4. liquore distillato originariamente dai certosini della * grande chartreuse '(presso grenoble)
cavalli, di cui uno d'andalusia della razza dei certosini di xerez, stupendo animale
avveniva... sotto il vetro della porta chiusa, simile a quello ch'
. 2. ant. residuo della colatura di ceri, candele, ecc
crescenzi volgar., 6-40: alle lentiggini della faccia e ad ogni altra superfluità rimuovere
d'italia, non solo per l'uso della medicina, ma ancora dei dipintori,
tanta paura del cervellato di milano, della mortadella di bologna. 2.
cerveliétto, sm. anat. porzione della massa encefalica che occupa la parte
parte posteriore e in feriore della cavità cranica. targioni tozzetti,
, i-264: parecchi cervelletti dicentisi sostenitori della coltura si sforzarono ad imitare il goldoni
cervelliera. anonimo, ix-522: o tu della campana, / suona! -don don
che accendono a ogni momento la sigaretta della temerità. 3. letter.
sotto le bozze frontali e il dente della nuca, cerchiava la poderosa cervelliera.
straccuratag- gine delle monache o per cervellinàggine della fanciulla, la si truova gravida di
per sua cervellinàggine, o per poca avvertenza della madre, si è trovata gravida.
la novella, che io dirò, è della fantasticheria di un marito. nievo,
del cervello e poggia direttamente sulle ossa della base cranica. il cervello, tanto più
peso del corpo) è l'organo della vita vegetativa e di relazione, e
cervel s'aggiugne con la nuca. libro della natura degli animali volgar.,
midolla ch'empie il cavo delle vertebre della spina del dosso, e produce i nervi
la sola bellezza e la sola virtù della vita, ma per pensare ci vuole un
, anzi di nazioni, ed anzi quasi della metà del mondo. che importa a
alcuno altro in tutte le cose importanti della città drento e fuori. belo,
altro che vanità, 10 mi risi della leggerezza del vostro cervello. alfieri,
ed io vi dono questi primi momenti della mia convalescenza. pananti, 1-79:
che si chiama civile, più spesso della povera gente, guardano anziché al dovere
sieri si tingono nel colore della moneta. hanno il cuore sovente nel
quelli principi avere fatto gran cose che della fede hanno tenuto poco conto, e
... quanto per 11 crollo della sua fede nella giustizia divina. soffici,
, la colonna su cui poggiava il governo della rivoluzione, il cervello della rivoluzione.
il governo della rivoluzione, il cervello della rivoluzione. 6. cervello elettronico
. ostinato, caparbio. rosaio della vita, 68: gli uomini guerrieri e
e la gente per solleticare le furie della marmaglia invasata. = deriv.
buonarroti il giovane, 10-957: quella fraschetta della tancia mia, / quel cerveuuzzo della
della tancia mia, / quel cerveuuzzo della mia figliuola, / s'è sempremai
cani fanno per le spazzature, in traccia della sua figliuola; cerca, fruga con
chiamano cervicali, perché scaturiscono dalle vertebre della cervice. viani, 10-137: le
viani, 10-137: le labbra tifoidi della giacca del pazzo leccano il dente cervicale
. zool. mammifero ruminante, della famiglia bovidi, di colore fulvo, alto
a spirale e diventano neri nell'epoca della riproduzione (e vive nelle pianure dell'
, e dall'altro lato del fil della schiena, vanno infino alla coda. marino
e mirò tonde / lambire a gara della diva il piede, / e spruzzar riverenti
corda il bove riluttante e quasi conscio della sua sorte: gli allacciavano le corna,
umilia a dio, e massime quella della mente e del cuore. tasso,
ridurre la più superstiziosa idolatria alla semplicità della pura ed eterna ragione, ed il più
tale era quello di roma) alle norme della giustizia. 6. anat
utero. -cervice vescicale: il collo della vescica. vallisneri, ii-246: mirabile
cervicometrite, sf. medie. infiammazione della cervice uterina. = voce dotta
. poeta star sicuro dai famelici guardi della curiosità più cerviera. = fr
stien quando più il sole aggrave. della casa, iii-43: come fuggir per
piuma e piè di vento. fed. della valle, 213: ma scherzo
i suoi grandi occhi sorpresi in quelli della madre, non chiede altro che attaccarsi
. sottofamiglia di ru minanti della famiglia cervidi: vi appartengono il
il cervio. statuti dell'arte della seta: 2-61: quantità di peli di
, ii-730: erto alla presa della cornea chioma, / [il centauro]
spino cervino): arbusto spinoso della famiglia ramnacee (rhamnus infectorius)
.. i frutti suoi simili a quelli della mortella, ma neri di fuori
cervino3, sm. bot. erba rizomatosa della famiglia graminacee (nardus strida)
). zool. mammifero ruminante della famiglia cervidi, sottofamiglia cervini (cervus
accanitamente fra di loro per il possesso della femmina (in particolari radure, sempre
sua caviglia / un cervio, e della pelle l'avea tratto. poliziano, st
fatto il cervo per venti sere su quello della scala. -prov. chi è
e cervo si crede, al saltar della fossa se n'avvede. -come
suo giornale un'elevata e poetica esaltazione della produzione vinicola, anche in tempi quando
anche sf: cervóna). serpente della famiglia colubridi (elaphe quatuorlineata),
, sm. entom. grosso coleottero della famiglia lucanidi (lucanus cervus), il
andarle ad attaccare... sul pollice della mano di mio padre. c.
cèrvulo, sm. zool. mammifero ruminante della famiglia cervidi, sottofamiglia cervùlidi (cervulus
isolato o a coppie, nelle foreste della malesia). 2. ant
i lettori, e cerziorargli dell'insussistenza della vasta estensione di terreni palustri e frigidi.
, cui, avendo trovato affatto inconscio della persecuzione del giullare giornalista, cerziorò per
bot. genere di alberi e arbusti della famiglia minosacee, spesso spinosi, propri
. bot. sottofamiglia di piante dicotiledoni della famiglia mimosacee: alberi e arbusti (
amministrazione in quattro prefetti sembra un'imitazione della division dell'imperio fatta poco prima in
cèsare, sm. filos. termine mnemonico della sillogistica antica, che designa un modo
sillogistica antica, che designa un modo della seconda figura del sillogismo, in cui
hanno i guatteri de conventi, e sotto della vesta una guaraaccia di ciambellotto, frusta
andare in ciampanelle: perdere la chiarezza della mente, vaneggiare, delirare, dire
alle altre. = dal nome della protagonista del melodramma madama ciana (abbreviazione
perduto il suo buonumore, il gusto della « cianata », significherebbe forzare la
confidenza. vico, 211: le cose della medicina si truovano da galeno, ne'
; e le lettere chiarissero le oscurità della storia patria, così da giovare alla
conosceva un certo petronio, uomo de'primi della dttà. ed ella, udendo la
la riputareste meno, anzi più bella della madre vostra. -tenere a ciancia:
'mperador ch'ha fuor le mane / della sua spada e della sua bilancia: /
le mane / della sua spada e della sua bilancia: / è tenuto più
, /... / colui che della guerra tratta l'arte. baretti,
campo n'andasse, / se l'autor della istoria non ciancia, / e come
e a motteggiare sulle novelle più scandalose della città. carducci, 514: or ride
gl'impiaga, / sol perch'io ricusai della fanciulla / criselde il riscatto. pavese
fomentata contro da quella cianciatrice e saccentuzza della ragione, che tante volte vinta e
che alla fine, dolente e dispettoso della propria opera si converte in lagnanze inutili
, dalle morti, sopra tutto quella della madre e quella del figlio, dai
di nero cianèo scolpita / nel fianco della rupe ima spelonca / sacra di pindo alle
idee e del linguaggio la bassezza della educazione ed estrazione loro! cianfarda
il bordo delle lamiere o il contorno della testa dei chiodi, per ottenere per
senza ostacolo, / già dentro è della rocca. a. f. berlini,
nuovo e strano nella istoria delle finanze della guerra. svevo, 2-543: la
il boccaccio nel laberinto d'amore disse della setta cianghellina. = dal nome proprio
d'annunzio, iii-1-487: che farai della tua mercatanzia, / gian figo?
che precedevano il sonno, col sorgere della luna eran cessati. manzini, n-130
mulino, e ghignare fra il ciangottio della corrente. = deriv. da
dinelle nostre ghirlande molto vaghe nel tempo della state. tommaseo [s. v
2. bot. ciano persico: erba della famiglia composte tubuliflore (centaurea moschata)
gelatina prodotta a spese degli strati esterni della membrana cellulare (e si riproducono per
cianografato, agg. riprodotto per mezzo della cianografia (un disegno). ojetti
, sf. medie. colorazione azzurrastra della pelle e delle mucose, comune a tutte
soffia e barcolla, con l'azzurro della cianósi nelle labbra, nelle pinne del
lei volto, così bianco nei sogni opalini della sera, aveva ceduto per modulazioni funebri
ant. specie di ciabatta, priva della parte posteriore (da portare in casa)
. alvaro, 9-456: alla fine della serata... lo salutò di lontano
anelli sempre lustri, e le lunghe fruste della mia bramosia. = deriv.
