è riscaldato, il rangifero caccia fuori della bocca la lingua da una banda,
piedi d'acqua; e dalla banda della finlandia non ce ne è tanta che possa
bertola, 65: e la veduta della città e de'contorni, da questa stessa
5. marin. ciascuno dei due lati della nave; bordo. pulci,
-marin. alla banda: detto della nave, e spe6. locuz.
che diminuirmi il mar tirio della paura. -da banda: da
: l'acqua era tant'alta nel convesso della nave, che avanti ch'ella potesse
non vede quanto travierebbe, se la verità della storia naturale ansiosamente ricercando, ponesse da
perciò e messi da banda nelle lotte della vita. -trarre da banda: trarre
xxiv-884: ecco spuntar su l'imboccatura della medesima strada un soldato che agli stivali
a voi commise il duca / l'arbitrio della guerra: io v'ho ubbidito.
villa sconvolsero gli stati settentrionali al canto della curaracha e de las tres pelonas.
, iv-191: è mestiere ragionare alquanto della guerra per bande, onde distruggere certi
. le bande contadine saranno il nerbo della nostra azione. pavese, 5-68:
conosceva e che fu tosto represso dagli altri della sua banda. b. croce,
banda lavorava fuori e dentro le mura della città; « i fatti » si susseguivano
soggiacciono, per ciò solo, alla pena della reclusione da cinque a quindici anni.
bocchelli, 10-263: in questo sfacelo della società costituita, non so che cosa,
. cattaneo, iii-1-235: il marchese della guardia... ottenne di formare un
file di soldati, dalla porta maestra della chiesa che pareva tutta una fiamma. d'
signorine, passeggiando sulla piazza al suono della banda vespertina, nascondevano sorrisi e commenti
meglio che i timpani e i piatti della ferocissima banda. alvaro, 9-62:
9-62: stava per venire la festa della madonna. per questa festa suona la
sentiva in ogni canto come l'odore della lugubre austria. c. e. gadda
, un impreciso profilo, un po'della guancia d'avorio vecchio. la regi-
= deriv. da banda1 * bordo della nave bandeggiato (part. pass
fatica, perché il battente del legno della porta, e anche il chiavistello facevano
scale del nostro podestà è più bella della vostra; che almeno se non ha
a mano i tritumi e la polvere della vena buona, che si pone poi nel
, che si pone poi nel comignolo della fornace. 6. spreg
il buono conte d'artise suo zio e della casa di francia, con più di
per eccitarlo (e per dar prova della propria bravura). ojetti
riv. da banderilla (termini tecnici della corrida). banderolàto. arald
tutti e correre gesticolando verso la svolta della strada ferrata, fu un punto. c
, ii-295: in cima, l'angeletto della banderuola ad ali spiegate. govoni,
cielo grigio, la banderuola sul campanile della cappella del vecchio convento. montale,
va subito al sodo senza perdersi a fare della propria testa una banderuola. pratolini,
chi son le bandiere; / quel della gaggia grida ad alta voce: /
quei generali cui preme più l'onore della bandiera che la vittoria. carducci,
, e giuocai alle bocce all'ombra della bandiera austriaca. fogazzaro, 2-174: saetta
e stellata che sventolava all'albero maestro della nave, la precedeva guidandola. d'
va agitandola fra gli evviva nostri e della folla che ci segue. comisso,
litorali che pura disegnan la forma / della patria nel mare, doveva apparire una
piazza, segnacolo dell'unico stato e della innovata libertà, la bella la pura
costituzione italiana, 12: la bandiera della repubblica è il tricolore italiano: verde,
: questo soldato restò qui sino dal tempo della partenza del reggimento. egli vorrebbe valersi
buoni son tutti raccolti sotto la bandiera della ragione e del- l'onor nazionale.
sempre l'uomo associato all'opera segreta della storia. è l'uomo vogliamoci bene
... sollevano anche il sapore morale della mia più intima vita: era un
margine o un'estremità (come il drappo della bandiera). -anche di cosa che
a bandiera con uno spago al battente della porta. bartolini, 4-12: anziché
-voltare la bandiera: indicare un cambiamento della direzione di marcia, o la ritirata.
v-139: era alla difesa una parte della gioventù romana sotto i loro caporioni e
i mercanti la difendevano sotto le bandiere della loro arte e del loro commune. pascoli
bandiera. ritirandomi dalle truppe nel bollore della campagna, sarei criticato. -disus
quando venivano, bisognava lavare la facciata della casa, che era verniciata di bianco,
involgere le pezze). libro della cura delle malattie [manuzzi]: si
scritta e sulla bandinella, lo prezzo della tintura. 3. striscia di
parapetto con balaustra (ai due lati della poppa); balconata: detto anche
. xvii: da banda1 1 fianco della nave, bordo '. bandino,
col peso gli edilìzi, il magistrato della città bandì che si sgomberasse. idem
sentito da uomini assai pratichi nelle cose della guerra qualche volta disputare se sono dua
in napoli si bandiva lietamente il commentario della battaglia. cattaneo, iii-4-263: il generai
gli altri decreti furono venduti molti beni della chiesa in prò del fisco; e banditi
amore, come rubello debbe esser bandito della sua corte. tasso, n-iii-767:
le parlava di sua madre inferma, della sua casa, dalla quale era bandito
come si volse, vide in un angolo della cucina, in penombra, la sedia
voluto bandir dal tinello, il seggiolone della povera mamma. sbarbaro, 1-132:
3-34: fanatici musicanti che al tempo della mia infanzia misero sossopra il popolo e
: ma che un versificatore invada la bandita della scienza? 3. ant
esiliato; sbandito; chi vive fuori della patria, perché colpito dalla proscrizione
doni, i-39: nell'anno duodecimo della fondazion di roma, il primo re fu
i perseguitati e gli afflitti che erano della patria,... facendo loro
a tempo per godere gli ultimi raggi della fortuna di suo padre; fu per
. cattaneo, iii-1-234: su le rupi della gallura v'era un popolo di banditi
incisioni e litografie di scene e rappresentazioni della vita dei banditi, che spargendosi per
immeritata, del resto, in grazia della quale chiunque veniva fra noi vedeva briganti da
delle mandrie brade, dei butteri, della malaria e dei banditi, che le bonifiche
, e rettore di nave sonnolento al tempo della tempesta, e come speculatore cieco,
era nel monimento, si lieva uscendo mezzo della sepoltura. firenzuola, 372: menatoci
messo in vendita questo asinaccio vecchio. della casa, 611: non istà bene alzar
in tempo s'udiva fra il brusìo della folla la voce stentorea di un banditore
: il poveretto comparirebbe meglio per banditor della fame che per uomo. segneri, iv-224
lett. it., i-62: amico della filosofia, con orgoglio non minore si
viabilità ed al sapiente ed armonico sfruttamento della terra. serra, ii-163: ecco gli
vittorie, dell'orgoglio e dell'anima della razza », « il poeta dell'imperialismo
un cultellino tutto intaccato, ed è della fante. pulci, 24-55: fece in
ogni duca / il suo vessillo; della guerra il bando / ogni giudice intimi,
m. cecchi, 14-2-3: a tempo della carestia si ha cura che la vettovaglia
bando, che a tutti i servi che della città fuggivano ed a sé venissero prometteva
per parte del duca in quell'ora della notte; e giugnendo il banditore a bandire
monimento, si lieva, uscendo mezzo della sepoltura. -farne un bando: propalare
denunziazione, fu fatta, egli era fuora della parrocchia. 2. proclamazione solenne
e autorevole annuncio (che bandisce cose della verità e della fede).
annuncio (che bandisce cose della verità e della fede). dante, par
lascio a maggior bando / che quel della mia tuba, che deduce / l'ardua
a maggior bando che non è quello della sua tromba, la quale deduce la sua
santo re è il signor del cielo e della terra, il quale...
cosa pubicamente manifestata, precedente il suon della tromba. vellutello [purg.,
dell'ultimo bando, dinanzi agli ultimogeniti della madre sanguinosa. barilli, 2-99:
barilli, 2-99: lo stravagante quartiere della stazione pullula di soldati del terzo bando
vestiti di panno bruno come i paesani della regione, e armati. 6
dichiarerà indegno di occupare i gradi sublimi della milizia. 7. proscrizione,
voglia era in bando, per l'odio della tirannia. boccaccio, dee.,
a buonamico dierono bando dell'avere e della persona. burchiello, 133: bando
burchiello, 133: bando hai tu della loggia buondelmonte, / barattier, baro
senza guardia, fugli tolta; e della persona ricevette bando. pulci, n-17
1-274: ulisse troppo / non rimarrà della sua patria in bando. foscolo,
di voialtri; ruppe il bando a rischio della vita, e mi corse dietro come
... sotto pena d'aver bando della libreria di cesena. a. f
ho io nel capo e su la punta della lingua! perché non è egli lecito
non è egli lecito a far un bando della lor gaglioffa vita. manzoni, 36
cacciaro la tarda luce; e l'ombra della terra aveva recate le tenebre al mondo
v. s. eccellentissima si rida della mia buassaggine, e me ne schernisca
male del fianco è lodato il cuore della bubola, e la cenere delle chiocciole.
colle gengive ne riceve sollievo nel travaglio della dentizione. = dimin. di
. tumefazione delle ghiandole inguinali, caratteristica della peste detta appunto bubbonica (e si
, e ch'è una conseguenza ordinaria della peste. chiamasi anche bubone un tumore che
allorché si considera come uno de'sintomi della sifilide; pestilenziale quando sopraggiunge nel corso
sifilide; pestilenziale quando sopraggiunge nel corso della peste. dicesi anche * enfiato, ciccione
qualche visita a venere. al buio della notte non giri se non allora che
. sassetti, 296: la porta [della capanna] è una cotal buca,
, di qua e di là del bianco della strada vedevamo delle larghissime buche, con
buca dove qualcuno si era appiattato, della dimensione di un corpo umano, e
le pareti fuligginose del camino e la buca della lucerna. 2. passaggio stretto
mette l'uova sue drento alla buca / della sua balia, che è detta clinica
sito di tanfo, dipendente dalla combinazione della 'muffa'. idem, 7-154: ne'nostri
fanterie tedesche tomo tomo tutto il margine della buca, a sédan. l'esercito francese
per quelli i quali in quel tempo [della peste] lavoravano fu gran vantaggio,
. -buca delle lettere: apertura della cassetta postale o praticata nel muro di
in via, / già surto fuor della sepulcral buca, / ci apparve un'ombra
perché sopra le zolle ed altre scabrosità della terra non vi si possono mai fermare i
, sm. bot. pianta monocotiledone della famiglia amarillidacee, comune nei prati,
dell'inverno e il primo timido bacio della primavera, creati dalla neve e dalla
taglio taglissimo continuato per tutto il dintorno della materia sconficcabile, solo col bucarne a
gadda, 145: le pallottole della mitraglia bucano i tedeschi come bucano gli
-bucare una gomma: forare un pneumatico della bicicletta o di un autoveicolo, di un
bugata, sf.). lavatura della biancheria, mediante processi di lisciviazione.
