cortigiano, in somma tutto l'opposto del carattere romano. nievo, 457:
che è il mal esempio e la vergogna del suo sesso tanto in corte quanto fuor
per la particolare raffinatezza dei modi, del contegno, degli abiti. testi
che io non pregio tanto l'amistà del traditore toas, che io voglia ritenere alcuna
, che io voglia ritenere alcuna cosa del suo, avegnia che pietà mi prenda della
s'tu fai cortesia / di scondir del tu'amor tal damigella / chente son io
a loro sopragiudicante, ove sta la persona del soldano con alquanti baroni, mischiato di
tutte le più belle donne e damigelle del paese. boccaccio, dee., 2-8
cordialmente della parte che m'avete data del matrimonio seguito fra vostro figlio e la
e la damigella duchi, che suppongo figlia del conte duchi, circa mio coetaneo e
, venuto è lo tempo della diliveragione del mio ventre ». tavola ritonda,
se fa la festa de la regina del cielo..., doppo dexinare se
dexinare se danza sopra una bella piazza del castello sino quasi a l'occaso del sole
piazza del castello sino quasi a l'occaso del sole da gio- veni e damiselle di
damigella trivulzia, insieme con le tre figliuole del conte matteo maria boiardo, facesse dei
cesare della cosa d'acme damigella, e del trattato contra salome ordinato. chiabrera,
ricamo impostole dalla sua donna per mancamento del drappo e della seta, se avesse lasciato
). = deriv. per deformazione del nome scient. nigella inteso come '
grigio, tranne il capo e parte del collo che sono neri; ha due ciuffi
; ha due ciuffi bianchi ai lati del capo, abita l'europa meridionale e
dietro la testa. = calco del fr. demoiselle (per la forma alta
boiardo, 2-9-28: il conte adimandò del damigello / quale era tanto da morgana
panzini, iii-281: considerando l'età del giovinetto e l'innocente sembiante, e più
dicendo che egli era stato alla corte damigello del re, lo condussero al suo
, ii-3-27: mi citi quello imbecille inetto del chiari, quel fratacchiotto damigellóne e lezioso
damigellóne e lezioso e ipocrita e crudele del roberti. = ant. fr
capriuola, / che tra le fronde del natio boschetto / alla madre veduta abbia la
/ per dileguarsi dal crudel periglio / del cacciator, che di sua morte è
: sarai più errante che gli augelli del mare: più agile che le locuste:
iii-216: nelle praterie e nei campi del piano scendevano le damme e i cavriuoli
altre isole indonesiane (come le conifere del genere agathis, le dipterocarpacee hopea,
: poi mutava discorso; e parlava del suo damo, or affettando dispregio or
ho suonato le nubi e la malizia / del cuculo che burla / la ragazza che
fanciulla ballando, di sopra la spalla del suo damo lo fissava con foga. alvaro
). = deriv. dal nome del mineralogista francese a. -a. damour
lat. scient. danainae, dal nome del genere danais (cfr. danaide2
voce dotta, coniata da cooke in onore del minera logista americano j.
doccia, delle dande, e del « fai servo con la manina! »
. 4. ant. antica denominazione del metodo comune per compiere la divisione elementare
origine onomatopeica, con riferimento al dondolare del bambino che muove i primi passi.
notte, / che rompi la calma del sonno con grida d'angoscia.
era una vecchia dandana, egli disse, del militare; gialla e nera come le
di accesso al chiuso e riservato mondo del dandismo romantico. = dal fr.
: di etimo incerto (forse vezzeggiativo del nome proprio andrew). cfr.
massimamente paragonandola col piagnisteo nasale e gutturale del dialetto danese che mi toccava di udire
: vede ora la luce la traduzione del libro del brandes, pubblicato nel 1915
ora la luce la traduzione del libro del brandes, pubblicato nel 1915 in danese
di bologna. = adattamento del fr. ant. daneis, fr.
.. alcuni tra le spezie del partenio l'atanasta overo tanaceto, chiamata
in queste tenebre e confusioni i governatori del comune di firenze per fuggire la grande
. gioberti, 1-i-305: gl'insulti del mare, a cui soggiace la penisola
come un torrente per le contrade del mezzogiorno. = deriv. da
abbiamo a noi, lo vano amore del mondo, l'odio che abbiamo al prossimo
imperocché, o i giudici rendono ragione del loro divieto, cioè additano i luoghi ne'
è, secondo me, il paragone del novanta per cento almeno di quei disgraziati
elli sarà guarito, ella lo farà accomiatare del reame di comovaglia, e taragli conoscere
a mio dannaggio! maladetto sia il giorno del mio nascimento! sacchetti, 297:
altro lato. / dipoi vi con tarò del suo passaggio, / e la guerra
-or mi rispondi -parla quello, ignaro / del ver -né mi star muto in tuo
con questa prospera fazione ristorato i dannaggi del mare: e cesare sì liberale fu
consigli è dato / il dannaggio tramar del suo simile. calandra, iii-229: perseverando
b. andreini, 99: così vuol del gran dannaggio il duce. marnioni,
]: questo è pericolo, e dannamento del mondo. s. girolamo volgar
che l'anima ène a dannamento, del corpo no li cale, s'egli hane
io sogno, o muto autor del male! / ma se di quelli che
fuwi già alcuno il quale a fianco del suo tiranno, che pur con un cenno
, 8-v-627: così avverrà nel consumar del mondo, / che gli angeli usciran
che gli angeli usciran santi ministri / del giudicio divino, e fian divisi / i
per generi e specie quell'immenso regno del superfluo, e quanto maggior numero di
ferito, imponendogli di lasciare le vanità del mondo e una bellissima francese che gli
giordano, 1-224: siccome si dice del giullare, la cui arte è tutta dannata
composizioni. perché questo viene dalla caldezza del comporre, e quello dal giudizio. tassoni
pascoli, 11-373: prima della discesa del cristo tutti gli uomini potevano dannarsi,
lontano, bisognava andarli a cercare a casa del diavolo, e ima volta stanati e
lirismi (apprezzati per foga passionale) e del mio stile epistolare (apprezzabile per controllo
morte, è dato ber molte volte del vino. seneca volgar., 2-224:
che a simili pene era dannata l'anima del marchese ugo per la sua vita mondana
biasimava ora con maggiore auttorità il successo del consiglio, già da lui dannato. galileo
per falsa? forse il copernico, del quale più presto si dee rivocare ognuno
d. bartoli, 9-23-34: l'occhio del sole, socchiuso, mai non vi
socchiuso, mai non vi s'apre del tutto a vedere quel dannato paese,
barbara invettiva, quando vedi che appena uscito del torchio il prefato libercolo, un nembo
gozzi, i-306: conosceva però il nitro del suo istinto bilioso e subitaneo, conosceva
, parevano meno ripugnanti nella bella luce del mattino invernale. g. bassani, 1-179
protestava la partita da trento e la translazione del concilio a bologna esser nulle e illegittime
... il carattere in somma del tutto deformandone collo apporvi puerili concetti e
: il suo gusto arido e bizzarro del genio gotico avea infettato i principii di tutte
, avrò caro di vedere il timocrate del sig. salvi, il cui papirio
miti: di pasifae, d'europa e del toro, abbiamo bisogno di deformarli moralisticamente
pian piano, deformò la retta linea del suo originale
: il barone sedeva vicino al letto del figlio, ignorando che, da quando il
non inteso o per difetto fors'anche del codice latino o francese che avea dinanzi agli
manca al suo fine, il redattore del quattrocento e l'amplificatore d'*
vi conosciamo le quante volte quest'arte del dire ha deformato il sentire. moravia
. alvaro, 9-375: ha molta cura del suo corpo, crede che dipenda soltanto
: mi sovviene di certe laudi sacre del trecento e del quattrocento italiano, dove
di certe laudi sacre del trecento e del quattrocento italiano, dove il poeta adorante
gli si deforma nei tipo sempre grottesco del demonio. stu parich,
5-118: l'albergo tremava sotto la sferza del vento, il paesaggio esteriore e gli
restò un dei più belli e disposti corpi del mondo deformato e guasto nella sua
, e fa conoscere il talento sublime del bonarotti; siccome eccita indegnazione in vederlo
5-21: la lunga consuetudine della vita del convento, e la solitudine di quella
.. che venisser cancellati dalle poesie del lodato due sonetti italiani, ch'erano
po'mortificato, a dire dell'a universalità del pensiero », e dell'« inganno
preferito a questo disastro, alla deformazione del corpo, al sintomo disgustoso d'una
la mamma credeva che in quella deformazione del suo nome si celasse una canzonatura.
panziera, 1-34: tanta fu la pena del dolore della deformazione che si seguita per
discordia di stili: dalla gretta imitazione del vero alle deformazioni più furiose. gobetti,
cicatrici rilevate o cheloidi, nella perforazione del lobo dell'orecchio, del naso e
nella perforazione del lobo dell'orecchio, del naso e delle labbra, per introdurvi
temporanea o permanente, della forma o del volume di un corpo sollecitato da forze
la variazione di forma o di volume del corpo sollecitato è proporzionale alla forza deformante
): con un atto altero ed iracondo del volto, che lo fece parer quasi
xxx-1-112: e al suol [il germe del riso] disteso e fiacco, /
da quell'andito si entra nella « sala del trono » rotondo tempio infernale con un
tutta sicilia il delitto / dell'ingiuria e del nome stranier. de amicis, i-243
bocchelli, 1-iii-260: precipitavano nella demenza del delitto anarchico deformi di natura, o
prèdicano, e le deformi / gibbosità del cuore, a noi / che ne andiamo
: adoravano iddio secondo loro riti, del tutto deformi al modo nel quale iddio voleva
tosto conosce ognun l'atto deiforme / del tremisene e in suo dispregio ride.
