aver dato bando a quel maledetto spagnolismo della terza persona, per trattarmi colla famigliarità
parti convenienti. -porre in bando della vita: uccidere. - essere in
: uccidere. - essere in bando della vita: disperato, vicino a morire.
non falla / per sempre il pone della vita in bando. idem, 2-24-26:
, che si tiene all'estremità della bandoliera. 2. tracolla mobile
, la piccola mano posata sul calcio della pistola, impegna e sequestra di colpo
maiolica le rondini, / per nastro della bandoliera / bianco giallo celeste vermiglione /
a bandoliera: traversone (nella scherma della sciabola). de amicis, ii-766
soldato di ventura ', fornito appunto della tracolla per appendervi l'arma da fuoco
. bàndolo, sm. capo della matassa (e anche la matassa
. figur. il bandolo oppure il bandolo della matassa: il mezzo, l'elemento
per venirne a capo (dall'immagine della matassa arruffata, il cui bandolo si
compero a contanti. poliziano, 144: della matassa non ritruovo el bandolo: /
affatto la bussola e smarrito il bandolo della matassa. goldoni, ii-1022: ma per
preoccupata soltanto di tenere lei il bandolo della matassa. gramsci, 164: tutto
diffìcile e complicato; cerco il bandolo della matassa, ma non so trovarlo.
di orientarsi, di trovare il bandolo della vita. jovine, 115: cercava evidentemente
stesso di aver trovato finalmente il bandolo della matassa, ossia il motivo vero del
soffici, ii-70: dal lato opposto della via i pianterreni delle case non ancora
bandono: in abbandono, alla mercé della sorte, in balìa della ventura;
alla mercé della sorte, in balìa della ventura; a proprio talento (confronta
evocava sulla bandura le bellezze lontane della patria. = lat. tardo
altra delle fioridee per i modi della riproduzione e il tipo del tallo (fila
appeso al muro, nella camera della signora celeste, un vecchio banjo
bànksia, sf. bot. pianta della famiglia pro- teacee (banksia integrifolia)
dome stiche specie nelle isole della sonda. = voce di origine
, è inodoro; la fibra tessile della sua corteccia è utilizzata dagli indigeni per
baptisia, sf. bot. genere della famiglia legu minose papiglionate (
occorrente per fondare in un punto centrico della città un bar ch'egli e suo figlio
morte di wilma montesi, appare quello della provincia italiana, specie meridionale, che
caduta (e perpetuava il carattere straniero della voce). bar2, sm
megabarìa », che è un multiplo della « barìa », equivalente press'a poco
iii-138: dipinse ancora per la compagnia della trinità una bara da portar morti alla
2-404: onde dev'intendersi il motto della madre spartana, che consegna lo scudo al
fiori era la piccola bara nel mezzo della chiesa illuminata, circondata da amici,
volea preda sì cara. p. della valle, 1-68: perché la maggior
sue reliquie; carro che rappresenta scene della passione (nelle processioni pasquali).
). 5. stor. giudizio della bara: giudizio di dio (durante
bot. erba (verbascum phlomoides) della famiglia scrofulariacee, altrimenti detta tasso barbasso
, mariolo, disco- laccio; uomo della malavita. d'azeglio, 1-252:
degli antichi baroni, e le impertinenze della nobiltà di corte, coll'andare per l'
indica un individuo appartenente all'ignobile ceto della mala vita: prepotente, ozioso,
era usanza, per lo giorno solenne della pasqua, che soleva la signoria donare
: tessuto di pelo o lana (della capra o del cammello) un po'
ecc. parini, 951: le manifatture della lana del comasco, quelle de'baraccani
, iv-2-22: stava lì ritto fuori della baracca, mezzo inebetito, insaccato nella
pigiata tutt'intomo e allagante il resto della piazza tra un alto fragore di grida
, che si sposta dietro i lavori della ditta, ora qua ora là.
sarebbe a caso il posto d'accademico della crusca che m'avesse fatto voltar baracca
una come se fossero le capanne della felicità. barilli, 2-57:
barilli, 2-157: attraverso il vuoto baraccone della do baraccuzze.
incerato, che avevano per ammattonato il suolo della latino del territorio iberico.
15-189:. nei prati, ai piedi della villa sono sorti baracca-moravia, vii-85: fuori
vii-85: fuori del circo, a ridosso della tenda, menti di zingari, disoccupati
era dispersa, e veniva il fresco della luna, i baracconi al fondo accendevano l'
gobetti, 1-i-710: per tutto il periodo della lotta fra pa nare (
baracchina del tiro a bersaglio. capitano della compagnia, e servono per un anno.
baracchino, n. 2. = voce della sardegna (corrispondente al tose, bargello)
, o le feste in mezzo alla baraonda della sagra, ma tutte le sere andava
posta una baraonda di gente, amica della signora. de roberto, 283:
, per ritrovare in me stesso, fuori della baraonda contemporanea, un filo d'armonia
storia. pratolini, 2-463: approfittando della generale baraonda, mettevano sottosopra ninnoli del
conobbi, venuto fuori dai regni baraondeschi della pluralità e della miseria, un tenente
fuori dai regni baraondeschi della pluralità e della miseria, un tenente del genio.
truffare. firenzuola, 372: uno della feccia di quei ciurmadori, i quali
che ostenta la vivacità e i colori della gioia, nel peccato che divaga e frivoleggia
altro se non una voragine dalla superficie della terra insino al centro: baratro è luogo
tutto il germe umano al baratro profondo della perdizion risospingesti? chiabrera, 397:
vasta e profonda voragine sino al centro della terra, e dentro essa distribuiti varii cerchi
desìo... caddi nel profondo baratro della presente calamità. s. caterina de'
follie e le speranze e tutti gli allettamenti della gioventù; dall'altro l'avvenire ora
salvato l'italia dal gettarsi nel baratro della guerra franco- prussiana, l'aveva risanata
il mio amore, / al di là della grazia negata, / bàratri deliziosi e
ed eglino la barattano [la scienza della scrittura] a vento e a fummo della
della scrittura] a vento e a fummo della vanagloria. ser giovanni, 49:
, iii-313: proprio lì, nel campo della fiera, dove più acutamente si compra
saluti, e qualche parola, sulla scarsità della raccolta, e sulla miseria dell'annata
colla comunissima in ogni linguaggio barattazióne scambievole della v consonante e della b.
linguaggio barattazióne scambievole della v consonante e della b. = deriv. da barattare
e gente / che tu se're della baratteria, / affideròmmi in te, o
africano... acquistata la gloria della recuperata spagna, e italia liberata e africa
,... e che gli storici della filosofia e quelli della politica informano di
che gli storici della filosofia e quelli della politica informano di ciò e non delle
... si giuocò le ciocche della barba, i peli delle ciglia, i
i peli delle ciglia, i denti della bocca, l'unghia delle mani, e
l'unghia delle mani, e i capegli della testa, e ciò fece senza querele
bottaccio di vetro, il menò vicino della loggia de'cavicciuli. sacchetti, 112-44:
si approfittino, vedendo il bello, della stracchezza e della necessità in cui conoscono
, vedendo il bello, della stracchezza e della necessità in cui conoscono ridotti i russi
tristo mercato, il più stupido baratto: della salute eterna contro pochi anni di gavazzamenti
ragionamenti ', sono sempre un parto della tua fantasia... ».
, frode, inganno; vile accomodamento della propria coscienza. m. villani,
4-57: il legato, ammaestrato de'fatti della guerra e de'baratti de'suoi avversari
baratto è più dell'uso comune che della scienza... poi, oltre
sia baratteria e barattiere-, ma i baratti della coscienza, pare che finga di non
treccia di cipolle a un chiodo fuori della finestra, più spesso una pianta di
tutte riflessioni che ragionevolmente possono far temere della caduta di questa che chiamerò bastarda tragedia
al volo del pipistrello] la caduta della commedia. 5. figur.
vittoria de'comuni nell'italia centrale fecero della cavalleria un mondo fantastico, simile a
, 16-1-27: per la sì presta caduta della città erano forte imbaldanziti. segneri,
. sinisgalli, 8-5: una prova della presenza dell'abisso al nostro lato,
, in certi giorni in cui una caduta della memoria ci avverte dell'istantanea lacerazione della
della memoria ci avverte dell'istantanea lacerazione della rete che ci tiene vivi e salvi
avendo ripiena tutta la fossa al pari della bocca principale dove debbe entrare il bronzo,
avendogli lasciato quella parte di caduta dalla bocca della spina, dove debbe uscire il bronzo
spina, dove debbe uscire il bronzo della fornace...; di poi
impresa... di riordinar la libertà della sua patria caduta nel disordine di una
. figur. tramontato. fed. della valle, 11: andiam dunque a pregar
temesti iddio, ove è la fede della reai casa di francia, caduta per
): e in tanta afflizione e miseria della nostra città era la reverenda autorità delle
a sipario calato, il capocomico parla della commedia caduta... con grandissima tranquillità
. salvo una lapide « ai congregati della scaletta caduti in guerra ».
arriva / nell'altra vita all'orlo della tenda! pavese, 4-311: ora che
: [lucullo] inteso il sinistro della rotta, confortò con parole i suoi soldati
, dall'ebraico kephar nahum, città della galilea dove cristo iniziò la sua missione
quaranta specie del genere cofeea (albero della famiglia rubiacee, alto fino a 6-9
berlo. -un caffè: una tazza della bevanda. redi, 16-i-7: bevérei
più grave, l'uomo il più plombeo della terra bisogna che per necessità si risvegli
uso la bevanda del caffè sino al tempo della presa di costantinopoli fatta da'maomettani,
. cuoco, 1-208: nell'epoca della repubblica scrisse il monitore napolitano, da cui
posa di caffè: ciò che rimane della polvere del caffè dopo l'infusione o la
, v-182: lo vidi più ore della notte a un caffè, scrivendo in furia
7: e i cieli d'oro della fantasia / schiusi in fondo alle sale dei
negli specchi dei caffè deserti / i paesaggi della nostalgia. bocchelli, i-457: il
posta una baraonda di gente, amica della signora, ma che egli, il padrone
lo spettatore non abbia neppure il sospetto della fatica. -caffè-ristorante: dove si
che umido insieme per quelle sue lunghe colonne della gazzetta ufficiale! dopo le prime capriole
. è un paesaggio caffè e pànera della lomellina. palazzeschi, 3-276: giravo
per vie e piazze io vada / della città. e. cecchi, 6-157:
tè, del maté, nei semi della cola: base del gruppo della purina,
semi della cola: base del gruppo della purina, in cristalli setacei, aghiformi
passano lunghe ore mirando le gambe della gente. caffeismo, sm.
