rivoluzionario: il monarchico men ch'altri. deledda, iii- 546: in quelle chiare
lavare e occorre lavarli meno di spesso. deledda, i-317: -che cosa vuoi
duri ed erti, alzarono parapetti. deledda, ii-306: in meno di due ore
sua o simile altra principesca puerilità. deledda, i-918: non era la prima volta
piedi la mota molle delle pozzanghere. deledda, i-906: gli sembrava di avere ancora
il monte gragno molle di velluto. deledda, iv-554: declivi molli d'erba scendevano
in una diversa luce trasfigurati fantasticamente. deledda, ii-955: da questa parte il braccio
s'è sentita una cosa simile? deledda, ii-493: c'era una famiglia molto
malata, pensierosa, più vecchia. deledda, iii-440: l'anima nostra ha momenti
di mondare o sgusciare il riso. deledda, iv-241: zia martina filava sotto
senese, la dama di mondo. deledda, 1-53: era troppo uomo di mondo
come un nugolo ostinato di mosche. deledda, i-79: qualche monello impertinente si
dei mostri, soffocò le bestemmie. deledda, ii-620: egli protestava, contando
e titolo, fu poi detta zecchino. deledda, i-350: aprì la cassettina e
monotono di prosperità ottusa e solitaria. deledda, ii-758: tutti... crediamo
e violaceo indugiava effuso pel cielo. deledda, i-244: il sole illuminava ancora
stirpe araba. — anche sostant. deledda, iii-910: era un ometto più piccolo
nero, dal noto simbolo mortuario. deledda, iv-482: la sovrumana dolcezza della
que'passi dio glieli conterà ». deledda, iii-183: -lasciami stare! -egli
più tosto morirmi che ritornare uomo. deledda, i-523: io non voglio più
cento pigliano le parti del cane. deledda, iii-260: ieri il mio ragazzo
le altre membra sì atroce pena. deledda, ii-522: il luogo era molto
quando a quando le polpe ignude. deledda, ii-780: il malato tentava ancora di
carnale / fa insana la coltrice. deledda, ii-175: provava una tristezza mortale,
, anche, grave disagio. deledda, iv-490: non voglio scappare, no
mozzava e ritardava la sua parola. deledda, ii-455: la tosse le mozzava
rara in sardegna ed in corsica. deledda, iii-942: non c'è animale
: i giovenchi mugolavano da le stalle. deledda, i-314: il cane mugolava di
come una serpe, mugolando, ululando. deledda, i-325: il vecchio mugolò di
dei sorrisi in una grande felicità. deledda, iv-794: ornella non si mosse,
apparire in sorriso fuggevole di pietà. deledda, iii-588: lo sguardo del vecchio
mi pareva. diversa nei modi. deledda, iv-787: si accorse che antonio
/ d'amor novi casi e lieti. deledda, i-37: raccolti attorno al fuoco
/ spargere il raggio della bionda testa. deledda, i-831: il vento di primavera
del tempo e con l'esperienza. deledda, iv-788: non si nasce coi denti
far tagliar la testa ai naufragati. deledda, i-808: una grande nave naufragata fra
tre boccate di acqua o quattro. deledda, iii-368: l'odore della pipa,
dove il tanfo cominciava a nausearmi. deledda, 1-119: bere, poi, non
cameriera; ella se n'entra. deledda, iii-819: i biglietti da mille vengono
poesia né anche in qualche verso. deledda, i-463: - speriamo: tutto
alla vita, cioè il vitto. deledda, ii-214: osservò un canestro d'
c'erano negozianti di belle arti. deledda, i-224: tornò il nonno,
uomini che gridano una nenia e corrono. deledda, ii- 809: i frati cantavano
senza fargli dir né pure gesummaria. deledda, i-548: su, dimmi almeno cos'
pur ho memoria / della nemica luce. deledda, ii-404: l'idea di perdonare
con un lino umido di aceto. deledda, i-390: una donna bassa e grossa
causa della libertà e del popolo. deledda, i-895: gli sembrò di trovarsi nudo
non mi ammalerò mai di neurastenia. deledda, i-162: la nevrastenia non è
lo sa, come vi crebbi insieme. deledda, i-36: era una famiglia numerosa
-con valore di esclamazione. deledda, iii-45: dice che suo padre possiede
corvino / de le venete nuore. deledda, iv-233: adesso l'alba nitida batteva
verde-grigio di quelle ampie pasture ondulate. deledda, i-658: attraverso le finestruole senza vetri
valore antifrastico, volutamente provocatoria. deledda, iv-760: -come, -domandò proto con
-è qui. bisogna sciogliere i nodi. deledda, iii-205: si legò un fazzoletto
concave mani / di nodose dita. deledda, ii-1044: mai dimenticherò la sua piccola
noia al muratori e ad apostolo zeno. deledda, iii-68: egli è un intrigante
è felicità e lode grande. deledda, i-256: - peccati, peccati!
muli e il nolo al padrone. deledda, i-424: dopo tre giorni efix tornò
! » pensava la donna nomade. deledda, ii-18: d'inverno il paese era
esistenza di qualsiasi cosa con tal vocabolo. deledda, iv-822: la strada, sì
meno la nequizia del proprio volere. deledda, iii-285: il dottore non vale a
e donne che sono e non sono. deledda, iv-838: sarà, non sarà
d'un bello e gagliardo putto. deledda, ii-586: il nonno materno era
, non potè chiudere un occhio. deledda, iii-294: non ostante le vestine sporche
attraversa la normandia, la borgogna. deledda, iii-no: le ore passarono, un
la nostalgia era il suo male. deledda, i-514: il suo pensiero era
rivela tristezza e rimpianto; nostalgico. deledda, i-402: -sì, -ella proseguì,
il tempo che non è più. deledda, i-775: i canti corali dei giovani
avevano l'aspetto di altrettante regine. deledda, 1-666: il dottore aveva..
don rodrigo a casa sua. deledda, i-311: una notte columba,
segue le pratiche di una novena. deledda, iv-22: un gran fuoco rischiarava il
; con tutta la persona. deledda, ii-194: un fremito di passione lo
possedere ricchezze o beni materiali. deledda, iii-115: tacque un istante, assorto
e cento non giovano a uno. deledda, iii-699: sa che cosa faccio,
che ci restano avviliti e affamati. deledda, 1-83: si svegliava di soprassalto
sottoposto a una determinata alimentazione. deledda, iv-89: nutrite di fronde che i
sostanza né forza né vera vita. deledda, iv-478: da anni ed anni
cui le palpebre battevano di continuo. deledda, ii-3: era una ragazza quindicenne,
verdastri dietro i vetri della maschera. deledda, iv-853: i suoi occhi erano azzurri
stelle la densa ombria degli ippocastani. deledda, i-558: la donna ascoltava pallida
, vedi, / non t'amo. deledda, i-156: io non odio nessuno
di fatto che alcuno fa insorgere. deledda, iii-129: egli l'aveva chiamata
di una nuvola di cupa tristezza. deledda, ii-76: i loro occhi si incontrarono
gara intorno / ogni cosa sorride. deledda, i-415: ogni sua parola e il
ora crescente / i venti la diffondono. deledda, iii- 510: il poeta
espressione di minaccia, anche bonaria. deledda, ii-58: -ohi, ohi, se
a cui ci si rivolge. deledda, iv-851: -la credono una bestia viva
. richiama l'attenzione dell'interlocutore. deledda, iv-556: tu gridasti, di dietro
tremolava commossa intorno alla tonda faccia. deledda, i-1052: annalena le accarezzò i
dare così senza pietà su quell'ulivastro? deledda, ii-445: si sentiva il mormorio
della coltivazione che erano gli schiavi. deledda, ii-458: durante la notte
gran riga d'acqua in terra. deledda, iii-728: aveva un grande ombrello di
nel vedere le smanie della manetta. deledda, iv-76: li vedi i tuoi figli
amasie con mani omicide e carezzevoli. deledda, iv-305: sapeva che dietro la
ondeggiare insieme in un miscuglio mostruoso. deledda, i-27: le immagini fantastiche del
sull'acqua (un natante). deledda, iv-190: il piroscafo rullava, ondulava
di torrente. -sostant. deledda, 1-65: l'andirivieni del personale di
ondulare dei rododentri presso a lei. deledda, i-382: una figura nera saliva
muoversi ondeggiando (i capelli). deledda, i-582: quanti calci dai bei piedi
aveva una emme profonda sulla palma. deledda, iii-981: le ragazze s'inginocchiarono
indeterminato (un sentimento). deledda, iii-366: la signorina ascolta, a
gioia a l'umana opera il sole. deledda, ii-377: un giorno, poche
detto: è verità; dunque predichiamola. deledda, 1-886: l'autunno e l'
a braccia dai figliuoli per essere operato. deledda, iv-567: bisognerebbe operare il malato
ai nemici muro di petti fortissimi? deledda, iii-760: pensò che tutto era un
vergine, si offre vittima volontaria. deledda, i-425: l'uomo, dietro,
. a quest'ora sarà per viaggio. deledda, i-223: mia sorella si mise
una febbre ostinata [ecc.]. deledda, i-305: tre anni or sono
in sogno il suo gabban d'orbace. deledda, i-519: un uomo un po'
non ci ha trovato nessun giovamento. deledda, iv-742: una volta anche a me
/ rimessa all'ordine / e ripiallata. deledda, iii-234: finalmente le visite di
e più una e mezzo per ripieno. deledda, 1-82: si ordiva la lana
gettati pelli, stoffe e cuscini. deledda, i-459: il bettoliere, un piccolo
'l plenilunio sorse, / improvviso. deledda, i-471: l'aurora areva
elegante (una pianta). deledda, ii-959: un signore, che adesso
-condizione di benessere; agiatezza. deledda, 1-13: ma che zio paolo;
in alto ancora una trasparenza serena. deledda, i-358: anche sul cielo lucido del
le tombe / perché taluno risoresse. deledda, ii-813: senza osare di accostarsi alla
oscilla / l'ermo cipresso). deledda, iv-675: dietro i tronchi degli
fruscia, ed è già notte oscura. deledda, i-591: il suo pensiero lavorava
ossessione era stato adoperato da lei. deledda, iv-124: il suo dolore allora
dalle risa, no, via. deledda, iv-365: provava una cupa ossessione
d'una vecchia suora, creduta ossessa. deledda, ii-757: le donnicciuole lo dicevano
in un tragico viluppo gli ossessi. deledda, i-927: la piccola ossessa non
di roma, su qualunque terreno. deledda, iii-376: siamo in una strada solitaria
: parlava lento con ostentata bonomia. deledda, iv-413: egli si era alzato a
otri incappellati stanano a setacciare farina. deledda, ii-42: -ah, otre
possa ottenebrar la vita degli uomini. deledda, iii-963: un lutto più che
l'azzurra vision di san marino. deledda, i-659: ricordava che la vecchia
, dentro entrò il conte francesco. deledda, i-185: ricordo ancora la scena grandiosa
, verde ne 'l sonno sfuma. deledda, i-261: l'erba allora e le
domeniche da quella dei giorni feriali. deledda, i-271: non ho sposato una
sacre, empio, irreligioso. deledda, iv-202: se sto diventando pagano lo
io avrei potuto individualmente sollecitare alcuni. deledda, i-559: pagami almeno il fitto
