declaratoria così parlava: che fossero scomunicati della scomunica maggiore i gentiluomini del collegio di
: instando quel re per la decorazione della invalidità del primo matrimonio, il pontefice,
cioè instrumento autentico, declaratorio non solo della volontà delli contraenti, ma della dote che
solo della volontà delli contraenti, ma della dote che li assegna il re.
,... sono quello che resta della vecchia società provinciale [calabrese].
esso sono le declinazioni delle parti declinabili della orazione, e trattavisi delle parti indeclinabili
vita. bresciani, 1-i-384: la mattina della seconda giornata mettemmo in terra in quell'
. carducci, iii-15-258: dalla morte della contessa è il periodo declinante. in
atmosfera per poi riattraversarla, nel declinare della parabola, con velocità più volte superiore
e che, declinando gradatamente nell'illusione della prospettiva, mostrano a mano a mano
male in peggio declinando. fed. della valle, 135: l'estremo degli
ormai poca gente; declinando le ore della sera verso quelle della notte, i
; declinando le ore della sera verso quelle della notte, i tavoli eran quasi tutti
7-525: era forse l'ultimo quarto della luna, che declinava, avviluppata nella
le cause che macchiar potessero la purità della sua moglie e farla declinare dalla fede
di madonna discrezione, di declinare alla parte della misericordia. bembo, i-361: spingendo
: il duca postosi coraggiosamente alla testa della sua gente, uscì della strada maestra,
alla testa della sua gente, uscì della strada maestra, e declinando a mano
deviare dal meridiano (l'ago magnetico della bussola). bontempelli, 8-118:
un sentimento violento). libro della cura delle febbri, 1-9: quando è
: declinando con gli anni il fervore della giovanezza, e conosciuta con la pratica del
levi, 2-241: era passata l'ora della stanchezza e del sonno, che salgono
lentezza indicibile, / il miglior tempo della nostra vita. valeri, 3-225:
correa con loro, dichinava le coma della sua superbia, e acconciavasi alla detta
giamboni, 67: non dichinare alla bellezza della femmina il cuore tuo, e non
quella invidia, che fu poi cagione della rovina sua. dolce, 5-1-70: carlo
quando... non lasciò le redini della ragione in mano all'affetto; declinando
vocabolario, e decretarono che si chiamasse della lingua toscana. manzoni, 298:
. carducci, iii-11-65: ora timoroso della scomunica mandava azzo da correggio e guglielmo
se tu la lassi. fed. della valle, 174: costei da fier dolore
cosa, che non sia declinare la giuridizione della chiesa, che sarà contento fare quello
sarà contento fare quello lui avessi fatto. della casa, 2-3-189: dicano che ci
levai dal mio banco a declinare il nome della rosa pronunziandolo come fosse il participio passato
. non si volle dichinare all'ubbidienza della chiesa. g. villani, 6-14:
, non si volle dechinare all'obbedienza della chiesa: anzi fu pertinace, vivendo mondanamente
ant. dedicarsi, darsi. libro della cura delle febbri, 1-6: e mangiare
dichinare del dì, e 'l cominciare della notte. ariosto, 43-166: con fresco
principe tralasciar la sortita, nel declinar della notte verso quel giorno festivo, manda
giordani, v-12: venuto poi al declinare della età, gli accadde che a se
declinare del secolo passato, dalle stragi della rivoluzione ricavarono nuove forme di abbigliamento pel
le poesie varie scritte su 'l declinare della vita e nella terra d'esiglio, non
infanzia, ella si sentiva oramai sul declinare della floridezza. bertolucci, 70: è
.. /... / pieni della tua furia e della mia onta,
.. / pieni della tua furia e della mia onta, declinàti / in un
questo medesimo a sostenere la riputazione declinata della impresa. i. pitti, 2-172:
sopra cui era rimasto tutto il peso della battaglia, non poteva più sostenere la impresa
a ritogliere al magistrato adito la conoscenza della controversia. statuto del podestà della città
della controversia. statuto del podestà della città di firenze, 2-1: ciascuno
feriscono la giustizia, o li meriti della causa, ma solamente la giurisdizione o
connesso con la declinazione del sole o della luna (la variazione di una grandezza)
ebreo, 196: quando la declinazione [della ragione] è a l'amore intellettuale
boccalini, ii-312: dopo la declinazione della lingua e della monarchia romana, non
: dopo la declinazione della lingua e della monarchia romana, non altro istorico latino
, i-150: la quale alterazione [della giustizia] è mezo potentissimo della declinazione
[della giustizia] è mezo potentissimo della declinazione e rovina dello stato. malvezzi,
e significava l'ultima declinazione e mina della civiltà e del senno umano. de
; alleggerimento; attenuazione. libro della cura delle febbri, 1-15: manifesto è
31: danno al paziente nella declinazione della febbre a bere acqua fresca quella quantità che
le febbri, data a bere nel tempo della declinazione del parossismo. foscolo, v-56
tacitamente ricusar questo peso [il governo della guerra]. g. gozzi, 1-333
: questo è per altro il cammino della natura in tutte le produzioni fisiche e
il vivente a più segni si avvede della declinazione del proprio essere, appena ne
l'angolo formato (in un punto della terra) dal piano meridiano magnetico (
mezo illuminati dal sole oltra la quarta della palla che io vi dissi pocofà,
vi dissi pocofà, aggiunti a'xvm della alba, fanno il compimento quasi che
viaggio la declinazione, che e'dicono, della calamita, come ora sta sopra la
cose del cielo pertinenti alla navigazione, come della linea equinoziale, delle declinazioni del sole
roma... sopra la declinazione della calamita. piazzi, 1-51: le due
egli ebbe scoperta la legge di variazione della declinazione magnetica. 12. declinazione
esso sono le declinazioni delle parti declinabili della orazione, e trattavisi delle parti indeclinabili
, e trattavisi delle parti indeclinabili. della casa, 2-3-384: [i grammatici
che, per essere la prima declinazione della grammatica latina, è anche il primo
fargli capire le regole e la partizione della seconda declinazione greca. jovine, 5-126
la declinazione regolare vuole che i verbi della prima maniera nella terza persona dell'indicativo
cielo. landolfi, 2-37: il declino della luna annunciava l'alba.
servo divenni per lo gran dichino / della fortuna. sacchetti, 380: frottola mia
livello di esecuzione tecnica e il deteriorarsi della tradizione manuale. onofri, 11-182:
/ sforzano sempre i dèmoni beffardi / della morte a morire! bocchelli, 6-88:
landolfi, 8-99: ero al culmine della fortuna e certi segni chiaramente annunciavano prossimo
; l'appassire, lo sfiorire (della bellezza di una donna). -sul
). -sul declino: alle soglie della fine, dell'esaurimento. negri,
. la signora volle distruggere qualsiasi testimonianza della sua trascorsa bellezza. 5
detta battaglia [lacedemonia], che della segnoria e dell'onore suo cadde,
del sol rosato / e le costellazioni della luna / frigida, da noi illuminato
, cioè più lontana dal centro, della superficie del mare. galileo, 4-3-227:
membrana, la quale si stende nella cavità della arteria venosa, e vi lascia passare
spiraglio di luce si allungava sul declive della piazza. e. cecchi, 6-286:
agitavano. era già su l'altro declivio della vita: s'era messo a discendere
a scorrere nel declivio dolce e potente della vita. d'annunzio, v-1-729:
d'annunzio, v-1-729: il fluente della mia pescara già era nel mio sogno
pea, 1-306: da qui, della casa vedevo bene il tetto ché io
. cattaneo, hi-1-189: le sommità della sardegna non si levano sul mare come le
sf. medie. metodo di cura della tubercolosi, che consiste nel fare sdraiare
montone dinanzi al grande idolo; e ciascuno della sua gente, secondo avea lo podere
, 108: ei furono tutti nel mezzo della piazza battuti con le verghe e decollati
, fra gli urli e i dileggiamenti della plebe furibonda, ad essere impesi alle finestre
cavallereschi, o decollati sotto il cultro della ghilottina. negri, 2-854: uno
un pezzo d'uomo avvinazzato, bonario della bonarietà pletorica che l'alcool rende feroce,
volgar., 11-24: quando le gemme della vite innestata cominciano a crescere, si
bossolo delle orliquie, e la cassetta della cintola, e puosonle in su l'altare
. 2. figur. privato della cima, della punta, della parte
2. figur. privato della cima, della punta, della parte iniziale.
privato della cima, della punta, della parte iniziale. savinio, 1-114:
a olio ha dipinto la tavola principale della chiesa che ha nuovamente edificata il duca
braccia del carnefice stesso portato al luogo della decollazione a lui destinata. monti,
'. liberare un paese dalla sovranità della potenza che l'aveva tenuto in stato
, nell'animo del valoroso 0 reduce della grande guerra », l'ingenita fifa-nera del
decolleté ', riferendosi alla parte scoperta della persona, è addirittura invenzione nostra »
rovani, i-478: il dottore della cura: -eppure, disse, non
via verdi e via manzoni, a piazza della scala, finché si resse sulle gambe
, 1-5-479: avea [il palazzo della fata morgana] dodicimila camere, quattro
quante uova faccia l'anno la gallina della vicina sua; e quante fusa logori a
in siracusa, tanta paura ebbero quelli della terra della moltitudine dell'armata de'cartaginesi
siracusa, tanta paura ebbero quelli della terra della moltitudine dell'armata de'cartaginesi, che
et un dodrante, al medesimo numero della notte. = voce dotta,
a poco dal torchio e dalle doghe della tina si rigaglia la dimane nel fondo di
. verga, i-363: il custode della vigna stava portando via gli attrezzi del palmento
e sua moglie andava a piantar al limite della vigna le cannucce colle immagini dei santi
. pea, 1-17: nel cortile della casa c'era il pozzo coi ferri arricciolati
ser durante de'chermontesi doganieri e camarlingo della camera del sale del comune di firenze
da magno steger, simile alla carena della galèa, fasciata di doghe alterne, chiare
: guardate la bella fontana di giacomo della porta che è in piazza colonna,
, ch'è uno de'grandi archivii della repubblica. aleardi, 1-456: invano ei
flammeo pomeriggio dell'estate moritura nel silenzio della città dogale. c. e. gadda
, o dogame, o taule da botti della soma [ecc.].