e si manifesta con irrequietezza, dilatazione della pupilla, cardiopalma, affanno, tremore,
io tentai di arrivare al fondo della tazza con la mia lingua. panzini,
son persuasissimo ch'egli è partito dal fondo della mia caffettiera. carena, 1-381:
ancora in molte altre parti delle cose della natura. i maschi dunque si stimano
e a passare in rivista la roba della dispensa: due salsicciotti magri appesi a
, i-77: i suoi fedeli [della corte borbonica] e i suoi emissari
e robusta, il colore bruno scuro della pelle, il cranio alto e allungato
nobili fossero state impiegate nel traffico della merca- tanzia. galileo, 433
accompagnata appunto e fortificata dai medesimi sussidi della espressione, del conveniente accompagnamento, della
della espressione, del conveniente accompagnamento, della energia dei versi, dell'azione e
vengono addormentando. giusti, v-317: della bambina avevo saputo che era stata un
con isfacciataggine ardita assaltò il peregrino cagionandolo della di lei pregnezza artificiosa, poiché s'
iii-16: i più intendenti capitani del mestier della guerra si ridono di lei, che
passare da un fare all'altro per sollievo della stanchezza cagionata dal primo. alfieri,
crusca]: il pane aggiogliato, cagionatore della gravezza deùa testa. idem [crusca
, a comporre l'ordinato regno / della materia sanz'ordin, non strinse /
fu la cagione e 'l comin- ciamento della nostra città di firenze. fiore, 132-3
convenevole ad un buon medico esser cagione della morte di veruno..., io
disse che mio padre con tutti quelli della casa mia erano morti di peste;
molto non si smarrisca al sentirsi chiedere della cagione di certe sopragrandi opere della natura
chiedere della cagione di certe sopragrandi opere della natura: tanto n'è o la
vico, 126: fra gli effetti della discoverta delle origini delle lingue [il
e per un saggio scuopre le vere cagioni della lingua latina ed al di lui essemplo
storia delle arti figurative come nella storia della poesia e della letteratura, non si
arti figurative come nella storia della poesia e della letteratura, non si andava oltre quelle
la filosofia di quel tempo nei riguardi della storia remota producevano simili effetti nella storia
storia remota producevano simili effetti nella storia della letteratura e delle arti. pirandello,
ne'parlamenti le cagioni e gl'inizi della disobbedienza, menomare le facoltà giudiziarie di
buona donna, madre de questa giovane della quale sì sconciamente el mio consorte,
contentarsi ch'io, misera! in cambio della figliuola con esso lui mi giaccia (
si faccia il vuoto ne'due vasi, della duodecima figura, pieni d'argentovivo:
la morte segnatamente di quell'altro principe della pittura tiziano ve- cellio, avvenuta in
visto. tutti lo notavano, a cagione della sua stessa piccolezza. -per
sino a tanto che, a cagione della sua scioperataggine, mia madre si separò
, minute, comuni abitudini e tendenze della vita. a cagione di esempio:
ma, per ciò che cagionevole era alquanto della persona, infino a tanto che più
prigione, essendo egli massimamente così cagionevole della persona. bandello, 1-17 (i-206)
essere cagionevole, e infestato dal mal della migrana, non potesse, o per
solo forse le cure amorose e molte della madre salvarono. oriani, x-21-44: la
poter fruire al più presto dei vantaggi della sua nascita, cagionevole di salute nella prima
impiego... o per cagionevolezza della persona..., non potesse invigilare
passato avendo sempre tacito conceduta la precedenza della man destra a seneca, in quella
. cagliata, sf. prodotto intermedio della fabbricazione del formaggio, ottenuto facendo
sui pedali, la cesta bilanciata sul manubrio della bicicletta, il venditore di latte cagliato
l'uso del caglio d'animale lattonzolo della classe dei ruminanti... è antichissimo
càglio2, sf. bot. erba perenne della famiglia rubiacee [galium verum),
di mano, di ritorni ai tempi della magia cagliostresca; ma lei sosteneva che
padre, ma hanne colpa quella cagna della mia matrigna. salvini, 16-364: d'
dal suo signore, per lo dolore della perduta bestia, a digiunare una settimana
, in conclusione, terminato il periodo della sua gloria con una cicalata in lode della
della sua gloria con una cicalata in lode della lingua ionadattica. fagiuoli, 3-2-154:
quelle voci leonine, che, uscendo fuor della cagnesca bocca dei caronti orridi, esclamano
somiglianza corre bene, stante la differenza della postura). casti, 5-50: essendo
or colla zampa ed or col muso / della cagnesca compiacenza abuso. manzoni, pr
o musica buona o cattiva sono sempre della congregazione cagnesca. giusti, ii-383:
, e stavo in cagniesco seco. della casa, 708: e guardare in cagnesco
cagnina, sf. vino rosso scuro della romagna (dei territori di cesena e
garzoni, 1-669: valerio marziale, ragionando della pittura d'ima cagnina, la celebrò
che fanno i cagnuolini quando hanno bisogno della poppa. cagnolésco, agg. (
le fusse amico, / ritrassesi temendo della madre / la cagnolesca bile.
come un tenero ca- gnuoletto alle poppe della madre. bandello, 1-17 (i-214)
i primi tre versi raccontando l'origine della guerra che i pisani mossero ai fiorentini
di pisa, farà una vendemmia buonissima della sua terra, con tini, e
, e la verticale abbassata dalla punta della spalla cade in corrispondenza della parete laterale
dalla punta della spalla cade in corrispondenza della parete laterale dello zoccolo anzi che dividere
del graturco, la fa saltare per amor della sua diva, et in ultimo la
di tutta quella bella compagnia. fed. della valle, 38: cagnuol vezzoso
pigliate ombra di costoro, la piglierete anche della mia cagnuòla e del parrocchetto. nievo
di cagnuolo, e la voce aspra della zia grazia, la quale strillava:
, sm. tose. la buttata nuova della canna. = deriv. da
fuggitore codardo,... traditor della patria, cagnotto di cesare. bracciolini,
i-148: aperto cheto cheto l'uscio della stanza comparve la lancia spezzata, il cagnotto
, quando venne introdotto in qualche parte della cristianità, ebbe pochissima vita. giusti
piano per sfuggire ai troppo zelanti cagnotti della polizia segreta. le rivelai tutti i precedenti
signori, quanto il vostro proposto è amator della chiesa di roma; che non che
: ci eravamo spiccati appena dall'approdo della dogana, quando fummo sopraggiunti da un
cailcèdra, sf. bot. albero della famiglia me- liacee (khaya senegalensis)
\, comp. dal nome indigeno della pianta cail e da cedrat 'cedro '
bocca chiusa si incastra in un foro della mascella superiore. redi,
, e antenora, da antenore traditore della patria. pulci, 27-201: venga
: e come la storia e l'anima della città del giglio e del cristo re
re è nella storia e nell'anima della pietra che essa à fatta sua, meravigliosa
caìnca, sf. bot. albero della famiglia rubiacee (chiococca anguifuga e chiococca
scorza interna, fibrosa e pelosa, della noce di cocco, utilizzata per fabbricare
il viso quasi istintivamente nell'ombra della caletta come se lassù, nel piccolo ret
l'arabo qàla (applicato alle rade della costa berbera) è da ricollegare
e sm. che è proprio della calabria, che si riferisce alla calabria;
riferisce alla calabria; originario, abitante della calabria. dante, par.,
che ha veduto saputo e sofferto prima della sua palingenesi, può darsi che finisca co
nere. -razze di cavalli (originarie della calabria). carena, 2-316:
contigue, s'accomodavano le partite della calabresella e della bambara, cresceva il cicalio
accomodavano le partite della calabresella e della bambara, cresceva il cicalio delle
calabróne, sm. entom. imenottero della famiglia delle vespe (vespa crabro
dossi, 697: dimènticano l'oro fumante della polenta, che a casa le aspetta
chiamarsi cayro, calafatando le costure con della stoppa del- l'istesso cayro incatramata con
. quelli a cui non gliene importava della pece non dissero nulla; ma lo
calafatare la barca poteva metterci la camicia della moglie per stoppa. viani,
, che dopo aver ricevuto il fresco della notte, e dopo annaffiato e annaffiato
chiusero diligentemente, affinché il cho- lera della rivoluzione non entrasse in casa; taluna calafatò
: l'acqua era tant'alta nel convesso della nave, che avanti ch'ella potesse
cordami e le reti, a ridosso della barca, dalla parte già sverzata e calafatata
battello che occupava un largo tratto della coperta a sinistra del l'
benza è d'invigilare a tutte le operazioni della cristalliz zazione [dell'allume
, 750: teneva questi [il dottore della badia] avanti di sé il tavolino
con calamaio e scritture pertinenti agli affari della badia. pananti, i-61: arriva
cosa solla e cedevole sotto la pressione della penna. calamaio a scrivania, specie di
del genere diospyros. = probabile corruzione della regione indiana detta coromandel, dove è
simili nella figura del suo nascimento alle foglie della quercia; e lo fiore suo
calamarati occhioni, e rotearono in cerca della bargon. pasolini, 3-143: aveva l'
cadavero nel muro esteriore accanto la porta della chiesa. così per pochi pesci giacomo
quel che può utilmente precedere al calaménto della cortina. calaménto2, v.
