caro, 5-70: a le sante ossa del mio padre anchise / demmo requie e
più o meno pendente secondo la qualità del terrapieno;... però quello che
un rabbioso dispetto ancor sent'io / del grave oltraggio onde delusa fui, / poiché
debilitando il mezzo della fronte, diè del tutto la vittoria ai francesi. de
crede. verga, i-27: -e del lavoro ne hai? -domandò finalmente lo zio
si dettero appuntamento per le due pomeridiane del giorno stesso in piazza del duomo davanti
due pomeridiane del giorno stesso in piazza del duomo davanti la misericordia. alvaro, 7-16
in quello esilio, che ingiustamente, del suo valore invidiosa, gli desti. s
: a voi starà tutta la fatica del giudicare se quello si dirà sia vero
i-416: ai quali voltato il questore del principe, a nome di quello, senza
lo abbiamo detto, nelle aule medesime del capitano, e l'assorbiva lentamente dove
dare scusa, che si aspettava la risposta del papa. segneri, ii-283: dite
dovesse guardare, cioè di non mangiar del pomo: poco poco stette che egli
memoria mia, che giace / ancor del colpo che 'nvidia le diede. fazio,
tele? alfieri, 6-14: diedi del piè ritto / un gran calcio. rajberti
antiqua fama suole / narrar de'figli del tindareo cigno. anguillara, 2-79:
rendevano i suoi poderi di altavilla, del vino che davano le vigne, di
cavolfiore, per via di qualche avversità del tempo. gli alberi e gli orti intorno
fera alla gaetta pelle / l'ora del tempo e la dolce stagione; /
battaglia, non gli potè dare tentazione del secondo malore, che procede dalla radice
secondo malore, che procede dalla radice del principale vizio. sacchetti, 130-7:
vuoi pena e tormento, / riditi del mio male e de'mie'guai. bembo
bestie fanno. alfieri, 1-293: del novel mio sposo / l'alta virtù guerriera
l'alta virtù guerriera appien certezza / del vincer dammi. manzoni, pr. sp
ch'esso ti dà sembianza d'una fattura del caso. svevo, 3-627: non
al re dà l'alto avviso / del gran campo che giunge e del disegno
avviso / del gran campo che giunge e del disegno, / e del notturno assalto
giunge e del disegno, / e del notturno assalto e l'ora e 'l segno
. fagiuoli, 1-2-20: è la lettera del nuovo conte mio cugino, che mi
col ballo e col canto dieder segno / del piacer loro. baretti, 1-41:
vecchio, date a me le nuove / del mondo bello: che si fa?
cui davo la sveglia e l'ora del mangiare agli operai. pecchi, 11-46:
esopo volgar., 4-43: il colore del tuo abito dà che sia fornaio,
il primo che ci annunzi il regno del cielo, che ci è presso.
, s'intenda eziandio dato a quella del muro. segneri, iv- 514:
darà loro fede, io lo disperderò del popol suo. petrarca, vi-1-99: avrà
cercar che la gloria tutta dell'acquisto del regno di napoli più si desse alla sua
quivi si addita un deposto di croce, del cui pensiero si dà la invenzione
pubblica tornata -col « gentile concorso » del trombone che s'era rifatto vivo -don
bassani, 2-26: parlò della musica del tristano, della mirabile interpretazione che il
giurò... che nulla sapevano del danaro richiesto. -giurare di osservare
fagiuoli, 3-3-106: io mi ricordo ancora del costume / di dar le buone feste
, ii-5-78: i relativisti e gli scettici del gusto e della storia di tempo in
hanno corpo di lor natura, e servesi del tatto e del vedere; i pittori
lor natura, e servesi del tatto e del vedere; i pittori in due tempi
da comparire nel congresso de'primi uomini del nostro secolo. giannone, 122
, 6-239: mi ricordai la finestretta del mio primo 'atelier ', da cui
più lentamente che non soffriva l'impazienza del papa, fu minacciato perché si desse più
nievo, 1-315: non datti pensiero del futuro, cristofolo! io vo diventando vecchio
vecchio e doglioso e appena questa vitaccia del soldato mi riesca affatto insopportabile, tornerò
grande sete, diede bere, e refrigerogli del grande caldo ch'aveano. fra giordano
omè, signor mio ». detto del gatto lupesco, v-503-70: ne la croce
grandi / straccian le leggi e danvi del calcagno. dominici, 1-157: il figliuolo
dominici, 1-157: il figliuolo è cosa del padre e della madre, e però
che vada in quelli lacci a dar del piede. castiglione, 293: si
mancò che per infinita rabbia egli non desse del capo nei muri. g. m
passa; ecco, le han dato / del gomito nel gomito. bocchelli, 13-511
assol. colpire con i raggi (detto del sole, di un lume).
respiri, / a pena giunge a vista del mio core, / che dando in
: in poco tempo per la prestanza del suo ingegno diventò dottissimo; e dandosi
dervis... si era dato del tutto al dipingere. cattaneo, iii-4-18:
35-16: s'ella [la figlia del re di francia] en viltate entendesse en
né i latini non si sono serviti del verso epico né lirico dialogizzando in teatro
né lirico dialogizzando in teatro, ma del iambo, diversissimo nell'armonia dall'esametro
, per quanto il soggetto dà, del solo soggetto; dialogizzata dai soli personaggi
sacerdote di moda, che prolunga la tradizione del direttore di coscienza e predicatore in casa
, o semplicemente facendole precedere dall'indicazione del nome del personaggio, come avviene nel
semplicemente facendole precedere dall'indicazione del nome del personaggio, come avviene nel dialogo diretto
de sanctis, 7-337: la forma del d'azeglio nella sua esteriorità è calcata su
..., tuttavia per cagion del verisimile sono da noi stimati e piacciono a
quella disinvoltura di stile che è propria del dialogo. de sanctis, lett. it
strumenti, in stile concertante (proprio del xvii secolo). -composizione vocale per
dialtea è un unguento, nella composizione del quale entra l'altea, detta altrimenti
magnetico, una polarità opposta a quella del ferro e da tendere a disporsi normalmente
, con durezza lievemente superiore a quella del diamante) e carbonado (v.)
cogli occhi la figura slanciata e distinta del marito, intento a esaminare l'acqua dei
: tu [o mia opera] sei del principe serva, ché, copren- dote
, come son certo farà, col scudo del suo invictis- simo diamante, domatore d'
, 30-24: amor conduce a pie'del duro lauro / ch'à i rami di
* acque '. noi siam tesor del prato, / argento fuggitivo, / zaffiro
non cura; / e in luogo del diamante il vetro apprezza. monti, i-46
desiderio che ho di regalarvi quattro bagatelle del poetico mio scrigno. non saranno gemme
madonna, se lacrime e pianto / del diamante frange la dureze, / la
atto dolce non mi stia davanti / del qual ho la memoria e 'l cor
io, per mi''ngegno, / del bel diamante ond'ell'ha il cor sì
e l'ore, / figlie ed armi del tempo, e quella corte / a
egotismo, dare ai propri diritti la durezza del diamante. 6. strumento per tagliare
supersoniche. 8. marin. punto del fuso dell'ancora dal quale si diramano
con le quattro basi (nel tracciato del campo). 11. stor.
critica per la « biblioteca diamante » del barbèra. 13. a diamante
: nella forma della superficie a punta del diamante (e in architettura è un tipo
un bellissimo cammeo circondato di dia- mantini del valore di più di quaranta zecchini. ojetti
che si riferisce al diamante, proprio del diamante. tesauro, 2-i-67:
morde davanti al seno gli crespi seni del regai manto. forteguerri, 26-33:
adorno, / su 'l diamantino piede / del giusto dominar, fondato siede.
, iv-2-906: contro la maschera velata del mistero brillava il viso diamantino del rischio.
velata del mistero brillava il viso diamantino del rischio. deledda, iii-916: un
dioscoride], 754: al disturbo del cervello, si rimedia con le spezie del
del cervello, si rimedia con le spezie del diamosco, della diambra, e d'
(ant. diamitrale), agg. del diametro, che si riferisce al diametro
al diametro; che è nella direzione del diametro, nella linea del diametro.
nella direzione del diametro, nella linea del diametro. -linea diametrale: che
linde s'io sono in su la linea del 3 e del 21 al centro de
in su la linea del 3 e del 21 al centro de la spera dov'è
è la terra, la linea diametrale del mio emisperio serà 30 e 12. leonardo
si sospende l'astrolabio rappresenta la linea del mezzo giorno e della mezza notte, e
ovvero nella lineai congiunzione de'vapori e del sole. campailla, 381: è necessario
costume con pianta affatto simile a quella del coliseo romano nel portico raddoppiato e nelle
. per diametro, lungo la linea del diametro, da un capo del diametro
la linea del diametro, da un capo del diametro all'altro; di rimpetto.
qual potea così dirittamente squadrarsi da'bombardieri del bastion-verde, come facilmente ritrovarsi dagli spa-
ragionevolmente dobbiamo supporre fioco non per fievolezza del luminare, che nella selva è la
mansuetudine, il dispregio delle ricchezze e del comando: e qui s'attacca
la crudeltà, l'avidità delle ricchezze e del comando; cose tutte che diametralmente
[ammiano], 162: nel tempo del solstizio estivale, i raggi del sole
tempo del solstizio estivale, i raggi del sole percotendo diametralmente ogni cosa dritta,
: ecco uno cerchio: questa linea del mezzo, ch'è detta diametro, e
e f s t son contingenti alle fronti del diametro a b, cioè diametro
toccherà da amendue le bande il giro del cerchio, si chiamerà diametro. galileo
due palmi si troverebbe lontano dalla circonferenza del cerchio tre o quattro volte più,
che tanto è a punto il diametro del quadrato, essendo le sue ali una delle
da due lati, e dal diametro del paralellogrammo, abbia proporzion di metà ad
, poi che reddio purgato il diametro del sole, pigliammo la regola di filippo ar-
una chioma non più lunga della decima parte del suo diametro. magalotti, 24-59:
spallanzani, xxiii-436: gli orli superiori del cratere, fattone giudizio con l'occhio
mila quattrocento tren- tasei volte il diametro del suo corpo. bicchierai, 214:
diametro posto un altissimo pino, nella stremità del cui duro pedale il dardo percosse.
