infermo è eloquente, parla degli effetti del jodone, del joduro e della elastina
eloquente, parla degli effetti del jodone, del joduro e della elastina.
forse in grazia di quella data elasticità del fil di ferro si ottennero tante volte
snervata nel suo elatere, e spogliata del suo balsamico e principio vitale. panzini
elateridae (linneo), dal nome del genere elatere (v. elatere3).
sostanza medicinale contenuta nel succo dei frutti del cocomero asinino, dotata di forte
medicinale, estratta dal succo dei frutti del cocomero asinino (ed è dotata di
fa medicina chiamata elaterio cavando il sugo del seme. bandéllo, ii-885: indi pulegio
ii-22: lo elaterio è il sugo cavato del frutto del cocomero asinino, pianta notissima
elaterio è il sugo cavato del frutto del cocomero asinino, pianta notissima. e1 migliore
poi 'purgativo'; ma già come designazione del 'cocomero 'selvaggio o asinino (in
lat. scient. elalinaceae, dal nome del genere elatina (v.)
ladro verrà, cioè se la dazione del cuore nascerà dentro, o vero l'appetito
, 467: non sta bene nel tabernacolo del signore, e umile presepio, significare
. chi tira l'alzaia; facchino del porto. salvini, v-3-4-7:
lat. scient. elaeagnaceae, dal nome del genere elaeagnus (v. eleagno)
al solo pensiero razionale e la condanna del mondo sensibile come apparenza.
bellini, ii-135: e chiamare il suon del bucchero, / o barrito o barrire
coi loro ciuffi scarmigliati, alberi inospitali del deserto. elefantéssa, v. elefante
pareva gli si fosse attaccata alla radice del naso la caruncola carnosa e focosa di un
medie. importante ipertrofia della cute e del cellulare sotto- cutaneo, localizzata a certe
sotto- cutaneo, localizzata a certe regioni del corpo che sono, in ordine di
di azione realizzatrice per l'elefantiasi burocratica del suo ordinamento. piovene, 5-182:
], 185: giova [la pelle del riccio] a gli idropici, et
animo in saziar l'inex- plebile aviditate del suo elefantino corpo e pascer l'ingluvie
ho ragione. dire che è più imbecille del ministro de sanctis! 3
le sopracciglia le si riunivano alla radice del naso camuso folte; cosicché ella pareva
ideale, è dovuto appunto all'abitudine del carico portato sulla testa, senza il
polledero elegante, che sul monte / del vicino elicona ebbe ardimento / cavar col piè
carducci, ii-1-138: la mano coperta del guanto elegantissimo correva al cappello di parigi
bel giovanotto, era circondata dagli eleganti del circolo, adulata, corteggiata, portata in
quella città, lo rividi in piazza del duomo, ormai un giovanotto, in compagnia
grande scalone floreale di marmo bianco, del principio del secolo. pavese, 6-255:
floreale di marmo bianco, del principio del secolo. pavese, 6-255: ci sedemmo
montano, 374: nei primi anni del secolo i luoghi di cura, di bagnatura
si cara, e quella prontezza e dolcezza del parlare allegro, arguto, onesto ed
non è più il mago, precursore del cristianesimo, e neppure il savio « che
primo chiostro, la vera e l'architrave del pozzo erano di bella ed elegante architettura
tiene alla larga; non l'eleganza del ricco, ma del signore.
non l'eleganza del ricco, ma del signore. 4. acuto,
b. croce, i-1-178: la ricerca del significato e del contenuto scientifico della parola
i-1-178: la ricerca del significato e del contenuto scientifico della parola 'bello 'non
cioè non a tutti evidente, non del tutto paradossale, ma nel sì e
con un altro avvocato, con uno del mestiere, la questione di boschino sarebbe
, mi maravigliai più quando lessi una del bernardi circa il mio venire a i
circa il mio venire a i servigi del papa, che non si sarieno maravigliati
p. verri, i-319: le qualità del nostro animo sfacciatamente nude spiacciono; velate
scrive e parla elegantemente la lingua appunto del giure. -con sfumatura negativa,
... con degli esperimenti di coltivazione del baco da seta, più elegantemente filugello
. lo adorava, nonostante gli scatti del suo indomito temperamento, perché sentiva in lui
grazia, scioltezza, composta naturalezza (del gesto, del portamento).
, composta naturalezza (del gesto, del portamento). aretino,
dipingere con simmetria, espresse la venustà del viso, l'eleganza de'capelli. borsa
710: la natura benefica, innamorata quasi del clima dolce e ridente [della grecia
armonia dei periodi e soprattutto dalla scelta del lessico, dotto e letterariamente elevato (
adunque necessariamente essere assai più la eleganza del dire, che non la sublimità e
, che non la sublimità e forza del pensare. foscolo, xvi-148: chi
, e il raziocinio, ed il gusto del bembo e del trissino potranno mai vincere
, ed il gusto del bembo e del trissino potranno mai vincere il gelo, il
quella scuola che, dietro le peste del manzoni, ha gittato via dalla prosa
prontezza dell'ingegno, all'abilità tecnica del poeta che ci tocca, ma meraviglia
, 2-63: le più saporite eleganze del toscano moderno non sono forse sgrammaticature continue
, i-41: ben che le chiese abbiano del ricco e del sontuoso, vi si
ben che le chiese abbiano del ricco e del sontuoso, vi si ammira più tosto
i-18: le manifatture per i bisogni del popolo sono... le più
più importanti per ritenere la maggior somma del denaro; ma di più sono le
della 'febbre dell'oro '; né del * circo 'la scarna eleganza alla
. gadda, 2-44: l'eleganza del tiburio e della cupola sovrasta il paradiso
con certi igniculi vivaculi spirantino l'eleganzia del suo ingegno. = voce dotta
deriv. da eleggere, col suff. del gerundivo lat. eleggènte (part
riferito alla volontà divina, alla potenza del fato, alle leggi della natura)
careri, 2- i-15: sul far del giorno mi posi in cammino, ed elessi
d'essere cicala, per vivere della rugiada del cielo ». parini, v-91:
cielo ». parini, v-91: del regnante velen spontaneo elegge / quel ch'
che tu 'l credei maggiormente, gl'iddiei del fiume stigio ne siano testimoni.
meglio sapere o eli- gere la verità del senso suo. guicciardini, ix-256: ed
e ad una voce lei per reina del primo giorno elessero. statuto dell'arte dei
leopardi, 190: alle some / del regno sostener nessuno eletto / avea morendo
un consiglio ti dà iddio per bocca del profeta: or quale ti sembra eligibile
arte dell'agricoltore e dello edificatore e del fabbro, che non sono la pittura o
più esattamente le qualità e l'educazione del cittadino eligibile, affidandone a'censori
barga, non resultava inscritto nelle liste elettorali del comune. risultò inoltre che la eleggibilità
e delle rie, con eleggi- mento del bene e fuggimento del male.
con eleggi- mento del bene e fuggimento del male. = deriv. da
moderna, venuta a mancare la caratteristica del metro (in quanto il distico elegiaco
, 2-194: invece dell'essametro e del pentametro, con ch'essi [greci
rapace e suasivo, che nell'ultimo atto del « tristano » sbocca non tanto in
canto di libera nostalgia, in un'elegia del mare e della vita e della speranza
deceda lungo il settembre l'elegia lenta del lambro. 3. anche in
di fumagalli, e la sublime romanza del « tannhàuser ». 7.
mantenuto i toni più alti dell'affetto e del canto spontaneo di estrazione gnomica ed elegiaca
duole e si sgomenta; ha più gravità del lirico, non è oscuro come la
, v-860 (186-8): non curate del volgo, e lungi a quella /
di voi sia fello! ». sennuccio del bene, ix-54: ella è grande
genti. anguillara, 2-168: figlia del re d'arcadia, che potevi / fra
rai di ragion vive e vere / del rio sospetto l'ombra iniqua e fella
e fello / spesso fa dell'adone e del cupido, / e cerca col focil
cupido, / e cerca col focil del bianco crine / destare amor fra le
). guittone, xiv-62: sì del meo mal mi dol; ma più
diversità di composizione rispetto agli strati del sughero, determina un distacco più facile
, 2-46: pietà vi muova / del duro caso mio spietato e fello! galeazzo
partito e 'l reo / avea provato del mar piano e fello. boiardo, 1-1-65
novella, / poi conosciuto hai ben del mio resposo, / che troppo m'
caratteristiche si mili a quelle del parenchima corticale primario, prodotto nelle
fello- nessa e pessima scalpitò il corpo del suo padre. s. girolamo volgar
volgar., 1-15: l'opera del diritto uomo mena ver vita, e
, i-75: ischigno il quale aveva del fellone / dietro alle spalle andava per
andava per ferire / fuggendo i colpi del grieve troncone, / e severe veggendolo
/ diss'ella -signor mio, se del fellone / ch'uccise il mio fìgliuol
memoria con sentimenti di riconoscenza il padre del suo popolo. tramater [s. v
militare o amministrativa, tradisce gl'interessi del sovrano o della patria. verga, ii-277
professione, e t'ho messo all'onor del mondo!... ribaldo,
vera causa dell'inatteso abbandono da parte del fellone. -con riferimento agli influssi
straparola, 1-4: inteso il fellone animo del padre, e pieno di mal talento
gran pena, che mai consentire al furor del padre, la racconfortò, promettendole aiuto
, nel viso fellone, / ricciuto, del color com'è 'l carbone. foscolo
fellona, che non si può satollare del nostro sangue, il quale hanno due volte
felloneménte, avv. ant. per mezzo del tra dimento, con fellonia
e cerco lungamente, / per darvi punizion del fallo rio / d'aver ucciso sì
avveggendosi però tardi della fellonesca intenzione del mastino. busone da gubbio, 90
come l'uomo dice, e in memoria del fatto ancora è chiamato il luogo la
et empia battaglia, con somma salute del comune di roma, e con morte
proprio signore, grave violazione degli obblighi del vassallo verso il signore, che,
fedeltà, comportava, con la rottura del contratto feudale, la decadenza dal feudo
di parlare della devoluzione e della caducità del feudo, che è una delle pene di
rovere, che lo spogliava per fellonia del feudo d'urbino. nievo, 210:
, 210: dopo il processo criminale del venchieredo s'agitò in foro civile la
le luci discrete e la felpa rossa del mio cova. -per estens.