non modernamente, ma fino del tempo della formazione di questa vena metallica, quando
, i-437: fra le spezie della calaminta n'è una che nasce nei monti
piangere sommessi i profumi del gelsomino e della gaggìa, ma levar grido più acuto
acesare solo si de'la prima gloria della penna come della spada; sì perché,
de'la prima gloria della penna come della spada; sì perché, avendo
oppure un corpo di acciaio che a contatto della magnetite si magnetizza permanentemente, oppure
di corrente elettrica). pier della vigna, ii-121: per la vertude de
che è tratto dalla secreta virtù della natura. leonardo, 1-62: il moto
ha, panni essere questa singoiar proprietà della calamita, che rottone in quante si voglia
: ed ove ammirano gli stupendi effetti della calamita col ferro, in questa stessa
poliziano, 174: sempre 'l fren della mia vita / terra'sol tu, donna
viaggio la declinazione, che e'dicono, della calamita, come ora sta sopra la
in cinque mila; e dell'invenzioni stupende della calamita e stampe ed archibugi, gran
scienzia de'venti, e si servono della calamita e della bussola in differente modo
, e si servono della calamita e della bussola in differente modo del nostro,
bartoli, 35-46: così l'ago della calamita,... distolto dal polo
muratori, 7-ii-31: che l'invenzione della bussola nautica colla calamita sia da attribuire
che le scoperte fatte ne'nostri secoli della polarità della calamita, della polvere da schioppo
scoperte fatte ne'nostri secoli della polarità della calamita, della polvere da schioppo,
nostri secoli della polarità della calamita, della polvere da schioppo, della circolazione del
calamita, della polvere da schioppo, della circolazione del sangue, della generazione degl'insetti
schioppo, della circolazione del sangue, della generazione degl'insetti e della gravità dell'
sangue, della generazione degl'insetti e della gravità dell'aria n'hanno giovato assai assai
lor dietro, caddi nel profondo baratro della presente calamità; perciocché, come tu
del suo calice e li communica parte della sua passione, talché le calamità sono
vico, 392: da tal prima morale della superstiziosa e fiera gentilità venne quel costume
parole; / ben verrà il giorno della mia vendetta: / il savio tempo e
benefici ch'io ho lasciato sui confini della mia patria a conforto de'sciagurati. addio
le apprezzo, dacché, negli anni della mia calamità, ne conobbi pur di codarde
, 2-95: temperasi dipoi [l'ago della bussola] sopra un ferro rovente,
ferro rovente, tanto che pigli il colore della viola mammola; e temperato si calamita
, e calamitato si mette sul perno della bussola, e si copre con il vetro
di gran lunga i più importanti avvenimenti della zona. è perciò naturale che calamitino
di calamitare), agg. dotato della proprietà magnetica. -anche per simil.
la quale accorrono insieme da ogni parte della memoria pezzi d'immagini spesso scompagnate.
2. ago calamitato: quello della bussola. e. danti, 1-174
plur. m. -ci). proprio della calamita, magnetico. galileo,
molte gravi fortune, con più conoscimento della calamità del mondo che la prosperità di
bisogni, e di riparo a'pericoli della sua chiesa ne'calamitosissimi tempi dello scisma
il paese, e opposti agli interessi essenziali della corona. leopardi, 850: io
calamitoso. soffici, ii-198: quel periodo della mia esistenza rappresentò per me un intermezzo
i gigli gialli e i lunghi calami della tifa. e strillano su esse i piombini
farti archi da saettare / col legno della flèssile avellana. govoni, 1-30:
i-652: cercavo con tutte le forze della mia immaginazione di... distribuirla [
negli angoli, sugli arredi, sui mobili della casa così ricostruita, sulla tavola di
. 6. la parte in legno della freccia; piccolo dardo, freccia.
. bot. calamo aromatico: erba perenne della famiglia aracee (acorus calamus),
comune in italia, nelle zone paludose della pianura padana); dal rizoma si
stecche, e quello, che nella concavità della sua canna è pieno di ragnitelli.
lana pettinata. trattato dell'arte della lana, 487: il pettinatore parte
fare il pane, ma pigliasi il rocco della detta lana e in mano se l'
et queste sono le stame cioè il calamo della lana che è come il lino lungo
sm. entom. genere di coleotteri della famiglia cerambicidi; in italia se ne conosce
, sf. entom. piccolo coleottero della famiglia curculionidi (sitophilus granarius),
sfuggono a quartabuono per cagione dello sbiecare della sala. carena, i-119: calandro
ornit. piccolo uccello pas- seraceo della famiglia motacillidae (anthus campestris),
, avea cominciato cadere al deliberato iudicio della sua malvagità. galileo, 3-1-251:
che dà nelle vetrate al pian superiore della villa, e quelle paiono incendiarsi come
crudele, o il bastone spaventoso della granata di stipa, o il calappio
la moltitudine, salirono sopra 'l tetto della casa, e lo calarono [il
maneggiate da gente che stava sulla sommità della voragine esterna. monti, x-2-224:
1-539: lo spogliano [giuseppe] della lunga veste fattagli dal padre; e
disertare appena si chiudessero le cortine basse della notte oceanica: aveva calato una ama
-non dici tu, ch'io mi serva della tua corte in ogni mia occorrenza?
: mi rendo certo che l'amor della patria e del pubblico bene vi farà lasciar
giuseppe mazzini, dinanzi a quel tumulto della maggioranza, fa ripiegar la giovine italia
raccoglier le sarte. bartolomeo di castel della pieve, ix-228: turbato, senza
: il guillon, prete-non-prete francioso compilatore della parte letteraria del giornale italiano, mordeva
giuso per la cateratta ch'era in cima della torre. boiardo, 2-9-4: ne
la sua pianta in su quel del collo della tale. berni, 58-34 (v-56
meno quanto il contrasto dell'aria e della corda o di altri accidenti l'impediscono
faldella, 2-156: le due campane della parrocchia si misero a suonare festosamente:
, 4-30: due o tre muli, della lunga fila sotto la tettoia, allungarono
le orecchie inquiete, dall'oscurità misteriosa della legnaia. bocchelli, i-441: presto furono
il luogo, da piantarvi la gruccia della civetta e mettersi alla porta degli uccelletti
: nelle acque di grado, per inganno della rifrazione abbagliante, l'apparecchio nel calare
uccelli, che si calano alla vista della preda. tommaseo, i-523: e'
, / ma perché il globo cala della terra) / chi va più oltre
lavoro del custode. saba, 9: della sera con le fredde brume / l'
/ poi la notte ha riempito / della sua pace nera / il cielo impallidito.
a impedire che la notte si impadronisse della fortezza. pavese, 4-222: sorgeva il
, vii-105: quando iddio per cagion della colpa dall'uom si dilunga, lascia ciascuna
dall'arsa eclittica il gran carro / della luce ritira, e l'ore ancelle /
impresa, con loro vergogna si ritrassono della battaglia. boiardo, 1-1-59: il
il giogo straniero, diminuì la coltura della seta, della bambagia e del riso
straniero, diminuì la coltura della seta, della bambagia e del riso, e calarono
cala? andate a pesarlo nella bottega della deimira e ve n'accorgerete! *.
maneggiate da gente che stava sulla sommità della voragine esterna. circa vent'anni dopo
acciaio, sonante di fremito: messaggero della più vasta vita. idem, iv-2-1176:
italia sempre abbia ritenuto quest'uso [della mercatura], troppo necessario al genere
sparsero tutte in una volta le notizie della calata dell'esercito, del suo avvicinarsi
mente aiutato dai fondamenti, che hanno fuor della terra un getto di tre braccia,
. 6. cadenza, modulazione della voce; cantilena. montale, 3-47
2-340: * calata ', l'ondeggiare della nave in panna; dicesi anche del
vermi che, aggroppati in fondo al filo della canna, sono ghiotta esca per le
del calato) che poggiava sulla testa della cariatide. = voce dotta,
vela al vento e con l'alberi della gabbia calati al basso. magalotti,
, iii-173: sorgevano ai quattro canti della sala quattro guerrieri con la visiera calata
: l'idea è calata nella realtà della vita e produce una vera scena drammatica
, sm. medie. tumefazione permanente della palpebra, dovuta a un'infiammazione ghiandolare
): ed era sì grande la calca della gente, che a grande pena poteva
si può valere né de'ponti, né della porta, sendo l'uno e l'
oppressi e soffogati, fu bisogno valersi della campagna per chiesa. f. f.
971: tanta fu l'affluenza della calca che, non potendo più passar
12 (216): padroni e garzoni della bottega, ch'erano alle finestre de'
calca! brancati, 4-262: profittando della calca e della penombra, con le spalle
, 4-262: profittando della calca e della penombra, con le spalle poggiate al
3-73: il popolo mobolato, per paara della carestia passata poco dinanzi, si fornia
avendogli rebilo, uomo consolare ma infame della medesima macchia, mandato una somma maggiore
, ii-116: i vincitori alle bande della via fanno calca per fretta di seguitarli.
e molti colla spada ne difalca / della turba bestiale e mala- detta. d
sera cinerea e fredda; l'orrore della strage lontana faceva urlare la plebe; uomini
viani, 14-43: il delfino, della dimensione di un toro, col grugno
, su cui poggia specialmente il peso della persona; tallone. dante,
calcagno ed ora sulla parte più molle della pianta del piede, e così dicendo
purg., 12-21: per la puntura della rimembranza, / che solo a'pii
3. parte posteriore delia calza o della scarpa che ricopre il calcagno del piede
sugli inizi necessità domenicali, nello spicco della sagra, o nel breve fasto del ballo
nella fusione dei caratteri tipografici, tacca della matrice. carena, 1-96: '
più grosse, ed è in quella faccia della matrice che è opposta al carattere.
il calcagno a puntarvi l'estremità libera della molla, affinché la matrice stia ferma
: 4 calcagno ', l'estremità posteriore della chiglia, sulla quale la ruota di
6. ant. parte inferiore della lancia. meliini, 1-4: per
un calcagnetto, che gli scappava fuori della scarpa. chiabrera, 482: e dove
. pezzo che forma l'estremità poppiera della chiglia (e vi è incastrato il diritto
, calcagnuol da poppa, ale, tachi della gradella. crescenzio, 1-11: parimente
, è quella parte esterna ed inferiore della ruota di poppa che fa una specie di
: costretto per campare, come giuoco della schernitrice, a divenir giocoliere; come
, 1-476: con quest'arte divina [della distillazione]... si vede
a casa, calcar col piede l'entrata della porta; ritornare in, letto,
l'artigliarie ficcando tal cazza nel caratello della poivare,... e si mette
. lancellotti, xxiv-297: il piano [della stampa] che calca sopra e impronta
calca e strettamente lo serra al contatto della ruota mentre ella gira. g.
