della città d'augusta e dalle promesse del dano. = deriv. dal
omo, / che noi sommerga el somo del quanto esmesurato ». / «
il signore della guella passò all'alloggiamento del re di buon mattino, al quale fatto
dell'uffiziale; scarpe colle fibbie d'argento del prete, scarpette della signora, scarpini
, ma come a nome o cognome del libro. a. f. bertini,
bartoli, 25-136: qualunque sia il genere del componimento in che scrivono, in tutti
di reims vendicavasi dantesca mente del suo signore. b. croce, iii-32-187
iii-32-187: a quei miopi giudici del successo si potrebbe dire dantescamente:
perché ingegno più ch'altri nu- drito del midollo dantesco e perché finalmente entusiasta appassionato
inferno dantesco erano punite col vano desiderio del contrario. d'annunzio, iv-2-417: mi
de sanctis, 11-183; l'accento del verso italiano, oltre alla sesta,
andare spedito e dee far pausa più del soverchio sopra un accento, che si
saputo dell'esito di quel concorso dantesco del 5 aprile, a cui io partecipai
p. bartoli] dell'ardere e del rosolare e dell'aitostir di quei miseri con
di chi lo compiange è in lui del dantesco. 6. simile nei tratti
contadino dalla fisonomia dantesca, e si parla del nuovo istituto. negri, 2-809:
, ii-657: dagli archi nella calma luce del tramonto vedo il profilo dantesco di manerba
boninsegni, ii-62: degno non son del sacrato collegio, / spirto gentil,
teologo o autista / non mi dei del salmista far querele: / parce pur nondimeno
dantofilo scioglie con argomenti irrefragabili il problema del veltro dantesco, e dimostra a lume
. insieme di movimenti regolati e ritmici del corpo e delle membra coordinati da uno
linguaggio comune: ballo, l'atto del ballare (e indica sia i balli
, sia i balli eseguiti nello sport del pattinaggio su ghiaccio 0 su rotelle)
/ et àgli cor e speranza. sennuccio del bene, ix-48: vidila andar baldanzosa
di gesti ordinati e passi temperati al suono del ciembalo, de pifferi o del lauto
suono del ciembalo, de pifferi o del lauto e d'altri instromenti, per fare
coppie, più numerose e più sbrigliate del consueto, si urtavano fischiando e cantando
e bellezza muliebre egiziane, stupende, del tempo dei faraoni. alvaro, 9-330:
in tripudio di canti la giusta distanza del soie, / la tenue misura dei poveri
imparino l'inno e la danza segreta del mondo. ungaretti, iv-41: nessuno
il monumento, riconosce là il fior del loto e qua la foglia d'acanto,
ii-143: come se dalla sempheità chiara del ritmo di danza, dalla sonora scioltezza
de l'eternità, misurò i vari moti del cielo e de le stelle, che
de le stelle, che a luce del sole chiarissima facevano quasi una danza.
cavalh in dubbio lume / cintia pel del governa, / e seco trae candide
215: il gran lago chiarissimo colore del cielo che al sole si ravvivava splendidamente
nella sua danza, / il bel vento del triste novembre. jovine, 2-206:
intrigo, organizzare una burla. novella del grasso legnaiuolo, 66: vi vollono [
così povero, che fa fare poco concetto del suo principe: mena la sua danza
messer maffiolo, e trovò la scellerata danza del suo fratello. boccaccio, dee.
pulsazione dell'arco medio sul profilo sinistro del cuore. -danza delle arterie: pulsare
/ e più de l'opra che del giorno avanza. finiguerri, 135: io
): non dimenticato il preso ordine del danzare, e con gli strumenti e con
belle se le vedessi danzanti nella sala del tavolino rotondo. carducci, 465: ed
, veglia ', è la versione del francese 'matinée, soirée dansante ',
che si eserciti meglio per la fortuna del paese, -disse il re rivolto a qualcuno
, -disse il re rivolto a qualcuno del seguito; e s'allontanò col suo passo
e nella renania verso la seconda metà del secolo xiv che, fanatici della danza
valente nel mestiere. = nel significato del n. 2 calco del fr. dansant
= nel significato del n. 2 calco del fr. dansant 'dan
suoi cortigiani si raunavano nelle ampie sale del palagio, dove si danzava gaiamente.
2: che per lo gran dolzor del tempo gaio / sotto le ombre danzan
l'altro argento, / tra le ninfe del ciel danzar la luna. monti,
fu mosso da giosuè contro la faccia del sole. carducci, 641: lo stuol
a me fanciulli con leggeri / moti del capo danzano in un gioco / di cadenze
, sulla bianca parete danzano i riflessi del sole. pavese, 84: dai due
all'altro, sopra la larga piazza del paese, verso sera, quando apparivano i
per gli afflitti popoli erano i palesi amori del re con una giovane danzatrice, per
: i danzatori si mescolano con quei del trionfo: cresce strepitoso il fragore dell'allegria
dapprincipio a disegnare di continuo le forme del corpo, con tutti gli attucci ed i
iv-2-659: la danzatrice silenziosa con le linee del suo corpo, redento per alcuni attimi
, redento per alcuni attimi dalle tristi leggi del peso, imitò il fuoco l'acqua
da paradiso terrestre intendono con la plastica del loro corpo rivelare i vari costumi e
piedi. baldini, 3-37: le colonne del tempio creduto di vesta si rincorrono tutt'
potevo, come l'altero funambolo strochenaider del mio racconto (pubblicato in non so
setta che si formò verso la fine del secolo xiv in aquisgrana, donde si diffuse
1-133: il direttore gaggiano, gran dapifero del ristorante « dandolo ».
e ti disface: / egli il color del giglio e della rosa / toglie alle
dappertutto il corpo, con l'olio del lumino della madonna. 2.
faldella, 7-87: aveva un ideale puro del bene, e lo proseguiva dapertutto,
le quali si transmutano, o muoiono del tutto o vivono quasi triste, sì
, chi si vuole stendere / più del lenzuol si scoprirà dappiede; / e quando
quando mai più solennemente scorron le girelle del capo del pazzo spacciato, che nel greto
più solennemente scorron le girelle del capo del pazzo spacciato, che nel greto mezzo
pazzo spacciato, che nel greto mezzo del più ardente soffione? poi quando mai più
poi quando mai più stravaganti capricci scappan del capo a'solennissimi laureati, che nel
si appoggia il capo). novella del grasso legnaiuolo, x-1001: portaronlo fino
di fuori due colonne, che il dappiè del dado loro è palmi otto e tre
: si appoggiò... al dappiede del letto e disse, con quella strana
ella si scostò, appoggiandosi ai dappiedi del lettuccio con la persona piegata da una
depressione, e in particolare la depressione del tiraggio del fumo delle caldaie.
e in particolare la depressione del tiraggio del fumo delle caldaie. =
= voce dotta, comp. del tema di deprimere e dal gr.
. usata come sm. parole iniziali del salmo cxxix, usate per indicare il
. locuz. -attendere, raggiungere l'ora del * de profundis *: l'ora
su le spalle d'ogni uomo dal dì del vagito sino all'ora del * de
dal dì del vagito sino all'ora del * de profundis '. -aver
suonava il * deprofundis 'sulla schiena del figliuolo, con la funicella stessa della
. chim. eliminazione da una sostanza del normale contenuto di proteine (a scopo
soma dell'arena della terra, o del limo, che seco ha portato.
risoluto di giungere alla non lontana meta del corso fugace dell'umana vita, dimenticando
meno di depurar la poesia dal gusto infetto del secolo, che di liberarla dalla servilità
spiriti ben nati, i quali, amici del vero, animati da un nobile ardire
è a me nota, della rovina del regno. cattaneo, ii-1-321: era
purgante. -in partic.: depurativo del sangue, medicamento, cura atta a
terra depurata diventar più dura e soda del diamante istesso. redi, 16-ix-94: loderei
di pozzi o di cisterne o del fiume, depurata con artifizio, o se
li s'ò manecati: / del tuo regoglio non àber paura. fr.
avesti di sopra, ne'modi della contemplazione del sermone lxii nella cantica. p.
. sono avvezzi a respirare l'aria del peloponneso imbalsamata dagli aranci, ed a
, provegnente dalle storte, viene privato del gas acido carbonico, e altro,
nel tubo di entrata sotto la campana del gasòmetro. depuratòrio, agg. atto
ostacoli che incontra la natura nel proseguimento del suo moto febbrile, fermentativo e depuratorio
vaiuolo fosse uno spurgo, una depurazione del sangue, converrebbe dire che gli uomini sieno
armati ognor stavano intenti / a la guardia del loco e de le genti. sarpi
d. bartoli, 2-2-286: quattro eunuchi del reai collegio de'matematici, che vivono
non indegna di portar in fronte il nome del principe. leopardi, v-10: la
iii-7-156: fu... provvida deliberazione del comune di bologna nella seconda metà del
del comune di bologna nella seconda metà del secolo xm deputare con fede pubblica alcuni
a lui vari capitani in molte parti del regno, a'quali tutti aveva donato
proprio gli scrisse in raccomandazione e favore del re lottario, esortandolo e pregandolo a
soldati per essere... rappresentanti del popolo armato e dell'esercito stanziale.
lavorio la gabella della piazza e il mercato del grano e altre gabelle di piccole entrate
: conperai la possessione e abergo e casette del poggio a caiano, e feci dire
, e feci dire la carta nell'arte del canbio della città di firenze, come
e attribuitemi l'orazione della sera e del mattino. g. villani, 7-17:
fossono fatte tre parti, l'una fosse del comune, l'altra fu diputata per
e l'altra che termina in fine del mese susseguente si deputarà al seguente mese.
quella regione e a quello ministerio, del quale egli si sarà fatto parzionale e
tutta la settimana è diputata al servigio del corpo; ma il dì della domenica volle
di doversi trovare per tutto il dì io del prossimo mese di dicembre a milano,
, 64: quello che sanza permissione del padre spiritual si fa, a presunzione sarà
, ma tutto al tuo nome, del quale si è tutto, deputiamo.
