della madre, con un abbandono più forte del sonno. beltramelli, iii-181: il
e il corpo si afflosci nell'abbandono del supremo riposo. moretti, 30-23:
un totale abbandono di sé nel seno del loro signore. leopardi, i-375:
con la violenza, come agli impulsi del cuore con l'abbandono sentimentale. stuparich
sia aver un re in abbandono, del quale ad ogni vostra voglia possiate prevalervi
, ahi sconoscente! il dono / del ciel salubre e 'n contra lui t'adiri
. marin. l'atto, da parte del comandante, di lasciare la nave sul
. abbandono della casa paterna da parte del minore; abbandono del coniuge; abbandono
paterna da parte del minore; abbandono del coniuge; abbandono di minori o di
di componente dell'equipaggio ammalato; abbandono del convoglio; abbandono del corpo, della
ammalato; abbandono del convoglio; abbandono del corpo, della nave o dell'aeromobile
proprietà di una casa); abbandono del lavoro; abbandono del comando; abbandono
); abbandono del lavoro; abbandono del comando; abbandono di posto da parte
di forte durante il combattimento; abbandono del servizio; abbandono dell'abito ecclesiastico.
orecchi. soffici, i-259: l'abbarbagliamento del gran sole che al primo entrar nella
gli occhi e fece luccicare le ruote del carro, gli aratri e tutti gli
pincone. gioberti, ii-17: mira del continuo a colpire e abbarbagliare i lettori
nessuno badò allo scompiglio delle povere nottole del viale che abbarbagliate piombavan dall'alto.
, che paura / tolta m'avea del sùbito abbarbaglio. diodati [bibbia],
e che comincino a gustare la dolcezza del dominare. « = comp.
groppa o su'fianchi delle mentule maggiori del medesimo mucchio, senza arrivare né poco né
/ diventare una parte, quasi, del viver vostro. palazzeschi, 4-297: vedendoselo
, lo strinsero, e alla freschezza del suo corpo si abbarbicarono insieme. bocchelli
se ne già / per la volta del coro, ove trovava / quello nel quale
macigno, la quale solo si compiace del sole che l'avvolge, del vento che
si compiace del sole che l'avvolge, del vento che. la sbatte, della
di alcuni fichi abbarbicati tra le pietre del muro che sosteneva il terrapieno. 2
palme e convolvoli, spicca il monumento del grande ritto sopra un plinto; abbarbicate
la testa alteramente fissa verso il cucuzzolo del rondinaio. abbarcare, tr.
che deprimendo la lingua permette l'esame del palato e della gola. =
diminuzione d'altezza (anche d'intensità del suono); riduzione di livello;
di questi torcenti, proporzionalmente all'abbassamento del letto d'arno. viani, 19-207
buttava su quella provvidenza, nell'abbassamento del rumore prodotto dall'affaccendarsi delle bocche,
nell'animo di lui e nella mente del suo ministro tanucci l'abbassamento della feudalità.
17: nel traslato, l'abbassamento del potere, della fortuna talvolta rialza dalla
bolo della scienza, per significare la diminuzione del calore atmosferico. idem, 17
quindi, e dietro alle cortine del suo letto, le quali abbasserò, che
, 510: da i gradi alti del circo ammantellati / di porpora, esse ritte
che l'uno abbassasse lo sguardo per godere del viso, della figura dell'altro.
(195): quando venne all'abbassar del giorno..., andarono
abbassa [o eolo] la potenza del fresco vento... apri la via
g. villani, 8-12: e'caporali del popolo cercarono ogni via di fortificare il
ordine accrebbe assai la potenza di quello [del popolo], e quella de'grandi
quegli popoli risentitisi potentemente, lo cacciorono del suo stato e acquistato che lo ebbono
cesare, desideroso di abbassare i seguaci del re di francia. idem,
: commosso ancora [cesare] da alcuni del consiglio suo, desiderosi di abbassare la
monti, 15-610: si palesa del dio l'alta possanza, / sia che
forte quando gli altri caggiono. scala del paradiso, 30: e con ferma fede
abbassato. un ribrezzo di sé e del suo vizio l'invase. deledda, ii-61
abbassata a scegliere per isposo il figlio del suo servo. manzini, 10-21:
, 187: il sole è occhio del cielo, cerchio di caldo, splendore sanza
caldo, splendore sanza abassare, ornamento del dì. g. villani, 7-34:
e caduti [i ponti] l'altezza del corso del fiume, che per lo
[i ponti] l'altezza del corso del fiume, che per lo detto ringorgamento
: nelle divisioni, portare a destra del resto del quoziente la cifra del dividendo
divisioni, portare a destra del resto del quoziente la cifra del dividendo, necessaria
a destra del resto del quoziente la cifra del dividendo, necessaria per il proseguimento dell'
tiri, perché a seconda delle posizioni del punto invece di abbassare la perpendicolare, talvolta
candeletta accesa, abbassata dentro alla concavità del vaso. targioni bozzetti, 12-7-13:
abbassato, traspariva... la spera del sole. verga, 2-31: ma
ix volgar., 2-99: crudele abbassatóre del tuo nome, e desideroso occupatore delle
silone, 5-224: sopra lo sportello del bigliettaio... scrisse col carbone:
, o da questa nei piani inferiori del bastimento. quando si chiami a discendere
lionardo da vinci] oltra la bellezza del corpo non lodata mai abbastanza, era
dante mostra abbastanza che non era schiavo del proprio idioma. bertola, 247: non
: aveva udito una schiatta doversi producere del sangue troiano, la quale abbatterebbe le
terra le sciolte membra, e tarmi piene del sangue. m. villani, 3-14
gli si para, / però che del destrier morto l'abatte. idem, 152
i quali subitamente erano abbattuti dall'impeto del fiume e affogavano. boiardo, 11-24-56
segneri, iii-3-196: quando la casa del mio vicino va tutta in fiamme,
, 11-30: deh! spezza tu del predator francese / tasta, signor, con
era stato caricato suo marito per il servizio del lavoro obbligatorio era stata abbattuta da una
. arici, 59: e canterò del prode / mio re, che i forti
il legato abbattuto alcuna parte dell'orgoglio del prefetto... se ne tornò con
tomi al tempo ove fu abbattuta la superbia del tedesco. idem, 7-13: se
. bartoli, i-439: atterrata la mole del corpo, con che le bestie a
, ed abbatterono molto di quella tracotanza del partito americano, chiamato qui l'opposizione,
. pea, 7-668: gli ondoni del mare agitato, già oltrepassando le scogliere
alzate dietro il collo, i bottoni del camice, sopra i quali si abbatteva il
loro volo le raffiche e i risucchi del vento. idem, viii-148: il lido
, voi mi stringete a quello che io del tutto aveva disposto di non far mai
sede nella foglia, e quell'altra del riccio, paiono le più stravaganti e bizzarre
, v-164: tu spiri sovente una scintilla del tuo calore all'aspro alpigiano mentre trascorre
abbatte in un agnello straziato dal dente del lupo. manzoni, pr. sp.
personaggio, il nome e la memoria del quale, affacciandosi, in qualunque tempo,
certi che l'olandese, primo inventor del telescopio, era un semplice maestro d'
che noi ravvisiamo, e della terra e del mare e de'circoli superni e degli
abbattendoci noi ad avere tra la comitiva del patriarca due scarpellini..., fu
andando a passo a passo sulla riva del mare, s'abbatté a vedere una sirena
fatta sentire, crollavano o s'abbattevan del tutto. botta, 4-1048: paoli non
, 58: gieso cristo l'altissimo - del tutto m'è airato: / conciepistimi
egli si trasfigurava, secondo gli istinti del suo sangue e i ricordi del suo intelletto
gli istinti del suo sangue e i ricordi del suo intelletto, in una di quelle
de'nove e di tutti gli uffici del comune. pallavicino, 3-2-770: am-
nelle violente agitazioni grandeggia, negli abbattimenti del corpo appiccinisce e si fa meschino.
quella allegrezza il vincitore se ne va fuora del campo, e ivi rimansi il vinto
proprio asse verticale per effetto dell'azione del timone, del vento, del mare.
per effetto dell'azione del timone, del vento, del mare. dizionario militare
dell'azione del timone, del vento, del mare. dizionario militare [1847]
, 35-78: questo un angel mi par del paradiso; / e ancor che con
gli archi una volta trionfali, ora parti del romano trionfo. d'annunzio, v-1-923
le forze abbattute e gli spiriti mancanti avvisino del trapasso vicino, pur si fa come
, i-115: emaciato, con la pelle del viso più floscia, si capiva che
: eppure la bestiola era meno abbattuta del giorno avanti, e dimenava la coda;
finestre della camera chiuse e le cortine del letto abbattute, a pie'di quello
abbazia spalancata ai venti, attendeva novelle del mare. 2. il beneficio
nera che verde, la cupa edera del colore dell'elce, ricopre le potenti mura
: questo giornale è come un abbecedario del partito clericale. e. cecchi, 6-107
star bene a suo luogo, nel senso del giovarsi di tale o tal altra cosa
è bello, e bene accomodato abbellimento del ponte e della città. d.