si levano con tra li co- mandamenti della sua verità, siano calcati ed umiliati
animo seco propose di calcare la miseria della sua fortuna. s.
onta, / che i dritti calca della patria sacri / con piè profano. foscolo
offendano gli achei lieti, fidati / della vittoria. manzoni, 322: superbo /
un ferro si va calcando in su rintonaco della calcina; la quale per essere fresca
garzone accostare il foglio con la palma della mano contro la parete curva, vi
calcando loro a dosso, in sul ponte della pietra, non fussino per entrare insieme
, 1-206: il grigiore stillante della notte milanese gli si era, fin dal
: dalla roccia calcarea balzava il tralcio della vite e sorgeva impetuoso. palazzeschi,
che le piante dei terreni pietrosi e della sabbia. slataper, 1-136: camminavo rabbrividendo
. giamboni, 4-261: la moltitudine della gente e delle bestie e delle
libbre di piombo è la compres- sion della lana, la quale, non calcata da
. redi, 16-iv-25: nel fondo della canna di una terzetta di giusta misura metteva
: costretto per campare, come giuoco della schernitrice, a divenir giocoliere; come
erba bienne, spinosa e medicinale, della famiglia ombrellifere (eryngium campestre),
fiore tardivo è pur bello nell'ardor della state;... ecco le calcatreppole
aspro pungitopo. 2. erba bienne della famiglia composte tu- buliflore (centaurea calcitrapa
, molto igroscopico, ottenuto per cottura della pietra calcare: ed è usato come
è usata nella sbianca dei tessuti e della pasta di legno, come disinfettante,
] si dice che trovò l'uso della calce, signoreggiò asia, cinse di mura
: a questo io cedo: l'odor della calce / m'è sempre stato al
aria si rivifica e ritorna calce viva della stessa forza se le si fa subire
acqua la larga faccia e il busto prosperoso della polena... aveva ali d'
giove. 3. punta (della penna). masuccio, io7:
foscolo, xv-406: dio vi rimeriti della pazienza con che avete ricopiate e collazionate
latini dicevano calce (calx) il termine della corsa, poiché nei più antichi tempi
poiché nei più antichi tempi la meta della lizza era segnata con calce: quindi
, la quale è come sorella carnale della comiuola. questa ha un certo bianco
25: calcedonio, gemma del color della carne fra 'l bianco e 'l rosso
per essersi le prime trovate nel paese della calcedònia. idem, 2-12: calcedonio di
. di xoxxtqsóv 4 calcedonia '(città della bitinia). calcèfiri,
, sf. bot. pianta erbacea, della famiglia scrofulariacee, con stelo eretto ramificato
. marin. estremità superiore degli alberi della nave che portano vele latine: a
crescenzio, 1-26: il diametro della grossezza dell'albero maestro nel piede
i suoi merloni fatti con la metà della sua altezza di calcistruzzo, e l'altra
armato e poi di certe voci tariffarie, della dogana, che interessavano l'edilizia.
scudo per qualunque paio di scarpe e della perdita di esse; eccettuate però le
, ii-190: 4 calcidico '. parte della basilica, secondo vitruvio, qualora quell'
dall'essere collocato quel portico alla estremità della fabbrica, 4 ad calcem operis \
alle piante; alla blastophaga psenes, della famiglia agaonidi, è dovuta, inoltre
villani, 1-91: essendo da quelli della terra in ogni parte ribattuti, coll'aiuto
aiuto de'balestrieri e delle pietre e della calcina gittata sopra loro...
, 6-1x8: anche la sua polvere [della sepentaria], confetta con calcina viva
un etiopo. leonardo, 1-307: alessandria della paglia, in lombardia, non ha
i peli d'ima barba, sulle grinze della non pensionabile pelle, è rimasto un
monte di calcinacci e tegoli rotti nel mezzo della strada, quel mio cavallo non vedendo
i pezzi d'essa fra i calcinacci della rovina, furono da battista, figliuolo
intese se non da chi è partecipe della cosa si fa inchiostro di paglia abbrugiata
pezzetto di calcinaccio, come le signore della più fina nobiltà. durammo giorni e
[galline] beccano calcinaccio allo zoccolo della muraglia per procacciarsi lo smalto che loro
un ruscello appaia, / se qualche roccia della rea petraia / pianga per una sua
. bocchelli, i-190: dall'alto della volta si staccavano dei calcinacci e dei
seconda scarica di fucileria crivellò la facciata della chiesa e cosparse di calcinacci noi ch'
ha assunto il colore e l'aspetto della calcina (per l'azione del sole,
si trovano alle falde, senza parlar della tradizione che corre nel paese, si vede
grigiore dell'aria, sul bianco calcinato della cappella, tra i cipressi e il salice
dalla prigione sicura / nel penoso deserto della libertà, / instabili indifesi provvisori,
passi / greti e frane di sassi / della calcinata realtà? 2. imbiancato
pietre nella fornace nell'atto della calcinatura. 2. conc.
calcinatura, operazione colla quale per mezzo della calce si distruggono i germi delle carie,
forma (scopritore agostino bassi, iniziatore della batteriologia) ». calcinòsi,
più giù che la più infima parte della sua rota, se far lo potesse;
] gettata su e l'altra degli orli della fossa, disfacendola e tritandola, si
maggio. 3. parte inferiore della lancia, con cui la si poggia
4. milit. parte inferiore della cassa di legno del fucile che serve
g. del papa, 3-82: della qual cosa manifesto contras- segno si deduce
qual cosa manifesto contras- segno si deduce della forza grande che nell'atto del pigliar
', è la estrema parte superiore della cassa, la più ingrossata di tutte,
sul calcio del fucile, l'ebbrezza della canzone tutta motivi d'amore gli ravvivava
. alcuni davano pure un calcio nella pancia della provvidenza, per far suonare com'era
dell'asino: di chi approfitta vilmente della disgrazia degli altri per recargli offesa,
un po'di repubblica, tutti quelli della leva e delle tasse li avrebbero presi
(171): venne l'ora della trottata. gertrude entrò in carrozza con
ecc. 3. stor. gioco della palla a squadre (di ventisette giocatori
negli sconciatori, in chi tien conto della combattuta palla; poiché non è mica
nome d'un giuoco proprio e antico della città di firenze, a guisa di battaglia
usato quasi esclusivamente per la produzione della calciocianamide e dell'acetilene. si ottiene
preparare dentifrici e cosmetici, nell'industria della carta e in medicina (come antiacido
assorbente e nella cura del rachitismo e della scrofolosi). -clorato di calcio:
fondente in processi metallurgici, nella preparazione della calciocianamide, per preparare il fluoro e
per depilare le pelli nelle operazioni preliminari della concia. tommaseo [s. v
v.]: calcio, il metallo della calce. per essere avidissimo dell'ossigeno
specie di cataclisma. la tromba marina della disdetta l'aveva aggirata e ravvolta via
[s. v.]: calciuoli della paglia: la parte della paglia dal
]: calciuoli della paglia: la parte della paglia dal mezzo delle manne in giù
delle manne in giù. per similitudine della parte che posa sul terreno, e quasi
, imo dei fornimenti di metallo della cassa dei fucili, moschetti e
, dei nonni, e i tiretti della scrivania, la mensola d'un caminetto senza
con conseguente rin- saldamento degli elementi frammentati della roccia d'origine e costituzione d'un
e caparbi, calcitranti contra lo sprone della verità e mordenti la briglia della ragione
sprone della verità e mordenti la briglia della ragione. baretti, 2-302: rispetto
ho dovuto annoverare più fra i nemici della ragione e della verità che fra i miei
più fra i nemici della ragione e della verità che fra i miei, io non
. aretino, iii-255: la gioventù furor della natura, / che in tesser suo
morelle avevano il sorriso sformato dal calco della morte. 2. figur.
ai calchi dei musei e alle cartoline illustrate della venere di milo. 3
come i galant'uomini fanno: i professori della qual vita son dimandati dal volgo communemente
riferisce alla calcografia, che è proprio della calcografia. = cfr.
calcògrafo, sm. chi esercita l'arte della calcografia; artista che incide su rame
volta che vi deve intrecciare quello della trama. boccaccio, dee
farìa di cristallo. trattato dell'arte della lana, 491: e ànno a
de'capi in una chiavarda, nel mezzo della traversa anteriore e inferiore del telaio,
il dimostrato da archimede nel primo libro della sfera e del cilindro, è atto
e del cilindro, è atto a formare della sua quantità un cilindro (il diametro
sua quantità un cilindro (il diametro della cui base poniam che siano tre once
d'ogn'altra cosa accresca i comodi della vita in un paese, e calcola
: il povero vedeva solo la grandezza della sperata quaderna, incapace di calcolare che gli
: i consumi di carburante, la durata della fase di lavaggio... e
; prevedere (mediante l'esame attento della situazione, delle circostanze); far
che gode, ne lascia molti fuor della lista e che allunga il catalogo de'
pessima... ma nelle cose della religione, la regola sarebbe ben più falsa
più falsa, perché le leggi essenziali della religione non sono calcolate sugli effetti parziali
coscienza. baldini, i-276: della consistenza delle cose che asserisce si rende
. paglini, 2-177: la variazione della gravità in diverse distanze dall'equatore,
tali casi, la spesa sarà certamente minore della da me calcolata. cattaneo, ii-2-197
disposizione a superare le avversità nel segno della grazia. calcolatóre, agg. e
idrauliche, pneumatiche a maneggiarle, invece della mia cetera innocente, che non si misura
e galileo] rifulsero per l'ampiezza della mente e il genio pratico dei loro
ché, dopo aver misurato il sommo della contemplazione calcolatrice, fecondarono con essa l'
, applicando le conclusioni di quella ai bisogni della vita civile e ai progressi ulteriori del
di settantacin- quemila cifre decimali al confronto della calcolatrice americana che arriva a ricordare soltanto
giro degli uffici per vuotare i cestini della carta straccia... gli si
trattato in iscrittura di tutta questa parte della nuova astronomia, acciò gli astronomi futuri
luna esser da noi lontana cinquanta semidiametri della terra, e ciascun tal semidiametro contenere
granaio le raccolte di quella provincia [della maremma toscana], secondo i calcoli
v-3-339: d'innanzi alle meraviglie imprevedute della fìsica e del calcolo gli uomini hanno
calcoli: compiere un esauriente esame preventivo della situazione prima di scegliere, di agire
. verri, i-179: il calcolo della durata e intensione de'beni e mali,
ad una le operazioni e gli accidenti della campagna. ma io credo che gli accidenti
bacchetti, 1-iii-731: quel suo pentimento della notte funebre sulla riva del fiume,
fiume, appariva più che altro un calcolo della paura, d'uno che aveva disperato
una strategia degli effetti e una tattica della conquista. pasolini, 123:
.]: tanto diciamo 'patire del mal della pietra', quanto 'patire di calcoli'.
