, sf. dipendenza economica dal gioco del totocalcio (anche con valore iron.)
un festival canoro (in partic. del festival di sanremo). =
27-vii-1995]: le entrate... del totocalcio e del totogol. =
entrate... del totocalcio e del totogol. = comp. da toto
collettiva eccessiva, esagerata per le scommesse del totocalcio. migliorini [s. v
. che appartiene a una popolazione indigena del messico, stanziata sul versante atlantico dell'
ad intervenire pesantemente per debellare il dilagare del toto-nero. la stampa [9-ii-1988],
, 31-i-1988], 173: il gioco del to- topresidente, tuttavia, non basta
totoricevitóre, sm. chi riceve le giocate del totocalcio. = comp.
. scommessa illegale collegata al gioco del totocalcio. la repubblica [14-xi-1982]
rocco buttigliene (il più quotato nei totosegretari del ppi) ha interesse a risuscitare identità
'toto- voto'è il segretario della camera del lavoro, gaetano inver- nizzi.
superamento di una linea di uscita laterale del campo (linea di touche)
linea di touche) da parte del giocatore che porta il pallone, o del
del giocatore che porta il pallone, o del pal lone stesso. -anche
lone stesso. -anche: rimessa in gioco del pallone da tale linea (e formazione
dette tui), diffusi nelle regioni tropicali del l'america centrale e meridionale
, da una voce onomat. indigena del sudamerica. toulkiniano [tulkiniano],
, sm.): industria litica del neolitico scoperta in stazioni di superficie in
, in uso a venezia nella seconda metà del sec. xviii (e nel sec
ministri e re / al cenno olimpico del suo 'toupet'? montano, 1-144: era
], sf. invar. nell'industria del legno, macchina simile a una fresatrice
. m. -i). nell'industria del legno, addetto alla lavorazione di comici
italia) sulle orme dei grandi viaggiatori del passato (montaigne, ecc.) come
di un pezzo sonato sul- l tastiera del clavicembalo coperta da un panno; il quale
club italiano: associazione per la promozione del turismo e della conoscenza geografica e culturale
invar. gastron. fetta di filetto del diametro di 5-6 cm e spesso 2-3 cm
centimetri, tagliate all'estremità inferiore (coda del filetto), in modo da presentare
controfiletti agili e slanciati, bistecche armate del loro osso impugnabile. = voce fr
r. longhi, 1-i-1-158: l'abbozzo del tourniquet architettonico si mura di blocchi d'
63: conciò fosse cosa che la tovaglia del legal fine di controllare o prevenire il
], sf. invar. nella moda del sec. xviii e della fine del
del sec. xviii e della fine del xix, imbottitura posteriore degli abiti femminili
una tinta più allegra ancora colla gaiezza del vestito. 2. costruzione sintattica peculiare
si vendino e comprino con la rivolta del quarto alla canna, e senz'altro
, de le vostre messioni, che del ladro che menasse a la sua casa
altri se n'accorgesse. capitoli della compagnia del crocione, 19: quando dice la
la tovaglia sul capo, in luogo del fazzoletto di più recente adozione.
pesante, per metro lineare a seconda del peso. = deriv. da
sudici, li quali come pieni del grasso, e di sporchizia, s'attaccano
; e passagio iii denari. libro del dare e dell'avere dei figli di stefano
lui non sarebbe parato mangiare, se del mio togagliolino no si fusse servito a nettarsi
degli animali domestici (in partic. del gatto) e raramente dell'uomo.
5: il primo esame è quello del sangue (gruppo sanguigno, rubeotest per verificare
le urine onde escludere problemi a carico del rene e infezioni. = comp
dotta, lat scient toxodidae, dal nome del genere toxotes (v. tbxote)
], 5: tutti i 'berluscones'del mondo, ma anche noi ex intellettuali a
). region. cozzare. del tufo, 195: in questo tempo ancor
il cartoccio fabbricato con quel cotal foglio del tiberino? 2. ant.
scadente, ricavata dalla parte piu interna del bozzolo. = dimin. di
dotta, lai scient tozzia, dal nome del botanico b. tozzi (1645-1743)
. moravia, i-6o: sul marmo giallo del tavolino in falso stile luigi quindici cne
ad un modo, l'essenziale pronunziabilità del reale: solo che, in una,
corron dietro chiedendomi che cosa ho fatto del loro maestro. 3. che
probabilmente da tozzare attraverso la forma ridotta del part. pass. tozzato.
oliva, 15: non chiedeva i tozzi del pane avanzato a'banchettati. si appagava
e la vendetta fu una seconda parte del canzoniere, in cui egli rappresentò la
essere asta biforca, come l'armatura del toro, come il torozzo dei marinai.
secchi, tozzi, morse ed arnesi del genere. 9. grosso mestolo
doge di venezia portava, in sostituzione del corno, nelle cerimonie di minore importanza
tozzo: comportarsi da ingrato, facendo del male a chi ha dato aiuto.