. marino, ii-80: ella, del cui giudizio si sono i prencipi grandi,
differenza troppo deforme tra gli anni giovanili del duca e quelli della regina ormai degeneranti
troverebbe una ben strana e deforme imagine del mondo e degli uomini e di se
: tutti d'accordo, alla svolta del corridoio, s'erano dati a manifestazioni
poco composte, come si diceva nel gergo del collegio, allungandosi pizzicotti, spalancando la
festivo dìe: / spettacolo deforme / del cittadin su forme. giordani, ii-123
/ veder cessato il disonesto oltraggio / del deforme servaggio. carducci, ii-7-304:
giudicar dunque ben regolatamente che si fa del nostro intelletto, e il conoscere il
quelle arti che sono in tutto figliuole del nostro ingegno. cesarotti, i-347: l'
abitudine rintuzza il senso, non meno del bello, che del deforme. quindi
senso, non meno del bello, che del deforme. quindi il nuovo anche men
sanctis, petr., 29: fuori del regno dell'arte si trova solo l'
, 1-106: è l'acre piacere del deforme che piace alla volgare gente. alvaro
deformismo, sm. neol. ostentato gusto del deforme nelle arti figurative.
, 318: la deformità è il proprio del corpo e la bellezza è adventizia in
; mas simamente le deformità del volto o della persona. firenzuola,
o di fattezze, non possono aver idea del bello di questa specie, o debbono
lo fece soffrire, era quasi del tutto scomparsa, ne rimaneva appena una traccia
il più penoso ornamento mi parve quello del naso, perché nella sommità, e parte
perché nella sommità, e parte curva del medesimo, tenevano passato dall'una parte
fece un sì detestabile abuso della vastità del suo ingegno, che la deformità del
vastità del suo ingegno, che la deformità del suo spirito divenne maggiore di quella del
del suo spirito divenne maggiore di quella del suo corpo. foscolo, vii-17:
sociali e abbandonerebbero gli stati al terror del carnefice, alla congiura degli arditi,
che entra nel core d'un ministro del santuario,... nessun figlio
, per certi guizzi fuggitivi delle linee del volto, tale da parere irregolare,
l'autore deve desumerli dalla esperienza quotidiana del mondo e dalle storie; e alla
tempo, più manifesta e la deformità del linguaggio discorde, e la possibilità di
le chiese, meschini e quasi accozzaglie del caso i villaggi; ma sopra tanta
. nasce non già dall'impercettibile idea del bello, ma dagl'intelletti non bene
non bene ordinati ed illustrati dalle regole del buon gusto universale. bettinelli, i-167
che ho delle gran doti dell'uomo e del poeta, malgrado le deformità del poema
e del poeta, malgrado le deformità del poema e dello stile. de cristoforis,
sforzati può cagionar qualche deformità nella linea del proietto, facendo il principio della parabola meno
principio della parabola meno inclinato e curvo del fine. d. bartoli, 2-1-138:
palme della vittoria tentava nascondere le deformità del dispotismo. 6. medie. qualsiasi
permanente dalla forma normale di una parte del corpo umano (e può essere congenita
atrofici o infiammatori, soprattutto a carico del sistema nervoso e del sistema locomotore,
soprattutto a carico del sistema nervoso e del sistema locomotore, ecc.).
defosforazióne, sf. metall. eliminazione del fosforo che si compie durante raffinazione della
: figliuolo, non defrauderai la limosina del povero, e gli occhi tuoi non stravolgerai
, 4-537: a tutte l'ore / del mio figlio sovvienimi, e de l'
me sì caro pegno, / se del regno d'italia io lo defraudo, /
nessuno dei torinesi venisse quel giorno defraudato del bene di contemplarmi. verga, i-19
gadda, 365: la mapeppa, del resto, oltre a sorelle e mamma,
, 60: madonna, per carità del re eterno, per la quale tanto t'
della oppenione che tiene il reverendissimo farnese del caso mio: non vorrei fussi defraldato
infinita... gli cacciarono fuori del paese. galileo, 1-1-344: sua maestà
e molto bella, e non defraudato del suo pensiere condusse in matrimonio una elegante
risposta che le do non resti defraudato del concetto fatto di me per relazione di
.]: maldicenza melliflua, defraudatrice del bene altrui, più ladra de'borsaiuoli.
i-549: quando le circostanze dell'esazione del tributo non richieggano altre viste, non so
ch'ancor vale al morso duro / del can rabbioso. = part. pass
le taglienti punte / per far vendetta del corpo felice, / e fate che le
è defunto, / che tra'l'uom del sepulcro e in vita il serba,
era e sì come defonto / al col del suo destrier stava abracciato. s.
ricci, 451: per l'anima del figliolo defunto s'è fatto, si fa
, non per sparlare del- l'amministrazione del defunto zio, si è già comprato
in pensare lo volto e la immagine del defonto, che eziandìo altri movimenti di
questo liberare l'anime de'defunti dalle pene del purgatorio. folengo, ii-17: ewi
tro- vator provenzale scioglierà su la morte del re tedesco nato in italia sarà ad
siena, 1052: dubitando santo francesco del padre, per paura stette tre dì
, sf. entom. genere di insetti del l'ordine collemboli, a
lat. scient. degeeria, dal nome del naturalista svedese charles de geer (1720-1778
argivi, / sogni efferati e spasimi del bieco / settentrione, / imbestiati degeneramenti /
altera o corrompe perdendo le qualità originarie del proprio genere; che cambia natura o
e virtù non degenerante da la excellenzia del suo sangue. varchi, 18-2-92:
il signor don ferrante gonzaga, fratello del marchese di mantova, giovane d'altissimo
bùgnole sale, iv-192: sulle mense del roman degenerante [si vide] non
il cielo, fuorché l'uccel proprio del paese ove erano. goldoni, vii-302:
differenza troppo deforme tra gli anni giovanili del duca, e quelli della regina ormai
strabocchevole tanto, quanto, coll'estendersi del pensiero laico, sempre più di mano
le pecore] forse col- l'andar del tempo degenerare e imbastardire. p. verri
e illustrissimo re, la intera vertute del cavaliero da la grandezza de l'animo de
degenerando dal padre, fa poco conto del suo decoro. borsieri, conc.,
la mia fortuna non sia per degenerar del suo consueto, che è stato sempre di
7-iv-78: ma da che i versi fescennini del volgo e de'rustici degenerarono in ima
religioso], aduggiato dalla triste ombra del gesuitismo, degenerò dai santi popolari,
chiunque ricerchi di ben maneggiare la sferza del ridicolo... fra cento che
che ha i caratteri della degenerazione, del pervertimento morale. -caratteri degenerativi, stigmate
o in parte, le qualità proprie del genere o della specie; non più conforme
, ii-19-260: c'è ancora in italia del buon sangue latino e del gran senso
in italia del buon sangue latino e del gran senso de'padri, a dispetto dei
corpo all'anima, altri ancora s'innamorarono del dolore con passione di amanti vedendo in
. de sanctis, 7-12: i difetti del caposcuola, misurati, tenuti a freno
questa degenerazione dello stato un fenomeno normale del sistema capitalistico. alvaro, 7-174:
, i-674: uno dei principali dogmi del cristianesimo è la degenerazione dell'uomo da
via d'una degenerazione peggiore di quella del corpo. gobetti, 1-74: la
? o dobbiamo credere che sia naturale del pastore in tal modo affan
stimmate della miseria, della malattia e del vizio erano più spiccate, massime nei vecchi
. 5. biol. alterazione del protoplasma della cellula denaturato in una sostanza
fibrina (ed è propria della patologia del collageno). -degenerazione velvetica: tipica
la fissurazione dello strato cartilagineo con denudamento del sottostante tessuto osseo (ed è caratteristica
specie di anemia, di degenerazione del sangue. = voce dotta,
scaduto, diminuito nelle qualità proprie del genere o della specie. garzoni
'potrò fra non molto unire quei del cavaliere pindemonte e di giovanni torti,
di giovanni torti, unico tra gli alunni del parini non degenere da tanto maestro.
. de sanctis, iii-156: le declamazioni del filosofo carnivoro contro gli ammazzatori degli animali
, era molto degenere! quella nobiltà del sangue non riscattava la volgarità dell'animo
tavoletta « per grazia ricevuta » l'immagine del beato papini che piomba dal cielo
dal cielo e mi libera dalle granfie del più degenere dei decadentismi. 4
indizi d'ulcerazione; l'adesione stessa del tumore agli organi essenziali non era certa
degente rimasto teso e impassibile alla richiesta del fratello più grande, non appena ode
zia a livorno. grazie all'interessamento del comandante, sia l'operazione che la
. distruzione dei globuli rossi del sangue, in seguito a processi
albertazzi, 353: ma la sera del dimani diede segno di star meglio; potè
lentamente e gli si empivano le ghiandole del palato di un succo mielato ed ardente che
accostano all'interna super ficie del condotto alimentario, o entrano ne'vasi chiliferi
molte lacrime onorando la fede e l'amore del suo buon balio, la fece degnamente
/ se mi par ch'a dir sol del biondo crine / volga la lingua inettamente
dai vespri. carducci, 125: del lauro antico degnamente erede / la giovinezza
avevo veduto passeggiare degnamente, in attesa del treno, al braccio di suo marito;
da. un momento all'altro la guaina del suo vestito con la carne bianchissima.
lengo, ii-20: ma del frumento il grano se non muore,
lo dovessi sperare, l'amabile gentilezza del bertola non rigetterà l'inculta offerta di
, cui finola degnasse decisamente dei palpiti del cuore. e. cecchi, 8-132:
. montano, 476: le opere del cubismo che quella medesima critica degnava tutt'
e poich'ebbe iddio veduto la costanzia del suo cavaliere antonio, degnossi di lui
ginocchi per farlo, prese 11 piede del re e alzandolo se l'accostò a la
figlia di un carattere il più bello del mondo... se non avete di
de sanctis, ii-79: se il libro del lamartine sia bene o mal fatto,
dire la sua. ma farsi beffe del chiarissimo poeta, non degnare pur di discutere
né men questa. giusti, 3-165: del sergentato semplice e del povero caporalato non
, 3-165: del sergentato semplice e del povero caporalato non si degnavano neanco i gobbi
veniva dondolandosi a braccetto di quel cocchiere del suo padrone, il quale eragli maestro d'
manzoni, 39: salve, o degnata del secondo nome, / o rosa,
diritto di feudo, e la gloria del paradiso per la degnazione avuta quaggiù di
e il piacere di sentirci al disopra del nostro amico. albertazzi, 796:
quale disgusto, perché sentiva fastidio e duolo del ricatto subito e di cotesto nuovo complice
commise furto? »; e questionasi del sì o del no. guittone, i-36-176
»; e questionasi del sì o del no. guittone, i-36-176: quelli che
ra- mute selve: egli gli riprendeva del loro cantare, dicendo lui non essere
eleggesti; e basta questo / testimone del tu'affetto / per famelo degno.