, più o meno gravi a seconda della parte colpita. = voce scient
tante le gran cose che si dicono della signora clarice. 3. ant.
giorni malata di ima calda presa, della quale si è riparato, e presto
se medesimo notrìa, quando la minestra della cucina, per usare con quello l'ordinario
a soffiare nel fuoco sotto la caldaia della pece anche loro. d'annunzio, iv-2-297
centro segreto e onnipresente, l'animatore della cospirazione mondiale e perpetua. « attizzeremo
sfrigolante per la fuga attraverso i buchi della caldaia e de'tubi dell'ultimo resto di
]: la caldaina è più piccola della caldaiétta. -caldaiòla. bencivenni
(plur. m. -ci). della caldea, che si riferisce ai caldei
, 3-799: non inferisca che la sufficienza della magia caldaica sia uscita e derive da
5-254: la capraia lagrimava ad attizzare della legna verde sotto il caldaio in cui
inimici, il che non è a proposito della città,... e pigliando
divino servigio, e promuoverle nella via della religiosa perfezione con un suo spirituale ragionamento
viaggio la giovinetta sentì dimezzato il peso della melanconia e della solitudine. imbriani,
sentì dimezzato il peso della melanconia e della solitudine. imbriani, 1-144: una stretta
bere; e non essendovi il servidore della coppa, gostanzo... prese la
tramontare. non era più il sole della montagna nell'aria trasparente, era un
di pianura che si spegneva nei vapori della caldana. 3. stanzetta sopra
solamente del popolo, le antiche case della borghesia anche agiata, d'inverno,
, elevato, fermo a due punti opposti della bocca. tiensi fra le mani per
è nel suo sancta-sanctòrum, fra il pizzo della pettiniera, i piedi sul caldanino.
con argilla certo foro nella parte inferiore della * scodella ', il quale poi,
presa in affitto in un quartiere popolare della città bassa. 2. ant
caldèo, agg. e sm. proprio della caldea; proveniente dalla caldea; abitante
caldea; proveniente dalla caldea; abitante della caldea. bibbia volgar., iii-588
caldea, si chiama « bacio della morte ». 2. astrologo
e questo si chiama il sale della soda: e questa cenere soda si fa
dicessi la poesia è più eterna [della pittura], per questo io dirò
, padelle, e simili, a uso della economia domestica, e di varie arti
poi più calderate, affine di servirsi della liscia che ne uscirà. calderìgio,
, i-338: il caldaióne delle comiche nimiche della ricci e dei comici nimici del coralli
carena, i-351: 'calderotto', minore della caldaia, ma con manico arcato, girevole
1-113: guardava in giro le masserizie della cucina: la piattaia, una cassa ch'
calderùgia, sf. bot. erba annua della famiglia composte tubuliflore (senecio vulgaris)
: quando si trita [il granello della senapa] diventa ardente, e quella virtù
al sole, poiché l'ecclesiastico parla della sua caldezza, e delle fiamme limpide
le ombre parevano più profonde e il sonno della campagna più stanco. 2
tulio ostilio] era stimolato dalla caldezza della età e delle forze; e appresso dalla
delle forze; e appresso dalla rimembranza della gloria dell'avolo. guicciardini, 104:
sorte che deve poi ottenere nello sviluppo della commedia. leopardi, 920: io
di poi queste caldezze, si ragionò della via che il conte dovesse fare, acciò
. machiavelli, 557: questa caldezza della cruciata fu raffrenata alquanto da una nuova
come ai colpi degli caldi rai / della neve riman nudo 'l suggetto / e dal
prese. erompevano fiotti di vino / della sua gola, e con rutti la
temperatura dell'aria, del vento, della stagione, di un luogo; in relazione
il coito servile solamente per l'atto della generazione -però hanno determinata legge del tempo
, 118: credo che tra le botte della testa, la sfinitezza della fatica e
le botte della testa, la sfinitezza della fatica e del digiuno, e il sudore
. davanzali, ii-182: l'umor della vite è caldissimo. idem, ii-489:
calore del corpo (contrapposto al freddo della morte), di parti del corpo ardenti
. monti, x-3-15: svegliò nel petto della vita il foco, / scosse le
persone da bene fa assai la bontà della natura e lo amore della patria,
la bontà della natura e lo amore della patria, pure la speranza di una tale
grazzini, 4-104: voi n'eravate [della fanciulla] l'altro giorno sì caldo
delle ragioni, e deluso dalla speranza della vittoria. magalotti, 20-72: posso
o più arditi ai disegni; le dame della sua corte dispensavano coccarde bianche (segnale
sua corte dispensavano coccarde bianche (segnale della parte regia). manzoni, 8
molto caldo, / che nessuno più della terra partissi, / tanto che 'l popol
cecchi, 19-6: inteso il vecchio della peste, tosto / mi richiamò con lettere
mezzo a sì calde e faticose occupazioni della mente, mi trovava anche soddisfatti gli
più pure intenzioni, col più caldo amor della patria, non mancando di coraggio,
neri scialli / parlano a mezza voce della morte, / sugli usci delle case
intenso, vivace, luminoso. -anche della luce: dorata (come quella del sole
era un caldo bronzo scultoreo. il tono della carnagione sfumava lievemente nel seno e sul
grande distesa del cielo intenerito ai primi lumi della sera, più fulgido e lontano,
. moretti, 17-169: il figlio della nelda aveva vent'anni e il figlio
nelda aveva vent'anni e il figlio della leonina, il morto, appena diciannove:
sangue caldo; nel vivo dell'azione e della disperazione. -calde lacrime, caldi occhi
darsi pace di vedersi fatta miserabile scherzo della fortuna. cesarotti, i-79: essi [
sante, / non domito nemico / della fortuna, al cui sdegno e dolore
caldo caldo, ma sarebbe di quelli della bottega, cioè di quelle scarpe che
alle carceri, come alla locanda più sicura della città. borsieri, conc.,
né caldo, io cominciarò a vomerti fuora della bocca mia. bruno, 52:
. -sposarsi col letto ancor caldo della moglie morta: il vedovo che si
i-859: per un mese si occupò della culla che riuscì un vero nido di piume
33: tu, quando il caldo della state avanza, / l'ora notturne parti
e agli equinozi, lo sento come carne della mia carne; la rosa è viva
avanti donne e ragazze al primo caldo della primavera, e altri giovani intorno aspettavano
raggi di sole, filtrando dalle fessure della finestra, parevano strisce di fuoco. e
2. calore del corpo; l'arsura della febbre. maestro alberto, 102:
i conti di fiandra per certo / della suo prima sposa e di suo caldo.
che se sarà in voi la virtù della carità, non si potrà tenere che
stato felice e fortunato; nel pieno della potenza. g. villani, 8-2
per loro arroganza, sentendosi il favore della fortuna, ed essendo nel caldo della
della fortuna, ed essendo nel caldo della vittoria, andare infino alle porte di siena
disfare due chiovi a un caldo col fuoco della guerra. luca pulci, 5-60:
collodi, 244: sentì che dalla tasca della giacca usciva un calduccino e uno strano
, sì che tutto possa bagnarsi nel tempo della gran caldura. berchet, 57:
489): s'aggiunga una gran perversità della stagione: piogge ostinate, seguite da
delle caldure subitanee e le subdole brezze della sera. campana, 13: non seppi
sudante una caldura fetente come nessuno animale della terra, assembrato tra moltitudine di suoi
isolata, sospesa nel vuoto; ma della realtà, o piuttosto del fenomeno, ha
n-130: tutti gli aspetti e le persone della mia vita si confondevano nella mia bocca
, 4-321: la sveltezza e agilità della portatrice vennero in luce, tanto da fare
procreate ed intrise da una dominante esperienza della veglia, che macerandosi in noi diventa
in noi diventa un caleidoscopio, simbolico della « passione »... e degli
»... e degli stimoli della veglia. 3. figur.
taluno, conforme le governa il caleidoscopio della loro isterica sensibilità, risero. negri
; calendario lunare (fondato sul moto della luna); calendario lunisolare (fondato sulle
i nomi dei santi, le fasi della luna, ecc.). -calendario di
le date di apertura e di chiusura della caccia, secondo la selvaggina e la regione
v-115: sedeva per terra nel fondo della sua carcere sopra un fascio di paglia
3-82: dalle maniche di seta rossa della madre, al calendario appeso al muro;
cose quanto il vino patiscono le mutazioni della luna e che il giorno della svinatura
mutazioni della luna e che il giorno della svinatura va scelto sul calendario con molta avvedutezza
ch'ei non sia troppo nel calendario della signora litigia. giusti, iii-201: perché
è necessario per condursi fra le difficoltà della vita. leonardo del riccio, 2-200
, sf. disciplina che si occupa della formazione e dei problemi del calendario.