sm. napol. cozzo. del tufo, 195: insin le principesse /
: succedeva... la truppa del duca di nemurs, nella quale erano quattrocento
lo figura leggente in cattedra nel costume del tempo tra due ale di scolari.
il fiore che ripete / dall'orlo del burnito / non scordarti di me, /
mano il bambolotto di gomma, la laidezza del pezzo anatomico. 2.
sale benigna trionfale solitaria vigilante la forma del cupolone, d'un azzurro più chiaro
più chiaro e più prezioso di quello del cielo, sempre abbastanza grande per quel
notte destinata da'fati all'infelicissima morte del duca alessandro, la quale fu traile
quale fu traile cinque ore e le sei del sabato che precedette la befania. manzoni
, però che ciascuno raggiugne lo fine del suo desiderio. donini, lii-14-196: diverse
che si fermasse la guerra nello stato del duca di loreno. manzoni, pr.
dante, infi, 14-80: quale del bulicame esce ruscello / che parton poi
. to, infine a dì vi dicembre del 1399, tra pianelle e scarpe per
soldi e iiii denari e mezzo lo stai del grano: e monta, tra tutto,
erano loro somministrate, e per la fede del promesso soldo non servata, constretti e
lumi [il teatro], riusciva del tutto nuovo e gratissimo a'riguardanti.
per curiosità, due vigili istiga- trici del genere umano, mi son fatto mandare que'
una nuova città, la più bella del mondo, dove la gente non capisce
(v.); è calco del lat perantiquus. traavaro, agg
fiorentini, 82: in quel tempo, del mese di giugnio all'entrante, il
, trabacche e padiglioni, nel piano del cafaggio del vescovado di firenge. g.
e padiglioni, nel piano del cafaggio del vescovado di firenge. g. villani,
iv-2-939: un vincitore vegliava il cadavere del suo compagno avvolto nel vessillo della gara e
, se non trabacche de la pelle del medesimo animale, e con quelli vano,
: dinanzi, il vasto campo interno del lazzaretto, ingombro qua e là di trabacche
, coperto e animato da un popolo, del quale il veduto al di fuori non
e festosa. 4. telaio del baldacchino di un letto; l'intero baldacchino
4-448: esci di palazzo per la parte del giardino in un letto sostenuto da dodici
se ne stava arrampicata su la trabacca del letto, ch'era il suo posto preferito
trans 'oltre') e da un denom. del lucch. bacco 'passo fatto alzando bene
genovese] la signoria dinanzi al parlamento del popolo, e andossene a pisa con tutta
-che appartiene al passato; tipico dei gusti del passato; caduto in disuso; sorpassato
. bartoli, 1-8-64: col far del giorno tornò di nuovo il vento, avvegnaché
avvegnaché poco durevole, peroché nel meglio del navigare, girò, e un'altro
si dice ancora e'terrebbe l'invito del diciotto o egli seccherebbe una pescaia e'
/ perfino / la consunzione serale / del cielo. 17. dimin.
cordonata: una finestra che a le volte del vino rendeva luce... lasciò cader
a botte, in cui la pianta del vano da coprire è a forma di parallelogramma
/ gli avi scolpian l'effigie / del morto cavalier. carducci, ii-8-
sulla parete gli ultimi giorni e la fine del mondo. bonsanti, 4-506: sostava
4-506: sostava accanto a una colonna del tempio, una di quelle principali che
di una fornace. trattati dell'arte del vetro, 12: metti il tegame nella
se il cielo (la volta) del forno è bianco, rischiarato dalla fiamma,
un'alcova. -volta celeste, del cielo, dei cieli, delle stelle (
in quella pagina, come sulla volta del cielo, ciascuno degli elementi rea-
stelle erano svanite, e la volta del cielo era diventata azzurra. 2
(in partic. nell'espressione volta del vino). compagni, 1-18
farsi, tra la chiesa e la porta del chiostro. g. moretti,
volta plantare-, parte arcuata della pianta del piede, i cui pilastri ossei sono la
i cui pilastri ossei sono la tuberosità del calcagno, la testa del primo metatarso e
la tuberosità del calcagno, la testa del primo metatarso e la testa del quinto
testa del primo metatarso e la testa del quinto metatarso. 7. tecn.
di poppa': quella parte della poppa del bastimento, cne è tra il dragante e
, nella quale è forata la losca del timone, ed i portelli pei cannoni di
dell'arte senese, ii-102: débole fare del disegno che so'quelle che so'
disegno che so'quelle che so'alla cappella del crocifisso, sotto la voltarella del detto
cappella del crocifisso, sotto la voltarella del detto crocefisso. -voltétta.
tutte di legname sia almeno come quella del coro di santa crocie di firenze. guarino
designati... dalpaura fugace e voltabile del favor popolare. leoni, 237:
coltello infocato voltabile, a intercludere la via del legno di vita.