. baldinucci, 2-3-328: per abbellimento del quale [luogt>] molti de'migliori
colui che abbelliva di maria, / come del sol la stella mattutina. dossi,
le festuche, e anche dalla parte del monte amiata le nebbie si affoltarono.
avv. precipitosamente. g. del papa, 1-1-25: le sopradette cose son
le novera vi resiste. g. del papa, 1-2-76: largo dispendio di sangue
. parlare affoltato dice insieme la spessezza del dire e del movimento nel dire,
affoltato dice insieme la spessezza del dire e del movimento nel dire, come turba che
il governo germanico, per l'affondamento del lusitania. 2. tecn.
quella ultima tempesta dell'anima nel dì del giudicio, la quale affonderà e disfarà tutto
. ed io non mi darei gran pensiero del suo dire, se egli volesse finir
che la nave sia affondata / e far del mio dolor l'ultima festa. tasso
come la nebbia, il buon odore del fieno in cui si affondavano i gomiti.
lat. mediev. affundàre, in sostituzione del più antico affundère, comp. di
deledda, ii-201: era più cadaverica del solito, con gli occhietti rossi affondati in
, 29: fu affusa alla soluzione nitrosa del sedimento tant'acqua di calce..
volgar., 11-14: se si semina del seme degli arbori, scelgasi i migliori
[i grandi] in tanta confidenza del vincere che palesemente si prowedevono d'armi,
: si rifidano nel buono affor- tificamento del proprio cuore. lettere e istruzioni dei dieci
in questi tempi cercò [il re] del mio consiglio, per affortificare prestamente parigi
v'auguro molti anni affortunati. leonardo del riccio, 3-223: bisogna essere affortunati,
giorno. vivanti, 7-176: il pensiero del tuo imminente ritorno afforza e affretta il
: la potenza della sua passione e del suo desiderio, afforzata da un'idea
avvallamento, fosso; profonda depressione del terreno. bencivenni [crusca]
i fiorentini feciono affossare il cresci- mento del sesto d'oltrarno. ugurgieri, 377:
buche e di fosse, appiattirsi (detto del terreno lasciato in abbandono). -
sguardo a spiare ogni giorno l'affossare del terreno perduto. = deriv.
iii-294: col pericolo augumentavasempre la difficultà del camminare,... perché procedevano
affralito ed allentato fa che lo strumento del senso resta languido e terrestre. russo
bot. nelle piante legnose, il distacco del nesto dalla pianta alla quale è stato
fanno generalmente sotto forma di un'anticipazione del prezzo o balzello dovuto pel trasporto delle
971: l'affrancante subentra nei diritti del concedente verso gli altri enfiteuti. leggi agrarie
plutarco volgar., 47: gli altri del consiglio, tutti di buona volontà,
possonsi venire affrancando per gradi innanzi che del tutto sieno liberati. carducci, 98
si addita / uom che per sé del vulgo esce e si affranca. d'annunzio
finché dura l'amore, l'asse del mondo è stabilito in un solo essere
pea, 1-47: parlava con le parole del poeta cristiano, e sebbene protetto dall'
assorbirono i signori. in seguito i capitali del commercio e i lumi della scienza si
per lo più non si dice che del liberare una proprietà dal peso che 1'
9-82: l'affrancazione della città e del contado dalle servitù feudali. codice civile
, in uso fino alla seconda metà del sec. xix, per sostituzione con
fece letto; / ché la natura del monte ci affranse / la possa del salir
natura del monte ci affranse / la possa del salir. idem, purg.,
cerimonia in cui gli uomini si scambiano del proprio sangue che fanno uscire e bevono
uscire e bevono reciprocamente da una vena del braccio. è uso di popoli primitivi,
sensi della fame, della sete e del dolore, non essere altrimenti effetti del
del dolore, non essere altrimenti effetti del corpo, ma sì bene certi modi confusi
, che niente al mondo teme più del suo danno, o desidera del suo bene
più del suo danno, o desidera del suo bene. bar etti, i-143:
sicché tanto l'uomo s'affredde nello studio del secolo, quanto esso più ardentemente si
, 9-6: se si spesseggerà l'uso del correre, diventerà il cavallo agevolmente più
e impaziente, e perderà la maggior parte del suo affrena- mento.
o teti, / ch'alcun mostro del mar doma ed affiena? -per
idem, 301-4: fiume che spesso del mio pianger cresci; / fere selvestre
/ pensa a glorie, minori / del vasto animo tuo. foscolo, 1-161:
. silone, 5-225: nella lunetta del portale vi era affrescata un'immagine di
sala si fa più alta e gli affreschi del fregio prendono aria e distanza. bellramelli
i-142: completava l'insieme un affresco del soffitto, affresco rappresentante una figura enorme
rintonaco, le pareti sono coperte da affreschi del trecento, e la cripta conserva ancora
di cristo, e però domandiamo affrettamento del regno ereditario. affrettante (part.
riconosce la materna voce, / e ricercando del suo proprio latte / i dolci fonti
.. / ma indarno, ora del nostro or dell'avverso / polo gli astri
, di far che giunga assai prima del suo dovere. manzoni, pr. sp
si trabocca e s'affretta. soffredi del grazia, 15: non t'affrettare
e già la notte è più lunga del giorno. idem, iv-2-488: affrettatevi
affrettatamente, e sotto le radici del monte s'accampò. = comp
stuparich, 2-536: dal battito affrettato del cuore veniva a quella figura una tale
affrettate dall'industria de'giardinieri, ma del passato, conservati dalla diligenza de'credenzieri
el corpo mustro affrigolito, / perché del suo me sia donato. = formato
erano ancor più innamorati dalla fiducia animosa del vecchio che senza guardie, senza apparato,
irritata e procellosa. carducci, 142: del mio novello / tempo il vigile tedio
giudicare se convenga per un eccessivo zelo del proprio diritto affrontare le conseguenze dell'odio
, affrontava i colpi della fortuna e del mondo pacatamente; metodico e tenace nel
senza muovere assalto... si partirono del campo. boccaccio, i-33:
s. v.]: affrontatore animoso del pericolo, della morte. idem [
questi è condotto a chiedermi scusa del fattomi affronto, senza che una
non riusciva a ingoiare l'affronto del falso sordomuto. la sorpresa gli impediva perfino
tr. disus. sottoporre all'azione del fumo, riempire di fumo. -
affummato). disus. sottoposto all'azione del fumo; affumicato. imperalo,
1-2-208: quando se ne leva [del miele] un terzo o un quarto,
che ha il colore e il volume del fumo. cavalca, 17-ii-176: era
giordano [crusca]: nere quelle mura del tempio per lo antico affumicaménto del loro
mura del tempio per lo antico affumicaménto del loro incenso. 2. procedimento
empire di fumo; sottoporre all'azione del fumo (carni, pesci, formaggi,
. affumicarsi; stare esposto all'azione del fumo.
a ballare e a sonare, e gittano del brodo per la casa in qua e
scudi erano ad alcuni le dure scorze del morbido ciriegio,... e alcuni
stanza vuota sembrava più scura e affumicata del solito. de marchi, 630:
630: per quanto egli avesse dormito più del solito, si sentiva gli occhi affumicati
affumicatura, sf. il sottoporre all'azione del fumo; l'affumicarsi, il
ecc.) si espongono all'azione del fumo per garantirne la conservazione.
più o meno quantità fa di sé e del liquor bianco colori più o manco lontani
che al ditino più... affusolato del mondo. panzini, ii-199: aveva
seta rossa lasciava trasparire le forme affusolate del magro corpo. emanuelli, i-iii:
dal veloce / affusto tratte al ciglio del villaggio. idem, ii-941: su l'
): assai piccoli (la lunghezza del corpo oscilla da 1 a 5 mm
, 4-92: l'espressione dolce [del pontefice] nel benedire i devoti,
afoni. ungaretti, viii-40: avversità del corpo ebbi mortale / ai sogni sceso
, 11-8-177: non nella grave forma del trattato, ma in modi più agili
avrebbe dissolto l'ingiustizie e i dolori del mondo come il maestrale spazza le nuvole afose
2. ling. voce o locuzione tipica del latino usato dagli scrittori africani, sia
i-538: l'a picco delle tre cime del monte di scorticata è tirato veramente un
. pulci, 6-56: abbi del regno e di tua gente cura; /
queste tossa che lasciar sul margo / del palustre tesin da talpe intatta / dietro a
quando non spira / per lo piano del mare africo o noto, / fra due
bistomato e corrotto altresì come il gusto del malato o d'una femmina grossa,
date in compenso se, estraendo dal sermone del santo quella parola voluttuosa, come da
i-676: è spaventosamente afrodisiaco quest'alidore del grano. savinio, 1-93: s'
': 'nata dalla spuma 'del mare). afronitro, sm
arti- fiziale, che ha meno vigore del salnitro. = voce scient.
vino di botte, più forte l'afrore del pesce. ojetti, i-706: la
quelle ventate s'odorava l'afrore asprigno del mosto. vittorini, 1-81: e nell'
microscopica i germi de'mali infettivi, del carbonchio, ad esempio, della morva,
, 110-44: norme per la utilizzazione industriale del latte proveniente da stalle e da mandre
: barcolla l'ucciso vomicando i gomitoli del sangue, s'abatte riverso su la tavola
fanno eco le voci e le laudi del popolo e degli zelatori della fede, e
nosa, estratta dai talli di alghe del genere gelidium, ahnfeltia e gracilaria,
. scient. agaricaceae, dal nome del genere agaricus. agaricali, sf
lat. scient. agaricales, dal nome del genere agaricus. agaricina, sf
agaricina, sf. farmac. principio attivo del l'agarico bianco: polvere
più noto è vagarico bianco o agarico del larice (della famiglia poliporacee: polyporus
da cui si può conoscere l'età del fungo. 2. farmac. acido
il reubarbaro tirar da tutte le parti del corpo la collera al ventricolo, e
, ii-1368: ragionasi assai della gioia del re pirro, di quello che guerreggiò contra
bianchi e intatti la cosa più pura del mondo. ojetti, ii-654: in
agatologìa, sf. filos. dottrina del bene. = voce dotta,
attecchisce allo stato selvatico nelle regioni calde del mediterraneo. dalle foglie si ricavano fibre
idillio soave della natura cantato dalla voce del vento... agavi colossali,
sali- castri ed eucaliptus contrastarono l'acredine del salmastro. e. cecchi,
sbarbaro, 1-168: le agavi del litorale han messo il fiore. fracchia
i-648: quel gran manto di verde [del grano] si va ageminando con lampeggiamenti
tavolette, sulle quali sono distribuiti i giorni del mese per trascrivervi le diverse annotazioni.
, come risulta anche dalla citaz. del boccardo) nel 1640: tratta dalla
. eccles. agenda diei * gli uffizi del giorno '. agenesla [
savonarola, iii-466: l'amore del fine è quello che conduce ogni cosa
politica gl'impiegati a qualunque titolo sono agenti del governo e del paese; in economia
qualunque titolo sono agenti del governo e del paese; in economia politica gli agenti della
11 primo sospetto che i veneziani ebbero del segreto della lega di cambrai venne dalle
ha veste pubblica, tratta gli affari del governo che l'invia, in modo quasi
): le guardie che fanno parte del corpo degli agenti di pubblica sicurezza.
