiosa. michelstaedter, 157:
è stancato per l'arida e solitaria via della persuasione e ha dovuto filosofare il possibile
di fresco, per far quivi penitenza della vita scioltamente menata nel secolo, trovavasi
suo, sempre coprendo il vicio co1 nome della propinqua virtù, o la virtù col
: [venezia] favorevole alla libertà della scienza e arieggiante a un popolo in fermento
aspetto, la maestà, la nobiltà della testa, dei volti. baldinucci,
ariète1, sm. letter. maschio della pecora, montone. sannazaro
di liocorni e di arieti: emblemi della possa bruta. panzini, iii-214:
come l'ariete che spinto dal prurito della sua testa rosa da un verme va a
ora in quello dei pesci, a causa della precessione degli equinozi. dante,
, 83: quando le mura della città venivano percosse colla disusata macchina dell'
percuotere colla lancia contro uno de'capi della trave... la macchina chiamavasi ariete
chiamavasi ariete, perché le due estremità della trave solevan comunemente essere intagliate in forma
rimbombò un secondo e forte urto alla porta della stalla, come se la carrozza vi
del capo e del fucile salì l'alto della breccia, ruppe il mezzo delle lance
una certa intensità può provocare lo scoppio della tubatura. abitualmente si evita regolando opportunamente
opportunamente il tempo di apertura e chiusura della saracinesca posta fra il termine della condotta
chiusura della saracinesca posta fra il termine della condotta e la turbina da essa alimentata.
opera, una nota distinta dall'impresario della quantità e qualità delle scene ch'esso
tommaseo-rigatini, 860: arietta dicesi non della musica da sé, ma della musica con
dicesi non della musica da sé, ma della musica con delle parole...
. le ariette veneziane appartengono alla storia della musica, come gli oratori ed i salmi
modo... la arinca è propria della gallia, e ancora abonda in italia
domenichi [plinio], i-1626: della arinca si fa dolcissimo pane: ella è
marino teleosteo, dell'ordine isospondili, della famiglia clupeidi (clupea harengus),
inghilterra e fiandra, vogliono esser novelle della insalatura, dell'anno medesimo, e
de l'autunno, nei liti meridionali della terra di scho- vingia, che per
fanno vedere alla superficie solo al tempo della riproduzione, cioè nei mesi di aprile,
dopo deposte le uova scompariscono nelle profondità della loro abituale dimora. si vede il
mi piaceva, lo riconoscevo odore dei pasti della mia infanzia. = lat.
se io nel mio exordio, alla 'ncuminciata della mia aringhièra, tocco un poco del
cioè brevemente et apertamente dicendo la somma della causa. g. villani, 10-49:
gioberti, ii-235: certo, lo spettacolo della società temporale, dove chi più travaglia
accordati trionfi, e sente la pienezza della vita. imbriani, 2-82: i santi
sono scesi nell'arringo sempre poveri, armati della sola parola divina, di fede e
2. agg. proprio del popolo, della civiltà indoiraniana. 3. raro.
, oltre le scarpate di terra gialla della ferrovia in costruzione. barilli, 2-273:
integro, arioso, dalle finestre della locanda. -di una costruzione con
del folle, / basta 'l buio della carcere e 'l ritegno / di breve
. m. -ie-chi). proprio della poesia dell'ariosto, che ricorda le
dell'ariosto, che ricorda le creazioni della sua fantasia; che si riferisce al-
a mente le allegorie ariostesche del mondo della luna! ariostino, sm.
, varisarum vulgare (gilico), della famiglia aracee: è un'erba perenne
arista * spiga '(per la somiglianza della groppa del maiale con una spiga
. stigliani, i-13: o bionda più della matura spica, / ma più crudel
matura spica, / ma più crudel della pungente arista. canale, i-477: piani
ma come colui, che voglia fare della lingua fiorentina-e dell'altre il gonfaloniere, il
a. c., direttore della biblioteca di alessandria; curò con estrema
genere di piante erbacee perenni monocotili, della famiglia iridacee (alcune specie sono coltivate
cavalieri. idem, iv-2-421: l'essenza della persona supera in valore tutti gli attributi
alle plebee polpette all'aglio, quanto condire della più aristocratica sapidità l'invenzione più ricercata
... erano pieni di villeggianti della media e piccola borghesia. b. croce
: torino fu così la città moderna della penisola, sede di un'industria aristocratica
i suoi silenzi, l'aristocratica tristezza della sua gloria passata. 4.
