gli occhi intrava alla battaglia; né della vita né de onor si cura, /
che da qualsiasi paese venisse a servirlo della spada, della lancia o della balestra.
paese venisse a servirlo della spada, della lancia o della balestra. tommaseo,
servirlo della spada, della lancia o della balestra. tommaseo, i-337: col
. / sta col piè nella staffa / della balestra. idem, iii-1-553: lasciate
): e messa in terra parte della lor gente con le balestra e bene armata
balestra non può tirar lo stoppino fuor della botte. parini, 661: la mattina
vasari, ii-582: se n'andarono fuori della porta di s. bastiano lontano
il bel tenente si rovesciò sulla spalliera della sedia e, balestrando il conte con
incontrarlo in parecchi, e il comodo della via ferrata balestrò là una frotta di
a sedici anni fui balestrato nel mare magno della capitale. de sanctis, i-96:
forse una balestrata rimosso dall'altre abitazioni della terra, tra ulivi e nocciuoli e castagni
marsilia, e puosevi l'oste dal lato della terra [= città], facendo
facendo fare una motta presso al muro della terra per una balestrata. andrea da
. feritoia nelle fortificazioni per il tiro della balestra. -per simil.: piccola
2. marin. corridoio laterale della galea (dove prendevano posto i soldati
chiese e sui balestrieri d'uguccion della faggiola in val di nievole. alvaro,
è più difficile che l'uso della carta e del pigliar la distanza dalla linea
di stelle fisse o del sole col mezzo della bales triglia. —
) con coda forcuta (meno profondamente della rondine comune), di color blu
, ii-276: corvi che gracchiano nei crepacci della volta intorno ai nidi, balestrucci che
che intendente era, secondo l'ammaestramento della savia balia ottimamente faceva. alberti,
mette l'uova sue drento alla buca / della sua balia, che è detta curuca
acciò che la sinistra non si dolga della destra. cesarotti, i-126: non aveano
contare, che battagliavano intorno al palco della banda,... gemevano in
, mentre si succhia ancora il latte della balia { essere a balia, dare
nome di robespierre vi fate il segno della croce, e piangete il servitorame di luigi
bàlia3, sf. uccello pigliamosche (della famiglia muscicapidi), comune in tutta
{ muscicapa albicollis) è più bianca della precedente, con un collare completamente candido
sarebbero state in mia balìa le sorti della repubblica. carducci, i-336: come
quattordici buoni uomini, grandi e popolari della città, li quali stavano co'priori
e questi quattordici aveano tutta la balìa della città e del contado. giov. cavalcanti
o gonfalonieri di giustizia o de'dieci della balìa, magistrato in quella republica di grande
di libertà e pace, chiamato i dieci della balìa, e volgarmente della guerra,
i dieci della balìa, e volgarmente della guerra, con quella maggiore autorità,
soggezione completa e asservimento, con annullamento della propria volontà e delle proprie facoltà.
totale e senso di smarrimento. pier della vigna, v-89-34: mia canzonetta, porta
e sia già posta in sua balìa [della terra], si lasci trasportar né
? de sanctis, ii-57: per godere della poesia bisogna alzarsi dalla nuda realtà e
d'annunzio, v-1-428: quando le insistenze della mia gente si fecero ancor più vivaci
diverso: si ritiene infatti in balìa della propria genialità, misteriosa ed incontenibile.
giurisdizione del bailo (nome e istituzione della francia). de luca,
). funzione, compenso e durata della prestazione che fa la balia: ed
3. agg. che è proprio della balia. baldini, 5-131: siam
i paesani. avvenne che una terra della contea di ricorti era nel giustiziato del suo
l'una via l'altra sulla spalliera della seggiola, tra una forchettata e la
da balilla, insignivano l'abbandono fidente della purezza infantile. comisso, 7-20: il
quel villaggio bizzarro, perduto nell'immensità della maremma. cardarelli, 3-122: un
ant. bailo), sm. marito della balia; chi nutre o si prende
d'esso, tra'quali driante, balio della cloe, fu il primo. cantoni
) la sua estetica generale come scienza della forma. 2. ant. precettore
3. ant. chi fa la professione della levatrice; ostetrico. s.
1-19: morto elderigo, fu tratto della badia di san dionigi tederigo monaco,
villani, 6-33: avvenne che una terra della contea di ricorti era nel giustiziato [
venez. bàilo 'ambasciatore, rappresentante della repubblica '; ma anche, con
al giovinetto balioso prostrato innanzi i riflessi della vita vissuta, a tutte le anime buone
vissuta, a tutte le anime buone della letteratura, che non hanno perduto la religione
in olio incendiario, scagliata dalla corda della balista, l'ordegno percosse la terra con
delitti e delle pene e i primi calcoli della balistica, tutta l'arte dei canali
balisticaménte, avv. secondo i princìpi della balistica; dal punto di vista balistico.
fra « conigli morti », « ragazzi della bowery » ed altre associazioni a delinquere
e micidiali strategie dei gangsters ai giorni della proibizione. = comp. di balistico
concerne la balistica; pertinente ai princìpi della velocità di un proiettile.
da montagna, potranno colpire il bel mezzo della
chi aveva ordine di mandarla al papa. della porta, i-ii: noi empiremo prima
, il guscio o invoglio sia maggior della lana che vi è dentro, perché questa
per tutto il convesso, o coperta della nave, con grosse casse et altre
, sm. marin. ant. ballatoio della nave; andito intorno alla poppa e
, ii-246: imparate que'tanti nomi della lor arte [de'marinari],
scudi, e saltavano imitando il furore della battaglia. ojetti, ii-630: gli
far ballare gli altri, la servitù della rima, creda, la costringe a dire
ix-14: ovunque, per la scala della nave, / per le strade gremite /
l'autobus correva a scossoni pei sampietrini della tiburtina, facendo ballare il suo carico
è di necessità che per la grandezza della chiocciola di bronzo, la quale ha
non si riconosceva più; era perduto della metà della vita, e ballava dentro
riconosceva più; era perduto della metà della vita, e ballava dentro i vestiti
speziale, e vi lascia tenere la cassa della confraternita per farvi ballare i sorci,
, costoro, a cui dava le parole della vita e dello spirito. -tenere
adunata la consulta di lione pel riordinamento della cisalpina, la quale ne uscì col
battesimo pareva un triste scherno e dileggio della sorte. -fede di battesimo: il
uzeda ammattito, il bastardo che a dispetto della fede di battesimo si rivelava anch'egli
fede di battesimo si rivelava anch'egli della famiglia. 4. per estens
rompere una bottiglia di spumante sul fianco della nave). giusti, iii-48:
viani, 14-276: la chiesa aerea della ss. annunziata, col campanile di mattoni
i-345: lo brettone, confidandosi molto della bontà del cavallo, non lasciò di passare
e quivi, secondo il debito costume della vostra santa fede, mi fa battezzare.
il primo frutto che pagolo morelli acquistò della sua donna fu una fanciulla femmina..
lezione. verga, ii-25: nel forte della febbre tornava a piagnucolare: -chiamatemi pure
di difensori, che consacrava il principio della sua storia. panzini, iii-201:
ii-9-291: e battezzò quella pretesa storia della natura, che l'evoluzionismo costruiva e
portano; e le fermate loro alle fontane della campagna non direi veramente che sempre fossero
la veste bianca. p. della valle, 1-64: due o tre.
de'battezzati si usava anco nel pieno della città. cattaneo, ii-1-207: si ordinò
del lazzaretto, battezzato novellamente pel campo della federazione. fogazzaro, 5-313: a
. ottimo, i-344: fa comparazione della grandezza di questi fori a quella che
, senza parlare, curvi sul manubrio della bicicletta, intenti a schivar le carreggiate
carreggiate, quando, superata la curva della strada, essendo prossimi ad una macchia
urlava con gli altri dietro le spalle della sua figliola, e corse a dare
soffici, i-77: frattanto la porta della strada s'era aperta, e diversi curiosi
invar. operaio forgiatore addetto alla manovra della berta (nell'industria metallurgica).
. batticóda, sf. nome comune della cutrettola (detta anche coditremola, ballerina
, 121: batticulo, quella parte della falda a scaglie o di maglia, attaccata
o di maglia, attaccata all'estremità della corazza dell'uomo d'arme, che gli
debiti. -uno ne ha fra gli altri della pigione di casa, che può farci
pavese, 4-275: ricominciò quel batticuore della fuga, l'angoscia dell'alba.
, 1-6: in uno dei cantoni della corte, di ripe e di fossi forte
vero torre, nella quale il padre della famiglia con suoi lavoratori e con le
ii-38: folgora marte / dai battifredi della scabra imèra. pascoli, 1013: ora
torre, baluardo ', cioè 'difesa della pace ', secondo il ted.
; disus. -gie). striscia della spiaggia battuta dall'onda del mare (che
l'asporella. = è voce della liguria, della sardegna e della si
= è voce della liguria, della sardegna e della si cilia
è voce della liguria, della sardegna e della si cilia: perché l'
dato opra, ebbe i primi principii della pittura in bottega di cosimo rosselli.
. bàttima, sf. striscia della spiaggia ove l'onda del mare conchiude
, dalla foce del serchio a quella della magra. sbarbaro, 1-174: il
poi la reazione si vestiva de'panni della rivoluzione, e la scimmieggiava. simulò
del fr. battement (il rapido moto della gamba). cfr. littré
, 1-136: e la sua vita [della candela] ancora lei riceve il flusso
reflusso, come ci mostra la ventilazione della sua cima; e il medesimo accade nelli
donna ch'ella odiava come il testimonio della sua colpa e la cagione della sua
testimonio della sua colpa e la cagione della sua disgrazia]. tommaseo-rigutini, 3361
, i-201: si chinò sul letto della figliuola e le toccò la fronte con la
2. marin. scossa, tremito frequente della vela per il vento. 3
un motore ad accensione (per effetto della detonazione). 5. aeron.
