3-43: i contadini e gli uomini del popolo, più franchi e sinceri in
ogni atto, sono meno corrotti di quelli del ceto borghese, e giudicano le cose
duomo i tre « bracci * o ceti del parlamento (il baronale, l'ecclesiastico
de le sale / al gracchiar voto e del censito volgo / al petulante cinguettio,
dalla tempesta, dalle sorti, dal ventre del ceto. bruno, 3-1104: del
del ceto. bruno, 3-1104: del ceto o balena è cosa aperta, che
di casa proprio nelle rose. dall'orlo del vassoio, la cetonia s'affacciò
. ittiol. famiglia di grossi squali del gruppo selaci, lunghi fino a 15 m
branchiali estese alle parti ventrale e dorsale del capo, denti molto piccoli (si
la cetera, credendo dare la colpa del mal coltello e del mal sonare al
credendo dare la colpa del mal coltello e del mal sonare al ferro e alla cetera
mi diedi, e prima con la paura del mio arco... una bianca
alcuna cosa degna di laude e in onore del re cantasse. tasso, 6-ii-258:
premessa si accomodi a render la ragione del maraviglioso problema della corda della cetera o
maraviglioso problema della corda della cetera o del cimbalo, che muove e fa realmente
, 151: febo / la cetera del duol raffrenatric? / agita in vetta a
la poesia ai margini; i lobi del tallo, appiattiti e legger
: se la cetera dell'anima sua [del poeta]... si lascia
strumento musicale popolare (della baviera e del tirolo), che ha da 27 a
vocari ». per il significato del n. 4, cfr. tedesco zither
/ apollo il cetrarciero, / che del buon bacco va cantando i vanti.
scudo ', per la forma degli scudetti del tallo. cetrina, v.
, i-1-8: ciascuno amico si duole del difetto di colui ch'elli ama.
in pietra, / mostrando l'ubertà del suo cacume. g. villani, 10-37
io sono dell'andar certo; e del tornare, per mille casi che posson sopravvenire
volta l'arco di cupido, conduttrice del strai del dio d'amore, nodo che
arco di cupido, conduttrice del strai del dio d'amore, nodo che lega,
continuo, pochi avea che gli stesser del pari, niuno che l'avanzasse. parini
. o pron. possessivo. novella del grasso legnaiuolo, 34: lascia andare queste
fa'a mio modo, che ti consiglio del tuo bene. machiavelli, 494:
nel sangue d'alcuno, e massime del tuo, che non mi offendesti mai
basti a render ragione dell'insolito e del misterioso che abbiam veduto in lei, e
ci vorrebbero scannare, lontani si ricordano del campo solo per tirar le rendite.
giunto, / mutò poi vista altapparir del sole. d. battoli, 18-210
fondò roma. patini, xviii-73: io del rapido tempo in vece a scorno /
dalle immaginazioni, oggi ha tirata l'arte del tradizionale, e l'ha avvicinata alla
, / che si colma la botte del buon vino. d'annunzio, iv-1-191:
che oggi avemo; che non avviene del volgare, lo quale a piacimento artificiato
villani, 5-8: cadde per soperchia piena del fiume d'arno il ponte vecchio,
dipoi giovanni suo secondo figliuolo alla dignità del cardinalato trasse. il che tanto fu
efori] diventerebbero i custodi della sovranità del popolo, senza poterne mai impedire o
che dalle loro azioni: che è del resto il più inesorabile modo di giudicarli
, acconce le sue armi sulla schiena del suo destriere, alla nave si condusse
il pallavicino... studiando le ragioni del piacere nel « numero » della prosa
ella di più antica lingua che le novelle del predetto sacchetti. -locuz.
: per la qual cosa. novella del grasso legnaiuolo, xv-770: il che tenendosi
: alla condizione che. legge generale del sale, n: potranno...
essendo il detto messer ridolfo al servigio del re luigi di cicilia, andando con
alli dicinove anni, quando pur il capo del drago finisce il suo corso; del
del drago finisce il suo corso; del che han fatto nova astronomia.
i venti di fuori, che escono del mare, detti da costoro ventavoli, nel
, è dama beatrice moglie che fu del caro tuo cavaliere berlinghieri. ser giovanni
volse. m. villani, 1-38: del subito avvenimento sbigottì forte la gente del
del subito avvenimento sbigottì forte la gente del re, e specialmente essendo assottigliato l'
di che volete che vi scriviamo? del nostro viaggio? de'nostri accidenti?
iii-521: furono eletti sopra l'essequie [del buo- narroto] ed onoranza da farsi
così: che fa quel genio divino del signor viviani? alfieri, vii-45:
coltivamento delle terre, e il nutricamento del bestiame: onde avvenne che quello paese
per imo, e leggeva loro il capitolo del varchi sopra i peducci. parini,
pensato agli obblighi e ai nobili fini del ministero al quale si dedicava: procacciarsi
, e la terra con la punta del suo cappello, quelle poche volte che
che non si muovono, per lo spazio del miglio di terra ferma, dietro alle
particolare. -che so io: formula del linguaggio familiare, usata per troncare l'
della ricerca di un nome dimenticato o del termine più appropriato per l'ulteriore determinazione
... tendono ottimamente allo scopo del religioso introdotto, che è d'ingenerare
e che so io, nello animo del peccatore. alfieri, i-294: si ottenne
, 535: si leggeva sul fianco [del furgone], a lettere cubitali,
che a queste cose ci voleva l'ordine del senato e del padre, fu dalle
ci voleva l'ordine del senato e del padre, fu dalle grida interrotto. a
e poi la corteccia incontra la intemperanza del cielo, quasi del male schermo,
incontra la intemperanza del cielo, quasi del male schermo, a difender s'oppone?
partitivo. moneti, 47: del tale e della tale un non so che
la prima volta, e il rumore prodigioso del respiro- in amore, dicono alcuni
che cosa era di bello il tremolìo luminoso del mare! -ant. quanto (
affermato prima da altri. novella del grasso legnaiuolo, 35: orsù, matteo
udìa continuo il vento / tra le fiondi del bosco e tra i virgulti, /
. marino, i-134: desidero qualche cosetta del signor ercole abati, di cui mi
nato di quella venere che fu figliuola del cielo, e l'altro di un'altra
coepìscopo, sm. eccles. coadiutore del vescovo. salvini, 40-267
tutte voci venuteci dal latino per mezzo del francese; ma se ristrette, le prime
quasi una repubblica rappresentativa colla sovranità assoluta del popolo: la chiesa risedente nella universalità
il tuo interiore, e quello coercitivo del treno. piovene, 5-520: noi
. sono tutti gioielli della odierna lingua del foro. d'annunzio, v-3-154:
liquidare i loro crediti con gl'interessi del cinque. -figur. cavalca
, ii-169: noi diventiamo coeredi seco del regnò del cielo. agostini, io:
: noi diventiamo coeredi seco del regnò del cielo. agostini, io: potessimo
, tuoi coeredi, l'eterna eredità del padre. brusoni, xxiv-842: qual maraviglia
coeredità, sf. eredità comune; diritto del coerede. = voce dotta,
. montecuccoli, 2-181: le conquiste del turco sono coerenti, non fatte a
: dottrina coerentissima alle leggi della circolazione del sangue. cesarotti, i-58: l'
i-196: nessun carattere ci pare più coerente del suo [di garibaldi]. nessuno
è l'acqua, sia che si voglia del continuato, coerente e solido, che
parti non possa esser superata dal peso del corpo in cui si fa forza.
: l'abuso adunque si dee troncare del citare, che comunemente è grande,
mio libro è e sarà sempre il codice del vero ed unico infallibile e universal modo
della coerenza nelle proprie idee e del sacrificare a quelle vantaggi ed onori
(nel 1524). dal senso del n. 3 si sviluppò anche il verbo
di martino '. 'la villa del priore coerenzia con quella di doro '
acqua che si trova fra gli interstizi del terreno (e cessa non appena questo
più volte rimasto l'unica forza viva del paese. = voce dotta,
economico, cercando di dimostrare l'eccellenza del rispettivo sistema politico mediante le realizzazioni sociali
contradittorie continueranno a coesistere nella storia del pensiero. calvino, 1-176:
prole unigenita, simplicità e sostanza del padre, uguale, coeterno e coes
nell'anima: la costringe a muoversi del suo moto trasfuso prima nelle membra,
. pallavicino, 1-352: il secondo beneficio del sapere, è la riverenza de'coetanei
s. v.]: la coetemità del verbo non bene si direbbe coesistenza,
che lo spirito santo sia insieme spirito del padre e del figliuolo, ed esso
santo sia insieme spirito del padre e del figliuolo, ed esso consustanziale e eoe
, prole unigenita, simplicità e sostanza del padre, uguale, coetemo e coessenziale
, seguendo te solo [o amore del vero], non potrò dir cosa
molto valore / e render gli potea del pan cof accia. sacchetti, 187-18:
betocchi, 5-105: dal letto del fiume, risalendo in lunga fila
fabbrica o vende cofani. statuti del tribunale della mercanzia [crusca]: susse-
donna tiene sempre in serbo nel cofanetto del proprio ingegno. 2. piccolo
con diligenza e studio tutti gli instromenti del mestiero, come pentole, catini,.
sia dei privati sia dello stato, del pubblico erario. -anche: il denaro
recipiente trainato, che contiene il munizionamento del pezzo da sbarco. 9. lamiera
fissate dietro alla macchina e ai lati del cofano. moravia, iv-219: con
alberi e recante la stazione di direzione del tiro delle artiglierie. carena,
crocette degli alberi principali; dicesi anche del paniere fatto per trasportare la zavorra,
stava appollaiata, alta, su le coffe del pesce, in vetta al suo baroccino
, 1-3-172: se già quella similitudine del corpo si vede nell'animo del cogitante.
similitudine del corpo si vede nell'animo del cogitante. cogitanza, sf.