essere più piccolo di 'paioletto '. deledda, iii-926: sull'acquaio non mancava
come la morte e la vita. deledda, ii-1006: l'ombra dorata degli elei
a lui, umili e palpitanti. deledda, ii-582: gli occhi delle altre
palpitante scandere di note di cembalo. deledda, ii-70: il cuculo riempiva di gridi
, il suo cuore palpitava ansioso. deledda, i-580: il cinghialetto viaggiava di
tre note tagliato nella canna palustre. deledda, iii-477: si sentiva il soffio dell'
da un riso convulso e irrefrenabile. deledda, iv-48: ridevano, ridevano, tanto
recitare il panegirico del santo protettore. deledda, iv-249: un giovine sacerdote nuo-
cadrebbe la virtù delle pensate verità. deledda, iv-828: dall'alto del suo scalino
costume alle donne questa pantagruelica imbandigione. deledda, ii- 318: anche dopo
quel che dovevano dire e fare. deledda, i-564: verso pentecoste egli fece la
cristo, / il presbitero sergio. deledda, ii-495: lo sconosciuto sedette in
e di paraluna nel tempo stesso. deledda, ii-951: l'avventore seduto
e chiara pareva un'acqua sorgiva. deledda, i-224: pareva invecchiata come dopo
con qualche dubbio o incertezza. deledda, iv-760: -come, -domandò proto con
un discorso, un'enunciazione. deledda, i-300: veda, mi lasci parlare
di loro per le cause più futili. deledda, iv-100: il porcaro venne a
e la beffeggia con sconce parolacce. deledda, iv-823: si scambiarono un mucchio di
città che dicesi 1''université '. deledda, iii-555: si, sì, sono
passò la mano su la fronte. deledda, i-798: gli passava le dita fra
dalle illusioni e dai passi inconsiderati. deledda, iv-390: per lui nella vita
pasti e la bontà del vino annoso. deledda, i-431: era l'ora del
ad abbandonare la coltivazione delle patate. deledda, iv-768: al nome di marga
di cose po litiche. deledda, ii-1042: egli parlava con tenerezza
sempre tranquilla, anzi quasi patriarcale. deledda, i-201: i falchi passavano sul
tare, pattinare, remare. deledda, iv-821: i ragazzi pat
, la notte, di pattuglia. deledda, ii-631: alle grida dell'uomo
paulonie... si stracciavano. deledda, iv-830: le foglie erano quasi tutte
sempre pauroso di rimetterci la pelle. deledda, i-326: pauroso che il vecchio cercasse
pavimento scottasse: alzarsi bruscamente. deledda, i-570: appena gli fu uscito,
tu mi prenda ora così come sono. deledda, iv-243: abbi pazienza, abbi
non starà molto a pisciare sangue. deledda, i-127: rivedeva maddalena in quella
salario diedero una pedata a quelli. deledda, 1-155: quel matto? mi tormenta
sempre) merita una storia sua propria. deledda, iii-853: le cose di famiglia
scienza da'numi in pegno avesti. deledda, ii-238: la sua salute è il
sempre come un'anima in pena. deledda, ii-550: una sera il grido del
già condannati con giudizio per colpa grave. deledda, iii-20: al ritorno dalla casa
/ a uno a uno penetrano muti. deledda, i-758: esplorata con uno sguardo
i giuochi, impongono le penitenze. deledda, iv-26: il gioco proseguì.
-finire la penitenza terrestre', morire. deledda, ii-201: -ha finito la sua penitenza
quasi come una penellata d'oltremare. deledda, ii-25: la nebbia diradavasi; in
con la memoria a'giorni passati. deledda, iv-734: provò un senso di
ha un colore rosso intenso. deledda, 1-68: intorno a loro il silenzio
/ da un paese assai lontano. deledda, iv-531: si domandava con terrore
di percallo carnicino con perizoma d'astracan. deledda, iii-935: il letto grande con
.. è riposto ne'primi fatti. deledda, iv-114: non si fece male
traviamento, ma l'indòmita perversità. deledda, i-30: viva il re, viva
tempo: firma o non firma? deledda, ii-940: se ne vada, don
, e li perse in un soffio. deledda, i-439: il capitano lasciò i
facilmente soffocarla nell'acqua, perderla. deledda, iii-168: ella lo guardava sbigottita;
lingue di fuoco perdersi pel cielo. deledda, i-211: la fiammata rossa e tremula
tutto; dall'altro nulla da perdere. deledda, iii-115: tacque un istante,
sul sindaco un rabbuffo di interiezioni. deledda, i-325: ella mormorò qualche parola
perdura, che non può estinguersi. deledda, ii-530: il sole era tramontato,
quale sia posata una palla perfettissima. deledda, ii-473: l'illusione del mare
naturalmente come tutte le donne pericolose. deledda, i-330: son vecchia, prete defrà
le ova periate alle rondini covanti. deledda, i-477: sui muri chiari tremolava
voglio restar solo; è permesso? deledda, iv-150: scusate, non mi
militarmente, perquisivano le case patrizie. deledda, ii-895: -la signorina mi conosce
risonanza solenne, la efficacia persuasiva. deledda, i-31: -siamo tutti uomini,
gran tasca dorsale della sua cacciatora. deledda, ii-733: la donna si piegò di
, non so cosa far qui. deledda, 1-243: gli pesava l'ospitalità del
la guerra, poi in disuso. deledda, ii-864: gl'invitati maschi erano due
o gravemente infamanti e calunniosi. deledda, iii-1026: si cominciò a dir peste
questo che le toglie la pace. deledda, iv-212: la donna, causa prima
in cambio d'uno più lontano. deledda, ii-57: l'infelice creatura,
pugna. -come imprecazione. deledda, ii-387: -il diavolo ti pianga!
io stesso ne la stagion matura. deledda, i-305: tre anni or sono
si piantarono nel mezzo della strada. deledda, v-1021: io,...
, si portano dove uno vuole. deledda, iii-51: era stanco e non
minestra fumante, lui sorrideva ancora. deledda, ii-43: i due amici mangiarono in
bile, onde più palloroso mostravasi. deledda, 1-87: ho ripreso servizio presso
di un congegno meccanico. deledda, v-411: poi riprese a battere ostinatamente
orno grande d'un paese piccolo. deledda, i-94: uscirono, un momento che
bosco, una coltivazione). deledda, i-747: le annate erano tristi;
piccolo borghese, u grasso borghese. deledda, iii-119: con la barba corta tagliata
li schiacciava ridendo con beata sodisfazione. deledda, i-993: era una biondina anche
quattrino questo pidocchio di un conte. deledda, 1-51: che avete voi da
mentre roteando gh passa nella mira. deledda, ii-585: annarosa balzò in piedi
d'una gamba nervosa e provocante. deledda, i-308: ella rideva curvando il
frugarne l'anima nelle più intime pieghe. deledda, i-799: furono momenti penosi durante
/ con la stanchezza d'un fiordaliso. deledda, ii-714: piegò il viso sulla
attossicar l'aria con i loro soffi. deledda, i-345: d'un tratto,
parlò brevi parole e spronò via. deledda, ii-923: nell'attraversare la terrazza rivide
sue satire piene di attico sale. deledda, ii-1054: ma se la cronaca
in più oscuro career senza pièta? deledda, iii-408: il piccolo boia aveva
di inauietudine, di malessere. deledda, i-137: prete porcheddu aveva ragione:
le pietre: dare in smanie. deledda, iv-617: senti la chitarra! rammenti
, conservando la loro primiera figura. deledda, v-672: dio volendo, dopo
atleti / pietrificato per virtù d'incanti. deledda, ii-244: rocce grige e nere
sopra il costume da bagno. deledda, v-800: era una figura esile e
contadino festeggia nel bosco sacro gli dei. deledda, ii-237: a mezzogiorno la pigiatura
o ti piglio a calci. deledda, iii-861: tentò di pigliarmi ancora
, -o morrai tisico in paese. deledda, v-204: regina ora è a roma
-base o sostegno di un'acquasantiera. deledda, v-934: la chiesa primitiva era di
mesi, chiocciando, piluccando, ruspando. deledda, iv-488: 1 galli dorati.
-toccare leggermente, con delicatezza. deledda, iii-605: la donna gli prese una
quali a lui servono di magazzino. deledda, v-684: erano grosse pigne che il
il piombo argentifero lì presso valdicastello. deledda, iii-687: avevano detto all'ingegnere
la distanza di 2 o 3 metri. deledda, ii-889: all'estremità del pioppeto
piovea / con le pallide spume. deledda, i-661: rimase un momento così
piovevano una luce gialla e rosea. deledda, 1-23: le stelle piovevano un
nessuno, fuorché a don abbondio. deledda, iii-737: si capiva benissimo che
su questa altura dove state pascolandovi. deledda, iii-953: costruì una ruota pirotecnica,
della gancia, reminiscenza dei vespri. deledda, i-609: no, era meglio
più che l'amore. tragedia moderna. deledda, i-607: i bimbi scoppiarono a
centosettantacinque, uno più uno meno. deledda, i-443: tutti, nel mondo,
dei carabinieri si passa il cancello. deledda, v-199: « come, fai l'
giovani e vecchie chiacchierano così volentieri. deledda, v-940: tutti mi sbirciano, con
. -state tranquillo: non dormo! deledda, ii-92: un pastore, che aveva
lo mangiucchian di baci e carezze. deledda, v-796: a un certo punto,
schiudesse a lei un dio placato. deledda, iii-494: il gemito dell'albero stroncato
, purché egli la lasciasse dormire. deledda, i-15: finalmente arrivò il giorno
misterioso sotto il lume delle stelle. deledda, iii-559: la caserma era lì davanti
copiato di sana pianta. deledda, iii-380: per dare un'idea di
desideri. -ammorbidito. deledda, v-249: la sua pelle finissima,
di platino degli occhiali a staffa. deledda, v-856: mi annunziò che mi
grigio lucente tendente al bianco. deledda, v-789: solo due sgombri di platino
. le porto sempre con me. deledda, iii-985: il plico del manoscritto è
che costituiscono una somma modesta. deledda, i-1118: nacque però, in una
di lume sotto l'arco barocco. deledda, iii-652: il suo grande viso
fine d'ogni convegno d'amore. deledda, i-466: un passo
preti, preti mal cotti, pretoidi. deledda, iii-952: il padre, veramente
cuore di dolcezza e di amarezza. deledda, i-122: a poco a poco s'
, la turba e l'offende. deledda, ii-143: sotto l'involucro immondo di
tutte e due dirette all'utile. deledda, ii-1053: l'amore come lo si
figliuola. -iterato. deledda, ii-40: -poh! poh! -disse
la grammatica generale verrebbe di poi. deledda, iii-819: i biglietti da mille
ma forti e pieni di vigore. deledda, i-878: egli poi usava dei profumi
poligono (un edificio). deledda, v-941: la prima abside era poligonale
non terrestri a non mortale / bocca. deledda, v-292: bimbi, operai,
indietro con passo grave e serio. deledda, v-1004: mani rosse, con
indietro con mossettine sapienti i polsini ingialliti. deledda, v-854: avevamo, d'inverno
le mani carezzavano i pomi dei bracciuoli. deledda, iii-132: attaccando la giacca al
nara abbeverava i solchi arsicci cantilenando. deledda, v-807: rivede dal finestrino.