... ti pare che enrico sia del nostro sentimento? -diamine! palazzeschi,
le regole più elementari dell'educazione e del saper vivere queste, e chi non le
presente, in particolare, nel rene del maiale e agisce in presenza di ossigeno
palladio volgar., 10-16: del diamoron. il sugo della mora agresta
.. non si farebbe cosa c'avesse del buono. vallisneri, ii-482: durante
], 754: al disturbo del cervello si rimedia con le spezie del
del cervello si rimedia con le spezie del diamosco, della diambra e d'altri medicamenti
, lat. diana, da dìus 1 del cielo, luminoso '. diana2
appare al mattino in oriente, prima del sorgere del sole (lucifero o venere
mattino in oriente, prima del sorgere del sole (lucifero o venere).
stella diana è la più chiara stella del cielo, onde però è chiamata dalla scrittura
che porta la stella diana / la nutrice del cielo. valeri, 3-177: ella
2-20: dunque ho presa questa autorità del libro della sapienzia, detta dinanzi molto
3. per estens. l'ora del mattino, la prima luce del giorno
ora del mattino, la prima luce del giorno. proverbia super natura feminarum,
vuol dire battere il tamburo all'apparir del giorno, quando si vede la stella mattutina
, ovvero stella diana, cioè stella del dì. d'azeglio, 1-171:
da'pensier molesti, / la diana del gallo avea già desti. pascoli, 303
d'annunzio, v-2-481: il rullo del tamburo, la piccola diana scolastica,
risveglio, al rinnovamento di sé e del mondo. panzini, i-33: ne
coscienze torpide ed avvinte ancora al sogno del passato. viani, 13-114: sulla rossa
e deserte, avvolte nella vaga nebbia del mattino, non ancora toccate dalle diane
navi dalle ore 4 alle ore 8 del mattino. 7. locuz. battere
diana3, sf. zool. scimmia del genere cerco piteco col corpo
goldoni, vii-504: dite, monellaccio del diancine, quanto è che non siete
pensare. = voce dotta, trascrizione del gr. sidcvoia * intelletto, concetto
lat. scient. dianthaceae, dal nome del genere dianthus 'dianto '.
un colorante rosso, simile al colore del garofano, utilizzato per tingere lana, seta
5-49: le sue foglie e fiori [del ramerino] si confanno a uso di
. alfieri, 8-250: sollievo al duol del dianzi estinto amico, / donna,
pesa, / l'onda su cui del misero, / alta pur dianzi e tesa
targioni tozzetti, 10-31: se avessimo avuto del filo di bambagia o di lino,
medesima infermitade, e contr'alla secchezza del petto vale molto 11 diapapavero, il
tuoni, dai quali risulta la sinfonia del diapason, onde la machina tutta del
del diapason, onde la machina tutta del cielo è armonizzata. 2.
prati i ripersuade il diàpason turchino / del vento a illanguidirsi sulle ovatte / delle
bartolini, 4-151: affinché il tono del racconto salga ad un diapason maggiore, ad
a berillo! » dove il nome del musicista appariva assai poeticamente storpiato. moravia
. -ci). mus. proprio del diapason, che si riferisce al diapason.
vasi, ma per passaggio degli elementi del sangue attraverso alle pareti dei vasi stessi
296: * diapedesi ', lo stillare del sangue fuor della pelle, sudor sanguigno
) 8y) oic 'il diffondersi del sangue sotto la pelle per la rarefazione dei
biblioteca di antichità classiche, vero modello del genere, ricca di oltre cinquantamila sceltissimi
veduta di chi opera: le anse del duodeno vulnerato. = voce dotta,
violentissima evacuazione, accadutami non per errore del medico, ma di chi mi soministrò
contemporaneamente e indi vidualmente investite del potere sovrano. -in senso generico
era trascorso un anno che cambiò del tutto atteggiamento. pratolini, 11-229: dal
quan d'escono dai luoghi del solito uffizio. 4 ha tanto di diaria
cuzione che si danno alli ordini del magistrato. l'aurora, i-165
baretti, 1-267: quanto alle nuove diarie del paese che possano interessarvi, elle si
psicologica squisitezza e minuzia tenuto dal poeta del suo primo amore. gramsci, 19:
di pavese, oltre che documento umano del tempo, è la traccia faticosa e spesso
se leggerete i foglietti passati da firenze e del diario romano, se pure troverete nessuno
diario toscano copiò nella sostanza il giudizio del giornale milanese aggiungendo qualche cosa del suo
giudizio del giornale milanese aggiungendo qualche cosa del suo. carducci, iii-24-169: quando più
« diaristi » della città di milano del principio del secolo xiv...,
» della città di milano del principio del secolo xiv..., noi
. -ci). che è proprio del diario, che si riferisce al diario (
fecali liquide o semiliquide, con aumento del numero delle scariche accompagnate quasi sempre da
della flora batterica intestinale. -diarrea del lattante: può sopravvenire nell'allattamento (
denominazioni come: masse lavoratrici, camera del lavoro, confederazione del lavoro, o
lavoratrici, camera del lavoro, confederazione del lavoro, o con quell'altra simile al
femore, osso grandissimo fra tutti quei del corpo, è congiunto con l'ischio 4
diascheuaste, sm. filol. correttore del manoscritto e grammatico che ne curava l'
ebbe forse tanti diascheuasti, cioè limatori del suo poema, più o meno arditi
tantafere, / aiuta trarmi 'l diascolo del cuore. b. corsini, 14-14:
poi queste cittadine più di noialtre alla fin del giuoco? baldovini, xxx-n-28: che
io le do qualche segniale che abbi del vero, diàscone che non lo creda.
diascordio con quattro, o cinque goccie del laudano isterico del le febur. muratori,
, o cinque goccie del laudano isterico del le febur. muratori, iii-
aggiungere che la 'triaca', il 'diascordio del fracastoro 'e altri simili rinomati contraveleni sono
ordine emitteri, sottordine omotteri, originario del giappone e diffuso in tutto il mondo
dannoso alle colture, soprattutto a quelle del gelso). = voce dotta,
lucente di verde colore. avendo la donna del parto questa addosso, gli menoma il
lat. scient. diaspinae, dal nome del genere diaspis (cfr. di
. dispersione, nelle varie parti del mondo, di popoli costretti ad abbandonare
trovava più a suo agio che nella città del tempio. e alla sinagoga aveva uno
questa diaspora che pare il destino ebraico del sapiente d'oggi. 2.
verso le otto di sera, alla diaspora del gruppo,... si alzava
fis. dispositivo ottico per mezzo del quale si può variare la deviazione
colori; e sono trovati in fontane del mondo. ma lo diaspro ch'è
forteguerri, 15-18: quindi in mezzo del tempio erge un avello / d'un
diaspro, si irradia dalla bianca luce del redentore e dal guizzo dell'acqua dentro
il ferro crudo / sovra il diamante del celeste scudo. [1-8-92: stese
il ferro ignudo / sovra il diaspro del celeste scudo]. -per simil
, vii-183: ben è più aspro del diaspro il mio cuore, s'alla
aperto il segreto di impietrire il sangue del popolo e darlo ad intendere diaspro. d'
cane, scrivere qualche diaspro su questa porcheria del l'esattore, che ogni
fisiol. contrazione nervosa dei muscoli del canale digerente. — voce dotta
fisiol. arco diastaltico: la via del riflesso nervoso, composta da un nervo
; onde diastole si dice il dilatamento del cuore e dell'arterie, perché in
. martini, 2-3-391: la diversità del suono grave dell'acuto, o pure di
sf. medie. anomalia di sviluppo del cervello che presenta una divisione longitudinale fino
medie. divisione per anomalia di sviluppo del midollo spinale in senso longitudinale.
o remenati, soliti farsi sopra gli architravi del diastilo, e su i sopracigli delle
intervallo della stadia, letto tra i fili del reticolo, è visto dal fuoco anteriore
e la distanza fra i fili estremi del suo reticolo. = voce dotta,
diàstole, sf. anat. fase del ciclo cardiaco in cui si svolge il
contrari, ma ordinati e naturali, del cuore e dell'arteria, per refrigerio del
del cuore e dell'arteria, per refrigerio del soverchio calore, e per cacciarne gli
centrifuga e la centripeta nei moti armonici del cuore, dell'atmosfera, degli astri.
aggiunto dato al moto ordinario e naturale del cuore, che si chiama diastole.
due o tre dramme di lenitivo o del diatartaro del castelli, avanti la sua breve
tre dramme di lenitivo o del diatartaro del castelli, avanti la sua breve cena
. 8ta&spp. oca [a * effetto del calore ', da sia ^
consistente nel far attraversare una parte del corpo da correnti alternate di altissima
quenza, ottenendo di portare gli effetti del calore a grande profondità ed evitando
cerreto, i-95: formò l'intervallo del tuono primo, del tuono secondo, e
formò l'intervallo del tuono primo, del tuono secondo, e anco lo spazio
tuono secondo, e anco lo spazio del semituono: dove poi, giunti insieme,
composta da taziano (verso la fine del ii secolo), unendo frasi e
/ la rete d'invisibili puntini / del sottolume d'una dia- tomea.