: lodo che nella più bassa parte della fabrica, la quale io faccio alquanto
che in significato generale io mi serva della voce bucato, la quale esprime propriamente
in casa in una volta senza l'opera della lavandaia. manzoni, pr. sp
le donne a mandar innanzi il grande bucatone della primavera. = lat.
comprimer le buccas, particolarmente nel tempo della masticazione..., e per comprimere
uso eccles. 'pane benedetto'(della 'milizia cristiana'). cfr. tommaseo
solamente da pochi giorni in qua dal tesoro della lingua castigliana del cobarrubias, dove leggo
ancora giovani; strato più interno e molle della scorza degli alberi. marco polo
la parte di fuori va al colore della buccia più sottile. d. bartoli,
: or che si ha a dire della ruvida, e scagliosa corteccia che tutto
anzi arma e difende?... della tenera e sottil buccia che glie la
già sporgonsi, già saltano / fuor della buccia in lor natia beltà. carena,
. guardisi che dal lato di fuori della marza se gli lasci la buccia. b
vede. carena, 1-451: la buccia della zucca ne ricopre la polpa o carne
: ho sentito distintamente la grana dolcissima della pelle e la buccia liscia della mela
dolcissima della pelle e la buccia liscia della mela. bartolini, 4-159: schiacciavo i
i torsoli e le bucce sopra un angolo della tavola, sapendo che il burattino affamato
celesti segreti, ci sappiano dalla buccia della lettera snoccolare i misteri ascosi. lambruschini
alla buccia, ma penetrino al midollo della religione. giusti, i-503: nelle cose
sanno e non vogliono andare più là della buccia. de sanctis, ii-394: questa
vizia il fondo. al di sotto della buccia rimane integra la sincerità dell'impressione
o più scabra, sotto la carezza della gratitudine, la sua vecchia buccia di
di villan cornuto. -essere tutti della stessa buccia, essere d'un pelo
pelo e d'una buccia: essere della stessa natura. pulci, 18-122:
quasi direi, nella buccia, il giorno della insti- tuzion sua [della accademia della
il giorno della insti- tuzion sua [della accademia della crusca] fu finalmente il
della insti- tuzion sua [della accademia della crusca] fu finalmente il dì 25
sassetti, 397: hanno le vermene della cannella una cotal bucciolina sottilissima di colori
colori diversi, secondo la complessione particolare della pianta, la posizione e 'l tempo e
gente: accorrono, all'urlo marino della buccina, e ai colpi di cannone
suo, trionfalmente, la clangente buccina della caverna. -a buccina: a
tumescenza adolescente -i trampoli e le buccine della scuola dannunziana. gozzano, 114:
,... enea divenne fondatore della romana gente del lazio. parini, 679
, 67: « il vocabolario della crusca avvertì che bucinare si usa quando
quelli che con buccine solevano dare il segno della battaglia. d'annunzio, iii-2-187:
genere di molluschi gasteropodi marini, della famiglia buccinidi, con conchiglia ovale
{ plinio, 9-61) 1 suono della buccina, corno sonoro 'e * conchiglia
e * conchiglia '(una varietà della porpora): da ricollegare a bucina (
[la vanagloria] è secondo la natura della cipolla, la quale quantunque se le
: buccio, fiore, quella parte della pelle, in cui è piantato il
o ch'ella sia come il seme della seta, che, fatto un suo bùcciolo
del brasile e dell'america centrale, della famiglia bucconidi. = voce
rotondo con un ovale, le buccole della montespan col chignone della pompadour. de
ovale, le buccole della montespan col chignone della pompadour. de amicis, i-272:
poi lo stentorion / contiene il miserer della cattolica. guarini, 327:
guarini, 327: nel fatto della buccolica, a moschetta non si può
cavalieri miei amici, intendenti delle cose della buccolica. gherardini, 99: saremmo
se nota non ci fosse la sua [della crusca] lessicografica e lessicologica sapienza,
732: ne viene che l'amore della buccolica si fa in tutti di altrettanto più
paio di orecchini... la fisionomia della vecchietta pigliava un rilievo maggiore.
di bùccoli e affogati nelle pieghe della goniglia. 2. dimin.
la signora adele coi buccolotti grigi fuori della scuffia di bucato. = dimin
[plinio], i-796: nella battaglia della presa di tebe, essendo stato ferito
d'oro. = dal nome della città di buharà, nel turkhestan,
uomo che vale; e voglio pure ricordarmi della carretta; e che bucherò molto fieramente
... vi rimangono i pori della pietra cavati, che pare spugnosa e
garzone accostare il foglio con la palma della mano contro la parete curva, vi spolverava
iii-392: soffiava senza gonfiare nel cannellino della piva: questa non era più di una
scheggiate. erano i segni del passaggio della guerra. -per simil. e al
*: per la forma a cono della rete. bucintòro (ant. bucentòro
le immagini mostruose che ornavano il taglio della nave (le polene). il
: in questo momento si udì il fischio della macchina, e i carrozzoni della ferrovia
fischio della macchina, e i carrozzoni della ferrovia sbucarono tutt'a un tratto sul
calzoni e germoglia tra i buchi / della maglia. piovene, 5-590: padre
beno che le spugne. -buco della serratura, della chiave, dell * uscio
spugne. -buco della serratura, della chiave, dell * uscio: attraverso
l'uscio, o non escano pel buco della chiave, e mi vengano a trovare
peccato che qualcuno non fosse al buco della chiave. di giacomo, i-780: ho
, i-780: ho guardato pel buco della serratura. baldini, 7-52: avrei paura
sogni filtrassero dalle fessure e dal buco della serratura per venirsi a mischiare ai miei
: dove passano le stringhe. -buco della tenda: da cui, anticamente, nei
forte al maestro di cappella dal buco della tenda: * e una, e una
del naso. -poro (della pelle). michelangelo, 36-60
dai loro buchi, ansiosi come fanciulli della novità, l'ascoltano sino alla fine in
., 19 (325): parlò della corte, del conte duca,.
palazzo, corrono per tutti i buchi della città a dirlo a tutti nella massima segretezza
se appunto la conoscesse tutti i buchi della casa. de roberto, 162: avendo
-entrarci, passare per il buco della chiave, passare, entrare, uscire
che non potesse passare per il buco della censura,... così scrivo colà
taluni che io lascio passare per il buco della chiave; e se tra questi vorrai
non c'entra nemmeno per il buco della chiave. -fare un buco nell'
vaglia non avrei visto forse il cartellone della pergola..., tu mi darai
, 3-73: s'affaccia al bucolino della chiave. saccenti, 1-2-37: non vi
fori che sono nei due margini verticali della fascetta a uso di allacciarla coll'aghetto
mi condusse su per il pendìo scabro della volta; e, giunti al sommo,
primitiva e serena e l'ambiente naturale della poesia bucolica; pastorale, idillico.
bucòrvo, sm. ornit. uccello della famiglia bucerotidi, ordine upupe { bucorax
buda1, sf. bot. pianta palustre della famiglia tifacee, le cui foglie servono
buda? '. = dal nome della città di buda (in ungheria: budapest
anche da paesi lontani, per la difesa della città contro i turchi (cfr.
