giugno 1982], 12: sul problema del turismo ricreativo nei parchi naturali e sulla
su uesto stesso numero una 'opinione'del naturalista franco unino.
, iii-956: della salute io soffro meno del solito perché quest'inverno non è che
, di molta fede e sincerità nelle cose del suo padrone; dorme poco; tollerantissimo
virgilio lo sguaiato libertinaggio di enea. del giudice, 2-38: lavora con le dita
essere colmato da una completa borgnesizzazione, del tipo che ho accennato qui sopra (
in atto i valori della tolleranza e del rispetto reciproco (un'epoca, una
che s'incontra in quasi tutti i fautori del tollerantismo. b. croce, ii-2-310
. -i). sostenitore, propugnatore del tollerantismo (e ha valore spreg.)
b. croce, 2-227: del pari, pecca d'ingenuità il nostro irriflesso
, 187: prima tractaremo fisice della toleranzia del digiuno. algarotti, 1-iv-226: ma
della tolleranza nella fatica, dell'audacia e del valor militare, nelle quali cose hanno
vegetativo di una pianta. b. del bene, 1-123: esse [le viti
la tolleranza più quieta, il color del volto buono, l'occhio bellissimo e
paziente degli sviluppi di una situazione o del momento opportuno per un'azione; calma
alla semplice mancanza di opposizione da parte del suo titolare. legislazione medicea (1650
, cacce, pesche. codice civile del 1865, 688: gli atti meramente facoltativi
non posso servire di fondamento all'acquisto del possesso legittimo. -in partic.
leopoldo i, e le tolleranze sbadate del secondo, concorressero a fiaccarla e invanirla
imposizione di pesi, urti, sommovimenti del terreno, ecc.).
pesce. -sommovimento sismico, instabilità del suolo. spallanzani, 4-iii-337: cotesti
veniva un indistinto brusìo che le scosse del traballante veicolo stacciavano, e ogni tanto furtive
mezzo annegate nella luce fioca e traballante del gas, una tribuna da corte d'assise
dall'america l'aiuto per la ricostituzione del proprio esercito nazionale, poggiato su proprie (
5-111: allor che l'atra / violenza del vino ha penetrato / dell'uomo il
qualità della colpa, e la circostanza del tempo gli pose un tal freddo di paura
. monti, 5-224: così quando del xanto in su la sponda / marte a
. la spagna, 5-16: orlando del destrieri vegliantico / per lo gran colpo
nuvoloni; / e la fiammella gialla / del lampione traballa. pavese, 1-44:
essere assai impedita nel soffocare le fazzioni del regno, e nel pacificare con tutte le
-far sussultare una parte del corpo (ridendo, singhiozzando, ecc
rado, parlava talvolta el più e del meno e persino rideva, traballando silenziosamente
naturale, in partic. la violenza del mare in tempesta): far andare
: frastornare, sconvolgere. niccolò del rosso, 1-65-5: el gocco vami tanto
caso. zucchetti, 41: li colpi del mare, che di continuo e senza
navicella era trabalzata dai flutti nel mezzo del mare. 2. far cadere
cattaneo, iii-149: il primo elemento del cavalcare è star sì, che il cavallo
al suol, stritola, annulla / del par la mala infetta pianta, e i
condizione. dotti, 1-147: noi del tempo il vasto gorgo incalza. / la
poste le coma, ma la paura del baston de la madre, la trabalzò a
si produce l'effetto accennato di sopra, del non trabalzar i cambi ad un segno
non trabalzar i cambi ad un segno del tutto svantaggioso a'fora- stieri debitori,
anche in un contesto metaforico. niccolò del rosso, 1-59-7: chi sagamente 'l [
arici, iv-135: l'egro dal letto del dolor trabalza. guerrazzi, 7-419:
agitavano e i vetri delle finestre e del balconcino trabalzavano. misasi, 6-1-
siri, vii-26: incomportabile al petto del re di portogallo riusciva questa perdita dell'
pindemonte, iii-46: or dalle scosse / del cocchio e dai trabalzi,...
tenendolo con ambe le mani fra i trabalzi del carro, ne tracannò un lungo sorso
ghislanzoni, 16-260: le varie emozioni del viaggio, le scosse e i trabalzi della
sassi obbligò lei a lasciar le cocche del manto per aggrapparsi. pavese, i-239
dei tram. 2. sussulto del cuore causato da una violenta emozione.
patto che lo legava ai tre despoti del settentrione, e., giurò innanzi al
costituzione. questo repentino trabalzo spinse fuori del cerchiello delle riforme gli altri principi d'italia
frenetici dandosi calci e ceffate. il rimugghiar del bestiame, il fremere delle larve,
soffici, v-6- 260: 1 clienti del luminoso caffè, e la folla notturna,
1-197: trabanèllo, trapanello': nel gergo del cinema, quell'attrezzo costituito da tre
. -per estens.: guardia del corpo di un'eminente personalità. -
di un cromosoma collegata alla porzione principale del cromosoma stesso mediante un lungo filamento sottile
metaforico e con valore iperb. niccolò del rosso, 404-8: vien la ventura a
perché adunque vedi la festuca nell'occhio del fratello, tuo, e non vedi lo
et coronice, sopra ducte al solida del fastigio del trabe inflexo o vero arco
, sopra ducte al solida del fastigio del trabe inflexo o vero arco.
dell'antica pretesta de'romani, e del paludamento militare, /... /
paolino, stabilisci la trabea e la curule del lazio? costì seppellirai gli onori della
che metteva in scena l'ambiente di vita del ceto equestre (riconoscibile perché indossava la
sperimentate? dunque portate addosso il piombo del peccato vecchio. -eccessiva esaltazione o considerazione
27-881: per dire tutta la felicità del vivere, tutta la mirabilità del creato,
la felicità del vivere, tutta la mirabilità del creato, tutto l'empito della gratitudine
parte i giuderi sopra uno grande traboccamento del monte, sì li menoe presso al mare
i1i-20-275: piangete meco, o sassi del timavo, o nove fiumi traboccanti per nove
nove fonti cui la salsa onda inghiotte del mare adriatico. pavese, 2-127: sotto
lanosa spruzzaglia dei fiori traboccanti alle inferriate del giardino. gavoni, 264: da una
vigore / nudo il brivido salubre / del lavacro mattutino. -pieno in
nella trabeazione sviluppa e rettifica quello analogo del foglio 21. milizia v-451: la
assediato di verde è anche il portone del tardo medioevo... che resiste impavido
.. che resiste impavido allo sforzo del muro, con la trabeazione di grosso legno
madre, e alle piccole fibre midollari del cervello che costituiscono le commessure. '
che, intrecciati, limitano le cavità midollari del tessuto spugnoso presso il canale delle ossa
trabeculectomìa, sf. chirurg. nella cura del glaucoma, asportazione chirurgica della rete di
trabeculotomìa, sf. chirurg. nella terapia del glaucoma, incisione, mediante una sonda
, ch'io dico, dall'aggiunta del 'tra'sillaba, che quasi a ciascuna
antichi, che que'dell'età del boccaccio: e dicevano trabello, trasenno,
sia uno di quelli che portano le nuove del lotto, sono arrivato tutto d'un
. bresciani, 2-viii-91: quanto mi duole del traboccamento del rio. tutte le case
2-viii-91: quanto mi duole del traboccamento del rio. tutte le case che sono lungo
d'oro], vanno alli guastatori del peso li quali con diligenza li riducono giusti
tutto e pieno e traboccante quell'amore del quale l'anima mia era assetata fin
usano verso i genitori ormai considerati fuori del mondo. • 7. pervaso
d. bartoli, 1-2-131: una figliuola del capitano, la quale stava sopra coperta
chiara fonte / fatta da l'ugna del cavai pegaso, / han di lor
talvolta traboccano, così noi in danno del prossimo e di noi medesimi trabocchiamo. leonardo
1-552: l'ingegner cordà stava alla scrivania del suo ufficio, attorniato da un gruppo
1-16: far il terzo impalo sul diadema del detto leon e, nel voltarsi,
. la bilancia trabocca fin giù all'abisso del cattivo gusto. 7.
sole accolto risale e trabocca dai sassi del carso. ogni guerra sosta. montale,
dagli occhi. aretino, 14-73: fuor del suo bello e bianco e gentil seno
): a siffatta proposta, l'indegnazione del frate, rattenuta a stento fin allora
messa quella pecorella al sicuro dalle zanne del lupo. 3. per simil
3. per simil. ciascuno dei denti del cucchiaio di unazannata2, sf. commedia farsesca
in partic. tipica scavatrice. degli zanni del teatro dell'arte. ojetti, ii-702
innocente vittima dalle zanne dei scellerati sacerdoti del s. uffizio. emiliani-giudici, 1-245
dell'inferocito sanfedista, vinta dallo amore del suo amato fratello, e mossa dalle
di avere strappato qualche anima dalle zanne del maligno. fuoco dell'artiglieria;
confessione sentirei ancor più dolorose le zannate del rimorso e le vampe della vergogna.
che donai proposizioni false contro il libro del mostro. presto si vedrà ch'è libro
simile a quella, legnosetta, che del lombardo davano i romani come baglione o
le zanne della memoria, dell'ira, del dispetto, poco i fini che
se tu, dei disinganni, del disprezzo e dell'odio che sento immenso e
incontro restò egli sbranato da una zannata del cignale, che gli aperse il ventre,
quelle mi scriveno lui tolse alla famiglia del vico del borgo alli giorni passati. aloigi
scriveno lui tolse alla famiglia del vico del borgo alli giorni passati. aloigi di giovanni
. xvi; originatosi alla ne del sec. xv nelle compagnie comiche padane,
farsa, che più mi piaccia che quelle del barlacchi nostro, o di zanni;
come alcuni difensori de''zanni', e del corrotto teatro vorrebbero far credere. 2
, lat. scient zannichèllia, dal nome del botanico g. g. zannichelli
. villana frequenza di tutti i villanoni del mondo universo, spampanate americanesse che dio
lat. scient. zantedeschia, dal nome del botanico g. zantedeschi (1773-1850)
disseno: « vien'presto al giudice del nostro podestà, ché sei caduto in pena
315: le zanzale nate nella putredine del fico mancando loro l'alimento volano ad
, raccontare fandonie. canzone del fi'aldobrandino, xxxv-ii-439: pensai con lei
ridar vita ai muri arcigni e cadenti del palazzo. pasolini, 7-54: ninetto dorme
in quella enorme zanzariera che è la valle del po fra parma e mantova doveva nascere
. cecchi, 7-37: alla palazzina del governo, c'indicarono per vestirci una camera
sazi. -zanzarone degli orti: insetto del genere tipula (tifala oleracea) che
boiardo, 1-2-219: ma nulla gli radiona del suo amore, / perché vano il
vi piaccia d'arubinargli questo fiasco del vostro buon vin vermiglio, ch'e'si
vezzoso, leggiadro. rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-70: donde so'andati
i. (che l'attesta alla fine del xix sec.).