, la causa efficiente, il principio del movimento. -intelletto agente: per aristotele
, si mette in effetto l'atto del vedere; cossi nella regione intellettuale dove
comprendere de la divinità [= qualcosa del divino] l'intelletto nostro o altro inferiore
che la bianchezza sia effetto ed immmagine del calore agente, quando egli circonda e
azione dimostra il suo proprio uficio [del verbo], che è significar, e
le carra dell'agenzia e i carrettini del rigattiere sono in istrada. moravia,
àgere, intr. usato nella terza persona del pres. ind. e all'infinito
; rendere possibile. scala del paradiso, 37: lo signore dispensativamente
miraeoi fu, che sentì al fin del voto / crescersi forza e agevolarsi il nuoto
tortuose gli agevoli il corso fino a'seni del cuore. manzoni, pr. sp
o di navi, o d'altre bisogne del camino. 6. dir.
2. aiutato, favorito. statuto del podestà della città di firenze, 1-52:
più agevolato. colletta, i-252: ricco del proprio, e agevolato alle ambizioni dal
. disus. agevolazione. statuto del podestà della città di firenze, 1-52:
, agevolazióne ferroviaria). statuto del podestà della città di firenze, 1-52:
boccaccio, iv-100: l'empio furore del guadagnare, e la strabocchevole ira,
: il danubio diffondendosi dall'agevole clivo del monte ab- noba visita assai popoli e
te non chiede / l'agevol pesca del corallo. manzoni, 434: né.
ginocchia agevoli in cui era il segreto del passo talare. 6. avv
troppo dilunga dalla villa per l'agevolezza del riporre le granella. s. agostino volgar
precedente che verso la sus- sequente parte del vaso, ma con pari agevolezza verranno
al cibo posto su qualsivoglia luogo dell'orlo del vaso. russo, i-262: l'
materie cosi disparate; ma i giureconsulti del magnifico parlamento ci trovarono tanta agevolezza che
lingue sin dai primi tempi gran parte del suo vocabolario scientifico, ma tuttavia al presente
agevolmente ogni cosa spregia chi sempre pensa del dovere morire. petrarca, 91-10:
, e più agevolmente allogherai l'opere del tuo luogo, e più agevolmente conducerai
più agevolmente conducerai i lavoratori. scala del paradiso, 421: quegli che dormono
sarà dunque ciò che si porta fuori del lago la millesima parte della mole che ora
: ripeteva quasi sempre le ultime parole del suo interlocutore come per agganciarvi la risposta
dell'alberetto fosse stata agganciata all'arco del cielo e il mare la spingesse per
infilando negli occhielli o gangherelle (femmina del ganghero) i corrispondenti gangheri di metallo
l'aggavigna, e fuor lo tragge / del suo cavallo. soderini, i-446:
lo prese aggavignato, e tras- selo del bagno. firenzuola, 242: laonde tirate
vita sociale interrotte, come la circolazione del sangue s'aggela per terrore nei corpi
sangue bollente e sentì aggelare il corpo del fratello caduto. 3. ant
cui la natura fu illiberale nelle grazie del corpo o dell'intelletto, ti abbella,
variate gemme, et aggentilivano la sostanza del detto oro quinci e quindi tapposite unioni.
, e formata da rigetti renosi e limacciosi del mare. aggeratura, sf. raro
cioè bonificazioni fatte dentro all'antichissimo alveo del padule col mezzo di alluvioni e agge-
buonarroti, 2-253: sotto le figure del console e di roma si veggiono quattro
intorno all'aggere, o rialto del mezzo del circo. = voce dotta
aggere, o rialto del mezzo del circo. = voce dotta, lat
arti, 2-40: solo negli angoli del primo piano è decorato di semplici pilastri
gramm. rendere aggettivo (un elemento del discorso); applicare aggettivi (in
dell'uso vivente e il senso vivo del bello. 2. assol.
). aggettivo, sm. parte del discorso che esprime gli attributi essenziali o
che esprime gli attributi essenziali o accidentali del sostantivo a cui si riferisce (cfr
baldanza di coloro, che della manchevolezza del comparativo ci rampognano, si è la copia
inglese, e vedrà che se parlando del discorso della corona adoperava un aggettivo che
forse non è abbastanza appropriato, parlando del paese lo chiamò glorioso. ferd.
granchi marini... è uscito del carnieri... e hatti così agghermigliata
casa di dio, il suono agghiacciante del ferro che penetra nelle carni o che
, 4-83: le sgomentava la lunghezza del viaggio che giudicavano cervelloticamente, e del
del viaggio che giudicavano cervelloticamente, e del quale conoscevano un particolare agghiacciante: che
ti fa diventar rosso per la purezza del suo candore. idem, 3-26: bum
alla natura del sale. magalotti, 21-92: l'acqua
si levava un mormorio simile a quello del mare, e che si agghiacciava soltanto
palma, ma non resiste all'ingiuria del freddo et agghiacciato gelo o neve. imperato
le ceneri agghiacciate / il suon discese del materno vale. mazzini, ii-227: la
ariosto, 24-67: fu questo colpo del pagan maggiore / in apparenza che fosse in
al cuore discacciandone gli atomi caloriferi, del tutto lo raffreddi e lo agghiadi.
il viso livido..., e del nevischio tutto coperto. grazzini, 4-352
[la paglia] su la feccia del grano già segato, o vero, come
quella di manzoni e di mazzini al contatto del francese. panzini, iii-617: è
... e un neo nei dintorni del naso. barilli, 4-78: ogni
marin. disus. governare la barra del timone (o giaccio). =
marin. parte dell'apparato di manovra del timone (la barra del timoniere)
di manovra del timone (la barra del timoniere). dizionario di marina,
di aggiaccio. prima: la barra del timone; ma oggi che il timone
= dal bizant. oldbuov (dimin. del gr. ant. ota!; -axo
; -axo <; * manovella del timone '). aggiacènza, sf
]: umilmente si agginocchiarono a'piedi del re. = deriv. da
in niun caso può superare la misura del 6 per cento. = probabilmente la
, sm. l'aggiogare; imposizione del giogo. aggiogare, tr. (
, 1-iii-479: davanti ai due buoi del timone il vecchio aveva aggiogato due paia
. l'aggiogare; aggiogamento, imposizione del giogo. -al figur.: sottomissione,
da gioglio 4 loglio '(i semi del loglio, mescolati col grano, hanno
ii-1-207: quando i consoli furono usciti del consolato, cneo genucio, uno de'
, 2 e 3 è un calco del francese ajourner. aggiornato (part.
. pindemonte, 10-182: suora germana del prudente eeta, / dal sole aggiomator nacque
sul credito, o meglio sull'abuso del credito. panzini, iv-12: da
settembrini, 11-2-192: il continuo movimento del ballo, i rivolgimenti, gli aggiramenti
ingegnosa contro gli aggiramenti e le concussioni del foro civile. leopardi, 1001:
, 929: addio, tu madre del pensier mio breve, / terra, e
4. milit. girare lo schieramento del nemico per sorprenderlo a tergo.
lucidi giri. marino, 7-31: del bianco collo il lungo tratto stende,
ai sol s'aggira intorno, / esser del sol divino un girasole. lippi,
idem, iv-2-1005: l'amara selva del tombolo ove forse la lonza s'aggira.
vogliono esprimere per questo aggirarsi la natura del vizio che qui si punisce, imperoché
fine naturale. -aggirare o aggirarsi del capo: venire il capogiro, soffrire
, mi sia in un certo modo del principale assunto dimenticato. foscolo, ii-2-83:
, 'essere esso soggetto, materia del discorso '. nievo, 83: la
. piovene, 5-644: il deficit del comune si aggira sui duecento miliardi.
un giorno / per l'aggirate vie del patrio fiume. varano, 1-7:
stolta e maligna aggiratrice de le cose del mondo, sempre si gode d'interrompere
tutti i bugiardi adulatori, lascivi e aggiratori del popolo. leopardi, iii-52: io
: si pettinano... i capelli del capo ogni mattina, come le donne
l'immobile stesso al creditore col beneficio del quarto meno del valore cui lo stabile
al creditore col beneficio del quarto meno del valore cui lo stabile era stato stimato
col creditore pignoratizio o ipotecario l'assunzione del debito. ibidem, 540: la vendita
meramente legale, non nei più ampi del verbo: * sentenza aggiudicativa aggiudicato
ecc.). statuto del tribunale della mercanzia [crusca]: correzioni
obbligagione e professione facciano nelle mani del detto rettore. leopardi, iii-926: sappiatemi
dire... in che mese del 1830 si dee fare l'aggiudicazione del
mese del 1830 si dee fare l'aggiudicazione del premio quinquennale della crusca. tommaseo [
quando, dopo una duplice pubblica enunciazione del prezzo raggiunto, non è fatta una
poco sconcio, ed ha poi resi del tutto inutili a molti italiani e ad ogni
che vedevano, e non ci aggiugnevano niente del loro. idem, iii-40: mi
, alle quali la presenza di qualche animale del buon dio aggiungeva dolcezza e letizia.
ora a dimostrare le soluzioni degli argomenti del sig. galileo. diceva egli che
l'aggiugne, ma con molta fatica del suo animo sempre con li occhi gulosi
e serico trapunto, / ch'ai sommo del mio ben quasi era aggiunto, /
de'medici, i-48: la miseria del cuore è questa: che lui sempre
e pur da me lontano / a par del mio pensier leggiadra voli: / ma
particella delle salde e delle liquide parti del corpo dell'animale compongono. arici,
che all'uom negl'infiniti / campi del tutto la natura aperse, / peregrinando aggiunge
romani novellamente era cresciuta per l'aggiugnimento del popolo d'alba. buti [par
di marte, non vi era l'aggiunta del capan- nuccio. magalotti, 9-1-58:
alla tortura grave, con la legatura del canapo, atrocissima aggiunta, per la
pianeta acquosa, si trovò nella fine del detto scorpione, e per aggiunta il sole
quando gli accessorii sono in maggior numero del principale, quando gli adornamenti superano il
danza trascinandosi dietro la figlia dell'aggiunto del governatore. leggi amministrative, 48-32:
usato gli aggiunti per ammollir l'asprezza del nome. vico, 452: restò al
di certe altre cose, per la virtù del fuoco. tasso, i-70:
scongiurar per amor de la intemerata reina del cielo e del suo figliuolo, s'astenesse
de la intemerata reina del cielo e del suo figliuolo, s'astenesse da un
. baldinucci, 7-44: la santità del papa per aggradire al re, massimamente
finito il mio desinare bevendo alla salute del re di francia onde appagare la mia coscienza
il necker propose] in nome del consiglio del re, un aggiustamento. tommaseo-
propose] in nome del consiglio del re, un aggiustamento. tommaseo- rigutini
animi dei litiganti, scema qualche porzione del diritto competente a ciascuno d'essi. de
si restasse in campagna mai più tardi del san martino, vale a dire non
dietro di me, ma quella parte del sedile dove loro appoggiavano le mani.
scotto aggiustar pagato scarso, / o del tutto frodato. g. bentivoglio,
. verga, i-20: la sera del sabato, quando fu l'ora di aggiustare
conto della settimana, dinanzi alla tavola del fattore... gli uomini più
giusta, che è quando l'immagine del sole s'aggiusta col cerchio segnato. goldoni
destra a dare una aggiustata alla correggia del fucile. = v. aggiustato.