vostro, pensando e cogitando il prezzo del figliuolo di dio; e nel sangue
lavate la faccia vostra dell'anima. scala del paradiso, 408: opera perpetuale
rettamente l'amore, loda la forma del corpo: ma per mezzo di quella cogita
sf., cogitativa): la facoltà del pensare. trattati antichi, 113
cogitativa, la quale è nel mezzo del celabro. boccaccio, 3-1-317: e
. ant. e letter. l'atto del pensare; pensiero; meditazione,
all'uscio della cella porrà la guardia del cane della coscienzia, il quale abbaia subito
e diverse cogitazioni nel cuore. scala del paradiso, 232: lo principio della virtù
200: la bonarietà distante dell'accoglienza del principe, insieme all'evidente fasto degli ambienti
torto ferro / di córre i frutti del sepolto seme, / e sotto l'
seme, / e sotto l'ombra del fronzuto cerro / sta 'l gregge insieme.
i'mi rimango in signoria in lui [del folle mio desio], / che
i fior novelli, / la primavera del sesso migliore, / quando son tutti
si corcò di modo che colse il frutto del suo fervente amore. guarini, 199
il frutto della vostra rassegnazione alla volontà del direttorio. leopardi, 26-88: per
ah, poter di córre / dal del più lontano / un pugno d'astri /
manifestamente si coglie, che la cannella del zeilan non può essere la medesima cosa che
colto, ma questa volta non scamperai del certo, se non sei il gran diavolo
varrà lo scettro, / né l'infula del dio. cuoco, 1-148: le
da bene che scellerati. questi, consci del loro delitto, pensavano sempre per tempo
1-77: continua battaglia la vita del forte, / per erti sentieri continuo viaggio
lo avea colto il minaccioso appa- rimento del castellano. fogazzaro, 5-47: quando la
folata / radente contro il picco irto del mesco / infrangesse il mio specchio.
cascallo. ariosto, 46-116: la lancia del pagan che venne a corre / lo
bartoli, 33-8: se il raggio del vento... coglie, e percuote
carabina che teneva alla mano nella vita del soldato, che subito si mise in
ma colse... nella spalla del destriere. boiardo, 2-4-60: de
e una di quelle colse nel capo del povero giovinetto mio fratello: subito cadde
giorno, ii-864: se nova forma / del parlare apprendesti, allor ti piaccia /
coro dietro di lui, colsi il destro del suo raccoglimento per dispiccar dalla canna con
il collo per cambiar positura nella noia del vespro, coglievano l'occasione per guardare
. -cogliere la prima rosa del giardino: sverginare. bandello, 1-54
le mogli si congiungono coglier la prima rosa del giardino, e di già infinite se
un denaro, che è la quarta parte del quattrino fiorentino, con altro nome detto
: ma perché abbiate ancora maggior certezza del modo con che diminuisce a varie distanze
., 9-9: se i coglioni del cavallo son molto grandi, è più
tornava da santo bernaba, presso alla casa del piovano arlotto, uno piattello pieno d'
menzini, 6-33: questi coglioni riformatori del mondo mi fan pur tanto ridere. vallisneri
voi qual pare a me l'opera del sismondi, cioè cogliona di molto ed
coglioncèllo, coglioncino, coglioncellino. la bottiglia del cognacche? ». « compratene una per
, i-82: non vedo ancora riscontro del mio libro. chi sa se voi avete
rompimento di rami, e sanza rischio del coglitore. scala del paradiso, 204
, e sanza rischio del coglitore. scala del paradiso, 204: il buono coglitore
camarlengo faccia ren- dare ragione a'collitori del dazio, e a'camarlenghi, e
. papini, 28-27: il fango del novembre, la neve del dicembre, la
il fango del novembre, la neve del dicembre, la fine delle stagioni,
, 5-534: i suoi frutti [del bergamotto] non raggiungono l'ottimo tutti
roma con gran provvigioni gli avevano dato del cognac e del caffè. panzini,
gran provvigioni gli avevano dato del cognac e del caffè. panzini, iv-145: 'cognac'
). fratello (o sorella) del coniuge, coniuge del fratello (o della
o sorella) del coniuge, coniuge del fratello (o della sorella):
il marito della sorella e la moglie del fratello del coniuge. matasala,
della sorella e la moglie del fratello del coniuge. matasala, v-71-102:
/ che, per lo sangue lor, del male acquisto i sanno a lor donne
/ questo è dodone, il fìgliuol del danese ». boiardo, i-2-9:
e nello stesso modo respettivamente il fratello del marito si dice « cognato »,
. bartoli, 38-95: v'aggiugne del suo il non richiederne altra dote che
non richiederne altra dote che una premessa del medesimo re suo cognato d'entrar nella
in una camera aperta, è egli del carattere d'una dama il dar subito
ha coraggio di mettere il capo fuori del guscio. nievo, 219: le
4. agg. consanguineo, del medesimo sangue, della medesima stirpe.
nobile corpo sottile e diafano, li semi del cognato cielo ritenea. simintendi, 2-1-7
dall'alta aria, ritenea i prencipi del cognato cielo. alamanni, 5-5-1222:
loro [de'reti] per la cortezza del sito cercasse asilo, impariam da plinio
cioè colui unde è detto lo cognome del tuo parentado. agostini, 89
nobiltà, sappiate che ci ha famiglie del nome e del ceppo medesimo con la
sappiate che ci ha famiglie del nome e del ceppo medesimo con la nostra, e
che si stabilisce per effetto dei sacramenti del battesimo e della cresima tra il soggetto
della cresima tra il soggetto e il ministro del sacramento, tra il soggetto e il
padrino e tra i parenti più stretti del soggetto e il ministro e il padrino
'l senso cognitivo, per la virtù del suo obietto, s'informò più del vero
virtù del suo obietto, s'informò più del vero. gelli, 6-61: io
inveterate, cognite universalmente, alle leggi del governo, ai riti solenni d'una religione
di tutte le divise cognite e incognite del momento. -avere cognita una cosa
. dir. ant. chi è investito del compito di prendere cognizione di una causa
i fin loro, come è la cognizione del cibo, che quando se ne bisogna
, la comprensione, cioè la cognizione del vero. pallavicino, 1-182: da quanto
negli uomini l'esperienza e la cognizione del mondo e del tristo vero. de
l'esperienza e la cognizione del mondo e del tristo vero. de sanctis, lett
, sono », divenuto la base del sistema cartesiano. questa è la sola cognizione
ordinata, che non ci faccia bisogno del medico, e quello non dobbiamo aver caro
aver caro. 2. facoltà del conoscere, dell'apprendere, del- l'
allo scuro in un canestro che danno del capo qua e là alla rinfusa senza
la cognizione de'quali dettono agli ufìciali del monte. machiavelli, 6-2-359: la cognizione
: la cognizione della causa della dissoluzione del matrimonio fu commessa dal papa al cardinale
: parrebbero opportune alcune opinioni sul saggio del sig. monti. se non che,
di causa; perché quel brav'uomo del signor castellano si degna di trattenersi meco
o capecchio in quel cambio [del lino], non ci avendo massime
mi consiglia, perché ho qualche cognizione del fratello del signor federico cataneo, il quale
, perché ho qualche cognizione del fratello del signor federico cataneo, il quale si
; se non se di alcune opere del metastasio. [sostituito da] manzoni,
illustrissima darò conto e ragguaglio particulare sì del viaggio, come di quella terra e
in un tratto, di tutta la fabbrica del corpo umano. monti, i-403:
comune avendo bisogno, raddoppiò la gabella del vino alle porte, e dove pagava soldi
acqua rosa, ed è della buona del mondo. pulci, ii-134: un cogno
olio che doveva corrispondere per l'uso del frantoio altrui. note al malmantile,
nei tempi barbarici gl'italiani si contentavano del solo nome, né usavano quei che ora
, ii-203: un crocchio ben numeroso ragiona del nome e del cognome del morto;
crocchio ben numeroso ragiona del nome e del cognome del morto; del come andava vestito
numeroso ragiona del nome e del cognome del morto; del come andava vestito,
nome e del cognome del morto; del come andava vestito, del dove stava
morto; del come andava vestito, del dove stava di casa, delle sue abitudini
aggiunto al gentilizio. p. del rosso, 1-2-4: tra gli altri cognomi
per essermi suto apiccato a le spalle del nome il cognome di divino, crederei senza
: quinto metello, perché nella morte del padre apprestò in sì pochi giorni il combattimento
, ii-11-72: questa sì fatta impresa del portar l'articolo al nome proprio, a
con un cognome. p. del rosso, 1-2-4: due di loro che
alla lettura, smaniava sulla rettitudine civile del poeta omonimo. 2. soprannominato,
e bianca, usata per la composizione del vetro. garzoni, 1-540: gli
fiume che si adopera per la composizione del vetro. i naturalisti danno questo nome
zool. puma. = adattamento del fr. couguar, alteraz. di una
, dei comi, dei coiattoli, del paglione [ecc.].