collo come un capestro. -panno del bigliardo. vittorini, 4-365: [
atroce dentiera di flòk, il cane lupo del marchese. -per simil. barba
, 14-126: contro la felpa verde del poggio, un albero di pesco, così
i passi e il sussurrio delle signorine del paese. -intr. con la
felpa: è documentata prima la forma del participio (v. felpato).
toltolo a me di dosso, / del mio manto felpato / gli cingo il freddo
passo più sordo e più felpato / del filo amaro della linfa / che va su
nasale e lamentosa destando gli echi infuocati del mezzodì, e lentamente, con un rumore
gli strali dell'ira / temprando sull'incudine del petto. panzini, iii-513: come
plur. sport. i giocatori di calcio del bologna. = voce dotta, deriv
in tra'nemici. = calco del fr. ant. a l'anste en
di fibre, in seguito all'azione del calore o dell'umidità o di una
e follatura della lana per la produzione del feltro. = deriv. da
, sm. chi attende alla lavorazione del feltro. = deriv. da feltrare
ancora ovatte, benché la diversa maniera del feltrarle le faccia apparire per altra cosa
si dissala egli mai [l'acqua del mare], né sua natura / dimentica
, tutta impastata di profumi, la fragranza del calam- bucco? vallisneri, iii-6:
[la] grossa e ben feltrata scorza del poyo, o baccello donde sbocciano i
acqua feltrata, e separata dalla terrestreità del sale, in vaso di vetro, et
. varano, 251: incerto ancor se del mar l'onda impura / per sotterranee
carena, 1-325: 'feltratura', l'operazione del feltrare il pelo. tramater [s
tomo a dire, che l'acqua del mare è salata, e che il sale
quel fondamentale principio, afferente l'acqua del mare per feltrazióne non potersi addolcire giammai
di feltro. trattato dell'arte del vetro, 49: serba questa acqua,
a feltro, che ha le caratteristiche del feltro. posi, 66:
ho spremuto quasi che tutto il midollo del mio ingegno attento, per comportene un
. tess. operaio addetto alla lavorazione del feltro. = deriv. da feltro
peli animali o vegetali sotto l'azione del calore e delpumidità (e trova svariati impieghi
il cappello di feltro, perché costava meno del berretto di seta. pascoli, 657
antiche, scuopresi nel rovescio l'impressione del pannolino: gli fu sostituito il feltro
feltro: filtrare. trattato dell'arte del vetro, 153: togli quanto sale vuogli
e lungo tanto che aggiunga nel fondo del vaso dove è la cosa che si dee
, che io cavalcavo) il collare del quale era di dentro, dove serra
, ii-397: me assiso vedi / del notturno caffè fra gli obbliati / seggi,
la prima [arte] è quella del capellaro... dal quale vedrete uscire
filuche e il valore de i marinari del molo picciolo di napoli, non ha da
tornasi di lampedusa, 25: a fianco del ciambellano di servizio, che lo guidava
o circostanze particolari (ed è proprio del gergo goliardico). 4. dimin
impermeabile, di tela o altro materiale, del casotto smontabile posto al centro delle barche
sansovino, 4-149: monta in gondola fuori del felze, e si pone a sedere
.. porfirio ed ermes dalla deretana del felze. bresciani, 1-ii-47: cotestoro entrano
sotto la livrea di certi signorazzi anche del consiglio dei savi. nievo, 3-186:
dottor aliprandi apre lo sportello di poppa del « felze » e lo supplica di remare
i tribunali di associazioni segrete tedesche del l'alto medioevo, composti
fementito. = part. pass, del verbo fementire (composto da fé 4
che ricopriva i fianchi e le coscie del sacerdote durante le cerimonie sacre.
fuori della intenzion sua, o per imperfezion del seme, o per difetto della materia
debole dell'uomo, e la femina del maschio, non ne segue che generalmente
più vita, e sia più infelice del maschio. proverbi toscani, 386: se
: se l'uomo nasce dall'unione del maschio colla femmina, non so come
il coccodrillo femina partorisce l'uova fuor del nilo in quel luogo a punto il quale
quale dee esser termine de l'inondazione del fiume. panzini, iii-389: un
anzi è uno de li bellissimi angeli del cielo ». idem, purg.,
femmina che si fida solo nel lisciare del corpo, non suole essere di costumi molto
poi femmina, quando veniamo al serrar del chiovo. d. bartoli, 2-4-135
detto avere l'ingegno pari alla vastità del romano imperio; ma ebbe cuore da
valoroso, rubò e prese ansiona figliuola del detto re laomedonte, e menollasene in
vivere, / salvo ch'ai tempo del toro e de'gemini. egidio romano volga
alla moglie! era dunque venuta la fine del mondo? sbarbaro, 5-24: esce
onore ne le scarpette, divenne femina del popolo. c. gozzi, i-61:
chiesa contraffacendo gl'inni e i riti del nazianzeno e andava a sedersi nella cattedra
cioè usando parole di diverso genere, come del maschio, della femina o del neutrale
come del maschio, della femina o del neutrale, di che diamo questo esempio
-la femmina ne sa un punto più del diavolo: per indicare la straordinaria astuzia
di vizio. a tutte le ore del giorno, le più sozze femminaccie scendevano
un femmi- nacciolo la maschera della carità del prossimo. = deriv. da femmina
: essi [gli alti fusti d'acacia del mio giardino] godono femmineamente di sentirsi
compagni, 3-38: chiamavansi i cavalieri del filatoio; però che i danari, che
227: la feminella, credula e tenera del padre e vaga de l'amor del
del padre e vaga de l'amor del re, fu contenta. della porta,
io, vii femminella, e propria esca del suo fucile, credessi poter schifar quello
carena, 2-32: 'gangherella', quasi femmina del gan- gherello, è una maglietta dello
per poterla cucire al panno, in corrispondenza del gangherelle, il cui gancetto si introduce
. aretino, 1-57: i gangari del vostro discorso si incastrano con le femminelle
poppa delle imbarcazioni per sostenere gli agugliotti del timone. 7. miccia.
è proprio della donna, che è caratteristico del sesso femminile; che rivela le doti
udiva, / in onta e in biasmo del femineo sesso. tasso, 13-i-436:
e forti, / pugnan le mosche del femineo sesso. comisso, 12-162:
agli assalitori, quasi feminea, ornata del suo fiume d'oro come d'un monile
, st., 1-114: posa giù del lione il fero spoglio / ercole e
ma perché il vero viva nell'armonia del quadro. bartolini, 231: l'avrei
, cioè senza offenderla nella femminea legge del pudore. 3. che ha
impazienti di cominciare. la testa grigia del primo spuntava su da un violoncello..
timida e dogliosa / com'una pur del vii femineo volgo? fed. della valle
figliuola non ebbe animo feminesco. statuto del podestà detta città di firenze, 4-106
, e mi darà della femminetta e del bamboccio. = dimin. di femmina
più malizioso ed il più femminiero uomo del mondo, subito datole d'occhio, le
il danno e doppo il stracio / sovente del suo male altri se rida! giraldi
compiacque a insistere in una minuta descrizione del tipo di bellezza femminile da lui preferita.
tema, quello che uno scrittore di bellezze del cinquecento definiva nella forma dell'anfora.
dea', disse il più gran poeta del mondo: e queste parole compendiano un
; che è tipico della psicologia, del modo d'essere, della sensibilità o
scoprire la sopraccarta di una lettera del poeta, con la sua calligrafia minuta femminile
per certo che quello fare è guastamente del corpo, iscorciamento di vita, corrompimento
tal sorte voglio io che sia lo aspetto del nostro cortegiano, non così molle e
voce e anco ne'modi un poco del feminile. -che ha grazia,
e deserte, avvolte nella vaga nebbia del mattino, non ancora toccate dalle diane
proprio dei caratteri e degli organi propri del sesso femminile. -caratteri sessuali secondari femminili
organismo, egli vide la chiave segreta del mondo biologico. 7. gramm
nel terzo piede dopo la prima breve del dattilo; cesura trocaica. 9.
nel tempo debole o in un frazionamento del tempo forte della battuta, in qualsiasi
forte della battuta, in qualsiasi elemento del discorso musicale (inciso, periodo,
anomalia di con formazione somatica del maschio, quando pre senta
estrinseca che sotto la forma istintiva del sentimento; onde la donna si sente debole
esse non rappresentavano se non una parte del totale della femminilità amante.
dolcezza delle spalle o per lo svolto maestoso del mantelletto, richiama nel cervello l'eterno
per avventura le maniche femminine più corte del dovere, e mettere i fedeli in pericolo
xxxvi-99: la lussuria si è distruggimento del corpo, abbreviamento di vita, corruzione di
. botta, 4-404: il punto del litigio fra i mantovani ed i savoiardi
). sostenitore, seguace, fautore del femminismo. cantoni,
palazzeschi, 7-179: dopo la morte del terzo marito, anziché disporsi per un novello
. che si riferisce, che è proprio del femminismo e dei suoi seguaci; formato
seguaci; formato e frequentato dai sostenitori del femminismo (un'associazione, un congresso
m. -ci). proprio del femminismo, dei femministi; che si ispira
già nella vita e nell'arte dalla passione del divino. 2. intr
minotea, reina delle amazzoni, cioè del regno femminoro, la quale venia a
nievo, 1-378: sul fondo poi del quadro mi par di vedere ancora un
che si riferisce, che è proprio del femore (o, per estens.,
: il più profondo dei quattro capi del quadricipite femorale. -nervo femorale: la
. -nervo femorale: la parte terminale del plesso lombare. * = voce dotta
, in basso prende parte all'articolazione del ginocchio; ha l'estremità superiore formata
con le lettere minute in quella parte del corpo che si domanda femore. baruffaldi,
gamba sinistra [di s. andrea del fiammingo] pare che non leghi bene col
l. bellini, 5-1-164: gli ossi del femore o della coscia che dir vogliamo
sf. chim. derivato azi- nico del fenantrene in forma di cristalli incolori solubili
fenato, sm. chim. sale del fenolo, in cui l'atomo di
, in cui l'atomo di idrogeno del gruppo ossidrilico è sostituito da un metallo
, avendo il governo fissata la grossezza del cerchio delle ruote di trasporto a io
appianano, quasi cilindri, la superficie ineguale del terreno. -per simil. e al
amico erito venne; / ma le tempre del ciel fendenti e dure / li fan
un dragone, / e un fendente menò del suo bastone. pulci, 7-54:
tagliò l'elmo e rasentogli i panni / del braccio manco dalla cima al basso.