legatisi ai patrizi, e la feroce voltabilità del popolo. carducci, iii-24-68: certi
farla abortire, fu lo stesso avvocato ufficioso del voltacasacca, uno sfregiato napoletano. pasini
volta faccia. -cambio di direzione del vento. soffici, v-2-334: l'
traverso, forse per un'improvviso voltafaccia del vento. 2. il volgersi
. da volta3 per volt, sul modello del fr. voltage (nel 1890)
egli non avrebbe mai decomposto gli elementi del nostro globo metallico. de amicis,
correvano... sotto i fili del telefono e delle lampade voltaiche tutti bianchi.
fr. voltaique, deriv. dal nome del fiume africano volta. voltairiano e
, 1-ii-4: io come fanciullo piangeva talora del solo trovarmi in quelle strade di vienna
diùccoli animali marini che scova sotto i ciottoli del fiorale. savi,
solo: si ferma ordinariamente sulla riva del mare, qualche volta su quella de'
per voltar il legno a la volta del mare e non v'essendo rimedio, la
voltano le rocchette, si farà il movimento del peso velocissimo. m. florio,
forza da piegarle e voltarle a misura del bisogno. 5. deviare un
, al quale per ripurgare la stalla del re augea fu necessario voltarvi un fiume
si scoprirebbero tutti li terreni situati a destra del po d'argenta. g. capponi
lor scarrucolata: / quasi a trionfar del comun danno / si metteono gli sproni
queste cose, s'appressò il termine del partorire alla reina. sannazaro, iv-31
4-187: si fiera vista e le grida del pallavicino e dei compagni voltarono gli animi
di essi avevamo e per la qualità del sito et altre ragioni, poterli assalire
cui ufficio è di frenare i diletti del gusto e del tatto e volta il ragionamento
di frenare i diletti del gusto e del tatto e volta il ragionamento a lei,
che gli uomini si sieno dati a'piaceri del gusto sere- natamente. g. del
del gusto sere- natamente. g. del papa, 5-86: alla neve ed alla
rajberti, 5-1: delle ventiquattro ore del giorno, tra quelle che si voltano
cielo, si sottraggono alla pedantesca tirannide del galateo. 12. trasferire ad
voltarono i pagamenti de'soldati nella guerra del 78 e 79? grazzini, 4-398:
e diventò statua di sale. niccolò del rosso, 165-5: alotta di pauri tosto
mostrino / la via d'andare all'osteria del bufolo. panigarola, 2-89: se
ma puntando davanti a sé fino a metà del lato dove stiamo ad attenderlo e poi
vanguardia per tanto assaltata, nello spuntar del giorno dallo spinola ricevette gran danno, che
barbaro, lii-4-159: molti dei grandi e del popolo si son
sarpi, 1-104: la patria di costì del principe di condè ha fatto voltar quivi
o consiglio. lettere di uomini illustri del sec. xvi, i-18: per questo
essere onesto che il re si aiutasse del regno, e che essi volevano spendere
la facoltà e la vita per l'onore del loro re;... e così
impeto primamente,... nella carolina del nord e quindi -voltare le briglie:
fabbrica della chiesa di montesanto sulla piazza del popolo. g. b. nelli
cupola vaticana, lavorato per l'alto sapere del buonarroti, ma non pertanto vi troviamo
si stupisce di non veder la ruota del mulino volare in frantumi. 3
sussultare dino. -mutamento improvviso della direzione del vento. santi, ii-316: fummo
succede alle voltate, che per l'inclinazione del binario il paesaggio perde la verticalità e
non più. 6. curva del cranio. viani, 13-270: il
e m'appariva soltanto l'ampia voltata del cranio e il ponte del naso.
l'ampia voltata del cranio e il ponte del naso. egli pareva orasse prono.
voltatile non isterie mai saldo al sole del vero. = agg. verb.
l'altezza d'una cosa con rombra del sole, con l'ombra d'un'al-
: quei giardini che sono in ripa del fiume hanno miglior comodo per l'acqua
bizoni, 183: nel pranzo ebbimo del pesce carpone che venne ieri in tavola
pochissime voltate in quasi tutte le lingue del mondo. de sanctis 12-56: ho
f. pagnini, i-50: dalla riforma del 1700 in poi, [le pene]
]: a coloro addiviene quella cosa del vero proverbio: il cane è tornato al
e la troia, lavata nel voltatolo del loto. = deriv. da voltare1
secco e l'infezione per la vicinanza del taglio si son comunicati al nuovo sermento
il maneggio della fiocina e il governo del barchino leggiero, corrente e volteggiante agli
leggiero, corrente e volteggiante agli impulsi del paradello. 3. che sventola
fra giordano [crusca]: il nibbiaccio del ninfemo volteggia e s'aggira per l'
. deledda, iii-137: 1 fiori del tasso si baciavano, le mosche e
2-58: spesse volte eri veduto infra tonde del gonfiato e grande oceano, e col
a venti altre, frustate daltimprovviso scatenarsi del boogie-woogie. -eseguire volteggi in
corna, il giostratore volteggiava sulla groppa del toro galoppante. angioletti, 183: galoppavano
segnanti un tempo di danza al volteggiare del vento. 7. presentare un
capobianco, 23: e questo in occasione del volteggiare della strada, come occorre in
. pratesi, 1-78: l'immagine del giovane non cessava di volteggiarle in varii
imperiali, 3-113: sentii la messa del nostro cardinale, e seco a piedi
la beccaccia] a'suddetti luoghi per causa del cibo, sì come la sera.