., i-23: ma il fluido, del quale il vetro si sopraccarica, rimansi
si concede questo nome ai cattivi conduttori del calore. fanzini, iv-145: 'coibente'
l'essere cattivo conduttore dell'elettricità e del calore. tommaseo [s. v
, che tiene salda fra le ganasce del cane la pietra focaia. 2
mettersi tra i ferri; così la purità del vero dà sicurtà di parlare. b
due o più cose. scala del paradiso: 394: di questa coincidenzia delle
di dio, il quale sarebbe concorso del massimo e del minimo, del tutto
il quale sarebbe concorso del massimo e del minimo, del tutto e del nulla
concorso del massimo e del minimo, del tutto e del nulla, del creare
e del minimo, del tutto e del nulla, del creare e del creato,
, del tutto e del nulla, del creare e del creato, in un senso
e del nulla, del creare e del creato, in un senso che l'
partenza si trovò dunque coincidere con la morte del fratello. pascoli, i-619: ma
1-280: ero abituato a questi ritardi del mio amico, che sempre egli misteriosamente
avendo i lati eguali rispettivamente ai lati del triangolo c d e, avrà anche gli
. = voce dotta, adattamento del fr. coindication (nel sec.
l'anima, ma quello ch'uscìa del cuore. = voce dotta, lat
311: prese... la corona del re agilulfo che gli veniva oblata,
alla ben nota millanteria. = adattamento del fr. cointéresser (sec. xix)
fatto, di andare a mendicare la tessera del fascio. 2. figur.
detto anche lupo delle praterie, più piccolo del lupo, al quale assomiglia molto per
avvedutamente, accioché, per l'atto del coito, ciascuno animale generi simile a
impedisse tale generazione, pose la voluttà del coito. marsilio ficino, 2-22: per
: per la qual cosa lo appetito del coito e lo amore, non solamente non
: la natura ha infuso il desiderio del coito ne i sessi differenti, perché
atto della generazione -però hanno determinata legge del tempo e loco. campanella, 1085
è il fare della lima e del sole, che coito s'addomanda, chiaramente
ma quella che scorre per lo rimanente del trogolo. paoletti, 1-2-70: in qualche
l'operazione forse più interessante nella manifattura del vino; e perché tale non può ottenersi
un'altra... alla bocca del tino per via di una macchina di grosse
e i pulcinelli. = abbreviazione del nome proprio nicola. còla2 (
noce di cola, seme, privato del tegumento, della cola vera schumann e
; vedi che torna / dal servigio del dì l'ancella sesta. detto del
servigio del dì l'ancella sesta. detto del gatto lupesco, v-503-103: colà è
accademia colà ne'profondissimi fondi dell'oceano del sur. redi, 16-i-7: beverei prima
la carità di dirgli che andasse dal capitano del porto, giacché le notizie doveva saperle
nostra massilia ne avrà grazia nel cielo del nostro cantare. tasso, 6-iii-101:
la romantica (non ostante l'etimologia del nome che pareva dire l'opposto)
colà dove fa lido a la marina / del lembo ultimo suo la palestina. d
vogliamo correggere, e vomitare il fradiciume del peccato per la santa confessione. tasso,
vedendosi il vico obbligato da tanta onoranza del padre, uscì colà che aveva parenti poveri
ov'ella va, / e dir ben del maggiore, / e di chi la
di colui, che viene isgom- brato del suo danaio, è lo al sangue del
del suo danaio, è lo al sangue del così, e al corpo di colà
genovesi, 477: tutti gli uomini fanno del male, chi più chi meno siamo
finestra a percuotere colaggiù appunto nel mezzo del fondo di quella vasca, vota ch'
squallide bolge, al guardo orrende / anco del ciel: cotanto era il fragore /
, in lontananza, / abbandonarsi alla balia del vento, / come sviato pellegrin che
figliuoli d'israel che mandino fuor del campo ogni lebbroso, ed ogni uomo che
rimetter con essa in accordo certi nobili del corai in fra loro discordi, ne fu
, 1892: 'colamento', l'atto del colare; 'colatura', l'azione del
del colare; 'colatura', l'azione del far colare, e la materia colata.
, e servono ad esercitar la manovra del vascello. = dal fr. coulant
ma quella che scorre per lo rimanente del trogolo, ove essa calcina si cola.
la parola, / guarda il calor del sol che si fa vino, / giunto
d'una mistura sì grossa per lo incollato del muro, che continuando a dipignere in
quanto si è a quel mercurio, del quale il cannello è ripieno, nulla
cavo / còrtice sgorga la copia / del miele e liquida cola / giù pel
di pioppi, colava lento all'ansia del mare. boine, i-55: son
e toccava co 'l dito la sottosporgenza del labbro inferiore onde gli cola la barba
potuta sembrare superiore nell'interpretazione della lettera del volpini; la risposta colò intera dalla
. garzoni, 1-683: si dilettano del fumo de gli arrosti come d'incenso,
de gli arrosti come d'incenso, del colar del grasso come di storace, del
arrosti come d'incenso, del colar del grasso come di storace, del stridor delle
del colar del grasso come di storace, del stridor delle padelle come di suono d'
padelle come di suono d'organo, e del frigger delle teghie come di canto fermo
aver girato un pezzo [il danaro del giuoco) per le borse di vari
pensioni de * secoli barbarici colavano in borsa del solo vescovo. algarotti, 1-446:
.. e vale acciocché per la veemenza del fuoco i mattoni, con cui è
abba, 1-136: tra le carte del palazzo reale fu trovato l'ordine dato
aretino, 3-35: tale è la importunità del vampo, che ti distrugge talmente,
, termine dell'agricoltura; nel significato del n. 13, deriv. dal fr
come ostacolo per me infrangibile la vergogna del ricadere in quei lacci, che con
/ l'amato colascione, al suon del quale / talvolta il carnevale / cantar solevo
: 'calascione', strumento altra volta del nostro popolo: ora ce ne ha
, la quale, qualora le cattaratte del cielo sono aperte, veggiamo discender precipitosamente.
il giovane, 9-661: all'orecchio / del signor colassuso alto elevato, / o
stanchi, e di sembiante / travisate del tutto. marino, vii-392: alcuni volsero
alte che giungessero a picchiar alle porte del cielo, so che niun m'aprirebbe,
io mi divertivo a passeggiare sulla testa del villaggio sottostante. panzini, i-229: un
, che raccolgono in sé gran parte del potere. nievo, 162: io
e ne'rami di gitto, nei numeri del verso, mi discende dal cervello.
'colata', così chiamano il primo periodo del raffinamento della ferraccia nei forni fusorii.
colata sia pronta, sinché l'urto del ferro apra il varco al sangue rovente della
far dell'alba; immota al solleone / del meriggio sostar, che li trasforma /
di melma, finiva verso il centro del villaggetto. -colata di pietra:
, addolcimento che si fa nel basso del vascello fra i ginocchi e la colomba,
, debole, sciapa, in paragone del mio sangue. 2. agric
zolfo, sale). legge generale del sale, 59: furti, che giornalmente
parte di materia fusa che scorre fuori del proprio luogo, o si mescola con altre
dicevano, era trasudato tutto il colaticcio del camposanto. = deriv. da
, 66: circa il mezzo del mese si battono le castagne e'marroni,
abbi nella più alta parte il colatìo del letame e del grassume. = deriv
alta parte il colatìo del letame e del grassume. = deriv. da colare
, triquadrupli- cato grossissimo. g. del papa, 1-1-170: latte artifiziale,
, e abbatté la cupola e parte del campanile, e tutte le grandi e
. trattati antichi, 46: cenere del colatoio mitiga la pena. burchiello,
. canale di spurgo della saliva o del catarro. - anche: osso del capo
o del catarro. - anche: osso del capo. crescenti volgar., 4-46
. apre l'oppilazioni, cioè i turamenti del colatoio onde esce la rema. garzoni
: colatoio, per uno degli ossi del capo ond'esce la rema, che
mera macchinetta preparatrice, colatrice e dispensatrice del sugo nutrimentoso. 2. sm
i residui dei metalli delle argille e del vetro sottoposti a fusione in fornaci o
suoi rossi di carne spellata e grumi del colore delle colature dei torcetti.
e per la finestra apparivano i fuochi del cratère, le larghe fenditure infiammate,
colaùro, sm. tratto del canale che mette in comunicazione ima
1-625: ma il più giusto orologio del mondo è quello de'villani che mai
per andare a sollazzo a santa lisabetta del lido. uno di loro fu eletto
: 'colezione', il parcamente cibarsi fuori del desinare e della cena, come è
è l'asciolvere della mattina, la merenda del giorno, e 'l pusigno dopo cena
mi diceano: « oh se potessimo darti del nostro caffè e latte! ».
droga insoave, disse ch'era colazione del diavolo. 5. merenda sull'erba
pineta. alvaro, 7-213: le sporgenze del terreno si coprono di carte unte,
giù i confetti, prese le tazze del vino e fece il simile.
: e cominciai a capire i grandi pericoli del navigare: e inorridii pensando che sarebbe
codini,... della fusciacca, del colbacco, con un fioccolone d'oro
che in francia caratterizzò l'ultimo periodo del mercantilismo. cattaneo, ii-x-251:
j. b. colbert, statista francese del sec. xvii che attuò una tale
. 2. sm. seguace del colbertismo. colcare, rifl. {
la mattina in sul letto. n. del rosso, ix-332: cusì, per
modo de macina; e nulla parte del cielo lì se leverà e colcarà. sydrac
, v-590-194: lo fueco si è del sole et allo sole retoma; quando
/... / io mi levai del luogo ov'era quatto. aretino,
sterpi, le maligne piagge nello sprazzo del sole colcato. colchiceìna, sf.
alcaloide presente nel bulbo-tubero e nei semi del colchico, fortemente velenoso, usato
l'autunno d'un fiore simile a quello del zafiarano, ma non mette fuor le
ne'giardini, ove coltivasi per la bellezza del suo fiore. si crede anche che
sugli argini / tra i calici violacei del colchico. 2. letter.