fa indifferenti l'abisso del tempo, della razza e della fede. buddismo
abisso del tempo, della razza e della fede. buddismo (buddhismo)
volontà di vita che nel giro continuo della reincarnazione trascina gli esseri attraverso il dolore
ojetti, i-478: le tre religioni della cina, confucianismo, taoismo, buddismo,
panteismo fu talvolta mitigato da parecchi residui della fede primitiva, che lo resero più
, ii-91: che altro furono i buddisti della sacra india? che altro furono gli
.: a indicare insensibilità, astrazione della mente, puro stato contemplativo. serao
romana, occupavano i gradi più elevati della gerarchia buddistica e la fortuna di lui
bot. genere di piante dicotili, della famiglia loganiacee: arbusto con fiori piccoli
: a questo son buoni i budellini della passera e della capinera. forteguerri, 30-99
son buoni i budellini della passera e della capinera. forteguerri, 30-99: del
di ventosità, si dia il vino della sua [del ramerino] decozione e
ad un forame vicino all'ultimo nodo della coda, fa l'ufizio d'esofago,
i-31: se non fa a modo della mia sorella, / al poeta gli cavo
avere le budella in un catino ». della casa, 706: purché ti
, inarrivabile massaia!, sostituiva regolarmente della farina gialla di seconda qualità. moravia,
(docum. nel 1387), alterazione della più antica forma baldrei, attestata anche
potessi annumerare gli anni o i mesi della lor vita, come nelle come de'buoi
maipighi, i-502: le fibre carnee della milza le vedrà nelle capre e buoi,
bue d'oro: il vitello d'oro della bibbia. tasso, 3-57: verso
e invece i greggi si fermavano più alto della foce. piovene, 5-373: uno
, sm. zool. mammifero ruminante della famiglia bovidi, con corna di sezione
lastri, 1-3-191: migliore assai [della carne del bufalo adulto],
in ogni recesso e in ogni stanza della bastia brillavano le fosforescenze degli occhi notturni
, mi pare la più squallida imagine della miseria umana. giusti, iii-42:
bufera che sgronda sulle foglie / dure della magnolia i lunghi tuoni / marzolini e
le abitano, mentre imperversava la bufera della rivoluzione. manzoni, 38: noi
= voce toscana, da bufare, della stessa formazione imitativa di buffare; per
dal suo abito guerresco, apparve sulla soglia della casa come caduto dal cielo e con
ed ecco, atteggiato teatralmente nel vano della porta, contro il risalto d'una
e gli occhi che scintillavano da'buchi della buffa. 3. berretta fornita
è a lei il medesimo. = della stessa formazione imitativa di buffare * soffiare
, inf., 22-133: irato calcabrina della buffa, / volando dietro li tenne
., 22-133]: « irato della buffa »: cioè, crucciato da la
: puccio lamoni / stoccheggiando nel mezzo della zuffa: / e in pippo un tratto
bianchini, 1-121: a proposito della voce buffa in significato di burla,
compromettente. 7. nel gioco della dama, togliere il pezzo all'avversario
si ripone ciò che serve all'apparecchio della tavola; e qui potremmo contentarci di
colta d'ammirazione pel berrettino da viaggio della signora maio, un cosino di stoffa
del vento / fean la chioma fischiar della selva, / di san giorgio e del
de marchi, 440: facendo schermo della mano alla fiamma contro i buffi del
buffo, ch'era anche il burlone della compagnia, mandò loro dietro questo saluto
questo saluto: -lei sì che n'ha della grazia di dio! di giacomo,
tutti fummo pronti ad afferrare il buffo della cosa: lieti come d'una fortuna
per vestir d'oro un buffone! della casa, 550: chi si diletta di
del cotale, / nato per madre della tale, in piazza / fare il buffone
[il gatto] manomette il cappellino della signora, e il berretto del padrone,
in giudicar le regole / si debbano seguir della ragione. parini, 722: oh
poco importante pel mondo cattolico qual è quello della bibbia, tu non potevi qui
. casti, 12-60: la reai maestà della reggente / dopo i più seri affar
considera esclusivamente i vizi e le buffonerie della società. settembrini, 1-39: se uno
fatto materiale, sterile, il confronto della parola storpiata con la parola nella sua integrità
credimi, tito, per la buffoneria della natura. e. cecchi, 1-197:
avevan colpito, e ne descrivevano il modo della caduta, buffonescamente. i bracchieri desumevano
e sacrificato per mano di un sacerdote della famiglia dei taulonidi. del
buftalmo2, sm. bot. pianta della famiglia composte tubuliflore (buphthalmum salicifolium
il turchino caldo e insieme gentile della buganvillea m'awicinò al rosso appassionato
. gozzi, 1-404: e ippocrate maestro della medicina (chi lo crederebbe?)
', poi, per l'identità della pena, di 4 sodomita '(cfr
il pastore lasciava almeno, per compenso della stalla, una forma di cacio al capoccia
, lo veleno non caccio / della buscìa che tanto si favella, / e
in egitto, / e va pel fil della sinopia saldo / sanza uscir punto mai
, i-95: -aveste paura quella notte della piena? -eh! a dir di no
che un colore: / il colore della noia / e dei fiori di bugia,
fiori di bugia, / il colore della mia / giovinezza senza gioia. manzini,
non caggi in mortale [peccato]. della casa, 614: se egli anderà
, mentre sto scrivendo, alla candela della bugìa quel cerume della quarta specie,
, alla candela della bugìa quel cerume della quarta specie, e trovo che non si
infelice orazione bugiardamente avendo esaggerate le lodi della nazion franzese, acciò la verità avesse
: il dimonio è bugiardo e padre della bugia. dante, inf., 23-144
abbastanza per dire di conoscere il carattere della piccola lidia: impetuosa malfidata ironica bugiarda
, e per conseguente fai te indignissimo della grazia e liberalità sua. 4
: non ti ricordi, antonio, della bambina di quindici anni che reggeva il velo
104: per addietro, la forma della bugiarda felicitade basti esser mostrata; la
): contiguo però al muro laterale della chiesa... era un piccolo abituro
di un bugigattolo ricavato all'ultimo piano della casa, in fondo al corridoio che
bencivenni, 5-50: lavasi con l'acqua della buglòssa,... poiché n'
: fiori di borragine o del sonco o della buglòssa. = voce dotta,
. -anche: ammaccatura del fasciame esterno della nave. = = voce assai diffusa
certe casipole di povera apparenza, i resti della base rustica a bugnato dell'imponente
ture che correvano frastagliate a segnare l'angolo della casa. bugneréccia, sf. ant
. figur. cattedra da cui gli accademici della crusca recitavano le loro composizioni (con
trovaste a cenare insieme, asceso questo aringo della nostra bugnola. torricelli, 106:
dal- l'arciconsolo che più non leggesse della relazione, obbedì e scese di bugnola
gonfiare che uno fa per l'infiammazione della bile commossa. 4. dimin
gonfiare che uno fa per l'infiammazione della bile commossa. = acer
la finestra, così al buiccio in cambio della comare lo ricevesse. grazzini, 2-217
posta nel più buio e sozzo chiassuolo della città. foscolo, 1-392: d'epiro
: angustiato io vo per le fessure / della terra; nel sole io non allieto
ardeva il volto perenne / unto d'olio della pasta àzzima / e la buia carne
di germinazioni che fermentano nel buio rigurgito della morte. gavoni, 2-3: voglio restar
deledda, iii-854: scendevo nelle profondità buie della mia coscienza, cercando di rischiararle a
barbagianni, a certi civettoni chiarissimi partigiani della solitudine e del nottambulismo. costoro,
luce che diritto incontra / i figli della grotta, allor che al sole /
. pirandello, 8-94: l'interruzione della corrente elettrica... aveva lasciato
sbarbaro, 1-18: per penetrare il segreto della piazzetta muffita, mi cambierei col commesso
: non sapeva nulla intorno al contenuto della carta di cui aveva firmato la busta,
firmato la busta, e i figli della morta erano al buio peggio degli estranei.
6-59: l'acqua soffoca il grido della mia gola, cala / sulle pupille il
6. figur. confusione, ottenebramento della mente. berchet, 29:
. carpa. capitolo in lode della piva, xxvi-2-8: per mio giudizio
, sf. bot. genere di piante della famiglia gigliacee, proprio dell'africa meridionale
nazionalista gioberti, iii-93: la virtù creatrice della stirpe italiana promosso da militari.
è quasi il bulbo, occultato nelle viscere della terra. boulanger 1837-1891). 2
la tela a righe bianche e celesti della giubbetta d'allora, col taschino colmo di
di forma ovoidale adagiata nel solco olfattorio della base del cranio; trasmette al nervo
cui 5. marin. rigonfiamento della parte subacquea terbo detta per antonomasia il
bulbocàstano, sm. bot. erba perenne della / o vomita vulcano acqua fervente. leopardi
abbatbulbocòdio, sm. bot. pianta della famiglia tevano i nugoli del vapore, li
d'un fiore, che, nell'ordine della natura essendo straordinario, succede che buona
pea, 5-32: il nome della fabbrica è sulla colonna davanti [della
della fabbrica è sulla colonna davanti [della bicicletta], perpendicolare, solenne, sulla
, presso alla città di viterbo, della quale discende un piccolo rivo, lo qual
tra il pelame / del monte più sublime della testa, / quanto più mai potea
era, in origine, prodotto caratteristico della bulicano ne'litti medesimi. leopardi
(ononis spinosa): pianta perenne della famiglia leguminose, molto robusta, con
,... sono i nomi volgari della ononis arvensis. trovasi ne'campi montuosi
deliquio... le cagioni ordinarie della bulimia sogliono essere i sughi digestivi per
, ossia d'un male più truce della fame canina perché è accompagnato spesso da
. pavimento silenzio bulinato dal sottile crepitìo della fiamma e del metallo o altra
gran limitazione, ci diamo per contenti della loro industria. l. bellini, 5-2-102
muso è schiacciato le grosse borchie della copertina. e larghissimo, con
, iv-1-96: il rame l'attraeva più della carta; l'acido nitrico, più
più dell'inchiostro; il bulino, più della penna. 3. ant
d'oro massiccio, affibbiate bullonata sul tagliamare della paranza. alvaro, 12-104: con
dado avvitato sull'estremità filettata della vite. cicognani, 1-33:
! tre! -pensava a quel bum bum della macchina che le aveva portato via il
bot. genere di piante dicotiledoni (della famiglia sapotacee): arbusti o alberi
utili cotti alle purgagioni delle donne e della vescica. = voce dotta, lat
i luoghi inesistenti, a cui sul fiume della melodia l'anima anela pur dal più
bocchelli, 9-277: la cittadinanza metteva assai della sua urbanità e buonagrazia tradizionale nel
greco, i fondamenti e gli articoli della sapienza. p. verri, i-336:
buonamente, come il portinaio dall'appendice della sua gazzetta, come il fanciullo e come
non puoté buonamorte stessa con i conforti della religione. lorenzo de'medici,
di mandare in giro, sull'ora della febbre, poche pattuglie di cosi col
; la quale, sulla fede del risultato della perizia, dichiarava false le ultime volontà
confortata di truffatissimi agi e del sorriso della posterità. = comp. da
spiccio, più franco, quel buonasera della ragazza avana, da persona che non
eccitazione cresceva, servizio nella compagnia della misericordia. cresceva continuamente, come una macchina
la moralità cui era affidata la direzione della polizia. pubblica: secondo il
-squadra del buon costume: reparti della vande prelibate. forza di pubblica sicurezza
. doveva essere uno di quei classici banchetti della re = comp. da buono e
un troppo lui, cappotto grigioverde della nostra truppa, con un viso rubizzo
gran quantità; - anche: apprezzatore raffinato della bellezza a lungo, per molto
ma si ha pure l'uso antifrastico della locuz.). boccaccio,
/ -un panierin di ciliege buondì, / della insalata, e un mazzuol di spagheri
saluto, che viene rivolta nel corso della mattinata. - in senso analogo a
l'affaticarsi, con lo esempio buono della vita e col correggere e medicare i costumi
continuo costumi bonissimi, ed il rimorso della coscienza per la partita che fece da'frati
buoni ordini fondato, non ha necessità della virtù di uno uomo, come hanno
salutiferi aforismi, come il semplice insegnamento della natura. salvini, 39-iv-134: la città
non hanno il senso del dovere e della legalità? de sanctis, lett. it
consolazione di bacchiarle; perché andò, prima della raccolta, a ricevere il premio della
della raccolta, a ricevere il premio della sua carità. leopardi, iii-970:
degli altri che in tale arte [della scultura] gli passavano innanzi, con
perché io non ho mai auto dubbio della sua bonissima intenzione, ma mi dolevo
sua bonissima intenzione, ma mi dolevo della mia disgrazia, che mi arrecava disgusto contro
all'uomo il più immerso nella disperazione della felicità, e nella considerazione di essa,
descrivere le impressioni avute dalle buone grazie della bella in varie circostanze. de roberto
nelle buone grazie d'un influente personaggio della giunta provvisoria reggente in ferrara, s'
quali con buone parole gli umori mossi della moltitudine quietassero. ariosto, 295: mi
. castiglione, 404: il patron della casa, che giovane era, vedendola assai
che resti del tutto dentro a'termini della buona creanza il pubblicar colle stampe ciò
stimate... che sieno amici della vostra persona? oh! voi buoni
parolina all'orecchio, e dallo sparir della figlia, era discesa a veder cosa c'
* erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di trezza; ce n'erano
, bono, a cècce nella poltrona della sua sposina *. saba, 180:
e chi gli batteva con la palma della mano la schiena. -per estens.