: di solito, il palmo della mano). cicognani, 2-123
un gran battìo di mani e il suono della marcia imperiale. pirandello, 5-220
, sm. stor. estremità della bacchetta usata per caricare i fucili rigati
le sue forme cilindriche alle righe della canna). carena, ii-221
maggiore ingrossamento conico di una estremità della bacchetta, col quale si calca
. battipètto, sm. moto della mano e delle dita nel battersi il
, sf. marin. ant. parte della tenda che copre le spalle di poppa
122: battiporto una delle parti della nave, per la quale si entra in
. battispiàggia, sf. imbarcazione della finanza per la perlustrazione delle coste (
, inf., 13-143: i'fui della città che nel battista / mutò il
adulti). 2. membro della chiesa battista. bocchelli, 3-19:
dossi, 355: tesoretta ebbe camìcie della più fina batista, ebbe scialli di trine
... servirsi del loro abito sopra della cotta. algarotti, 3 * 374:
, mentre il battistrada, anch'esso della famiglia topesca, era d'una bella
da tutti i tamburi e gli zùfoli della città. ojetti, i-51: davanti al
a contatto con la superficie di rotolamento della ruota. = comp. daltimp.
rimane sull'aia, anch'essa residuo della battitura del grano. = deriv
il cuore non occupato più dal travaglio della digestione poteva dedicare ogni suo battito ad
violento cane, / sùbito bàttito chioccante / della vela, balzi d'un cuore /
e pareva che ascoltasse ancora il battito della maretta che frangesse le mie parole.
5-353: la rivede alla piccola scrivania della sala a terreno, come se i
pentole si mescolava, come il battito della pioggia su una lamiera, il ticchettio
, 19: ma ecco, al battito della sua bacchetta, ogni
potea rispondere, perché avea il battito della morte. 4. dial.
parte degli stipiti, dell'architrave, anche della soglia (se è intavolata),
come né perché nel pigliare il battitoio della mia porta, mi venne in capo
per noia. 2. la parte della cornice contro cui stanno gli orli del
dei fiocchi nella filatura del cotone e della lana. 5. tipogr. punta
. punta centrante: grossa vite cilindrica della macchina monofonditrice per tenere ferma la matrice
per tenere ferma la matrice all'atto della fusione. carena, ii-156: battitoio
fior di esso, dove il fusto della vite è tagliato in piano, e su
di questo batte e posa il piede della matrice. col girar l'inferiore capocchia
freccie e di nocchieruti bastoni da battitori della giungla. bocchelli, 2-362: i miei
calcio, del tennis, del tamburello, della pelota, ecc.); il
7. operaio addetto allo sfioccamento della lana. storie pistoiesi, 355:
era addetto alla spianatura e alla lucidatura della carta appena fabbricata (il suo lavoro si
(picchiotto). 12. organo della trebbiatrice, a tamburo rotante, che
su'cavalli... e colla percossa della battitura gli mosse. boccaccio, dee
i-239: degli strazi che ha fatti della mia persona, per espugnar la mia verginità
posero in fuga. p. della valle, i-331: le genti del paese
; sventura, afflizione, castigo (della sorte, di dio). g
: a me afflitto dalla estrema battitura della fortuna nella morte di mio padre e nella
morte di mio padre e nella desolazione della mia povera famiglia, vorrà perdonare il
con una sola battitura contro a due della opposita alia. galileo, 882: consonanti
la vista aperta su tutto il resto della città: grida canti e rumori d'
, tanto che compiuto sia la necessità della battitura. trinci, 1-262: si
, 3-207: gli odori... della paglia e del grano nella battitura che
dei mulini, che segue il girare della macina, alzandosi e abbassandosi con rumoroso
poco a poco dalla cassetta nel foro della macine. 2. eccles.
chiesa durante la settimana santa al posto della campana (che è legata e non
uffici sacri durante i tre ultimi giorni della passione. 3. utensile adoperato
udì lo stri dulo battolìo della tempella che chiamava le religiose al coro
, comp. da 3
da 3
durante un discorso; cadere nel difetto della battologia. battolóne,
battorina, sf. strofa popolare del nord della sardegna, costituita di quattro versi
colpo dato con i remi. - battuta della voga: concorde e cadenzata.
per accostare. s'ode la battuta della voga. 5. colpo d'
6. colpo battuto col dito sui tasti della macchina da scrivere; ciascuna lettera che
, che sono la posizione e elevazione della mano, nelli quali si trova lo
sentimento poi è che il compositore sente della meccanica, ma non ha una scintilla
emozione di pianto rattenuto contrasse la bocca della fanciulla alle prime battute. ma quella
il tempo nel senso piccolo e scrupoloso della battuta segnata da una mano che s'
bastone a salvo manfroni e alla fine della battuta del lori si sarà ritirato. pea
da credere che ridessero per la stupidità della battuta, ma invece fu perché la
selvaggina). -anche: la pista della selvaggina, specie di animali grossi (
alla catena. 11. azione della polizia a forze dispiegate per la ricerca
fisso quanto mobile), in corrispondenza della quale i due battenti restano a contatto
, vergognandosi d'andar dietro al maestro della cina confucio per la battuta de'letterati
16. battuta di un fiume: parte della riva, del terreno, dove l'
tende ad allontanare il ferro dell'avversario della linea con un urto (e non
non avess'io tra lunghi affanni / della mia prima libertà perduta. borclli, i-410
: il terreno scelto era a fianco della villa, nell'ombra, sparso di
, snodavasi com'agile nastro sul petto della montagna, si scorgevano,...
piccone e la vanga nel terreno battuto della città! si lavora senza che nessuno vi
mi sono assicurato che la virtù e forza della pietra non si agumenta punto per essere
d'acqua, che circonda le bollicine della stessa acqua. d'annunzio, ii-59
bocchelli, 3-196: cancello e cancellata della villa, copiati da certi sfarzosissimi ferri
, dopo perdute quelle di spagna e della grecia. assicurano che se ne ricavi ogni
i viaggi loro per la strada battuta della virtù. marino, ii-69: i
, e tutto ciò che non esce della secca anticaglia dei classici e del lor
classici e del lor trito modo e della lor battuta via. c. dati,
venne a zeusi capriccio d'uscir dipignendo della strada battuta. malpighi, i-505:
passaggio; e lasciano stillare le goccioline della brina sopra i sassi puliti. palazzeschi,
, 117-66: e così, uscendo fuori della porta a sproni battuti, s'andò
smarrite. verga, 3-31: nel calore della disputa don giammaria aveva perso il battuto
dieci gradini salgono dall'andito al battuto della torre. pirandello, i-897: l'erba
6-107: ridiscesi sul battuto al richiamo della campanella del pranzo, ti accorgesti dal passo
e sempre di cose che dònno il senso della morbidezza). redi,
serao, i-808: verso la fine della giornata, quando non le avevano dato
, essa si trascinava sino ai gradini della chiesa di portanova e vi rimaneva, immobile
di cotone, e lo introduce nella bocca della cannella. negri, 2-718: camminando
batuffolétto, e legatolo bene in giro con della cordellina, l'andò a ficcare in
faceva un batuffolétto, deponendolo sul piano della toilette, si soffiava sulle mani, si
ciarpe de'miei staffieri, la cassetta della segreteria, il baule de'libri,.
fuori una alla volta come gl'ingredienti della borsetta. -fare, preparare il
imbarcare due bauletti pieni di vari medicamenti della fonderia del granduca. goldoni, ii-187
dei dilettanti di curiosità, e il bausette della polizia, che... lo
, tutta rosea dentro il cappuccio nero della bautta, simile a un bel fiore di
a venezia il sentimento, l'orrore della morte. è perciò che si compiace
l'altro, i due simboli più comuni della vita veneziana: la funebreigondola e la
. comisso, 7-270: al tempo della repubblica venne imposto ai nobili di portare
umore viscoso e spumoso (più denso della saliva) che viene fuori dalla bocca
io ho, ed elli m'ha dato della bava sua: non sia io mai
gran risico, / su 'l guazzo della bava / della mula del fisico.
, / su 'l guazzo della bava / della mula del fisico. marino, 349
, 3-37: la tua spoglia [della chiocciola] estatica / è, più che
cattivo. urlava / sotto gli schiocchi della folgore! ora / qua e là brilla
chiusero la porta per salvarsi dagli spruzzi della loro bava. barilli, 6-145:
/ incomincia a trillare, / usignolo della cenere. 5. bava di
da questa direzione davano al capitano la certezza della tempesta. calvino, 1-359: tirava
sui getti metallici in corrispondenza alle fessure della forma; sbavatura. vasari,
fermano sopra l'anima cotta i pezzi della cera, confitti da detti brocchi, e
, piccoli labbri di metallo sul piano della bocca delle artiglierie, prodotte dall'urto del
al bambino... specialmente nel tempo della dentizione. soffici, ii-187: ella
bavarei = deriv. da bavarese * della baviera (regione della germania meridionale)
. da bavarese * della baviera (regione della germania meridionale) '. bavardàggio
bavarése1, agg. e sm. proprio della baviera, proveniente dalla baviera;
proveniente dalla baviera; nativo, abitante della baviera. cattaneo,
. = dall'agg. bavarese 'della bavaria '(la baviera);
. m. -ci). ant. della ba viera, bavarese.
baco da seta: accoppiato con l'altro della seconda ghiandola forma la bava.
primo medioevo. 3. cascame della seta. glossario medievale del commercio,
su la lana e su la bavella della seta! = dimin. di
sm. ant. chi prepara il filo della seta traendolo dai bachi (quando è
, invece, in abito di divota della madonna addolorata (stoffa violetta con bavera
posa intorno a se stesso sul piano della tavola con un baverino di trina attorno
vestito o del soprabito intorno al collo (della medesima stoffa; ma anche di velluto
più prossimi, stava ritto nel mezzo della sala, con lo sguardo a terra,
, con la mano sinistra, il pomo della spada, e stringendo con la destra
, e stringendo con la destra il bavero della cappa sul petto. fucini, 51
, inanellati che cascan giù sul bavero della marinara. pea, 3-236: il monco
il monco aveva due distintivi al bavero della giacca. tozzi, i-384: teneva
nelle tasche dei pantaloni, il bavero della giacca rialzato. pasolini, 1-91: teneva
. pasolini, 1-91: teneva il bavero della giacca rialzato, la faccia era verde
allora l'afferrò davvero per i baveri della giubba, piegandolo indietro. -figur
non risparmiando la propria carne al dente della canzonatura. 2. facciola,
del mento, e anche del naso e della parte centrale del volto).
