la contessa effigiata al vivo, e bella della trascorsa bellezza di diciotto anni. pirandello
all'estremo fiato, ci donò il latte della sua carne ed il sangue ne'sacramenti
de i grandi il vedere tra tanti effetti della loro onnipotenza effigiata la propria distruzione.
il fuoco e il diletto e il riposo della carne, vi son dati in modo
giudicio dell'intelletto, indi il consentimento della volontà. -cosparso, soffuso.
1-138: chi passa, e s'accorge della curiosità altrui, si ferma tosto.
. bembo, i-329: quella medaglia della mia effigie, che egli vide in roma
effigie naturale. marino, vii-88: della pittura... l'inventore fu amore
l'ombra del proprio corpo al reflesso della candela. leopardi, ii-196: ma
oggi chi rappresentasse il dio padre coll'aspetto della gioventù, in vece della vecchiezza,
coll'aspetto della gioventù, in vece della vecchiezza, questa effigie, in quanto
: intrepido patriotta, « consule » della repubblica romana; impiccato in effige dall'
vezzosa, che piace a parecchi innamorati della novità delle scoperte. pananti, i-83
-vedi come si riconosce tutta quella effige della sua santissima madre madonna lucrezia!
xiv- 30: benedico la mano della natura, adoro la effige del sublime
loro ritratti si corrompono, l'effige della mente è eterna, né con altra materia
una persona o una cosa dalle altre della medesima specie; tipo, modello,
delle quali s'imprime la prima effigie della virtù nell'animo de'cittadini. tasso
infallibile segno che mi conduceva all'integrazione della mia effigie morale. -qualifica,
crescer lume all'aureola di profeta martire della quale gli avevano irradiato l'effigie i
riferisce in particolare a un accesso febbrile della durata di un giorno o poco
secche [ecc.]. libro della cura delle febbri, 1-1: sì come
lungo ciò che risponde a molta porzione della vita qual ch'ella si sia, in
, inane; che reca i segni della fragilità e della caducità delle cose terrene
che reca i segni della fragilità e della caducità delle cose terrene. abati
che sentir crede un malato nella effervescenza della febbre. cesarotti, i-426: siamo
occupato come sono negli studi dello svolgimento della lirica neolatina,... non
magalotti, 23-152: le più alte montagne della nostra terra, anzi pur quelle della
della nostra terra, anzi pur quelle della luna, non sono niente più di
panzini, iii-623: il parto poetico della donna è una efflorescenza giovanile che si
corpo non ha subito l'altro sforzo della maternità. 3. chim.
popolazzo; le corone efflorescenze o rogne della gloria. tommaseo, 3-i-34: il
. espulsione del feto nel primo periodo della gravidanza. = voce dotta, lat
il mozzicone dei froldi coll'ultimo tronco della coronella, in modo da sostituire alle
così la magnetica possanza delle amorose pupille della nipote hanno attratto gli effluvi dell'acceso mio
foscolo, xv-438: conoscerai dalla marca della carta su cui ti scrivo appunto questa
ministeriali -e sono tutto innondato dagli effluvi della noia del ministero. g. capponi
sue grazie e diffonda intorno l'effluvio della sua amabile vanità, poco male: ce
alle gioie trasparenti per eccitare gli effluvi della virtù elettrica. g. del papa,
parea che si partisse da ogni cosa della natura, sotto la fiamma del sole
cuspidi / che dalla malinconica snellezza / della pietra s'effondono alla brezza / della
della pietra s'effondono alla brezza / della sera sul caldo dei mattoni / mormoranti d'
son quello che ho sparso e'fiumi della grazia. io ho effuso lume infinito,
miglio. tenca, 1-194: la memoria della madre... si direbbe effondere
per seguire nel suo buio il flutto della mia vita preziosa. ojetti, i-545
non scemi vigore alle più importanti operazioni della mia mente? faldella, 6-260: essa
il suo conoscersi un possente / effondimento della sua sostanza. effossòrio, agg
volgar., ii-169: se la libidine della mala dilettazione mattamente ed efrenatamente è incitata
avvento delle volontà singolari, l'esaltazione della virtù soverchiatrice, l'amore effrenato del predominio
, l'amore effrenato del predominio e della gloria. bocchelli, 1-ii-174: il soprintendente
sarpi, i-390: quella parte che della immersione parla,... era
-anche: diffusione (delle idee, della libertà di parola, ecc.)
nocereste alla patria coll'impedirle quella effusione della parola che è necessaria alla libertà.
nomi troverete ricordato con tutta l'effusione della stima, del rispetto e della riconoscenza
l'effusione della stima, del rispetto e della riconoscenza anche il vostro. foscolo,
xiv-229: rispondimi con tutta l'effusione della tua anima. la tua passione per
nell'eloquenza o letteratura intrinseci e costitutivi della forma letteraria e ne regolano ogni moto
trionfai, destando / su dal cuor della turbe, al tuo passare, / come
negare ogni assenso, e l'effuso nitore della barba, e la bianca clamide senza
[il re] con grandissimo favore della moltitudine, con allegrezza e con rumori
capsula bruna, formata dalle porzioni dorsali della cuticola dell'animale saldate insieme, che
alzò a malapena un pezzetto di lembo della mantellina, e il sacerdote dall'efod e
lacedemoni usavano, ed in altre cose della vita giornalmente. = voce dotta,
; sorvegliavano la condotta dei re, della gerusia, dei poteri dello stato in
lignaggio in forastiere contrade aveva nello studio della rettorica impiegato qualch'anno, tornato alla
2. eccles. sacerdote incaricato della sorveglianza e della formazione spirituale sia degli
eccles. sacerdote incaricato della sorveglianza e della formazione spirituale sia degli aspiranti ai sacri
, 20-456: sadduceo, capo d'una della più invadenti e opulente famiglie del patriziato
[hanan] era ancora l'egemone della sua casta per l'interposta persona del
: usciti dalle calvizie dei dintorni immediati della città egemone [milano], ora trapassavamo
, 457: per le vie della città egèmone il nome del pedalatore guerra
di dirigere gli affari economici e militari della confederazione. balbo, i-13: noi
metà del secolo, per le cose della pittura e della letteratura, spettò chiaramente
secolo, per le cose della pittura e della letteratura, spettò chiaramente alla francia una
di quelle grandiose matrone, ninfe egerie della politica,... esercitino un'influenza
del ministro nasi, relative all'insegnamento della filosofìa. ignoro chi ne sia stato
delle più viperine egerie di montecitorio e della consulta. = voce dotta, lat
che si riferisce, che è proprio della filosofia di hegel;
del primo panteistico, onde muove, cioè della medesimezza dell'ente col nulla; e
. capretto. meditazione sopra l'albero della croce, 1-59: fu per invidia
intorno serpenti; nel mezzo spicca la testa della gorgone (zeus l'agita in mezzo
, e più sovente di minerva, ornato della testa della gorgone, che vedesi di
sovente di minerva, ornato della testa della gorgone, che vedesi di frequente sugli antichi
estens. corazza ornata con la testa della gorgone. f. buonarroti, 1-167
paolo, che la carità è maggiore della fede. bocchelli, ii-29: aveva infatti
'scudo '(fatto con la pelle della capra amaltea, cioè 'egida'di zeus
celesti / partoriva l'intrepida virtude / della terribil vergine / egidarmata palla. d'
: disposizioni relative al riordinamento dello stato della chiesa emanate a fano tra il 20
. bot. ant. erba annua della famiglia graminacee, con spiga breve e
, il cui seme chiuso fortemente dalle glume della spiga è simile a quello del grano
dioscoride], 400: le fiondi [della baccarà] per aver virtù costrettiva,
egira), sf. l'abbandono della mecca da parte di maometto sotto la
èra musulmana). p. della valle, 1-ii-138: egira, che vuol
272: egiziaco di giovanni di vico della seconda descrizione. f. rondinelli, 33
diffuse in occidente insieme con altre superstizioni della scienza divinatoria e fu accolta nel calendario
. -che tratta dell'egitto, della sua storia, dei suoi costumi,
, la vecchia filava seduta sullo scalino della sua catapecchia di pietre nerastre.
romano, venisse a spegnere l'ardore della tuberosa e il grido delle eglantine.
, 16-205: [ii] cerchio fantasioso della sua eccentricità di erudito umorista e sereno
immaginazione, di visione deformata e falsa della realtà. bocchelli, i-30: la
creazione artistica pura e libera come attività della fantasia e del capriccio dell'artista.
. che è frutto del proprio capriccio e della propria fervida e libera immaginazione.
gli errori nostri altresì dai limiti ristretti della sensibilità nostra; la quale, o spossata
ecc. -in senso generico: prodotto della fantasia poetica. muratori, 5-i-174:
se stessa e opaca; la creatura della fantasia è il fantasma, figura abbozzata
al mio fianco, e nel silenzio della notte mi parea udir la tua voce.