zapatéo, sm. nella danza, scansione del tempo e del ritmo effettuata battendo la
nella danza, scansione del tempo e del ritmo effettuata battendo la pianta, il tallone
diritti delle popolazioni autoctone dello stato messicano del chiapas. la repubblica [8-i-1994]
, lat. scient zapodidae, dal nome del genere zai diversi lavori. - anche
prossimità o appartiene alla popolazione del messico centromedelle fortificazioni nemiche durante le operazioni
si avanzavan con la zappa verso la diritta del da una lama per lo più trapezoidale
g. barbaro, ii-92: nel principio del romper il terreno, quello era sì
dominici, 4-179: la villa felice del paradiso terrestre fruttificava sanza piova, vemere
affiliati alla filatelia camminano sempre sul filo del rasoio, come quelli della mafia e
grossolano. re e 'l camarlengo sia tenuto del mese di marzo dare due cam
in pronto tutti gli strumenti appartenenti all'uso del giardino, e in particolare, la
trazione animale, usata per la sarchiatura del terreno. vocabolario di agricoltura [
della terra, zappatore. statuto del comune di montagutolo, 23: statuimo che
dalle erbe infestanti e sarchiarla alla base del fusto (anche per alludere alla durezza
per alludere alla durezza e all'umiltà del lavoro agricolo). paganino bonafè
e secchino più facilmente. b. del bene, 2-190: egli è tempo ormai
carducci, iii-2-254: questa terra, che del nostro / sangue e pianto è molle
focosi, arditi / non negate il favor del vostro ingegno. / più d'un
fare delle serie riflessioni sulle scoperte felicissime del galileo, le quali zappavano molti fondamenti
galileo, le quali zappavano molti fondamenti del peripateticismo. siri, 115:
1-379: la sagra storia dell'antico e del nuovo testamento viene in esso messa all'
godranno in santa pace i frutti del nostro laborioso zappare... non vorranno
, affaticarsi inutilmente. poesie musicali del '300, lxxxiv-104: -adonque zappo in
proverbi toscani, 27: chi vuole aver del mosto, zappi le viti d'agosto
darla anche tu. -lavorazione del terreno con la zappa; zappatura.
v.]: una zappatina alle aiuole del giardino. = deriv. da zappa
doveva essere uno zappaterra più auro dei sassi del suo orto. fenoglio, 1-42:
che voi avete molto più garbo del cassiere della banca di murazzano? » il
arde e con alpestri note / ogni gravezza del suo petto sgom- ra. sacchetti,
che lavora a opera? b. del bene, 1-199: vien d'appresso il
ugualmente e minutamente franga il dorso del suolo. leopardi, 25-29: riede alla
zappatore, / e seco pensa al dì del suo riposo. pascoli, 194:
trovaro la serva e il servo degli schiavi del cielo che dormivano da zappatori. idem
scuola degli eruditi, i rozzi zappatori del rinascimento, cominciarono ad insorgere contro la
qualche barili di polvere, nella fossa del panigrà poco discosto dalla caponiera, ma
distingueva i soldati scelti e gli zappatori del genio. 3. sf.
erano scitesse zappatorelle, come le villanelle del nostro contado. = nome d'agente
zappatura1, sf. lo zappare; lavorazione del terreno con la zappa, anche come
sarchiatura, ecc. b. del bene, 2-357: tosto che principierà l'
, alla zappatura, poi alla seminagione del riso, s'era accorta [nanna]
, 69: quivi si son le veggie del zappino, / dola zanbra avese tamixato
danno il frutto = etimo incerto. del pinocchio. noi chiamiamo zappino o pinastro quel
, come se l'accarezzasse, la terra del suo riquadro per 2. tipo
come fa di nuovo. b. del bene, 1-86: dopo la seminatura,
le erbe infestanti, limitare l'evaporazione del terreno e migliorare la respirazione delle radici
] aver inpronto tutti gli strumenti appartenenti alruso del giardino, e in particolare, la
di agricoltura, in cui la lavorazione del terreno si fa solo con la zappa,
cambiamento di canali [televisivi] per mezzo del telecomando'. = voce ingl
fornello, ch'egli aveva su la dritta del panigrà, vicino alla banchetta, temendo
, né conoscere in qual palazzo sia del buon vino, quanto guardare se i
ed assoluto il potere e l'autorità del zar, che paragonar si può a quella
einaudi, 3-111: il libro paga del 'soviet'di pietrogrado da solo ammonta a 1
e nello stesso modo gli altri re del nuovo e dell'antico testamento. =
; danno, scapito. -le zare del mestiere, gl'incerti del mestiere.
-le zare del mestiere, gl'incerti del mestiere. giamboni, 249: solo
che, intendendo più degli altri le zare del mestiero, vi riconosceva un fondo di
halepensis). 1584) fino alla rivoluzione del 1917. -anche: titolo di l'avanzo
da 1679 milioni di rubli alla fine del 1913 a 8591 alla fine del 1910
fine del 1913 a 8591 alla fine del 1910. gramsci, 4-46: il tolstoismo
o di qualcuno. rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-43: ben poi cantar
to sacro e santo altaro, / dove del tuo fiol se fa olocasto, /
modestia sua: « quella mente sola del divino agusto essere stata capace di tanta
in effetto, la sussistenza loro tiene del precario ancora e dello zaroso. =
, contra i zaratini tuor'usciti, essendo del prencipato riniero dandolo, figliuolo di enrico
quella terra col sostegno della popolazione zaratina e del presidio di volontari costituito in zara nel
degli zaratustri cui piace il barbaro più del volgare... un provinciale sensato potrebbe
tumore osseo che si manifesta sul garretto del cavallo. trattato delle mascalcie,
dubitando non li fusse facto qualche zarda del roncino,... dixe: -domine
sopra, facendosi vogar fino alla porta del serraglio. = alter, di
= dal russo carina, in origine 'sposa del khan dei tartari', deriv. da
gondola o a zarùc. = adattamento del gr. mod. tocxqovxi, che
i rattar dall'oda-bascì, o soprantendente del zarvanserà, vennero sul tardi. =
un fiume, che vien da monti del perù, il qual risorge presso ad un
molto meglio quei mali che sono nell'ambito del corpo. boterò, 2-67: produce
zatra. zatrichiologìa, sf. studio del gioco degli scacchi condotto con criteri storici
, 1-v-223: lasciate andare a seconda del fiume alcune zatte con sopravi paglia inumidita
tose, (o ven.) del genov. data (v. chiatta)
zattine nel minimo spazio possibile per fruire del proprio calore e concentrarlo, avrebbe potuto
ben cominciar da un grosso gotto / del suo vermutt, che è tanto applaudito
in tutto il paese per la squisitezza del loro odore e sapore. 2
pensato àn già canpare dei lacci del mondo e di mano di zattanas, che
i bagnanti. 3. nella fluitazione del legname, gruppo di tronchi legati saldamente
, dalle montagne di ca- doro, del frioli e di trivisana. bianconi, xxiii-207
. zatterière, sm. nella fluitazione del legname, chi è addetto alla manovra
'zatterone, accrescitivo di zattera, segnatamente del veicolo per acqua. c. e.
sm. l'insieme degli aspetti sperimentali del linguaggio poetico elaborati dai poeti futuristi e
di molto timore perché corrompono la temperatura del cervello, debilitano i sensi, adduriscono
ragione, è vero segno delle passioni del cervello. = forse alter, di
. / tocca non è la torta del comune. = var. di ciabattiere
è l'idea che, all'inizio del 1980 ha avuto irina liebmann. zavattino
la zavorra, per la grande agitazion del navilio, era sdrucciolato a orza.
. arici, iv-57: a piè del monte, inveri levante scorre / il cedron
delle passioni manca al popolo la zavorra del senso comune. 4. insieme
zavorra. viani, 19-516: la zavorra del paese s'era alleata alla maldicenza.
, e non serve a bilicar il navilio del cuore umano. 5. apparato erudito
egli aveva intorno al cuore i tizzoni del fuoco di cupido da premalcuòre, e che
qua or là zazeato, scontrò bentivegna del mazzo con uno asino pien di cose innanzi
che non si curano d'esser chiamate figliuole del diavolo, cioè quelle che vanno con
la coltura della zazzera, per la rilassatezza del vivere. nievo, 174: -sì
il nome, era appunto un giudice del tribunale: un siciliano sui cinquant'anni,
/ (perché non è punto uffizio del prologo) / non vel dirò, né
chioma di una pianta. b. del bene, 1-195: non in questo solo
: fra le quali medaglie io ho quella del gran re alfonso in zazzera, con
comunisti, caratterizzato da uno stretto controllo del governo su ogni forma di attività intellettuale
forma di attività intellettuale e dall'imposizione del realismo socialista come unico canone estetico.
. -per estens.: pesante ingerenza del potere politico sulla cultura. vittorini
zeatina, sf. biochim. ormone vegetale del gruppo delle purine estratto dalle cariossidi immature
, comp. da zea e dal tema del gr. jjav-dóg (v. xan
ah sfortunata plebe, / che dove del tiranno utile appare, / sempre è in
di natura espressiva, da zebedeo, nome del padre degli apostoli giacomo e giovanni,
garzoni, 7-136: se discorri seco del navigio, e marinarezza, ti rendono
, de'golfi... del modo di reggersi, d'andare inanzi.
... di vedere la carta del navigare, di guardare il bossolo, d'
famiglia leguminose (centrolobium robustum) originaria del brasile; di media durezza e pesante,
nera a strisce verticali richiama l'aspetto del mantello delle zebre. = etimo
, e applicato alpariimale africano dai portoghesi del congo. zebrare, tr.
