. marino, 7-155: le quattro figlie del fruttifer anno / per far in tutto
salti come un capriolo, compromettendo la gravità del suo abito a strascico che portava per
idem, 37-125: affari non sempre o del tutto spirituali, o degni dell'abito
delle cosce, fin verso la piegatura del ginocchio. -disus. abito di
, contegno, aspetto; aria (del volto). dante, 40-10:
tu piglia le fattezze e l'abito del suo volto, e in forma di lui
4. medie. disus. disposizione del corpo, costituzione fisica. anche:
l'abito della mente si conosce neu'atto del corpo, per lo quale lo cuore
ornato di grandi virtudi comportò la morte del caro figliuolo. bisticci, 355
più si appiccano gli uomini alle cose del mondo. gelli, 65: ei se
come suol dirsi, i pensieri sotto del capezzale. g. gozzi, 1-449
gli manca larghezza di studi ed abito del meditare. carducci, 603: dolce
la povertà gli avean creato l'abito del poco. idem, iii-161: il suo
in qualunque uomo fosse tutto l'abito del latino, sarebbe l'abito di conoscenza
cardarelli, 4-53: uscire dalle porte del mio paese e guardarlo dal di fuori.
, quello che portava abitualmente nel taschino del gilet. cardarelli, 6-28: viveva abitualmente
povero supplicante, nell'antichità e abituatézza del male, riconoscesse il miracolo grande,
di dio, che malagevolmente le cose del mondo a sé il dovrebbono ormai poter
. disus. divenuto abituale. scala del paradiso, 327: alcuno di questi dottori
, e non si fa caso del nostro. parini, 776: [nazioni
abitudinario, che partecipa alla vita del ceto medio, che si mescola
deriv. da abitudine. per il significato del n. 3 è un calco dal
. salvini, x-194: questo punimento del fallo col fallo altro non sia,
1-275: l'abitudine è mezzo padrona del mondo. tommaseo- rigutini, 3445:
scrivendo, o per troppo fedele memoria del francese o per la mania d'allungare e
nella forma più semplice un'affettata fuga del parlare usato da molti. mazzini, ii-152
un francesismo. ma è nell'uso del popolo, si obietterà. e bene,
. costituzione, disposizione naturale, condizione del corpo; temperamento. dante, vita
quali si cognosce l'abitudine e la disposizione del corpo dentro. boccaccio, 3-3-163:
arte delle canzoni consista circa la divisione del canto; e però andiamo a l'abitudine
primo de'quali è intorno la divisione del canto; l'altra de l'abitudine de
abitudine de le parti; la terza del numero de'versi. idem, n-iii-642:
telegrafa e telefona, perché sul tetto del suo abituro... vedo brillare
felicità dell'abituro di fronte all'infelicità del palazzo. 2. disus.
dicendo che ciò facea per l'abituro del papa. idem, 11-94: intorno
126: egli ordinò che nel piano del mugello... fussono fatti parecchi palagi
figlia, imbavagliata il mento, / del secol faccia una solenne abiura. manzoni
. disus. abiura. scala del paradiso, 245: la santa madre ecclesia
fa degni di ricevere gli santi misteri del corpo e del sangue di cristo. botta
ricevere gli santi misteri del corpo e del sangue di cristo. botta, 4-361
virgole che lo dividano dal resto, del quale egli ha pur di bisogno.
di un organo o di una parte del corpo umano. 2. geogr
2. geogr. erosione e trasporto del materiale roccioso, dovuta all'azione meccanica
, ecc.). -diminuzione del volume dei ghiacciai causata dall'evaporazione.
titolo con cui si designa un inviato del papa [ablegato apostolico) per assolvere
disus. detersivo. g. del papa, 2-8: la sanazione consisterebbe nell'
abluzióne, sf. lavanda, bagno del corpo o solo di qualche parte (
, al plurale. g. del papa, 1-2-207: loderei il praticare quivi
fatta l'abluzione, piglia di mano del diacono la nutria preziosa. p. verri
. verri, i-322: la mondezza del corpo sveglia anche l'idea di quella dell'
essendo ancora collegate le idee della purità del corpo e di quella dei sentimenti.
e degli amici temporali, annegamento della cura del proprio corpo. d. battoli,
., non facevano mai contenzione. scala del paradiso, 28: lo dispregiamento
28: lo dispregiamento e lo lasciamento del mondo si è avere in odio ogni
nel lat. eccles. come traduzione del gr. àjiaqvéopni. abnegazióne (
di schietta intimità spirituale. scala del paradiso, 231: la castità è una
tacere; mi ha dato l'esempio del coraggio virile, dell'abnegazione eroica. idem
vita naturale, che è il contenuto del soggetto. è abnegazione e sacrificio di
lui vivo il bisogno e il desiderio del denaro, ed intensa l'abnegazione a sgobbare
8-10: questa mutata sua positura [del serchio] non sembra che potesse aver luogo
che potesse aver luogo senza l'alzamento del piano, e senza l'abolimento del
alzamento del piano, e senza l'abolimento del confluente di due grossi fiumi intorno al
. alvaro, 3-187: è ordine del comando di depositare e di abolire i gambali
passato alla quarta coniugazione (per influenza del sost. abolizione): * ridurre
d'annunzio, iv-2-353: la memoria del passato è abolita, l'inquietudine del futuro
del passato è abolita, l'inquietudine del futuro è sopita. non c'è
idem, 1-175: colla sola abolizione del testatico e della gabella della farina non
compagnoni, i-33: e il codice del quale parliamo e l'abolizione degli scandali
l'abolizione degli scandali indicati saranno opera del corpo legislativo. berchet, corte.
tu sogni riposa tutta su l'abolizione del passato. papini, 27-656: la
abolizione totale della vita, il suicidio del genere umano. viani, 13-406: il
e. cecchi, 1-56: il numero del giornale col testo del decreto per l'
: il numero del giornale col testo del decreto per l'abolizione del centesimo.
col testo del decreto per l'abolizione del centesimo. = voce giurid.,
proprio a washington: nella diretta protezione del governo abolizionista, e sulla strada naturale
, e sulla strada naturale degli stati del sud. = deriv. da abolire
figliuole. manzoni, 173: lo spirito del vangelo, che è tutto franchezza e
ii-20: odiatori della società, abominatori del governo, sprezzatoli d'ogni diritto,
: il vertuoso figliolo da la abominazione del fatto isdignato e turbato. manzoni, pr
agli scellerati uomini è abbominevolissima. scala del paradiso, 472: come è abominevole
dì iddio che degnasse illuminar la mente del marito e levarlo da così abominevol peccato
se io non erro, piaggiare: del qual peccato niuno è più abominevole, né
insieme. gaudiosi, iii-456: già del mar de'piaceri e del diletto / il
iii-456: già del mar de'piaceri e del diletto / il superbo mortai toccava il
i quali mi erano abbominevoli più ancora del padre loro, e non tralasciava mai
giovano religioso el quale era molto avvistato del corpo, e veramente gli sarebbe stato
di sottomet tersi alla viltà del peccato, e ha a schifo e abominio
, agg. e sm. originario del paese in cui vive; indigeno,
, autoctono; primitivo o antichissimo abitante del luogo (per lo più al plurale
cui si designavano i più antichi abitanti del lazio e dellttalia, ben presto inteso
albero. soderini, l'abomiello di spezie del frassino, se ben non cresce mai
pecore più volentieri mangiate che non quelle del frassino. popolarmente tra noi.
di far il sordido studio de'digesti e del codice. marino, 12-21: la
di simil macchia abborrirei cristiana è amatrice del vero, e aborrente da ogni ombra me
gloria di capitano inmai curata la coltivazione del mio ingegno, e fino a qui
/ chi la vita abborria. del mondo. ariosto, 10-94: quel smisurato
e infame nome si possono avversione del pensiero e dell'affetto. idem, 2489
2489: può l'abominazione del male rendere aborrevole sione prima,
e vili. dano l'aborrevolezza del vizio, piuttostoché ricoprirla. idem
e aborrirono ed era anche lieto del vedersi fuggito e in abbominazione o
oggi aborrite e fuggite dagli mento giustissimo del disordine del cuore o dell'intelletto,
e fuggite dagli mento giustissimo del disordine del cuore o dell'intelletto,
e ruvidezza, che convertiamo l'aborrimento del male in una personale av
con quanto zelo / la destra mia del civil sangue abborre. g. b.
il petrarca... aborriva dalla fatica del copiare. = lat.
cui horror 'orrore'). nella cit. del boccaccio, al n. 2,
: e fosse la corona / tutta del filo di ferro spinato / dell'aborrita guerra
. 2. bot. mancare del necessario sviluppo. targioni tozzetti, 1-12
[le nebbie] abortire i fiori del grano, delle biade, delle viti,
è contrario, si oppone ai princìpi del romanticismo. berchet, conc.,
crusca]: per l'antisaputa ch'ebbe del fatto, potè riguardarsene. varchi,
: assai spesso si corre ai vaneggiamenti del nazionalismo, del razzismo e dell'antisemitismo
si corre ai vaneggiamenti del nazionalismo, del razzismo e dell'antisemitismo. gramsci,
certamente di origine austriaca, dell'antisemitismo del dopoguerra. idem, 174: in
popolari, i-273: cotesti settari proseliti del comunismo... venivano ovunque propagando
appalesa così la natura antidemocratica ed antisociale del principio della causa giusta. cicognani,
, 34-13: antispodio chiamano la cener del fico o del caprifico o delle foglie del
antispodio chiamano la cener del fico o del caprifico o delle foglie del mirto colle tenere
del fico o del caprifico o delle foglie del mirto colle tenere parti de'rami,
i fiori e le bacche non mature del mirto, e poni in vase di terra
; opposizione filosofica allo storicismo, negazione del valore della storia. b.