diatonia, sf. music. passaggio diretto del suono dall'uno all'altro grado
basterà prendere il c e f cromatici: del dorio verbigrazia, invece del c e
cromatici: del dorio verbigrazia, invece del c e f diatonici; e servirsene njell'
daù'uso, come conforme al componimento del mondo. g. b. doni,
: il maestro si formò un concetto del loro sistema [dei greci]:
essere più naturale, abbia anco più del patetico, e sia più efficace in muovere
diatrete: bic chieri romani del tardo periodo imperiale, di vetro
aneddoti in tesi nel corso del presente anno a firenze da persona
avvocato, servendo al mal vezzo del tempo, ha fatto abuso. alber
, ma non vi è l'avvertenza del limite, ossia dell'importanza che spetta
c. dati, xxvii-9-75: prima del salmasio l'awertl nelle sue diatribe ad
più recente, specie per influsso del fr. diatribe (già nel 1558 come
francese. registrano diàtriba i dizionari del d'alberti e del tramater (ed ora
i dizionari del d'alberti e del tramater (ed ora anche battisti-
de paralleli, delle misure geografiche, come del calmon maggiore e minore, del piede
come del calmon maggiore e minore, del piede, del cubito, del gresso
calmon maggiore e minore, del piede, del cubito, del gresso, dell'orgia
minore, del piede, del cubito, del gresso, dell'orgia, del pletro
, del gresso, dell'orgia, del pletro, del stadio, del diaulos,
gresso, dell'orgia, del pletro, del stadio, del diaulos, del dolico
orgia, del pletro, del stadio, del diaulos, del dolico delico, dello
pletro, del stadio, del diaulos, del dolico delico, dello scheno, del
del dolico delico, dello scheno, del leuca, del parasanga. =
delico, dello scheno, del leuca, del parasanga. = voce dotta,
avuto tanto tempo, senza aspettar la morte del marito, perché proprio quel buon diavolaccio
marito, perché proprio quel buon diavolaccio del cavalier carvano non era tipo da metter
, petrarcheggio; / dove il libro del diavolo fa testo, / scusate, qualche
: io dubito assai di mia moglie e del giudice, e mi credo che ella
mille ontose parole contro di lui, del padre fattucchiero e della fede cristiana che
contavo loro... quella diavoleria del trave di fuoco che noi avevamo veduto
affare dei due sessi risale al tempo del paradiso terrestre... rimane tuttavia la
. rimane tuttavia la diavoleria più interessante del mondo creato. viani, 13-52: lo
diavolerie poetiche, scendeva, a braccio del cantore di satana, il poggio sotto
7. figur. importante invenzione del progresso (ed è implicito il riferimento
e poi, con quella nuova diavoleria del saper leggere e scrivere! prima almeno non
, fin'che dura la rabbia del caldo. a. f. doni,
di lode chiamava il manzoni il poema del grossi prima che uscisse alla luce.
106): raccòntogli tutte quelle diavolerie del sacco, e datogli una buona quantità di
, sarei per dire, dai pori del cielo, e repentinamente ingrossa, e
impeto, da intimidire il cuore del più schietto leone fra le maschili belve.
a terrazzino, dopo aver fatto un baccano del trentamila, un diavoleto, un chiasso
lei ed al giovane le maggiori villanie del mondo, si rivolse la dimane al commissario
testo di geografia, ma con l'attenzione del cuore segue il diavoleto di fuori.
per casa la notte sia lo spirito del marino. dottori, 1-368: volle
. pea, 3-15: il turbine del sangue aveva impresso tanta vitalità a questa
come il piccolo eroe della fiaba sullo stelo del magico fagiolo! egli anzi, variando
dico costui più tosto dovere essere nelle mani del diavolo in perdizione che in paradiso.
7-i-14: il diavolo, che è inimico del bene, e non vorrebbe che l'
involti nelli errori e inviluppati ne'lacci del peccato; e nelle mani del diavolo ci
ne'lacci del peccato; e nelle mani del diavolo ci troviamo. g. m
una speciale dedicazione di sé alla persona del diavolo, e un formale culto a lui
mala genia / della schiava pasquetta e del pugliese / io sono del diavolo, notaro
pasquetta e del pugliese / io sono del diavolo, notaro. bocchelli, 13-38
erano stati privati della gloria celeste e del divin aspetto; perché, dissero essi,
venire cade in tentassione e in laccio del diaule e in deisiderii molti nocivi che
noi, si sottopose alla tentazione del diavolo, acciò che superando il tentatore,
credere / (ché spesso son del diavol tentazione), / questa potrebbe pur
quello estinse / tra le gioie del nappo e del salterò; / l'altro
/ tra le gioie del nappo e del salterò; / l'altro l'allegro papa
a corpi; ha la passione del prostituire, si nutre di anime.
si nutre di anime. -reti del diavolo: tentazioni, lusinghe. bencivenni
: hanno i cuori allacciati nelle reti del diavolo, come disse job, cioè ne'
come il diavolo; ha fatto peggio del diavolo, ha ammazzato i poveretti,
, uomo, servo, amico, discepolo del diavolo: che ha speciali rapporti col
vacci fuori, uomo di sangue, uomo del diavolo. s. caterina da siena
, il quale si può chiamare membro del diavolo; ché se egli fusse membro
, 8: innanzi a l'avvenimento del figliuolo di dio in carne eravamo come ciechi
obbligati a le pene eternali, servi del diavolo, vinti di mala consuetudine di peccare
la cagione, pessima femina, figliuola del diavolo, della tua divozione? f.
negri, 128: sono amici del diavolo costoro: attendono non pochi a
solitudine, si siano insediati discepoli e discepole del diavolo a cercar tesori. landolfi,
8-220: chiamava firenze « la città del diavolo ». -regno del diavolo:
la città del diavolo ». -regno del diavolo: regno del male, del vizio
». -regno del diavolo: regno del male, del vizio, dell'iniquità
-regno del diavolo: regno del male, del vizio, dell'iniquità (in contrapposizione
discemono il regno di dio da quello del diavolo. 2. per estens
2. per estens. rappresentazione iconografica del demonio, quale l'hanno concepita la fantasia
il pensiero ritorna ad un affresco del signorelli, nel chiostro, in cui il
trato per caso, col volto del primo che passa. 3.
. 3. figur. personificazione del male, genio malefico; suggestione perversa
dio o il diavolo avesse l'imperio del mondo. pananti, i-18: io sentir
sino alla cintola rimescolavano dentro i calderoni del piombo liquido. 5. figur
sua; così questi dimoni incarnati, del bene della chiesa adomano la diavola sua
sì onesto, sì ingenuo, amante del suo dovere e dei bimbi, riuscisse a
412: ma si difese dal furor del drudo / giunon con quella nuvola leggera
essersi quest'altro maritato con la suocera del fantoni senza avergliene dato parte. i.
: quello che fa il peccato, è del diavolo, però che il diavolo dal
di dio, per distruggere l'opera del diavolo. sacchetti, 51: di diavol
: sia col malanno per te, femmina del diavolo. f. d'ambra,
: sogliono / gli innamorati far cose del diavolo. p. della valle, 26
valle, 26: c'era un romor del diavolo. i. nelli, ii-164
tanto la musica, faranno uno scalpore del diavolo perché al tenore sia data facoltà di
tu a farla da stregone là sul sentiero del caldone per ispaventar me e la colomba
ispaventar me e la colomba con una nenia del diavolo? verga, i-184: ogni
così grossa che addirittura faceva una fatica del diavolo ad entrarci. pirandello, ii-101
diavolo. deledda, i-819: che inverno del diavolo,... da molto
conosciuto un inverno simile. -bellezza del diavolo: v. bellezza. 15
.. e parigi non è il capo del mondo? dossi, 60: stetti
? e ridere, / come solete, del mal d'altri, pessima / generazione
perdono? al diavolo! -corpo del diavolo! moniglia, 1-iii-413: mi
gridando: -fuori, vi dico, corpo del diavolo! bratteati, 3-122: mi
bratteati, 3-122: mi capite, corpo del diavolo? è indisciplina! io me
un simile pensiero. -nel nome del diavolo, del gran diavolo, di
. -nel nome del diavolo, del gran diavolo, di tutti i diavoli
: « levati ve de qui col nome del diavolo! » [disse] facendoli
faccenda, e datemene avviso, nel nome del gran diavolo. foscolo, xv-177:
xv-177: in nome di dio, o del diavolo, dimmi: leggi tu chiaramente
17. mus. cadenza o trillo del diavolo: abbellimento particolarmente colorito, di
s. v.]: 4 cadenza del diavolo '. nome che si dava
, per diminuito ed aumentato peso specifico del loro corpo nell'acqua. 19
luoghi particolarmente aspri e orridi (pizzo del diavolo, ponte del diavolo, strozza
orridi (pizzo del diavolo, ponte del diavolo, strozza del diavolo, ecc.
diavolo, ponte del diavolo, strozza del diavolo, ecc.). bocchelli
nei quali pareva di leggere il furore del cataclisma che lì aveva asserragliata la valle
aveva asserragliata la valle. si chiamava strozza del diavolo sfrattato; e nessuno più sapeva
. 20. bot. albero del diavolo: nome volgare del ficus religiosa
bot. albero del diavolo: nome volgare del ficus religiosa. 0. targioni
. targioni tozzetti, 1-3-430: 4 albero del diavolo '. albero rispettato dagl'indiani
con olio pe'dolori podagrici. -morso del diavolo: nome volgare della sca- biosa
s. v.]: 4 morso del diavolo '. pianta perenne, che
della radice sono ovate, e quelle del caule, lanceolate. -occhio del diavolo
quelle del caule, lanceolate. -occhio del diavolo: ranuncolo dei grani.
, detto anche vul- garmente 4 occhio del diavolo '. nasce fra le biade.
tale è raccolto dagli erbaiuoli. -piè del diavolo: erba nocca, fava di lupo
fare dei setoni. 21. pane del diavolo: sorta di pietra. targioni
[pietre] sono notabili i pani del diavolo, così chiamati dai contadini del
del diavolo, così chiamati dai contadini del paese. -moneta del diavolo:
contadini del paese. -moneta del diavolo: ciotolo di marcassite. d'
s. v.]: 4 moneta del diavolo'. termine de'naturalisti. 4
12-235: in questo caso non si tratta del matrimonio che può anche andare al diavolo
hai il diavolo adosso. / vorrestù mai del figliol di pipino / fare il tuo
figliol di pipino / fare il tuo brando del suo sangue rosso? p.