* ciaramella 'parimente disse l'autore della vita di cola di rienzo, cap
altro non han che rimbombo; son cembali della gioventù, ché la fan saltare disaddatta
riguardo, vi giova il far mostra della presente, ve ne lascio l'arbitrio.
tal modo le ciarle sparse sul conto della cognata. panzini, i-618: invece di
, la virtù divina / m'ha della mente in questo aperti gli occhi, /
: quel cattiv'umore è l'effetto naturale della solitudine. ma si provi a ciarlare
raimondo, senza rispetto per la memoria della madre, faceva ciarlare tutta la città
in lui [darwin] nessun segno della creta umana; non vanità, non posa
esercitate, perpetrate e commesse nel territorio della letteratura? svevo, 3-887: ero
contento che non abbia più la fissazione della cura psicanalitica, che, per quel poco
gravi, e tuttavia ingenui, interpreti della poesia come non poesia, quanto i letizianti
meno ingenui e alquanto ciarlataneschi, sostitutori della loro propria semipoesia o delle loro esibizioni di
. bellini, 394: che dicono ora della loro perseguitata norma? vienna, berlino
mutare in quella consuetudine una piega sola della pedanteria scolastica o del ciarlatanismo giornalistico.
gli aspergono di sciliva, per la virtù della quale s'awi- liscono e perdono la
pigiata tutt'intomo e allagante il resto della piazza tra un altro fragore di grida
ottenere vantaggi e guadagni ingannando la credulità della gente con abili chiacchiere; imbroglione,
vero « patriotismo » è l'amor della patria, ed ama la patria chi vuole
, 11-66: mi faccia un foglio giustificativo della sua condotta su questo punto, perché
todi, uno de'più antichi scrittori della lingua italiana, per significare racconti di
suoi divertimenti fino alle ore più avanzate della notte. foscolo, vii-212: il cesarotti
ogni vostra parola sarà un alimento alla fiamma della discordia; sarà raccolta o per curiosità
. frugoni, xxiv-970: alla comparsa della gramaglia lugubre, si sollevò tutta l'
altro non han che rimbombo; son cembali della gioventù, ché la fan saltare disaddatta
: eccoti il lino bianco, / segnai della tua fede; / mirami cinta al
... incontratosi finalmente nell'involto della mia veste da camera,...
frastaglie e ciarpaglie, con tutte le risorse della critica testuale, della mitologia,
le risorse della critica testuale, della mitologia, della paleografìa, del
critica testuale, della mitologia, della paleografìa, del l'archeologia
, del l'archeologia, della filologia semitica ed ellenista, non
agonia sublime si divincolava lo straccio miserabile della fellonia, si rigonfiava il ciarpame floscio
fellonia, si rigonfiava il ciarpame floscio della viltà. serra, ii-364: il
l'attenzione su ogni singolo componente della totalità). latini, i-487
potesse con la persona esercitar l'opere della cavalleria, come avea già fatto,
sangue sotto quella del vino per virtù della consecrazione; ma per concomitanza l'uno
in due, o perché in ultimo della favola una volta. metastasio, ii-242:
predicata e inculcata, è l'arte della vita. verga, 4-125: diodata
3. bot. genere di funghi gasteromiceti della famiglia nidulariacee, a forma di piccola
altro lume accidentale o naturale. della robbia, 1-286: costoro m'hanno troppo
intorno alla pianta sia il cibo putrido della pianta, e che allora dalle radici
rimanendo i'teco / mi cibi ognor della rugiada santa, / e rinfreschi col
arguto... con le cinque dita della mano sinistra... pendule di
. leonardo, 1-214: la minestra della cucina, per usare con quello l'
pitagorico] s'accorda colle migliori regole della medicina, dedotte dalle più esatte moderne
, dedotte dalle più esatte moderne cognizioni della natura del corpo umano, e delle
, sf. neol. scient. ramo della scienza, pura e applicata,
denonciati... li trasgressori dei comandamenti della
in fretta, a rubarle, per cibo della famiglia, qualche erba, di cui
sue grida risonassero per tutte le terre della contrada, ed anche i cani arrabbiati e
non se ne stavano più riuniti sul pianoro della fortezza ad aspettare i rifiuti delle cucine
tua dispensa. cavalca, 9-209: cibo della mente è il sermone di dio,
bontà v'ha posto nel corpo mistico della santa chiesa, notricandovi al petto di
, solo perché voi mangiate alla mensa della santissima croce il cibo dell'onore di dio
il cibo dell'onore di dio e della salute delle anime. fioretti, xxi-975 (
troppo da mangiare, mangiare soverchiamente. della robbia, 1-286: e subito esclamò:
veni vano tirate al momento della consacrazione; ora è custodia dell'eucaristia
che si facesse un ciborio per uso della sagrosanta eucaristia. baldinucci, 2-5-270:
, dal gr. xtpópiov 'frutto della fava d'egitto ', da cui,
sm. bot. genere di felci, della famiglia polipodiacee, con circa io specie
io specie, dell'america centrale, della cina. = voce dotta, lat
. fagiuoli, 1-5-333: -costui domanda della mia figliuola morta? che cosa è
, sf. pellicina che separa i semi della melagrana e di altri frutti.
. carena, 2-291: chicchi [della melagrana] o granelli rossi, addetti
lat. ciccum * membrana sottile 'della melagrana. cfr. varrone, 7-91:
a aria come disperati, / e della zolfa non intendon cica. lippi,
o niun pregio. = della stessa formazione di cicco; ma non può
1-56: sull'immoto silenzio supino / della campagna, spossata / dall'urlìo delle pazze
soddisfa e ha gli ateniesi della guerra redi, 16-iii-7: gli
. -grattare la pancia o il corpo della cicala: provocare qualcuno a parlare.
e strepitosi garriti succede al concento soave della lor faconda dottrina, entrando a cinguettare
molto inclinato a credere che nel lavoro della generazione tutti questi animali si portino come
scrittori toscani, hanno ripreso il titolo della presente opera, il qual par che per
in uno de'solenni stravizzi dell'accademia della crusca:... il vino sovente
sicché sarà meglio che riprendiamo il filo della storia, e che, in vece
. verga, 3-41: dinanzi al ballatoio della sua casa c'era un gruppo di
di tutta l'accademia, se a conto della mia sciattaggine vo'rimanevi senza cicalata stasera
. gozzi, i-192: il più bello della comica scena fu... il
: egli è dunque un privilegio antico della sola toscana, di incoraggire in questa maniera
fatto con tanti lor cicalecci i filosofi tutti della gentilità. algarotti, 2-19: mi
: leggevamo, ovvero meditavamo gran parte della giornata in silenzio, e davamo al cicaleccio
un passeraio, con la risatina squillante della signora capitana, che faceva da ottavino
suo cicaleccio, ascoltavo soltanto i soprassalti della mia umiliazione. -per simil.
, e si conosce dal differente colore della medesima; ed allora i contadini lo chiamano
mattina all'alba fosse stato tentato il taglio della testa. 2. ornit.
appare. mattioli, 1-98: fassi ancora della mirra un olio per spegnere le cicatrici
nel petto, sia fatta dal rimmarginamento della ferita. p. verri, i-225
bibbia volgar., v-247: dalla faccia della mia ignoranza sono putrefatte e corrotte le
dei tavolini, restavano visibili le cicatrici della scancellatura. pasolini, in: a
praticata da popolazioni selvagge dell'australia, della tasmania, della melanesia, dell'africa.
selvagge dell'australia, della tasmania, della melanesia, dell'africa. 7.
se il signor lorenzini nel suo libro della torpedine asserisca, che la cicatricola dell'
.). guarire grazie al formarsi della cicatrice (una ferita, una piaga
allogata, girottolò la città con le calze della padrona cicatrizzate dai rammendi.
'ncarnare e saldare, o vero cicatrizzazione della piaga..., dove si
fuoruscisse l'osso, non integralmente vedovo della su'ciccia, d'una costola bovina.
rifatto nella lingua infantile. nei dialetti della campania anche cioccio e ciacella (puoti
quei del paraguai, sono naturalmente nimici mortali della fatica, gran mangiatori, e di
così, cred'io, dal colore della ciccia o carne lavata. =
cicognani, 3-79: batté colle dita cicciute della mano-batùfolo un colpettino su una gota della
della mano-batùfolo un colpettino su una gota della velia. soffici, v-2-288: il
là dell'orlo. = forse della stessa formazione di cica, cicca, ecc
. soderini, ii-78: la radice della cicerbita e le foglie vagliono assai contro ai
: nelle minestre vi sia sempre bollita della lattuga, o della zucca...
sia sempre bollita della lattuga, o della zucca..., o della cicerbita
o della zucca..., o della cicerbita. pasta, 22: *
dentro al sacco un po'di crusca e della cicerbita. 2. spreg
che si riferisce alla cicerbita, proprio della cicerbita. bencivenni [crusca):
cicérchia), sf. bot. pianta della famiglia leguminose, di origine simile a
origine simile a quella del cece e della lenticchia, con fusto debole, glabro,
affienato). -anche: il frutto della cicerchia. anonimo, ix-561:
, e di sapore analogo a quello della castagna; e la * cicerchia volgare '
di spagna ', ingrassabue, alcune qualità della quale vengono mangiate come gli altri legumi
agg. di forma simile a quella della cicerchia. 2. miner.
cicéfchio, sm. bot. seme della cicerchia. moravia, vii-344:
. bot. erba perenne rampicante, della famiglia leguminose papiglionate, con fusto alto
o quelle ch'egli reputa rare, della città; così detto dalla sua parlantina.
arte declamatoria. garzoni, 1-738: della dotta vicenza non parta, che, imitando
all'improvviso, con la movenza ciceroniana della prima catilinaria, pronunziò d'un fiato
ciciliana1, sf. bot. arbusto sempreverde della famiglia guttifere, alto circa 1 m
zool. genere di insetti coleotteri, della famiglia cicindelidi, verdi, con macchie
584: e se gli abati erano gente della legge, con un cicino di disinvoltura
col separarci ottimi amici. = voce della stessa formazione di cica (v. cica1
ciciricì, sm. il verso della capinera. sacchetti, ioi:
salvini, 19-iv-2-255: muto rimprovero della gioventù dissoluta... e perpetuamente
, per non contravvenire alle buone leggi della cicisbeatura. = deriv. da cicisbeare
i-453: è... l'ipocrisia della vecchia società, con la sua cavalleria
galante ed eccessivamente servile nei confronti della donna amata. caporali, 1-116:
cicisbeo, la pregai che si degnasse della mia mano sino alla porta. giusti,
gioberti, ii-117: la chiave speculativa della realtà universale, pel doppio verso della
della realtà universale, pel doppio verso della scienza e della storia, risiede adunque
universale, pel doppio verso della scienza e della storia, risiede adunque in due principii
due principii, emergenti dal tessuto ciclico della prima formola, coll'arrota di un fatto
sinisgalli, 6-55: senza un deciso intervento della volontà dell'uomo, la storia,
a noi, è la forma propria della storia; e pare verosimile che abbiano cessato
ciclismo, sm. sport. lo sport della bicicletta. de amicis, ii-390
filosofia il mistero che è nel piacere della bicicletta, della velocità e del giuoco
mistero che è nel piacere della bicicletta, della velocità e del giuoco. pratolini,
a sinistra, provenienti contro sole dal fondo della strada, i ranghi serrati e luminosi
tutti gli eserciti, fino al termine della seconda guerra mondiale, truppe montate in
anni, in cui i medesimi giorni della settimana si ripetono con quelli del mese
532 anni dopo i quali i medesimi giorni della settimana si ripetono, quindi le date
settimana si ripetono, quindi le date della pasqua tornano a essere le medesime.