in cui il potere è nelle mani della nobiltà. giannotti, 2-1-168:
quali per l'osservanza delle leggi e della disciplina civile appariscono ottimi. sarpi, i-350
sparta, ed erano una parte minima della nazione; e tuttavia di loro soli
quei valori universali che sono la sostanza della democrazia; onde più si è aristocratici
, per sé soli fondando l'aristocrazia della gran proprietà. civinini, 1 -263
basso, capace di ricevere l'eredità della classe dirigente esausta. = voce
agg. e sm. metr. verso della metrica greca classica costituito da un coriambo
), sf. bot. genere della famiglia aristolochiacee: piante erbacee perenni rizomatose
mania del l'aristocrazia, della nobiltà. b. croce,
plur. m. -ci). proprio della filosofia di aristotele, conforme ai suoi
princìpi. -sm.: seguace della filosofia di aristotele. savonarola, iii-286
. anat. cartilagini aritenòidi: cartilagini della laringe, collocate una per lato sulla
per lato sulla parte superiore e posteriore della cartilagine cricoide, con cui si articolano
scienza dei numeri: è una parte della matematica. latini, rettor.
] particolarmente è vago oltremodo dei fiori della poesia e dell'eloquenza ricercando a sazietà le
e le acutezze, e per burlarsi della geometria, veneranda agli accademici, e
[arabi] noi abbiam l'obbligo della presente aritmetica che al conteggiare torna così
si svolgeva e cresceva la scienza matematica della natura, e l'abito mentale,
i-72: il potere consiste nella applicazione della forza che risulta dalla combinazione di una parte
quindi, l'aumento o la diminuzione della normale frequenza cardiaca, quando pure essa
. arlecchino, sm. maschera della commedia dell'arte (poi anche di
buffone del tiranno / come l'arlecchino della farsa. 2. figur. persona
multicolori. beltramelli, i-231: fece della sua vecchia camicia la veste d'arlecchino
panzini, iv-35: arm: la ragione della brevità del comando spiega il troncamento della
della brevità del comando spiega il troncamento della parola. pratolini, 9-200: e
ore a pied'arm dietro l'angolo della strada. = forma apocopata di
fu... il segno più eloquente della sua profonda comprensione, come tarma di
a castruccio, lasciando la sua propria della casa degl'in- terminelli...
armi di famiglia ricamate sulle quattro punte della coltre. d'annunzio, iv-2-522: usano
. idem, iv-2-890: più delicata della filigrana era l'opera del soffitto,
locuz. -mestiere delle armi: l'arte della guerra. aretino, vi-47:
armi: idoneo al servizio militare. della casa, 786: il capitano flaminio della
della casa, 786: il capitano flaminio della casa mi è carissimo per il suo
è attissimo alle armi quanto alcun altro della sua condizione. -armi e bagagli'
, 7-67: temendo che l'avvenimento della compagnia e d'altra nuova gente d'arme
avere un'idea di che cosa è piazza della certosa, a un prato aperto,
. -prime armi: gli inizi della carriera militare. -per estens.:
dee., 4-4 (420): della qual vittoria io non cerco che in
un'ingiuria, vera o supposta. della casa, 2-3-181: flaminio si duole d'
g. villani [crusca]: fu della miglior gente, e che più adoperasse
. idem, iv-48: nella sollevazione della moltitudine, chi altri che noi si
vedere tutti gli stati italiani, stanchi della guerra ferrarese, aver posate con grandissimo piacere
siena è una lupa: ed il mal della lupa è inteso comunemente per una infermità
sbarbaro, 4-25: il contatto della terra mi ringiova nisce.
piano se n'andò ad una porticella secreta della sua casa. allegri, 175:
fucile che aveva sempre tenuto sul davanti della sella. ojetti, i-631: davanti a
: gli pendeva ad armacollo il nastro della faretra. idem, 30- 203:
xviii secolo), per la sorveglianza della costa (in particolare della pesca delle
la sorveglianza della costa (in particolare della pesca delle perle).
mano del medesimo; e negli armarii della sagrestia storie di figure piccole dalla vita
fuori è degli stessi colori delle pareti della stanza, per modo che a un tratto
: il papa... maravigliandosi della profondità delle sue parole, disse:
costui è arca del testamento e armario della scrittura divina. speroni, 1-1-208: troppo
màn dorla, per fortezza della rete. = deriv. da armare
. era anche il registratore dell'orologio della torre e l'armaiuolo del territorio.
2. milit. sottufficiale che è incaricato della manutenzione delle armi portatili. -sulle navi
o armamentario, dove sia tutta l'artiglieria della comunità. bembo, 5-2-207: e
terzo dì poi gittarono tutto l'armamento della nave. simintendi, 2-3-25: comandò che
dir niente. 3. armamento della strada ferrata: le rotaie, gli
777: forse siamo noi che gli diamo della forza e che lo armiamo delle nostre
a castruccio, lasciando la sua propria della casa degltnterminelli... e fecelo
armare un cavaliere: ammetterlo nell'ordine della cavalleria, con le cerimonie dell'investitura.