. colore rosa violaceo simile a quello del colchico. valeri, 1-41: lento
cima, m'affacciai allo spettacolo violento del mare e delle coste frastagliate, dei
2. agg. che ha il colore del fiore del colchico. ojetti, i-802
agg. che ha il colore del fiore del colchico. ojetti, i-802: una
di tipo cooperativo. = adattamento del russo kolchoz, abbreviazione di kol [
]: 4 colcotar ', antica denominazione del perossido di ferro, che si ottiene
, che si ottiene mediante la calcinazione del proto-solfato di ferro in un crogiuolo, finché
al perossido di ferro ottenuto dalla decomposizione del vitriolo di ferro operata col fuoco.
qulqutdr 4 vetriolo ', che sembra alterazione del gr. xdx- xocv&oc * vetriolo;
, provocata da vari batteri (bacillo del tifo, streptococchi, stafilococchi, colibacillo
contrazione della colecisti allo scopo di liberarla del suo contenuto biliare (una sostanza organica
coledocite, sf. medie. infiammazione del coledoco provocata da calcoli o da agenti
col cistico, e questo colla vescichetta del fiele. tommaseo [s.
bile, che è formato dall'unione del canale biliario e del dutto cistico.
formato dall'unione del canale biliario e del dutto cistico. è anche detto 4
, allo scopo di curare una calcolosi del coledoco o una diatesi calcolosa.
medie. intervento chirurgico consistente nell'incisione del coledoco e del dotto epatico allo scopo
chirurgico consistente nell'incisione del coledoco e del dotto epatico allo scopo di rimuovere calcoli
. = deriv. dal nome del geologo a. ph. coleman che
ed altre piante monocotiledoni, al momento del germoglio. = voce dotta,
secrezione urinaria e collasso; l'evoluzione del male porta frequentemente alla morte. -dapprima
consistente in vomito insieme e in scioglimento del ventre, con mirabile abbondanza e varietà
con sintomi dolorosissimi e simili a quelli del morbo-colera, io sperai di morire. leopardi
: la peste, chiamata per la gentilezza del secolo cholera, ha fatto poca impressione
sono? scomparse un po'più repentine del solito di qualche milione d'insetti, moltissimi
quali si credevano necessarii al buon andamento del mondo. giusti, 2-49: il
la prima volta nel regno nell'autunno del 1836, ma nella state del 1837 menò
autunno del 1836, ma nella state del 1837 menò grande strage per tutto.
, come sta scritto su la porta del camposanto dove furono sepolti. nievo,
la sua nevrastenia, a proposito del carattere violento, derivasse dalle punture avute
. panzini, ii-316: quel vigliacco del farmacista, che ci ha buttato la
, che ci ha buttato la polverina del colera delle galline. lei, la
abbassa. a chiliini, 237: del colosso del sol tacete, o genti,
a chiliini, 237: del colosso del sol tacete, o genti, / ch'
la proprietà di eccitare la secrezione biliare del fegato (la bile stessa, l'acido
plur. m. -ci). proprio del colera, che si riferisce al colera
borsi, 2-203: ritornato nel fango del primo campo a prendere le mie robe
la mia paglia, ho incontrato la barella del coleroso forse moribondo, quel medesimo
colesterico: acido bibasico derivato dall'ossidazione del colesterolo o anche dell'acido colico.
della scissione e della formazione degli esteri del colesterolo, che si trova nel siero di
nel cervello, nella bile, nelle cellule del sangue; combinata, nelle ghiandole surrenali
a malattie in cui è forte la presenza del colesterolo nel sangue. = voce
dal nome di s. coletta, riformatrice del secondo ordine francescano nel xv secolo.
scazonte), costituita da una varietà del trimetro giambico, nella cui penultima sillaba
. colibacillare, agg. proprio del colibacillo; proprio della colibacillosi.
o bacterium) coli * bacillo del colon '. colibacillòsi, sf.
colibacillo), che comunemente sono saprofiti del tubo digerente e che possono violentarsi in
vengano fuori dei colibrì e degli uccelli del paradiso? calvino, 1-227: colibrì dalle
contrazioni spasmodiche dolorose dell'intestino, specialmente del crasso, e di tutti i canali
dissolve la colica, cioè il mal del fianco e la ventosità della milza.
afflitto il nobile cavaliere da una colica del ventricolo. c. gozzi, 4-133:
la sanguigna, la spasmodica, quella del 4 miserere ', quella dei pittori,
, e quella che 1 francesi dicono del poitù. monti, iii-46: ai tanti
lamento cupo che risonò nel grande silenzio del tramonto come il ruggito del leone nel deserto
grande silenzio del tramonto come il ruggito del leone nel deserto; poi vomitò;
serviziale si empiono di quel fumo [del tabacco], ma però caldo, le
dolori colici. 2. proprio del colon, relativo al colon. -arterie
. fibre colinergiche: fibre proprie del sistema nervoso autonomo, innervanti le
stuccano come calce viva gli strati del pasto, egli non le assaggia,
matorio o disfunzionale della mucosa del grosso intestino (colon);
bat teriche e da alterazioni del contenuto intestinale ed è frequente soprattutto
e a eccedere nell'uso dell'alcool e del fumo (e vi contribuiscono anche
ipersensibilità e di iperattività nervosa riflessa del colon); si manifesta attraverso
per non esser molto tocche dal coltello del conciatore, sono più grasse, e perciò
vetroso. cellini, 649: piglisi del gesso in pane, che adoperano 1
1-218: dedalo trovò la fabrica del legname, e in essa la sega,
di guaina membranosa sopra tutta la superficie del loro corpo, dalla quale n'era
era pur trasudata nelle tre grandi cavità del cranio, del torace, e dell'addome
nelle tre grandi cavità del cranio, del torace, e dell'addome. lo stesso
; ma una colla / meritevole apunto del bordello. oriani, x-4-336: la pasta
e di collaborare con lui allo sviluppo del suo commercio da cui dipendeva la sua
federici, collaboratore dell'alberti nella compilazione del vocabolario albertiano. tommaseo, ii-396:
di cavour nell'unificazione monarchica, meno largo del maestro, ma con quella poesia romantica
un collaboratore che poi, allo sparire del merito e del premio, vuol tutto
poi, allo sparire del merito e del premio, vuol tutto per sé.
di ciascuno che si genera l'amore del vero;... è in questa
assai più chiusi d'oggi a roba del genere di cui ho parlato. e.
armonico impiego e sviluppo della terra, del capitale e del lavoro, che costituiscono
sviluppo della terra, del capitale e del lavoro, che costituiscono i tre fattori
2. dir. obbligo, da parte del prestatore di lavoro subordinato, di prestare
direzione dell'imprenditore. -elemento caratteristico del rapporto d'impiego, consistente nel concorrere
lotta sindacale consistente in un deliberato rallentamento del lavoro, talvolta attuato mediante una pedantesca
, tale da turbare il normale svolgimento del lavoro; può giungere addirittura a costituire
appartenenti a una determinata nazione a vantaggio del nemico invasore (con partico
panzini, iv-146: 'collaborazionismo'. voce del linguaggio politico: la partecipazione dei socialisti
, piangere insieme ', sul modello del gr. ousaxpócù * piango insieme '
collàgeno, sm. costituente organico del tessuto connettivo fibroso bianco rinvenibile nel-
altri organi e tessuti). -patologia del collàgeno: gruppo di malattie, di origine
processo di degenerazione delle fibre collagene e del tessuto amorfo interfibrillare (reumatismo articolare acuto
. collagenòsi, sf. qualsiasi malattia del collagene. collàggio, sm. operazione
, con tanta sagacità si ordinano le piegature del collaio, con tanta moderanza s'
rotolassero sul suo petto raccogliendosi nell'incavo del grembo. -per simil. e
strada... è la più orrenda del mondo... una rimessa d'
descritto nella melamorfose seder in mezzo del concilio de gli dei per fulminar quella severissima
monti, i-249: saprete che sono bussolante del papa, e che ho messo collaro
castellano, -ella ha il viso più sparuto del suo collare, reverendo. oriani,
importanza che si rivela con la dignità del portamento fatta di riserbo e lentezza,
anfibio e ermafrodito, tra la razza del collare e quella delle manette. -buttare
copre il busto, / e scopre ignuda del bel collo terso / la neve,
stucco. carletti, 224: al resto del collo fa [la casac- china]
: credo che... il peso del cancelliere di fratta non oltrepassasse le venti
s'attacca el canape a uno oncino del timone e passa per il collar del primo
oncino del timone e passa per il collar del primo cavallo, a uno a uno
legame che il cacciatore tiene a'collari del cane per lassarlo alle fiere. marino,
, per sua difesa contro i morsi del lupo, e anche di altri cani.
intorno, e che si mette al collo del cavallo. si fa uso del collare
collo del cavallo. si fa uso del collare quando il fornimento non ha il petto
sarpi, i-324: arrivata la gente del papa nel campo che si ritrovava in
15 agosto, cesare diede il collar del tosone ad ottavio suo genero, che gli
2-76: egli era la prima persona del regno dopo il re, collare dell'
prefetto..., il grido del popolo era crudele dando a costei diverse sentenze
di peli di diverso colore da quello del corpo, che circonda il collo di
bordature circolari di vari strumenti [collare del lume a petrolio: in cui viene
in cima ai pali della luce o del telegrafo a sostegno di altri elementi della
collare di testa di moro, collare del bompresso, ecc.). tramater
estremità; ed essendo posto sul davanti del cappelletto, abbraccia l'albero superiore, lo
alcune manifestazioni morbose (eruzioni, alterazioni del pigmento, ecc.) interessanti il
, li quali avevan sentito che il giudice del podestà fieramente contro a lui procedeva,
: volendo il re aver maggior certezza del già commesso fallo, severamente contro lui processe
f. doni, 3-15: i ministri del principe de la città, leggendo questa
. veggano alcun naturale scavato entro al vivo del sasso, capevole dei lor corpi.
, 43: quando capitavano al castello signori del vicinato coi loro ragazzini ben vestiti e
cacciando la buona testina di gallinella fuori del collaretto. alvaro, 9-504: la più
alla lista di cartone o di celluloide del collare dei preti.
ver pezza, cucila al principio del collarino. chiabrera, 482: chi
gadda, 380: per tutta la cerimonia del battesimo si vide emergere dal collarino e
emergere dal collarino e dai pizzi -dai pizzi del gran camice, bianchissimo, dall'oro
archit. listello piano, posto all'estremo del fusto di colonne o pilastri, che
, 1-15: la seconda parte principale [del capitello] si divide in tre parti
e fusarola fatto un fregio alto il terzo del diametro di detta colonna. baldinucci,
sm. ornit. dial. altro nome del colombaccio. = deriv
. provocare, mediante il metodo del pneumotorace o con altro inter
chirurgico, il collasso o l'afflosciameli to del polmone; determinare un collasso nell'
tomatico, come diminuzione della temperatura del polso, della respirazione, ecc
stagione dell'anno, a ogni ora del giorno. tuttavia anch'essa, un
, attraverso il collasso o afflosciamento del polmone per mezzo del pneumotorace o di
o afflosciamento del polmone per mezzo del pneumotorace o di altri interventi chirurgici.
deriv. da collo-, per il significato del n. 2 cfr. fr.
ottimo, i-26: descrive il letto del fiume e li collaterali confini. galileo
e quindi riferirne un terzo per sostegno del secondo, e un quarto per dar vigore
i-61: a ciaschedun angolo dei quattro del mondo è stato dagli antichi attribuito un vento
per la musica e per la capacità del luogo. garzoni, 1-877: hanno poi
importanza de la previdenza di giove, e del studio di noi altri suoi collaterali.