17. costeggiare navigando la riva del mare. mariano da siena, 122
chateaubriand nel sossopra volteggiata. suo saggio del 1801, volterizzando da sua parte, gli
fuor di proposito, dovendosi servire anco del correre per far alcuni salti sul cavallo
la collina di destra copriva il grosso del nemico, e non si vedeva nel suo
. -in equitazione, cambiamento di posizione del cavaliere in groppa al cavallo in corsa
v.]: 'volteggio': l'arte del volteggiare, del cavallo. dessi,
: 'volteggio': l'arte del volteggiare, del cavallo. dessi, 6-162: a
averlo ben letto, nella pregiata edizione del 1700 con i commentari del volterrano paolo
pregiata edizione del 1700 con i commentari del volterrano paolo maffei. 2.
costruirle col gesso da muratori. g. del rosso, 42: in diametri piccoli
d'un quinto, per lo più, del loro diametro. 3. sm
4. sm. numism. denominazione del denaro piccolo, coniato presso volterra nel
1250 circa (volterrano casolese) e del grosso agontano, coniato a volterra nel 1254
coniato a volterra nel 1254 come imitazione del grosso di ancona (detto volterrano delle
volterra, nel 1254, ad imitazione del 'grosso'di ancona. 5.
enciclopedia che precedé e accompagnò la rivoluzione del 1789. = deriv. da
. ferrari, 3-77: le due vite del poeta [gòthe] sono sì separate,
, quale si era delineata nel principio del secolo col romantici smo e
cameroni, 1-106: un'altra autopsia del cuore di donna i de goncourt ce
con quei cani -di volterriani / nemici del santissimo governo / non c'è da
di balaustro, che formano la parte superiore del tagliamare. = deriv.
ricurvi che legano lo spero e al corpo del vascello, e formano una difesa o
= deriv. da voltare, per adattamento del venez. voltizòla. voltimetrìa, sf
. vórtó), sm. parte anteriore del capo dell'uomo in cui hanno sede
organi della vista, dell'olfatto e del gusto; faccia, viso. -per estens
atteggiamento del viso, espressione, in quanto lascia
l'uomo ipocrite ed occulto / che del dannoso mal nel cor s'allegra / e
non viziati uomini si dimostra il voler del cuore. guido delle colonne volgar.
non più si ravvisano le vere fattezze del volto che entro vi si specchia.
in paradiso / e 'l santo volto del signor guardasti. bruno, 3-707:
della simplicità... ha la similitudine del volto divino. -volto pallido-, espressione
la guerra. -rappresentazione figurativa del viso di una persona. leonardo,
toccato il corpo o la faccia o altro del signor nostro... sì come
il volto di caino. -fiore aperto del girasole. montale, 1-51: portami
tutto il giorno agli azzurri specchianti / del cielo l'ansietà del suo volto giallino.
azzurri specchianti / del cielo l'ansietà del suo volto giallino. 3.
e freddi, e con baleni la regione del mare; e ora lusingare con abbonacciare
or che si fare, / sé ristorando del tempo perduto / mentre nel regno non
la difese, / qui mi sovenne del mio africano. -cadere a qualcuno
che tu sai bene ch'egli è nemico del marito mio. cavalca, 20-416
b. segni, 196: in volto del re carlo vili e de'suoi consiglieri
comiuoli dell'autunno composti nella liquida fecce del mele, e l'erba intuba, e
e la radice, e la massa del raunato latte, e l'uova volte a
luogo, un albero, una parte del corpo, ecc.). che
ombrose regioni, specialmente verso la parte del settentrione volto. b. segni,
sei volto alle cose rudi e gravi del vivere e del pensiero. 5
alle cose rudi e gravi del vivere e del pensiero. 5. figur.
colla gloria di dio volta alla redenzione del genere umano. calandra, 3-48: tutti
, murato di terreno, dalla banda dritta del quale è un lastncato; poi circa
la fiamma che entra, per la natura del fuoco, va allo in su gagliarda
e da poi sforzata dalla detta rotundità del volto della fornace, la fa girare
. gadda, 259: quel saluto era del figlio di enzo: nella guardia i
: uncino della trutina, il gambetto del quale gira liberamente in essa, onde agevolarne
cattaneo, i-121: colui che facea del morto si lasciava voltolare dall'una e
mar, che lava il vicin piè del monte. d'annunzio, v-1-353: dov'
.); rigirarsi, cambiare posizione del corpo stando sdraiati. -anche: rotolare
: allora dal voltone sotto il convento del carmine si staccò un'ombra. moretti
v.]: 'voltura': l'atto del volgere e del volgersi. 2.