rivoluzione di 28 anni, e quello della luna di 19. manfredi, 3-4
agli equinozi, lo sento come carne della mia carne. 3. per
di un movimento politico o letterario, della vita di un individuo o di una
germania, percorso il ciclo filosofico e ideale della sua coltura, si travagliava intorno all'
di sollevare un'altra volta al conspetto della nazione, in un'ora ben più tremenda
tazza di salute » che è il simbolo della vittoria interiore su la viltà. alvaro
ciclo... tutto il giro della istoria favolosa si conteneva. de sanctis,
dovuto in gran parte a questo associarsi della macchina al ciclo lavorativo umano.
serve come solvente per gli esteri della cellulosa. = voce dotta,
, sm. chim. idrocarburo aliciclico della serie delle cicloparaffine, che si presenta
nei petroli (in particolare in quelli della galizia e del caucaso), dai
. chim. idrocarburo aliciclico non saturo della serie delle cicloolefine, che si presenta
. cicloidale, agg. proprio della cicloide, relativo alla cicloide. -dentatura
rispettivamente all'interno e all'esterno della circonferenza primitiva. c. dati
c. dati, 5-5: l'autore della storia cicloidale afferma, che niuno studioso
. milizia, viii-309: al pari della catenaria la cicloide e la cassinoide sono
ciclometrìa, sf. matem. parte della matematica che si occupa della misura del
. parte della matematica che si occupa della misura del cerchio. = voce dotta
plur. zool. ordine di tunicati della classe taliacei, che si distinguono per
che si distinguono per una particolare disposizione della muscolatura a cerchi paralleli.
. gadda, 5-43: il ciclone della guerra aveva inchiodato il padre di lisa
, sm. mitol. favolosa figura della mitologia greca, descritto come gigante con
gigante con un solo occhio nel mezzo della fronte, abitante nelle caverne e antropofago
, conc., i-277: invece della ninfa mi trovai a fronte un viso
chim. idrocarburo alici clico della serie delle cicloparaffìne, contenuto in
viene impiegato come solvente degli esteri della cellulosa. = voce
ciclopentène, sf. chim. idrocarburo della serie delle cicloolefine; è un liquido
/ i candidi tesori / del sonno e della mensa. tramater [s.
e di giardini. che ciclopica danza della terra e del mare; che furia di
ciclopropano, sm. chim. idrocarburo della serie delle cicloparaffine; è un
così detti per aver l'apertura o bocca della loro conchiglia interamente circondata da due piccioli
che si riferisce alla ciclotimia, proprio della ciclotimia. viani, 10-90:
accessuali alterni di agitazione depressiva con trasformazione della personalità. ciclotomìa, sf.
ciclotomìa, sf. geom. divisione della circonferenza in un numero determinato di archi
rimanendo aderente agli scogli per mezzo della ventosa ventrale. = voce dotta
cicogne e delle rondinelle, che col mutarsi della stagione, mutan paese? muratori,
? muratori, 7-i-442: in più luoghi della germania si pregiano tutti i rustici di
, composto, tra le altre specie, della bianca e della nera. la bianca
le altre specie, della bianca e della nera. la bianca sceglie per domicilio le
tratto il becco. 2. simbolo della maternità. panzini, iv-135: 'cicogna'
3. figur. ant. il becco della cicogna: la maldicenza, la calunnia
cicognino (sm.): il piccolo della cicogna. dante, purg.
di medesima larghezza di bocca e altezza della superficie dell'acqua al luogo, dove
, sf. bot. pianta erbacea della famiglia composte, diffusissima in tutta europa
la cicoria è erba che fa alla foresta della campagna né altro è, a detta
famiglia di piante corrispondente alla sottofamiglia liguliflore della famiglia composte. redi, 16-ix-261:
(ant. cicoràceo), agg. della cicoria, pertinente alla cicoria.
molta erba, che si chiama cicuta, della quale del sugo si fa veleno.
che in essa vi dovesse anco essere della cicuta. monti, x-2-24: d'acute
. v.]: le foglie della 4 cicuta aglina 'sono di un verde
cogliendo / ancor pei greppi i fiori della morte. manzini, 11-17: riprese
spumanti, e nel perenne / rimordimento della conscia colpa / il tuo dio balenò
uno e all'altro è giunto, / della cicuta. d'annunzio, v-1-669:
alcaloide isolato dalle foglie e dai frutti della cicuta maggiore. tramater [s.
. targioni tozzetti, 2-391: i frutti della mela cotogna si uniscono allo zucchero per
, che è la costituente principale della mucillagine con tenuta nei semi
, / ed altro fiore assale i tralci della vite / nell'ombra delle foglie
pasolini, 3-369: subito alla fine della borgata, s'era formato un
plur. m. -chi). privo della vista, del lume degli
: santo francesco, per l'asprezza della penitenzia, e continuo piagnere, era
2. figur. privo del lume della ragione, della luce della verità (
figur. privo del lume della ragione, della luce della verità (per scarsa intelligenza
del lume della ragione, della luce della verità (per scarsa intelligenza, o in
né io voglio, che l'ora della morte ti trovi cieco; ma desidera l'
non possa aprir gli occhi al sole della verità. c. dati, 182:
s'accresce o almeno si mantiene il numero della folla de'ciechi credenti e paganti.
essa. -cieco di dio: privo della conoscenza di dio. cavalca, 6-1-133
e così egli contribuirà al bene della civile società. cesarotti, i-143:
veementi. alvaro, 7-47: agli albori della vita umana, queste dovevano essere
eroi caduti contro la forza cieca della terra, ministra di tutti i
maestro alberto, 44: tu hai conosciuto della cieca fortuna i volti dubbiosi; e
a ciascun distribuita / è dal capriccio della cieca sorte. colletta, i-182: per
, per cieco / malor, condotto della vita in forse, / piansi la bella
). redi, 16-vii-404: ringraziatemi della cieca obbedienza, con la quale vi
a persea, e nella verità la punta della lancia non lo toccò, ma passegli
e di là dal timor cieco. della casa, ix-454: sì tutto quel che
. nievo, 211: la musa imparziale della storia ci ha svelato le larghe e
i mesti e desolati orrori. fr. della valle, i-41: o cieca notte
nelle più cupe e cieche / viscere della terra. algarotti, 1-109: il
sentendosi colpevoli d'un attentato all'integrità della natura:... come se
e colla mano manca tiene la mano della balia, e l'altra mano col
: avrebbe voluto piangere; la foresta della vita lo circondava da tutte le parti,
si perdeva in caverne cieche nel ventre della montagna. -figur. vicolo cieco:
palazzo del castello, da quel lato della montagnola, non aveva né finestre né
che gli spagnuoli passassero per le cave della turba [torba] tutte cieche d'
, ii-321: il fascio di luce della lanterna cieca che scruta le tenebre notturne
d'una lettera cieca, per mezzo della quale n'ha scoperti alcuni, e chiede
23. sm. chi è privo della vista. -cieco nato: dalla nascita
conciosiacosacché egli sia così mal disposto a giudicar della differenza fra i beni temporali e gli
. figur. chi è privo del lume della ragione, della verità. dante
è privo del lume della ragione, della verità. dante, inf.,
25. gioco del cieco o della cieca: gioco di ragazzi, ove
. campanella, i-179: il giuoco della cieca per noi fassi. 26
, 5-58: bisogna svoltare nel sottoportico della canonica, cacciarsi alla cieca in un
dimostrasti, quando d'aprire la cagion della falsa, opera davi. boccaccio,
ciechino, seduto lì sotto la statua della madonna, chiedeva l'elemosina.
italia, nell'ultimo periodo e al termine della seconda guerra mondiale, fautore dei comitati
l. n.) e sostenitore della linea politica che questi rappresentavano.
tenue più cedente e più sottile assai della nostra aria. campanella, i-14: la
grande distesa del cielo intenerito ai primi lumi della sera, più fulgido e lontano,
fermo, un momento, nel cielo della memoria, come se la donna durasse
. soffici, 1-44: dai cieli della fantasia e dell'intelligenza, il marcio pioveva
marcio pioveva sul terreno dell'azione e della vita sociale e l'inquinava. barilli
di venere. -primo cielo: il cielo della luna. iacopone, 91-147:
segneri, ii-83: lasciato il primo ciel della luna, passerete a quel di mercurio
, secondo i gradi de'loro meriti e della loro beatitudine, appariscono ne'nove cieli
muro vie più nel cielo montando, della più alta parte di loro mezzo arco
sì malinconico, che mirando il cielo della camera, dove maestrevoli compassi d'oro
sette, come sapete; cioè il cielo della carrozza, il cielo del forno,
, e piantò nel cielo / della sua stanza due pupille fisse. palazzeschi,
. palazzeschi, 3-204: il cielo della diligenza tentennava sui colonnini di ferro,
sulle spalle del pastore, l'oggetto della gioia del cielo. de sanctis,
, avendo superato e vinto lo tormento della morte, apristi lo reame del deio
si crede per certo dentro alle mura della dttà di firenze essere stati di vita tolti
dal deio mesciuto agli uomini nel calice della vita per far loro tranghiottire quell'amara
(431): per da- scuno della lieta brigata era già stato messer gentile
, e di una madre del carattere della mia, è troppo credulo quando deve temere
75: dissoluto e spezzato il tempio della carne, passò lo spirito suo felicemente al
. nievo, 114: quell'eroismo della pisana di venirmi a trovare a traverso
dito se potessi in qualche modo lusingarmi della di lei compagnia. collodi, 567
cifòsi, sf. medie. deviazione della colonna vertebrale con convessità posteriore;
la loro attività industriale, i risultati della quale si provassero poi su un'altra
quanto ella vedeva, la corrente mistica della cifra, del numero. svevo, 3-817
e ritardano i progressi dello spirito e della cultura nazionale. monti, x-2-275: or
, onde si rappresenta ciascuno dei numeri della unità '. collodi, 676:
, si contarono, e l'abbaco della statistica governativa fece vedere che raggiungevano la
ripara per sempre, bene più lungo della tua vita; per questo la marchi colle
benché m'ascolti, / la figlia della cifra e del clamore. 6
bisticci, 3-341: veduto questo, dubitò della vita, e innanzi che si partisse
fulmini, formidabili arguzie e simboliche cifere della natura, mute insieme e vocali,
. da principio, oltre un racconto della fuga,... un ragguaglio delle
i più nobili, e più sublimi concetti della mente. 2. gruppo cifrante
uso o abuso, che voglia dirsi, della foglia di tabacco attorcigliata da fumarsi.