/ prole più degna ognora / e del padre e di me. botta, 4-386
e. gadda, 139: allora feci del mio meglio per esser degno dei miei
e. gadda, 522: il garzonaccio del macellaio, e il suo degno sosia
per ora, e col caldo, degno del senegai, del quale godiamo, il
e col caldo, degno del senegai, del quale godiamo, il più savio dei
poi ch'egli ebbe trovato lo velo tinto del sangue, disse: una notte ucciderà
voce defendere volendo, sopravenne un nunzio del magnifico iuliano di medici...
ministro di dio, avrebbe non solo abbonato del tutto gl'interessi...,
alza il più degno / la nuda spada del rigor ministra. -ant.
. cantari cavallereschi, 179: sopra del campo degno e peregrino, / fatto sarà
: l'anima è la degnia cosa del mondo, e la più bella e la
e generose, e alogiatoli nel palazzo del vescovato cum onore e degna pompa,
a'miei occhi facesti vedere la morte del mio figliuolo, e co la morte
e co la morte sozzasti il viso del padre. testi fiorentini, 52:
legge. petrarca, 62-12: miserere del mio non degno affanno. poliziano,
involi. dell'uva, ix-681: al del piace / darvi per le sue man
e s'altra man non trovo / del mio giusto desire / pietosa esecutrice, /
/ ragion è ben che facda / del mio cor la mia man degna vendetta.
boni faccendo essi e di boni erede del regno suo, castica e corregie recto,
d'indiscussa autenticità e di un testimonio del quale si è certi che non s'inganna
v'ha fatto degno; cioè, del prezioso sangue del figliuolo suo. parabosco
fatto degno; cioè, del prezioso sangue del figliuolo suo. parabosco, x-783:
è più forte di me, li calzamenti del quale non son degno di portare.
di stile, e che ne'licei del regno vi sono cent'altri non degni d'
, non ultima fra le cause della caduta del romano impero e della civiltà. pirandello
2. milit. pena consistente nella perdita del grado; degradazione. foscolo,
strabocchevole tanto, quanto, coll'estendersi del pensiero laico, sempre più di mano
ulivi e di castagni, degradante dalle falde del cimino fino alla valle tiberina.
. degradare, tr. privare ignominiosamente del grado e della dignità un militare o
data nel concistoro pubblico, privati della dignità del cardinalato, degradati, e dati alla
egli si ritrovava e che fosse spogliato del dono nobilissimo del furor poetico concessogli dalle
e che fosse spogliato del dono nobilissimo del furor poetico concessogli dalle serenissime muse.
str'alma umanitade, / ch'in tutto del mio onor non mi degrade. baretti
genere umano nelle più deliz ose contrade del nostro globo. alfieri, 1-1219:
sana nazione li lasci tra essi gareggiare del pari: l'opera gli animi snerva e
innanzi in tutta l'energia e vivacità del presente. leopardi, i-611: in questo
degraderà il nostro pubblico; l'allevamento del perfetto spettatore. cioè del curioso pieno
; l'allevamento del perfetto spettatore. cioè del curioso pieno di nozioni e sprovvisto di
5. figur. venir meno alla dignità del proprio stato, scadere (con riferimento
come degradarle; contiene la ragione universale del disegno. milizia, ii-326: le leggi
winckelmann si adoperi, se non a escludere del tutto, almeno a degradare in essa
degradare), agg. privato del grado, della dignità, dell'ufficio.
: il degradato veniva dato in mano del foro secolare. gioberti, 1-ii-345:
degradato nella società, diventato agli occhi del mondo quasi reo di qualche misfatto.
dei pennuti, e che i frenologhi del luogo esibivano alle « autorità » in visita
e degradati di barberia ritrovar fra le gole del monte atlante nazioni che vivono nell'indipendenza
come dell'ultimo e più degradato paese del mondo. de sanctis, ii-15-488:
, delle decorazioni, delle pensioni e del diritto alle medesime per il servizio anteriormente
grado, che priva il militare condannato del grado e lo fa discendere alla condizione
sottoposto, se prima non era spogliato del grado militare, che però fu detto degradazione
[a savonarola], per sentenza del generale di san domenico e del vescovo
sentenza del generale di san domenico e del vescovo romolino,... aboliti
: concorrendo allo spettacolo della degradazione e del supplicio non minore moltitudine d'uomini che
concorsa nel luogo medesimo, all'espettazione del miracolo promesso da lui. sarpi,
con pubblica cerimonia nella quale lo scudo del cavaliere era rovesciato e posto con la
e vergini coscienze l'ultima degradazione morale, del mentire per prezzo, e del sacrilegio
, del mentire per prezzo, e del sacrilegio. carducci, iii-13-112: i
unica a cercar di mascherare gli oltraggi del tempo e dell'universale degradazione col belletto sulla
tanti stranieri invasori, alla fine stanca del suo avvilimento e della sua degradazione,
pisacane, i-56: finalmente le cerimonie del giudaismo e dell'idolatria compirono il culto
cui ancora osserviamo riflessa tutta la degradazione del romano impero. rovani, ii-282:
degradazione, è ancora la prima città del mondo, o, per dir più giusto
serba ancora intero il germe e le condizioni del suo primato. 5.
cesarotti, i-260: riguardo alla diminuzione del dolore in cui si fonda il fontenelle
tuono coll'altro senza ch'io m'avveda del momento in cui ciò sia fatto.
occhio, se non avverte la leggiera degradazione del colore, occuparsi di quel solo che
raggio di sole, la profondità del cielo, la sottile degradazione della prospettiva
: dalla parte dell'uditorio sul degrado del muro veggonsi le pietre incavate molto spessamente,
, l'espressione della madre e quella del figlio. = voce dotta,
nome volgare di una specie di roditori del sud-america della famiglia ottodontidi (octodon degus
guscio a un frutto. = neologismo del linguaggio industriale. degustàbile, agg.
saporosa degustazione di odio dinanzi al ritratto del padre... erano state delle
come un cavallaccio frustato, la degustazione del guerino è incalzata dall'ora fuggitiva.
, e sempre si trova nel principio del parlare. dolce, 2-104: della
, iii-7-43: o bella dea, del buon vulcano sposa, / per cui s'
l'altro intorno, / come novelli del castagno al piè. 3. nelle
qui sotto, e molle / fosse del sangue mio quest'alma terra. d'
che mi vogliate lasciar digiuno di quel cibo del quale avete acceso in me tanto desiderio
di pene: / deh, come fuor del luminoso volto / traspare il duol c'
a'sembianti / che soglion esser testimon del core, / vegnati in voglia di trarreti
. alfieri, 1-8: deh! se del mio dolore udito hai parte, /
valore enfatico, a indicare l'enormità del delitto). -popolo deicida: popolo
vogliamo accomunare al dio uomo l'ignominia del traditore e del deicida. bocchelli, 6-385
dio uomo l'ignominia del traditore e del deicida. bocchelli, 6-385: o forse
finisca, per dimostrare alle genti il castigo del popolo deicida. savinio, 2-168:
in lui di fatto la scellerataggine infernale del deicidio. segneri, iv-160: se i
nostro signore; e per traslato, dicesi del peccato. = voce dotta,
plur. -i). ant. adoratore del vero dio; uomo pio e virtuoso
da colère 4 adorare '), calco del gr. fteooept)?.
cellule vi venti nel corso del metabolismo (e concorrono a consumare gli
con om san non magno pane. scala del paradiso, 135: forse che
dolcezza di dio, e nel sacco del digiuno e la penitenzia si rivolle;
portando il lenimento della carità nelle piaghe del mondo, ammansando gli spiriti altieri,
le sue deiezioni aveva bisogno dello stimolo del verde. 2. per estens.
detritici asportati e trasportati dagli agenti esterni del modellamento terrestre (e si distingue in
fumò; qualcuna sopra, nel terriccio del prato: allora un cumulo nerastro e
che comporta l'uscita dal cono vulcanico del materiale piroclastico. 5. astron
e di fortificare 10 stato della mente del prossimo, eziandio nella sua dege- zione
delle forze prepotenti cristiane illibato et arbitro del mare. michieli vitturi, xl-265:
vostri nemici vi mostrano il sicuro guado del serchio, che a noi era ignoto
da ferre 4 portare '), calco del gr. &eo
che la deificano e divengono i penati del combattente. 2. esaltare,
mirò tramontare sul mediterraneo le grandi leggende del caucaso e del calvario.
mediterraneo le grandi leggende del caucaso e del calvario. 3. far
campanella, i-52: noi siamo lupi del nostro bene, e pecore divorate dal
deificato. carducci, iii-12-202: nella pittura del poeta quattrocentista la natura sente la presenza
oriani, ii-321: la loro deificazione del pontefice e del principe nel papa persuase
ii-321: la loro deificazione del pontefice e del principe nel papa persuase ai più la
primo continuava sino alla morte e deificazione del nepote di enea. alvaro, 7-47:
v'è questa deificazione delle potenze terrestri del male e del bene. 2
deificazione delle potenze terrestri del male e del bene. 2. figur.
ii-15-222: francamente ho censurato quella deificazione del principio di autorità, quell'accanimento contro il
'guerra e pace 'finì alla deificazione del contadino, ma special- mente del contadino
deificazione del contadino, ma special- mente del contadino russo, perché in lui la pazienza
, da facere * fare ', calco del gr. o) eo7to (t]
: la concreata e perpetua sete f del deiforme regno cen portava / veloci quasi come
ciel vedete. buti, 3-46: 'del deiforme regno': cioè dello regno di
. landino, par., 2-20: del regno 'deiforme'id est della beatitudine e
id est della beatitudine e sommo bene: del qual idio è forma: né è
tema parére 'partorire ', traduz. del gr. &eo- tóxo?.
. filos. credenza generica (tipica del pensiero illuminista) in un ente supremo,
che non era più la religione astratta del secolo decimosettimo,... ma
sia il poeta nostro naturalmente men cristiano del secolo passato, che e'non fosse
. -t). seguace, sostenitore del deismo. magalotti, 23-24:
sistema di pope, di non aver parlato del peccato originale e della grazia, di
... trapassati in francia per opera del voltaire e degli enciclopedisti, attuarono le
degli enciclopedisti, attuarono le ultime potenze del cartesianismo. b. croce, ii-4-204:
2. agg. che è proprio del deismo, che si riferisce al deismo
si riferisce al deismo, proprio del deismo. b. croce,
religione naturale che era cominciato dalla metà del cinquecento per opera dei riformati italiani.