quella terra che non era più quella della sua fantasia buona di sempre, ma tutta
volumi, che abbiamo de'buoni autori della lingua,... e se ne
. palazzeschi, 3-199: dal centro della propria condizione. - con riferimento adi firenze
ma come buoni cristiani e divoti figliuoli della sedia apostolica, da molti prelati e
apostolica, da molti prelati e altri della corte accompaporta minacciati, a raccoglier le
. pucci, ii-5: il primo dì della luna nacque adamo, e secondo il
e seguitò: che [i frati della certosa] non erano buoni a nulla,
buon a nulla non aveva saputo valersi della congiuntura, e si ritirava vilmente dall'impresa
., 20-45: io fui radice della mala pianta, / che la terra cristiana
, e ciò facendo, avea bisogno della sua vettovaglia, e che elli avea bisogno
sua vettovaglia, e che elli avea bisogno della maggior quantità che potesse de'suoi bon
li pontefici stessi nella distribuzione de'benefici della chiesa romana de'buoni tempi facevano professione
: io sono un vecchio gufo selvaggio della selva nera che adesso vuole diventare un
nera che adesso vuole diventare un pappagallo della buona società e farà le presentazioni in
e istruzione uguale a tutti gli altri della buona società. stuparich, 5-286: mi
ambedue gran campioni delle buone lettere e della verità. vasari, iii-125: ha dipinto
: ha dipinto la facciata del monte della pietà, dove ha fatto un gran numero
che distingueva quelli uomini grandi dal resto della natura, gli ebbero in altissima venerazione
altri scritti suoi, cultore veramente felice della lingua nativa e del buono stile. piovene
18. di qualità pregiata (i prodotti della terratempi lassù si chiamava un buon indirizzo,
e'figliuoli e confortare che per buono stato della città conservassino a piero el grado del
pregevole dal punto di vista estetico; primi della sua corte, che... bollissimo
): -adunque, -disse il maggior della brigata -sarà egli [il ronzino] buon
di qualunque storia; che la certezza della storia è diversa da quella della scienza
certezza della storia è diversa da quella della scienza. moretti, 34: or per
di molta pazienza onde sia salvo l'onore della loro scelta, e salva ad un
saper che e alquanto a cessare il disiderio della morte. livio volgar. [crusca
rimasero in questo piacere tutto 'l tempo della vita loro. e così ebbero bene e
queste opere virtuose, che la felicità della casa e dello stato non solamente non
grassoccia, sanguigna come la madre, amica della buona 25. con riferimento al
nell'ovile, ma con 1'awicinarsi della buona stagione e lo sgravarsi delle pecore
buon tempo, / quando ai dì della festa ella si ornava, / ed ancor
ma anche quelle più buone, colore della cera vergine. 29. bello,
amico. machiavelli, i-771: de'giuochi della fortuna io ne ho assai buona esperienza
», e soggiungesse « adunque egli ha della pietra focaia », senza ragione sarebbe
al ricco fidecommissario, di burlarsi impunemente della buona fede altrui e dell'onor proprio.
necessaria per la sicurezza e pel buon ordine della società? monti, iv-16: in
: di rado un popolo ebbe a capo della cosa pubblica un'eletta di uomini come
cosa pubblica un'eletta di uomini come quelli della vecchia destra italiana, da considerare a
loro amore di patria che era amore della virtù, per la serietà e dignità del
g. m. cecchi, 344: della nostra favola / saran dunque il subietto
. villani, 12-120: i detti della rocca con altri loro seguaci popolani l'
ma fu ben peggio quando, all'entrata della valle, vide un buon posto d'
buttasse a terra, tutti i privilegi della nobiltà e delle fraterie? carducci, ii-1-240
giornate che vostro marito toglierà dal conto della settimana! svevo, 3-901: ci
palazzeschi, 3-230: verso la fine della stagione, quando i meriggi si facevano di
di già i legni in mano per servirlo della buona fatta. goldoni, ii-670:
. monti, iv-279: l'accademia della crusca, questo reverendo oracolo della lingua,
accademia della crusca, questo reverendo oracolo della lingua, gode egli al presente di
fronte del capitano, sulla protuberanza sinistra della profondità metafisica. bocchelli, 1-i-82: «
bocchelli, 1-i-82: « il prezzo della farina non lo facciamo noi, ma i
senza scorciare o nascondere, col girar della piega, l'altra metà. redi
la buona, tirato da la fama della sua bontà e del suo sapere.
tutti parlavano colle buone e sottovoce. della robbia, 1-288: entrommi nella madre dicendo
gnarmi; mi premeva troppo l'onor della patria per abbandonare una bella compatriotta.
grande quieti; con l'autorità della presenza, e con le buone
di tiziano; gustava la vista più che della tela ironico).
, dice ella, non t'awedi / della transfigurata tua persona. lippi, 6-29
fare che li sieno fatte buone quelle spese della casa. sarpi, ii-119: il
. sarpi, ii-119: il decreto della riforma contiene... che il
cognoscere dell'assoluzione de ogni inquisito e della remissione della pena di ogni condennato da
assoluzione de ogni inquisito e della remissione della pena di ogni condennato da lui summariamente
caro d'abergare la sera fuori della città, per potere la seguente mattina fare
speranza di spingerlo a rivelare il fondo della sua assurdità. -messa ancora buona:
la francia, che anche nelle cose della fede e dell'anima, ella vorrebbe
10-135: distribuivano le coperte alla congregazione della parrocchia: c'era stato o no,
,... un buono scarico della selleria. -per simil. e
al diligenza; sul serio. ritiro della merce descritta su una data polizza g.
marina mercantile, che autorizza la consegna della buono. papini, 8-266:
emessi dal ministro di finanze pel servizio della tesoreria, sotto forma d'obbligazioni nominative
che anche a me piacerebbe di avere della virtù e della fede con molti buoni di
me piacerebbe di avere della virtù e della fede con molti buoni di banca per
in quattro o 'n dua, / o della bocca sua, / o d'altro
di mio nipote, sarete a parte della sentenza dolcissima che gli destino. foscolo,
dice esser bonissimo che l'uom in presenzia della innamorata finga d'essere imbriaco. aretino
animale / sul buon del desinare e della cena. manzoni, pr. sp.
piuttosto con agnese, la grand'operazione della sera. giusti, i-386: la mattina
[lorenzo] che voleva la cura della catena, filippo disse: -alla
perché i giovani che nascono col bernoccolo della politica debbono sciuparne almeno cinque o a
qualche volta grossolano, mancava di cognizione della lingua e de'costumi dei greci.
. si vede ch'era uno sfogo segreto della viuna confidenza domestica: il buon senso
sempre trasudato buonsenso da tutti i pori della pelle, come dicessero che per sedersi
e agevola alla conoscenza del vero e della scienza (cfr. fr. bon sens
, che furono fatti di essa compagnia della cazzuola il signor giuliano de'medici, ottangolo
gatto] costituisce precisamente un ramo cadetto della grande e illustre famiglia felis, lieve
elettrizzo, giro cantando per le vie della città fino ad ora tarda, e da
ghibellini, riordinorono i fiorentini lo stato della città; ed elessono dodici capi,
d'essersi, a sessantanni, innamorato della serva di venti... a cui
vive senza ideale / come un servo della vita. silone, 5-180: tuo
, che ancor essa vien dal concavo della luna. = venez. bovolo
bot. pianta annua o perenne, della famiglia ombrellifere, con foglie intere,
.]: buplèuro: genere di piante della famiglia delle ombrellifere,...
fa scoppiare. varchi, 18-3-74: della maniera del veleno non si dubitò già
lo che io feci conoscere al maestrato della sanità per falso. tommaseo [s.
quella luce fosca e notturna; qualcosa della bupreste o del cerambice quando, minacciati,
entom. genere di insetti coleotteri polifagi, della algarotti, 3-488: le imprese
se peggia nel bel mezzo della sala dove si radunano. carena,
la rappresentazione -voci magiche del burattinaio e della burattinaia! -e si sentiva insieme l'
subire tutte le noie e le servitù della commedia politica è una fatica bestiale;
alfieri, i-48: le scuole parimente della scherma e del ballo, mi riuscivano
la burattinesca trucità dei già celebrati romanzi della radcliffe,... come domani
dossi, 63: sebbene il cielo [della scena] stia pinto a un immacolato
= nome proprio del secondo zanni della commedia dell'arte: deriv.
