volgar., 1-7-33: elessi la casa del padre tuo di tutte le schiatte d'
re, come a roma li tribuni del popolo alla signoria de'consoli. machiavelli
ai sacri ordini che si trovino fuori del loro seminario, sia degli alunni di un
alunni di un seminario che dimorino fuori del medesimo. = voce dotta, dal
la settima quantità lunga, a metà del quarto piede. = voce dotta
una della più invadenti e opulente famiglie del patriziato ecclesiastico, [hanan] era
della sua casta per l'interposta persona del genero. gramsci, iv-45: lo stato
per le vie della città egèmone il nome del pedalatore guerra elettrizzava le folle.
di questa unità monarchica, e nella scelta del monarca a cui sarebbe spettata l'egemonia
nuovo edificio tutto di pianta, degno del senno italiano. e. cecchi, 9-107
cecchi, 9-107: nella seconda metà del secolo, per le cose della pittura e
dotta, lat. aegaeus 4 egeo, del mare egeo '(cicerone).
numa pompilio nelle riforme per l'incivilimento del suo primitivo popolo di pastori. -in
è una gran meraviglia che il poeta del 4 petrolio '(come mi chiamano a
una nuova insidia sembrano contenere le disposizioni del regolamento universitario del ministro nasi, relative
sembrano contenere le disposizioni del regolamento universitario del ministro nasi, relative all'insegnamento della
stato il suggeritore; ma quell'egeria del ministro (che mi piacerebbe chiamare piuttosto
quel tale arcade creato dah'immaginazione satirica del baretti!). tornasi di lampedusa
non di contrari, giacché ogni grado del suo procedere è la ripetizione del primo
grado del suo procedere è la ripetizione del primo panteistico, onde muove, cioè della
, sm. il complesso delle dottrine del filosofo tedesco friederich hegel; la tendenza
bellissima impresa, percioché ovidio nel libro del 'remedio d'amore 'gli attribuisce
: medaglione di metallo giallo con busto del medesimo imperatore coperto d'un'egide.
ne erano sopravvissuti sotto l'egida veneranda del senno pontificale. giusti, 2-94:
giusti, 2-94: sotto l'egida / del presidente / godo il papato / di
amicizia, la sua protezione nei riguardi del sospirante male sposato; e questo aveva
in ebanisteria (ed è il durame del larice). soderini, iii-446
, - (so? * midollo [del pino] '. egidarmato, agg
venisti a noi quaggiù da cielo, o del gran giove egidarmato figlia? m.
iii-3-344: l'alto capo immortale / del saturnide maggior dei celesti / partoriva l'intrepida
le cui fiondi sono simili a quelle del grano e produce in cima del suo
a quelle del grano e produce in cima del suo fistuco assai rade granella, rosseggiami
glume della spiga è simile a quello del grano, ma assai più piccolo,
gli occhi e delle poppe per cagione del parto, alle posteme fresche de gli
obolo in bocca per pagare il nolo del tragitto, senza prima informarsi che moneta
di egina. -in partic.: del sorriso caratteristico che appare sui volti dei
/ o argento, ma più fiero del corintio. = voce dotta,
dotta, lat. aeglpan -ànis * divinità del bosco ', dal gr. alyirrav
letargo, lasciava credere ai tranquilli coltivatori del suo bel còno, di aver chiuso l'
= = deriv. dal nome del dio nordico del mare agir.
= deriv. dal nome del dio nordico del mare agir. egirinaugite, sf
aprì la strada ai viaggi d'esplorazione del continente nero. = voce dotta,
a una sua conferenza al liceo francese del cairo. = voce dotta,
l'egiziache; ma bensì il rimanente del corpo involto tutto in un lenzuolo bianco.
divinatoria e fu accolta nel calendario ufficiale del tardo impero romano, acquistando fede anche
egizian correano in su la riva [del nilo], / con ogni stormento e
egiziani, e massimamente era domestica molto del capo d'essi sacerdoti. botta, 5-268
3. tipogr. caratteri egiziani: caratteri del tipo grassetto con l'asta ben marcata
uccise uno uomo egizio, la statura del quale era cinque cubiti. vasari, i-332
secondo tomo / possa fare alla cupola del duomo. de sanctis, 11-47: mirate
di un mùrice tarentino, più tenue del bisso egizio e tuttavia ricamata di ricami
nero con le cocche ripiegate alla sommità del capo, la vecchia filava seduta sullo scalino
sia riferito a cosa o animale, invece del più corretto esso, sia come compì
, i-1-8: ciascuno amico si duole del difetto di colui ch'elli ama. idem
gli elementi / de l'amore e del pensiero / egli gitta, e le memorie
, 26-11: se presso al mattin del ver si sogna, / tu sentirai di
in questo castello una donna vedova, del corpo bellissima quanto alcuna altra. andrea da
è assistere ad una tragedia l'essere spettatore del genere umano. manzoni, 955:
chiaro ho già compreso il fondo / del ben che speme mi porgea l'intrata
morte. bembo, 2-101: nel numero del più 'egli 'serba la primiera
'in quella vece; ma è del verso. le quali prose nondimeno,
certi versi mandatigli, a maestro giovanni del virgilio. sannazaro, iv-3: potrò
quel titiro che rimane spettatore della rovina del paese, quei compianti di servi e di
te germogli l'ecloga a gli ozii / del pomeriggio, tra la salsedine / de'
dai motivi lirici della poesia pastorale o del testo di un'egloga. 3.
sangue tuo prezioso / sparger volesti, del cui numer'ego / voglio esser per tua
iii-27-55: falsificando la storicità nel sentimentalismo del passato e nella nostalgia restauratrice, la
il contrasto dei venti e le feste del sole elaboro l'egoarchica e possente signorìa
in psicanalisi, è riferito al pensiero del bambino); mosso da egocentrismo.
dovuto quasi certamente all'ispirazione e collaborazione del demonio. alvaro, 14-136: un ricevimento
. famiglia di ammoniti, propria del lias e del dogger in
ammoniti, propria del lias e del dogger in feriore.
lat. scient. aegoceratidae, dal nome del genere aegoceras, comp. dal
esclusivamente il proprio utile e la soddisfazione del proprio benessere, difendendo con geloso attaccamento
altrui diritto ogniqualvolta il bene eudemonolo- gico del proprio individuo lo dimanda. leopardi, ii-369
. rebora, 216: solo l'arca del cuore / salverà dal diluvio morale /
si preoccupa unicamente di se stesso, del proprio utile; che tende o è
interessi, al rag giungimento del proprio fine, al godimento del proprio
giungimento del proprio fine, al godimento del proprio benessere. alfieri, v-1-728
amorose s'avvi- cinàvano sul quarto lato del tàvolo, cioè in facciatina all'egoista
, cioè in facciatina all'egoista poltrona del babbo. viani, 13-9: l'austero
, va in amorevole accordo con il salice del pianto. 2. che è
. gozzano, 492: essa parlava del suo diabete, del suo fegato,
492: essa parlava del suo diabete, del suo fegato, diffondendosi, appassionandosi in
egoisticamente, / magari in sogno, brani del passato. = comp
istinto egolatra e narcissico, l'istinto del piacere. = cfr. egolatria.
tutte l'erbe niente è più maraviglioso del litospermo, il qual chiamano alcuni ego-
., è tra gli elementi ammirevoli del disegno juvarriano. -fregio di forma
al principio della fascia di sotto [del bassorilievo] vi è, fra due vecchi
di marmo avoriato intorno al roseo-grigio brecciato del vascone. montano, 19: dipinta
celeste. redi, 16-ii-22: così del ciel sulle rotanti fasce / ogni spirto
più s'accende e flagra / quella maggior del cielo adusta fascia. galileo, 3-3-412
le macchie] dentro a quella fascia del globo solare, che risponde allo spazio
intorno a una struttura. - fasce del tavolo: le assi che congiungono le
noce. -la superficie cilindrica esteriore del tamburo. la parte della viola o
tamburo. la parte della viola o del violino che ne segna lo spessore laterale
spessore laterale e, poggiata sull'orlo del fondo, sostiene il coperchio. soffici
piani, ma... consiste anche del rovescio della cassa, dell'altra metà
cassa, dell'altra metà della fascia e del manico. -lo spessore di gomma
a quei che in fasce / stan del latino ancor nel lustro nono,
le fascie, non apprenda / l'arte del parer bella e del piacere? manzoni
/ l'arte del parer bella e del piacere? manzoni, pr. sp.
vecchia di casa, stata già governante del principino, che aveva ricevuto appena uscito
fisico dei fanciulli può mutare coll'andar del tempo. proverbi toscani, 49:
avvolge e si tiene ripiegata la coda del cavallo. = comp. dall'imp
sapete, eruditi accademici, questo costume del fasciamento comune a tutto il genere umano
negri, gli abitatori della virginia e del brasile non fasciano i bambini.
della pioggia; e il ritmo allegro del mio passo sui lastricati. fasciapiede
cuoio con cui si unisce il piede anteriore del cavallo a quello posteriore, perché la
acconciarono disteso sopra una tavola nel mezzo del terreno. tasso, 19-112: ma
uscivano contraffatti. de roberto, 414: del fazzoletto che fasciava la mano non restava
, /... perché nel fondo del mio cor rinasci, / s'io
: beata navarra / se s'armasse del monte che la fascia! cavalca, 19-457
tasso, 8-3-557: fra 'l tropico del cancro e l'ampio cinto / che
/ sue membra, che il candor vincean del giglio: / e quando sua modestia
avventa. parini, giorno, i-1004: del bel color che l'elitropio tigne /
la scosse. foscolo, 1-160: dove del tempo son le leggi rotte / precipita
quando tu hai poche genti a comparazione del nimico, tu dei cercare degli altri
visi tutti fasciati, come fanciulli. niccolò del rosso, vii- 474 (18-8)
lo loro fiato non andasse nelle vivande del signore. boccaccio, vi-212: col viso
città eterna, fasciata dal deserto inconsolabile del proprio agro come da un immenso mantello
loria, 1-26: solitaria a mezzo del recinto sorgeva una casa in costruzione irta
avevo una siepe in cima ad un rialzo del terreno, sul sinistro una fila di
a coprire il bacino e le natiche del lattante. 2. speciale tavolo
bagiando strettamente mediante tal fasciatura colla circonferenza del cocchiume. pisacane, iii-124: la società
de marchi, ii-58: sotto i trabalzi del suo passo pesante il corpo di giunone
impresse le stampe che decorano le cronache del ser- cambi; lucca turrita, guerrieri
per le armi alternate dell'imperatore e del pontefice. 5. ant.
che si riferisce, che è proprio del fascio vascolare. -cambio fascicolare: cambio
fascicolati: fiori che nascono all'apice del fusto o all'ascella di foglie secondo
quando molti ne sono riuniti nella sommità del peduncolo. = voce dotta,
per mezz'oretta uno dei penultimi fascicoli del giornale 'enciclopedico 'di firenze,
chiama, * foglio 'letterario, del qual foglio abbiamo innanzi agli occhi il
1-78: lessi la georgica de'fiori del ricci e il secondo fascicolo del poema del
de'fiori del ricci e il secondo fascicolo del poema del grossi. de sanctis,
del ricci e il secondo fascicolo del poema del grossi. de sanctis, ii-82:
: il documento fotografico ha assai poco del documento. noi possiamo sfogliare un fascicolo
ii-2-608: prende dalla scrivania il fascicolo del processo. delcdda, ii-640: spesso aveva
la separazione sono lì, sotto i gomiti del giudice. 5. anat.
