colia declinatoria del fòro. giacomelli, 1-151: se io
l'eccezione declinatoria di questo giudizio. dizionario del commercio, iii-1245: la declinatoria è
alla declinazione; connesso con la declinazione del sole o della luna (la variazione
. con le proprie mani nella declinazione del monte si avea fatta un'abitazione.
giorni per decantazione, cioè per declinazione del vaso, overo per cannella messa in
cannella messa in fondo. g. del papa, 4-55: la linguetta o l'
scapule] nel perdersi dentro i merletti del busto avevano non so qual curva fuggevole
(dell'età, degli anni, del tempo in genere). baruffaldi,
aere li potesse offendere per la declinazione del sole. d'annunzio, v-1-485: aveva
a sé le acque, l'arco del golfo, l'orizzonte marino, la declinazione
, l'orizzonte marino, la declinazione del sole. 4. deviazione, divergenza
in certe isolette che erano nella punta del mare adriatico, per fuggire quelle guerre
ultima declinazione e mina della civiltà e del senno umano. de sanctis, lett.
: questo ultimo mio ritorno in casa del signor cardinal scipione, che doveva esser
data a bere nel tempo della declinazione del parossismo. foscolo, v-56: immaginai che
a più segni si avvede della declinazione del proprio essere, appena ne ha sperimentato
declinazione di atomi dal moto allo ingiù del propio lor peso e gravità.
ago magnetico) col piano meridiano geografico del punto stesso; è variabile da luogo
elio [= nello] zodiaco dela via del sole è chiamata latitudine deli pianeti.
quasi che intero di tutta la declinazione del sole. e. danti, 1-161
abbia non picciola cognizione di molte cose del cielo pertinenti alla navigazione, come della
come della linea equinoziale, delle declinazioni del sole da quella linea. galileo,
iv-2-494: forse anche nello stilo ferreo del fato avvengono quei cangiamenti subitanei cui è
distanze, e larghezze, e lunghezze del sole. d. bartoli, 9-31-1-15:
inclinazioni di linee secondo i diversi levamenti del polo, oltre al situarli ch'è necessario
aggiungendo la desinenza dei casi al tema del genitivo; nella lingua priva di caso,
altro non è, che la variazione del nome ne'numeri e ne'casi. cesarotti
diniego oltraggioso, con cui ogni parvenza del mondo soleva rimirarmi. 2. tramonto
2. tramonto (di un astro, del sole). giovanni da prato,
intellettualistici e accademici, quanto con 1'abbassarsi del livello di esecuzione tecnica e il deteriorarsi
. piovene, 5-275: assisi soffre del declino del turismo contemplativo, lento,
, 5-275: assisi soffre del declino del turismo contemplativo, lento, che amava
altra, greca, conservante nella stanchezza del declino linee essenziali di razza, e l'
rapida e densa invadeva col precoce declino del giorno invernale le strade e le case
pratolini, 2-42: allorché ebbe coscienza del proprio declino,... la signora
, comp. da declinare e dal tema del gr. ypócpco 'scrivo'; cfr.
a lui splendienti, / i lumi dicernea del sol rosato / e le costellazioni della
più lontana dal centro, della superficie del mare. galileo, 4-3-227: supponghiamo
: chi non sa che l'infime parti del giro son le meno declivi di tutte
, 16-ix-267: nella parte più declive del forame ovale, la natura vi fece nascere
sospirando gravemente in grembo / mi risospinga del pescoso mare. leopardi, i-953:
è in colle, parte al declivo del colle e parte in terra piana. baldi
al proprio alloggiamento, posto oltre la sommità del declive delle colline. f. negri
f. negri, 361: il declive del tetto altrettanto, in forma d'una
contro i venti nocivi; esse fedeli / del bel tesor di liquefatte nubi / fansi
quel che avanza / alla lor sete del serbato umore / rendon poscia cortesi,
amicis, i-i77: al di là del fosso, dall'un dei lati, un
essendo ricinta d'un muro sul declivio del greppo. d'azeglio, 1-288: una
contro a me, dall'altro declivio del secolo, in silenzio? pirandello,
due rive per confondersi nell'infinita deità del mare e del mondo. 2
confondersi nell'infinita deità del mare e del mondo. 2. moderata pendenza
la lana all'ombra dei primi castagni del bosco. negri, 2-438: di là
rosalia e dalle piagge, al sommo del cammello ora come due sposi in fuga
delle cause di movimento è la declività del sito e letto nel quale viene contenuto il
notato avendo la facile declività delle pareti del cratere verso l'ovest, sembrommi che
ore l'ammalato col capo più basso del rimanente del corpo, per agevolare lo svuotamento
ammalato col capo più basso del rimanente del corpo, per agevolare lo svuotamento delle
dati, risalire al messaggio originario valendosi del codice con cui esso è stato elaborato.
'. decodificazióne, sf. operazione del decodificare; il risultato di tale operazione
, e crescenzo fece dicollare. niccolò del rosso, vii-468 (12- 133)
è niente, -e mi indicò il busto del pastore decollato che si mostrava pieno e
, condotto a firenze, e giudicato traditore del comune, per la sua dicollazione e
segneri, iv-151: fu su le braccia del carnefice stesso portato al luogo della decollazione
, fa discendere al limbo l'anima del precursore « sparsa di sangue e tinta
poi, così carichi di tanti doni del signore, neppur loro potrebbero difettare del
del signore, neppur loro potrebbero difettare del dono indispensabile dei piedi: e tanto meno
più o meno estesa secondo il peso del mobile { corsa di decollo),
.). = voce dotta (del linguaggio industriale); cfr. ingl.
, tr. { decolóró). privare del colore, scolorire. jsuzzati,
.. finì di decolorare, nell'animo del valoroso 0 reduce della grande guerra »
della grande guerra », l'ingenita fifa-nera del venerdì. = voce dotta (
venerdì. = voce dotta (del linguaggio industriale); cfr. ingl.
tecn. apparecchio (inventato all'inizio del secolo xix) per determinare il potere
xix) per determinare il potere decolorante del nero animale (ed è ora poco
avere il decoltè. = adattamento del fr. décolleté (nel 1700),
sost. 'mostrava il candido petto, del quale, mercé del vestimento cortese nella
candido petto, del quale, mercé del vestimento cortese nella sua scollatura, gran
quella che sta affissa ad un lato del filamento. -agg. di * fiore
., andarono a decombere verso il fondo del lobo sinistro de'polmoni, e formorono
ed è voce, per lo più, del linguaggio della chimica).
decomposta dalle ossa fino alla lievissima caluggine del labbro superiore; ad imo ad uno
138: e decompose colla forza dissolutrice del suo sorriso, o resultando la fanghiglia di
prima volta al mondo il sublime spettacolo del pensiero abbandonato da ogni forza profana,
direzione e grandezza, applicando il principio del parallelogramma, o poligono delle forze. '
senza dir motto; tutti i muscoli del viso di lei sembrarono decomporsi. d'annunzio
pareva decomporsi e ricomporsi come nella vicenda del terrore e dell'ebrezza. negri,
antioco lo guardava, accorgendosi dei progressi del male su quel viso che si decomponeva
(v.), su calco del fr. dècomposer (sec. xvi)
savinio, 152: di fronte al cadavere del commendatore già in avanzato processo di decomposizione
a gambe in aria la grande poltrona del salotto. -in senso concreto: sostanze
paralleli a un medesimo piano: regola del parallelogramma, e quella in tre componenti
secondo tre direzioni non complanari: regola del parallelepipedo). carena, 1-4
qualche parola sul teorema tanto importante detto del * parallelogramma ', sul quale si
: egli ebbe una idea della decomposizione del moto: egli fu ancora il primo dei
(v.), su ricalco del fr. décomposition (nel 1694);
consumato, sgangherato. riferimento a una parte del corpo). d'annunzio, v-3-210
. sot composta o sfacelata del medesimo bitume. negri, 1-434:
, 8: nella stanza numero trentotto / del cadi bameville -ed con
, deformato (il volto, i tratti del qualcuno si usò anche per * sconto
-che cosa possiamo dare oramai? la coperta del libretto parlava con una voce che giorgio
maniche rimboccate sui gomiti e tutti i colori del viso decoramentale, agg. che
un suo straccio bagnato sopra le mattonelle del pavimento. senso per lo
differenti (un scherata sotto i cenci del convenzionale: rinunzia alla moto)
italia: nell'archeologìa estetica fu zione del moto con la forza, si piega torce
. = * voce dotta (del linguaggio scientifico), il cui uso
l'hai oranata per menarla al vepressione del gas contenuto in un ambiente. scovado.
... 2. ripartizione del traffico in modo che un sorge una
. deledda, ii-59: la cattedra del maestro sembrava rosicchiata dai topi; macchie
un fiore; il verde e tenero fiore del basilico. -figur. baretti,
individuale), suol essere decorata altresì del nome di razionalismo etico e pratico, di
quadri. pirandello, 7-486: quella sala del municipio era magnifica, dal palco scompartito
e i cui gesti producono nello sfondo del cielo un fantastico assieme. 3
il progetto, e dietro l'assoluta certezza del buon esito ha decorato il signor t
ha decorato il signor t. della croce del merito. de amicis, i-269:
: l'uno è il dialetto particolar del paese, l'altro la lingua dominante
grinta di uomo indaffarato né il solletico del moncherino valsero a distrarre tereso dal pensiero
[quell'estetismo] a tutto giugno del 'i4, e a luglio diede frutto,
arrestarsi sulla china d'un precipizio, del quale forse non ha ancor toccato il fondo
169: l'una [frazione] era del cardinal pamfilio, il quale, come
inastata s'intravedono dietro il capo cereo del pastore, dominanti. gozzano, 1185
in seguito a incrocio impediscono la comparsa del carattere opposto (recessivo).