: la deità di quella eterna mente del supremo motore... è più tosto
vede apparecchiata la sua creatura a ricevere del suo beneficio, tanto largamente in quella
dalli dei, e resolve le bende del sagrato capo, e me mena allo tuo
ella è priva di tutti i piaceri del mondo. l. martelli, 1-187:
resta privo il poema in quella parte del verisimile. b. corsini, 8-78:
di braccio, / che quanto al reverir del sommo impero / le sacre deità non
casa in qualcuno di questi palazzi. del resto non è la prima volta che dal
aspetto di deità, venezia riceve l'anello del giovine dio pampinifero disceso nell'acqua mentre
7-i-59: la deità che ha la scienza del pittore fa che la mente del pittore
scienza del pittore fa che la mente del pittore si trasmuta in una similitudine di mente
'deiforme ', e riserbare alla grazia del redentore il titolo di una grazia
v.]: 'delasol'. nome del 're', chiave di violino, quarta
superiore le colpe altrui o il nome del colpevole; spia, denunciatore, accusatore
d'annunzio, iv-2-1121: l'ora del pericolo era trascorsa. non schiacciata dall'
morte dei banditi, ma per la viltà del loro compagno delatore. bartolini, 16-166
superiore le colpe altrui o il nome del colpevole); spionaggio, denuncia.
7-156: cerca il danno dell'aristocrazia e del popolo per rimanere padrone, ed usa
abbuia, nei tamburi di santa maria del fiore io farò gittare dai miei fidati copia
siamo contenti in questo trattato per delazione del viso che in esse contiene.
di comparizione delle parti per la prosecuzione del giudizio. -delega legislativa: devoluzione
di funzioni legislative al governo da parte del parlamento. -legge delega o legge di
e commercio e di ragioniere all'osservanza del seguente principio: 'la determinazione del campo
osservanza del seguente principio: 'la determinazione del campo delle attività professionali non deve importare
potendo quella incombenza, che è propria del delegante, non essere ancora propria del
del delegante, non essere ancora propria del delegato. 2. il soggetto
non abbia assunto l'obbligazione in confronto del delegatario o non abbia eseguito il pagamento
obbligazione o eseguire il pagamento a favore del delegatario anche dopo la morte o la sopravvenuta
dopo la morte o la sopravvenuta incapacità del delegante. delegare, tr.
delegar dunque conviensi, / saggio conoscitor del vostro merto, / a cui conforme il
fine, promulgandole però sempre in nome del sovrano. monti, i-432: il titolo
. tommaseo, 3-ii-327: il fine del delegare gli è appunto trovare persona che
penitenziario, e finalmente rimessa all'arbitrio del confessore. magalotti, 25-21: dopo
venne in napoli privatamente e sul cadere del giorno. carducci, iii-7-371: l'
l'eguaglianza, cioè, fu naturai conseguenza del libero assembrarsi tutti i capifamiglia nell'aringo
e sm. il soggetto a favore del quale, nella delegazione, un altro soggetto
quindi demagogiche, perché governate dal capriccio del maggior numero e prive di forma delegativa
, 884: la correzione sullo stesso atto del cognome in roano avvenuta poi per decreto
ii-12-134: dal 18 sino alla fine del mese sarò in perugia, commissario delegato per
, ii-129: è nulla anco l'assoluzione del sacerdote che non abbia autorità delegata o
parola sia essa il poema: fuori del poema, quella singola parola non è
la fatica e il rischio, a eccezione del grande rischio delegato ai campioni.
in cui assunse il debito in confronto del creditore, il debitore originario non è liberato
potendo quella incombenza, che è propria del delegante, non essere ancora propria del
del delegante, non essere ancora propria del delegato. beccaria, ii-278: conosciuta in
potrà chiamare un conto esatto dei depositari del danaro, ed assicurarsi il buon uso del
del danaro, ed assicurarsi il buon uso del medesimo. romagnosi, 11-127: nelle
dai commissari degli azionisti e dai delegati del governo. casati, ii-1-877: una
. casati, ii-1-877: una delle mogli del re... ha in appanaggio
, perché sia destinata una lampada notturna del fabbricato ove trovansi le carceri. romagnosi,
greisberg di s. giustina, cugino del maironi... scendeva a casa maironi
!. r. delegato di brescia, del quale era ospite da poche ore.
quale erano attribuite le mansioni oggi proprie del commissario di pubblica sicurezza. padula,
vorremmo che finisse come quella a carico del delegato di campana. carducci, ii-10-167
. baldini, i-548: nella sala del consesso irrompeva un delegato di pubblica sicurezza
semplice- mente, delegato): rappresentante del papa. botta, 4-143: nel
la storia delle missioni nella seconda metà del secolo diciasettesimo e nel seguente è una
: uno è monsignor celso costantini, delegato del papa in cina, quello che li
-stor. il prelato che era incaricato del governo delle province minori negli antichi stati
il conte antonio fu quattro volte gonfaloniere del comune di forlì, amatissimo dai cittadini
bocchelli, 1-ii-152: il segretario stesso del delegato pontificio si faceva bello per ferrara
loro rappresentanza, da tutti i creditori del fallito (ora sostituito dal comitato dei
ad altri, mediante mandato, l'esercizio del suo potere. guicciardini, v-217
guicciardini, v-217: della quale destinazione del legato e delegazione della causa facevano querela
, ii-341: lette furono le commessioni del pontefice, e chiamati per nome il
il nuovo avviamento sociale e la divisione del lavoro rendevano sempre più difficile, qui
grado superiore, e dipendente dall'ufficio del circondario. -delegazione di approdo: ufficio
a essa preposto era considerato un delegato del sovrano); provincia, amministrazione provinciale.
di adempiere in suo luogo nei confronti del
il debitore resta obbligato anche nei confronti del creditore delegante, o resta liberato nei
in suo luogo l'adempimento da parte del suo debitore di un'obbligazione scaduta.
abbia assunto l'ob- bligazione in confronto del delegatario o non abbia eseguito il pagamento
questo. -figur. leonardo del riccio, 3-127: beneficare altrui,.
pubblico, analogo alla delegazione di pagamento del diritto privato, e costituente una forma
fornito il prestito, fino all'estinzione del medesimo. = voce dotta,
di catenina si stette, gl'inganni del quale, da cicerone scoperti, gli furono
delesseriacee, notevoli per la bellezza del tallo laminare, simile a fronde graziosamente
lat. scient. delesseria, dal nome del botanico francese b. delessert (1773-1847
lat. scient. delesseriaceae, dal nome del genere delesseria (v. delesseria)
delessite, sf. miner. minerale del gruppo delle cloriti, di colore verde
per quel che aveva letto dei tempi del terrore, non poteva perdonarle quella continua
m'ò trovato cassato, aspento e deleto del libro nel quale mi sentiva sì dolcimente
quivi all'eternità si fa conserva / del celebrato delfico coltello. varano, 1-532
poi nelle mani di lui a nome del magagnati diede il giuramento di fedeltà, solito
iii-2-222: voi dunque / sol dal suono del bronzo e dal mio nome / nomato
masticare solete voi l'amara / foglia del lauro delfico? 3. per
bacio e non curo / le cifre delfiche del mio futuro. d'annunzio, iii-1-126
. titolo che si dava alla moglie del delfino di francia. bandello, 1-46
quanta contentezza mi sia stata la nuova del parto de la signora madama delfina, dovrà
plur. zool. famiglia di cetacei del sottordine odontoceti, caratterizzati dall'assenza di
. scient. delphinapteridae, dal nome del genere delfinattero (v.).
plur. zool. famiglia di cetacei del sottordine odontoceti, che comprende le sottofamiglie
lat. scient. delphinidae, dal nome del genere delfino (v.).
, sf. chim. glucoside colorato del gruppo delle antocianine, presente nei fiori
gruppo delle antocianine, presente nei fiori del delphinium consolida o sperone di cavaliere (
degli antociani (e contenuto nei fiori del delphinium consolida o sperone di cavaliere)
2. alcaloide contenuto nei semi del delphinium staphisagria: polvere cristallina, insolubile
famiglia delle ranuncolacee, molte specie del quale sono celebri per le mediche virtù
; è cosmopolita e vive alla superficie del mare, balzando spesso fuor d'acqua;
, quando vengono notando sopra l'acqua del mare, appressandosi alle navi, significano
solino] presemi a contare / la forma del delfino e la natura / e quanto
fu mosso da giosuè contro la faccia del sole. d'annunzio, v-1-365: a
, itene sciolte; e dee / siate del mare. io genetrice vostra / lo
. viani, 10-171: -sulla cima del molo c'è un gobbo che piange.
imprimendo un moto ondulatorio simile a quello del delfino. 4. locuz.