. disus. strumento adoperato nella manipolazione della carta. carena, ii-106:
! il nome di belzebù sul far della notte e in quel terrore, e l'
. 2. simbolo dell'accademia della crusca; l'accademia stessa, l'
importanza alla nostra nazione qual è quello della nostra lingua. gioia, i-109:
non è passata per l'ultimo buratto della crusca. giusti, iii-138: andato
, 8-47: e pertanto alcuna scusa ricevette della disordinata burbanza e vanità. seneca volgar
vedersi trascurata come una bambina a dispetto della sua sfrenata bramosia di piacere. carducci
tollerare, a danno dei cittadini e della sua stessa autorità, la prepotenza burbanzosa,
esso [corvo] fosse ritenuto per uno della famiglia, e come con quel suo
hanno a servire dentro e di fuori della fabbrica, dov'è necessario tener su
/ la tozza e burbera / dea della festa /... / c'insacca
aria... da burbera pentita della sua beneficenza. -burbero benefico:
forse più generosa, certo meno sbadata della presente rivive nella figura di tutte quelle
burbera non mi costa nulla; quella della beneficenza vorrei essere in grado di recitarla
è tratta dal servirsi i ladri di mare della burchia per corseggiare. = deriv.
affermar forse che anco qui s'intenda della persona di v. s.,
, che fanno sempre corteggio al bucentoro della meretrice, erano intorno e s'accalcavano in
grosso burchio ondeggiante, verso tal parte della dotta bologna dove professori non sono.
suso, / e tragga l'altro fuor della burella, / che molto gli è
erano a mano / due leggiadre burelle della razza / del principe dicean di bisignano
, sm. stor. comandante militare della cittadella, della fortezza (nelle città della
stor. comandante militare della cittadella, della fortezza (nelle città della germania e
della cittadella, della fortezza (nelle città della germania e della fiandra). -al
fortezza (nelle città della germania e della fiandra). -al figur.: persona
importanza, e sono o paiono arbitri della cosa pubblica. = medio alto
... di libecciate, dalle finestre della mia casa livornese. paolicri, 2-145
, 2-145: fu in una sosta momentanea della buriana che all'uscio della casetta furon
sosta momentanea della buriana che all'uscio della casetta furon bussati colpi fret
.. si tiene nel quartiere più povero della città; e quindi l'allegria
che i suoi discorsi furono il fiato della camerata dell'orto de'rucellai, ed
calmi calmi dai mercati verso gli orti della periferia. -come ingiuria.
; stare all'occasione del tavolino e della bottiglia, sono cose che piacciono alla
in burla ziarla... della gentil burla fattami nella sua penultima,
scopa, e dando così agio essendosi avveduto della sua sciagurataggine, io gli mostrai d'
che di campagna tenevano allora il posto della lettura dei v. s. metta in
: ho preferito di essere gensapore agrodolce della vendetta. vittorini, 5-24: in italia
), catal. burla (seluoghi della sacra scrittura, sempre veneranda e tremenda,
impro- metto che non avevo voglia. della porta, 1-5: avendoti detto,
ricoperto, ascoso e sicuro il tesoro della bontade e veri- tade. sarpi,
si burlano del vangelo... e della vera filosofia. salvini, 39-v-78:
burlate delle autorità. voi vi burlate della chiesa e del governo.
vero, appena è mai che ne'bisogni della natura falliscano. alfieri
ossute, ornate di anelli grossolani, della pettinatrice avevano, in qualche momento, lo
. che riprende i modi e lo stile della letteio pertanto mi messi a fare incetta
burlesche ho trapassati i termini del ridicolo e della piacevolezza. redi, 16-i-193: quantunque
del rinascimento, il più popolare forse della nostra letteratura. b. croce,
goldoni, i-730: distribuite le parti della commedia, non si accorse la passalacqua
commedia, non si accorse la passalacqua della burletta; ma unita la compagnia,
per ischerzo, io ho quasi mal favellato della vostra golpaia. campanella, i-368:
burlevoli. salvini, 6-104: la compositura della favola, parte seria e parte burlevole
non sia detto in beffa e in dispregio della loro lingua; conciossiaché le maniere da
d'una critica superficiale e burlevole, della ingenua caricatura dell'epoca stessa. d'
. gioberti, iii-76: il valor della satira burbera od ironica, e della
della satira burbera od ironica, e della commedia, dipende principalmente dalla lingua e
riferisce alla burocrazia, proprio, tipico della burocrazia. -al fìgur.: pedantescamente
dunque prodiga la sua vita sul campo della gloria, mena i conquistatori in trionfo,
ai sotto-segretari di stato, ai capi della burocrazia, raccomandando loro il tale impiegato
secondo i mezzi, dagli infimi gradi della burocrazia e della polizia alle professioni liberali
, dagli infimi gradi della burocrazia e della polizia alle professioni liberali, al clero
, 1-167: in italia il problema della burocrazia non è più solubile dal momento
fornì [il piemonte] i quadri della burocrazia statale. la burocrazia piemontese si
, ai limiti e alla giusta valutazione della realtà effettiva. il piemonte aveva per
[una certa terra] al contatto della lingua... non s'unisce
alla riva e confessando d'esser stato cagione della sua morte, non volle più tornare
piacevami dopo la burrasca veder dall'altura della chiesa maggiore la marina ricomposta riflettere a
quasi gridando, per superare il fragore della burrasca. deledda, iii-714: tutta
medesima sperando di arrivar per essa al porto della felicità. alfieri, i-123: dopo
, senza interruzione, dopo le burrasche della gioventù. 3. figur. perturbamento
sia per governare talmente questa barca [della chiesa] che, non ostante qualsivoglia borrasca
! idem, xiv-81: le burrasche della mia vita sono per un poco cessate.
era giusto, don abbondio parlò anche della sua burrasca. giusti, 2-91: io
quindicennio dell'unità; né il salvamento della nave, che poi si fece,
c. dati, 161: apelle ricordevole della corsa burrasca, si vendicò in cotal
burrasca, si vendicò in cotal guisa della calunnia. 4. figur. collera
tu hai paura del lavoro, hai paura della povertà; ed io che non ho
mi contentai del rimedio dell'aspettare e della pazienza -se non che la notte annu-
pulito alberghetto ch'era di poco fuor della strada. manzoni, pr. sp.
foglie / burrascosa regina / la quercia centenaria della china. morante, 2-361: il
anche il caso interessantissimo del nostro presidente della camera, che in un giorno che si
seduto su uno scoglio eccitando a contatto della natura i suoi burrascosi pensieri.
latte, la burriera, il vaso della marmellata. burrificare, tr. (
mediante lavorazione e sbattimento a freddo della panna: di colore bianco-giallognolo, di
i quali si vedono offuscarsi le ombre della sera. manzoni, 33: dalle magioni
. cattaneo, iii-1-14: sul fondo della scena le nude e dentate vette del
nude e dentate vette del resegone e della ghiacciaia di moncòdine..., belle
bursèra, sf. bot. pianta della famiglia bur- seracee (propria dell'america
le piante dell'incenso, dell'elemi, della mirra, del balsamo della mecca,
elemi, della mirra, del balsamo della mecca, ecc.).
: avea accattato un cavallaccio di quelli della tinta di borg'ognissanti, che era una
mo- stardo che si allontanava al trotto della sua buscalfana, fra le siepi.
pescarie e beccarie e tutti i magazzeni della città per buscar buoni bocconi. brusoni,
quattro i figli sui. / eran tre della regina: / era l'altro un
le dita cotte spellate dall'acqua bollente della filanda, che mi cascano a pezzi per
ad udire postandomi coll'orecchio alla serratura della sua porta. verga, ii-24: tanti
le passavano nell'inquietudine d'una visita della polizia politica, coll'orecchio teso.
in presenza del pubblico, fa parte della pantomima del venditore. alvaro, 4-53:
, i-326: gli andava a buscare della paglia e del fieno di notte.
gran brav'uomo, e gli allievi della scuola fanno bene ad essergli riconoscenti.
sette / al giuoco delle corna o della mora, / o nasconder più in quella
173: si sorteggiavano i pezzi [della pagnotta] con il tratto delle dita
busnaga, sf. bot. erba annua della famiglia ombrellifere (ammi visnaga)
non avere delle busse, gittòssi fuori della cappa dell'abate, e dando tra quei
ripassava per il corridoio davanti alla porta della camera di antonio, vi si strofinava
capoccia ad informare il padrone sulle faccende della terra, e ritornavano indietro. i vecchi
, 3-3-200: fu bussato l'uscio della mia spelonca, e uscito fuori, vidi
delle bussatine, col pomo d'argento della sua mazzetta di ebano. il silenzio
sulla nuca dolci bussatine con la palma della mano. « e gli studi? e
che il busso agli orecchi pervegna / della percossa, in sù tornato il brando
cittadini potenti, e molto si dolevano della nuova posta. idem, 102:
urtarsi? algarotti, 3-366: il finimento della chiesa non è male immaginato, la
2-31: a questi adoni col mal della pietra / amor saltella intorno,..
maneggio, gardenia all'occhiello, il marito della trapezista aspettava. baldini, 6-165:
aspettava. baldini, 6-165: l'ombra della bandiera che garriva sul castello era la
cielo. moravia, v-419: dalla bussola della portineria,... una guardia
e incavato in cui scorre liberamente il fusto della vite del torchio, e lo tiene
essendo che qui ne'nostri paesi l'ago della bussola declina verso greco quasi tre gradi
la nave in mare, e la grandezza della carta s'ha da confar con la
la bussola o calamita, l'uso della quale intorno a trecento anni sono solamente
muratori, 7-ii-31: che l'invenzione della bussola nautica colla calamita sia da attribuire
fosse noto questo mirabile ed utilissimo arcano della natura. algarotti, 3-10: il
stima, ad essere intersecata dillo azimuth della declinazione della bussola, che cade da
ad essere intersecata dillo azimuth della declinazione della bussola, che cade da l'ouest
tubi di scarico dagli apparecchi più vicini della squadriglia. -bussola di rotta:
ago calamitato, determinati dal campo magnetico della corrente in rapporto col campo magnetico terrestre
/ dell'occhialetto / profila i termini / della distanza / tra la goffaggine / e
son certi giachetti ed angelini, / della bussola quinta paladini. a.