, dei biondi capelli di velleda, della sua elegante civetteria... tutti co-
un tratto il fumo emanato dal lucignolo della candela, vidi sollevarsi la tenda dell'
viso. -come epiteto. della porta, 1-291: ahi, vecchio rimbambito
non corrisponde alla realtà ed è prodotto della fantasia; immagine illusoria, ingannevole;
.. tutte piegano sotto il patronato della spagna. serra, iii-214: poi
combattere le fantasme delle mal fondate opinioni della natura del cielo e delle stelle.
errore venne a formarsi tutto il fantasma della cavalleria, in quanto è materia di
scuole colla doppia formula dell'unità e della repubblica italiana in una prosa serrata come
kant per abbattere in metafisica il fantasma della vecchia logica di identità. 10
scritto sempre scacciando dal tavolino il fantasma della censura, non ho nulla che possa
. fogazzaro, 1-35: suona l'ora della scuola, con accento più efficace ora
fanciulle, che si perdeva al canto della via. palazzeschi, 4-265: i fantasmi
. palazzeschi, 4-265: i fantasmi della fanciullezza si riaffacciavano: le ipoteche, le
soffocate, noiato del mondo, adirato della debolezza e della fatale perfidia degli uomini
del mondo, adirato della debolezza e della fatale perfidia degli uomini io non vedrei
degli uomini io non vedrei più il sentiero della vita se non mi fosse illuminato dal
ammirabile, che fa ripensare ai miracoli della fata morgana, alle incantate descrizioni del-
continuavano a correre dietro allo stendardo fantasma della guerra. -arto fantasma: nella
, segue con precisione i movimenti della rosa della bussola allo scopo di coman
con precisione i movimenti della rosa della bussola allo scopo di coman
propaganda fascista e tedesca, nel periodo della seconda guerra mondiale, a quei governi
', anche 4 immagine, visione della fantasia ', dal gr. cprfcv
maschile dell'ital. continua il neutro della voce greco-latina; la forma femm. è
che lo si voglia divertire colle fantasmagorie della lanterna magica, sappia che era quella
. deledda, i-97: il suono della fisarmonica, i rumori della folla, quella
il suono della fisarmonica, i rumori della folla, quella fantasmagoria di visi e
sensazioni suscitate dal fervore e dall'eccitazione della fantasia o dei sensi; insieme di
illusioni, parvenze, inganni, fantasmi della mente, dello spirito. d'azeglio
, essendo la finzione il primo elemento della poesia. = deriv. da
, come la luna si dice esser della natura della terra, così il nostro intelletto
la luna si dice esser della natura della terra, così il nostro intelletto si può
così il nostro intelletto si può dire della natura del senso. = voce
licantropa, la licantropia frodolenta in concambio della lor libertà resupina, della lor vita
in concambio della lor libertà resupina, della lor vita scandalosa. savinio, 10-235:
realtà percepita attraverso i sensi; prodotto della fantasia. b. segni,
irreale; per mezzo o per effetto della fantasia, dell'immaginazione; in fantasia
in fantasia, in sogno. leggenda della beata umiltà di faenza, 12: pensavano
intorno, quasi che dalle nude pareti della sua stanza, dai poveri mobili strettamente
servono a sfogo degli amoreggiamenti extraconiugali e della fantasticante sensualità. beltramelli, i-34:
vasari, ii-49: era similmente tanto amico della solitu dine, che non
alla mente i più minuti ricordi della prima giovinezza. alvaro, 2-83: sul
pavese, 4-17: nella reclusione della sua bassa catapecchia, fantasticava su quella donna
lavorò più. si diede a fantasticare genealogie della sua prosapia derivandola da'fuggers d'ausburg
317: sempre più il vocabolario della virtù e del bene e di tutte
le mie rimembranze stava sempre la traduzione della wertherie. 6. sostant.
, e il bisogno di ripagarsi su me della pena che gli avevo fatto soffrire,
. verga, i-240: lo scricchiolare della sabbia sotto i suoi passi le sussurrava
gare a negare il mistero. in cambio della fede ci danno le ipotesi. svevo
paia nuovo a nessuno che michelagnolo si dilettasse della solitudine... e coloro,
non si spegne nel languore ceruleo della fantasticheria settentrionale. verga, 2-121:
fantasticheria che non alligna nei campi grassi della lombardia, il suo pensiero, sulla
che si riferisce, che è proprio della fantasia, dell'attività immaginativa; che
una facoltà di animare ogni aspetto singolare della terra e di scorgervi un divieto sul quale
. -ant. che è sede della fantasia (una parte del cervello)
avere stabile dimora, quelle austere forme della scienza più austera? carducci, iii-24-122:
: per chiarire ciascuno come il male della fanciulla era uno spirito e non altra
chiamiamo i fantasmi; e quella parte della poesia, ch'è facitrice dell'immagini
lodata per l'invenzione delle meraviglie: della qual lode sarà priva l'altra, che
ha del vero s'accordi co'deliri della fantasia. imperciocché senza tal cognizione agevolmente
: sull'acque dei quali [laghi della scozia] godono scherzare tanto le fantastiche
] godono scherzare tanto le fantastiche muse della poesia inglese. carducci, iii-12-27:
. carducci, iii-12-27: buona parte della mitologia era passata pure con qualche alterazione
fallace; che è effetto di un abbaglio della mente; che è basato su illusioni
tasso, 12-449: ma che direm della parte fantastica delle immagini, nella quale
strana, stupefacente; che è fuori della norma, della realtà, della consuetudine;
; che è fuori della norma, della realtà, della consuetudine; che ha
fuori della norma, della realtà, della consuetudine; che ha aspetto di sogno
figura, / anzi pure il modello della paura, /... / legga
, xxi-n- 221: il nome della comedia è alquanto fantastico; ma per
/ era forse la rustica cimasa / della fantastica casa così fresca. cassola,
. cicognani, 3-207: il fantastico della città dormente trasfigurita dalla nevicata era visto
i bizzarri accidenti, il soave fantastico della sera di san goar; e durava quasi
l'imperio germanico, pagò il fio della sua ribellione, non meno che i fantastici
bizzarria d'umore che era la vena stessa della sua poesia. 7. con
, da lungo tempo, il limite della possibilità ragionevole. viani, 4-185:
stato sorpreso, presto, dal travaglio della pubertà. pioverle, 1-40: t queste
/ voi mutereste condizione e stato. della porta, 7-26: i vecchi sono fantastichi
, [vostro padre] vi priverà della heredità. dottori, 1-191: il
la invenzione madre verissima dell'architettura, della pittura, e della poesia...
verissima dell'architettura, della pittura, e della poesia... perciocché ella gradisce
. fantastòria, sf. genere della fantascienza che si fonda sull'anticipazione
risce, che è proprio della fantastòria. fante1, agg.
. e letter. che è dotato della parola (e perciò di razionalità).
: il cavaliere ha bisogno del fante della stalla. folgore da san gimignano,
tutti i cieli servono, e sono della sua maestà fanti. -addetto al
comuni toscani). breve dei consoli della corte dell'ordine dei mercatanti,
scapulo e non fi'maestro. statuto della corte dei mercanti, 37: lo
de'mercadanti con li fanti e messi della corte. -procaccia, fattorino.
): parendogli essere un bel fante della persona, s'avvisò questa donna dover essere
d'arme addetto in firenze alla guardia della signoria, dei supremi magistrati, ecc.
bene addestrato. sacchetti, 119-8: della qual villa si partirono per andar nell'
prete, e portava modestamente i contrassegni della nazione italiana. d'annunzio, iii-i-
biasimare, che le fanti o le cameriere della sua casa. guerrazzi, 5-19:
in vago atteggiamento, / a mezzo della rara conca emerge; / e la
posata sopra altro ferro situato a traverso della bocca del forno, e retta da catene
con tutta la fanteria e con parte della cavalleria sotto roano per continuare la oppugnazione
in tempo di pace serve al risparmio della miccia. papi, 1-3-36: il generale
scelta. le file marciano nel chiarore della luna declinante. barilli, 2-135: un
? tasso, 11-ii- 371: della cura della persona a bastanza s'è ragionato
, 11-ii- 371: della cura della persona a bastanza s'è ragionato,
dibatte, implora, / invoca il nome della sua padrona. moravia, i-119:
2. spreg. fantescàccia. della porta, xxi-11-484: dogliomi del mio fratello
. cavalca, 16-3-143: or diciam della fantina / d'insin che ell'era picciolina
. doga di legno posta a rivestimento della campana di un argano per consentire una
. ant. infanzia. libro della cura delle malattie [tommaseo]: queste
tali malattie sogliono addivenire nell'etade della fantinézza. = deriv. da fantino
il morto non è morto in virtù della parola cabalistica: 'non consta'.
le grida d'incitamento o di sgomento della folla. 5. tipo di cappello
questo « fanto » (sulle spiagge della lunigiana, ai tempi in cui vi
voluto rimpolpare di sua fantasia l'ossatura della leggenda primitiva. = variante dialettale
, improvvisato dalle bambine per il trastullo della fantoccia. manzini, 8-23: immagini
vediamo qualche fanciullo dimenticare in un angolo della camera da giuoco il fantoccio col quale
i-429: una idiota sedeva al sommo della scala dei dormitorii e cullava sulle ginocchia
fantasma dell'antichità, il brillante fantoccio della moda non ci seduca. m.
tutti i luoghi comuni, i fantocci della retorica di moda, le anime e
forza di raccontare ad altri lo strazio della sua vedovanza, ella ha divorato da
1-63: detto boschetto fuor del giro della cappanna e la siepe che lo circonda
3. bersaglio che riproduce la sagoma della figura umana, mobile o fisso,
giovanni bussò in tal veste alla porta della mia camera, in quel colossale fantoccio
un pulcinella?... il capo della casa... signori miei!
da fantocci: cattivo pittore. della casa, 793: anche michel angiolo dipinse
per meglio studiare e ritrarre dei particolari della figura umana o del personaggio. milizia
un po'mala incarnazione, ma il resto della persona non può esser me'fatto.
vituperare uno sciocco fantoccino, per amore della patria, arei trovato qualche scusa per
faceva che empiere di fantoccini i libri della scuola e quante carte gli venivano tra
sù e fa così così col taglio della mano, come per dire: adesso
la prima età, è lo spazio della nascita del fantolino, fino a ch'ei
suggestività che poteva agire anche a dispetto della cretineria di un direttore. fantomàtico
notte, ogni ora del giorno e della notte si agita, combatte, vince o
, dunque possibilità, attraverso l'errore della signora, di avvicinare elena e sostituirsi
, 1081: * fara'è il nome della famiglia lan- gobarda, esteso certo come
frati si fermarono a seguir la regola della vita ascetica, contemplativa e laboriosa, di
ha fatto ridere nel raccontarmi il negozio della fonderia de serenissimo eretta, e maneggiare
sbottò: -farabutti! mi derubate. approfittate della disgrazia. farabutti! moravia, vii-136
, sm. fis. unità di misura della capacità elettrostatica nel sistema giorgi (e
che si riferisce, che è proprio della corrente elettrica indotta di bassa frequenza.