, passavolanti,... son del tutto svaniti e cassi... simili
, agg. che ha la superfìcie del corpo o il mantello segnati da strisce più
scure (un animale o anche una parte del suo corpo). tommaseo
. v.]: 'zebrato': dicesi del cavallo che ha qualche parte del mantello
dicesi del cavallo che ha qualche parte del mantello più o meno macchiata di strisce trasversali
-che ha la carrozzeria dipinta a imitazione del manto di una zebra (un veicolo
2-93: 1 falsi muscoli a palla del valletto,... tempestosi sotto
disegno a strisce bianche e nere proprio del mantello della zebra » -per estens.:
serie di strisce scure trasversali sulle gambe del cavallo. 2. per simil
. gozzano, i-489: sull'unito del fondo l'artista sovrappone con meravigliosa sveltezza
interrompe, e s'apre la vista del mare, e la sabbia, ormai tutta
macchina passarci sopra, imprimendo sulla ragazza del paginone le zebrature delle sue gomme.
, sm. invar. zool. mammifero del genere bove (bos indicus) che
cui 'pendants'si possono trovare negli oggetti del medio evo cinese. montale, 5-113
della moneta, dov'era la zecca del comune. gir. priuli, i-274:
disse: si pagano qui le polizze del lotto? sì signore, disse l'altro
nuova di zecca, sulla sponda sinistra del verbano. boine, iv-153: che cos'
ora non possono i re senza autorità del senato... stampar monete, quali
. redi, 16-iii-180: la zecca del leone ha per appunto la stessa figura di
nella grandezza, essendo molto maggiore quella del leone. muratori, 7-iii-401: zecca
cefalico. -vena zefalica: vena superficiale del braccio. guglielmo da saliceto volgar
tessuto leggero di cotone. = adattamento del fr. zéphyr 'tenuto leggero, mussolino',
, 42. ». = adattamento del fr. zéphyr, dal lai zefihyrus (
giamboni, 7-181: principale dalla parte del ponente è zefiro, e dalla sua
solleciti grani cui copra / la neve del verno e cui mondi / lo zefiro estivo
pesci. -zecca della pecora: insetto del genere melofago { melophagus ovinus),
simo. carteggio degli agenti del granduca ai toscana, i-365: tutteneta d'
, 3-60: si sa che il marchese del carpio nella generale rifusa di tutta la
poi scopre via via le altre carte del mazzo fino a trovarne una identica a quella
d'oro di venezia coniato negli ultimi anni del principato del doge p landò (1539-1545
venezia coniato negli ultimi anni del principato del doge p landò (1539-1545), quando
diminuzione della moneta adunque produsse l'alterazione del prezzo nello zecchino. foscolo, ii-417
prese il nome di 'zecchino'negli ultimi anni del principato zecchière (ant. cecchièro,
crine di capecchio pieno di zéccole, femmina del diavolo che non siete altro.
si trarrà, senza frode. libro del dare e dell'avere dei figli di stefano
la camera. -scheggia di legno del tronco dei castagni in decomposizione. 2
, sf. bot. erba rizomatosa del genere curcuma (curcuma zedoaria o curcuma
fa li raspi col pepe nasce ancho del gengevo beledi molto buono e cardamomo, mirabolani
ariosto, 11-82: passò il resto del verno così cheto / che ai lui non
scient. zeidae, deriv. dal nome del genere zeus, deriv. dal class
scient. zeiformes, comp. dal nome del genere zeus (v. zeide)
. = deriv. dal nome del genere zea (v. zea);
pellagra, dovuta alla prevalenza quasi esclusiva del mais nella dieta. piccola enciclopedia
giordano [crusca]: era uomo zelantissimo del servizio di dio. cavalca, 18-290
assai è buono cittadino chi è zelante del bene della patria e alieno da tutte
più forte e zelante ed efficace predicatore del mondo, pareva che, ritenuto lui
, 7-91: don lisi, zelantissimo del suo ufficio, si raccomandava, tenuto
m'avedrò se voi sarete amatore et zelante del onore di dio e della reformazione della
zelava questo per l'onor di dio e del suo popolo. s. bernardino da
caldo di santa ira zela il dispregiato onor del suo dio. lambruschini, 543:
della legge e di dio, esser insidiatore del regno. meditazione sulla vita di gesù
di fra michele, 32: era zelatore del santo martirio. beicari, 6-65:
, ii-9: paiono zelatori e caldi del bene publico, ma questi sono quelli che
di petto'pressappoco con gli stessi argomenti del borghese: ma io non gn ho
nostra città al buon ordine delle ville del distretto in que'fieri tempi.
stramazzo, xlvii-118: e se 'l zel del saver che 'l cor mi invade /
mi invade / non basta, pur del grato ritenere / nessun oblio l'impressa
zelo che io ho de l'onore del re dei romani mi move a scrivervi e
mi move a scrivervi e non l'avarizia del dono che sua maestà tre anni fa
altro con un buon volere e con zelo del buono incaminamento di quel governo, del
del buono incaminamento di quel governo, del quale egli s'ingegnava di dare col suo
per l'amore e per lo zelo / del sofolcleo coturno. ascoli, 30:
in una spinta medesima, con lo zelo del vero e del buono. b.
medesima, con lo zelo del vero e del buono. b. croce, iii-27-103
ti servo ancore / tanta radice che fructo del fiore / opimo avrai col piacer di
accusarlo al podestà, non tanto per zelo del morto giovane, quanto che si
ho qualche ragione di sodisfarmi della finezza del mio zelo per vostra eccellenza. cesarotti
predicazione, l'impegno concreto nei confronti del prossimo e il desiderio di convertire le
] per il campo, ed ammazzò del popolo ventitré mila di quelli, che avevano
al suol, con fede e zelo / del crocifisso dio rimmago mira. c.
mancare, / ché tu reggi le stelle del tuo cielo. s. bonaventura,
accenti i... i -io son del cielo / la prima meraviglia. / e
zelo divin reggerà cauto il corso / del legno altero a cui fu pier piloto
fu pier piloto, / ch'unque del mar non fia ludibrio e scherzo: /
terra. -appassionata intensità, veemenza del sentimento amoroso, dell'affetto; fervore
immagine della vergine] e sonoro lagnamento del percosso colpo menato dal zeloso cavatore,
la città era seguitato da numero infinito del popolo: e queste tante amorevolezze degli
e queste tante amorevolezze degli amici e del popolo gli nocquero assai, per- cioché
, dovrebbe trattarsi di un continuatore del lat. * f>imbus per gib
, nome della moglie, zenaide, del principe carlo luciano bonaparte (1775-1840),
dotta, lat scient zenaidinae, dal nome del genere zenaida (v. zenaida)
che l'amorose fiamme spesso inombra / del furibundo petto e già inquieto, /
3-56: adì 31 zener, la translazion del corpo di san marco, come fu
biagi], v-9: la zenere del suo legno con la polvere dele pome engranade
sulla terra (ed è l'antipodo del nadir). restoro, 1-23
. galileo, 3-3-22: quel punto del cielo, che perpendicolarmente ci è sopra la
lui contrapposto, vengono ad esser come poli del nostro orizzonte, e chiamasi l'un
l'altro opposto, nadhir. g. del papa, 5-80: zenit si appella quel
5-80: zenit si appella quel punto del cielo, il quale ci sta sopra il
che sorvoli alta le fredde / banchine del tuo fiume, -non te fragile - /
in chi adora / su te le stimme del tuo sposo, flette / il brivido
tuo sposo, flette / il brivido del gelo. g. bassani, 5-282:
gelo. g. bassani, 5-282: del tutto sgombro di vele, il mare
2-193: davanti alla stazione, le aiuole del giardino erano fiorite e curate; ma
le calli si chiamano scalo della barchetta, del sime della lor gelosia non avevano ancora
non avevano ancora rinchiuso le belle refugio, del monte pio, del pesce, degli isolotti
le belle refugio, del monte pio, del pesce, degli isolotti, delle ancore.
mantello e per fibialgli e per paramentto del mantello libre i soldi xviii. testi fiorentini
'l donai al kastelano di lunetta padre del cianzellieri di rion libre ij, soldi xvj
, nella quale terra è la immagine del nostro signore gesù cristo fatta in panno,
fino a mezza gamba con la musica del tif, taf. brusoni, 6-52:
teniva coperto il ritratto vero e naturale del morto ammiraglio. guerrazzi, 3-291.
la beata veronica asciugò pietosamente la fronte del divino maestro. tozzi, vii-535: mentre
medessa, là dove era la imagi ne del nostro signore iesù cristo, che non
balducci pegolotti, i-114: a libbre del cantaro della terra vi si vendono cordovani
sottecchi or or guatando / visto ho fuor del zendalino / d'una zitella, /
dei libri dei loro padri, reliquie del 'zend avesta'di zoroastro. = adattamento
'zend avesta'di zoroastro. = adattamento del pahlavi avistàk va zand 'la legge e il
è un linguaggio che capisco alquanto meno del zendico del quale non ho mai saputo
linguaggio che capisco alquanto meno del zendico del quale non ho mai saputo verbo.
messi per iscritto i commenti ai testi sacri del zoroastrismo noti col nome di avesta.
non ignora i rischi e le fatiche del coraggioso sign. aopuetil per intendere le
più nobili tra le indo-persiche, tiene più del sanscrito insieme colla greca, così come
dei libri dei loro padri, reliquie del zend avesta di zoroastro, scritte nella
: buoni [i cavalli di frigia] del piede e con perfetta unghia, pilosi
dunque presenta declinazione identica alla latitudine del luogo. 2. ott. che
pesci dell'ordine eteroso- mi, lato del corpo rivolto verso l'alto, solitamente
's. m. veneti'et la nome del dose. boschini, 380: ti
della repubblica letteraria, xl-55: la natura del mentovato 'ente semplice e primo'consiste
, agg. filos. seguace, discepolo del filosofo greco zenone di elea (vi
di questi gran vesponi, all'odore del vino trovò l'entrata nel barletto,
nel detto tempo essendo i pistoiesi / del reggimento in grande zenzeria, / che certi
/ e molti altri volien la signoria / del comun di firenze, i fiorentini /
mighele et a monna ricca: « tenete del zenzamo di sant'antonio ». varthema
varthema, 264: c'è l'insula del cu- mere... dove nasce
apprestasse una zuppa rustica, all'uso del paese: una mescolanza saporosa, ricca di
granate. grazzini, 2-357: e del vino ancora, chi è colui che,
sm. ittiol. ant. denominazione comune del genere di pesci a cui appartiene la
. da zeolite, con il suff. del pari pass, dei verbi fre- quent
. montale, 12-51: la leggerezza del suono fa difficili a scoprirsi le zeppe
viene di su dal sole; ingegnandosi del continuo di attizzarmi contra di lui, che
.. pareva entrare in una chiesa del trecento. cicognani, 3-80: nel treno
monti, x-5-264: l''iliade'del ceruti è tutta zeppa di...
senza spezzare lo spaghetto e senza la caduta del grosso zeppo. bartolini, 4-l52:
tutto questo bosco, mo', per ordine del sig. klotz / è stato spianato,
questi dolci vengono preparati per la festa del santo. zéppolo { qeppoló)
, comincia a maturare gli ultimi giorni del mese d'agosto: e maturata perfettamente diventa
, 70: forse derivò questo da inavvertenza del conte che molto giovane era, e
antiche, come egli è una pedanteria del mondo gentile quella tanta frega delle fogge
... e tutta la zerbineria del rione, gli sbirri e la ciurmaglia.
limitare di sala da pranzo: ma, del resto, nemmeno si vedeva. calvino
. = per anton. dal nome del personaggio zerbino, il principe di scozia
, ispirandosi probabilmente a gerbino, personaggio del boccaccio, propr. 'abitante dell'isola di
altieri biagi], iv-4: l'osso del patenichio fato corno mezo zerchio, e
. invar. zool. fennec; volpe del deserto. = dall'ar.