altro grido mi vien sulle labbra. deledda, iii-372: un giorno del settembre scorso
padrone. non ci farà mangiare porcherie. deledda, 1-238: -voi siete tanti delinquenti
quasi irritati dalla soverchia grassezza. deledda, i-606: le notti come questa!
la beatitudine della più impenetrabile balordaggine. deledda, iv-219: il cappellano faceva fi viso
neppure un fuggitivo raggio di porpora. deledda, ii-54: la primavera con la
tu ponga rimedio a cotesta tosse. deledda, iv-173: zia porredda abbracciò le due
qualche osteria di fuor di porta. deledda, v-1001: escono dalle loro case,
a balconi e terrazze. deledda, v-622: la prima cosa che distinsi
. -anche con uso aggett. deledda, v-887: e tempo ormai di stoffe
a riporvi gli ombrelli. deledda, v-926: la vetrata del portichetto illumina
per metterci ritratti specialmente in fotografia. deledda, v-154: un rapido riflesso di luce
raggiunto, preso, usato. deledda, ii-825: sì, sentiva anche lui
frammenti di divinità egizie senza busto. deledda, v-926: la vetrata del portichétto
barolo e, presto, di porto. deledda, v-238: regina prese un calice
ogni classe e d'ogni mestiere. deledda, iii-558: si procurò u porto d'
. era dunque nobilitata dall'arte. deledda, v-478: lei m'aveva scritto
e posdomani dal centro stesso dell'africa. deledda, i-622: la vita è una
fiducia in se stesso e nella fortuna. deledda, ii-36: pareva sentisse la responsabilità
orzo e di grano / al sole. deledda, ii-81: possedeva una bella bottega
temea che morisse, attendevasi a ristorarlo. deledda, v-584: ha l'aria d'
con tutta la gente che ride? deledda, ii-149: sì, quando si è
, da che giacomino è partito. deledda, 1-62: depose il campanello del
bisogno di molte e radicali riforme. deledda, v-975: ci si incontrò alla
postino con un foglio o due. deledda, i-645: passando, il postino
io posso viver contento de 'l poco. deledda, ii-819: vuoi sapere chi io
che in età di venticinque anni. deledda, i-928: or quell'uomo, del
tutte le sere? ma di nascosto. deledda, iv-644: le donne son tutte
come poteva. povertà non è peccato. deledda, v-79: l'elemosina l'han
palma per accostarla alla bocca lercia. deledda, i-151: il luogo era triste e
o nelle sala da pranzo. deledda, iv-726: trovò antonio che disponendosi
e intendenti di musica e di disegno? deledda, iii-952: il padre, veramente
d'aristotele nel perfezionamento della logica. deledda, iii-i02a: nessuno le aveva mai
, avanti la festa del santo. deledda, ii-435: dai boschi di castagni
eh! gli erano caduti precocemente. deledda, i-193: alle spalle del vecchio,
fa sviluppare con precocità maraviglio- sa. deledda, v-782: rosa cu aprile, pallida
per raccogliere il maggior numero di prede. deledda, iii-165: sebastiana forse prodigava
sotto la regola di santo agostino. deledda, i-697: -padrone! ma non
comandi che io predica, ascoltami. deledda, ni-287: verso sera si sentì
offerta ch'io stava per respingere. deledda, i-385: la gente disse che
, rudimentale; grossolano, elementare. deledda, i-420: fece osservar bene al nuovo
egli chiese premurosamente della sua salute. deledda, f-22: zia annedda andava premurosamente
il rosario col suo teschio d'osso. deledda, i- 319: il ragazzo
sé; avvincente, accattivante. deledda, iii-850: il profumo della maggiorana,
amiche corrotte prestano alle amiche innocenti? deledda, iii-188: se sei così ricco
ciò che vede e ciò che sente. deledda, i-901: era prete, credeva
mulo bastardo, filgliolo de prete. deledda, v-985: una volta mi graffiò a
gli venne in mente rete cirillo. deledda, i-39: prete porcneddu schioccò la
pretacci e tutti i loro aderenti. deledda, v-681: era un pretaccio selvatico,
invece amava un alto impiegato telegrafico. deledda, iv-356: in quel tempo gavina aveva
antichi una ringhiera in ferro battuto? deledda, v-820: guardò la piccola messaggera come
: e sùbito vide la fine preveduta. deledda, ii-926: un'ombra appannò la
prezzi modici, e centrale poi. deledda, ii-291: i venditori ambulanti vigilavano
radici / sotto la pioggia primaverile. deledda, ii-648: attraverso la porta socchiusa
loro testimonianze di pietra e di cotto. deledda, v-934: la chiesa primitiva era
e i selvaggi. -sostant. deledda, i-184: l'uomo di queste montagne
gruppo di colonne rosee a spira. deledda, i-1001: i vecchi mobili dei bilsini
uscisse libero, fresco, infantile. deledda, ii-349: una figura di uomo primordiale
rude, alla grande libertà primordiale. deledda, v-897: questo chiasso selvatico.
me le protesto suo devotissimo ecc. deledda, ii-514: ecco che quell'anno,
né sotto ne inanzi né dietro. deledda, i-915: camminare, camminare. camminava
-con riferimento ai cristalli di ghiaccio. deledda, iii-736: le parve di essere abbacinata
cattolica, aveva preparato splendida accoglienza. deledda, v-851: ella non capisce lo
un'intonazione fortemente dubitativa). deledda, v-673: chi sarà? chi non
affezione avevano disgustato in parte camilla. deledda, iv-152: solo più tardi ella
/ nel vento della landa solitaria. deledda, iii-336: nuvole arcigne e corrucciate
gli prescrissi un'ampolla di tamarindo. deledda, i-1080: sentiva per istinto che
proficuo alle une ed alle altre. deledda, in-723: lunga, onorata e proficua
. fare risaltare su uno sfondo. deledda, iv-238: la cucina del pescatore pareva
che ricordava le fisionomia del perugino. deledda, v-32: era bianco e pallido come
lyimmaginazione di quelli che ne profittano. deledda, iii-421: il suo pensiero adesso
della scena o profittare della lezione. deledda, iii-949: per nove mesi dell'
principale della fisionomia di quelle razze. deledda, iv-42: cranio dolicocefalo, volto
suo termine mancò affatto a questa promessa. deledda, i-1029: si sentivano, nella
, ch'è il natalizio di delfina. deledda, i-894: ce ne andremo;
a'teucri ed agli achei ruina. deledda, i-379: dio prometteva una buona
prefisso... di mangiare. deledda, iv-613: la cena era pronta.
il suono propagasi triste per l'afa. deledda, iii-103: qualche volta, anche
/ filtri che odorano di sortilegio. deledda, v-485: il tradimento velato di
proponevo d'esser sincera con voi. deledda, tv-758: tu devi proporti di non
se si parlava d'una scampagnata. deledda, i-52: è una di quelle
o sei mesi in piena campagna. deledda, iv-629: in settembre il vecchio
ove il fossato era rotto da argini. deledda, iv-314: la strada selciata ove
limitare i propri sforzi per meglio riuscire. deledda, i-243: aveva da pensare ai
poi ben sicura che sia proprio lui? deledda, iii- 496: protesa su
essere prosciolti dall'obbligo scolastico. deledda, v-451: « quanti anni hai?