, a guisa dell'omerico ulisse e del virgiliano enea, or di taglio,
fesso il ventre a un povero giovane del kentuky, che spazzando davanti la porta del
del kentuky, che spazzando davanti la porta del caffè dove stava per garzone, aveva
d'annunzio, iv-2-546: i moti del mio remo... a quando a
che nell'alta marea alzandosi molto più del solito il fiume, si poteva allora
quali in più luoghi fendendo gli argini del medesimo fiume si aprivano e si chiudevano
e par che le voglia fendere le ossa del petto. manzoni, 300: a
se titani / aeriformi, agli angoli del cosmo, / l'un altro ardendo
parole nate di sospiri / ch'escon del pianto che mi fende il core,
... si fa nell'unghia del cavallo ovvero nel piè, fendendo l'unghia
intrinseco e alcuna volta cominciando alla corona del piè. s. caterina de'ricci,
[dell'albero] enfia in alcuna parte del pedale, incontanente fendi quel luogo,
pascoli, 126: lo sa la figlia del pastor, che vuoto / un legno
amare il cielo, e disceverarti dalle cose del mondo, acciocché in te faccia frutto
, non cessando ora l'infiammati raggi del sole, ora la brina del ghiaccio,
raggi del sole, ora la brina del ghiaccio, senza fatica fende la terra
fende la terra, e le domate zolle del campo sottomette con lo spesso vomere.
l'uccello disopra o disotto all'avvenimento del vento, e col loro piccol moto fendano
orribil rombo. / gradasso a pena del calar s'avede, / che se lo
l'alta poppa intrepido / col fior del sangue acheo / vide la grecia ascendere /
il piccolo remo / non fende le vie del mistero, / e il temerario pensiero
. caro, 2-1131: dal convesso / del ciel cadde una stella che per mezzo
cielo, e seco porta / i decreti del nume, e già minaccia / le
fendendo a'più rimoti regni, / dar del giubilo mio fervidi segni. alfieri,
lontano, fendette l'aria il fischio del treno diretto che partiva per le calabrie
già corso sentier, fende diritto / del grand'ilio le piazze. pascoli,
v-1-83: nel siciliano di milazzo l'osso del mento è un conio fatto per penetrare
, acciò non si fendano per la violenza del fuoco. fogazzaro, 7-236: noi
gran pena, ch'i'ho, del tremore / ched i'non t'abbi anzi
ariosto, 41-12: da la rabbia del vento che si fende / ne le
l'essere facile a fendersi; particolarità del legno di rompersi, sotto l'azione
per voi già avute intorno al vero modo del filosofare; de'principi delle cose naturali
principi delle cose naturali dell'anima e del moto..., qual sia la
bocca disfatta e mi tentò le suture del cranio e si fermò nella commessura coronale.
un corpo solido; crepaccio, scoscendimento del terreno. monti, x-2-334:
, 2-422: ma il colore suo era del foco generato dalle saette fenditrici e squartatrici
23-13: la mattina i villani, del timone / in fondo, sotto a ben
di agenti esterni, per l'usura del tempo (per lo più in una costruzione
la resistenza la coesione e la compattezza del materiale; incrinatura, screpolatura; fessura
331: subito se fece nel lato del core una fenditura. soderini, i-435:
e fu il primo, a detta del vasari, che trovasse modo onde rendere
reni e delle anche scricchiolano le scaglie del cinto; per la fenditura laterale apparisce
servirvi da grimaldello per tentar la serratura del mio segreto ». ojetti, 1-749
carne, l'ascosa fenditura nelle penombre del sesso. moravia, xi-353: la
: ottenebrassi al suo spirare la face del giorno, tremò il suolo ed aprissi
: finalmente ci affacciammo ad una fenditura del terreno in fondo alla quale scorreva un
occidente l'edifizio delle convinzioni morali e del gusto non resse al proprio peso e
2-442: nel bruno arido e selvatico del viso a lama, tre getti di luce
nelle città, terre e luoghi del dominio fiorentino,... non s'
e1 fenerator, che sua usura / gode del capitale, el qual credendo, /
. apertura praticata in un organo cavo del corpo o in apparecchio cavo (gesso
fenetòlo, sm. chim. etere etilico del fenolo; il comportamento chimico è identico
rispetto tradizionale alle leggi e alle istituzioni del paese, il sano ambiente economico creato dal
lat. scient. phoenicaceae, dal nome del genere phoenix. fenicato,
d'acqua fenicata che, coll'andar del tempo, era diventata come bava di
piaghe con acqua, le coprii con del cotone fenicato, che essi [gli abissini
in virtù della recitazione di appropriate formule del libro dei morti): era rappresentato
entro; e stando volta verso la spera del sole, tanto batte l'ale,
di otto dì nasce un vermicello dell'omore del suo corpo, sicché mai non è
, / portava il nido alla casa del sole. ariosto, 182: fiato,
nostri al mondo. / la vaghezza del guardo e de le piume / sì mi
, il pellicano, e l'uccello del paradiso de'quali non avendosi maggior notizia che
pira, che la mattina appresso i raggi del sole accenderanno. betocchi, i-22:
e rinova migliore, / potete aver del contradio speranza. buti, 1-629: di
: di quel cenere per lo caldo del sole ne rinasce un altro nuovo fenice
per virtù propria (anche come simbolo del mondo che si ripete e si rinnova
a prova. boccaccio, vii-25: del mio fin dubbio ardendo spero / nel fuoco
gli antichi, fu presa per geroglifico del ricominciamento e del rinascimento del nuovo periodo
fu presa per geroglifico del ricominciamento e del rinascimento del nuovo periodo o pure del nuovo
per geroglifico del ricominciamento e del rinascimento del nuovo periodo o pure del nuovo secolo.
del rinascimento del nuovo periodo o pure del nuovo secolo. muratori, 7-v-95:
o di martello, / parte alcuna del bello, / ond'è sì adorno il
la fenice, l'oracolo, la meraviglia del mondo. baretti, 1-313:
dall'aurate piume, 0 stupenda fenice del genere umano! d'annunzio, v1-
cose. sinisgalli, 9-17: fenice del nostro risveglio / devasta 1 vani orditi
, quando giudicò che il mentovato capitolo del bonfadio fosse la fenice de'capitoli.
inscrizione 4 ut vivat ', è del cardinal madruccio, signore di grandissimo merito
fenice2, sf. astron. costellazione del cielo australe che sta tra il tucano
, sedevano, a gomito con ragazze del popolo e monelli dal bruno tipo fenicio
nella sua dimora. il più ricco del luogo, ma anche lui in berretta
paese suo nido: gittavi il seme: del nato e allevato feniciotto la prima cura
808: feniche è denominata dalla similitudine del dattilo della palma. = voce dotta
d'annunzio, v-2-843: un maggiore medico del treno della croce rossa vedendolo passare -mentre
= cfr. fr. phénique (metà del sec. xix), dal tema
sec. xix), dal tema del gr. cpafvoptai 'brillo 'perché ottenuto
è il fenicottero un uccello grandissimo, maggior del cigno. targioni tozzetti, 12-5-78:
fatto portare di sicilia nella sua uccelliera del poggio a caiano la razza de'fenicotteri.
anici feniculi, sempre s'intende del seme. = voce dotta,
. chim. composto ottenuto dalla clorurazione del toluene: è in forma di liquido
, vivente nelle zone desertiche dell'africa del nord; simile a una piccola volpe
si ciba di animaletti e insetti; volpe del deserto, megaloto. =
, dall'ar. fanak 'volpe del deserto '. fèno e deriv.
= voce dotta, comp. dal tema del gr. « podvopoci * apparisco '
= voce dotta, comp. dal tema del gr. ^ pa£vop. at * apparisco
= voce dotta, comp. dal tema del gr. ^ atvoiiai 'apparisco *
fenòlo, sm. chim. derivato del benzene; contiene un gruppo ossidrilico sostituito
azione generale consistente in una grave depressione del centro circolatorio e respiratorio fino a determinare
e fenolo (quest'ultimo in ragione del 90 %), incolore e limpido.
i suoi dati con quelli di altre stazioni del mondo; la conoscenza di questi dati
= voce dotta, dal tema del gr. cpacvopai 'apparisco '
) e in medicina per diagnosticare disfunzioni del rene. = voce dotta, comp
in lunghe ombre lambe forza / o pastore del gregge infinito / del mondo fenomenale.
/ o pastore del gregge infinito / del mondo fenomenale. 2. figur
ella aveva steso l'indicazione in succinto del contenuto dei primi dieci capitoli, poi
, iv-256: nel senso di cose fuor del comune, * un ragazzo fenomenale
lusso d'estetica, presume, nell'acque del mare, una esistenza di plurime imagini
gioberti, 12-ii-269: alcuni fra i principi del panteismo tedesco immedesimano all'incontro il pensiero
4-13: fenomenalmente bravi e sicuri del fatto loro i conducenti delle vetture parigine;
b. croce, ii-13-217: fu merito del materialismo almen questo, di aver negato
questo, di aver negato il dualismo mercé del principio unitario che esso riponeva nella materia
, i-iv- 256: fautore ardentissimo del fenomenico e del sensato oppositamente al reale
256: fautore ardentissimo del fenomenico e del sensato oppositamente al reale e all'intelligibile
, e in altrettali contaminazioni e rovine del serio conoscere. gentile, 3-132:
. -i). filos. seguace del fenomenismo. b. croce,
. -ci). proprio, tipico del fenomenismo, che si ispira al fenomenismo.
un corpo senza comportare mutamenti nella natura del corpo stesso. -fenomeno chimico:
nel quale si producono mutamenti nella natura del corpo che vi è interessato.