. < l'arciprete bugno fa un casa del diavolo per quell'anima innocente che corre
, dio guardi... un'idea del marchese limòli, per far passare il
marchese limòli, per far passare il nome del trao ai collaterali, ora che sta
, seguiva il podestà, il capitano del popolo o altri magistrati dei comuni medievali
coadiuvandoli nel loro ufficio. - collaterali del campidoglio (anche, per antonomasia,
giudici che in campidoglio sedevano a fianco del senatore di roma, con il compito
sacchetti, 163-44: andò a palagio del podestà quel dì medesimo, per dare
vestito d'un rosato di grana. statuto del podestà della città di firenze, 1-6
giudici due ne sieno collaterali et assessori del detto messer podestade. burchiello, 88:
(anche collaterale, sm.) membro del consiglio collaterale. -anche: per simil
v.]: 4 arterie collaterali * del braccio, sono in numero di due
24-383: collattaneo baccante [palemone] del festante coro di bacco.
ii,... collaudando l'applicazione del coltellini al mantenimento della sua accademia,
persona che abbia già offerto molte prove del proprio valore). d'azeglio,
in un prato a goder le grazie del sor fumasóni. e. cecchi, 6-32
al piano terreno, dall'altro capo del binario. collaudatóre, agg. e
collazione come la collaudazione del grande apparecchio marino in cui tutti noi
che mena dritto al fiume, / collaudo del buon vino. pavese, 1-14:
accertare o ricostruire criticamente la lezione del testo originale (e stabilire, eventualmente,
riportando copia collazionata della sentenza pronunziata contro del trasgressore. manni, 2- 629
. manni, 2- 629: del quale [testo] si son fatti pregio
incertezze, non ancora composte nella mente del petrarca, quando lo sopraggiunse la morte
appresso... occorresse per collazione del bene col male. caro, 12-iii-99
di collazionarla con l'originale in presenza del depositario. se questi si rifiuta,
si rifiuta, può ricorrere al pretore del mandamento nel quale il depositario esercita le
può eseguirla egli stesso recandosi nell'ufficio del depositario. 3. ant.
tutti o parte de'baroni più potenti del territorio romano. sarpi, i-344:
i-344: tutte le prelature sono di collazione del papa, e gli altri benefici per
: le misteriose cerimonie che nella collazione del grado e nella professione dell'ordine nell'età
parini è provveduto già da molti anni del beneficio chericato dei santi colombano e paolo
volgarizzamento delle collazioni dei ss. padri del venerabile giovanni cassiano. bisticci, 3-30
, attuato col computare nella quota ereditaria del donatario il valore dei beni ricevuti (
tutte le constituzioni di federigo maggiore, e del minore, e alcune leggi di
i rulli, i rombi, le botte del pentolame. còlle, v.
vèr quella sacra edicola; / che del bel colle e del sorgente pastino /
edicola; / che del bel colle e del sorgente pastino / lui solo è il
, sorge sopra la primissima falda del colle una casa di pittoresco e
sbucarono tutt'a un tratto sul pendio del colle dal buco che ci avevano
reggia; / qui pur sui colli del tuo cor verdeggia / la fronda degli
. ricopertosi a fraude colla temuta pelle del più formidabile fra gli animali, corre e
e di là mi aspettava un qualche cenno del tuo nuovo soggiorno. pascoli, 773
/ e i collicelli intorno rivestia / del suo candor la rugiadosa luna. carducci
166: ercole valicò dunque il colle del piccolo san bernardo? se mai,
tutta nelle mani di marcantonio, collega del dittatore in quell'anno nel consolato.
de'suoi colleghi e distruggere le operazioni del suo antecessore. manzoni, 289: o
o mio re desiderio, e tu del regno / nobil collega, adelchi; il
un tal poco che colui si abbellisse del mio, andai a poco a poco
. galileo, 4-3-17: la ragione del vacuo... non basta per
, 5-3-23: primo e perpetuo intendimento del gioielliere... egli è far collegamento
esatti contro le sbavature e le rigonfiature del getto. piovene, 5-185: nessun armatore
. d'annunzio, v-1-139: partecipano del corpo direttivo il soprintendente;..
l'ispettore delle artiglierie; l'ordinatore del carreggio. silone, 5-189: da oggi
determinazione delle coordinate geografiche e della direzione del meridiano in un punto della superficie terrestre
legare insieme '; per il significato del n. 3 v. collega; per
l'unione e la grazia divina unificatrice del mondo, la quale è il suo
chiudendo affatto le vie a'cocenti raggi del sole, non alla luce. viviani,
ragia. -figur. scala del paradiso, 262: come sarò io libero
seco armato / enrico, il primo fior del regio seme, / quei che pur
popolaresca, che fu il nòcciolo vero del comune, di mezzo alle schiatte nobili
. tasso, n-iii-793: nel fine del ragionamento tutti sono stati concordi, stoici
musica e la mimica, l'arte del ballo e la pittura, tutto si collega
per il suo animo inasprito, e che del resto si collegava bene ai confusi ricordi
due corpi umani legati ne la parte del petto e due teste colligate nel collo,
d'annunzio, v-1-952: un fratello del sia, più finito e più spedito,
al certo, ma strettamente legate nel cuore del giovine: una treccia nera e una
(296): strettamente collegate nel cuore del giovane]. leopardi, 902:
che l'ebbe a recidere i nervi del feudalismo e del clero, pose d'
ebbe a recidere i nervi del feudalismo e del clero, pose d'un sol cenno
: raffrenava facilmente questa confederazione la cupidità del senato viniziano, ma non congiugneva già
, 1-4-23: essere questo artificio del re medesimo, per metterlo in diffidenza
figliuoli di core » significano li figliuoli del crocifisso, come fu detto nel xxxx
mortali quanto per la collegazione dell'anima e del corpo. leone ebreo, 195:
dall'altr'acqua, se la potenza del suo peso non è più che la
anima le prime nozioni, o contezze del vero, le quali non s'imparano
annunzio, v-2-235: ora la storietta del docciare è un'altra; e ha fondamento
i-1368: frugolarvi dentro le porcherie poi del marini e compagni e trovarci ricchezza di
in distribuzioni quociascuno dei magistrati facenti parte del colle-tidiane. l. a dimari, 1
. chiesa allor collegiata nel territorio del nostro chianti. muratori, 7-v-10:
si deve fare collegialmente, come un atto del primo collegio di bologna risposero no alla candida
l'infermo e udita da lui l'istoria del suo male. c. dati,
canonici, compreso il nonagenario, e del primicerio mitrato; alle funzioni assisteva qualche
eccettuata l'infra ot tava del corpus domini, in cui nelle cattedrali e
quali debbano godere e partecipare tutti quelli del capitolo o del collegio. collegiate »
e partecipare tutti quelli del capitolo o del collegio. collegiate », agg.
, / la qual mi preme più del collegiato. = deriv. da
politico della repubblica, e l'organo del senato, ed era composto dal doge
. -collegio giudicante: organo collegiale del potere giudi ziario (la
dalla signoria, dai gonfalonieri delle compagnie del popolo e dai buonoraini).
erano i primi nella repubblica, le compagnie del popolo, e dettono loro le
da lor soli [i gonfalonieri delle compagnie del popolo] non si ragunavano,
coadiutore, organo supplente e organo elettore del pontefice. malispini, 1-399:
concordia di tutto il collegio, e del papa, concedettono al nostro comune privilegio,
collegio, ch'io stimi più degno del pontificato, di vostra signoria illustrissima,
collegio, che le vene ingrossa / del sangue tolto al popolo cristiano. carducci,
, già ordinata da eugenio iii, del sacro collegio in senato politico, partecipe
. -collegio uninominale: ove l'elezione del candidato avviene secondo il sistema dello scrutinio
con un nostro ospite: il deputato del nostro collegio. bocchelli, ii-239: il
padre, cappellaio come lui, filosofo del pari e progressista, aveva negozio in
. tedaldi, vi-n-284 (28-3): del tutto a la ricisa io sbandeggio /
sì digna preda, pur veduto colei del tutto disposta a prima morire che per
sarei tenuta / e tra le prime forse del collegio. boccalini, iii-18: questa
lo stesso mestiere. breve dell'ordine del mare di pisa, 510: chiamerò
: chiamerò quattro buoni omini dell'ordine del mare,... delli quali
persone impiegate agli uffici della religione, del governo, o alle arti liberali,
ne assomma in una notte la piccola sfera del mio occhio infermo. 4
far certo collegio di dottori in casa del più attempato di loro per la lite
sei mesi fosse condotto nella pubblica piazza del mercato, ove da'marescalchi politici con
in lo quale se comunega, i compagnuni del colegio sia visitai e castigai, se
santo domenico fu molto edificato della fede del santissimo francesco e della obbe- dienzia e
, / nel quale è cristo abate del collegio. 8. figur.