) in un'opera della prima metà del cinquecento, attribuita a antonio broccardo e
sia (come ognuno sa) zerman carnai del re di spagna, nati di fratelli
: e come in bonvesin, s'inchiestano del 'zermogliamento'd'una lor pianta alpestre
giornale, ecc., stampato prima del numero iniziale, in una tiratura limitata
deliberatissimo. ojetti, xciii-255: della medaglia del romanelli, zero. il sottosegretario alla
. aretino, 20-62: facendosi schifo del viso del maestro si voltò in là
aretino, 20-62: facendosi schifo del viso del maestro si voltò in là, e
capelli? io sì, una ragazza del mio paese che aveva avuto il tifo e
zero. nardi, 1-1-1: tu fai del grande, e vuoi parer severo /
se trova gran quantità de zerzelino, del quale ne fanno oglio per- fectissimo.
a, allo zero-, annullarsi pressoché del tutto. bartolini, 15-369: il
: magistrati ateniesi incaricati di fare inquisizione del danaro dovuto al pubblico erario non pagato
. nello scetticismo greco, ricerca incessante del vero pur con la consapevolezza che non
. v.]: 'zetetico': dicesi del metodo con cui procedesi nello sciogliere un
zettatura, sf. tess. disposizione del filo su un rocchetto, una matassa
guidafilo che consente l'avvolgimento a zettatura del filo. = etimo incerto
v. zeugma) e dal tema del gr. ygàyw 'disegno, scrivo'.
dell'antenna della mezana sarà lunga al pari del suo albero; essendo la sua vela
persona di sesso maschile di tendenze omoprimitivi del periodo eocenico europeo, africano e norsessuali.
zezzìo, sm. tose. sibilo del vento. landolfi, 12-10:
« véllo colà- ne, / dàgli del pane, ch'abbaia, vuvvu ».
zia1 (zia), sf. sorella del padre o della madre, considerata rispetto
aveva generato giove, vivo fu levato del ventre della madre, e da ino sua
allattare: questi fu bacco, iddio del vino. ulloa [guevara], ii-23
tanto meglio intorno al fòco / a parlar del cognato e della zia / o del
del cognato e della zia / o del piovano che s'è dato al giòco /
e i rabbuffi gutturali del bigliettaio, che sollecita continuo e insistente
casini. 4. callosità del ginocchio. 5. dimin. ziétta
. ant. dial. frutto dell'albero del pane. p. della valle
., 64-69: messer giovan, fratei del re ruberto, / il qual veniva
il qual veniva, che fosse ziano / del detto duca, come vedi aperto.
.. quindi s'espongono al ludibrio del vulgo; e alla derisione dei saggi,
: mai non furono registrate nel zibaldone del diavolo bestemmie più comiche, e di più
per porsi in grado di leggere le opere del labanca ». pavese, 11-i-462:
). leopardi, ii-1377: indice del mio zibaldone di pensieri co
minciato agli undici di luglio del 1827, in firenze. i primi
. i primi numeri indicano le pagine del zibaldone: gli altri i capoversi delle
alzando i mazzi feci zibaldone / alle peggior del sacco, e rovistando / alla cavalleresca
forti o al più di mezzo sapore, del sugo delle quali spremuto nell'eia e
e nel vin di reno, insieme con del zucchero fino, si fa uno strano
versi il terzo libro dell'al- mansone del medico ar. rhazes; tale nome deriverebbe
18-68: perché prokofev ha tratto dal romanzo del simbolista russo valerij brjusov questo suo zibaldonésco
), sm. zool. piccolo mammifero del genere martora (martes zibellino),
ancora la notte di natale nel tempo del mattutino porta una simile cappa di velluto
arrivarono finalmente i principali tra i ministri del granduca, avvolti nelle loro ampie zimarre di
deriv. da zibetto, col suff. del pari. pass. zibettino,
tagliami questo codardo / con la squarcina del riso, / tagliuzzalo come lombata,
, mio zibetto. -gatto del zibetto-, v. gattozibetto. =
, zibibo), sm. vitigno del tipo moscato coltivato nelle regioni più calde del
del tipo moscato coltivato nelle regioni più calde del bacino mediterraneo. -anche: l'uva
li poeti / senza aspettar l'hunior del terzo e quarto / trovò di venezian tutte
sm. invar. gerg. nel linguaggio del ciclismo, corridore di buon rendimento ma
medici, 195: 'zie': termine gergale del ciclismo con cui si designa un corridore
sculettato bambino roseo, parente personale, del correggio o correggesco o baroccesco o carraccesco,
anguille, / che non vivon se non del lor cacare. = var.
dubbi malsani sulle speculazioni meteorologiche ed astronomiche del capitano su 1 suoi calcoli sul lampo del
del capitano su 1 suoi calcoli sul lampo del fulmine, gli arcobaleni, le code
dotta, lai scient ziphiidae, dal nome del genere ziphius (v. zifio)
di tutte le cose e de consigli del turco minutamente la zifera scritto. citolini,
, 43-92: meser, non me lamento del iudizio, / ch'elio non sia
viddesi un ziffe zaffe incontanente, / del primo più terribile e feroce: /
savinio, 12-361: ricordo l'epoca del violino, agli albori della bicicletta,
salvini, 23-402: qual s'accende del lione in mente / gagliardia, che pareggi
, lat. scient zygaenidae, dal nome del genere zygaena (v. zigena)
. (che l'attesta alla fine del xix sec.). zigguràt
. salirono mitrati sacerdoti alternanti allo studio del cielo canti e sacrifici propiziatori degli astri
se lingue europee. = adattamento del ted. zigeuner 'zingaro'. zìghion
nell'antica grecia, ciascuno dei vogatori del secondo ordine di remi o, secondo un'
astronomia e in scienza marinaresca 'stabilimento del porto'il momento nel quale la marea
famiglia d'alghe d'acqua dolce, del gruppo delle artroidice, così dette per l'
, lai scient. zygnemaceae, dal nome del genere zygnema (v. zignema)
scient. zygnemataceae, deriv. dal nome del genere zygnema (v. zignema)
tipico di alcuni animali (in partic. del coniglio, della cicala e del grillo
. del coniglio, della cicala e del grillo). pirandello, 7-1285:
, sf. omit particolare conformazione del piede di determinati uccelli, in cui due
dotta, lai scient zygophyllaceae, dal nome del genere zygophyllum (v. zigofillo
lat. scient. zygophylleae, dal nome del genere zygophyllum (v. zigofillo)
e nella nebbia pigra / alle tue bacche del color di sangue, / venga chi
commessura labiale. -nervo zigomatico: ramo del nervo mascellare che innerva la ghiandola lacrimale
, l'ala dello sfenoide e la squama del temporale. baldinucci, 145
lacrimali, 'massimi, propri e comuni del naso, e l'undecimo interposto al
deriv. da zigomo, forse sul modello del fr. zygomatique (nel 1654)
deriv. da zigomo, col suff. del pari. pass. zigomicèti,
de'due ossi posti alle parti laterali del cranio, quasi triangolari, che si uniscono
di numero, ricomparvero sulla faccia al principio del 23, nel quale verso la sera
sf. ant. cicogna. parafrasi del decalogo, v-422-102: quand la zigonia è
(v. zeugma) e dal nome del genere saccharomyces (v. saccaromicete
di alcuni lacer- tili e delle specie del genere sfenodonte, situato nella
cellula con nucleo diploide originata dalla fusione del gamete maschile con quello femminile. -anche
, l'organismo che risulta della fusione del macrogamete con il microgamete. = voce
, rigato di argento. = adattamento del turco sagri (v. zigrino).
3-112: c'erano sì le guance zigrinate del calcio della colt, ma non si
e le 'philip morris', le 'zigrinate'del monopolio puzzano e sanno di paglia. migliorini
quella zigrinatura a stucco lungo le basette del soffitto. 2. trattamento cui
. 'groppa'o 'cuoio ricavato dalla groppa del cavallo', forse attraverso il fr. chagrin
avvolte nei suoi zighizzaghi pari a quelli del lampo. bacchelli, 2-xxii-258: appare che
una botta di stocco nel zig zag / del beccaccino - / e si librano piume
portò la bizzarria al più alto grado del delirio. deformò ogni forma, mutilò frontespizi
.; tentennamento, esitazione. manifesti del futurismo, 55: questo procedimento puramente
anticipatamente a tutti gliarabeschi, zig-zag e sobbalzi del pensiero, non ha più ragione di
. garibaldi, 2-461: la fronte del villaggio... aveva una strada
strada che piegava a sinistra nell'entrata del paese, per esser questo situato su
regna, el qual con el favor del signor campsom campsummie, che cussi etiam
sotto le rugiade / nell'infinità chiarità del piano. 2. zirlare.
savi, 2-i-367: è facile l'accorgersi del loro passaggio [de'tordi] per
: un giorno mi giunse più saltabellante del consueto, con gli occhi vispi,
or devi. calvino, 2-13: del cavalier carrega, poi, avevamo scoperto
d'amore e d'accordo sotto la direzione del presidente. -tonaca, sopravveste
tu da parte di chi debbo salutarti? del don francesco petrini, trovato da mio
senti in partic. nelle cellule del lievito, che intervengono nella fermentazione alcoolica
fermenti figurati... la diastasi del lievito, che trasforma lo zucchero di canna
che fossero dentro ammessi quei loro ministri del nuovo evangelico, che erano zimatori di
attirare gli uc le fauci del diavolo, a farlo cader nella trappola,
positura, dalla quale benché essi s'accorgano del volo del loro compagno, non possono
quale benché essi s'accorgano del volo del loro compagno, non possono conoscere la causa
con moine, vezzi, civetterie. del bene, 1-11: so uccellar con reti
gente. -chi è in balia del fato, del destino, di una sorte
-chi è in balia del fato, del destino, di una sorte avversa.