: 'voltura': l'atto del volgere e del volgersi. 2. cambiamento di una
5. burocr. annotazione sui registri catastali del trasferimento della proprietà di un bene immobiliare
conversione, una semplice voltura delle onorificenze del passato regime,... potrebbe restituir
metaforico a quello descritto dal moto apparente del sole sull'orizzonte). m.
non seconda [il sole] il corso del cielo e non ne piglia altro contrario
il volturare; trascrizione nei registri ufficiali del passaggio di proprietà di un bene immobile.
ardigò, ii-237: le voltzie eleganti del periodo triasico erano scomparse.
anti, / e fai te gemme del volubil carro. marino, 1-5-79: il
volubile che splende / tra le fredd'ombre del notturno orrore / tante forme non cangia
avvolgendosi su se stesso (le onde del mare o di un fiume).
1-78: quello che forza la sua [del luppolo] operazione si è l'ac-
] operazione si è l'ac- ua del latte con spico e mastici, dice pandettario
. incostanza della sorte, mutevolezza delle cose del mondo, degli eventi. alberti
158: perché poi la maniera del petrarca sia riputata piana ed asciutta dagli
in tal modo, che la volubilità del sermone guastasse i segni e furti delle
è proprio o si riferisce alla misurazione del volume. -unità di misura volumetrica:
eran concepiti e visti e resi nello spirito del giotto paesaggista nudo e scabro.
potreste scorrere i suoi voluminosi scritti [del paruta], non vi trovereste una
- anche con riferimento a singole parti del corpo. pirandello, 7-63: la
scient. volucella, propr. dimin. del class. volucra 'bruco della vite,
il pesce] quasi l'intero volume del barattolo. -massa dei capelli.
ventare sul volto / il molle volume del lungo suo crin. -estensione,
sostituiva uno dopo l'altro i dischi del radiogrammofono, attento, sempre, che il
attento, sempre, che il volume del suono non soverchiasse le nostre voci.
lo reai manto di tutti i volumi / del mondo, che più ferve e più
/ lucidissime note / di quei puri del cielo ampi volumi, / che son forse
. movimento avvolgente di una massa fluida, del fuoco, del fumo; spira,
una massa fluida, del fuoco, del fumo; spira, voluta. caro
tra rinascimentale e barocco: la luce del sole ne sfaccetta le pareti, ne fa
volumi. -resa dei piani e del rilievo in una scultura. -forma plastica
corpo, pari all'inverso della densità assoluta del corpo. 12. fisiol.
piasmatico-, quello costituito dalla parte liquida del sangue, in cui non sono cioè compresi
modalità di vendita che si basa sul calcolo del volume del materiale. 18.
che si basa sul calcolo del volume del materiale. 18. dimin. volumetto
rimborserei a luglio) i volu- mettini del parnaso: ché specialmente di compiere la raccolta
madre vorrà mandarmi i volumoni della storia del consolato e dell'impero di napoleone i?
. moravia, 17-133: sulla soglia del negozio sta la padrona, una donna dal
ardui 'ri, non si valeva del consiglio che di uomini volgari. camz,
, comp. da volume e dal tema del gr. -ypà . pascoli, i-652: così nell'anima del poeta, come il cupo ronzio del del poeta, come il cupo ronzio del mare nelle volute della conchiglia, è l' imitando su le quattro zampe la cresta del flutto quando forma la voluta o impennandosi vedesse! la neve rovina nel mezzo del lago e all'orlo trabocca, si riversa il violoncello ecc., estremità superiore del manico a forma di spirale. scamozzi, 2-19-33: il resto [del capitello corinzio] egli lo divide in . leoni, 322: gran parte del popolo, colto sì improvvisamente, s' martini, i-381: el resto di poi del diametro si lassa alli caulicoli, viticci dall'appagamento dei sensi e dal soddisfacimento del desiderio sessuale). dante diletti, e seguire la trista via del vulgo. s. gregorio magno volgar. gittar el suo e nel ricever quel del maschio nella matrice. g. fiorio 2-12- voluttuarie costui era intrattabile e diventava peggio del lupo mannaro. 3. che si troppo sottile, che aggravata dall'opulenza del seno e delle anche, induce nelle dalla corruttela dell'estetismo, o piuttosto del voluttuarismo. = deriv. da voluttuario
la voluttuosità. 3. ricerca del piacere fisico, della soddisfazione dei propri
marsilio ficino, 3-150: lo amore del voluttuoso da 'l vedere, descendere nel
, tutti i montelusani uscirono a inebriarsi del voluttuoso tepore del primo sole della nuova stagione
montelusani uscirono a inebriarsi del voluttuoso tepore del primo sole della nuova stagione. deledda
. deledda, iv-500: l'odore del cisto dava all'aria una dolcezza voluttuosa
seduzione (lo sguardo, un'espressione del volto). foscolo, x-559:
un seguace della poesia idolatrica e voluttuosa del foscolo, voluttuosa con meno forza ne'
prima recidono le spese voluttuose, contando quella del soccorso de'poveri per ispesa al cristiano
di funghi delle famiglia agaricacee, residuo del velo, situato alle basi del gambo
residuo del velo, situato alle basi del gambo e solitamente a forma di coppa.