vono prestati, concesse loro l'entrate della dogana e volle che, secondo i
i crediti, ciascuno, per i meriti della principale somma, di quelle entrate participasse
tenuta per lo comune o per lo signor della terra, le portano. e quivi
.). -a pisa: provento della privativa del sale e del monopolio del
d'elba. -a siena: provento della concessione ai privati dei pascoli pubblici.
tempo di riscuotere la dogana delle pecore della puglia, entrata delle più importanti del reame
riferisce alla dogana, che è proprio della dogana; che dipende o è effettuato
deve accompagnare le navi per le pratiche della dogana. -dazio doganale: v. dazio
. -ci). scherz. proprio della dogana, doganale. baruffaldi,
sm. chi è impiegato negli uffici della dogana; chi riscuote i dazi doganali.
detti doganieri poi scrivono in sul libro della dogana a ragione del mercatante tutta la
, o per tutta o per parte della mercatanzia che egli della dogana traesse.
o per parte della mercatanzia che egli della dogana traesse. ariosto, vi-348:
stava come doganiere del comune alla porta della città a far pagare le gabelle a'
seg giolone del doge e della dogaressa, press'a poco come la
480: vestiva con grazia intelligente il robone della dogaressa e il peplo della cortigiana.
il robone della dogaressa e il peplo della cortigiana. -voce veneziana, deriv.
paoletti, 1-2-66: da tutte le commettiture della botte, ancorché di grosso dogato,
il patriarca s'imponga. -territorio della repubblica di venezia. botta, 5-149
, sm. stor. supremo magistrato della repubblica di venezia, eletto a vita
istituzione veneziana, anche supremo magistrato della repubblica di genova a partire dal 1339
e l'altro doria, e cacciarono della terra loro e loro consorti e altri
i dogi illustri. -ant. gonfaloniere della repubblica di firenze. busini, 1-160
l'avvenire si dovesse chiamare il doge della repubblica fiorentina. varchi, 18-2-453: dichiararono
stato e governo, con titolo di doge della repubblica fiorentina, durante la vita sua
afflizione del- l'animo. pier della vigna, 130: tanto conforto ch'io
comare maruzza, e conchiudere quel matrimonio della mena. d'annunzio, iii-1-902: non
oscure tenebre, fa fede al mondo della sua doglia. menzini, i-311
ordine espresso al poeta e al compositor della musica di guastare il dramma a soddisfazione
dimostrare che insino il sole si rammaricasse della uccisione di tanto uomo. tasso,
marco antonio suo nipote, vi ringrazia della doglianza che ne fate meco e con
. alle comuni doglianze si aggiunsero quelle della casa serenissima, alla quale mancò un
(2087): giunto curzio al fin della sua dogliente canzone, disse giulia:
sua moglie, le quali la fragilitade della loro natura le fé'più inchinevoli agli
parente l'alma era partita: / della qual cosa n'ebbe gran doglienza. caro
firenze a'signori priori et a dieci della balìa, per certi ragionamenti che 'l detto
che perir gl'inganni e il sogno / della mia fanciullezza. pancrazi, 2-184:
galea (così detto per la forma della conchiglia: cfr. doglio1).
ha più doglioso stato. fed. della valle, 7: gemi, ahi,
ifigenia, sotto gli archi lucenti / della tua reggia. -per estens.
fossi lodato per laide operazioni. rosaio della vita, 99: fu domandato uno filosofo
la moglie, pe'figliuoli, testimonii viventi della sua rinunzia a un'altra vita.
nostro... lodare uno ritratto della sua madonna laura, fatto da maestro
per mano, e fanti scorta / della felicitade all'aureo albergo. algarotti,
ch'ogni uomo anziché provvedere alle faccende della propria città s'affrettasse a promovere i
implicito, nella rivelazione e dal magistero della chiesa, mediante le definizioni papali e
è verità sancita dalla somma autorità docente della chiesa). flaminio, 78
dal giudicar temerariamente i dogmi e l'usanze della chiesa. b. davanzati, 4-2-592
e latini, per determinare il dogma della processione dello spirito santo dal padre e
dall'arabia, e quella religione è germoglio della religione d'àbramo; lo stesso stile
cattolici, definite dalla chiesa; la dottrina della fede. p. verri,
la norma del dogma e il deposito della credenza. de sanctis, 7-273:
se la mia riforma riguardasse l'essenza della chiesa, il dogma, il disegno
e vivere e crescere secondo l'orario della nonna, erano dogmi che nessuno s'
cattolicismo e di farsi un buon capitale della dottrina della vera chiesa? pananti,
di farsi un buon capitale della dottrina della vera chiesa? pananti, i-12:
può dedursi quale sia la funzione completiva della religione rispetto alla morale, quando non si
che, nelle convulsioni dell'ala sinistra della moribonda scuola hegeliana, il giovane marx
dei quali non diè mai nel corso della sua vita alcuna dimostrazione dottrinale, limitandosi
arreso. -teologia dogmatica: parte della teologia che ha per oggetto lo studio
dogma, sia in rapporto alle fonti della rivelazione, in cui è contenuto,
tardi, furono quelli dell'istoria ecclesiastica e della teologia dogmatica, li quali in francia
e la morale sono due parti integranti della dottrina religiosa. -fatti dogmatici:
pur serbando l'unità e la tradizione della chiesa e l'autorità del pontefice e la
, dittatore e succube a un tempo della propria intelligenza squallidamente umiliata come del proprio
dottori andasse crescendo, almeno a giudizio della direzione, man mano che si scendeva
che discorsiva e dimostrativa, e propria della poesia, presentando ah'immaginazione vasti orizzonti
:... sei nel regno della filosofia, dove tutto è precisione e
e meccanico dommatismo, soggiacquero agli assalti della critica romantica. carducci, ii-8-308:
3. disus. il complesso degli aforismi della medicina. tramater [s.
che presso gli antichi era il risultamento della filosofia e delle teoriche fisiche e cliniche
fatte, congiunte ad uno studio profondo della fisiologia, della patologia e della terapeutica:
ad uno studio profondo della fisiologia, della patologia e della terapeutica: ciò che
profondo della fisiologia, della patologia e della terapeutica: ciò che costituisce gli aforismi
garzoni, 1-90: che dirò della prosopeia che spendano alcuni, tenendosi
spendano alcuni, tenendosi per idoli della grammatica, per recitar perotto,
mise... a ragionare e dommatizzar della luce, senza prima certificarsi, con
occhi tondi e sospettosi accucciato ai piedi della padrona fa buona guardia.
d'ogn'intomo pascere con un dolcissimo pane della verità. tasso, 2-61: cominciò
lampadari avvolse di luce le più giovani dame della città, dicendo alto elogio di dolcissime
. negri, 105: l'altra ragione della facilità della lingua [dei lapponi]
105: l'altra ragione della facilità della lingua [dei lapponi] è che essa
ella gli parlava con quella dolce favella della fanciulla toscana che somiglia a cinguettio d'
piange. anch'ella piange; la spalliera della panchina su cui siedono di fianco,
riferito a stagioni, a ore e momenti della giornata, ad aspetti della natura,
e momenti della giornata, ad aspetti della natura, a designare non tanto dati
di pace) che scaturisce dalla contemplazione della natura. dante, inf.,
dolce dolce, su cui finiva la boscaglia della mesola. 6. che suscita
assicuro che ancor io mi ricordo sempre della sua dolcissima conversazione. goldoni, viii-355
, che altrui acquista la vera corona della lode, di mischiar l'utile col dolce
dolce è, perché procede dalla dolcezza della divina carità, e non affligge l'anima
dolce, il soave, il dilettevole della favella. -dolce stil nuovo: scuola
e dolci baci / porgeratti sovente. della porta, 1-101: le donne sono
marmo inanti. monti, x-3-241: della mente di dio candida figlia, / prima
nuocer altrir e far lor onte. della porta, 1-181: era di viso un
: io sono l'uomo più dolce della terra. non vi è cosa che più
vi è cosa che più mi piaccia della concordia e della pace. alfieri, 1-24
che più mi piaccia della concordia e della pace. alfieri, 1-24: clemenza
i signori di guisa per l'esecuzione della morte contra quei di borbone, essa
l'altro fiume, che nell'orlo della gallia corre più largo e dolce, muta
similmente se troppo lontano sia il punto della distanza, poco verranno a degradar le figure
. bartoli, 1-197: tiriamo dalla punta della fine del collarino alla punta del diametro
ritiramento una linea piegata verso il fuso della colonna, più dolce e più grata
cbd è quello che determina la deviazione della linea cb dalla dirittura di abd; il
nostri paesi e agli abitatori per cagione della abbondanza d'esse: onde elle si verrebbero
parole e verissime tutte le credea. della casa, 2-2-50: non sono dunque da
stomaco, ma che sono la delizia della folla napoletana e che vanno in provincia,
. -benevolenza, amabilità. della porta, 1-385: la dolcedine delle recensite
precordi. bersezio, 212: la predilezione della signora per giovanni si scambiò, passando
... riposa volentieri sul seno della balia, cerca con avidità e con fiducia
gli spari / la sera di vigilia della sagra. brancoli, 4-9: accanto
: sento una pace / stanca, foriera della tomba: incontro / l'ora di
di tanta dolcezza, che a proporzione della lontananza, vanno dolcemente perdendosi di veduta
ingegni, nati, quanto al fior della lingua, in non buona parte d'italia
, con tenerezza, amorosamente. pier della vigna, 127: sì bel parlante,
interpretare, non secondo la naturai forza della parola, ma più dolcemente per una
in lucca, dicendo che per gli patti della pace doveano al presente dare a m
. cecchi, 24-2: la somma della favola / è posta, in dimostrar.
favola... sussurra dolcemente il motivo della purezza che persiste in ogni più cupo
pigliandole fra l'indice e il medio della mano destra una delle gote con una
valeri, 3-327: oh l'alberello della primavera, / biancopiumato, dolcesplendente.