dir. fondo dominante: quello a favore del quale è costituita una servitù (ed
... è un certo tratto del lungocanale intorno al cristianborg, al castello;
. landolfi, 2-17- la nota dominante del discorso era una specie di invida viltà
. cecchi, 23-39: spinti dal disio del dominare / e del lasciar di lor
spinti dal disio del dominare / e del lasciar di lor memoria eterna, / fero
il mondo sonar per ogni parte / del suono orrendo dello irato marte. davila
della indipendenza nelle idee, anzi pure del vanto di dominar coll'ingegno. gobetti,
. davila, 379: nel consiglio del gabinetto, ove la regina madre già
dominare, ora, per i sospetti del re, la parte ch'ella vi riteneva
i-119: sui campi domina la vista serena del cimone e del como alle scale.
domina la vista serena del cimone e del como alle scale. manzini, 12-18:
10 imaginava la pallida e serena fronte del triumviro dominare dalla vetta del campidoglio.
serena fronte del triumviro dominare dalla vetta del campidoglio. -manifestarsi frequentemente e con violenza
cielo. arici, i-161: i venti del nord- ovest... dominano specialmente
un periodo storico, di un momento del giorno, dell'anno, ecc.;
, 20 (338): dall'alto del castellaccio, come l'aquila dal suo
ziata postumia, è anche rinunziato san pietro del carso col suo nodo ferroviario quasi equidistante
altri me poi domini / ch'ognor fa del mio cor scempio durissimo? dovila,
estimazione, quasi arbitro della corte e del governo, solo pareva dominare il genio e
pareva dominare il genio e la volontà del re di francia. l. bellini,
toccare tincomprensibile, avrebbero finito per fare del mio cervello, già discretamente disordinato,
, già discretamente disordinato, una casa del diavolo. r. sacchetti, iii-153:
, udendo il rumore, sale sulla cima del monte che dominava il campo di battaglia
monte... la casa solitaria del convertito giovanni papini domina il grandioso paesaggio.
giordani, i-21: sulla corda del semicircolo ergiamo un gran colonnato, che
porto. botta, 5-326: le artiglierie del castello dominavano questa parte. buzzati,
d'annunzio, iii-2-206: il grido del navarco domina ogni altro grido. comisso
delle proprie conoscenze, sottomettere al dominio del proprio intelletto e delle proprie necessità pratiche
prima gravati da naviglio. i nocchieri emuli del sole dominavano il circuito della terra,
b. croce, i-1-451: la filosofia del wundt scopre la sua debolezza col mostrarsi
col mostrarsi impotente a dominare il problema del linguaggio e dell'arte. barilli, 1-30
larghe, sommarie e potenti la materia del libretto. onofri, 63: quel cigolio
come quella meridionale, dove il concetto del denaro domina la condizione sociale assai più
dominava tutti i nuovi ribelli, la generazione del '70. -rappresentare la caratteristica
presentimento, nato da affinità, del bello classico, ma vera affinità elettiva con
e. gadda, 89: il mondo del dopoguerra gli pareva troppo sciatto, troppo
non volere uniformarsi a'sistemi di vivere del paese loro... possano farsi
a casa sua, ch'era nel mezzo del villaggio, e, attraversatolo, s'
iii-32: dante, dominato dall'orrore del fatto e con in capo già abbozzata
sp., 32 (556): del pari con la perversità, crebbe la
, 7-68: onde viene a dire capo del cane, in memoria senza dubbio del
del cane, in memoria senza dubbio del fiume cane della fenicia marittima, dominato
né soggetto a batteria, ma lontano del luogo. -battuto con violenza (
, 9-155: punti di decisa inferiorità [del d'ancona], in confronto ai
città libera, in cui l'imperio è del popolo. 5. maffei, 6-116
tutti i dominatori d'europa intenti nella faccia del venerando vecchio, parlante così.
provincie ed avviliti gli ingegni già dominatori del mondo. ronza, i-209: nel concilio
ronza, i-209: nel concilio niceno i del 325 non intervennero più i deputati laici
.., vi assistè cieco schiavo del sacerdozio dominatore. mazzini, ii-58: le
, nel timore e tremore della magnitudine del tuo braccio. vasari, iii-44: il
. garzoni, 2-57: se discorri del cielo, subito trovano la luna,
rugiada, ministra dell'umore, dominatrice del mare, misura del tempo, emula
umore, dominatrice del mare, misura del tempo, emula del sole, mutatrice dell'
mare, misura del tempo, emula del sole, mutatrice dell'aere. parini,
dall'antica e forte / dominatrice libera del mondo, / felice all'ombra di
delle opinioni, come di pericolose dominatrici del mondo; stiamo attenti che non usurpino
e cose; che ha l'abitudine del comando. c. gozzi, i-129
d'energia del giovinetto allievo, gli affidò quella mansione
della casa era lei, lei il dèmone del lucro e della parsimonia. pratolini,
meccanici, dalla natura stessa possiamo trarre del pari il formulario dominatore di ogni arte,
certe uscite opportune contro al filosofismo seduttore del secolo, convengo che stieno bene nei
. ei può ben essere una passione degna del teatro, ma bisogna che sia tragico
cadenze sentimentali, partiti presi, motivi costanti del paesaggio..., oggetti che
, oggetti che si ostinano a far parte del mio panorama. prepotentemente, si cacciano
schiavo (un vizio). scala del paradiso, 6: la pazza dominatrice gola
lei. cicognani, 6-148: ai piedi del grande edificio dominatore, nell'alto,
annunzio, iv-2-716: formidabile era la voce del turbine in quella immobilità di secoli impietrati
politica (e anche l'esercizio stesso del potere); governo, forma di
, che consente di influire sull'esercizio del potere o di controllarlo e determinarlo
per qualche tempo abbia gustata la dolcezza del regnare, la dominazione, cosa molto
la frode o per la forza è indegna del chiericato e gravemente pregiudiziale alla causa della
ripalpitò per un attimo su la cima del propugnacolo formidabile. gozzano, 233: prima
la quale electione ve represento da parte del dicto comuno; pregando la vostra dominazione
lui volontà. slaiaper, 2-421: del sangue tedesco ha l'ostinazione mulesca,
sicurezza dei miei piani, la noia del dover accettare discussione, un desiderio di
i-258: il carattere più notevole, del momento, è proprio questa relativa indipendenza
provincia. magalotti, 7-19: le cose del mare, che erano la sicurezza di
. 3. plur. gli angeli del primo grado della seconda gerarchia (secondo
vii-125: le dominazioni corrispondono al dominio del padre, le potestà alla potestà del
del padre, le potestà alla potestà del figlio, le virtù alla bontà dello spirito
poi ch'egli in terra è giudice del cielo, / dei troni e delle dominazioni
la mente e gli dava un presagio del terribile buio dell'inferno. se gli
1 padrone 'attraverso la forma domine del vocativo (cfr. domine1).
sopraggiugnere le liete novelle della vita e del buono stato d'arrighetto capece. savonarola,
tu non volessi stanotte sbucar mai fuor del letto? io potetti ben chiamare.
dominicale, reddito dominicale: la parte del reddito di un bene immobile che per
tale (in contrapposto alle altre parti del reddito che spettano ad altri soggetti che
assicurando intanto l'e. v. che del tormento ecclesiastico non n'è uscito fuori
« legale » delle case è solo quello del proprietario, stato, province e comuni
). ant. di dio, del signore. - orazione dominica: il pater
date il governo e il dominio intero del tutto. g. m. cecchi,
venne siena / sotto il dominio qui del nostro principe, / egli ha fatto
la quale essendosi sottratta dal dominio e del duca e del vescovo, ai quali
sottratta dal dominio e del duca e del vescovo, ai quali era solita innanzi
benché quasi ormai senza dominio, / del mondo si credea supremo sire, / e
altri mariti ci lasciamo usurpare la podestà del dominio di casa da le mogli, di
g. bentivoglio, 4-1229: l'acquisto del forte col dominio dell'argine aprì liberamente
liberamente il passo alle vettovaglie. -dominio del mare: durante la guerra, controllo
, temporaneamente o per tutta la durata del conflitto, in virtù della propria supremazia
cor di queste, / e il dominio del dì, largo destina. manzoni,
venere benefica! -iron. gusto del potere, piacere di esercitare la propria
quale da ragazzo maneggiavo i paesi finti del presepio, cavando, pezzo per pezzo
governo, forma di governo, esercizio del potere; legittima appartenenza di un territorio
consente di controllare o determinare l'esercizio del potere o dei poteri esistenti in tale
sapean ch'amone / con vo- luntà del figlio di pipino, / n'avea dato
dopo la vittoria della plebe cominciano le radici del dominio mediceo. d'annunzio, v-3-154
stato (considerato dal punto di vista del territorio su cui si estende, su
. - ant.: il territorio del contado, del distretto. trattato di
ant.: il territorio del contado, del distretto. trattato di pace, v-204-24
alle papozze, villaggio ferrarese al confino del dominio veneto. parini, 428:
ne le sue terre / vivea contento del primier domino / che a lui natura
all'ossequio e all'impotenza le bellicose genti del suo dominio. carducci, iii-12-163:
città in cerca di fortuna da un comune del dominio dovea essere il felice dittatore del
del dominio dovea essere il felice dittatore del buon gusto e del giudizio dall'italia
il felice dittatore del buon gusto e del giudizio dall'italia aspettato. bocchelli, 12-10
diverse qualità d'ogni provincia e paese del dominio di roma e amici veri e
il dominio di essa dipende da quello del popolo a cui s'appartiene. manzoni,
a notare, ch'ella è quasi fuor del dominio de'sensi. guerrazzi, iv-112
bocca alcuna cosa che fosse nel dominio del solito e del comune. fogazzaro,
cosa che fosse nel dominio del solito e del comune. fogazzaro, 1-691: questi
sono una intensificazione della vita nei dominii del fantastico. d'annunzio, i-972: è
simbolo dell'isolamento primitivo, l'ape del monachismo, la formica del repubblicanismo.
l'ape del monachismo, la formica del repubblicanismo. cardarelli, 6-118: ogni sera
: la bellezza è cosa fisica e del dominio degli istinti e dell'eredità.