forma nativa, senza nuocere alla purezza della lingua, salvo che si dovrebbe finirla italianamente
« sta qui l'avvocato serafino della faggiola? *. e mi guarda,
, dura e bianca, sulla punta della bazza. cicognani, 1-287: una
per dimolto tempo mi ricorderò la faccia della beghina: le tremava la bazza spunzosa
malizioso che gli errava fra le rughe della bazza irta di peli sudici. dossi,
certi impeti di tenerezza producono l'effetto della ditata d'un artista sopra l'abbozzo pastoso
bazzecole di corte, sono più benemeriti forse della storia, che i sommi storici
terminava chiedendo per lei qualche ricordo della morta, una bazzecola, una ciocca
(371): e vattene nella casa della paglia ch'è qui dallato, che
: poi li leggeva [i capitoli della bibbia] nella nostra volgata latina, poi
senza accorgersene, possono perdere un poco della loro saggezza; nella casa di donna
: sì, di quella sua figlia della prima moglie... sono passati tanti
del suo territorio, fra le deserte rovine della civita, in mezzo ai sepolcri dei
serie di tre carte uguali al gioco della bazzica. goldoni, iv-508:
, indicato una volta come il precedente della voce ital., sembra viceversa derivare
gridò da un pertugio la voce bazzuta della madre di beppe. bdellatomìa, sf
dall'albero omonimo e da altri arbusti della famiglia burseracee (specialmente da alcuni tipi
del rovere, e il frutto è della natura del fico salvatico. fa gomma,
vivono sulle coste orientali dell'america e della nuova zelanda). = voce
bé, sm e sf. nome della lettera b, la seconda dell'alfabeto
tu non mi domandi quello che sia seguito della moglie? frocchia, 433: maestro
2-139: vagheggia in sé coll'occhio della fede / secoli di virtude, e
e monterebbe per regnare beatissimamente all'altezza della vita eternale. firenzuola, 364: riposati
, 538: rimuginava beatamente al lume della luna le mie memorie classiche. de
: se per quest'ultima [estetica della bellezza pura] s'intende...
ancora, tale che sia depurata perfino della espressione, ossia scevra di se medesima
diventato l'awenimento più importante e beatificante della sua vita. beatificare, tr.
uno stadio preliminare (perciò provvisorio) della canonizzazione. -causa di beatificazione:
eroiche, il martirio, i miracoli della persona che s'intende beatificare; glorificazione
spirata da un'ora; ad ogni centenario della beatificazione scoperchiavano il feretro. =
cui privazioni e tribolazioni sono necessaria preparazione della felicità futura ed eterna (la visione
il luogo dove gesù pronunciò il discorso della montagna, elencando le « beatitudini evangeliche
a quella letizia la quale nella speranza della ettema beatitudine è cagionata; la quale
sua grazia dona la sua giustizia senza opere della legge... questa beatitudine non
(340): e quivi con loro della beatitudine di vita ettema e di santissime
nel- l'istesso modo non più intendo della vera essenza della terra o del fuoco
istesso modo non più intendo della vera essenza della terra o del fuoco, che della
della terra o del fuoco, che della luna o del sole; e questa
beatitudine perfetta, che è di là della vita, oltre la terra, nel cielo
spirito (e indica la completa armonia della vita interiore e la pace dell'animo
3222: la beatitudine è il sommo della felicità... la beatitudine vera è
me ragazzo erano certe idee che mi formavo della felicità anzi beatitudine ch'io avrei conseguito
del pontefice e la instruzione presentata nel negozio della fazione luterana, e rendere grazie a
fazione luterana, e rendere grazie a dio della assonzione di sua beatitudine a pontificato.
vedova clementissima, radice / della giustizia: sua beatitudine / il vescovo
discesi qua giù a te, virgilio, della mia beata sedia di paradiso. dante
beati coloro che hanno fame e sete della giustizia; imperò che saranno saziati.
petto mio celesti ardori. fed. della valle, 250: prende vigor quest'alma
all'onore degli altari per la fama della sua santità (cfr. beatificazione)
: al nome di dio e della sua gloriosa vergine maria e del beato messere
, 7-94: le sue permutazion [della fortuna] non hanno tregue: / necessità
s'io, giunto ai neri confini della vita, lascerò a'miei figliuoli e alla
cure comuni, de'nostri guai, parlando della beata speranza, alla quale siamo arrivati
vicinanza, uno sguardo, un sorriso della giovinetta mi riempivan l'anima di soavità
roberto, 696: affretta il giorno della tua liberazione, e di qui ad
vedeva che era beato nel debole dondolio della barella. brancoli, 4-185: io
, 1-61: sùbito cominciarono a ragionare della beata giulia, e di tanti paternostri ch'
panzini, iv-64: nel mal gergo della moda, abito da bébé, indica
un tutù dal vestiarista teatrale di via della pergola: era un bebé macabro e ridicolo
e bebiru), sm. albero della famiglia lauracee (è il nome indigeno,
il nome indigeno, nella guiana, della nectandra rodioei), che fornisce ottimo
tante madonne! madonna del rosario, madonna della concezione, madonna dell'assunta..
pulci la beca di dicomano, parodia della nencia da barberino. bécca1 {
beccàccia1, sf. ornit. uccello della famiglia scolopacidi (scolopax rusticola),
il fico del rigogolo, il cespuglio della beccaccia. bartolini, 15-131: vide sortir
le pavoncelle; un po'più grande della beccaccia (lunghezza totale 45 cm,
, frequenta le coste dell'atlantico, della manica, del mare del nord;
, sm. ornit. uccello della famiglia scolopacidi (capello gallinago),
beccafichi; banchetto che tenevano gli accademici della crusca quando si rinnovavano le cariche (
, sm. ornit. dial. nome della sterpazzolina. beccafico, sm
. ornit. piccolo uccello passeraceo, della famiglia silviidi (sylvia simplex)
quel monarca ebbero principio dalla soperchia passione della caccia. tommaseo, i-506: persuadete
cariche; del cane che non abbaia; della bassa marea;... dei
a questo, molto da lui gli animi della plebe, che nella piazza del macello
, col qual sagrifizio consagra i patti della guerra con priamo. tanto allora era
mano; e non sa che, fuori della stalla, l'aspetta il macellaio,
i-461: per ottenere il buon mercato della carne, si ricorse alle mete ed ai
consentono a pagare qualche cosa di più della meta la carne buona. nievo, 291
questo tale bendato vien condotto in mezzo della stanza o piazza, dove s'ha
un cadavere. muratori, 3-40: prima della notte siano apportati i cadaveri, per
lontano sul suo cavalluccio magro sfinito color della cenere come un asinelio, somigliava più
2-178: due piccole formiche portano fuori della casa una formica morta. sono i
una formica morta. sono i beccamorti della repubblica. 3. come ingiuria.
ornit. uccellino dei pas- seracei, della famiglia cisticolidi (cisticola juncidis):
, che ne beccherebbero i morti. della casa, 701: ha questo male ancor
parini, 688: una mediocre osservazione della gramatica, la legittimità delle rime,
meglio che frate mai facesse vedova. della casa, 707: so che sapete
in cose difficili, perché la piccolezza della nostra mente tali le rende; beccarselo
de amicis, i-639: la cagione della lite era proprio il contenuto ipotetico di
beccata2, sf. marin. rapida discesa della prua nell'avvallamento fra due marosi;
) quando si avvicina troppo ai piedi della muraglia. 3. ciascuno dei ganci
di ventiquattro circa, presso la circonferenza della ruota, in direzione parallela all'asse
ad aiutare anche colle mani il girar della mota [nei molini]. fucini,
becchéggio). oscillare continuamente nel senso della lunghezza (proprio del galleggiante, ma
alcuni attimi adeguare i piani nella librazione della discesa, dare in un baleno la
, dare in un baleno la speranza della salvezza, poi d'improvviso
prua esile, che beccheggiava sul rigurgito della scia, tenendosi a due mani al
, beccheggiare al di sopra delle teste della folla, come barconi sopra un'acqua agitata
, sm. moto oscillatorio nel senso della lunghezza dei galleggianti (dalla prora alla
i-327: è una delle parti più delicate della costruzione navale e dello stivaggio, quella
duri e travagliosi, tanto per il corpo della nave e per le connessioni della sua
corpo della nave e per le connessioni della sua ossatura, quanto ancora per l'
siamo stati stimati come pecorelle alla uccisione della becarìa. pulci, vi-100: vorrei
brutto suono, e dicesi non più della bottega dove si vende la carne,
, come se già pendessero dall'uncino della beccheria. 2. ant.