! oggi si combatte per l'onore del « dagli! ». = lat
l'invidia] nel cuor, che del delfin di vienna / era fratei e carbilan
il delfino di francia, unico figliuolo del re. rosa, 1-123: in
le feste di fuochi per la nascita del delfino. gemelli careri, 2-i-189:
della reina madre, corrisponde alla dignità del nome; e qui vi ha le stanze
la sacra di parigi. = adattamento del fr. dauphin, in origine soprannome,
poi titolo dei conti d'albon, signori del debbiato. delfino3, sm.
ai trenta d'aprile insieme col nascere del sole nascono le succole. e così
. stor. maniglia situata alla bocca del cannone, che aveva la forma di un
/ e il delibai col cupido / fantasma del pensiere. de amicis, vi-1003:
il poetico miele dai giardini dell'ideale e del reale. 3. per estens.
da un'altura discende per gli alberi del variato pendio, e trasvolando ne deliba le
tasso, 6-i-28: e fra tanti del ciel graditi doni, / sì gran diletto
sortito forza di mente pari alla vastità del sapere che voleva abbracciare, vissuto anche
cuore, ma non deliba veruna parte del mio giudizio. banti, 8-21:
deliberazione ', voce deforme ed ambigua del gergo burocratico. 2. dir
e gloriosa scala si è lo corpo del signore, di che noi dobbiamo le
ancora li savi de lo induscio, e del dilibera- mento, e adimandaro,.
latini, rettor., 42-6: del diliberamento. diliberativo è quello il quale
vuogli combattere co lo cavaliere per diliveramento del nostro reame, dunque non siete degno
dici giorni almeno preventivi quello del deliberamento. = deriv. da
. gioberti, ii-223: la trasformazione del popolo in aristocrazia naturale, mediante l'incivilimento
elezione, si stende per tutti i rami del potere sovrano, e si effettua nell'
e si effettua nell'esecutivo per mezzo del municipio, nel giudiziale per via dei
suoi baroni prosciolsero il cavaliere. trattato del ben vivere, 21: elli attendono,
j: il 'deliberare'è più pensato del 4 risolvere ', meno effettivo e men
dice corisca / che non può ben deliberar del modo, / prima ch'alcuna cosa
riporrò; e quando io senterò le grida del vostro valoroso asaltamento, io ferirò dietro
.. deliberava le faccende più importanti del suo stato nel supremo magistrato dei pregadi
si tiene l'arengo per deliberare le cose del comune, al suono della campana mandano
deliberare esclude ordinariamente la facilità e prontezza del risolvere, ed anche la fermezza nell'
vincitori aiuto alcuno. p. del rosso, 72: quando s'avea a
delle parti, la indistruttibile unità e coesione del tutto. fogazzaro, 7-61: l'
calcas criseida si rendesse, / come sturbarlo del tutto potesse. b. pitti,
cagioni che esso luigi andasse egli capitano del detto luogo de l'aquila. cantari cavallereschi
l'ardor suo bilancio. p. del rosso, 13: il senato deliberò che
bibbia volgar., viii-393: molti del popolo d'israel deliberarono intra loro di
di levarselo di tomo dandogli da mangiare del prezzemolo. piovene, 1-40: in
, adattarsi. sassetti, 125: del verzino non ce ne conducono [di
intese poi, che era stato cacciato del regno, diliberò all'im- provviso d'
aggiunge qualcosa all'idea o al sentimento del semplice * liberare ', secondo il
12-115: la regina giovanna fu dilibera del castello arnaldo. storia dei santi barlaam
, / e di cader in man del mio nemico. / ben venne a dilivrarmi
dei tributi; e perdonovi i prezzi del sale, e lasciovi le corone dell'
corone dell'oro e la terza parte del seme. passavanti, 103: per
la tua bontà io sono diliberato delle pene del purgatorio. rosaio della vita, 62
10-96: in brevissimo tempo ci deliberò del tiranno castruccio per sua morte, come
982: così quella santissima anima uscì del corpo, e fu ricevuta ne le braccia
corpo, e fu ricevuta ne le braccia del figliuolo suo, e fu così diliberata
noze di caterina; e quelle della sorella del cristianissimo celebrare. pallavicino, iii-109:
che gli addossarono di dipingere la tribuna del duomo, sostituendolo al coreggio che ne
figli di la tona, / coperti del montone e de la libra, / fanno
., 2-9: egli è il vero del giudice, perché deliberatamente fa l'omicidio
questa volta, si trovava nel forte del tumulto, non già portatovi dalla piena
,... ma per la perdita del potere, per l'andare a vóto
iii-13-101: tra le opere in prosa del boiardo ho deliberatamente lasciata per ultima una
pongonsi questi serpenti intorno delle tempie e del capo, a significare che questa eresia vene-
. tozzi, iv-247: l'impazienza del mio stato d'animo deliberativo dipende soltanto
aiuti e adornamenti, estimò che l'officio del par- ladore sia sopra tre generazioni di
per quanto in me stava) il nome del mio solo amico; ma perché le
deliberata, e l'apologià ch'egli fa del suicidio fossero di consolazione, e di
, 142: rinunziò il papatico, del mese di dicenbre, e con animo
tu se'così diliberata / di voler del tuo padre vendicarti, / non fia
duodi- cesima parte (mezza sesta) del prezzo della cosa deliberata. deliberatóre
e'si fè in concistoro, con diliberazione del papa e de'suoi cardinali, che
le sue armi, a la casa del suocero ne volò con frettoloso passo.
: eccoti l'effigie e l'imagine del perfetto ambasciatore; a la quale formare
6. psicol. il momento del processo volitivo in cui l'uomo considera
, e quivi furono gli onorevoli ambasciadori del comune di perugia, e avuta tra
alternativa occupi l'applicazione e le deliberazioni del ministero. manzoni, 95: non è
dovettero passar due giorni per la deliberazione del consiglio della società delle zolfare, per
.. fece che avanti la deliberazione del consiglio, il prefato lamberto fusse a
gran freno nelle pubbliche deliberazioni alla foga del popolo, il quale sino dal tempo dei
tanno 1376 fusse questo spedale nella via del cocomero, che risponde assai bene a
della direzione; tener registro delle deliberazioni del consiglio; sottoscrivere le determinazioni tanto del
del consiglio; sottoscrivere le determinazioni tanto del consiglio che del direttore, e sottoscrivere
sottoscrivere le determinazioni tanto del consiglio che del direttore, e sottoscrivere i diplomi.
, dopo la 4 via crucis 'del mio processo, venissi nella deliberazione fissa
mandarono a firenze ambasciadori per la diliveragióne del cavalcare o tornare toste in firenze.
dolendosi in tale maniera, lo dolore del suo ventre sì la incomin- cioe a
èe lo tempo de la diliveragióne del mio ventre. 3. disus
dilibero dal male della infermità secondo il desiderio del suo arbitrio. abate isaac volgar.
: dice tulio che quella questione iudiciale del genere èe appellata assoluta la quale in
o sopra la quantitade o sopra la comparazione del fatto. fra giordano, 1-298
negavan vivere, / salvo ch'ai tempo del toro e del gemini. / e
/ salvo ch'ai tempo del toro e del gemini. / e se le lor
dilivera forza egli lo mandò in terra del cavallo. 5. chiarito,
delibuta porta, e dove il portatore del serpente e eridano e la paurosa lepre
paure sono per le lussurie e dilicamenti del mondo, per le quali si confonde
maestro in quella mollezza, ovvero dilicanza del seme era nascosa l'asprezza della corteccia
sì duro tronco: e in quella secchezza del granello era nascosa l'abbondanza de'frutti
lirica « sici liana » del sec. xiii). delicataménte
; a mezza la pianta, alla radice del corpo del piccolo balaustro, e in
mezza la pianta, alla radice del corpo del piccolo balaustro, e in cima,
verde e argentea come le foglie novelle del salice fluviale, la barca ricolma dei
, e 'l passo molto / move maggior del solito costume, / et è più
soavità de'frutti, si sente la dolcezza del cantar de gli uccelli, eccetto che
, per esempio la delicatezza delle forme del corpo umano, è per noi una parte
una parte 0 qualità essenziale o indispensabile del bello ideale rispetto all'uomo. dossi
elegiaco e trasparente, nel voluto contrasto del turgido torace, dei fianchi blindati.
: soli quindeci giorni inanzi al tempo del nascere ben formata e intiera delle sue membre
croce, i-1-210: come attributi o forme del gusto si solevano recare la delicatezza,
e sappia dall'altro canto la dilicatezza del vostro genio, tutto intento a cose
mie apprensioni, scusate la soverchia delicatezza del modo mio di pensare. p.
chiunque ricerchi di ben maneggiare la sferza del ridicolo, poiché si tratta di solleticar
forte gioventù distrutto, / ha la saldezza del mio cor spezzato. dossi, 29
xii-235: in questo caso non si tratta del matrimonio che può anche andare al diavolo
. dolce, xxvi-1-357: è pur del naso una gran gentilezza, / che
si riserbò al giorno seguente la coronazione del nuovo re, solennizzata con ogni più
magalotti, 7-29: ora se si trattasse del solo punto d'interesse, io mi
bolero, i-103: i montani partecipano del fiero e del sal- vatico, i
i-103: i montani partecipano del fiero e del sal- vatico, i vailesi dell'effeminato
vatico, i vailesi dell'effeminato e del molle. ne'paesi sterili vi fiorisce
ci dà i frutti per la dilettazione del vivere e giovamento, così per il nutricarsene
per il nutricarsene come per la delicatezza del sapore. tassoni, vii-200: si
i-221: una maggiore irritabilità e delicatezza del palato, fibre, ec. rende più
tamarisco, e volle che in onore del commune idio bevessemo tutti. machiavelli, 672
dilicata e bianca pelle. p. del rosso, 1-1-202: usava di abbronzarsi le
fra giordano, 5-460: siccome addiviene del cuoco del re, il quale cuoce
giordano, 5-460: siccome addiviene del cuoco del re, il quale cuoce e fa
savonarola, iv-430: la manna era del sapore di una farina delicatissima. castiglione
deriva dalla coltivazione di quest'albero [del cacao], altronde dilicatissimo, è
. fogazzaro, 5-77: il vino del niscioree, rosso chiaro come un rubino
, anche le membra o gli organi del corpo). -per estens.: di
adunati, lasciato il festeggiare, per parti del giardino cercando, dilettevoli ombre e diversi
su 'l piattello alcune parti più delicate del capriolo, che parte era stato arrostito
è una cosa un poco più delicata del corpo umano. d'annunzio, v-3-26:
: avviò lui la conversazione, parlando del cardinale e del- l'altre cose,
molto delicata e dolce. p. del rosso, 200: dispiacevagli tanto lo stil
esquisito, che e'diceva di seneca, del cui stile si faceva in quel tempo
foscolo, xv-107: intrapresi la versione del libricciuolo di lorenzo sterne... per
, oltreché sensibili alle impressioni estetiche, del pari versati nella esatta e delicata conoscenza
pari versati nella esatta e delicata conoscenza del cuore e delle commozioni e della vita umana
e profumato il crine, / va del mio scorno e del suo furto altero.