, ii-13-168: l'antistoricismo, la negazione del valore della storia, è tutt'insieme
e con le leggi deterministi- camente stabilite del suo svolgimento; che non è storico
non si accorda con le nozioni storiche del passato; indifferente alle ragioni storiche degli
suo canto e 'l ballo sotto la guida del corifeo, muovendosi prima da destra a
due braccia in cerchio e guardare più su del papa il soffitto. papini, 20-83
il regno dei cieli è l'antitesi del regno del male. sinisgalli, 8-18:
dei cieli è l'antitesi del regno del male. sinisgalli, 8-18: castiglione è
) contrari o contraddittori. secondo momento del processo triadico (tesi, antitesi,
: ella, superata ormai la crisi del trapasso da uno stato d'animo ad
antitrago, sm. anat. piccola prominenza del padiglione dell'orecchio, limitante in basso
metà della somma che avevo versato profittando del fatto che stavo per scendere.
non piuttosto fossero il risultato degli accozzamenti del caso. periodici popolari ii-109: al
; al tempo delle messi ricorda la quiete del verno, e in quell'antivedenza si
solea d'intorno, / onde spesso del campo avea novella, / e s'altri
, 8-6-484: la pecorella a l'appressar del verno / di largo cibo si provede
marinari le tempeste, li scolari le minaccie del maestro. salvini, i-741: l'
, rinaldo, il tuo antivedere? compagnia del mantellaccio, 44: chi rimarrà senza
bartoli, 40-iii-232: aver condisceso al fervor del suo spirito... con
suo spirito... con più avidità del guadagno presente, che antivedimento della perdita
antivedimento, che tanto cooperò alla pazienza del santo giobbe, non si può dire,
volgar., 2-92: la subita tempesta del mare più veemente spaventa e'naviganti,
tasso, 8-5-1257: o descriver deggio io del bianco cigno / il divino presagio e
tue minacce / antivenir potrei; ma del mio amore / darti vo'più gran pegno
, così battezzando lo prevenisse nell'atto del battezzare. idem, 1-58: siccome
: siccome elia anteverrà nel secondo avvenimento del signore, così giovanni antevenne nel primo
/ la grazia mite, l'anima del marzo. = = voce dotta,
antològio, sm. relig. libro liturgico del rituale greco. = voce dotta
con un nome comune, al posto del nome proprio (volendo sottolineare l'eccellenza
questo si pone qualche cosa in vece del nome proprio, come in vece di cicerone
, però che voi sarete chiamati figliuoli del diavolo. luca pulci, 3-67:
(detti comunemente punteruoli), parassita del melo e del pero (di cui
punteruoli), parassita del melo e del pero (di cui rovina le gemme del
del pero (di cui rovina le gemme del fiore). = voce dotta
ecc.): secernono nella parete del corpo (all'interno e all'esterno)
. medie. tumore di colore nero, del tessuto cellulare, in forma di foruncolo
cellulare, in forma di foruncolo; pustola del carbonchio. pietro ispano volgar.
.]: antrace, tumore infiammatorio del tessuto cellulare sottocutaneo e della pelle..
germogli (an- tracnosi della vite, del pisello, ecc.).
: apre un antro le fauci a piè del fonte / quasi gran gola e fa
fondo / d'un antro marino / del giovane mondo / vedesti il mattino. giocosa
antro. 3. anat. cavità del corpo (antro dell'orecchio, antro
, antro mastoideo o timpanico, antro del piloro, antro del cardias, ecc
timpanico, antro del piloro, antro del cardias, ecc.). mengoli
ha tre parti: la esterna fuor del buco dell'orecchio, che si vede esposta
derivasse non per vizio degli antri, né del timpano, né delle coclee, ma
antropofagi, non io certo ti farei garanzia del ritorno! b. croce, i-3-326
lei vi troverebbe delle conferme alla teoria del pudore cannibalesco. = = voce
dossi, 594: avevo la testa piena del recente congresso antropologico, avevo gran fede
, buono per i piccoli intellettuali ebrei del sionismo, come la quistione della « razza
studia i caratteri fisici misurabili e comparabili del corpo umano (a scopi scientifici, e
etici o all'inverso, se l'origine del mito sia o no antro- pomorfistica.
2. astron. eclisse anulare del sole: quando la luna è interamente
rimanere in forma d'anello luminoso una parte del disco del sole. 3
d'anello luminoso una parte del disco del sole. 3. sm.
si porta l'anello): meno lungo del medio e maggiore delle altre tre dita
cuore, quasi un messo della intenzione del cuore. bruno, 68:
distanza dalla summità dell'annulare a quel termine del centro della mano, ove è designato
tanto crescere che arrivano insino alli polsi del braccio. d'annunzio, iv-1-308: brillava
19-384: si diceva che la catena del suo orologio era una libbra d'oro e
palazzeschi, 1-56: e il raggio del rubino rovente nell'anulare sinistro della mano
, 9-79: poco anzi il fare del giorno. petrarca, 31-2: questa anima
è quanto esser de'gradita, / terrà del ciel la più beata parte. idem
, possedete il regno che anzi il principio del mondo vi fu apparecchiato. paolo da
allora è bello morire quando ti diletti del vivere, anzi che tu desideri la morte
morire, anzi che mai / faccia del cor, quant'ei vive, partita.
abbia la malizia di conoscere le vanità del mondo. sacchettiì 190-15: stette per
la valle, e quasi a piè del colle. 5. prep.
qui s'intende di riso sfrenato e del continovato, non miga della faccia rallegrare
, non ha però gran tempo, quasi del tutto faceva. marino, 355:
ma quiete violenta e simile a quella del fuoco o d'altro corpo che sia ritenuto
pure si erano tutti sottomessi ai comandamenti del generai putnam, ciò era a causa della
zio, togato, e uno degli anziani del consiglio, vi godeva un certo credito
, uccisi senza combattere e collo strumento del carnefice. -studente universitario che è
. chi componeva (nei comuni popolari del medioevo) la suprema magistratura dello stato
gravi misfatti, sì come poteano li anziani del popolo di firenze ch'aveano podere di
lodovico re d'ungheria fratello anzi- nàto del detto andreasso. bencivenni, 4-8: orgoglio
: orgoglio si è l'anzinata figliuola del diavolo. pallavicino, 2-394: non
[anzi tèmpo), aw. prima del tempo, prima dell'ora stabilita
e massimamente di sé, non curandosi del resto del mondo che come d'
massimamente di sé, non curandosi del resto del mondo che come d'un pascolo
che cantano nell'aria la gloria del signore... fanno anzi tutto de
che si separa artifizialmente dalle foglie del fior d'arancio per via di
aoristo, sm. gramm. tempo del verbo (delle antiche lingue indoeuropee,
della grande circolazione: nasce dall'alto del ventricolo sinistro del cuore, si piega
: nasce dall'alto del ventricolo sinistro del cuore, si piega ad arco e
lat. scient. hapalidae, dal nome del genere hapale (cfr. apale)
con intervalli... una dracma del suo seme beuta in vino è efficace
su la ferita ripriemono l'abondanzia del sangue. mattioli [dioscoride],
che sia, non si libera mai del tutto dalle passioni e dai desideri.
suo marito le aveva offerto la documentazione del suo passato. era una mancanza di pudore
(stato di perfezione assoluta e ideale del saggio secondo la filosofia stoica ed epicurea
1-169: camminavano apatici lungo la riva del lago, senza mai alzare gli occhi al
quanto tali, e che perciò potrebbe denominarsi del polipatismo; l'altra, che predica
uomo senza passione... l'apathia del protagonista di questa commedia consiste in una
commedia consiste in una discreta virtuosa indifferenza del bene e del male, che accade o
una discreta virtuosa indifferenza del bene e del male, che accade o che accader potesse
. fioretti, 1-2-105: se alcuno schernitor del boccaccio noi crede, cominci a farsi
ant. apa), sf. insetto del genere imenotteri, la cui specie più
gli organi produttori della cera e la secrezione del veleno, che viene iniettato per mezzo
veleno, che viene iniettato per mezzo del pungiglione (il quale durante la puntura
la cera ragionando come per lo frutto del mele. idem, purg., 18-58
stazione dell'api si faccia presso alla cella del fattoio dell'olio, o presso in
e con più diritte gambe. scala del paradiso, 208: quegli che ama
/ van aliando su'nettarei calici / e del mèle futuro in cor s'allegrano.
ne fa l'ape, ingegnosa artefice del divino mèle. carducci, 880:
come api che al rauco / suon del percosso rame ronzando si raccolgono. pascoli
2-893: e rimirò la filigrana del soffitto, ove ancora l'ape dimenticata
per raccogliere, appallottolavano la polvere bionda, del polline, la plasmavano, già diventata
apèlla, sf. stor. assemblea del popolo nell'antica sparta. =
l'oppi- lazion della milza e del fegato. berni, 55: son le
inghilesi], se non fosse il ritegno del re adoardo colla sua terza schiera ch'
: il diffondersi poi ampiamente l'increspamento del mezzo intorno al corpo risonante, apertamente
moravia, v-67: era una ragazza del quartiere che dopo due o tre fidanzamenti
tre parti: la esterna fuor del buco dell'orecchio, che si vede esposta
buco. botta, 4-812: la porta del soccorso, per cui si aveva
: non aperta, non chiusa del tutto, / scassinata la porta gli par
. petrarca, 3-10: trovommi amor del tutto disarmato, / et aperta la via
giù si gode, / e la strada del ciel si trova aperta. fazio,
questo: il mondo aperto allo spirito del poeta e dell'artista. 4.
battuto [il legno], alfin del tutto / aperto e sconquassato, in mezzo
soldato con la testa aperta / soldato del mio plotone / fasciato e già col tuo
quale qui inclusa mando la relazione del cadavere aperto. 5. non
aperto; / piuttosto ha qualche cosa del deserto. -in campo { loco)
di vuoto che può dare un apparecchio del telefono, con la comunicazione aperta,
aspetto, io commendo lei da la parte del corpo. idem, inf.,
in mente chiara, e pura, / del ciel gli arcani aver credon scoperti.
, dure, le formavano nel basso del viso un'espressione d'aperta lascivia.