: appresso poi ch'avrà il dominio del podere,... se può circuisca
un mercante, passano subito nel dominio del mandante, per mezzo del commissionario che
nel dominio del mandante, per mezzo del commissionario che l'ha comprate per ordine
commissionario che l'ha comprate per ordine del mercante. longo, xviil3-272: se
finestra, non vedeva che i muri grigi del cortile dagli angoli ch'erano dominio di
patrimonio immobiliare costituente oggetto di un diritto del tipo descritto. -dominio diretto: nella
generale, il sovrano esercitava sul territorio del suo stato e sui beni che in
dell'altro, se non per conto del diretto dominio che avessino sopra alcuno,
prelazione, o di unione e consolidazione del dominio diretto con l'utile,
che possi essere acquistato, ma uno del quale già è in possesso. de luca
di piena ragione e di libero dominio del possessore, ma che questo ne abbia
voglia significare quel che chiamano diritto eminente del principe e l'àmbito dello stato che
dei secoli di mezzo nasceva la distinzione del * dominio diretto 'spettante al concedente
dominio diretto 'spettante al concedente e del 'dominio utile 'appartenente al concessionario
quello di colui che, dietro il consenso del direttario, ha accumulato sulla terra il
sé il dominio diretto contra la volontà del sovrano. -iron. borsieri
comando, su ima roccia a dominio del bosco, della città e del mare.
dominio del bosco, della città e del mare. -lo spirare con violenza
la quale ha per dominio lo tempo del verno. leone ebreo, 139: fanno
a pagare al signore feudale in riconoscimento del suo potere. boterò, 7-1-17:
insieme di punti rispettivamente della retta, del piano, dello spazio i cui punti sono
latina ha il piglio imperioso dei signori del mondo; noi non siamo domini neppure
a sua volta, mette a contatto del numero il suo pezzo di numero uguale,
, così detto per il colore nero del rovescio delle tessere, come la cappa omonima
fondamentale vetrosa. = dal nome del puy-de-dóme (francia), da cui è
il porco indomito delle selve tien molto del cignale; il domito è in minor pregio
così fu già fortunatissima, e reina del mondo, e domitrice de'crudeli.
, / che sempre sta florissima. trattalo del ben vivere, 18: gaudio di
solo per lui racquisto / lo star del suo alto domo; / sopra se
, 7-io: don arrigo figliuolo secondo del re di spagna cugino del re carlo,
figliuolo secondo del re di spagna cugino del re carlo, nato di scrocchia e
il quale era stato in affrica a'soldi del re di tunisi. ser giovanni,
: nella puglia guerreggiava con gli aiuti del paese don federico, con cui era
diventato mezzo palermitano. mi piglio su del don e sorbisco acquette e gramolate come
: prìncipi romani. notevole questo uso del 'don '
lat. scient. donacidae, dal nome del genere donax, che deriva dal gr
luglio 1337, e col do- namento del tenpo insino al detto di.
: e1 dono è grande secondo l'animo del donante. 2. sostant. dir
non può comprendere che i beni presenti del donante. donare1, tr. {
(e implica maggiore generosità e slancio del semplice regalare); offrire in omaggio.
vii-856: a un uomo vecchio, del sangue, che parlerà per bene,
cotai doni / conformi fieno al viver del paese. -disus. e letter
donaci 'l nostro pan cotidiano, / del tuo amor cotidianamente. pulci, 8-1:
ch'io mi ritorni a'baron nostri. del tuppo, 485: e1 xanto con
abbracciare quello che non è a portata del vostro braccio; altrimente vi donarete di
: quello era un tempo che aveva del religioso, amando dio si amavano le creature
chiari, 1-i-21: negli uomini prima del core io guardo il volto quando delle
(405): molto alle maniere del re riguardando, gli parve che esso ora
di colui non si donò nulla dello aggiugnimento del più alto ordine. bembo, 2-32
vite essendo stata piantata col picciol arbuscello del popolo veneziano, ancor egli, poco prima
ombra di giovane donna, pareva mi richiedesse del mio nome. -donare alle
più onore / a morte si donar, del tuo signore. 16.
donava, era una civetteria, il distintivo del merito conquistatosi. 17.
in eterna ami- stade / per podestade del tuo sommo donare. donàrio, sm
intorno al tempio, al luogo cioè del culto, erano secondo l'uso ellenico i
xv-279: gli regaliamo un'altra edizione del detto libro 'sub conditione 'che
, 1-7-1-27: ancora circa la traslazione del dominio da principio e la trasmissione agli
eredi, ancorché il donatario morisse prima del donatore. cattaneo, ii-2-431: i
, sm. ant. edizione minore del donato. sacchetti, 254:
nella chiesa africana, sorto all'inizio del sec. iv ed estintosi nel sec
. -i). eccles. seguace del donatismo. cavalca, 6-1-457: lo
i vescovi nella propria chiesa davano la preeminenza del luogo al vescovo forestiero. tramater [
modenesi faccino il devere et il consueto del donativo nella absoluzione che nostro signore fa
monti, 19-187: ma tempri achille del pugnar la foga / sino che giunga
faceva ai soldati, soprattutto in occasione del trionfo, e alla quale si provvedeva
e alla quale si provvedeva con i denari del bottino. ammirato, 1-25:
perdono dell'aver troppo tardato a ringraziarla del donato scritto e della lettera, graditissimi
speroni, 1-3-373: il donato diventa signor del dono: il che qui non dee
il * janua sum rudibus 'del donato. moneti, 38: questo
nell'atto della sua maggior compiacenza privo del premio del suo sacrifizio. verga, ii-307
della sua maggior compiacenza privo del premio del suo sacrifizio. verga, ii-307:
biglietti che accompagnavano al dono il nome del donatore andarono smarriti, prima che la
il galante donatore, seguito dall'omino del caffè, pomposamente si faceva largo co'vassoi
e. cecchi, 5-108: l'immagine del donatore, genuflessa, in profilo e
si scorge, a pie'della croce o del trono. -donatore di sangue: chi
sua libertade... rendè riconoscimento del ricevuto beneficio. giov. cavalcanti,
1-78: l'egitto, / che mercé del suo nilo / non chiama nubi,
: allor da le segrete / sedi del mio pensiero escono i versi, /.
era, prima di tutto, un dono del signore, e col pregiarlo si mostrava
, solo divenivano ecclesiastici per la volontà del testatore o donatore. manzoni,
su questi beni, poiché si trattava del residuo, come fu provato, di fortuna
intendere che fatto gli aveva libera donazione del core e amavalo più che se stessa.
, delle figure e degli altri ornamenti del dire. papini, 6-34: da questo
perfeziona senza che sia necessaria l'accettazione del donatario, ma non produce effetti fino
o in considerazione dei particolari meriti del donatario, o a scopo di remunerazione.
. sarpi, iii-376: il titolo del iuspatronato si mostri autentico per fondazione o
dell'agro ferrarese, colla mezzadria sui confini del bolognese, dovrebbe ricordare le a partecipanze
dalla donazione in enfiteusi, da parte del vescovo di bologna..., all'
i cui effetti sono differiti alla morte del donante, e a condizione che egli
e a condizione che egli muoia prima del donatario (e non è più ammessa
re carlo intorno alle costituzioni e donagioni del regno. rinaldo degli albizzi, i-259
prendere la possessione e sequestrare l'entrate del ducato di bari, stato posseduto da
tutta l'italia non longobarda colla dominazione del pontefice, che non potrebbe mai regnarvi
: considerato il signor pierluigi, figliuolo del papa, la gran quantità de'danari,
a me: / « bisogno ornai del tuo danar non ho; / però gòditi
non le vollero dare negli ultimi anni del secolo passato e nei primi di questo
chisciotte ', di questa geniale creazione del cervantes, è notevole come nella tradizione
umorista. = dal nome italianizzato del protagonista del romanzo di cervantes (1547-1616
= dal nome italianizzato del protagonista del romanzo di cervantes (1547-1616).
. idem, xviii-168: le perplessità del re e l'ostinazione donchisciottesca del principe
perplessità del re e l'ostinazione donchisciottesca del principe alimentate nell'uno e nell'altro
, credendo che quella prima fase donchisciottesca del mio sentimento avesse realmente dato luogo a
oriani, iii-227: la generosità donchisciottesca del lamarmora nel ricusare l'offerta cessione della
il personaggio di don chisciotte o elementi del romanzo di cui è protagonista.
qualche modo interrotta e travagliata per opera del fascismo, che ci ha costretti a una
vasi d'argento che si levavano dalla mensa del patrone. ariosto, 2-53: all'
piedipapera. michelstaedter, 404: alla punta del golfo donde il mare / s'apre
sol declina, / sentirai nel rinchiuso orto del cuore / piovere un'ineffabile dolcezza,
hanno / proprio vero trovato. detto del gatto lupesco, v-502-23: or intendete,
beltà rivolge il core, / nel profondo del sen cova pensieri, / di donde
se alcuno abbia mai ricevuto le impressioni del grazioso, senza che gli andasse pel
, donde si sfoga la buona salute del corpo. 5. a indicare
altre cose contro al servizio e comandamenti del signore. pulci, 7-58: appunto al
continua, penosa incertezza circa quelle regole del vivere mondano che si rendono tanto necessarie
discretamente a pensare dond'io dovessi aver del pane che dietro a queste frasche andarmi
getta profonde radici la ricca pianta del gelso, sicché lo vedi per maraviglia sorgere
ed arte dipanano la più bella seta del mondo. -di cui, intorno
ha sua intenzione se non alle cose del mondo, e non ha cura donde ch'
gli occhi e segue con i dondolamenti del corpo le movenze della musica.
catenaccio mi pare essere uno di quei patriarchi del limbo quando aspettavano il messia. monti
vezzo durasse, anche le dame fiamminghe del sacro cuore sarebbero costrette di far dondolare
veniva dondolandosi a braccetto di quel cocchiere del suo padrone, il quale eragli maestro
. guerrazzi, iii-285: gran parte del dì e'pare che dondoli tra gli
ha a render conto, / e far del tutto, dondola, ch'io sconto
penzolante dell'infio rescenza e del legume. dondolio, sm.
festoso e irresponsabile, che gli assalti del vento tiepido, il dondolìo delle stelle e
attaccate alle reti: fino al levar del sole dondoleranno sott'acqua: din-dan-dan.
, nero, / l'ingombro svelto del suo netto taglio. 2.
! / -e chiami asino me? -dàlli del cercine. / or, così.
