; scombussolamento delle proprie abitudini. deledda, v-448: non sapeva neppur lei se
fossero, che stessero in due piè. deledda, ii-992: il cane stava davanti
sola mali e il dolore. deledda, ii-635: « sta'attenta »,
un ritratto stanno sempre gli stessi. deledda, 1-102: questa lettera...
: « è nulla, continuiamo ». deledda, i-53: la vergogna non sta
l'onda / sotto il fascino lunare. deledda, i-212: il torrente mormora quando
filo, per confondergli la testa. deledda, v-426: è morto nel novembre scorso
... il podere della capanna. deledda, iii-7: uno di quei carbonai
cattiva rasatura, le mani). deledda, v-1004: mani rosse, con le
pantalone o pantaloni). deledda, v-462: il suo modesto tailleur pareva
collo stralungo. indossa un perfettissimo'tait'. deledda, v-214: « bisogna che mi vesta
di tunisi ignoro nome e tutto. deledda, i-195: tutto il paese l'indomani
da un trullo della puglia piana. deledda, v-n: salvatore brindis apparteneva alla
-eccezionalmente, diversamente dal solito. deledda, iv-646: una volta tanto..
molto elevata, tappata di lauri. deledda, iii- 757: il luogo
più tardi saprà fame debito conto. deledda, i-286: più tardi pretu ripassò.
questo tarlo assiduo che la divora? deledda, 1-114: un piccolo tarlo inesorabile
3. seduta spiritica. deledda, v-796: poi una voce di donna
all'odore dei covoni dell'aia. deledda, i-607: « dateci almeno il tegame
anche al plur.). deledda, v-1013: gli operai del telefono,
felice fui molto; non ora. deledda, i-129: ricordava i primi tempi del
in partic. della vita). deledda, i-234: « c'è tempo!
io era un tempo meno predente. deledda, iii-501: un tempo frequentava la nostra
un mantello, da uno scialle. deledda, v-17: una luce tenue e tremolante
lontani da una tal forma di governo. deledda, iv-25: cosa mi tiene,
l'amor suo, noi bramo più. deledda, i-401: ella sollevò gli occhi
mi preme dare una risposta a triantafillis. deledda, iii-1001: ella tentò presso un
albero di una nave). deledda, v-680: la vecchia geppa..
in partic. per scopi terapeutici. deledda, v-716: meno male, però,
« allora preferisco il termosifone. » deledda, v-177: « e l'inverno,
di bandiere tricolori, ornate di festoni. deledda, ii- 375: sabina depose l'
gabinetto dallo strabei e dal pigorini. deledda, v-282: rozze stoviglie, che
sangue ad ogni acquisto / di terrasanta. deledda, i-328: « tu? ah
sul fiore nevoso che giuncava il terreno. deledda, i-346: in un attimo tutti
e menando il can per l'aia. deledda, ii-380: pietro allora, per
di gola sopragiuntami sul fine di giugnio. deledda, iii-487: ella filava già dritta
berretta e in scarpe di terziopelo. deledda, ii-54: grosso, rosso in
biancheggiavano, con le vele tese. deledda, v-959: le lapidi e le tombe
ed esercizio sottoposto alla dett'arte. deledda, iii-722: senza aver nessun male,
gli rideva negli occhietti di topo. deledda, 11-68: lo seguiva un giovinetto in
là. -muta di cani. deledda, iii-799: aveva due magnifici cavalli e
una sofferenza (il viso). deledda, ii-1018: quando finì di parlare ella
poi su me con centuplicato tormento. deledda, ii-860: buona, su!
lana migliore indugi fino a due anni. deledda, i-670: il giorno della tosatura
canapè della sala per riprender lena. deledda, v-206: la signora corse,
delle fenditure e delle durezze callose. deledda, iv-446: l'indomani fin dalla
sopraffare dalla grandezza tragica della scena! deledda, i-738: fu allora un grave
più de'l'usato tragica e severa. deledda, iii-150: soddisfatta, ella si
trampolieri saltano in fila sul cielo azzurro. deledda, v-376: la primavera..