1-31: io so che alcuni si rideranno del mio zelo e del mio dire aperto
alcuni si rideranno del mio zelo e del mio dire aperto e sincero. redi,
cuoca custode, una figura aperta e accorta del migliore stampo di provincia. b.
grana,... e trovasene del più acceso e meno acceso, e del
del più acceso e meno acceso, e del più aperto e meno aperto. a
quando a lei pensosa / de la quartana del marito apprende / affetto lui di lento
nostra vita è sempre stata alla luce del sole. -lettera apèrta: diffusa
. luzi, 19: l'uomo del faro esce con la barca, / scruta
/ fin che tornato porai esser certo / del suo volere, che poi vedi aperto
buon frutto di nostra dimora. soffredi del grazia, 8: dei dire chiaro ed
: puossi assai aperto comprendere i vestigi del santo evangelio, ove dice: saranno
poi che furo armati, / quei del chiuso n'uscivano a l'aperto.
verso l'aperto, verso gli alberi del colle, verso le costellazioni del firmamento.
gli alberi del colle, verso le costellazioni del firmamento. linati, 30-107: talvolta
di non so quanti minuti l'apertura del cancello. 2. spazio vuoto
: per lo foro e per la apertura del lato, ci mostra cristo la sua
vadano ogni giorno più intrigandosi le cose del conclave, senza vedersi per ancora apertura
d'annunzio, iv-2-1205: travidi nell'apertura del manicotto qualcosa di luccicante. idem,
deledda, ii-359: al barlume giallognolo del fuoco scorgeva solo il profilo nero del
del fuoco scorgeva solo il profilo nero del pastore che vigilava seduto accanto all'apertura
fermava a modo di spilla l'apertura del collo. manzini, 10-126: se è
vento azzurro delle lontananze era, alle apertine del villaggio, su metà dello sfondo di
entra l'apertura delli dua dita grossi del piede. mascheroni, 2-4: sarà poi
sono l'aperture che richiede la soluzione del problema. d'annunzio, iv-1-215:
dei prati e della campagna, la speranza del provvido agricoltore, lo stato ridente della
(o di corrente): interruzione del passaggio di corrente in un circuito elettrico
, non è un colpetto che lasci del tutto tranquilli. 9. finanz.
luogo del capo, e in qual vena, o
255: coperta le gambe dalle pieghe del chitone cadente oltre l'apice del sandalo
pieghe del chitone cadente oltre l'apice del sandalo. idem, iv-2-322: la gonfiezza
, che la lingua nostra nel secolo del trecento fosse giunta all'apice della sua floridezza
. leopardi, i-28: l'apice del sapere umano e della filosofia consiste a conoscere
l'apice rispecchiando la bellezza e contentezza del cuore. ungaretti, viii-40: per
. 5. anat. apice del polmone: la parte superiore del
del polmone: la parte superiore del polmone (al di sopra della prima costola
alla base. -apice vegetativo: estremità del fusto, costituito dalle nuove cellule germinative
. gaudiosi, iii-456: già del mar de'piaceri e del diletto /
iii-456: già del mar de'piaceri e del diletto / il superbo mortai toccava il
apicio... dicesi d'un dotto del cuocere e scienziato del mangiare ».
d'un dotto del cuocere e scienziato del mangiare ». api ci te
. allevamento razionale delle api e sfruttamento del loro prodotto. leggi agrarie
leggi agrarie, 210-2: la costituzione del consorzio può essere resa obbligatoria.
nei giunti a smeriglio lungo le canalizzazioni del vuoto fra pompe pneumatiche e ampolle da
chim. olio grezzo ricavato dai semi del prezzemolo { apiòlo verde) e la canfora
specie alle leguminose (apion pisi, del pisello; apion apricans, del trifoglio
, del pisello; apion apricans, del trifoglio e della veccia; apion pomonae
pera '(per la forma del corpo). apioriso, v
, ad esempio quelli dell'ananasso, del banano, dell'albero del pane.
dell'ananasso, del banano, dell'albero del pane. = voce dotta,
aplografìa, sf. filol. abbaglio del copista, che nel trascrivere due lettere
apnèa, sf. medie. mancanza del respiro (cessazione completa o semplice sospensione
, sf. medie. transitoria sospensione del respiro (dovuta a cause patologiche),
emisfero meridionale, chiamata più comunemente uccello del paradiso. = voce dotta,
contiene profezie e rivelazioni intorno alla fine del mondo e ai destini ultimi dell'uomo
cose che debbon essere infino alla fine del mondo. ariosto, 34-86: astolfo
dei poeti ha già ridotto alle misure del « prevedibile » tutte le ostentate apocalissi.
. 2. figur. fine del mondo; catastrofe definitiva, totale,
ridendo / perché dentro ci son gli occhi del diavolo, / venuto è il tempo
cosmica, un'atmosfera tragica di fine del mondo; catastrofico, tremendo, terribile
2. astron. il ritorno del sole o di un pianeta in un
. scient. apócynàceae, dal nome del genere apocynum (cfr. apocino).
cane '(cfr. la cit. del landino). apocìzio, sm
i libri non canonici dell'antico e del nuovo testamento. varchi, v-346
bene è vero che tra questi [libri del vecchio testamento] ne sono alcuni apocrifi
, perché non è una parte canonica del nuovo testamento, non pizzica di vossianismo
apocrifa e interpolata, la grande anamnesi del capo i, da adamo a giuseppe.
colore rosso vivo: danneggia le foglie del nocciolo (apoderus coryli),
apoditèrio, sm. archeol. spogliatoio del ginnasio greco e delle terme romane.
dalla forma dell'intelletto o dai principii del ragionamento, senza bisogno d'altro dato
di piedi, ma perché non possono del tutto valersene (hirundo apus).
dall'apofisi, cioè dal gonfiamento interno del braccio. targioni tozzetti, 12-8-401:
spinose della colonna vertebrale grosse come grani del rosario. 2. bot. sporgenza
dell'accrescimento scheletrico, consistente nella necrosi del centro di ossificazione di alcune apofisi.
di quei regali, che dal padrone del convito si solevano fare a i convitati,
possiamo rendere buona ragione dell'apogeo e del perigeo de'pianeti. manfredi, 1-196:
. manfredi, 1-196: la distanza del sole dalla terra, quando è di misura
terra mobile, cambiando solamente i luoghi del sole e della terra, e cangiando il
pincema delle muse,... patriarca del coro apolli- nesco,...
mercurio, patriarca di muse e dolfino del regno apollinésco. idem, 76: maestro
pincerna delle muse,... patriarca del coro apollinésco. = deriv.
, i-45: apollo per gli otto del corrente fece intimar la generai dieta dei
achilli tuoi, canta gli augusti / del secol tuo. -primo apollo (
. frezzi, ii-4-66: a subgestion del mal serpente / volle [l'uomo
ha già rivolto, / et già del quinto scalda il mezo apollo / dal
cerchiano l'ali zone bigio-nere / che tengono del musco e del macigno: / il
bigio-nere / che tengono del musco e del macigno: / il corsaletto è fitto di
= voce dotta, dal nome del dio (v. apollo1).
nessuno all'infuori degli apolo- ganti animali del firenzuola,... sento che seguiterei
.), come part. pres. del verbo 'apologare 'non altrimenti documentato
-in partic.: la letteratura apologetica del cristianesimo. b. croce,
il momento economico, per essere apologetica del momento etico-politico, come se questo fosse
panzini, iii-608: gli scritti apologetici del tempo ne parlano in stile pomposo di
tertulliano, che scriveva verso la metà del ii secolo, nel suo apologetico, dopo
, perché mi trovo in maggiori occupazioni del padrone che mai. l.
l. salviati, 8-6: dello 'ndugio del darsi in pubblico l'apologià davan la
, signora mia, a me sembra del sistema del mio buon amico. baretti,
mia, a me sembra del sistema del mio buon amico. baretti, i-293:
apologià, ma la storia delle fralezze del mio cuore lungo il mio viaggio. fogazzaro
. risuona nel carme foscoliano come apologia del machiavelli. palazzeschi, 4-139: povere donne
mai un'altra femmina a fare l'apologià del vostro genere. gramsci, 100:
dei carabinieri, di questi benemeriti militi del dovere. 2. dir. apologia
interessati dell'incostanza che queste trasformazioni del mondo fisico sono immagini perfettissime di quelle
iv-95: una parola sola a conto del vostro apologo degli abitatori della città sotterranea.
didattica, come quelle dei vecchi apologhi del cane disavveduto, dell'albero sterile o
tranquillità e serenità dello spirito nell'assenza del dolore (condizione del saggio secondo la
spirito nell'assenza del dolore (condizione del saggio secondo la filosofia epicurea).
: qualsiasi spandimento di sangue con alterazione del tessuto circostante (apoplessia epatica, renale
una infermità che ha a distoreere alcuna parte del corpo umano, ed offendere; e
34-276: per avventura [il coagularsi del sangue] è la cagion più vera delle
ogni colpo risponde, col gonfiarsi apoplettico del collo, una contrazione dei muscoli dell'avambraccio
, le cui larve accartocciano le foglie del biancospino, e delle piante da frutta
infimo ma nel sommo e unico grado del conoscere, non soggiace a queste aporie
: aristotele si ritrova nuovamente nell'aporia del discorso vero e falso. =
dal nuovo prelato licenza di star fuori del chiostro con pericolo d'apostasia. d
oltreché santa, poiché riseppe dell'apostasia del marito, se n'andò. manzoni,
di cancellare dalla terra tutte le tracce del vangelo. bacchetti, i-135: e
quelli della città di gaza colla famiglia del prefetto, li quali erano tutti pagani,
che venivano colla segreta speranza che il fallir del vescovo giustificasse il loro.
ciò detto con greco vocabolo apostema, del quale è traduzione il latino ascesso.