, forca, tu vuoi il dondolo / del fatto mio; ben mi daresti a
lor le poppe a dondoloni / uscir del sen che parean ventri vani. mattioli
consueta. dòn dòn, voce imitativa del suono delle campane (anche unita con
sottratto sì, ch'han 10 più del tuo core. anonimo, ix-814: e
: quel viso e guance sì leggiadre / del celeste dongèllo imporporale / mirando.
, la mattina seguente si rimise alla discrezione del re. muratori, 7-ii-147: truovansi
nella 'sonnambula'per esempio vediamo le spose del villaggio alpino diventare sonnambule dinanzi alle brache
male in ordine della persona per la fatica del mare allor fosse la donna, pur
: le donne sono state dette i fiori del deserto della vita, quelle che spargono
, iii-1-991: le sorgenti fredde / del liri tra i macigni, dove scendono
. boine, ii-14: si mescolava del resto di rado nelle conversazioni a caffè;
è in coloro che per malvagia disusanza del mondo hanno lasciata la litteratura a coloro che
di saver già donna, / virtù del vostro aspetto, / valor del vostro sangue
virtù del vostro aspetto, / valor del vostro sangue, / gran caterina.
etade; donna, perché se'sposa del signor mio. burchiello, 2-6: mostrare
, 2-8 (217): la donna del figliuol del re gli pose gli occhi
(217): la donna del figliuol del re gli pose gli occhi addosso e
padre mi diede per donna la figliuola del suo fratello. g. m
donna, / e a far ben tosto del suo affetto acquisto, / somma han
vede che taluno / tocca la donna del fratello, e n'ha / sdegno e
15-117: vidi quel de'nerli e quel del vecchio / esser contenti alla pelle scoperta
levato il vestito delle feste e messo quello del giorno di lavoro, si misero a
donna, giovinetto, in guerra / del padre corse, a cui, come
come a la morte, / la porta del piacer nessun disserra. capellano volgar.
sol si scoloraro / per la pietà del suo fattore i rai, / quando
ond'io giudicai ch'ella fosse donna del detto pomo. beicari, 5-88:
. beicari, 5-88: tu se'del peccatore / vita, speranza, fortezza e
/ t'ha fatta di dio madre e del ciel donna. bandello, 4-25 (
dicono essi lombardi, donna e madonna del tutto, senza essere ubli- gata a
frutto, / sì ch'ell'era del tutto / la donna di toscana.
da cielo, fue in dubbio lo stato del suo ruinamento. dante, purg.
e di valore / e della maiestà del grand'imperio / avanti trapassò, non
già fatto / de la città, donna del po, marchese. tassoni, 12-74
fu donna de'mortali un tempo / e del perduto impero / par che col grave
dell'altre donna, e trionfale, / del maga- lotti il conte / il cervel
animi nostri, sarà in pregio il nome del castiglione. boccalini, 1-66: gli
donne di qualità di alcune nazioni più del dovere civilizzate. manzoni, 310: e
era donna isabella de'medici, figliuola del duca cosimo. verga, 2-311: sola
nelle forme: nostra donna, donna del cielo. fra giordano, 2-20:
2-20: dunque ho presa questa autorità del libro della sapienza, detta dinanzi molto tempo
. petrarca, 366-98: or tu donna del ciel, tu nostra dea, /
santo / che m'arda tutto quanto / del suo perfetto amore. ariosto, 38-82
benedette / curan di te nella corte del cielo. -divinità femminile delle religioni
cittade allotta ricca sopra tutte l'altre del mondo,... era stata donna
poco ardite. rovani, i-35: dopo del quale [recitativo] venne fuori sibari
. 15. disus. donna del corpo, v. corpo, n.
nelle mani della giustizia la sera stessa del fatto, per imprudenza o per delazione,
-donna uomo, donna maschio: che ha del virile (nell'aspetto, nel comportamento
. -le donne hanno un punto più del diavolo. g. m. cecchi
che le donne hanno più un punto del diavolo. -le donne s'attaccano o
tra il doppio mento e il mar del seno. -donnóne (v.)
qual diligente miniatura di accuratissimo penello, del capriccioso ludione, appresso a lungo studio
di chiac- colare a mo'delle donnacole del villaggio. carducci, iii24- 398:
dubbio esser già cominciato l'estremo sfacelo del suo spirito, dopo l'ultimo colpo
dato il figlio, unico erede del nome, invescato da una donnaccola di teatro
tempo la vita allegra dello scapolo e del discolo, viaggiando, scialacquando, sparnazzando,
, pareva avesse ancorata la navicella del suo desiderio a tutti quanti i porti
. moravia, i-209: dritta nel mezzo del salotto, in un vestito di esagerata
san lorenzo ad udire 1 buoni presagi del predicatore, e i tristi auguri delle
le donnine allegre sono le più calcolatrici del mondo. si capisce: si modellano
, xi-230: ti ricordi l'albergo del cavallino bianco dove c'era quel grande
pasce: / colui sei sa che del mio danno è donno. ariosto,
è donno / le stelle a tor del ciel, di terra l'ombra. guarini
il fervido cor, maestro il vedi / del finger già: della sua rabbia è
d'ongaria tornato, ove per commessione del duca lodovico sforza era ito per accompagnar
: li savi dicono che la faccia del dono dee essere simigliante a quella del
del dono dee essere simigliante a quella del ricevitore, cioè a dire che si convegna
(i-iio): volendo cominciar a parlar del ferrarese, le mostrò i doni che
manzoni, 36: sia frugai del ricco il pasto; / ogni mensa abbia
, che par che schivi / chi del suo dono in tal miseria è nato.
, iv-2-592: mentre sentiva che il dono del suo corpo era divenuto ornai necessario,
a la natura umana è stato quello del parlare. boccalini, i-240: disse che
. parini, iv-139: sì bei doni del cielo / no, non celar,
avesse o si riputasse avere il dono del 'trovare 'e si facesse esperto nel
e cinque furono concesse all'uomo prima del peccato originale: l'immorta- lità,
grandi cose, e spandere li peccati del re. guicciardini, i-28: quegli
con doni di caffè, dal capo-squadra del tal gruppo d'operai con doni di candele
: si maritò una sua nipote figliuola del fratello, la quale avea nome isabella,
e gioielli in sua dote l'orlique del beato filippo apostolo. g. rucellai
equicola, 27: se ti fa dono del cuore, guardalo come cosa sacra.
abe sono / bagnate già dall'onde del bel fiume, / di levar li occhi
dono. augusto fece pagare egli il costo del servo, perché fusse liberato. girolamo
donzella di tredici anni, da parte del sanator celestiale. fazio, i-15-70: io
per lo più nobile che faceva parte del seguito di una gran dama; damigella,
regno governa, / ed io sono una del numer di quelle. marino, 14-224
tavola ritonda, 1-154: voglio essere donzella del vostro amore. 3.
dalla campagna, / in sul calar del sole, / col suo fascio dell'erba
donzèlla2, sf. ittiol. nome comune del labro e di varie specie di pesci
o a starci tutto dì in sulla panca del proconsolo a donzellarci. g. m
e 'l berroviere e 'l cuoco. del tuppo, 471: introsende esopo per comandamento
oh! le benigne ore, poi, del riposo, nel fervore implacato di mezz'
, 11-50: di pallante il corpo / del vecchierello acète era guardato. / era
acète era guardato. / era costui già del parrasio evandro / donzello d'armi.
sia cosa che salute sia la cagione del mangiare e del bere, aggiugnevisi come
salute sia la cagione del mangiare e del bere, aggiugnevisi come donzello la pericolosa
pericolosa gioconditade. 3. usciere del municipio o del tribunale. g.
3. usciere del municipio o del tribunale. g. villani, 11-93
11-93: i salari de'donzelli e servidori del comune e campanai delle due torri,
cioè quella de', priori e quella del podestà, lire cinquecentocinquanta. macinghi strozzi
. bartoli, 25-36: quanto al valore del significato, 'da poi 'e
., per lo più con ellissi del verbo ausiliare); introduce una proposizione
dopo che amendue avran fatto il giro del mondo, ritornando d'onde erano partiti
, che incassa, sollecita, il prezzo del sangue e lo serba per dopo,
annullarsi, della nostra recente gloria e del nostro più fulgido sogno; dopo di
venia demostene che fori / è disperanza ornai del primo loco. carducci, iii-6-147:
quel piede, che quasi nell'entrata del mondo avea già posto, ritrasse a
crema per disinfettare e rinfrescare la pelle del volto dopo la rasatura. =
la giornata, egli preparava il sonno del dopocena, come un'ape il suo
tranquillo e uniforme, la pace totale del dopoconfessione. * = comp.