alcole bivalente che si estrae dalle radici della farfara; cristallizza con una molecola di
medie. impiego tera peutico della corrente faradica (e specialmente nella cura
pressappoco nello stesso rapporto delle molte statue della balaustrata attorno alla struttura del duomo di
anita molto più esperta nelle varie danze della penisola esperica -bolero, ciaccona, sarabanda,
dan pazze fughe e farandole sul lastricato della piazza: tonfano le gelosie,
ornit. uccello dell'ordine galliformi, della famiglia numididi, dalle dimensioni circa di
ferro, posta rasente al muro della casa. govoni, 1-46: le faraone
ogni popolo suo, dicendo: qualunque della qualità maschia nascerà, git- tatelo nel
in modo sinuoso fino all'esau- rimento della sostanza. -vetro di faraone: borace
. bracci, 2-148: il giuoco della bassetta, che si usava in antico
, aperta la voragine del faraone e della bassetta, ei passava il resto della
della bassetta, ei passava il resto della notte. piovene, 5-262: [a
forse più che in qualsiasi altra città della stessa grandezza: giochi moderni e antichi
fuga e annegamento faraonésco li tre quarti della gente fumo martiri non canonizati; rocandolfo
dei faraoni o del loro tempo, della loro civiltà. gioberti, ii-59
. -ci). la terza camera della tonnara (v. foratico).
il contagio avviene attraverso soluzioni di continuità della pelle e si rivela con tumori bernoccoluti
5-17: mi pareva di rientrare nella cucina della mora, di rivedere le donne grattugiare
ribrezzo e vomito a tutto il quartiere della città. alvaro, 9-446: era
10-133: un vecchio volume sulle massime della scuola di salerno, un altro su ippocrate
se lo caricò sulla testa, e lieta della sua buona ventura tornò a traforare la
corpo in un fardello / tiro fuor della vita, e vo all'avello. b
d'annunzio, v-3-475: dai rimasugli della carne e delle ossa furono sceverate le
grottesco fardello fino all'angolo più discosto della camera vuota. con quante cautele,
per sempre. -il bambino nel grembo della madre. verga, 4-133: voltandosi
egli si lasciò facilmente condurre a farsi capo della lega, ed a servir di mantello
abbraccia e si carica addosso il fardello della sua piccola delusione, mostrandosi allegro e
, gli ridava il fardello più grave della vita stessa; quello della coscienza che deve
più grave della vita stessa; quello della coscienza che deve deliberare sulla condotta da
pascoli, 206: suor virginia il fardello della vita / doveva fare: il cielo
tenevo sotto il braccio il fardelletto leggero della mia borsa quasi vuota, il mio
che indicano azione). pier della vigna, 129: faria ciò ch'eo
sopra tutti gli altri della lingua si vede pregno di significati,
pirandello, 7-59: parevano fratelli, della stessa età, della stessa corporatura:
: parevano fratelli, della stessa età, della stessa corporatura: alti, magri,
in modo intepidito, che quello restante della state sì fereno poche imprese. piccolomini
che vengono in mente per un capriccio della fantasia. soldati, iii-118: lui certamente
a questo, fare'lo per paura della morte. pulci, 19-3: odi tue
calca e stende la mia tristezza come della pasta fa lo spianatoio, come del mattone
velo, il mazzolino, lo scatto della fotografia al lampo di magnesio. -costituire
quelle frasche stesi su la mano / e della vetta un ramuscel ne colsi: /
circostanze sfavorevoli, a insuccessi. pier della vigna, 490: oi lasso mene,
egli a proporzionare con questa il resto della grandezza, mentre il pennello gli gocciolava
c'ha fatto e detto lo spirito della mia maddalena, tu ti faresti il segno
mia maddalena, tu ti faresti il segno della croce. fa'tu, egli si
uomo. -con riferimento alle forze della natura. dante, par.,
la stampa. pascoli, 702: parlava della terra / dell'ampio petto, che
. vasari, ii-670: avendo fuori della porta a camollia... una sua
là da santo stefano in sulla fine della ruga di porta santa maria fu edificato
e chiuse di legnami in più parti della città. aretino, ii-85: -signore,
da barberino, 17: sicondo l'usanza della terra e voler di sua madre,
alfieri, 7-220: abbiamo fatto qui della biancheria... finché sappiamo di
: di dì e di notte faceano pane della farina del comune sanza abburattare e trarne
di fare, pasquino, al gran cesto della salvia rivolto, di quella colse una
10-61: antonio caiado stava sulla porta della stanza, e faceva l'interprete. galileo
figliuola ancella, mosso per lo dolore della libertade e per la vergogna del pec
note al malmantile, 1-200: i popoli della città di prato... domandarono
bolognese dell'osservanza, qualche settimana prima della mia partenza per l'ultima avventura:
farete favore, vedendo il signor cavalier della penna di far le mie scuse se averà
. redi, 16-viii-99: il vocabolario della crusca... è terminato di
ossia il compilatore dei fatti diversi e della cronaca della città, il corrispondente a
compilatore dei fatti diversi e della cronaca della città, il corrispondente a piè fermo
terra, come dicono, combustibile, della qual materia si servono per far fuoco
: con un po'di brace rimasta della sera avanti, fece presto una bella fiammata
fannosi simigliantemente infer- mitadi tra la congiuntura della gamba e l'unghia, che rompono
rompono il cuoio e la carne a similitudine della rogna, che alcuna fiata fanno puzza
che alcuna fiata fanno puzza. libro della cura delle malattie, 1-16: aliquante
di sotto dopo la purgazione. libro della cura delle malattie, 1-37: le morete
propie vene, le quali sono aperte appresso della natura, le quali fanno sangue.
credere che, serrate dalle pietre le bocche della ferita e proibito a quella il far
smise di mangiare; ficcandosi la punta della forchetta tra i denti, per pulirseli;
cima, le abitazioni, i funerali della cometa, e tessersi accesa per far
contur- bossi il mare. p. della valle, 7: m'imbarcai e facemmo
, / da noi partì 'l cultor della virtute. ariosto, 29-26: quel fe'
giorni santi, sopragiunsero in quel mezzo novelle della pestilenza romana. berni, 186:
5-20: la sera, traverso il mare della baia, si vedevano i lampioni di
del poliziano e di esopo, e della monarchia e della repubblica nella prossima rivoluzione.
di esopo, e della monarchia e della repubblica nella prossima rivoluzione. così facevamo
.. che tu facci l'ufficio della porta e della limosina e della cucina.
tu facci l'ufficio della porta e della limosina e della cucina. ariosto,
l'ufficio della porta e della limosina e della cucina. ariosto, 32-91: andò
): bisognando l'aversi a servirsi della saracinesca, la non potria fare l'uffizio
farebbe. abba, 218: l'aspetto della campagna, era come se la mano
dell'uomo avesse fatto furia all'opera della natura. baldini, 7-47: così dicendo
la piazza, ne siamo usciti da via della cuccagna. bacchelli, 1-ii-217: costui
: che ce ne importa a noi della loro guerra?... loro se
fanno tra di loro senza chiedere il parere della povera gente che deve andarci.
li morti e rendute grazie a dio della sua vittoria si partì dal paese. savonarola
santa chiesa, e fare pubblica professione della fede cattolica. c. dati, 3-137
vassoi carichi. -accostarsi al sacramento della penitenza. serdonati, 10-178: sentendo
isabetta sua filia al figliuolo dell'antigrado della magna. livio volgar., 5-201:
., 1-57: si deve fare ragione della debolezza, usare piccoli esercizi, usare
posso tutto che vi credete. p. della valle, 95: mi facevano i
dio, nella quale è l'eco della loro coscienza. dossi, 507: fà
. sarpi, vi-1-95: si rise della dechiarazione di spagna fatta solo con una
iii-4-277: ne parlò a un capo della guardia nazionale, che andò tosto a fame
cicognani, 1-258: nessuno faceva parola della signorina, come nelle famiglie dov'è
tutti si guardano dal pronunciare il nome della persona che la fece accadere. pavese
al principe dello stato delle cose e della comune sentenza. cattaneo, iii-4-161: l'
accorato e umanissimo, gli fa la storia della sua vita solitaria. cassola, 2-316
accusava la moglie d'essere stata la causa della malattia di luisa per averle permesso,
voti, ecc.). della porta, 2-226: veramente la merito,
. bartoli, 28-429: così awien della propria carne, che non dando il
di 130 ducati, piglia un dito della mano del sensale e stringendolo vuol dire
gente da guerra, disponere de'beni della corona. fagiuoli, 1-1-127:
desideravano di far nozze secondo il rito della chiesa, e furon battezzati ancora circa otto
di questa terra, la quale è della casa di chi fece questo ceppo e
trovare un baroccio che li conducesse appiè della salita. baldini, 7-41: io
signore. malispini, 1-453: camarlinghi della pecunia del comune feciono religiosi della badìa
camarlinghi della pecunia del comune feciono religiosi della badìa di settimo. dante, inf.
fenno, / ch'è sì mi fecer della loro schiera. g. villani,
stipendio, e lo fece sopra i conii della sua zecca. alfieri, 1-873:
vescovado. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze, 48-39:
i-239: degli strazi che ha fatti della mia persona, per espugnar la mia verginità
597): il capo posava sull'omero della madre, con un abbandono più forte
con un abbandono più forte del sonno: della madre, ché, se anche la
ferro, risolvono cioè distruggono la grossezza della milza, e fanno aiutorio a quelli
. abba, 1-120: questi marinai della squadra inglese ci fanno cera più che i
più che i nostri del governo e della maria adelaide. nieri, 308:
, 4-131: né fo gran caso della lettera del montignì; perché a mio
, tu già non vai per la via della carità. petrarca, iv-2-150: vidi
insieme: e molti... facevano della terra letto senza piumaccio. caro,
sp., 27 (471): della filosofia naturale s'era fatto più un
, inf., 13-145: i'fui della città che nel batista / mutò il
allato, e sarà giunto il fine / della sventura mia; /...