, / va del mio scorno e del suo furto altero. m. adriani,
nostri che vogliano essere instruiti per via del diletto. carducci, iii-i 1-332:
e dilicatissime della * grazia ', e del 'libero arbitrio ', le quali
si dibattono con immenso fervore al pari del secolo di agostino. goldoni, iv-254
delicatura, copia e varietà dei cibi e del quieto delicato a sottomettervi all'onorato soavissimo
all'onorato soavissimo giogo di e bellissimo ordine del servire. vasari, iv-56: prepara
un cuoco che con la dilicatura del condito saporosi gli renda et aggradevole botta,
non l'occhieranno alcuni delicatucci aristarchi del nostro secolo. tagiini, 2-270
vita fri vola, amante del lusso; smancerie, frivolità.
pose la man destra sotto 'l cubito sinistro del gentilomo, il quale esso per delicatura
è la sua delicatura, anzi fastidio del vestire, che gl'ingegni penetrativi gli
ingegni penetrativi gli veggono la mente fuori del corpo ora svolazzare intorno ad un bel
albertazzi, 528: marcella non si meravigliava del no di ortensia, perché l'ingegnere
troppo, distraendo gli uomini dal lavoro del mulino. -figur. linati
delicature assai. botta, 5-393: mancò del tutto il grano: cercaronsi altri semi
gli era permesso, se non con licenza del governo. 3. buon gusto,
e il notare e il descrivere i movimenti del cielo e delle stelle, non volle
tutta la grandezza di dio e la gloria del paradiso ha con soprumana delicatura trapunta.
marino, vii-254: al cui lavoro [del miele] di tanto ingegno, di
la donna con modi piacevoli e mondizia del corpo e delicatura di quello facilmente fa
più par che si convenga la nettezza del vestire a la lor candidezza e delicatura,
. rucellai, 2-1-4-124: allora gli atomi del fuoco scostano d'insieme con una certa
a passo a passo per la selva del paradiso diliziaro, la quale è vota per
, rappresentare la somma degli elementi essenziali del paese, il « pensiero » che n'
n'è l'anima, la coscienza del « fine » al quale tendono istintivamente
iii-n-144: la seconda età delle edizioni del canzoniere può essere delimitata dal 1525 alla
può essere delimitata dal 1525 alla fine del secolo decimosesto. di giacomo, ii-834:
è necessario di ben delimitare il campo del mistero. dessi, 3-230: entro
iii-32-194: la delimitazione geografica sufficientemente precisa del paese d'italia. gramsci, iv-113
atmosfera. carducci, iii-7-351: ci sono del petrarca certi altri versi che dalla stessa
: gli scrisse ai sette d'aprile del 1618 una lettera, in cui i mezzi
bastevoli delineamenti e colori la forma rappresentata del suo perfetto valore [del molinelli].
la forma rappresentata del suo perfetto valore [del molinelli]. 3. figur.
. giannone, 1-iii-405: la corte del vicario in tempo di carlo i fu
4. plur. ant. lineamento (del volto). g. gozzi,
o altero... né a'delineamenti del viso insignificanti o spiritosi, poiché tutti
non significava altro, che la pedata del compasso, quando si delineò l'epiciclo della
, ill-ii-in: fu de'migliori geografi del tempo; e anche si può credere
: innanzi di parlare de'monumenti vulcanici del territorio di andemarch, parrai opportuno di
di color grigio, che delincavano la forma del piede così dolcemente come una sementina di
cuore, le tenerezze e la devozione del quale è impossibile il delinearle. pecchio,
per soccorrerla, o per rapirla alla gelosia del suo rivale -questo soltanto bastava a delineare
la terra si delinea bassa nel biancore del sole. 5. figur.
. onofri, n-86: un lembo del futuro si delinea / dallo squarcio che s'
nella sua forma; con i tratti del volto perfettamente segnati. leonardo
carmeni, lx-1-225: ai primi vestigi del giorno si trasse dalle piume, e
ii-7-207: non credo che niun sonetto del petrarca o del foscolo mi sia sonato
credo che niun sonetto del petrarca o del foscolo mi sia sonato mai così dolce
combattere, il sito della città e del campo. marino, vii-145: tralascio per
e i costumi che egli dipinge sono del genere, per esempio, del padre
sono del genere, per esempio, del padre, o della specie, per esempio
o della specie, per esempio, del padre buono o del padre iracondo, e
per esempio, del padre buono o del padre iracondo, e non dell'individuo.
algarotti, 2-284: simile all'argante del tasso delineato in parte da mesenzio stesso
carducci, ii-9-35: tu puoi bene servirti del francese, perché lo scrivi come un
perché lo scrivi come un classico femina del sec. xvii; e parmi anzi
; e parmi anzi che l'originalità del tuo spirito spicchi più morbidamente delineata nella
. bontempelli, 19-34: le zone del male e il male stesso rimangono imprecisati
, et adopra la pena per correzione del delinquente, se n'è capace,
ribrezzo col quale nasce la prima idea del delitto. oriani, x-14-229: la
se solo in parte, dei proventi del delitto. -delinquente per tendenza: qualifica
a delinquere dovuta all'indole particolarmente malvagia del colpevole. 3. per estens.
un vagabondo, lo sai che [quelli del circo] son tutti scappati di casa
, usando l'arbitrio con l'autorità del gran maestro, pene maggiori a'cavalieri delinquenti
di gelo / ho toccato lo schema del possibile: / l'impalcatura di montagne ancora
padre, fuori che non entrò nel tempio del signore; e anco il popolo era
il commettere un delitto; la condizione del delinquente (rispetto alla legge e alla
delinquenza nell'individuo non bastano alla determinazione del tipo. soffici, v-3-242: si tratta
grossolano della delinquenza come gli abbellimenti romantici del delitto. vittorini, 2-25: «
delitti comuni, che offendono gli interessi del privato o della società civile 0 dell'
da un sistema più razionale di marcatura del bestiame per cui la delinquenza è costretta
regolare... delinque notoriamente fuori del monasterio,... sia tenuto il
, di per se stesso / partecipa del lotto al privilegio. rovani, ii-875
, la quale, secondo il legislatore del codice penale del 1930, si può trovare
, secondo il legislatore del codice penale del 1930, si può trovare in soggetti
ant. abbandonare, lasciare. parafrasi del pater noster, v-176-18: in temptacionem
artista tutto severità e le fldneries toledane del deliquescente onorevole-accademico? 3. figur.
quello su cui insistono tanto i fanatici del folclore, senza accorgersi che, più
paganità contro le deliquescenze e le vigliaccherie del secolare pecorismo nazareno. tornasi di lampedusa
, nella gelatinosa struttura economica e sociale del paese. = deriv. da
più miracoli, / miracolo primario / del primo, eterno opifice. goldoni, vii-823
, / ei deliqui amorosi, e del desio, / e dell'amore, e
delle sollevazioni, suole introdursi il freddo del timore degli animi de'tumultuanti. mascardi
mascardi, 1-167: era un deliquio del sole, che non rimane, se non
. ant. deliquescenza. g. del papa, 4-177: un termometro tuffato nell'
discorso, fantasia insensata. g. del papa, 5-115: qualunque volta considero i
: la delirante fanciulla, informata finalmente del luogo ove si trova l'ingrato suo amante
cicognani, 2-136: sulle mura interne del luogo sacro al culto de'defunti schizzano
. bocchelli, 9-190: gli aromi del cedro, più che dar forza nelle fan
fan tasie alle immagini deliranti del poeta orientale e dell'ardente sposa,
, ora, a distillare nella farmacia del convento acque rinfresca ti ve e calmanti.
, vi-150: confondendo stranamente l'officio del filosofo con quello del poeta, tira
stranamente l'officio del filosofo con quello del poeta, tira con tutti i deliranti suoi
accesogli il celabro da que'boglienti spiriti del sangue distemperato che gli fumica al capo,
che presso a morte delira nel giardino del monastero di san salvatore in brescia.
converrà rendersi al credere, che proprietà del troppo amare sia eziandio ne'grandissimi savii
questo il corrotto gusto di molti poeti del secolo passato, i quali facevano a gara
sono la più parte, e quindi inesperti del governo, sieno stati obbligati a tenersi
, 5-i-274: la forza e la grandezza del suo innamoramento... il faceva
: volli un po'rileggere quello squarcione del mio « panegirico », ch'io
violenza assorbente di una passione (soprattutto del sentimento amoroso). tasso,
giorni aggiraronsi per la città ricantando i versi del coro che celebrava la potenza di amore
la barmis gli avesse detto che la amica del gueli e tutte le donne ch'erano
arrando de lira quando esce della dirittura del solco. ma per una certa transazione
delirò il gobbo ingigantito preso dal timore del castigo. 9. tr.
regola, l'ordinario, anzi la mediocrità del delirio di grandezza, che tanto più
ma per la grandezza e la sicurezza del suo imperio. manzoni, 377: esagerando
errori de'tempi passati, ci priviamo del vantaggio di cavarne degl'insegnamenti per noi
nella mera fantasia e sensibilità, celavano del tutto alle due amiche il proprio delirio
due che invigilavano forse a i deliri del suo cuore e forse alle disonestà della
morato cuor delirio vano, / del pensier, del desìo fantasma lieve.
cuor delirio vano, / del pensier, del desìo fantasma lieve. muratori, 5-i-180
, conc., ii-505: i deliri del cuore umano sono infiniti. leopardi,
il suo sangue nutrito di vermi nella cenere del camino. d'annunzio, iv-2-625:
il delirio un impetuoso sconvolgimento delle immagini del cerebro, per cui, vegliando l'
a lungo compressa, ha gli accenti del delirio e dell'ebrezza, la foga di
creata dagli eccitamenti della fantasia o del sentimento. rosa, 62: per
in tanti ragionamenti e deliri sullo stato del vostro cuore, questo timore che voi
delirio di uno scherzo prospettico della pittura del cinquecento. montano, 330: lo
chiuse col * prince igor 'alla fine del quale la danza, aiutata dall'insurrezione
furore e delirio, con grandissimo compiacimento del pubblico. alvaro, 15-236: la
ed era un rozzo dialetto, al paragone del delirio dei poeti per un nastro o
entusiasmo dinanzi al quale le stesse dimostrazioni del sessanta parevano tiepide e scolorite. pirandello
il mattino si leva la vasta vampa del vento levante ed umido gonfia le case
penduti da un ciglione / sul delirio del mare. betocchi, i-25: e
diciamo el bifolco esser deliro quando arando escie del solco: e poi per similitudine diciamo
si suole, / come di se del tutto in lui svanirò / le idee,
senno). petrarca, 29-13: del cor mi rade / ogni delira impresa,
conosce ch'europa singolare / madonna sia del mondo? soranzo, 24: ned'io
folle e sì delira / a tentar del signor lo sdegno e l'ira. d
/ d'uom che sui fini estremi erra del tempo. / o mia mente delira
in dentro, per via della circolazione del sangue, che fa sparire il tumore
gore tonante, / credonsi esenti al fulminar del fato. goldoni, iii-80: io
aprire, condusse il colonnello sul luogo del delitto. quelle precauzioni, per quanto giustificate
civile e comporta per l'autore l'obbligo del risarcimento del danno. -quasi-delitto: situazione
per l'autore l'obbligo del risarcimento del danno. -quasi-delitto: situazione giuridica per
come un figlio minorenne o un domestico del cui comportamento il primo soggetto è giuridicamente
grave della contravvenzione, ma meno grave del crimine (negli ordinamenti che distinguono i
a compimento per cause indipendenti dalla volontà del soggetto agente. -delitto consumato: condotta
): quello che offende un interesse del privato o della società civile o dell'organizzazione
politico dello stato o un diritto politico del cittadino o è stato commesso per motivi
(v. crimine). statuto del podestà della città di firenze, 1-60:
con gravi pene proporzionate arbitrariamente alle pene del delitto consumato. nicolini, conc.,
diconsi conquistatori, un di quei geni del male, pei quali il nome di
: onde mi maraviglio di questi signori del nostro secolo, che s'allegrano e
in una bottega, di un oggetto del valore di più di sei lire, o
commesso per vendicare l'onorabilità ritenuta offesa del proprio nome, della propria famiglia.