. e col siero vale all'apostema calda del fegato, e alle apo- stemazioni di
o almen con poco, il fondo del ventricolo,... e agli ureteri
, x-112: voi siete il segnacolo del mio apostolato nel signore. segneri,
poi, così carichi di tanti doni del signore, neppur loro potrebbero difettare del
del signore, neppur loro potrebbero difettare del dono indispensabile dei piedi: e tanto meno
anzi, nei piedi, lo strumento fisico del loro itinerante apostolato. gobetti, ii-318
: il credo. 2. proprio del sommo pontefice, papale. g.
dovea riconoscere dalla sedia apostolica la signoria del temporale come dello spirituale. idem,
materia dell'immunità delle chiese in presenzia del noncio apostolico. boccalini, iii-35:
inghilterra] con la mutazione della fede del principe era seguita la distruzione de'cattolici
l'assemblea universale, che fa la nomina del nuovo apostolo; non il solo collegio
predicazione apostolica in diverse e lontanissime parti del regno. foscolo, ii-2-480: l'
i-403: la sera inginocchiati alle sponde del letto, pregarono alla madre della gran
apostolo amico di gesù, banditore degno del nuovo amore. panzini, ii-453:
l'apostolo, tremò davanti alla condanna del mondo. viani, 14-38: i pescatori
: non fu ella apostola e tutrice del vangelo? g. morelli, 480:
, suo'pensieri, queste apostrofazioni sono del fiorentinismo, come appresso i greci dell'
più dello stile puro famigliare, che del sublime. = deriv. da
... tale è quel luogo del boccaccio nella fiammetta: 'e tu,
il filo dell'apostrofe cominciata al letto del povero renzo. d'annunzio, iv-2-94:
divide per metà (corrisponde al raggio del cerchio inscritto nel poligono).
e di impostare le centine tenendo conto del rapporto costante fra i lati e l'
azeglio, 1-216: è l'apoteosi del laido e del brutto. pascoli,
1-216: è l'apoteosi del laido e del brutto. pascoli, i-435: o
voi mi chiamaste a far l'apoteosi del vostro grande, e io non l'indiamento
, iii-10-353: né basta all'entusiasmo del boccaccio quest'apoteosi ad accesi colori.
ultima cadenza; fine della scena, del coro. g. b.
cioè ritaglio; perché è il resto del tuono, toltone il limma. =
cose consuete, distendendosi come al respiro del morire di quel maggio, ritornò alla
non conduce punto più avanti l'appagamento del vostro intelletto. salvini, 30-1-115:
l'anima appaga. idem, 129-37: del suo proprio error l'alma s'appaga
scolare, che non mi volesse il meglio del mondo, sì tutti gli sapeva appagare
722: natura, iniqua maga, / del mio dolor s'appaga. galileo,
, per i quali tutte le voglie del vincitore si appagavano. foscolo, v-71
, iii-71: finché si rimase nello stadio del lavoro, l'arte mi appagò.
che ella è di ragione al comandamento del suo padre, sì gliele rendiamo; e
: finito il mio desinare bevendo alla salute del re di francia onde appagare la mia
più contento ed il più appagato uomo del mondo. livio volgar., ii-1-8:
che enea novellamente avea fondata sì vicina del suo reame. libro di sentenze,
foscolo, v-94: benché le doti del corpo e dell'animo sieno in essi
. /... udire l'ànsito del servo / alla stanga appaiato col giumento
cosa fusse appalesata, / mi converrìa del mondo dileguare. boccaccio, i-443:
io credessi che tu a niuna persona del mondo l'appalesassi [la via],
montecuccoli, 2-164: saria gran vantaggio del principe l'appaltarne la condotta [dell'artiglieria
.. concessi ne'capitoli degli appaltatori del tabacco. targioni tozzetti, 12-4-251:
boccardo, i-166: fra i diversi rami del commercio, l'arte libraria è stata
tori (che qui fanno la parte del capitale) al libraio, che adempie
ora ha ottenuto l'appalto per la fornitura del combustibile alle scuole di tutto il circondario
ch'io mi rassegnai a non giovarmi del mio biglietto d'appalto.
li mercatanti da più bande per comperarne [del ferro], egli solo lo vendette
cose al vivere necessarie, e specialmente del grano e biade. -figur. e
a esser messe in appalto a'tempi del nostro poeta. targioni tozzetti, 12-7-299
oste che si era preso l'appalto del buffet, rispondeva che per
come aveva, per così dire l'appalto del servizio di vetture delle case di tolleranza
; faccendone, mestatore. leonardo del riccio, 2-85: noi diremmo attaccare i
esopo volgar., 2-31: il colore del tuo abito sarebbe piuttosto da essere fornaio
diritto medievale: assegnazione, ai principi del sangue, di determinate circoscrizioni territoriali per
stato, ai principi della famiglia e del sangue reale giunti alla maggiore età o al
dalla carica della parte, e in grazia del sig. principe suo figliuolo fermato l'
talento creativo che sarà stato appannaggio anche del più rozzo e ottuso garzone in una bottega
rozzo e ottuso garzone in una bottega del rinascimento. baldini, i-526: un treno
magalotti, 20-23: guardate le foglie del fiore col microscopio, in su quella
... [mostrava] nella luce del giorno, 10 sbiadimento dei colori,
impigliarsi nella ragna. a. del rosso, 1-iii-2-284: non si può negare
serra, ii-320: l'osservazione sprezzata del vero si mescola e subito si appanna
casa s'appanna / come nella bruma del ricordo. 2. per estens.
ii-926: un'ombra appannò la lucida serenità del suo viso di lacca: un'ombra
raccontato aneddoti e barzellette per tutto il tempo del desinare, tanto da tener testa alla
tavolo della difesa, allumachita la toga del messo, stridula la sua voce.
quelle mature come lui, o appannate del tutto. ungaretti, 1-59: fermato
. stuparich, 2-263: la folla del caffè, il caldo, i vetri appannati
celestino ed appannato / sul fitto bulicame del fossato. marotta, 6-48: gli autocarri
, ammantare': con riferimento all'aspetto del terreno inerbato). apparaménto
non fu contenta d'avere apparate l'arti del padre. boccaccio, i-405: parendomi
fra giordano, 3-72: e però del danno e del male e della pena
, 3-72: e però del danno e del male e della pena altrui può l'
apparato già era, / non aspettò del nimico la insegna. bibbiena, xxi-1-120:
seguono di celebrare ogni anno il natale del santo con apparatissime pompe. leopardi,
: fatta poi che sia l'intumescenza del seme, si seccano e cadono i fiori
foglie, fiori e frutto in grazia solo del seme. mazzini, ii-126: i
nutrono una speranza che il solo apparato del terrore basti a soffocare i germi della
nella favola e non sia parte né del nodo, né della soluzione, è egli
dalle note in cui si rende conto del modo seguito nel ricostruire la lezione esatta
. buti, 1-8: intende di quelli del mondo, che sono in stato di
era suo, cioè per li maravigliosi riuscimenti del predicar che facea tal volta, anzi
simintendi, 1-187: vanno a'conviti del re, ordinati con bello apparecchiamento.
. [crusca]: l'apparecchiamento del sacrificio era tale, che ben poteva empire
tutte le strade di zendado. scala del paradiso, 284: l'apparecchiamento della mensa
s'apparecchia. cavalca, 17-i-23: del quale luogo paolo dilettandosi e riputando..
generazione i frutti e le biade. scala del paradiso, 218: la gola è
voluto che la tavola fosse apparecchiata meglio del solito. così non soltanto abbiamo piatti e
, ma, fuggito de la pastura del vulgo, a'piedi di coloro che seggiono
. idem, par., 27-59: del sangue nostro caorsini e guaschi / s'
/ s'apparecchian di bere. soffredi del grazia, 12: al peccato s'aparecchia
con uno scalpello a smovere le pietre del muro dirimpetto che s'addossava alla torre
sta su l'apparecchi de l'execuzion del testamento, per esser libero di quest'
l'altre cose gli furon dipinte maggior del vero. tasso, 7-68: armato è
: vedere se [il vascello] è del tutto in apparecchio di guamimenti e di
io fui giunto a la magione antica / del padre mio, di lui prima mi
di lui prima mi calse / e del suo scampo, e per condurlo a'
pellico, ii-94: « la soluzione del dubbio non può esser lontana 1; diss'
facendo, e con fuoco spaventando, immagine del vero fuoco, che a loro è
duca mi aveva mandato a presentare le regalie del suo piatto con molto buon vino.
avevo perso da alcuni mesi la memoria del letto e della tavola apparecchiata. moravia
non partirsi dal reverente consiglio e ubbidienza del comune di firenze, dicendo che erano
418): e interamente l'ardore del gerbino apertole, lui e le sue cose
7-9 (213): già certo del suo amore, sé ad ogni suo piacere
anche maliziosamente ella usa mettersi dal lato del più forte. 5. figur
armato caio manlio, compagnone e apparecchiatore del tuo ardimento. leggende di santi,
vista di un determinato uso; apprestamento del materiale che deve servire a un lavoro.
operazioni di apparecchiatura variano a seconda del tipo di tessuto. = deriv.
= deriv. da apparentare. il significato del n. 2 è un -in
. in modo che la mente s'accorge del finto, e la fantasia, neol
in italia dinante la campagna elettorale del 1951, come calco del fr. apparentement
elettorale del 1951, come calco del fr. apparentement. quasi addormentata
esso era malispini, 1-63: faremo menzione del detto uberto appena se ne bisbiglia.
oggimai pur vecchio, / capitano verria del suo apparecchio. e del suo legnaggio,
/ capitano verria del suo apparecchio. e del suo legnaggio, e di coloro che si
fondo alla piazzetta, tra la sede del partito e la loggia municipale, era
alberi, il rosso salì il gradino del negozio... -che gli vendi una
di * aeroplano 'è un calco del fr. appareil. appareggiare, tr
egli è covidoso di suo prò'più che del comune, egli ha nome follia e
: e la notte tolle il lume del dì, e le stelle apparenti confortano
solo una figura ma tutto il peso del mondo, apparente tale, mediante la venerabilissima
lasciando il vero, seguiti l'opinione del popolazzo il quale sempre più alle cose apparenti
almeno apparente; e pure ogni stilla del suo olio che in bocca si prenda
capo ovato di grandezza apparente alquanto maggiore del diametro lunare. d'annunzio, iv-1-385
e di contrade ibere, / son del volto infedel pompe apparenti. cesarotti, i-197
possono acquistarsi per usucapione o per destinazione del padre di famiglia. non apparenti sono
numero intero (essendo il numeratore multiplo del denominatore). apparenteménte, aw.