, 10-2-63: con più aggiustatezza del suo non troppo grato discepolo aristotile
per fargli notar bene l'aggiustatezza del soprannome in aggiustato (part
bencivenni [crusca]: il fiore del rame si è un rimedio molto aggiustato
cent'anni prima s'indovinano i mancamenti del sole e della luna. viviani,
un pezzo d'artiglieria, l'asse del quale è diretto giustamente in rapporto al
, pietosa aggiustatrice dei nostri errori, del male trae il bene, e sulla meschina
montagna è il lavoro primitivo, indifferenziato, del l'uomo solo. che deve saper
; saldatura. g. del papa, 1-1-33: producendovi ostruzioni, agglutinamenti
ostruzioni, agglutinamenti di canali, attaccature del polmone stesso colla pleura. agglutinante
è nota a chicchessia la qualità agglutinante del sangue dolce. l. bellini, 5-2-290
, che insinuandosi fra parte e parte del ferro, le tiene insieme. 2
. gadda, 3-263: certi preti stregoni del tanga- nika o africani cafri o niam-niam
. tardo agglutinano -onis, per tramite del ir. agglutination, docum. nel secolo
indurato e non ammette il transito del sacco..., talché il
: molte [api] innanzi al foro del loro uscire, a modo di grappol
va [la serpe] a mangiare del finocchio. cantini, 1-9-102: or-
pecora innocente: non capiva nulla del mondo e degli uomini. pea, 1-18
taper, 1-28: tra l'inferriata del finestrino murato c'erano mille ragnateli
me così forte l'aggrada / e non del dì. dante, inf., 2-79
è ancor venuto / romor là giù del ben locato offizio! idem, 96-11:
non guatano! / col desìo del morir la vita spezzano; / tanto a
. tesauro, 327: il fin del rettorico è il persuadere in qualunque maniera più
s. v.]: dalle novelle del boccaccio alle prediche di certi gesuiti troppo
certi gesuiti troppo si è cercata l'aggradevolezza del dire, e si è perduta non
erculea prole, / ornamento e splendor del secol nostro, / ippolito; aggradir
', massime quando trattasi de'segni del piacere o della compiacenza. tommaseo-rigatini, 103
aggrada. baldinucci, 7-44: la santità del papa, per aggradire al re,
forma di republica per aggradirsi gli animi del popolo. = comp. di gradire
, 4-121: se all'aggrandi- mento del nostro nome ella sola, tra gli altri
lo stato. vasari, i-100: mercé del detto signor duca cosimo che non ha
come quelle che s'aggrappano a bordo del battello o alla scheggia dello scoglio nel
proprio codino, di trarsi a salvamento fuori del fiume. negri, 2-960: vecchio
inutilmente aggrappate, dove il violentissimo correr del mare strappandole le sferrava. f. corsini
l'uva, curvi, aggrappati sull'orlo del tino, anelando come i taglialegna.
un uomo che aveva aggrappati agli orli del mantello due ragazzi di forse cinque o
, a fronte bassa, aggrappata alla tastiera del letto matrimoniale come un naufrago al suo
, iv-2-47: ella si contorceva come un del fino arenato, tra l'
nell'interesse; l'aggravamento nei mali del corpo o in altri. 2
livello di quella che pareggia l'altezza del solido, non però s'accresce la pressione
di quelle che intervennero nella vera crocifissione del salvadore. beccaria, ii-655: dovrebbe
degli aumenti non può superare il triplo del massimo stabilito dalla legge per il reato
di scomuniche e altri processi per privarlo del reame. boccaccio, i-65: amico
tera nostra fizam sì agravé de le spexe del comun... ch'apena y
aggravare i sudditi più dell'ordinario e del dovere. bar etti, i-281: le
aggravano il capitano, rispondo che l'autore del discorso non cerca quello che l'aggravi
con molta compassione letta, per intendere del caso, nel quale siate così aggravato
quanto danno tornava a'pisani il perdimento del porto e della mercatanzia...
mercatanzia... aggravarono l'ordine del divieto. passavanti, 112: non
interpone [il fato] la bevanda del fiume leteo. segneri, iii-3-159:
e complicando in mille modi le condizioni del suo spirito. idem, iv-2-1152:
mandò subitamente una donna a la bottega del padre. idem, 7: l'
e per avvertire il dottore dell'aggravarsi del malato. pea, 1-14: 11
la morte domandava, / tanto dolor del lor mal gli agravava. livio volgar.
il capo, e nutricano la scurità del viso. pirandello, 5-134: èmpi ti
crescenzi volgar., 9-34: il petto del cavallo per soperchio sangue, o per
, 2-566: essendo l'acqua grave fori del suo elemento, essa si doverebbe aggravare
tutta la sua forza, il tagliamare del gozzo recideva le acque come un aratro
g. del papa, 1-2-149: il chilo che dalla
tenendo sempre aggravata in terra co'legami del corpo quella parte, che si eleverebbe
consideri [ecc.]. notificazioni del gran duca sull'armamento militare [tommaseo]
: chiunque si sentisse aggravato dalle determinazioni del comando militare, potrà far valere i
[piero de'medici] aggravato dal male del corpo e dalle angustie dello animo,
parlare, sì gli annunziò la morte del corpo e la salute e gloria dell'anima
non è la natura e la sustanzia del corpo, ma la sua corruzione, non
mare. bruno, 541: con ramarico del mio core, cordoglio del spirito ed
con ramarico del mio core, cordoglio del spirito ed aggravio de l'alma mi si
interesse; l'aggravamento, nei mali del corpo o in altri. giusti, i-114
i cani d'estate, per effetto del calore del suolo su cui camminano.
d'estate, per effetto del calore del suolo su cui camminano. = da
di francia, tutti gli esercizii del corpo. bandetto, 1-8 (i-109)
d'un bello stemma medìceo sulla curva del pancione rosso. fracchia, 706:
. e finalmente col diletto, ch'avete del vedervene aggraziato, lodato, premiato ed
negri, 2-986: il mordente turchino del cielo estivo aggredisce il bianco dei ponti
una specie di furia irosa un angolo del fosso. -tecn. intaccare.
calce, i quali sono i due componenti del marmo. 2. rivolgersi subitamente
crusca]: non riceveranno l'assoluzione del loro peccato, se eglino per mezzo de'
col numero dei vinti rinforzava la possanza del vincitore. idem, v-110: udendo dunque
certa maniera a sé, nel reggimento del mondo morale. pellico, ii-37: il
abitualmente per le vie in nome del signore che si riposò. papini, 20-97
, i-m: la sua prima vertude [del sugo di been] si è incisiva
poiché egli ebbe figurata per li cardini del mare la grande moltitudine de'fedeli aggregati
.. dovrebbe farmi dolore e vergognare del mio poco merito in comparazione della fama
questo numero i frutti dell'ananasso, del gelso, ecc. aggregato2,
dell'intero fascio, superata ora da quello del proprio peso, si troncherà. a
usi, gl'ingredienti e gli aggregati del paese. 3. burocr
4. geol. aggregato lapideo: complesso del vario materiale (pietre, ghiaia,
. avrà trovato compenso con l'aggregazione del sig. teofilo. d. bartoli,
religiosa da parte della santa sede o del superiore generale di un ordine. 4
ordine. 4. milit. posizione del militare temporaneamente in servizio presso un reparto
: credendosi... avere la persona del re carlo, perché vestiva le sopransegne
mano armata, quella dell'assassino, del ladro, del rapitore. moravia,
, quella dell'assassino, del ladro, del rapitore. moravia, vii-170: fingeremo
re umberto, rispondendo a una lettera del negus giovanni, scrisse fra l'altro:
alla pace e contrarie ai pretesi progetti del piemonte di rompere una guerra aggressiva.