città di provenza e d'italia. deledda, ii-1032: « l'ho assistito io
un guanto, con estrema lentezza. deledda, i-465: i visi delle sorelle
sua morte fu una protesta eloquente. deledda, v-544: l'uomo sotto il sacco
un pezzo. le mani avanti! deledda, v-157: una sera furono protestate a
da quella ch'egli stesso aveva flato. deledda, iv- 587: la gobbina
antiche popolazioni autoctone della sardegna. deledda, v-970: le sue pupille mi ricordano
furono né ribelli ne fedeli? » deledda, ii-211: il vero prototipo delle vostreprincipalesse
siore con gran tribolazioni e travagli. deledda, iii-316: o ci fa soffrire
, di pensiero e di sapere. deledda, i-869: l'uomo che ha
provvidenza manda loro la gragnuo- la. deledda, iii-570: erano parole terribili, queste
odorino amaro / senti nel cuore. deledda, v-827: il podere, tutto circondato
imitazione di un oggetto giapponese. deledda, v-865: l'unico vassoio che possediamo
, ingenuo (un sentimento). deledda, iii-884: andai incontro a mio marito
. -insulsamente, melensamente. deledda, ii-196: ad un tratto questo sogno
che esprime disprezzo o disgusto. deledda, v-902: « è bravo, il
m affetto o anche di cameratismo. deledda, i-1036: i fratelli bilsini la circondarono
sei accorta) ti fa l'oca. deledda, 1-21: -tu sei un pulcino
, non sa lei stessa di che. deledda, iii-73: ritornò nel cortile e
vena -i dotti pollerini / pegasini. deledda, v-798: il puledrino baio che
la podagra e nelle affezioni diuretiche. deledda, i-210: era un pomeriggio d'
di terra o di legno. deledda, rv-509: un dopo pranzo, mentre
. massa di persone in movimento. deledda, ii-115: qui non esìstevano più né
offuscava il cervello, quasi inebriandola. deledda, i-375: un sudore gelato lo
i topazii / de 'l mare. deledda, iv-250: dalla porta spalancata su uno
collocato nella parte superiore dell'ano. deledda, iii-321: sono venuta fuori perché
la settima puntata della tua raccolta. deledda, i-1029: la puntata del romanzo era
, e le sapeva fare con nobiltà. deledda, ii-938: del resto egli era
-convinzione personale fortemente radicata. deledda, iii-279: il vecchio l'aveva saputo
sconsolati ogni pensiero, ogni opera. deledda, v-777: ella siede in cima
che egli percorre nella sua esistenza. deledda, ii-634: le pareva di essere sospesa
tutto punto, come fanno le mogli. deledda, iii-956: una banda di uomini
mi è tornata la puntura al fianco. deledda, i-1062: provava un malessere fisico
puntuto, a chiodo, sul testone. deledda, iii-633: col suo coltello a
giunture di un animale). deledda, v-1016: 1 due uomini sedettero,
pennino metallico lo stoppaccio del calamaio. deledda, ii-677: zio predu aveva abbassato
l'ombrello quella pupetta! ». deledda, v-306: mi lasci prima finire
, da cui sperar qualche cosa. deledda, i-949: sperava di poter prestare
, di un luogo). deledda, iii-695: la semplicità, anzi la
mezz'anno tra bene e male. deledda, iii-182: secondo il mio arere
tutti, con tutti alla mano. deledda, i-143: sul suo infinito accoramento
immondizie di ogni genere in putrefazione. deledda, i-496: la vecchia sollevò il
, mi schiaffeggerei da me stesso. deledda, v-24: passavano i giorni,
colori e in alto due puttini decapitati. deledda, ii-865: se il suo puttino
, di specificazione). deledda, v-205: « da giovane anch'io
incredibilmente puzzante. -con metonimia. deledda, i-1013: era per questo, forse
, sozza, puzzolente di dentro. deledda, i-630: non potevano adattarsi alla
minutamente dai piccoli compartimenti delle vetriate. deledda, ii-307: d'improvviso un quadrato
sentire qualche cosa di mia composizione. deledda, i-533: sentivo qualche volta come una
a chi aveva diretto lo spettacolo. deledda, 11-686: la voce gli tremava;
ne rafforzano il valore inaefinito. deledda, i-1102: il vecchio capì immediatamente,
attesa. moretti, ii-990: grazia deledda aveva già scritto i suoi capolavori.
già alla seconda domenica di quaresima. deledda, i-485: in quaresima le due sorelle
intero dì: onde nasce il bissesto. deledda, i-692: dopo tutto, quattro
sotto ombrello di trine una mimosa. deledda, iii-7: in quel tempo, circa
in attesa della duchessa di civitella. deledda, i-195: tutto il paese l'
l'uffizio tuo e busca que'pochi. deledda, i-155: tu hai fatto male
non questo avevi promesso al parvolo. deledda, ii-438: ne hai fatto di tutti
signora che il duca sta morendo? » deledda, i-312: 1 parenti e gli
la memoria della solinga quiete d'arqua. deledda, i-100: il fuoco ardeva sempre
dona / a chi degno si face. deledda, ii-499: a volte il silenzio
suo altero nemico ama e richiama. deledda, 11-668: un canto corale,
fatto la pace in sé ». deledda, v-751: disse: « che vuoi
udì ripetere quella sua solita frase. deledda, ii-790: lo agitavano i ricordi
il dolore (un animale). deledda, iii-598: francesca... ficcava
orologio e si rabbuiò in volto. deledda, v-254: « se sei felice vuol
sole, d'esca solfurea e sfilocciata. deledda, i-278: raccolse i gioielli entro
giuseppe miraglia è precipitato in mare. deledda, iii-480: seduta sulla soglia,
mi raccontavi le favole per farmi dormire. deledda, i-551: il cieco raccontava la
, mezzo calvo e mezzo rachitico! deledda, iv-260: in inverno giovanna diede
del poggio in faccia ad un valloncello. deledda, v- 213: si affaccio
violento (un fenomeno fisico). deledda, ii-791: la terza sera la tempesta
busto con una scossa quasi involontaria. deledda, iii-230: ella si piegava e si
-delicatezza di coscienza, scrupolosità. deledda, v-163: provò come uno scroscio di
. fortificarsi nel fisico; ristorarsi. deledda, 1-119: avete bisogno di rafforzarvi;
in me sino all'ultima ora. deledda, iv-689: si rivolse anche lui alla
ha di molti sentieri una raggiera. deledda, v-951: innocenti occhi,..
alla bocca infossata e raggrinzita. deledda, i-540: dopo la confessione non parlò
zati d'annunzi teatrali raggrinziti dalla pioggia. deledda, iv-159: dalle travi del soffitto
. 7. raggelato. deledda, ii-827: la terra raggrinzita si distendeva
ch'egli è re- pubblicano monarchico. deledda, v-620: ero come ubriaco..
si giudica e finalmente si ragiona. deledda, i1-817: -ma mi lasci un
tessuto sottile a trama larga. deledda, v-887: è tempo ormai di stoffe
. decorato con motivi di rami. deledda, v-638: la carta della mia camera
sei giorni ne ha rammendate due! deledda, v-777: ella siede in cima
lungo i rampanti mettervi un'altra cosa. deledda, iii-396: il secondo rampante delle
. -rampa di scale. deledda, v-677: questa è la scala:
una situazione rovinata da dissapori. deledda, v-347: « oh 'zielo '
sei feriti austriaci. uno già rantola. deledda, ii-610: la malata, stesa
somiglia- van tra loro come consanguinei. deledda, i-555: l'uomo era bello
seduta stante, invece di rappacificarsi. deledda, v-857: grinnamorati, si dice,
-privato di parte della vegetazione. deledda, i-1047: si vedeva un campo di
di tosse, dei raschiamenti di gola. deledda, v-388: egli rise, piano
si cambia. -di animali. deledda, ii-232: il cane, andato avanti
gola e chi tossiva nel fazzoletto. deledda, 1-192: giacobbe raschiò per richiamare
liberarsi della sua presenza molesta. deledda, iv-493: la donna taceva, anche
per eliminarne parti superflue. deledda, iii-49: si volse e sputò dietro
e a sollazzarsi volgarmente nella farsa. deledda, v-228: vide l'appartamento quasi
bene) lo strisciava col lato destro. deledda, iv-249: i due giovani passarono
3. che appare vicinissimo. deledda, i-740: la notte era calda e
lei tanta dolcezza dolente e rassegnata. deledda, ii-368: la fama della sua
arcadi tremòlanti al desio della ricotta. deledda, i-1109: un lieve chiarore, che
ma non appien rassomigliante al vero. deledda, ii-69: mobili strani riempivano la camera
solo viso. -impers. deledda, iii-437: in fondo ci si rassomigliava
da ferro, / trafitto si rattrista. deledda, i-118: -lei vuol farmi diventar
poli. -di animali. deledda, v-135: un gallo cantò raucamente in
l'operaio in parte de'lucri. deledda, v-n: salvatore brindis apparteneva alla
: la migliore è la razza affibbiata. deledda, v-789: ciascuno di essi faceva
possa esservi un periodo di pace. deledda, v-114: era avvenuta una 'bardana
e i capitani del tempo nostro! deledda, v-975: il re del tabacco lo
irrompono e le ignoranti che reagiscono. deledda, iii-98: gli diede un pugno sulle
, è tutta svolgimento e vita. deledda, i-77: giunse infine un momento
un cristiano costituito in quelle circostanze. deledda, i-1032: in realtà egli rabbrividiva
ricingono da tre parti mura debolissime. deledda, iii-871: l'uomo nero.
i tuoi piè candidi e nudi. deledda, ii-271: egli le ricinse la vita
del cimitero. -cortile. deledda, i-426: entrando nel recinto rivide la
e l'infelicità dell'essere nostro ». deledda, i-518: sopra l'altare tagliato
poi l'interesse anticipato per un mese. deledda, v-459: parla di una piccola
nella stanza regnava una dolce penombra. deledda, i-311: a pentecoste doveva far quasi
corpo fa corona allo spiazzetto dove la deledda regna solitaria tra un palmizio e un
, secondo il punto di vista. deledda, v-310: sì, la vita era
mare, del cielo e della terra. deledda, i-67: era una pace quasi
oggetto sacro. s s deledda, iv-506: -mamma, -disse andrea riafferrandola
fantasmi di lei pomeriggio remotissimo. deledda, i-396: gli sembra ricordare
un mobile, di una borsa. deledda, v-641: i cappelli sono a posto
non ismettesse per un paio di ore. deledda, iii-449: egli stava ancora seduto
dito e dito la pelle escoriata. deledda, i-1051: solo, in aria,
a certe finestre o altre aperture. deledda, v-600: un giardinetto che sembrava un
da un infinito formicolio di stelle. deledda, ii-945: un rettangolo di sole entrava
al mio amore con più grazia. deledda, v-341: a momenti però si
crollando il capo, quasi scorato. deledda, v-553: ella si rimise a sedere
, / c'è dante sul quamaro. deledda, v-360: scintille d'oro si
catturato di nuovo, ripreso. deledda, v-995: la sua anima era di
non avevano ancora riacquistati gli spiriti. deledda, v-492: anche la mia famiglia
.. lo riafferrava colle sue necessità. deledda, ii- 133: egli pensava
). premere di nuovo. deledda, v-483: piera sollevò il viso,
accompagnano in cerchio e quasi le formano. deledda, v- 925: il fiume
? li cucinasse la sera. deledda, v-347: che faresti, vedovo?