, 13-376: tra pietra e pietra della via lastricata becchettavano degli uccelli. jahier
gallina fu tradotta nell'ufficio del capo della sorveglianza. -figur. cicognani
bel cocchino cominciò a becchettare la parte della cognata più anziana. 2
palazzeschi, 4-170: quello schiz- zapiscio della signora cherubina... in quel giorno
). carena, ii-224: becchetto della palliniera [negli strumenti dell'armaiolo]
estremità, una di esse legata alla bocca della pailiniera, l'altra imboccante nel misurino
ciascuna delle due parti laterali e superiori della scarpa (che la chiudono sul piede
laterali e liberi di ciascun quartiere [della tomaia], dove sono buchi per
: veggiamo... la feccia della nostra città, del nostro sangue riscaldata,
: in questo quadro ritrasse la piazza della detta città e la casa pia di quella
più agguerriti sono i becchini, perché vivono della putrefazione degli altri; e tra una
dei volatili, costituito dai due archi della mascella e della mandibola (di cui
costituito dai due archi della mascella e della mandibola (di cui il superiore è spesso
aprire final « pianete » della ventura che le piccole zingare fanno mente il
e non... andar a guisa della gallina passerà la cosa? -se
: canaletto di scolo che dalla bocca della colata convoglia il materiale fuso nella lingottiera
tori e degli becchi, e la cenere della giuvenca sparta gli maculati santificava quanto alla
sparta gli maculati santificava quanto alla purificazione della carne, quanto più il sangue di cristo
vasel di vetro, sotto il becco della campana ordinato. berni, 16-45 (
carena, i-227: becco chiamasi la punta della penna, quando è divisa in due
formano il becco; spacco, fesso della penna dicesi il taglio che divide in due
taglio che divide in due il becco della penna. idem, i-264: imbuto,
per attignere il vino che zampilla dalla cannella della botte o dal sifone. dossi,
naso. 7. becco (della nave): punta della prua, rostro
. becco (della nave): punta della prua, rostro. boccaccio, dee
,... sotto il becco della proda della nave tutta timida star nascosa.
.. sotto il becco della proda della nave tutta timida star nascosa.
entrambi avevan cominciato ad acquistare il senso della terza dimensione, manovrando i timoni orizzontali
di civetta, che ricorrendo intorno al piano della mensa la circonda e tiene ad esso
il gas è menato dal gasometro al luogo della sua combu stione, a
pelli neri, unti, della padrona della bettola splende rosea al
pelli neri, unti, della padrona della bettola splende rosea al becco del
da fuoco), che urta la capsula della cartuccia determinando la partenza del colpo.
. capro, caprone (il maschio della capra). dante, conv
il piede, la gamba e metà della coscia. prati, ii-314: e fuor
pensiero (ed è amico dell'amante della moglie). - becco e bastonato
infezione della mandragola. dipoi vi iacerete voi senza
rimanesse il sezzo; e che i ragazzi della nostra plebe dicono: becco l'ultimo
, come un marito becco e tenero della sua moglie. verga, ii-34:
: mangialerba più che mai sotto i piedi della sua donnaccia, becco e bastonato.
cicognani, 3-132: 1 pareri della gente erano vari. chi lo compassionava
ornit. uccello dei trampolieri, della famiglia balenicipitidi (co chlearius
): abita le savane inondate della guiana e del brasile. bécco
due mandibole, verso la metà della loro lunghezza, lasciano un vano
uccello dei tram polieri, della famiglia balenicipitidi (balaeniceps rex)
vicino ai fanali dei passeracei, della famiglia bombicillidi (bom- bycitta garrulus)
incavato ai due lati verso l'estremità della mascella superiore (secondo il tipo del
formazioni cornee rosso- ceralacca, l'estremità della coda fasciata di giallo, il becco
poi sodotti ci avesti a cercar teco della pietra preziosa, senza dirci a dio né
sul manico, e poi il resto della mezzina coperse con un mantello alla civile
de capi alla parte inferiore ed esteriore della fascia [dell'innaffiatoio], sorge
, sorge inclinato fin verso l'altezza della bocca, allontanandosi ognora più da essa
le dita dell'of- ficiante, prima della consacrazione, con uno squisito servizio di
, 2-541: il piacere del pettegolezzo, della burla, della becerata e dell'intrigo
piacere del pettegolezzo, della burla, della becerata e dell'intrigo infuria.
; si suole riconnettere alla voce vàgero della versilia, al corso méciaru;
. medie. ant. antidoto della tosse; espettorante. ricettario fiorentino
? 'tosse '): * antidoto della tosse bécio, sm. dial
. escrescenza pelosa dei rosai, specialmente della rosa selvatica (cagionata dalla mosca di
nievo, 609: bonaparte, il beniamino della vittoria, si divertiva a trinciarla
come una beduina che pur dal limite della sua tenda intra vede ai
una radice simile di grandezza alla radice della pastinaca piccola. = voce dotta
a ricordo dei re magi (e della loro adorazione che manifestò ai gentili la
favola è nuova e non altronde cavata che della loro industriosa zucca onde si cavomo anco
in roma al circo agonale la notte della befana [in piazza navona]. campana
strano quanto mai / nel gran dì della befana / s'ebbe tanti e tanti guai
malmantile, 2-683: le balie si servono della voce befana, per intendere una di
,... pare un dono della befana giunto ieri, appena tolto dalle casse
scomparire (con allusione all'estrema magrezza della befana). pulci, 22-126:
si faceva un tempo per la notte della befana). berni, 182:
vo'vedere come è fatta quella befana della mi'stella! panzini, ii-43:
ciò del giorno di befania, ma della notte. caro, 15-iii-67: venni a
. pianta ornamentale (befana racemosa) della famiglia ericacee (v. bejaria).
= nome adottato da linneo per falsa lettura della forma esatta bejària. bèffa
,... udendo alcune cose della simplicità di calandrino, propose di voler
, piacer d'averlo fatto correre. della casa, 595: la beffa è inganno
: ci sfilano dinanzi nel cortile ozioso della caserma o nel tumulto dell'accampamento,
; sicché non è da farsi beffe della loro opinione, che le scienze siano
, o mettere in beffe le usanze della casa. -il danno e le
il generale pessimismo degli italiani sulle cose della loro patria si ripiegava sopra di sé
la conferma che pareva venirgli dal corso della politica estera dopo il 1876, dal
discretissimi uomini quando sono un poco insuperbiti della purità del loro corpo si corrompono per
loro corpo si corrompono per 10 vizio della superbia. = deriv. da
fermentati... corroborino gli organi della digestione, ella si è questa una mera
tu non ce ne potresti far più. della casa, 595: 1 beffardi,
occhi. moretti, 14: dall'alto della sua gruccia / il pappagallo mi guarda
non sono inclinati a beffare i miseri. della casa, 595: niuna differenza
.; chi schernisce, sente contento della vergogna altrui; e chi beffa, prende
non contento, ma sollazzo; là dove della vergogna di colui medesimo per avventura prenderebbe
parlava continuamente, senza stancarsi mai, della medesima cosa. per non udirla,
uno sregolato appetito, non teme le minacce della religione, par che si beffi di
lei... luigi xi si beffava della religione anche quando dava segno di venerarla
occhi socchiusi e la lingua a un angolo della bocca, in aria di beffarsi della
della bocca, in aria di beffarsi della moglie. d'annunzio, v-1-79:
. è venuto con loro a beffarsi della taglia. borgese, 1-335: fin da
beffatore dal beffato riceve le beffe. della casa, 596: la intenzion del beffatore
la quale [bellezza] con leggierissima apparenza della pelle di fuori diletta, inganna e
, il quale s'inchina agl'idoli della nazione ov'egli soggiorna, per pura
si sbeffeggia anco quel che nell'intimo della coscienza sentesi degno di rispetto, ma
e sempre in beghe era colle persone della sua professione, avea buona intelligenza con
(come i « be- gardi della misericordia » nel sec. xiv, e
amore, / sono tutte creature della vita / e del dolore.
: nato e cresciuto fra la casa della madre beghina e il seminario nel cuore della
della madre beghina e il seminario nel cuore della sua pianura padana, non aveva mai
'6o. papini, 20-79: i bigotti della lettera, gli altezzosi depositari dell'
plur. bot. dial. nome della balsamina. fogazzaro, 5-151: ella
, sf. bot. genere di pianta della famiglia begoniacee, comprendente qualche cen
.]: begonia, genere di piante della fami glia delle begoniacee.
), sm. titolo dell'ex sovrano della tunisia; signore di uno stato
tunisia; signore di uno stato vassallo della turchia; titolo nobiliare, conferito
bot. genere di piante dicotiledoni, della famiglia ericacee, comprendenti circa cinquanta specie
cinquanta specie: sono arbusti o arboscelli della vegetazione subalpina e alpina (nelle ande
. bot. pianta monocotiledone, della famiglia iridacee (belamcanda chinensis),
= voce scient., dal nome indiano della pianta; cfr. sanscr.
belati (che è la voce lamentosa della pecora, dell'agnello, della capra
lamentosa della pecora, dell'agnello, della capra). - anche come sm.
che lento induce / i rilievi assolati della terra / verso il sospiro stanco della
della terra / verso il sospiro stanco della sera / accompagna il dolce belato /
'giavellotto '(per la forma della conchiglia a rostro), con
, sm. bot. dial. nome della calliopsis bicolor e della coreopsis tinctoria.
dial. nome della calliopsis bicolor e della coreopsis tinctoria. = voce toscana,
burchiello, 22: nel belicato centro della terra, / dove mancando l'aria
v-1-405: il soldano era fra le braccia della più bella fra le sue belle.