deputato vi siete. capitoli della compagnia del crocione, 1: volendo lo grazioso
deputatizia a lui era entrata nel profondo del cuore. = deriv. da
fa pigliare, e senza altrimenti cercare del vero lo fa impiccare per la gola.
a così smoderati prezzi, e massimamente del grano, i sottili
, ma tutti i ministri ed ufficiali del tuo imperio, ed ai compagni nostri ed
de'vescovi il medesmo effetto senza derogazione del privilegio, poiché il vescovo, non
tenean corte, qui faceano ancora / del sacrato monton la beccaria, / e
135: persuasero un'iniquità delle maggiori del mondo, qual fu il valersi del
maggiori del mondo, qual fu il valersi del denaro deputato al riscatto de schiavi,
lingua al cuore, è umettato dalla umidità del cervello e del polmone, i sapori
è umettato dalla umidità del cervello e del polmone, i sapori gli sono deputati.
avendo i detti due amanti dato l'ordine del ritrovarsi insieme al parlatorio, come detto
a dio consacrati e deputati. niccolò del rosso, vii-479 (23-9):
iddio la mattina, e il restante del giorno a diversi uffici. 12
peccato, cioè diputato e dato alla necessità del morire. capello, 2-5-5-16: tornando
ed a sistemare per lo avvenire tamministrazione del loro paese. compagnoni, i-23: fu
. davanzati, i-57: i deputati del tevere proposero in senato, se per ovviare
il suo ordine, che a quelle del re. d. battoli, 40-ii-242:
, iii-146: si aspetta il ritorno del principe nella capitale per presentargli il risultato
e parlato con uno dei quattro deputati del governo provvisorio napoletano che vanno a parigi
segni, i-iv-3-305: l'altra [edizione del decame- rone] del 1573, ha
altra [edizione del decame- rone] del 1573, ha per fondamento il testo del
del 1573, ha per fondamento il testo del mannelli, e fu più squisita di
fu più squisita di tutte circa la correzione del disteso... i deputati che
cfr. fr. député (nel significato del n. 1: 1789)
primo passo naturale dunque verso la riforma del commercio è la deputazione di persone di
ed entrarono aquilino ratta, il vice-ricevitore del lotto, salvatore boffa il fonditore di
, loro mezzo parente, sull'argomento del testamento. 2. la carica di
sarpi, i-226: secondo la proposta del cardinal del monte si farebbono diverse deputazioni
, i-226: secondo la proposta del cardinal del monte si farebbono diverse deputazioni, trattando
/ luminoso a occupar distinto posto / del lioncin fra i precettori regi, /
zelante accademico, che le importanti deputazioni del vocabolario a mio tempo si trascurarono.
sf. medie. infiammazione delle ghiandole del collo. = voce dotta, lat
diradicare. deragliaménto, sm. uscita del treno dalle rotaie. de marchi
, a uso pappagalli, quella gemma del verbo 'deragliare', la s'è 'ragliata'
quelle acque morte. bocchelli, ii-92: del disastro fu data colpa alla nebbia,
, la quale aveva impedito al macchinista del 1353 di scorgere il disco chiuso,
prima di levarsi a volo, per effetto del vento. 3. autom
sci, scivolata laterale. = adattamento del fr. dérapage-, cfr. derapare.
padri miei! = » adattamento del fr. dératiser, da rat * topo
esche avvelenate). = adattamento del fr. dératisation; cfr. deratizzare.
il feto è privo dell'encefalo e del midollo cervicale. tramater [s.
. = voce dotta, comp. del gr. 8ép7j * collo 'e xecpocàt
ed abbandonati dal nostro conditore. parafrasi del paternoster, v-175-36: in tentazione sto dì
dal consorzio umano, dai conforti del vivere sociale). cavalca,
gote lacerava, e tutta / vedova del suo re piangea la casa. foscolo,
ed io siedo qui derelitto nella solitudine del mio dolore. manzoni, pr. sp
suo, più non contende, / anzi del tutto abbandona il conflitto. garzoni,
a que'nobili, derelitti da quella protezione del signore loro, alla quale i prencipi
vivi che si smarriscono / nel prisma del minuto, / le membra di febbre votate
(dell'anima), ecco la quercia del tasso. la quercia, ahimè,
sua più verde età, rimasa vedova del suo sposo fecondo, pupilla e orfana
suo sposo fecondo, pupilla e orfana del suo tenero padre, abbandonata e derelitta
, 13-19: -c'è almeno qualcuno del vostro parentado che abbia avuto questo strano
stancate / della nostra sventura; il del v'affida / due derelitte: ei
aveva blandito, talché se le parole del pubblico fossero sassate, il derelitto cadrebbe
circonferenza » cioè della più alta parte del giro della ruota, « è derelitta »
, 254: alienati con l'esempio del principe dalla vita guerriera e militare, s'
capitato alle mani, lo consigliai all'uso del latte di pecora. panciatichi, 137
derelitto in letto / parea fratei carnai del cataletto; / in questi tempi crudi
alle cose incomprensibili, smarrito nel mistero del mondo. = voce dotta, lat
era più di duemila cavalieri e'ciamberlani del re, conduceva il re di francia,
alla memoria, che nella parte deretana del cerebro stesso tenacemente le custodisce. b.
per una deretana porta / entrò, dove del vin tenea le vasa. brusoni,
rincasa fissando il sole nei bottoni deretani del cocchiere -luneggia la lampada di cena sulla
rimatore] misurare le due diretane sillabe del verso, in tal maniera, che
delli ordinamenti de'vostri padri, ma del prezioso sangue, sì come dell'agnello
cristo, conosciuto veramente dinanzi dall'ordinato del mondo, manifestato ne'deretani tempi per
3. sm. la parte posteriore del corpo; il sedere. ariosto,
: trovai un ordine tremendo nella voce del timoniere, che nessuno dovesse aver l'
calci, cercava di cacciare la punta del suo crudele bastone nel deretano esposto del
del suo crudele bastone nel deretano esposto del povera torella, là, proprio nel mezzo
uovo. lo stentoreo deretano delle galline del josè ci perveniva piuttosto raramente, a
, e meglio è la fine del ragionamento che non è il principio. varchi
sempre con cattiveria). leonardo del guallacca, 1-15: se lo scritto non
morto che vivo, trovandosi in presenza del pretore e accorgendosi esser diriso, fece
quelli effetti che da voi piagnoni sono del frate vostro reputati miracoli, noi più
gli occhi alle sfere e là rimiro / del vasto incorruttibile palagio / della natura i
): i medici opposti alla opinion del contagio, non volendo ora confessare ciò che
e la temerità, e deridendo la tardezza del compagno utilissima alla repubblica, se non
costanza], / e del nemico altier deride tonte. g. gozzi
, a dimostrargli con le parole la vanità del suo spavento. monti, v-79:
la freddezza inglese credono che sia effetto del clima e del loro temperamento. svevo,
credono che sia effetto del clima e del loro temperamento. svevo, 2-404:
innanzi ciò che dovea venire, e io del presente non vedesse alcuna cosa. d'
, dianzi, per non cedere altémpito del mio cuore. ungaretti, ii-48: nel
liso, consunto. canzone del fi'aldobrandino, xxxv-n-439: quand'io
prese una tavola dov'era la imagine del nostro signore iesù cristo in croce, et
e fe'aprire le finestre e le porti del palagio, e fece richiedere molti cittadini
investitura de'beneficii ecclesiastici, e a'legati del papa > non lasciavano in tutta
poca stima in cui sono in faccia del mondo... esponendomi sola agli
, fatti girare disegni grotteschi in derisione del canonico e delle suore. tarchetti,
, ii-8-268: all'avversione e derisione del volgo verso la filosofia sembra far contrasto
cavalca, ii-162: or seguita di vedere del maledetto peccato della derisione, cioè di
fanno beffe d'altrui. a cognoscimento del qual peccato ne fo tale distinzione.
è falsissimo, non essendo nel libro del sig. mario pur minima parola di
. torini, 299: essendo signore del cielo e della terra, prese forma di
derisioni e beffe dal mondo per amore del dolce e buono gesù. savonarola,
quella derisione nundinica che comparava le posizioni del nolano e le 'vere 'narrazioni
dicerie, alle critiche, alle derisioni del mondo. a. verri, ii-167:
di loro i chiacchiericci e le derisioni del paese. pirandello, 8-967: lucio
siccità denso di querce, una derisione del carso. 5. ant.
e'per dirisióne batteano un crocifisso; del quale per miracolo uscì grande abbondanza di
se pure un poco si muove fuori del numero degli altri, ovvero se
, che la opi nione del volgo. sarpi, i-70: fecero pregioni
; era questo il proprio nome del dimonio che la nave menava, il qual
che l'autore pone in questo principio del capitolo, è significazione di spirituale
canzoni e sonetti a imitazione di quei del petrarca e simili cose, mostrò d'accettare
a sue novelle tante volte derise, del lasciar la republica, del prenderne i
volte derise, del lasciar la republica, del prenderne i consoli o qualcuno il governo
[pitture] che, per rozzezza del disegno o lineamenti storti, o altra inezzia
disegno o lineamenti storti, o altra inezzia del pittore, eccitano il riso a chi
volta in deriso, siamo fatti lo obbrobrio del mondo? d. bartoli, 6-2-136
ferita; di certo staranno meglio i derisi del derisore. pirandello, 7-1318: disprezzatore
innamoravano. bocchelli, i-91: la veemenza del suo pentimento pareva a tutti, anche
qui il forte d'alceo carme e del mesto / simonide ritenta ardito spirto /
/ e l'acre imita derisor motteggio / del venosino. manzoni, 186: ci
(a un pericolo, alle cose del mondo); dispregiatore. buonarroti il
ch'aman la lor quiete, / derisori del mondo. rovani, ii-165: quel
, sebbene indurito dalla milizia e derisore del pericolo, pur tremava come una foglia
di giacomo, ii-815: s'accontentò del compenso derisorio che quel mercante gli offriva
'deriva', angolo che forma il corso del bastimento, colla sua colomba, allorché solca
-alla deriva, in deriva: in balìa del vento o di una corrente marina.