, 9-167: adesso, nell'atmosfera del dopodesinare, tra i fumi leggeri delle
forse questa la parola, se non del domani, o cari giovani, del domani
del domani, o cari giovani, del domani a cui voi assisterete, almeno
domani a cui voi assisterete, almeno del dopo domani che io auguro ai vostri
primo dopoguerra: quello seguito alla guerra del 1914-18; secondo dopoguerra: quello seguito
secondo dopoguerra: quello seguito alla guerra del 1939-45. -anche, per estens.
egrege. comisso, 7-66: gli uomini del dopoguerra si facevano i vestiti con le
i problemi economici, sociali e politici del dopoguerra. la parola ha origine dall'aprèsguerre
avantieri. maconi, vi-80: del fatto di misser matteo non dico ora
. m. -ci). proprio del dopolavoro, tipico dell'attività ricreativa che
catechismo nell'oratorio che fu già palestra del dopolavoro. = comp. da
mezzogiorno. bar etti, 1-42: del dopopranzo ne passa pure una non picciola
e fa il più bel dopo pranzo del mondo. cattaneo, iii-2-199: al dopopranzo
in questo punto la nuova che sulle coste del portogallo un vascello inglese di novanta pezzi
, iii-xi: era il sole delle quattro del pomeriggio, il sole di subito doposcuola
neppure di funebre. = calco del fr. après tout. dóppia1,
quale si cuce poco al di sopra del lembo e parallelamente ad esso per guernizione
della solennità e durata della cerimonia o del maggior disagio dei ministri).
reali. carletti, 15: portammo parte del nostro avere in doppie d'oro et
fan che le doppie / si stiman men del rame. soldani, 1-163: non
il zelo / ch'io abbia del ben pubblico e del giusto; / ché
ch'io abbia del ben pubblico e del giusto; / ché a queste scioccherie
boccardo, 1-370: anteriormente all'adozione del sistema decimale ogni provincia ebbe monete sue
: il servo che sa la volontà del suo signore e non la fa, sarà
non sapessero per altra via la venuta del re, essendo questi tali de'grandi
baroni, 215: i modi del cambiamento parziale [della rima]
all'opre affaticato, / coll'uso del sudor doppia sua lena. b
lavor. tansillo, 15: occhi, del mio signor facelle ed arco, /
, / sorgendo il mio bel sol del suo oriente, / per doppiar forse luce
* doppiare 'dicono i pastori del dare ad un agnello due madri quando una
il 6 di maggio passammo all'altezza del capo di buona speranza a cinque leghe
greco sotto alle figure. = calco del fr. doubler, dall'ingl. to
. la colonna sonora eseguita col metodo del doppiaggio; doppiaggio. panzini, iv-206
la traslazione, nel film parlato, del dialogo da una in altra lingua.
piegatura e rifilatura della latta appena uscita del laminatoio. = deriv. da
. rinforzo dello scafo costituito dal raddoppiamento del fasciame metallico. < = deriv
gentile / per qual lo foco in cima del doppierò, / splende a lo suo
denso era il fumo, e più del fumo il polverìo, che la luce di
dell'altar maggiore su l'argenteo busto del santo. r. sacchetti, iii-150
pari numero di pianeti; la camera santa del santuario, dove si serbavano la manna
candeli con numero determinato. = adattamento del provenz. dobler (da doble 'doppio
e composizione che quella dell'anima e del corpo, manifestissima a tutti. marino
la figura? -bot. qualità del fiore doppio (cfr. doppio,
, vii-395: non è riposta la bontà del cavallo nel freno dorato, nella sella
girelle ric- camate, ma nella doppiezza del petto, nella robustezza delle gambe e
dalla francia, e fidanzava col figlio del delfino la propria figliuola maria adelaide.
lasciate le finzioni e tutte le maniere del procedere con le doppiezze,...
: ecco il drappello, / doppio del nostro almen, vèr noi si addrizza /
: aveva deliberato di somministrare per nutrimento del soldato razione doppia, compensando la scarsezza
la scarsezza dei legumi con quelli rimasti del mese scorso. rovani, i-104: quando
il suo nano ha fatto cadere il pomo del bastone su qualche testa o qualche schiena
, uno doppio e l'altro quadruplo del ternario. -elevato alla seconda potenza,
, 2-63: l'altera dèa che del gran rege è moglie, / de l'
, iv-2-914: erano costoro i pratici del volano, vincitori di corse in circuito,
corame, ch'abbi doppio i labri del petto. pirandello, 7-87: le vesti
fuoro davanti lui e dalla viva fonte del suo ingegno fece suo libro di retto-
doppia sapienzia e contra doppia malizia. del bene, 53: stava a sinistra
in gran parte giacea, / e del rimaso in piè leggeasi al basso / del
del rimaso in piè leggeasi al basso / del fianco onde ruscel doppio cadea: /
'l bel riso celeste / su le nebbie del duolo oscure e folte. testi,
. alberti, 149: li piatti del servizio reale sono tutti d'oro, e
abbia a pensare a provvedersene nel tempo del lavoro. tommaseo, 3-ii- 481
, e levando l'uomo dalle vanità del mondo perduce al divino amore. francesco
ad un'ora doppia perdita, cioè quella del morto marito, e della spogliata speranza
7. in senso generico: maggiore del normale, troppo (e, a
, troppo (e, a seconda del sostantivo a cui si riferisce, può
. pca, 7-63: i passi del vecchio, dovendo sostenere un peso maggiore
, erano forti e davano un suono doppio del suono che davano i passi del ragazzo
doppio del suono che davano i passi del ragazzo. -scherz. fagiuoli,
[il cavallo] assai a proporzione del resto dalla punta della spalla al guidalesco,
una scala di legno appoggiata alle mura del monasterio..., fu quivi
molti avevano torto in dir quanto dicevano del proceder finto e doppio di roma. monti
andasse innanzi; ora discorreva de'vantaggi del temporeggiare; per poter dire in ogni
da poco scoperta dietro rintonaco, sul muro del doppio portico fra i due cortili.
essi raddoppiare la vogliono raddoppiando la forza del suono, sì come raddoppiano il p
le consonanti doppie, che ne l'ultimo del verso percuotono gli orecchi. buommaltei,
t... due battute prima del doppio t, prego ».
la terra altatesta, e il lito del mare strettoporto. -suffisso o affisso doppio
agevolata al popolo e diffusa la conoscenza del doppio sesso delle piante? alvaro,
* andria 'e nelle altre favole del medesimo poeta; ove è chiaro che queste
due dattili e prorompe il doppio adonio del quarto. -composto da due sillabe
. pascoli, i-996: i piedi del genere doppio sono: a) il trocheo
», alla quale ancora i filosofi del rinascimento ricorrevano per garantire alcuna libertà alle
pasqua di risurrezione, dell'ascensione e del corpus domini, della susseguente festa
conducevano ad un tempio posto in cima del monte. tasso, n-ii-339: vi si
gradinata scende la scala santa nell'ombra del bosco, per la quale continuo è l'
maternità della signora clessidra, nel resto del villaggio si tirava giù a campane doppie sullo
, o doppio o più grande del solito vedendo. nieri, 136: sarai
) 'doppio ', dall'incontro del pref. du- * due volte 'con
due volte 'con la radice * pel del verbo plicàre 'piegare '(cfr
funge sovente da compì, di misura del nome, aggettivo o verbo a cui
perché l'una parte aiuta la natura del luogo, dall'altra parte il doppio
compagnia fussino richieste, sotto la pena del doppio. boterò, i-77: il
centocinquanta ne rimasero morti, e più del doppio feriti. goldoni, vii-576: vendete
sia, voi verreste ad aver errato del doppio. tommaseo, i-337: il marito
quantità, misura, valore molto maggiore del normale. chiaro davanzali, xvii-240-36:
, 7-60: or questo fu ben del doppio lo scorno, / e parve fuoco
. morelli, 205: nella gravezza del comune noi fummo subitamente raddoppiati in tre
in milli duppii se raccesero le fiamme del suo priso e nuovamente ligato core. bembo
soderini, iii-273: nel mezzo [del giardino] sia lo spazio per un
sostegno. -in metapsichica, replica del corpo umano, composta di materia più
tremava in aria più vicino il rombo / del doppio. paolieri, 130: il
doppio. paolieri, 130: il doppio del mezzogiorno esplodeva, trionfante per il cielo
le porte dal giorno che la fellonia del conestabile chiamò al bottino i fanti del
del conestabile chiamò al bottino i fanti del montefeltro: « sacco, sacco! »
: traversando il palazzo fiano, a metà del cortile, una delle due mascherine cominciò
di seconda classe; allora tutto sarà del susseguente, nulla dell'antecedente...
.. può concorrere co'primi vespri del susseguente doppio maggiore, doppio minore e
e giorno ottavo; allora tutto sarà del susseguente, colla commemorazione della precedente domenica
me l'avevon caricata. -giocare del doppio: comportarsi con doppiezza; fingere
, 4-20: che sì che costui giuoca del doppio, e che sì che 'l
oro tra il doppio mento e il mar del seno. landolfi, 7-ioi:
era un assoluto doppione, nel fisico, del prefetto di polizia di parigi, m
di volere il doppione di ogni cosa: del corpo l'anima, del passato il
cosa: del corpo l'anima, del passato il ricordo, dell'opera d'arte
stesso il figlio. 2. bozzolo del baco da seta contenente due (o
4. gioc. rettangolo del gioco del domino contenente il medesimo numero
4. gioc. rettangolo del gioco del domino contenente il medesimo numero nelle due
]: * doppione '. nel giuoco del dominò dicesi quella tessera la quale in
doppióne2, sm. moneta d'oro del valore di due doppie (ma indicò
: -oh non sa'tu / il proverbio del porro? -eimè quando / gli è
. 2. astron. costellazione del cielo australe. = dallo spagn.
1330 si cominciarono a fare le porte del metallo del santo giovanni molto belle e
cominciarono a fare le porte del metallo del santo giovanni molto belle e di maravigliosa
ariento probatissimo, per dorare le mura del signore. boccaccio, dee., 6-3
volendo dorare, si piglia l'oro del più purgato e netto, il quale vorria
1-174: il sol dorava / le giubbe del lione in oriente. pascoli, 87
dei giardini e dei viali sul fondo azzurro del mare non può sapere quanto rimini sia
adornerà la cornice / dorata a capo del letto / l'ulivo ch'è benedetto,
: a vedermi marciare incontro negli ambulacri del teatro una bionda tutta vestita di bianco
beccaria, ii-414: molte arti mancano del tutto nel nostro paese, come l'
di quello che si appartiene all'uso del piede, la scarpa ti diventa prima
, / toma a voi 'l pregio del dorato pomo, / onde ancor oggi il
all'urto e all'impeto involarsi / del feroce animai che parìa sì queto /
cresta,... con la penna del collo rossa e di color vario ovvero
appresso con dolce nota la dorata casa del sole disegnò tutta, non tacendo de'suoi
la dorata soglia, / stella nunzia del giorno e condottiera, / lucifero incontrò,
nel pomeriggio dorato ma gelido le acque del sile appaiono così limpide, così quiete
orizzonte alla marina dorato dei primi raggi del sole nascente, che montava verso l'
di novembre, appoggiato col braccio alla spalliera del sedile, in un pubblico giardino:
. fagiuoli, 3-7-72: con quella del padrone è misurata / ogni sua gita
. arald. campo dorato: sfondo dipinto del colore dell'oro. berni,
... scintilla di tutti i colori del topazio e del rubino, quando è
scintilla di tutti i colori del topazio e del rubino, quando è rosso, e
rubino, quando è rosso, e del paglierino pallido, del giallognolo e del
è rosso, e del paglierino pallido, del giallognolo e del dorato in trasparenza d'
del paglierino pallido, del giallognolo e del dorato in trasparenza d'ambra e di perle
bruno chiaro e leggero (il mantello del cavallo). garzoni, 1-631
penetrò. salvini, 22-55: un poscia del magnanimo telemaco / alla spalmata nave negra
dorator qua imponga / venir, perché del bue le coma dori. lanzi,
quindici e lungo quaranta, nella doratura del quale andarono cinquanta migliaia di pezzi d'oro
. e vegga poi quelle [sale] del palagio fornite, e quelle a cui
, 4-206: le dorature della grata del coro straluccicavano. d'annunzio, iv-1-21:
tale felicità smonta rapidamente come la doratura del tramonto, anco non è da scandalizzarsene.
s'intravedeva al fondo della doratura pallida del tramonto. palazzeschi, 4-29: per
4. figur. abbellimento; ricercatezza (del parlare, dello stile) *.
pascoli, i-43: perché l'arte del poeta è sempre una rinunzia. ho detto
nel corpo meschino qualcosa come una doratura del sonno diurno dormito nella luce. chiamo.
luce. chiamo. sono le tre del pomeriggio. ho dormito lungamente.