i ben cigliati occhi grigio-verdoni in quelli della giovine madre. morante, 2-282:
ciglio, e corse in uno canto della camera per pigliare uno bastone, che
le ciglia abbrustiva la vampa / della pupilla che ardeva, ed ardean crepitando
ciglia quasi vellutavano, e il suono della voce armoniosa pareva volessero anch'essi attenuare
, 2-96: di nuovo il ciglio della bimba cominciò a tremare. -per simil
clericale e pasquale che domina i colori della primavera. ecco la corolla intatta, le
ti par di vedere la statua camminante della modestia. -per simil.
, 4-1-46: sì ancora per la postura della fortezza, la quale piantata in su
né si lascino di fare in più luoghi della coltivazione i suoi muretti a secco,
poche ore prima; è sul ciglio della riva, guarda giù; e, di
: « non avvicinarti così al ciglio della strada », le disse il giovine
. cecchi, i-151: i cristalli della brina sul ciglio dei prati aggiungevano al
/ piglia vano il vocabol della stella, / che 'l sol vagheggia or
. parte rialzata del terreno ai lati della strada (e costituisce il margine del
davanzali, ii-64: presero il ciglione della via tre coorti pretoriane in file serrate.
per dir così, l'altra parete della valle, hanno anch'essi un po'di
passi, che videro seduti sul ciglione della strada due brutti ceffi, i quali
scoteva le mani su verso il ciglione della montagna imminente alla sua casa, verso
rapida per la strada sempre sul ciglione della vallata. il mare era davanti. a
quell'immenso candore come in un'apoteosi della loro origine, parevano gli immortali genii di
immortali genii di roma vigilanti sul sonno della città sacra. = voce dotta
quel suo rarissimo e felicissimo ingegno. della casa, ix-461: varchi, ippocrene
il canto del cigno, il presentimento della morte. bocchelli, 1-iii-363: quasi
rotondo con un ovale, le buccole della montespan col chignóne della pompadour. c
, le buccole della montespan col chignóne della pompadour. c. gozzi, 4-200:
un monumento patriottico. ™ adattamento della voce fr. chignon * nodo dei capelli
. da catena: 4 anello maggiore della colonna vertebrale'). cfr. panzini
faceva stridere e cigolare tutti gli alberi della campagna. carducci, 353: e
vento che va via; / sì della scheggia rotta usciva insieme / parole e
simil. cesarotti, ii-33: della notte udìa / stridula acuta cigolar la
fare rumori fastidiosi con la bocca. della casa, 611: non si dee stridere
da quel cigolìo che fa lo stinco della gamba quando è maneggiata. parini,
la strada, ed egli ode il cigolio della mannaia, le bianche giovenche mugghiano scuotendo
dovere... che in vendetta della cilecca, che avete fatto alla mia vanità
dai primi goccioloni e quasi subito i lumi della ribalta cominciarono a far cilecca. pratolini
tremolava nella penombra, mentre i ferri della contessa maria martellavano sempre collo stesso ritmo
dell'occhio. -corpo ciliare: parte della tunica vascolare dell'occhio, posta dietro
noi che davit, ed altri santi padri della vecchia legge, i quali fecero aspra
bartoli, 36-69: il suo primo vestirsi della mattina era cominciando da un gran ciliccio
collo una pezzuola di tela pari a quella della camicia. guerrazzi, i-162: i
guerrazzi, i-162: i medici fuggiti più della moria si convertono in giornalisti buffoni;
* coperta fatta con pelo di capra della cilicia '. cilicio2, agg.
contatto con la stoffa cilicia degli uomini della sua città, si senti sospingere verso
il quale era tenuto chiuso in casa della zia monaca, e quando usciva balordo sul
baco. -vamico ciliegia: il baco della ciliegia. -al figur.: persona
e colpisce con tanta forza nel corpo della sventurata moglie, che la ne fu
: frutto (rosso, più grosso della ciliegia, di sapore dolce-acidulo) deltew-
organo è là, simile a quello della pittura di tiziano, presso il giacitoio coperto
), sm. bot. albero della famiglia rosacee (prunus avium),
è dell'istessa virtù appunto o qualità della gomma arabica. manzoni, pr.
, nata e cresciuta senza l'aiuto della man dell'uomo. carducci, 671:
il colore (o anche il sapore) della ciliegia: rosso vivo.
. anat. parte centrale ed essenziale della fibra nervosa, a forma di cilindro.
di cilindri, per l'ammorbi- datura della fibra della canapa greggia. =
, per l'ammorbi- datura della fibra della canapa greggia. = deriv.
circolare indefinito: l'insieme dei punti della superficie cilindrica e dei punti interni a
sopra il dimostrato da archimede nel primo libro della sfera e del cilindro, è atto
e del cilindro, è atto a formare della sua quantità un cilindro (il diametro
sua quantità un cilindro (il diametro della cui base poniam che siano tre once
geometra, comecché non facendo gran conto della geometria stimavano vie più le macchine fatte
a difesa di siracusa, che i libri della sfera e del cilindro, i quali
archimede] era andato ne'suoi trattati della sfera e del cilindro. grandi,
che... secondo l'alto equilibrio della pressione, il cilindro dell'aria,
cilindro. 9. bot. regione della radice e del fusto, racchiusa entro
la macchina non andava; ma il ministro della cartiera, che è un buon modanese
solo pezzo, viene riafferrato dai ganci della cremagliera che pende dal soffitto, e portato
, e portato e calato sul telaio della vettura, che sta ad aspettarlo sopra
i consumi di carburante, la durata della fase di lavaggio. 11.
dei due piani e congiungendo ogni punto della nuova posizione assunta da questa curva col
inf., 26-88: lo maggior corno della fiamma antica / cominciò a crollarsi mormorando
loro usano custodirsi li capelli del capo invece della barba,... spuntando le
posti l'uno sopra l'altro alla cima della colonna, i quali dal vivo di
il telamònio eroe l'asta, privata / della sua cima, che, lontan cadendo
il suo tramontare insino alla terza parte della notte. sannazaro, 3-75: fio-
occhio perdevasi lontano lontano pel verde turchiniccio della pianura fino ad aggiungere le cime del
di funghi fino al cono diafano / della cima m'intorbidano i vetri. 3
, ii-515: quei ch'era ignaro della sua potenza / ora combatte a conquistar
forza, il segno, il titolo della distinzione, la convalida di essersi elevata
. -alte cinte: i potenti della terra, la classe dirigente di una
una posizione di distacco sdegnoso nei confronti della vita normale. de sanctis,
alla cima dell'angolo voc, distanza della stella dal vertice. viviani, vi-166
dante, inf., 13-44: sì della scheggia rotta usciva insieme / parole e
il vostro lauro impresso, / più caro della palma e del cipresso, / e
annunzio, ii-568: taci! la cima della gioia è attinta. / guarda il
, e la bellezza sfiora le cime della perfezione. 8. il più
disertare appena si chiudessero le cortine basse della notte oceanica: aveva calato una cima
. cima alla genovese: piatto tradizionale della cucina genovese, composto di una sorta
lorenzo de'medici, 485: alcun della famiglia s'è ridotto / in cima
cicisbeo, la pregai che si degnasse della mia mano sino alla porta. manzoni,
tuo cielo riempiere la bocca / rotonda della maschera di pietra / in cima alla
due » stridette una novantenne dalla soglia della fattoria, agitando, in cima a un
faccia da usciere, sbirciando la casa della baronessa da cima a fondo, fermandosi ogni
pretese. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze, 1-10: e
a chi si dee obbedire? -al moto della ragione, che la parte divina
al cimare dei panni e allo scamaldare della lana. carena, 1-307: 'cimare',
. locuz. cimare il panno: fare della maldicenza. angiolieri, 137-5: s'
cimasa da capo, la coperta o tetto della quale e'disegnava coprirla del medesimo piombo
/ era forse la rustica cimasa / della fantastica casa così fresca. c. e
= dal lat. tardo cymatium, della lingua tecnica dell'architettura, deriv.
conchiglia robusta, fusiforme; la conchiglia della specie charonia modifera viene usata come tromba
di cimare1), agg. privato della cima, svettato, potato (un albero
, sf. il cimare, il taglio della cima (e si riferisce in particolare
3. bot. la mancanza della cima in alberi e piante, che
di metalli per intonacare la parte interiore della fornace. carena, 1-307: cimatura
piego e ripiego a scrutare l'interno della sella da giostra. terriccio, sterco
ella è cimatura di quei preziosi panni della prudenza che gli uomini saggi fabbricano con
uomini saggi fabbricano con la soprafina lana della tolleranza. 6. qualsiasi
usata dagli architetti, ed è un membro della cornice intagliata. = voce
cimbalàia), sf. bot. pianta della famiglia scrofulariacee, comune sui muri che
a render la ragione del maraviglioso problema della corda della cetera o del cimbalo,
la ragione del maraviglioso problema della corda della cetera o del cimbalo, che muove
a indicare allegria, sfrenatezza, alterazione della mente. -andare, dare, essere
palladio, 4-8: [nella base della colonna] vi sono due tondini.