. -al figur.: alla mercé del destino, all'arbitrio della sorte.
carte di naufragio: carte geografiche inglesi del settecento che indicavano la presenza di correnti
sial, e alla diversa velocità tangenziale del sima e del sial.
alla diversa velocità tangenziale del sima e del sial.
rotazione terrestre, delle correnti marine e del vento. luzi, 63: scricchiola
e badava a tenere sollevato il muso del cavallo serrandogli strettamente il morso. non
carta che alfonso riconobbe derivante dalla bottega del creglingi. pirandello, 7-750: se
7-750: se poi, al posto del gas, si fosse messa un'altra miscela
un'altra miscela derivante da un trattamento del carbon fossile col vapore acqueo e l'
mantova]... sono le logge del palazzo ducale da cui si contempla il
nel mediterraneo, nel baltico e in quello del nord: i minori corrono al reno
anno. cattaneo, iii-4-131: la rendita del monte derivava per lo più da risarcimenti
salute, / po'ched e'fu del tutto al me'comando. tedaldi,
aborrita. e così come la verità del giudizio de le cose causa li diritti
e il piacere che deriva dalle cose del mondo, si comportano come lo slancio
necessario che si governi secondo l'ordine del superiore, come si conosce ne l'
conosce ne l'appressarsi e nel dilungarsi del sole: percioché da questa cagione derivano
altro bene che sia da paragonarsi coll'utile del commercio. redi, 16-iii-26: cominciai
chi dal vendente è derivato. p. del rosso, 241: due furono le
gnaggio co'bisdomini e padroni e difenditori del vescovado; ma partissi uno di loro
: 'eunoe'; questo è lo nome del fiume che corre inverso mano destra;.
sgorgano da una fonte viva, naturai effetto del contrappeso è, che derivandosi altrove,
dirigersi verso il basso (un raggio del sole, una stella, ecc.)
vedendo in alto agitato dall'immenso palpito del mare nostro il nostro tricolore. comisso
riferito ad altri liquidi: gli umori del corpo umano, la linfa, ecc.
frugoni, xxiv-1004: conviene passar all'anticamera del ministro, poiché per questa..
delle notizie. pindemontc, ii-142: se del puro tuo fonte onda sì poca /
/ la limpid'onda che venne di del; / e gli erranti per l'alto
: il burke indagò l'origine delle idee del bello e del sublime, derivando la
indagò l'origine delle idee del bello e del sublime, derivando la prima dall'istinto
cadendo sottovento, e ciò per forza del vento, o dell'agitazione del mare o
per forza del vento, o dell'agitazione del mare o delle correnti. panzini,
xviii), per attrazione con dériver (del sec. xii) * derivare '
, 1-150: li tinge in parte del color proprio che in tal guisa vi transmette
conv., iii-vn-3: vedemo la luce del sole, la quale è una,
bruttezza è straniera e derivata da la contazione del corpo. leopardi, iii-214: contuttociò
contuttociò ella lasciava per tanti un uomo del mio carattere o a consumarsi affatto in
derivato che è il canale, il rimanente del fiume principale scema di velocità e però
faceva,... avanti la derivazione del canale. lecchi, 1-14: i
1179... diedero principio alla derivazione del loro naviglio dal fiume ticino. bacchelli
e. gadda, 2-23: la derivazione del naviglio grande dal ticino, il naviglio
di qualunque farmaco ad accrescere la fluidità del sangue e ad aprire i canali,
la sfarzosa varietà dello stile moresco e del gotico ch'era una derivazione di quello
punta di lingua la più temibile derivazione del verbo anomalo irregolare, e se la
quantità di acqua, per le necessità del proprio fondo, da un corso d'
i miei soldati in territorio occupato dalle truppe del governo, attaccare in derivazione una linea
sistema utilissimo, raccomandabilissimo, in virtù del quale uno poteva telefonare a qualunque ora
quale uno poteva telefonare a qualunque ora del giorno e della notte senza disturbare né
altro fenomeno che è il presupposto necessario del precedente. 13. medie. processo
14. psicol. giustificazione dialettica del proprio comportamento. migliorini [s
durante il suo percorso come conseguenza del movimento rotatorio im pressogli dalla
posizione neutra nella quale le linee del reticolo sono parallele al piano verticale
della pelle nella quale risiedono gli organi del tatto (ed è costituita da tessuto
, 493: marion, la figlia maggiore del generale, soffriva di non so quale
, soffriva di non so quale affezione del derma: il suo naso era poroso
plur. zool. famiglia di acari del sottordine gamasidi. = voce dotta,
. scient. dermanyssidae, dal nome del genere dermanyssus (cfr. dermanisso).
che si forma per secrezione dalle cellule del derma e che è ricoperto dal tegumento
localizzato nella cute di una regione qualunque del corpo, al di fuori di ogni lesione
di ogni lesione apprezzabile della pelle o del sistema nervoso, talora in concomitanza di
: infiammazione della pelle dovuta a funghi del gruppo blastomiceti che causano, soprattutto nelle
meno lunghi; talvolta può provocare lesioni del sistema nervoso o dei reni. -dermatite
viso e poi su tutto il resto del corpo, interessando anche le mucose agli
lat. scient. myorna -atis * tumore del tessuto muscolare '(dal gr.
. anat. parte di mesoderma parietale del somite da cui deriva, durante lo
vertebrati e durante il processo di separazione del mesoderma in epi- mero, mesomero e
mesomero e ipomero, il mesenchima produttore del derma. = voce dotta,
medie. manifestazione cutanea di un'alterazione del sistema nervoso centrale o periferico.
ptaorrj? 4 verme roditore della pelle e del cuoio ', deriv. da séppia
. m. -ci). proprio del derma; relativo al derma; cutaneo
. medie. processo infiammatorio a carico del derma o, più genericamente, della
soprattutto) a causa della penetrazione accidentale del medicamento in un vaso arterioso.
. veter. processo infiammatorio a carico del tessuto dermafilloso dello zoccolo equino che insorge
. dermòide1, sf. surrogato del cuoio costituito da un supporto fatto di
di sviluppo, si forma in varie parti del corpo (il collo, il coccige
, sm. plur. medie. anomalie del tegumento esterno. = voce dotta
esplicare la propria azione (i virus del vaiolo, dell'herpes, ecc.)
sventolare, ed è segno di disagio del bastimento, che cerca soccorso. la bandiera
: aveva riflettuto come sarebbe riuscito disdoro del genere e deroga dalle regole della professione
non seguire la loro vocazione ai danni del solo tonno, e a lui solo non
una grave deroga ai costumi e ai principi del mio paese. 4.
... l'atto legislativo solenne del derogare non si direbbe 4 deroga '»
, iii-9-250: la questione della derogabilità del diritto naturale nella scolastica... sembra
caso derogava alla legge. legge generale del sale, 123: alle quali [leggi
. peregrini, xxiv-153: le regole del decoro sono perpetue né può comedia né
dubbio esser già cominciato l'estremo sfacelo del suo spirito. -rinunciare (ai propri
alcuno, né arrogare a me più del dovere. guicciardini, iv-153: passarono
capo dello esercito lautrech, all'autorità del quale non era derogato per la venuta del
del quale non era derogato per la venuta del gran maestro e del grande scudiere.
per la venuta del gran maestro e del grande scudiere. garzoni, 2-79: chi
li santi apostoli nella composizione delle scritture del novo testamento. galileo, 3-3-177: ma
, senza punto derogare all'in- tegrità del suo carattere, questa agiatezza indispensabile e
, 9-434: c'era dell'indignazione, del dispiacere, quasi una paura che il
antica libertà a loro succeduta dalla civiltà del popolo romano, è assai manifesto, che
derogare le leggi, con la inosservanza del comandamento di cristo di non cavar guadagno
difendere l'anima della clara contro gli artigli del diavolo. = voce dotta
dell'altro, se non per conto del diretto dominio che avessino sopra alcuno,
. davanzali, ii-334: il primo precetto del levitico, 1 non discoprire le vergogne
, non potere intendersi contrario al secondo del deuteronomio, 'prendila per moglie,
di tutte le precedenti? legge generale del sale, 123: tutto dovrà esequirsi
parte contro alla carità di dio e del proximo... o contro agli
de'vescovi il medesmo effetto senza derogazione del privilegio, poiché il vescovo, non
: due nipoti di papa clemente e del cardinale aldobrandino,... da ieri
4. ant. diminuzione, riduzione (del prestigio, dell'autorità, dei meriti
derogazione: derogando, violando. statuto del podestà della città di firenze, 3-198:
vi-2-195: pare che tale sia il senso del capitolo * eos qui temporale '
aveva più abbondanza né miglior derrata che del grano vi si fosse. diodati [
, per l'effetto naturale de'progressi del commercio e del consumo delle derrate. gioberti
effetto naturale de'progressi del commercio e del consumo delle derrate. gioberti, 1-ii-564
acquista con un denaro). canzone del fi'aldobrandino, xxxv-n-439: io n'aggio
anima dato a dio, aspetta faccia del suo la sua volontà; apparecchiati a queste
la città di sua mano a'nipoti del papa e l'aver mandato il foiano
erano stati di sovvallo e per soprappiù del tradimento principale, aggiungendo una mala giunta
-trovare la mala derrata a piè del mal denaro: avere. comisso, 14-24
volte si truova la mala derrata a piè del mal denaio. -una giunta
si trova de'corribi. = adattamento del fr. ant. denrée 'mercanzia,
): col senso di 'acquisto del valore di un denaro '(dal
grido per non derubare i più lontani del vigore che quelle scene debbono almeno
solennemente alle forche chi per fame invola del pane. 4. raro e
/ chi la favilla derubò sublime / del caucaso alle cime assol. prendere
lo quarto se donava. = adattamento del fr. dérober, deriv. dal lat
derubati delle vostre ossa, e non del beneficio. bocchelli, i-325: l'
trasse d'una scimitarra a baisit, padre del presente turco: non lo ferì,
se stessi, colle mani nel gesto del volo, accelerando il ritmo sino a
. 2. stor. seguace del messia (il madi del sudan)
stor. seguace del messia (il madi del sudan): membro di una sètta
= comp. da des- (forma eufonica del pref. de-con valore dissociativo)
= comp. da des- (forma eufonica del pref. de-con valore dissociativo)
, 5-270: di fronte al palazzo del popolo si stendono le bancherelle e i
, 1-54: già il rozo zappator del campo sgombra; / e già dall'alte
propriamente son tavole tonde, dalla figura del disco, che era un ruzzolone di
e sopra vi troneggiava l'amabile sovranità del fiasco. pascoli, 22: da'
i-81: al tempo della spartitura la famiglia del contadino e le opre seggono intorno a
vino, merendando giovialmente sotto i frondami del fico e del noce. saba, 167
giovialmente sotto i frondami del fico e del noce. saba, 167: un bimbo
ciò in compenso... della consumazione del grano che si fa nelle paste,
e che si consuma per il lusso del desco, o altri consimili usi.