, iii-336: trova'vi due trombetti del signor niccolò, e parecchi suoi famigli di
così avanti fra le dune e la spiaggia del mare verse la parte vecchia d'ostenden
grosse nel cammino, o al carbone del fornello. soffici, iii-275: dal più
: così ancor splende nel crescente inverno / del duolo mio, la indeprecabil notte /
. sm. filos. uno degli aspetti del numinoso (nella filosofia religiosa di r
suoi bottoni iridescenti fascinavano come gli occhi del gatto. = voce dotta,
leone ebreo, 308: secondo la stirpe del padre procura le cose belle e buone
, come a fascinatrice, la giustizia del mondo alto declinò una 4 pira di fascine
. gnoli, vi-1199: col lume del grande occhio nero, / del grande occhio
lume del grande occhio nero, / del grande occhio fascinatore; / ci attira
, oltre l'ore / la fatalità del mistero. d'annunzio, iv-2-454: l'
attrarre nella sua follia tutte le creature del suo sangue. bocchelli, i-474:
, ii-465: contro i due primi precetti del decalogo erano... l'invocazione
spirito lucido e sottile, dal calor del core generato di sangue più puro,
, e ne conserva / nell'innocenzia del poco bramare. tasso, n-ii-281:
viperini, e giurerei / ch'è del fascino in loro, il tosco, il
languidi. stava come sotto la potenza del fascino. d'annunzio, iv-2-340: era
achillini, ii-241: se i monarchi del mondo si dilettassero di queste gemme,
annunzio, v-1-332: il fàscino serpentino del pericolo mi cerchia il petto. pirandello,
, / che perde dì per dì del suo colore, / che è sempre più
spirito di combinazione » italiano e infine del « fascino » slavo, tutte cose
tutte in fila, su l'orlo del lago, come altrettante matrone giubilate che
tasso, aminta, 1910: sporgea fuor del colle, / poco di sopra a
vien dalla campagna, / in sul calar del sole, / col suo fascio dell'
aveva in mano il fascio dei giornali del mattino, già segnati da lui,
il fascio delle lunghe e tediose disputazioni del calabrese si vengano raunando insieme i princìpi
ii-214: cose ignote sapesti; e del sapere / tu vedi or ben com'altro
/ non pò durar ch'io non pera del tutto, / poi che sì grave
. folengo, ii-190: quattr'uomini del corpo sotto il fasce / stèro ad
fasce / stèro ad un cenno sol del re de'santi. b. davanzali,
umane colpe, per mitigar l'affanno del gran fascio che sostiene. menzini, ii-
tu presto alla crudel possanza / soccomberai del sotterraneo foco, / che ritornando al
fascio): nell'antica roma, simbolo del potere coercitivo degli alti magistrati (consoli
consoli era limitato dal diritto di appello del popolo; era portato dai littori davanti
bruto fu il primo che di consentimento del compagno ebbe i fasci e le scuri
i fasci consolari. -la riproduzione del fascio littorio in monete, monumenti,
, proprio anche della rivoluzione francese, del risorgimento e del fascismo. vico,
della rivoluzione francese, del risorgimento e del fascismo. vico, 204: il
piazza era deserta, sembrava più grande del solito. io dapprima non vidi il fascio
1894 potè credere così facilmente alla favola del trattato col quale i capi dei '
presidente e vice-presidente, segretario e vice-segretario del fascio interventista [ecc.].
partito fascista stesso; ciascuna sezione locale del partito; la sede di tali sezioni
di tali sezioni (detta anche casa del fascio). b. croce,
arrestato con altri per aver partecipato all'assalto del fascio di sorrento, e ho avuto
i-144: un signore, che è del fascio, domanda a un frenatore:
italia », e poi alla casa del fascio rimemorando l'anno dopo l'impresa
italiana. levi, 1-27: il segretario del fascio, sa chi è? è
buona col podestà e con la casa del fascio, visitava gli stabilimenti. 6
torre l'anima tua, l'anima del mio signore sarà guardata, sì come
la notte incerte torreggiar le forme / del faro pio, che saettava il fascio /
di peso usata, prima dell'adozione del sistema decimale, a milano; corrispondeva
piedipapera, il quale ne sapeva più del diavolo, si lasciò cadere a terra tutto
lat. scient. fasciolariidae, dal nome del genere fasciolaria, deriv. dal lat
fasciolidae, deriv. dal nome del genere fasciola (v. fasciola).
il mercante, al sol riflesso / del balconcel, per così dir, s'abbagli
diciture gigantesche e disegni all'ennesima potenza del colore, della grossolanità espressiva.
esperienza, e soprattutto con l'aiuto del « fascismo », ha fatto parecchi
, 221: i giornali annunciarono la morte del cavalier giacinto fischietti così com'era avvenuta
avvenuta, perché decaduti gli infingimenti moralistici del fascismo, i giornali non hanno più
uggioso nome, dovuto all'infatuazione romaneggiante del fascismo in vena di sbattezzare i paesi
e di concezioni che costituirono il fondamento del movimento fascista; il costume di vita
nel creare, mentre leggendo la dottrina del fascismo e i discorsi di mussolini, questo
senso collettivo: il complesso dei sostenitori del regime fascista e, in partic.,
politico che presenti caratteri affini a quelli del fascismo (e, in partic.,
reazionario e che possa pregiudicare gli interessi del proletariato). panzini, iv-253:
. fascistìssimo). seguace, sostenitore del fascismo; iscritto al partito fascista.
... comparve in italia la figura del superuomo, del « duce » come
in italia la figura del superuomo, del « duce » come fu chiamata, trovò
poi se non di rado il rispetto del barbaro per la sapienza che gli è
e la loro azione politica sulle ideologie del caduto fascismo o dei regimi a lui
. che si riferisce, che è proprio del fascismo o dei seguaci e sostenitori del
del fascismo o dei seguaci e sostenitori del fascismo; che appartiene o è stato
b. croce, iv-n-180: un amico del cilento, il signor gugliucci, che
da alcune settimane, veduto che persone del luogo, già del partito fascista, levano
veduto che persone del luogo, già del partito fascista, levano la testa,
archi vanitosi. -che è tipico del costume di vita o dello stile architettonico
quasi il meriggio nel lucore / terreo del coppedé vivace / e del marmo fascista,
/ terreo del coppedé vivace / e del marmo fascista, già incolore /
. = voce formatasi nei primi mesi del 1915, deriv. da fascio nel
. secondo lo spirito e i modi del fascismo (e vi è spesso connessa una
che si riferisce, che è proprio del fascismo o dei fascisti (e vi è
alla permanenza e al ritorno al potere del giolitti, cioè dell'unico degli antichi
, cioè dell'unico degli antichi capi del governo che... era in grado
(e ciascuno è caratterizzato dalla porzione del disco della luna o del pianeta illuminato
dalla porzione del disco della luna o del pianeta illuminato dal sole).
il raggio che unisce idealmente i centri del sole e della terra (quando ha
negli occhi / attenti alle fasi / del cielo / dell'uomo rugato / come
bocchelli, i-424: la principale funzione del santone, dopo quella delle esequie,
essi infatti, se non una nova fase del sistema utilitario, nove applicazioni di quel
.. da un luogo all'altro del fronte accerchiante, da una fase all'
3. meccan. momento caratteristico del ciclo di una macchina. — nel
dove n è il numero dei componenti del sistema, il termine z rappresenta le
è il grado di varianza e di libertà del sistema e indica il numero di parametri
il quale s'era ritrovato ivi alla solennità del fase, agnelli e capretti del
del fase, agnelli e capretti del gregge. idem, iv-309: arrostirono il
: dei romani, celebre quello del poeta catullo. il pascoli scriveva
lat. scient. phaseolaceae, dal nome del genere phaseólus * fagiolo '.
chim. globulina contenuta nel seme del fagiolo. = voce dotta,
poca importanza; fattorino. statuto del podestà della città di firenze, io7:
lat. scient. phàsiànella, dimin. del lat. phàsiànus 'fagiano '
appaiono nelle nuvole per effetto della luce del sole o della luna.
raggi de'luminari celesti, in particolare del sole e della luna.