, impedendo l'evaporazione della parte acquea del sangue, lo possono mantenere in qualche
considerata con riferimento a un dato istante del tempo { fenomeno di stato) oppure
. cocchi, 4-1-48: i vari fenomeni del male ipocondriaco simili a tutti quei che
volte mi sveglio con la parte destra del corpo come paralizzata. -è da molto
può conoscere, sono le * apparenze 'del nascere delle cose 'subalterne ',
', vale a dire di meri fenomeni del tutto secondari, 'dopo che '
kant, il cui * noumeno 'del resto è anch'esso un 'fenomeno '
parvenza. lubrano, 7: tali del mondo insan veggo l'usanze. /
ogni parte di europa, dalla fine del settecento in poi, perché rispondeva alle comuni
, 2-137: mi rallegro con ambedue del profitto ricavato dall'aria di loveno,
il divenire della scienza in generale o del sapere. mamiani, 6-81: la
angustie dell'ideologia, anzi della fenomenologia del pensiero. tramater [s. v.
: della distinzione tra il problema fondamentale del conoscere... e i problemi
fenomenologia dello spirito come ¦ prima parte del sistema » o, come dissero poi
della trascendenza si svolge con lo staccarsi del simbolo dall'idea. idem, ii-12-30
spettacolo, quale può essere la funzione specifica del teatro? si occupa di tale problema
= voce dotta, comp. dal tema del gr. < paivo (i. ai
sorte e '1 capitale per espetta- zione del fenore dell'usura. = voce dotta
= voce dotta, comp. dal tema del verbo gr. < pa (vo [
= voce dotta, comp. dal tema del gr. ^ aivopat 4 appaio '
= voce dotta, comp. dal tema del gr. cpa (vo{aoa 4 appaio
e se no'lò faessero, perdano del loro feio e ciascheduno di loro xl soldi
omo, così volesse dio, / del suo feio 'l pagasse, al voler mio
). biol. la cellula tipica del tessuto cromaffine, che deriva, attraverso
, 11 feodio, situato in prossimità del gruppo maggiore di pori. =
loro colorazione verde bruno dovuta alla presenza del pigmento fucoxantina); sono marine e
con acido ossalico e per sostituzione del ma gnesio con due atomi
chimico di aspetto resinoso estratto dalla radice del rabarbaro. = voce dotta
giov. cavalcanti, 86: la brevità del tempo non patisce tanta ferabandola e pubblica
macoma ', che è il nome del suo pomo, de'quali è feracissima,
dell'errante cadmo o delle feraci formiche del vecchio eaco. d'annunzio, v-3-95:
uomini di feracissima immaginazione, privi quasi del tutto di fantasia poetica, e poeti
lussureggianti prendesi congettura della feracità e vigoria del terreno, che rotto e solcato fia
, 4-675: a te, gran re del tenebroso regno, / s'erge di
li cinge intorno intorno / l'ombra funesta del feral cipresso. spolverini, xxx-1-107:
diritti, quali acquistava timoteo in virtù del possesso e dominio del monumento, che
timoteo in virtù del possesso e dominio del monumento, che in lui si trasfondea
: quel rumore della palla di cannone ha del ferale, e bisogna ch'io faccia
al tempo stesso e tutti gli errori del governo e tutte le miserie del suo
errori del governo e tutte le miserie del suo destino. graf, vi-1152: agonizza
te, splendente / pur anche nel fulgor del regno santo, / balenò di vermiglia
dolore (lo sguardo, l'espressione del viso, ecc.). parini
, bestiale, selvaggio. pannuccio del bagno, 17-57: mia vita, dico
, perché natura / segue. scala del paradiso, 356: per la sozzura dell'
). = deriv. dal nome del mineralogista tedesco rudolph ferber. fèrcolo
dei nemici vinti. p. del rosso, 1-1-84: permise...
diede ad abra sua ancilla lo vaso del vino e quello dell'olio, e
, o di riso, o del fercolo del sassonia. -sf. raro
o di riso, o del fercolo del sassonia. -sf. raro.
può essere considerato come forma catalettica del gliconeo; ha libere le due
egli passato di questa vita al tempo del predetto simmaco papa, uno ch'era
: il sole dardeggiava il feretro rivestito del tricolore giù dai finestroni del transetto, e
feretro rivestito del tricolore giù dai finestroni del transetto, e intorno le fiamme dei
apparizioni di primo mattino. -degno del feretro: morto. anguillara, 4-464
il calle. / come la vedi degna del feretro, / che l'arai tolto
tuo sole / lieta precorri all'apparir del giorno; / poi quando arrossa all'
e di frondi coperto, ove altamente / del giovinetto il delicato busto / composto si
/ d'odio vi vegga, e pria del mio feretro / mi secondino un dì
. = deriv. dal nome del chimico inglese robert ferguson. fèria
, fissato in mesi diversi a seconda del distretto, in cui tribunali e magistrature
che sono in questo mondo, questo del piatire non è il minore; anzi,
inanzi con degiuni e ferie delle cose del palazzo e de'giudicii. gemelli careri
sono alquante precipue feste, cioè il natale del signore, di santo stefano, di
1-12: il villano, ovvero castaido del luogo, ovvero il lavorator del podere
castaido del luogo, ovvero il lavorator del podere,... primieramente dee osservare
qualche cosa bella per la soltana e dame del signore. v. franco,
, vacanza, ozio, riposo, sospensione del lavoro; tempo libero. luca
altrui prescrive / marciare in gala con del lusso a isonne / le giornate di feria
6-228: pensare che un tempo quelle strade del centro m'erano parse, passandoci col
-avere, prendere le ferie: godere del proprio periodo annuale di riposo (oppure
,... l'uffizio sarà del secondo, cioè delle feste qui di sopra
tardo fèria 'festa '; la forma del singolare è rara e assai tardiva,
e per tutti gli uomini dell'arte del disegno,... con animo
caporali, i-74: il resto poi del dì fu feriale, / ma i perugin
. -che è proprio, tipico del giorno di lavoro; che si effettua
: io ò investigato da don iacomo del sacco delle scritture che mi scrivi, et
avviso della morte riscaldò sì queste voci del popolo, che, senza decreto né bando
e non far nulla secondo lo esemplo del settimo dì. grazzini, 181: questi
agostino volgar., 1-3-38: il guardatore del tempio d'èrcole, stando ozioso e
ferigni. viani, 4-62: il puzzo del sangue, del concio, della frattaglia
, 4-62: il puzzo del sangue, del concio, della frattaglia, con il
v-3-59: ho visto gli avanzi carbonizzati del deposito di balistite messo in fiamme da
esser mia opinione, che della bellezza del corpo non possano se non coloro, che
e come unti ancora e impregnati ferinamente del vizio da cui è nata, ha
fervore, sotto la più profonda conturbazione del mio spirito la mia ferinità persiste,
, ma gli animi ferini alla forza del canto s'umiliano. battista, vi-4-177
membra, or non son questi / del mio ferino e scelerato sdegno / vestigi
se non era da'celesti raggi / soccorso del suo sol, benché lontano, /
giurati stava per venir meno a causa del gran lezzo ferino che aveva empito tutta
ferina: pertosse. g. del papa, 6-ii-128: una importuna fastidiosissima
dagli scolastici per indicare il quarto modo del sillogismo di prima figura, costituito da
tutto in vano, e ne'confini / del bianco collo il bel capo ferille.
di odio fraterno e dementato dalla passione del fratricidio, ciro ferì di giavellotto il
mignolo ferire. buzzati, 3-21: del colle è stato ferito a una spalla e
le spaventose, orribili e micidiali frecce del bantan, ferendo, conducono in brev'ora
vivi: a lor non cale / ber del sanguigno gorgo, ed a quel solo
le fatiche eterne / della luna e del sole, e il chiaro e il
umile agnella, che man pia / del contadin ferisce, ama, e dipregia
piè si rattrappa ', cioè dalle parti del corpo inferiori, le quali si raccolgono
per tre bande a indicare le tre parti del mondo, e a ogni colpo vociò
anima, e non pigliare la saetta del dimonio, e con essa volerlo ferire,
era necessità di passare per le terre del duca di savoia, si mise in animo
bracia e menaciandomi fare la più trista femina del mondo, se niente diceva.
gente, la quale per la partita del siniscalco aveva riempiuta l'ampiezza del fatto
partita del siniscalco aveva riempiuta l'ampiezza del fatto cerchio da lui. livio volgar.
lieti. / spinse ei l'antenna del ferir maestra, / e sì ruppe a
ruppe a mordrèc le due pareti / del cuor, che i rai del sole irrequieti
pareti / del cuor, che i rai del sole irrequieti / risero per l'orribile
volgar., 4-10: se la vite del pergoleto ower d'arbusto, ch'è
d'oro / tremolanti baleni, / ferian del vicin mar 6. colpire,
gli occhi suoi lo dolce lome? niccolò del rosso, vii-464 (8-6):
a dentro mi ferischino di queste poche rimaseci del gentil mimo. muratori, 5-ii-8:
questi tramandando linee innumerabili verso la pupilla del nostro occhio, se nulla non s'oppone
fiamme oscure e miste / fra le rote del fumo in ciel girarsi. / il
, sempre badai se ferivano gli orecchi del pubblico; e non li ferivano, ma
occidente / mutava in piccole piante del deserto d'arabia che avevano bevuta la
porta, 2-141: vo'temprar la fierezza del mio guardo, ché non ti ferisca
ariosto, 41-n: la voce [del capitano] senza udirsi in aria sale
. pallavicino, 1-12: i lamenti del popolo arrivano a ferir le stelle. moneti
come fulmini / la campana fioca / del cielo. / sprofondano / impaurite.