; cosa, che mi fa più certa della rubarla. -truffare sabati e calende
maggio (per celebrare il risveglio primaverile della natura). compagni, 1-22
tal sera, che è il rinnovamento della primavera, le donne usano molto per le
, i-37: e già firenze aveva della cavalleria accolto quei sentimenti che si possono
dì. 2. canto popolare della festa di calendimaggio. manzini, 7-73
. orologio che segna anche i giorni della settimana o del mese. = voce
(detta anche fiorrancio, calta) della famiglia composte tubuliflore (calendula officinalis,
calenzuòla, sf. bot. erba annua della famiglia euforbiacee (euphorbia helioscopia),
la g. mi manda due pennine della calenzuola di momo. linati [accademia]
penne. calepino, sm. dizionario della lingua latina (e di altre lingue
grosso calepino con la cronaca delle vicende della parrocchia. 2. grosso quaderno
voglie, / dé tra'fuor della tasca la zampogna; / e can-
fanciulli, a cui / nulla cal della guerra. foscolo, 1-56: a'salamini
comune di firenze, addormentati e fuori della mente, non procuravano di sentire queste
la verginità, che prima era un onore della famiglia, oggi è tenuta in non
garzoni, 1-745: da un canto della piazza tu vedi il nostro galante
coi cocchi e coi calessi pieni della gente che tiravano! c. gozzi,
di essi, e si gode moltissimo anche della vista del paese. pananti,
valigia e la chiave, con l'inventario della mia mezza dozzina di camicie e delle
i tonfi / dell'unghie su le selci della corte. de roberto, 376:
camioncini con le matrone e le ragazze della croce rossa, autorità locali in calessino
del calettare, e anche lo stato della cosa calettata; è qna commettitura a
a grosso cespuglio, molto ramificato) della famiglia chenopodiacee (saisola kali),
ma riserbarlo per farne calia il giorno della nascita di s. a. s.
di questi personaggi calibaneschi hanno veramente alcunché della caotica preistoria da cui provengono e in
dal nome di un personaggio (caliban) della tragedia the tempest di william shakespeare.
, offese e ripari, con l'uso della calibra; levar piante [ecc.
le montagne esposte dinuovo sui cieli trasparenti della bella stagione che non puoi più stare;
voto di bronzo, lungo cinque diametri della palla da cannone che dee calibrare.
sm. tecn. diametro interno della bocca delle armi da fuoco (e serve
dimenticheranno più... le artiglierie della boscosa pendice del kozi-breg, scuro monte
si compiacciono d'aver addomesticato alcun mammalucco della vostra taglia e del mio calibro. e
di piombo (di diametro uguale a quello della canna del fucile) che entrano nel
calicanto, sm. bot. arbusto della famiglia calicantacee (calycanthus floridus),
apennino. pascoli, 34: o convitato della vita, è l'ora. /
creatura, è simile / al brusir della pioggia sulle foglie / di giugno, quando
con il calice alzato / e spumante della sua fontana. -a calice:
prete] venne per dire le parole della consecrazione sopra l'ostia, e sopra
cose erano non molto differenti dalla dottrina della chiesa romana. baldinucci, 26: per
gesù cristo che c'è nel calice della messa, e par roba rubata,
; alzava in un calice il sangue della vittima al cielo della gloria. de roberto
calice il sangue della vittima al cielo della gloria. de roberto, 738
calice dell'ira di dio e del vino della sua indegnazione. ariosto, 21-54:
fiele del suo calice e li communica parte della sua passione, talché le calamità sono
dal cielo mesciuto agli uomini nel calice della vita per far loro tran- ghiottire quell'
il gustare a sorsi tutto il calice della vendetta, il prolungarla al di là
tutti i beni sensibili della vita. deledda, iii-773: con
assaggiato il calice d'acqua di cicoria della vita. 4. anat.
calice, che si pone come base della ruota con cui si lavorano le pietre
legno, che s'imperna per base della ruota di piombo, stagno o rame
sepali, verdi o colorati in sostituzione della corolla, caduchi o persistenti (con
arancione; e lasciava che le falde della veste si aprissero sulle gambe anch'esse
a firenze in omaggio all'insegna floreale della città ospite: una camicia con mutandine
con una bellissima colazione dopo il ballo della torcia, nella quale fu di tutte le
deriv. dall'inglese calicò, dal nome della città di calicut, sulla costa del
, sf. entom. insetto imenottero della famiglia apidi (chalicodoma muraria): è
dove dimori. = dal nome della città indiana di calicut. calidàrio
campsini] pestiferi... per cagione della loro insoffribile calidità. =
fiamma fatto calidissimo, insieme a'servigi della dea e a'miei di virtù intero
). -ant. capo spirituale della religione islamica. trattato di pace,
). fazio, v-13-75: h califfo della suo vita annebbia.
=. dal nome dello stato americano della california, perché fu ottenuto (
[a montezuma] il piè con parte della gamba, sull'andare delle calighe militari
era tanto intenebrato l'aria del fummo e della caligine de'fuochi e della polvere,
fummo e della caligine de'fuochi e della polvere, che i raggi del pianeto
ronzio], un come spezzarsi delle viscere della montagna, e sboccarne fuori ondate di
il bruciar doloroso dell'aurora fra la caligine della città. bocchelli, 2-256: una
come caligini, avevano proprio il colore della sua sensibilità disfatta.
. 2. figur. ottenebramento della mente, offuscamento dello spirito.
pindemonte, 4-833: se gli gonfiava della furia il core / di caligine cinto,
, l'insondabilità del mistero stesso, della divinità. iacopone, 71-38: cielo
/ ed entra en la caligine col figlio della virgine. tasso, n-iii-886: perché
madre de l'amicizia. fed. della valle, 406: e giunge [la
maestosa caligine che cela / questo re della gloria. e tu de'regi / compagna
; stato di inciviltà, condizione primitiva della cultura; oscurità di tempi; incertezza
, figliuolo, se tu, il velo della mondana caliggine dinanzi agli occhi levandoti,
, vii-105: quando iddio per cagion della colpa dall'uom si dilunga, lascia
caligine che da'camini leva il raschiatore della spelonca fumicosa per sua onta e dispetto
5. medie. ant. offuscamento della vista (per malattia dell'occhio)
.. si lamenti ora di qualche caligine della vista, e di qualche principio di
6. ant. macchia grigia della pelle.
piana caliginosa, e laggiù laggiù l'abbagliare della marina. -figur. dolce
senso mistico, a indicare l'ottenebrarsi della mente umana a contatto con i misteri
/ e del sol detto avresti e della luna / spento il chiaror: cotanta
, panno che si fa in calisea città della fiandra, ed il perpignano città di
cose erano non molto differenti dalla dottrina della chiesa romana. = deriv.
calla2, sf. bot. pianta erbacea della famiglia aracee (richardìa africana),
, in un testo di plinio, della parola calsa 'nome di una pianta
callaia, id est, per l'entrata della scala. vellutello [purg.,
ulivo] a vedere poi la macchia della vigna, appunto dove è la callaia
e per l'aie / splende l'or della messe. pascoli, 602: e
per uno stretto calle / tra 'l muro della terra e li martiri, /
già le spalle, / e 'l resto della valle è ancora ombrosa, / quando
striscia di formiche, che bollicando fuor della sotterranea loro caverna, su e giù
dava il passo per gli sterili campi della ingratitudine. della casa, 669:
per gli sterili campi della ingratitudine. della casa, 669: errai gran tempo
, e 'n ciel soggiorni. fed. della valle, 189: men aspra /
del sol rosato / e le costellazioni della luna / frigida da lui illuminato; /
mettonle agli usci, e fatta sala della via, una fa calzette coi ferruzzi,
baretti, 2-278: questo numero xxv della frusta, egualmente che i susseguenti,
, sm. parte del tonno ai lati della testa. nieri, 222
, 318: l'onorato nome della città laboriosa era '•tato issato a guisa
a guisa di stendardo mendace) sulle antenne della truffa: con imaginoso studio dei particolari
più callido di tutti gli altri animali della terra. s. degli arienti, 15
mai. / dell'alba al lume o della luna a'rai, / callido fabro
(a cui appartengono i comuni mosconi della carne). = voce dotta
, cioè di ben formare i caratteri della scrittura... l'esercizio della calligrafia
caratteri della scrittura... l'esercizio della calligrafia è utile anche a chi non
finché la gomma collega le quattro alette della busta, io posso supporvi dentro un contenuto
ora larga, variabile come il tono della sua voce viva, fra poco non
raggiante che il lurchi era pienamente soddisfatto della scrittura, gliela consegnavo. egli la
, 555: come tutte le gentildonne della nostra città ch'erano maturate prima del
-ci). proprio dell'arte della calligrafia; che deriva da elegante
paio di occhiali e tutti i sudori della sua sapienza calligrafica. soffici, ii-27:
, per timido orgoglio, il cruccio della lontananza e lo sgomento della separazione,
, il cruccio della lontananza e lo sgomento della separazione, e ne aveva in cambio
. chi esercita e insegna l'arte della calligrafia; chi scrive con grafia perfetta
. carena, i-234: l'esercizio della calligrafia è utile anche a chi non mira
per sei ducati gli fece dieci copie della lettera. nievo, 35: egli
artista o scrittore che si preoccupa esclusivamente della perfezione e dell'eleganza formale.
sf. entom genere di lepidotteri eteroceri della famiglia arctiidi: grandi farfalle dalle ali
le genti pelasghe. monti, x-2-272: della danza tersicore guidava / i volubili giri
apriva. idem, x-2-277: tal era della diva il canto arcano, / della
della diva il canto arcano, / della diva calliope; a cui tutte / stanno
calliope2, sf. ornit. uccello passeraceo della famiglia turdidi (luscinia calliope)
melodioso). = dal nome della musa: cfr. calliope *.
calliòsside, sf. genere di piante della famiglia composte: d'impiego ornamentale.
rovinata. alvaro, 7-89: la preoccupazione della donna, di non spaventare, è
è tale che essa abbandona l'ideale della callipigia, e si sottomette a un intenso
callistemoni affini ai metrosideri sono tutti originari della nuova olanda. fanno i fiori raccolti
genere di piante dicotili (unico rappresentante della famiglia callitricacee), diffuse in quasi
, sf. bot. genere di conifere della famiglia cupressacee, caratteristiche dell'au
eravamo montati. 2. indurimento della pelle che si forma nei punti in
e impastate di catrame divertirsi nella noia della bonaccia a giocare con una cavalletta venuta
. mattioli, 1-163: fanno lavande della loro decozione [delle bacche d'olmo
.. richieggono... la cura della mano sovra ogni altro rimedio, la
-avere il callo della marra: essere un villano rifatto.
tal vi tuona che il callo ha della marra. -fare callo a una
cavalca, 10-218: ingannandosi per vana speranza della misericordia di dio, e di ritornare
il callone maestro per varare certi navicelli della gusciana nel padule. targioni tozzctti, 3-20
-ci). biol. proprio della callosi, che si riferisce alla callosi.
battoli, 34-338: con esso il nutrirsi della midolla,... si accompagna
... si accompagna l'augumentarsi della polpa del legno e delle due cortecce
/ stillante incliti sudori / la porpora della corvatta! / egli era la sanie
venti grechi, che escono dall'isola della madera e dalle canarie: qui rimanemmo
nave insino a che non sentono l'odore della terra. f. f. frugoni
calme o bonacce sono frequentissime nei mari della zona torrida... una lunga
esterni dell'aria e del freddo, della calma dell'aria o de'venti.