, n. 2. -avvocato del diavolo: v. avvocato, n.
venir meno. -cadere nel giudizio del diavolo: peccare, tralignare, dannarsi
superbo, che potesse cadere nel giudicio del diavolo. -casa del diavolo:
nel giudicio del diavolo. -casa del diavolo: l'inferno. -di casa del
del diavolo: l'inferno. -di casa del diavolo: maledetto. albertano volgar
loro coll'anima e col corpo a casa del diavolo. boccaccio, dee.,
dovessi per questo solo andare a casa del diavolo, sì son presto di farlo
uomo (come egli dice) da casa del diavolo. soldani, 1-193: o
soldani, 1-193: o se a casa del diavol seco andasse / l'affannato tesor
maledetto sette; eccolo quel sette di casa del diavolo. serao, i-1030: non
e il padre eterno ha fatto casa del diavolo proprio per voi. -luogo
anche usato al maschile: un casa del diavolo). tommaseo [s.
s. v.]: 4 casa del diavolo'. tutta sorta confusione e male
una voce. 4 è un casa del diavolo '. periodici popolari, i-650:
volessimo comandare, la sarebbe stata una casa del diavolo. carducci, iii-24-23: per
, direi semplicemente che facevamo una casa del diavolo. del resto io non ho
semplicemente che facevamo una casa del diavolo. del resto io non ho mai sonato o
, un fuggi fuggi, un casa del diavolo. de marchi, ii-53:
ricca, brillante e suscitò un ca'del diavolo nel crocevia tra il campo santo,
qui a un momento è la casa del diavolo. -località distante, sperduta
indotto a bussar tante volte alla casa del diavolo, quante volte sono andato in
che mi menò a perdermi fino a casa del diavolo, centesimi trenta. al povero
all'uscio di casa sua, a casa del diavolo,
ha fatto, per riscuotere / duemila scudi del padron (che 'l diavolo / ne
mattioli, 1-200: fanno la decozione del legno e delle scorze nel vino,
lasciata là, tutta la metà sinistra del suo corpo. -convertire il diavolo
avarizia. -dare a dio il rifiuto del diavolo: convertirsi in tarda età.
costei aveva dato a dio il rifiuto del diavolo; ed era la più arrabbiata
, e gravemente il tormentava. scala del paradiso, 142: alcuni desideravano che
, e 'l grado ch'egli ha appresso del re, e'm'entra il diavolo
croce. -essere le corna del diavolo: si dice di cosa che
gambe di quella donna sona le coma del diavolo. -essere portato dal diavolo
. ariosto, vi-544: e chi del negromante intendere / vuole, gli corra
morta. -essere più astuto del diavolo: esserlo in misura straordinaria.
scampo! le donne son più astute del diavolo. -essere senza né cristo
roma, a fare il diavolo ai piedi del santo padre, coi documenti in mano
di tutti gli esemplari, l'esilio del ciccarelli e la carcerazione dei librai che lo
-fare la parte o le parti del diavolo: tentare al male.
bene, dice: 'io fo la parte del diavolo'. -farina del diavolo:
la parte del diavolo'. -farina del diavolo: profitto disonesto. tommaseo [
[s. v.]: 'farina del diavolo', roba acquistata malamente, per
arricchì co'furti: ma è farina del diavolo, la non fa prò.
no, quello che per capirci chiamiamo coda del diavolo, gli si ficca tra piedi
ci tornasti. -incappucciarsi col mantello del diavolo: mettersi sotto la sua protezione
è goethe che si incappuccia col mantello del diavolo. -lasciare al diavolo:
sia battezzato -mi propose di pagarmi metà del prezzo in tanti libri a prezzo di catalogo
cuor dell'inverno, di quel male del ventre, duratomi quattordici mesi. de
e mettere il diavolo addosso alle spose del signore prima assai che venga lutero.
magalotti, 22-77: ogni piccola quantità [del vino della palma] che se ne
tutto. -saperne una più del diavolo: essere molto intelligente e avveduto
i-371: il principale ne sapeva una più del diavolo. -stare, bazzicare col diavolo
di lui). -chi ha paura del diavolo non arricchisce: per guadagnare molto
mercante genovese diceva che chi aveva paura del diavolo non faceva robba, essendo che
astuzia e malizia aumentano con l'avanzar del tempo e dell'età. grazzini
andava ritto alla panca. -la farina del diavolo va in crusca: v. crusca
., v-189: questo salmo fa menzione del primo avvento di cristo; per il
benissimo a memoria queste tali ossa [del corpo umano], fanno le più
], fanno le più diavole cose del mondo: le quali cose io ho veduto
ed io abborracciavo le più diavole cose del mondo. -vivace, scatenato.
, che aveva subito prese le abitudini del convento era il più diavolo di tutti,
dossi, 115: stava nel mezzo del cerchio, un disgraziato fanciullo che si
disgraziato fanciullo che si storceva per solazzo del pùbblico. era l'uomo-caoutchouc; un
. 4. diavolone! corpo del diavolone! santo diavolone!: esclamazioni
, iii-915: - vi dico, corpo del diavolone... -fermatevi,
orsino, sm. zool. unica specie del genere sarcofilo, marsupiale predatore della famiglia
, invidiosi, plebei, / che del dir mal d'altrui mai son satolli.
: in ciò caggiono manifestamente nel peccato del sacrilegio in quanto sostengono per una superbia
offerire a dio solo per lo umiliamento del cuore e per lo purgamento de'vizi.
garzoni, 2-41: che accade far del bravo con quattro concordanze scabrose,..
come se fossero i dei della lingua e del sapere? diàvolo spinóso, sm
che si ottiene dalle urine e dal siero del sangue in alcune malattie febbrili e nell'
acqua con colore rossobruno usata nella tintura del cotone. = voce dotta,
barbare l'affetto e l'amore disordinato del mondo: e ordinali e conformali colla
: e ordinali e conformali colla volontà del signore suo; però che altrimenti non
spiritualmente, temporalmente caderebbe nel secondo voliere del capo. c. mei, 178:
volgar., i-441: chiamò in giudicio del popolo marco scauro principe della cittade;
scauro, con quella menomanza e dibassaménto del grandissimo uomo elli prendesse accrescimento di chiaritade
dibassata per modo, che 'l corso del fiume d'arno calò e dibassò sì
. ufficiali sopra le castella e fortezze del comune di firenze, 17: che
annullerà per la superbia; così la sostanza del superbo si dibasserae. a. pucci
g. villani, 1-43: il corso del fiume d'arno calò e dibassò sì
le cause del- l'alzarsi e del dibassare del senno ieratico, si troverà
del- l'alzarsi e del dibassare del senno ieratico, si troverà che
fu proporzionatissimo alla partecipazione che ebbe del senno laicale. = » comp
termine mnemonico che indica il sesto modo del sillogismo di prima figura con la modificazione
iii-365: si fanno [le coccole del vischio] bollire nell'acqua fintanto che
strumenti rurali il possedere per simil travasamento del vino una macchina, che sia di
far ondeggiare (il corpo o parti del corpo; la testa in segno di
fissate; la terra, per l'azione del terremoto). zanobi da strata
: e la navicella era nel mezzo del mare, ed era dibattuta e trasportata
oggetto contro un altro, una parte del corpo contro un oggetto, per lo
fazioni dibattevano in conclave sopra l'elezione del nuovo pontefice, verso la fine d'
facoltativo tornaconto senza abbracciare né i rapporti del giusto, né il complesso dei mezzi
. serra, ii-5: la questione del contenuto allegorico della 4 commedia ', per
male calore, che nasce all'uomo del bene e della felicitade altrui, che lo
giorni, in fine'il duodecimo dì del mese di luglio divota- mente rendè l'
cosimo rimase fino a notte, a cavalcioni del ramo da cui pendeva l'impiccato.
niente li giova, sicché rimane in poter del cacciatore. d'annunzio, v-2-281:
. barilli, 5-76: a piè del monte, verso l'atlantico, ecco,
contraria corrispondenza alla sistole e alla diastole del cuore, continuamente dibattonsi. -per
; impegnarsi con ogni mezzo al raggiungimento del proprio scopo, al conseguimento del proprio
raggiungimento del proprio scopo, al conseguimento del proprio ideale (superando gli ostacoli che
. che ti dibatti al pigliar partito del fatto della donna. f. d'ambra
si era dibattuto fra tutte le sillabe del mondo scomposte come per un giuoco di
caro, i-142: era il fumo già del tutto smaltito, quando d'una buca
cibarti, e t'esenti da quelle leggi del tuo mantenimento che iddio diede a me
circolazione sanguigna; pulsazione, battito (del cuore, delle arterie, del polso)
battito (del cuore, delle arterie, del polso). libro delle segrete cose
donne [crusca]: il dibattimento del cuore mostra che sono corrucciatissime. marino,
un fievole molto e quasi insensibile dibattimento del cuore e deltarterie, il qual non in
queste alternazioni e i numeri dei dibattimenti del timpano tra i toccamenti dei due suoni
della rotta nave, innanzi che tonde del mare le trasportino, non ostante la
cibarti e t'esenti da quelle leggi del tuo mantenimento. 7. abbattimento
10. dir. fase centrale del processo penale di primo grado, la
dell'oralità (per cui gli atti del procedimento non sono fatti per scritto
per scritto ma oralmente), del contraddittorio (per cui sia l'accusatore
, con la diretta e costante partecipazione del giudice). -analoga fase processuale
in senso improprio: l'ultima fase del dibattimento, costituita dalla discussione in cui
i loro discorsi (specie la requisitoria del pubblico ministero e le arringhe dei difensori
testimonii, alla presenza de'giudici e del pubblico, disputavano, e dalle opposte sentenze
s'imprimeva nella coscienza de'magistrati e del popolo. guerrazzi, iii-239: il dibattimento
... spiegandole bene che si trattava del dibattimento davanti al tribunale, ripetendole il
anni, tenendolo legato per mesi al piede del tavolo con del filo di ferro.
per mesi al piede del tavolo con del filo di ferro. si capiva, dal
de marchi, ii-657: la figlia del povero cesarino pianelli si attaccò con una
sostenersi contro un pericolo nei dibattiti convulsi del suo dolore. pavese, 8-285:
. pirandello, 7-479: i suoi colleghi del consiglio disciolto avevano, dopo lungo dibattito
né al mio giuramento durante il dibattito del processo. = deverb. da
salvini, 41-289: avvi finalmente la figura del sistro, o vogliam dire
b. croce, ii-10-193: il pensiero del vico ha avuto il suo svolgimento e
. giordani, x-10: talvolta i disagi del verno la infermano [la greggia]
non è se non che una gocciola del naso del nannucci mescolata a una gocciola
è se non che una gocciola del naso del nannucci mescolata a una gocciola d'inchiostro
a una gocciola d'inchiostro caduto dalla penna del gherardini e ad uno sputo etico del
del gherardini e ad uno sputo etico del giusti prosatore dibattuto in un po'di
6. contuso, congestionato (una parte del corpo). livio volgar.