onori. manzoni, ii-15: sia frugai del ricco il pasto; / ogni mensa
sedeva davanti alla magra e scondita polenta del desco famigliare, con faccia offesa e sprezzante
per caso rimase occulta sotto la lunghezza del tappeto del desco, sopra il quale
caso rimase occulta sotto la lunghezza del tappeto del desco, sopra il quale il gonfaloniere
ni: nella bottega tra il desco del ciabattino e la poltrona del barbiere, non
tra il desco del ciabattino e la poltrona del barbiere, non c'era altro posto
desco, overo tavola del detto venditore. giov. cavalcanti,
: noi non siamo più al tempo del bugnola, che scriveva la carne, che
il macellaro, sotto la frasca ronzante del soffitto, mobilita, a capriccio,
massimo volgar., 1-123: al tribuno del popolo non era licito d'entrare nella
i suo'deschi, e li decreti del senato con attentissima cura esaminavano. breve
3: ordiniamo che ogni prima domenica del mese vi debbiano essere i capitani e
sua devozione, si poneva al desco del governatore, e voleva che gli stesse
cioè castel focognano e subbiano. compagnia del mantellaccio, 12: e si viene alla
ovvero mezzina da acqua. p. del rosso, 84: certe statue d'argento
allor giucando, / a cui per merto del suo gran valore / uno elmo venne
: il dato rettilineo non sia maggiore del parallelogrammo che è simile al dato, e
e minuziosa degli oggetti, degli elementi del paesaggio, ecc. e.
e uccelli infrascati, pare un anticipo del gusto che da siena trasferì a firenze
: la forma, o vero il modo del trattare, è poetico, attivo,
suntivo. bali, 1-6: lo modo del trattare è poetico, attivo, descrittivo
cosa diventan codeste scipitaggini da musica descrittiva del povero des esseintes accanto alla musica pura
catalogo descrittivo e ragionato degli sparsi manoscritti del poeta [leopardi]. 2
idea, non attenendosi agli stretti limiti del genere e della differenza. rosmini,
, 5-iii-36: tali sono i frutti del terreno amore, provati pur troppo da
sì misera donzella, i lagrimevoli effetti del predominio di amore. pindemonte, 19-319:
sottomessi, / popoli a sé nel grembo del mar stanno, / che portate gli
voi potea esser inteso... del pericolo che forse corse di vedersi descritto
di potere collocare nelle terre e luoghi del contado e distretto di firenze bandiere,
: fatto questo primo passo nella contemplazione del cielo,... ci è
maravigliò molto, vedendo la generale bellezza del campo ottimamente in ciascuna sua parte posto
equicola, 133: come i diligenti descrittori del mondo non solamente della cosmografia si contentano
. cesarotti, ii-114: l'arte del poeta, considerato puramente come descrittore (
sia descrizione, cioè diffinizione descrittoria del buon sonetto, risentissi 'l petrarca.
cavalca, ii-220: le tre concupiscenze del mondo... s. giovanni evangelista
non potersi descrivere, che volevan dire anime del purgatorio. d'azeglio, 1-36:
la condizione più felice per l'opera del biografo è tessere stato egli testimonio attento
voce acutissima che descrive in versi la nascita del bambin gesù. gestisce. gli altri
celestial sapore, nascoso sotto il velo del favoloso discrivere, forse vi dorrete il nostro
] si descriveva di basso rilievo un disegno del mondo alla riversa e nell'altra quello
dentro, formando una parte della grossezza del rampar© descrive l'intera figura. a
. genovesi, 1-91: il gran orbe del sole, o se più ti piaccia
la fendevano, la forza e la velocità del fiume giallo e schiumoso, nei gorghi
dimenò sulla poltrona, ebbe uno scatto del capo e descritto un gesto vago con la
risplende chiar di cocchiere nelle stalle del marchese f..., ed essersi
puote tato a frugar nelle saccoccie del suo padrone protettore...
profeta, le quali si descrivono nel proemio del cavalcanti, 64: non ostante che
descrissi a voi in della predetta visione del conte oddo. machiavelli, 207: breve
avea la sanità, l'affiggeva alle mura del tempio d'esculapio. lemene, xxx-5-259
di cerbaia, in possessione e contado del comune di firenze. statuto dell'arte
assegnati e descritti in crustumino per la grassezza del paese. varchi, 18-i-301: dovevano
n-ii-530: ottaviano augusto, già monarca del mondo, fece descriver le genti sottoposte al
, acciò che col tempo tutti gli uomini del nostro paese fusseno uomini di guerra,
allor descritto. = adattamento dotto del lat. dèscribère, da scribère
dalle loro rozze labbra la intiera descrizione del naufragio colle più crudeli particolarità, senza raddol-
1-i-337: la descrizione dell'individuo e del colloquio, fosse o diventasse misteriosa,
di tutti loro, e gli privò del tutto deu'armi. b. davanzali,
. botta, 4-293: i commissari del banco di san giorgio mandati in corsica
figliuolo salomone la descrizione de'portici e del tempio, e della casa e delle
, ed aranno cominciato quella medesima descrizione del cielo con lunghi intervalli, allora veramente
, che parlano della via caracciolo, del mare glauco, del cielo di cobalto,
via caracciolo, del mare glauco, del cielo di cobalto, delle signore incantevoli
delle signore incantevoli e dei vapori violetti del tramonto. — descrizioncina, descrizioncinétta
primo articolo subito scriverai una brevissima descrizioncina del codice da te prescelto. =
mediante l'introduzione di piccole dosi progressive del rispettivo antigeno. = deriv. da
: ti mando per la ghittina la metà del mio desere, consistente in un arancio
senza rimedio infrancesata. = adattamento del fr. dessert (nel 1539),
nel 1539), dapprima nel significato del verbo desservir (nel 1393): 'togliere
che si riferisce al deserto, proprio del deserto, che ha carattere di deserto
: nenie dove tu risenti il canto desertico del camelli ere, l'urlo malinconico del
del camelli ere, l'urlo malinconico del muezzin, l'isterica salmodia dei dervisci
grande terra diserta per la pro- cianitadc del sole che va in quella parte. storia
quali con frettolosa mano tolsero li ramiscelli del lauro di disertissimi monti per le navi
ludovico, / fa'pace seco a guerra del nemico / che'tuoi giardin non ritomin
; né la notte / affannata s'affanna del tuo soffio. 4. solo
n'avrete il biasimo e l'odio del popolo. sacchetti, 70-45:
diserti. tolosani, 1-23: il corpo del resuscitato non aveva in sé alcuna lesione
l'apparente misura, e il sorriso gentile del suo tenero viso di prete-bambino, era
maturato per secoli sotto il sole deserto del sud, l'astratta follia deltumanista meridionale.
, un meraviglioso paesaggio, la valle del senio su su fino alla casa di oriani
, e perduta in noi la speranza del paradiso; e con ciò diserto d'
mandate ad effetto, rimaneva diserta l'autorità del pontefice. 10. disus
casa tolta e deserta; e penso del caso del picciolo iulo figliuolo mio.
e deserta; e penso del caso del picciolo iulo figliuolo mio. bibbia volgar
mandato, la sentenza e gli atti del primo giudizio. = lat.
i-48: un deserto mi parve quella regina del mondo, e, tra il silenzio
che risuoni in quel deserto / voce del mondo. botta, 4-178: ardevano i
feroce tra le rive gelate, la solitudine del deserto di neve su cui svariavano le
di neve su cui svariavano le nere capanne del villaggio e i boschi d'abeti e
eremitaggio (nel linguaggio dell'antico e del nuovo testamento, dei padri della chiesa
: in luogo delli santi antichi romiti del deserto di egitto, sono oggi certi
loro opre sante erano e giuste, / del ben servir da dio n'avean buon
merto. folengo, ii-105: ma del battista fulmina la voce / che mi si
che tu passi sì per questo diserto del mondo, che alla fine tu entri
le poche persone ch'entravano alle commedie del sacchi erano poste in ridicolo co'titoli di
bibbia volgar., vi-527: la voce del gridante nel deserto che dice: apparecchiate
nel deserto che dice: apparecchiate la via del signore. sacchetti, 194-21: il
. giordani, iii-120: uscite tutti del vostro paese: andate per molti e
le donne che sono gelose degli amici del marito e appena sposate gli fanno il
ha la sua voce / la sirena del mondo, e il mondo è un dante
e sua visione, così la luce del sole depende e deserve a la prima e
e sola entro l'abisso / sparir del nulla eterno. -sm.
chillo penando atassa, -è sofferente / del mal d'amor gravoso, / pieno di
sostanza. 2. l'oggetto del desiderio, la persona amata. federico
volte fu, nel levarsi da tavola del principe, udito dire, « andarsene a
si convenisse, dopo che di quella del trissino avevo detto. tasso, aminta
voi desio / de la vita e del cor vedovo anch'io. loredano, 1-217
con lei / che ritto in piè del tavolino al labbro / più non chiede che
, ii-1-108: essa il lume del suo chiaro viso / come colei
cuore sono due vanità nere / l'ombra del sogno e l'ombra della cosa
non perch'elle non possan comperare / del vino e d'altro, come lor disia
tendere a un bene grande che contentarsi del possesso di una cosa misera o cattiva
ch'era bene detto / del ventre mio il desiato frutto; / oggi
tal, che ne l'acquisto / del desiato e combattuto pomo / senza temer
volgar., v-190: i veri giudicii del signore sono giustificati in se medesimi.
fragilità della natura e per la difficoltà del servar la continenzia, pochi si trovano
mia vita è colpita d'immobilità. del più desiderabile bene, se la parola
essi / che allegrano i recessi / del bosco con l'argentee dita! -con
non solamente il desiderabile proseguito in luogo del possibile; ma niun criterio a distinguere
in mele, ma perché la dolcezza del beveraggio conteneva simiglianza di mele a quelli
1-4-230: molto è differente la ragione del considerante dalla necessità dello abbisognante, ovvero
necessità dello abbisognante, ovvero dal piacere del desiderante. leone ebreo, io: io
per la potenza che è nell'anima del desiderare, sempre mai desidera istando nel mondo
si può saziare, così la rabbia del tiranno non si può ammorzare per acquisto
, ma par che si desideri il segno del caso ancora. tasso, n-iii-666:
sì come lo mercenario aspetta la fine del lavorìo suo, così io ebbi li mesi
. serdonati, 9-156: l'albero [del garofano] tira a sé tutto l'
non poteva esser fatto se non dalla persona del re e volendo i romani che quel
, dicesi che'giganti disiderarono lo regno del cielo, e che ordinarono i rau-
animo vostro desidera, fuggite la superbia del re. 8. intr.
v-419: con avidità desiderano l'anima del giusto; e condanneranno il sangue innocente.
bocchelli, 6-239: un altro punto del programma gallicano era di farsi desiderare.