e aggricciando il viso nell'orrida smorfia del riso insensato. 2. intr
., 1-9-16: riposta (la polpa del petto del pavone) anche più di
: riposta (la polpa del petto del pavone) anche più di trenta dì,
... / ché se alle doglie del tuo capo aggromma, / non fia
, che si prendeva tutto il caldo del cuore. idem, iii-757: case anguste
scultura o disegno, che discostandosi dall'imitazione del = deriv. da aggrovigliolare. naturale
trovate in uno di loro [de'seni del vura fece sì che alcuna volta nel
le quali in que'vasi [del cuore] s'aggrumano e si assoun
[pasta], secondo la propria natura del criaggrovigliare, tr. { aggroviglio)
675: alcune gracili piante fiorite negli interstizii del mataggrovigliato (part. pass, di
tone che aveva il color cupo e ricco del sangue aggrumato. agg. ravvolto,
l'arte ma anche tutta la vita del suo secolo. 2. rifl
5-126: cercò d'impedire che lo scompiglio del proprio spirito s'aggruppasse in quel sentimento
delle loro casipole, chiacchieravano della pesca del tonno. d'annunzio, iv-2-55: si
giambullari, i-31: aveva un antico manto del medesimo drappo, aggruppato in su la
/ vegiendo d'agualglianza il guiderdone / del danno e 'l prò là ove amore li
le malvage agguaglianze degli ordini e riformagioni del nostro comune. bibbia volgar., vi-336
. crescenzi volgar., 12-3: del mese di marzo si fendono ottimamente i
fatti d'un giovane uomo a'fatti del popolo, che non restò di guerreggiare
quale induca terra nuova sopra la faccia del campo, e riempiendo i solchi, agguagli
compagno in mangiare, e la valigia del ventre agguagliare a uno sacco. boccaccio
aveva co'corpi morti agguagliata l'altezza del suo cavallo. ottimo, i-210: la
gliarla per questa sola continenza, cioè del digiuno corporale. 4. essere
agguagliate alla terra che si abbevera del loro sangue. viani, 14-316:
corpi e scalda: similmente iddio, lume del vero agli animi concede e ardore di
s'agguagliano e poliscono tutte le cose del muro. idem, ix-305: ogni
l'aspetto di un golfo pacifico a specchio del cielo. d'annunzio, iv-2-83:
ariosto, 41-40: che 'l guadagno del vincere, al periglio / de la
volle agguagliarsi a dio, la bellezza del quale è senza fine. castiglione, 98
8-6-335: e non vogliam superbi al re del cielo / di sapere agguagliarci e di
maestro alberto, 48: ragione è del mare ora con agguagliata bonaccia lusingare,
a una copertina di libro esposta per del tempo all'acqua e al sole.
. astron. ant. l'eguagliarsi del giorno e della notte durante l'equinozio.
, ii-20: a notificare tale agguagliazióne [del dì con la notte] dice l'
ed è il cerchio dell'aggua- gliazione del sole. = deriv. da
bibbia volgar., vi-293: la gemma del carbonado nell'ornamento dell'oro è l'
quando mi percosse dalla strada uno strepito del diavolo: agguanta! dàlli! ammazza
di possesso, invece, questo bambino del popolo, correndo in triciclo, dice che
moravia, vii-243: io allora persi del tutto la testa: avevo un coltellino
augurato, e in tanti mali gittato del paternale regno, in agguarda- mento e
): cristo è non solamente agguardatóre del fatto, ma eziandio della volontà. libro
l'uomo si è mente incarnata, fantasima del tempo, agguardatóre della vita, servente
lor fiamma si geme / l'agguato del cavai che fe'la porta / onde uscì
greci desiderando di trarre a fine gli agguati del loro ingannevole tradimento, pregarono priamo che
che lasci entrare nella cittade il cavallo del rame. cassiano volgar., vii-21
, vale osservare e spiare gli andamenti del nemico, onde poterlo assalire alla sprovveduta
, non v'ebbe resistenza altro che del fuggire. r. degli albizzi, 1-1-412
i-525: li greci tornano: l'aguato del cavallo esce; li troiani sono tagliati
cavallo, e forse un miglio fuori del suo castello in un bosco si ripose
donde doveva il guardastagno passare. scala del paradiso, 429: la gatta pigliatrice fa
qualcheduno è in agguato dietro ai pilastri del cancello, qualcheduno sbucherà dal tronco di un
teneva l'occhio alla clessidra in agguato del momento di voltare rampolla. ungaretti,
mal volere, il qual è proprio del demonio. 2. ant.
me ne duole, discorrere i maravigliosi fatti del popolo genovese contro le agguerrite schiere alemanne
la geniale ispirazione e il felice impeto del soggetto verso la realtà che non la
, tengono la bocca forzatamente più stretta del suo naturale, né muovono i labbri
né teme il colpo o l'unghia del falcone. marino, 7-21: l'aquila
m'è, quand'egli è domandato / del ben per dio a que'che sono
anni addietro, si trovava de'più agiati del contorno. mazzini, ii-127: seminate
donna di servizio per tutto l'oro del mondo. ojetti, 1-67: un
compagnia... fu costretto arrestarsi del mese di novembre, essendo i passi
scioperato si vedea e male agiato delle cose del mondo,... senza
con agiati bicchieri fecero allegrezza della creazione del novissimo principe. pirandello, 5-291:
prossima stagione '; 'l'agibilità del serraglio delle bestie feroci è differito a
architetti hanno dato parere contrario all'agibilità del politeama ', è una papera tanto
una papera tanto grande, quanto la cupola del duomo. rigutini-cappuccini, 172: vagire
scrosciare un nuovo rovescio su la vetrata del soffitto; ed ecco, lo spirito
panzini, iii-384: zampillarono le note del piano e quella si mosse. avanzava
l'evento, / e sogna la fine del duro servir. carducci, ii-8-199:
sorgon per tutto agili tremoli alti / pioppi del po. d'annunzio, iv-2-43:
de'navigli piccioli, è la contezza del mare e delle secche, erano d'aiuto
bartoli, i-439: atterrata la mole del corpo, con che le bestie a
. gozzi, 1-122: gli esercizi del corpo, correre, fare alle braccia e
in lui l'agilità e la destrezza del giavellottista e dello schermitore.
cui egli sembrava esperimen- tare l'agilità del suo spirito e la facilità della sua facondia
; vagilità dà l'idea generale e del semplice passaggio e di tutto il contesto
l'una dall'altra, dànno l'idea del nitrito de'cavalli. =
tali sono palafreni da cavalcare per agio del corpo. g. villani, 3-5:
fiesole lasciaro l'abitare della città del poggio, e tornaro all'agio del piano
del poggio, e tornaro all'agio del piano e del fiume. idem,
, e tornaro all'agio del piano e del fiume. idem, 7-42: piacendogli
pure una volta, ma sotto la coverta del comparatico avendo più agio, perché la
il buio e l'agio ed il caldo del letto, le cui forze non son
, 71: anche ella l'operazione del macerare si fa con acqua,..
, tanto più si dava agio ai birboni del paese d'entrare in casa a portar
boccone, si mangiava con agio borghese parlando del più e del meno.
con agio borghese parlando del più e del meno. 4. ozio,
pel troppo freddo mancante, acciocché l'agio del fuoco sentisse. cantari, 7:
g. villani, 5-21: i terrazzani del castello di sammi-soffici, v-1-125: si è
/ benché tra gli agi morbidi lanniato del tedesco... tomaro ad abitare al
erano dotti o nobili, usati agli agi del proprio stato ed alla tranquillità degli studi
m. villani, 2-31: [quei del castello] intesono a medicare i
se n'andò nell'orto ed a piè del pesco grosso tro vati i
godendo a vostro bell'agio della compagnia del mio divino abbate tagliazucchi. idem,
6 (99): giunti all'osteria del villaggio; seduti, con tutta libertà
(97): giunti all'osteria del villaggio, seduti a tutto loro agio in
di santagonda per essere più all'agio del piano e dell'acqua. ariosto,
un errore, si pente con l'andar del tempo. pulci, 10-126: ma
evitare i danni eventuali che la dilatazione del metallo provocherebbe. = fr. ant
era agiografa, né faceva una parte del sacro canone. = voce dotta
: resta il serenissimo granduca pienamente soddisfatto del suo modo d'agire e di scrivere.
energia..., prendevano i provvedimenti del caso. 2. esercitare un'
i-83: si recavano al circolo ricreativo del rione dove agiva una compagnia filodrammatica
, e dentro / telmo la gitta del maggiore atride. /... e
ite [le viole] nella selva del convento / dei cappuccini, tra le
di costoro, il quale alla lettura del più bel pezzo di dante...
obliar se 'n vanno / fra la sorte del gioco i tristi eventi / de la
per la strettezza delle schiere e asprezza del luogo, non potevano agitarsi. parini
agiti. viani, 19-324: il paiolo del focolare che s'agitava come una campana
gli ombrellini, facendo ballare i pennacchi del cappello. idem, 4-91: ogni pochino
idem, 2-96: al silenzio immobile del meriggio i rami carichi dei meli e dei
, che io tenessi molto poco conto del grande amore che lei mi portava.
: un frastuono più forte di quello del treno in corsa. 6.
e adesso si agita nelle minute faccende del mattino. 7. rifl. figur
sento repente l'intimo / petto agitarsi del bel nome al suon. manzoni, 783
come più s'inebriavano, la chimera del loro cuore ingigantiva, s'agitava,
per strategia di governo e per morbosa esagerazione del pericolo, liberticida: l'agitarsi
circolatorio, ma l'agitativo e intestino del sangue perpetuamente si mantenga.
bontempelli, 8-26: le prime ore del sonno furono agitate, ma infine era
un corto momento s'intese distintissimo il rotolio del treno nella notte e il ritmo cadenzato
e tra gli antichi fisici agitatissima, del vuoto, ovvero del vacuo. muratori,
fisici agitatissima, del vuoto, ovvero del vacuo. muratori, 1-14: però noi
un asse che è fissato al centro del recipiente, il quale contiene il liquido
: mediante l'instabilità e continua agitazione del vascello. pellico, 178: il mio
e tremula che pareva prodotta dall'agitazione del suo cuore. 2. figur.
pare calmo, ha tuttavia nel fondo del suo essere l'agitazione. beltramelli,
subentrata in me, smorzando l'agitazione del giorno precedente. 3. movimento
il patto antico, ridurre i diritti del padrone, crescere i loro.
. denominazione toscana (ed emiliana) del thlaspi alliaceum (detto anche aglina)
sprovvisti di denti solcati per l'inoculazione del veleno. = lat. scient
volgar., 6-3: l'aglio del mese di novembre ottimamente si pianta in
d'aglio secco gli arrivava a metà del corpetto. pea, 7-622: olive sotto
bollivano in pentola nei loro focolari affumicati e del soave profumo dell'aglio che, a
silone, 5-26: sulla cappa larghissima del camino erano sospese rosse file di peperoni,
che prendi sbaglio, e che alla fin del conto la ti saprà poi d'aglio
: l'abate moneti botanofilo, agnato del famoso p. moneti, autore della
. morelli, 99: appresso, esce del mugello gran quantità di formaggio e molto
bevendo il lupo dalla parte di sopra del fiume, venne l'agnello per sua
: cioè se non son vecchie, né del tutto agnelle: imperocché l'agnelle per
non ha in odio la vita e figura del lupo: ma la distruzione di sé
2-80: come l'agnello al collo del pastore / vorrei aver portata questa vita.