, ch'è la stanza più riparata della casa, presso il focolare; porte e
dio è facto uomo per l'unione della natura divina nella natura umana. soldati,
e lodo- vico, passando dall'avambraccio della strada al braccio, si sentì le
confronta una grammatica di tipo puristico, della scuola del puoti, con un'altra
/ del tempio di giunone. fed. della valle, 55: schiere e armi
fuor dell'ampio scudo / esce il fulgor della notturna fiamma, / che per la
camminava a testa ritta, nel mezzo della strada, facendo il grande. landolfi
figliuola. il signore del cielo e della terra ti dia allegrezza in luogo di
farmi una cultura. -con l'oggetto della persona. giamboni, 40: feci
suo cittadino, che fu il celebre stefano della bella. dossi, 772:
forestiere vi veggono, così dal libro della dogana s'informano di ciò che egli v'
: ch'è a me sentire facciate della roba assai, e per essa vi maceriate
la sua [bisaccia] del fior della bellezza, /... / chi
che ci vuole a fare i tre fari della giornata, nel mese di luglio,
). giamboni, 4-281: fugli della sua prontezza dato premio. fugline fatta
fugline fatta grazia, perché non dubitò della forza di roma, la quale egli
gli fan parte delle loro scoperte e della loro esperienza? de sanctis, 7-153:
che è tanto lodato per la cura della scrofola! pea, 8-19: la prima
in un capannello di contadini a proposito della maniera con cui venivano riscossi gli affitti
arme. sigoli, 1-10: il corpo della città... fa bene 50000
tanto fa la piaza. p. della valle, 67: feci il prezzo con
. dante, inf., 26-139: della nova terra un turbo nacque, /
zecchino, che fattolo sonare sul tavolato della barca: « questo », rispose
campo menare, e secondo l'ordine della matricola fare in ischiera andare. novellino
e col chiamar il cielo a redenzione della patria facevano un stimolare molto molesto.
valore rifl. o appropriativo. pier della vigna, 647: manti ne son de
di far porre una statua di cera della sua grandezza a laude di dio.
pistoiesi, 2-196: si feciono alle bocche della piazza con le balestre. giov.
perc'hai tu così la veste miglior della mia figliuola? narrami la cagione. marino
fuora di fanciullo, e entrando negli anni della discrezione. tasso, 13-i-560: io
, e fattasi all'ortolano, lo richiese della limosina per la povera vecchia. rovani
dee che appigliarsi alle grandi falde quadrate della sua marsina, ed è tosto introdotto.
romana, occupavano i gradi più elevati della gerarchia buddistica e la fortuna di lui fu
bianchissimo, che in toscana fa a piè della ve- rucola di pisa. f.
s. caterina de'ricci, 263: della causa, quanto alle rede di carlo
, xi-1-5: la ragione universale adottata della divisione della grecia in parecchi piccoli stati
: la ragione universale adottata della divisione della grecia in parecchi piccoli stati, che serbarono
e chi rovano. p. della valle, 31: l'isola del faro
, e il mio iddio in adiutorio della mia speranza. idem, viii-135:
sente; / non sa che fussim della sua famiglia / e più che prima fu
. sassetti, 149: le cose della peste e della guerra in questo paese ci
149: le cose della peste e della guerra in questo paese ci sono fatte
del cuore, il zelo e l'amor della patria son fatti inutili. leopardi,
, 1-30: per tutta la via della posta ad oria, non potendo aprire
di legno, grosso come il baraccone della fiera. -con la particella pronom
parve deporre il campo. p. della valle, 81: ogni sera,
la casa è lasciata, la moltitudine della cittade abbandonata; e sono fatte le tenebre
, stanchi e molli del mare e della pioggia, che tuttavia faceva, e tremanti
: se il re era in prima innamorato della figliuola anzi ch'avesse a fare di
-seguito dal nome del metodo seguito o della materia impiegata: esercitarsi in un'arte
. borghini, ii-12: brievemente favellerò della plastice, cioè del fare di terra,
una bellissima giovinetta, figliuola di peneo, della quale primamente s'innamorò febo e andògli
contratosi un giorno col console dell'arte della lana,... si fece
. sassetti, 285: nel resto della persona e dell'abito hanno che fare
pace, la quale io bramava, figliuola della giustizia, sia veduta almeno da me
, sia veduta almeno da me madre della giustizia, e che succedano migliori tempi
muscoso e si cacciò decisamente nel folto della macchia. -fare alto e basso
. villani, 9-48: chiamavansi i cavalieri della banda, de più pregiati donzelli di
eravamo costretti a passare circa sei ore della giornata, e dove qualche volta s'
delle donne, significa esercitare il mestiere della 'mala vita '. cicognani, 9-205
avevo sempre tenuto: era un ricordo della mia sorella. ma, accortosi che la
, ché non son paurose. p. della valle, 97: si davano a
da siena, i-256: per amore della vera ricchezza spregia la vana ricchezza, e
che l'altro giorno si fece affari della botte grossa a trenta franchi la soma
, ii-176: -si ricorderà qualche volta della sua principina, quando non ci sarà
erbe nocive saranno in quella rinate: della qual sarchiagione non s'affligge, anzi fa
sollecitudine a far le guardie nel mezzo della pace. leopardi, 36-14: musa,
, ma in quel momento l'orologio della piazza suonò il mezzodì. al gaia
nome di quirino perché vegli sul destino della nostra città. pavese, 5-126: una
sapevo. pavese, 4-40: si rideva della guardia di finanza che, non avvezzo
non se ne faccia: le tradizioni della prosa, e di certa prosa, sono
-farsi tardi: sopravvenire le ore ultime della giornata; essere già l'ora tarda
, il bosco taceva nella quiete solenne della sera: bisognava tornare alla capanna.
il lasciar fare è il gran precetto della economia e della politica odierne, le
è il gran precetto della economia e della politica odierne, le quali, esperimentati
càgioni, perché i fiorentini si rubellaro della sua signoria. ariosto, 27-74:
vorrei che fosse verso il giardino. della strada non so che farmene, oramai.
di lei che, per la verità, della nostra ammirazione mostrava di non sapere che
. alvaro, 9-74: il fare della compagna era una cosa intesa e necessaria,
marcello, 52: si lamenterà sempre della parte, dicendo che quello non è
al disgraziato ballerino facendogli riverenze e congratulandosi della grazia mirabile acquistata da poco nel menar
/ scruta furtivo la marmorea faccia / della madre, la sua bocca che tace,
s. teresa, e specialmente quello della natività del signore. botta, 4-2:
, 2-4 (153): nel far della sera si mise un vento tempestoso.
: tiberio cesare andava dietro al far della luna a tagliarsi 1 capelli. d
manzoni, 1075: avendo sul far della notte messo in ritirata il corpo che
le croci, / giocavo ignaro sul far della sera. tornasi di lampedusa, 199
199: la corriera giunse sul far della notte con la sua guardia armata a cassetta
marinari: luna piena ha più rischi della nuova. ibidem, 278:
, sf. letter. ant. serpente della libia, di cui gli antichi favoleggiavano
lor faretre ed archi. p. della valle, 202: levò, chi aveva
faretra di strali e saette gli occhi della sua donna quel poeta spagnuolo che li
europa si rimaser prive per alcun tempo della presenza d'amore. non lo vedeano
campanella, i-137: telesio, il telo della tua faretra / uccide de'sofisti in
fondamenti naturali e tutte l'armi conoscere della dialettica faretra dalle susine? dalle susine
a tamburellare col capo contro i vetri della libreria. pascoli, 524: sono apparse
mia d'allora, su l'orlo della vita, la rassomiglio alla farfalla quando
: voi siete la più buona creatura, della terra. un po'farfalla, un
, miseri lassi, / che, della vista della mente infermi, / fidanza avete
lassi, / che, della vista della mente infermi, / fidanza avete ne'
da persona leggera e sciocca. della casa, 714: al qual direte,
ai giovani sbarbati, / e preme sol della virtude il calle. collodi, 17
venne svolazzando a posarsi fin sui vetri della finestra. cicognani, 2-37: anche stamani
sciocca; grillo, capriccio. della casa, 791: io ti priego,
inarcano la palma, secondano le mossette della testa inclinata, florida di riccioli,
cotanti non t'avessero fatto disamorare. della casa, 553: tossiva ed
: tersite (come abbiam dalle memorie della nostra grecia, non saprei se più farfallona
ne va puccio lamoni / stoccheggiando nel mezzo della zuffa: / e in pippo un
. muratori, 7-ii-139: sapeva poco della vecchia storia 11 buon rolandino, e
livide, ed a passare il tempo della loro farfallatura, il quale per ordi
: forse è soltanto / il fulgore lunare della neve / farfalleggiante intorno alla berlina /
. -chi). che è proprio della farfalla, che le assomiglia per certe
quei tali procedimenti per cui agli occhi della gente si comparisca leggieri, vani, e
farfallino2, sm. entom. il maschio della farfalla del baco da seta. la
per ora, e stando in questa della continenza singolare presunta, farfalloneggiata negli spartani
, non le persone proprie. compagnia della lesina, i-46: tese le reti
, sm.). nome volgare della tussilago farfara, erba perenne della famiglia
volgare della tussilago farfara, erba perenne della famiglia composte tubuliflore, che è comune
del petasites ofjlcinalis, pianta erbacea perenne della famiglia composte tubuliflore, con rizoma tuberoso
: nasce abbondantissima poco lontano al mulino della badia. = propriamente dimin.
boccata d'aria oceanica nel salone provincialotto della nostra letteratura, e per me,
.). tose. nome toscano della farfara (ma le forme femminili indicano
di farf a, abbazia e borgata della sabina. -maiuscola o minuscola farfense:
, in un sempre meno benevolo farfugliare della lingua, delle labbra. 2.
farina, sf. il prodotto principale della macinazione delle cariossidi dei cereali (frumento
di dì e di notte faceano pane della farina del comune sanza abburattare e trarne
) è di gran lunga più bianco della crusca, che è la parte più disgregata
fior di farina: la parte più pura della farina di grano, quella che è
: il pane che si fa del fiore della farina del grano nutrisce assai più di
nutrisce assai più di quello che si fa della farina non burattata, il quale chiamano
tritamento cadere la dura polvere. libro della cura delle malattie, 1-42: poi sia
vani e non fruttificano. -dogana della farina: magazzino pubblico adibito anticamente alla
], 196: nella doana della farina non ci possono andare donne a
donne a comprar farina. -fondaco della farina: monte frumentario che veniva aperto
, di fava. -gabella della farina: nell'antica firenze, gabella
farina: nell'antica firenze, gabella della macinatura. g. villani, 11-92
g. villani, 11-92: la gabella della farina e macinatura valeva l'anno fiorini
in su lo augumentare le gabelle o'pregi della farina. -monte della farina: monte
gabelle o'pregi della farina. -monte della farina: monte frumentario costituito a modena
, che in un quadro debbono participare della luce, è un mezzo proprio d'imi-
la nostra stima, e che, malgrado della farina che gli piove dalla parrucca,
di un fatto, in partic. della lingua). p. fortini,
e di mala voluntà. e come della mala farina esce male pane, così de
vi metti su di questa farina e contemplazione della passione di questo crucifisso. firenzuola,
firenzuola, 465: perché la farina della propria persona s'era convertita in crusca.