. moravia, iii-138: la condotta del muzzarini lasciava spesso molto a desiderare.
hanno lasciato nulla da desiderare nella verità del concetto sotto cotali scherzi contenuto. leopardi
e simpatico, o mancasse di quelle doti del cuore e dello spirito che valgono meglio
ed è, per lo più, voce del linguaggio burocratico). e
orecchio, al problema linguistico, i desiderata del cattaneo per il decentramento politico e lo
e diede desiderata- mente a ciascuno licenzia del partire. = comp. di
invidiosi, che diventasseno caritativi e desiderativi del bene e de l'onore dei prossimo
: poiché troilo cognobbe ch'era volontade del padre che briseida fosse conceduta alli greci
o platone, che per l'anima del mondo tu intendi l'intellettiva, perché
loro ragione, come presentimento e invocazione del futuro, ma che innanzi al passato
fastidiose. 4. gramm. attributo del modo verbale che esprime in forma di
altre nazioni de'verbi vennero in soccorso del loro re [il verbo amo];
capellano volgar., 1-81: la isperanza del disiderato amore sempre conserverà in me lo
amore sempre conserverà in me lo proponimento del ben fare. alberti, 22:
quanto mi riputerei ad estrema felicità in casa del padre mio, nella patria mia potere
porta, xxi-11-454: o terreno desiderato del paese! o aria, quanto mi sei
sei più cara dì tutte l'arie del mondo! serdonati, 9-160: vi fu
io avea portata con meco alle delizie del lago maggiore, né mi lasciava goder la
temperi e discemi, / parvemi tanto allor del cielo acceso / de la fiamma del
del cielo acceso / de la fiamma del sol, che pioggia o fiume / lago
terra e dell'acqua possano ottenere il fine del lor naturai movimento, cioè possano pervenire
, cioè possano pervenire al desiderato centro del globo. chi non vede che bramano l'
con la sua branda, con quella del furiere, col tavolino dalla coperta macchiata
popolo. dovila, 131: la mattina del terzo giorno,, mentre pure la
magisterio cattolico] con tutte le esigenze del vivere privato e pubblico, con tutti
della scienza, con tutti i bisogni del cuore e dello intelletto. de sanctis,
poco all'aristocrazia fittizia si sostituisca quella del sapere. questo è uno de'desiderati,
vi-8: li disideratori di quello [del proprio fine] che sono in tanto
72: se le furie desidera trici del male a vessino punito teseo del venire
desidera trici del male a vessino punito teseo del venire vivo cioè di venire per purgarsi
, 49: così naturalmente sono desideratori del vostro rovinamento. tolomei, 2-98:
cioè finti e coperti desideratori e artefici del mal del prossimo. = lat
e coperti desideratori e artefici del mal del prossimo. = lat. dèsideràtor
/ tuttora in acquistare, / non chi del poco si sa pace dare: /
(67): madonne, lo fine del mio amore fue già lo saluto di
, sì com'io dovea / l'ardor del desiderio in me finii. petrarca,
desiderio innato, / accettò l'offerir del cavalliero. castiglione, 154: gran desiderio
quali naturalmente e sempre tendono i desiderii del nostro intelletto e della nostra volontà. cesarotti
gli porgeva i fiammiferi e la borsa del tabacco, cercava di prevenire tutti
/ alla mia stanza, e incerto del domani. sbarbaro, 3-61: penso alla
sono disfatti, e la vana fatica del lungo anno perisce. boccaccio, dee.
avendo esposto il suo desiderio, e del suo padrone, rispose, che avendo gli
animo tuo, e noi ti diremo novelle del tuo desiderio. firenzuola, 319:
. cavalca, 19-421: il fuoco del desiderio spirituale vinca ed ispenga il desiderio
10-61: l'animo che è insaziabile del tiranno, che sempre è con desiderio di
spendono secondo il desiderio della gola e del ventre. bisticci, 3-52: era in
; perché dopo tanti disprezzi alle prove del suo affetto fosse all'improvviso condiscesa a
5-516: dimostrava con tutte le mosse del corpo e gli sguardi e i sorrisi
, iv-268: cresca in voi il fuoco del santo desiderio, e daravvi quello che
tempo vi ponga piè; tolleri il desiderio del marito con l'onorato piacere del contemplare
desiderio del marito con l'onorato piacere del contemplare la vita di lui virtuosa.
in giù accarezzandosi le ginocchia nel desiderio del risotto. b. croce, iii-22-197:
scuola, a parigi, e disputavano del cielo impireo, e molto ne parlavano
navi, e desiderosamente vede i compagni, del numero de'quali elegge quelli che vestono
. bembo, i-126: per lettere del nostro m. carlo gualteruzzi ho inteso
fisico, all'atto, al moto del sentimento, che nascono o sono
, che nascono o sono segno del desiderio). - anche al figur.
avendo dall'altra parte rispetto alla tenerezza del giovane, ed alle disiderose e velogi volontà
noi... i ri- sponsi del tuo e nostro idio;...
4-82: i cupidi e disiderosi delle cose del mondo, quanto più hanno, e
è niuna più capitai pestilenza che la dilettanza del corpo, la quale l'uomo à
vi lasciate ingannare] alla disiderosa voglia del tosto guarire: e innanzi ad ogn'
leonardo, 1-174: non ti dolere del mio tardare a dar risposta alla tua
. indusse un altro ad uscir del monasterio. = deriv. da desidia
, se non formato, designabile, del suo immenso generata o come individuo
al periodo che precede l'assunzione effettiva del potere). bibbia volgar.
designare datore delle leggi. p. del rosso, 5: poi che gli erano
a dio, pronuncia il nome / del successore. bocchelli, 1-ii-421: rattazzi.
viene a designare così esattamente il tempo del farsi vecchio, come se dirai un po'
l'uomo che fanetta designava quale padre del bambino non avrebbe dato un centesimo. serra
le due linee estreme, ovvero lati, del burrato di gerione immediate sopra il pozzo
e in questo caso agli effettivi problemi del pensiero, si guarda alle classificazioni e
, incrustate d'un marmo assai più fino del descritto sin ora e in sì maravigliosa
ombra caliginosa, entro cui la formazione del grottesco pauroso si designa vaporosamente scabra,
. furono i designati alla successione prima del legittimo ercole. d'annunzio, iii-2-
condursi ai loro posti, e gli altri del popolo ritirarsi nelle loro case, né
uscirne, sotto pena della vita, prima del nuovo segno. aleardi, vi-542:
al suo paese, dopo la fuga del suo amante, l'uomo che ella aveva
portavano con la bella, chiara scrittura del bansi la designazione * famiglia, campagna
dette a salomone suo figliuolo la designazione del tempio e delli edificii dintorno e delli
giamboni, 7-93: dobbiamo conoscere l'usanza del nemico se nella notte, o nell'
se nella notte, o nell'apparente del die, o quando si cena,
che quel marc'antonio tani, camerier del papa, con chi disnò il già arcidiacono
notte, la quale stagione gli è del tutto ignota. goldoni, vii-41: come
non v'è egli dell'uova? del cacio? e tanta arista fredda?
per uno, e leggeva loro il capitolo del varchi sopra i peducci. pindemonte,
desinar con gli agnoli. = adattamento del fr. ant. disner (sec.
1-5 (99): venuta l'ora del desinare, il re e la marchesana
cui si è soliti desinare; l'ora del pranzo. -per desinare: per l'
in tempo a ritornare alla locanda prima del desinare, e sono stanca e ho fame
dexinare se danza sopra una bella piazza del castello sino quasi a l'occaso del sole
piazza del castello sino quasi a l'occaso del sole da gioveni e damiselle di quello
): era un giorno doppo desinare del mese di aprile. g. m.
proverbi toscani, 253: l'ora del desinare, pe'ricchi quand'hanno fame
il desinaretto frugale che fecero alla tavola del generale, gli propose di chiamarlo presso
e così fecero buona desinata alla barba del ladro. salvini, vii-532: '
un figliuolo. perticari, ii-371: del bel sì la voce è già sonata:
= deriv. da desinare come adattamento del fr. ant. disnée (da
si trova al termine delle parti flessive del discorso (nome, verbo) e determina
io gli facevo diventare simili alla lingua del resto dell'opera. caro, i-37
latina che maschera ingenuamente quel volgare cortigiano del secolo xv in cui ella è originariamente concepita
pitagora; ma la sola forza sonante del nome, il solo fascino malinconico della desinenza
. marino, i-70: richiesto da lui del mio parere sopra una sua canzone stampata
al possesso dell'oggetto, al conseguimento del fine che l'ha suscitato; desiderio.