nome comune di un'erba annua della famiglia valerianacee (valerianella olitoria),
pasolini, 60: le foglie della dolcetta che copre tiepida / l'
la ragione delle cose e la dolcezza della iscienzia, tu n'arai tanto piacere,
stili. caro, 4-44: o più della mia vita / stessa, amata sorella
sorriso un arco di dolcezza a gloria della sua eccellente beltà. milizia, iii-320:
: egli è il pittore più grazioso della scuola romana. le sue attitudini son
, se sfugge un poco al controllo della fattura maliziosa, se è fatto in fretta
conciliatore, ii-348: la dolcezza straordinaria della temperatura, che ha dominato in quest'
, formerà un'epoca notabile negli annali della meteorologia. fucini, 353: la
; e le campagne parevano gli avanzi della primavera. 4. in senso
riferito a luoghi, stagioni, aspetti della natura, momenti della giornata, a
stagioni, aspetti della natura, momenti della giornata, a designare sia i dati
caro, i-268: per la dolcezza della stagione indolciti pari- menti i due pastorelli
deltombre, nella mite dolcezza del chiaro della luna. d'annunzio, v-1-246: il
che derelitta dolcezza, lungh'esse le mura della vecchia città. pirandello, 7-82:
beveva con gli occhi la mesta dolcezza della sera imminente. sbarbaro, 1-36: una
; delle poche rose, del silenzio e della dolcezza del luogo. vittorini, 1-28
sera ch'io mi ricordi le dolcezze della mia famiglia e del tetto materno con
del distacco. / cieli alti della gioventù, / libero slancio. /
che non ha / più la speranza della guarigione. 7. piacere,
forte emozione e turbamento anche esteriore. della robbia, 1-293: e lui: se
ritorna, e con dolcezza abbraccia. della porta, 1-78: qual iniquo destino ha
del contorno di un oggetto, anche della pendenza del terreno). fr.
dell'architetto devono esser appropinquate alla natura della proporzione di un circolo, per non
crescenzi volgar., 2-26: il colore della terra non è molto sollecitamente da cercare
una trama disfatta, ricomponeva un ricordo della puerizia lontana. alvaro, 2-205:
piovene, 5-466: all'arte dolciaria della sicilia appartiene il yoghurt che qui si
il mento, quasi per lavarsele alla fontana della sua dolciastra grazia melensa. barilli,
, statue di gesso policromo e immagini della vergine e del figlio, del sacro
panzini, iii-368: queste persone privilegiate della vita mi fanno venire in mente quelle
. cecchi, 5-314: con la punta della lingua fra i denti, rattenendo il
. alvaro, 13-246: conoscevo tutto della strada, il dolciere che faceva i
verduraia piena e rosea che pareva esilararsi della sua merce, della frutta grossa.
rosea che pareva esilararsi della sua merce, della frutta grossa. dolcièro, agg
naturali, che non son le viscere della terra e il seno dell'aria per
cecchi, 2-218: i vasi di fiori della madonna, -pareva di respirare l'aria
per via di sotterranee feltrazioni nelle viscere della terra, o di più sottili distillazioni nel
: io già conoscevo e già soffrivo della inattesa parola del signor di montagna, forse
una malinconia simile in parte a quella della sposa che dopo molti anni ritrova in fondo
la nuca arsiccia e stirati nel bistro della fatica gli occhi. 3.
già leggermente sapere né sentire il dolciore della gioia che verrà. petrarca, 191-13:
8-44: sono doni e gli onor della fortuna, / siccome arida fronda, o
magalotti, 1-156: m'accorsi poi della mia dolcitudine, quando, venuta
, nella stagione invernale o all'inizio della primavera, la temperatura è superiore a
un nome più dolco: il nome della madre di maria, di mia madre e
. davanzali, ii-266: il fine della vita sua fu lagrimevole a noi, dolente
e con questa ballatetta / va ragionando della strutta mente. fra giordano, 1-290:
, 6-2: quando si parte il gioco della zara, / colui che perde si
lettere di qua, fu molto dolente della vostra partita. tasso, 18-31: quella
triste, malinconico, desolato di aspetti della natura, di oggetti, di paesaggi
di ore del giorno o di momenti della stagione. matraini, ix-516: al
cosa. panzini, i-287: la facciata della villetta su cui il sole tramontante e
/ di tutto, e presso il muro della casa / per ritrovarmi nel dolente flutto
il sangue greve. / si duole della sua immobilità. pratolini, 1-130: il
198): la donna amaramente e della sua prima sciagura e di questa seconda
, per quanto prom- mettevano gli ordini della legge. tasso, 6-74: non sai
pianto, alle querele? fed. della valle, 189: infausto, acerbo dì
avere il frutto / goduto a tempo della tua bellezza. leopardi, 15-15: quanto
sbarbaro, 2-50: son come posto fuori della vita, / una macchina io stesso
non coglie, / non ti dolere della tua fortuna. d'annunzio, iii-1-60:
sì si ramaricaro e dolfonsi colli loro amici della villania che il re di troia avea
1-837: la sinistra non si dolga della destra. pindemonte, iii-530: queste
: dicendo che tutta italia dovrebbe dolersi della morte d'uno uomo che non c'era
dolce è, perché procede dalla dolcezza della divina carità e non affligge l'anima.
duole. fagiuoli, 1-5-302: -cotesto della spesa in alimentarla [una figliuola],
[una figliuola], a paragone della perdita che ne avete fatta, non è
più immediate e intense del sentimento o della suscettibilità (e che si cerca di
...: e viene a caso della nostra presente materia. giusti, iii-309
. marino, vii-284: la virtù della lira contrae amicizia tra i dolfini e
= da delfino, con alterazione della vocale iniziale. dolìa, sf
genere di piante tropicali o subtropicali, della famiglia leguminose papiglionate, simili al fagiolo
piante esotiche a fiori polipetali papiglionacei, della diadelfìa decandria, famiglia delle leguminose, distinte
e ingrossamento (di natura congenita) della parte sigmoidea del colon. = voce
. ornit. genere di uccelli migratori della famiglia ploceidi, proprio dell'america centrale
, sf. anat. forma allungata della faccia umana (ed è carattere antropo-
, sm. anat. anormale lunghezza della porzione sigmoidea del colon (di solito
sui calcari superficiali o anche al cedimento della volta di cavità sotterranee; il fondo
baldini, i-792: si vedevano le carte della banca d'italia, del banco di
dollaro canadese, dollaro etiopico, dollaro della liberia, dollaro arabo, dollaro di
il nemico già occupava il dominio della prima stirpe..., dal dolmen
prima stirpe..., dal dolmen della fontaine- bouillante al sasso forato di
per il consenso o mandato datogli in virtù della transmissione de'recapiti ad agire ed esigere
vi era bisogno del dolo, cioè della mala fede. codice penale, 133
, 133: il giudice deve tener conto della gravità del reato desunto...
dalla intensità del dolo o dal grado della colpa. 4. comportamento illecito
, 3-175: ma dolo, da parte della madre, non pareva ci fosse stato
stato. bocchelli, 1-ii-578: dall'inchiesta della commissione, nominata dall'amministrazione provinciale
per accertare le cause e le responsabilità della rotta, si aspettavano la scoperta di
pulcino -diceva lei -più grosso e svelto della covata. bocchelli, 1-i-109: non vedeva
le ginocchia sulla dolomia: e nelle ore della compunzione lesse invece il giulio cesare
che si riferisce, che è proprio della dolomia. cattaneo, iii-1-332
.. o gelatinose meduse, enfiate della loro urticante idropisìa. o, giù dai
che si riferisce, che è proprio della dolomite; fatto di dolomite.
poco dopo il '70. la ferita della breccia, in alcuni cuori, era
pascoli, 714: pose lei nel sommo della terra, / dove è più luce
gioie perdute, di aspirazioni deluse, della lontananza o della morte di persone care,
di aspirazioni deluse, della lontananza o della morte di persone care, di terrori
mio dolore, che già io solevo avere della perdizione delle anime, cominciò a renovarsi
madonna discrezione, di declinare alla parte della misericordia. g. gozzi, 1-205:
riproduzione dei dolori di maria ai piedi della croce... si contiene in 25
raimondi, 3-116: nella storia perenne della nostra cultura... si dimostra la
, che apre e serra le porte della vita, il dolore, che regge la
momento che il mio cuore s'inebbriava della contentezza di rivedervi. manzoni, pr
d'idee altrui; ora l'ingombro della infinita roba che ho ingoiato da ragazzo
cioè coll'amaritudine, dolore e dispiacimento della colpa commessa contro 'l nostro creatore per con-
con- desc-endere alla volontà delle creature. della robbia, 1-293: se e'basta
il malvagio figliuolo è dolore e tribulazione della madre sua. ottimo, i-513:
, i-513: o figliuola, ultimo dolore della tua madre, de'miei figliuoli nullo
(671): dolori e imbrogli della qualità e della forza di quelli che abbiam
: dolori e imbrogli della qualità e della forza di quelli che abbiam raccontato;
, a grande dolore: per causa della sofferenza; in modo tormentoso. guittone
e più di tutti l'armonioso concento della musica o de'carmi rattemprano, almeno
per tutti coloro che teneano alla parte della chiesa. beicari, 3-1-82: della qual
della chiesa. beicari, 3-1-82: della qual cosa l'uomo d'iddio giovanni
, se la guardò poi al chiarore della luna. non c'era sangue.
d'avere perduti gli fiori mosse lo dolore della vergine. straparola, 1-1: se
di un soldo, le sostanze erano della moglie e quando arrivavano le scadenze delle
dolori. -ultimo dolore: sfacelo della morte. delfino, 1-530: in
ferito del crocifisso come l'ultimo rigurgito della sua umanità agonizzante. -valle di
verun'altra parte, la virtù dolorifica della torpedine. vallisneri, iii-539: scrivo
senza più qualità umana, vera fauce della desolazione, che pareva screpolarsi dolorosamente a
che pareva screpolarsi dolorosamente a ogni sforzo della gola contratta per inumidirla. bocchelli,
una cattiva impressione per tutto il resto della giornata. corazzini, 3-98: sorriderai:
.. paolo strinse ambedue le mani della signora lucia. = deriv.
che eran dolorosi e fredi. libro della cura delle malattie, 1-22: anche
sale sia posto dal lato di fuori. della casa, 4-245: oltra il mal
i detti de'savi sopra la miseria della vita dell'uomo. boccaccio, dee
vergine dolorosa: uno degli antichi attributi della madonna; 1 * immagine che la
giù e il corpo fu deposto sul grembo della dolorosa che lo aveva partorito.
ella portava sempre come la visione dolorosa della sua figura grottesca, e se ne stava
paese d'origine, quasi il nome della patria gli destasse dolorosi ricordi.
e pallido, come stirato verso l'angolo della bocca, dove erano due pieghe dolorose
, 81: che succede di te, della tua vita, / mio solo amico
ferale (con particolare riferimento al pensiero della morte e alla caducità delle cose terrene
: la messa solenne per la traslazione della salma del maggiore giovanni randaccio..