. marino, xii-521: le polpe del suo tenerume circa la pannocchia son tutte
da natura, la rende uno zimbello del fato, angiola maria rimane un lamento,
pea, 7-613: ero diventato la favola del mio scrupolo. e non c'è
ingegniera di zimbelli, ma per artefice del disimpegno, è lodevole. alfieri, 4-150
1-361: non mancava che dire a pemone del duca principalmente in materia della lega,
fosse fatto capo, che si servisse del cardinal vecchio di borbone per zimbello,
biochim. batteriofago che provoca la lisi del lievito. = voce dotta, comp
zimòma, sm. biochim. parte del glutine che risulta insolubile se è messa
, pretende concorra colla glojodina alla formazione del glutine. = voce dotta, gr
, non è la radice dell'albero del pepe, come molti credono, benché lo
bel d'amor ricetto / e steccato del riso. = var. di cinabro
segeri, ziotroni, zinamomo, caroderi. del tufo, 379: l'altre città
tufo, 379: l'altre città del mondo, anime mie, / tengon gran
da zinco e dal tema dei comp. del lat. férre 'portare, produrre'.
nella saldatura come fondente, nella conservazione del legno, nelle pile a secco e
di zinco': serve per la conservazione del legno, per raffinare l'olio, per
industria (della gomma, della ceramica del vetro, ecc.) e per la
i boccali risuonarono vuoti sullo zinco bagnato del banco. = dal ted.
dal 1526) e diffuso per tramite del fr. zinc (nel 1666).
di calcite bianca grigiastra in cui parte del calcio è sostituita da zinco.
, comp. da zinco e dal tema del gr. yoatpu) 'scrivo'.
la putrefazione attacca il centro dei rami e del tronco ancora. lorenzi, 1-64:
pozzetti, 6-37: classe vili. prodotti del sugo zincoso. zincotipia (zincotlpìa
carta a mano solo quella brutta zincotipia del mendico non prende. savinio, 1-50:
era abbonita in cammarano, xc-276: chi del gitano i giorni abbella? / la
potendo attestare e sapere la piena libertà del suo stato, me la tratti adesso da
città di castello, ove a piè del quadro, invece di apostoli, figurò scioperatamente
agg. che è proprio, tipico del gruppo etnico degli zingari. -per simil.
. poesia popolare fiorita nella prima metà del xvii sec., che ha come protagonista
orecchie i cerchi d'argento a contrasto del tono bruno delle gote le pendevano zin
condiviso per vent'otto anni la vita del marito, dapprima tempestosa, zingaresca,
: gli zingari che stanno nelle baracche del mandrione, vicino a porta furba, sono
è affatto parsimonioso e non si preoccupa del futuro, vivendo alla giornata. cassola
altro, nel testo delle 'macchiette parigine'del navarro, pur così aperte a testimonianze letterarie
febbre, la gravezza e la debolezza del capo e la lassezza e la stanchezza
. zanna]: 'zanna': il dente del zingiale. = var. di
antimonio. = dal nome del geologo tedesco j. k. l.
43: fu morto scontra alla madonna del pratello sopra al sucamo: gle decte nella
/ e che abbocca la zinna / del fiasco e della tazza. 3
: sotto i tigli, dalla parte del cancello c'era il giardino, pieno di
in persona: se ne stava sulla terrazza del suo chalet, innaffiando le piante di
dotta, lai scient zinnia, dal nome del naturalista ted. g. zinn (
un insieme che senta la libera uscita del militare. zinnwaldite, sf.
. ant. cintola. niccolò del rosso, vii-529 (73-11): lo
. palazzeschi, 1-477: la coda del mio occhio non desisteva dal girarvi attorno
. diede a vingnone a tommaso zio del figluolo bastardo di ruggieri di berto che
figliuola partorì di suo padre e una madre del proprio figliuolo et una nipote di suo
i nuoresi dànno solo alle persone anziane del popolo, anche ai bimbi, alle
america. -zio sam: personificazione del governo degli stati uniti d'america e
stati uniti d'america e in generale del popolo americano (e traduce l'ingl
trovò cum certi suoi compagni che avevano del capestro. i quali, vedendolo indinerato,
: 'zip': nome dato in america (del nord) alla 'chiusura lampo'.
pian di ripoli. g. del papa, 5-51: togliendo una trave maestra
, tratti dalla natura, fiutando l'odore del vino, trassero fuori il zipolo all'
per la memoria e cavate il zipolo del tino a un tratto, perché voglio ascoltiate
di uranio. = dal nome del mineralogista austriaco f. x. m.
allusione al rumore dello scatto di apertura del coperchio). zippo1, sm
= dal lat. mediev. (del linguaggio medie.) zirbus 'intestino',
altieri biagi], iv-4: l'osso del petenechio è fatto a modo de mezo
, alter, di un precedente jargon, del 1664, o jargunce, del xiii
, del 1664, o jargunce, del xiii sec.), probabilmente deriv.
che è dal pers. àzàrgun 'del colore del fuoco'). zircònico, agg
, 405: 'zirconio'. pietra più dura del quarzo, d'ordinario diafana, con
, sm. ant. gualdrappa, coperta del cavallo. inventario di alfonso ii d'
, che è dall'ar. gilel 'pettorina del cavallo'. zirèllo2, sm. ant
, perfettamente imitato, rispose al chioccare del gallo. pirandello, 7-198: solo,
grilli, lontanissimi però, quasi che del loro zirlire si dovesse afferrare la nota corale
{ zirlò), sm. verso caratteristico del tordo, costituito da brevi gridi frequenti
.: verso acuto, simile a quello del tordo, di altri volatili o piccoli
e. gadda, 6-11: gli orecchi del dottor ingravallo, che sotto alla parrucca
ne seguì il volo fino alla finestra del figlio, poi tornò a spargere il becchime
, 6-4: a roma l'acqua del tevere similmente per bere posta nelle bettine
sf. ant. città. parafrasi del decalogo, v-421-62: novamente ala rivà a
delle amare delusioni e dell'agguerrita astiosità del mondo. = accr. di
o di sabato pasta e fagioli, cibo del mercoledì, invece di zitoni in brodo
= voce di area centro-merid., corrispondente del tose. cit [f \ o
, 1-70: callimeno pendonio fu inventore del zito, che si fa in egitto
, che si fa in egitto; del medesimo autore è invenzione la bua. g
lo scalpiccio degli attori e i zittii del pubblico. bonsanti, 3-ii-205: l'
/ la plebe scimunita, / e del giudice aspetta la sentenza. pirandello, 8-3io
un zitto in quell'istante, / ché del silenzio qui parea la sede. algarotti
, lasciaci riposare ». le grida del ragazzo cessarono per incanto. 3.
], aziò che essi non portasseron pena del ben fare. = var.
palladio volgar., 5-7: del zizzifo, cioè, secondo che crediamo,
zizània), sf. pianta erbacea del genere loglio (lodiumtemulentum) che infesta i
che seminano odio] sono figliuoli e discepoli del diavolo, de'quali dice cristo che
dicendo: « simile è il regno del cielo a uno uomo che seminò il buono
dietro la quinta, finge di prender del fmmento, lo passa di mano in mano
seminar la zizzania tra le due parti del regno. massaia, x-47: da un
, perché s'è messe le spoglie del buon grano. cesari [imitazione di cristo
ogni stagione. viani, 19-280: del giardino... c'era rimasto lo
, / a zò che sia comforto / del tempo ch'è cangiato, / per
v-514-161: a zo che al dì del iudicii siam tuyt salvà / e al paradis
ai ginocchi annodati. = adattamento del gr. \ óavov (v. xoanon
. scient zoantharia, deriv. dal nome del genere zoanthus (v. zoanto)
. scient zoanthidea, deriv. dal nome del genere xoanthus (v. zoanto)
tabile e che fa parte essenziale del loro corpo ed avendo nella parte
ve lungo le coste rocciose dei mari del nord. = voce dotta,
. scient zoarcidae, deriv. dal nome del ge nere zoarces (v
firenze [tommaseo]: togli le barbe del malvavi- schio e tagliale a zocchetti non
che, in partic. nella cassa del violino, viene incastrato come elemento di
sporto è la quarta ed ottava parte del modulo, l'altre due si dividono in
v-455: conservasi il disegno della facciata del tempio di s. giustina di padova con
de carcere, col corame al petto del mantello, col collo torto e tutto pieno
* soreùla, dimin. femm. del class, sorex -iris 'topo', con assimilazione
corno uno zocollaro, lo qualle vegniva del regnarne del re del portogallo, arrivò in
zocollaro, lo qualle vegniva del regnarne del re del portogallo, arrivò in la corte
lo qualle vegniva del regnarne del re del portogallo, arrivò in la corte de
in ritardo la bellissima sedicenne aspirante ballerina del teatro della scala inseguita da una telefonata
un cavallo che spara via dentro la fuga del trotto, manovellando con due natiche lustre
, 1-33: in ottobre erano le castellate del mosto, giungeano di notte; e
carri della legna che cadeva sui ciottoli del vicolo. 3. locuz. fare
a'frati zoccolanti per la loro chiesa del monte calvario. muratori, 14-198:
. muratori, 14-198: nulla ricevei del zoccolante, che mi accennate, il
carducci, iii-2-254: questa terra, che del nostro / sangue e pianto è molle
deriv. da zoccolo, col suff. del pari. pres. zoccolàntico, agg
, / volgendo le due lunghe ombre del capo, / se mai sentisse zoccolar di
s'udì un rapido zoccolìo e sul ciglio del burrone comparvero un cavallo e un cavaliere
2. zool. grande unghia del terzo dito dei perisso- dattili (come
dattili (come gli equidi) e del terzo e quarto dito degli artiodattili.