dona a tal disire! / l'aquisto del piacere / tornar li fa languire,
. folengo, ii-24: o vendetta del ciel, quanto a ferire / noi
altrimenti che s'io fossi stato un uomo del volgo. foscolo, xiv-241: non
che vi pare della forza e ardore del nostro apro?... con quanta
più nobili e le più essenziali parti del regno. pallavicino, iii-803: gli articoli
. botta, 4-216: i privilegi del foro ecclesiastico... feriscono l'autorità
foro ecclesiastico... feriscono l'autorità del principe. foscolo, xvi-539: s'
, signor conte, avesse la versione del coste, potrà facilmente trovare quel ragionamento
coste, potrà facilmente trovare quel ragionamento del filosofo inglese; non lo troverà ne'compendi
. algarotti, 2-63: le discoperte del galilei... andavano per diritto a
mio, il quale tutto arde et incende del fuoco dell'amore di cristo, nell'
coltello, / che 'l cor del santo abram feriva forte, / pensando ch'
. lanzi, i-167: il supplizio del savonarola, di cui era conoscente veneratore
ferì per sempre il povero cuore convulso del pescatore. saba, 4-60: come
lo sospir tremar nel core. pannuccio del bagno, 20-2: piggiore stimo che
sì subito apparisti, / aggi pietà del cor che tu feristi, / che spera
vita fussero indirizzate a quest'atto estremo del morire in croce; e quasi tante linee
che erano sotto le carrette per difesa del campo loro, ferivano crudelmente alla gente
, e quando io senterò le grida del vostro valoroso esaltamento, io ferirò dietro
che portasse oro e fiamma insino alle bandiere del re agolante, e in due parti
dall'altezza sua, con l'acutezza del suo vedere, si risolve dove vuol andare
alcuno corre, dimostri che ogni parte del corpo serva al corso; e se è
-battere, cadere, riflettersi (i raggi del sole, la luce di una lampada
, mancatoli l'occhio della prudenza e del valor d'alessandro, e fatti inetti
: metterà poi l'occhio nei piedi del filo o triangolo, cioè nell'angolo
mira sopra il lato ed angolo superiore del filo o triangolo, egli andarà dritto
egli andarà dritto a ferire nel proprio punto del polo. magalotti, 21-122: dove
erano in grado, e le truppe del papa avevan l'ordine di non resistere.
convenzionale per un modo della terza figura del sillogismo, nel quale la premessa maggiore
2-12: contenendo in sé [il giuoco del calcio] corso, lotta, salto
feristo, sm. ant. asta centrale del padiglione. -piantare il feristo: accamparsi
e percosse tanto il capo al feristo del padiglione, ov'era legato, che si
feristo ', ferro che sostiene i padiglioni del campo a forma di stilo.
effusione di sangue (e a seconda del tipo degli agenti vulneranti e della profondità
dorso della mano, girava sotto la giuntura del pollice e finiva sul polso. d'
mano la lunga ferita incisa nel cuoio del mio capo dalla sciabola del mio avversario
incisa nel cuoio del mio capo dalla sciabola del mio avversario, quand'ero ancor giovinetto
una ferita che slabbrava scoprendo la cassa del cranio prima che l'ago ricurvo del
del cranio prima che l'ago ricurvo del chirurgo la ricucisse. bocchelli, 12-98:
quasi continue sulle pietre e i ciottoli del lastrico. calvino, 1-15: strie
quello distemperato, il pose nella mortai ferita del morto amante. garzoni, 1-36:
percosse iob con pessima ferita, dalla pianta del piede insino alla sommità del capo;
dalla pianta del piede insino alla sommità del capo; il quale colla testa la
la ferita, spiccavano nel torbido pallore del volto. bonsanti, 2-46: nel dito
le ferite dell'amico che'frodosi baci del nemico. bibbia volgar., i-362:
fosse, lo percuotitore non sarà colpevole del sangue. equicola, 61: di pianti
b. corsini, 1-65: se vuoi del sangue
, 6-7: le ferite della castratura [del giovenco] s'ungan con cenere di
per una superficiale ferita in un braccio del veleno vaiuoloso di non buona qualità, e
. spaccatura, fenditura, crepa (del terreno). cicognani, 2-63:
la casa ha fornita; / ma del figliuol aveva gran ferita. savonarola,
che mai le bruciava dentro la ferita del non aver vestiti. barilli, 2-108:
ferita; / e di sé sola e del suo amor lo grava, / e
chiabrera, 55: ah che dentro del petto / è già tutto il mio
m'insegna / e fa la mente mia del tuo amor pregna, / sì ch'
. v'ha posto in mano il vaso del bal- simo stillato dall'albero della croce
che quattro ferite furono inflitte dal peccato del primo parente a tutta la natura umana
letto dell'infer- meria, nelle mani del frate chirurgo..., che accomodava
3-57: neuna ferita fece colla punta del mandato ferro. s. degli arienti,
di quel popol fraudolente / per lo peccato del primo parente. s. degli arienti
/ della vita è conforto; e del destino / sola gli errori e le
cadeano morti. ottimo, i-241: del bosco escono sopra loro uccelli feroci e puzzolenti
. baldi, ii-47: nativa è del leon la feritate. baretti, 2-268:
animo, insensibilità di fronte al dolore del prossimo; compiacimento morboso delle sofferenze altrui
e il suo paese amico, / perché del fato la regina ignara / non fosse
/ sembra quel fior, che del suo re trafitto, / ne le foglie
come il pontefice suo amico della barbara ferità del mon- forte. de marchi, i-973
. 4. violenza cieca (del destino, delle forze della natura,
dell'ombre i flutti stessi / parean del legno sormontar le sponde, / crescendo mole
più lungamente l'ignominia e la ferità del dominio carlesco. -gravità (di
/ parte feriti di pungenti strali. niccolò del rosso, vii-474 (18-8):
e. gadda, 25: il capitano del genio era in permesso: il tenente
genio era in permesso: il tenente del genio, ferito a mezzodì, viaggiava in
bibbia volgar., iv-564: il coltello del mio esercito pas serà per
pas serà per li lati del corpo tuo, e perforato cadrai fra li
, e si vide correre verso la bottega del farmacista, dove stavano medicando il ferito
della i e ii convenzione di ginevra del 12 agosto 1949. -ferito grave
mentre stavo in linea, all'ora del rancio, con un chiasso di gavette che
., vidi venire avanti carponi dal ciglio del colle due uomini che trascinavano qualcuno,
). anguillara, 2-116: fa del suo sangue la terra vermiglia / ogni
: riconosci sùbito che è l'odore del marmo: del marmo ancora vivo, s'
che è l'odore del marmo: del marmo ancora vivo, s'intende, marmo
, sopra i pali, / nell'aria del sabato ferita da voci di attesa.
. valeri, 1-116: le case del mio antico dolore, / in fila
apoplesia, con un torcimento e disformazione del volto. feritóia (ferritóia; letter
quale i difensori possono spiare le mosse del nemico e offenderlo con le proprie armi
serdonati, 9-223: sopra il capo del ponte aveva fatto un forte, e
stretta feritoia per far passare la canna del fucile. -per simil. lancellotti
poteva gettare imo sguardo verso la valle del nord, quella terra triste; ma adesso
e si affacciavano alla feritoia della cella del glorioso galeotto. pea, 5-57: aveva
: gente... che è padrona del mare e lo vede solamente per le
di giacomo, i-582: sullo sconnesso selciato del cortiletto l'acqua che vi si raccoglieva
e tirava a scossette leggere lo spago del cimbello. carrieri, 4-50: da siepi
ferrati in punta, e con il coltello del loro mestiere, adatto, al bisogno
cacciò la sua [spada] nel ventre del feritore. silone, 128: i
tuttavia cum la ferletta avea in mano del patrone, che portava a piedi apogiandose
. -falsa ferma: l'erroneo immobilizzarsi del cane. -perdere la ferma: abbandonare
a prestare. -anche: la durata del servizio militare fissata all'atto dell'arruolamento.
consiste nell'adrez che è il dazio del vino nelle cinque grosse ferme, che
.. tiranna degli amanti, regina del marito, preda del fer- miere o
degli amanti, regina del marito, preda del fer- miere o del proprietario delle ferme
marito, preda del fer- miere o del proprietario delle ferme. p. verri,
terzo degli utili. = deriv. del fr. ferme, da fermer 4 render
: ripose le due molle sul ferro del telaio, dove stanno a cavalcioni:
406: fe'proposta che lo scheletro del sommo giureconsulto fosse decapitato e il cranio
e il cranio fosse deposto sul tavolo del suo scrittoio come fermacarta. soldati, 335
e sottil velo, / de l'azzurro del cielo. panni, 115:
sua moglie, poveretta! l'anniversario del loro matrimonio. d'annunzio, iii-2-309
idem, v-1-42 7: le difficoltà del decifrare e dell'ordinare si presentavano così
e. cecchi, 7-30: fuor del taschino bianco del mio compagno, luccicava
, 7-30: fuor del taschino bianco del mio compagno, luccicava il fermaglio d'
dei soldati] cerca di slacciare la cinghia del fucile, ma il fermaglio è duro
. bisticci, 3-60: la maestà del re il più delle volte vestiva di nero
un fermaglio, dall'una delle parti del quale era l'imagine di santo stefano
quivi fermamente, pur la maggior parte del tempo vi dispensavano. sassetti, 114
. vi s'insediavano fermamente colla chiusura del gran consiglio nel 1297. -maestosamente
. e. gadda, 5-239: rispose del capo al saluto, fermamente popputa e
può vedere come il presente sia gravido del futuro, e come col presente passar
e come distendersi e sciogliersi nella calma del pensiero, non mai tanto severo da
come percorso e avviato dal brivido segreto del compiacimento, onde il soggetto si possiede,
a insignorire della terra, l'insignorirsi del contado sarebbe tale acquisto che noi potremmo
fra tanta mobilità di gesti, le linee del paese sono disegnate fermamente.