lat. scient. phasmoidea, dal nome del genere phasma (cfr. fasma)
oggetti. ariosto, 10-19: esce del letto, e de'suoi panni / fatto
a caminar a seconda su la riva del fiume. botta, 5-329: ecco arrivare
la festa, le donne e ragazze del paese vanno per prati, per boschi
(e queste ultime recavano il nome del trionfatore del popolo sconfitto, il giorno
queste ultime recavano il nome del trionfatore del popolo sconfitto, il giorno e il
sconfitto, il giorno e il mese del trionfo). -fasti capitolini:
conservatori in campidoglio. p. del rosso, 1-1-248: altri volevano che tutto
: vi si aggiunga la troppa modernità del fatto, per cui questi carli e filippi
propria delle donne di fronte ai fasti del proprio sesso, chiedeva mille particolari intimi
mandata dal capitano tamburini, figlio del celebre basso cantante, il cui
in lettere d'oro nei fasti del teatro lirico italiano. dossi, 540:
che appo loro sia rimasa alcuna cosa del primaio bisogno. = voce dotta,
fastidiente. bocchelli, 9-350: nel caso del barrès, non sarebbe poi da tacere
bene, come a toledo alla riscoperta del greco. idem, 12-179: -questo -disse
de sideri, dall'offesa del senso morale o estetico);
abominazione e fastidio: fastidio è rifiutamento del bene proprio, appreso assente o coniunto
: el più delle volte, el priore del luogo gli faceva cuòciare due uova appoggiate
morde / il mal che n'addolora / del tedio che n'affoga. oh te
originalità, di indipendenza, un fastidio del convenzionale e del retorico. alvaro,
indipendenza, un fastidio del convenzionale e del retorico. alvaro, 14-56: credono
orgoglio e di fastidio piena, / del cavallier ben degna che la mena.
tale è la sua delicatura, anzi fastidio del vestire, che gl'ingegni penetrativi gli
gl'ingegni penetrativi gli veggono la mente fuori del corpo ora svolazzare intorno ad un bel
, ossia perché la mia donna, del suo essere forestiera, riceva onore,
farle cortesia. 4. insoddisfazione del gusto, sensazione sgradevole che accompagna le
volgar., 9-68: spargere spesse volte del sale ne'luoghi delle pasture, o
litigare. petrarca, iii-1-64: se del consiglio mio punto ti fidi, /
tanto dispregio e delle pompe e de'fastidi del mondo, che si gittò drieto alle
le difficoltà le quali impedivano la redenzione del suo beneficio sono rimosse. [sostituito
insorgono durante la digestione. -fastidio del mare: mal di mare.
i suoi compagni per il travaglio e fastidio del mare si ammalarono. roberti,
vantaggi. leopardi, i-1034: il languore del corpo alle volte è tale,
la più vile cosa che sia, cioè del fango e del fastidio, ella induce
cosa che sia, cioè del fango e del fastidio, ella induce la lussuria,
si tolga ogni fastidio che 'l tempo del verno contrasse, di vermi, vermicelli,
de'favi) e de'parpaglioni, che del suo sterco vermini fanno. trattati dell'
sterco vermini fanno. trattati dell'arte del vetro, 129: priemila tanto che
chiunque dice che impossibil sia / che fuor del putridume escan gl'insetti, / perché
non ponno uscir così perfetti / fuor del fastidio e della porcheria, / prima di
tommaseo]: acciocché non siano oppressale del ragunato fastidio, da'piccioli animali, cioè
spalle, come se avesse avuto addosso del fastidio. 10. locuz. -
manucano de'minuzzoli che caggiono della mensa del segnore; e non ebbe in fastidio
bovi che paiono oramai addomesticati al passaggio del vapore rasente alle loro steccionate; non
può portare molte cose, le parole del conforto ovvero del- l'ammonimento noi lungamente
cagione non so, se dobbiamo dire del gran buon gusto di quel pittore o pure
serva, con una fastidiosaggine la maggiore del mondo, ora sgridando quel servo,
da me qualche ciancia per fame ventaglio del caldo grande che arde questi dì che
volgar., vi-177: libera delle mani del superbo colui che patisce la ingiuria;
non dicessimo pur così che noi avemo del fastidioso. brusoni, 6-238: la buona
assai; ma tanto tanto ha poi del saccente e del fastidioso. g. bentivoglio
tanto tanto ha poi del saccente e del fastidioso. g. bentivoglio, 5-i-174:
divertimento (una stagione, un'ora del giorno). giovio, 1-1:
: e mostra parlare con altro; del quale appar solamente la faccia, indicibilmente
occorrono i capillari e fastidiosi sussidi interni del disegno, di quando il borrani si sente
peccatore] morto e sotterrato nel sepolcro del suo puzzolente e fastidioso cuore. giov
in proposito tra i fastidiosi... del fondaco, gli fosse minimamente riferito.
fastidioso vegnia / (ricercando l'altrui) del proprio albergo. 5. sprezzante
papa... rispose al ditto nunzio del re, che sua maestà non si
, e dal consorzio de'poveri e del volgo. carletti, 147: un
e mal trattati, perché lascino il vizio del rissare. -per simil. selvaggio
, non domato; irrequieto, impaziente del freno (un animale). soderini
ed il conte carlo di mansfeld partecipe del suo disegno, saliti su cavalli feroci e
e lunga uscita di ventre. g. del papa, 6-i-64: una fastidiosissima passione
affligente poco meno che tutte quante le membra del suo corpo. cesarotti, ii-426:
mani fastidiose, intende allegoricamente alli adulatori del mondo. guerrazzi, iv-150: giace,
giorno, trovandomi io in una città del nord per non so quale affare di gonnella
ostacolando le funzioni (di un organo del corpo umano). d'annunzio
già di vento pasciuto, il resto del cibo non fastidisca. 7.
pacifico solco e le modeste / arti del padre fastidì l'ardente / spirto del
del padre fastidì l'ardente / spirto del figlio. c. bini, 1-192:
... respingeva anche la memoria del marito. 8. disapprovare,
altra e nuova / tusnelda a noi del contagioso tebro / ritornò: a fastidire i
tosto. manzoni, 4: qual del figlio al padre, / tal de l'
nacque dopo il tasso e con la lingua del tempo suo che parve mista e licenziosa
che parve mista e licenziosa dopo le teoriche del bembo, fu poi scrittore tutto fiorentino
o di qualche altro passatempo, ristorarmi del fastidio, et eccoti alla porta battere
nostro secolo, tra fastidito e stizzito del culto esclusivo professato al petrarca dagli antecedenti
e notizie abbastanza gelose. -fastidito del mondo, del secolo: disposto a
gelose. -fastidito del mondo, del secolo: disposto a rinunciarvi e a
confusione la casa reale, ch'in tempo del suo marito era stato con tanto ordine
marito era stato con tanto ordine, fastidita del mondo, andò ad inchiudersi nel monastero
.., ma, fastidito delle cose del secolo, si ritirò in subiaco 40
di proventi, ricovero d'uomini fastiditi del mondano lezzo, ospizio di viaggiatori,
, 386: è la bevanda loro [del tragorigano] piacevole e grata: e
fastidite applicazioni al diritto sotto l'insegnamento del celebrato canonista giovanni andrea mugellano..
dovremmo desiderare d'uscire di questo fastidiume del mondo, per avere quello luogo beato
spedali con celata, ma sensibilissima ritrosia del dilicatissimo suo temperamento, e del suo
ritrosia del dilicatissimo suo temperamento, e del suo genio mondissimo in quel fastidiume.
i fori furono fatti nella parte esterna del nido, e niuno nella cima verticale
nido, e niuno nella cima verticale del medesimo, alquanto più alta e fastigiata.
che hanno le due mani rituali all'estremità del coperchio fastigiato. 2.
comprende anche gli elementi architettonici o plastici del coronamento della facciata o della copertura,
come uno ne descrive pausania nel fastigio del tempio di giove olimpico. a.
case si confondono con la tenebra rossastra del cielo. moravia ^ i-565: tutte
. arici, ii-173: dal fastigio del colle indi con vaghi / scompartimenti digradando
qui s'ebbe / l'umil principio del papal fastigio, / quindi de'regni
dell'animo suo, per lo miracolo del quale nome gli altri mortali si maravigliavano
maravigliavano, quello di sì alto fastigio [del titolo d'imperatore] isprezzante. firenzuola
aveva coperti, quasi sepolti nel fondo del suo essere l'ingiuria privata, li irritamenti
la vendetta privata per l'assicurazione fastigiosa del trionfo collettivo: e pure non sapeva
. manzoni, 36: sia frugai del ricco il pasto; / ogni mensa abbia
suo fasto altera / spunta col novo sol del monte in cima, / e al
di contenuto; magniloquenza. scala del paradiso, 56: non solamente le parole
viril, rompi il servaggio / tu del più deboi sesso, e di rispetto /
o per mezzo ai campi e rintronando del continuo le ripe. = comp.
lussuoso ritmo ch'ella persegue nell'» arricchimento del magazzino ». fastosito (
la varia fortuna (doveva dire altrimenti) del girella dellio, la fastosa ricchezza del
del girella dellio, la fastosa ricchezza del molle sallustio; e poi poetava per
f. frugoni, 3-iii-28: piantata sopra del mare, sotto due collinete fastose,
la pompa / de la giuba e del fior... / s'alza fastoso
e nel garofano fastoso / la splendente del cielo iri si pinge. tornasi di
terra angolo ascoso / a i caldi rai del dio lucente e biondo, / ove
/ per farsi eco di lui l'eco del mondo. parini, iii-22: tu
, xxx-6-145: non andar fastoso / del superato impegno; / ch'odio, vendetta
). casoni, 2-33: spogliatevi del fastoso pretesto d'essere protettori del vero
spogliatevi del fastoso pretesto d'essere protettori del vero. pallavicino, 9-28: la morale
, 89: è vero che la figlia del maggiore pare una fata e ha delle
, 2-99: la basilica abitava ai piedi del lica- betto una piccionaia, una casa
signoria excellentissima ha certamente della fada e del negromante, o di che altro più
a ritrovar qui con la sua lettera del xx * augusti ', or ora che
jahier, 216: lui ha aggiunto gratis del bene al mondo, una cosa nuova
finalmente degli alberi, e il fresco del sottobosco, e l'erba verde, e
. son usi / d'una volta, del tempo delle fate. 6.