chim. idrocarburo oleoso ottenuto nella distillazione del solfuro di mercurio delpidria e preparato distillando
crescenzi volgar., 12-12: del mese di dicembre... si
fer- randino prendesse l'arme per difensione del regno suo, e raffrontasse il nimico
meno elevata, caratterizzati da una parete del corpo costituita da due epiteli, uno
luce mi nasce della dibonari tade e del senno tuo in potere dire davanti al
, quanto al disiderio dell'anima e del corpo. = deriv. da
quelle alte e folte boscaglie in vicinanza del mare erano un gran riparo almeno in
nel paese di sovicille, che vi tagliate del legname assai, e poi che avete
tutte alla peggio; con grave danno del paese più basso e della pianura, che
americani; più diboscarono gli speculatori approfittando del disordine. 3. sradicare le
, a servire non solo l'interesse del proprietario della pianta, ma anche il
, proporzionate alla natura ed al clima del paese, quel terreno diboscato. mamiani,
bene, e non voler sapere più del tuo; e se tu andarai con questo
ché per questo tu vuoi sapere più del tuo padre, e per questo tu
30-183: drammatico è questo multanime dibrancare del fiume nella sua poderosa agonia. =
. composto che si ottiene per reazione del tribromoetilene con la potassa alcolica: è
sgradevole, molto tossico; per azione del calore si decompone producendo esplosione; è
azione dell'acido bromidrico sulla soluzione acquosa del tiodiglicol; ha la forma di cristalli
chim. composto ottenuto mediante la reazione del bromo con l'eti lene
, che sembra il proprio ed originario del secondo, quasi operar come il bruco
, forse dal tedesco, il significato del latino 4 interradere'. dessi, 3-141:
parole sue sì riscaldate riportava dall'altare del signore che accendevano e dibruciavano i petti
bencivenni [crusca]: ti potrai valere del dibucciaménto delle zucche. = »
francesco da barberino, 232: così ancor del dibucciar la pelle / parlare io non
, disecca l'umidità dell'uvola, del cerebro e delle fauci, e vi si
, i-200: presero ad esaminare il poemetto del bettinelli, e dibucciando i di lui
lui marroni infiniti e svelando agli occhi del pubblico che l'autore di quell'opera.
cotta, impiastrata, toglie il dolore del capo. 2. scortecciato (
dibusciare, collo stile detto, mettendo prima del detto osso, seminato isparso e nettato
contribuzione. = cfr. decreto del re ferdinando (1546): « dica
1132: come i versi lodar puoi del dicace / spensierato berillo, ond'è
spensierato berillo, ond'è schernita / del buon pacomio la vista verace /.
dell'arbusto, ha rispetto alla dicacità del vendemiatore. sarpi, i-235: li
. scient. dichapetalaceae, dal nome del genere dichapetalum, comp. dal gr.
, / che 'n su la riva del bel fiume d'arno / fu dagli antiqui
) vi ori, / né guardi al del né molto vi dimori. caro,
tutto il resto / dicare a dio del suo vivere onesto. anguillara, 15-233:
bot. la generazione o la parte del micelio degli ascomiceti o dei basi- diomiceti
signori dicasteriali, voi siete i continuatori del sistema organico de'borboni, e differite da
pagava d'inchini e di bassezze i favori del potere, e restituiva al popolo la
incontrato è stato sempre da tutti i dicasteri del paese... costantemente riconosciuto per
vocabolo non è improprio: sempre però del governo supremo. e ivi pure non si
bocchelli, 1-i-470: accusandolo, segretario del dicastero di polizia in ferrara, di estorsioni
. sf. dicastica: la scienza del diritto, giurisprudenza. genovesi, xviii-5-241
petrarca] ultimamente l'isola di citerà del mare egeo, molle, effeminata, vicina
numa pompilio... si dimostrava dio del tempo e dell'evo. buonarroti il
relegar lupi infernali. arici, ii-166: del tempio a lei [venere] dicato
3-231: ahi, come indegna prole del serpente / dicato a marte chiamar vi potete
; è uno dei tre principali componenti del caolino. dicco1, sm.
massa eruttiva che riempie le fenditure parallele del suolo; filone. =
a modo de po, alla riva del mare per riparare il fiotto; onde
il contraddica) s'univa col dicco principale del fiume, fu alzato un forte dal
far eleggere dal popolo, col mezzo del denaro, i tribuni, i consoli,
. letter. pro prio del mese di dicembre; dicembrino.
, v-68-2: cheste sono le spese fatte del mese di dicenbre per la casa.
cavol milanese bene increspato e grande, del mese di dicembre o di gennaio, che
marcheselli, iii-189: non sempre aspetta del decembre algente / le brume annose l'
stagioni, ma d'inverno, nei giorni del gramo solstizio decembrino, il mare chiama
'. diceosina, sf. morale del diritto, etica del giusto e dell'
, sf. morale del diritto, etica del giusto e dell'onesto. genovesi
: della diceosina o sia della filosofia del giusto e dell'onesto. libro primo.
della natura dell'uomo, della legge del mondo e de'doveri generali. =
racchiudeano gelose disperdono sopra i ruggenti cavalloni del mare. = comp. da
toma a raccontar l'alta novella / del re agricane, quel tartaro forte,
: la troppo composta diceria ha molto del voto, e più suona che non vale
ordine, ed è inanzi a l'entrata del coro. pallavicino, 1-597: essendo
queste furono le dicerie e le gesta del demagogo nella città. landolfi, 7-103
masuccio, 55: venuta l'ora del predicare, fra ieronimo, da multi frati
. che si preparasse a la recezione del santo sacramento. indi, cominciata una
, l'infemo e tutta la diceria del curato. soffici, v-2-707: ognuno
alle dicerie, alle critiche, alle derisioni del mondo. p. verri, i-330
monti, v-118: intorno alla lettera del pecchiani ti dirò che, quantunque egli
letta, come neppure ho guardata la diceria del villardi, cui trivulzio e la teresina
terreno una donna giovane -dicerto la moglie del padrone malato -tutta scollata che mesceva da
la vita a parecchi caduti nelle mani del popolo che voleva finirli a ogni costo
affatto, a tutte sovrapose la tiara del romano imperio, carca di gemme,
, da che mi fu tolto il bastone del padre divoto che io teneva con tanta
), agg. ant. privato del cervello; che ha il cervello spaccato
una frequenza poco dicevole a la gravità del notariato. -anche di qualità o
occhio è dritto giudice della dicevole statura del corpo..., così anco la
uomini è dritta estimatrice della misura conveniente del poema. cantoni, 336: un uomo
converrà però l'umile che è proprio del comico. foscolo, xi-2-586: uno
già essi che operano oltre a i confini del decevole e dell'onesto.
somministrarlo. ma per lo scambio del 4 di 'col 4 de '
carne contra il freddo e contra l'arsura del sole; e si tenesse pulito
, 2-2-331: la cui divina imagine [del salvatore] dava loro a vedere,
che mantengono ancora le tracce della segmentazione del corpo. = voce dotta,
lat. scient. dichelestiidae, dal nome del genere dichelestium, deriv. dal gr
avendo preso posto nelle leggi e negli atti del governo, è stato abboccato dagli altri
5-6: attendi un poco a dichiaraménto del nostro testo, che prima disse del
del nostro testo, che prima disse del cavare del tesoro, e appresso del trovare
testo, che prima disse del cavare del tesoro, e appresso del trovare del
disse del cavare del tesoro, e appresso del trovare del sepolcro. è qui di
del tesoro, e appresso del trovare del sepolcro. è qui di bisogno, che
con ricchezza e con tesoro. scala del paradiso, 23: alcune parole, ch'
de'santi per più dichiaraménto e compimento del testo, per non impacciare le margini del
del testo, per non impacciare le margini del libro, scrivo fra 'l testo segnato
3-244: nelle sue vene il sangue del guappo non dormiva, sempre pronto al
= deriv. da dichiarare. il significato del n. 3, l'unico tuttora
tre cose, così ha la predicazione del vangelo. savonarola, 8-i-154: san gregorio
in enigma, ma in altro modo; del quale io non son atto a declamare
accaduto, potevano, anzi devevano detti uomini del ricorso così supplire i difetti, come
me lo dichiarate infra i sette giorni del convito, o lo rinvenite, io
stato: / si tu non ne declar del tuo amato, / responder noi non
siamo venuti a consolarti e a dichiararti del tuo dubbio. 3. disus
viii-561: colui che vedea il volto del sommo sacerdote, percoteasi nella mente e
, 5-i-160: l'aver voluto il re del suo proprio ricompensare gli ugonotti, tanto
guerra, e chiunque fosse dichiarato aderente del detto arcivescovo. machiavelli, 575: furono
che aveva offeso la sua maestà ad instanza del papa. marino, 2-107: s'
sentono; ma dichiariamo incompetente il giudizio del popolo in tutto ciò che per conoscersi
terzo usciere mise una benda sugli occhi del bimbo biancovestito; costui lestamente immerse la
il proprio reddito imponibile (nella ragione del 13, 20 per 100).