, iii-245: abbiate almeno voi cura della povera mia ragazza, finché 10 venga
salire al calvario. p. della valle, 160: volsi andar..
chi potrà la quinta parte dire / della battaglia cruda e perigliosa? / e l'
il diverso colpire, / e il crido della gente dolorosa, / che d'una
io non ho mai pace. fed. della valle, 89: ohimè, che
dolosi per lui usati, et il mancamento della sua fede. boccalini, ii-29:
violenze alla libertà non sono d'ordinario suscettibili della distinzione in 4 doloso 'o *
, esse sono da settantanni al servizio della famiglia. piovene, 5-294: vi
disputar sui mezzi è una minuzia / della sovranità del tutto indegna; / l'
giudice giusto? cerca egli la salute della patria? è egli libero e franco?
poveretto dovette dire che c'era il sigillo della confessione. cardarelli, 1-53: dove
e risposte, esattamente come i catechismi della dottrina cristiana. vittorini, 1-80: e
d'un maestro. viene dal di dietro della chiesa, da un cortile, dev'
(420): venistivi tu vago della mia vita, per che sentendolati domandare,
data quantità di un bene. -legge della domanda e dell'offerta: principio in
numero degli acquirenti e in ragione inversa della quantità che ne esiste sul mercato.
non è tenuto a dire niente né della domanda né dell'offerta fatta di tal
tende ad evitare le crisi creando l'equilibrio della domanda e dell'offerta.
faccia valere un suo diritto nei confronti della controparte (il convenuto).
d'un lago domandando alla natura il perchè della vita, un'anima che molto aveva
i grandi psicologi? questi i riformatori della psicologìa? de marchi, ii-62: quando
interrogare, rivolgere la parola (conl'oggetto della persona; e l'argomento dell'interrogazione
.., cosa vaghissima da vedere, della quale domandava fino a 240 ducati.
aver così cantato parecchi mesi sotto le finestre della donna, il giovine deve in fine
la chiesa guarda, tutto / è della gente che per dio dimanda; / non
unqua coloro che ti domandano. leggenda della beata umiltà faentina, 30: tutti
tutti la disfidarno [una suora] della morte. la qual cosa udendo la santa
chinò sopra la 'nferma facendo el segno della santa croce, e subito prese virtù la
anni fa scrissi un saggio sulla quistione della lingua secondo il manzoni e ciò domandò
e ciò domandò una certa ricerca sull'organizzazione della cultura italiana. 7.
15 (260): sul pianerottolo della scala, chiamò l'ostessa. [ediz
1827 (260): sul pianerottolo della scala, domandò l'ostessa]. rovani
amico mio, io son molto spaventato della garrevole voce del cane, perciò ch'egli
: il capoccio allora / gli domandò della sudata caccia. svevo, 2-398: -c'
sostant. domanda, interrogazione. capitoli della compagnia della madonna dell'impruneta,
domanda, interrogazione. capitoli della compagnia della madonna dell'impruneta, 1-8:
: un cavallo domestico domandò al selvatico della strada; e trovandosi mal guidato,
ti vuoi attenere, né me far lieta della dimandata grazia, fammene un'altra,
intero e severo, ma ne'facti della masserizia forse troppo tegnente, suole porgersi
i filosofi? -risposta: -si occupano della vostra anima, della vostra piccola anima
: -si occupano della vostra anima, della vostra piccola anima, signora. -è una
conoscere le firme dei sottoscrittori la sera della dimane. c. e. gadda
quando la lasciai, al portoncino della sua abitazione in brook street,
gran posizione, e poi, col cambio della guardia, rimase nei pasticci.
differita al domani ad otto dì. della casa, 2-3-207: mi ha intimato
l'altro; io la metterò al corrente della situazione. -domani mattina: nella mattina
tempo e ad obedienzia del cavaliere. della porta, 2-127: amor, che doma
mare e colui che regge i lumi della terra. testi fiorentini, 74:
pazienzia tempera tira, e l'umiltà della mente doma i duri animi. petrarca,
nell'eguaglianza deltanimo e in ogni caso della vita. d'annunzio, iii-2-98:
, certo, eternale / e fuori della sorte e della morte / e da non
eternale / e fuori della sorte e della morte / e da non poter essere
domare i giovanotti come te molto meglio della paura dei carabinieri. -rifl.
a sua ubbidienza, erano divenuti sicuri della libertà loro, né pareva loro avere
che già danzavano, sopra le assi della mensa, come demoni. -attenuare
, avrei forse potuto domare il tremito della mia vita. c. e. gadda
. giamboni, 67: la fiamma della lussuria doma i duri e fortissimi petti
l'ebbe, ne vestì le corna / della giovenca. pascoli, 268:
pecore elette. alfieri, 1-273: or della voce minacciosa incalza / or del flagcl
dome, e questo si capiva daltimmobilità della grande impalcatura ossea, dalla rigidità della
della grande impalcatura ossea, dalla rigidità della testa, in cui spiccava, a
: sento una pace / stanca, foriera della tomba: incontro / l'ora di
dalla bocca del pòpolo in quella parte della quale la potenzia di roma si manifesta
nostri. leopardi, i-156: il piacere della vendetta, e del calpestare i suoi
, i suoi uomini erano diventati orgogliosi della loro bravura. montano, 379
magalotti, 1-112: ancora un'altra parola della cannella, ma d'una cannella doma
, sonora, falsa e vuota, immagine della vecchia società, pomposo sepolcro. parini
203: uomini forti nelle battaglie, difenditori della giustizia, domatori delle superbie e correggi
. che 'l tempo, domatore della invidia e scopritore della verità, farà
l tempo, domatore della invidia e scopritore della verità, farà talmente la utilità di
chiabrera, 281: il bel fior della gloria, / domatrice del tempo e
, 1-i77: le donne, domatrici della ferocia dell'uomo, se sono più
più capaci di piegarsi alle dolci attrattive della virtù. -che tempera, che
ii-469: come mai per la rovina della violenza, cioè della prima specie di
mai per la rovina della violenza, cioè della prima specie di malizia, dante scende
fine dottrinale, avrebbe, il mirabile domatore della materia, anche potuto. -figur
parole. pascoli, i-950: l'estetica della rima in dante, che è certo
. doménica, sf. settimo giorno della settimana (che presso i popoli cristiani
caterina de'ricci, 172: principio della settimana è la domenica; principal faccenda
faccenda è quella, che nel dì della domenica c'è comandato che facciamo,
, e fin gli stipiti erano allegri della fiamma del focolare. govoni, 139
campagne... indossavano l'abito della festa e andavano a messa.
/ corse quel fiume per molti rigagnoli / della città, com'al presente scrivo.
dove gli si feciono incontro co'rami della palma. pattavicino, 6-1-149: giunse
detta in albis, susseguente a quella della resurrezione. 2. figur.
che si riferisce alla domenica, proprio della domenica; che accade, che si
. pascoli, 1-242: in nome della famiglia, che chiede a voi un po'
. d'annunzio, v-2-196: profittai della vacanza domenicale concessa al giardiniere, corruppi
abitino domenicale, chiaro come i sogni della primavera. -giornale domenicale: che
ricorrono le domeniche, quindi il giorno della settimana di ogni data dell'anno.
.. come sono 7 i giorni della settimana, sono ancora 7 le lettere
2. figur. che riflette l'atmosfera della domenica e delle feste (ossia gaiezza
, col solo apparecchio delle eleganze domenicali della ragazzetta. corazzini, 3-103: i
, domenicali, in corsa nel dì della tua festa. pavese, 4-181:
voce dotta, lat. tardo dominicàlis 4 della domenica '. domenicale2 { dominicale
e la salutazione angelica con canzoni diffamatrici della persona e della dignità del prelato.
angelica con canzoni diffamatrici della persona e della dignità del prelato. carducci, iii-8-321
ceracchini, 1-2-222: ne'primi secoli della chiesa, alle persone secolari si dava
che gli uomini la rice- veano sopra della mano nuda e scoperta; le donne con
le tristizie dei frati svelate nella commedia della 4 mandragola '. e.