. figur. serenità dell'animo, lucidità della mente; tranquillità, quiete spirituale;
vieni i miei tormenti / tutta nel velo della notte avvolta. foscolo, 1-145:
città], mentre imperversava la bufera della rivoluzione, chiedere alle nostre capanne un asilo
che la calma è il carattere principale della fortezza. d'annunzio, iv-1-259:
salma. alvaro, 7-151: molta della calma antica proveniva dal fatto che dei
lei, come se non si trattasse della propria rovina. buzzati, 1-167: il
, coi tiri di interdizione sulle strade della pianura, ma riposavano il giorno.
risate per metter in calma i nervi della contessa la quale per quella inimicizia tra lo
di clara lo avvisò del pericolo e della inopportunità di tali atti di violenza.
calmante alla superba mediocrità dei pochi letteratini della valdinievole. • $. dimin
e tosto che sarà calmato 10 stupore della mia nuova situazione. monti, 1-8:
in quel momento aveva sofferto le tentazioni della vita in due, quel bisogno supremo di
: noi sceglievamo quasi sempre una sponda della fiumiera, dove essa dopo un laberinto
[i pesci tuberoni] al bordo della nave tosto che in guinea si rimane senza
o calmiere... delizia del tempo della guerra, et ultra! calvino,
comunista, è arrivata a servire un terzo della popolazione; ne serve ancora almeno un
iii-319: vanno a vedere la grotta della sirena... ma è difficile entrarvi
e lo schioccare dei ciocchi e i guizzi della fiamma sull'ocra delle volte i passi
por cura di mandar limi... della miglior sorte. gioberti, ii-71
cercherà indietro troverà il cominciamento del calo della potenza del romano imperio alla venuta de'goti
trovato essere meno di sedici: novità della quale quei prencipi molto rimasero meravigliati;
dei liquidi), avvenuta per vizio proprio della cosa, per sua natura, o
merci. - anche al figur. della casa, 2-3-208: ma se ella [
podagra] è per tara e calo della mia e sua felicità, sia col nome
. biringuccio, 1-96: li cali della materia, secondo ch'ell'è o
.. nei quali, per l'indennità della verità isto- rica, a'biasimi che
10. archit. disus. rastrematura della colonna. milizia, ii-192: 'calo'
un dipresso che sarà consumato nell'uso della cosa. -gli uomini, e le
ha grandissima virtù in rifare il calo della polvere che fanno [i garofani]
calodermìa, sf. medie. anormalità della pelle che si presenta eccessivamente rilassata.
. bot. genere di piante arboree della famiglia guttifere, quasi tutte asiatiche (
poemi fa menzione d'una lingua più antica della sua, la qual è certamente lingua
arditamente a credere che [i fiori della poesia] non siano per essere giamai.
e domandò con devozione tutti i sagramenti della chiesa; e ricevendo la confessione e la
(v.), con la dissimilazione della prima nasale. caloniz$are (colonizzare
(v.), con la dissimilazione della prima nasale. calonhz ^ ato
fa vino, / giunto all'omor che della vite cola. idem, par.
provato bene, e al fuoco fuor della sua sfera conviene moto retto per tornare a
e le grida, pur così energiche della stazione, parevano fioche di fronte all'energia
. aretino, 1-30: la moltitudine della turba soffocava se stessa con il calore
e d'altro non mi doleva che della loro freddezza. marotta, 6-64: michele
più dolce calor naturale era nel mistero della terra selvaggia e buona.
: quelli che inutilmente adoperano l'uso della ragione... non si accorgono che
sermon. monti, x-3-37: ma della madre idalia / guai se ricusi il freno
essi riscaldino la mia vecchiezza col calore della mia gioventù. 8. figur
sarpi, i-12: continuando il calore della disputa, quanto più la potestà papale
però martino nei termini di parlar modestamente della persona di leone e riservando alle volte
capace di ben sostenere tutto il calore della passione, e il patetico dell'accento.
ad un tempo di dare ai vocaboli della sua traduzione le idee accessorie e l'armonia
, a narrare, dico, qualche cosa della storia patria. verga, 3-31:
patria. verga, 3-31: nel calore della disputa don giammaria aveva perso il battuto
compositore passava in lui e nel calore della passione creatrice gli bastava un fil di suono
era facile ricevere a traverso il cristallo della sua parola il calore della sua anima appassionata
il cristallo della sua parola il calore della sua anima appassionata e veemente. b
ghiacci. pavese, 6-263: lo scopo della mia vita era proprio di riuscire,
per solito è sconcerto delle principali funzioni della vita, accompagnata da accresciuta celerità di
, sf. fis. unità di misura della quantità di calore. -grande calorìa:
una coltura lascia nel terreno a vantaggio della successiva; maggese. magazzini, 54
sé, il senno dello studio e della diligenza sua il provedrà. = cfr
gioberti, ii-279: con ciò che tocca della luce e del calorico, come agenti
e del calorico, come agenti universali della natura, [la genesi] antiviene
calorimetrìa, sf. fis. parte della termologia che studia i metodi di
di calore (in particolare si occupa della determi nazione dei calori specifici
vergò in queste pagine i caratteri della moderna tirannide, erede ed usurpatrice di tutte
arti e di tutti i più sicuri ritrovati della filosofìa? svevo, 3-810:
la concava scorza detergemmo / dal pelo della groppa calorosa / il sudore che in rivoli
bocchelli, 2-297: aveva sgomento e ribrezzo della morte, come di una cosa che
iv-2-1065: le nari aspiravano l'odore della colofonia caloroso come l'odore della ragia nelle
odore della colofonia caloroso come l'odore della ragia nelle pinete pisane. e.
si calza a protezione del piede e della calzatura, quando le strade diventano,
). entom. genere di coleotteri della famiglia carabidi, a cui appartengono numerose
, sf. bot. genere di piante della famiglia asclepiadacee, che crescono nell'africa
, nicchie); la parte più alta della volta di rivestimento delle gallerie.
di carta appeso pel gambo alla calotta della nicchia. 5. geom.
era uno spasso il modo di mettersi della vecchia zia: come usciva di camera,
così rivolgendosi ognuno, si vide alla porta della stanza comparire uno splendor di torchi
, che mi portarono sul davanzal della tomba, mi averebbero ancora nella sepol
annunzio, ii-583: e saranno calpesti e della dolce / suora, che tanto amarono
arditamente a credere che [i fiori della poesia] non sieno per essere giamai
del livore, o secchi dall'arsura della malignità, o consumati dall'uggia della
della malignità, o consumati dall'uggia della invidia, o calpestati dal piede de'calo-
di se stesso, di voi, della sua unica bambina; questo calpestare che
bambina; questo calpestare che egli fa della fama, della convenienza, d'ogni
calpestare che egli fa della fama, della convenienza, d'ogni riguardo gentile al
alle leggi sociali, rinserrarmi nel baluardo della coscienza per sentire la santità e la vitalità
: riceverono [gli svizzeri] l'impeto della cavalleria con tanto cuore, che rotte
girini / umani s'apre ai solchi della notte. moravia, xii-299: s'
calpestato da chicchessia; tutte le speranze della mia fanciullezza sono svanite. giusti,
e modo di far dipingere sul fianco della chiesa di santa maria maddalena in prossimità
la polvere levata sui rami dal calpestio della strada, un lieve soffio sperderà,
comandi si sono inquadrati alle prime case della città che rendono tanto suono. a
. a poco a poco il calpestìo della colonna si è ridotto alla cadenza del
giordano, 5-389: voi siete il sale della terra; se 'l sale invanirà
. bot. pianta erbacea o suffruticosa della famiglia composte (calendula officinalis), con
2. illividito, contuso. vita della beata umiliana [manuzzi]: avvegnaché per
degli adolescenti e che precedono la crescita della barba; la peluria che spesso si
10 dissi che mi levassi certi peletti della barba, che prime caluggine erano.
alvaro, 2-163: la prima calùgine della barba dava una sofferenza sproporzionata a quell'età
predicavano per fraudolente e per inganna tor della vista. campanella, 1104: si guardano
: sodisfece alla causa con tanta evidenza della verità, contrapposta ad una ad una
le mette candide per contraporsi ai corbi della calunnia, che, per quanto gracchino
vero « patriotismo » è l'amor della patria, ed ama la patria chi vuole
, 1-3: quando io t'abbia sincerato della cosa, e dimostratoti splendidamente quanto a
arzigogolo. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze, 16-63: la
4. dir. delitto contro l'amministrazione della giustizia, che consiste nella denuncia o
un governo antico, perché l'esecuzione della legge, per quanto sia giusta,
fu reputato al suo tempo sommo interprete della natura, fu nell'età che seguì
piuttosto nella società umana, che non della società, cessate dal calunniare il secolo
infinitamente comprendere, e per la raggione della bontà individuale e numerale de infiniti mondi
come i calunniatori si debbono punire. della casa, 2-3-56: io mi sforzerò
ne ha bestiale e feroce calunniatrice, seguace della re- dità, ingannatrice. bruno,
e trovata la calunnia, la puniranno della stessa pena che era dovuta al delitto
e villano; tutti e due nemici della pubblica causa. manzoni, 796: e
prendersi per argomento quasi certo ed evidente della falsità di tal calunniosa imputazione. beccaria
delle caldezze, che davano al pallore della sua faccia un'ansia di aspettazione,
un impeto di appello simile ai lampi della calura nel fondo delle notti estive. pascoli
palazzeschi, 3-230: verso la fine della stagione, quando i meriggi si facevano di
nome di nervi, perché non escan della calvaria e della crassa meninge, e di
, perché non escan della calvaria e della crassa meninge, e di quella non
la dura madre] esternamente e nella volta della sopraposta calvaria non è attaccata in verun
gesù pati la crocifissione; il cammino della sua passione. bibbia volgar.