mi slanciai nella casa della fatina bisognosa del mio aiuto. = dal
. sing. col senso di 'dea del destino '(il termine ebbe una
senso concreto: oggetto, arma, parte del corpo incantata o invulnerabile. la
ecc.); che è manifestazione del destino o del divino volere (una
; che è manifestazione del destino o del divino volere (una forza, una
rivolto otto volte sette rivolgimenti e ritomamenti del sole, e questi due numeri, de'
han le lor vie / che portan del fatai ordine il pondo, / ed il
pondo, / ed il giudicio aspettan del gran die. paolini massimi, xxii-37:
la patria] stato saresti allora / che del serto fulgea, di ch'ella è
fatale influenza sul carattere e sul naturale del figliuolo. egli ebbe capacità per le
entusiasmo scientifico, e tagliò una gamba del letto invece di quella del malato. e
una gamba del letto invece di quella del malato. e. cecchi, 8-128:
-figur. che non dipende dalla volontà del soggetto, istintivo. alvaro,
52: michele spinino montò in groppa del mulo che entrò nell'acqua con la
gli liti, trovoe lo fatale nascimento del fiume esero. ugurgieri, 122: el
/ opaca nel bosco la bionda / corrente del fiume latino / sentiva il remo divino
3. ant. che esegue i decreti del fato (le parche, la fortuna
i più bei volti, queste / del fosco stato mio parche fatali. tasso,
. -che è strumento o mezzo del compiersi del fato (la ruota della
-che è strumento o mezzo del compiersi del fato (la ruota della fortuna, il
beltramelli, iii-211: appesa al tetto del rude telaio la lucerna di rame ondulava
-che copre, nasconde i decreti del destino. manzoni, 18: a
segno); che contiene i decreti del destino (i libri sibillini, il
(i libri sibillini, il libro del destino, ecc.). -in partic
. campanella, i-29: nel teatro del mondo ammascherate / l'alme da'corpi
così è, converrà dunque, al nascere del bambino, ora aprir le finestre,
perché quello non era il metro né del gufo, né dell'allocco e non so
spettatori de'burattini svicolano, alla comparsa del fatale piattino. papini, 6-239: pronunziai
legata, per magia o per decreto del fato, la vita di una persona.
muta v'arriva / scilla, e del crin fatale il padre priva.
pisa fece grazia. d'in sulla collina del famoso campanil torto di questa città incominciò
e le sue conseguenze fatali nella vita del paese. -che annuncia notizie tristi
vissuto indarno, e la dolcezza / del dì fatai tempererà d'affanno. nievo
/ all'oppressore indegno / della patria e del mondo eterno sdegno. a. verri
questo punto fatale può far argine alla forza del mio dolore. alfieri, 1-395:
, poniamo cinematografico: l'arrivo fatale del cliente, e il « tutti in scena
non s'avria dell'eccezion sospetto / del 'non esse legitime * citati,
degli albanzani, 2-1-719: di comandamento del senato, scipione emiliano, fatale distruzione
pria / [il dio] ritrarrà del castigo la man grave, / che si
plebe morta questi fatali giganti a stupefazione del mondo. pavese, 8-395: il superstizioso
s'accorse / de l'insidia e del tratto. segneri, ii-54: baldassar.
fatale, degno dell'odio suo, degno del suo abborrimento. alfieri, 1-221:
doppiezza e di simulazione. l'uomo del guicciardini * vivit, imo in se-
. pascoli, i-728: nell'autunno del 724, un anno dopo la vittoria actiaca
una divinazione era prossimo, e l'oracolo del sangue era stato bene interpretato.
entro la polve / e dal suon del passato il bene e il male / trasse
. rovani, ii-565: la moglie del baroggi apparteneva a quel genere di donne
quale il grande imperatore aveva forse daltalto del suo cavallo posato gli occhi fatali.
. pananti, iii-143: il dogma del fatalismo indurisce la loro anima; affliggersi
378: il fatalismo è la religione del nostro pastore; nulla egli teme che il
e spianarsi neh'immensità dello spazio e del tempo. una profonda tranquillità, somigliante
che aderisce alla concezione della vita e del mondo che è propria del fatalismo;
vita e del mondo che è propria del fatalismo; che accetta gli eventi senza
vide in quella lettera inaspettata il consiglio del destino. alvaro, 7-43: l'
). che è proprio, caratteristico del fatalista (un modo di agire,
, accetta e propugna la concezione propria del fatalismo (una teoria, un componimento
: la solennità aforistica e l'enfasi del tono tedesco non tolsero al detto della
rassegnazione fatalistica. -che è espressione del destino, fatale (una forza,
situazione che è risultato di un decreto del destino o che è conseguenza necessaria,
, a'napoletani la ingiustizia de'giudizi del mondo. orioni, x-14-81: l'infinita
: non convengo con montesquieu a fare del clima una fatalità: non con hume e
l'orrore e il timore della fatalità e del destino si trova più...
fatalità storiche. deledda, ii-190: inconsapevole del mio triste destino, spinto dalla fatalità
non s'illudeva da parecchio tempo sulla gravità del suo male, e nei discorsi di
o avvenimento che è indipendente dalla volontà del soggetto, voluto dal destino 0 dal
, i-168: dovranno nello stesso primo del mese radunarsi in un tempio, e giurare
fatalità, come la distruzione degli affreschi del mantegna a padova o del gozzoli a
degli affreschi del mantegna a padova o del gozzoli a pisa. 4. fatalismo
fatalménte, avv. per decreto del fato, secondo il volere del destino
decreto del fato, secondo il volere del destino. eneide volgar.,
soltanto la morte poteva arrestare l'impeto del desiderio che conduce fatalmente il mio essere
unione della metafisica, della morale, e del gusto, studi fatti per formar una
: un orfano. ma non solo del padre e, come egli crede, della
alla minore densità dell'aria a contatto del suolo (consiste nel formarsi di due
una delle fate che compaiono nelle leggende del ciclo arturiano. fatàppio, sm.
le diede ad intendere che stava mal del fatto suo. = etimo incerto
4-27: ma quelle, che salirò / del mortai nostro in cima, alte reine
fatataménte, avv. per volere del fato; secondo i decreti del destino
volere del fato; secondo i decreti del destino. eneide volgar.,
boccaccio, i-463: cantando poi del nibbio, il quale le interiora del
del nibbio, il quale le interiora del toro fatato, ucciso da briareo, portò
patini, giorno, i-826: tal del famoso artù vide la corte / le
e conquistò in venti giorni l'isola del fuoco, e vinse in due mesi il
più nulla, e soltanto il respiro del mare che riempiva ormai la notte e passava
campare. fazio, ii-40: com'io del corpo di mia madre uscio, /
: e via men fu [enea] del suo fatato in forse, / allor
; di mala guardia, a rischio del ditto vannuccio. sercambi, i-229:
ecc.); che, per volere del destino, è teatro di famose imprese
851: vide diritta nell'arco / del fulgido azzurro, / coi piedi su
o voi finite la paura colla morte del fatato signore. foscolo, sep.,
accampamenti / il fatato pelide; / del conquistato onore / nessuno apparve tra que'
-in senso concreto: arma o parte del corpo fatato o invulnerabile. berni
assai fresca età o per le molte fatiche del corpo o per li troppi pensieri dell'
e dotta. moneti, 163: del contadino poi agricoltore / la vita miserabile
/ riempiono il granaio e la cantina / del suo padron. romagnosi, 18-174:
virtù v'è guida, / dalla fonte del duol sorge il conforto. manzoni,
lavoro, già in pensiero delle fatiche del domani. montale, 33: e sempre
si ponga in educarli, coll'uso poi del mondo... diventeranno malvagi.
una fatica diventata facile, che si gode del suo lavoro e anche delle sue difficoltà
(130): alle maggior fatiche del mondo rotta la calca, loro tutto
franco orlando per amore / nel tempo del re carlo imperatore. machiavelli, 517:
), i quali si faranno beffe del mio ardire. tasso, 9-27: a
ho spremuto quasi che tutto il midollo del mio ingegno attento, per comportene un
prodotto o il prezzo, la mercede del lavoro. cavalca, iv-no: argento
tutte le sue fatiche. vita del beato egidio, 219: frate egidio
8. letter. il corso ordinario del sole o della luna. - anche
de'variamenti de'tempi e delle fatiche del sole e di quelle della luna.
della mutabile luna, riguardare alle fatiche del sole. aretino, iii-203: o
parti le fatiche eterne / della luna e del sole, e il chiaro e il
van d'intorno, / il viaggio del sole e le fatiche / della sorella sua
altri i passi. monti, vi-426: del crinito iopa / ti risovvenga, che
della luna cantando, e le fatiche / del sole onor degli astri.
i quali sono inferiori al carico di rottura del materiale. 13. locuz.
una statua, quando fanno una fatica del diavolo per metter fuori deltammirazione. sinisgalli
se fosse possibile ritrovar la minuta autentica del brieve, del qual vi mando l'
possibile ritrovar la minuta autentica del brieve, del qual vi mando l'esempio in questa
fatica riconoscerle, se ne togli quella del pantheon. -essere di fatica {
. soderini, iii-456: il legno del leccio è pesantissimo e buono a tutte le
volte preferiva a que'poemi la prosa del 'werther ', e il loro autore
solamente in vano ma con grandissimo danno del faticante s'adoperano. pascoli, ii-718
né discorressero nelle conversazioni e ne'conviti del modo d'amministrarla [la guerra],
faticanti sempre al sostentamento e al sospignimento del corpo nostro. targioni tozzetti, 12-9-121:
poi che i buoi per alcuna parte del giorno hanno faticato sotto il giogo ristretti,
la colata sia pronta, sinché l'urto del ferro apra il varco al sangue rovente
si faticava alla corte dietro alla conversione del principe di condè e del re di
alla conversione del principe di condè e del re di navarra. rosa, 81:
cose che dipinge e che lavora, / del faticar più non si prende impaccio /
ormai a intendere questi due opposti mondi del poeta. viani, 13-92: il
, credono che più adopera alla santade del corpo il provare dell'arme spesse volte
.. non sono le più dolci cose del mondo. faldella, 3-317: ora
a due ore ti meniamo in casa del conte dove sono apparecchiate le nozze.