arte della scultura aveva cominciato a perdere del buono. tasso, iv-82: tutti
cennini, 1-55: la cornice del fermamento del casamento di sotto vuole alzare
cennini, 1-55: la cornice del fermamento del casamento di sotto vuole alzare in su
e il savio re sì è fermamento del popolo. boccaccio, i-154: o sommo
di colui che rende grazia; ricordossi del passato, e nel tempo della sua
imperadore il fermamento di quella fede, del qual'sete il padre, vi ha dato
1-1-286: le sacre carte ci danno contezza del fermamento del sole e della luna all'
sacre carte ci danno contezza del fermamento del sole e della luna all'autorevol comando di
santo padre darà risposta recisa alli ambasciadori del re luigi, che speriamo fia conclusione
, prova confermativa e conclusiva; argomentazione del difensore (nelle cause). latini
fermamento è il fermissimo e appostissimo argomento del difensore al giudicamento. 6
da corsa), installato all'estremità del pedale e costituito da una staffa di metallo
velocissimo, spariva inghiottito nell'ombra azzurra del viale. = comp. dall'
giamboni, 7-150: la terra quindi del fosso cavata tra quegli due muri si
], come talvolta d'occhi la coda del pavone avea veduta dipinta. leonardo,
capo dell'aguto colla cera della bocca del martello, e percuoti forte, e serà
turbata mise la mano tra le fessure del cancello ed alzò il saliscendi che fermava
., 4-9: un'altra cosa del traspor della vite, per ingegno far si
bibbia volgar., vii-435: portoe del seme della terra, e puose quello
9-85: erode, acconciatosi nel trono del regno, coronato di gemme, co'l
, che si spargono nel volto. del tiranno. tasso, 18-90: s'avvicina
ai sembianti, / col ritorto baston del vecchio piede / ferma e dirizza le vestigia
quando alcun ministro comincia a crescere appresso del principe, gli conviene essere molto circospetto
/ quanto ciò de l'italia e del suo stato / tomi a grand'uopo
dell'indico oriente / domator glorioso il dio del vino / fermato avea l'allegro suo
ozia torri in ierusalem sopra la porta del canto, e sopra la porta della
valle, e le altre nel detto lato del muro, e fermolle. fazio,
albertano volgar., 29: la benedizione del padre ferma la casa, e la
, vuol dire cercare le immagini fuori del loro nesso, distaccate ed astratte,
, avendo l'exemplo innanzi di quegli del trentatré. c. campana, i-621:
che ad arricchire e ben fermare quelli del loro sangue. delfino, 1-70:
comandamento è questo: « il nome del tuo signore dio non averai per cosa
, figliuolo di recab, lo comandamento del loro padre, lo quale egli avea
ch'io sento / fu nato per vertù del piacimento / che nel bel viso d'
... è il migliore uomo del mondo ed è felice in questo mondo
uomo aveva verso di dio e verso del prossimo procedeva un zelo e uno ardore che
vennero a fermare l'animo dubbioso del pontefice il cardinale gambara e l'ardinghelli
/ in una opinion, pensando seco / del tutto vane poi l'altrui credenze.
positivismo... fermando la superiorità del primo sul secondo, perché ci è
: è grande errore parlare delle cose del mondo indistintamente e assolutamente e, per dire
sia uno, e principalmente l'ultima del senso universale impresso da natura alle menti
risoluzione, perché dio vede l'intimo del cuor nostro, e sa se le
salomone di edificare la casa al nome del signore, e a sé uno palagio.
/ e suo pensier fermato, / del van pensier risulta vanitate. f.
fermato che io vada in roma in casa del sig. anton maria fini. l
tornò gabriello in firenze con due ambasciadori del re ladislao e con pien mandato di potere
cristina bella in sacrosanto nodo / stringe del re de'monti il maggior figlio. fagiuoli
.. -alla evidente forza / del mio parlare ormai costui si arrende: /
qualunque sorte, si faccino sotto nome del granmaestro, e siano fermate di mano sua
e siano fermate di mano sua e del suo segretario. d. bartoli, 4-1-126
eletti, e allora vedrete aprire le cataratte del cielo e venire il diluvio. ariosto
come per ordine di questa maestà e del governo, fanno fermare tutti i loro legni
: fermi per me quel tomo scompagnato del baronio. i. neri, 2-14:
volesse compiacersi di fermarmela per la mattina del 4. 23. dare un
, che il menavano, per reverenza del valente uomo il fermarono. storie pistoiesi,
chiudeva il quaderno e apriva la cassetta del tavolino quando filippo gli fermò il gesto
insieme, gli guardavano dentro la cassetta del calesse, gli tastavano le tasche della giubba
un gran bene era stata la causa del mio stato, la fermai e mi ci
passo, e non portar nel fondo / del vasto mar la vera gioia mia.
che vadi più solcando le tempestose onde del turbido neptuno. serdonati, 9-272:
. domenichi [plinio], 35-11: del modo di fermare il canto de gli
dottori, 1-382: sta sulle rive del metauro intanto / stupefatto il bifolco,
signoreggiante. comisso, 15-42: le parlò del suo desiderio di viaggiare, di battere
. piovene, 5-239: la distruzione del più illustre bosco d'italia, dovuta al
la copia che ne tiene il figliuolo del molza, o almeno a fermarla,
25. sport. nel gioco del calcio, togliere la palla a un
il moto dei fiumi, il fluire del tempo. ariosto, 25-62: dal
: tu, capilupo mio, / cui del gran man- tovan la gloria aspira,
l'attività di uno o più organi del corpo umano o anche il corso di
, e mi ferma perfino le palpitazioni del cuore, e mi fa tutto ferocia,
davanzali, ii-72: fermato l'ardore del combattere, gli otoniani salutarono. paruta,
quelle cose, alle quali il fomite del peccato, suo perpetuo compagno, 10
, suo perpetuo compagno, 10 tiene del continuo eccitato! moneti, 247: dà
e con dotti ragionamenti volta in ammirazione del suo talento la città tutta, vi fu
. carducci, ii-18-206: col tornare del ferrari a firenze bisognerebbe trovare il modo
ella s'affretta / lungo il giogo del monte. ora s'è ferma. baretti
sua velocità, ondeggiò e si fermò del tutto, equilibrato nel mare d'aria.
carlo con desio, / per purgare del corpo ogni maganza, / fermar lo feron
populi, e facevano le maggiori risa del mondo. galileo, 3-4-249: volga poi
: si ferma al periglioso varco / del vostro onor la penna. tozzi,
per tentare di farsi papa col favore del suo esercito che per tale effetto l'
a imola, si fermorono in sul fiume del santerno tra lugo e santa agata,
santa agata, avendo alle spalle il fiume del po, e in alloggiamento molto fortificato
1-2x1: così avviene che il principio del moto sia da ciò, che esso si
congegno, una macchina, anche un organo del corpo umano). guicciardini,
il metro / sempre più lento era del core. d'annunzio, iii-1-870:
.). collenuccio, 5: del che non credo poter esserne biasimato,
i sassi / moversi a la pietà del mio tormento. gemelli careri, 2-i-112:
avendo parlato alquanto il papa e dolutosi del re alfonso, si fermò. vedendolo
veste sommaria si stiracchia respira l'aria del mattino a pieni polmoni, sparisce ricompare
, xxx-1-84: onde l'impeto alzandosi del vento, / non atterri la guglia,
ma le fermò molto più la giunta del conte di pitigliano. serra, i-116:
promettimi di andare a visitar santa maria del fiore, di fermarti la sera a
le bellezze diffuse per tutto il corpo del vostro lavoro son tante, e tale
tante, e tale è l'impasto del vostro stile, che la ragione della
: non ci fermeremo sugli altri lavori minori del carcano, che sono degli schizzi.
machiavelli, 92: la intenzione sua [del nemico] è passare, e non
le minute glebe al fiero assalto / del nemico ondeggiar si faccia schermo..
io non so come quell'anima [del petrarca], che avea in sé tanta
e con esse si conforma, poiché del core, cioè amore dell'amata,
più tosto fermarsi alla speranza della benignità del re. ricchi, xxv-1-191: come
, fatica ed ana / contra gli amici del sovran pastore. tavola ritonda, 1-362
. gadda, 246: il colmo del folklore, qui, mi par che sia
questa prerogativa, ma avendola gli stati universali del regno (nella quale congregazione si riduce
un mezzo pubblico compie in punti stabiliti del percorso per consentire ai passeggeri di salire
, 9-181: troviamoci a una fermata del tram fuori porta. boriili, 3-53:
di tempo, all'aggirarsi del madrigale per le mandrie e le ville
-ant. cessazione momentanea delle pulsazioni del polso. redi, 16-ix-220: a
redi, 16-ix-220: a queste fermate [del polso] non vi è accompagnamento veruno
5. fonet. breve sosta e rafforzamento del tono vocale nella pronuncia di una sillaba
durante la colazione a una delle finestre del salotto il vento fece chiudere la metà
delle resistenze, 5: nell'estremità del solido fitto per di sopra in una
7 (116): la metà del ciuffo, che dividendosi sur una fronte
attenzione, con una grazia come quella del cigno. pratolini, 9-496: lei indosso
però tedioso, il continuar nella sperienza del medesimo obbietto. -fissato in una
e sono incorreggibili. non parlare loro del ben vivere perché sono fermati nel peccato.
. colletta, i-167: i potentati del settentrione... mantennero i trattati
patto primitivo, fermato fra il capo del governo e il comandante gabriele d'annunzio,
già pronti. carducci, iii-24-71: del mio lavoro sdegnerei ricevere compenso che non
. crescenzi volgar., 4-17: del mese di maggio da considerar sono i
, e delle fiammelle giallastre nel pallore del giorno, e delle gocce colanti nell'
s'accende e flagra / quella maggior del cielo adusta fascia / posta in mezzo
sole il corso errante / da l'albergo del cancro, e l'altro giro /
gente fermata, che parlottava vividamente nell'andito del palazzotto. sbarbaro, 1-255: discinta
: godo veramente con tutta l'anima del miglioramento del nostro amico... e
veramente con tutta l'anima del miglioramento del nostro amico... e anche ne
ant. stesura di un atto per mano del notaio; rogito notarile. casalberti
dì tanto che fermentino. g. del papa, 6-i-113: il cibo mal
e il lor odio fermenta coi fuochi del sole. d'azeglio, 4-iii-547: donde
. carducci, iii-7-399: la sua [del popolo italiano] conscienza politica era gravata
e ricoperto di muffe tutta la vegetazion del rinascimento. d'annunzio, iii-2-111: il
annunzio, iii-2-111: il fango / del trivio là fermenta come il mosto, /
sparizione e riapparizione e l'ultima eclissi del gran corso, ecco un oscuro fermentare
chilo. menzini, ii-51: chi mai del vesuvio estinguer spera / le fiamme formidabili
estens.: che infiamma gli umori del corpo (nella medicina antica).
qualche piccola radice fermentativa. g. del papa, 6-i-25: vitto il quale
tutti cotesti beveraggi fermentativi, coll'incertezza del benefizio, portano quasi sempre seco la
, portano quasi sempre seco la certezza del danno. targioni pozzetti, 8-218:
, che incontra la natura nel proseguimento del moto febbrile, fermentativo e depuratorio.