a guisa di membrana gli veste prima del loro sviluppo e che si rompe e rimane
terizzate da un'ampia volve i alla base del gambo e in alcuni casi commestibili (
che si tratti di un deriv. dotto del class, volva 'involucro'(v.
oggetti, ecc. (le onde del mare, un corso d'acqua).
parti e poi lo volvono ne le foglie del suo albero, che le nominano '
/ ma il valoroso armonte intercessore / del buon filore a suo favor lo volve.
e solve / chi visiera, chi usbergo del colpito. 12. girare
. scorrere (un fiume, le onde del mare). algarotti, 1-ix-261:
d'entro la polve / e dal suono del passato il bene e il male /
, lat. scient volvocaceae, dal nome del genere volvox -ocis (v. volvoce
lat. scient. volvocales, dal nome del genere volvox -ocis (v. volvoce
nel pericolo in altri paesi sì familiare del volvulo, dove nel combattere il dolore dell'
iliaca'e 'volvolo'e da alcuni 'mal del miserere', una malattia gravissima degli intestini
, lat scient. vombatidae, dal nome del genere vombatus (v. vombato)
-vombato a pelo morbido: unica specie del genere lasiorhinus (lasiorhinus latifrons),
: la parte davanti e più acuminata del ceppo, che riceve il collo del vomere
del ceppo, che riceve il collo del vomere. = deriv. da vomere1
, sm. agric. disus. lama del vomere. - per estens.:
cosciali fanno d'argento; qui l'onore del vomaro, e della falce, qui
traccia di vomere, poiché la carreggiata del primo pezzo segna il cammino. pascoli
228-5: vomer di penne, con sospir del fianco, / e 'l piover giù
3. vomere degli anni: il trascorrere del tempo, in quanto conduce inesorabilmente alla
perpendicolare dell'etmoide e con la cartilagine del setto nasale. panlessico italiano, 1839
impedisce lo spostamento all'indietro al momento del rinculo. 8. zool. nei
impari o pari che riveste il pavimento del neurocranio osseo. = dal lat vomer
mini e dèi, che pur del nome / spaurì il mondo e i secoli
: osso che riveste la superficie ventrale del cranio degli anfibi urodali, costituito dalla
materiale purulento stesso. g. del papa, 6-ii-107: non è..
. cocchi, 8-228: altri mali del petto sono ulcere prodotte dalla naturale rottura o
171: barcolla l'ucciso vomicando i gomitoli del sangue, s'abbatte riverso su la
vino. -di animali. trattato del governo degli uccelli, 38: quando [
terzo giorno lo vomico vivo alla riva del mare. -in un'espressione biblica
sappiamo che dovremo essere vomicati dalla bocca del signore secondo la sua sentenza che dice
. volg. * vomicare, forma parallela del tardo vomitare (v. vomitare)
3-198: o qualche pelo o capello del cuoco ti s'inveschia nel palato per
, xi-377: qui si vedono le sorgenti del seie lasciate in libertà e che alimentano
in libertà e che alimentano ciò che rimane del fiume che va dalla parte di pesto
le pillole, poi che avessero menato del corpo, ti facessero vomitare, aiutalo,
ho sentito scommovere dalla congiuntura c'hà tanto del vomitivo. 2. per simil
monti, 14-519: giunti al guado / del vorticoso xanto,...!.
anche nella personificazione mitologica; una fenditura del terreno). anonimo [agricola]
pietre. malaparte i-410: nell'aprile del 1944, dopo aver per giorni e giorni
(una palude). b. del bene 1-29: né dèe l'eaifizio aver
formidabile / della militare germania sull'acque del mondo, / e, un'altra volta
: questo è un voler giudicare la qualità del fondo del mare da quelle poche alghe
un voler giudicare la qualità del fondo del mare da quelle poche alghe che vomita sulla
la radio vomita cifre a tutte le ore del giorno. per ora è in testa
, ma far vomitare a spagnoli le conquiste del piemonte, e del monferrato. moravia
spagnoli le conquiste del piemonte, e del monferrato. moravia, 21-145: borghesi,
queste traversie, giacch'esse sono / parti del suo consiglio, e voglio tutta /
: già caduto / ne'fonti stessi del velen, gli è forza / la vita
stimoli vomitativi, vi scaricano anche del sangue. -che provoca il vomito
versi orazioni e anacreontici vomitati in quelbeato anno del 1851. vomitatóre, agg.