gli è un arnese da buoi. deledda, v-878: in famiglia mi si proibiva
, lenzuola, e coperte per dormire. deledda, i-407: tutto era in ordine
bosco e la quiete della foresta. deledda, i-290: ella aveva tratto le dita
de'lastrici di questa città di firenze. deledda, 1i-110: il treno lo trasporta
alle pareti, e parevano trasudare olio. deledda, v-670: era [l'oleificio
e frettolose quelle benedizioni dei preti. deledda, i-121: pareva si trattasse di uno
. o iron.). deledda, v-203: a roma la domenica piove
il cielo (le nuvole). deledda, ii-436: un rumore come di gocce
iride levata / de i tre colori. deledda, ii-966: questa lettera, firmata
in treccie o in forma di mostaccioli. deledda, v-833: vennero fuori altri doni
di foglie allo spirare di una brezza. deledda, i-892: tra i tremolìi e
vecchia marchesa, madrina della cresima. deledda, v-801: fu la vista della
e i zoccoli apparavano a notare. deledda, i-323: l'aurora trionfante di
-presentare qualcosa con ostentazione e orgoglio. deledda, 1-141: come in una sera lontana
: è un momento triste triste triste. deledda, sol freddare e non calire,
scoppiava villana e triviale come un insulto. deledda, ii-74: ella si voltò e
grossolani; ineducato, incivile. deledda, v-724: abbassò la grossa testa irsuta
, trottolando, corse in guardaroba. deledda, v-725: lei parlava trottolandogli accanto
dico, per non far volumi. deledda, iv-597: quando due sposi si amano
malati di tubercolosi; sanatorio. deledda, v-974: lei però potrebbe fare un'
tuberosa: viso di carnagione rosata. deledda, v-731: il fascio di splendore che
suo': amicus cum 'vitis ferendus'. deledda, v-136: in nessun paese del mondo
e il serpe esce dal balzo. deledda, iii-1018: all'alba il tempo si
. egli è pallido e intento. deledda, iii-07: che male ti ho fatto
che truffa; imbroglione, truffatore. deledda, v-688: « ma che costare!
i modi, ecc.). deledda, i-599: una sola cosa la confortava
nel giusto rapporto con le figure. deledda, iii-652: il suo grande viso
iv-129: gelai tutto, e svenni. deledda, iv-525: vedendola immersa nei suoi
gran piuma, ma l'ubriachezza. deledda, i-101: ritornò molto tardi, ubriaco
erano gli ultimi giorni di baldoria. deledda, i-1010: « ufh », sbuffò
della tua moglie l'ultima avventura. deledda, ii-709: si alzò, dunque
ed io m'ingegnerò alla meglio. deledda, iii-706: al pane scuro casalingo,
singolari / che altre armonie. deledda, ii-28: c'era molta gente;
aderire variamente a una sostanza invincibile. deledda, iii-978: quel giorno, esse non
tutti facendo gli uffici di sposo. deledda, i-719: egli è unito a te
un dì, ma non ha fede. deledda, iii-501: un tempo frequentava la
territorio per mezzo di due ferrovie. deledda, 1-225: l'impazienza di rivedere il
e la raggiante libertà del sole. deledda, i-288: la passione che la
il legno non andò in mille pezzi. deledda, iv-550: si divincolò dalla stretta
mi soddisfa, benché venga da 'parere'. deledda, iv- 718: questa assenza
, sbirri, scribi e farisei. deledda, iì-990: un mese dopo venne l'
i vani delle facciate son murati. deledda, iii-925: la stanza a sinistra
questi ch'hanno comando ne'villaggi. deledda, i-552: il tappeto era corto,
, come si è soliti fare. deledda, i-55: verso mezzogiorno si arrivò alpisalle
usurpato dalla turchia e dall'egitto. deledda, iv-665: un uomo come me
non che di comodo e di piacere. deledda, iii-748: il grato odore richiamò
dato avviso al consolato generale d'italia. deledda, iv-770: era un giovine piccolissimo