che ponemmo, non si fatichino laggiù del freddo. 9. tr.
faticare e suoi galeotti nelle altre parti del corso. -per simil. mettere
sardigna passata, parendo loro alla fine del loro cammino esser vicini, si levarono
questa macchina si volge, el continovo faticar del sole, gli errori della luna,
a buon porto invia, / ov'è del faticar pregio soave. = dal
, 1-74: quando fu l'ora del dormire, essendo il beato giovanni e
essendo il beato giovanni e dalla lassezza del corpo e dalla ansietà dello spirito fatigato
ii-473: ti domando perdono in ginocchioni del mio tanto tardare: ma ho avute tante
i-569: sce- vola, certissimo testimonio del coloro ricreato riposo, si dice che
duchessa, che faccia differire il resto del ragionamento a domani. -infastidito,
l'ottimo e grazioso danaio, prezzo del faticato giorno, per lo quale ricevere
alcune di voi cogliendo stanno / il guiderdon del faticato giorno, / a quel medesmo
essi avevano passata quando respiravano alla luce del sole. alvaro, 8-65: i ragazzi
destinato a una delle vite più faticate del mondo. 5. che è
faticati e bianchi / tolser la speme del mio pervenire, / vinto, lasciai la
pervenire, / vinto, lasciai la speme del viaggio, / le rime e i
. genovesi, 47: le tavole del signor lesclache sono molto fatigate. non
l'affetto... al ben essere del pubblico, che in loro [nei
le mani de'quali versarono il sangue del prossimo, rubarono le su- stanze temporali
della faticazióne è il sonno. scala del paradiso, 451: madre della fede
di questi contrari la potenzia divina produsse del caos il secondo figliuolo, pan.
gode d'averlo rotto, avendo speranza del frutto. crescenzi volgar., 11-10:
e si come lo mercenario aspetta la fine del lavorìo suo, così io ebbi li
opera fatichevole ed utile dell'animo e del corpo. 4. disagevole,
a ora hoe io sostenuta la soma del vostro reggimento, sotto il cui grave
le spalle d'ogni uomo dal dì del vagito sino all'ora del * de profundis
uomo dal dì del vagito sino all'ora del * de profundis '. fogazzaro,
2-108: inerpicatosi faticosamente per il vallone del carro bianco, lasciatasi alla sua dritta
concetti nella lingua e nella rima toscana del cariteo. fogazzaro, 5-15: per
forza di remi, verso la foce del fiume di s. mamette, dove si
gora, che muove faticosamente il rotone del mulino, al crocevia del paese. jovine
il rotone del mulino, al crocevia del paese. jovine, 2-207: il
della rivoluzione, gli sbigottiti dalla rovina del quindici, si rifugiarono nei vecchi ideali
delle sue parole era confermata dal fremito del suo corpo, faticosamente dominato, e
remi a rompere la calma / faticosa del mar. leopardi, 21-22: d'in
, 21-22: d'in su i veroni del paterno ostello / porgea gli orecchi al
chinarvisi a lungo ottenendo che il gas del carbone dileguasse, sotto il vento e la
un tipo evoluto, non più giù del sei, direi a occhio e croce.
. folengo, ii-144: se pur del consorzio feminile / viver digiuno apparti faticoso,
faticoso, / già 'l vincol hai del matrimon gentile. leopardi, i-1023:
con faticosa attenzione alle voci delle devote del santissimo che rispondevano in lugubre cadenza alle
, e pur già sitibonda, perocché certa del non dover trovare in quella così lunga
cammino è duro o faticoso, / pensa del fine e pensa qual sia il frutto
non offenda / questa macchia il candor del vostro merto. tasso, 17-61: in
cascante, manierata vien fuora [nella poesia del parini] faticosa e ritemprata. carducci
di questa vita entrano nella quaresima faticosa del nin- femo, che mai non usciranno
, 26-28: ho trovato la solita vicenda del passeggero e del transitorio, della nascita
trovato la solita vicenda del passeggero e del transitorio, della nascita faticosa, della gioventù
per altro modo, e la industria del faticosissimo e ardentissimo capitano e la forte
: per le valli, ove suona / del faticoso agricoltore il canto.
torna e parte, / mai sempre tale del disir io stendo. carducci, 929
d'animo, e quando l'asprezze del camino ti faranno più fatigoso, alora prendere
/ porto de le miserie e fin del pianto, /... a nessuno
e tutti accoglie / i faticosi abitator del mondo, / e tutti acqueta in
s'assise, / e mi fe'cerchio del bel braccio al fianco, / e
re... va tosto alli oraculi del padre fauno fatidico, e domanda consiglio
. che contiene in sé il presentimento del futuro, che sa comprendere in anticipo
di contagio, che pronosticavano la fine del mondo. gioberti, i-226: il leibniz
: o tempi primi! oh gioventù del mondo, / quando fra terra e ciel
sussulta ippolito scotendo da sé il torpore del fatidico sogno; sembra per alcuni attimi
un ragazzo e con un quinto appena del patrimonio che, essendogli morti i genitori
non difetto di natura, ma violenza del fato. monti, x-3-276: mise
, e soffra e speri, / e del tempo e del fato i duri colpi
e speri, / e del tempo e del fato i duri colpi / vinca sol
/ dell'alta cleopatra / della ruota del fato il facil giro, / e
, / che sembra colpa mia quella del fato. alfieri, i-154: ora fra'
dio de'santi ascendere / santa del suo patir. leopardi, 21-51: anche
aretino, 1-15: perché la pompa del convito fusse veramente celeste, invitossici il
fulminante e il fato, / e del tridente enosigéo tremava / la genitrice terra
egli vedesse davanti a sé l'ombra del fato antico. fucini, 148: mi
le zampe, rigido come la statua del fato, me li affondava nella faccia.
più tosto far, sovr'esso accresce / del vivo argento ond'ei riman sanato,
1571: egli è un debole imitatore del domestico stile; fato, per così
i voleri di dio e alterare i fati del mondo. mazzini, ii-102: se
achillini, iii-172: qui nel torcer del corso il fiume irato / iurta mole filante
ii-33: è questo il peggior fato del dispotismo; educando i suoi all'obbedienza,
giù assai della donna, più giù del terrestre. b. croce, ii-5-313:
disposizione, disegno, trama della storia del mondo (o vicenda dell'esistenza dei
durevoli, et allora non è differente del fato, secondo che pone boezio nel iv
dirò ancora che, se ne le cose del mondo è alcun ordine necessario, è
il sentimento grave e continuo che avevano del fato e delle sue leggi, la
tutte le cose di quest'universo e del loro corso e ordine colla legge eterna
, fato celeste, imperio espresso / fu del gran giove, e quella stessa forza
, o fato, 0 da constellazione del cielo. guicciardini, vii-82: è così
e come solete dire voi altri, del fato, che ha bene spesso più forza
troia, e nuovamente / pende dal volto del facondo amante. spolverini, xxx-1-151:
l'unità primitiva, mediante l'unità finale del genere umano e può promettersi anche umanamente
bontà dell'animo, per la giovialità del carattere e per quella naturai modestia,
voler dimoro / al cor, che già del tempo andato dolse. carducci, ii-19-63
: in questa guerra è il fato / del regno. -i fati sono pieni
e disperazione il sole. -ora del fato: ora in cui si compie il
allor; senton la tetra / ora del fato; e assisi in cerchio, avvolti
per grazia o degli uomini o del destino dovrò occupare le ore mie.
con evidenza, anche a chi fosse del tutto digiuno di cose militari, che
quale ha molti pesci grandi, li migliori del mondo, di tutte fatte.
iii- 22: sono le piante del nostro emisfero molte e di variate fatte
senza pericolo, pigliano per bocca il fummo del tabacco, di cui così fattamente il
mi son novellamente / sì fattamente fuor del cor andate, / che di passar
), sf. parte, membro del corpo umano. -anche: forma,
umano. -anche: forma, costituzione del corpo; corporatura, aspetto fisico;
com'a punto sembra una bertuzza / del viso e de le spalle e di fattézza
male in ordine della persona per la fatica del mare allor fosse la donna, pur
gentilezza de'cristiani, e sopra tutti del valletto straniero; e di lui disse tutte
i-461: a caso, per trista sorte del napolitano, capitò in quella contrada un
gli sbirri che non conoscono le fattezze del delinquente. moravia, ii-323: era tutta
-in partic.: tratti, lineamenti del viso; aspetto del volto.
tratti, lineamenti del viso; aspetto del volto. laude cortonesi, xxxv-n-42:
. simintendi, 1-141: le fattezze del volto diventaro lati a costui che parlava
le man sì pronte / a farla del civil sangue vermiglia, / pianse morto il
. dolce, xxv-2-232: cotesto ribaldello del vostro ragazzo (udite gran cosa)
di tanta bellezza nell'ignudo e nelle fattezze del volto, che nel suo ridere rallegra
era piena di cose familiari, dalla tomba del padre cesari, ammirazione patema, al
cesari, ammirazione patema, al monumento del cardinale canossa, di signorili e benignamente
: questi sono pesci di scaglia e del colore dell'oro, di fattezze stiacciati e
azeglio, 4-138: le belle fattezze del destriere erano, secondo l'uso del
fattezze del destriere erano, secondo l'uso del tempo, nascoste da una grandissima gualdrappa
com'e'giunse all'uscio della casa del padre, a pena riconoscendo il padre e
maraviglia sì di tutta la forma e fattezza del campo, sì della divisione de'luoghi
non occorre poi, che le parli del piacere ben più vivo, che provavo nel
così l'ariosto vide e ritrasse gli eroi del boiardo. dossi, 262: se
72-2: quando mie donn'esce la man del letto, / che non s'
, / che non s'ha post'ancor del fattibello, / non ha nel mondo
opinione: cioè della freschezza della carne del viso suo. la quale, essendo
stato d'avere, quando la mattina del letto fosse uscita, veduta, prima
lei volta, * in cortesia / del fattibel, ch'io vo pulir la guancia
fattibile, mostra agli altri il confine del suo potere. giusti, iii-103: i
. romagnosi, 10-139: nel governo del mondo folle ed insensato è colui che
in bianca lana avvolti / duo mariti scèrrai del gregge ibero. de amicis, i-419
volto quella sera non era men bianco del suo, gli occhi solamente meno vivi
carne umana. leopardi, iii-109: del fratellone (non fratellino come voi lo
della coscienza; la quale è la regina del tribunale interno. targioni tozzetti, 2-41
suddetto ambo ti pare / di vederci del buio, o lettor mio, / converrai
drudo macellaro: e ci voleva poi del bello e del buono perché i carabinieri non
e ci voleva poi del bello e del buono perché i carabinieri non la rispedissero
repudiata... certa minuta fattispecie del nostro vivere eterno recava ombra ai cavalieri
stato, modo d'essere, struttura del fatto'. fattista, sm.
che sia possibile, la serie istorica del fatto comprobato dalle sue giustificazioni.
croce, iii-22-186: con l'avvento del crispi al potere parve che la politica estera
fattiva, la quale con la bontà del precetto congiunge la forza dell'esempio.