che prima erano dieci con grande confusione del corso solare e lunare. machiavelli,
se stessi il governo e l'amministrazione del loro regno. viviani, 1-21:
finché papa egli stesso dichiara la guerra del sacerdozio all'impero. bacchelli, 10-55
ad ogni modo dichiarare o amici suoi [del valentino] o loro [degli orsini
s'avrebbe ad altrettanto che dichiararsi ambizioso del regno e ribello. baretti, 1-388
518: malamente mi son dichiarato; del verso io son soddisfatto, perciocché dei migliori
volgare: io volli dire alla maniera del rimarlo. testi, ii-192: s'ancor
aperto aere. = adattamento dotto del lat. dèclàràre, da cldrus
circoli o associazioni federative sotto l'egida del monarcato, se non volete che noi
vedrà, attorno a un'unica situazione del destinatario, o meglio alla sua situazione
situazionedi borbone e più prossimo e primiero principe del sangue, ritto è meno dell'
o spiega, o enuncia il contenuto del verbo reggente (la proposizione dichiarativa,
i-1486: chi negherà che l'arte del comporre non sia oggi e infinitamente meglio
chiesa. mazzini, ii-902: diffidenza del pensiero considerato pericoloso, d'ogni proposta
paragoni; e la loro efficacia ai fini del discorso è accompagnata, come sempre nel
conservare lo stato, seguir le leggi del regno col riconoscere per re il cardinale
boccardo, 1-801: la sentenza dichiarativa del fallimento fissa il giorno e l'ora
scienza, e pertanto che l'autorità del dispensare sia una mera facultà dichiarativa e
di dichiarato tale in vita del re defunto per sue lettere patenti.
olivarez, primo ministro e favorito dichiaratissimo del re filippo iv, non era d'animo
l'ecclesiastico: non prendere del comandante che sentiva certe ingiustizie sociali mature
non è né artificiosa, né propria del poeta, ma estrinseca e mendicata. sarpi
dargli. 2. letter. manifestazione del proprio vero essere, dell'intimo sentire
ma di fermentazione e di maggior dichiarazione del carattere e del sentimento italiano.
e di maggior dichiarazione del carattere e del sentimento italiano. 3. il
: la confessione è una legittima dichiaragione del peccato, davanti al prete. m
era andato davvero a piantar la frasca del « maggio » alla porta di una
cuori trafitti, le proclamazioni delle belle del giorno graffite nell'intonaco. cassola, 1-37
necessario che essa sia portata a conoscenza del terzo che ne è destinatario. -dichiarazione
giuridico compiuto da privati soggetti nell'ambito del diritto privato, processuale o amministrativo.
i-549: quando le circostanze dell'esazione del tributo non richieggano altre viste, non so
di essere ammesso alla ripartizione dell'attivo del fallimento. -dichiarazione doganale: atto con
que re per la declarazióne della invalidità del primo matrimonio, il pontefice..
differenza di ogni altra, precedere la dichiarazione del delitto. tommaseo [s. v
i-671: la dichiarazione solenne di guerra del popolo romano era in origine una domanda di
la dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino emanata nel 1789 dall'assemblea
confermata dalla convenzione ed è la base del diritto moderno. b. croce, iv-12-389
.. (secondo la dichiarazione francese del 1789) si fondano tutte su una teoria
mille d'oro a pagare alla camera del nostro comune. salvo che..
. sarpi, i-1-266: li ministri del duca, veduto questo, hanno fatto ima
fatto ima dichiarazione di aver il decreto del nuncio come nullo ed ingiusto, comandando
la mattina seguente, essendo alla camera del re, e avendo veduta una dichiarazione per
disposizioni di legge precedenti. provvisione del comune di firenze [manuzzi]: dopo
diè la legge agli arabi. scala del paradiso, 23: dico che in
seguitare al tutto l'ordine delle parole del libro scritte in gramatica, però che in
castiglione, 114: certo quella grazia del volto, senza mentire, dir si
non siano molto delicati; ma tien del virile, e pur è grazioso.
solubilità si presta per la determinazione quantitativa del metallo. = voce dotta, comp
plur. chim. sostanze coloranti azzurre del gruppo delle cianine, usate in fotografia
nove passi / che digradando vassi. scala del paradiso, 5: dopo decinòve anni
nelle date, a indicare il giorno del mese. guicciardini, v-234: l'
4. locuz. -tenere v invito del diciannove: affrontare audacemente un pericolo.
: e ulivier soggiugneva di costa: / del diciannove ognun terrà lo 'nvito; /
gioberti, 1-iv-207: a noi uomini del secolo diecinove fa stupore e dà voglia
deriv. da diciannove, con l'aggiunta del suff. -enne (lat. -ennis
], 1-702: e nel decimo giorno del quinto mese, dell'anno dicianovesimo del
del quinto mese, dell'anno dicianovesimo del re nebucadresar, re di babilonia,
delle guardie, ministro ordinario di casa del re di babilonia, essendo entrato in
entrato in ierusalem, arse la casa del signore, e la casa del re,
la casa del signore, e la casa del re, e tutte le case di
v.]: 'diciannovesimo'... del secolo, più comune * decimonono '
deriv. da diciannove, con l'aggiunta del suff. -esimo (lat. -esimus
. m. -i). seguace del movimento fascista sin dalla fondazione dei primi
erano ancora fomite le persone al principio del nostro secolo, la parola donna le
nelle date, a indicare il giorno del mese. - anche sostant. storie
= deriv. da diciassette, con raggiunta del sufi, -enne lat. -ennis,
cammino, e nel diciasset- esimo capitol del paradiso, visione. botta, 5-388:
rancia... gli scrittori del secolo diciassettesimo, smisura- amente superiori a
deriv. da diciassette, con l'aggiunta del sufi, -esimo at. -esimus)
pensier dipingere, scriver la splendida lingua del sole. d'annunzio, iii- i
zool. nelle vecchie ssificazioni, famiglia del tipo mesozoi; se- ìdo gli zoologi
lat. scient. dicyemidae, dal nome del lere dicyema, comp. dal pref
. ant. discorso. volgarizzamento del libro di rasis [tramater]: capitolo
ceppi degli alberi (prima dell'abbattimento del fusto, troncando in profondità le radici
filo d'erba e per capire la vita del contadino, che non è dunque soltanto
deriv. da diciotto, con l'aggiunta del suff. -enne (lat. -ennis
, 1-322: or l'anno diciottesimo del re ieroboam, figliuolo di nebat, abiam
16-iv-115: olao vormio nel capitolo diciottesimo del secondo libro del suo museo...
vormio nel capitolo diciottesimo del secondo libro del suo museo... racconta che
... racconta che il legno del sassafrasso, tenuto in molle per otto
. martini, 1-223: l'altezza [del tempio rotondo] sia la larghezza e
= deriv. da diciotto, coll'aggiunta del suff. -esimo (lat. -esimus
nelle date, a indicare il giorno del mese. garzoni, 1-362: il
diciotto e i diciannove. -tener vinvito del diciotto: dimostrarsi impavido, affrontare ogni
e sopra vegliantino era salito, / e del diciotto teneva ogni invito.
dice ancora: e'terrebbe l'invito del diciotto. -tirare, trarre diciotto
frettolosamente scritta: la quale, in difetto del gran libro dell'etica, potrà significare
altro con quella * passeggiata 'del « poema paradisiaco » che fu il cavallo
(e assume particolari significati a seconda del compì, che lo specifica).
, non è però grande peccato né del dicitore, né dell'uditore; se già
grande male che n'uscisse. scala del paradiso, 11: parlando questo padre
1-646: qui comincia lo sesto trattato del libro, nel quale si dà dottrina
75: die avere il dicitore la materia del suo dire, e debaia tanto ben
adoperi qualunque parola o frase vien sulla lingua del dicitore, punto non badando egli se
: ma quelli che vedevan la faccia del dicitore, e sentivan le sue parole
movimento che invano si chiede nel silenzio del gabinetto; tutto questo ha cacciato me
il grignapoco, ch'era un bravo del contado di bergamo, il quale solo
diciture gigantesche e disegni all'ennesima potenza del colore, della grossolanità espressiva. cicognani,
fotografia di donna, di una attrice del cinema, dalle labbra sensuali, e
che può fare apparir la dicitura cultivata più del dovere. pallavicino, 9-87: per
= voce dotta, dal nome del mineralogista w. dick- inson.
lat. scient. dicksoniaceae, dal nome del genere dicksonia (così chiamato in onore
genere dicksonia (così chiamato in onore del botanico inglese j. dickson).
. 81-4 doppio ') e dal tema del gr. xxcvr) * letto \
ottenuto come prodotto secondario nella preparazione del clorobenzene, di cui si conoscono tre
specialmente contro il tarlo della lana e del legno). = voce dotta,
. chim. composto ottenuto dalla combinazione del protocloruro di selenio con tetilene: ha
nome di freon) preparato per azione del fluoro sul te- tracloruro di carbonio:
usato nell'industria chimica per la produzione del freddo. = voce dotta,
. chim. composto ottenuto per azione del cloro sull'etilene: è un liquido
di acetilene), ottenuto per azione del cloro o mezzi cloruranti sull'acetilene:
. composto che si forma per azione del cloro sul cloruro di metile: è
. chim. composto ottenuto per clorurazione del pentano: è un liquido giallognolo usato
. chim. composto ottenuto per clorurazione del toluene, usato come solvente e come
. scient. dichobunidae, dal nome del genere dichobune: comp. dal gr.
. presso i greci, il giorno del plenilunio, alla metà del mese.
il giorno del plenilunio, alla metà del mese. = voce dotta, gr
di casé, in su la riva del po dicontro a tortona, perché impediva
carabinieri e di questurini occupava tutto il lato del bastimento che era dicontro alla nostra cabina
due parti ') e dal tema del gr. ttoó <; rcosói; 4
fra le acque di superficie e quelle del fondo, più calde. =
xoc 4 separatamente ') e dal tema del gr. &epfxóc 4 caldo '.
sia dalla radice, grazie alla presenza del cambio; foglie generalmente picciolate, attenuate
dicotiledoni costituivano una delle tre grandi divisioni del regno vegetale, e comprendevano anche le
una delle tre grandi divisioni o classi del regno vegetabile, secondo il sistema di
creata, non è ella altresì il perno del computo, sotto la forma della base
2-237: prendo ad investigare la lontananza del sole dalla nostra terra per mezzo della lunare
'quando non si vede che la metà del suo disco. dicòtto, v
lat. scient. dicrocoelidae, dal nome del genere dicrocoelium (comp. dal gr
. ott. che presenta il fenomeno del dicroismo. dicroismo, sm.
da cui si osservano (a causa del diverso assorbimento dei raggi elementari colorati)
2-103: il brettone confidandosi nella bontà del suo cavallo, lo spronò tanto,
quel pericolo riuscìo, e giunse dal lato del ponte di là all'uomo che il
], ii-127: la comune gente del popolo... percuote con sue infamie
4-45: se... al dicrollare del suolo si sprigionassero questi fuochi.