cose, una certa scelta di quei della prima bussola. tasso, i-222: non
roberto, 62: la sua nobiltà era della quinta bussola, non solo incapace di
voce; vittorina si regola colla bussola della zia. -andare a bussola di
pretenzioso scaldino, traforato e policromo, della padrona di casa. fracchia, 415
non lasciandosi più sviare dal mero suono della parola « libertà », uso vocale del
dove, tra articoli e bozze di stampa della rassegna, aveva ficcato un fascio di
andava per la città dietro la carretta della spesaviveri, vestito di tela e con
andar sì come / andavan gli altri della trista greggia. intelligenza, 125: or
alla valle. castiglione, 114: della forma del corpo sto io alquanto dubbioso
1-55: vedeva... il tallone della sua scarpa esiguo e forte, che
carte... emergono dall'orlo della tavola, in una nube di buon umore
di capelli in mezzo alla fronte - della ragazza senza le braccia e senza le gambe
di sicilia, il busto a fiorami della donna amata. gozzano, 505: il
nulla ci scopra a lor, pria della fiamma / divoratrice dell'esangue busto.
degli ultimi tuoni, le chiome nere della tempesta diademata di fólgori si smarrivano di
giacimenti naturali o fra i prodotti secondari della raffinazione del petrolio (ed è usato
preparare emulsioni e per favorire la vulcanizzazione della gomma). = comp.
sull'acetilene) per produrre derivati della cellulosa, materie plastiche e vernici.
e gli altri ingredienti bisognevoli al vitto della giornata. dossi, 36: il direttore
di gnocchi butirrosi e il volto di magnolia della bella violante, non sapeva che si
244: si levò su il maestro della nostra nave, et preso in mano un
. canti carnascialeschi, 1-166: della buttagra assai perfetta e buona / abbiam
: chi vuole invece conoscere le idee della gente, può leggere, credo,
, ebbri, buttano l'odore acuto della loro ubriachezza. palazzeschi, 5-106:
buttavano foglioline verdi, mi venne voglia della campagna. pratolini, 2-499: i
? monti, iii-247: il maximum della tassa è limitato, per quel che
buttasse a terra, tutti i privilegi della nobiltà e delle fraterie? carducci,
b. croce, iii-22-105: quelli della destra, che erano austeri e avevano
guanti, due o tre lineette della sua bella scrittura da signora su di un
lui, buttava a mare i responsabili della notte dell'apocalisse. -buttare i
una colpa, un periodo poco lieto della propria vita, un'esperienza dolorosa).
di pesci) che convengono a portata della rete; luogo dove occorre tendere la
anche al figur. p. della valle, i-325: e perché il ghiaccio
affatto uguale, dànno anche un poco della medesima acqua pulita sopra il ghiaccio dentro
hanno fatto bene a mandargli a dire della malattia della ragazza; che in quanto
bene a mandargli a dire della malattia della ragazza; che in quanto a restar
purché la su'ragazza fosse restata sempre della medesima idea di volergli bene. di
volto. 2. maculatura bruna della buccia di mele e pere.
o incavature tonde che fa il ferro della trottola, che percuota altra trottola, o
fanno vista di maravigliarsi, facendosi il segno della croce. pulci, xxx-n-8: squasimodeo
. viani, 14-43: il delfino, della dimensione di un toro, col grugno
ce n'è del pesce nel buzzo della rete e di quello fine, ma c'
1-150: gli schizzinosi basiscono al banchetto della vita. -né allo stomaco dèi far
in seguito alla con quista della città nel 1870 e al trasferimento
città nel 1870 e al trasferimento della capitale); persona rozza, ignorante (
ii-301: egli mi parlava di sé, della sua famiglia, che era di buoni
morbidi si mandan fuori, de'popoli della toscana proprii si posson dire: perciocché
delle onde elettromagnetiche, e in particolare della luce nel vuoto. -°c.:
vigore nei paesi germanici e anglo-sassoni) della nota * do '. 8.
in generazione (prospetta un'interpretazione simbolica della creazione e della natura).
prospetta un'interpretazione simbolica della creazione e della natura). caro,
, 3-799: non inferisca che la sufficienza della magia caldaica sia uscita e derive da
altro, che una secreta ispo- sizione della divina legge ricevuta da mosè dalla bocca
, mediante la quale, per forza della virtù de'nomi,... si
vidi da vicino saturno, l'astro della cabala, grosso e lampante, colare dal
dell'astrazione, talmente che hanno fatto della stessa teorica delle belle arti una cabala
collo torto, e con l'arte della sua cabala, fece quasi credere a
fin divenuto a sessanta anni la vittima della pedanteria, perdendo il suo tempo e
aspettate che dissemini di voi che avete della teorica, ma non valete in pratica
potrete passare la vostra vita al coperto della cabala. parini, 981: sono stomacato
981: sono stomacato dell'avidità e della cabala degli stampatori. beccaria, 1-183
discorso sugl'intrighi, e la necessità della cabala, e come questa sia quella cosa
inutilità anzi dannosità del vero merito e della virtù. tommaseo [s. v.
... non sapeva tutta la cabala della cambiale. bocchelli, i-477: avrebbe
cognizione piena e per così dire sfolgorante della inettitudine artistica sua. = dall'
si diffuse nella cultura umanistica con pico della mirandola (1463-1494). cfr. fr
. ant. discepolo dei sommi maestri della cabala. garzoni, 1-251: certi
. (plur. -i). studioso della cabala, autore di opere della cabala
studioso della cabala, autore di opere della cabala. leone ebreo, 248:
cabalisti, ma tutte e tre le persone della propria divinità. leopardi, 967
pratica l'arte o la presunta scienza della cabala divinatoria. bruno, 3-181:
altrui pensieri, conciossiaché avesse in sé della reticenza venerabile, e dell'arcano,
che i marsilii ficini, i pico della mirandola e sì fatti astrologi e cabalisti
3. colui che ricava, per mezzo della cabala, i numeri del lotto.
e, se per sorte si parlasse della scienza caballistica, udirei volentieri da un
il morto non è morto in virtù della parola cabalistica: non consta. giusti
, 10-325: oggi sotto la tettoia della stazione di pisa, suh'immensa bocca
d'elba e nelle rocce laviche della campagna romana). = voce
dei cristalli). la sostituzione della l con la 6 è dovuta
: la cabina, ricavata nella parte alta della poppa, era la sola di tutta
diversa o la connessione di più linee della stessa tensione. rigatini-cappuccini, 178:
adagio col camion degli attrezzi e quello della cabina sonora. -cabina di proiezione:
plur. m. -ci). proprio della cablografia. cablografista, sm.
cabotaggio è uno dei più poderosi agenti della circolazione della ricchezza, e quello che
uno dei più poderosi agenti della circolazione della ricchezza, e quello che più direttamente importi
per cui la prora è più alta della poppa; impennare. = fr
cacàlia, sf. bot. pianta della famiglia composite tubuliflore (originaria dell'asia
lettere, ai cacamillesimi, agli speziali della letteratura... io non ho
, sm. bot. pianta sempreverde della famiglia sterculiacee (theobroma cacao),
a latte o acqua calda la bevanda della cioccolata. -anche: i grani del
mandata dalle indie, che fa la base della cioccolata, e le dà il nome
involto in un baccello, ossia guscio, della figura presso a poco d'un citriolo
caccao; del grano e del maiz, della segala, dello zucchero e del caffè
cacao (ed è usata nella fabbricazione della cioccolata, e anche in cosmetica e
quattro versi, e gli appiccai nel cantone della chiesa, dove si pisciava e cacava
quelli che passano. diventiamo la fogna della città. ci lasciamo cacare dentro la
familiare e infantile: e la reduplicazione della sillaba ne indica la formazione espressiva)
per maladetta disgrazia mi assaltassero le furie della cacarella, prima che io mi fossi dislacciato
che voi avete / così fatta paura della moglie. guarini, 333: -bisogna dire
. famiglia di pappagalli dell'australia e della malesia, dalle dimensioni simili a quelle
che mette nella bocca, sente il sapore della cacca: continuando così, morirà.
si diletta quasi esclusivamente del cembalo e della caccavella, due strumenti che dànno rumore
di stato e per politico di cervello. della sua infarinatura scotolata facea gnocchi, maccheroni
ella diventa crespelli, cacchiatelle, pan della bocca et similia. 2.
cucchiaio, / ed è la distruzion della vernaccia. note al malmantile, 1-271
a ristringere da quella parte la figura della cacchiatella, la qual figura nel restante è
). cacchiatèllo, sm. grumetto della cioccolata. = voce registr. da
càcchio1, sm. bot. primo tralcio della vite; germoglio. = dal
socievoli e lodati come tali). della società non glie ne importa un cacchio:
delle pecchie. 2. punta della piuma nascente dei gallinacei. 3.
e con le voci da ogni parte della selva fatte smacchiare e correre a drappelli
sanguigni, da cui traluce insieme l'ardore della preda e il terrore della caccia.
l'ardore della preda e il terrore della caccia. giusti, i-370: nell'inverno
che arrivano d'inverno su tutti i mercati della toscana, son presi da questi tali
di pescara, poiché il sapor selvatico della lepre gli risaliva su per la gola
era ancor presto per farsi un'idea della piega del tempo. non freddo eccessivo
: e adesso non c'era ragazzetto della sua età che col fucile subacqueo andasse
cinesi non han cosa che più abboniscano della guerra: e dicono che il mestier
salvini, v-410: vedine la descrizione della sua astuta caccia dei topolini in plinio
addietro per strada. ma il grosso della comitiva era già dentro a rinfrescarsi.
caccia, sembra, di tutti i nemici della scienza e della cultura. alvaro,
di tutti i nemici della scienza e della cultura. alvaro, 9-183: l'indiano
, 7-27: pregava lo re e'capitani della schiera non si partissono né seguissono caccia
atteone significa l'intelletto intento alla caccia della divina sapienza, all'apprension della beltà
caccia della divina sapienza, all'apprension della beltà divina. de sanctis, lett.