8-31: quindi nasce l'ipocrisia mascherata del bene, apparentemente ordinato. foscolo,
fatto per la strutta e dolorosa apparenza del suo ambasciadore. frezzi, i-17-99: mentr'
8-70: ei ferma / che allo spuntar del dì di spada e d'asta /
che 'n apparenza è certo: / rotta del buon rinaldo e sanguinosa / la sopravesta
discorso non sia ingegnoso e abbia assai del probabile; dico però, probabile in
, e guatando molto lodavano l'aparenza del cavallo, el quale era di grande
ad intendere qualche cosa dell'ordine e del rigiro di questa materia? leopardi,
salvandosi ad esso signor marchese l'apparenza del mondo, mi pare che egli concorrerebbe
: più attentamente s'osservano le apparenze del cielo che i corpi terrestri, e noi
abbiamo maggiori cognizioni dell'animo altrui che del proprio. algarotti, 2-69: per
della cometa] fu a noi all'uscita del segno del cancro. buti, 3-630
fu a noi all'uscita del segno del cancro. buti, 3-630: di questi
quando altra volta fu detto dell'apparimento del sole. nievo, 154: rimase in
quale lo avea colto il minaccioso apparimento del castellano. 2. apparizione,
quali... in ciascuna altra parte del corpo apparivano a molti. idem,
. leonardo, 1-177: sappi come del mese di giugno è apparito un gigante
di primavera. comincia la virtù motrice del caldo ad agitare sotto la superficie del terreno
motrice del caldo ad agitare sotto la superficie del terreno. sbarra, iii-181: intorno
che appariva e scompariva fra le pietre del muro. linati, 8-135: ecco che
): ed eccoti apparire la reina del cielo col suo figliuolo benedetto in braccio
: ove egli pose / infin del bel, che in paradiso appare. foscolo
condensandosi quel sugo, 11 quale altapparire del sole, che di primo lancio riscalda
g. gozzi, 3-1-92: all'apparir del mattutino lume / sor- gean le genti
, 7-3 (163): ahi vitupero del guasto mondo! essi [i frati
,... ricercando l'origine del nero disse che l'asprezza della superficie
drappo contesta / d'argento e seta del color del mare / quando tranquillo appare
contesta / d'argento e seta del color del mare / quando tranquillo appare. parini
. parini, iv-144: sì bei doni del cielo / no, non celar,
appare con grandezza e nobiltà la esecuzione del mandato d'un signore adirato. tasso
giovanetti, iii-203: fra l'ombra del duol che l'avvolgea / il sol
certa pretesa borghese appariva nell'abito festivo del farmacista. d'annunzio, iv-2-565:
d'annunzio, iv-2-565: le tracce del pianto restavano sul suo volto, e
ad ipparco quel che sia la cupidigia del guadagno. garzoni, 1-392: teniamo
vi-3- 48: se le considerazioni del gersone contengono errori, si vedrà nel
alcuni pongono come carattere specifico nella definizione del diritto, quando lo chiamano facoltà di
. bùgnole sale, iii-236: se del mio cor furato appar convinta, / si
ardente / paghine il fio. g. del papa, 2-11: l'acqua e
bella ed appariscente, è di dentro del tutto vana; e consiste in sembianti
appariscente quella protuberanza o gnocco dell'osso del piede. moravia, vii-245: lei
sorgono le nebbie autunnali la schietta linea del finito, del determinato si tramuta in
autunnali la schietta linea del finito, del determinato si tramuta in appariscenza incerta,
commento]: aquario è lo xi segno del zodiaco, nel quale entra il sole
9-31: di notte, innanzi l'apparita del giorno, misono nel loro campo fuoco
. [crusca]: all'apparita del giorno si raunaro tutti alla piazza. giuliani
i romani). p. del rosso, 1-3-242: il senato aveva fatto
, tutte le genti della montagna e del litorale peregrinavano verso il luogo santo a
peregrinavano verso il luogo santo a chieder grazia del loro soffrire. panzini, ii-580:
porta della locanda apparve bianchina. a causa del suo vestito bianco fu come un'improvvisa
l'apparizione de la luna dispose quella del sole. forteguerri, 11-52: la loro
: grata quanto inattesa, verso il termine del viaggio, giunge l'apparizione di una
di mezo grado può deviare i raggi del sole, sì che non arrivino al nostro
sarà separata al tutto da la casa del principe suo marito, eccetto però che
che l'ultimo appartamento, e le stanze del letto matrimoniale debbono esser comuni a l'
. alfieri, i-28: la galleria superiore del lato nostro, chiamavasi terzo appartamento,
de'novelli fiori / di primavera, del color vestita / della bruna viola, a
vedova, costretta ad affittare un piccolo vano del suo modestissimo appartamento. alvaro, 9-396
che non potevano essere affittati dalla gente del popolo. moravia, v-70: oltre
attraverso... la suggestione melanconica del buio appartamentino di piazza della consolazione,
una casa alta quanto permettevano i regolamenti del comune, con dentro quanti più appartamentini ci
dirò il modo dell'appartar la virtù del vacuo dall'altre [virtù], e
[virtù], e poi la maniera del misurarla. e per appartarla piglieremo una
1-26 (12): questa arte [del suggello] è molto appartata da l'
aiuto in alcune stanze appartate da quella del suo lavoro. foscolo, v-371: essi
mandar creditore di quella somma dagli officiali del monte sur un libro appartato. tasso,
altre appartenenze d'architettura. p. del rosso, 223: la seconda volta
, la non cedenza e l'insensibilità del tumore, sono le tre sole appartenenze su
gran maestro [galeno] fondò il discernimento del vero scirro. bottari, 3-1-132:
trasferite nel vulgar nostro, le parole del divino filosofo, insigni non solo per
le donne parenti e vicine nella casa del morto si ragunavano, e quivi con quelle
. savonarola, iii-464: li comandamenti del credere la fede di cristo e delli
ho rappresentato quanto si appartiene alla tratta del denaro da pagarsi pel nuovo carattere mandato
né lasciato essere s'intenda il palagio del detto testatore, il quale esso testatore
serbate l'uve, che tratto il pane del forno, non troppo caldo, pongasi
languore, e qualche volta anche la morte del l'albero.
di una sventura amarissima: della decadenza del suo corpo, dell'appassimento del fiore
della decadenza del suo corpo, dell'appassimento del fiore dei giorni suoi.
, 39-iv-127: dall'ammirazione delle cose del mondo nasce la stima, dalla stima,
altro, per lo bisogno che avrei del caldo, debbo appassionarmi per gli atomi
un onesto piacere l'ascoltar le vicende del mondo, ed è ciò ancor ragionevole:
lasciato il mio affanno. la bellezza del fiore si perde, e il frutto non
appassionatezza all'interesse, quasi per la viltà del guadagno sia lecito fare il tutto,
il detto amante stette gran tempo appassionato del grandissimo amore e fede ch'egli portava a
voi mi volgo, o istitutori vogliosi del bene. d'azeglio, 1-218: ebbi
[roma] la più appassionata tutrice del cristianesimo, quella che ne fu la
fu la più atroce persecutrice. leonardo del riccio, 3-108: amavano [i greci
d'ogni arte ch'io m'era, del divino michelangelo buonarroti. fil. ugolini
: una... zitella appassionata del mestier d'accozzar sponsali, da qualche
, 176: non se ne servono [del ghiaccio] già a bere, ma
infradicino o apassischino per il cammino a causa del lungo viaggio. i. nelli,
lasciato il mio affanno. la bellezza del fiore si perde, e il frutto non
a poco a poco per la rugiada del nutrimento rinverdiscono. b. davanzali,
pace... e gli ordini del grandissimo principe, avevano fatto essa eloquenza
giusti, 1-212: e questo appassire del cuore si chiama metter giudizio. faldella
. idem, iv-2-826: il sentimento del tempo la rioccupava, il sentimento del
sentimento del tempo la rioccupava, il sentimento del tempo che fugge, della fiamma che
fugge, della fiamma che si consuma, del corpo che appassisce. deledda, iii-268
come le rose intorno sotto il peso del tempo che le appassiva. =
uscir nell'isola a respirare 1'umidità del fiume che rinfresca nella memoria le ombre
memoria le ombre appassite, i fantasmi del tempo che fu. alvaro, 9-401
davanzali, ii-527: le schegge [del pino] in alcuni luoghi s'adoperano per
e a poco a poco al calor del sole prosciugatesi formarono l'epidermide la cotenna
ii-n-112: e la già casa, e del già pietro, e altri simili appellamene
nome appellar volse / la più bella del mondo e nobil parte. muratori,
uomo non lo potrai appellare. soff redi del grazia, 12: lo guadagno che
soi, facciendo vo'figli e erede del regno suo. idem, ii-235:
gran nume a dar ragion mi appella / del mio terreno oprar, null'altro anelo
.. nel quale appellarono dalle ingiurie del pontefice al futuro concilio. guicciardini,
condannati appellato dalla sentenza al consiglio grande del popolo. giannotti, 2-1-278: ordinarono
giurava appellarsi: l'appello in grazia del re non s'ammetteva, né la sentenza
re non s'ammetteva, né la sentenza del repudio si dava. sarpi, i-13
danno comun tanto ridonda, / e del barbosa al tribunal m'appello. salvini
pochi, vecchi e provati amici, del partito, ben inteso, de'così
dai mutevoli appellativi, dalle cangianti disposizioni del dio. 3. agg.
è il mare di spagna dalla parte del ponente, e spezialmente nelle paludi appellate
luminoso: imperocché dal concetto che ha del sole, come di luminoso, forma
l'avversario dell'appellante). statuto del podestà della città di firenze, 1-21:
8-19: lo appellante debba nel principio del suo libello appellatorio esprimere il nome del
del suo libello appellatorio esprimere il nome del quartiere dove lui abita.
ottimo, i-565: il figliuolo è immagine del padre, e nell'appellazione del padre
immagine del padre, e nell'appellazione del padre e nell'appellazione de'figliuoli si
arte o della natura. g. del papa, 4-19: quella liquida sustanza,
tolta l'appellagione; e dimanda l'aiuto del popolo chi tutta la ragione del popolo
aiuto del popolo chi tutta la ragione del popolo aveva arrecata a niente. storia
divina pietà, valendosi dell'autorità suprema del suo medesimo tribunale, ammette l'appellazione
g. villani, 11-93: il salario del... giudice dell'appellagioni sopra
. giudice dell'appellagioni sopra le ragioni del comune [valeva] lire millecento.
sul campo, o di persona nell'adempimento del proprio dovere. barilli, 2-146
al giorno, la mattina al levar del sole, a mezzo giorno all'ora
sole, a mezzo giorno all'ora del rangio, e la sera, che dicesi
.; e 'l detto appello mandò del mese di novembre alla corte a avignone
davanzali, ii-341: l'appello in grazia del re non s'ammetteva, né la
non s'ammetteva, né la sentenza del repudio si dava. magalotti, 22-101
si voglia materia da tutti i tribunali del regno. leggi di toscana, 8-156:
morte un cittadino romano, il voto del senato non basta: ci vuole l'appello
appello: magistrato, contro le decisioni del quale non è concesso di appellarsi.
non potendo appena crederlo, levatosi subito del letto, e accesa una lucerna, se
, proprio calma, come se, invece del fucile, lui mi avesse spianato contro
la moglie, per averne ella [del vino] appena gustato un sorso. d'
con i piedi appena sfiorati dall'orlo del mare. e. cecchi, 1-27
, e spirito poco, sicché appena levato del luogo passò, e lasciò la tirannia
fanti] appena aveano tratti i piè del ponte, che la torre cadde. petrarca
cosa semiviva, agitarsi su la nuca del vecchio. 3. intr.