6-154: sorgevano dentro la luce rossobruna del damasco tumuli e cumuli di mobilia e
lirica greca quale cominciò su la fine del secolo settimo e nella metà prima del sesto
del secolo settimo e nella metà prima del sesto avanti gesù cristo, fiorì massimamente
d'uccelli / tra l'infinito murmure del bosco. pancrazi, 1-161: qui furono
grecia. -per estens. proprio del temperamento dorico: grave, sostenuto,
il sibilo della britanna lingua a fronte del lezioso dorico e dell'elegante latino.
dorico perché... aveva più del grave e serviva meglio a frenar gli
tintinno / dorico, misto allo squillar del loto / chiarosonante. d'annunzio, iii-2-1131
a cui la cera diede l'odor del miele ». viani, 13-426: facendo
, -il maestro si formò un concetto del loro sistema. 4. archit.
meno intaglio o lavoro, secondo la qualità del dio a cui era dedicato. carducci
castelli feudali cominciava a ridere la finestra del rinascimento col suo colonnato ad arco rotondo
. viani, 14-37: dalla soglia del tempio, di sotto al bel colonnato dell'
affatto base, non saprei se lo sporto del suo zoccolo dovesse farsi un diametro solo
qui dritte dalla terra al sommo / del trabeato dorico annicchiate / l'arche pesanti.
. adriani, iii-126: né la maniera del suo governo amarono tutta semplice, e
. zool. gruppo di gasteropodi opistobranchi del sottordine nudibranchi. = voce dotta,
lat. scient. doridacea, dal nome del genere doris (cfr. doride)
gasteropodi nudibranchi, i quali, come quelli del genere tritonio, si trovano attaccati ai
marine, non discostandosi guari dal fondo del mare... sono vermi oblunghi
zool. famiglia di molluschi gasteropodi opistobranchi del sottordine nudibranchi (cfr. doride)
lat. scient. dorididae, dal nome del genere doris (cfr. doride)
i dirigenti di quell'azienda mi diedero notizia del nuovo parassita della patata: la dorifora
a terra e fecero riverenza al nome del re. 2. soldato
faccenda. nel trascorrere i doriferi del grano, per la corte, vicino ai
stabilito con una specie di 4 helvola 'del genere 4 muffila 'di linneo,
contiene il sistema, accordo e armonia del tuono principale... e questa
lat. scient. dorippidae, dal nome del genere dorippe (v.).
. pronuncia, voce, locuzione propria del dialetto dorico; doricismo. = voce
mento o poco, / ch'ell'ha del dormialfuoco. baldovini, 2-80: l'
quelle appunto che saltan su col pizzicor del marito. = comp. dall'
. galileo, 3-1-160: dal batter del polso non si può conoscere se altri dorme
incubo... si accoscia sul petto del dormiente, e lo inchioda sulla coltrice
s'adempia perenne / un sogno, sogno del buon dio dormente. serao, i-126
scintille / svegliando bruscamente / gli sciami del sole dormente nel ferro. -i
volgar., 10-192: aperto el lato del signore in croce dormente, sì ne
: aspetto per tanto la seconda redazione del canto: che vorrei veder pubblicato presto
tommaseo, i-313: il canto lontano del gallo chiamava a destarsi la natura dormente
in disputante frotta su per i vicoli zitti del dormiente paese! 5.
[l'acqua] ruppe il muro del comune di sopra al corso de'tintori
al corso de'tintori incontro alla fronte del dormentorio de'frati minori per ispazio di
occhi e pronunziava le più care cose del mondo. cantoni, 39: trovò
filosofi, se non se la voce del professore languente, che dormicchiava egli pure,
seduti sul barile più vicino alla groppa del cavallo. verga, 3-149: gli
; né il dormicchiare e dar giù del capo e tracollar che fa, gli fa
inopportuni; chi indugia nel letto più del necessario (o almeno più del consueto)
letto più del necessario (o almeno più del consueto): pigro, poltrone (
leggero, che a un minimo moto o del cacciatore o del cane se ne accorge
un minimo moto o del cacciatore o del cane se ne accorge,...
. che comincia a sentire gli effetti del sonno; che ha (e mostra)
voglia di dormire; che ancora non è del tutto sveglio; assopito, semidesto,
alba: svegliatori de'dormigliosi, ammonitori del fuggirci che fa il tempo. arici
testi, i-159: dite, o del latmo ombroso / inospite foreste, antri
/ collo spruzzo improvviso / vo'dar del lupo avviso. -grave di sonno
lor con luci dormigliose / volsi invece del sen spesso le spalle. percoto, 375
i loro signorili banchetti e le danze del cavalleresco loro avo! -proprio di
. lancellotti, 2-193: ha poi molto del verisimile che i letti di sì deliziosi
, 1-30: g. e. è del mio parere, io dormirò seco.
notte, e che le onde dormigliose del mediterraneo russano fragorosamente sotto le ruote del
del mediterraneo russano fragorosamente sotto le ruote del vapore. bacchelli, 6-225: l'
altri che son dormintèrra, / ministri del lebete, che non tace. =
dal salvini, comp. dall'imp. del verbo dormire e della locuz. in
stato di sonno, riposare per mezzo del sonno. iacopo d'aquino, 142
sapere a'signori il giudizio / che fece del fanciul, tra quelle due / ch'
. quasimodo, 19: tu vento del sud forte di zàgare, / spingi la
bibbia volgar., viii-540: loro elessono del paese xx milia uomini combattitori e cavalieri
vicina a casa sua la sera prima del giorno in cui, giusta la lettera,
e fugge, / ch'avria parte del caldo, / e desteriasi amor là dov'
fervore nostro, armiamoci di questa arme del salvatore. michelangelo, i-117: per
angelica forma; / or par che 'n del si dorma, / s'un sol
., 25-5: fuor mi serra / del bello ovile ov'io dormi'agnello.
cristo, iii-17-2: tu se'vera pace del cuor mio e vero riposo, e
ma essi pensavano ch'egli avesse detto del dormir del sonno. cesarotti, ii-190
essi pensavano ch'egli avesse detto del dormir del sonno. cesarotti, ii-190: dormite
canto; / non hai tra l'erbe del sepolcro udita / pur ora una gentil
. achillini, iii-171: or che del sol più temperato è il raggio, /
stretta. sarpi, i-1-81: le differenze del pontefice con la repubblica dormono. pindemonte
dura la loro vibrazione dormono tutte le noie del presente e i timori del futuro.
le noie del presente e i timori del futuro. nievo, 1-9: i signori
1-9: i signori oltre l'arroganza del denaro che dànno o promettono in mercede,
qui non risiede; 1 ma, del suo amor a far lieta e felice /
9. zool. trascorrere il periodo del letargo. landino [plinio],
dei ghiri] si caccia col dormire del verno. imperoché dormono tutto il verno
] si cacciano volentieri ne i monti del fieno e della paglia, dove dormono
come nel dormire, sempre è atto del corpo. testi, il-no: un musico
, che l'aria molce, / fa del pari il vegghiar e 'l dormir dolce
la usanza sua, che era quella del gridare anch'egli, incominciò con due
di capoletti intorniati e chiusi, con licenzia del re, a cui piacque, si
di questo mondo, della pioggia e del sole, e tanto ci piaceva che andare
senza negligenza, per gloria e loda del nome di dio, farne ciò che voi
dormire sodo, essere nel momento culminante del sonno. verga, 4-11: il
-dormire nel peccato, dormire nel letto del peccato: persistere nel peccato.
vegghi. bianco da siena, 26: del vostro fallo sarete punite, / ma
ciò non pensate: / nel letto del peccato vi dormite / e non vi risvegliate
facendo voti di ritrovarci il prossimo aprile del dolce dormire. -carta canta e
buono. pananti, ii-49: sorgi del dì coi primi raggi, ed esci /
stile familiare, e che accenna alla durata del dormire tutto d'un pezzo: 4
. 2. figur. non mettere del tutto in atto la propria potenza creativa
« opaco » o « sordo » del suo poema è troppo grossa e robusta e
, che chiamerei fisiologico o igienico, del « dormitare ». ma voce dotta
savonarola, 8-ii-412: cominciando dal principio del mondo e dal primo uomo e nostro
uomo e nostro padre adam nel libro del 4 genesis ', vedi quel che significa
. 2. che è in funzione del sonno, adatto a conciliare il sonno
nel corpo meschino qualcosa come una doratura del sonno diurno dormito nella luce. chiamo
nella luce. chiamo. sono le tre del pomeriggio. ho dormito lungamente.
dirae: chi è costui? scala del paradiso, 284: quando sonerà l'
tu vuogli scampare / della final sentenzia del giudizio / e di quel gran supplizio,
ecc. (e anche la parte del convento in cui sono le celle).
far com'al caldo le chiocciole: / del nostro umore in casa nostra vivere.