qual dice che i sassoni, prima abitatori della germania, vennero di macedonia, e
simil farina. giannone, 2-i-515: della farina istessa sono le tre altre notarelle
che pareva a caso, in camera della moglie, e lasciovvela per alcuni giorni.
farina se', non far la ghega. della casa, 710: s'io
molte donne cristiane parigine, / innamorate della mia grandezza, / m'avrien soccorso con
sul grilletto! ma questa è farina della tu'donna, perché tu di tuo,
in tacito si ritrovava il limpido specchio della politica contemporanea; e il boccalini finì
lasagne dell'altrui farina: fidarsi ciecamente della buona volontà degli altri. angiolieri,
, ii-163: -allora, bevo alla salute della sposa! - piano, bisogna prima
soderini, iv-76: gli avanzi dei brodi della cucina et altre regaglie agevolissimamente gl'
con le rape e senza, la farina della saggina, il farinaccio dei pellicciai
raccattata dopo la lavorazione del pane o della pasta. 3. crusca che si
. ad altre dispute anche che quelle della professione che sostenea, onde gli bisognava
in farina; che ha la consistenza della farina. a. cocchi,
soppesa nella sua palma il fior della farina, lo fiuta, lo lecca,
statuti e capitoli del santo monte della farina della città di modana,
statuti e capitoli del santo monte della farina della città di modana, ix [
cibo e suo bere. libro della cura delle febbri, 1-15: dieta convenevole
1-224: versò nei tondini la farinata della pentola piccola. -zuppa di pane.
ritorno i peperoni gialli ad ammiccare dal buio della vetrina? (qui, pierangelo,
fondo: tra la crosta d'oro della farinata e il cancarone dei mez- zilitri
di passare per infarinati del fior della farina accademica, ma non sono cospersi d'
avviene nella faringe (è termine proprio della fonetica, in particolare di una classe
ha per zona di articolazione le pareti della faringe mediana, contratte per opera dei
occlusione orale si accompagna un restringimento della faringe; tali fenomeni sono caratteristici delle
: 'faringe ', l'orifizio della gola, o sia dell'esofago. negri
rivedevo la figura bionda e smilza e dolente della sorella che... con la
medie. spasmo che colpisce i muscoli della faringe. faringite, sf.
faringite, sf. medie. infiammazione della mucosa faringea, prodotta specialmente dal
faringoiatrìa, sf. medie. parte della medi cina che studia le
cina che studia le malattie della faringe. = voce dotta,
faringoscopìa, sf. medie. ispezione della faringe: si esegue direttamente o,
movimenti del velopendolo e all'elevazione della faringe. d'alberti, 369
corpi estranei; o preparazione anatomica della faringe. = voce dotta,
per aprire gli ascessi nel fondo della gola. questo stru mento
buona arte; perché per mezzo della farina si fa molte cose. io
e farinosa aggravava le racchette ai piedi della squadracela, che saliva penosamente verso gli sla-
essi preferiscono, che ha la consistenza della farina. 3. polveroso.
rialzato dalla negra cornice dei riccioli e della balza del cappello. cotnisso, 1-32
1-i-203: essendo egli giudeo, rabbino della sua legge, e per conseguente dotto
, 1-iv-309: se all'incontro si fa della religione una farraggine di pratiche sequestrate affatto
affatto dai bisogni e dai doveri della vita umana,... l'istituzione
suo sdegno di tale farisaismo del denaro e della vanità, passava fra costoro per interessato
toglieva isabella per costringerla nuovamente nella miseria della sua vita di piccola ebrea e invischiarla
dei propri sentimenti religiosi; rigido osservante della legge; persona finta, falsa,
, 704: quelli [gli uomini della facile 'sufficienza'] abbandonerai alla loro via
ii-237: cosimo... per cagione della salute e libertà di talia, la
370: * farmaceutica ', parte della medicina che dà la descrizione dei rimedi
(plur. m. -ci). della farmacia, che concerne, riguarda la
, riguarda la scienza o la pratica della farmacia; che è proprio, specifico
farmacia; che è proprio, specifico della farmacia; che è usato in farmaceutica.
farmaceutica. - botanica farmaceutica: parte della botanica che studia le caratteristiche e le
piante medicinali. -chimica farmaceutica: parte della chimica che studia, classifica, analizza le
le prescrizioni farmaceutiche. era l'ora della visita. d'annunzio, iv-2-147:
sperimentate e regolate da norme particolari della farmacopea e del diritto, farmaci atti
prodotti chimici e stava in un negozio della ditta al banco della vendita, «
in un negozio della ditta al banco della vendita, « ramo medicinali ».
di proprietà magiche e incantatrici. della porta, 2-329: or, declinando dalla
cattaneo, i-2-80: le migliori maioliche della farmacia ducale di urbino, ora a loreto
nel cuore umano, discutere le necessità della patria, e veder modo di migliorarla?
lungo i marciapiedi verso il lumettino rosso della farmacia notturna dove si trovava il posto
una scuola). -anche: armadio della farmacia. massaja, ii-1-791: le
iii-2-283: c'era nell'# armadino della farmacia » la soluzione dell'acido borico
. -farmacia di montecitorio: i corridoi della camera dei deputati. panzini,
pratica e scientifica, esercita la professione della farmacia. cuoco, 2-230:
qualche parola col farmacista o con altri della conversazione che stavano a ragionare colle mani
dolce meraviglia. / che cerco? forse della cocciniglia? / o non fors'anche
altro, che bisogno n'aggia, / della mia cetra il fàrmaco sonoro. guerrazzi
il farmaco migliore pei nervi in parossismo della contessa. d'annunzio, iii-2-329: ah
. farmacobotànica, sf. parte della botanica che studia e classifica le piante
. farmacochìmica, sf. parte della farmaco- gnosia che studia la composizione chimica
farmacocitologìa, sf. parte della farmaco- gnosia che studia le droghe dal
. farmacoemporìa, sf. parte della farmaco- gnosia che si occupa delle questioni
'. farmacoergasìa, sf. parte della farmaco- gnosia che si occupa dei sistemi
. farmaco genètica, sf. parte della farmacognosia che si occupa di organizzare la
piante che producono droghe secondo i princìpi della genetica. = voce dotta, comp
. farmaco geografìa, sf. parte della farmacognosia che studia la distribuzione geografica
farmacognosia che studia la distribuzione geografica della flora e della fauna produttrici di droghe
studia la distribuzione geografica della flora e della fauna produttrici di droghe e le influenze
). farmacognosia, sf. parte della farmacologia che studia le droghe medicinali vegetali
farmacologia ', trattato o scienza della farmacia. e. cecchi, 5-386:
questi farmachi hanno un nome nella farmacologia della realtà, della verità: si chiamano
un nome nella farmacologia della realtà, della verità: si chiamano silenzio e solitudine
'. farmacomorfologìa, sf. parte della farmacognosia che studia le droghe dal punto
in cui sono descritte le varie tecniche della preparazione dei farmaci; ricettario.
bottiglieria non abbia a invidiar la gloria della farmacopèia. 3. raccolta ufficiale pubblicata
cicognani, 1-43: tutti gli specifici della farmacopea ufficiale e delle quarte pagine dei
. pea, 8-16: compulso il formulario della farmacopea, prima di stillar la ricetta
chimica ci fosse entrata esclusivamente nella combinazione della croce cavalleresca e come se il nastro fosse
defraudati lo denunciarono come falsificatore ai consoli della città. -figur. buonarroti il
a guisa di farmaco. petruccelli della gattina, i-17: l'esercito era purgato
. farmacoterapìa, sf. parte della farmaco logia che studia le
. farmacozoologìa, sf. parte della farmaco gnosia che si occupa
gnosia che si occupa in particolare della pre parazione e dell'estrazione
di sentirsi così disperato, nemmeno nei giorni della disgrazia. per qualche momento farneticò addirittura
che giaceva per terra appresso l'uscio della stalla, così gridare, tutto sonnacchioso
quel che voi farneticate, ha bisogno della vostra punizione? deledda, iii-955: si
: il mare, col suo battito eterno della scogliera, pareva assentire alle farneticazioni di
che verrà fuori con gli stessi versi della faccia e l'arti gliarsi
la superstizione di costoro sia una composizione della religione degli egizi, che erano in
avrei tempo a ogni mia difficoltà. della porta, 1-229: gerasto mio marito,
diventi farnetica con le impugne e molestie della carne, consentendo con la perversa e deliberata
credo che la non sia manco pazza della curiosità, anzi più farnetica. pallavicino,
specie di rovere dell'italia meridionale e della sicilia (quercus farnetto). =
. bot. nome italiano delle querce della specie quercus pedunculata, assai diffuso in
. targioni pozzetti, 7-18: per uso della pastura degli animali, sì di fiondi
che di ghiande, si tiene conto della querce, dei cerri, delle istie,
l'ingresso di un porto o punti della costa particolarmente pericolosi). -anche:
un gran faro o fanale nella scogliera della meloria. arici, ii-187: ai naviganti
: con una scintilla caduta dal faro della sua fede, accendiamo nei cuori le lampade
cantoni, 596: tutti i fari della luce elettrica... si erano
batteva da lontano e oscillava sulle case della città, sulle rive gremite di popolo
il riflesso dei fari tra le stecche della persiana si proiettò sul soffitto della stanza in
stecche della persiana si proiettò sul soffitto della stanza in ruotanti ventagli che subito si
il diluvio barbarico apparve come il faro della civiltà, restò come il porto della
della civiltà, restò come il porto della tradizione latina. oriani, i-236: parigi
coll'occhio, e guardarla dal punto della sua prospettiva, si vede pigliar forma
309: se all'incontro si fa della religione una farraggine di pratiche sequestrate affatto
pratiche sequestrate affatto dai bisogni e dai doveri della vita umana,... l'
olmi, dei meli e de'susini e della farraggine è buona. = voce
cosa alcuna più religiosa che 'l vincolo della confarrazione, cioè mettere il farro a
legature d'intorno alle tempie. libro della cura delle febbri, 1-15: se
semina nel tempo del grano e della spelda. burchiello, 17: ma se
divina, perché in una chiesa sconsacrata della polesella, la sera prima, era stata
era la burletta, era la farsa della moralità, della idealità decaduta. c.