fatto all'onor suo, mosso dalla disonestà del fatto, il desio della vendetta non
, 380: di sé ignara e del mondo desiosa / si volge a questo e
, la cosa desiderata; l'oggetto del desiderio. rustico, vi-1-170 (33-11
disio, sì ti conviene credere in dio del cielo, e ubidire i suoi comandamenti
idii, i quali sono alberghi e abitacoli del diavolo, il quale idio cacciò di
che più noia gli fosse il morire, del quale senza esso prima si sarebbe poco
/ tuttora in acquistare, / non chi del poco si sa pace dare: /
accorse (e piacer n'ebbe) del desio / ch'era nato di lei ne
sale, iv-240: già ubriachi dal desio del sangue, pre tendea con
. parini, 381: oggi del suo desio / amore infiamma il mondo;
eran chiusi per le tane / fuggendo del gran verno la magagna, / a schiera
mio verso / fa di te degno e del mio gran desio. varano, 60
ma con dolor sottentra / il pensier del presente, un van desio / del
del presente, un van desio / del passato, ancor tristo, e il dire
gabbia, quando è preso dal desìo del cielo sterminato, si spezza le ali sui
per gioco. monti, 1-163: del cibarsi estinto / e del bere il desio
, 1-163: del cibarsi estinto / e del bere il desio, d'almo lieo
tommaseo, i-177: la terra e il del con grande amor feconda / di piccol
sacchetti. vi-21: tu santa madre del benigno iddio, / del creator di
santa madre del benigno iddio, / del creator di tutte le creature, / che
... / tanto mi presta del tuo lume santo / ch'io possa seguitar
tempo più fino, / alla voce del suo canto divino / molti ne venghin desiosamente
. firenzuola, 59: fece il romitello del monte asinaio manifesta prova, niuna altra
ma pur fortuna allor mi fece degno / del don ch'avìa più d'altro caro
venti che muovono dalle dorate penne ventilanti del giovane figliuolo di citerea, negli amorosi
sé l'aere di luce, / stelle del ciel, tu nuova e semplicetta,
levante e si spingeva fino ai ciglioni del serchio. -per simil. e
le luci belle, / e fa del tuo bel volto il mondo adorno. /
cessa di rievocar la possa in forse / del tuo volere, 'l mio desir ch'
amor s'arrende, / e disiosa del notturno scende / orto al confine. bocchelli
siena, 36: venit'al gaudio del diletto sposo, / venit'a cristo nel
rivolti. cesarotti, ii-53: già del suo core egli era / il nascente
: uscito dal campo de'fantasmi e del suo pensiero, l'anima desiosa innamoravasi
michelstaedter, 380: di sé ignara e del mondo desiosa / si volge a questo
1-214: però s'a l'apparir del bel pianeta, / che tal non
termine è registrato dai dizionari dalla fine del settecento; cfr. ingl. desipient
me non porea far degno prenditore / del gran riccore ch'aggio al meo disire?
dunque l'uom desire / aver contento del comune stato, / però ch'è più
'n sul tetto avviluppata / ne'singhiozzi del pianto e ne'sospiri, / e
] e la desta alto consiglio / del suo fattor, perché volga il pensiero
tuoi desir governa, / e a trionfar del breve duolo impara. / che provi
resta, e invano / favelleriami alcun del suo ritorno. manzoni, 309: s'
betteioni, vi-440: tutto quel che del cor la vita accresce, / piacer,
: questo bascio, che la castità del mio desire vi stampa ne la gota,
languia. 4. l'oggetto del desiderio, la cosa desiderata. rustico
marino, 17-181: ne la costa del lazio, ov'ella stassi, /
/ che soffrir potrà solo / il dardo del destin, l'arco di morte.
giro, / l'alta letizia che spira del ventre / che fu albergo del nostro
spira del ventre / che fu albergo del nostro disiro. boccaccio, 21-8-51: ornai
rivenne, / e nuova le arrecò del suo desire. tasso, 13-i-228: io
di spiar di suo stato e sì del pianto; / ond'io mi trassi
cercar novella, / fece a quel cavallier del suo dolore / la cagion domandar da
= voce letter., adattamento del provenz. dezire (secolo xii)
diritto o a una cosa. dizionario del commercio, iii-1279: la desistenza è un
è sottintesa la consapevolezza, da parte del soggetto, di essere impari al compito
che e'fusse potente a espugnare le terre del contado di pisa, e di fare
più tardi aveva anche desistito dallo studio del disegno. bartolini, 17-102: passi
1-182: conosco molto bene l'inferiorità del mio ingegno e della mia penna,
l'omero; confrontatelo con le versioni del monti, e del vostro melchiorre.
confrontatelo con le versioni del monti, e del vostro melchiorre. voi, traduttore felice
, 1-71: anna, ritenendo che fausto del fidanzamento non volesse nemmeno sentirne parlare,
per loro bene qualche pena e disapprovazion del governo li facesse ravvedere, e desistere
. manzoni, 1016: l'esempio del clero se fosse stato imitato dal terzo
con danari, e per la noia del litigare desistono dall'impresa. boccalini,
, sm. plur. zool. fibrocellule del tessuto gelatinoso intermedio della spugna.
dèsman, sm. zool. altro nome del genere miogale, mammifero insettivoro della famiglia
(nel 1925), dal nome del genere desmana (nel 1777).
quali è usata come concime nell'america del nord. = voce dotta,
silicato idrato di alluminio e calcio) del gruppo delle zeoliti, che cristallizza in
, o stadio membranoso, della formazione del cranio. = voce dotta, comp
alluce unito con forte legamento a quello del flessore profondo delle altre dita.
frutti a lomento. il desmodiutn gyrans, del bengala, presenta moti spontanei delle foglioline
gli animali a sangue caldo per nutrirsi del loro sangue; la specie più nota
. scient. desmodontidae, dal nome del genere desmodo. de§modròmico, agg.
prima non si opera una parziale disintegrazione del materiale cellulare. = voce dotta
. scient. desmoscolecidae, dal nome del genere desmoscolex, comp. dal gr.
ritorno alla chantal, ed alle tentazioni del suo stato religioso, che fu il
della tenerezza; indi patì la tentazione del desolamento; in fine fu esposta alla
., 9-55: se 'l tuello [del cavallo] sarà fino al fondo troppo
dannificato, si discuopra con lo stromento del ferro solamente l'unghia intorno alla ferita
tanti stranieri invasori; alla fine stanca del suo avvilimento e della sua degradazione,
è ben desolante il quadro che ci abbozzate del patriottismo romagnolo. noi credevamo tutto il
vi-427: lo signore desolerà la lingua del mare di egitto, e alzerà la sua
sua mano sopra lo fiume nella fortezza del suo spirito; e percoterallo in rivi sette
aspettava in parigi di sentire l'esercito del re di francia aver penetrato nelle
conc., ii-533: sebbene gli abitanti del messico e del perù, prima
ii-533: sebbene gli abitanti del messico e del perù, prima che gli europei
a distruggere ed a desolare ogni parte del regno. pallavicino, 6-1-58: un
ella tentò poi di resistere a'decreti del nostro senato, fu come ribelle desolata
] più tosto la fertilità mediocre del podere, che la molta ricchezza,
, iv- 203: la perdita del vostro secondogenito vi dee, lo veggio
: se per cagion della detta malizia del rinfondimento gli umori corsi a'piedi [dei
unghia morta delle bestie da soma nella pianta del piede. 2. per estens
ant. scorticare, spellare la pianta del piede. modesti, 244: a
col cuore. sopra tutte le vie del deserto vennero guastatori;... non
4 ii signore farà disolata la lingua del mare d'egitto'. sacchetti, 264:
abitatori, credevano essere giunto il giorno del giudizio universale, a stuoli fuggivano
87: fiesole fu delle antiche città del mondo, ed oggi è desolata in tutto
, corse giù a vedere el corpo del suo dolce sposo, e con grandissimo pianto
, e so'rimasa vedova. scala del paradiso, 439: o monaco desolato e
. verga, ii-156: tutte le finestre del quartierino desolato si illuminarono per la prima
solitudine più desolata, un desiderio malinconico del paesetto natale, dell'ora in cui
un gran caldo e la serenità desolata del cielo annunziavano una spaventosa estate di sete,
quelli [i distretti] di sud hanno del cupo e del desolato con le loro
] di sud hanno del cupo e del desolato con le loro marcite fumiganti.
scipione, non fu più manifesto segno del futuro trionfo. pianto della vergine,
come permetti e lasci questa disolata madre del tuo figliuolo essere oggi cotanto tri- bulata
ateo sarebbe l'uomo il più desolato del mondo. monti, x-3-336: qui
in fallo, con l'animo desolato del vedovo. -sostant. bibbia
aspettavano taciturni e sospirosi la voce funesta del cannone, che fra poco avrebbe dovuto
, mio cuore, tenerezza / e spina del cuor mio / desolato, o gigliola
dolente ', ricorda l'uso iperbolico del * désolé 'de'francesi, e dicendosi
: rovescia le tasche, la fodera del berretto. è desolato. come fare
veder apparire alla porticina il volto desolato del fratello portinaio. pavese, 6-108:
da che ebbe perduta, declinando la gioventù del mondo, la facoltà d'illudersi con
beato / giardino ove fiorisce il fior del nulla, / ove la nostra tristezza fanciulla
greco, levantino, siedono sul gradino del chiostro ad aggiustare la
, deplorevole. ciaia, xxii-1119: del despota, che pallido / sta sull'incerto
-affaticato, stanco, spossato. scala del paradiso, 335: lo cavallo disolato,
che ha avuto asportata la parteinferiore dello zoccolo del piede (un animale).