cimèlio, sm. bot. cima tenera della pianta. montale, 1-59: il
p. neri, 122: il ricavo della lega in un lavoro continuo può calcolarsi
giornata. russo, i-301: privo della prima io cimento la mia esistenza;
io cimento la mia esistenza; privo della seconda è un tanto meglio
cimen tare le speranze stesse della libertà. giusti, 2-209: là
par persona, / le cariatidi / della corona. pirandello, 5-329: e come
« non è vero: il francobollo della martinica non esiste. se ce l'hai
dell'armi e massime dovendo un giovinetto della sua età, allevato fra le morbidezze,
capitano indurato con lungo esercizio nel mestier della guerra. segneri, iii-1-91: quel
esigue forze si cimenterà sulla sanguinosa via della libertà. settembrini, 1-52: raramente i
, chi colle esperienze esplora le forze della natura, e le non ben conosciute
: vedete un po'che ardito cimentatore della nostra tolleranza e soprattutto che bestia di
neri, 122: onde la spesa effettiva della cimenta- zione si residuerebbe a lire centoquarantadue
, o scudi, si mette altretanto della detta composizione; da poi se gli
. maffei, 5-5-106: sta in favor della nostra [medaglia] il parere di
eleganza degna del tempo, 'accademia della esplorazione '. 3. figur
d'un animo provato dal lungo cimento della vita, ma che già covavano in
oriani, x-21-185: la logica stessa della passione l'attirava a questo cimento col
si fissero in testa assai più profondi della cimice, e vi stanno tenacissimi. panzini
, cimicette e mosche appariscono nel principio della 'nfertà dinanzi dall'occhio. idem,
cimiciària, sf. bot. pianta della famiglia ranuncolacee (di odore sgradevole)
specie di actea (actaea cimicifuga), della famiglia delle ranuncolacee e della poliandria tetraginia
), della famiglia delle ranuncolacee e della poliandria tetraginia del sistema 146 —
bot. cimiciattola: pianta erbacea perenne della famiglia orchidacee. = dimin.
omicìfuga, sf. bot. genere della famiglia ranuncolacee, con poche specie
di colore bruno, estratta dalle radici della cimicifuga, e usata in medicina come
. -elmo di marte: simbolo della guerra. carducci, 197: tu
la testa di bronzo, da gli forami della quale esce a gran forza un fumoso
. 2. bot. nome italiano della ballota, erba della 4. per simil
bot. nome italiano della ballota, erba della 4. per simil. disus. acconciatura
in capo il cimiero delle corna o della città di corneto: ingannare il proprio marito
ti avessi in capo piantato il cimiero della città di corneto. idem, 2-33
. pirandello, 8-452: il tubo enorme della ciminiera esalava con continuo sbocco il fumo
e lento, quasi arroventato dal calore della macchina. saba, 95:
porto. dessi, ii-35: dalla ciminiera della locomotiva uscivano, miste a un fumo
), detto anche * cornino ', della famiglia delle ombrellifere... coltivasi
arlotto, 223: è il mio cimiterio della chiesa, el quale mi suole rendere
molte in goa sopra il cimiterio della chiesa cattedrale, luogo appropriatissimo a questo
campana de'morti, e il presentimento della mia fine trasse i miei sguardi sul
coperti di erba dormono gli antichi padri della villa. nievo, x-14: un giorno
cimiterio mio cloaca / del sangue e della puzza; onde 'l perverso / che cadde
: no, non resteremo nella storia della letteratura compilata dai professori. non comparirà
la storia romana, a portar la luce della scienza positiva nel cimitero dell'erudizione.
, indi disegna / quel che riman della cimmeria nebbia. monti, x-2-190:
s. v.]: 'cimmerio', della regione cimmeria, ossia del bosforo di
quando la desolazione cimmeria occupava le strade della sera, ivi l'alito della tenebra aveva
le strade della sera, ivi l'alito della tenebra aveva dato favore agli agguati.
, ne sgombrai quel che ci restava della 4 cimmeria nebbia '. =
battitura e prima del- l'oliatura e della pettinatura). citolini, 432
cìmolo, sm. bot. cima tenera della pianta, a parte più tenera
granire dentro il cardo, il cimolo della nuova buttata non lo ha oltrepassato,
. betocchi, 5-23: i fossi della bassa / menano acque fangose / da cui
vivagno). statuto della fraglia dei tellaroli, 177: et quella
la semplice cordellina o cimossa del color della tela. carena, 1-298: 'cimossa',
ant. operaio addetto al taglio della cimosa. statuti dell'arte della
della cimosa. statuti dell'arte della lana di padova, 153: item che
foscolo, xv-64: le fatiche straordinarie della manovra del 13 marzo aggravarono il cimurro prodotto
china), sf. bot. pianta della famiglia gigliacee (smilax china),
forestiera, così chiamata per portarsi dalla regione della china. boterò, 2-13: mette
giovato. « = dal nome della cina [china), da cui proveniva
, 12-1-225: incontrai in un rigagnolo della strada un certo colore di vero cinabrese
che ci tingono di rosso i mattonati della stanza da letto. montale, 1-131
oli, gli aliti del cinabro e della biacca, l'uno figliuolo dell'argento
: chi è che vegga il cinabro della rosa, il minio del garofano,.
a cesare solo si de'la prima gloria della penna come della spada; sì perché
de'la prima gloria della penna come della spada; sì perché, avendo sbandito li
sf. medie. disus. infiammazione della faringe, che provoca un senso di strozzamento
: 'cinancìa', infiammazione de'muscoli interni della faringe, per cui questi son talmente
. bot. genere di piante medicinali della famiglia asclepiadacee (diffusa nei paesi caldi
i moderni hanno applicato a un genere della pentandria diginia, famiglia delle asclepiadacee.
i botanici moderni han formato un genere della singenesia eguale, famiglia delle composte,
: * cinarocefale ', piante della famiglia delle sinanteree, che hanno per
omit. genere di piccoli uccelli passeracei della famiglia paridi: hanno aspetto grazioso e
e sempre nuova, somigliante ai racconti della cincia nei bei freddi mattini. boine
e vive nei boschi e nei giardini della città (in italia è stazionario e di
o m. zool. mammifero roditore della famiglia cincillidi (chinchilla la
rocce delle ande del cile e della bolivia (ed è allevato per la preziosa
15-41: erano usciti già certi pagani / della città col gigante alla mischia, /
lo disturba; e se il ricogliere della carta e il raccendere del lume durasse
novella, dove la minima parola fuori della comune strada è certo che le imbroglierà
cincischia il nome / ma il lume della fede / in lui scoppietta, come /
frocchia, 386: cavò dalla palma della mano un biglietto da venticinque lire tutto
del suo corpicino, e sul bianco della porcellana si disegnarono meravigliosamente le sue antenne
, sf. bot. genere di piante della famiglia rubiacee (originarie dell'america tropicale
le specie più pregiate per la produzione della china sono la cinchona calisaya e cinchona
la cinchona calisaya e cinchona ledgeriana, della bolivia, che forniscono la china gialla
dallo spagn. cinchona, dal nome della contessa di chinchón, viceregina del perù,
corteccia di china (ed è un isomero della cinconina): si presenta in cristalli
nell'acqua; costituisce il principio attivo della chinachina grigia. = deriv.
, ed un fiorente circolo di amici della musica. = comp. da
terra erbosa, onde preparare l'opera della cinefazione. = deriv. da
cinegètica, sf. lo sport della caccia esercitato con i cani.
capitale hollywood. attrae come i giardini della fata morgana. come quei giardini si
ognuno dei protagonisti del piccolo dramma o della piccola commedia quotidiana recita una sua parte
ieri. manzini, 10-53: fuori della scuola lo incontrai, la prima volta
cinemàtica, sf. fis. parte della meccanica che studia i moti indipendentemente dalle
la meccanica, considerata riguardo alla produzione della forza, alla distribuzione degli organi meccanici,
. -à). fis. proprio della cinematica; che si riferisce ai moti indipendentemente
immagine attraverso lo spazio, sul veicolo della luce di un astro. comisso, 7-30
e l'occhio, per il fenomeno della persistenza dell'immagine sulla retina, ha
panzini, iii-542: era questione di fare della cinematografia, che allora non c'era
di parigi, la versai sulle imposte della bottega e le detti fuoco.
un soggetto di avventure marittime del tempo della guerra del 1914, quando i vecchi
o teatrale, un modo di rappresentazione della vicenda fondato su rapide successioni di scene
del cinematografo, dei suoi costumi, della sua organizzazione, dei mezzi con cui vi
di cenci fradici si mescolava a quello della segatura bagnata. bartolini, 15-115: alla
dimensioni, dove l'illusione ottica della profondità è ottenuta per mezzo di
. bot. suf frutice della famiglia composte tubuliflore, ge
che cuopre quasi tutte le parti della pianta... volgar
deledda, iii-906: azalee imbevute della trasparenza rosea del tramonto e, per
certi strati di panchina,... della quale si sono senza dubbio serviti gli
cineràrio2, sm. parte del focolare della caldaia, dove si depositano le ceneri
agg. che tende al colore grigio della cenere; che ha un colore grigio sporco
agg. letter. che ha il colore della cenere: grigio. leonardo
solari, che passano per gli spiracoli della pariete in luoghi oscuri, che l'
sera cinerea e fredda; l'orrore della strage lontana faceva urlare la plebe;
4. ant. proprio della cenere, che è fatto di cenere
. che ha il colore grigio della cenere. v. cenericcio.