, più religioso, più certo, del chiappar la luna. -ant. ammorbidito
: riscaldato, infiammato (gli umori del corpo). redi, 16-ix-157:
sostant. pane lievitato (ed è proprio del linguaggio biblico). s.
., 2-162: sacrificata la laude del fermentato. colui sacrifica la laude del fermentato
del fermentato. colui sacrifica la laude del fermentato, il quale apparecchia il sacrificio
in quella parte che toccava il fondo del ventricolo, dov'era il mestruo loro
che fa la fermentazione della cervogia e del mosto. redi, 16-iii-30: si
quali da un picciolino corpicciuolo per via del calore o della fermentazione vengono alzandosi,
, i-91: la parte interna de'grani del caccao è bianchiccia allorché si colgono,
bagnata. -per estens. infiammazione (del sangue, degli umori del corpo)
infiammazione (del sangue, degli umori del corpo). p. verri,
uno spurgo o una fermentazione o secrezione del sangue né d'altri umori, come
abitanti non si pensasse che la base del commercio è posta nella coltivazione del terreno
base del commercio è posta nella coltivazione del terreno. g. capponi, ii-213:
si tirano i caldi pensieri dall'of&cina del cuore. manzoni, 1001: in mezzo
ma di fermentazione e di maggior dichiarazione del carattere e del sentimento italiano. oriani
e di maggior dichiarazione del carattere e del sentimento italiano. oriani, i-329:
processo fermentativo (nel linguaggio della chimica del passato); sostanza chimica secreta da
abbia stagnato, 0 stagni, parte del sangue, e quivi abbia preso e pigli
abbia preso e pigli, per vizio del luogo, un tale quale si sia lievito
. arici, i-51: né a contatto del tronco e delle barbe / lo spargerai
lo spargerai [lo strame]; ché del fermento invece / generatore, la funesta
prime poche mosche già nate dal fermento del concime. govoni, 2-128: quella
e disorganicità e vi contrappongono l'ordine del passato. -agitazione, spirito di rivolta
queirintimo fermento che poi scoppiò col moto del '20. nievo, 2-17: rivoluzione
, malignità feroci, un fermento acre del fecciume più basso. pirandello, 7-165:
. linati, 13-236: lo spirito del manzoni... risente ancor troppo
di un edificio); consistenza (del terreno, del suolo).
edificio); consistenza (del terreno, del suolo). guittone, i-21-49
5-219: comune dimora era il crinale del monte, in cospetto del cielo vuoto
il crinale del monte, in cospetto del cielo vuoto fino al suo congiungersi col mare
-rigidità, immobilità (di una parte del corpo, del viso, dei lineamenti
(di una parte del corpo, del viso, dei lineamenti, ecc.)
ben visibile anche se si riparava nella rigidezza del viso, tutto teso in fermezza.
gagliardia; buona salute, solidità (del corpo o di organi del corpo).
solidità (del corpo o di organi del corpo). ugurgieri, i-605:
da giudicare che la sua virtù [del cavallo] sia nella velocità del correre,
virtù [del cavallo] sia nella velocità del correre, e nella fortezza de'piedi
e cauto andare, e nella fermezza del petto. serdonati, 9-361: faceva bisogno
allora li furon cagione della fermezza e gagliardia del corpo, ma eziandio dell'animo.
una certa sua pieghevole tenerezza, come del cuoio. -mancanza di duttilità,
in tempo di dolore, alla fermezza del corno e del ferro. p. verri
dolore, alla fermezza del corno e del ferro. p. verri, i-105:
: si conobbe per sperienza che l'acqua del tevere era di più forza e più
di più forza e più fermezza dell'acqua del nilo. 2. per simil
disiderando la fermezza e 'l buono istato del comune e de'guelfi, come uomo
e la fortuna, / gran ministri del ciel giran la sorte: / altri sale
. per estens. stabilità, fissità (del prezzo). archivio datini [cartella
su gran fatti / semblan fermezza poca del parlante. boccaccio, vii-207: tu
sospiri e dolore a sagace la causa del suo dispiacere aprì. -coerenza.
proposito, e che la fermezza straordinaria del suo carattere, coperta da una costantissima
la tenace fermezza colla quale il popolo del piemonte serbò inviolato, contro la minaccia
ti proverò la fermezza e la costanza del mio amore. pirandello, 7-100:
. doni, 11-119: il rimedio del dolore non è altro che la gran
mostra che gli è ottima la natura del dolore. settata, iv-101: che
di non oltrepassare mai questa prima muta fase del suo involontario tradimento. -atteggiamento
. metastasio, ii-119: la fermezza del volto / quanto costa al mio core
molte case per comprarne una alla arrivata del p. cattaneo, et oltre non
, allora il credere acquista la fermezza del più certo e del più vero.
credere acquista la fermezza del più certo e del più vero. b. croce,
animo dei loro autori, la fermezza del pensiero che niente vale a distrarre dall'
che niente vale a distrarre dall'indagine del vero, e il calore dell'affetto.
tutti gli sguardi, come alla prova del fuoco. g. raimondi, 1-43
mattini, in cui la bianca luce del sole di settembre filtra dalle griglie con
, quando dice: * nudo uscii del ventre della madre mia, nudo vi ritornerò
: comu- nicossi il papa con lui del corpo di cristo per più fermezza di
di buona pace per moglie la figliuola del re di francia, quando a lui
venga alla vera fermezza con la sottoscrizione del re. -ant. accordo,
intelletto ne comprende. / e qui fa del suo libro la fermezza.
proprio, odio di dio, desiderio del presente mondo, orrore, ovvero disperazione
presente mondo, orrore, ovvero disperazione del futuro secolo. vangeli volgar., 32
diritti anticamente garantiti, come l'ancora del pubblico riposo. -con fermezza, con
lo papa compimento e fermezza alla pace del re di francia al conte di fiandra
detta anche barn. = dal nome del fisico ital. e. fermi (1901-1954
.., tiranna degli amanti, regina del marito, preda del fermiere o del
amanti, regina del marito, preda del fermiere o del proprietario delle ferme. gorani
del marito, preda del fermiere o del proprietario delle ferme. gorani, xviii-3-514
isotopi. = dal nome del fisico ital. e. fermi (1901-1954
di fermi. = dal nome del fisico ital. e. fermi (1901-1954
xxviii-718: era sì grande lo romore del fermir degli cavagli e 'l suon degli ferri
: due uccelli, della grandezza e del colore dei passeri, di qua e
felicità, / sul calar della sera / del ventuno dicembre millenovecentocinquantasei. pavese, 1-
sua con giuramento, essendo in casa del suo marito; e 'l suo marito
non varia; che è sottratto all'azione del tempo; che è chiuso a ogni
vi-1-29: le tre parti sue [del tempo] vidi ristrette / ad una
andare in viaggio, secondo la volontà del suo fermo signore. bembo, 1-132:
bellezza fiorente, amore: momenti fuori del tempo, fuori di ogni romanzo e
: questo era tenuto il più forte saraino del campo (ma non era di fermo
firma speranza de conseguire quete e felicità del despia- tato amore, non altramente che
franchi, a mantenimento fermissimo della pace del cristianesimo ». boterò, i-55
periodo di tempo). novella del grasso legnaiuolo, i-142: tornando a casa
volgar., 11-12: i pali del ciriegio messi nella vigna son appresi in ciriegi
baretti, 3-126: chi al cominciare del corso non si pone ben fermo in sella
., iii-503: voi che avete figliuoli del vostro signore, e carri e cavalli
quello che più vi piace de'figliuoli del vostro signore, e ponetelo nella sedia del
del vostro signore, e ponetelo nella sedia del suo padre, e combattete per la
padre, e combattete per la casa del vostro signore. 8. che
piue saroe tuo che ^ mio. niccolò del rosso, vii-465 (9-10):
sguardo dell'innocente, serena la fronte del saggio. verga, ii-381: egli si
però quelli che sono fermi nel proposito del bene vivere averanno pace. caro,
. bambagiuoli, 25: l'error del folle gli è dolce diletto, /
sergenti: ite, lor disse, / del pelide alla tenda, e m'adducete
onde, / flessibile più dei ramoscelli del salice / e della vitalba, più ferma
giungere a quando a quando dall'immensità del mare il suono di una campana ferma
e nere. / sempre non son del ciel gli occhi funesti. piccolomini, 1-45
composti, si fondeva con la compostezza del volto; un volto chiaro, d'una
d'azeglio, 2-124: la tua del 20, da casirate, l'ho avuta
valentina si è fidanzata con un impiegato del fermo posta. 20. locuz
togliersi il fastidio, con la movenza del levriere che si gratta. -di
e che tu vuoi rugose / le nevi del tuo seno, / e del guardo
nevi del tuo seno, / e del guardo sereno / vuoi nubilosi i rai,
paterno non giovò a gianluigi, postosi del tutto al fermo di turbare la patria
in questo momento. e si tratta del cuore. di un cuore sciagattato da stravizi
iii-6-73: è ella [la contraffazione] del seicento? e restano pur ferme le
sapere che l'umana condizione le cagioni del cielo pienamente conoscere è divietata. bibbia
, 7-150: la terra... del fosso cavata tra quegli due muri si
avvegnaché le piante si formino e crescano del nutrimentale umido, impertanto la parte,
208: sta ferma a'mortali la libertà del libero arbitrio non corrotta. simintendi,
grazzini, 2-107: non potendo uscire del monastero, né avendo commodità di poter
, ferma sempre però stando la necessità del consenso del principe. manzoni, 814
ferma sempre però stando la necessità del consenso del principe. manzoni, 814: furono
/ posso dir: no!, ma del contradio: « sie »!; /
grande molti dì se accettavano le condizioni del lodo o no; piegandogli da una
a tener fermo l'assegno fino alla fine del gioco, e mi anticiparono intanto diecimila
pene. davila, 97: i posteri del defunto ne hanno sempre tenuta ferma la
: quella permalosa gelosa e sospettosa amicizia del ranieri tenne fermo a sequestrare ciò che
di noi ten fermo o crede) / del tuo servire ancor ti darem merito.