, ma appenati d'avere il regno del cielo per diritta fede. beltra
più appenata per lui che per la morte del padrone. manzini, 7-148: appenata
panzini, iii-65: si appendeva al braccio del papà, che conduceva lui la bicicletta
centoventi [il duca] per vendetta del misfatto gli fece appendere per la gola.
, ad altro e altrettanto essenziale organo del finimento. appendice, sf. cosa
appendice di ingiurie e di rampogne all'indirizzo del satiro, del bruto, dell'uomo
di rampogne all'indirizzo del satiro, del bruto, dell'uomo turpe che aveva abusato
la calotta boscosa che copriva la sommità del poggio era
orto, annesso alla parte più bassa del giardino... quinto lo considerava come
1-1-310: ho ricevuto ieri sera il libro del keplero, e dato una scorsa all'
spirito di combinazione » italiano e infine del « fascino * slavo, tutte cose che
connessa o contigua ad altre parti principali del corpo animale. o. rncellai,
idem, iii-25-79: se l'appendicista del monitore capisse nulla di stile, saprebbe che
e. gadda, 2-127: il moncone del duodeno, tutto preso dai lacci del
del duodeno, tutto preso dai lacci del vicinato, si comporterà come una derivazione
quello, essi si trovarono nel piacevole piano del fratello dell'imperiale tevere. leonardo,
conoscenza delle percezioni, ossia delle rappresentazioni del mondo esterno). soffici, v-1-71
quella che dovette essere la vera vita del rimbaud dagli otto ai sedici anni:
rimbaud dagli otto ai sedici anni: del tumulto di appercezioni e di affezioni;
e di affezioni; dello sviluppo vertiginoso del suo cuore e della sua mente.
greve (il volto, i tratti del volto). d'annunzio, iv-2-670
pea, 1-51: ed il fumo del catrame, che bolle nel caldaione di ferro
sciolgo, ciò detto, / da'sostegni del letto / l'appeso acciar. baretti
. deledda, ii-466: aveva portato del pane e lo mise nel cestino appeso
comisso, 7-311: guardavo le pareti del salotto e mentalmente vi riappendevo i quadri
appesta. i. neri, 2-30: del buono al vino ancor non avanzava,
, o a bere qualche buona tazza del suddetto vino medicato. vallisneri, ii-140:
, iii-23-83: tutta la politica appestatrice del mondo. = deriv. da appestare
bencivenni [crusca]: perdono l'appetenza del pane. a. cocchi, 4-2-19
astinenza o all'appetenza dell'altrui o del pubblico, voi non troverete due persone
: la volontà regge sempre alla veemenza del suo appetibile. rosmini, i-1-17:
i-1-18: nel concetto adunque della materia del godimento... non entra l'
ella si rimane cosa distinta dall'atto del nostro godimento. tommaseo [s. v
appetibilità de'beni potrebbesi misurare dalla forza del primo impulso, se la nostra natura
, 10-59: nel segreto amico non era del legato per le terre che tolte gli
lodare, appetendo più tosto l'aversità del mondo che le lode... occultamente
'l vaglia. carletti, 13: [del] li portughesi che abitano in queste
e voglia che s'appetischino più quelle naturali del paese, che queste straniere. soldani
ii-661: che un animale si pasca del suo simile, e ciò non per
, massimamente se si prendano nel mezzo del pasto. = voce dotta,
avisse conservate: / appetito sciordenato su del ciel t'ha traboccate. bartolomeo da
, 25-4-9: insaziabile è l'appetito del diletto carnale. dante, 59-142: se
padre, per non destare nel concupiscibile appetito del giovane alcuno inchinevole disidero men che utile
animo, frenare et contenere gli appetiti del corpo. bisticci, 372: vinse tutti
appetito, onde ne nasce la battaglia del piacere e del dolore contra il giudicio
onde ne nasce la battaglia del piacere e del dolore contra il giudicio. bandello,
. torini, 253: saziasi il leone del sangue delle bestie, alcuna volta il
la vittoria il gusto / l'appetito del sangue e de le morti / nel fèro
è segno che l'infinito sia oggetto del nostro appetito naturale. marino, 298:
rare. 3. desiderio naturale del cibo, bisogno di nutrirsi. bartolomeo
: formula di augurio, all'inizio del pranzo. moravia, ix-48:
19: vedrai comunemente gli uomini appetitosi del delettabile essere allegri e giocondi, e gli
in arabia naschi tanto frequente, che del suo fiore se ne paschino infiniti cammelli,
solo a dire: i zaffi, fio del bali puzzi,... e
non era forte a petto della forza del suo nimico. boccaccio, i-54: con
non è nulla appetto a quella marchiana del mutamento di luogo fatto da una stella
è un vero metafisico, a petto del quale il vero fisico, che non vi
estensione di terreno distinta dalle altre terre del medesimo padrone. serao, ii-285:
.. si era dato a l'industria del carbone. = deriv. da
v.]: c'era sulla tavola del pane appezzettato. àppia, agg.
). - anche rifl. leonardo del riccio, 3-61: con essi dunque [
ore che passava solo o in compagnia del suo collega per studiare le possibilità d'
, e adeguata a tutta questa apparenza del divisato appianamento del moto muscolare. appianare
a tutta questa apparenza del divisato appianamento del moto muscolare. appianare, tr.
e appiana le verghe nate nella pianura del mare. tasso, 8-7-527: miri [
venus... appianerà le vie del mare. chiabrera, 4-1-260: e
penne de'medici tengono affaticate. leonardo del riccio, 2-360: solamente la via
parte contribuire infinitamente a spegner la vita del mondo, per l'altra ad appianar la
nelle paste sfogliate, infinché il caldo del forno non ha rasciutto la chiara,
mozzo, ed anche appiastrate alla falda del cristallo. 3. impiastricciato,
baldinucci, 1-78: il rimanente [del quadro]... riuscì appiastrato
dell'arabica setta valorosa nelle passioni del cuore. = voce dotta,
dì come la notte, che lo splendere del sole non ce le appiattasse, tuttavia
braccia d'aristotele, e parlando solo del mio minimo errore, metter sotto silenzio
spelonca. caro, 9-226: né del cavallo ne l'oscuro ventre / m'
, cavato a forza da un nascondiglio del pretorio, dove s'era appiattato,.
fuoco, incendiario. p. del rosso, 1-3-163: altri a piena voce
esser l'ansola per appic- camento del battaglio. vettori, 1-43: per la
la quale nominano buzigia, per rimembranza del primo appiccaménto de'buoi al giogo.
[stelle] si comunica al lume del sole e della luna per appiccaménto ovvero
delle virtù, o il nocevole appiccaménto del vizio. = deriv. da
appiccato alle carni, né quasi cosa alcuna del dilicato lor corpo celando, usciron del
del dilicato lor corpo celando, usciron del vivaio. torini, 281: come
masuccio, 36: basciato in mezzo del giglio, con gran disio li suoi
lasciarli, con lei in braccio supra del preparato letto se gittoe. savonarola,
, 526: si cominci a comporre del detto filo stiacciato di dentro in detta tazza
, i-424: alle bocche de'ventricelli del cuore v'ha ten- dinetti, come
altro che la fante e 'l compagno del frate, serratisi dentro ottimamente, a ciò
21-3-9: siccome certe infermità al toccamento del corpo s'appiccano, così l'animo appicca
sua malizia, volendogli dare questo male del peccato,... niente gli potè
quella paura in un animo come quello del loro padrone, chi più, chi meno
un fastello di legna secche a piè del pino, vi appiccarono il fuoco. d'
coloro che pongono la fiaccola nella mano del cieco, questa fiaccola non lo illumina,
l'asta ferrata al forte scudo / del buon riccion, ma poco vi s'
: per chiarirmi, appiccai seco ragionamento del figliuolo. a. f. doni,
. cavalcanti, 27: la debilità del filo dove sono appiccati questi nostri beni
[crusca]: egli vide lo fine del discepolo traditore, sì come per lo
. buti, 1-554: quando uscirono fuori del castello ed andavano tra'nimici, v'
col tempo appiccati questi versi. p. del rosso, 1-2-91: non ve n'
più si appiccano gli uomini alle cose del mondo. cellini, 1-60 (147
e niccolò che la costuma ricca / del garofano prima discoperse / nell'orto dove tal
salimbeni... trovò questa costuma del garofano, e introdussela in siena,
7-ii-48: non ti appiccare a cosa del mondo, perché lui vuole uomini spiccati da
vendetta. burchiello, 119: se del pan bianco ancora quivi fossi, /
non t'appicchi di quei grossi. del tuppo, 464: loro pensiere era de
davanzali, ii-170: lo tiran fuor del letto, e l'uccidono; l'
. -appiccarsi alla canna 0 alle funi del cielo: nei casi disperati, ricorrere
canna 'o vero 'alle funi del cielo'come chi affoga s'attaccherebbe a'rasoi
servo sarai, se della molta gloria del tuo signore... tu non te
[le rondini] la testura [del loro nido] aver mestieri di materia appiccatura
vedeva in alto appiccati sopra le finestre del carcere in undici gabbie di ferro undici teschi
stati appiccati un pezzo fra le dita del donatore,... non ci sono
. 3. bot. la parte del picciuolo che tiene il frutto appeso al
., 10-17: e allora gli appiccatoi del picciuolo s'imbagnino con pece calda;
alla maniera delle teste ed alla acconciatura del capo ed ai nasi delle figure,
delle ciglia alquanto quadri fino alle nare del naso. m. adriani, 4-3-82
venendo il pilo ad appiccarsi nella targa del nimico, non vi rimanesse ritto, ma
chiodo di legno, ciondolasse nell'appiccatura del ferro. baldimicci, 100: alcune
e la linea delle spalle dall'appiccatura del collo agli omeri cadeva giù alquanto, aveva
andarsi appicciando per luoghi inaccessibili et ardui del selvatico monte. algarotti, 1-243: la
varietà ha da nascere dalle modificazioni diverse del medesimo soggetto, non da cose che
.. di certa materia opaca, del colore della ruggine del ferro, appiccicaticcia.