], 691: al vi cap. del xxxv libro afferma egli [plinio]
vasta sala che ivi imitava la luce del sole. cattaneo, iii-4-316: l'alto
porca bianca da trovarsi da enea all'imboccatura del tevere per buono ed ultimo augurio secondo
con un alito il mondo artisticamente fattizio del rinascimento, [il machiavelli] prepara la
rivoluzione e la informa alla pura energia del pensiero umano. 3
donne d'un peso crudele, quello del pudore, virtù fattizia che la natura non
diera di partito che affetto del cuore. inerti in suolo ricchissimo,
di bisogni fattizi e di debiti, avidi del danaro, nuocerebbero a grecia se s'
fattizio, dell'originale sull'imitato, del raro sul comune e banale.
: fece intendere a tutti gli abitatori del contado fiorentino che per tutto il mese di
temperata dall'aristocrazia fattizia delle industrie, del traffico e dalla naturale del merito.
industrie, del traffico e dalla naturale del merito. 5. aggettivo fattizio
annunzio, v-1-215: a ogni breve sosta del saldatore, si pensa: « ecco
è il fare e il dar giudicio del fatto. alfieri, 1-300: prod'uomo
iesu cristo, nostro signore: fatto del seme di david, secondo la carne
, i-456: dirizzoe l'atrio intorno del tabernacolo e dell'altare, posto il
tabernacolo della testimonianza, e la gloria del signore empiè quello. gherardi, ii-10
piccola, in un canto della facciata del lato che costeggia la strada maestra.
11-1: sommerse [l'amo] molto del piano di casentino, e poi tutto
e poi tutto il piano d'arezzo e del vai- damo,... e
, è rimedio salutiferissimo nella morsura del cane rabbioso. 5. composto
iddio mandò adam e la moglie fuori del paradiso della dilettanza, acciò ch'egli
importanza che si rivela con la dignità del portamento fatta di riserbo e lentezza,
fatto. celimi, 513: andrea del verrocchio, scultore, stette all'orefice
d'aver preteso d'esemplificare un error del vostro intelletto con un del mio,
un error del vostro intelletto con un del mio, e del mio da bambino,
intelletto con un del mio, e del mio da bambino, l'esemplificherò,
della gracilità della persona e della infantilità del volto. pavese, 6-128: parlammo di
dei balli coreografici e ai portentosi giuochi del circo equestre. 8.
da te alla statua fatta in memoria del tuo antico non ha dissimilitudine, se non
14-11: la creazione e il successo del fronte popolare fu dovuto alla campagna terrorizzante
a lui vari capitani in molte parti del regno, a'quali tutti aveva donato
li pone [i centauri] intorno del fosso del sangue bolliente, ove punisce
[i centauri] intorno del fosso del sangue bolliente, ove punisce la violenzia
): quelle grazie le quali seppe maggiori del beneficio fattogli le rendè. giusti,
, v-68-2: cheste sono le spese fatte del mese di dicembre per la casa.
tempo); inoltrato (una parte del giorno). manzoni, pr.
3-111: la terra, fatta rossa del sangue, ingenerò il giglio del colore della
rossa del sangue, ingenerò il giglio del colore della porpora. petrarca, 333-10
son già di viver lasso, / del navigar per queste orribili onde; / ma
veder l'ampie città, le ville / del vincitore ingordo / fatte misera preda.
, che oramai è scomparso dalla mente del pubblico, e che io poi, per
i termini / de l'onesto e del giusto. buonarroti il giovane, 1-68
decima e non sia detto che venga del bosco. -proposito, risoluzione.
volgar., 242: se la somma del fatto di antigono sta nella mia testa
non temono né minacce, né fatti del cielo o de gli uomini.
gli era impossibile che fuggisse l'ira del re e conseguentemente il gastigo della giustizia.
l'altra esterna. quella risulta dalla natura del fatto, questa dalla vista del fatto
natura del fatto, questa dalla vista del fatto istesso. giusti, 3-33:
sieno state alla testa delle opinioni e del movimento. pascoli, 496: lascia
bocchelli, 1-ii-5: dopo i fatti del '48, san michele e paneperso erano rimasti
. pratolini, 1-31: i fatti del giorno li apprende dalla radio e dai
, acciò che confermasse questo medesimo fatto del cavallo, ed acciò che aprisse alli
dell'errore generato dal fatto della ragazza del « cento » che aveva seminato in
esercizi spirituali, i padri, parlando del peccato originale, avevano sempre insistito,
, / e 'l tu'non fu del senno di merlino. panfilo volgar.,
e no sapia la toa povertade. detto del gatto lupesco, xxxv-n-289: a dio
debiano dare un corbello per 10 fatto del comune e questi siano tenuti di tollare u
saviamente e seppe bene ordinare i fatti del nostro comune e servire, non uscendo
con le solennità pubbliche assistettero alla formazione del processo, proibendo a ciascun altro il
altri proclamano l'identità dell'idea e del fatto,
ii-9-339: il principio vichiano della conversione del vero col [fatto, perché l'uomo
di quegl'individui umani che agli stimoli del piacere corporeo, grandemente ringagliarditi per la
udendo raccontare / d'arcita i fatti e del buon palemone. capellano volgar.,
senza starlo a cercare fra le linee del libro, attraverso la lente dello scrittore
e distornare il fatto senza che niuno del suo difetto s'accorga, ma il marmoraio
.. e sollecitare come dono la restituzione del fatto nostro. manzoni, pr.
., 1 (5): domandòli del papa e della chiesa di roma,
, 1-399: il visconte era molto contento del fatto suo o almeno fingeva di esserlo
: quello la cui conoscenza fa parte del patrimonio conoscitivo di ogni uomo di media
, 9-83: il fatto è propio del giudiziale, perché in esso si fa giudizio
, che ha da essere è propio del genere deliberativo. muratori, 1-13: i
prove e fuor di eccezione il giudizio del fatto, con quella santa e meravigliosa
si è detta la * grande carta del popolo ', e contrabbilanciato potentemente da
a « diritto », rappresentante l'idea del -al fatto: opportunamente, a proposito.
/ in * iure 'sacrosanto del 'bey 'che governa il serraglio,
: non confondiamo il dei servitori del 'bey 'che governano tunisi e il
cosa bacco si ridevano in prima del fatto mio, dipoi comine di più
dopo averlo strapazzato, e dette / cose del addentrarsi nell'albergo, piantò la
mettere a repentaglio taglia, avvegnaché del detto suo facesse beffe, e il suo
che gliela consegue al primero / del giusto deo beato compimento. guardano
opere malvage. niun bisogno c'era del fatto loro, e che i nostrali ci
e già mossa la camera dell'arme del comune, e le masnade a cavallo e
riferimento ad atti giuridici: in forza del proprio ufficio, della propria autorità, della
, 1-143: ha [il capitano del popolo] balìa di fatto contro a chi
di ragione contra il duca di giuliers suocero del sassone... sopra lo stato
: piero desidera d'avere l'amicizia del re; e questo si è il fatto
alzai le spalle. -essere sicuro del fatto suo: non aver dubbi,
, s'io non era / sicura del mio fatto. carducci, iii-25-62:
ricercano negli accusatori ch'ei siano certissimi del fatto loro. de roberto, 67
de roberto, 67: era troppo sicuro del fatto suo. moravia, ii-147:
: il giovane, intanto, come sicuro del fatto suo, già si avviava verso
dinanzi sono stati in oste. soffredi del grazia, xxviii-224: né no fae
tiranno] tutti quegli che fanno e'fatti del commune per potere valersene a sua posta
è furbo. -per eufemismo: andare del corpo. aretino, 8-186: nascondilo
cioché possa fare il fatto suo senza muoversi del letto. -con significato osceno.