. 3. sm. malattia del cavallo. garzoni, 1-464: l'
sino a quel dì, quali guastatori del vero, al deso- latore. longo
desolatrice potenza olandese venne meno col cader del secolo passato. periodici popolari, ii-338
di che si fecero rei i filosofanti del secolo andato, e non chiamare * desola-
., vii-27: egli è uscito del suo luogo, acciò che ponga la tua
che qui ho preso a trattare, del consolar le disolazioni, rasserenare le torbidezze
verri, i-406: si avvilì il restante del popolo nella desolazione in cui giacque;
in tristezza povera, spegnersi nella desolazione del miserevole esilio. abba, 139:
. croce, iii-27-57: 11 dolore del mondo, il mistero deh'universo, gli
non pronunziate, nell'immensa vuota desolazione del cuore! soffici, ii-356: quel giorno
degli apostoli, intorno al tempo della disolazione del tempio. or, per questa abbominazione
in desolazione dimorando, dubitava della morte del vecchio re. monti, vi-435:
pericolo di vita in cui trovasi il figlio del mio padrone. — gettare la
gli occhi fissi, al rumore monotono del carro. — mettere, porre
lat. scient. desoria, dal nome del naturalista fr. e. desor (
matico che si ottiene per condensazione del cloruro dell'acido fenilacetico con benzolo
ghiandola surrenale: agisce come regolatore del metabolismo del sodio e dell'acqua
: agisce come regolatore del metabolismo del sodio e dell'acqua (ed
e chirurgia, particolarmente nella cura del morbo di addison). =
superava onne pena dura. = voce del dialetto umbro-marchigiano, comp. da des-con
io dire degnamente di laude alla madre del creatore e salvator mio..
dei figli, fratelli e generi del sovrano, quindigrado supremo della gerarchia bizantina (
, 1-342: per moglie ebbe la figliuola del dispoto di romania, di cui ebbe
8-51: alla fine tomaro sopra le terre del dispoto, cioè il reame di macedonia
e prencipi che de la grecia e del reame de lo epiro furono da'turchi
aveano impoverito. ciaia, xxii-1119: del despota, che pallido / sta sull'incerto
senza concitar contro di sé l'odio del popolo intero, sempre più potente de'
verso l'abisso della monarchia unica e del possessore unico. si presenta ai nostri occhi
sola lingua, ubbidendo al cenno invisibile del solo despota che impera nella unica babilonia.
, concedi / al buon combattitor l'ombra del lauro / ch'ei senta l'erba
: « mi sembra ragionevole l'osservazione del parenti (esercitaz. 3):
da un despota; dignità e titolo del despota. collenuccio, 290: imperocché
imperocché essendo assediato da turchi il signore del despotato già detto acamania,...
verso quelli che per gli ordini mutati del pubblico reggimento non possono più aspirare alle
per sollievo o per despumazióne o separazione del puro dall'impuro che suole alle volte farsi
maffei, 191: -che dirò poi / del deserto? -anderan dunque al deserto?
desserti d'inghilterra. = adattamento del fr. desserte (nel 1393),
dessiocardia, sf. anat. posizione del cuore nella parte destra del torace.
. posizione del cuore nella parte destra del torace. = voce dotta,
veggendovi cotesti panni in dosso, li quali del mio morto marito furono, parendomi voi
/ e in faccia ha i colpi del mare ed è sospesa / fra erratiche
fine, il mezzo, / del mondo, l'abitato e ciò ch'è
contratti di fittanza, vendeva i tagli del ceduo, strappava gli schiavandari. landolfi,
. caro, 7-408: or se del vero / punto è 'l mio cor presago
! a me tu mastro / or del soffrir ti fai? se'tu quel desso
dossi, 772: la insegna del battistone è antichissima, assai più di
la strada; e la stessa apparenza del fóndaco. 4. ant. agg
un desso, ch'io sazio / sì del bel cor, che 'mmaginando frizza
'pronome asseritivo '. sulla verifica del suo uso i grammatici sono intervenuti con
... infino al pubblico destamento del popolo si pena a provvedere. s.
muore, puotesi prendere per lo sonno del morto, sì che la dormizione sia per
, mentre io giacea nelle placide ombre del talamo con la consorte, da incognito insidiatore
di buccina a destarmi, alle sei del mattino. nel dormiveglia l'ho seguito
9-103: caverannosi gli alveari nell'ora del mattutino, quando le pecchie impigriscono e
matasse, / di tutti i ragnateli del solaio. alvaro, 7-43: c'è
i quali, con le genti spagnuole e del duca di milano, andativi a campo
desta [l'anima] alto consiglio / del suo fattor, perché volga il pensiero
di ciascuno di stupore e di maraviglia del valor suo. tasso, 7-104:
amore, / e desterà il languore / del pigro imene, che infecondo or erra
le demos trazioni, com'è officio del teologo scolastico. -per estens.
per te, sol opra è questa / del cielo e mia. bertola, 130
vigneti che poggiano fino a destar paura del pari che maraviglia. pindemonte, 198:
quando / gli sarà muta l'armonia del giorno, / se può destarla con
nell'animo / destò il concetto / del cannocchiale / e delle scale. de
bacchetti, 3-68: non discorreva mai del paese d'origine, quasi il nome della
: il suo fiato e il peso del suo corpo non le destavano più repulsione.
caporali, i-100: ór, acciò del naufragio la novella / qualche tumulto in roma
autori italiani moderni già cominciano a destare del sussurro. parini, giorno, ii-180:
s'era fermata per discrezione a metà del pergolato, e il riflesso del sole,
a metà del pergolato, e il riflesso del sole, accarezzandole i magnifici capelli screziati
dente crudel puntomi il fianco / irrigàr del mio sangue i colli, i piani
; e su le penne / correr del vento a lacerar le nubi, / o
.). petrarca, 42-11: del lito occidental si move un fiato /
di san luca si illuminava dell'oro lieve del sol levante, e dalla cupola quella
dalla cupola quella luce scendeva sulle pendici del colle, destando la terra.
come isvegliandosi, domanda, che è del suo figliuolo diletto. pulci, 26-17:
oblio già l'alme déste, / del mondo i rai, cartago, atene e
, e messo sopra di me il tabernacolo del baron santo antonio, e preso lor
'destare', per similitudine, si dice del render morbida una cosa. 15
. marino, 3-102: al suon del bacio, ond'ella ambrosia bebbe, /
pupille sonnolente / il raggio gli feria del luminoso / pianeta che sorgea dall'oriente.
la sua bocca aveva avuto la foggia del desiderio. -per estens.: anche
il proverbio che dice: allo schiamazzo del gallo si desta la volpe: e così
; e già con grave orrore / del suo covil si destava ogni fera.
aurora a far ritorno, / interromper del bosco ermo e selvaggio / i secreti silenzi
e ferir l'aure d'angosciosi accenti / del trafitto d'amor gli alti lamenti.
suoi figli / si desti al suon del tuo chiaro sermone, / tanto che per
déstati, déstati, figliolo, dalla tiepidezza del cuore tuo; e tuffalo nel sangue
mi commesse che io facessi le monete del papa. per la quale cosa si destò
ch'io non conobbi mai / la luce del gran sol ch'indi s'apria,
subalterna in cui era stato tenuto, del mal garbo con cui lo avevano trattato.
istante tutta la forte e generosa natura del marinaio si destò. serra, i-84:
aure della vita morale nell'ultimo decennio del secolo scorso, i miei maestri primi
complemento predicativo. accorgersi, nel momento del risveglio, di essere, o non
aveva messa in corpo, era svanita del tutto, co'sogni della notte; e
terra amaro / e della pietà mutevole del canto / che amore mi germina / d'
si desti la memoria della reale eccellenza del re ruberto: qui s'agguagli la sua
la coscienza, xxi-708: se la dazione del cuore nascerà dentro, o vero l'
più laude nel giuocatore 0 l'animo del rischio, o il sevo del non arrischiarsi
l'animo del rischio, o il sevo del non arrischiarsi. tasso, 4-65:
poi baldanzoso; si trova il debole del sistema e si osa di attaccarlo.
luci e di colori; palpitare al soffio del vento. tasso, 3-1: già
tommaseo, i-313: il canto lontano del gallo chiamava a destarsi la natura dormente
526: quando, a la voce del sovran motore, / dal letargo lunghissimo e
immemorabile, o ricordo / tutto- fecondità del voler santo / che in te s'uccise
mentre durava la passione, mia e del sogno e degli innamorati, nel tempo e
inanzi e sonando tintin che è la voce del campanuzo del destatoio sì dolcie che lo
tintin che è la voce del campanuzo del destatoio sì dolcie che lo spirito del sacerdote
del destatoio sì dolcie che lo spirito del sacerdote ben disposto turge: idest rigonfia
agilità, sveltezza, abilità nei movimenti del corpo, negli esercizi fisici, soprattutto
destinale, agg. letter. proprio del destino, che si riferisce al destino
volontà di potenze superiori e divine o del fato, o conseguenza delle leggi
gli ha destinati e ordinati al govemamento del mondo. boiardo, 3-2-42: altro riparo
, i-44: se l'arme il ciel del mie morir destina, / chi può
. alfieri, i-74: per mezzo poi del predetto conte di rivera, io intavolai
/ peroe vene da lor mano, / del paradis deliziano. m. villani,
di lorenzo: san lorenzo, patrono del paese e titolare di quella bella chiesa
abbastanza docilmente alle vedute e alle direttive del marito. alvaro, 2-134: ammetteva alla
gemelli careri, 2-i-136: sulla porta del palagio, che dà nome alla contrada,
il cor di queste / e il dominio del dì largo destina. tarchetti, iv-29
la sua roba. -assegnare parte del proprio tempo a una particolare occupazione o
regalo, ma perché abbiate una memoria del caro zio. alvaro, 14-139:
11 decimosettimo di gennaio) la soldatesca del duca pigliasse occasione di tumultuare ne'luoghi
la varietà degli spunti, la saltuarietà del discorso, il diverso tono con i destinatari
, richiami e allusioni a fatti e fatterelli del giorno, che non sempre si possono
: ella è stata origine e radice / del destinato incurabile ardore. bibbia volgar.