3-59: con quale [con l'aiuto del signore], è leggero molto vincer
: la crudeltà che fuor mi serra / del bello ovile ov'io dormi'agnello,
come l'agnello quando è nelle mani del tonditore. idem, vii-67: e io
.. i quella lupa crudel, che del mio core, / qual d'agnello
lupo è lupo con la ferocia crudele del suo istinto carnivoro, e l'agnello
stacca dall'armento è considerato nemico al par del lupo, diventa per necessità simile al
sodalizio eletto a la gran cena / del benedetto agnello, il qual vi ciba /
, ecco quello che toglie li peccati del mondo ». idem, x-
gli angioli vinsero el lucifaro per li meriti del sangue dello agnello, cioè di iesu
. fagiuoli, 1-2-127: v'ha del castrato ch'è nonno, della vitella
agnizione è de le cose inanimate o del fatto o de le persone: de le
altra de le persone. l'agnizione del fatto è più propria de gli oratori
parte [della commedia] è lo scioglimento del nodo, il quale si farà come
pasce. marino, 375: già del piacer commune / la vitella dal toro /
pepe (per cui è detto albero del pepe o pepe dei monaci).
: nell'acquastrino prendi le ramelle / del salcio d'acqua detto lagnocasto. d'
, i-3-284: dove s'introduce l'ombra del trascendente, si fa il buio;
ultime, alla realtà profonda, all'essenza del mondo, ai « supremi » principi
sottotenenti brevettati. = adattamento del saluto di giovanni il battista a gesù
i-92: poi dirai col sartore / del trar ad ago e lavorar d'intagli
e non le lasci ignorare l'arte del cuoco e la bella disposizione della tavola.
al bisogno le brache e le maniche del giubbone. pascoli, 62: il bimbo
ogni volta, dell'ago sui lini del corredo. sbarbaro, 1-162: poteva con
ago in mano: di persona inesperta del cucito. s. bernardino da siena
mi die'dimandando per la cruna / del mio disio »; ciò è dimandare
ciglia non monta un ago. scala del paradiso, 271: quegli che ama
: più grigi, quasi argentei, del deodàra: più oscuri, quasi neri,
sé traendo la coda maligna, / trasse del fondo, e gissen vago vago.
metallica, collegata al punto di mezzo del giogo, che appare in posizione verticale
appiccato il braccio della stadera. g. del papa [gherardini]: in una
: [i trapezisti] dagli opposti poli del circo si attiravano come saette. o
lunghe ciglia, marcavano le minime oscillazioni del ritmo. -negli orologi a sole
. la sardina, l'ago primo del rondelezio, l'ago d'aristotile,
ago d'aristotile, ovvero ago secondo del medesimo rondelezio. 10. medie
fanzini, i-46: mise un poco del liquore nella siringa, vi adattò l'
cuoio / più di costor all'ago del cerusico. c. e. gadda,
di ghiaccio, avven tagliati nella direzione del vento. 12. tecn.
tutto il traino e il fragore battuto del direttissimo, iterato iterato a ogni assale
agone, combatteo così valorosamente come toste del suo compagno. = lat.
man giare il pane e del masticare e prendere il cibo.
persisteva ad agognare l'amore nelle forme del godimento, invece di rassegnarsi a gustarlo
invece di rassegnarsi a gustarlo nelle forme del patimento. papini, 27-273: un
.. tratti / s'erano fuor del marziale agone. tasso, 3-32:
di morte, / e i gran giochi del caso e de la sorte. idem
che gli parea non so che cosa del paradiso. baretti, 11-68: al mio
... dovrei vincere la ripugnanza del mio animo, della mia coscienza,
. palazzeschi, 222: l'ombra del mio castello / nella terribile agonia.
fine: di un sentimento, della luce del giorno o di una lampada, del
del giorno o di una lampada, del rigoglio della natura, all'ap- pressarsi
, iv- 1-226: pel soffio costante del greco nella nuova luna, un'agonia
ed accecanti / danzavano le foglie morte / del sole in agonia, / e danzava
è maggior pena questa agonia o afflizione del cuore, di stare sospeso,
e divino spettacolo che è l'agonia del pudore dilaniato dalla passione soverchiatrice. ungaretti
tempo dura, quanto dura quello rincerconimento del sangue. varchi, iv-139: e
muscoli agonisti: che producono un movimento del corpo contraendosi (in opposizione ai muscoli
o batta glieresco. leonardo del riccio, 2-336: si legge in alcune
gli si formò nello spirito l'imagine del padre agonizzante: stramazzava come fulminato,
. giordani, ii-153: la ringrazio del nobile amore che porta ai buoni studi (
coi capelli irti di terrore, molli del sudore di un'angoscia più terribile di
sola finestra era illuminata, la finestra del cristiano che agonizzava aspettando l'olio santo
, 30-28: era l'ultima vestale del vitino da vespa, l'ultimo fantasma galante
/ nel lago d'olio di noce del bicchiere. fracchia, 533: al lume
bicchiere. fracchia, 533: al lume del moccolo che agonizzava dietro i suoi vetri
: perciò 'morire nella lotta finale del martirio '. ago no tòta,
processi irritativi o coagula zione del sangue, mediante l'introduzione di aghi
fa entrare in una qualche parte del corpo. è in uso specialmente nel giappone
d'annunzio, iii-2-318: quel corsiero / del colore di ciano? / l'
o due punti s'erano scuciti nelle crespe del mio collarino -la gentile fille-de-chambre trasse,
àgora, forma ant. e dial. del plur. di ago. agorèta,
= deriv. da agosto1 sul modello del fr. aoùtement (da aout 4
agostano, agg. d'agosto, proprio del mese d'agosto. papini
ora la lussuria rattenuta e l'amore del fasto in quella vita agostana. slataper,
estate soffiava l'aria calda e profumata del fieno agostano ch'essiccava sul prato.
dell'imperatore, secondo la cit. del villani); cfr. gostaro.
= deriv. da agosto1 (sul modello del fr. aouté, part. passato
. agostiniano, agg. proprio del pensiero di s. agostino;
da molte altre comunità. alla pratica del culto liturgico solenne associa l'esercizio del
del culto liturgico solenne associa l'esercizio del ministero pastorale e lo studio delle dottrine
negri, 2-787: il padre priore del convento, che m'è di guida
sparse nel mondo e unite nella venerazione del sepolcro. 3. sm.
fondamentali (con particolare interesse al problema del peccato originale, della predestinazione, della
gli stampatori sweinheim e pannartz nell'edizione del de civitate dei di s. agostino
i loro alberi facevano belli. scala del paradiso, 9: il sommo calore del
del paradiso, 9: il sommo calore del mezzo dì,...
forse qualcuno dir dov'è l'ebbrezza solare del mese di agosto? campana, 259
(un tempo, il primo giorno del mese, ora il quindici).
augustus 4 agosto ', il sesto mese del calen dario romano (perciò
agra, sf. siero acido del latte, impiegato per la preparazione della
i nostri per studio d'avere il giglio del trombettino, perché il segno non venisse
disturbo psichico consistente nell'alterare la sintassi del discorso (per amnesia, per eccentricità
gravissima, fino alla scomparsa dei granulociti del sangue: dipende da lesione del midollo
granulociti del sangue: dipende da lesione del midollo osseo. = comp.
agraria: redistribuzione della terra e riordinamento del regime fondiario (in base a leggi
a portomaggiore, capitale degli scioperi agrari del ferrarese. idem, iv-13: gli agrari
gli agrari, nome dato ai partigiani del partito prussiano protezionista della produzione del suolo
del partito prussiano protezionista della produzione del suolo. partito conservatore, militarista, feudale
, la quale, sotto il pretesto del sollievo dei poveri, abbandonava ad alcuni
, e il calessino / pari al carro del sol fiammante e bello. arila,
uso finirà con l'accettare agrimani. del resto la voce non è recente,
. quindi, per estensione, ornamento del vestire. in ital., guarnizione,
con le ninfe quelli luoghi. scala del paradiso, 227: l'agreste lattughe sono
: l'agreste lattughe sono la violenza del digiuno, la fatica e 'l dolore e
: della selva gli dei tutti e del monte / furo invitati, e ogni
ingannevole viso li rozzi costumi, ritenne del padre in ogni cosa materiale ed agreste
: taglierai via tutto 'l picciuolo del legno con le forbici e tutti gli
ii-710: e il latte agresto piacemi del fico / primaticcio che nérica nel giugno.
in esse il rasparello, / nell'uva del padron farvi l'agresto,..
e 'l seme rosso oscuro. truovasene del nero e del bianco; seminasi di
seme rosso oscuro. truovasene del nero e del bianco; seminasi di primavera, et
, 2-14: e avvegnaché l'agrezza del sale sia rotta nell'umido acqueo,
nell'umido acqueo, impertanto col caldo del sole si converte in agrezza e amaritudine
d'un fiume, a la riva del quale era un agricola che con l'altrui
, vèr quella sacra edicola; / che del bel colle e del sorgente pastino /
; / che del bel colle e del sorgente pastino / lui solo è il sacerdote
che il buono agricola conosca la qualità del luogo, per seminarvi dentro cose idonee
in cui l'agricoltura è principale fonte del reddito. tommaseo-rigutini, 839:
tommaseo-rigutini, 839: sull'esempio del francese agricole, adiettivo, dicesi anche
, della immobilità alla velocità, e del piccolo patriarcato agricolo alla anonima enormità industriale
seminare d'ottimi grani l'arena sterile del mare. caro, 8-13: spogliar d'
: per le valli, ove suona / del faticoso agricoltore il canto. cattaneo,
cereali, che esauriscono le facoltà nutritive del suolo, senza alternarli con radiche od
, non ultima quella di darsi pensiero del raccolto. alvaro, 3-72: aspettavano come
formica. battista, iii-395: le fatiche del bue agricoltore / copulando a le sue
e arte; imperò che dal principio del genesi vediamo che la prima operazione che
collo strapparle i coltivatori, e collo spogliarla del prodotto delle sue fatiche. tenca,
fatiche. tenca, 1-72: l'amico del contadino supplisce veramente a una lacuna,
capitali e dal lavoro impiegati nella coltivazione del suolo. idem, i-63: su tutte
è eminentemente moralizzatrice, religiosa, maestra del risparmio, della previdenza, di tutte
., fa i frutti somiglianti a quelli del pugnitopo. targioni tozzetti, 12-6-276:
natale spargendo sugli agrifogli e sugli allori del presepio un po'di farina. civinini,
... fondata sull'indole stessa del lavoro che fa l'agrimensore, il
-òris * misuratore '(è un calco del gr. yeco- liéxptk).