iv-177: il detto vulcano volendosi vendicare del detto dio marte, fece reti di ferro
pazzo. monti, iv-138: le nuove del grande esercito rassicurano le speranze di qualche
pensato agli obblighi e ai nobili fini del ministero al quale si dedicava. verga
che non posson esprimere meglio la mente del poeta; ma il fatto è che
abbondio aveva forse tanta voglia di scaricarsi del suo doloroso segreto, quanta ne avesse
come conquistatore in fatto, e come campione del popolo in apparenza, era in necessità
infinitamente che ami e veneri un poeta del passato, nel fatto si distacca da lui
fatto delle scritture, perciocché all'opera del favellar domestico, picciol racquisto s'è fatto
a trattare e professare cose che ignora del tutto. pea, 7-105: abituato il
vista alle genti, e mostri la gloria del mondo, acciò che per lo fatto
. verga, i-326: il campiere del barone colse il ragazzo sul fatto a rubar
duca di guisa, perché la prudenza del cardinale, posta sul fatto, avea penetrato
anni nelle camere dei re e versando del continuo nelle prime file degli eserciti,
quella prima norma senza passar i termini del comandamento, o pur far quello che
, perché vide le memorie di persona del mestiere, cioè di siila, che
di legge, / non producea l'obbligazion del patto. forteguerri, iv-173: pur
racconta certi fatterellini con garbo; ma del gran piacere di raccontarli non si rammenta d'
fattoiano, che stima il grossume del fondo dell'inferno più che l'
e manco sperienza,... nati del vettural, verbigrazia del mugnaio o
. nati del vettural, verbigrazia del mugnaio o fattoiano. lastri,
; le gualtiere dei panni, le gramole del lino con questa si fanno fare
. fattóra, sf. moglie del fattore, dell'ammini stratore
2. serva, commessa; inserviente del monastero. moniglia, 1-iii-251; mandate
madre e la figlia nel primo cortile del monastero, le introdusse nelle camere della
madre e la figlia nel primo cortile del monastero, le introdusse nelle camere della
iv-168 (34-22): ballata, chi del tuo fattor dimanda, / dilli che
segreto. g. villani, 10-128: del quale trattato fu menatore e fattore messer
volemo giudicare per vere, alli fattori del bene nocerà il ben fare, e
salute, e non un sollecito fattore del mio letto, nè un diligente forbitor
sommo fattore; fattore della natura, del mondo: dio (o anche
bella eletta / dal sommo padre almo fattor del tutto / per dare al mondo la
pubblico e indrizzare ogni azione al fattor del tutto. palma, iii-338: grata stanza
fattor, che volle in lui / del creator suo spirito / più vasta orma
che l'anima serba uscendo dalle mani del suo fattore. 2. amministratore
da fattore coscienzioso che difende i soldi del padrone. d'annunzio, iv-2-132: verso
fa buono factore quanto la diligenzia del maestro: niuna cosa tanto fa pessimo factore
fa pessimo factore quanto la negligenzia del maestro. cellini, 2-5 (311)
tendosi per legge antica martoriarli contro alla vita del padrone, tiberio, dottor sottile
settimana a vostra signoria quella parte del fiondante che m'era restata qui
alla tratta de'cavalli, e del filo, che salomone avea d'egitto,
egitto, i fat tori del re prendevano il filo a certo prezzo.
è re veramente, ma fattore / del popol che gli è dato a governare.
112: questi era il più ricco mercatante del mondo; per mare e per terra
dua luoghi, uno de'fattori sua del banco di firenze, saldando i conti dell'
, 9-281: fu fatto un bando del re giovanni, che niuno potesse comperare
in quel luogo, secondo l'uso del paese. nievo, 1-240: là a
bottega di lana, aveva il gonfalone del popolo minuto in mano. macinghi strozzi,
incaricato di fare spese e commissioni fuori del convento. statuti dell'arte della seta
fattori o fattoresse, che stessino a spese del vitto con detti monasteri. gelli,
che stanno sì bene, il gallo del mugnaio, il can del beccaio e il
, il gallo del mugnaio, il can del beccaio e il fattore delle monache.
hanno opinione di fortunati. fattore del cardo, fattore di cardo: sorvegliante
andrea di domenico da bolognia nostro fattore del cardo. -fattore delle pettine, fattore
lo tre è fattore per se medesimo del nove. piazzi, 1-122: declinazione di
durante un incontro (soprattutto nel gioco del calcio), trae dal fatto di giocare
fattori si arricchiscono facilmente amministrando i beni del padrone. lastri, 1-5-243: fammi
di molle tenga che quello straccio non caschi del coreggiuolo. civinini, 7-161: la
di un'azienda agricola (spesso moglie del fattore). grazzini, 4-397:
in fede mia, come le donne del boccaccio. gnoli, 28: vedila tonda
madre e la figlia nel primo cortile del monastero, le introdusse nelle camere della fattoressa
di più beni di campagna; l'ufficio del fattore che li amministra. vangeli
io odo in te? rendimi ragione del tuo offizio: che da qui innanzi ti
di amministratore di beni. statuto del tribunale della mercanzia [crusca]: non
, o maestri suoi, per cagione del discepolato o fattoria. morelli [crusca]
morelli [crusca]: alle mani del detto pagolo, per cagione della detta fattoria
, i-30: avendo preso detto partito del re per andare, come è detto,
stesso). -anche: l'abitazione del fattore (o del proprietario e amministratore
-anche: l'abitazione del fattore (o del proprietario e amministratore in proprio dei
pigliare a fitto dallo scrittoio delle possessioni del gran duca la fattoria di pratolino. magalotti
le galline a stormi accoccolate all'ombra del pozzo, e le donne che si
, 366: la fattoria e gli ufiziali del re, che sono fattore, scrivani
sono portate in questo porto da'vascelli del commercio, si comprano a determinato prezzo
fattorie e colonie in tutti i punti del globo, ricevuto che abbia il figlio
, quando fu accostato da un fattorino del telegrafo. de amicis, ii-391: quando
un ragazzino sulle ginocchia, una donna del popolo... il fattorino le
bene, / tu fonte vivo, lucerna del sole. s. agostino, volgar
dell'inerzia, che è la fattrice del putridume. -donna che cura gli
, 2-931: c'è un fuoco, del cui alimento solo le donne della razza
essere di fatto, la concretezza del fatto reale (in contrapposto alla
a sconciarsi, e sapesse l'arte del malocchio e dei veleni. -per simil
di quella salda persuasione in che sono del doversi loro ogni preminenza di grado.
pò aver per sua fattura. sennuccio del bene, ix-51: ché non adorna petto
preparatorii per la vendemmia e per la fattura del vino. dossi, 334: fa
facevano al caso. -l'atto del creare (da parte di dio).
vi-543: l'ultima libava / stilla del suo falerno / in una coppa d'
a fattura e struttura, il verso del pascoli è cosa molto semplice. calvino,
fornite o dei servizi prestati, e del prezzo corrispondente che deve essere pagato al
. -fattura consolare: rilasciata dal console del paese importatore, per fornire alla dogana
piacciale di spedirmi... la fattura del mio debito ridotta in lire italiane perch'
fatture da riscuotere. -nota del prezzo, del numero, del peso e
riscuotere. -nota del prezzo, del numero, del peso e di altri
-nota del prezzo, del numero, del peso e di altri particolari di merci
cattaneo, iii4- 262: la via del sempione è fattura nostra; la lumel-
esso ti dà sembianza d'una fattura del caso. serra, ii-197: il lettore
-figur. costruzione della mente, del pensiero. rosmini, xxii-173: qualora
magistero di natura è l'arte / del fattor primo, ond'è fattura e figlia
3-156: rosa riso d'amor, del ciel fattura, / rosa del sangue mio
, del ciel fattura, / rosa del sangue mio fatta vermiglia. battista,
g. villani, 7-6: la gente del re carlo combattendo ebbon la terra di
malefica la reina parea strana dall'amore del suo marito. pulci, 24-107:
20-230: siccome s'è fatto un mestiero del fatturargli [le droghe e gli odori
se n'è fatto anche un altro del provargli e saggiarli, per iscoprime la fraude
:... il poeta più indipendente del rinascimento,... e per
, quando per tale arte, col favore del diavolo, alcuna persona,..
di corpo, ma per fatturato danno del nimico. s. degli arienti, 139
chim. prodotto ottenuto per l'azione del solfo o del cloruro di solfo sugli
ottenuto per l'azione del solfo o del cloruro di solfo sugli oli siccativi o
quei putti, senza la sufficiente notizia del bene e del male,...
senza la sufficiente notizia del bene e del male,... in tal caso
, 1-34: le donnicciole, nella fatuità del loro cervello stremato, anemico per famina
molti difetti, segnatamente contro alla fatuità del loro carattere. rajberti, 2-240:
il guidi no: egli, uomo innocuo del resto, non aveva refugio o scampo
, 95: persuaso che nella benevolenza del fatuo, c'è qualche cosa di
quando mescevano alle fresche risa il tinnire del salterio. b. croce,
el piombo, o che la massa del ferro? sai che è? è l'
de sanctis, iii-154: [l'ironia del parini] è nella pompa epica della
fulgore che proveniva dai guizzi della fiamma del camino. -che non ha una
1-100: vedasi ancora l'epigramma v, del libro ii, sopra l'istesso uomo
s'intendeva di camorre ed era al corrente del formulario buono a ingraziarsi la simpatia dei
paura, vedendome quasi ne le fauci del nimico. partita, 87: acquistò questo
, v-1-87: penetriamo nella stretta fauce del quamaro, come tre spine aguzze.
due torri, conservate nel lato orientale del palazzo, si rinvennero le fondazioni ed
le fauci, oltre a molti tratti del selciato poligonale. -apertura, cavità
. pascoli, 660: per le fauci del camino / fuligginose, allo spirar de'
sing. fàuce: regione di apertura del calice o della corolla di un fiore gamopetalo
5. locuz. cacciare uno nelle fauci del lupo, della belva: mettere qualcuno
aveva sospinta una povera donna nelle fauci del lupo. d'annunzio, iii-1-442: viva
: descriveranno la fauna e la flora del paese, misureranno e narreranno il loro mare
gli studiosi possono leggere la vita preistorica del salento, nelle ossa di animali, ippopotami
in quella prima stanza tutta la fauna del paese. bontempelli, 19-160: sotto i
a guardarmi con la più deferente diffidenza del mondo. adesso, dovevo sembrargli un
). che è tipico, caratteristico del fauno; che ricorda l'aspetto,
che ricorda l'aspetto, i modi del fauno (occhi, orecchie, barba,
bocca nel profferire le parole e al moto del mento aguzzo sparso di peli una singolare
idea ancora più precisa dello stato goliardico del loro animo [di verlaine e rimbaud
essere altro che la forma organica e indifferente del riso; bocche di vergini, d'
agg. che è tipico, caratteristico del fauno; da fauno, sensuale, animalesco
le belle arti, 2-253: le forme del volto sono in parte alterate, avendo
, i fauni e le driadi, abitatrici del luogo, soleva visitare. guido delle
lalli, 7-91: oh mi dirai che del tuo fauno santo / l'oracol la
fu l'amore che deriva dalla squisitezza del sentimento; ma... quel furore
agguato. govoni, 295: nella solitudine del bosco odoroso di funghi, umido di
di sole, rivivo i giorni selvatici del fauno irsuto divoratore di frutti e cacciatore
stava... accanto alle logge del comune, rigurgitante di buoni fauni villani
, 1-446: si ravvisa da'lineamenti del volto un m. antonio travestito..