, era la farsa della moralità, della idealità decaduta. c. e.
159-155: e mettesi una barbuta, che della farsata uscirono, com'e'la prese
però che questo è rotto e discucito. della casa, 623: mostra che
): renzo rimase stupefatto e edificato della buona maniera de'cittadini verso la gente
conviene armarmi per difendermi dalle stoccate della vostra indiscrezione. 3. piccola
, intorno alla quale è involtato il lembo della pelle. quando la pelle è distesa
la forma del farsetto. -fusto della forma del farsetto: il corpo.
: debbe bene efestione amore al fusto della forma del farsetto, e messer druso ne
: bertarido, in quello stesso lato della città onde sotto un vii farsettaccio era
. pucci, cent., 68-18: della cagion ti voglio essere scarso, /
greci corrottamente chiamarono parasanga. p. della volte, 1-iv-18: fersegna, o
un quindici giorni fa, un numero della 'stampa 'con un articolo segnato
fissa la canna del fucile al fusto della cassa. -anche: ciascuna delle lamine
e a questa s'affibbiano le calate della cintura. bocchelli, 3-91: gli uomini
, ed il bianco vengono a formar della luce. fracchia, 539: prendere quella
aver compiuto una mirabile scoperta nel mondo della scienza. -ant. fascio di
che lo tenevano legato macchiate dal fracido della carne. gemelli careri, 1-iv-200: quando
rovani, ii-622: domenica, in occasione della rivista, una fascia ricamata in oro
in nova forma ai crini. fed. della valle, 23: miro chi vien
danaro, il mezzo attuale di comunicazione della violenza sociale, per cui ognuno è
la fascia di trasmissione fra le ruote della macchina -sarà come divinità assunto
avevano a tracolla, come segno indiscutibile della loro autorità. de roberto, 1-152:
gitta tra costoro e rimuove la fascia della faccia di costui, e allora cognobbe
quella fascia rossa / a traverso la porta della casa / e vi pose il bidente
finestra di raab fu contrassegno dello scampo della sua casa nell'eccidio di gerico.
dirsi libero quell'uomo che dal tempo della sua nascita sino alla morte rimanesse chiuso
/ vita non già, ma strade della morte. 4. per estens
, sì che non si fenda la fascia della corteccia. -protuberanza lunga e
ch'io t'ho strappata la fascia della semplicità dagli occhi? carducci, iii-7-335
la forza del sole esalavano l'effluvio caldo della resina, ed era bella perfino la
delle macere, cominciava la fascia scura della macchia; quindi la macchia si diradava.
prealpina è uno degli aspetti più connaturali della valle del po. -lig. tratto
come delle gradinate sui versanti dei colli della liguria e sono variamente coltivati.
; aponevrosi. -fascia dentata: zona della formazione ammonica della parete mediale degli emisferi
-fascia dentata: zona della formazione ammonica della parete mediale degli emisferi cerebrali dei mammiferi
e lunghissimo investisce quasi tutti i muscoli della coscia. redi, 16-iii-287: quegli
una fascia sola, con un che della nuda forma dorica. c. e.
colonna con lesene, sormontato dagli aggetti della fascia e della cornice...,
, sormontato dagli aggetti della fascia e della cornice..., è tra gli
f. buonarroti, 2-5: al principio della fascia di sotto [del bassorilievo]
provvidenza sembrava tutt'altra cosa, lucente della pece nuova, e con quella bella
3-188: guardate la bella fontana di giacomo della porta che è in piazza colonna,
decoratore alfredo molina / intorno al soffitto della mia stanza / si svolge una fascia
; ornato che circonda la parte inferiore della campana e a volte anche quella superiore
). -fascia zodiacale: la zona della sfera celeste che porta i segni o
globo solare, che risponde allo spazio della sfera celeste, che vien compreso dentro ai
: le assi che congiungono le gambe della tavola alla parte superiore. carena,
più o meno larghi che fanno il giro della tavola sotto il piano presso gli orli
il piano presso gli orli. la fascia della tavola suol essere intelaiata, e calettata
talvolta due o più, secondo la lunghezza della tavola. pea, 7-611: i
cilindrica esteriore del tamburo. la parte della viola o del violino che ne segna
ma... consiste anche del rovescio della cassa, dell'altra metà della fascia
rovescio della cassa, dell'altra metà della fascia e del manico. -lo
e incatenati stanno / infino al dì della funebre face. goldoni, iv-498:
mettevano una fasciolina intorno a un piede della piccola, che piangeva perché l'aveva
interno [fasciame interno) l'ossatura della nave. -fasciame dei ponti: l'insieme
tritume senza più dolore dentro il fasciame della carne intatto, entro il perfetto involucro
carne intatto, entro il perfetto involucro della bellezza esangue. c. e
indiani, i negri, gli abitatori della virginia e del brasile non fasciano i
vuote;... il frusciare fasciante della pioggia; e il ritmo allegro del
fasciato, che s'appiccò alla destra poppa della balia. giordani, viii-56: quando
noi, mentre dovremmo fasciare le piaghe della comune madre, ci ingegniamo a prova
fornimenti. fiore, 97-1: chi della pelle di monton fasciasse / il lupo e
lo stagno che le mura fascia. della casa, 647: [o fera voglia
coll'incerato, e la striscia gialla della giberna che gli fasciava il petto, si
fasciarsi da bambino per fare il giuoco della balia a una veglia. -avvoltolarsi
fasciata, esangue, tutto l'orrore della cosa non appariva. pirandello, 7-285
somigliavano [le donne] a quelle della beozia o della focide, che attendono
le donne] a quelle della beozia o della focide, che attendono ai lavori rurali
biforco a beiforte presso alle due miglia della valle, quinci e quindi fasciata dalle
nella piccolezza de'quali consistendo ogni pregio della bellezza. alfieri, i-22: essendo poi
, 1-447: ogni palco di rami [della palma], nella parte dove s'
di raso, che mandava le fosforescenze della madreperla. viani, 13-93: le caramelle
affatica per lo sviluppo e la manutenzione della propria fasciatura muscolare. 3.
'di firenze, ove si parla della mia versione d'yorick. leopardi,
lezioni di scienze naturali, i fascicoli della 'voce '. 3.
braccio. pea, 3-166: i fascicoli della causa di tono per la separazione sono
redi, 16-ix-56: per la contrazione della propaggine nervosa, che si accozza col
e lunghezza simile al pezzo di tronco della spinai midolla [della rana]; si
pezzo di tronco della spinai midolla [della rana]; si collocarono in contatto
volgar., vi-601: sciogli li legami della tua malvagitade, e sciogli li fascicoli
: io andavo vagheggiando le fascinanti bellezze della mia campagna. bacchetti, 13-799:
56: in quel tempo usando i capitani della fanteria mandar fuori quando una e quando
in politica ed in morale. petruccelli della gattina, i-77: la vita reale
potrà giudicare che possa resistere alle artiglierie della fortezza. davita, 1-5-357: benché
è quella che s'è opposta all'impeto della mosa sotto alle mura di roterdam.
i-288: questi armati de'santi sacramenti della chiesa e di cristo, quelli fascinati da
. d'annunzio, iv-2-454: l'atto della lùgubre fascinatrice mi sembrava fatale e inesorabile
ma impedirono così salutifero consiglio le fascinazioni della parte avversaria. d'annunzio, i-472
aggrappata al balcone sotto lo sguardo scintillante della sua nemica. tozzi, i-314: siccome
ulivo e s'incaminarebbono per le vie della desiderata pace. rosa, 25: son
una secreta delizia, che è proprio della poesia, come in questo poeta [petrarca
, tentando così di sfuggire al fascino della sua pagina musicale, eccitante. pavese,
stato meglio scherzarci e contrapporre la teoria della « flemma » brittannica,...
poco questo claretto. è un claretto della mia villa degli orti; ed è figliuolo
rotolo di stoffa. breve dei consoli della corte dell'ordine dei mercanti della città
consoli della corte dell'ordine dei mercanti della città di pisa, 243: in alcuno
chiederei aiuto; così in questo cammino della vita trovandomi vecchio,...
se l'ingegno sotto il fasce manca / della propria fralezza; aita porge / un
durante la repubblica veniva tolta all'interno della città, dove il potere dei consoli
sopra un panno a giacere con la cintura della spada a traverso al petto, e
; in una mano ha i fasci della iustizia consolare, e nell'altra una fiamma
iii-13: 'fasci'. insegne o distintivi della dignità consolare e di altri magistrati romani
, con piccole modifiche, proprio anche della rivoluzione francese, del risorgimento e del
i-740: il comune di firenze, padrone della verna, ha fatto murare [sul
jovine, 5-305: dopo l'inaugurazione della sezione dei fasci di combattimento, le
: l'austria-stato decade. il fascio della nazionalità stretto nella mano dei successori di
muscolari, i flessi dell'avambraccio e della mano e di tutti i diti parevano
matem. insieme di infiniti enti geometrici della stessa specie, caratterizzati dal fatto che
quelle epoche nelle quali tutte le regole della vita antecedente sembrano andare a fascio.