. s'era posto a sedere a fianco della sua bella. c. e
. dial. denominazione dell'atreplice e della belladonna. = voce toscana: cfr
giórno, sf. bot. erba annua della famiglia convolvulacee (convolvulus tricolor):
anche meraviglia (mirabilis jalapa), della famiglia nictaginacee: coltivata per le sue
i fiori, meno i pallidi fiori della luna e le belle di notte.
belladònna, sf. bot. nome comune della atropa belladonna: erba perenne della famiglia
comune della atropa belladonna: erba perenne della famiglia solanacee, con radice carnosa e
il dorso del naso alle parti laterali della testa (specie dei cavalli): bella
. farmac. estratto integrale degli alcaloidi della belladonna. bellagamba, sm.
maggiore auctorità e dignità che avendo cura della gioventù. bandello, 1-46 (i-552)
da un tale autor bellamente in discredito della sacra meditazione, vengono poi da lui
: bellamente siedette anch'egli sul ciglione della strada, volgendo le spalle alla moglie
sf. astron. stella di grandezza della costellazione d'orione. = voce dotta
, sf. plur. bot. nome della bal samina a fiori bianchi
che nella retro- guardia il bellerbei della turchia e che si dice pubi
genti, acciocché eseguissino le faccende della guerra, aco- matte bellerbei della
della guerra, aco- matte bellerbei della romania ed ulamanne, persiano.
mirabolano bellerico o beilìrico: il frutto della ter minalia bellerica o glabrata
fango di quella padule, l'acqua della quale ha di sopra mostrata esser nera:
garzoni, 3-645: in samosata città della soria è uno stagno che manda fuori una
/ passe, del miele guasto e della morte. idem, iv-2-1002: tra i
quali, secondo il codice delle usanze della propria nazione, davano sentenza contro agli
agli antichi; i quali riponevano l'essenza della poesìa in certo loro andamento loico,
. guarini, 376: in cambio della tela e del lino, la pezzuola,
gli esercizi delle mie mani, i pensieri della mia vita. tasso, n-ii-357:
corte romana, oltre le altre condizioni della buona femmina, ha il belletto,
e implica l'idea dell'armonia e della perfezione, e s'accompagna a sensi
(343): e dicovi che voi della vostra bellezza più che altra donna gloriar
i platonici, tre sono le spezie della vera e laudabile bellezza: cioè bellezza
perciò la bellezza estrinseca è vero segno della bontà intrinseca e nei corpi è impressa
quali la bellezza de'fiori fa testimonio della bontà dei frutti. idem, 524
e massima- mente nei corpi umani; della bellezza de'quali la più propinqua causa
però la bellezza è il vero trofeo della vittoria dell'anima, quando essa con
: gli conciliava somma grazia il fiore della età, che era di ventidue anni
, i fonti / il sol teatro della tua grandezza: / anche sul dorso
le doveva figurare, cioè colla bellezza della sua stirpe e la prospettiva del suo
straordinarie: ma continua e beata contemplazione della bellezza in ciò ch'ell'ha di
20: belli i belli occhi strani della bellezza ancora / d'un fiore che
11-9-6: la santa scrittura agli occhi della nostra mente è posta come uno specchio
): bellezza e qualità fisica propria della gioventù (senza luce d'intelligenza)
diavolo: si dice per lo più della donna e sarebbe, secondo alcuni, una
cose vicine. monti, 707: della mente di dio candida figlia, / prima
l'umana beltà quasi una piccola colonia della massima e sovrana bellezza, ne investe
la dignità dell'arte, ma per uso della guerra né in terra né in mare
7. plur. aspetti e qualità (della natura, del creato e delle creatine
molte promesse speziali e generali per parte della signoria di firenze, profferendoli la terra
sono a riguardare che le mura vòte della nostra città. idem, dee.,
figure. non vedi tu isplendenti bellezze della gioventù diminuire di loro eccellenza per li
, ii-24: quanto poi alle bellezze della natura e dell'arte...,
libro di leone ebreo] è diviso trattano della natura ed essenza, della universalità ed
diviso trattano della natura ed essenza, della universalità ed origini dell'amore; e vi
la frusta qua e là a spiegazione della vista. baldini, 7-100: come faccia
in opposizione con pacifisme, che è della fine del sec. xix).
aveva propugnato... l'intervento della nazione nella guerra delle democrazie e della libertà
della nazione nella guerra delle democrazie e della libertà contro i regimi aulici e il
con mele; e fassene anche impiastro della polvere sua, e di sugo d'assenzio
si riponga. carena, i-458: bellico della castagna, quello spazio nella buccia,
pendulinus: erba annua o perenne della famiglia grassulacee. = voce toscana
bèllide, sf. bot. nome della margheritina: di cui una varietà,
bellidiastro, sm. bot. nome scientifico della margheritina, detta comunemente margherita delle
cavallo / dicea le leggi e parti della pace. beltramelli, i-73: s'imbatterono
5-297: mostrando tutto quanto il fusto / della persona giù lunga e distesa, /
. cicognani, 9-139: al principio della metamorfosi, le solite esclamazioni, la
alla vista e all'animo con le qualità della bellezza; che desta sensi di ammirazione
io dico, delle loro parti e della loro convenenza, più compiuta e più
. compagni, 2-20: un cavaliere della somiglianza di catelina romano, iqa più
giovani i quali non solo erano begli della persona, ma ricchi della borsa. b
erano begli della persona, ma ricchi della borsa. b. tasso, ix-87
, che sta là in sul canto della piazza. cellini, 1-44 (120)
co'bellissimi modi de'latini e de'padri della lingua. idem, sep.,
20: belli i belli occhi strani della bellezza ancora / d'un fiore che disfiora
con tanta copia e bel modo ragionato della cortegiania. aretino, iii-xn: son
, dell'intelletto, dello spirito, della mente, ecc.: a indicare
parte de'signori, che sono il rovescio della sua medaglia: egli [creso]
4. detto del tempo, della stagione: che è mite (anche
, mio caro amico, e godi della beffa stagione. d'annunzio, iv-2-250
e con la bella stagione il male della gelosia crebbe nel cuore di mio marito
erba... nata al cominciare della stagione beffa quando finisce l'inverno, prima
accendere una gran catasta nella maggior piazza della città, e quivi a fuoco lento
pea, 5-148: incespicò sul ciglio della fossetta che divide 1 campi, e
giorno non vedeva lume, ai segreti della natura... ricevere voluto. redi
in parigi, ma nel bel mezzo della toscana. goldoni, iii-828: or siete
stabilire la felicità generale sulla base sacra della pubblica libertà ». pecchio, conc
dolce: quello esposto nel bel mezzo della vetrina: la pannocchia, candita, della
della vetrina: la pannocchia, candita, della terra promessa. barilli, 3-65:
, come spie de'forestieri e traditori della patria, dall'innumerabil popolo che vi trasse
rivoleva il suo, l'eterno ritornello della madre esagerante a bello studio quelle strettezze
bella posta, fatta uscire nel mezzo della giornata, quando tutto il paese era
: niuno rammemora senza lagrime le liberalità della famiglia de'medici verso le belle arti e
.: il tempo passato, quello della giovinezza, o di un'età serena
soffi, e nei suoi occhi dei bagliori della età bella. pascoli, 28:
grandi rievocazioni di avvenimenti recenti e lontani della sua vita,... o d'
- belle maniere: quelle della buona società. - anche
, e farsi beffe degli adorabili capricci della moda. de amicis, 1-943:
bel mondo. -bella gente: persone della buona società (facoltose ed eleganti)
marotta, 4-149: vidi i caffè della piazza affollati di bella gente.
di messer antonio, prese il bastone della guerra contro all'ecclesiastica potenza. -il
dei bei fastidi, voialtri lassù, della fortezza! cassola, 2-131: -capperi,
che fare ad accordarsi colla monacale rigidezza della clara. verga, ii-123: una vera
gridar l'amor tuo e la beltà della terra dove tu vivi: una maledizione di
avuto occasione di farmi bello col vantarmi della vostra amicizia. manzoni, 985: ahimè
pare da ricacciar tra gli apocrifi l'apologo della cornacchia, a cui forse dette occasione
bella la piazza: attirare l'attenzione della gente, comportandosi in modo villano o
discesi a quattro a quattro i duecento gradini della scala. gramsci, 88: sono
v-134: mi feci dare la chiave della mia stanza; e mentr'io vi saliva
, sm. ciò che possiede gli attributi della bellezza, o la concerne: specialmente
a sé rubello / richiamo al latte della madre mia. pallavicino, 1-197:
bello ed il vero accarezzando gli idoli della lor fantasia. berchet, conc.,
di sacrificare o la rappresentazione materiale [della tragedia], o ciò che forma l'
dell'arte; il positivo è dominio della natura: l'una evita il brutto
; e allora il bello non è proprio della natura inconsapevole, ma dell'uomo che
8. essere bello: nelle forme della terza persona (con valore neutro:
linati, 8-80: però il più bello della faccenda erano a vedersi (col cannocchiale
aretino, iii-143: su più bello della massa mi vidi prigion con due soldi per
): in su il più bello della cena lei si levò da tavola,
era andato da roma sul più bello della festa. de sanctis, lett.
effetto. pavese, 1-119: nel bello della discussione sentiamo stridere un carro.
, sanguigna come la madre, amica della buona vita come 11 padre. verga
amicis, i-186: a tutti i punti della strada dove ci sono due o tre
noi in riposo, sedute sulle scale della filanda, sui muriccioli dell'orto e
. dal lat. bellóna 4 dea della guerra \ bellóne, agg.
d'annunzio, iv-1-60: la notizia della contesa si spargeva rapidamente; prendeva le
che ha la natura e gli istinti della belva; feroce e crudele; bestiale;
essa parte umana, la prima forma della volontà dell'azione, premessa di ogni altra
cecchi, 2-128: e il viso della donna, non so per quale contrapposto a
non si sentiva il doloroso belo / della madre, che perde il caro agnello.