ammasso gli appariva uno sfregio, una vomitatura del padre eterno, dopo un pranzo lussurioso
, e disparuto: cristo mandato dal talamo del seno paterno vestito dalla nostra umanità.
corrente; scaraventato sulla costa dall'impeto del mare. marino, 1-1-125: quando
spume e gli escrementi della sua milizia [del popolo], vomitati lunge dalla patria
, provoca l'espulsione parziale o totale del contenuto gastrico attraverso la bocca; è
da secrezione riflessa di saliva e modificazioni del ritmo respiratorio; può essere prodotto dalla
abbominazione e t vomito e sono confortative del budello, detto ieiuno. bandello, 1-17
sua finta gravidezza, cominciò a sputarassai più del solito, lamentarsi di dolor di stomaco e
s'erano manifestati vomito e crampi, orribili del morbo asiatico. moravia, iv-106:
serpillo] è cotto vale allo vomito del sangue. tasso, 9-38: il
, cioè colerico, che nelle fratture del craneo persevera e ne i primi giorni non
vomiti i letti, / gittò nel rigagno del vico / le rosse urine e lo
che, a causa dell'aspetto sgraziato o del comportamento riprovevole, provoca ribrezzo,
bacchetti, 3-58: l'orribile flagello del vomitonégro è diffuso, come la malaria
di un ex cronista della « gazzetta del popolo ». = voce dotta,
1-i-55: il vomitorio che stava al disotto del podium si aprì, e apparvero i
. grosso colombo terragnolo, unica specie del genere leucosarcia (leucosarda mélanoleucd),
una piccola vongola rosata colta nel profondo del mare che si apriva sotto le mie dita
a cuba, ad haiti dalla fine del sec. 190 (a new york scoperta
ittiol. region. boga. del tufo, 30: onde tolti allor fuori
m'inviaste la copia di alcuni sonetti del burchiello contra bartolommeo scala, in due de'
de'quali sia uscito per aborto fuori del ventre materno. = voce dotta
, da volkspolizei 'poli zia del popolo'. vorace, agg.
baretti, 3-84: l'appetito mio pizzica del vorace e la facoltà digestiva fa il
niuna cosa teme, se non la presenza del signore e la cautela. lancellotti,
viene provocata la gola al più assai del suo bisogno. buonafede, 3-121: narra
galanti, 1-ii-109: verso il principio del xvi secolo i monti di pietà cominciarono
amministrativa. 3. forza distruttrice del fuoco, delle fiamme. a.
, si consumerebbero in breve dalla voracità del fuoco. cicognani, 13-298: le molle
fuoco. cicognani, 13-298: le molle del caminetto, mosse ella non vedeva più
-impeto travolgente di un fiume o del mare. ghirardacci, 3-2io: stette
torrione, ma poi per la voracità del fiume cadde a terra, con li
cadde a terra, con li fondamenti del ponte vecchio. loredano, 1-87: quando
si libera dalla voracità dei suoi [del mare] flutti può chiamarsi felice,
da una voracità di vivere dopo la costrizione del carcere e dalla tristezza di avanzare negli
vita. 5. peculiarità del tempo o della morte di consumare,
. vasari, i-57: la voracità del tempo,... non solo ha
parte lor maggiore, per la voracità del tempo sono smarrite. a. verri,
ii-320: sia pur saziata la voracità del tempo consumando le opere di pietra e di
... tutte incalzate dalla rapida voracità del tempo si perdono nel nulla, come
finestra rivolta a settentrione, nella faccia del palazzo opposta al giardino; ed era
presenti e future, affacciarmi alla voragine del vesuvio? -buca, scavo profondo
bernari, 3-427: giunto sul limite del solaio pericolante, alla vista di quella
si nasconde, / che, se ben del ^ ran ventre ornai ripiene 7 ha
pericolo di non incorrere malaccortamente nella voragine del vizio. cesari, 6-164: verona
: misera napoli che innabissò nelle voragini del dispotismo. comisso, 17-71: lasciarsi
/ da un punto all'altro / del cavo cilindro voragìneo: / si volsero e
offerendo in questi ultimi tempi più doviziose del solito le proprie viscere, hanno in
imbatteremo eziandio in demostrazioni nove e mirabili del gran pronunziato che sul vortice cupo e
invar. ant. e letter. spaccatura del terreno, voragine, baratro.