. medie. che presenta il fenomeno del dicrotismo. d'alberti, 298:
d'alberti, 298: 'dicroto', dicesi del polso ineguale che batte due volte in
lat. scient. dicruridae, dal nome del genere dicrurus (comp. dal gr
estratto dal dittamo: usato come eccitante del sistema nervoso e cardiotonico. =
. dictèo, agg. letter. del monte diete (nell'isola di creta
suo capo è il rotondo scudo sonoro del coribante dicteo. = voce dotta
. scient. dictyopygidae, dal nome del genere dictyofiyge (comp. da 8£xtuov '
lat. scient. dictyotaceae, dal nome del genere dietyota (dal gr. 8ixtucotó
in medicina quando occorre aumentare la fluidità del sangue. = voce scient.
hanno didascalie di sorte alcuna, all'infuori del iii che reca in cima, sempre
paisiello..., nella foga del comporre, metteva in musica talvolta perfino
metteva in musica talvolta perfino le didascalie del libretto. gramsci, 143: l'
. gramsci, 143: l'autore del dramma lotta con gli autori e col direttore
o parlati in lingua diversa da quella del paese in cui il film è proiettato)
una pellicola cinematografica, recanti il titolo del film, 1 nomi del regista,
il titolo del film, 1 nomi del regista, degli interpreti, e di tutti
e più tardi anche in altre città del mondo greco e romano, resoconto annuale
storico-letterario fondata sulla raccolta e l'esame del suddetto materiale. -per simil.:
'de rerum natura ', storia del mondo epicamente rappresentata e didascalicamente spiegata.
argu- menti didascalici fa cadere nella riprensione del mentovato erasmo. cuoco, 1-129:
quindi intendo evitare. carducci, iii-17-55: del « giorno » la mossa è didascalica
ironicamente descrittiva apparisce particolarmente nella rappresentazione del pranzo. b. croce, ii-12-67:
ii-747: leggiamo in proposito i versi del nostro buon didascalico. carducci, ii-1-143
. stor. presso i greci, istruttore del coro nelle rappresentazioni drammatiche. =
= voce dotta, dal tema del gr. sr. sdoxo * insegno '
comuni derivate dalla conoscenza della mente e del carattere del discente, a cui il docente
dalla conoscenza della mente e del carattere del discente, a cui il docente si
si è così risoluta in una critica del concetto di scuola, come oggetto proprio
accorti, in questi ultimi dieci anni, del danno arrecato alle arti delle figure dall'
didattici il guerzoni non aveva certamente più del barrili. pascoli, i-485: la mia
secondo me, da svolgere da parte del corpo insegnante sarebbe quella di registrare,
: altri lodavano la novità dell'invenzione [del * mattino '], didattica e
nessuna regione erano così sentiti i doveri del padre con i figli e degli anziani con
abbiamo considerato come difetto massimo dell'arte del passato la sua logicità e discorsività;
, a grossi topi, sono propri del continente americano. d'alberti, 298
) che si uniscono nell'ultima fase del loro sviluppo. = voce dotta
lat. scient. didemnidae, dal nome del genere didemnum (dal gr. 81-
imminenti alla repubblica lo avere per capo del governo un uomo di matura prudenza,
dentro, in fino in su l'orlo del fiume. -anche: fra sé
, usciti quasi tutti dalla prima scuola del mondo ed avendo il mestiere sulla punta delle
. vallisneri, ii-550: al didentro del corpo umano pe'tanti labirinti e canali,
: l'artiglierie disporrei lungo i fossi del campo dalla parte di drento. folengo
viceré fece piantar una forca innanzi la porta del vescovato, con un editto di pena
vescovato, con un editto di pena del laccio a quelli ch'eran di fuora
in moneta nuova fiammante, a pena del collo al bascià, bisogna mandare,
per servigio e gusti particolari della persona del gran signore. 5. sostant.
. bellini, 5-2-199: se nel didentro del sole vi fosse buio, quel piano
verde, e chi stravagantemente il didietro del busto si aveva travolto dinanzi. b.
di mezzo tanto della fronte, quanto del di dietro è di tre grossezze di colonne
.. erano tutta un'infilata sul davanti del palazzo. altre ve n'erano sul
: anche le pupille, dal di dietro del ritratto, si potevano manovrare abbastanza facilmente
. chim. mescolanza di due elementi del gruppo delle terre rare (neodimio e
- »). antica moneta greca del valore di due dramme (ed era la
sono esenti, e lui è figliolo del re del cielo. diodati, 2-23:
esenti, e lui è figliolo del re del cielo. diodati, 2-23: '
in grecia la dramma era nome e del peso... e della moneta,
per il becco uncinato simile a quello del dodo, per il piumaggio verde lucido a
per il piumaggio verde lucido a eccezione del dorso, per il groppone e la coda
. card. numero cardinale (base del sistema decimale), che segue il
da questo, sì come il numero del dieci si misura per binario e quinario
botta, 4-345: ai dieci d'aprile del 1585 gregorio xiii passava da questa vita
in dieci corsivo nel settimanale « specchio del verbano », e ne acquistò cin
, i signori dieci: i membri del consiglio dei dieci. bembo, 5-84
l'ufizio de'dieci di libertà, del quale due cittadini fossero de'grandi, due
pascoli, ii-1064: il canto decimosettimo del paradiso appartiene a quella seconda decina clif
quella che chiamarono scienza dell'onore e del duello. cicognani, 2-39: certi calzoni
nostro battello spunta ogni tanto sulla superficie del mare la pinna di qualche pescecane.
l'amico don giustiniano, primaria notabilità del paese e della regione, deve rispondere
muro. 4. nella corona del rosario, ciascun gruppo di dieci grani
se dicessimo il piccolo rosario delle anime del purgatorio, quelle a tre decine di avemmarie
di avemmarie, col requiem aetemam invece del gloria patri? = deriv.
una consumazione (vino o liquori) del prezzo di dieci centesimi (e indicava
... traversavano l'intensa luce del teatro, per cadere sul palcoscenico.
dotta, dal lat. decemrèmis, calco del gr. 8e- xfjptk [vacue]
povero angelino! = deformazione dialettale del lat. vehiculum. dièdro,
formato da una semiala con la normale del piano di simmetria di tutta l'ala.
, sm. ant. il giorno del giudizio universale. tedaldi, 5-16 (
in vece di dire * nel dì del giudicio '. = dal lat
lat. eccles. diès jùdicii 4 giorno del giudizio '. diègo, sm
che si riferisce, che è proprio del diencefalo. -centri diencefalici: i nuclei
lesione o ad alterazione funzionale dei centri del diencefalo. diencèfalo, sm.
diencèfalo, sm. anat. la porzione del cervello che racchiude il terzo ventricolo e
il terzo ventricolo e costituisce la base del cervello; poggia direttamente sulle ossa formanti
diencèfalo-ipofisario, agg. anat. del diencefalo e dell'ipofisi. -sistema diencefalo-ipofisario
e funzionale formato dalla regione ipotalamica del diencefalo e dall'ipofisi.
. -ci). chim. proprio del diene. -reazione dienica: reazione caratteristica
che facilmente possono addizionarsi a composti del tipo del chinone, dell'acido maleico,
facilmente possono addizionarsi a composti del tipo del chinone, dell'acido maleico, ecc.
? ». aveva declamato il verso del pascoli con voce cantante, leggermente nasale,
il suo pensiero trecentesco; / era pago del suo nome tedesco / con sopra l'
descrive il giudizio universale, l'ansia del peccatore e la sua fiducia nella clemenza
che non ha a venire / il giorno del giudizio? 2. figur.
2. figur. il giorno del giudizio universale; il momento della resa
, i-138: s'intitola [il giorno del giudizio] il giorno grande, e
giorno grande, e sarà alla fine del mondo:... 'dies irae
'contro quegli artisti disonoranti la filosofia del secolo e la patria delle arti.
presso i greci, intervallo più piccolo del tono; oggi, segno musicale (
sospiri e le pause e gl'intervalli del canto. g. b. doni,
in partic.: i tasti neri del pianoforte, dell'organo, ecc.)
il genere maschile, secondo l'impiego del fr. dièse e dièsis (nel 1556
diessilla, sm. scherz. il giorno del giudizio, il dies irae.
baldini, 6-242: allora, una fine del mondo a domi cilio.
illa, contenuta nel primo verso del dies irae. dièta1 (ant
può costui dubitare di morire per cagione del poco mangiare: se con il pochissimo
: certi infermieri non badano ai cenni del medico, né alle preghiere dell'ammalato
che sono usati a grossa dieta. scala del paradiso, 514: la loro dieta
una mela casolana, per la santità del marito e forse per la vecchiezza, faceva
dan questo cibreo: / questo cibreo del cuore, in verso e in prosa,
vita, regola di vita, regime del corpo '. cfr. isidoro, 4-9-2
germanici; in seguito, le assemblee del sacro romano impero, alle quali partecipavano
essere molti singulari uomini, la maestà del re vi mandò messer narciso. collenuccio,
stanislao augusto ponia- towski, sulla dappocaggine del quale ella contava molto. compagnoni,
a livorno potè udirlo proclamare dal balcone del palazzo di governo la necessità di una costituente
tali decreti non emanarono in una dieta del genere umano, ma tali decreti esistono
pace, siccome le guida / legge del cielo o forza di pianeta. celimi,
'giorno '), come calco del ted. tag nel senso di * giorno
comp. di dieta2, nel significato del n. 5, o per aferesi dell'
, sia morbose. g. del papa, 1-1-1-41: ma sopra tutto dentro
dietetici che metterei in uso. g. del papa, 1-1-97: la regola dietetica
la regola dietetica, cioè, la regola del vivere, la quale, per dir
europea tornerebbe a galla e sarebbe signora del campo. dietreggiare, intr.