(melzo in brianza). dal titolo della nobile opera, il bel paese dell'
che voi tutta giuliva viverete e più della vostra biltà vi diletterete. egidio romano
l'umana beltà quasi una piccola colonia della massima e sovrana bellezza, ne investe
silvia, rimembri ancora / quel tempo della tua vita mortale, / quando beltà splendea
non sembrano tanto personificazioni degli astratti poteri della natura, come quelle dei pelasgi,
, i-9: innanzi al poeta il corso della natura è danza e armonia; il
la beltà ch'egli adora è creatura della sua fantasia; la verità che contempla
sorprendente, poiché rubato a dio, della sua beltà. pascoli, 623
, ancor vagabonde per la grande selva della terra, que'primi mortali che la
, que'primi mortali che la certezza della prole, delle sepolture e dei campi,
crudeltà che circola per tutte le vene della società umana, la quale non vorrebbe essere
che si aprivano sui quattro punti cardinali della torre di una grande villa. soffici
la scarpata su cui stanno le verghe della via ferrata, è poca cosa: elevata
, è questo il monte più alto della pianura. di quassù c'è un belvedere
. 5. bot. nome italiano della kochia scoparia, erba annua della famiglia
italiano della kochia scoparia, erba annua della famiglia chenopodiacee, alta ime anche più
. l'essere belva, qualità propria della belva. - al figur.: crudeltà
non sarà che una tetra memoria della nostra antica belvità. belzebù (
! il nome di belzebù sul far della notte e in quel terrore, e l'
in seguito in ba 'al-zèbùl 1 signore della casa (degli inferi) '.
diamante, che vi vanno dall'isole della giava. boccalini, i-125: per guarir
contorna la curva dell'abside a lato della cattedra episcopale, nella basilica cristiana.
solenne presso i manichei, in commemorazione della passione del fondatore mani. = voce
che elaborò una celebre e fortunatissima teoria della lingua, accettata per molti secoli da gran
un semitono (e s'inserisce prima della nota o s'inserisce nella chiave)
comp. da he, il nome antico della lettera b, e molle (in
, del rimanente ben affetto e benemerito della sede apostolica. boccalini, iii-82:
poco ben affetti verso la grandezza della sede apostolica. buonarroti il giovane,
chiesa passando attraverso alla sagrestia dalla porticina della canonica. benallevato, v
, era allegro e piacevole... della deformità beneauguriosa certo è ch'egli si
., i-107: invidia è dolore della benavventuranza. benavventurataménte, avv. ant
machiavelli, 448: benché la corruzione [della patria]... sia grande
corde dell'arpe, ben che sieno tutte della medesima materia, rendon suoni differenti,
il superiore la raccomandava, fino al tempo della elezione del nuovo, a qualche persona
tenesse la debita cura tutto per servizio della chiesa, senza che il commendatario potesse
, senza volerlo, e senza abusare della sua superiorità nella ben che minima cosa
del modo domandamo, che le fornisca della ragione làe se fae. -le bende
cosa che dimostrava o dimenticanza o disprezzo della regola che prescriveva di tenerli sempre corti
suora] ben singolare: piuttosto piccola della persona; e le bende nere erano così
viva solo nello spirito, e velata della sua volontaria umiltà, appariva piccola suora
suora, senza bende e senza soggolo, della casa quieta. palazzeschi, ii-506:
il fazzoletto bianco che spuntava dal taschino della giacca;... lo rimirò
e negra / tolta dal duro volto della terra, / riposo della gente mortale
dal duro volto della terra, / riposo della gente mortale egra. tasso, 6-i-53
d'una bionda che tra le due bende della chioma ti spalanca addosso gli occhi stupefatti
8. archit. ant. elemento ornamentale della colonna; acroterio. f.
: sopra di questa [gola del fuso della colonna] è un regoletto quadro,
il quale deve essere alto la metà della grossezza della colonna, cioè un modulo.
deve essere alto la metà della grossezza della colonna, cioè un modulo. si
di tela (che serve come rinforzo della vela nel punto in cui sono fissati
1078: dallo scrivere servendosi degli occhi e della mano proprii, al dover usar quelli
ii-19: girando incognito / pei chiostri della spagna, / tra le bendate vergini
di lui, e a tirargli il bendone della cuffia. pulci, 11-112: la
gli uomini si possino, per commodità della difesa o della cultura, ridurre.
si possino, per commodità della difesa o della cultura, ridurre. ariosto, 29-56
fa dono, / ben odo il suono della voce umano, / e ben stringo
caldo per la sua disformità. p. della valle, 1-8: adopera benissimo l'
per accettar l'aiuto, ben inutile, della sua mano. de amicis, i-448
, 438: figuratevi ora la faccia della luna piena di montagne ben alte.
desti ormai dramma d'amore. p. della valle, 1-62: è ben vero
le passioni di un secolo sono la base della morale dei secoli futuri. alfieri
figliuoli di dio una espressa simi- glianza della divina bontà. boccaccio, iii-12-63: neiranche
.. più facilmente resiste agli effetti della intrinseca corruzione. galileo, 157:
-tu mostri di non conoscere la potenza della moda. -ben bene: di cotesto saremo
un ferro allargò ben bene il retino della graticola di cantina; poi prese un
e di visitare il povero dottore, della cui malattia sono dolente. de amicis
finalità etiche; ciò che ha gli attributi della perfezione spirituale; il fine della volontà
attributi della perfezione spirituale; il fine della volontà morale (come dovere o virtù
? che dirai, se più largamente della parte del bene hai bevuto? zanobi
a sé rubello / richiamo al latte della madre mia. foscolo, vii-101:
male è la continua insidia all'unità della vita, e con essa alla libertà spirituale
e assicuramento dell'unità, e perciò della libertà. serra, ii-571: essi
vien prescritto come bene, come esigenza della ragione. moretti, 8: questa è
idem, 194-25: si è che della tua ricchezza tu non hai bene. capellano
al regno; egli riordinò l'amministrazione della giustizia, tolse gli abusi della giurisdizione
amministrazione della giustizia, tolse gli abusi della giurisdizione ecclesiastica. foscolo, iv-298: veramente
, far del bene: beneficiare, far della beneficenza; operare il bene, vivere
dell'utilità perché tra gl'infiniti irregolari eventi della malizia e della fortuna si conduca a
gl'infiniti irregolari eventi della malizia e della fortuna si conduca a bene l'uom sapiente
mille pene è frutto, / durasse tutto della vita il corso. idem,
all'indicibile e tanto sospirato bene della nostra riunione, che deve essere eterna,
cicognani, 1-183: o l'amore della mamma in che altro consiste se
che poi se la mungerebbero all'osteria della santuzza. dossi, 689: e
! poliziano, i-2-17: che sarà della mia vita / se ti parti, o
mio ben, mia vita? p. della valle, i-43: s'il mio
verbo 'essere ', nelle forme della terza persona): cosa buona,
beni dell'anima, dello spirito, della mente, del cuore: virtù, doti
: niuno può rag- guardare i mali della presente vita, come sono, se egli
sentire per gusto di contemplazione i beni della eterna patria. paolo da certaldo, 11
natura dotò la vita dell'uomo per consolarla della brevità, dell'inquietudine e della
della brevità, dell'inquietudine e della fatale inimicizia reci proca della
della fatale inimicizia reci proca della nostra specie. manzoni, pr. sp„
all'altra, nel più elementare insegnamento della religione. leopardi, 965: perocché
credere che lo somigli. i beni della quale età se fossero comuni alle altre
e anche fruizione e godimento (beni della natura: i prodotti della terra; beni
(beni della natura: i prodotti della terra; beni della vita, beni
natura: i prodotti della terra; beni della vita, beni del mondo, beni
cittadini d'alto legnaggio, e de'beni della fortuna molto agiati. flaminio, 85
case; ed in perugia ed a castello della pieve acquistò molti beni stabili. a
acciò potessero attendere più commodamente al servizio della religione. c. i. frugoni,
a questo desiderio tutti gli altri beni della vita. manzoni, pr. sp.
orecchi, acciocché fra i molti beni della vita che io godo, 10 provi
10 provi per la prima volta anche quello della sordità. cattaneo, ii-1-207: si
avanza mano per adoprarli; lo priva della vera una ricchezza fittizia. bacchelli, 6-9
bene di fortuna, che per prima della guerra era agiatezza. pratolini, 2-531:
: l'amministratore, che alla morte della vecchia dovrà rendere conto allo stato dei
godeva il ben di dio stando sulla porta della bottega, a chiacchierare con questo o
baci ridendo, sfoggiando in baleni il candore della dentatura, provocando uno scompiglio nel gruppo
; e con tale generosa abbondanza propria della gioventù, da lasciar credere che di tanto
gioberti, ii-103: il mondo artificiale della società non può mai essere a sesta,
che tutte l'altre cose il bene della patria loro. s. caterina de'ricci
anco naturalmente uomini da bene, amici della civile conversazione e buone dottrine non si de'
. bot. disus. antica denominazione della garofanella selvatica (geutn urbanum),
selvatica (geutn urbanum), ora della garofanella acquatica (geutn rivale).
, sf. dial. denominazione eufemistica della folgore, del fulmine. salvini,
dell'italia meridionale: l'abbazia benedettina della trinità, che resta un trecento metri
cui appartengono i monaci, fa parte della famiglia benedettina, di cui ha la
che furono... i benedettini neri della badia. gioberti, ii-192: così
benedettini vestono di nero, nella tenebra della chiesa non lo distinsi da prima,
iii-22-193: il benedettino tosti, storico della lega lombarda e sacro cantore nella guerra
... visitava, portando loro della festa e dell'acqua benedetta e alcun
vi metteva di mano in mano dentro. della porta, 1-20: da quel benedetto
da costantinopoli, menò seco la cagione della sua ruina. tasso, i-67: qui
, 179: le viscere più segrete [della terra] con tanto sudore e con
greci hanno fatto di me quasi un ateo della religione moderna. soffici, ii-349:
, sf. tose. dono in occasione della vendita d'un vitello (e si
12-109: l'amor nostro e degli altri della casa reale devoti crescerà e sarà immutabile
lo storace delle lodi e con l'incenso della benedicenza. salvini, 30-1-126: amicizia
solenni e legittime, che fanno la corte della letteratura. = deriv. da
, quale domanda di benedizione alla fine della preghiera liturgica. è il cantico dei
e festivi (nell'antica messa visigotica della spagna e in quella gallicana) e
. benedici). fare il segno della croce (che si traccia in aria con
religiosa (a opera di un ministro della chiesa); augurare, sollecitare la
loro a sì larga mano i doni della sua grazia, che di poi furono in
anticipazione del tempo, come nella preminenza della virtù. cattaneo, ii-1-39: le
che io avessi fatto un grande acquistare. della casa, xxvi-1-140: ma benedetta sia
di pietà religiosa (compiuto nel segno della croce) con cui il sacerdote impetra
la mano, e ricevendone dalle bocche della gente, che quelli del seguito avevano un
che faceva venir in mente l'incenso della benedizione, tanto sapeva di buono.
il papa portato in trono nel quadro della finestra della basilica, e pronunziare con
portato in trono nel quadro della finestra della basilica, e pronunziare con voce scandita
con voce scandita e faticosa le parole della benedizione al mondo,...