dei costumi, della gelosia turchesca, del selvaggio senso dell'onore familiare che porta
mandarsi via contenti di se stessi e del poeta. monti, v-490: ho letta
voce libera; e vi accuso del defitto che è stato commesso, dal vergognoso
. 5. locuz. -corpo del delitto: v. corpo, n.
scorno, / se coi nemici va del suo signore! / oh come a gran
uno scrittore, che considera le emanazioni del patto sociale, di non ammetterle prima
patto sociale, di non ammetterle prima del patto istesso. monti, ii-351: qualche
, i-140: il secondo somiglia ai delittucciacci del tempo nostro, tempo nel quale non
, 19-399: cadde lucifero dalle delizie del paradiso per la superbia. niccolò del
del paradiso per la superbia. niccolò del rosso, vii-518 (62-1): oi
): per questa [la purità del cuore] sono sprezzati i parenti, il
dignità, le ricchezze, le delizie del mondo e tutte le dilettanze, cioè
, cioè per ritenere la perpetuale purità del cuore. luca pulci, 1-6:
questo il viso / già delizia ed amor del paradiso? pananti, ii-246: si
sei bella! vedi, a darti del tu adesso sembrami una delizia! serao
pittorica- poetica, che fa le delizie del ministero e del parlamento in questo momento
, che fa le delizie del ministero e del parlamento in questo momento. fucini,
visitai anche i centri di pendino e del porto, l'imbrecciata ed altri simili
15-ii-317: se bene ei lo cacciò fuori del paradiso delle delizie, non lo levò
tra bardolino e garda sorge alle sponde del benaco, è posto mirabello, luogo
terra, però ch'ella sarà innacquata del sangue dei buoni, che per l'amore
sangue dei buoni, che per l'amore del figliuolo di dio egli lo sparsono,
e le sue cose rimettere nell'arbitrio del troiano duca; il quale, avendo
lei di giorno in giorno più accesa del: suo amore, abbandonatala si diparte.
infermo, molte volte mi sono contentato del manzo, per non ispendere in pollastro;
cinelli, 11-305: quando la bottega del mio povero babbo aveva le prime delizie in
il rezzonico non volle esser da meno del rivale, e rincarò la dose del platonismo
del rivale, e rincarò la dose del platonismo nella sua ode per la incoronazione
nell'uso antico si preferiva la forma del plur. anche per un soggetto al
, 3-173: a vederlo pareva la delizia del mondo, tanta grazia aveva con ognuno
delizie di questo stato, la casa del quale è il sicuro porto de'virtuosi,
benedica, delizia, eri il sogno del mio cuore. de marchi, ii-658
quell'imperatore meritò il nome di delizia del genere umano. 4. agi
delizie e stati e pompe e vanità del mondo, più che se fussero mille
mollezza e bassezza d'animo il peggio del peggior secolo che nelle storie si conti
mondo e starsi in delizie, farsi dio del corpo suo, e delle altre cose
se talor nascostamente potea aver cosa che del giovane fosse stata, la tenea in
celeste delizie, la grandezza della eccellenza del consorzio delli beati spiriti. g.
, 4-775: il terrapieno in particolare del fiancheggiato ricinto è di tale ampiezza, che
opinioni de'moderni notomisti, e particolarmente del mio bellini, sta collocato l'organo
mio bellini, sta collocato l'organo del gusto? algarotti, 1-325: dovrebbe
/ e de gli estremi aneliti / e del morir con arte. mazzini, ii-119
arte. mazzini, ii-119: il sorriso del cielo d'italia ci spande un'arcana
della vita umana, xxxv-1-655: fora del paraìs delicial / tu fusi cazà per quel
/ peroe vene da lor mano, / del paradis deliziano. giamboni, 174:
tanto, volendolo sapere [lo nascimento del nilo], che consumò la vivanda
carabisso, io so'posto a la guardia del porto, e se tu passarai più
dalle degnitadi spirituali, come da quelle del paradiso deliziano. mannelli, 32:
e fiam meggiava la spada del cherubino. = voce dotta, deriv
d'annunzio, iv-2-193: le melodie del cavaliere petrella deliziavano le orecchie degli uditori.
mie guancie e le compensa dell'ardore del sole. 4. procurar piacere
da pensar punto al sollievo e bene del prossimo. a. verri, ii-210:
: io vi credeva nella beata tranquillità del terraglio, e ne'mesi scorsi il
piangere, ed ei rideva degli scontorcimenti del vecchio. abba, 1-158: le vecchie
che si celano nelle valli e nelle pieghe del terreno quasi per meglio scoprire allo stupore
stesso, ricchissimo di agilità portentosa, angelo del ballo in corda, deliziatóre di folle
scenario teatrale (in uso dalla fine del seicento a tutto il settecento) in
arborei, arricchivano teffetto prospettico e spaziale del fondo della scena. algarotti,
come avvenne al ricco uomo ghiottone, del quale dio disse nel vangelio, che mangiava
fatto portare una tazza dello squisito caffè del buon demetrio, e me la sono
loro, non sento più il puzzo del padule politico e letterario in cui si
ridendo all'ombra delle vaste impassibili spalle del vetturino. moravia, xii-295: immaginavo
, al confronto degli affetti sublimi, del terribile, dell'eroico, del sorprendente,
sublimi, del terribile, dell'eroico, del sorprendente, del maraviglioso, che scuotono
terribile, dell'eroico, del sorprendente, del maraviglioso, che scuotono ben più fortemente
: acciò, vedova, alle spese del pupillo possa più lungamente deliziosa vita menare.
: l'artista immerso nella idea deliziosa del bello addormenta o mitiga almeno tutte le
deltamicizia; e in un delizioso sussulto del cuore ebbe la ricompensa della lunga e
dato col suo turbamento un delizioso segno del suo amore. svevo, 3-729: ed
, balbettava: -e io che dubitavo del tuo amore! d'annunzio, i-696
ima deliziosa angoscia la misura dei versi eroici del cantastorie, la quantità delle parole
deliziosa come quando s'awede benissimo del turbamento che le sue grazie suscitano
non possederanno il reame di dio. trattato del ben vivere, 13: l'
desegnata de stelle poco delogne dal polo del mezo die. idem, iii-i (89
fanciulli che si bagnavano in uno dei canali del delta, erano stati decapitati a filo
! 3. astron. costellazione del cielo boreale, fra perseo e andromeda
aéxxa * la regione delle foci del nilo, di forma triangolare come la let
. deltazióne, sf. formazione del delta di un fiume, causato dal
di un fiume, causato dal deposito del materiale solido trasportato nei pressi della foce
si riferisce, che è proprio del delta fluviale; a forma di delta.
ed esercita un'azione abducente ed elevatrice del braccio). 0. rucellai
due deltoidi, s'intende l'uno del braccio destro, l'altro del sinistro.
uno del braccio destro, l'altro del sinistro. linati, xvi-145: dal
omero ove serve d'inserzione al tendine del muscolo deltoide. delubro, sm.
bosco / sacro di giove, e del delubro antico / sudano i marmi.
/ che tardo ceda a'muti urti del tempo. mamiani, 1-153: lento
veniva per sconsacrare ed esorcizzare un delubro del demone ercole. = voce dotta
, che mi diate la certezza / del vostro amor con altro che con lodi
: cognosciuto la somma prudenzia e virtù del reverendissimo signore cardinale, ci rendiamo certi
un rabbioso dispetto ancor sent'io / del grave oltraggio onde delusa fui, /
lo aspettavano al di là sulle rive del zabruch dietro a forti trincieramenti muniti di
può negli animi de'giuristi l'avidità del denaro che hanno saputo introdurre ed autorizzare
a'mortali un nobile ascendente, / del quale fé la sidonia dolente / pruove,
della vita sociale, e conquistare colle virtù del sacrificio e della fatica quel posto che
, 2-162: io sono l'ultimo del mio partito, ed ho provato molte
e disinganni; ma, nel momento del pericolo, non posso disertare il mio posto
delusione questo gli avesse disegnato. scala del paradiso, 57: il sogno
si tessa / un inganno gentil. del finto alceste / si presentino i casi
i casi. ognuno in quello / vedrà del nostro eroe / le altere doti espresse
. vittorini, 5-113: l'uomo del secolo, deluso, debole, vuoto di
. varano, 136: e ognor del mare alla gonfiata parte / levavasi la
per la contrada animata; il grido del fortunato, le voci deluse di chi
] fin da lungi appariscano sontuose più assai del vero, con prospettive fallaci,.