sua attività (un luogo). deledda, ii-119: il cielo si rasserenava;
': atto del nuovamente apparire. deledda, v-645: ho un senso di riconoscenza
sul petto, le riapriva subitamente. deledda, iii-622: teneva sempre gli occhi
lo riassaliva la paura dell'ignoto. deledda, v-621: poi fui riassalito dalla
fa cenno -uno -con un dito. deledda, v-354: « che vuoi? »
de grandissimo interesse al stado nostro. deledda, v-27: il suo triste ritorno
stima e che poi diverrebbe catena. deledda, i-59: zio portolu era uomo
: attizzare di nuovo, rattizzare. deledda, v-932: sento il bisogno di piegare
di riavvicinarsi a quella porta malaugurosa. deledda, v-463: le passò e ripassò davanti
, infagottare, imbacuccare nuovamente. deledda, v-537: coli fasciò alla meglio la
nella sciarpa. -rifl. deledda, i-237: la donna si alzò,
fu ribelle a ogni tentativo dell'arte. deledda, v-750: il mio bambino piccolo
intempestive / divien putrido e marcio. deledda, iii-607: l'erba era carica di
del padrone che ci ricava tesori. deledda, i-764: solo dal sughero del suo
piuma è naturalmente scompigliata e rabbuffata. deledda, v-589: grandi vacche grigiastre e
in quell'alcova oscura e disabitata. deledda, v-637: tutti insieme andiamo a visitare
attorno di loro gli uccelli diurni. deledda, i-353: il caldo richiamava le mosche
per dio santo, è troppo. deledda, i-1042: il paese e pieno di
riassunse l'aspetto freddo e orgoglioso. deledda, iii-151: a poco a poco
poi va verso la porta e apre. deledda, 330: si fermò svincolandosi dall'
-ritrovarsi nuovamente a proprio agio. deledda, ii-730: i suoi occhi corsero di
ricondussero il buon umore nella brigata. deledda, i-178: il ritorno di petra con
anche al ricordato marito, senza odio. deledda, v-836: celava in corpo un
perché mai varcammo la sconsolata altura? deledda, i-102: elias ripensava alla mascherata
, con la faccia paonazza; ridanciano. deledda, iii-873: il 'giovane'del farmacista
. corrispondere ritmicamente a un suono. deledda, v-674: il cuore gli batteva forte
delle famiglie e delle monete fiorentine. deledda, v-934: per questa riedificazione [
overetto, ne morì di dolore rientrato. deledda, v-795: òssiva,..
ai quali ogni sua memoria si riferisce. deledda, i-595: la madre visse ancora
di rifilargli una delle sue figliuole. deledda, v-835: quando lei [tua
rifioritura de'miei sogni più gentili. deledda, v-495: solo una rifioritura di passione
riflettevano un colore vago di rosa. deledda, iv-420: ad un tratto, sul
-attraversato da una sorgente luminosa. deledda, v-282: la ruota d'un molino
montagna). f f deledda, ii-896: dieci ore di salita,
rifulgeagli / terribilmente un balenio sanguigno. deledda, i-1091: egli arrossì, tanto
aggelati nell'istante del loro fervore. deledda, i-1059: l'immagine di baldo
rigermoglierà. -sostant. deledda, v-964: lo stesso vecchio paolo sente
sul mezzo della fronte, riapparve. deledda, v-442: quella testa marmorea dai
sua tunica e nelle sue bende. deledda, i-280: seduti sulle panche sucide alcuni
hai in mano il cencio da rigovernare! deledda, v-712: una striscia di luce
. stessi riguardata e nel letto. deledda, v-852: lei non ha niente,
alla gola e inaridirgli la bocca. deledda, v-851: dopo la solita siesta
come a un rigurgito d'amarezza. deledda, v-714: un rigurgito di rimorso
altr'uomo da quel che era. deledda, 11-86: rileggendo i versi, il
finche fu necessario vincerne la riluttanza. deledda, v-536: lo impressiona la strana
rimasugli delle scarse nevi cadute nell'invemata. deledda, i-149: qualche rimasuglio di neve
. -nella forma impers. deledda, i-532: -cose del mondo! s'
. -manipolare, impastare. deledda, v-85: stasera dobbiamo lievitare il pane
e paurosi. -rimestato. deledda, iii-798: nella cucina c'è odore
di rimetterlo giù. -risistemare. deledda, ii-739: la siepe intorno al terreno
. 53. riassettarsi. deledda, 1-11: attese che giovanna si fosse
trattenerlo per la manica della giacca. deledda, v-224: le sembrava che non
gareggiava di prontezza e di brio. deledda, v-327: la balia precedeva,
fatto apparire più piccolo dalracconciatura. deledda, v-187: il cristallo rifletteva..
/ sì fattamente rimpinza il carcame. deledda, iii- 1031: dopo averla rimpinzata
botola di cui sollevò il coperchio. deledda, i-552: in attesa che le ore
seguito la si mette nelle botti. deledda, ii-29: andava appresso al cavallo,
. la loro brama di continuo rinascente. deledda, i-61: il suo sangue ne
aveva gli occhi d'un bambino. deledda, i-109: egli si sentiva rinascere
fa talvolta che rincrudire i dolori. deledda, v-535: questo rimorso, come
, rinculando, alla ringhiera del balcone. deledda, iv-308: ella rinculò, e
più fecondo (la terra). deledda, 1v-718: la terra ringagliardita dall'alito
. -grugnito di un cinghiale. deledda, i-578: tutti gli spasimi della ribellione
nel primo fiore della sua giovanezza. deledda, iii-323: vi siete trovata l'
, perché tanto ringoiano quanto versano. deledda, v-793: soprattutto bella era la fontana
il marito abbandonarsi sfinito sui guanciali. deledda, v-857: leny sollevò le palpebre
-abbellire con nuovi arredi o mobili. deledda, iv-227: anche la cucina era stata
perderla, quella sua povera testa. deledda, ii-528: ed ecco che d'improvviso
; ordinare il rinvio a giudizio. deledda, i-634: la loro attesa e le
dalla così detta cospirazione italiana attuale. deledda, iv-750: la gente non fa il
presente, ed assalì tutti al passato. deledda, ii-378: - lasciamo gli scherzi
: l'ho detto e lo ripeto. deledda, i-360: -perché vuol darle marito
il pizzo ammucchia le sue case. deledda, iii-767: s'intravedeva da qualche radura
è sempre la stessa e maggiore. deledda, i-26: che tu sii benedetto,
bontà, i suoi occhi di sogno. deledda, iii-596: luca non moriva,
. nuovamente pervaso da una sensazione. deledda, v-401: ripresa da un senso di
inclinazione ed è nella direzione medesima. deledda, i-241: l'acqua diventava torbida e
.. mi avrebbe trovata lì. deledda, i-151: -ah, dunque lo
siciliana aveva fatto divampare tutta napoli. deledda, i-992: era una storia saputa e
? per l'università di bologna! deledda, v-961: non abbiamo riscaldamento,
volle partire subito per la città. deledda, v-163: provò come uno scroscio
che esprime derisione e sarcasmo. deledda, v-79: « come siete matto!
eco di un suono nell'aria. deledda, iv-369: le campane suonavano a morto
di recarsi in un luogo. deledda, v-131: dovevo venir a casa vostra
, mentre ella lo sorvegliava amorosamente. deledda, i-855: tu non mi vuoi rispondere
quando è troppo ristretto diventa indigesto. deledda, v-697: il professore ordinò che le
atte a illuminare la conferenza perplessa. deledda, v-737: vide d'un tratto il
edificio, una parete). deledda, ii-100: di fronte al palazzo nuovo
sono accorto, ribri quella mano. deledda, ii-1060: l'uomo le strinse
quella gran quiete col suo 'chiù'ritmico. deledda, v-411: roi riprese a battere
ritmico / de l'altalena pendula. deledda, iv-9: e il cavallo riprese a
svelare, altri beni da conquidere. deledda, i-115: così, senza ch'egli
le quali ritogli e sotterra in monticello. deledda, i-1026: in fondo vi coricò
lunghi, ma ritorti sopra la testa. deledda, v-927: i capelli di francesca
che quasi giunge a toccarsi. deledda, iv-637: curva su se stessa,
mare, tu io e nando cristiani. deledda, fli-331: in certi punti la
fisica e la bellezza morale rivaleggiano. deledda, v- 787: gli occhi
un pezzo s'era attaccato alle pareti. deledda, v-446: l'unica rivendita di
da vostra reverenza se debbo farglielo. deledda, v-543: sua reverenza il parroco
la cute che riveste il naso. deledda, i-1018: il suo modo di
-roba rubata: refurtiva. deledda, iv-79: -roba rubata! ma questo
che ricordano quelli di un topo. deledda, v-993: la bocca sensuale, i
-fattore di corruzione morale. deledda, iii-265: 1 denari, credi
che ricevendo la legge si faceva cristiano. deledda, l-123: una notte egli studiava
uso nell'antica roma). deledda, v-1026: egli s'inchina; fa
romanticherie, te l'ho detto! deledda, v-356: non mi piacciono le romanticherie
sa quale terribile romanzo di passione. deledda, ii-398: in un attimo ella
in modo ossessivo e continuo. deledda, iv-282: le parole del dottore gli
lancinante (un dolore). deledda, v-650: il dolore mi romba dentro
macerie colpiscono i passanti per le calli. deledda, i-383: i ladri han tentato
pazienza a qualcuno: fargliela perdere. deledda, v-78: linguacciuta! linguacciuta! quando
a dar delle nozze il paraguanto. deledda, ii-611: proprio oggi te ne vai
rondine al cospetto del sommo pontefice. deledda, v-49: certi 'gibus'e
1 mantici, gemere i registri. deledda, 11-5 ^ 8: nella gola del
d'un tratto ronza ad un vetro. deledda, ii-62: in pratesi, 5-57
le mani esitanti, l'occhio inquieto. deledda, i-477: la febbre e la
nessun fiore fu rorido in quel giorno. deledda, v-65: nelle fratte roride,
/ non me lassar morire in cortesia! deledda, v-421: partiti non te ne
del monte la cui neve è rosa. deledda, i-1053: il viso di lui
nebbie dell'autunno tentano invano offuscare. deledda, v-327: il crepuscolo roseo-cinereo gettò
un osso; sgranocchiare semi sgusciandoli. deledda, v-257: un mendicante che rosicchia un
rosicchiare le costole da loro. deledda, iii-70: tutto il nostro avere
una persona dei suoi beni. deledda, 1-30: sarà un buon avvocato;
del ritardo. -consumare. deledda, v-721: da troppo tempo ella rosicchiava
-spolpato (un osso). deledda, v-134: oh, come roma è
che non posso più reggere perpendicolarmente. deledda, v-789: aveva già fatto concorrenza
come gli affreschi rosi e scolorati. deledda, v-701: la cameriera, una
allo spruzzo dell'acqua svegliarsi e saltare. deledda, v-888: persino i rospetti verdolini
, bevendo, girovagando e litigando. deledda, v-505: qualche pescatore, terreo
gli occhi al rosseggiar del cielo. deledda, v-1032: fa già un po'di
rossiccie sono gentili e brevi. deledda, i-578: come colpito come una
dorato. - anche sostant. deledda, v-39: vecchi quadri ad olio,
, proprio del legno di mogano. deledda, v-854: la lampada col velario verde
il fiume, cioè il serchio. deledda, iv-183: s'udiva il rotolio del
intorno ai quali giacevano gli insorti. deledda, iii-174: nell'oscurità della camera,
dietro per guardar le ghiandaie fuggiasche. deledda, iii-450: egli non poteva parlare
di sangue, e di sangue cittadino. deledda, iii-84: « mamma, mamma
subitamente nuove memorie dell'infanzia lontana. deledda, i-16: anche le vicine aspettavano
fin di vendere le tele rubate. deledda, iv-79: « roba rubata! ma
aprivano le finestre al suo arrivo. deledda, v-778: la strada è tutta rugginosa
foglie di corteccia e di rugiada. deledda, ii-362: sulla siepe già i fili
. -fragore del vento. deledda, i-621: uscì, lasciando aperta la
30. dimin. rumorino. deledda, ih-1005: il portalettere passava con la
di tali elementi di scorrimento. deledda, v-535: il padrone, tutto agitato
questi eccessi n'udrai a sacca. deledda, v-58: faceva capire che sua figlia
superbo e temerario e sacrilego. deledda, i-1086: peccatori e sacrilethi siete
in modo improvviso e imprevisto. deledda, iii-349: zebedeo si alzò..