.). letter. del colore della cenere, grigio cenere; cenerognolo (v
più larga ed irregolare tinta a cinerin grigio della roccia nuda ed alpestre. d'annunzio
leonardo, 1-159: li venti, persecutori della polvere, quella con grupolenti globosità levano
riferisce alla cina, che è proprio della cina, che proviene dalla cina.
strano a udire che tutto il meglio della beltà nelle donne cinesi consista in aver
— alla cinese: secondo il costume della cina. d. battoli, 40-i-385
5. sm. e f. abitante della cina. carletti, 159: stimano
tende e i padiglioni furono i modelli della loro architettura, e lo sono tuttavia
cinètica, sf. fis. parte della dinamica chimica che studia la velocità delle
: da ogni parte, per comandamento della signoria, vi pioveva grandissimo numero di contadini
di popolo, in modo che fuori della città si erano fatti molti borghi,
dee cingere i vinti con le braccia della clemenzia, e di rubesto mostrarsigli mansueto
coi fiori senza urtare minimamente un lembo della veste perché non si destasse.
stato per la via del fango e della turpitudine. 3. stringere (d'
coperto, montò in su la torre della porta, ed essendovi due sole guardie,
un cordone dalle scalze di s. chiara della stessa città di candia, religiose di
lauri, di cui si compiace il dio della luce e di cui si coronavano i
: poi che elli vide il caso della città presa, '... circundasi
fui di lui campione. -cingere della milizia, cingere la spada a qualcuno
., 15-140: ed el mi cinse della sua milizia, / tanto per bene
6. ant. ferire col taglio della spada. ariosto, 25-11: mena
, a comporre tordinato regno / della materia sanz'ordin, non strinse /
ragazzetto, avventa la mano all'orlo della gerla, dà una stratta, e dice
sbollentati perdevano il tatto e il contatto della terra. moretti, 17-217: guardava
intontito, finché dolce come il profilarsi della costa al naufrago non avvertiva il gemito
. montale, 3-181: nel buio della camera si ode improvvisamente un suono quasi
di cinghiaro, concio secondo il costume della mia patria in brodo lardiero, e in
: cfr. porci cignuti in una filastrocca della montagna lucchese, e cignelle (abruzzo
essa, cinghiata nel busto al pari della mamma, si fece rossa come un papavero
: questo cinghio sferza / la colpa della invidia, e però sono / tratte d'
però sono / tratte d'amor le corde della ferza. idem, purg.,
che si avvolge spiralmente, nel verso della torcitura [delle funi], intorno
cignone ', ciascuna di quelle quattro parti della carrozza, composte di più striscie di
freni che si avviticchiano al manubrio [della bicicletta]: su di uno è
m'insegnava a buttare i cinghioni [della trebbiatrice], do un'occhiata alla grangia
., i-487: vestì il pontefice della veste di lino; e cinselo d'uno
cin- gulo alle lombi, e vestillo della veste iacintina, e disopra posegli il
. insegna di ordine cavalleresco; grado della milizia. -prendere, deporre il cingolo della
della milizia. -prendere, deporre il cingolo della milizia: intraprendere, concludere la carriera
si trascinava pigramente per le strade polverose della pianura. sinisgalli, 6-118: l'ora
... ha segnato il principio della guerra e di tutte le grandi azioni
del drago di palude ammansato dal cìngolo della vergine. 10. locuz.
. 10. locuz. cingolo della castità: castità, mortificazione della carne
cingolo della castità: castità, mortificazione della carne. zanobi da strato [crusca
crusca]: essendo disciolto lo cingolo della castità, lo diletto del peccato prende signoria
signoria sopra le lor membra. miracoli della madonna [crusca]: questi lombi
vii-209: or che, cessate le fatiche della quaresima, tutte le corde più sonore
e strepitosi garriti succede al concento soave della lor faconda dottrina, entrando a cinguettare
non han che rimbombo; son cembali della gioventù, ché la fan saltare disaddatta
metteva sùbito a chiacchierare, a cinguettar della scuola e delle compagne. comisso,
della casa, 2-3-345: chi è o scilinguato
: si trovano certi mondani cinguettatori della plebe. = deriv. da
, si davano convegno tutti i passeri della collina, e col loro fitto,
ciniatrìa, sf. veter. parte della veterinaria che studia e cerca le
ammonirlo cinicamente come conviene con le persone della sua fatta. 2. per
; proprio dei filosofi cinici, tipico della loro dottrina, del loro comportamento morale
nega rigidamente ogni piacere, ogni bene della vita; che impone un'esistenza aspra
idem, xxiv-1043: il vero simbolo della satira è cotesto nostro saetta, impresa
nel nostro stato, formava il fondamento della setta cinica, la quale si
, 726: per non andare a ritroso della moltitudine e comparir cinici o quacqueri impazzano
lett. it., ii-78: monsignor della casa scrive l'orazione a carlo quinto
e ti riesce cinico, 11 è fuori della sua natura e ti riesce falso.
, iv-1-405: io stesso mi meravigliavo della mia sfrontatezza quasi cinica. panzini, iii-870
leggiero spruzzo sur ima mano d'acqua della regina d'ungheria, mi pare uno
, che aveva a base la glorificazione della carne o del peccato, la voluttà,
agg. di cynips -yphis, fiume della costa delle sirti, celebre per la bellezza
per la bellezza del pelo delle capre della sua regione), dal gr. kivùipio
nella stanzetta chiusa, l'odore / della vaniglia. serao, i-129: portava.
cagnetta applicato metaforicamente (per la forma della testa). voce registr. dal
, sm. bot. genere di piante della famiglia lauracee, comprendente cento specie,
antichi non era altro che il gambo della cannella spiccato dal suo cesto. garzoni
; le frondi sono simili a quelle della mercorella, overo edera, e per
'cinocrambe *... pianta acre della famiglia delle euforbiacee, sovente adoperata dal
radici di una specie di aconitum della lapponia (e provoca convulsioni tetaniche
: * cinofobia '. è una varietà della zoo fobia, e consiste
. zool. genere di carnivori viverridi della malesia, lunghi circa 60 cm, più
, cinoglòsso). bot. genere della famiglia borraginacee, comprendente una sessantina di
ho più volte ricolta in roma fuor della porta del castello santo agnolo in certi
descritta da plinio in fra le spezie della cinoglossa. garzoni, 1-188: arbori stranieri
.]: 'cinoglossa': * erba della madonna ', * erba vellutina ',
antispasmodica. cinologìa, sf. ramo della veterinaria, che si occupa dello studio
, sm. zool. genere di roditori della famiglia degli scoiattoli, sottofamiglia delle marmotte
fungo di malta: l'unica specie della famiglia cinomoriàcee. landino
* cinomòrio ', genere di piante parassite della famiglia delle calanoforacee, e della monecia
parassite della famiglia delle calanoforacee, e della monecia monandria del sistema di linneo.
, pelle nera delle mani e della faccia, pelame lungo e lucente.
. medie. aumento morboso dello stimolo della fame: bulimia. = voce dotta
in quanto per essi rappresentava l'estremità della coda del cane di boote).
cinquanta volte fia raccesa / la faccia della donna che qui regge, / che tu
, iii-1-181: fomiti che furono e'dì della pentecoste, che sono cinquanta venne lo
i cinquanta / talami e il regno della giuba gente. boccardo, 2-140: il
. boccardo, 2-140: il 'minimum'della posta [del lotto], che era
. sono, posso dire, alle soglie della vecchiaia. vorrei, finalmente, vivere
frase 'stare a cinquantarla '. voce della stessa formazione di 'millantare '.
cui è diviso un intero; denominatore della relativa frazione. cinquecentista, agg
ii-1-43: egli ci spiegò che la base della scuola era la buona e ordinata lettura
. algarotti, 1-260: l'arte della coreografia nacque già tra loro alla fine
apparirono in questi ultimi tempi i balletti della rosa, di arianna, di pigmalione
), sm. bot. erba della famiglia rosacee, con foglie composte da
; le fiondi sono simili a quelle della menta, e in ciascun picciuolo ne son
. bot. uno dei nomi italiani della piantaggine maggiore. = voce dotta,
ed altre institu- zioni sopra i testi della ragione così civile come canonica, nulla
, sm. inded. vino (tipico della liguria): giallo-dorato, secco o
località. = deriv. dal nome della regione delle cinque terre, nella liguria
estratti su ogni ruota; nel gioco della tombola, serie di cinque numeri segnati
di cinque numeri segnati sulla medesima linea della cartella, che il detentore di questa
da barberino, iii-328: giunto al muro della cinta, entrò in uno orto e
... dove mettan le varie scale della prima cinta. alfieri, i-115:
francesi la bombardarono e presero a'tempi della famosa battaglia d'austerliz... non
fortezza, ma si rifece una parte della cinta, ch'era diroccata. nievo,
di terra una seconda cinta sta innanzi della prima, e due fossi, due cammini
gusci di chiocciolette che avevo raccattato fuori della cinta. sbarbaro, 1-225: empiricamente,
avvoltolarsi / alla cinta di gaggie i della mia casa. 4. alone
mia casa. 4. alone della luna, orbita. maestro alberto,
vita, di gusto, di ideali fuori della sua cinta. manzini, 15-18:
. 8. archit. collarino della colonna. baldinucci, 36: l'
cinta '... membro dell'imoscapo della colonna, appartenente, secondo i moderni
moderni, alla base. -elemento della voluta ionica. milizia, ii-270:
alla parte che forma il mezzo del balaustro della voluta ionica, ed al listello spirale
voluta ionica, ed al listello spirale della stessa voluta. 9. marin
manovelle con capi buoni sopra alla cinta della murata. 10. arald.