materia opaca, del colore della ruggine del ferro, appiccicaticcia. pea, 1-32
. il fumo passa davanti allo specchio del canterale e sembra che vada lontano nel
chiome. faldella, iii-51: i raggi del sole, che non si vede ancora
lingua, le pàlpebre, le pinne del naso. soltanto le gambe gli restavano
pietra. idem, 1-242: all'osteria del passo c'è la sede dei comunisti
. verga, i-358: e il diavolo del san michele arcangelo, nella immagine appiccicata
arcangelo, nella immagine appiccicata a capo del lettuccio, digrignava i denti bianchi,
appiccinita la religione, riducendola ai limiti del proprio cervello, impiccoliscono la scienza.
metter tal ferro, che l'appicco del battaglio venga al contrario de'manichi,
pur di pensarlo. p. del rosso, 1-1-152: fece cancellare e cassare
... per biasimare i versi del tasso. galileo, 5-140: questo discorso
la colpa: ché quasi la maggior parte del popolo suo li tolse per morte,
potere si ingegnavano di appiccólare l'autorità del pontefice. m. adriani, 3-5-33:
, 11-66: ma ne rimuovano [del ragionamento scolastico] ciò che li dissecca
, con i propri piedi. scala del paradiso, 33: e sono alcuni che
avversarii già essere nella profonda valle appiè del monte. ser giovanni, 28
gli prese una doglia nel corpo appiè del fegato, a capo alla riciditura tra la
: / quivi legati appiè gli abbiam del monte. poliziano, st., 1-115
bertola, 102: finalmente fummo appiè del borgo. foscolo, iv-371: scendo precipitoso
foscolo, iv-371: scendo precipitoso appiè del colle dove la valle è più fosca.
, 5 (75): appiè del poggio,... giaceva un mucchietto
, ii-8-15: ammirai la postura bellissima del paese, a piè dell'appennino.
. pirandello, 8, -71: appiè del borgo, incombente su lo stradone serpeggiante
i soldati di carlo] dai dragoni del re luigi fatti appiedare, e che
877: per essere costì, lo animo del pontefice appieno conoschiate. bembo, 2-24
così apieno. ariosto, 42-38: del caso strano di rinaldo a pieno /
già fiutato, si fosse reso conto appieno del ritmo della mia esistenza. baldini,
sui divani verdi del caffè. dessi, 4-217: non conoscevo
suoi appigionanti non esisteva nemmeno la consuetudine del saluto. moravia, viii-133: mia
, i-47: o alle vecchie galanti del paese / appigiona la schiena a un tanto
si serbò l'ultimo piano; / e del resto al vaticano / messe 1''
giusto lì, al portoncino su l'imboccatura del vicolo. 2. locuz.
caccia. tasso, 8-5-406: né del polipo indietro i furti io lascio, /
sviluppo fisico o biologico: appiccarsi (del fuoco), attaccarsi (delle malattie)
si possono ancora traspiantare i cesti interi del [ramerino] salvatico con le barbe all'
segneri, iii-3-196: quando la casa del mio vicino va tutta in fiamme.
caldi rai fatto esca. / o del fanciul che dì ciprigna nacque / sommo poter
voti inefficaci ai sordi altari. leonardo del riccio, 3-29: a nuove e straniere
l'anima s'appiglia, / polso del mondo è l'azione. nieri, 359
. colletta, i-204: la debilità del ministro, appigliata come avviene in dispotiche
l'appiglio delle foglie mosse / già del tripudio d'esser ali; e al
arbusto. buzzati, 1-165 '• gli scarponi del capitano monti e dei soldati addentavano solidamente
all'offesa, non mettere nell'animo del giudice sospetti importuni. nievo, 655
una pistola sigillò a freddo la tempia del tarmito. i pensieri gli appinzarono il
puntura di insetto. g. del papa, 5-168: quali funesti ed anche
forme, coronata della fredda ninfea e del funebre apio la bella testa onde fluisce la
avv. perpendicolarmente, secondo la direzione del filo a piombo. m.
, 11-5: si trovò in una casa del monte,... la cui
-l'appiombo di un vestito: caduta del vestito secondo la linea verticale.
. ipp. direzione che hanno gli arti del cavallo dal corpo al suolo.
un pisolo, ch'è più leggero del sonnellino... ma può l'uomo
, 1-43: s'appisola dietro la tenda del negozio la padrona, il giornale in
pendente ', con riferimento al ciondolare del capo di chi si sta appisolando).
una finestra, appisolato se non addormentato del tutto. jovine, 3-17: lo
magra reclinata sul petto; il sibilo del suo piccolo respiro faceva oscillare la fiamma
appiause ognuna / a la innata energia del vago arnese, / mal repugnante e
non perch'io sentissi così essere il servigio del principe, io gli dissuadessi l'andata
che godono assai più dell'applauso numeroso del popolo, che dell'assenso de i pochi
. baldinucci, 2-5-283: l'animo del rubens veniva forte accalorato dalla nobiltà e
accettazione... sarà presentata ai deputati del congresso. pananti, i-389: stima
, 16-ix-85: toccando poi alla destrezza del medico assistente a considerare se sieno applicabili
, dei limiti di validità, cioè del campo di applicabilità del suo segno espressivo
di validità, cioè del campo di applicabilità del suo segno espressivo. applicaménto,
impiastri e unguenti. g. del papa, 1-1-116: io sono di parere
2-47: si curva di nuovo sulla zampa del cavallo, la chiude nella tagliola delle
-iron. pirandello, 5-15: del resto a me mi fa più utile chi
cuoio, legato bene stretto nella strozzatura del fiasco. buonarroti il giovane, 9-39
che egli aveva applicato sotto il titolo del paciaro. g. villani, 10-69:
. sarpi, viii-169: l'antica narrazione del nodo o groppo gordiano, che non
c'han cura d'anime. g. del papa, 1-1-118: quel che si
1-1-118: quel che si è detto del cibo debbesi applicare altresì alla bevanda,
padre gli applicò un castigo più severo del primo; fu inutile: il bambino si
. corsini, 2-107: tenevano i re del messico molti corrieri pronti,..
sacrificio di quel terzo giorno per l'anima del defunto, per cui si applica,
applica, si degni sia liberata dalle pene del purgatorio. 7. figur
: il tribunale ha applicato il decreto del condono di un anno, a tre
, 3-6-135: questa è la natura del bene, se rettamente vi ti applichi e
i-589: galileo... per consiglio del padre s'era applicato agli studi della
, avrebbe ottime condizioni. g. del papa, 1-1-136: dopo aver sempre costumato
, 2-991: magro e pallido, del pallore inquieto particolare ai fanciulli che s'applican
deriv. da piicàre). il significato del n. io è un latinismo di
] dalla condotta morale e dall'applicatezza del giovane in tutto il corso dell'anno.
fuori dissecca e rinfresca. g. del papa, 1-1-121: la cute di quell'
quell'articolo, ove è la sede del male, non mai per se medesima,
.. le amabili maniere di stefano, del quale non vidde quell'età il più
difetti e vizi. viviani, 3-i-44: del gran galileo, nostro primo, in
primo, in tempo, osservatore ed applicatore del pendolo all'oriuolo.
bencivenni [crusca]: dalla applicazione del rimedio ne pruovano subito il giovamento.
7-124: applicando a qualsiasi parte inferma del nostro corpo per pochi minuti i tubetti
successiva applicazione della potenza ad ogni punto del tempo, ovver dello spazio.
motivo o notizia, questa tale applicazione del pendolo. galdi, i-237: le piogge
esito il più felice un'estesa applicazione del calorico non tanto come forza motrice,
a questa [esperienza]. g. del papa, 1-1-131: al sopraddetto metodo
amor della scienza, dell'arte, del vero, del buono, del bello,
, dell'arte, del vero, del buono, del bello, sono per essi
, del vero, del buono, del bello, sono per essi nuovi nomi,
altra cosa appo voi m'accagioni / del lungo e del noioso tacer mio /
appo voi m'accagioni / del lungo e del noioso tacer mio / se non il
capellano volgar., i-31: nella corte del re celestiale e appo li principi terreni
più serve, maggior merito prende. scala del paradiso, 241: questo cristo è
ci riuscirebbe, siccome questa presente, del tutto insipida e vuota. 3
che s'appochi / alla presenza del lume maggiore. = deriv.