: ma, e senza tener conto della mia presenza, la quale poteva mandare a
idem, 3-17: le pannocchie [della saggina] si taglino e leghinsi in fascia-
comune nei canali biliari dell'uomo, e della maggior parte degli animali domestici.
disegni all'ennesima potenza del colore, della grossolanità espressiva. 3. copertone
, ha fatto parecchi progressi sul terreno della realtà. gramsci, 7-226: il
fu chiamata, trovò subito nei reduci della guerra, inaccomodati o inaccomodabili alla onesta
alla onesta ma prosaica e difficile vita della pace, le masse di manovra che
fascista ci ha attestato inesorabilmente l'impudenza della nostra impotenza. a un popolo di dannunziani
questa lotta elettorale si svalutano i motivi della competizione sociale e politica. col vecchio
il braccio destro teso in avanti all'altezza della spalla. ojetti, i-304:
comparse, quando passano davanti alla statua della dea, la salutano alla fascista come quella
fascista come quella fosse un giovane generale della milizia. moravia, v-422: ormai
affetti serii, dandone la colpa all'eccesso della mania sportiva, alla politica e alle
. croce, iv-n-219: mercé della nostra arrendevolezza, verremmo a perdere quel
dall'avere le due prime dita della mano opponibili alle altre tre.
la luna e alcuni pianeti nel variare della loro posizione rispetto al sole e alla
ciascuno è caratterizzato dalla porzione del disco della luna o del pianeta illuminato dal
che unisce idealmente i centri del sole e della terra (quando ha valore zero si
nelle sue operazioni campestri colle diverse fasi della luna? pascoli, ii-334: nella
lo siano mai state le tacite fasi della nostra corrispondenza epistolare. fogazzaro, 1-295
, 482: viveva nella parabola grigia della sua giovinezza una fase luminosa d'illusione
accerchiante, da una fase all'altra della battaglia che deflagra dalle acque.
depressione psichica che menoma le capacità lavorative della persona. -differenza di fase: nelle
; fattorino. statuto del podestà della città di firenze, io7: tutti i
vermi mol luschi subcapitati, della famiglia degli ellipsostomi, che hanno
colorate che appaiono nelle nuvole per effetto della luce del sole o della luna
effetto della luce del sole o della luna. tramater [s. v
luminari celesti, in particolare del sole e della luna. = dal gr
di fase fra due grandezze periodiche della stessa frequenza (ed è per lo più
altrove). = dal nome della val di fassa in cui si trova il
videro i fastelli / intorno intorno venir della stipa, / e le lumiere con
le lumiere con accesi panelli, / della speranza ciaschedun si stipa. palladio volgar
, 1-140: se alessandro, lume della stirpe vitellesca e gran capitano, lo
corda. meditazione sopra l'albero della croce, 1-78: legati i nimici
delle mie vesti, con le gioie della mia sposa, ch'erano da me col
lenta, impacciata nei movimenti a causa della corporatura grossa o di abiti che la
minore fastello di peccati ne portiàno. della robbia, 1-287: fate, luca,
per santità, quanto ne contano i fasti della chiesa primitiva, fossero da principio andati
, ch'è quanto a dir quei della letteratura italiana. foscolo, sep.,
vi ha classe che, più della vostra, vanti ìncliti nomi nei fasti delle
che s'impigliano e cadono negli intrighi della loro lungi- calcolante utilità.
... come se per il canale della sua eccitabilità mi scaricassi automaticamente d'ogni
: mia madre s'era morta pel fastidio della cattura mia. n. villani,
sbadigliato in faccia ai più vaghi spettacoli della creazione; e sotto gli archi della
della creazione; e sotto gli archi della ziza ho aspirato quel fastidio delle cose
davanzati, ii-172: spazato tutto il fastidio della città, vi ritornò la sua forma
irritò a mia volta. -fastidio della cazza: rompiscatole, seccatore. rustico
, sensazione sgradevole che accompagna le funzioni della nutrizione; nausea, avversione, disgusto
che diletto e piacere, sempre temendo della vita, e pascon mille volte una
cortona, 59: il suo odore [della viola] è suavissimo senza veruno rincrescimento
de gli onori e delle ricchezze. della porta, 1-284: chi piglia i fastidi
frenesia causata dall'infiammazione pruriginosa di zone della pelle per lo sfregamento degli indumenti o
così perfetti / fuor del fastidio e della porcheria, / prima di giudicar l'
di altri insetti parassiti che provocano irritazioni della pelle e un insistente, smanioso senso
i catelli manucano de'minuzzoli che caggiono della mensa del segnore; e non ebbe in
e in tranquillissima e felicissima vita. della casa, 5-iii-244: si era messo
ciascheduno nuoci e fai fastidio. libro della cura delle malattie, 1-31: se mangiassimo
tramezzamento d'al- cune cose accorse fuori della presente materia, acciocché l'animo e
gran buon gusto di quel pittore o pure della di lui molta fastidiosaggine.
in foggia diversa dall'usata di là della loro alpe, benché sieno poveri uomini,
bonghi, è inutile che tu mi parli della sua bontà, a me è fastidiosamente
grilli incominciavano a stridere per le fissure della terra, sentendosi di vicino le tenebre
. cavalcanti, 128: da ogni lato della via vi è, ai confini,
alcuno conversare con lui. p. della valle, 26: i cancheri e
mano al mio bossolo, gli dava della bestia e dell'ignorante. goldoni, vii-1054
. dovila, 190: il visconte della guiercia ed il conte carlo di mansfeld partecipe
prosopopea. pandolfini, 1-146: ragionando della masserizia con qualunche litterati, non fastigiosi
è preferibile il fastidioso e formalistico stile della 'haute 'a quello trasandato e comodo
haute 'a quello trasandato e comodo della comune borghesia. 8. delicato,
ebreo, 302: ogni diletto suo [della donna] è doloroso, e tutte
aveva apposto di propria mano alle soglie della porta e lungo la vetrina, materie
le forme più stupide e più ingrate della vita. lavorare, lavorare sempre.
elementi architettonici o plastici del coronamento della facciata o della copertura, frontoni,
o plastici del coronamento della facciata o della copertura, frontoni, acroteri, figurazioni
finestre, gli occhi, la piana della finestra,... i frontispici,
, 1-28: dal coperto o comignolo della casa fatto di qua e di là pendente
moravia ^ i-565: tutte le punte della terra, propaggini di alberi, cime
immediatamente così molle, a ca- gion della guazza, che non valeva a regger l'
massimo grado, il punto più alto della potenza, della fama, dell'arte,
il punto più alto della potenza, della fama, dell'arte, ecc.
uomo, per giu- gnere al fastigio della sua perfezione. lanzi, i-137: ci
, è riuscito quassù, nel fastigio della sua storia! e. cecchi, 9-58
volta nella sua vita fra i velluti della prima classe, e vedendo entrare dei signori
vagoni di lusso, attese il fischio della partenza. -grado, carica, dignità
dì richiedeva da alcuni pochi de'principali della città, s'acquistò tanta grazia appresso la
grande magnificenza e ricchezza e lo fasto della sua potenza. frezzi, ii-19-26: i
de'giardini d'alcinoo, la magnificenza della sua reggia e la lautezza delle sue
pianta); rigoglio, esuberanza, opulenza della natura. -anche: ciò che è
sapienzia e prudenzia umana per lo fasto della eloquenzia enfiano di vanità e levano in superbia
avere il suddetto dialogista osservato un difetto della lingua spagnuola, consistente ne'vocaboli troppo
sprezzante e altera ostentazione di sé, della propria autorità e potenza, fatta con atteggiamento
infra gli umani / il caro fior della beltà circonda. bacchetti, 1-i-462:
ritrovato egli prima di hazout la teoria della cometa, il moto eguale di essa,
i-109: l'omaggio di tutti quelli della famiglia, che presentavano a lei i
veste, in dignità. fed. della valle, 33: esca in fasto di
circhi, di capitelli e di membri della più bella architettura antica; vi pedanteggiano ancora
dovrà essere ancora e sempre, cómpito della critica liberare dall'enorme peso estraneo che
si addormenta, scende prontamente al livello della bestia. 5. con irruenza
e a sommergere che a far mostra della sua gran massa d'acque correndo fastosamente
stipata fastosità decorativa egli giunge, trattando della architettura ecclesiastica. c. e.
per il senso regale ch'ella ha della propria galanteria; per il lussuoso ritmo
e viaggianti dediti a coltivare le pazzie della decadenza, e proprietari eroici, che
e vergognosi (perché si vergognava aspramente della sua cecità), ma pure fastosi
cono riunisce in sé il paesaggio fastoso della zona costiera e quello inesorabile dell'intemo.
, splendente di colori. petruccelli della gattina, ii-40: l'isola sembrava fastosa
. melosio, i-164: né sarà della terra angolo ascoso / a i caldi rai
dava nelle stravaganze, ed era fanatico della figlia, geloso, fastoso.
per estirpar dalle radici la pianta velenosa della fastosa ambizione che sempre cerca di rigermogliarci
. * ¦ voce derivante dal gergo della malavita romanesca, a cui è pervenuta
secondo li poeti c'hanno a disponere della vita umana, cioè cloto inconocchia la
gnomi e delle fate. -avere della fata: esser dotato di poteri magici
760: vostra signoria excellentissima ha certamente della fada e del negromante, o di che
vapori velenosi, mi slanciai nella casa della fatina bisognosa del mio aiuto.
a quei fogli che vuole, la virtù della parola e interroga prima un foglio di
un'azione, un evento, la durata della vita, la morte, ecc.
alto le follie e le fatali sciagure della umanità, non mi sento forse tutte
estetismo e altrettali. ma è un segno della perfetta concordia fra la città e l'
naturale, fatale, cieco, forza della natura. jovine, 52: michele spinino
con non minore caldezza procedevano le pratiche della concordia tra cesare e il re di francia
itale menti, / s'ai patrii esempi della prisca etade / questa terra fatai non
del compiersi del fato (la ruota della fortuna, il fuso o lo stame
la forbice fatale il debil filo / della vita cadente. beltramelli, iii-211:
volesse la tempesta predetta da li versi fatali della sibilla provare, fu ritenuto. nardi
quel ponderato grido sepolcrale colaggiù in fondo della vallea lo mandasse la strige: perché
ognor, mentre ella qui [l'effigie della vergine nella meschita] fia custodita,
29 -arg.: col vivo umor della fatai cisterna / despina toma al suo primiero
quando fois, incitato da la fatai furia della non regolata forteza sua, comandò che
, 18-1-334: la seconda [cagione della rotta de'francesi] fu l'ostinazione,
5-4-154: rovina tutto il fatalissimo spirito della moda, per cui quando nuova cosa
fatai già mi soprarriva. termometro politico della lombardia, lv-292: eravi una lista fatale
8. che è proprio, caratteristico della morte; in cui avviene la morte
xiv-4: te con le rose ancora / della felice gioventù nel volto / vidi e
! foscolo, 1-171: forse perché della fatai quiete / tu sei l'immago,
dell'amore. -che appartiene al regno della morte, all'oltretomba. marino,
, / donde si varca al regno della morte, / questo è l'ospizio,
e giura / all'oppressore indegno / della patria e del mondo eterno sdegno.