e di scolari, rivolte allo studio del diritto, della teologia, delle arti;
356: avendo inteso che siate procuratore del collegio e studio di pisa, piglierò sicurtà
, se minore fosse stato il vigore del genio italiano, tutta la nostra letteratura;
, come si dice, mantenere più del proprio nel collegio veterinario, ama di
altri [generali] erano accordati agli allievi del collegio militare, dove la gioventù era
militari, ma non acquistava certamente né del coraggio né quella sofferenza delle fatiche, che
di maddaloni passava per uno dei migliori del regno, ma era come gli altri:
stanno inginocchiati o seduti la maggior parte del giorno ed apprendono dottrina cristiana e lingua
210: fu deciso che la giurisdizione del castello di venchieredo continuerebbe ad esercitarsi in
di venchieredo continuerebbe ad esercitarsi in nome del figliuolo minorenne del condannato, il quale
ad esercitarsi in nome del figliuolo minorenne del condannato, il quale era alunno nel collegio
: a poco a poco entrai nel giro del collegio; dopo quindici giorni assistevo i
pascoli, i-63: la sua [del leopardi] fanciullezza passò, come raccontava
contracambiata l'ono- revolezza fattami da'padri del collegio in lezzioni pu- bliche fatte sopra
tinte [nei licheni] mortifica, del resto, poco più d'una famiglia:
lat. scient. collembola, comp. del gr. xóxxa 'colla 'e
-voce scient., comp. del gr. xóxxa 'gomma, glutine '
2. rubacchiare, sottrarre. del poeta, la sincerità e l'impersonalità della
più vedere in piazza, addossato al muro del campanile, ne colleppoli, / perocché
de sanctis, corpo tiene il luogo del fuoco, e questa il luogo della i-81
sua aridità minacciava le rovinose collere del torrente. melancolia. marino,
sdegno. supposti costituenti la massa del sangue. algarotti, 1-240: soverchiamente lunghi
con violenza improvvisa. p. del rosso, 1-2-247: grandemente acceso in collera
collera. segneri, iii-1-12: alcuni del popolo fanno romore e vanno in collera
e vanno in collera per le parole del sacerdote. goldoni, vii-1188: e
è confortativo dello stomaco e 'l calor del fegato spegne e toe la sete e l'
, intende l'uomo collerico a similitudine del fuoco. bruno, 59:
sua gioventù, che toccava appena i confini del quarto lustro, accompagnata da una complessione
le allegrezze, ché quando tu voglia dar del buono, noi usciremo del fango.
voglia dar del buono, noi usciremo del fango. bruno, 3-594: il nettare
al mio figliuolo; ma veggasi poi del resto della vita sua, come io l'
. fungiuo (colletotrichum lindemuthianum) parassita del fagiolo, appartenente alla classe deuteromiceti,
colletotricòsi, sf. bot. malattia del fagiolo, causata dal colletotrico: si
dell'economo perch'io, come comandante del battaglione, la chiedessi agli scolari.
, 3-108: poi, qualcuno, del paese, si faceva iniziatore di una colletta
o misti che si paghino a proporzione del valore de'beni... ed anche
-eccles. stor. il luogo del convegno liturgico, indicato negli antichi ordini
lavoratori o serventi, li quali ad uso del popolo secolare vivono nelle proprie case,
, 7-273: mentre si credette sul principio del nostro tempo essere l'uomo assorbito e
plur. m. -i). fautore del collettivismo. einaudi, 1-179:
. -ci). neol. proprio del collettivismo, ispirato al collettivismo. collettività
il collettivizzare; il processo di trasformazione del sistema economico consistente nel trasferire la proprietà
una mano lo coordina vastamente, la sagacità del commercio e l'attività delle navigazioni procacciano
contano 1 nomi collettivi che nel numero del meno significano moltitudine, come « popolo
l. saiviali, ii-11-5: 'del nome collettivo '. questi nomi così nel
volte, con parole, dico, del numero del più d'uno. cesarotti,
con parole, dico, del numero del più d'uno. cesarotti, i-59:
oro a la carretta, con quattro corsieri del reame di napoli o quattro gran frisoni
nella rete, udite cosa, / appannò del suo colletto. buonarroti il giovane,
delle canne, che sempre vi rimane del ferro, nelle padelle del cristallo.
vi rimane del ferro, nelle padelle del cristallo. 4. bot. punto
radice e il fusto, in corrispondenza del quale avviene il cambiamento della struttura interna
struttura interna dei due organi. -mal del colletto: malattia delle piante provocata da
malattia delle piante provocata da un fungo del genere pestalotia che produce, nei semenzai
radice e lo stelo, ossia il principio del fusto; -quella specie di corona che
corona che si scorge alla parte superiore del pedicolo de'funghi; -quel piccolo rialzo
. 5. anat. parte del dente compresa tra la corona e la
, 2-82: fra le pitture polverose del caffè greco e i busti del pincio
pitture polverose del caffè greco e i busti del pincio si potevano vedere, negli anni
dimin. di collo1, con l'influenza del fr. collet (nel 1280),
petizione, prodotti agricoli durante la stagione del raccolto, ecc.); esattore.
, la chiesa divenne una vera provvidenza del povero. pratolini, 9-79: non
: non mi occuperò più di nulla. del resto, avevo finito per occuparmene così
: ausiliario dell'esattore delle imposte, del quale adempie le funzioni sotto la responsabilità
. villani, 9-335: tolse a'collettori del papa che tornavano di spagna tutti i
colle decime di spagna / il collettor del papa, tutte quante / per forza le
alcuna autorità in inghilterra, scacciò il collettore del denaro di san pietro e fece approvare
slacciasse le mani al collettore nell'esecuzione del suo ufficio. 3. letter.
, altra cosa è la material precisione del collettore di fatti istorici e geografici.
spontanei. 5. geogr. parte del ghiacciaio in cui si accumulano, stratificandosi
ant. colletterìa), sf. ufficio del collettore. -collettoria delle imposte: quella
propri, da cui è distinto. -collettoria del lotto: ufficio che nelle ricevitorie del
del lotto: ufficio che nelle ricevitorie del lotto occupa un grado secondario ed è
aiuto-ricevitore. 2. ufficio del collettore di decime presso la santa sede
quand'ella rimaneva sola ravvicinata al cartoccio del lume, manifestava i suoi secreti. de
-qual è il contenuto o la materia del mondo dantesco? -nella critica antica questa parte
: il sudiciume è la prima camicia del povero. un povero col viso pulito sarebbe
universale, che fa la nomina del nuovo apostolo; non il solo collegio apostolico
o intasamento di materia nella parte convessa del fegato... io credo fermamente
collezionista sia una manifestazione di sessualità non del tutto evoluta. = deriv. da
.. taluni hanno esteso questa voce (del resto antiquata e caduta in disuso)
cambio, ed anche al prezzo ed aggio del cambio. = v. collibo
denominati per le branchie disposte all'altezza del collo. d'alberti, 218
idem, 16-97: accostandosi alla cassa del letto pianamente, se alcun panno trovasse
. bot. antico nome popolare del narciso. lastri [tommaseo]
', introdotta dagli astronomi al principio del sec. xvii (keplero, nel 1604
nel 1604): come falsa lettura del lat. collineare (colliniàre, collimare)
collimare. collina, sf. elevazione del terreno alquanto estesa e prolungata, che
vaga collina / il divin drappelletto, onor del cielo. davila, 1-4-130: comparvero
diversamente che per l'addietro i colori del cielo e delle campagne. nievo, 1-142
la sera di quel giorno più contento del solito, e scendendo dalla collina giuocherellava
: pareva di soffocare in quella gola del petraio. le rupi brulle sembravano arroventate.
] esce dalle torbide e fredde nubi del medio evo: tra raggiante e pensoso
i suoi poeti provenzali chiamavano la stagione del rinnovellamento: l'aura de'nuovi tempi
aveva i suoi beni dietro il tetto del municipio, una vigna mal tenuta,
in due; la corolla più lunga del calice, imbutiforme col lembo irregolarmente diviso
s. v.]: * collinsonia del canadà ', specie di pianta che
lat. scient. collinsonia, dal nome del botanico inglese p. collinson (1693-1768
ne impediscono i lentori e gl'infarcimenti del polmone. 2. intr.
. non è cagionata dal soverchio umido del suo corpo, ma bensì dal soverchio
, nelle maligne [febbri], del tatto freddo e de'sudori colliquativi che
. cocchi, 8-254: il coagulamento del mucco, ha dato luogo alla falsa denominazione
gli organi animali e consiste nella liquefazione del materiale morto (determinata da azione chimica
far maggiori le colliquazioni. g. del papa, 1-2-143: quando affermò [ip-
idrope essere la colliquazione degli umori e del corpo tutto, ebbe la mira d'
altro non essere se non la produzione del sangue troppo tenue e acquidoso. targioni
romani davano ad una specie di acconciatura del capo usata dal comune delle donne.
era pettinato a puntino guardandosi nello specchio del lavabo, oltre la siepe dei profumi e
quella scatola che teneva sotto il capezzal del letto; ed indi cacciò nove bussole
/ due vivifiche stille mi diffuse / del collirio immortali che degli eterni / irriga
i suoi colleghi, ma sopra gli autori del disordine, i quali non mostrano il
insidie de'suoi collitiganti, già pieni del sangue della sua povertà, ma non sazi
. collitigàns -dntis, part. pres. del tardo collitigàre 1 litigare insieme '.
. còllo1, sm. la parte del corpo che unisce nell'uomo e
de corbo; adonque pare che la figura del corbo abbia collo, e per collo
ritto in sul collo e disse il verso del salterò che dice [ecc.]
: e1 collo è la via del cibo, del quale collo il cibo va
collo è la via del cibo, del quale collo il cibo va giù nello stomaco
specchio... le candide nevi del volto e del collo già disfatte non
.. le candide nevi del volto e del collo già disfatte non meno dal sole
in fresca grotta ombrosa, / ove del collo aprirongli la vena. metastasio, 1-3-323
sua man sono i ridenti avorii / del bel collo, e del crin l'aureo
ridenti avorii / del bel collo, e del crin l'aureo volume. alfieri,
1-176: circumci- dete adunque il prepuzio del vostro cuore, e non indurate più
di un membro o di un organo del corpo. bencivenni [crusca]:
uccella a gli uccelli è meno avvertito del piede, che tenton tentone cerca quello
con la sua pianta in su quel del collo della tale. pino, l-1-105:
è dal calcagno affa somità o collo del piede è anco medesimamente dal collo de'
gran caldo se ne stanno il più del tempo in casa, in camicia et in
bianchi che portano lunghi sino al collo del piede e senza calzette. baldinucci,
, 36: e collo dicesi quella parte del piede dove s'affibbia la scarpa.
i notomisti la gabellano [la parete del duodeno], come sogliono, per ansa
], come sogliono, per ansa duodenale del gastrico, o collo anseàtico del perigurdio
duodenale del gastrico, o collo anseàtico del perigurdio, questo nella terminologia più recente
il collo assai lungo, che col calore del fuoco ella cresce, ma molto più
: e dicesi collo alla più alta parte del fiasco, o della guastada, o
, e col cotone turata la bocca del loro collo, la ricopersi con carta.
il che si conosce facilmente dalla mutazione del colore che fa la sua paglia.