cognizioni. giusti, i-117: del mio vestiario non si parla: mi vedo
paga un censo in ricognizione ed omaggio del suo diretto dominio. = deriv
. v.]: ricamare l'appoggiacapo del seggiolone. 2. arnese
litografi per appoggiare la mano nel corso del lavoro. 3. raro. corrimano
l'un l'altro guarda, e del suo corpo essangue / su 'l pomo de
campagna cogli occhi azzurri come il fiore del lino e appoggiava allo sportello una mano
credibile, che seneca macchinasse contra la vita del principe, ornai renduto odioso, e
2-102: certe fosforescenze degli occhi [del notaio] dietro le lenti suggerivano a don
lenti suggerivano a don matteo l'idea del diavolo: allora diceva dentro di sé:
io non ho mai avuto a dolermi del vostro servizio:... perciò destino
, / altrimenti saria soverchio peso / del vasto corpo, che s'appoggia e ferma
campeggiare. marino, 290: l'asta del verde tirso, / la cima armata
, 3-225: salendo l'ampia scala del vecchio palazzo, si appoggiava al suo
4-495: riuscì molto dannosa alle cose del re la sua perdita [del vitelli]
alle cose del re la sua perdita [del vitelli], perché sopra di lui
mone: « chi è questa che ascende del diserto, piena di quelle cose che
, vi-75: chi è questa che ascende del deserto, abbondante in delicatezze, appoggiata
attese, appoggiato al muro ancora tiepido del cortile, sotto il cielo velato della
giovanili nereggiano i braccianti / sulle scarpate del traghetto serale, / appoggiati ai manubri,
: la strada era deserta, col quadro del mare turchino solcato di alberi nudi e
opinione appoggiata affatto sopra l'asser- zioni del tostato. s. maffei, 5-5-117:
: patirebbe un albero di nave, carico del doppio peso della gabbia e dell'albero
76-30: matteo agguattasi dietro all'appoggio del banco, e cala giù le brache.
foscolo, v-124: vedendo ch'io aveva del pallido e dell'infermiccio m'indusse a
iv-1-917: il senso ch'io ho del mio essere è simile a quello che
iii-4-268: accampato il re sul ponte del basso ollio... aveva l'appoggio
villani, 10-123: e con lo appoggio del vicario, che v'era per lo
col detto appoggio, a dì 12 del mese di luglio in persona lor trombetti
tenerle. guicciardini, i-15: indirizzò del tutto l'animo a cercare nuovi
affretta, / questa a l'appoggio del suo ben che cade; / quella a
che cade; / quella a pigliar del percussor vendetta. sarpi, ii-207: giudicò
credette migliorare, ma svincolato dalle strette del feudalismo, videsi abbandonato, privo di mezzi
qualsivoglia muro, anche se fusse tutto del vicino, con pagargli il giusto prezzo
fabbricatore si deve fare con buona grazia del padrone dell'altra fabbrica, e con
braccia, sulle quali grava il peso del corpo. -muro d'appòggio: alto
negli sferisteri serve per appoggiarvi le battute del pallone elastico, del pallone con bracciale
appoggiarvi le battute del pallone elastico, del pallone con bracciale, del tamburello.
elastico, del pallone con bracciale, del tamburello. 7. milit. azione
se necessario, una chiusa alle sponde del corso da cui l'acqua ha da
-milit. accidentalità naturale o artificiale del terreno, di cui si servono le
): lo viso mostra lo color del core, / che tramortendo, ovunque pò
appoia; / e per la ebrietà del gran tremore / le pietre par che gridin
grasso com'era sull'alto sgabello avvitatile del tavolo da disegno, e rideva conio sguardo
, alta, su le coffe del pesce. linati, 30-71: è rimasta
lombari, 1-224: appollaiato sul campanile del convento, quale uccellaccio grifagno. moravia
altri stavano appollaiati su su, nel buio del capannone, come tante cornacchie.
sempre la confusion delle persone / principio fu del mal della cittade, / come del
del mal della cittade, / come del vostro il cibo che s'appone.
. svevo, 1-128: appose l'iniziale del suo nome accanto all'importo della tratta
. ojetti, i-204: il direttore del ristorante ferma al varco senatori
a boezio ch'elli avea composte lettere del tradimento dello 'mperatore. compagni, 3-17'
/ d'uccelli, ch'hanno più del nuovo pesce, / sol perché febo agli
ingiustizia contro l'ariosto apporre alla ignoranza del secolo. manzoni, 80: e che
: rallegrossi ch'ei s'era apposto del perieoi suo. tasso, aminta, 887
tornare un altro tratto dalla vostra parte del globo, voi v'apponete molto bene,
. settembrini, 1-30: mi diedero del matto e davvero io avevo poco senno:
così il matto spesso s'appone meglio del savio. baldini, i-260: li aveva
estrema meraviglia ripieno, né sapeva al vero del tutto apporsi. -non sapersi
apportata la testa di pompeo. scala del paradiso, 398: uno che dimorava in
ammettere, ma per mostrare la conformità del suo dire alla verità delle cose.
colletta, i-165: apportandogli tedio sottoscrivere del suo nome gli atti d'impero, li
perfetta fede i suoi detti ascoltavano, del ricevuto inganno. magalotti, 21-29
vostra civetta regalata, / ringraziandovi molto del favore. menzini, i-92: or
/ apportator di calma? g. del papa, 2-5: i medesimi raggi essere
apportator. landolfi, 1-37: col calar del sole s'awicina la sera, e
deverb. da apportare, con l'influsso del fr. apport. appositaménte,
erano appunto quelle, che facevano le veci del divoratore saturno. fil. ugolini,
l'intervento dell'arcivescovo di napoli e del generale degli agostiniani, venuto appositamente da
: si voleva godere lo spettacolo del paese e la bellezza della giornata appositamente
boccaccio, i-5: costui, preso del piacere d'ima gentilissima giovane..
, lat. tardo appositicius, traduz. del gr. èvts&eifaùvot;; cfr
dotta, lat. appositum, traduz. del gr. ènc&etov. appositòrio, sm
]: come potrai vedere per apposizione del rimedio. baldinucci, 1-59: fu
chiesa de'pp. osservanti con apposizione del seguente pitaffio. fogazzaro, 2-356:
, non esser altro che ima ellissi del verbo sostantivo. 6. medie.
b. davanzali, i-303: tiberio del pesar le parole aveva l'arte,
,... fece ciarlare il cameriere del conte, e con profitto. buzzati
in questi tempi cercò [il re] del mio consiglio, per affortificare prestamente parigi
. 3. ant. a seconda del capriccio, della volontà di qualcuno.
, perocché colui che de'morire apposta del nimico suo, ivi a tre o quattro
caci, a farlo apposta l'ordine del tosone ha per insegna la pecora.
e come avvenne la cattura in casa del manutengolo. 2. luogo nel
né di minore stupore è la lingua del picchio, ei quando vuol far preda fa
. tenere d'occhio con cautela le mosse del nemico. botta, 5-88:
: collocato un grosso corpo nei contorni del dego per appostar gli austriaci, acciocché non
., 36-6: noi dicemo l'ufficio del medico curare apostatamele per sanare, il
, 3-106: ora per la viottola del colle, ora dietro le canne,
.. non appostato va per le vie del campo; accostasi a'padiglioni.
, e venendo alle mani colle genti del duca di milano,... era
rettor., 94-18: poiché la questione del giudi- camento è nata, si conviene
fermamento è il fermissimo e appostissimo argomento del difensore al giudicamento. appoterare,
3. mettere i primi fili fuori del terreno (detto di un seme,
terreno (detto di un seme, del grano). targioni tozzetti, 3-40
campi della galilea e sulle sponde appratite del giordano. appregiare, tr. (
par., 11-21: così com'io del suo raggio resplendo, / sì,
fascie, non apprenda / l'arte del parer bella e del piacere...
apprenda / l'arte del parer bella e del piacere...? idem,
, e da essi apprendere le regole del variare e deu'accoppiare i vocaboli. p
stanno inginocchiati o seduti la maggior parte del giorno ed apprendono dottrina cristiana e lingua
, i-138: la lotta / sanguinosa del cor che un vero apprende / terribile a
: vero è che tanto onor segue del bene, / che chi s'aprende a
, 1-8: or da voi, che del fiore / del piacer d'esto mondo
or da voi, che del fiore / del piacer d'esto mondo sete appresa,
dal limo della materia e dalla mistura del corpo. 8. disus. appiccare
.. doversi apprendere al consiglio del p. cattanei. manzini, 10-24:
villani, 5-30: a dì 20 del detto mese di maggio improvviso s'apprese
maggio improvviso s'apprese fuoco nel palagio del comune. tasso, 12-45: scoprirò
che 'l meo core s'apprendesse / del suo dolze piagere, / mostravami di darmi
la follia, la scelerata / sete del sangue ognor più infuria e cresce; /
giovinezza s'apprendeva all'altra il fascino del buio. 14. intr.
volge contro la concezione dell'arte e del filosofare, e in genere del conoscere,
arte e del filosofare, e in genere del conoscere, come apprendimento, copia,
: il solfo dà il presto apprendimento del fuoco. pasta, 1-244: ascriverei similmente
que'malanni, che, al dir del gerbesio, risenton le donne nel suo
imparare l'arte, o a farsi pratico del mestiere. tommaseo-rigutini, 1996: apprendista
sia stato prima come sangue nelle vene del proprio padre, poi come apprendista e infine
letto, nientemeno, nel « bollettino del sindacato dei giornalisti ». =
.]: la mente, bramosa apprenditrice del vero, per depravata che sia,
dava la nube che montava all'assalto del cielo! manzini, io-ii:
parte sua, ha della gravità e del mistero, mentre io sono trattenuta soltanto
, quanto più appresenta / della bontà del core ond'ell'è uscita. ariosto
, 177: innanzi che il busso del balestro nei nostri orecchi s'appresentasse,
la cetera, credendo dare la colpa del mal coltello e del mal sonare al
credendo dare la colpa del mal coltello e del mal sonare al ferro e alla cetera
quando il fuoco è appreso in casa del tuo vicino, sì dèi fornire la tua
d'annunzio, ii-312: la felicità del mio spirto / fu più agile che fiamma
apparecchiamento è appressamento della vittoria. scala del paradiso, 231: è [
castità] veramente uno appressamento sopra mirabile del corpo mortale e corruttibile alle sustanzie sanza
il tuono della corda sia all'unisono del tuono del bicchiere, questo tremerà e
tuono della corda sia all'unisono del tuono del bicchiere, questo tremerà e sensatamente risonerà
., 28-129: quando diritto al piè del ponte fue, / levò 'l braccio
e una cassa la quale sopra tonde del mare notando talvolta con grandissima paura di
peccatore, quando sarà riscaldato, sarà levato del luogo suo. e questo allora adiviene
appressa. marino, 6-129: mirra, del bell'adon la madre istessa, /
! appressa; / tocca la mano del tuo figlio. [sostituito] idem,
, / e il suon cresceva all'appressar del nembo. idem, i-1409: il
dentro da voi serrato ritenete? scala del paradiso, 289: quando il demonio