destinato a una delle vite più faticate del mondo. -mal destinato: sventurato
iii-27-10: i grandi filosofi, come del resto gli uomini di ogni qualità, non
. guicciardini, v-i: la liberazione del re di francia, ancora che alla solennità
fedi date tra loro, e al vincolo del nuovo parentado, fusse aggiunto il pegno
incontrai monsignor cambiaso, già destinato nunzio del papa a napoli. alfieri, i-143:
comune vedere nell'infanzia la dura fatica del padre trasformata in trastullo. banti,
dell'universo son prodotti solo per benefizio del genere umano, questo sopra tutti gli
. bellini, 5-90: tutta la fabbrica del corpo umano tal quale ell'è,
sintassi la collezione di tutte le parti del discorso e dei loro accidenti: forma,
, 3-21: io scopro che il fusto del mazzo di rose è una bottiglia destinata
non fosse retta al porto per industria del governadore. lorenzo de'medici, i-294
giostra, mentre io stava nel cortile del mio appartamento disponendo le cose necessarie per
/ la destinata dagli dei stagione / del suo ritorno in itaca, novelle / tra
muor santo, muor disperato: la vita del cortigiano è molto precaria e non ammette
dal cielo sono destinati: la scelta del proprio stato è nelle mani della provvidenza
reo distinato. / gieso cristo l'altissimo del tutto m'è aviato. guinizclli,
quello di scoiaio che propose la questione del destinato; e capo del corso la fortificò
la questione del destinato; e capo del corso la fortificò e assolveo; e
guicciardini, v-217: della quale destinazione del legato e delegazione della causa facevano querela
romagnosi, 10-98: la destinazione naturale del potere imperativo sta nel concordare la individualità
d'altre chiavi ritrovate a caso, ignorava del tutto la destinazione. le provò,
porcellana, cordicelle, viti e ferretti del meccanismo che la faceva parlare e muovere
mai possibile di appurare. -destinazione del padre di famiglia: modo di costituzione
, iii-125: spero sempre che prima del mio ritorno il papà potrà fare una breve
in un'isola italiana solo la sera del 24, indirettamente: la destinazione esatta
arraffati e inghiottiti con una sveltezza che ha del sinistro. pratolini, 2-62: la
, e i fati, ovvero destinazioni del popolo di roma, e questi medesimi
azione determinante e necessitante che l'ordine del mondo esercita su ogni essere, per
: l'armi canto e 'l valor del grand'eroe / che pria da troia,
, la disposizione della materia nell'ora del concetto, ed altre cose simili a
orrore e il timore della fatalità e del destino si trova più... nelle
ora dei lupi, / pensate all'ombra del destino ignoto / che ne circonda.
le miserie umane, il dramma intero del reale, che diviene e cresce in perpetuo
, più che a nessun altro scrittore del suo tempo, si condensa quel moto
principalmente la storia e il destino recente del pensiero italiano. nievo, 417: era
corso a milano dove era allora la stanza del generai bonaparte, e dove si agitavano
poi tornò a sedersi, accennando ancora del capo, mentre la corte si ritirava
d'oro che passano attraverso la guglia del duomo, si sente chiamare a grandi
sull'importanza che poteva avere l'intervento del medico nel destino economico di una famiglia
di toscana, che quando l'acqua del lago albano abbonderà e farassi alta sopra
prolungasse la morte, non era per virtù del percosso, ma per destino del percotente
virtù del percosso, ma per destino del percotente; il quale scampo tornava a
propria viltà e preoccupato delle eventuali conseguenze del suo atto, fosse tornato indietro.
il suo destino. -essere arbitro del proprio destino; non ammettere interferenze di
guidò, se stesso soltanto riconoscendo arbitro del proprio destino. -darsi,
-darsi, mettersi nelle mani del destino: rimettersi alla sorte, alla
nocchieri; i si dieder nelle mani del destino. -è destino: è
e coll'aspetto cadente illustrano la disposizione del genio civile che ha segnato il destino di
mio destino! / la rosa / del mio ingegno / non potrà / più
ora spero che testi, ad onta del torto che si è fatto coll'allontanarsi
suo posto, per difendere il passo del ticino, secondo l'ordine del generale
il passo del ticino, secondo l'ordine del generale in capo, e ha fatto
lo scandalo, perché anna s'era incinta del seduttore sentimentale, partito all'improvviso dal
è d'impiego burocratico e risale all'uso del fr. destituer (docum. nel
della madre pare gonfiarsi come le vene del cuore per colorare di tutta sé la
giorno all'altro fu visto prendere il posto del governatore destituito. rovani, i-580:
... da cinque mesi consigliere del consiglio supremo d'economia. fogazzaro,
il letto per mettere insieme i denari del viaggio. bocchelli, 3-82: il nonno
consiglio, e a diciannove quelli del minore. foscolo, xv-236: ardisco
dunque sottoporre al suo esame una lettera del sig. pao- lucci, ed
, lat. dèstitutio -ónis per il tramite del fr. destitution (nel 1611)
. tommaseo, i-449: tornò sull'alba del dì de'morti, e la trovò
imbianca il verone, / e il saluto del mondo in cuor ti pone. bocchelli
e avvisato alla guardia della terra e del reggimento. m. franco, i-126
ridenti estri diparte; / pur tuttavia del giovami talento / desto agl'impeti ancor
gli echi colà ripetono / i passi del mio piè, / e par che desti
risonante, come / gli epici canti del tuo popol bravo, / scendono i
): e domandando se l'aveva del zotico, dicemi di no, ch'ell'
e desto, /... / del ricevuto bene essergli grato. gioberti,
albertazzi, 14: attente alle lusinghe del diavolo rivelavano alle meno deste, di soppiatto
sa in che modo, dalla luce del giorno, dall'aria, dai libri più
, dai sogni, intorno i peccati del mondo. 6. figur. ritornato
cicerchia, xliii-356: allor il vel del tempio si divide; / qual si
ella sarà desta, che sarà fuori del corpo, allora si vedrà quanto l'anima
, penetrante, perspicace (i sensi del corpo, le facoltà dello spirito);
sensi, rammentatevi / che i giorni del piacer sono i più corti. varano
un suono che s'avvicini a quello del verso, o per tener desta l'attenzione
tener desta l'attenzione invertendo l'ordine del discorso e quasi facendola cascar dall'alto
; e che tu non avevi punto del desto, come bisognerebbe. aretino, 1-13
cotal sorte? e che il sobrio del digiuno e il desto della vigilanza trapeli
vigilanza trapeli nel paracore con la sottigliezza del freddo che gli congela i mocchi che
a urlare in tono drammatico: -numi del firmamento! sogno o son desto?
la mano che si trova dalla parte del corpo opposta al cuore (contrario di sinistra
tutte a parte a parte / le distanze del corpo al corpo chiede. cesarotti,
, abbassandola, consegnò, sulla gota sinistra del marchese giambattista barberinucci, il più fragoroso
contra allo accusatore, o in favore del reo. -congiungere, unire, stringere
l'armi, / cui la destra del ciel fu sì congiunta, / che segno
le sante corde / che la destra del cielo allenta e tira. bibbia volgar.
volgar., v-492: la destra del signore fece la virtù; la destra del
del signore fece la virtù; la destra del signore mi ha esaltato; la destra
signore mi ha esaltato; la destra del signore ha fatto la virtù. zanobi
tale stato ella sia levata dalla destra del suo autore. leggenda di s.
de'nugoli, onde piove, / del freddo verno e caldo soffione, /.
della strada, o secondo la corrente del fiume). — a destra, da
mira. menzini, i-34: alma del ciel regina; / la cui celeste,
degltmperiali separate di largo spazio per mezzo del lago, del quale elleno non avevano la
largo spazio per mezzo del lago, del quale elleno non avevano la signoria sicura
loggia, vedo a destra la fronda del faggio di contro al lume argentino del
del faggio di contro al lume argentino del primo giorno. e. cecchi, 6-378
a zig zag ripidissimi, nel fondo del precipizio. -a destra e a
e sinistra, primo incentivo allo scoppio del rancore popolare. borgese, 1-26: il
il posto d'onore. -alla destra del padre: il posto riservato nella gloria
padre: il posto riservato nella gloria del cielo alla seconda persona della ss.
il settore che si trova alla destra del presidente. -anche: il settore della camera
: il settore della camera a destra del presidente, i deputati che lo occupano.
i contrari alla diritta, cioè alla destra del presidente,... quindi vennero
una politica ardita con la celebre abolizione del foro ecclesiastico e del matrimonio religioso,
la celebre abolizione del foro ecclesiastico e del matrimonio religioso, appoggiato dalla sinistra piemontese
. carducci, ii-10-264: il giudizio del paese, anzi del ristretto corpo elettorale,
: il giudizio del paese, anzi del ristretto corpo elettorale, è stato severo
davano il nome alle parti politiche fossero quelle del presidente rivolto all'assemblea, o degli
14-n: la creazione e il successo del fronte popolare fu dovuto alla campagna terrorizzante
affetto. carducci, iii-16-26: i continuatori del chiabrera e del testi, cioè il
iii-16-26: i continuatori del chiabrera e del testi, cioè il filicaia il menzini ed
-fune di grossezza proporzionata alla portata del bastimento ed alla forza del vento,
alla portata del bastimento ed alla forza del vento, la quale serve ad attraversarlo
che cercano le virtù e la via del ben vivere, che è posta dalla parte
limosina sente eccitarsi nel cuore il solletico del pubblico applauso, e v'aderisce,
vasello d'oro riservato fra i doni del signore, se non l'intelligenza della divinità
alcuni che armille propriamente si denominassero quelle del braccio sinistro e destrali quelle che si
le chiavi di tutte le porte dal capo del letto della nutrice, aperse destrissimamente tutti
destrissimamente tutti gli usci ed uscì fuori del palazzo. sarpi, iii-193: l'ambasciator
il corso [degli skie] alla metà del monte, o dove gli pare;
(e si forma nella fermentazione lattica del saccarosio in presenza di microrganismi viventi)
spagna gli sgusciano dalle mani al serrar del negozio. oriani, x-19-394: e
spregiate, oh decadenza moderna e umanitaria del diritto. bilenchi, 366: avrei dovuto
solo il quale portò il vero segno del figliuolo di dio. = comp.
gubbio, 135: antonino, nipote del re di rascia, lascia suo destriere ad
boiardo, 1-18-43: ma la forza del corpo e la destrezza / conviense al
. castiglione, 339: gli esercizi poi del corpo e forze e destrezze della persona
nulla, nulla giovotti / la prestezza del corso; / nulla del braccio e
/ la prestezza del corso; / nulla del braccio e de la man feroce /
la destrezza e la lena, / non del drizzar con infallibil colpo, le pennute
l'adoperarle, soccorsa dalla scienza anatomica del corpo animale nell'assestare i colpi.
s'era perso, per dirlo alla maniera del figliuolo, per la strada. alvaro