. raro. persona che il giorno della domenica organizza gite o scampagnate.
raro. folle di gitanti il giorno della domenica. c. e.
boccaccio, ii-342: pruneo fe'far, della chiesa a maiano / un po'disopra
erano reputati amatori del presente governo, della libertà e della repubblica. tasso, aminta
del presente governo, della libertà e della repubblica. tasso, aminta, 170:
mai non aveva inteso che egli fosse della donna innamorato; ché se saputo l'
usavano partecipare alle delicate pratiche e funzioni della mondanità cosmopolita, da sentire il bisogno
traggono il loro nascimento da alcuno effetto della mala volontà, ovvero dall'uso della
della mala volontà, ovvero dall'uso della mala usanza, la quale quanto più
gemetti careri, 1-iii-181: si dilettano molto della caccia, nella quale si servono di
che facciamo noi, dell'amenità e della vaghezza dei luoghi. d'annunzio, iv-2-930
un autore), esperto. miracoli della madonna, 43: la qual giovane pigliando
compitamente, sì come fa l'umido della dimesticazióne. 2. biol.
caratterizzata soprattutto dal fatto che le funzioni della nutrizione e della riproduzione sono per essi
fatto che le funzioni della nutrizione e della riproduzione sono per essi regolate dall'intervento
linati, 16-11: quel senso della misura che si nota nella sua prosa
prosa,... quella stessa domesticità della sua locuzione a me paiono il prodotto
elementi più genuini del proprio pensiero e della propria terra. barilli, 6-112: la
non è all'estremo ma all'origine della sua stirpe. egli ha perduto il ricordo
del suo stato civico, il senso della domesticità. 3. attitudine a
ai governanti austriaci di tenere nei limiti della « domesticità » la volontà di pace
delle nostre credenze religiosepolitiche è l'abolizione della domesticità: cioè la riabilitazione della classe
abolizione della domesticità: cioè la riabilitazione della classe così detta de'servitori. serao,
maggio 1860, alberto ebbe la consolazione della domesticità quotidiana di carlo cattaneo, gli
quotidiana di carlo cattaneo, gli onori della confidenza di giuseppe mazzini. = deriv
c [h] ìssimo. proprio della casa (come dimora del gruppo familiare
in una or in un'altra isola della grecia... tutti a ogni modo
inverno specialmente si potesse riunire l'illuminamento della casa al riscaldamento delle stanze. manzoni
: tenne discorso al mio futuro padre della sorella del suo amico ingegnere, della
della sorella del suo amico ingegnere, della quale disse di conoscere il carattere come le
faceva secondo la costituzione e le circostanze della patria sua, come se queste 'esigessero
. -ant. casalingo, amante della casa e del lavoro domestico (una
sereni. baldini, 4-22: la cordialità della strada vince l'egoismo della casa,
la cordialità della strada vince l'egoismo della casa, la spensieratezza del marciapiede vince
. -dei, lari domestici: protettori della casa. — anche al figur.
. -sostant.: chi fa parte della famiglia (intesa nel senso più lato,
., 30-7-8: lo garzone sia iscusato della sua età, la femmina per la
collera, che non mi faceva degno della sua presenza. nievo, 1-290:
lavandaia... era particolarmente dimestica della signora, e ne riceveva le più dolci
stor. domestico delle scuole: comandante della guardia imperiale, nella bassa età imperiale
.. di esaltare i pregi della propria nazione, de'propri avi,
tutta gente, e massimamente a domestici della fede. regola di s. benedetto
fatto, special- mente a'domestichi della fede et a'pelegrini. 7
saper più oltre. galileo, 3-1-258: della quale essenza [della gravitazione] voi
, 3-1-258: della quale essenza [della gravitazione] voi non sapete punto più
parole); che reca i segni della vita familiare, intimo, accogliente (
carichi, festosi e domestici come i tram della città. fracchia, 718: la
iii-4-113: quel principato savoiardo è una reliquia della defunta feudalità francese; v'è dunque
dominici, 1-15: non solo i libri della bibbia, i quali sono di smisurato
memoria di quell'uomo, per la finezza della lingua e la schiettezza dello stile tutto
, madre tua spirituale ed immortale, della quale tu mi hai fatto dimestico.
delle persone poco dimestiche con i problemi della politica e della cultura. 11
dimestiche con i problemi della politica e della cultura. 11. riferito a un
stato notricato da piccolo da una femina della contrada, che avea nome silvia.
. 301: delle frutte diverse domestiche della terra, porta noccioli e semi giovanni
loro, andare al palagio del signore della contrada. boccaccio, vii-65: se
. algarotti, 3-12: le coste della svezia sono assai selvagge; domestiche all'
19-93: a poco a poco uscir della foresta / e vengono il dimestico trovando
osso, per esser tirati dal piegar della mano. marino, vii-247: dal sommo
altultima giuntura, e quindi alla rascetta della mano, tutte queste proporzioni sono uguali
significando per l'ora del tempo il giudizio della ragione, che illumina la mente,
qual era domevole, passata la sfrenatezza della adolescenzia. domeykite, sf.
da gente che dell'inviolabilità domiciliare e della legge ha fatto un'astratta nozione «
al 1796, e il recente decreto della reggenza, ed ardisco anche dire,
p. verri, 1-i-33: la fecondità della terrra, la moltiplicazione degli abitanti avranno
lo mercantare e tener fondachi, come della magna e d'italia tutta, e poscia
per l'esatta esecuzione pari a qualunque della sua età. nievo, 1-296:
parole straniere domiciliate, e fatte cittadine della nostra lingua. 2. alloggiato
dire che lacedemonia era un onestissimo domicilio della vecchiezza; perciocché in nessuno luogo tanto
fra i più belli e i più utili della città. giordani, i-io: nel
7-v-191: da che si disciolse il vincolo della mensa e domicilio fra i canonici,
e l'istruivano delle cose greche, e della lor lingua. vi andavano i giovani
4-2: in atene, antichissima città della grecia, ne'passati tempi, domicilio e
, sf. astrol. la suddivisione della sfera celeste in case (cfr. domificare
da tanto tempo, per grazia della serenissima casa dominante, godeva in ripa
[quella nazione] l'istrumento della memoria dei secoli, e i casi
quale in somma è il fondamental principio della borghesia dominante, si è denudata con più
di terre, ora degli industriali, ora della banca, ora della borghesia professionistica,
industriali, ora della banca, ora della borghesia professionistica, ora della piccola borghesia
, ora della borghesia professionistica, ora della piccola borghesia, ora degli operai di
ma unicamente « dominante », detentrice della pura forza coercitiva, ciò appunto significa
solo per difesa del suo stato e della forma di governo, ma ancora della
della forma di governo, ma ancora della persona del prencipe o dei dominanti per
, 822: un esempio curioso della tirannia, che un'opinion dominante esercita
annunzio, iii-2-51: l'alta statura della diaconessa e la croce inastata s'intravedono
, nel motivo dominante, nell'intonazione della nuova filosofia rispetto all'antica. stuparich
): in armonia, il quinto grado della scala tonale, nonché il relativo accordo
. v.]: 'dominante'. dicesi della corda che è d'una quinta più
fortissimo do bemol che ritarda sul si bemol della dominante e annuncia la fine, il
che dovreb- b'essere la nota dominante della mia vita, è necessario di quando
sf. l'essere dominante. -legge della dominanza: prima delle tre leggi di mendel
: tutti insomma sono gelosi all'estremo della indipendenza nelle idee, anzi pure del
. manzini, 12-18: quasi sull'orlo della pedana, il violoncello, enorme,
in firenze, ci giungevano gli echi della gloriosa difesa di roma, 10
'l possedere il mare e gli ampi spazi della terra ferma ed immobile, la quale
. collocato in somma estimazione, quasi arbitro della corte e del governo, solo pareva
dopo aver dominato l'uditorio con la sicurezza della sua parola, voltava le spalle ai
a loro volta, riprendendo l'eterno tema della divisione e della fusione dei partiti.
riprendendo l'eterno tema della divisione e della fusione dei partiti. -ant.
tante generazioni e l'autorità far le veci della ragione. leopardi, ii-386: ella
per ciò soggiaciono più spesso al flagello della grandine. 9. figur.
nocchieri emuli del sole dominavano il circuito della terra, e usavano lieti lo sguardo
albero parla / il resistere in sé della materia / pur nella nostra idea di
smorto non riesciva a dominare il tremito miserevole della sua bocca. comisso, 14-14:
non sembra a lui verisimile il riacquisto della felice libertà, quantunque per esperienza sia
romantico, si lasciò dominare dalle esagerazioni della scuola francese. -rifl. esercitare
città, e dove per il deperimento della morale sociale conta il fatto di arrivare al
: ella non è dominata dallo spirito della gelosia, ma da quello dell'ambizione.
il mondo appare dominato sovranamente dalla legge della contraddizione. linati, 16-96: voleva essere
: voleva essere un poco il salotto della novissima scapigliatura, dominato dall'ombre geniali
nella sua semplice cortesia; ma qualche accento della sua voce tradisce il suo turbamento dominato
in memoria senza dubbio del fiume cane della fenicia marittima, dominato da un promontorio
tuo buono, nel timore e tremore della magnitudine del tuo braccio. vasari, iii-44
la luna, e la chiamano decoro della notte, madre della rugiada, ministra
e la chiamano decoro della notte, madre della rugiada, ministra dell'umore, dominatrice
. queste dovrebbero essere le vere dominatrici della terra: ma esse non sono
faccendiere, dominatore, inquieto ed acceso della di lui consorte. d'azeglio,
si capiva subito che la dominatrice assoluta della casa era lei, lei il dèmone del
lei, lei il dèmone del lucro e della parsimonia. pratolini, 1-40: la
, alle opere di quei superbi dominatori della pagina che, sia pure a prezzo
hanno permesso alla parte sordida e inferma della loro umanità di ripullulare. -che
vuol smuovere una pietra, che ignaro della volontà di questa, non s'adoperi
, i-25: in famiglia la presenza della sua memoria era dominatrice. manzini, 14-n
e avea la signoria e dominazione libera della detta città di pistoia. m. adriani
del chiericato e gravemente pregiudiziale alla causa della religione; ma la dominazione per le
propugnacolo formidabile. gozzano, 233: prima della dominazione inglese, il paria non poteva
, 9-301: risentiva 1 difetti grandi della sua dominazione straniera e dei suoi rapaci
straniera e dei suoi rapaci francesi, della conquista sempre fresca di un regno politicamente
s'innalzarono molte dominazioni libere sulla ruina della vostra grandezza. bandini, xviii-3-913:
traccie nelle parti più lontane dal centro della dominazione romana. 3. plur
. plur. gli angeli del primo grado della seconda gerarchia (secondo la classificazione
dall'acqua, essendo su i banchi della pescheria? saccenti, 1-1-176: ma
a fornir d'empiere una sua sportellina; della qual cosa ne fur subito portate le
quando comincia, sopraggiugnere le liete novelle della vita e del buono stato d'arrighetto capece
vi-251: dominedio, padre e signoreggiatore della vita mia, non mi lasciare nel consiglio
fede. ottimo, ii-183: nella fine della orazione dominica dicono queste anime questa ultima
eleggete uniti e di accordo per vostro re della germania il prudentissimo arrigo duca di sassonia
anticamente detto le- mano, nei confini della savoia, la quale essendosi sottratta dal
tutta la durata del conflitto, in virtù della propria supremazia sugli avversari. -dominio
a concetti astratti). pier della vigna, 130: rimembranza mi serra in
espresso con immagini fantastiche il forte dominio della passione amorosa. parini, giorno,
cioè da una filosofia, al dominio della quale s'erano assoggettati. carducci,
molto più avrete in pregio il dominio della mente, ed il vincere l'altrui
(considerato particolarmente dal punto di vista della potestà di comando che lo caratterizza)
; posizione di fatto, nell'ambito della società, che consente di controllare o
: preso per li fiorentini il dominio della città e contado di pisa, dispuoseno alla
carducci, ii-2-318: dopo la vittoria della plebe cominciano le radici del dominio mediceo
di diffusione. -anche: grande partizione della natura. cesarotti, i-303: la
stette a un pelo di passare il confino della ragione per mettere il piede nei dominii
ragione per mettere il piede nei dominii della demenza; facile trapasso, però che
sono una pena, sono una intensificazione della vita nei dominii del fantastico. d'
fra michele, 28: l'effetto della sopraddetta confessione si era che cristo,
: la bestiola, di sotto l'arco della finestra, non vedeva che i muri
eglino vedevano consacrato dalla pace il fatto della loro indipendenza dall'imperatore; e nondimeno
: 'quello di chi ha la proprietà della terra considerata come istrumento di produzione '
sig. gii perez di darsi allo studio della giurisprudenza, mercé della quale si può
darsi allo studio della giurisprudenza, mercé della quale si può acquistare una specie d'eminente
compratore non avrà pagato interamente il prezzo della cosa acquistata. 6. letter
ima roccia a dominio del bosco, della città e del mare. -lo
ore di mattino a cancellare l'ultima traccia della neve. -ant. l'influsso
una signoria che si trovano nell'armeria della famiglia che li possiede. 8.