ogni altra sorta di fabbriche per necessità del vivere. forteguerri, 18-45: il dormitorio
tabacco tanto equabilmente in tutte le parti del convento, che non ne andarono senza
.. là c'è la porta del dormitorio, e buona notte. e.
sorda, che il sornione, col favore del demonio di mezzanotte, l'avesse fatta
sogni. pascoli, i-700: coi fardelli del viaggio gli pare di deporre un
d'annunzio, iv-2-805: pensò la lentezza del dormiveglia, l'indugio del sopore verso
la lentezza del dormiveglia, l'indugio del sopore verso l'alba, quando la
in dormiveglia, che si ruga / già del risveglio che nell'aria vola. sbarbaro
a dormivegliare e a rimpiangere gli allori del palcoscenico. dormizióne, sf. letter
è morte, ma èe dormizione nelle braccia del signore. giovanni dalle celle, 4-1-46
arebbeno l'ottima reposita grazia. scala del paradiso, 75: lasciandolo rimanere
dormizione, prese a sé lo portinaio del monasterio, però che gl'aveva innanzi
, procurarono di tenere segreta la dormizione del servo di cristo. f. buonarroti,
. 2 il lat. dormitió è traduzione del gr. xot p, 7) oi
e spezialmente da avicenna, nelle passioni del cuore. ricettario fiorentino, ii-36:
, e dicono essere formate dalla radice del doronico, e le dànno per le
le vostre doro- teìne e le dame del sacro cuore. dorsale, agg
altre (un organo o una parte del corpo). -vertebre dorsali: quelle
dorsali: quelle che corrispondono all'ampiezza del torace. -muscolo grande dorsale: ha origine
che escono dal midollo spinale in corrispondenza del tratto toracico. -corda dorsale:
, 177: tutti i muscoli intercostali, del torace, e maggior parte de'dorsali
testa e la curva dorsale al posto del collo. -spina dorsale: colonna
caratterizzata dalla degenerazione dei cordoni posteriori del midollo spinale (con dolori violentissimi alla
color miseria, funzionante, sulla dorsale del cammello, da casa-tenda-vestito. 6
casa-tenda-vestito. 6. sm. spalliera del letto; schienale di seggioloni e poltrone
, cotesti vallon- celli si colmano bellissimamente del canto degli usignuoli. piovene, 5-393
. dorsalménte, avv. sulla parte del dorso; nella pdsizione prossima al dorso
per la sala. = dal nome del conte a. g. g. d'
d'orsay, vissuto intorno alla metà del sec. xix. cfr. panzini,
dòrso, sm. anat. parte posteriore del torace dell'uomo, compresa fra
. -negli animali, la parte del tronco compresa fra le spalle e i
per estens., la parte superiore del corpo, contrapposta al ventre).
altri colli. ariosto, 41-97: del suon del colpo fu tanto smarrito /
colli. ariosto, 41-97: del suon del colpo fu tanto smarrito / il corridor
. pea, 7-88: la strada del nilo... la facemmo a dorso
che non l'aspettava; s'occupò del fieno che giù a dorso di mulo
dorso. monti, x-3-247: tu del nero aquilon su le funeste / ale per
. nievo, 588: i legislatori del secolo passato... ebbero sulle
esterna, opposta al palmo. -dorso del libro: la parte laterale o costola,
anche la casa editrice). -dorso del coltello: la parte opposta a quella
parte opposta a quella tagliente. del bene, 79: cangiata in bianco sito
apre due fosse / eguali a quelle del grametto, e in tutto / parallele
sembra di discobolo, sì dal frammento del disco, che dalla forza che fanno le
fosse piovuto, ecco rovinata la piuma nera del suo cappello, un'antica piuma che
dorso di coltello di recidergli le vene del polso; quindi si fa in modo che
liquido qualsiasi. -letter. superficie del mare (o anche di un corso
, e vago aspetto / quello è del mar, quando tranquillo e piano / biancheggia
michelstaedter, 393: sola sul dorso del mare / nel mezzo del cerchio lontano /
sul dorso del mare / nel mezzo del cerchio lontano / sta sotto il ciel
'l sol veloce sopra 'l dorso / del nostro mondo ben termini mille / e quattrocen
, fece, per reggere il peso del monte, una scarpa di spessi mezi
linee torte entro nel monte. -dorso del ponte: l'arcata del ponte.
. -dorso del ponte: l'arcata del ponte. varano, 66: cui
accavallava sollevando la polvere irradiata dallo sprazzo del fanale, percorremmo il dorso del ponte
sprazzo del fanale, percorremmo il dorso del ponte. 3. letter.
sferica, vengono esposti alla vista del sole e accomodati a ricevere i raggi
che spiò tutti / gli aditi inosservabili del bosco, / tornò stanca a l'
oscure selve mute, / che fan del monte il dorso irsuto e negro, /
di colli e cielo. -irregolarità del terreno. spolverini, xxx-1-37: quella
il ricettacolo carnoso (simile a quello del fico), molto aperto in alto,
famiglia delle urticacee e della tetrandria monoginia del sistema di linneo. la specie conosciuta nelle
lat. scient. dorstènia, dal nome del botanico tedesco t. dorsten.
miscuglio. 3. marin. regolazione del peso del sommergibile prima e durante timmersione
3. marin. regolazione del peso del sommergibile prima e durante timmersione, per
delle parti di discorso indiretto con le parti del dialogo compone una prosa tutta sensibile,
, e riferita di continuo alla verità del sentimento, e a un senso di tempo
si canta: i un riassunto essenziale del rovescio, / a singhiozzi dosati e
benignò d'un particolare sorriso, nella dosatura del quale è maestra: un lampo di
ho poi oltra queste gentilezze la providenza del mio servitore, ottimo economico, il
. magalotti, 24-179: la dose del vino cresciuta oltre il mio solito,
/ cotal risposta; e qui v'è del celeste / in buona dose ».
2. copertura (di stoffa ricamata) del messale. inventari, 1-217: uno
clelia, appoggiato il braccio al dossale del canapè, nascondeva ancora la faccia nel
dossale della sedia e la faccia nella piegatura del gomito. e. cecchi,
o due in casa, sotto titolo del salvatore, del quale è la festa ogni
casa, sotto titolo del salvatore, del quale è la festa ogni domenica:
, che né l'ambasciadore né alcuno del suo seguito volle alloggiare in palagio.
, 1-65: soleva ungere la spina del dosso a'suoi fanciulli nel giorno in
da barberino, 186: innalza il dosso del piè come puoi. dante, conv
oceano, a punto in su quel dosso del mare dove, se fosse uomo,
stella li sarebbe sempre in sul mezzo del capo. idem, purg., 3-102
21-18: giù per lo dosso sfuggevole del cristallo sdrucciolando a mano a mano [
se per il dosso di questo [del germoglio] si vedessero rametti,..
ho ricevuto ieri l'altro una lettera del vostro genero colli, recatami da treviso.
delle osterie, e il dosso pelato del campo della fiera. -dorso (
coll'indice, scorre il dosso dei libri del palchetto di mezzo. d'annunzio,
cerchio, nel cielo di venere, del quale al presente si tratta, è una
è più distante l'empireo dal dosso del firmamento, che non il dosso del firmamento
dosso del firmamento, che non il dosso del firmamento da terra. grandi, 4-4-88
piacque assai. egli sta sul dosso del monte, in cima ed un po'fuori
aleardi, vi-507: dal nevoso dosso / del baldo insino all'infime convalli / subitamente
alluvionali; striscia di terra (avanzo del cordone litoraneo) che si eleva da
eleva da una laguna (nella regione del delta del po). -per estens.
una laguna (nella regione del delta del po). -per estens.: piccolo
, al cessare della piena, nel mezzo del proprio corso: ond'è, che
, 6-126: questi [scandagli] del 1716 ponno esser falsi,...
, i-38: questi chiese a'giovani del fondaco che gli facessero vedere le sorti
la donna gli fece apprestare panni stati del marito di lei, poco tempo davanti
persona fastidiosa, molesta. sennuccio del bene, ix-54: quinci mi scuso ch'
le vestimenta di dosso e gli ornamenti del capo e di piede che hanno questi vostri
. d'annunzio, v-3-159: strappatogli del capo l'elmetto, di dosso gorzarino spallaccio
gli abiti usuali e ha indossato quelli del mascherotto. frocchia, 99: strappatole di
gli levai da dosso il molto fastidio del quale egli era ripieno. soderini, iii-321
signorina. -figur. clemente del mazza, v: per la madre prenunziata
beni (o su determinati beni) del marito, per garantire la restituzione dei
dote) sull'importo della dote in favore del coniuge sopravvivente; e consisteva per il
, anche una determinata quota dei beni del marito. -anche: il patto stesso
overo alla moglie respettivamente superstite per causa del lucro dotale, riservandosi la proprietà a
i regni dotali, né la signoria del suocero, né la virgiue lavina. rinaldo
oriani, x-8-208: il prezzo del mundio abbassandosi subisce un'altra più decisiva
maniera che il tutto dipenda dalla potestà del dotante. dotare, tr. (
, e oltre a ciò dotò la chiesa del ducato di spuleto e di benivento.
vescovi, i parrochi e gli altri ministri del culto, provvederà al decoroso mantenimento del
del culto, provvederà al decoroso mantenimento del suo primo pastore. 3
d'uno sguardo che penetra nelle tenebre del cuore umano; e in ciò consiste il
e in ciò consiste il vero vigore del vostro ingegno. mazzini, i-495: altri
di qualunque difetto, lo spirito epicureo del defunto prete aveva dotato la mia casa
megulia, perciò ch'entrò nella casa del suo marito con cinquecento migliaia di danari
costantinopoli, rainerio, più giovine fratello del marchese, marito nel 1180 a maria
comneno imperatore, salutato cesare e dotato del regno di tessalonica, periva tre anni
la chiesa di nicastro per le larghezze del barone iuspatrono era splendidamente dotata.