era cosa di mia portata; e che del resto io teneva fermo doversi invitare tutta
, pronti a resistere contro ogni aspirazione del proletariato agricolo. -tenere il piede fermo
cent., 17-6: di cicilia e del suo tenitoro / non campò terra che
si slancia se non al comando del cacciatore, fattosi prima pronto a sparare sull'
a napoli, avendo ricevuto l'avviso del fermo posto alle cassette di sicurezza delle
possono riaprire se non dopo una rivista del contenuto fatta da un ufficiale americano,
mattina dopo, anzi, la procura del re tramutò il fermo in arresto provvisorio.
il fermo, un'asticciuola nel settimo buco del tamburo. e lui, in tanti
es., la baionetta alla canna del fucile). -compasso a fermo:
), sm. bot. legno del brasile duro e compatto, di colore
(o più comunemente fernambuco) località del brasile. fernato, sm. ant
144: intendo dire quando s'è bevuto del vino bòno, ché se mi parlate
inventore, bernardino branca, ai primi del sec. xix). ferneticare
trovar riposo alla mia pena acerba. del bene, 44: arsi, vincenzio,
in vano di schifare con vari storcimenti del corpo l'impeto e morsi loro.
all'urto e all'impeto involarsi / del feroce animai che pria sì queto / già
e liane. -recalcitrante, insofferente del morso, del freno; focoso.
-recalcitrante, insofferente del morso, del freno; focoso. boccaccio,
, 7-i-129: non vi ricordate voi del cavallo di iob che io vi esposi
ed il conte carlo di mansfeld partecipe del suo disegno, saliti su cavalli feroci
gatta privato. casti, 2-26: se del lione il fremito feroce / ode da
: martano al minacciar tanto feroce / del cavallier, che sì improviso il colse
dalla campagna e dalle strade il rumore del vento e il gorgogliare delle fosse gonfie
. beltramelli, ih-553: la voce del bandito cresceva inasprendosi, come l'ira
altro è più lontano / dalle strade del sole / efferato ed inospito paese?
in un caldo torrido, e col senso del freddo intenso che fuori rarefaceva l'aria
, nel viso fellone, / ricciuto, del color com'è 'l carbone. g
quelle cuspidi e relative bocchette, portelli del vento. -fare la faccia feroce
. pindemonte, xxxii-1092: la bruttura del feroce mare / dal capo s'astergea
vinto, / che sotto i solchi del dolor, nel volto / mostra la calma
scettici, ma, per sciagura maggiore del genere umano, troppo fecondi, caparbi e
, a cagione dei decasillabi e dell'edizione del rossetti. -che schernisce,
dell'immaginativa, feroci gli spiriti animali del corpo, e debole all'incontro la
per l'appunto quel feroce e cupo carattere del tiberio di tacito, non poteva io
esuberanti, fianchi assai stretti con vantaggio del resto, incesso di regina piena d'unà
feroce negli occhi, oscura nel colore del volto, siccome adusto all'aere fervente.
pensarono a libertà e meno si dolsero del giogo. -violentemente agitato, convulso
una costanza feroce, fino al nascere del sole, ch'io affrettai non so se
1-169: la mia è ora la vita del greto. oh una goccia che cada
veli delle nebbie, sopra le sinuosità vagabonde del fiume. pasolini, 87: ricco
gagliardo (il corpo, un membro del corpo). boccalini, i-77:
. -capace di resistere alle asprezze del clima; forte, saldo, tenace
approvata. gobetti, 1-i-282: nella pagina del giornale dedicata alla vita torinese, il
venivano designati gli agenti di pubblica sicurezza del regno di ferdinando i e di ferdinando
or più feroce morde / il rostro del sospetto / il misero mio seno. s
, quando incombeva pur sempre lo spettro del fallimento, e la stessa assennatezza,
alfieri, i-81: tediatomi pure anche del soggiorno di marsiglia, perché ogni cosa
stava poi ferocemente fisso nella buccia crespa del viso. bocchelli, i-97: la
/ sulla sua preda, e col fragor del verno / là per le terga di
comeché non più lungo né più grosso del dito mignolo..., crebbe
porgendomi la schiena, nascondendo così tammasso del ventre sotto le coperte (che era
11. assolutamente, interamente, del tutto, terribilmente, incondizionatamente.
l'ammiraglio vedendolo, per l'ardore del combattere e di seguitare i fuggitivi,
. 13. con sprezzo del pericolo, baldanzosamente, animosamente, ardimentosamente
e irrefrenabile a procurare o a godere del male altrui; criminalità, crudeltà,
, i-126: si accrebbe col progresso del tempo la ferocia de'tiranni. russo,
; e si dànno al fuoco i casotti del dazio e le caserme dei carabinieri,
. -per estens. aspetto (del volto), intonazione (della voce
una giusta preparazione ad assumere il terrore del soffocamento. levi, 2-199: un
. verri, i-381: tutta la ferocia del fanatismo che lo circondava doveva averlo bastantemente
bruti la favella, trovando la eloquenza del dolore nelle querele del patetico rosignolo,
trovando la eloquenza del dolore nelle querele del patetico rosignolo, la ferocia marziale ne'
rosignolo, la ferocia marziale ne'ruggiti del leone, e ne'gemiti delle colombe
. cesarotti, i-352: la robustezza del lione e la sua fierezza medesima come
cesarotti, ii-134: l'idea del vantaggio che svarano avea riportato sopra l'
mettere il « visto » sulla ferocia del medico a e le ladrerie del farmacòpola
sulla ferocia del medico a e le ladrerie del farmacòpola b, facendo quello che secolarmente
angustia di questo limite e la ferocia del processo storico dovranno quindi violentarla. ojetti
insomma, tutto spirava ferocia ed esterminio del paese; né io potevo bastare da me
d'azeglio, 4-ii-82: tutte le ferocie del terrorismo non valsero a far repubblicani i
apostolo in guisa che par ravvisarvi i gondolieri del canale, quando al maneggio del remo
gondolieri del canale, quando al maneggio del remo eretto un dei bracci, e
davila, 69: la ferocia del quale [assalto] conoscendosi dalla continua
un urlo anche lui, esalò la ferocia del suo cordoglio in un ruglio che non
.. era ben perito della lingua del brasil..., con dolci parole
, 2-154: figura la ca- gion del riso; pianto in vari modi, colla
. feste, poterò mitigare la ferocità del suo cuore. s. giovanni crisostomo
virile, e meglio adattata alla ferocità del cognato che alla mansuetudine del marito.
alla ferocità del cognato che alla mansuetudine del marito. a. verri, ii-379:
. verri, ii-379: ma le ombre del dittatore, di pompeo, di bruto
speranze. avido di combattere, più sprezator del nimico che cauto, con ferocità di
coraggio, impavidità, impassibilità, sprezzo del pericolo; baldanza, sfacciataggine; energia
, vii-395: non è riposta la bontà del cavallo nel freno dorato, nella sella
girelle ricca- mate, ma nella doppiezza del petto, nella robustezza delle gambe e
de i suoi pensieri e la ferocità del suo valore. d. bartoli, 16-4-33
8. ant. figur. asprezza (del vino). domenichi, 1-444:
sapa, e con esso mitigano la ferocità del vino. = voce dotta, lat
: 4 ferraccia ', specie di pesce del genere razza, che ha i denti
. ferro di pessima qualità; scoria del ferro fuso; arnese o strumento di
parte metallica più o meno pura del minerale che si fonde nella magona.
nella magona. il ferraccio contiene tuttora del carbonio e dell'ossigeno, dai quali
. ferràggine, sf. scoria del ferro fuso. soderini, i-211
veggono i più bei festoni e cartocci del mondo, setole di porco, moccoli
tratto di strada per arrivare a porta del popolo lavorava tutto per sghembo, sonando
oriani, x-4-160: si sentiva il freddo del terrore sulla fronte, vedeva l'ultima
di ferraglia, che discendeva nelle spirali del buio. d'annunzio, v-2-388: il
, 3-18: l'armatura, testimonianza del loro grado e nome, delle imprese
delle imprese compiute, della potenza e del valore, eccola ridotta a un involucro
si riferisce, che è proprio del ferragosto (il caldo, l'atmosfera,
per l'organo; aiutato dal ferraio del paese e dalla mia sfacciataggine me la
ferraio aveva imitato a martello la figura del ragnatelo, riferiva a sé tutte le
sé scaccia? -sf. moglie del fabbro. nievo, 1-282: «
facesse nel mese di ferraio della quantità del grano che ha seminato,..
ferraio e dal suff. -olo, proprio del piccolo commercio. cfr. erbaiolo
e a roma si portan fin sul collo del piede. dottori, 1-195: tien
. barilli, 2-156: il ferrame del nostro battello trepida al moto accelerato delle
e alberature / a selva nella polvere del vespro. quarantotti gambini, 4-43
quarantotti gambini, 4-43: alla radice del molo si allargava un prato d'erbe
16-121: se la moglie, onesta, del ferramen- taio, avesse intuito l'uso
/ e i ferramenta apparecchiare. clemente del mazza, xxvi: s'accostarono
consumata tutta la gamba per lo male del granchio. ed eccoti dormendo lui, i
, perni, campanelle, occhi, ferrature del timone, ecc. d'annunzio,
segale, ma è quel che i contadini del fiorentino chiaman ferrana, con nome verisimilmente
sulmona. = dalla forma contratta del nome di ferdinando i d'aragona,
, jerranto), agg. che ha del bianco, del nero e del