dimensioni: insieme di punti rispettivamente della retta, del piano, dello spazio
una veste ecclesiastica con cappuccio, forse ellissi della locuz. liturgica benedicamus domino 'benediciamo
ceneri sante, / non domito nemico / della fortuna, al cui sdegno e dolore
è titolo proprio dei nobili spagnoli e della nobiltà nei paesi di dominazione spagnola,
. schierava la sua mercanzia sugli scalini della chiesa, forbici, tempereni, nastri e
, non si sa perché, invidiati funzionari della sezione investigativa. landolfo, 2-98:
favori e servizi, ecc. pier della vigna, 3-19: und'eo m'alegro
-disus. e letter. con l'oggetto della persona: donare una persona: farle
(un determinato effetto). pier della vigna, 127: vostro amor è che
sentenze, 1-19: intorno al dì della morte ti provvedi, e dònati questo
/ libidinosi vecchi tanto valse, / che della terra i primi corser tutti, /
ancor, se tu finivi in braccio / della tua madre; ch'io t'avria
il quale non dimettendo però l'usanza della prima umiltà, già mai in presenza
: io dopo averne uccisi due nel calore della fuga, fui vinto dalla pietade,
discorso sopra; nondimeno nella sua difinizione della republica posta da principio...
9. ispirare, suggerire. della robbia, 1-295: et, io seguitando
-imporre, assegnare. pier della vigna, 128: s'io ver lei
credetti che ciò dovesse donarsi alle circostanze della lingua nostra in piemonte, minacciata più
intera ecclissi dalla troppa prossimità e mescolanza della francese. 13. produrre,
si donò in ultimo tutto agli studi della morale. 20. abbandonarsi (
lasciato per donario a qualche sacra immagine della beata vergine. lanzi, 1-2-411: chi
coniata per commemorare un avvenimento (e della quale si faceva omaggio).
2. dir. persona in favore della quale viene fatta una donazione.
d'un picciolo libretto, prima introduzione della grammatica latina, diminuito dal nome dell'
battesimo e gli altri sagramenti dati fuori della loro chiesa erano nulli. = lat
il quale non occorrono le pratiche legali della donazione; elargizione fatta per ricompensa,
: di quel cuore addolorato ed insieme della stampa de'suoi dolori, nel ritratto di
portarono [i pastori] i bianchi donativi della pastorizia: il latte, il formaggio
tardato a ringraziarla del donato scritto e della lettera, graditissimi doni entrambi. ungaretti
, iii-12-193: veniva in giostra adornato della divisa dei fiordiligi donatigli con privilegio da
il grieve dolore ch'egli si aveva preso della efferatissima morte della povera giovane sorella,
egli si aveva preso della efferatissima morte della povera giovane sorella, così immeri- tamente
si sia già compensato sgravandosi dell'obbligo della gratitudine, e il donatore..
donatore... si vede nell'atto della sua maggior compiacenza privo del premio del
quasi non si scorge, a pie'della croce o del trono. -donatore di
massimo volgar., i-346: al donatore della sua libertade... rendè riconoscimento
quanto il duca era stato largo donatore della loro vittoria. machiavelli, 844: vedrai
e donator di pace. fed. della valle, 204: a l'alme [
[la vergine maria] l'abundanzia della grazia di dio, non solamente per la
da questo momento vi faccio regolare donazione della mia vita e di una rendita annuale
e semplice come fatta col solito motivo della liberalità; che però ogni donazione,
le a partecipanze » di cento e della pieve di cento, singolari per concetto e
all'università degli uomini di cento e della pieve. manzini, 12-181: per
non fece che almanaccare intorno alla donazione della sua proprietà, fatta parecchi anni addietro,
che dopo la morte gli faccia donagione della roba sua. segneri, 5-11:
in cui è consacrato l'atto giuridico della donazione. vito da cortona volgar.
ricci, 265: s'ebbe la copia della donazione di mona maria; che vi
foglio di carta: la donazione a rosa della povera suppellettile di casa. -fare
lo sacramento da'vassalli sì come marito della detta contessa e successore nella detta terra
del lamarmora nel ricusare l'offerta cessione della venezia riduceva la guerra quasi ad un torneo
dai paraocchi, lustri e funerei, della donchisciottesca bestia, dalla frangetta di crin
medesima, il nome e l'immagine della proprietaria balenarono ad elsa. donchisciottismo
idealistico, generoso quanto astratto, incuranza della situazione concreta, dei fatti.
foscolo, xviii-152: quanto a gloriarsi della marchesa per la sua devozione alla infelice
marito erano insidiate e assalite da'nemici della padrona, parmi che questa generosità non meriti
, quasi fossimo diventati noi i paladini della civiltà e delle tradizioni. =
essi la riposero in un certo cantone della casa, di donde trasileo poteva vedere
ii-16: si avviò verso il fondo della piazza donde si dipartiva una via meno tortuosa
seconda cosa, che seguita a dire della contrizione, si è, donde si dice
occupati a litigare e perorare la causa della nostra vita, meno badiamo a quell'angolo
terremoto è un vapore intercluso nelle viscere della terra... onde quel vapore
onde quel vapore va da ima parte della terra e non truova adito donde possa
/ fòro tentando inaccessibil vie. p. della valle, 192: il paese,
a piero degli albizzi giovò la grandezza della casa, né la antica riputazione sua
straniero »; perché il punto capitale della somiglianza è appunto nel farsi lavinia moglie
persuadono anime a soltanto / unirci teco fuor della tua carne / d'oro, che
con i dondolamenti del corpo le movenze della musica. -figur. soffici
la declamazione teatrale, il dondolamento lazzarone della strofa, il rutilamente dell'immagine a
dondolano gli incensieri d'ottone all'altare della messa cantata. e. cecchi,
nel camminare (o anche nella cadenza della danza). burchiello, 23:
parte e dall'altra, secondo il ritmo della canzone. -per simil. e
fosse incontrato da de'contadini, fuor della strada maestra, o che in quella si
i secchi tonfi sul mattonato dei piedi della seggiola, prima i due davanti,
1-67: di giorno, il giallore maturo della campagna invadeva la città, stemperandosi in
più lenta e più dondolata di prima della guerra. dondoleggiare, intr.
asia mi nore), della famiglia leguminose papiglionate [coronilla emerus
'one ', la quale è propia della nostra lingua, come * pasticcione,
lumiere con lanterne! / -o tu della campana, / suona! -don,
quasi assediati. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze, 12-34: aopera
(ed esprime anche la natura stessa della femminilità, le caratteristiche tipicamente femminili,
quantunque pallida e assai male in ordine della persona per la fatica del mare allor
o amano, o odiano stremamente. della porta, 1-101: le donne sono di
sono state dette i fiori del deserto della vita, quelle che spargono qua e là
passi dell'uomo. lambruschini, 2-123: della famiglia regina, cioè rettrice, la
; e più fa pel nuovo assetto della società, che non possano gli uomini di
adriani, vi-123: incontanente s'ammantò della roba reale con altri ornamenti d'oro
cecchi, 7-24: al braccio orizzontale della croce era infilata con le mezze maniche
sassetti, 257: io mi ricorderò della margherita, la quale si anderà già
fa donna, che generalmente ha esser della miglior casta. b. corsini,
392: noi aviamo a parlare stamane della dilezione e amore che die avere il
così provvedere con più agio alla salute della dolce sua donna. d'annunzio, iii-
vita casalinga, tutta dedita alla cura della famiglia, alle faccende domestiche.
di lei sotto le labbra. -vocativo della donna alla quale si rivolge il discorso
discorso, e, in partic., della donna amata. maestro francesco, 1-29
parve a me, seguendo il giudicio della veritate, che venere manifestamente avanzasse per
di fortezza e di valore / e della maiestà del grand'imperio / avanti trapassò,
inique..., assicurandoli in nome della provvidenza che la francia è la donna
idee e colle armi tutti i popoli della terra. -figur.: a indicare
indicare cosa che supera tutte le altre della sua specie in eccellenza. dante,
sostenne, / per guadagnar la donna della torma, / falsificare in sé buoso donati
trinità pel calèn di maggio, la vampa della discordia s'accese più viva.
parlando elegger quelle che sono a proposito della condizion di colui con cui parla.