occhi nelle narici ed in bocca. deledda, ii-209: era ai primi di settembre
e spesso applicasi a persona arrestata. deledda, iv-838: senti, caterina; se
et utile, ma necessaria insieme. deledda, v-680: povera e numerosa era la
del sale nelle saline, salinaruolo. deledda, iv-84q: il vecchio satinando tromba
fra le nubi fantastiche, lentamente. deledda, i-625: le ore passavano;
, / l'organo espande rimbombi tonanti. deledda, i-585: intorno all'altare maggiore
liscia, così morbida del lettino. deledda, iii-873: l'uomo sollevò in alto
ella ritraeva da quei bagni salso-iodici. deledda, v-795: perché le inalazioni salsoiodiche
mi voleva mettere le mani adosso. deledda, v-134: poi ebbe l'impressione
primo novecento sardo si penserebbe subito alla deledda. 'elias portolu', cosa del
un aiuto economico o affettivo. deledda, v-384: l'amico, per esempio
economica con una saggia amministrazione. deledda, iii-658: tutta la casa, salvata
altri frati, peccatori come lui. deledda, v-985: una volta mi graffiò
esce fuor, colmo di sanguigne voglie. deledda, iii-1027: andrea fu preso da
sanguigna e rossa / la faccia. deledda, i-1108: si sentì gonfiare le tempie
cristo sanguinante su la croce nera! deledda, i-214: il prete abbracciava un cristo
scherno sulle ferite sanguinanti della patria? deledda, 1-235: « perché parla così,
bacche, erbe. deledda, v-807: rivede dal finestrino..
quei suoi occhietti di pesce morto. deledda, i-1096: ce l'hai con me
-beata semplicità, innocenza. deledda, i-1090: nel centro dell'isola si
e nel cacio il timo trito. deledda, ii-251: mentre le tre donne impastavano
di sapienza: persona molto colta. deledda, v-138: che lo zio non fosse
aggrada, essendo saputissimi gli argomenti. deledda, 1-992: era una storia saputa e
sarcasmo, e un sarcasmo amaro. deledda, v-52: scorgeva un filo di sarcasmo
riso, uno sguardo). deledda, v-812: uno scoppio di riso satiresco
savio: comportarsi con buon senso. deledda, v-124: ragazza, fa'da savia
sbalzati dagli avvenimenti politici del 1848-1849. deledda, 1-219: la sorte lo aveva
-con violenti e irregolari sussulti. deledda, i-267: il suo cuore appassito ma
, sbarazzina d'un vecchietto galante. deledda, iii-932: una cuffietta di panno
appena uscito dalle mani del barbiere. deledda, ii-328: verso rimbrunire giunse il fidanzato
sculacciate, come un bambino? » deledda, iv-851: lui solo, tromba,
senza partecipazione (un gesto). deledda, i-337: anche le pagine sbiadite della
. per introdurre il discorso diretto. deledda, v-1024: « andrò ad insegnare.
se stesso. -sostant. deledda, iii-820: con questo primo sbollire del
rosalia non replicò. sbottonò il busto. deledda, ii-213: pietro sbottonò una specie
petto, lo stomaco, la testa. deledda, v-903: la lunga malattia.
posta e rispondere alle lettere ricevute. deledda, v-339: si chinava istintivamente ad osservare
-interpretare segni poco chiari. deledda, iii-986: le correzioni [delle bozze
fatto in quei due giorni tremendi. deledda, v-1012: pierina, già mezzo
, gialle, rosse, celesti. deledda, v-94: le maniche spaccate sul davanti
agg. epiteto vezzeggiativo di infante. deledda, v-323: regina la prese fra le
, consunto (un indumento). deledda, v-933: mi sembra [il parroco
maglia con i ferri; sferruzzare. deledda, v-213: una vecchierella...
per baciare il generale in bocca. deledda, i-385: un'ombra di morte
una quasi professione di fede mussulmana. deledda, v-139: tre dei suoi migliori
li obblighi lo scansano con ribrezzo. deledda, i-1039: tu e lui non vi
e rovina di tante povere famiglie. deledda, iii-926: gli ogjetti più caratteristici
e scapola: lungo la schiena. deledda, v-7q7: eppure un certo brivido le
aveva legato un nastro rosso scarlatto. deledda, iii-28: giù, nella bottega di
fiamme scarlatte e le pallidezze cadaveriche. deledda, ii-234: egli si svegliò completamente
giullare, una gonnella di scarlatto. deledda, i-136: la donna, col
brutte copie, era ben poco concludente. deledda, iv-429: quando non era occupato
magica o a sorpresa). deledda, iii-291: bellia saltò sul muricciuolo e
-luogo da cui divampano fiamme. deledda, v-935: siamo seduti, io e
che abbrucia scaturisce e si parte. deledda, iii-941: pareva che la fiamma
-diffondersi (il calore). deledda, i-1025: tutti si erano ritirati:
essi fatti nelle strade e piazze. deledda, iii-376: siamo in una strada solitaria
un poveri uomo in siffatti frangenti. deledda, i-278: marito mio, perché
novatore scervellato e fuor de'gangheri. deledda, v-682: « figlia, »
e le scuole poetiche e artistiche. deledda, v-284: le sembrava che antonio,
zummo con un sorriso di scherno. deledda, ii-534: un sorriso ambiguo, fra
v.]: schiantare dalla bile. deledda, 1-63: l'altro rise,
nel tirolo meridionale il tempo schiarì. deledda, ii-974: il cattivo tempo si
del viso, degli occhi). deledda, ii-710: aveva già viso e gli
pur troppo vera e vero male sociale. deledda, v-992: esportatori ed importatori clandestini
servirà per gli uomini di campagna ». deledda, iii- 1007: lo trovava per
pubblico a far loro ac deledda, iii-912: schioccando le dita chiamò il
e tosco per bocca gli schizza. deledda, iii-1030: i suoi occhi di
che si trova sotto la lingua. deledda, iii-977: da piccola pina balbutiva
particolaristupiditi da quella novità di mestiere. deledda, iii-883: mente agile e
scintilla che anima il fuoco della libertà. deledda, i-851: bastava una scintilla per
deliberative; esautorarlo d'autorità. deledda, i-153: tu sai che hanno sciolto
, se ne trovò scarico e libero. deledda, i-614: il padrone..
, di cuiogni parola sciuperebbe l'incanto. deledda, i-386: il suo piccolo impiego
propria euforia (una persona). deledda, v-962: tornò la lunga suora pallida
querele al curvo / etra insegnava. deledda, ii-87: 1 cespugli odoravano, il
e par nel volto scolorir la luna. deledda, ii-72: ed ecco che il
lei m'ha già tutto scombussolato. deledda, v-145: ora, desiderio e
mar di viola che nel ciel sconfini. deledda, v-739: ripresero a camminare verso
di rito, / l'impaziente spirito. deledda, i-926: « è mavino di
una poesia come uno scontro di treni! deledda, v-262: se avvenisse uno scontro
e spazza e netta ogni umida lordura. deledda, iv-766: bisogna che l'inverno
confinano con la piazza del filato. deledda, v-243: ricordava la ruota di
, cioè scopo, sono tutt'uno. deledda, iii-731: lo scopo di tutte
maschera sdrucita di vecchia. deledda, iii-916: lo scoppio delle bottiglie di
ad grana tre e meza lo rotulo. deledda, v-505: qualche pescatore..
, esserci ed essere usato abbondantemente. deledda, v-38: il denaro scorreva come un
e la mascella / il prigioniero. deledda, v-382: le scarpette a lacci,
per lo più di breve durata. deledda, v-979: mi guardò con gli occhi
venire ha mandato una lettera scortese. deledda, v-898: « mettiti dizionario
, va'for, che te scortiche. deledda, v-124: io sono matto,
un ramo proprio sulle nostre teste. deledda, iii-195: il tempo si manteneva sereno
. scorzatore. per più palmi. deledda, iv-153: squadre di carbonari e di
come per una nerbata sulla testa. deledda, v-978: basta che mi prenda di
non ci tocco alcun argomento scottante. deledda, v-217: in fine di pranzo s'
dell'orto scottava loro i piedi. deledda, iv-514: il terreno le scottava sotto
porta le violette alla sua bambina. deledda, ii-997: la corteccia dell'inverno si
(il verso delle rane). deledda, v-267: s'udiva già la voce
alcuni riccioli sulla fronte bene composti. deledda, v-983: la costringo apiegare il viso
. ufficiale di scrittura: scritturale. deledda, v-343: gaspare raccontava le disgrazie coniugali
foglie). - anche sostant. deledda, iv-71: lo scrosciar del bosco contorto
scrupolositie, anxietie, spicednes of conscience. deledda, v'536: è un uomo
battipanni per scuoterne via la polvere. deledda, v-887: adesso, dopo una buona
scosse la voce amica del signor armuzzi. deledda, iii-125: un rumore di passi
a una ventaia le olive cascano acerbe. deledda, i-672: i rovi intorno alla
diconle anche 'scuri', % curini'. deledda, v-1011: anche a tener chiusi scurini
presenta due aspetti, due valenze. deledda, ii-1008: sono forse superstizioso: credo
sbavigliò forte e trasse fuora la lingua. deledda, 1-211: mi tolsi le scarpe
o sovra il suosedil sdraiato e corco. deledda, iv-340: pecore nere sdraiate per
se bene io gli parlassi sottovoce. deledda, ii-91: ella pareva ancora una
gli entusiasmi, spegnerne le velleità. deledda, v-977: getta un secchio d'acqua
. -conquistato sessualmente. deledda, v-661: ella [la madre]
olio in segno della divina invocazione. deledda, iii-476: la madre di poiino
la comunanza propaga il contagio dei peggiori. deledda, iv-192: fu chiuso in una
alice. io non voglio sentire deisecreti. deledda, iv-810: chi vuole che un suo
nell'animo (un sentimento). deledda, ii-355: a poco a poco,
, alla stagione appena terminati. deledda, ii-1072: l'inverno che seguì fu
gallerie le sue strade selciate di pietra. deledda, v-520: nella casupola dall'andito
-secondo un gusto folclorico. deledda, v-855: aveva... un
ch'io guardo d'alto in basso. deledda, i-448: il ragazzo a me
spirito senza lasciare ombra di vestigio. deledda, i-23: sì, sembra che stia
in età di soli venti anni. deledda, iii-152: le sembrava d'aver tutto
o cede al ciel di poco. deledda, i-290: è bella, ma sembra
il senso musicale, senza terminarlo. deledda, v-98: in un chiacchierìo alto,
ciascuna estremità in guisa di sostegno. deledda, ii-921: d'un tratto la
di reagire, di vivere. deledda, v-386: il suo mondo egli lo
, semidraiato sul divano, fumava. deledda, v-85: alessio, che fumava
in furia: vorrei schiacciarli tutti. deledda, v-328: un bel momento qualcuno diquesti
sempre più... si appressava. deledda, i-83: è una di quelle
, cooperazione di senno e di tatto. deledda, iii-582: una strega voi?