degli aruspici e degli auguri, sagaci deluditori del volgo. = deriv. da
servirsi delle masse popolari per la conquista del potere (e per rimanervi, una
il poeta di satana e della demagogia, del quale nei bei giorni del '68 sentivano
demagogia, del quale nei bei giorni del '68 sentivano dire cose orribili. periodici popolari
di lusinghe, si rivolge al cieco istinto del popolo minuto, trafficandolo a suo profitto
[nel 'qa ira'] anche napoleone: del non averlo fatto, io sono demagogicamente
quindi demagogiche, perché governate dal capriccio del maggior numero e prive di forma delegativa
.. hanno abusato... del facile entusiasmo che suscitano ancora l'enfasi
grandezza nazionale e al male che dicevano del democraticismo, del demagogismo e della liberamuratoria
al male che dicevano del democraticismo, del demagogismo e della liberamuratoria. beltramelli,
. beltramelli, 11-688: codeste bestie del demagogismo imperante egli voleva e doveva scovarle
tal cosa era contra la voglia del popolo. garzoni, 1-229: i capi
, quasi 'guida tori del popolo'. cuoco, 1-81: s'inviò
masse per la conquista o la conservazione del potere eccitandone le passioni e secondandone le
, demagogo, anarchico, amico insomma del disordine ridotto a sistema. bocchelli,
i-154: corrado, figlio di liberali e del suo lavoro, libertino e demagogo,
carico, onorevolissimo, della lettura e del discrimine dei poetici elaborati. piovene,
si riferisce al demanio, proprio del demanio o dei beni appartenenti al
demaniali, fu sempre in balia del re di donargli. palmieri, xviii-5-1146:
disputa l'uso che deve farsi del censo. de sanctis, ii-15-239: temo
re astenersi dalle alienazioni de'demaniali del regno. = dal fr.
loro concedè per ampliazion della chiesa un luogo del suo demanio, ch'era quivi vicino
2-85: volevo andare verso certi terreni del demanio pieni d'alberi alti, dove all'
arti sono una specie di conquistatori disinteressati del demanio della fortuna a prò della specie
ii-45: c'era il cavaliere balzalotti, del demanio, uomo già sulla cinquantina
minio '(sull'agg. dominicus * del signore, signoriale ').
sul terreno che delimita le varie zone del campo o della pista.
di capua e di tutte le province del regno a settentrione della linea di demarcazione
signori, dei mercanti, degli artigiani, del popolo, che ognuna di queste
). stor. primo magistrato annuale del demo (nella grecia antica).
buonarroti, 2-69: presso plauto nel cureulione del servo palinuro si uniscono insieme lo stratego
lat. scient. dematiaceae, dal nome del genere dematium, deriv. dal gr
di sé medesimo, che al par del soverchio vino rallegra fuor del convenevole il
al par del soverchio vino rallegra fuor del convenevole il cuore e dimenta fuor di
discopersero quelli mira coli] del reo simone, dementator di samaria.
umidità di cerebro hanno sì il vigore del cuore spento, che cosa alcuna non ardiscono
55: non dormo, seguo i passi del nottambulo / sia demente sia giovane tarato
i celebri sicari, e dell'irrequietezza del pubblico, che, quasi brancolando nelle tenebre
cecchi, 9-261: sopra il tetto del baraccone, una mortesecca batte la carica
un demente fulgore: / la tortura segreta del crepuscolo / inabissato. =
sia tua gloria; e gran demenzia è del vecchio, se elli à paura d'
delle libertà riproduce... l'insania del dispotismo, una distruzione maniaca seppellisce i
mi rasserena, / come il vento del nord rosso di fulmini, / rapido
giudicando demenza la clemenza verso un rivale del regno, rasogli il capo e il
fosse stata men forte contro gli amplessi del giovane lusinghiero, qual più in verisimile
precetti, non può essere nella mente del cristiano che una demenza irreligiosa. carducci
alleanza in nome della beatitudine patriarcale e del dogma cristiano, era una demenza, alla
demenza, alla quale gli stessi diplomatici del congresso dovevano segretamente concedere ben poco rispetto
quella lieve demenza che è l'avanguardia del sonno, allorquando la volontà è stanca di
a far gazzarra sulla gran piazza d'armi del giudizio. d'annunzio, v-2-262:
ai capelli, la bianca demenza del suo fitto fremito. = voce
subito cento infuriarono di su gli ulivi del ciglio di strada con unisono demenziale.
, e aveali, dimersi nel profondo del mare. castelli, 209: demergo poi
che caggiano nelle tentazioni e nelli lacciuoli del diavolo ed in cure ed in sollecitudini
1-142: non contentandosi della povertà del monasterio, procurano d'arricchire, e
cadeno... in tentazioni e lacciuoli del diaule, ed in desi
estenderò la mia tolleranza fino alle ingiustizie del vostro zelo. foscolo, xiv-252:
2-375: se fussemo necessitati da le influenzie del cielo, non aremmo libero arbitrio,
rubella, questa rimane a discrezion del nemico per trarla in ogni mina, se
e dimeriti, dal primo piantare del tuo figliuolo potrai vedere perché ti
così costei, per tornare al proposito / del suo mal dir, tal voluto hanno
: cioè demersi in nella tristizia la quale del continuo induce sospiri. galileo, 4-2-18
e ridotto in polvere, riceve il seme del ca stagno, non più
sull'eguaglianza della razza, sul diritto del popolo alla partecipazione al governo e sul
cinese sen min-ciu-i * i tre principi del popolo 'del riformatore nazionalista sun yat-sen
min-ciu-i * i tre principi del popolo 'del riformatore nazionalista sun yat-sen.
sf. neol. atto ed effetto del demistificare. = deriv. da demistificare
sf. l'azione creatrice e ordinatrice del demiurgo. = voce dotta, gr
. m. -ci). proprio del demiurgo, che si riferisce al demiurgo.
, più che il capo, il simbolo del suo partito: nella necessità del suo
simbolo del suo partito: nella necessità del suo ufficio si nascose una funzione demiurgica
. presunzione di essere creatore, ordinatore del mondo o della società, di compiere
effetti ebbe il demiurgismo sulla vita sessuale del signor didaco? = deriv. da
degli eoni (e rappresenta l'ordinatore del mondo creato dalla divinità suprema).
ii-10-85: in questa percezione della medesimezza del processo nella poesia e nella pratica rientra
dallo hegel: veri demiurgi dello spirito del mondo e della sua provvidenza. c.
con cui tenta di porsi a demiurgo del piccolo mondo dei suoi amici.
quale ebbe ne'suoi principii la sovranità del comando, essendo allora il civil convitto
sua autorità è meno ubbidita di quella del sovrano dello stato più democraticamente rappresentativo del
del sovrano dello stato più democraticamente rappresentativo del mondo. cassola, 2-395: lui
non essendo nella volontà e nello interesse del maggior numero, ai primi provvedimenti del
del maggior numero, ai primi provvedimenti del governo si dissiparono. mazzini, i-290
non vitale, piccola e breve accademia del pensiero democratico,... aveva abbattuto
con una cotal costituzione, che teneva poco del regio, meno ancora dell'aristocratico,
regio, meno ancora dell'aristocratico, molto del democratico, rendè il re un nome
baciai le terre repubblicane con la divozione del vero democratico, e mi feci campione della
3. agg. popolare, a livello del popolo (con riferimento alla cultura,
affetti in sé non riconoscono, quelle del petrarca sembrino invenzioni sottili più che vere
mi gettai non so se dai promontorii del classicismo o dalle secche della filologia
non da critica, ma da procuratore del re. fogazzaro, 4-16: benché non
un sacrario della sua cameretta la imagine del savonarola con i raggi d'intorno la testa
quel modo, fornivano un pretesto al ribollire del demo craticume balordo e borioso
voltaire designavano già in faccia al buio del democratismo radicale l'iride d'un liberalismo
a confondersi con le più dannose dottrine del razionalismo, del materialismo, del modernismo
le più dannose dottrine del razionalismo, del materialismo, del modernismo e, insomma
dottrine del razionalismo, del materialismo, del modernismo e, insomma del democratismo in materia
materialismo, del modernismo e, insomma del democratismo in materia di religione.
a forme « democratiche » più sostanziali del corrente « democratismo » formale.
la « voce » fu un aspetto del crocismo militante, perché volle democratizzare ciò
leghe, delle federazioni, della camera del lavoro, perché esse si democratizzino.
già una reazione, è un'aristocrazia del pudore. in questo senso essi si
dignità, della moralità, della libertà e del benes sere del contadino sostiene
libertà e del benes sere del contadino sostiene la necessità di democratiz
democratizzate, che attendevano la venuta del non ancora abolito e non mai abolituro cocchiere
breve tempo né richiedeva un commissario del governo. colletta, ii-71:
dal con sentire alla democratizzazione del piemonte, a condizione di rivalersene
, per essi, alla loro maggioranza) del potere di governo della comunità stessa;
i principi della democrazia pura con quelli del liberalismo, riconoscendo agli individui determinati
equicola, 195: aristotele fa le spezie del signoreggiare: la monarchia, la tirannide
nasce la democrazia, cioè l'amministrazione del popolo. boccalini, i-65: deliberazione
di democrazia progressiva indica che lo scopo del giornale non è la sola verificazione del
del giornale non è la sola verificazione del puro principio popolare nelle forme del governo
verificazione del puro principio popolare nelle forme del governo, ma la prosecuzione, e l'
la prosecuzione, e l'effettua- mento del progresso sociale. de roberto, 538:
sola legislatura, come rappresentante in parlamento del secondo collegio della sua città, conquistato
democrazia sia il culto ed il trionfo del brutto, dell'ignobile e dell'imbratto
diseguaglianze al graduato concerto e ah'armonia del tutto. de sanctis, 7-309:
ancora giovane -secondo gioberti -ancora al principio del suo svolgimento negli ordini politici e sociali
popolare. di giacomo, ii-627: del resto parecchi libri di viaggiatori or francesi
tedeschi hanno pagine aneddotiche sulla vita partenopea del settecento e sulle abitudini, anche più
sulle abitudini, anche più intime, del re nasone, il dio de'
sociale, sorto nel 1943 come erede del partito popolare sciolto dal fascismo.
cristiana; seguace, iscritto, fautore del partito della democrazia cristiana.
o modernista, ma ossequienti alla volontà del pontefice [1918]. einaudi,
quando costoro mi dicono di essere parenti del democristiano? ». soldati. 5:
loro parte:... il bisogno del giovane democristiano smilzo di credersi (e
ben più grave danno per la reputazione del parlamento... si vedrebbe il
... si vedrebbe il candidato del partito missino incitare i propri elettori a
votare per il comunista; il candidato del partito socialista pregare i propri elettori a votare