.]: ho dovuto attraversare un pezzo del podere per abbreviare la strada, e
, 4-ii-168: io feci lavar quel risalto del zoccolo, dove va l'angelo.
àiòlà, il carro blinaato dalla torretta del quale lenin arringò la folla.
di essa porta impostando sopra la cornice del zoccolo, il qual serve di primo
dipinta di rosso dallo zoccolo alle finestre del piano superiore. 6. parte
le pareti dell'ingresso, dello studio, del salotto,... sono tutt'
die'[al confidente] dell'asino, del buricco, del bestia, del pinco
] dell'asino, del buricco, del bestia, del pinco, del gonzo.
, del buricco, del bestia, del pinco, del gonzo... dello
, del bestia, del pinco, del gonzo... dello scimunito, dello
. dello scimunito, dello scipito, del citrullo, del bue, del babbuasso,
, dello scipito, del citrullo, del bue, del babbuasso, del pollebro,
, del citrullo, del bue, del babbuasso, del pollebro, dello scemo,
citrullo, del bue, del babbuasso, del pollebro, dello scemo, del pioppo
, del pollebro, dello scemo, del pioppo, del brachieraio, del pappalardo,
, dello scemo, del pioppo, del brachieraio, del pappalardo, del bescio,
, del pioppo, del brachieraio, del pappalardo, del bescio, del fantoccio,
pioppo, del brachieraio, del pappalardo, del bescio, del fantoccio,...
brachieraio, del pappalardo, del bescio, del fantoccio,... del tulipano
, del fantoccio,... del tulipano, del baggiano, del pacchiano,
,... del tulipano, del baggiano, del pacchiano, del lavaceci,
. del tulipano, del baggiano, del pacchiano, del lavaceci, del bomberò
tulipano, del baggiano, del pacchiano, del lavaceci, del bomberò, del zufolo
, del pacchiano, del lavaceci, del bomberò, del zufolo, del zoccolo.
, del lavaceci, del bomberò, del zufolo, del zoccolo. <
, del bomberò, del zufolo, del zoccolo. <). zoccolo
il partito ha tenuto sullo 'zoccolo duro'del 30 per cento. io.
le prese a cui fanno capo i reofori del circuito e in cui vanno a impegnarsi
e in cui vanno a impegnarsi le spine del tubo elettronico. 13. gastron
2 l'una, fatte venire dall'isola del giglio, quali risultano fuori del diritto
isola del giglio, quali risultano fuori del diritto della facciata, con li suoi zoccoloni
influenza più o meno determinante sulle vicende del mondo. -anche: ciascuna raffigurazione di
, 19-241: distintivo gay dondolante in compagnia del ciondolo col segno zodiacale e della targhetta
ciondolo col segno zodiacale e della targhetta del gruppo sanguigno. -ricamato con
stretto rotare, / se non uscisse fuor del cammin vecchio. fazio, v-1-25:
fisse si conta in la linea ecclittica del zodiaco, e comincia dal primo punto
per la successione de segni fin al fine del segno de pesci. barbaro, 369
. vico, 178: nella fascia del zodiaco che cinge il globo mondano, più
e li pomi granati [sulla veste del sacerdote ebreo] significavano li fulguri e li
della dispensa di casa pingerli il corso del sole per lo zodiaco, o quando si
, 1-360: il lunario d'un astrologo del seicento, tutto illustrato dalli animali dello
observà, ordene- mo che tuti quilli del consorcio, una volta in la septemana,
, 152: ditto per el caxamento del horologio, zoè rame visto per li sig
caldo e secco nel terzo grado: del quale ne sono due specie, zioè bianco
dopo il risorgere dell'apologo nella smania del secolo decimottavo per il naturate affettato,
affettato, furono diversamente ammirate nel correre del nostro secolo. panzini, iv-757:
. che bel zugo diventerà la definizione del johnson! 4. modo
de spada che io me sento / del strato zugo sempre me deffendo. =
zoia in vita m'ave. niccolò del rosso, 1-260-6: morte teribel, vi-
, 1-1-152: questa risposta sola, del non avere i nostri sdentati zoili mai
z01x05, nome di un critico di omero del iii sec. a. c.
bolognesi, v-343-42: may non canpo del pelego... i sì tenpestoxo,
fiammella borbottando. agliando in nota le case del lor sestiere ed il giorno seguente,
un sacco di mestoli'. prendo del zoir di paradiso / quanto mortai aspetto mai
: 'zoisite': nome dato, in onore del barone di do. -dito esile
di solfara. alle quali ella collo zulfanello del suo bel volto ha dato fuoco.
di carne sanguinolenta: e dappertutto c'era del = deriv. da zolfo1,
). plicato all'orificio d del vaso un zolfarolo, per vedere se s'
infino che tiene coperto il superficie del vaso a, non se n'accese alcuno
. doni, 5-75: pubblici. conferma del commissario governativo per la gestiotri; ciondoloni
sbarbaro, 1-253: corrono pel carname [del ficodindia] fiam 3-4-198:
inventore dello zolfino fulminante non lasciò traccie del suo nome, e così al prometeo del
del suo nome, e così al prometeo del secolo nostro mancò l'apoteosi dei carmi
mezzo braccio, lo cacciò nella brace del caminetto e accese il lume. cicognani
cicognani, v-1-335: e nel venire del sonno ancora striscie d'immagini nella fantasia
) caratterizzata dal colore giallo delle brattee del capolino. tommaseo [s.
intomo, ai piedi dei tronchi svestiti del sughero, vi è cisto fiorito, e
foco e fumo, ma per solfo, del quale è avenata e proporzionata la montagna
canfora insieme con il solfo. g. del papa, 5-91: si fa una
gomorra e a quella cristiana delle pene del fuoco infernale. giamboni, 10-98:
anima, ve l'abbrusciaranno, le caldaie del zolfo bollente vi aspettano, gli spedoni
. bacchetti, 2-xxiii-58: l'incenso del renan è stato con politica e con
: ragazze rosee, con l'apparenza del candore: come sempre il candore emana un
anticrittogamico 0, anche, nella lavorazione del vino; verderame. soldati, 2-20
solforosa impiegata nel trattamento dei mosti e del vino. leonardo mocenigo, lii-6-99:
io ho ricevuto i zolfi de le corniole del signor carduino. magalotti, 7-171:
ogni tradimento e d'ogni male. lotto del mazza, 1-35: è stato appunto
te; e viene anche a mettere del solfo sul fuoco. ferd. martini,
. raimondi, 1-176: zoliano il gesto del poliziotto che offre una pezzuola, già
, 1-215]: gli angioli tutti del concilio arcano / per pietà forsi che
guardarci. carducci, iii-2-106: lieto del superbo sole / era, e pensoso
. -al plur. strato superficiale del suolo. vasari, i-591: non
presso cui si rincalzò maggiormente la pianticella del bertani... fu l'insegnamento di
dagli anni sessanta sappiamo che la superficie del pianeta non è un insieme compatto,
? tarchetti, 6-i-642: la vita del grande socialista [rousseau] si approssimava allora
la fioritura salina luceva come il tritume del vetro, come la limatura del ferro
tritume del vetro, come la limatura del ferro. soffici, i-130: « poco
deriv. da zolo forma aferetica del dimin. di laccio (v.)
sua morte niuna 'zolletta'di terra del paese d'àtene si trovòe che fosse gittata
perdiamo egli ed io; così, del pari se la rivoluzione ruba la mano a
. persona che appare abulica, apatica o del tutto priva di energia, d'iniziativa
gli zombies. 5. personaggio del mondo della politica o dello spettacolo che
inattività, cerca di riproporsi all'attenzione del pubblico, risultando però decisamente superato dall'
decisamente superato dall'evoluzione delle idee e del gusto. arbasino, 18-17: da
, 6-viii-236: cominciai a menare il manico del mio frustino, e ai primi zombi
unità di misura lineare corrispondente alla lunghezza del pugno col pollice alzato (15 cm
fremette: nelle sue vene il sangue del guappo antico non dormiva, sempre pronto
sùbite e ferocissime puntate, gli zompi del cane lupo solo in cassa, che
dell'iran. 3. parte del territorio di uno o più stati definita
-zona di sicurezza: ciascuna delle aree del territorio di una potenza belligerante o da
di attività e strutture commerciali. -zona del silenzio: v. silenzio, n.
di tempo, verificabile attraverso l'esposizione del disco orario. -zona industriale-,
n. 15. 5. parte del corpo umano. savinio, 424:
svilupparsi delle disuguaglianze che il carattere obbligatorio del diritto andò aumentando la zona dell'intervento statale
, 12-70: la più sicura poesia del piccolo si avverte, tuttavia,.
poesie... in cui la raffica del ritmo abbia già piena funzione strutturale,
- zona morfogenetica: ciascuna delle aree del citoplasma dell'uovo fecondato dalle quali,
219: dove cadde l'ardore colli cavalli del sole, ovvero in qual quadrangolo del
del sole, ovvero in qual quadrangolo del mondo è più pessimo luogo, ovvero
, ovvero dove perpetualmente la rovente zona del mondo scalda, ovvero in alcuno più
citolini, 2-12: se io vorrò parlar del mondo, non potrò io nominare i
parti [della terra]. g. del papa, 5-43: sogliono i geografi dividere
della pelle, che occupa un lato del corpo, a foggia di semicintura.
sport. nei giochi a squadre, settore del campo assegnato, in conformità con la
nell'hockey su ghiaccio: la parte del campo più lontana dalla porta difesa.