potrà darmi un qualche nuovo senso? deledda, iv-440: aveva il sentimento della natura
dal sonno o escita del senso. deledda, iii-337: la tempesta infuriò tutta
provò quasi un senso di misericordia. deledda, ii-645: nina si alzò, alta
comunicarne efficacemente il significato sostanziale. deledda, i-182: egli non voleva morire:
al suo ingegno che sentenzia sciocchezze. deledda, v-970: « i giornali umoristici sono
-sentierolino. prio atteggiamento. deledda, v-269: in quel punto cominciava un
teneva il cavalier crudele e bello. deledda, ii-297: il pasto, il vino
una prop. subord. lar. deledda, i-318: anche quel giorno, quando
io bramo. parini, 228: deledda, i-489: non lo vorrai sposare tu
ragfiante di una dolce serenità. deledda, i-384: le quattro glie.
ella cominciò a farsi seria, pensosa. deledda, iii-530: il vecchio aumentò la
in quel serio stivalino da viaggio. deledda, ii-629: stefano si tolse il soprabito
ogni parola risvegli un serpentellonella mia memoria. deledda, v-857: le faceva male il cuore
dallo aumento delle spese del servizio postale. deledda, v-975: ci si incontrò alla
tanta diligenza descritta da neon brahe. deledda, v-770: sti [i
innamorata, non si rallegra più'. deledda, v-684: erano grosse pigne che il
e autentica, alla verità. deledda, v-951: la sua pazienza sfata le
e quindi mi scudisci e sferzi. deledda, i-397: il sole alto sferzava adesso
le sue lagrime / collo sfiorito labro. deledda, i-611: la sua mano tremava
per simil. svanire, dissolversi. deledda, i-849: si decise a scendere solo
di visite e di ambascierie non isfollò. deledda, v-209: prese una carrozza e
sfrontatamente lo scopo che mi moveva. deledda, v-837: era brutta, sfrontatamente
raie e cattura i fuchi. deledda, v-308: le pareva di salire.
oggi dismessa l'usanza di colorirla. deledda, i-277: orecchini e anelli con
una sfumatura di tristezza nell'accento. deledda, v-864: una certa sfumatura d'inquietudine
diedi lo sgambetto. l. deledda, v-683: ventiquattro anni, per un
sgherettare i cavalli, tagliar cigne. deledda, v-881: una notte, nell'ovile
biundi, 420: 'sgarrunatu': sgarettato. deledda, ii-890: la bestia cadde pesantemente
a falde strette, messo di sghimbescio. deledda, v-793: belle ragazze coi baschi
lagrima gli sgocciola lenta da un occhio. deledda, ii-174: sulle brage gorgogliava la
che ne deriva). deledda, iii-786: bellissima era la diligenza,
. ripulire un pesce delle interiora. deledda, v-789: solo due sgombri di platino
procurargli un dolore molto intenso. deledda, v-666: quel pianto senza forza,
etimo incerto. san martino. deledda, v-795: avevano trovato da nasconalfieri,
che si muove agilmente, rapidamente. deledda, v-237: marianna, ogni tanto,
un solo ideale, il piacere. deledda, v-90: peppe spina era unodi quei
modi; sciolto nel passo. deledda, ii-1000: ella se ne andava col
: il critico inglese per amoze. deledda, iii-693: « ecco con chi bisogna
cadente sole / tinto nell'onde. deledda, i-218: soffiava il vento,
le stelle / alle obbliate sepolture. deledda, iv-277: nel silenzio immenso vibrava solo
la speme e i cuori slaccia. deledda, i-904: anche lui ringraziava dio che
rimasta slacciata nella fretta del vestirsi. deledda, v-76: mi pare che non mi
se l'arriva di certo l'ammazza. deledda, iii-84: appena libera, ella
in abbondanza, senza ritegno. deledda, 1-199: forse unica volta in vita
vegeto e ben nutrito potrà slattarsi. deledda, iv-91: si slattavano i capretti,
. -lezioso, melenso. deledda, v-947: non mi piace la moglie
fascicolo del processo e disposti alcuni libri. deledda, i-408: cominciò a slegare la
, rilassato (una persona). deledda, 1-16: un po'di ginnastica fa
v.]: vestito smacchiato bene. deledda, v-360: il lembo del vestito
che ancora non sapeva precisare egli stesso. deledda, iv-424: sentiva una confusa smania
, sbrancarsi (un animale). deledda, iv-67: solo talvolta, quando qualche
cui ragione è alterata o smarrita. deledda, iii-390: a poco a poco il
pieno di gufi, maschi e femmine! deledda, ii-1029: la sola idea di
acquistando qualcosa della superbia di cartesio. deledda, ii-19: spesso i due bambini,
rasciuga il pianto; smetti le lacrime. deledda, iii-765: il socchiudersi dell'uscio
: io sarò là ad attenderti. deledda, ii-335: ella aveva smesso il costume
andremo a smontare probabilmente al falcone. deledda, iii- 75: un forestiere
hanno pensato, invidiando, ai morti. deledda, i-1082: i suoi occhi erano
e s'indugia perciò molto nel bagno. deledda, iii-934: la educazione materna,
! un medico! presto! ». deledda, v-400: più di una volta
soccorsi alla mamma svenuta e sobbalzante. deledda, v-824: anche la fame era sparita
socchiude l'uscio del tugurio al cane. deledda, i-820: si sollevò e socchiuse
li schiacciava ridendo con beata sodisfazione. deledda, iii-795: la serva aprì le finestre
ragazza tranquilla, soda, esemplare. deledda, iv-837: adesso che gina era
nei polmoni un certo venticello di boria. deledda, 1-258: nel suo desiderio soffiava
. -difficoltà nella respirazione. deledda, ii-571: si allargò il fazzoletto sul
iv-2-349: si soffocava in quel caffè. deledda, 1-661: a cagliari si soffocava
-senza tanti scrupoli di legalità. deledda, v-997: c'è il signor francesco
poco di forza alla mascella dura. deledda, iv-640: zia marianna preparava la cena
al sogghigno e ai motteggi dei carabinieri. deledda, iii-900: egli lo sapeva benissimo
la tranquillità della notte, senza turbarla. deledda, iv-ii: il pastore e il
lucente dello splendore del fuoco. deledda, ii-414: la porta era grande e
corrente, che troppo ha rattenuta. deledda, ii-837: anche lei era una solitaria
gravido di rugiada il capo abbassa. deledda, i-511: intanto le donne preparavano
moglie in gala anche lei, poveretta. deledda, v-32: un anello brillava sul
solitudine de'campi / mormorio lento? deledda, iìi-523: un giorno...
della mia cameriera, mi rizzai. deledda, ul-752: l'uomo si sollevò
: ecco, sollevasi una tempesta. deledda, ii-800: s'era d'improvviso
illuminavano tragicamente i sonni delle campagne. deledda, ii-113: la luna nuova calava
non sa più quel che si dica. deledda, v-191: sentì per la seconda
), sf. soprabito pesante. deledda, i-15: vestiva un costume abbastanza sporco
i calcoli faticosi di quanti li studiano. deledda, i-454: eran le lucciole:
toscane? accetti tu o no? deledda, v-977: getta un secchio d'acqua
ogli lo stipendio a lire quattromila. deledda, v-1031: gli ho fatto ottenere
zerga, 361: 'sorbe': bastonate. deledda, v-921: un suo cugino,
che? se ne sorbirebbe un canestro. deledda, i-1127: il veterinario smetteva ogni
: a gatto vecchio sorcio tenerello. deledda, v-218: molti credevano marianna figlia
/ su l'ermo ciel sorgente. deledda, i-990: la luna piena sorgente.
forza, di grazia, di armonia. deledda, i-50: maddalena pensava ad elias
o da un veicolo. deledda, iv-846: d'improvviso si sentì inseguita
preferì gli studi e l'insegnamento. deledda, i-54: il priore vecchio aveva consegnato
d'infermieri e di sorveglianti notturni. deledda, v-584: possedeva...
parte di famigliali insospettiti o autoritari. deledda, v-987: non si parlavano mai,
essere scambiato per quello. deledda, v-669: un giorno disse: «
lì sulla tavola per vederci meglio. deledda, v-963: dalla volta candida pendono
parte alle lotte vere della vita. deledda, ii-280: i primi giorni,
le veci di un oggetto mancante. deledda, i-389: una corda nerastra, annodata
fare da 'sostituta'a quell'altra là! deledda, i-663: il sostituto del dottore
fanno comparire la vita più sottile. deledda, i-357: il prete sorrideva ironico
o al dì). deledda, iii-276: la donna lo guardò di
piè de 'l villico / spumeggeran purpurei. deledda, iv-514: il terreno le scottava
a processo l'onorevole fornaio tenariasbikeloz. deledda, iv-749: il maestro sentì di essere
prezzo, ci tornano foggiati in turaccioli. deledda, v-160: una gazza fischiava dall'
che cadde fuor de'sensi sul tappeto. deledda, i-1112: un'angoscia sovrumana lo
gonna, un abito). deledda, v-94: le maniche spaccate sul davanti
, a spacciar la sua mercanzia. deledda, 1-250: doveva viaggiare per spacciare
l'eroismo è sparito dal mondo. deledda, i-176: se l'uomo morisse di
di garibaldi sotto il ciel del lazio. deledda, ii-443: usciva...