10. arald. bordura diminuita della metà e discosta dai lati dello scudo
pavese, 5-119: tutto quel fianco della collina era cintato e una riva lo separava
l'usano i sacerdoti in chiesa invece della veste talare 0 tonaca.
pioggie fecondatrici, ma le lagrime eterne della natura. pirandello, 7-192: il giardinetto
citareggiando, / del bellicoso marte, e della cinta / di vago serto il crin
gadda, 2-78: il viso della fanciulla, cinta d'un povero fazzoletto la
tonaca di color taneto, col cinto della stessa divisa. monti, x2- 119
nell'evo medio era ritenuto come malleveria della fedeltà coniugale della moglie. -cinto
era ritenuto come malleveria della fedeltà coniugale della moglie. -cinto erniario: apparecchio
di cintura fornita di cuscinetti in corrispondenza della sede dell'ernia. rigatini [
cinto. 7. ant. alone della luna. dante, purg.,
latona, / coperti del montone e della libra, / fanno dell'orizzonte insieme
i panni stretti alla vita. leggenda della cintola di maria vergine, 7: voglio
.. come la sua santa cintola [della vergine] rimase in terra all'apostolo
il centro passando tiene il bel mezo della sfera di cui è chiamato la cintola
fascia. 2. la parte della persona ove si stringono le vesti e
dove venissero a toglier via l'illusione della scena. monti, 12-229: sul
. monti, 12-229: sul confin della cintola si percote / ippomaco coll'asta
facendo scorrere tra le dita le ave marie della corona che teneva a cintola. tommaseo
oggi partendosi / mi consegnò le chiavi della camera / sua, nella qual l'
grandi guerre mondiali abbiamo fatto l'esperienza della necessità per tutti di stringere la cintola
muta... tutti gli altri panni della settimana infino a'guanti, al cintolo
7-ii-437: v'erano leggi e consuetudini della mercatura marittima. a questo proposito ho io
l'uffizio del cintraco, o sia precone della città di genova, e quali onori
. d. bartoli, 36-69: della sua cintura v'è testimonio ne'processi
caduta là, galleggiava sull'acqua / della sorgente la cintura di proserpina, nota alla
medioevo si pretendeva di assicurare la fedeltà della moglie. bocchelli, 2-227: [
2. la parte superiore dei calzoni o della gonna, che cinge la vita.
l'arciprete. 3. punto della persona ove si pone la cintura,
si pone la cintura, il giro della vita. boccaccio, dee.,
la mano e levarlo del pericolo. della casa, 561: non è adunque
lavorazione delle pietre dure, il contorno della parte più larga di una pietra preziosa
— cintura cavalleresca: secondo l'uso della cavalleria antica, l'atto di cingere la
si circoncidono e si chiamano però cristiani della cintura. -adornare della cintura di
però cristiani della cintura. -adornare della cintura di venere: infondere grazia,
la verità più brillante, e adomano minerva della cintura di venere. -largo
guardia cinturata e nera per la esazione della tassa di soggiorno. 2.
il cinturino, per parer più belle della persona. d'annunzio, v-2-419:
scarpe. 4. la parte della camicia che cinge i polsi e il
, come si portava anticamente il centuróne della spada. borgese, 1-95: con
1-95: con una mano annaspava sulla custodia della rivoltella appesa al cinturone e con l'
più persone). pier della vigna, 4-31: e faria ciò ch'
sotto la cui obbedienza era la monaca della quale debbo dire. trattato d'amore,
del poeta, la sincerità e l'impersonalità della sua collera. imbriani, 2-171:
, i-71: l'esercito nel luogo della battaglia gridò: viva tiberio imperadore;
veloce sforzo non potè vincer la crudeltà della mia fortuna. sassetti, 36: con
la boscaglia, / viva sempre ne'fior della pervinca / e nelle grandi ciocche dell'
: la donna cautamente guardò la ciocca della barba che tratta gli avea. aretino,
la fede, si giuocò le ciocche della barba, i peli delle ciglia, i
i peli delle ciglia, i denti della bocca. marino, 6-181: mancandogli corda
capelli, che gli scappavano fuor della papalina, due folti soprac
non potendo più reggere ai morsi terribili della fame, saltò in un campo con
cosa che dimostrava o dimenticanza o disprezzo della regola che prescriveva di tenerli sempre corti
. panzini, ii-251: alcune ciocchette della capigliatura si erano appiccicate alle gote per il
e conserva validità per l'intera durata della vite piantata dal concessionario. 3
figliolo a scuola! che anni sprecati quelli della cioccia, delle dande. 2
'mperador ch'ha fuor le mane / della sua spada e della sua bilancia:
fuor le mane / della sua spada e della sua bilancia: / è tenuto più
si vedono più le ciocie, che prima della guerra erano ancora un'usanza comune
. che porta le cioce; originario della ciociaria. -per estens.: contadino
2. sf. donna originaria della ciociaria (e si intende un tipo
dire, cioè dire. pier della vigna, 4-34: e faria ciò ch'
di queste cose niente ancor sapeano, cioè della partita di folco e della ninetta,
, cioè della partita di folco e della ninetta, costrinse a confessar. capellano
le medesime cose, cioè che la ragione della paralasse non vale nelle pure apparenze.
lo schioccare dei ciocchi e i guizzi della fiamma sull'ocra delle volte i passi frettolosi
, con la faccia sciacquata e il vestito della festa. 3. figur.
: 'pani di cioccolata', sono mozzi della stessa figura che le forme nelle quali
. colore scurissimo, simile a quello della cioccolata (e a volte viene usato con
nobile gian maria, benché i casi della vita lo avessero sospinto verso il cioccolatte,
cioccolata, bevanda usata da'popoli americani della novella iberia. c. gozzi, 4-11
, 9-397: ella vuotò il fondo della tazza del suo cioccolato fissandola come una medicina
, portato dai contadini del lazio e della campania, costituito da una doppia suola
può arrivare a capirle senza il soccorso della per me inapprendibile geometria. cioè a
in livorno, e cioè a'bagni della puzzolente '. una particella dopo l'altra
, che veniva impiegato soprattutto nell'arte della lana (a scardassare, a pettinare)
ebbero preso la signoria; alli otto della guerra parve loro di essere stati ingannati
dire che cioncarino sia forse uno storpiamento della voce ciaccherino, che forse è il diminutivo
/ del braccio e spalla destra, e della testa. monti, x-i- 142
inf., 9-18: in questo fondo della trista conca / discende mai alcun del
sempre imbambolati, s'avanzò dal fondo della corsìa. 5. sm.
stento; ciondola un poco dalla parte della bottiglia come se inchinasse l'orecchia al
bocchelli, il-n: l'unica ambizione della femmina, stando tutto il giorno a ciondolare
il giovane, 10-889: e in cambio della falce e della marra, / i
: e in cambio della falce e della marra, / i guanti, il manicotto
alla strada -i ragazzi scalzi col cióndolo della camicia fuori delle brache. -corimbo
pieni di denaro, e i ciondoli della catena d'argento massiccio. montale,
aveva soltanto i denti, ma la spilla della cravatta, i bottoni dei polsini,
la gloria del suo imperatore e pel bene della umanità, egli aveva guadagnato in ciondoli
alcuni vecchi gentiluomini a passar l'ore della sera in quella sorta di discorsi e
persona trascurata nel vestire, a scapito della convenienza, del decoro. cardarelli,
o me l'attaccherei ciondolone a un pelo della barba, e me n'andrei per
. fagiuoli, 3-5-8: in vece della lira, io poveretto / suono,
è grigia e verdeggiante l'albero della vita; ciononostante non poteva far a meno
cecilia era salita sul primo gradino della scalinata e cio nonostante appariva
che non è in tutto l'avanzo della cioppa. si può dire che la
trovar bindo bostichi, che mi accomodi della cioppa e degli sciugatoi della sorella.
mi accomodi della cioppa e degli sciugatoi della sorella. f. d'ambra, xxv-n-354
che copriva la congiunzione del femore e della tibia e che reca nella sua capsula
reca nella sua capsula il ciotolo liscio della rotula, con pochi colpi torna egli
, ma aveva anche infranto il vetro della teca. -acer. ciotolóne (sm
folto di piante, dove al lume della luna veggiamo un corpo come di ragazzo
20 (338): il fondo [della valle] è un letto di ciottoloni
. pancrazi, 1-51: seduto sulla soglia della sua casa, il vecchio alza lo
, sm. ant. bot. pianta della famiglia ciperàcee, che cresce in luoghi
* cipero ', genere di piante della triandria maggiore, famiglia delle cipe- racee
credetemelo. cipìglio, sm. corrugamento della fronte, aggrottamelo delle ciglia: per
4-80: cipiglio, è un increspamento della fronte, fatta in giù alla volta degli
, nei modi, nel tono della voce. pasolini, 122: ha la
romperla di tanto in tanto col cipiglio della morale corrente. barilli, 6-3:
quella finestra mi chiamava allegramente alle ore della giornata. neanche il cipiglio del cielo
te, del ciondolo, / e della cappa, / non te ne prendere,
cepólla), sf. bot. pianta della famiglia gigliacee, con foglie cilindriche e
. fatte delle minestre di fagiuoli con della cipolla, cibo conferente alla mia natura
dell'ultimo anno si trova sempre nel centro della cipolla, e i nuovi germogli nascono
ma non sotto alcuna delle tuniche concentriche della cipolla, eccetto l'esterna.
, 5-48: e benché il maggioringo della bolla / gli abbia promesso, mentre
dalla composizione a vari strati del bulbo della cipolla). a. alamanni,
giusti, 2-204: nel mare magno della capitale, /... ove
essere addolorato (perché l'odore acuto della cipolla fa lacrimare). collodi,
sottile delle squame che compongono il bulbo della cipolla (e viene presa come termine
suo colore verde acerbo che rende quello della cipolla. 2. bot.
italiano dell'allium schoenoprasum, erba perenne della famiglia gigliacee, dal bulbo prolifero,
di esso il pelo, come il fior della sua cipolla. = dimin.
deriv. da cipolla, per la somiglianza della forma. cipollóne, sm.
del detto [panciotto]. all'attacco della catena, breloque: cioè pendaglio.