di metà campo. l'altra parte del campo, compresa la linea di metà campo
difesa. -nella pallavolo: la parte del quadrato di gioco compresa fra la linea
nell'hockey su ghiaccio: la parte del campo in cui si trova la porta
difende. nella pallacanestro: la parte del campo, compresa la linea di metà campo
di attacco. nella pallavolo: la parte del quadrato di gioco compresa tra la linea
alla quale i giocatori controllano un'area del campo anziché i singoli giocatori avversari;
. -zona cesarmi-, nel gioco del calcio, gli ultimi minuti della partita
a una situazione prima che questa sia del tutto compromessa (in partic. nell'
ii-1096: 'zona cesarmi'. nel gioco del calcio: espressione che definisce gli ultimi
proposito di una segnatura notevole agli effetti del risultato realizzata negli ultimissimi minuti di un
zona, e sovra l'arpa / leggiadramente del cantor la posa. pratesi, 1-256
ghirlanda di margherite stellanti, di viole del pensiero e di spighe le cingeva, come
ambedue li figli di latona, / coperti del montone e de la libra, /
secondo le favole de'poeti, 'coverti del montone e de la libra', cioè
. borghini, 1-95: se ragioniamo del paradiso, luogo di divina amenità, destinato
le anime de'santi, separato dalla notizia del nostro mondo per un muro di una
con omogeneità cromatica in una determinata parte del dipinto. abile del preparato arabesco alla
una determinata parte del dipinto. abile del preparato arabesco alla toscana ma più slargato per
, 1-234: prima il rosso delle bacche del gigaro, dei tagli zonati sugli alberi
rettilinee, di colore diverso da quello del fondo. bombicci porta, 1-593:
continuità, talora rivelata anche dalla variazione del colore. 3. pitt. fascia
sfere sui pilastrini e persino il tipo del san girolamo che si costruisce, dalla
dai gradienti climatici altitu- dinali; distribuzione del plancton marino al variare della profondità.
se si guarda ai quattrini spesi, antagonista del napoli dovrebbe essere la juve, che
lat. scient. zonitidae, dal nome del genere zonites (v. zonite)
. garzoni, 7-248: chi fa del ser cappocchia per lo senno e del 'quamquam'
fa del ser cappocchia per lo senno e del 'quamquam'per lettera, per trovarsi come
: comesure e zonture de l'osso del craneo. idem, iv-5: sopra questa
sie un osso rotondo nervoxo chiamado ochio del zinochio e da molti vien chiamado padela
i maschi delle lucciole hanno il privilegio del volo, e spesso se ne vanno
; il cittadino egidio è, avido del miracolo, esempio da imitare. =
d'acquari disseminati in tutte le parti del mondo. montale,; -38:
) e dal tema dei comp. del lai di caedère 'tagliare, abbattere; uccidere'
fr. martini, i-387: sopra del quale epistilo si posa el zofaro comunemente
cornice e 'l zoforo più basso / del gran muro maestro, attorni in rami
ebbero nell'invenzione della pila e quindi del telegrafo quel marito stesso che le oche
marito stesso che le oche nella salvezza del campidoglio. = voce dotta,
. ghislanzoni, 91: erano tra primati del dipartimento francese... celebri innovatori
montale, 7-205: lasciando definitivamente la terra del piccolo rodano la mia macchina puntò verso
volponi, 2-417: potremmo guardare dal belvedere del tribunale me stesso che si affanna per
e filosofo e. darwin (nonno del più noto ch. darwin), considerata
, sm. invar. biol. parte del plancton costituita da organismi animali (in
fotogr. apparecchio per suscitare l'impressione del movimento, costituito da una serie di
di immagini fotografiche che rappresentano varie fasi del movimento di un soggetto montate sul bordo
: 1 zoospermi non solo sono proprii del corpo sano, ma sembrano a questo
. dossi, 1-ii-589: il seme del marito non ha zoospermi. =
allevamento degli animali utili all'uomo e del loro razionale sfruttamento. g.
cultura dei campi e dell'utile allevamento del bestiame. = voce dotta,
] si son serviti primieramente della somiglianza del corpo degli animali aperti per uso dei sacrifizi
degli animali aperti per uso dei sacrifizi o del cibo o anco a posta solamente
ragia, perché ha già ricevuto il callo del sale. = voce dotta,
per dito anche de qualche persona che ha del sai in zuca, è el bel
. ant. nome dato dai navigatori veneziani del xv sec. alle piroghe usate dagli
. doni, 5-65: coloro che più del dovere s'invillano, se gli appicca
imbriani, 0-83: 1 partigiani del monarca d'introibo avreb- ber voluto annoverare
claudicazione e lo strabismo; i fautori del despota d'exibo la scrignutaggine e gli
. manso, 1-73: la freddezza del flemma è tale che, posto che
, posto che dalla caldezza e penetrabilità del sangue sia più che da qua
], iii-145: indi zoppeggia la ragione del governatore, dove si ha riguardo a
che per essere zoppo fu gettato del cielo, perché il calor e paltre cose
che la curiosità di quelle due generazioni del rinascimento fosse ben desta e infantilmente pronta
timore, che possa accadere la lussazione del femore promossa da causa intrinseca, e
tutto simile, accaduto ad una sorella del medesimo, che è poi restata affatto
, 1-ii-68: era un affrettarsi premuroso del figlio ad aiutare il vecchio zoppicante quando
la frase, che il passo zoppicante del ronzino è diventato carriera sfrenata. io apro
. tenca, 2-236: 1 versi del signor perez,... sotto
perdonano di aver pensato che la trinità del vero, del buono e del bello
aver pensato che la trinità del vero, del buono e del bello fosse zoppicante e
la trinità del vero, del buono e del bello fosse zoppicante e di averla,
premessi questi casi ultimamente avvenuti nel cuore del congo interiore, per dedurre con efficacia
. buonafede, 2-vii-14: ad istanza del suo signore, volse dal greco in cui
latino in cui zoppicava, i libri del pseudodionisio areopagita. tommaseo [s
: s'alfin crollato / è dagli urti del tempo e vecchio ornai 7 langue
non diferenti erano i medesimi affari dalla parte del garé), intr. {
fecero segnore; uomo che zoppicava del piede. capellano volgar., i-m:
sento / zopegar de sopra. poesie musicali del '300, lxxxiv- 323: amor
volgar., 970: onde a manifestamento del miracolo zoppicòe uno anno, e allora
ire a chiedere soccorso, torsi un piede del quale sin ora vo zoppicando. g
vene usate si segni quasi infino alla debilità del corpo. trattato delle mascalcie, 1-38
e quando dall'altro. b. del bene, 1-326: se il bue zoppica
una nebbietta svampata su quelle care tegole del cupolone. -avanzare lentamente, con
molto quieta, onde non potendo i galeoni del viceré muoversi e procedendo l'armata viniziana
zoppicando, pur alla fine sul cader del sole poco men che a due tiri di
sue de sopra l'affare del palatinato. muratori, 7-iv-335: se vedevano
che sotto i consoli zoppicavano le faccende del pubblico, passava il popolo all'elezione
certo queste ragioni, perché la pittura del valesio non fu demolita per invidia ed
monti, xii-6-367: la definizione zoppica qui del pari che nel verbo 'propagginare', e
piccolo, degli avvenimenti di quei tempi del vescovado nostro, ce ne fusse altrettanto di
detta 'panereccio', 'zoppina'e 'fradiciume del piede'consiste in una vescichetta che apparisce
di benvenuto « avremmo visto volentieri la ruggina del grano, la moria del pollame,
la ruggina del grano, la moria del pollame, la 'zoppina'del bestiame, la
, la moria del pollame, la 'zoppina'del bestiame, la filossera delle viti,
perché stava tutto dì quivi alla porta del tempio a mendicare; e non sapevano
rachitico, vidi il ginocchio non più grosso del suo braccio, si tirava il piede
, i-117: vote sarian di strali / del zoppo dio l'atre fucine, e
mise a caminar più a dentro zoppo del buon piede dinanzi, forte lamentandosi. nievo
nemmeno l'ultima penna dell'oca più zoppa del friuli. cicognani, v-1-453: egli
cittade gien non come lassi: / del ben c'avien non si porie dir troppo
ridiscesi sul battuto al richiamo della campanella del pranzo, ti accorgesti dal tuo passo zoppo
, 1-147: si sentì il passo zoppo del podestà sulla striscia lastricata nell'aia,
questa parte, che con gli occhi del core / diritto veggio ov'io mirava zoppo
quando s'entra nella stanza da letto del poeta, con la coperta ingiallita sui
, 69: lullo fu il primo che del canto fermo / mostrò a'francesi e
mi bastarà essere in firenza all'intrare del sole in ariete. e penso sarò
lezione davanti è prova manifestissima che intendimento del poeta non è stato bene compreso. cesari
essi pilastri e che formano la nave del mezzo, passano in piana terra.
inventore dell'iambo zoppo, la situazione del poeta iambico è più chiara e compita
troppo, / così pur potess'io guarir del zoppo ». 15.
in carrozza, e vuol andare a casa del diavolo a piè zoppo. de sanctis
. doni, 4-33: tutte le istorie del mondo, dicono che non si può
può andare dirittamente, chi ha per compagno del suo cammino il zoppo. ulloa [
di stampare le loro tantafere fra le 'curiosità'del romagnoli. pirandello, 7-286: ora
fortuna. -zoppùncolo. manifesti del futurismo, 90: pensate alla felicità di
: « quelli là li riscoterà alla banca del mai! » disse lo zoppacelo malnato
, ii-5-300: un maligno zoppettucciàccio, che del resto è l'ingegno più forte di
forte di tutta la brigata, il 'fattorino'del lodato editore, arranca per il negozio
etiopia. 2. unica specie del genere pecilogale (poecilogale albinucha) con
moravia, 28-912: la tavola tragica del bab (1959). l'idea
lat. scient. zosteraceae, dal nome del genere zostera (v. zostera)
voce dotta lat scient zosteropidae, dal nome del genere zosterops, comp. dal gr
, / a le mascari più godere / del suo amor non fia concesso; /
collina che si chiama atechqah ossia altare del fuoco era forse in origine il sito
, caratterizzata dal dualismo tra il principio del bene rappresentato dal dio mazdah e quello
bene rappresentato dal dio mazdah e quello del male rappresentato da arimane; mazdeismo.
lat. scient. zorotypidae, dal nome del genere zorotypus, comp. dal gr
32: l'auttore gli narra il principio del suo amore, come udendo laudar una
ser brunetto latini, chi più ricercato del boccaccio ne'suoi romanzetti? =
rappresentante e l'istigatore della posa zoticherìa guerresca del su'popolo. = deriv.