nozze e conversazione continua fra le donne della corte. botta, 4-340: un
legnaggio. botta, 4-340: delizia della corte, e quasi fiore di firenze per
dunque ho presa questa autorità del libro della sapienza, detta dinanzi molto tempo in
, detta dinanzi molto tempo in figura della donna nostra vergine maria, madre di dio
donna per vóto. -la festività della madonna; il giorno in cui la
cinquanta volte fia raccesa / la faccia della donna che qui regge, / che tu
servizio: assunta solo per poche ore della giornata. -donna a tutto servizio:
16-vii-41: una povera donna di camera della signora principessa... si dava alle
addietro. ma non lo credo. della tua donna sei tu sicura? massime di
sostiene la parte immediatamente inferiore a quella della prima donna. marcello, 70
. bocchelli, 1-i-337: incappò nelle mani della giustizia la sera stessa del fatto,
davanzati, i-203: riprese in un capitolo della lettera questi tanto donnai; piccando fufio
però questa nostra favella tanto si schermirà della forza de'barbari, che ella,
lionora, a cui l'ultimo ragionamento della presente notte toccava, le impose donnescamente
che si riferisce, che è proprio della donna; conveniente a donne; simile
42-ii-27: l'immodestia e la sfrenatezza della vanità donnesca ha sempre dato un gran
in inghilterra si vuole, a dispetto marcio della natura, che la musica sia una
, e talvolta la più coltivata, della donnesca educazione. monti, 3-559: poiché
melosio, 1-346: io chiedo la revisione della sentenza di quest'ago, che non
col pre detto priore guidone della detta chiesa di s. savinio,
posto nel luogo detto brolio presso il donnicato della detta chiesa. =
tempo si veggono consumar nelle dispute della religione che nel filare. moneti, 46
gran cura / tutti i fatti saper della vicina. foscolo, iv-327: umana
fin troppo donnicciuola, oltre all'andamento della casa, si incaricava lui delle scarpette
animali, ch'essi non pure quei della loro specie o altre bestie, ma
ma noi medesimi, che i donni siamo della ragione, aggirano bene spesso e deludono
il vedi / del finger già: della sua rabbia è donno, / or che
: fece venire a sé il dispensatore della santissima chiesa, e da parte parlogli
pea, 7-282: con il dono della casa la vecchia donna avrebbe smesso di
di servire per godersi finalmente i giorni della sua vecchiaia. 2. figur
i-170: questo è proprio il dono della malattia: le cose sono tutte di malinconia
pogniamo che abbondino all'uomo i doni della ventura, cioè le ricchezze, se sarà
ch'e'più apprezza, / fu della volontà la libertate. allertano volgar.,
amor, e fu ben mia ventura. della porta, i-5: con i variati
sarebbe stato, se nel pregiato dono della castità si fosse lasciato vincere da quegli
conceduto a pochi, essendo esso dono della natura, non acquisto dell'arte.
soprannaturali: quelli che superano ogni esigenza della natura umana e rendono l'uomo partecipe
natura umana e rendono l'uomo partecipe della vita divina (come la grazia attuale
stessi ci prepariamo a ricevere quel don della grazia gratificante, non siam eccitati prima
siam eccitati prima da quell'altro don della grazia 'gratis data '? rosmini,
. guerrazzi, 6-177: in fondo della cassa ho trovato questo paro di gocciole
sponsali. ve lo darò per augurio della nuova felicità. 9. dimìn.
come quando donzella intorno al mese / decimo della luna, al primo parto, /
in una parte a lei mal nota della città. 2. fanciulla per lo
noi quella nobile vergine cammilla, reina della gente de'volsci, che ha sotto
. -uscir di donzellina: liberarsi della tutela, agire indipendentemente; far da
labro e di varie specie di pesci della famiglia cremi- labro e coridi.
spuntar d'ogni sole di pregar il genio della misericordia che ti faccia costantemente accompagnare nel
otto giorni, che d'un bel donzello della casa di lodrone tu sarai moglie.
, ore e ore, al vicolo della paglia, presso al nato buono delli stallaggi
rimirato a godere quel su e giù della brusca nella mano de'donzelli, sui
strozzi, 1-255: ancora montelupo, donzello della parte, m'è venuto a vicitare
, miei simili, o mostri / della terra. -alla morte, in
dea io sola nel mondo fossi donna della sua mente. mazzei, 12:
un secreto calle, / tra 'l muro della terra e li martìri, / lo
gettandosi incessantemente un groppo o l'altro della perrucca dopo le spalle. carducci,
mosse se non dopoché fu ben certo della nostra vittoria. periodici popolari, i-572
parve crollare, imputridire, annullarsi, della nostra recente gloria e del nostro più
, 13: dopo venivano gli stalli della cavalleria, dove, tra le mosche,
michelstaedter, 219: per l'attualità della mia vita, alla quale l'irriducibile
: vedendo gli suoi compagni negli studi della vana scienza andare dopo la lascivia de'vizi
non tener conto, trascurare. della casa, 746: là onde, poi
; conciosiacosa che io li sia stato autore della disaven- turata guerra. pulci, 27-148
dopocéna, avv. dopo il pasto della sera. pavese, 4-159: quella
periodo di tempo che segue il pasto della sera; serata. dossi, 180
delle bevande e delle sigarette, mentre alcuni della compagnia se l'erano svignata misteriosamente,
: finalmente ti scrivo per salutarti prima della mia partenza, che sarà dopo dimani,
la baracca chiusa, illuminata dal sole della mattinata invernale pareva la bocca scenica di un
. istituzione che continua l'opera educativa della scuola provvedendo all'assistenza degli allievi nelle
scuole elementari e li sottrae alla corruzione della via. pratolini, 10-244: io,
stola raddoppiato o maggiorato (in proporzione della solennità e durata della cerimonia o del
(in proporzione della solennità e durata della cerimonia o del maggior disagio dei ministri
benché tutta ne sia dolente e pesta della persona, al sicuro te la perdono.
doppiàggio, sm. cinem. esecuzione della colonna sonora di un film, posteriore
che dee sapere. boccaccio, i-76: della qual cosa doppiamente se'da riprendere:
re, essendo questi tali de'grandi della città. marino, 282: perdesti i
è vero, / ma 'l lume della vista / perduto ne la fronte, /
che tutti coloro sieno * crespe 'della santa chiesa i quali vivono in essa
215: i modi del cambiamento parziale [della rima] son diciotto. cioè
mille doppi i vantaggi e i diletti della umana società. alfieri, 5-186:
usata luce. alamanni, 6-5-1: della candida brina il dolce nembo / doppiava
che 'l dire il punge. fed. della valle, 402: dolor il punge
ungaretti, 33: in questo secolo della pazienza / e di fretta angosciosa, /
stava doppiando... il capo della quarantina. alvaro, 14- 117
per espugnar padova. dopo la perdita della quale qui in vicenza sono doppiate le
aspra torre al prossimo confine. fed. della valle, 105: sostenea un'altra
, 10-160: c'era anche il furiere della matricola... in attesa di
chi è addetto alla piegatura e rifilatura della latta appena uscita del laminatoio.
via co'palii disadorni / lo squallor della viola: / l'oro usato a splender
poco di luce dai doppieri e lampadari della scena lontana. -con riferimento al candelabro
scopo di regolare il numero di giri della coppia motore-cambio, prima di passare alla
dopo l'altro con i due colpi della doppietta. fr occhia, 887:
sono gli affetti umani per la doppiezza della natura nostra, la quale di
questo mistero appunto voglia significarci la doppiezza della sindone istessa, nella cui tela dall'
d'italiani che a sessant'anni l'esercizio della furberia e della doppiezza ha trasformato in
sessant'anni l'esercizio della furberia e della doppiezza ha trasformato in veri mostri dai tratti
moravia, i-265: la doppiezza esperta della ragazza così indifferente in viso, così
stessa o raddoppiata; il punto della piegatura (e le manovre fisse o
passerebbe in un'ora uno spazio doppio della lunghezza da. alfieri, 1-781: ecco
far più presto a tornar nella legge della montagna che è libertà vera.
dire i solidi essere in sesquialtera proporzione della superficie. 2. che si
: a volte, nel nereggiante fondo della conca balenano sotto il riverbero della ribalta
fondo della conca balenano sotto il riverbero della ribalta gli stalli dorati delle autorità -una
serve di doppio frutto: il tempio della cera e la bocca di mèle. savonarola
11-9-9: doppio dono arreca lo leggere della santa scrittura, cioè che la mente ammaestra
cioè quella del morto marito, e della spogliata speranza, lei dolorosissima oltre ad ogni
assai a proporzione del resto dalla punta della spalla al guidalesco, schiena non molto
e per conseguenza la robustezza e gagliardia della persona di cui si parla.
ed ogni simulatore è inimico e traditore della verità. albertano volgar., io
positivo, a lecita o doverosa dissimulazione della verità oppure alla restrizione mentale).
doppia con due bastioni. p. della valle, 29: quello che mi piacque
negli angoli degli edilìzi a maggior robustezza della fabbrica. prati, i-22: popolata
stato malato tutto l'inverno e parte della primavera, prima con l'asiatica e
monti, vi-45: sopra ciò la infermità della vista, che per una doppia operazione
vista, che per una doppia operazione della fistola all'occhio destro avevo quasi perduta
la sesta osservazione è 'sopra l'offesa della vista in una donna, consistente nel raddoppiamento
tali bozzoli. statuti dell'arte della seta, 2-18: che tutte le sete
pesare nella dett'arte. trattato dell'arte della seta, 9: se tu avessi
che fa d'uopo addebitare il conto della persona o della cosa che riceve ed accreditare
uopo addebitare il conto della persona o della cosa che riceve ed accreditare il conto
cosa che riceve ed accreditare il conto della persona o della cosa che dà..
ed accreditare il conto della persona o della cosa che dà... tale è
. si sente una specie di poesia della partita doppia; l'afflato mistico, quasi
l'afflato mistico, quasi metafisico, della contabilità. -finanz. doppia facoltà
. molto mancarono a specificare la veritade della struzione di troia, awegnadio ch'elli ornassero
grandissima grazia al nodo ed alla soluzione della favola. tasso, 12- 590
b. croce, iii-23-58: la formola della « doppia verità », alla quale
sinceramente devoti all'unico e totale insegnamento della chiesa. 20. liturg. che
giorni dell'otta ve dell'epifania, della pasqua di risurrezione, dell'ascensione e
dell'ascensione e del corpus domini, della susseguente festa doppia se ne fa
27. arald. doppio ancorato: attributo della croce con le estremità divise in due
una scala doppia, la qual era fuor della porta e dava due salite assai commode
farmacia si inorridiva per la vicina maternità della signora clessidra, nel resto del villaggio
, 136: sarai stato sempre brillo della sera avanti, ed ecco fatto che un
più, tutte quelle volte che da quelli della compagnia fussino richieste, sotto la pena
pea, 7-79: ha il doppio della mia età. alvaro, 2-60: sono
nostre donne in più doppi la soavità della loro armonia, fanno altresì la nostra
, 7-16: eccole qui accluso il doppio della supplica a cui già ho dato corso
per maledetta disgrazia mi assaltassero le furie della cacarella, prima che 10 mi fossi
alvaro, 2-178: apparve nel riquadro della porta a testa alta: brandiva una corda
quella de'giusti) ma il glorioso natale della santa. pananti, i-254: così
loro tuoni sono accordati in alcune note della scala diatonica, cioè naturale, sì
troncar non so che funi. p. della valle, 91: mi trovai presente
allegrezza di questa cosa insolita, o della terminazione di questa faccenda che si pensava
doppio, ché s'ingannerebbe la fanciulla della moneta e 'l garzone dell'onore.