sul tema di madrid... parlò della corte,... delle cacce
12. sport. nei vari sport della palla, ciascuna delle fasi della partita
sport della palla, ciascuna delle fasi della partita; ciascuno dei punti segnati inviando
fine, elegante, corretto, ma vizioso della caccia grossa. e un giorno
: le direzioni comprese fra i traversi della nave passando per la prora. -in
legatore era molto compreso di sé, della propria importanza: eppure, nello stesso
, 2-101: i fanciulli, presa della mota e dei sassi, cominciarono gridando al
convenne passare ben tutto il primo anno della mia vita letteraria, e sempre dar
e lombardi, e 'l gran furore / della sua gente rotta e posta in caccia
4-2-56: portatane a'suoi la nuova [della morte di riosogi], a'nostri
cima a fondo, dando il carico della lettura a giorgini che è maestro; poi
: cacciaccavallo, il modello più antico della chiave d'albero, oggi sostituito da congegni
bibbia volgar., i-136: arrècami della cacciagione tua, e fa gli cibi
mi può essere contro, quello che della cacciagione dicesti, che rimane a quel
baretti, 3-347: e's'hanno della cacciagione in copia: pernici, fagiani
quella cucina: cioè dei gnocchi e della cacciagione di uccelletti. palazzeschi, 3-29
2. disus. l'esercizio della caccia. simintendi, 2-1-165: mescolava
campato dalla lunga cacciagione, dell'acqua della chiara fontana. boiardo, 1-6-52:
era ingannata, / bevendo al napo della incantasone; / ed era in bianca
, 23-134: e tu dea reverenda della cacciagione / comandatrice. 3.
oppiano su 'l principio del libro quarto della cacciagione de i pesci [ecc.]
cavalcanti, 3: elessi di scrivere della divisione de'nostri cittadini; e d'onde
l'uno all'altro guido / la gloria della lingua; e forse è nato /
più aiuto si abbisogna a difender la varietade della preziosa masserizia. g. villani,
e ammazzorono messer giorgio con tutti quegli della sua famiglia e con molti altri suoi
padre era un gran servitore ed amicissimo della casa de'medici, e quando piero
costo dell'ultima edizione del vocabolario [della crusca], e con questo tur-
, ii-243: egli sarà segnato / della profonda ruga, / ma avrà nella carne
avversari nel primo procinto. e crescendo della gente dell'oste la loro forza,
, 98: uscii dunque pel ponticello della scuderia, e via a gambe traverso a
, popolazioni intere, un tempo orgogliose della loro civiltà, erano cacciate in fuga.
del tempo, ma sì bene quello della virtù e prudenzia loro: perché el tempo
prigione, sotto al naso degli sceriffi e della polizia; cacciata in un'automobile e
foco] subito discaccia le oscure tenebre della serrata cucina. sannazaro, 5-89: il
antri marini / altin- calzato scalpito / della zampa che caccia / polve e sassi
, e il crudo arnese straziò le carni della cervice agile e possente di delfino.
il mio sangue fra le ultime strida della mia patria. manzoni, pr. sp
ché, incontrando sull'uscita un pollo della moglie di fausto, con un lesto e
strozzò, e cacciò nella capace tasca della giacca alla cacciatora. cassola, 2-452:
disperato di traviarsi soletto fra le tenebre della notte e, cacciatosi nel più folto
le scale arrovellato, pensando alla temerità della polizia, che si attenta a ficcare
il naso fino in casa di un presidente della corte di assise. c.
giusti, 2-205: nel mare magno della capitale, /... / ove
5-58: ora bisogna svoltare nel sottoportico della canonica, cacciarsi alla cieca in un buco
energumeni, si cacciarono tra le stanghe della macchina, avanti e dietro. cicognani,
è cacciato addosso anco il diavolo nemico della salute, è un vero miracolo se
tide. tombari, 1-86: la sera della sagra avevamo la cacciata e s'
, che erano dell'animo di giano della bella, però che parea loro,
che parea loro, fussono stati dolenti della sua cacciata. m. villani,
discordia nacque o fu inasprita da'casi della compagnia di gesù, cedette alle continuate
ad essere rubatore delle strade e nimico della corte di roma. lorenzo de'medici,
danni sofferti, procedere ordinatamente nella via della libertà. nievo, i-ii:
s'asciugò il sudore con una manica della cacciatora e continuò. jahier, 89:
a modo suo e quando toma gli zampetti della lepre sbucano dalla cacciatora. bocchelli,
queste teste simboleggiare, sopra la testa della luna si potrebbe porre una luna crescente
ché, incontrando sull'uscita un pollo della moglie di fausto, con un lesto e
, strozzò, e cacciò nella capace tasca della giacca alla cacciatora. vittorini, 1-18
con bel nodo stretto / tenea raccolto della gonna il seno. guarini, 64:
vedendosi apprestata una morte per le mani della turba de'cacciatori ch'era più addentro
, / fra la baccante gioventù festiva / della bella progenie di quirino / sovra cocchio
stoppaccio medesimo, tanta è la violenza della polvere nello sprigionarsi. nievo, 1-150:
ricoveratori dello stato de'neri, e cacciatori della parte bianca. boccaccio, i-321:
l'apparecchio] esposto anche al fuoco della fucileria e delle mitragliatrici. due cacciatori
simmetrico, che si adatta al taglio della testa della vite. calvino,
che si adatta al taglio della testa della vite. calvino, 1-290:
, 1-290: l'avanguardista fornazza, uno della statura di duccio, ma magro e
tonica, preparata con frammenti del legno della mimosa catechu (con la quale,
, e mangiavano all'osteria in compagnia della moglie e dei figli.
i pantaloni, e sotto gli occhi della madre e della sorella, impaurite,
, e sotto gli occhi della madre e della sorella, impaurite, si rivestiva,
: si tagli l'orbacca dello sterco della capra, cioè il cacherello della capra.
sterco della capra, cioè il cacherello della capra. caro, i-133: per
: troverai unto bisunto e cento cacherelli della gallina mia. = deriv. da
nelle parti carnose, particolarmente dal pallore della faccia, dalla perdita delle forze,
i soli contrassegni d'una disperazione, della quale non trovereste la simile nei cuoricini cachettici
non trovereste la simile nei cuoricini cachettici della città. ojetti, ii-413: i poveri
celebrò nelle sue favole i dimoiti moti della psiche, con una libertà che resulta
di que'rimedii che giovano al male della cachessìa. = voce dotta, lat
kaki), sm. bot. pianta della famiglia ebenacee, originaria del giappone e
famiglia ebenacee, originaria del giappone e della cina settentrionale alta fino a 8 m
e sm. tinta giallo-terra, caratteristica della stoffa per divise ed abiti coloniali.
deriv. dall'indostano khaki 1 colore della polvere ', dal pers. khàk
ma sogghigno o cachinno. quanti potessero della presenza loro solleticare la sua vanità,
tuo gran cacio di luni nella caciaia della tua parola; e andiamo a rileggere
cacio nella trappola, cioè fanno cosa della quale debbono, senza potere scampare,
di cacio, e le porterai al capitano della loro compagnia. verga, 4-114:
bottiglione di vino. empirono la tavola della locanda. fucini, 433: si maschera
pernodrirci... parecchie sono le cagioni della cacochimia: l'uso abituale de'cibi
. 2. disus. difetto della voce; insufficienza o imperfezione degli organi
, proveniente da qualche difetto negli organi della bocca e della gola. = voce
qualche difetto negli organi della bocca e della gola. = voce dotta, dal
. genere di piante succulente, della famiglia cac- tacee, con fusto
si mangiano parimente, ed il catto della cocciniglia (cactus cochinillifer), ove
prorompono spinosi e duri dal ciglio dirupato della strada. laggiù, traluce di mezzo
del cui bel cacume / gli occhi della mia donna mi levaro. boccaccio, 1-84
i-223: abbiamo finalmente tutto il corpo della poesia. ma come perfezionarne cadauna parte?
cadavero nel muro esteriore accanto la porta della chiesa. nievo, 1-83: la poverina
di pubblica sicurezza che l'aveva arrestato, della stanza dove era successo il fatto,
conoscevano che una signora senza l'anima della castità, che la rende odorifera al
legato al fare / e alla grammatica / della comare, / vi cita il genio
nella coscienza di sé al soffilo creativo della filosofia; un cadavere che non voleva
un pallore cadaverico e bagnato del sudore della morte, smaniava, disperata. borgese,
, toltone il condimento... della sete, riesce meno soave...
3. macabro. fed. della valle, 71: o non succeda pur
folgor cadente annunzio apporte. fed. della valle, 125: se pietra, portata
cadenti qui presso alla terra col moto della luna. foscolo, 1-428: il dardo
e dirotte, / sotto il cadente ciel della notte. oriani, x-21-112: le
placida notte, e verecondo raggio / della cadente luna; e tu che spunti /
e cadenti ed asciutte / dall'umor della vita e stanche e gravi. f.
questa fu adunque la rancida e cadente vecchiezza della lingua latina. baldinucci, 7-55:
, smorta smorta, cadente sul fianco della sua compagna, il vecchio umile fraticello
grandi, i-i-ii: la cadente del pelo della sua acqua aveva di declive, nel
, anzi menomo diletto nella conformità regolare della loro cadenza, cioè nella rima. de
letteratura si era annunziata con la soppressione della rima. alla terzina e all'ottava succedeva
si appoggia e si posa nell'unità della coppia finale, con una cadenza che dà
erano più le cadenze del verso che della solfa e più le fughe del cantato
parole del dialetto tedesco, senza perdere nulla della loro vispa snodatura. d'annunzio,
cadenza del remo; e lo strepito della festa parve infinitamente remoto. pirandello,
melmosi, filtrando fra il bianco umidor della luna, / in soavi cadenze di
di cotesta canzone, che nella lenta cadenza della sua cantilena da cantastorie finiva d'addormentarli
, 7-21: balilla per quattro al suono della fanfara: « cadenza! passo!
con dissimulata attenzione, le forme fisiche della diva e le sue cadenze, il suo
di peplo: non fosse stata la brevità della gonna che le mode imponevano.