-parte della scarpa che cinge il collo del piede. • 7.
del vero il dubbio, ed è natura /
trascender di parnaso e ber dell'onde / del castalìo fonte e delle fronde. andrea
8. archit. la parte inferiore del capitello. c. bartoli, 1-218
c. bartoli, 1-218: il diametro del collo del capitello, cioè la parte
bartoli, 1-218: il diametro del collo del capitello, cioè la parte più bassa
dei capitelli. la parte più bassa del capitello, sempre della grossezza del capo della
bassa del capitello, sempre della grossezza del capo della colonna. milizia, ii-28z
colonna. milizia, ii-28z: 'collo del capitello'. parte più bassa del capitello
'collo del capitello'. parte più bassa del capitello, sempre della grossezza del capo della
bassa del capitello, sempre della grossezza del capo della colonna. 9.
lunga e ricurva, simile a quella del collo dei cigni. - collo d'oca
all'aperto, ci perdemmo nel buio del giardino. pavese, 4-299: sbucò
ultimo minuto sul palcoscenico fradicio e semibuio del teatro ducale, sbirciando, col collo torto
e gittossi ginocchione in terra a piè del re domandandoli misericordia. sacchetti, 2-5
similmente a fresco in piazza a'piedi del palazzo la cappella del comune, facendovi
in piazza a'piedi del palazzo la cappella del comune, facendovi la nostra donna col
si unisce al collo, sulla base del cranio. -al figur.: all'improvviso
33: giaceva il misero / figliol del fallo primo, / dal dì che un'
donna dai capelli rossi aggrapparsi al collo del suo uomo e scoppiare in singhiozzi convulsi
credo sia il bisnonno di tutti i galli del paese: e ho fatto il collo
-giocare, rimetterci, spendere rosso del collo: tutto quanto si possiede.
, che gli fa spendere l'osso del collo in centomila corbellerie. verga,
... mettetevi un po'nei panni del padrone che vi paga!..
vi paga!... l'osso del collo ci rimetto in quest'appalto!
dagli occhi... spende l'osso del collo. -giocherei, scommetterei vosso
collo. -giocherei, scommetterei vosso del collo: a esprimere assoluta sicurezza di
collo: essere noi stessi la causa del nostro male. pavese, 4-247:
-rompersi, fiaccarsi il collo, vosso del collo: fare una caduta mortale.
corse poco non si rompesse l'osso del collo. verga, 3-31: nel calore
rompare il collo, ma a trarla del peccato. aretino, ii-33: poi che
e spavento di futuro, il subito allagamento del tevere, che alzato a dismisura rovinò
vero che queste [inondazioni] siano effetto del gran tenere in collo che fanno i
in collo che fanno i venti marini tacque del nilo su le sue foci. algarotti
che il coperchio non si accostasse alle sponde del cassone a un mezzo dito. algarotti
dolgomi con voi de la disgraziata morte del vostro nipote,... perché in
collocamento: ufficio pubblico dipendente dal ministero del lavoro, che svolge gra
crederrei poter meglio tuitamente il servizio del collocamento, mediante / collocare il
e dicesi altresì, in alcuni luoghi, del menare lavoro o opera qualsiasi per le
. dimin. collicino. p. del rosso, 1-2-150: ogni volta che e'
compirono la più difficoltosa operazione, quella del collocamento del magnifico manto, dal capo
più difficoltosa operazione, quella del collocamento del magnifico manto, dal capo sulle spalle,
il rimedio può essere cercato nella soppressione del mercato e nell'assoggettamento dei pazienti alla
. silone, 168: la mattina del quinto giorno andammo all'ufficio di collocamento,
. monti, 1-571: nel seno entrati del profondo porto, stato. / le
limiti di età, il rapporto di impiego del dipen tilluzza al dito.
ojetti, ii-787: presto ritrovo la lettera del 21 aprile locare in uno scaffale della biblioteca
di collocare a suo talento i corpi del mondo. c. dati, in:
.. scopriremo distintamente tutto il cammino del raggio segnato. l. f. marsili
a collocare l'imposta sul valore fondamentale del terreno, anziché sul variabile annuo reddito,
ii-410: lo spirito non rimane nelle vette del soprannaturale e nelle generalità del dogma.
nelle vette del soprannaturale e nelle generalità del dogma. oramai, conscio di sé
subitamente collocata la sua figlia al nipote del castaido. manzoni, pr. sp.
di douvre: il navicello veleggiò alle nove del dì seguente. manzoni, pr.
la gravità filosofica e l'assoluta indifferenza del gatto per tutto ciò che non è positivo
2. funzionario, nominato dal ministro del lavoro, che svolge la funzione di
collocamento, nei comuni sprovvisti di ufficio del lavoro e della massima occupazione.
i precedenti, ciò dipendendo dalla volontà del dispotico parente. 4. piazzamento
. fr. collodion (a metà del sec. xix), ingl. collodion
cfr. fr. colloide (a metà del sec. xix), ingl. colloìd
medie. alterazione acuta dell'equilibrio colloidale del plasma sanguigno, caratterizzata da diminuzione dei
o scomparsa delle piastrine e diminuita coagulabilità del sangue. = voce dotta,
colloidopèssi, sf. proprietà delle cellule del reticolo-endotelio, di fissare, captare o
), che hanno un'azione stimolante del sistema reticolo- endoteliale nel quadro generale dei
con la cameriera, aspettando l'alba del giorno. beicari, 3-5-58: venne
3-24: cossi, insino al tramontar del sole, protelaremo il nostro
tetralogo circa il successo del colloquio del nolano col dottor torquato e
tetralogo circa il successo del colloquio del nolano col dottor torquato e il dottor
sarpi, i-124: udita la relazione del noncio, passò cesare a roma. fu
col pontefice sopra le cose d'italia e del modo di pacificare la germania. c
improvviso ad attaccare tutti i nostri paladini del calamaio, e si propone di trattarli come
che contiene colla. g. del papa, 1-1-131: si possono agevolmente multiplicare
perduto quel dolce smaccato e come colloso del mosto, conviene svinarlo. borgese,
. da colla (v.) e del sufi, -tipia (gr.
torto (per l'atteggiamento, tipico del falso devoto, di stare col collo piegato
collotòrto2, sm. ornit. altro nome del torcicollo (iunx torquilla), uccello
collòttola, sf. la parte posteriore del capo, tra il collo e la
, prese il pugnale appunto l'osso del collo e mezza la collottola, e nell'
uomini ancora loro usano custodirsi li capelli del capo invece della barba, che pochi
lunghi con quelli delle tempie dal mezzo del capo in giù verso la collottola,
egli, tenendo per ferma la collusione del giudice con li avversari suoi, mandò
pare che abbia molto dell'equo e del ragionevole, per le fraudi e per le
stenderò a farle tutti gli elogii che vorrei del suo spiritoso e filosofico libro, perché
s'intende colla parte avversaria a danno del suo mandante o cliente... vi
a sentir lui io ero l'unico uomo del mio mondo ch'egli si degnasse di
per ingrassare; perché segno della grassezza del corpo tutto è la maggior pienezza di quella
è la maggior pienezza di quella parte del collo. onde il proverbio toscano: 4
collovérde, sm. omit. nome comune del maschio del germano reale. =
. omit. nome comune del maschio del germano reale. = comp. da
verde (per il caratteristico colore verde del collo). collùdere, intr
tonsille, le gengive, la mucosa del cavo orale, mediante spennellature o
la voce, le andò a posto del tutto. diventò una voce normale,
. fr. collutoire (a metà del sec. xix). colluttare
; che l'uomo, profittando della solitudine del lago in quella stagione senza forestieri e
colpito di striscio alla testa dalle rivoltellate del fascista anziano, si gettò su tarbè.
). colluviale, agg. proprio del colluvium, che riguarda il colluvium (
targioni tozzetti, 5-115: nei mali del polmone, originati da colluvie catarrale,
con festoni bizzarri di lambrusca le brecce del muro di cinta [della casa],
/ son muto, e colmo il del de strida ardenti. borgese, 1-61
albergo. tesauro, xxiv-51: nelle ricercate del liuto lo svegliare ad un tempo ogni
colma / la acquistata al fin grazia del padre. manzoni, 291: chi mi
non sarebbe forse mai sòrta, e del benefizio di questa luce servirsi per mettere in
prima i terreni immediatamente contigui coll'argine del fiume; e colmati questi, passare
territori posti a quota superiore a quella del terreno da bonificare. leonardo,
non è tatto, in genere, del colmare, ma l'operazione del colmare
genere, del colmare, ma l'operazione del colmare le valli o altre parti concave
colmare le valli o altre parti concave del terreno; sgretolando, col mezzo dell'
fino a che si elevi la superficie del terreno, che resta così sano e
, e avvengono per effetto di colmate del lamone. 2. il terreno
,... predisse che coll'andar del tempo, spandendosi sulle terre che il
, nei canali, in zone determinate del mare, che impedisce la navigazione.
acque nello scolo, rasente alla colmatina del buralli. = deriv. da
: in dare questo merito sono colmatori del sacco. 2. il canale
tubo che si infila in un foro del cocchiume delle botti per compierne la colmatura
. colmeggiaménto, sm. piccola elevazione del terreno (su una pianura).
facilmente racco gliere quali parti del territorio potessero formare lago na
desiderarono che... l'opera del concilio fosse, per così dire, un
,... e levata al colmigno del monte delle virtudi, sì si diletta
più alto di un luogo (e anche del capo). dante, inf.