hegel è il gran nemico... del faustismo, che proclama grigia la teoria
, che si ribella contro le leggi del costume e dell'esistenza. = cfr
par., 14-93: non er'anco del mio petto esausto / l'ardor del
del mio petto esausto / l'ardor del sacrificio, ch'io conobbi / esso litare
. carducci, 1035: o isola del sole, / o isola d'eroi madre
72: li medesimi suoi fautori [del boccaccio] affermano che esso nelle cose
e un uomo di sentimento già disingannato del mondo. mazzini, i-206: s'
in due fazioni: quella dei fautori del maestrelli... e quella dei fautori
maestrelli... e quella dei fautori del puccianti. gozzano, 1053: gli
. gozzano, 1053: gli stati del nord, partigiani della libertà, furono
della libertà, furono vittoriosi sugli stati del sud, fautori della schiavitù. bonsanti
fave i primi baccelli nella più bassa parte del pedone, e sono maggiori più grossi
al guanciale, pagliata ». -fava del calabar: liana lunga sino a una
terapia oculistica e nei processi di atonia del tubo gastro-enterico. -fava d'egitto
quelle genti vasi da bervi dentro l'acqua del nilo,... e mangiano
un nido di vespe, ne i pertugi del quale sono le fave, le quali
ovoide, irregolarmente deformati per mutua compressione del frutto, durissimi, di colore brunastro
. -fava grassa: denominazione toscana del sedum telephium, detto comunemente erba di
la quale in roma per la soavità del frutto, salvatico certo, ma quasi della
. 3. figur. estremità anteriore del pene; glande. pulci, iv-22
furore, che acconciosi su la sponda del letto, spingendo il capo inanzi et il
de'due collegi, annoverava le fave del sì, cioè le nere. varchi,
non tossono, in danno e disonore del nostro comune. busini, 1-159:
con l'approvazione dei soli due terzi del collegio, cioè sei voti.
. nome napoletano di molluschi bivalvi marini del genere mactra. 7. locuz.
marina era torbida, e la nave / del viver vostro in più d'un scoglio
: infino a ora non si vede altro del vostro, che certe letteruzze di fava
, ii-93: mi feci difinire al maestro del mio fanciullo le lettere d'un di
robusto, / ch'a l'occhio del padron si facea grasso; / ma
hanno saputo come tu non puoi / del favagello operar più l'unguento. firenzuola
{ favaro), agg. ant. del mese di dicembre in cui si seminano
se ne givano bestemmiando, al dispetto del padrone del trentuno, entrarono dove la
ne givano bestemmiando, al dispetto del padrone del trentuno, entrarono dove la sua moglie
quasi scornate, / consorzio divien ei del gran fileta. g. m. cecchi
che lei, lasci coi rai / del sol l'udita e il gusto e la
favella, / che mi fa sovvenir del mondo antico. idem, purg.
noi te arechiamo una bona novela / del tuo fido: aldi nostra favela. canteo
: non adoperato altro artifìcio che quello del vero cordoglio che l'affliggeva, [la
delle favelle, sì per la disusanza del trafficare insieme, non solamente la
per ispirazione. ti taglia nella faccia del violino due effe imperiose, due effe
, / o santa madre, e vela del bel velo. d. bartoli,
e di dormire, che non vi assedi del continuo col mio favellare.
ix] si compiace... del religioso favellare e del devoto ossequio a
compiace... del religioso favellare e del devoto ossequio a sua persona dell'inviato
, come si dice, co'calzari del piombo. -favellare con le mani
ha a toccare a tutti la sua parte del cicalare. = deriv. da
pensieri della mente, che sono favellìi del demonio. arrighetto, 221:
suo volto. -figur. il rumore del vento tra le fronde, dell'acqua
ombra infinita / le grandi quecie bisbigliar del monte. d'annunzio, v-2-158:
... e l'intermesso favellio del vento fra chiostro e cantina, fra sagrestia
per lenire i dolori dovuti all'allentamento del peritoneo o all'ernia).
, che si fece in cicilia, del quale fuoco siccome faville sono nati e
colonna, 2-300: se le parti del corpo mio destrutte / e ritornate in atomi
legier come favilla, / e nel salir del ciel se me fa duce. machiavelli
'l sol veloce sopra 'l dorso / del nostro mondo ben termini mille / e
ogni tanto saltavano fuori dal torbido brontolìo del discorso. ma tante faville codeste parole
faville codeste parole, per la fantasia del ragazzo la quale aveva finito col fabbricarsi
vidi le faville / che 'l foco del mio cor fanno immortale. boccaccio,
-il rossore della vergogna, della rabbia, del dispetto. berni, 2-18 (
ingegno grosso, se dentro nell'animo del discepolo non sono alcune faville, le
, per essere soffiate e aiutate dal fiato del maestro, illuminino lo intelletto suo.
m'è parso che nel germe ancor cieco del nuovo essere sia entrata la più fulgida
nuovo essere sia entrata la più fulgida favilla del mio spirito. cicognani, iii-2-275:
fede avesse pur guizzato moribonda nello spirito del cardinale, egli avrebbe dovuto scuotersi e
ma poi che sente il gran soffiar del vento, / per forza il foco fuor
, i-189: favilla è la reliquia del fuoco, onde si ripara et accende
. davila, 264: dalle ceneri del duca d'alansone tornarono ad accendersi le
così gran turba / ch'udendo ragionar del mio valore / non si sentisse al
sano facevan faville nell'eccitazione gioconda del pranzo. c. e. gadda,
tristezze a sé men fabbro, / tregua del suo martir prende alcun poco, /
di giorgione, vide e conobbe la idea del dipingere perfettamente. tesauro, 2-ii-66:
altri tempi concorrevano a spegnere ogni favilluzza del piemonte, or quasi affatturati dal fato
/ ch'ai vampo si potria del cor fiammato / legger di sera un caracter
manifesta, in seguito all'aspirazione del polline dei fiori di fava o
gittata / sarà nelle oscure favisse / del campidoglio. -figur. fogazzaro
li nimici circundato come tape lo favo del mele, ma nel nome di dio rimarrò
sono ordinate ad andare per lo fiore del mele e certe a fare i favi
i-708: non tanto a la stagion del miele odora / forse ne tamia il
gnosa pecchia, / entro a'favi del core / portando il mel d'amore
. achillini, 45: 'da gli orti del mondo il cor diviso, /
e sviluppatisi contemporaneamente nelle zone glabre del tegumento dell'uomo e degli animali (
dov'el parlò de la rana e del topo. esopo volgar., 4-21:
te pur sia / scorta il finto del ver e fiati chiara / ne le favole
le menzogne antiche / di babilonia e del superbo egitto. campanella, i-325: sarebbe
, perché il poeta deve essere istromento del legislatore e aiutarlo a drizzare il mondo
: ciò che tu farai sarà favola del popolo. alfieri, 1-525: va;
/ quivi favola al mondo, onta del trono, / scherno di tutti, orribilmente
, i-19: mostra che il componimento del poeta vuole essere favoloso, ancora che
non aveva notizia alcuna della pretenzione giudaica del clero di roano; e se mi
una voce popolare secondo cui l'odio del proprietario defunto rendeva per sempre fatale alle
vecchie favole giuridiche, già domi- natrici del mondo, pesano ancora nel pensiero universale
. michelangelo, i-135: le favole del mondo m'hanno tolto / il tempo dato
si chiama un bell'affare. ma del resto la vita d'una volta è ormai
la favola deh'america, dell'altra faccia del mondo. 9. vero e
: chi sa qual altro / sul teatro del mondo / aspetto io cambierò. /
favola bella eran presenti / il teatro del ciel facean sonoro / con lieti fischi
sulle scene per trastullo comedie e favole del papa e de'cardinali brutte ed ignominiose
, 12-368: favola chiamo la forma del poema che definir si può testura o composizione
miglior mezo che aver tutte le cose del mondo per favola, tenerle per una
, fare la favola della gente, del paese: essere argomento, soggetto di dicerie
medesmo meco mi vergogno; / e del mio vaneggiar vergogna è 'l fratto. caro
dalla mia patria, né di divenir favola del mondo. tasso, 13-i-686: chiaro
, per via di folli amori, / del mondo a far la favola e 'l
egli vinca tutti e ritorni alla signoria del mondo. pasolini, 3-262: aveva davanti
tu hai percosso e fatte le lor favole del dolore di coloro che tu hai feriti
dell'uccellino '. -la favola del tordo: guardagli alle mani: per
origine dalla favola del tordo, che vedendo l'uccellatore piangere
occhi, / come dice la favola del tordo. 17. dimin.
: se già non si facesse a uso del corbo, che mi contò a queste
de'colori, / per l'ocean del falso aprir le vele, / appresentar chimere
quando considero la natura sua, e quella del la fontaine, celebrato favolatore di francia
della più fangosa insieme a favoleggiamento anche del più incantato o esaltato, acquista le
seder lungo l'ilisso sotto l'ombrosità del platano memorabile, per udir le dicerie
esemplo il piacevole esopo, là ove favoleggia del topo campestro e del casalingo. caro
là ove favoleggia del topo campestro e del casalingo. caro, i-299: avea di
quando titiro sopravvenne con la sam- pogna del padre. carducci, iii-7-22: udite il
di pinocchio 'là dove si favoleggia del paese dei balocchi. 2.
nostro emisperio, che egli esce fuori del fiume gange. paleotti, l-n-335: sì
. campanella, i-385: l'arte del favoleggiare è imitazione della natura in significato,
primi in toscana che diedono ricetto alla gente del gran tiranno arcivescovo di milano, in
n'odo vario il grido, / ma del favoleggiar altrui mi rido / quando ti
nel rio di roano di normandia, del quale sentii già favoleggiare, ma non mi
che è falsa oltra misura, / e del favolegiare avea il mestiero.
.. in pena della rotta fede del compagno e della compagnia ed in esemplo