quindi meno frequenti le querele sulla brevità della vita, nella quale appena l'intelletto
dalla stazione, lentamente, in ragione della sua pesantezza, ma inesorabile, come
sorti di una persona o il corso della storia, decisivo (un evento, una
7-1 io: la ragione degli ammaestramenti della cavalleria c'invita al fatale e crudele die
die a tutte le nazioni e popoli della pubblica battaglia e non cer- tana vittoria
. cattaneo, iii-3-31: i marini della guardia reale gettarono sulla dvina il ponte
e selve grandissime, per fatale guida della sibilla erittea menato fu a vedere l'
in buon gusto, compreso il tipo della donna fatale. ma esistono oggi donne
mela si identifica di colpo col dio della leggenda biblica. pasolini, 34: una
punture d'un pensiero rattrappito negli angoli della vita comune. e. cecchi,
bocchelli, 6-437: la minaccia generale della nostra civiltà è in un fatalismo tutt'
*). che aderisce alla concezione della vita e del mondo che è propria
ci teneva il cuor sollevato il timor della peste, e non facendo quelli stupidi
sociali. -che esprime una concezione fatalistica della vita (una massima, una teoria
trarre qualsiasi conferma alla concezione meccanicamente fatalista della tragedia greca. = dal
del tono tedesco non tolsero al detto della fanciulla un'intensità grave, e quasi dolorosa
orioni, x-14-81: l'infinita amarezza della disillusione era rifluita al loro cuore in
, che non sente più la fatalità della propria missione e si sveglia dinanzi alla
la vita, male inguaribile, la fatalità della nostra debolezza. e. cecchi,
stesso di creare, riconosce la fatalità della propria imperfezione. jovine, 31:
, 31: sentiva oscuramente la fatalità della sua gioia: tornavano il sole,
la perizia delle armi, la credenza della fatalità inevitabile. bettinelli, i-ii-m:
i-117: l'orrore e il timore della fatalità e del destino si trova più
che ho amato sopra tutte le creature della terra. gramsci, 4-60: la
era di nessuno, non era che della maledetta fatalità. nievo, 2-116: doveva
dell'ente supremo e tutte le fatalità della natura in caso mai contribuiscan a far
. colletta, iv-106: il popolo della città bisbigliava, romoreggiavano i settari,
nella sua opera la triplice felicissima unione della metafisica, della morale, e del
la triplice felicissima unione della metafisica, della morale, e del gusto, studi
del padre e, come egli crede, della madre. di tutto è orfano.
il fatappio, gioia da padella, della poco levatura della monna ciacca, le diede
gioia da padella, della poco levatura della monna ciacca, le diede ad intendere
forma d'uomo, e lasciare la forma della terra, e aprire la nuova bocca
posò; e approssimandosi all'onorevole dono della fatata verga, maravigliandosi, prese enea
passava sul mondo immerso nella luce fatata della luna. -meraviglioso, fantastico.
trovato ne'libri di sibilla, come della casa de'comeli doveano essere tre signori
3-236: o cavalieri, fatelo stare fuori della città o legatelo con gravi catene
a casa stanco, affranto, contento della sua giornata di lavoro, già in
solecita formica,... per premio della sostenuta fatica, le tenere cervella concesse
2. per estens. sforzo della mente, dell'intelletto; profondo impegno
fatica so leggere in sul mio messale. della casa, 570: non si dee
momento, divenne senza fatica il beniamino della compagnia. praga, iv-22: scoprimmo
dedizione); azione, impresa; prodotto della mente. giamboni, 35:
delle buone fatiche, e la radice della sapienza non si torrae. boccaccio, dee
alterato profondamente non solo le sembianze gentili della donna, ma direi anche la forma umana
-interpretazione, eseguita da un attore, della parte principale in un'opera drammatica (
di voi non desiderai: anzi sapete che della fatica delle mie mani sono vivuto.
de'turchi, come che fussi più amatore della pace che della guerra, potette godersi
che fussi più amatore della pace che della guerra, potette godersi le fatiche di
a tenore che cresce il valor numerario della moneta, cresce altresì il prezzo delle
di breme, 34: il passaggio della colma non essendo, al dire di
letter. il corso ordinario del sole o della luna. - anche: l'eclisse
e delle fatiche del sole e di quelle della luna. bembo, 1-153: mirare
. bembo, 1-153: mirare gli aspetti della mutabile luna, riguardare alle fatiche del
tu, che parti le fatiche eterne / della luna e del sole, e il
il viaggio del sole e le fatiche / della sorella sua, degli altri i passi
carmi inesauditi empia, gli errori / della luna cantando, e le fatiche / del
mio amor riposa, / dalle fatiche della caccia stanco. verga, i-375: il
tanto che copriva a fatica il fondo della tazza. machiavelli, 24: la
. machiavelli, 24: la brevità della vita loro ne era cagione; perché in
7-15: dell'altre sue qualità [della fortezza] non ho potuto formar giudizio,
fatica dura il sole per farci parte della sua luce, per fare vivere con
dugento anni, ché anche lui godesse della fatica che aveva durato per gli altri.
maggiore fatica che a portare il sasso della vernia: accingersi a una impresa superiore
: né a disporlo che si partisse della patria fu gran fatica, perciocché..
... stava piuttosto con pericolo della vita, che altramente. a. f
. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze, 3-4:
ottenuto quel riparo dal padrone dello stabile della cui famiglia da molti anni era donna
dei cittadini, sia ridotto a contentarsi della bieca e gretta liberalità dei gesuiti?
faticante come un innamorato intorno alla casa della sua bella. -sostant.
la « faticante »; è il simbolo della vita attiva che nella giustizia si assomma
maniera che gli agenti e gli operai della compagnia de'medici usavano ne'lanifizi.
: la corporatura sia conforme alla qualità della persona, come il goloso grasso,
rinserra, / e stretti alle bisogna della terra / si curvarono a faticare. pavese
ferro apra il varco al sangue rovente della resurrezione. bartolini, 1-43: a
che si possa immaginare, il travestimento della gerusalemme liberata! serra, i-398:
imperocché se nel tempo caldo faticasse troppo della disusata presura, potrebbe agevolmente ricevere lesione
vi-598: tu ti faticasti nella moltitudine della tua via, e non dicesti: io
questa terra maledetta per tutti i giorni della tua vita. 6. dedicarsi
. martelli, i-84: pel mezzo della nobil filosofia s'ascolta in che modo
continovo faticar del sole, gli errori della luna, quai stelle sien le fisse,
piccolo tramezzamelo d'alcune cose accorse fuori della presente materia, acciocché l'animo e l'
e lasso, / per la speranza della cara preda / prende nuovo vigor e
poi a'suoi greci messi alla guardia della contrada acradina, gli condusse e vigorosi
donna aveva battuta, e dal dolore della ventura la quale perduta gli pareva avere,
più pochi potenti, oppresse dello giogo della servitudine li altri cittadini faticati ed atterrati
ed alle leggi emanate dalla volontà universale della nazione. perticati, ii-473: ti domando
non era lecito mettere li piedi fuora della porta. poi ne dette libertà vagare per
mento, pervenendo al promesso riposo della disiderata patria, ove il cortese signore
sì graziosamente c'invita; ove riceveremo della passata fatica l'ottimo e grazioso danaio
volgar., 2-54: lo medicamento della fame è il cibo, il medicamento
fame è il cibo, il medicamento della sete è il bere, e lo medicamento
è il bere, e lo medicamento della faticazióne è il sonno. scala del paradiso
scala del paradiso, 451: madre della fede è la grazia, la fatigazione e
spelonca non trovava. manzoni, storia della colonna infame [1823],
per su qualche via fatichevole all'erta della montagna. 5. che mette in
peccati insino alla fine di tua vecchiezza e della tua vita, ch'è fatichevole poi
ruote, coperto dal fragore dell'acqua della gora, che muove faticosamente il rotone
, iii-7-406: gli spaventati dalle furie della rivoluzione, gli sbigottiti dalla rovina del quindici
ostello / porgea gli orecchi al suon della tua voce, / ed alla man
più nemmeno terra, / come i pampini della rossa vigna / stan per tornare edera
da siena, i-io: nel principio della via gli pare fadigoso; ma poich'eli
volgar., v-180: per le parole della tua bocca [o dio] io
ritirandomi a quel faticoso ed onorato monte della virtù. g. stampa, 36:
cima all'erto e faticoso colle / della virtù riposto è il nostro bene.
, 5-179: verso il mattino il respiro della madre si fece un po'più rumoroso
, coll'età, fosse divenuta golosissima della carne e dei legumi: ciò,
faticoso s'inerpicò per le ripide strettoie della valle di san venanzio, onde si
il ver ne deve. fed. della valle, 96: oggi, non mostri
riprende / suoi pensier faticosi; e della vita / ritesse l'intricato labirinto.
vicenda del passeggero e del transitorio, della nascita faticosa, della gioventù sciupata.
e del transitorio, della nascita faticosa, della gioventù sciupata. 9.
esser caro... col segno della indiana pietra ritrovare la tramontana. tasso
de sanctis, i-182: comparisce fedra abbandonata della persona, col passo faticoso, il
per due settimane a sentire sciocchezze dalle 9 della mattina alle 5 della sera, con
sciocchezze dalle 9 della mattina alle 5 della sera, con un accompagnamento di cielo
, liberatrice, come la angoscia purificatrice della tragedia. -per simil. che contiene