fra giordano [tommaseo]: nella via del paradiso non bisogna dietreggiare. gioberti,
sulle tue case, il capino / del ramarro dietro l'innaffiatoio. 2
. sannazaro, 6-101: tal ride del mio ben, che 'l riso simula;
che 'l riso simula; / tal piange del mio mal, che poi mi lacera
, /... / tu traesti del petto il cor pian piano / per
/ passi oltre a i monti a far del nuovo e fresco / tuo sangue,
presa a camminare dietro alle sole pedate del petrarca, e sto per dire che lo
presto gl'incalzanti progressi della cultura e del pensiero. serra, i-20: giro l'
velluti, no: presi la possessione del podere, e allogai. di che
, per via di folli amori, / del mondo a far la favola e 'l
pena segnati nelle roccie e negli strati del globo [il geologo] va ricomponendo la
foscolo, xiv-88: dietro l'ordine del giorno del generale in capo che proibisce
xiv-88: dietro l'ordine del giorno del generale in capo che proibisce di fornire
la vita traeva, dogliendomi della morte del non colpevole amico. tavola ritonda,
lungo una balza / va per far del suo amor dolce rapina. b
collodi, 35: la sua bocca [del burattinaio] era larga come un forno
insieme, l'intraprendente marskaia a braccetto del nuovo amico pittore, camminando dietro dietro
come da indo a dietro la gente del mondo fosse vivuta come bestia. malispini
loro medesimi altari e gl'instrumenti detestabili del loro culto. -anche di dietro:
adonque pare che noi troviamo elio corpo del cielo la parte de sotto e quella de
7-107: se gli avversari... del viaggio saranno affaticati, gli assaliscano,
, e già grigio sul dietro del capo. cicognani, 13-523: nello
. cavalca, 19-130: le parole del venerabile benedetto, come già vecchie,
: non ti raccogliere sotto 'l gonfalone del 'ben farò ', ché troppi se
dal lat. tardo dirètro, come rafforzativo del semplice retro. dietrocamera, sf
barberino, ii-260: giugnendo alle bandiere del re morlac le gittarono per terra, e
avevano il capo bollente come l'altana del forno. = comp. da
santo di dio; nel mezzo delle pietre del fuoco tu andasti. -linea difendente
, e di gran rispetto alla dottrina del difendente. magalotti, iv-59: non si
... tra l'advocato fiscale del detto collegio insieme con li maggiori et admini-
madre, io sia diffeso / nel dì del iudicio. ariosto, 24-40: fin
41-13): però perdon dovrìa trovar del torto; / ma prego la ragion che
): niuno potrebbe sostenere gli agguati del nemico, o vero spegnere o raffrenare
: quale persona dubita l'arte pubblica del combattere che non sia migliore che tutte le
., 2-9: egli è il vero del giudice, perché deliberatamente fa l'omicidio
della comunicazione, e dolutisi per nome del re delle ingiurie ch'erano fatte contro ogni
resta... difendere l'anima del moribondo dal male. muratori, 5-i-58:
bene, se non avrò la pace del cuore, e questa vogl'io difenderla
, difenderla col solo esercito che sfiduciato del suo capitano cominciava a dissolversi, non
una fortezza ch'era delle belle cose del mondo, fornita benissimo d'ogni cosa
delle quali il luogo era difeso da'raggi del gran pianeta. palladio volgar.,
i viandanti testate siano difesi daff'ardor del sole. vasari, i-124: il
bartoli, 9-27-2-186: quella gran macchina del tabernacolo era coperta d'un grosso e
: si difendono le mani dall'asprezza del freddo con guantoni o manopole di panno
cronslot è un castello che difende l'ingresso del porto dell'isola di cronstat. monti
mura massiccie che difendono dall'aria nera del mondo quel cantuccio sicuro.
monti, iv-152: ed ecco, mercé del tuo impulso, subitamente nato un altro
ma più variato e più stringente alle spalle del vocabolarista veronese e del cavalier della mancia
stringente alle spalle del vocabolarista veronese e del cavalier della mancia che ha preso a
: desidera di vendicare il sangue isparto del suo fratello, innanzi che istesse dinanzi al
e a piatire. bisticci, 3-361: del guadagno non si curava, non difendeva
gli occhi e l'espettazione de'giudici e del gran popolo uditore, che senza egli
sua diceria da un maschio solecismo: poi del tutto smarrì la memoria e se stesso
di francia aveva difeso, sotto pena del cuore, che niuno torneasse. dante,
più lontana dal noto e comune significato del verbo latino « defendere », quanto il
una cantina; e, all'altezza del pianterreno, ne difende l'accesso un
dal manco lato / le difende il calor del mezzo giorno. idem, 12-79:
scipio / difese a roma la gloria del mondo, / soccorrà tosto. bocchelli
412: ma si difese dal furor del drudo / giunon con quella nuvola leggera.
della usanza si son diffesi dalla invidia del tempo ed han conservato la dignità e
sul campo, difendendosi francamente grande parte del giorno. simintendi, 3-102: doppo
arma da difendersi, ricorse all'arme del suo signor gesù cristo. lorenzo de'
inforza le sue ragioni et indebolisce quelle del pregatore. dante, conv., iv-xiv-5
cioè, esponiamo, con molta soddisfazione del nostro satanico orgoglio, dinanzi alla folla
/ nell'ultim'arde e muore / del primo foco acceso. fogazzaro, 4-130:
si fu per difendersi da'romani, del tributo. dante, purg.,
fu riparato per lo senno e providenza del savio consolo marco tullio. così si difese
1-507: la madre che aveva i grilli del teatro, e solo si difendeva col
mia generazione, pressoché ignari dello sport del calcio e dei complicati giocattoli meccanici,
proteggere ', come uno dei composti del verbo * fendére 1 colpire, spingere
. saettò una rocchetta, den- trovi del fuoco. balbo, 1-75: non
tenevano le dette terre, ove l'oste del re poco danneggiare potevano. intelligenza,
paura de'troiani, onore e difendimento del nome greco, capo da non potere
: nel dar la sentenza, più che del secondo difenditivo artificioso discorso, vi
latini, rettor., 60-19: del detto del difenditóre si puote cognoscere se
, rettor., 60-19: del detto del difenditóre si puote cognoscere se la causa
costumato, /... / e del comune suo difenditóre. fra giordano,
, ii-54: tu sei fatto difenditóre del tuo peccato, come vuoi tu che
tori; e gli orecchi sono messaggi del cuore; le mani sono difenditori del cuore
del cuore; le mani sono difenditori del cuore; la testa è lo castello
cuore; la testa è lo castello del cuore. albertano volgar., 1-13:
diffenditóre della fede di cristo, compagno del suo padrone e accresciuto nell'onore.
leggi è separata dalla esterna, difenditrice del trono e della nazione, quando imi
sotto le pietre dei difenditori. -difenditóre del popolo: nella repubblica fiorentina, magistrato
aveva il compito di tutelare gli interessi del popolo. -anche: tribuno della plebe
tribuno, cioè capitano e difendi tore del popolo. g. villani, 12-44:
popolo di firenze fece cavalieri e difenditori del popolo quattro di loro. =
. acido difenico: acido bicarbossilico derivato del difenile che si presenta in cristalli incolori
. composto che si ottiene per azione del bromuro d'arsenico sulla trifenilarsina e ha
. chim. composto ottenuto per azione del cianuro di sodio sulla difenilcloroarsina, pochissimo
composto che si ottiene per azione del cloruro di arsenico sulla difenilammina e
cristallino che si ottiene dalla distillazione del fenolo o dell'etere difenilico. =
difenilina, sf. chim. diammino derivato del difenile. = deriv. da
. chim. idrocarburo ottenuto per condensazione del benzene con il cloruro di benzile o
'l nome / cristiano dal barbarico furore / del re de turchi. trissino, xxx-4-63
la spagna. roseo, 1-10: voi del fiorentin fosti sostegno / per defensar la
a tutti la vita e tenergli conservati del continuo in buona tempera, si deve
cum argomenti, / segue el custume del fiero cavallo. 7. ripararsi
come i persichi, per difensarsi dal caldo del sole. = voce dotta,
, se non tu, o duce del fiorentino esercito? lorini, 162:
difesa, adatto alla difesa. statuto del podestà della città di firenze, 3-94:
volgar., iv-580: signore iddio del padre mio simenon, lo qual desti a
di prender l'armi per la defensióne del duca. g. capponi, i-341:
a la vite le foglie per difensióne del frutto, e li vignuoli con li
imbecillitade, sì che sostiene lo peso del suo frutto. torini, 250: e
questo tuono, corson subitamente per defensióne del cuore negli strumenti de'sensi. piccolomini
falsa, dettata da genii perversi ed inimici del tranquillo e felice stato umano. d
una parola delle bisognevoli alla difen- sione del vero. mamiani, i-ix: in san
la forza e il valore mossi alla difensióne del buon diritto e alla tutela d'ogni
tutti per lo traverso oltre la metà del midollo, e leghinsi incontanente a modo che
cera ovver loto alla difension della piova e del nocimento di fuori. b. segni
michevoli lance da ogni parte gittate. scala del paradiso, 60: anno in
salute, la defensione per l'orazione del padre spirituale; ed essendo così armati,
fiore, 125-2: que'che vorrà campar del mi'furore, / ecco qui preste
, ii-52: ora seguita di vedere del terzo peccato della lingua, cioè della
lingua, cioè della defensione ed escusazione del peccato. bibbia volgar., x-337
marco tullio cicerone, avvocato e maestro del parlare, dinanzi da giulio cesare, primo
primo imperadore di roma, in difensione del grande e gentile uomo deiotaro, re
onde che io ripresi le parole in defensione del nuovo maestro. gir aldi cinzio,
il bavaro incominciato a usare gli argomenti del trattato di monarchia a difensione del loro
argomenti del trattato di monarchia a difensione del loro imperatore e del suo antipapa,
di monarchia a difensione del loro imperatore e del suo antipapa, il cardinale bertrando del
del suo antipapa, il cardinale bertrando del poggetto... dannò al fuoco
docum. nell'uso giuridico e amministrativo del medioevo (in concorrenza con il doppione
rafforzamento delle proprie posizioni contro gli attacchi del nemico [difesa a oltranza) o il