non è forse il cupo tiberio? deledda, i-155: son vedova, son sola
: titolo di un romanzo di grazia deledda pubblicato nel 1912. deledda, 1-145
grazia deledda pubblicato nel 1912. deledda, 1-145 (7 ».):
ti dirò quanto io spasimi di rivederti. deledda, 1-92: egli spasimava dal desiderio
soave spasimo, / provai nel petto! deledda, ii-134: la donna taceva.
il core in un tempo levandogli. deledda, v-873: la mia ombra mi pare
serie infinita 7 lungo la veste. deledda, v-32: era bianco e pallido
. battuto dalle raffiche del vento. deledda, v-337: la via era deserta,
di tenerezza così speciali alla donna. deledda, 1-158: brontu la guardava con l'
africa per esplorare le regioni equatoriali. deledda, iii-415: era un esploratore;
ancora fra i denti la pipa spenta. deledda, i-579: la paesana agile e
questo vitale argomento non sia sciolto. deledda, v-975: questa notizia le farà piacere
. -scomparire alla vista. deledda, iii-463: un'altra cornacchia la raggiunse
assaltato da una muta di cani. deledda, \ -546: domani ci sarà
esperienza della vita, del mondo. deledda, i-25: voi avete ragione; io
modo ch'e'pareva venuto il finimondo. deledda, iv-118: 1 due uomini
padre oton, de l'inghilterra. deledda, iii-249: la roba di mio zio
si spezzi lo strai che li ferì. deledda, i-347: egli sentiva che qualcosa
-spiedo di giudeo: persona maligna. deledda, i-556: « le donne del tuo
sale e gli spiedi appoggiò sugli alari. deledda, i-009: la serva, dopo
/ paion quei che primi vengono! deledda, ii-224: le due cugine coglievano i
allontanare da sé con una spinta. deledda, i-690: mise le mani sul petto
rispondono col picchiare, scrivono bigliettini. deledda, i-242: no, no, vi
spirito: proporsi con la salsa. deledda, v-935: dopo che gli ebbi offerto
ala, per deprecare l'aurora. deledda, il-m: i suoi capelli splendenti e
negletta veste / bianche beltà sfuggivano. deledda, i-121: era, maddalena,
quanto il principale era splendido e sfarzoso. deledda, 1-54: se qualcuno andava a
guardarli con quegli occhi da satanasso. deledda, v-144: cosa vi devo?
è tutto occupato del prezzo del cambio. deledda, v-764: col suo cappellaccio da
/ l'acqua in angusta fistola elevarsi. deledda, i-176: le bestie malate si
pericolo di spostarlo dal suo centro di gravità deledda, v-640: lavò i pavimenti;
. -stanga del frantoio. deledda, ii-41: intanto l'ortolano gridava contro
dai belli occhi violetti sprizzò la gioia. deledda, i-106: il vecchio era beffardo
/ a'ludibri segnar del soldato? deledda, v-115: i cavalli, spronati crudelmente
, brioso (una persona). deledda, v-148: guardava con orgoglio, con
quadrata o rettangolare di un abito. deledda, v-603: il collo liscio e tornito
si vedeva qualche striscia d'azzurro. deledda, ii-62: appare il sole in uno
di michelangelo col suo furore taciturno. deledda, ii-200: passando sotto un albero egli
precipizio al primo squillo del campanello. deledda, ii-949: lo squillo nervoso del
misero in traccia d'una scusa. deledda, ii-637: tu sragioni, juanniccu;
, perché la fede ha bastevole stabilità deledda, i-1105: la solita filosofia gli veniva
supporla più una imagine che una realtà. deledda, i-805: più tardi s'udirono
di tutti i sintomi dell'etisia. deledda, v-24: erano febbri putride, giunte
baronessa era un bel donnone stagionato. deledda, v-36: consideravano il giudice un
delle cose più belle il comun fatto. deledda, iii-64: gli occhietti maligni videro
piombatomi addosso m'avesse schiacciato il petto. deledda, v-128: aveva veduto le stelle
parte terminale di un apparecchio. deledda, i-mo: si mise lo stelo del
o ha unicamente rapporti omosessuali. deledda, iv-182: cne ne sa lui di
in fondo in fondo alla campagna. deledda, v-742: era una camera molto
: ti sognai stesa sul feretro, deledda, i-914: la figura del suo paulo
pirandello, 8-534: le mai. deledda, iii-591: voglio sapere assolutamente di che
allo stesso il suo salnella stampa. deledda, i-893: e dove vuoi andare?
su se stesso: isolarsi psicologicamente. deledda, ii-971: un tempo quando ero di
di mussolo, stirata da un magnano. deledda, v-167: venne alessio, vestito
e vane e stolte e difformi. deledda, fl-667: gli parve che tutto il
acute in un coro di voci sommesse. deledda, v-820: guardò la piccola messaggera
-illuminato da una luce abbagliante. deledda, iii-618: il sole, in mezzo
uomo per maria e le racconta storie. deledda, iv-546: il tuo letto è
-complicazione, difficoltà improvvisa. deledda, iv-327: « itria sulisl. di'
, cigolando, spasimando senza requie. deledda, iv-26: in alto, al
enfasi (in espressioni antifrastiche). deledda, i-1069: « va a farti strabenedire
atteggiamenti. -anche sostant. deledda, v-773: da questo quieto porto noi
dipingere l'anima sua in carta. deledda, it-i073: per pasqua arrivò una lettera
vece in sollazzi ed altri mali usi. deledda, iv-570: una grande stanza terrena
rie fortune, fulminee ruine. deledda, ii-51: l'inverno passò, ma
. -piombare a terra. deledda, v-864: l'uomo abbassa la spalla
(un capo d'abbigliamento). deledda, iv-702: un uomo grande, grosso
chi è in pericolo di vita. deledda, iii-179: ella avrebbe voluto mettersi in
, dalla stravagante aggiustatura alla spagnuola. deledda, iv-426: si ricordava di luca,
pietre. -travolgere con impeto. deledda, iii-207: come un puledro indomito egli
la stretta de 'l nemico fugge. deledda, ii-537: tentò di liberarsi dalla stretta
mie ossa non si accomodano ancora! deledda, iv-276: d'un tratto, mentre
allunga in fra le belle / penisole. deledda, ii-947: la vettura continuava il
per genio, ma troppo più per necessità deledda, 1-52: san costantino bello,
]: voce, suono stridentissimo. deledda, iii-645: la sua voce era aspra
non ci levarono sopra le galle. deledda, i-123: si strinse la testa fra
su una superficie di colore diverso. deledda, 11-66: abitava una casa nerastra,
striscia rossa ne'luoghi dell'abbottonatura. deledda, i-338: nel caldo meriggio i cavalli
che si vedeva in quel punto. deledda, i-618: fra due quercie appariva
/ istroncandoli il capo con la mano. deledda, ii-969: ella intanto stronca con
, in sospetto, senza comprendere. deledda, v-141: ella arrossì e negò vivamente
un desiderio / sempre nuovo ed affranto. deledda, ¦ 676: quegli occhi
/ della colpa e del castigo. deledda, iii-766: erano entrambi tagliapietre, e
stucchevo- fissimamente lezioso. stucchevolissimamente prolisso. deledda, v-217: parlarono stucchevolmente delle avventure
e riprove sul luogo e in presenza. deledda, 1-103: era una stupidaggine,
. -acer. stupidóne. deledda, 1-240: prenditi almeno la purga,
e grande lo stupore era de'lecci. deledda, iv-801: una specie di boato
: « non ho inteso bene ». deledda, v-199: il sor mario,
e fanno mangiare fino all'indigestione. deledda, i-192: l'odore di carne
amor suo alla vendetta sugli indiani. deledda, i-404: era il castigo di dio
mezzo converrà che su vi branchi. deledda, iii-745: a misura che lei friggeva
in su gli occhi a contemplarselo. deledda, iii-418: sotto la maschera tirata in
. aveva cautamente presa in subaffitto. deledda, v-992: nello stabile...
che mise in subbuglio la famigliuola. deledda, iii-1002: un alto, grasso,
avrebbe udito cose da farlo allibire. deledda, v-958: se lo ricordò, certo
mani sucide del fronte madido si avvicina. deledda, i-563: la magrigna, pingue
chioma che ricade sul viso nascondendolo. deledda, iv-732: la donna piangeva, silenziosamente
-con uso aggett. deledda, v-662: sani allegri e sudicioni a
posto di 'consigliato o suggerito'o simile. deledda, v-49: non avendo ancora amato
, / al suo malgrado, svelerà. deledda, iii-301: sì, è tempo
forme rilevate della parte superiore del volto. deledda, i-313: il cerchio violetto
a balzi (un fiume). deledda, iv-372: il torrente sussultava in fondo
un elemento del paesaggio). deledda, v-742: in lontananza la trina celeste
che il cervello mi svaporasse. deledda, v-149: elena sentiva qualche cosa di
determinata; dicono pure la sveglia. deledda, iv-776: guardò l'orologio a
vogliono vedersi più belle del vero. deledda, ii-345: aveva una fantesca svelta e
, al busto esile e svelto. deledda, v-951: grigie sono pure le modeste
egli impormi per una sì sventata domanda? deledda, v-53: giovanna...
bella la rende e più vivace. deledda, iii-34: si precipitò giù per le
come un rondon per l'aria. deledda, i-825: pareva davvero che sopra di
ancora / lascio svelti co 'l velo. deledda, iii-548: 7. sviluppare
rilevate, mutabili quasi a ogni passo. deledda, ii-172: l'isola sull'arcolaio:
un'ansa (un fiume). deledda, i-769: lievemente in pendio la strada
/ tra '1 fiorir delle campagne. deledda, iii-1019: una quiete profonda regnava
cielo era tigrato di rosse nuvole. deledda, v-505: turchino in fondo, sotto
villeggianti mossero guerra implacabile e vandalica. deledda, i-674: la ragazza doveva appunto
orecchie erano assordate da un tintinnìo incessante. deledda, iii-200: la camera echeggiò del
quel fiore di pezza nei capelli. deledda, v-35: è vecchio, ha i
. è genovese, e mazziniano. deledda, v-207: sebbene antonio l'avesse avvertita
, su un conto di quaranta lire. deledda, iv- 583: la ragazza
]: decadenza dei titoli di rendita. deledda, v-912: provvide...
sperate, / non mi lascio infinocchiar. deledda, i-696: i commensali sghignazzarono,
valore attenuato: strambo, stravagante. deledda, iii-843: è proprio toccato al cervello