71 (94): in sul colmo del monte è un palagio e molto grande
/ vivace vin, zampilla / dal colmo del bicchier. monti, 5- 596:
schiere. ojetti, i-267: al colmo del muro di cinta sotto cui fluisce al
: il grado maggiore della fortuna, del potere. -è il colmo: a
roma, fiorenza, di gittarmi fuori del suo dolce seno -nel quale nato e
tale la gloria e 'l colmo / fostù del nostro coro. bembo, 1-51:
729: per colmo della sua miseria e del suo ridicolo, gli restano tuttavia in
cima, il colmo, la sommità del discorso umano. gioberti, ii-iox:
gioberti, ii-iox: l'avvertire altrui del pericolo è il colmo dell'imprudenza:
potrebbero posare le mani. -la fase del plenilunio. dovila, 6-90: essendosi
s'elevava dal suolo, appena col colmo del tetto, una serie di abitazioni di
e fortemente convessa che copre il culmine del tetto. milizia, vii: queste
in alto, per dipingervi. novella del grasso legnaiuolo, 2: questo legnaiuolo
2-3-97: questi colmi, per avviso del lettore, erano alcune tavole, tutte
fonte d'avarizia, / per non scemar del colmo della bruna, / passerà està
venire alla rinfusa con essi, carico del suo corbello pieno e colmo di terra
volere. carducci, 951: premio del verso che animoso vola / da le memorie
nascono da la parte scrignuta e colma del fegato, imperciò ch'el fegato è
età come i barchetti sul filo / del mare a vele colme. 3
lat. scient. colobidae, dal nome del genere colobus (v. colobo)
, i quali sono distinti dalla privazione del pollice alle due mani anteriori.
. fr. coloboma (a metà del sec. xix). colobòmo
. fr. colobome (a metà del sec. xix). colocàfia
genti vasi da bervi dentro l'acqua del nilo,... e mangiano la
. fr. colocynthine (a metà del sec. xix). v. coloquintide
che si trova spesso in fine dei libri del cinque e seicento e anche di edizioni
e della colofonia, e de'semi del nasturcio. carena, 1-19: sono renduti
renduti ruvidetti [i crini dell'archetto del violino] confricandoli di tempo in tempo
ant. columba). la femmina del colombo. -anche al figur.: come
de l'angelica tromba, / che dal del 10 bandisca, o che ve l'
casa d'una graziosa e gentile comare del valente cesto, e postagli fino in grembo
corporale, versò nel calice, traendosi del gozzo, tutto il liquore del
, traendosi del gozzo, tutto il liquore del sangue, il quale bevuto avea
: adombrato nell'olocausto per l'arsura del proprio amore, nell'ostia propiziatoria per
lavorare i calafati, quale è il spigolo del fondo. d'alberti, 219:
grosse travi che sostengono tutto il corpo del bastimento, e che per conseguenza vengono
2. sf. colombaccia: la femmina del colombaccio. c. dati, i-1-191
della caccia e della pesca nell'estensione del feudo. collodi, 94: entrarono in
e quali appaiono addirittura in vista mozzi del capo. soffici, 1-18: intorno
a quel sentir farvi [nelle storie del guicciardini] sopra la presa d'ogni po'
piacevole alla bocca; e dicesi pure del vizzato che la produce. pea,
colombella ', colombo salvatico, minore del colombaccio ». 4. frutto
in questo modo riguardasi la precisione del moto; in * a piombo ',
2-359: 'colombiere, varea', quella parte del l'albero, non di
da essi prodotta (detta 'latte del gozzo '). = voce
firenze, il razzo che, a mezzogiorno del sabato santo, scorre dall'altare maggiore
scorre dall'altare maggiore fino alla porta del duomo, incendiando il carro, per ritornare
la colombina e le girandole dello scoppio del carro. palazzeschi, 3-75: in
maggiore. pratolini, 2-503: piazza del duomo era stipata di folla che assisteva
comportamento della quale i villici deducono l'esito del raccolto, e ciascun altro spettatore l'
raccolto, e ciascun altro spettatore l'esaudimento del desiderio che più gli sta a cuore
la sua altezza. giunta a contatto del carro la « colombina » vi appiccò
a questi mattini, non aveva più del terrestre: la tinta che le viene dall'
volgare di alcune specie di funghi agaricacei del genere russula, mangerecci (colombina,
columba. colombino1, agg. proprio del colombo, che si riferisce al colombo
di versar più aggrada /... del fimo / pollino o colombin, che
. 3. che ha il colore del colombo: bianco, candido; tendente
tenacissima calcina, ma non a pari del sasso colombino di cava, perciò che questo
rachitici. = lat. columbinus 'del colore del colombo '.
= lat. columbinus 'del colore del colombo '.
d'esempio, al fuoco al tempo del freddo, senza mai muoversi, o far
-tirare ai proprii colombi: fare del male, recare danno a se stessi
crescenzi volgar., 2-13: quello del porco [letame] è reissimo:
con palombo), ma propria del veneto e dell'alto adriatico.
radice di colombo 'è la radice del cocculus palmatus, che si usa in polvere
fraserà caroliniensis), usata in sostituzione del colombo genuino. = alterazione di calumba
colombi. -genio colombofili: corpo del genio che alleva e addestra colombi viaggiatori
che covava in una buca su alto del palazzo. milizia, ii-281: 4
l'intestino cieco e la flessura epatica del colon, al di sotto del fegato;
flessura epatica del colon, al di sotto del fegato; colon trasverso, che continua
il precedente e termina alla flessura splenica del colon, al di sotto della milza
diritto; ma egli per la larghezza del ventre è posto disteso infino al lato
nelle vene che passan sotto le forcole del petto, le quali eran grosse come
, e si distende per il largo del ventre, tanto che pervenga al lato
i-506: in molti insetti, invece del fegato e del pancreas si osservano intestini
in molti insetti, invece del fegato e del pancreas si osservano intestini simili al colon
.]: 'colon *, membro del periodo. pezzo di orazione o di
2. il punto al mezzo del latino classico, il punto in basso
latino classico, il punto in basso del latino medievale (con valore simile al
colonàrio, agg. ant. proprio del colono, colonico. v
, sm. condizione giuridica degli agricoltori del basso impero, vincolati per legge al
ma con quella gravità ch'altri discorrerebbe del piano d'una campagna o della spedizione
fortunati noi, se farremo buona colonia del nostro animo e pensiero! cardarelli,
, insediamento di tipo analogo alla colonia del mondo grecoromano, ma su un territorio
inglesi hanno piantato numerose colonie di là del mare; mercé le conquiste fatte dalle
la loro potenza in tutte le parti del globo. botta, 6-i-27: fondando queste
i 4 dominions 'e il bastone del comando alla germania. -ridursi a
v'è fra di loro una divisione del lavoro e che possono sussistere anche isolati
in base al quale il proprietario del fondo lo concede a chi si im
, era venuto in uso coll'impoverimento del ferrarese dopo la fine del dominio estense
coll'impoverimento del ferrarese dopo la fine del dominio estense, per la necessità del colono
fine del dominio estense, per la necessità del colono d'essere alleviato dei pesi e
un coltivatore che, col tacito consenso del proprietario, occupa un fondo dissodandolo e
, acquistando così il diritto di godere del fondo e di trasmetterlo agli eredi,
dell'europa, e sedia orientale del romano imperio, ereditò il fiore
architetture locali o come importazione di quelli del paese d'origine. e. cecchi
politica di espansione coloniale o la conservazione del regime coloniale in territori reputati di civiltà
si riferisce al colonialismo; proprio del colonia lismo; relativo agli
plur. m. -et). proprio del colono, della colonia; che si
più povero e oppresso dal sistema colonico del paese. orioni, x-21-230: si
vedo io, che sono alla camera del lavoro. son tutti coalizzati, per la
la lingua, l'influenza, l'autorità del suo paese e del suo governo.
, l'autorità del suo paese e del suo governo. tutto il territorio dell'oregon
. croce, iii-22-118: ulteriore conseguenza del congresso di berlino fu il veder bruscamente
strutture gravanti in sommità; si compone del fusto, che ne è la parte principale
122): egli è fatto dal capo del ponte una colonna di marmo, e
vani; e una sola ancora ha del buono, percioché ella adorna un riscontro di
: avendo già tirato innanzi gran parte del fregio delle finestre di dentro, e
da lui, quanto fa negli ordini del palladio. pindemonte, 8-82: il banditor
archi, nella chiarezza asciutta e precisa del nostro clima, portano i pesi degli edifici
, x-6x: per memoria di ciò [del miracolo], v'è oggi una
luogo all'altro, appagavano la curiosità del viaggiatore, presentavano un aspetto morale.
sur un carro, fossero condotti al luogo del supplizio;... dopo sei
ceneri buttate nel fiume; demolita la casa del mora; sullo spazio di quella,
, oggi veder vorrei l'azzurro / del tuo cielo riempiere la bocca / rotonda
fuore della cella sua, di fuore del tempo debito ed ordinato! carletti, 164
6-28: alla colonna. allude alla colonna del mercato vecchio di firenze, luogo destinato
., vi-61: mensa si fece salomone del legno di libano. e le colonne
s'ha fatta una lettiera di legno del libano. egli ha fatte le sue colonne
reggerlo vi dà vaghe colonne / che del silvestre pane i piè leggieri / imitano
-per lo più scherz. parti del corpo di forma cilindrica (il collo
colonna pura / che reggea l'edificio del bel volto, / collar fatto di smalto
, 16-103: grande era già la colonna del vaio: / sacchetti, giuochi,
: già era grande la « colonna del vaio *; cioè li pigli, che
, che hanno per arme la colonna del vaio nel campo vermiglio. petrarca,
, viola inviolata, / colonna sii del segolo, in alto sii fermata, /
1-79: quel saggio atlante / che del mar tutto i più riposti fondi / conosce