, 14, a nome mio. deledda, ii-1058: il babbo scriveva appena arrivava
miope (la vista). deledda, ii-616: quando fu in mezzo alla
dar da mangiare scientificamente ai microbi. deledda, v-58: era brutta, vaiuolata,
in una bella vallata di svizzera. deledda, i-363: la luna ancora bassa
quanto basta per essere veri fluidi gasosi. deledda, iv-261: un silenzio indescrivibile regnava
torrente penetrò per tutti i varchi. deledda, iv-137: benché fosse quasi buio
, dotato spesso di chiusura ermetica. deledda, i-609: come mosche attorno al vaso
-andare e tornare rapidamente. deledda, iii-550: vado e vengo in un
lo lor collo e per la ventresca. deledda, v-945: antipasti squisiti sono già
persona di carattere forte e determinato. deledda, i-259: quella era stata una donna
esso. -fede nuziale. deledda, i-638: peggio per te che non
verga, l. capuana, g. deledda, ecc. e nella poesia v
popoli a credere nella infallibilità degli oracoli. deledda, iii- 902: la vita
riferimento all'età di una persona. deledda, i-709: le due donne avevano la
— in un'imprecazione. deledda, i-47: spero di portare a voi
chi parla nell'acuto della febbre. deledda, ii-1076: la voce dell'uomo arrivava
po'in alcun vii / cader amore? deledda, i-855: tu non mi vuoi
alma, cosa immortai, mortale obbietto! deledda, i-633: il vecchio piangeva di
ma in modo forte ed elevato. deledda, ii-189: si svegliò coperto da un
malvagio, maldicente o stizzoso. deledda, i-486: -che lingua! si vede
viveanne più di trenta mila persone. deledda, i-174: 1 vicini di giorgio
felice / all'adorabile tua genitrice. deledda, i-947: « io voglio farmi prete
ma non ebbi intenzione d'ingannare. deledda, ii-82: uscendo incontrò sulla porta il
, volgeansi gli antichi verso il sole. deledda, iv- 289: ella gli
del fato del suo carro il manda deledda, ii-1021: una sera la giovine donna
fra l'austria e l'italia. deledda, iv-646: una volta tanto, però
volteggiava folle- mente intorno al lume. deledda, iii-137: 1 fiori del tasso
del primo sole della nuova stagione. deledda, iv-500: l'odore del cisto dava
medico per la sorella di vossignoria. deledda, iii-957: vossignoria sa chi son
che vulgarmente si chiamano 'chiocciole', discendersi. deledda, iii-1021: egli richiuse il pugno
... le piante di zaffarana. deledda, i-268: ricordava i piccoli orti
si attribuisce a uomini anziani. deledda, ii-210: egli dava il titolo di
s'udiva un lontanissimo zirio di grilli. deledda, i-323: nell'alba argentea come
, che venere è quella zitel-! deledda, i-643: la vecchia zitella non parlò
... comincia a far tardi. deledda, i-702: zitto tu! tutti
ha valore scherz.). deledda, iii-804: uno spirito ancora spregiudicato,
pelle, cercammo di prender sonno. deledda, i-413: la loro cena era
qui la nostra buona fortuna ». deledda, 1-819: si è dovuto combattere come
e croccante, tipico della sardegna. deledda, i-24: si sa che in molti
il bandito; darsi alla macchia. deledda, i-733: ebbene, marianna, tu
region. bisaccia, tascapane. deledda, 61: nellacapannaattigualeparenticoncuiella eravenuta alla festa
tipico della sardegna; carasau. deledda, i-7: si sa che in molti
stanza adibita a tale uso. deledda, i-54: la prioressa aveva diviso il
pellegrini tipico della cucina nuorese. deledda, i-54: la prioressa aveva diviso il
per conservarle e farle seccare. deledda, i-693: c'era un camino,
. dial. coltello a serramanico. deledda, i-38: « c'è zio portolu
, un giornale). deledda, 2-730: solo il padrone vegliava ancora