. 7. ant. registro della partita doppia. g. bargagli,
dell'altra). statuti dell'arte della seta, 2-17: possa ciascuna persona
soda e doppi. trattato dell'arte della seta, 9: tutti e doppi hanno
(sia alla vigilia sia nel giorno della festa) e, nelle ore canoniche maggiori
tutto sarà del susseguente, colla commemorazione della precedente domenica. 10.
silenzio dei corridoi, delle camere della pensione... son forse nascosti gli
tommaseo-rigutini, 3159]: i doppii esemplari della medesima stampa d'un libro, in
; e il discorso procedeva alla volta della pace universale, tediosamente inzeppato di frasi
doppio senso, per congiungere il tema della caccia alla politica. cicognani, iii-2-118
alla parete su cui stava appeso un quadro della madonna. pratolini, 1-50: soltanto
divenuto totale, egli cominciava a parlare della bella abbandonata al caffè, al circolo
, 87: il sol dorò la nebbia della macchia, / poi si nascose;
costellazioni... doravano l'ignoto della prateria notturna. ungaretti, ii-44: amore
quella che è stata sottoposta al processo della doratura (v. doratura).
al panno nero, anziché la lastra della fotografia, un bel grappolo d'uva biondodorata
tacendo de'suoi eclissi e di quelli della luna le cagioni, mostrando come da lui
, che nemmeno si scorge il filo della corrente. iovine, 2-112: guardava l'
altrui ricchezze e ritornare in patria sull'ali della speranza dorate dalla fortuna. bernari,
pastella o in uova frullate in vista della friggitura (un cibo); rosolato.
1890 da william morris per una ristampa della 'leggenda aurea '(donde il nome
proclamare a cantina il più grande laboratorio della salute pubblica? dorato2, agg
poco per luogo; e colla palma della mano si va battendo su per questo
acquaragia per stemperare l'orpello, nonché della copale, da darsi alla statuina a doratura
dorature. capuana, 4-206: le dorature della grata del coro straluccicavano. d'annunzio
di case plebee s'intravedeva al fondo della doratura pallida del tramonto. palazzeschi,
testa fossero più numerosi che in quella della sorella, non risultavano che alla più
tante dorature, che danno tanta idea della propria ricchezza: e questa è rinunzia.
dòrcade, sf. zool. gazzella della libia. = voce dotta, lat
, dal gr. sopxàsiov 4 proprio della gazzella '(da sopxac -à8o <;
). entom. genere di coleotteri della famiglia lucanidi caratterizzato dal lungo corpo di
). zool. genere di antilopi della sottofamiglia madoquinae, comprendente l'unica specie
lunghe et intagliate, come sono quelle della ruchetta sal- vatica, né manco produce
, sm. bot. genere di piante della famiglia ombrellifere, simili alle ferule,
resinose, che vivono nelle regioni subdesertiche della persia (e il dorema ammoniacum produce
sf. geol. roccia eruttiva effusiva della famiglia delle andesiti, caratterizzata dal colore
di olivina. = dal nome della cittadina sarda di dorgali, da cui
: nelle poesie arcadiche, 4 dori nome della donna amata, come 4 fille,
, sm. bot. genere di piante della famiglia amarillidacee, originarie dell'australia
bot. genere di arbusti velenosi, della famiglia leguminose papilionacee, con foglie dure
e semi, e ricoglieali poi nella stagione della loro maturità. = voce
che è proprio dei dori; originario della doride. cuoco, 2-i-195:
questa fu la più ricca, florida costa della magna grecia. -per estens
dalla morte d'alessandro, teocrito, poeta della corte di filadelfo, poeta di quel
frizzanti e frivole riduce il soffio dorico della sua siracusa. 2. linguist
, avvegnaché tant'aspro sia il sibilo della britanna lingua a fronte del lezioso dorico
da due tetracordi impostati sul terzo grado della scala; nel medioevo cristiano, il
i-19: fileos [compuose il volume] della casa dorica di minerva. fr.
dorica che fussi lunga per sette diametri della colonna da basso. s. maffei
gli edifici ionici... partecipano della sodezza dorica e della delicatezza corintia.
.. partecipano della sodezza dorica e della delicatezza corintia. arici, ii-199:
guerra, cercando dalli dei il fine della guerra, fu risposto 4 che i doriensi
azienda mi diedero notizia del nuovo parassita della patata: la dorifora. =
re. 2. soldato della guardia palatina (nella corte di bisanzio
lat. scient. dorylinae (dal nome della tribù dorylii), dal gr
dò riio, sm. entom. formica della sottofamiglia dorilini. tramater [s
zool. genere di crostacei decapodi brachimi della famiglia dorippidi. = voce dotta,
: depose un lieve bacio sulla fronte della dormiente. e. cecchi, 6-12:
2. con riferimento al sonno della morte: defunto, estinto. -
stima d'esser desto. -membro della massoneria che non prende più parte attiva
non prende più parte attiva ai consigli della sètta. calvino, 2-251: intesi
più dei capitali dormienti nel placido grembo della madre terra, chi mai vorrebbe avventurare
e 'l chiostro, che sono i migliori della città... il sabato 5
facendosi beffe ch'ella fosse la cintola della nostra donna, e fecela mettere nel dormentoro
, e calici, e altro tesoro della chiesa. fiacchi, 202: quale animai
pisolino. -al figur.: indebolimento della forza creativa (in uno scrittore,
a ritrovare dormicchiante presso il domestico focolaio della sua spaziosa e lucente cucina: ed
e concentrazione (uno scrittore nello svolgimento della sua opera). d. battoli
landolfi, 3-165: anche dove la volontà della terribile vecchia dormicchiò ('dormitavit '
che segue il contorno interiore dei membri della nave. tramater [s. v
che segue il contorno interiore de'membri della nave, e si applica a tutti
che, all'altezza di ogni ponte della nave, im- pemati alle coste,
: la marchesa... lo ringraziò della visita, sempre nello stesso tono gutturale
3. naturalmente pigro; amante della vita comoda; non sollecito, negligente
a scuotere la cristianità dormigliosa col ricordo della passione e il terrore dell'inferno.
dall'imp. del verbo dormire e della locuz. in terra. dormióso,
sul letto, fece il gesto abituale della mano che allontanava i capelli dal volto.
dice, e col grifo russava. della casa, 559: poco gentil costume pare
paglia, e ho cenato allegramente sul desco della povertà. oriani, i-90: firenze
su lo stesso guanciale il sonno pesante della fatica d'amore. cardarelli,
e concentrazione (uno scrittore nel corso della sua opera). equicola, 58
sarà salvo. or iesu avea detto della morte d'esso: ma essi pensavano
d'ingresso e nel vestibolo, parte della servitù appisolata sulle seggiole di vimini,
cacciano volentieri ne i monti del fieno e della paglia, dove dormono i mesi tutti
come fanno i ghiri. -dormire della bianca, dormire della bruna: con
. -dormire della bianca, dormire della bruna: con riferimento al sonno dei
niente, e questo s'addimanda dormire della bruna; e poi si destano, e
prima, e questo s'addimanda dormire della bianca. -dormire la grossa,
. -dormire la grossa, dormire della grossa: riferito al baco da seta
un'altra volta; dopo il dormire della terza, destati che sono, mangiano
volta. e questo si chiama dormir della grossa. 10. sostant.
si patiscono nell'andare a prender tacque della villa e della ficoncella alle loro proprie
andare a prender tacque della villa e della ficoncella alle loro proprie sorgenti. g
, e levatoci col sonno la stracchezza della notte, domattina anzi il giorno fuggiamoci
6-94: parlavamo soltanto di questo mondo, della pioggia e del sole, e tanto
io dormiva qua come un tasso. della porta, 1-27: non poteva la natura
male ispirato ricaccia in gola il resto della canzone. sabato, potendo dormirci
che il ridesti la vocal dolcezza i della tua lira, inclita musa.
lira, inclita musa. -dormire della grossa: dormire sodo, essere nel
verga, 4-11: il paesetto dormiva ancora della grossa, perché era piovuto da tre
appena mi fui assicurata che i miei dormivano della grossa, principiai a darmi attorno,
-dormire veterno sonno, dormire il sonno della morte: giacer morto, essere sepolto.
[queste membra] dormono in pace della morte il sonno. -dormire nel
licita la guardia a non dormire nel letto della negligenzia, ma prudentemente vegghi. bianco
dormite / e non vi risvegliate. della porta, 2-377: risvegliatevi da questo amore
, e aprite gli occhi alla luce della verità. d. bartoli, 21-223:
di sentirsi battere in fronte l'aria della notte perché gli si sciogliessero le palpebre
tante minute difficoltà rispetto allo stato libero della ragazza, che volendo io dileguarle nella
di qui anche questa sera da via della cuccagna facendo voti di ritrovarci il prossimo
fa la stima troppo tardi, e della quale già si è giovato fino alla
adam, e dopo la donna, formata della costa sua, che lui si svegliò
, e conoscerai che questo fu figura della morte e resurrezione di cristo.