... questo mi dava il sentimento della vita d'oggi. 2.
, disse a lui: nella grassezza della terra, e nella rosada del cielo
facendo alla repubblica, non per la nobiltà della carne e sangue, in cui si
fu salutato benefattore del popolo e padre della patria. a. f. doni,
prima scena dolorosamente afflitta per la morte della sua padrona e benefattrice, che all'
bambini, le suore, i contadini della cascina, ed egli stesso, ma non
villani, i-412: dino, rimaso ingannato della speranza sua, nientedimeno di molti doni
dichiarato: a molti vili l'obbligo della gratitudine pone come una specie di servitù
i-318: da questi poi ad ogni beneficatóre della sua repubblica fu il poema trasferito,
perversità di cuore, repugnante agl'impulsi della ragione. d'annunzio, iv-2-294:
carità verso il prossimo (a imitazione della misericordia di dio). -beneficenza pubblica
io mi porti ho sempre meco la memoria della vostra beneficenza e amicizia. cuoco,
. cattaneo, iii-1-4: sopraggiunte le guerre della rivoluzione essi rimasero per più di anni
burbera non mi costa nulla; quella della beneficenza vorrei essere in grado di recitarla
ambire un posto sociale, accanto alle signore della croce rossa, a quelle dei comitati
una del comitato delle signore che fanno della beneficenza attraverso l'istituto di san crisostomo
plebi povere furono cattoliche per le lusinghe della beneficenza. = voce dotta,
stante la mancanza delle antiche memorie beneficiali della diogesi fiorentina all'archivio dell'arcivescovado nostro
che i bene- ficialisti dicono in materia della riserva delle prime dignità. beneficiaménto,
beneficiario, nome generico di quei soldati della legione romana, che per benefizio del tribuno
, e un giorno, la sera della sua beneficiata, con la logica così
finestre, dal camino, dal tubo della stufa. 2. disus. polizza
uscito / non vidi 'l fin della fortuna mia / nello sperar qualche benefiziata.
innanzi... mi convincono pienamente della impossibilità di conciliare la mia vita presente
appartiene il consigliare e deliberare delle cose della repubblica, erano (come ancora sono
il legno e la corteccia, per beneficio della terra che vi s'accosta, umoroso
parti nella città, godendo i benefici della pace, i guelfi che erano più potenti
giorno in giorno a contraffare a'patti della pace. dante, conv., i-xm-i
, acciò che per quello il beneficio della sanità acquistasse. lorenzo de'medici, 645
migliaia e migliaia di piante per beneffizio della salute degli uomini. guiducci, i-270
l'umana beltà quasi una piccola colonia della massima e sovrana bellezza, ne investe e
, 1-427: potendo questa tanta fecondità della palma, e questa maravigliosa eccellenza de'
, in un certo modo, albero della vita in terra. goldoni, iv-146
spesa in merceria, e col beneficio della maschera voglio andare da me. foscolo,
conversazione degli uomini godere quasi alcun beneficio della tua gloria, la maggiore utilità che ne
castigo dei colpevoli, né senza beneficio della patria, l'andarle raccogliendo e pubblicando.
rispondere una forza superiore scendeva nell'animo della donna, sentiva il benefizio di quello
benefici dell'autorità e ai principi quelli della libertà. piovene, 5-563: molte
sono in qualche modo irretiti nelle maglie della giustizia. cassola, 2-179: gran
. -benefici residenziali: con l'obbligo della residenza. -benefici temporali o perpetui:
iii-670: ringraziandola poi sinceramente e vivamente della bontà con cui ella mi ha destinati
de roberto, 145: come capo della casa, egli aveva del resto la facoltà
anni, e ciò ch'è per benefizio della legge. cattaneo, ii-1-38: [
di volersene valere, consistente nella limitazione della sua responsabilità per i debiti del defunto
condizione posta dall'erede alla sua accettazione della eredità: di non essere tenuto ne'
fortuna, di natura: a capricci della sorte. firenzuola, 449: lo
, che gli eran brighe e pene. della casa, xxvi- 1-150: poter aver
già disceso dalle più sublimi contemplazioni della filosofia per condurre alla dimora del povero
forse più generosa, certo meno sbadata della presente rivive nella figura di tutte quelle
era solito, di qualche suo antico della famiglia. b. croce, iii-22-103:
. avea ritornata in istato, e benemeritissimo della città. bandello, 3-5 (ii-281
e per grandi opere in prò universale della città benemerito in fra pochi. redi
è un valentuomo, e molto benemerito della notomia. goldoni, i-769: le
, il governo provvisorio, dichiarandoci benemeriti della patria, intraprese tosto a disfare ogni
più coraggiosi, né i più benemeriti della vittoria. nievo, 327: la
benemerita patrona di tutti i pii istituti della carità. carducci, ii-1-309: vogliate darvi
, o clamorosissimi, e sarete benemeriti della patria. fucini, 72: il benemerito
hanno voluto perfino usurpare alla veneranda accademia della cresca l'officio di dichiararmi benemerito e
sua. bocchelli, 2-327: i militi della benemerita, avanzando, abbassavano di necessità
a disposarsi a quella imagine. leggenda della beata umiliana de'cerchi, 103
i veri patrioti, che la libertà della polonia debba dipendere dal beneplacito dei vicini
potrebbe provvedere daddovero, rimediando a'disordini della costituzione. cattaneo, iii-4-121: vaneggiava
ore al focolare, specialmente a quello della cucina: ma tutto ciò per suo beneplacito
e siamo, si dice, i padroni della natura! padroni che devono attendere il
! padroni che devono attendere il beneplacito della loro schiava per ottenere da lei un
a morte; a'quali i dieci della guerra a beneplacito del capitano sostituivano gli
f. corsini, 2-54: nell'imbrunir della notte fu di mestieri che i vascelli
che gliene ho dato credito nel libro della memoria, da pagarsi secondo il mio possibile
quelli che erano cagione del bene essere della repubblica romana. g. m. cecchi
lettera] intendendo di vostro benessere e della magdalena,... m'è contento
che io intendeva fosse stabilito il benessere della toscana, quando mi teneva nei limiti della
della toscana, quando mi teneva nei limiti della moderazione e dei patti giurati. se
fame e la discordia possono essere artefici della grandezza futura. b. croce,
ebbrezza che la vita può dare, della scialba pacifica esistenza di trent'anni.
di benessere borghese, distinti dall'annodarsi della cravatta al mattino e dallo snodarla alla
campagnolo autentico, e attratto dagli splendori della vita cittadina, aveva disprezzato fino da
un sarto, con le sole armi della tenacia e della intelligenza era arrivato ai
con le sole armi della tenacia e della intelligenza era arrivato ai fastigi della celebrità
e della intelligenza era arrivato ai fastigi della celebrità. lui, il nipote, aveva
.. rende noi altri malandati viandanti della terra più simili a benestanti cittadini del
(130): quasi di tutti quegli della contrada era compare o amico o
i-50: gli uomini non erano lo specchio della bontà, e, se don
mi dispiace troppo che, nel colmo della tua amicizia et benivolenzia, 10 sia
11: per alcuni peccati gravi si diffidano della benivolenzia di dio. della casa,
si diffidano della benivolenzia di dio. della casa, 548: i piacevoli modi e
utilità, con cui gli impulsi spontanei della benevolenza precorrono il convincimento della ragione.
impulsi spontanei della benevolenza precorrono il convincimento della ragione. collodi, 272: da quel
ad importunare per nessuna guisa le persone della cui benevolenza mi onoro. de marchi,
benevolenza è l'olio che unge la ruota della fortuna. b. croce, i-1-344
, che guidano la vita morale (della libertà interna, della perfezione, della
la vita morale (della libertà interna, della perfezione, della benevolenza, dell'equità
della libertà interna, della perfezione, della benevolenza, dell'equità e del diritto)
sono concetti estetici, applicati ai rapporti della volontà. borgese, 6-119: la
ora, il significato ch'ebbe alle origini della lingua... occorre di benevolmente
questo pubblico, che è lo schiavo della sua arte, e che prende delle
pelo, bianca e bionda, molto benefatta della persona, tanto gentile che cascava di
tanto dietro ad essa era il bagliore della cupola in fiamme. si rifletteva fin
bengala che si spegneva lentamente col desiderio della folla scompigliata in cerca di direzione,
imbizzivano. e sorte che la brezza lieve della sera cacciò sul lago la lenta nube
piangendo se n'andò dalla madre, della quale era il begnamino, a contarle
, 1-108: il gatto, vero beniamino della natura, vede nella oscurità per essere
la ragione che era stato il beniamino della madre. pirandello, 7-886: quelle
basti. se questo è il beniamino della città, lascio giudicare a lor signori
prigionieri] poteva esser allegato per esempio della benignità, l'altro per esempio della acerbità
della benignità, l'altro per esempio della acerbità del vincitore. flaminio, 82
benignità, ed a me far dono della sua grazia. a. f. doni
aiuto, sottentrò iddio e mise gli occhi della sua benignità sopra il p. ricci
, che i toscani fidatisi alla benignità della natura che donò loro il più gentil
celeste conformazione del cuore, la quale della religione evangelica è frutto e sembiante,
clima), fertilità, amenità (della terra, di un paese).
e risanata, accetterà per la benignità della stagione convenientemente non pur le barbate,
. c., 40-10-2: li re della casa d'israele benigni sono.
dell'universo, / noi pregheremmo lui della tua pace, / poi c'
tutto inclinato alla quiete ed alla pace. della porta, 1-26: sempre ch'
pregoti, tale errore. fed. della valle, 204: [la speranza]
bologna, la città del senno e della scuola. campana, 213:
, 213: nostra donna maria della fortuna / volge benigna i suoi divini
dentro vi nacque l'amoroso drudo / della fede cristiana, il santo atleta / benigno
nel mezzo del sofà, il principe della chiesa considera tutti con occhio professionalmente benigno
di vimini frequente in alcune regioni montane della toscana; è detta anche treggia.