1-202: giunse a far quadri dotati del primo fra i meriti, quadri simpatici
era... di fondazione e dotazione del vescovado, e si era riserbato il
le quali proibiscono potersi alienare alcuna parte del regno. c. gozzi, i-105:
. le loro dotazioni furono mera beneficenza del popolo e dei suoi rappresentanti dei secoli
: io viaggiava pure con una licenza del ministero e godeva d'ima 'dotazione '
capi d'arte inestimabili, le dotazioni del clero, la magnificenza delle sacre solennità
, 60: tutte quelle ricchezze erano del fratello primogenito: a lui non toccava
ricca e nobile badia. -dotazione del capo dello stato: l'insieme dei
mezzi economici e finanziari messi a disposizione del capo dello stato per lo svolgimento del suo
del capo dello stato per lo svolgimento del suo ufficio. costituzione della repubblica
84: l'assegno e la dotazione del presidente sono determinati per legge.
marito per concorrere a sostenere gli oneri del matrimonio, e con l'obbligo per
detta professione. filicaia, 2-1-73: là del tosco apennin sull'erme alpine / balze
rimasta in dote, oltre la bellezza del volto, la gentilezza dei modi signorili,
, 1-546: il re carlo con dispensa del papa diede per moglie al detto carlo
di valois la sua nipote, figliuola del principe carlo suo figlio, e in dote
investito, secondo il patto dell'elezione, del dominio di creta e di tutto il
padronato senza fondare il beneficio coi beni del suo patrimonio, o se fosse già
delle licenze di postaro, prestinaro e del trasporto di fitti propri servivano di dote
allora vigenti e di emolumento agli individui del cessato magistrato. lambruschini, 4-27:
o spirituale; dono della natura, del cielo, di dio; prerogativa naturale,
quando / gli sarà muta l'armonia del giorno, / se può destarla con soavi
suoi molti difetti, e col singolare acume del suo ingegno, rimasi qualche tempo soprappensiero
artistiche la compensava, almeno in parte, del sogno fallito. jahier, 77:
la maggior parte dei passanti avevano approfittato del bel tempo per sbarazzarsi di cappotti e
. buommattei, 294: l'esquisitezza poi del petrarca, altro lume della nostra vulgar
può tramandarsi in tutte le più lontane regioni del mondo, senza che ella scapiti né
virtù. foscolo, xvi-197: l'argomento del poema è bello assai, opportuno
franco e di brioso che è dote speciale del parlare e dello scrivere alla casalinga.
di quella dell'ariosto e dell'altra del tasso. 5. ant. quantità
e chiamano questo loro gittare alle barbe del grano o dell'orzo, dar loro
dótis, che ha la stessa radice del verbo dó 1 io do '.
». -plur. le ore del sonno, il tempo del riposo.
. le ore del sonno, il tempo del riposo. sacchetti, 191-151: il
dotta e portano sempre via il meglio del terreno che le dilavano. -to'
: talora. pulci, 23-47: del pane appena ne dette ta'dotte.
utilmente il proprio tempo quasi in ammenda del tempo perduto o che si perderà.
tassoni, vii-135: quando l'acque del mare hanno già preso l'impeto e
ma quelle erano gli ultimi languidi echi del tetracordo nei luoghi dove già squillavano i
. albertazzi, 724: -la difficoltà, del pesce, è quella di cucinarlo.
: i piccinino, gli sforza, i del verme,
): aveva il cognato nel castello, del quale non bisognava aver dottanza alcuna.
celarla essa procura, / pur la madre del vero ebbe dottanza. bacchetti, 3-252
, perciocché sì temeva e dottava molto del detto uberto, che non facesse contro a
amistate / vi sia acomandata! canzone del fi'aldobrandino, xxxv-n-437: dirótte com'
è la valenza / tanto dotata / del re manfredo lancia / e la sua
. fioretti, 2-3-341: farei qui menzione del toscanella sopra i detti versi, ma
i suoi raggi per lo forame ovale del suo muscolo sfinter, vellica necessariamente il
sospetto dell'esistenza o di precise ostruzioni del fegato o di concrezioni biliose nel coledoco
rapida e pressoché inavvertita la cucitura del duodeno: il quale, nel suo
alle rivestiture, ai dotti, alle funzioni del fegato, del pancreas.
ai dotti, alle funzioni del fegato, del pancreas. = voce
, i-44: niente affatto so né intendo del suo dottissimo corso su l'elettricità,
levi, 3-40: 1 preti umanisti del secolo scorso che vi hanno abitato..
greco senza subire i mutamenti fonetici del volgare. -lingua dotta: la lingua
, 56: tu, trissino, onor del bel paese / ch'adige bagna,
, iv-278: per non nuocere a quelli del mercato vecchio, si giunse persino a
potuto frequentare i dotti banchi delle scuole del suo paese per la salute malferma.
la volta dottissima ed audacissima della cavallerizza del re, il salone di stupinigi,
stupinigi, e la soda e dignitosa facciata del tempio di san pietro in ginevra.
di fatto in su lo smalto / e del petto due costole s'ha rotto.
in cosa ov'hai tanto interesse, / del gran saper le meraviglie espresse. b
e se quello è molto dotto e pratico del mondo, questa è anch'essa una
, agile, svelto (le membra del corpo umano); maneggiato, adoperato
gli alti mari pigliava, né in terra del picciolo legno discender volea; ma,
ignoranti scrivono, e la maggioranza sterminata del genere umano o non sa o non
è dell'odorerìa la quintessenza, / e del suo naso, tanto è dottorale,
inghilterra (quest'erano le parole dottorali del direttorio) a conoscere i veri interessi suoi
. l'addottorarsi, l'essere insignito del titolo di dottore. a.
, servendo, le donne per li dottori del collegio, che l'havessero da approvare
esperienza, che dovea farsi dell'abilità del dottorando, si facesse sopra gli 4 aforismi
concordia di tutto il collegio, e del papa, concedettono al nostro comune privilegio,
baffuta, che dà a prima vista del tu, la quale, per aver leggicchiato
che voi rinunziaste una volta al privilegio del dottoràtico. a. f. doni,
di dottorare), agg. insignito del grado di dottore, laureato (per
ii-155: già l'anno vigesimo quinto del mio dottorato s'avicina, e non
stato, / e meco all'epoca / del dottorato. 2. grado,
abbino eccellente vittoria, per meritare l'aureola del dottorato, però gli dà guerra e
siena che in breve egli ottenne la laurea del dottorato de le leggi civili e canoniche
, de'quali quantunque alcuni per mezzo del dottorato doven- tano signori, tuttavolta per
università [di napoli] dava i gradi del dottorato, di licenziato, ovvero baccalaureato
è un poco più serio di quello del dottorato. carducci, ii-1-119: sono
laureati. fagiuoli, 3-6-157: son del dottorato il vitupero. dottorazióne, sf
è giusto e conveniente, nei carichi del pubblico insegnamento. egli fu laureato in
, sapiente; esperto in un campo del sapere o nella sua professione (per lo
): andate a lecco; cercate del dottor azzecca-garbugli, raccontategli...
ma non lo chiamate così, per amor del cielo: è un soprannome. de
, 791: s'invitano i veri amici del progresso sociale, e specialmente le amiche
illustre dottrice terrà intorno alla più ardente piaga del giorno, « la schiavitù delle bianche
perciò esclusero dagli affari di disciplina gli anziani del popolo, e li restrinsero al solo
chiesa mostravano el contrario, e parte del popolo s'accostava con li fideli e
2-43 (ii-108): i sacerdoti del luogo... cominciarono a cantar quel
ii-115: ascende l'uomo nella spera del sole, dove sono i santi dottori,
, si stringono intorno al trono del signore, passiamo ai santi e dottori più
fanciullo a scuola, / che tema del dottor la sferza sola. giraldi cinzio',
: fra i medesimi è maestro dino del garbo medico allora eccellentissimo, vestito come
dei veleni dello speziale e de'latinismi del signor dottore. verga, i-24: il
il saccente, e volendo a dispetto del mondo guarire dell'ipocondria, ingollai tanti
, messi al terzo o alla metà del guadagno, a cercar le case e
franzese: il quale, avendo i danari del re, più che la fama sua
egli è meglio che io taccia per onore del viver cristiano. pananti, i-175:
meglio, essendo presente, il male del suo ammalato, lo conoscerà, dico
platyrhyncos (detta anche quattrocchi) o del picus cinereus (detto anche picchio muratore
ultimo, ma o sia il genio del secolo, o che, ci vuole un
utilmente dedursi dalla considerazione della necessità, del debito e degli avvantaggi d'una simil
quel ne menò la drusolina, / figlia del re balante, a cotal boria,
che del scrimire ha la dottrina, / con l'
: poiché di sopra è sufficientemente trattato del cultivamento de'campi campestri e delle vigne
, né di gran pregiudizio alle cose del sig. mario. algarotti, 1-100:
campo di mostrare la loro dottrina nella notomia del corpo umano; perché non sarà anche
degli usi antichi, dal rigore ultimo del costume? manzoni, 405: lettere
così era il più riputato e temuto del fòro milanese. e. cecchi, 5-336
li studi de la sacra filosofia la doctrina del subtilissimo scoto, ha scritto in quella
comandava che la sinodo statuisse la dottrina del peccato originale; perciocché in questa parte
aia, de'granai e della cella del vino, della colombaia, del pollaio,
della cella del vino, della colombaia, del pollaio, delle stalle e delle capanne
liberisi di questa cura della croce e del faldistorio, nella dottrina del qual voca-
della croce e del faldistorio, nella dottrina del qual voca- bulo molto mi tengo obligato
e tiene questa gente oggi lo reggimento del mondo in dottrina per tutte parti.
scienza, arte; branca, ramo del sapere. giamboni, 7-7: vuo'
. giovanni crisostomo volgar., 43: del fragile e caduto stato di questa vita
in fin là dove sona / dottrina del santissimo elicona, / varie di lingue
volgar., i-215: secondo la dottrina del vangelio, prima la trave dell'occhio
occhio suo, che la festuca di quello del prossimo, dee uomo trarre. serdonati
di maddaloni passava per uno dei migliori del regno, ma era come gli altri:
stanno inginocchiati o seduti la maggior parte del giorno, ed appren dono
di interpretazione e di costruzione dogmatica) del diritto compiuta dagli studiosi, specie da
a giurisprudenza, nel senso di interpretazione del diritto compiuta dall'autorità giudiziaria).