di un'appendice, con i chiodi della sua compiacenza, tra due testiere.
placida e comoda e dolcefiorita la via della virtù! ma invece dall'altra sponda
.. e tutto l'in terminabile calvario della procedura di liquidazione. pasolini, 101
che ricordano il luogo e l'evento della crocifissione di gesù. d'annunzio,
i-97: ci attendono le fetide rovine della cartiera di podgora, con le carte marcite
4. pittura, scultura raffiguranti la scena della crocifissione di gesù. pirandello,
santuari o i luoghi consacrati al culto della passione, nei quali sono state erette
cappelle o edicole, corrispondenti alle stazioni della via cruci *. tommaseo [s
sul monte calvario, poste in memoria della passione, in più paesi cattolici,
uffici pubblici sono dure per tutti: quelle della questura, per esempio. luride
1-1-52: usava di tirarsi giù i capegli della sommità del capo per ricoprire cotale calvezza
siami lecito inventar questa voce in lode della calvezza. carena, 1-361: *
del dipartimento francese del calvados, centro della coltivazione di queste mele.
alla salvezza solo se predestinato (dottrina della doppia predestinazione), e da
magalotti, vi-121: figuratevi un villano della montagna di badinoc in iscozia imbevuto col
del calvinismo e persuaso dal suo ministro della credibilità della sua religione. bar etti,
e persuaso dal suo ministro della credibilità della sua religione. bar etti, 1-4 7
gran parte de'malcontenti, gli ugonotti della francia, i calvinisti e luterani delle
o sono anglicani, tutti nemici egualmente della setta calvinistica. tommaseo [s.
, v-515: sinesio, nello encomio della calvizie, chiama i pe'canuti,
861: non avendo letto le lodi della calvizie scritte da sinesio, o non essendosene
chiesto un giorno in conversazione il perché della sua calvizie. cassola, 2-310:
laude d'una mosca, altri in laude della febre quartana, un altro in laude
fue superbo e molto coraggioso, calvo della testa, e mai non dormio di die
vivace sotto il bianco dei capelli e della barba. pascoli, 1238: chi le
grifagna, / muove d'un cenno della calva testa? d'annunzio, iv-1-126:
ne erano, perché l'ultima zona della montagna è affatto calva di vegetazione. pirandello
, sbuca dal pietrame il binario smagliante della ferrovia. 4. sm. chi
da calvizie. -disus. parte calva della testa; calvizie. boiardo, 2-8-39
il frate, com'io giudicai dal calvo della sua tonsura e da'pochi crini bianchi
calvo. -calvo di testa o della testa: privo di capelli; affetto
sfregamento contro la suola e la tomaia della scarpa). muratori, 7-ii-81
verga, 3-37: « le calze della santuzza », osservava piedipapera, mentre
come una gattina, « le calze della santuzza, acqua o vento, non
nere, tra il lezzo dei fiori e della colonia. -mezze calze: calzette
/ convien che tuttor calze; / della persona conto / ti tieni; e nul
mostrar le calze tirate e la disposizion della persona nel far le riverenzie. aretino,
la quale così inopportunamente confonde il vestimento della parte inferiore con quello delle gambe intere
, che pende verticalmente sulla bocca superiore della tramoggia, e lascia cadere in essa
infisse le lancette ed è calzato l'asse della ruota centrale. carena, 1-126
in cui entra a forza il fusto della interna ruota di centro, e ambidue i
avea messa la calza manca in cambio della ritta quel giorno che fu quasi morto da'
tirar le calze. p. della valle, 115: mancò poco che non
calzaiuoli... e manifattori dell'arte della lana. vasari, iii-14: ho
che qualunque altro artiere sappia dar conto della sua professione, e il cristiano non
cristiano non lo sappia ancor'egli dar della sua. carena, 2-12: 'calzaiolo'
calze / convien che tuttor calze; / della persona conto / ti tieni; e
e. cecchi, 1-180: la stabilità della seggiola evidentemente non lo lasciava soddisfatto.
: quei gentiluomini, che a onta della povertà che gli cincischia, vivono mercé
spartea, che credo che sia ginestra, della quale gli animali si calzano.
cui la lingua latina, per il mescolato della nimica barbarie con l'impero istesso dicresciuta
se ne veste: a fidarsi eccessivamente della fortuna nel gioco si finisce col ritrovarsi
1-1-6: oloferne s'invaghì de'calzari della formosissima giuditta. muratori, 7-ii-82: certo
colori rinnovavano nella grande camera triste quelli della festa nuziale. dapprima fu il giustacuore
discorsi sopra la semplicità e sopra i fini della natura, vedetel voi. g.
la polvere dei miei calzari sulla soglia della tua casa, e l'abbandono.
arriva fin sotto il ginocchio. libro della natura degli animali, xxviii-303: li cacciatori
de'canali e si facilita il moto della linfa ne'sottolissimi tubi della cellulare sostanza
il moto della linfa ne'sottolissimi tubi della cellulare sostanza. carena, 2-16: *
letto dello spiedo, vestito coi rifiuti della servitù e coi cenci di monsignore,
sembrano i meravigliosi fiori neri del giardino della morte. govoni, 1-188:
in sugli inizi necessità domenicali, nello spicco della sagra, o nel breve fasto
aventi il diritto dei pontificali nella celebrazione della messa pontificale. = deriv. da
zio. dossi, 667: il capo della conversazione si presentava da sé, quel
, che, al pari del comincino della calzetta, serve a inviare il discorso;
mettonle agli usci, e fatta sala della via, una fa calzette coi terrazzi
al ginocchio. statuto dell'arte della seta, 2-60: calze, calzini e
opera del calzolaio, quanto all'effetto della calzatura. 'il tal calzolaio ha un
veneziani stessi. niente anzi li crucciava più della dipendenza da udine che durava a testificare
319: una volta a uno di quelli della lega, calzolaro, per fieragosto gli
licciamoli, e vorransi fare sponitori della scrittura santa. 2. dimin
una calza, entra l'estremità inferiore della mazza. 2. pezzetto quadrangolare
. carducci, i-1005: le camicie della sposa e le lenzuola tra le quali morì
la tovaglia dell'osteria e il mantile della mensa di cristo, i calzoncini del
d'annunzio, iv-2-192: nelle prime sedie della platea sedevano gli ottimati. don giovanni
panzini, ii-50: il periodo avventuroso della sua vita cadde in quel tempo in
2. ant. mutande. della casa, xxvi-1-143: e non avete a
che assume con molta energia il comando della casa). /. netti
camaldolese (camaldolènse), agg. della congregazione benedettina di camaldoli.
, siria, asia minore e nel sud della spagna), col corpo lungo una
molto lunga, che fa scattare fuori della bocca con rapidità fulminea, per ghermire
gli stimoli visivi agiscono sulle cellule colorate della pelle). la specie più comune
tutto il corpo, e piglia il colore della cosa che gli è vicina, fuorché
mi ha fatto favore ad avvisarmi dell'uova della cama- leontessa. l. bellini,
popolazioni che traversava, come il camaleonte della favola i colori, attingeva i sentimenti
il mazzamauriello pe'giri e pe'rigiri della mia caparbiaggine e della mia ricciutezza.
e pe'rigiri della mia caparbiaggine e della mia ricciutezza. chi sa da qual
ricciutezza. chi sa da qual nascondiglio della mia carbonaia pescarese piena di tarantole,
: con allusione al mutar del colore della pelle dell'animale, o alla leggenda
distingui l'eloquenza degli effetti da quella della ragione, impara a contemperarle saggiamente fra
soggetto; vero camaleonte, prendi il color della cosa su cui t'arresti. giusti
, né ancora vedeva scappare niun camaleontino della terra, come sperava. =
, i-426: contro lo sfondo accecante della maretta sulle cui onde corte e ratte la
. costèi è l'azzurra, la dottoressa della camarilla -di quelle dame cioè, che
pezzi grossi, invece, i capi della camarilla si lasciavano ammazzare per l'onorevole
battere la lana. trattato dell'arte della lana, 487: di poi [dopo
, i-354: curano l'ospizio le suore della venerabile capitanio, vestite di bianco e
abbandonata nella sedia a sdraio: conscia della sua perfezione, galeata già nel camauro
serie di questi atti abbiamo la costituzione della vera cambiale con tutte quelle attribuzioni che
. cicognani, 3-38: gli affari della ditta anziché filare a gonfie vele,
tutto rigore in quanto concernono l'identità della cambiale, la richiesta dell'accettazione o
. -cambiale scontata: riscossa prima della scadenza (presso una banca o un
il domani ricorreva a tutti gli usurai della città, i quali, contro la firma
fu più da biasimare il comin- ciamento della folle impresa che il cambiamento del femminile
certo modo divenute il linguaggio dell'universo e della eternità. manzoni, pr. sp
parole, e che spesso, dimentico della sua parte, caccia fuori il capo e
repentini non soliti ad avvenire nelle malattie della gente di badile. imbriani, 2-142:
pananti [tommaseo]: in ogni angolo della città sonovi cambiamonete. boccardo, i-409
altri italiani siamo trascurati e negligenti nel fatto della lingua, e vaghi dello scambiare l'
e puote rimutare e cambiare il corso della natura per divino miracolo. dante,
qual pareva pienamente aver veduto quantunque disiderava della pazienza della sua donna, veggendo che
aver veduto quantunque disiderava della pazienza della sua donna, veggendo che di niente la
, 37-84: predicò nella maggior chiesa della città cinque volte: e tanta fu
; e si piegò, oramai stanca della sua inutile e forse inumana severità. pavese