vero infame uomo, un uomo indegno della stima d'ogni animo bennato, un
non vi magnifica col linguaggio sempre sospetto della immaginazione,... parlerà la
allo splendore dell'apparenza unisse la bontà della sostanza, io avrei ceduto l'educazione
del suo spirito e in ogni brivido della sua midolla vive e rivive tutta quanta
vive e rivive tutta quanta la vita della razza. beltramelli, i-611: questo
in cui persone bennate parleranno ancora lietamente della lieta poesia, per alcun diletto loro e
tutti cose, tranquilli e impassibili suscitatori della varietà. = comp. da
pensante perché le condizioni fortunate e fortuite della vita tolsero l'occasione di pensar male.
sm. ant. beneplacito. capitoli della compagnia di s. giovanni battista [tom
per verità succede di rado, con danno della mia povera testa, che da circa
fra quelle carte o nomi o documenti della congiura; bensì le note de'mancamenti
per mezzo del calore delle passioni e della energia della verità. cattaneo, iii-4-29
mezzo del calore delle passioni e della energia della verità. cattaneo, iii-4-29: è
forse: a chi percorre la dura via della saviezza, ad un certo punto avviene
punto avviene di essere entrato nei regni della pazzia. spiegato così il mio incognito,
; ma non all'offerta degli amministratori della scala, bensì alla misteriosa conversione del misterioso
581: e siccome a motivo della loro superbia non erano in generale ben
avrei ritrovato la confidenza e la pace della famiglia. svevo, 5-36: era come
mio portamento avrei dato degnamente il benvenuto della superba agli stranieri che vi giungono.
, ma fu facile capire che si trattava della « donna è mobile ». ci
mise gli occhi addosso, come su gente della quale si fidasse ciecamente: pareva
in casa, e, fuora del solito della famiglia, benvoluto dal popolo. varchi
il più felice di tutti i monarchi della terra. de amicis, i-439: tutta
, sm. chim. idrocarburo fondamentale della serie aromatica (detto anche benzolo):
). è sfruttata nella preparazione industriale della benzidina. benzile, sm. chim
. linati, 8-44: i colpi della distruzione s'aggiravano ancora, crucciosi fantasmi
di benzina / ogni altro buon odor della campagna. bacchelli, 9-195: il luogo
« governative » travasavano la benzina apollinea della spensieratezza. 2. popol. vino
il balsamo omonimo: una secrezione aromatica della corteccia (fino a 500 gr per ogni
benzoino di sumatra, di calcutta, della bolivia, del brasile, ecc. noto
, i-481: quella spezie d'albero, della gomma del quale si genera quello unguento
. nel 1430) con la deglutizione della sillaba iniziale lu-intesa come articolo; spagn
quente nel personale addetto all'industria della gomma (e provoca anemia,
marciapiedi). = dal nome della borgata di bèola in vai d'ossola
beoni e mangiatori ma paltonieri e rompicollo della peggior sorte. svevo, 5-263:
dal gr. potcotó? 4 abitante della beozia '(che presso gli ateniesi divenne
(plur. m. -ci). della beozia. 2. sm
2. sm. dialetto della beozia. beò2ìa, sf. luogo
dell'ingegno né sono apprezzate le opere della mente. tommaseo [s
, dal gr. bottorfa: regione della grecia centrale, la cui popolazione era passata
comp. da be (il nome antico della lettera b) e quadro: poiché
.]: berberi, genere di piante della famiglia delle berberidàcee. = voce
bot. denominazione scientifica del genere principale della famiglia berberidee o berberidàcee: comprende
bot. denominazione del crespino (pianta della famiglia berberidàcee o berberidee).
, e vagliono contro alla disposizion della febbre. e lo sciroppo fatto
bèrbero2, agg. e sm. proprio della barberìa; abitante della barberia.
sm. proprio della barberìa; abitante della barberia. e. cecchi,
non gli ebbe gedeon martire, protettore della cura, la loro riconoscenza per la compagni
oggi sul leggìo dei riti immondi i sacrestani della disfatta quando altri bee, le budella gli
di sasso. pehanno collocato il libro della cronaca di caporetto; e lo trarca,
fatto venir voglia a'città al suono della banda come festeggiati, eran già morti.
il « shama indiano », a danno della sua impareg là verso una
/ che bere il vin senz'acqua. della porta, zioni religiose, bisogna
in ora con varietà, zione della cosa bramata dal bramante, la quale acciò
, di cui giungono i berci dal retro della casa, col e meno senza
. foscolo, xv-359: ne'primi tempi della primavera 10 diveniva muto, pallido,
labbra alla bocca del fiasco, all'orlo della brocca. brancati, 4-31: seduto
si lava / in guadiana, e bee della riviera, / l'audace matalista governava
, e zeléa, 1 e bevean della bruna onda d'esepo, / fu condottier
. -uova da bere: freschissime, della giornata. boccaccio, 8-94: ella
i pastori beono, quando de'fiumi della verità intendimento traggono. dante, purg.
e con sospiri, / tratto m'ha della costa ove s'aspetta *. idem
di bevere la cicuta per le mani della calunnia. foscolo, 1-349: osa,
per bevere ancora più amaramente nel calice della vita. gioberti, ii-153: il
ebbono desinato, non che si ricordassino della loro ambasciata, ma e'non sapeano
se gli avessero sfregato la faccia con della carta vetrata, e gli avessero cancellato i
del signor colonnello, che dobbiamo ringraziarlo della bontà che ha avuto d'invitarci.
rilasciato le cambiali perché dinanzi alla risolutezza della vecchia non gli rimaneva che bere od
] fiume lieo è beuto dall'aprimento della terra. crescenzi vólgar., 3-23:
luce. jovine, 200: la fiamma della lucerna friggeva incerta, poi bevve un
aria aperta dei viali uscendo dall'affogatoio della scuola. dossi, 437: il mio
in eterno / gli occhi, assetati della dolce aurora. d'annunzio, iii-2-341:
. con uno quegli di indescrivibili sguardi della donna, che paiono assorbire e quasi direi
: io non so più dolce cosa / della dolce giovanezza. /...
ma l'idea di volerle dire dai gradini della chiesa dove avevan sentito messa un momento
.. ben conobbe la scempia scusa della disleal moglie; non di meno,.
. -berecin zia: appellativo della dea cibele. savioli, 741
lat. berecyntius 'frigio '(abitante della frigia), e poi 4
prima. = dal nome della fabbrica che la costruisce (a brescia)
e capriole, così detto dal nome della città di bergamo, e da una
. baldini, 7-62: per metà della giornata sono capace di non procurare il
nostre di linea, che dalle ridotte della lobbia m'avrebbero preso a fucilate:
sorto all'improvviso da dietro una gobba della vedretta: gridai parole di buona lingua italiana
albero che arriva a tre metri (della famiglia rutacee), con rami pendenti,
. l'essenza è nello strato superficiale della buccia, in cellette dell'epidermide.
alla vernaccia che si cava dell'uva della vite bergo. b. davanzati,
nimico. = dal nome del capo della setta, ranieri di dono- ratico detto
e, se ben considerate molti passi della scrittura divina, gli dei e ministri
mai le reggie inflesse e i labirinti intorti della favola al paragone di queste rupi d'
gioco (ed era parola di gergo, della lingua furbesca). varchi
un prelato lo segue in carrozza. alcuni della plebe, ignari del fatto e dell'
di vent'otto mesi da tutta la giurisdizione della patria. carducci, 168: andate
trascinò poco lontano per sottrarsi alla curiosità della gente, nel viuzzo di cestello. -vuoi
palazzeschi, 3-245: si facevano i giuochi della chiave, del fazzoletto, della nave
giuochi della chiave, del fazzoletto, della nave, pretesti tutti per dirle grosse,
tutti per dirle grosse, e quello della berlina con dichiarazioni di amore alle ragazze
. de roberto, 223: il senato della città, nella berlina di gala grande
e. cecchi, 5-60: la tenuità della spesa non toglieva al contrasto fra la
: forse è soltanto / il fulgore lunare della neve / farfalleggiante
al popolo maestosamente percorrendo le vie principali della città. baldini, 6-51: a una
mattina a desinare, ne l'anello della compagna; et egli rimaso dietro a
berme o medio oland. baerm 4 piede della diga '; cfr. il trent
: vien gente. che sia questi della casa il padrone? può essere
allegria del berni ha un'indole sua della quale è quasi smarrita ogni traccia,
, plebeo e buffonesco, ne'confini della semplice caricatura, perciò superficiale ed esteriore
e le « cicalate » in lode della bugia. viani, 13-436: ci inzeppò
. baretti, 1-212: il bemiesco della maggior parte di costoro non è in
innamorato. = l'imitazione della poesia di f. bemi (1497-1535)
quatti quatti èrano là sotto un bernòccolo della mia testa; io li annoio,
sentiva crescere per lei in capo il bernoccolo della paternità. verga, ii-265: don
perché i giovani che nascono col bernoccolo della politica debbono sciuparne almeno cinque o a
mesi riportato qualche successo onorevole alla prova della lavagna, salvandomi dai pizzicotti professorali.
dato fuori a un tratto il bernoccolo della matematica. faldella, iii-70: noi
... appuntò le tre prime dita della destra insieme, e cominciò a trar
'l mare (perdonatemi, o antichi dèi della patria) mi parvero tante berrette d'
senza batter palpebra, col viso più bianco della sua berretta. de amicis, i-589
de amicis, i-589: il cuoco della terza classe, con tanto di berretta
berretta stinta dal sole fuor che nella piega della visiera. tecchi, 2-162: sbucano
. cavalcanti, 257: egli era grande della persona e ben fatto: la faccia
1-58: ma ci volle la mano della cencia perché la povera cesira...
e a lui doviamo fare di berretta. della porta, 1-105: pensa con le