la zotichezza di costui, essendo signore del bagno, come s'usa per festeggiare,
molte zotichezze, toltosi di dosso quel fortore del grasso, que'modi lerci, attosi
di prenderla per moglie, si ravvedrà del suo errore quando s'accorgerà d'aver rifiutata
duro, difficilmente masticabile (la crosta del pane). dominici, 4-235:
stigliani, 1-433: gli zotichi panni del pecoraio più scompaiono appresso a quegli di un
/ lascio le perfezioni e parlerò / sol del ma- raviglioso suo difetto. / ma
letto una moglie con lo stomacoso umidore del filato, co'segni del ditale, con
lo stomacoso umidore del filato, co'segni del ditale, con le punture degli aghi
zoticone non portasse in casa il pranzo del tabacco e del cognac. savinio,
portasse in casa il pranzo del tabacco e del cognac. savinio, 510: in
savinio, 510: in piena epoca del pigiama, quello zoticone porta ancora delle
a sentire il zottino a cantar un sonetto del mal francese. = alter
il marchesino... fu zuavo del papa. de amicis, i-997: una
accompagna via gli zuavi in mezzo ai fischi del popolo. b. croce, ii-6-380
b. croce, ii-6-380: i romanzi del padre bresciani... m'ispirarono
dei capelli / all'ombra ventilata / del gran cappello di manila azzurro, / che
una chiave di fuore dal zubone miore / del suo fido caze, e a sé
. da zucaro per zucchero e dal tema del lat. fluire 'scorrere', sul modello
della sinuosa zucca, / e i fiori del convolvolo, che av- volgesi / al
, non han divario alcuno. b. del bene, 2-231: dove cocomeri o
. -zucca a cedrato-, varietà del genere cucurbita { curbita pepo verrucosa)
maturano sono gialli. -zucca alessandrina, del deserto o saracinesca: coloquintide. dino
: ti speznazione comune dell'unica specie del genere lagenazerò la zucca. guerrazzi,
spessi e uniti, si dimostrava all'altezza del suo -zucca da foraggio: varietà
l'alimentazione dei maiali. -sommità del capo, cocuzzolo. -zucca dei frittigori
35: cocuzzolo. il mezzo della zucca del capo, fasciculo di medicina volgare,
conveniente lunghezza su cui s'appoggia il petto del nuotatore. tombari, 4-23: il
, con poche bracciate faceva il giro del paletto e se la sguazzava fra le dame
, ii-278: la parte d'episodio del don adone, che servi alla vostra attrice
figlio di romualdo era appunto il rovescio del padre: quanto questi accorto, tanto l'
; / benché sia giovinetto, / ha del gran sale in zucca. ghislanzoni,
mancanza di riconoscenza mi fece amaramente pentire del mio tratto generoso. ma...
spese per la mensa dei priori del 1344, 162: per ij 1.
, i-iii- 893: allo scorcio del medio evo, e infino a'nostri tempi
; insaporito con la zucca. del garbo, 48: di confezioni, le
di sostanze zuccherine. = adattamento del fr. sucrage (nel 1876).
s'è ripacificato con seco nell'atto del con meco riconciliatosi. giov. fiorio,
locuzione che sembra men appropriata al caso del caffè, talvolta zuccherato con due
ardente della tua capigliatura respiro l'odor del tabacco oppiato e zuccherato. 3
piacere cum le più belle e zucherate donne del mondo, vidi lucifero, che uno
imbottito, al cremoso, allo zuccherato del wagnerismo, che ci era salito fino sopra
era allora il più dolce zuccherel- lo del mondo. 2. agg.
, piacevole da baciare (una parte del corpo, in partic. le labbra)
in tale recipiente. notizie del mondo [31-i-1789], 65: la
da zucchero e dal tema dei comp. del lat. ferre 'portare, produrre'.
, il fumo dei camini e degli essiccatoi del grosso zuccherificio di bondeno in gran lavoro
da zucchero e dal tema dei comp. del lat facere (v. fare)
occupano una parte sì grande della superficie del suolo, danno sostanze zuccherine, mucillaginose
far questione di gabinetto della immediata discussione del progetto di legge. -affermazione,
p baldini, i-676: la fede del popolo meridionale non è suscettibile di tante
. bonsanti, 5-250: il significato del suo discorso poteva risultar troppo grave?
, iii-276: senonché queste e altre cose del genere erano ancora zuccherini appetto a ciò
. registro di entrata e uscita del convento della ss. annunziata [
gabella di siena, io: la soma del zucaro e polvere di zucaro, in
] in casa e fresca, e del zucchero e dell * acquarosa e del giulebbo
e del zucchero e dell * acquarosa e del giulebbo. bisticci, 3-18: egli
, siate contento di comprarmene qualche libbra del più fino. magri, i-360:
caffè], nella scodella vi si mette del zuccaro, più o meno secondo il
. gozzi, 1-13: leggesi nel dizionario del james la relazione d'un cerusico,
/ zucchero filato a mano / sullo spacco del masso / miracolato che porta / le
che stilla, parole / che il seme del girasole / se brilla di
, / dante alighieri, e dir del mariscalco: / ch'e'par fiorin d'
ed è salina. rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-75: quando tu ridi sani
espressioni iperb.). trattato del ben vivere, 16: l'amor di
dir ch'è uno zucchero in comparazione del pensiero di stabilire secondo la vocazione.
il zuccaro suo: la bontà e virtù del signor viceré, che è amata universalmente
, 5-5: la più meschina prosa del mondo riesce uno zucchero in confronto ai
-medie. caduta degli zuccheri: diminuzione del tasso glicemico al di sotto dei valori
. petauro dello zucchero: piccolo marsupiale del genere petauro (petaurus breviceps) con muso
man squarcia / lo zuccheroso seno [del fico] / scopre il tesor mellifero
atteggiamento, in partic. l'espressione del volto, dello sguardo, un discorso
, 18-411: ci riportano alla 'belle époque'del primo novecento, dopo tutto in perfetto
. elmetto che ricopriva soltanto la sommità del capo. salvini, 33-iv: zucchetta
/ che 'l ber- rettin di ferro del soldato vien chiamato zucchetta tuttavia.
redi, 16-iii-256: arrivato al fine del canale spermatico, termina come in una
ecclesistici, di colore diverso a seconda del grado gerarchico (ed è bianco per
vetrina, splende lo zucchetto di seta rossa del venerabile cardinale bellarmino, e accanto,
. elmetto che ricopriva soltanto la sommità del capo. garzoni, 7-202: hanno
testa. -per simil. riparo del capo (con uso scherz.).
404: un ritratto dell'abate gando, del prozio, in poltrona a braccioli,
ferro usato dai fantini durante la corsa del palio. cagliaritano, 187: 'zucchino'
corporale, ch'è in una delle zuccole del celabro, non può attingere dietro allo
. zùccolo, sm. sommità del capo, cocuzzolo. salvo se
ecco io raggruzzolo / che la cima del capo nostro appunto / vien nominato zuccolo
buonarroti il giovane, p-472: quando del suo zuccone / fece il modello e
pappa. guerrazzi, i-65: dal cucuzzolo del suo zuccone scendeva una linea inclinata sopra
, 5-i-230: va'ezechiel, nel conspetto del populo, togli un coltello, un
io che donatello / comprasse già quando del suo zuccone / fece il modello.
scultore donatello, che è nelle nicchie del campanil del duomo verso s. giovanni,
, che è nelle nicchie del campanil del duomo verso s. giovanni, detta
iscambio di render grazie a vostra maestà del gran dono ch'ella ci ha fatto,
siano. idem, iii-20-363: nell'affare del complimento scambiato tra lo scotto e il
-elmetto che ricopriva soltanto la sommità del capo. luca pulci, i-6-61
/ ch'era stato già in corte del soldano: / sapea a punto ogni lor
n'esce liquore dolcissimo, a guisa del 'vin bianco', che trasferito in caldaie grandi
strumento a corde simile al violino. del tufo, 159: né con con la
chi non ha un pelo in certa parte del capo, è più va una nicchia del
del capo, è più va una nicchia del campanile del duomo di s. maria
, è più va una nicchia del campanile del duomo di s. maria grazioso:
prima ne spunta alcuno, lo svellono: del fiore a firenze.
ellino fanno zuffa insieme. b. del bene, 2-49: a noi piace sopra
e mediante iddio e poi la galea grossa del nostro comune, i gienovesi furono rotti
: veduto l'ortografie diverse degli 'ff, del 'f, degli '11'e gli sbandimenti
'f, degli '11'e gli sbandimenti del 'k', del 'x', del 'y'e
degli '11'e gli sbandimenti del 'k', del 'x', del 'y'e la zuffa del
gli sbandimenti del 'k', del 'x', del 'y'e la zuffa del 'z'e
del 'x', del 'y'e la zuffa del 'z'e del 'h', si messe
'y'e la zuffa del 'z'e del 'h', si messe a fare un altro
mi torna alla mente la mia sollecitudine del primo giorno. rapini, i-138: un
in un zuffo, legati nella cima del capo. manzoni, pr. sp.
mio ricordo: / se vuoi guarir del mal del zufolàcchio / lasc'ire il cicca
: / se vuoi guarir del mal del zufolàcchio / lasc'ire il cicca e attinenti
? 3. ululato, sibilo del vento. g. fabrini e f
la lingua mi s'in- toipidì quasi del tutto, e uno spesso zufolamento nelle orecchie
non fischiar sì forte con la pazzia del parermi d'esser contento. g. c
incauto passag'ere inchiodato da taciti incantesimi del mostro, che colta fra spine la
ronzando intorno alle labbra e agli occhi del caro defunto. borgese, 1-90: sentì
basso basso non pavento / il zufolar del gelido rovaio. borgese, 6-95: più
dagli antichi si to- gliea, così del tutto scacciato da'vostri se ne vede,
un'arietta giocosa e numerando le losanghe del tappeto. bartolini, 16-263: ora
, i-194: 'zufolare': suol dirsi metaforicamente del celebrare, o parlando o scrivendo,
roberto, 1-364: nella mattina luminosa del sabato, riprovò l'ansietà dell'attesa
in punta di piedi sulle grosse stuoie del corridoio, col cuore in tempesta, assordata
schiocco ripetuto di frusta; fischio continuo del vento. guerrazzi, 2-96: non
2-96: non persuadevano il sonno lo zufolio del vento pel sartiame, il fiotto dei
le restan là invischiati: come quelli del serpente... allo zufolo dell'incantatore
lui a zufolo e tamburo: / del morruà tirò tre metadelle. poliziano,
nell'inse- rire fra le mani giunte del suppliziato una serie di cannette e nello
[al confidente] dèh'asino, del buricco, del bestia, del pinco,
] dèh'asino, del buricco, del bestia, del pinco, del gonzo.