acido, acre, pungente (come quello del limone o della frutta acerba)
della valle, i-334: [il frutto del lui] di sapore è agro e
sé, e nulla per tutto 'l rimanente del grappolo: così al medesimo tempo il
agro, non acido, sebbene anche quello del limone sia un acido; ma coll'
raunansi quelli, che erano in crudele odio del tiranno overo che n'avevano agra paura
boccaccio, iv-122: colui che fu del nostro peccato cagione, di quello è stato
. ottimo, ii-145: a similitudine del magistero di questa porta, introduce l'
. figur. che ha il colore del limone (verdegiallo). viani,
). cellini, 538: quelli del settentrione sono una sorte di rubini di
colore più crudo e più agro che quelli del ponente. 7. ant
agro2, sm. sapore agro; succo del limone. soderini, ii-102:
è un poco più pigro dell'aceto e del vino. b. croce [basile
, occuparono il primo ciglione delle alture del carso. tombari, 2-55: un
. d'annunzio, ii-191: e del laziale deserto / mi sovvenne, del
e del laziale deserto / mi sovvenne, del l'agro / cavalcato dagli
sf. scienza che studia i caratteri del suolo in rapporto con la vegetazione (mediante
. agronometrìa, sf. studio del potere produttivo dei terreni. =
agronomìa, sf. scienza della coltivazione del suolo (insegna organicamente le norme per
un augello tutto bianco, assai maggiore del cigno, che noi chiamiamo agrotto.
acciò che più lungo fosse il diletto del gusto. = deriv. da gru
, chinotto, pompeimo, limetta) del genere citrus, della famiglia rutacee: alberi
sottintenda limone, cioè limone che partecipi del cedro. casti, ii-1-7: sul giardino
uguale, uniforme. soff redi del grazia, 13: assetatamente aguale e chiaro
nel campo col- l'aratolo. scala del paradiso, 83: già mai non senti'
ago. negri 2-837: la donna del popolo agucchiante alla finestra appare come un'
, quando il discorso cadeva sui parenti del marito si animava. =
barberino, n7: erano l'arme del re carlo le più adorne arme del mondo
del re carlo le più adorne arme del mondo, e in su la sopravesta
principali erano tre, de'quali quello del mezo era il più degno di tutti
acus * ago ': nel significato del n. 4 attraverso il provenz. agulha
cui pelle mostra / da qual parte del ciel spirano i venti? -i nocciuoli,
vi stavano ad agugliare attendendo la discesa del giorno. = deriv. da
, e più modernamente i * maschi del timone ', sono forti cardini di ferro
e si chiama rosetta, o femminella del timone. 2. grosso ago
.. son due, cioè la leggerezza del mobile e la vicinità al termine di
di mantenere od agu- mentar la grazia del suo signore, eccoti l'animo del signor
grazia del suo signore, eccoti l'animo del signor cangiato e ad un altro rivolto
-dàll'agoro / ch'i'faccia, fuor del su'corpo dimoro, / a questi
con dolente laccio caricherete le triste travi del nostro palagio, con peggiore agurio che
peggiore agurio che aragne non fece quelle del suo. idem, iv-33: le
da che spirito pinte fuori, furono del futuro e agurio e verissime annunziatrici,
dell'aguto colla cera alla bocca del martello, e percuoti forte, e serà
un vivo lauro / tutto sicuro dal furor del cielo,... / e v'
al malmantile, 328: aguzzare le macine del mulino vuol dire metterla in taglio,
similitudine è tratta dall'aguzzar la macine del mulino; il che si fa fare
arrota l'armi, aguzza l'ira / del curvo rostro e de'pungenti artigli.
. magalotti, i-664: l'estremo del male,... voi altri non
: il terrore della contumacia e del lazzaretto aguzzava tutti gl'in- gegni.
in esso [nell'uomo] la curiosità del trovarla [la cagione], come
riversi orli vermigli / delle pàlpebre gli occhi del piloto / s'aguzzavano sotto i sopraccigli
: e messer carlo dopo la sposizione del suo aguzzétta, di sua bocca accettò
vescovo di silcestri, ch'era aguzzétta del detto messer ugo, e tagliargli la testa
ovunque il gira / si stende fuor del circolo visivo. redi, 16-iii-164:
di sua minaccia taglia, / il dente del gigante al sol risplende. verga,
aguzzo che traspare / fra i castagni del clivio. d'annunzio, iv-1-861: quel
una testolina aguzza che gode al fresco del nord. negri, 2-756: gatti
. leonardo, 1-168: vederesti le squadre del soccorso stare pien di speranza e sospetto
un sipario, e sporgeva la punta del cappellino era un: « ah!
espressione più intensa; oppure come onomatopea del riso, in genere con ironia e
a quella pioggia refrigerante dopo il terrore del bombardamento. idem, i-637: si
, e ahi me, -aveva la passione del canto e studiava canto.
di lungi dalla villa per l'agevolezza del portare..., e sia,
del- l'auretta ed alle scosse / del vagliator sussulta della bruna / fava e
vagliator sussulta della bruna / fava e del cece l'arido legume. manzoni, 889
/ bianche s'esala il buon odor del fieno. d'annunzio, ii-584: di
2-111: l'aia era fuori del paese, in un luogo elevato, nuda
vederla che si arrampicava sul pendio del poggio, verso l'aia sulla
aiace tinto / di vivace vermiglio? / del ligustro o del giglio? /
vermiglio? / del ligustro o del giglio? / dirò d'adon dipinto?
? / dirò d'adon dipinto? / del fregiato giacinto? idem, 6-132:
« perché nacque [il giacinto] del sangue d'aiace, perocché egli ha in
idem, 1032: e li aierini, del color dell'aria, / frullano via
vengono escluse da un luogo determinato del testicolo, né da un'aietta, o
da un'aietta, o loculetto particolar del medesimo, ma ora dell'uno, ora
ricche infiorescenze rosse (detta volgarmente albero del paradiso): il suo legno serve
origine malese che significa 'albero del cielo '. ailuro, sm
* era a scherno e parodia del linguaggio marchigiano. ainino, agg
in ogni altro luogo aiolato e inghiaiato del giardino alla madre piaceva di sostare.
gli tornano spesso nel ricordo le parole del dialetto natio; vi si aggrappa per intere
si distingue per il color fulvo del dorso, del collo e della coda;
il color fulvo del dorso, del collo e della coda; l'
a volo / mestamente l'airone cenerino / del delta su da fil dell'acquitrino.
... e sopra la calotta del capo hanno uno scocchetto da frati zoccolanti,
tedesco haigir), forse per tramite del fr. ant. hairon, docum.
ardea (si veda la cit. del tesoro volgar. e quelle di d'annunzio
/ e portata a gran corso / del ferrugineo carro, / non sa se non
saba, 321: col rimorso / del cuore umano, / guardavo invano / chiedermi
alto / ritrarmi accortamente da lo strazio / del quale oggi vorrebbe, e non pò
è nel core, / a pena del parlar di lor s'aita. petrarca,
. il nome è dovuto alla apparente assenza del giogo o labbro superiore della corolla.
verga, 1-364: le aiuole verdi del giardino, grandi come tappeti da biliardo.
della terra, la quale in comparazione del cielo è cosa minima, la chiamò aiuola
disponimento e aiutaménto all'operazione della vita del calore naturale. = deriv.
agostino volgar., 1-9-65: fatti prevaricatori del comandamento, allora rifuggono all'aiutante grazia
segneri, iv-614: diversa cosa è valersi del cappellano come di uno aiutante; diversa
alla maniera delle favole, le parabole del vangelo. -milit. aiutante di
di campo: ufficiale addetto alla persona del sovrano o di un generale per coadiuvarlo
maggiore: ufficiale con funzione di segretario del comandante. a ogni comando di reggimento
carducci, 111-17-183: aiutante di campo del principe maresciallo di soubise e poi tenente
fregata, il quale è a disposizione del maggior generale di marina. panzini,
sue cannonate, saltava come il garzone del lattaio se schiva il furgone, o se
di camera: nel personale al seguito del pontefice e degli alti prelati, l'addetto
dall'altra parte l'aiutante di camera del cardinale. -aiutante di studio:
. boccaccio, i-310: l'aiuto del savio non può fallire. quello del forte
aiuto del savio non può fallire. quello del forte vien meno con l'aiutante,
, per ciò che ella, sì come del suo amore disperata, aveva eletto di
i-325: il poeta deve essere istromento del legislatore ed aiutarlo a drizzare il mondo
il mondo a ben vivere mediante il diletto del sacro poema. baretti, i-137:
la virtù de'soldati con la prudenzia del capitano. 2. accrescere, intensificare
: niuno rumore o di lui o del circustante popolo ti sgomenti, ma senza alcuna
cose trovate da altrui, tosto puote mancare del suo proprio. dante, vita nuova
5-8: ma se una piccola particella del cedemo per via di medicina se ne
, / da quel centauro in mezzo del gran fiume. / non toccò fondo,
modo, che mi restano molte ore del giorno da impiegar nelle lettere. campanella,
come è fazionata, e alla parte del cielo in che ella stae. varchi,
, i-114: non mi potendo aiutare del braccio sinistro, non sarebbe stato possibile
, 732: grande in ciel l'ora del periglio passa, / batte con l'
compagni, 1-12: sempre erano stati aiutatori del popolo. bartolomeo da s. c
: colui eleggi tu per aiutatore, del quale tu più ti maravigli vedendolo operare
di firenze mentre fummo favorevoli e aiutatori del detto suo legato. passavanti, 47
iddio esaudisca lo mio desiderio. scala del paradiso, 29: desiderano e
buon tito, con l'aiuto / del sommo rege, vendicò le fora /
2-8 (225): la sanità del vostro figliuolo non è nello aiuto de'medici
180: colui che rifiuta l'aiuto del suo paese, è degna cosa ch'egli
il ferro crudo / sovra il diamante del celeste scudo. galileo, 465: non
e frasi opportunamente scelte da toscani periti del parlare nativo non illustre e non plebeo
: somma di denaro versata in più del pattuito. v. martelli, 2-66
molto aiuto, quando sentirono la nobiltà del principio del tempio. 8.