gadda, 463: ivi la società musogonica della città industre, aia di laboriosi pupilli
: che serve di base al pennone della bandiera. v. borghini, 4-218
genere di molluschi gaste ropodi della famiglia cipreidi, dalla conchiglia ovoide
l'ultimo viaggio verso l'isola cipressaia della eterna luce e dell'eterno riposo
, sm. plur. bot. erba della famiglia orchidacee, comune nei luoghi erbosi
uno dall'altro, i lunghi pioppi cipressini della sua verde pianura. d'annunzio
nell'italia centro-meridionale (in certe zone della quale costituisce anzi un elemento tipico del
1-53: anche tu fra i cipressi della rocca / ora vai senza rumore;
. moravia, viii-125: i fanali della macchina non illuminavano che un breve tratto
macchina non illuminavano che un breve tratto della strada, con un troncone di rovina
confortate di pianto è forse il sonno / della morte men duro? idem, v-68
loro ombre, e li ringrazierei affabilmente della loro ospitalità -vorrei intagliare il mio nome
4. nome di altre conifere: cipresso della california, cipresso giapponese: albero della
della california, cipresso giapponese: albero della famiglia pinacee, dalla linea elegante,
europa a scopo ornamentale. -cipresso della virginia o gaggia: albero della famiglia
-cipresso della virginia o gaggia: albero della famiglia tassodiacee, alto fino a 40
doveva prender il posto delle guarnizioni e della cipria, regolava la maniera del suo
non riesce a velare la trama avventurosa della pelle sul fianco statuario. moravia, iv-51
montale, 127: conservane la cipria [della speranza] nello specchietto / quando spenta
infernale. 2. il colore della cipria. alvaro, 9-367: monsignore
e il fabro di giove e marito della ciprigna dea. bracciolini, 1-1-3:
. ittiol. genere di pesci plettospondili della famiglia ciprinidi, a cui appartengono la
attorse. 2. sm. piede della metrica classica, il cui schema è
, sm. bot. genere di piante della famiglia orchidacee, il cui fiore è
, sm. ornit. genere di uccelli della famiglia cipsèlidi, a cui appartiene il
operazione, laonde è bene nel corpo della natura distinguere la materia da tanima.
nel campo delle speculazioni circa la filosofia della pratica si delinea il medesimo o l'
analogo processo che abbiamo descritto per quello della filosofia teoretica. pirandello, 7-156: in
cambiarii, non si era voluto contentare della proposta dei cognati. 4.
tempo era sempre consueto celebrarsi in onore della maestà divina. monti, iv-125: il
compatriotta claudiano, il quale nell'anno della grazia quattrocentodieci o circa fiorì. dominici
, che era in tra il muro della città e la cintura del fosso, il
: circa un anno dopo la morte della sorella, l'avvocato si era dovuto
venivano ad essere poco più in circa della metà della mia totale entrata d'allora.
essere poco più in circa della metà della mia totale entrata d'allora. cattaneo,
o in quel torno. e per comodità della nostra pronunzia, si dice comunemente a
a ciò seguirono; perché tale opera della facciata averebbono voluto compartire in più persone
circasso1, agg. e sm. della circassia; proprio dei circassi.
... si parte al suono della tromba d'un vetturale in berretto d'astracàn
. = dal nome etnico cerkes * della circassia '(sul versante settentrionale del
dal gr. ktpxij 'mitica maga della colchide che seduceva gli uomini per trasformarli
, sf. bot. genere di piante della famiglia enoteracee, di cui è comune
circo '. circèo, agg. della regione del circeo, del lazio.
che l'uomo la decima quarta parte della sua solita statura diritta ne divenga più
trattava, comunque, di un vento della gallia meridionale. circo, sm
e principia col tirarsi su le maniche della toga, vorrei dire, come..
annunzio, ii-115: non l'ebrietà della strofe / né fronda di quercia d'olivo
buio; e, sotto gli alberi della piazza beccaria, le baracche di un
circo dei monti ricominciava l'eterna pastorale della primavera. buzzati, 1-162: ad
-circo lunare: formazione anulare caratteristica della superficie lunare. 5. ant.
zione. — anche: rotazione (della sfera celeste, di pianeti)
interno commercio è sempre in ragion composta della quantità delle robe circolanti e della velocità
composta della quantità delle robe circolanti e della velocità. cuoco, 1-57: si fecero
banche americane diede occasione alla brusca prudenza della banca inglese; cosicché il numerario circolante
d'oro, quindi il complessivo ammontare della moneta circolante deprima il valore dell'unità
unità monetaria al disotto del valore metallico della moneta migliore. -capitale circolante:
o di capitale circolante, a seconda della destinazione a cui è applicata.
chiamano il cuore, a tutte l'estremità della pianta, e altre da esse il
per cunicoli e sifoni, nelle viscere della terra. nievo, 73: la gente
: la mia patria era questa caserma della fornace col suo fumaiolo morto che si riconosce
notte e nel giorno, nella pienezza della luce e della natura. il desiderio
nel giorno, nella pienezza della luce e della natura. il desiderio circolava in un
ch'egli [talete] ritenne principe della natura -e generativo delle cose universe -
universe - circola e vive alle radici della nostra vita, del nostro sognare e
» accertava il deposito: la presentazione della « fede * produceva immediato pagamento:
: cominciava a circolare tra gli uomini della nave l'irrequietudine dell'arrivo. brancoli,
vento, sarà transportato da esso vento fori della regione dove esso desidera ritornare.
bachi filugelli, che lavorano i bozzoli della seta. sugo di verdi foglie di moro
morbida e leggermente vischiosa; nel trarlasi fuor della bocca, quasi per lo foro d'
, 13-21: e avrà quasi l'ombra della vera / costellazione e della doppia danza
l'ombra della vera / costellazione e della doppia danza, / che circulava il
proprietà affini a quelle del cerchio e della circonferenza; rotondo, tondo.
sul soffitto s'accese il riflesso circolare della stufa. 2. che attiene
forma circolare. parte circolare dicesi quella della pianta che forma un circolo, o
marsilio ficino, 2-151: il movimento della anima chiama carro: perché il movimento
anima chiama carro: perché il movimento della anima, quasi come circulare, da
3 * 355: il moto circolare della rota è tanto più tardo, quanto
il dito maggiore procedendo verso la giuntura della mano infine dove il polso si dibatte,
., circolare): atto interno della pubblica amministrazione che un'autorità superiore dirige
diede a nuto molte notizie sui movimenti della truppa, sulle circolari del comando, sui
l'ultima torna a formare il presupposto della prima. b. croce, ii-8-148
, 189: la sua figura [della cometa], non circolarmente terminata, ma
g. villani, 12-109: noi ancora della circuspezione reale, e ancora del circulato
si perdono circolatori nella circonferenza, più della bellezza che della bontà, più dell'
nella circonferenza, più della bellezza che della bontà, più dell'apparenza che della
della bontà, più dell'apparenza che della sostanza, più della vanità che della
dell'apparenza che della sostanza, più della vanità che della sodezza parziali. vallisneri
della sostanza, più della vanità che della sodezza parziali. vallisneri [tommaseo]:
,... e quindi il ristoramento della naturai forza ai solidi,.
circulazioni potrà fare in tutto il tempo della vita del mondo e sua.
è ben detto, perché nel moto della circolazione non è principio né fine; e
che non sia primo ed ultimo termine della circolazione. d. bartoli, 35-194:
colore stesso, / mi parve pinta della nostra effige. 3. ant
il sangue, il quale per le leggi della circolazione si muove continuamente per tutte le
discorrere dell'esperienze dell'argento vivo, e della circolazione del sangue, ebbe a dire
! queste sono invenzioni sofistiche degli accademici della crusca. baretti, 1-107: le
1-107: le scoperte fatte ne'nostri secoli della polarità della calamita, della polvere da
scoperte fatte ne'nostri secoli della polarità della calamita, della polvere da schioppo, della
nostri secoli della polarità della calamita, della polvere da schioppo, della circolazione del
della calamita, della polvere da schioppo, della circolazione del sangue, della generazione degl'
schioppo, della circolazione del sangue, della generazione degl'insetti e della gravità dell'
del sangue, della generazione degl'insetti e della gravità dell'aria n'hanno giovato assai
il retroso, che è veloce in mezzo della sua circolazione, porta aria ed acqua
3-4-307: l'altra candeletta ferma darà segno della circo- lazion dell'aria, che ferendo
anco accresciuta, e però più grave della circonvicina, manderà per tutti i versi
dalla terra: e tanto durerebbe l'effetto della circolazione predetta, quanto durasse la causa
moto dell'aria concorre verso il centro della provincia più del dovere raffreddata. cattaneo
tutti i beni restano esposti in premio della industria; e quanto più beni si
attività e che, mentre una parte della nazione restituisce le sue carte, un'
possesso, che hanno provocato il fenomeno della vertiginosa circolazione del denaro. 8
scambievole, e senza né pur timore della gente a piedi, che è sempre
esami di ammissione che si dànno prima della licenza elementare. -essere in circolazione
che gli intendenti incaricati dello sbastar dimento della lingua si siano messi d'accordo sul
, così è difficile trovare il punto della virtù posta nel mezzo delli dui estremi
, essendo come un circolo, per causa della sua revoluzione... e per
in un circolo circoscritto dal compasso della politica e della religione dominante.
circolo circoscritto dal compasso della politica e della religione dominante. -mezzo circolo:
olio in tavola, è nel mezzo circolo della volta dipinto in fresco s. iacopo
i semicircoli dell'orecchie adeguano l'apertura della bocca. talché i circoli degli occhi
circoli degli occhi, dell'orecchie e della bocca sono uguali. d.
la sua importanza per la generale concezione della realtà. barilli, 6-17: nell'etere
del cuore / e quel friggere vasto della materia / che discolora e muore.
medesimo sangue, e propalare ne'congressi della nobiltà e ne'circoli delle persone private l'
ampiezza delle condizioni. viviani, vii-329: della quale [condizione] si mostrò poi
. era amante del re; sapeva della rivoluzione di francia quanto ne udiva da'signori
e vanno quindi a ingrossare il fardello della erudizione e della critica de'maestri di
a ingrossare il fardello della erudizione e della critica de'maestri di scuola e degli appendicisti
mezzo al solito circolo, sull'uscio della farmacia. palazzeschi, 3-270: questa
alla gloria del padre di cristo e della chiesa più di molti congressi, di molti
ii-252: quella era la società del circolo della stella danzante, che...
civili, che all'ombra dei platani della piazza faceva la sua mostra quotidiana di
! pioverle, 5-63: il circolo della cultura e delle arti ospita spesso gli scrittori
: tali cose agitavano ne'privati circoli della regina uomini alti di autorità e d'ingegno
: questo venerando patriota, che mi onora della sua confidenza, è grandemente stimato nei
, è grandemente stimato nei circoli politici della giovine russia. de sanctis, lett.