largo è magnifico del genere di quello della sonnambula. boriili, 1-161: è nei
1-90: egli marciava ormai nel mezzo della strada, con passi cadenzati secondo una
musica udita da lui solo, sull'orlo della battaglia nascosta ch'era senza fanfare e
di donne / s'avanzano le copritrici della semina / ribattendo i lunghissimi martelli.
del popolino era per le strepitose marcette della « banda nova »; e di noi
: virgilio mi venia da quella banda / della cornice onde cader si potè, /
e desiderava saziarsi delli minuzzoli che cadevano della mensa del ricco e nessuno gli ne
] imparare a stare sopra un canto della tavola, mentre si cenava, con una
pozzo, se ne ode il suono della percossa che dà nel fondo, non
mano e verrà a tagliarmi le canne della gola. manzoni, pr. sp.
meno / che non la foglia al tocco della brezza. quasimodo, 1-48: l'
. -anche al figur.: il fiore della bellezza, della gioventù. iacopone
.: il fiore della bellezza, della gioventù. iacopone, 25-50: caiote
, per cieco / malor, condotto della vita in forse, / piansi
si sarebbero aggricciate ai primi fiati agri della zolfara, aperta lì una come bocca
, viii-17: nulla è muto più della strana strada / dove foglia non nasce o
(92): in questo il colpo della spada cadde in su la spalla al
sia tenuto de'più valenti uomini della città. bandello, 1-24 (i-305)
la virtù abbandonata e dissimulata la luce della coscienza, è più morso da tal pensiero
e cadere con strepito, la spada della legge a conforto de'buoni e ad esempio
: voi, che avete il governo della nazione, sapete molto poco, quando non
sì che l'elezione cada sulle persone degne della vostra confidenza, senza alterare l'apparenza
vostra confidenza, senza alterare l'apparenza della libertà. manzoni, 163: quella
profitto di un ordine o di una classe della nazione, gli effetti più spietati del
la gente fosse uscita di casa spaventata della solitudine. -dei rintocchi delle campane
la cena, cadevano le sette ore della notte, passò a conturbar l'allegrezza di
noncuranza distratta, facevano poi il giro della città. montale, 50: le parole
, possiamo parlare di tutto >. baratro della presente calamità. anguillara, 4-356: qual
cadono i larghi lembi / violacei della sera / con un odor un'
annunzio, iv-2-157: mincio a trattare della fanciulla la qual si comincia l'inferma,
pure alcuna l'orgoglio degli scienziati ai tempi della mia giovinezza, imaginazione di venereo compimento
potevi incappare in dire l'effetto della prosa egualmente che della poesia.
dire l'effetto della prosa egualmente che della poesia. alcuno [lacciuolo]
, 340: credo sia vero la grandezza della chiesa, cioè maggiori delitti; e sotto
un'azione che cada sotto un giudizio della moralità. leopardi, ii-17: le
vico, 96: gl'interpretri antichi della ragion civile erano caduti dall'alta loro
: l'aver ella ammesso all'onore della sua amicizia un uomo che non ha mai
nel dì susseguente cadesse la gran solennità della purificazione di nostra signora, della quale
solennità della purificazione di nostra signora, della quale era intimissimo servidore e figliuolo.
7-89: ed è notevole che questo periodo della moda venga a cadere proprio in un
proprio in un periodo di nuova scienza della psicologia, quella che studia i traumi e
tirate dal centro a tutti i punti della corda ab, sola quella che cade
bestia distesa, una loro manovra singolare della quale non cade acconcio parlare.
sapete che, caduti una volta nelle mani della giustizia, non se n'esce senza
soverchia buona fede, cadde presto nelle unghie della polizia tirandosi appresso i suoi amici.
mi muove il vedere nell'eclisse totale della luna, doppo che ella si è immersa
ch'era rimasto il luogo più pulito della casa; si mise poi a spazzarla,
metri che li dividevano, la lunghezza della chiesa, stabilissero una lontananza altrettanto fisica
essendo natura di ogni vivente l'amore della propria felicità, prima cadrebbe il mondo,
(443): evvi così tosto della memoria caduto le violenze fatte [alle
e del verso, senza parlare poi della snervatezza dei pensieri. -cadere di
la mano di colei che amava più della vita e che sapeva di dover allora
cadere, talvolta, assopita, nelle braccia della poltrona, fu la madre e non
., tanto disordinatamente usò il diletto della sua bellezza, che cadendo malato,
diede fine colla sua morte alla sollecitudine della guerra, e a'pensieri del regno e
e a'pensieri del regno e ai diletti della carne. petrarca, 85-14: e
di sua man cadero i i figli della morte, e a'lor gridi / gormallo
pure intenzioni, col più caldo amor della patria; non mancando di coraggio,
di parole imparate / sotto le armi della vita. pavese, 4-183: «
distrutti, popolazioni intere, un tempo orgogliose della loro civiltà, erano cacciate in fuga
quando si apriva il velario sul mondo / della mia fanciullezza, accorsi come / ad
puoi credere; meno poi di quelle della signora piacentini. mi credè ragazzo,
caduta prima, poi venne il turno della più piccola. 19. figur
irrompere nella sala, irrompere in casa della signora,... gridare e minacciare
, caddero perché sprezzanti del popolo, della cooperazione, delle credenze, della semplicità
, della cooperazione, delle credenze, della semplicità, degli utili, delle memorie,
trovar modo di comporre la grande quistione della sicilia, non cadde ma si trasformi
vita de'quali immaculata sostenne le battiture della fortuna da non comportare? la selva
, miei simili, o mostri / della terra. al vostro morso è caduta
ai più ciechi, il crudo senso della realtà, la rendeva anzi più acuta.
febbre; i prezzi, il valore della moneta). cattaneo, ii-2-262:
sollievo. cominciava anzi l'interminabile supplizio della convalescenza. 28. figur
sono forse centinaia di anni che della patria nostra non uscì cittadino più onorato
non si abbia in considerazione la qualità della materia onde costruir si vuole la fabbrica
curioso fenomeno cadde sotto alle indagini tranquille della scienza. panzini, ii-410: le sue
quelli che sonavano sopra del liuto e della vivola. getti, 12-9: ragionando di
di comprare... per il viver della famiglia di casa. foscolo, iv-343
tema di madrid... parlò della corte,... delle cacce del
che in questi non milita l'argomento della paralasse, non ne fece menzione. d
, e poi s'abbandonava ai sicuri sostegni della quercia, abbracciandola per ogni verso le
incomunicabili, avrebbero date idee più pure della natura divina; laddove gli altri vocaboli
se dio esiste, una conseguenza necessaria della sua giustizia è un'altra vita per l'
ne trae viene nel re, sotto nome della guerra contro alli infedeli. lettere e
alli infedeli. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze, 12-16: questo
è proprio contrassegno de'cadetti o minori della reai casa di francia. parini,
, cadetto di una casa dello stesso nome della mia, ma di altro ramo.
compilate da uffiziali né dotti né esperti della guerra. d'azeglio, 1-51: è
tinto, rimesse fuori dai nauseabondi ripostigli della gionitteria ereditaria. panzini, iv-97:
ecc., atleta che fa parte della squadra nazionale b. -atleta che appartiene
gatto] costituisce precisamente un ramo cadetto della grande e illustre famiglia felis, lieve alterazione
a far lume; sono del ramo cadetto della famiglia dei commentatori, simboleggiati nella piattola
, v-2- 509: il senso della novità è tanto più breve e più cadevole
in co tal modo sono gli cadimenti della mente, che prima avvegna che perda
, ix-24 (120): il fattore della eternità non vuole che gli sia
e attaccandosi le sue faville alle pareti della fornace. domenichi [plinio], ii-
.. sono un condensamento del fumo della miniera di rame e d'argento, fatto
, fatto in alto e dalle parti della fornace e su i ferri che ado-
] dal nome di cadmo, fondatore della città). cfr. festo, 151
mine e dalle blende, come sottoprodotto della metallurgia dello zinco (ed è impiegato
, impiegato in medicina (nella cura della sifilide, del reumatismo, di malattie
11-14: ne mischierai [del fior della vite] ne'tre cadi, cioè ne'
troppo è vero, io risposi, della natura delle cose umane essere la caducità
973: i diversi modi di essere della materia, i quali si veggono in quelle
nuove e lunghe lettere, gli parlavo della caducità delle cose umane, delle false
ad ogni paio di versi un passo della bibbia. d'annunzio, iv-2-403: negli
saputo scoprire segrete analogie con gli aspetti della mia forma, e per un'arte nascosta
a comporre l'ornamento impreveduto e divino della mia caducità. cardarelli, 3-164:
d'ogni altro ci dà il senso della caducità delle cose, voglio dire la
. v.]: caducità, periodo della vita umana che si estende in generale
, senza grande sforzo, il peso della persona, per cui esso va soggetto
frequenti cadute; questo periodo precede quello della decrepitezza. 3. dir.
s. v.]: la pena della caducità, che dicesi anche semplicemente
). -fiore caduco: come simbolo della labilità e fragilità delle cose umane.
, i-39: la sua pelle [della tarantola] è un gran rimedio contro
perpetua, la quale, a dispetto della morte, viver lo fa più chiaro assai
in lei quei non suoi pregi passeggieri della caduca bellezza. monti, x-3-246:
e caduca non può essere l'organo della cosa infinita ed eterna. nievo, 74
poltrona vedendo le tenere e commoventi fanciullaggini della nipote. e si guardava bene dal deriderla
cavallo e fecelo cadere, e subitamente della caduta morlo. passavanti, 232:
iv-123: guardò verso i vetri neri della finestra sui quali dei labili luccicori rivelavano
quali dei labili luccicori rivelavano la caduta della pioggia. -ant. volo in picchiata
a quelli che hanno scosso il giogo della legge divina, e aspirano a riprenderlo:
tende, più frequente è il pericolo della caduta. troppo insistere sulla storia dell'
. gioberti, ii-119: i dogmi della creazione, della caduta, e della
, ii-119: i dogmi della creazione, della caduta, e della redenzione, in
della creazione, della caduta, e della redenzione, in quanto acchiudono un elemento
presagii intiero nell'ammirare l'agevole disinvoltura della sua memoria. -prov.