, quando sentirono la nobiltà del principio del tempio. 8. esci.
dell'opera propria, non ricorre all'aiutorio del suo creatore. ottimo, iii-8-97:
, acciocché alcun movimento la fragile età del sermento procedente non ispezzi. idem,
ispezzi. idem, 5-42: le foglie del frassino sono utili contra 'l veleno,
sommo aiutorio contra i serpenti. scala del paradiso, 249: a noi è buono
l'altro... si partirono del campo. poliziano, st., 1-112
si sentiva ancora il rumore monotono della macina del grano e la voce esile..
: era un grande aizzatore e provocatore del popolo. b. davanzati, ii-29:
foscolo, v-145: la mogliera del notaio, sì come colei che era
; negli insetti le ali sono espansioni del tegumento collegate alla regione dorsale dei due
alla regione dorsale dei due ultimi anelli del torace; nei chi- rotteri o pipistrelli
spersa per sopra al nero, nel restante del corpo e schiena, certa macchia minuta
batte, / qual procellosa l'ala del condore / su l'alte selve intatte?
pascoli, 141: e io direi del sonno delle larve / che sognano ali
, ii-574: s'attardan quasi immemori del nido, / e sul margine dove
e postelesi alle loro spalle volarono fuori del detto laberinto. fioretti, xxi-950 (26
le verghe dell'avellano con l'omento secco del bue con le penne maestre degli uccelli
l'ale snelle e con le piume / del gran disio. idem, purg.,
l'ali, / poco m'avanza del conforto usato. idem, 71-12: e
dio quell'ale / co le quai del mortale / career nostro intelletto al ciel
ch'han ivi il suo tesoro. scala del paradiso, 451: la fede è
: la altra ala, il desiderio del bene, per il quale la nostra
aria i più ventosi campi, / ma del ciel gli stellanti ed aurei chiostri.
, iii-263: superar con l'ali del pensiero. c. dati, i-384:
: tutte no, ma le molte ore del giorno, / star solo io bramo
vi stese / sgombrò primo le vie del firmamento. manzoni, 26: con l'
: lungi, lungi, su l'ali del canto / di qui lungi recare io
. idem, 648: correva l'onda del po regale, / l'onda del
del po regale, / l'onda del nitido mincio correa: / apriva l'anima
di canto. idem, iv-2-685: se del meglio di me io potessi un giorno
l'appiglio delle foglie mosse / già del tripudio d'esser ali; e al
-le ali della notte, le ali del sonno: e vi si accompagna un
accompagna un sentimento di abbandono. -vaia del tempo; vaia della morte; vaia della
intanto, e sotto l'ali / ricopriva del cielo i campi immensi. foscolo
tant'ala di secolo lambe, / e del solenne tempio la solitaria cima.
1-321: e subito si trovò nell'ala del profumo di lei, un profumo noto
o ricovrarsi sotto le grandi ale / del perdono d'iddio. leopardi, 2-2:
il tronco subclavio, uscito della cavità del torace, propriamente assillare s'appella, perché
in alto mare. 8. ala del cappello, ala del mantello, ecc:
8. ala del cappello, ala del mantello, ecc: tesa, falda
castelli, i-238: allora interponendo l'ala del mio cappello tra l'occhio di monsignore
la luna, copersi affatto la veduta del monte aventino, in modo però che
comparire sopra l'estremo dell'ala del cappello. d'annunzio, iv-1-603: gli
: vedo ondeggiar nell'ombra le ali candide del soggólo delle monache. panzini, i-141
scolari si toccarono a pena l'ala del cappello, gli altri non si mossero né
nel viso a metà nascosto dall'ala del cappello trapunto di tante pagliuzze d'oro
far schermo al lume con l'ala del mantello. idem, 1035: grandi cappelli
poi torna in ombra sotto l'ala del cappello calata sugli occhi. 9.
ma rispetto all'edificio), a completamento del corpo centrale. m.
, 2-5-31: alzava queste ali [del palazzo] fino al ballatoio delle seconde
vicina a me, ch'era un'ala del patriarcato, abitava una buona famiglia.
nessuno ha più visto nulla dacché quest'ala del castello non è stata più abitata.
cecchi, 1-159: scavi recenti nel sottosuolo del castello avevano portato in luce certe ali
, 9-48: uscito il podestà fuor del palazzo / par che ci s'awicini:
ci avrebbero fatto ala ai due lati del sentiero col cappellaccio in mano, e
della * patria *, la direzione del partito liberale di cui noi eravamo l'ala
estremità, punta della vela; estremità del timone. 15. meccan. pala
come la chiamano, gira coll'andar del fiume reale, e la sua lenta cadenza
all'arrivo delle quali, avendo quei del re con artificiosa prestezza fatto ala d'
sul po per minacciare l'ala diritta del nemico. viani, 14-414: l'ala
14-414: l'ala destra dei soldati del governo provvisorio aveva occupato viareggio. 17
non mi giunse, e salva uscii del bosco. idem, 3-3: ali ha
ed ali al piede, / né del suo ratto andar però s'accorge. nievo
, / erra sempre a la sorte del suo tenero volo? marotta, 6-131
'punto di articolazione dell'ala o del braccio ', cioè * ascella ')
, 12- 12-22: ricevuto sull'angolo del pubblico palazzo dal vecchio governatore con gli
di fronte tra il duplice azzurro ombrato del mare e del monte. alabastrerìa,
il duplice azzurro ombrato del mare e del monte. alabastrerìa, sf. raccolta
dossi, 528: ai due lati del caminetto malsagomato del salottino, carico della
: ai due lati del caminetto malsagomato del salottino, carico della più goffa alabastreria e
de'capelli si spartiva a incorniciare la grazia del pallido viso alabastrino. borgese, 2-71
plinio, 37-54 (v. cit. del domenichi) e 36-12: « hunc
non lontano da tebe d'egitto, del quale facean gli antichi vasi per gli
iv-1-824: vedeva con i terribili occhi del desiderio la donna disvilupparsi dall'accappatoio già
su cui è passata la mano giallina del tempo: un color di cera,
colonna pura / che reggea l'edificio del bel volto, / celiar fatto di
seno. canale, iii-423: gli alabastri del fronte, e delle rose / del
del fronte, e delle rose / del volto l'ostro vago. pascoli, 1050
un volto d'alabastro sul cielo verdognolo del crepuscolo tiepido. idem, ii-656: e
piedi di iesù, e con li capelli del capo suo asciugavali, e con la
[gesù] era a tavola in casa del fariseo, recò uno alabastro d'unguento
dai genii alacri del fuoco quello che nel crepuscolo era parso
si tingeva all'orizzonte delle prime fiamme del giorno. panzini, ii-34: in quelle
ma certo in questo tempo gli operai del corpo, i lavoratori della vita, avevano
si sforzi a prendersi dell'occupazione e del divertimento il più che può: e tra
, i-38: sia la severità sua [del re] mescolata di clemenza;
, che per lo più dipendono dalla cera del lor con- dottiere. [sostituito da
navigazione, 8-15: regola [l'ispettorato del porto] con propria ordinanza..
sue carni sono più pregiate di quelle del tonno. = lat. scient
di scorta un reggimento di mille guardie del corpo, le cui uniformi erano così
corrente marina, o per la violenza del vento). -anche imbardata e lambardata
: la sua conformazione sta tra quella del mastino e del levriere (ed è chiamato
conformazione sta tra quella del mastino e del levriere (ed è chiamato impropriamente danese
voi mastini miei pronti e leggieri, / del mio pregiato ovil campion sovrani, /
. pala di una ruota idraulica (del mulino). padula, 496:
di pietra) per reggere la legna del camino (e anche lo spiedo per
con tre noccioli. cresce nel bacino del mediterraneo, raggiungendo l'altezza di 2
putti alati da vecchio ridotto di teatro del secondo impero. -sm. gli alati
a quanti alati / godon l'erbe del par, l'aere ed i laghi /
30-67: tu vi senti lo spirito del mattino fresco e giovine, il suo
ali sono di smalto diverso da quello del corpo. si dice anche dei fulmini
. alba1, sf. il sorgere del giorno; la prima luce del mattino
sorgere del giorno; la prima luce del mattino; lo schiarirsi del cielo prima
prima luce del mattino; lo schiarirsi del cielo prima dell'aurora (anche personificazione
ch'è vie più chiara che l'alba del giorno. petrarca, 22-7: comincia
l'alba in tanto sorgea, nunzia del sole, / e 'l ciel cangiava in
e bella / come a l'uscir del memorabil giorno. / l'alba lieta rideva
parea ch'ella / tutti i raggi del sole avesse intorno. rovetti, iii-221
cadevano oramai le ore piccole nella coppa del tempo, ed improvviso lo sorprese la luce
. frocchia, 386: la corrente grigia del fiume si illuminava di trasparenze rosee nel
: alba de'tafani si dice quell'ora del giorno che il sole è nel suo
innamorata, lucide, umide caverne all'alba del mondo e della vita.
g. villani, 11-6: trassono del castello il legato e sua gente e arnesi
infetto d'albagia, aborrisce gl'insegnamenti del suo ordine. baretti, ii-36: se
. cumulo di sabbia presso la riva del mare; duna. = etimo sconosciuto
. albale, agg. letter. del colore dell'alba; biancheggiante, albeggiante
., e i suoi sermenti per forza del peso giù non si piegano, tanta
non si piegano, tanta è la durezza del suo legno, e le sue granella