= voce dotta, dal nomin. del lat vorago (v. voragine).
m. fiorio, 527: minor del criceto è la vormela e più varia,
. piovene, 10-442: nella luce del giorno nembi nerissimi, vorticanti in se stessi
osteria di madama era la meglio illuminata del paese e davanti alle sue finestre ingrigliate
arpino, 9-146: le stesse parole benevole del duca, mi vorticano davanti come una
di un fiume, di un canale, del mare; mulinello, gorgo.
pericolosissimi. oliva, 35: all'anguille del faro accrescevano stima i vortici di cariddi
! io colsi, / in cui del tago mi gittai nell'acque, / e
m'avvolsi. monti, x-3-273: tentar del mare i vortici / forse è sì
radendo, e quasi / emulo sia del 'prestere'suddetto. monti, x-2-59: batte
alta dei corridori / l'impeto rapido oscillò del vento. buzzi, 120: l'
suoi prossimi lo circondarono, lo trassero fuori del vortice. c. e.
di morte / e vi vedesti il vortice del nulla, / e ne tremasti
. metastasio, 1-iv-522: i fenomeni del nostro vortice non interessano il vostro;
della terra, e questo entro quello del sole). campailla, 3-49:
un campo vettoriale nel quale il rotare del vettore sia diverso da zero.
.. viene alquanto corrosa in vicinanza del molo da un come vorticétto, che
dermatologica). -pachidermia vorticellata: pachidermia del cuoio capelluto caratterizzata da pieghe cutanee disposte
dotta, lai scient vorticellidae, dal nome del genere vorticella (v. vorticella)
, 12-483: capo dell'imagismo e poi del vorticismo [pound] aveva esercitato un
zampette che battevano vorticosamente fra il pattume del rio. = comp. di
e mulinelli (un fiume, le acque del mare). - per estens.:
. saraceni, ii-500: era il letto del tarro assai disuguale, sconcio e vorticoso
. stoppani, 1-396: ogni pelo del pipistrello è come provvisto d'un uncino
. l. cassola, 7i: se del suo fulgor la vaga ninfa, / liete
nulla, se non il palpito eguale del motore, la settupla consonanza.
e rapidi e talor vorticosi della fantasia del poeta, non tiene gli occni intenti perpetuamente
. sing., in forme tipiche del plurale di maestà, come espressione di rispetto
: vi piacerà fare che i primi baroni del regno, che ne la corte sono
da vos 'voi'(accus. plur. del pron. di 2a persona) e cum
vossignoria). ossequiare, riverire dando del vossignoria. barriti, 6-322: se
la gente con indosso un abito degno del suo impiego, non l'avrei probabilmente voste-
. zeno, iii-415: abbraccianabito degno del suo impiego, non l'avrei probabilmente voste-
, della singola persona, nella formula del plurale di maestà) a cui ci
sono rallegrato, illustrissimo mio signore, del desiderato acquisto di vostra sanità, che
signor, non vi rincresca! / che del cader non è la colpa vostra,
è la colpa vostra, / ma del cavallo, a cui riposo et esca /
a cui ci si rivolge (anche del mondo materiale contrapposto all'aldilà).
prò si penta / qualunque priva sé del vostro mondo. idem, inf, 16-58
di questo paese non è come quella del vostro, perché sono in- geniosi,
tansillo, 1-344: or che sarebbe del grande avo vostro, / di cui
, non minor cura dell'onor vostro che del mio proprio debbo avere. misasi,
lat volg. * votare, intens. del class, vovère (v. vovere)
/ a noi convien di trarle fuor del petto, / questo amor di filebo
alpuscita di lezione vuotano la paniera di ciambelle del dol- ciaio. -ripulire una
defluire all'esterno. statuto della società del padule d'orgia, 89: statuto et
[plinio], 692: e salsumi del siluro messo ne'cristei libera gli sciatici
: non vi sono amici per donarvi del loro: vi sono amici per ispogliarvi del
del loro: vi sono amici per ispogliarvi del vostro. -in partic.
commilitoni, compagni della fazione politica, del partito, delle persone a cui ci
alteriti mi menò a vedere una testa del suo ritratto, di bronzo, e mi
lista fascista da sola non avrebbe più del io per cento dei votanti. calvino
l'altra ha per ora nulla da dire del nipote adorato a cui votarono la vita
: tutte esteriorità, tutte per la faccia del mondo... votano socialista
quali deputati della convenzione votarono la morte del re, quali la prigionia, quali la
... ritornerò prosperoso alla casa del padre mio, sarà a me lo signore
è diventato lavoro, fin nelle deformità del corpo e le sgualciture dell'abito.
. avendo veduto gli atti e 'modi del dipintore quando era sul ponte e avendo
cappella e, su per una colonna del ponte appiccandosi, salì sul ponte del
del ponte appiccandosi, salì sul ponte del dipintore. sergardi, 241: spesse volte
pronom. perdere tutto o gran parte del proprio contenuto (un recipiente, un
lo nilo, ciò è il fiume del cairo, si spandi, questi due fiumi
9-53: se per cagion della detta malizia del rinfondimento, gli umori corsi a'piedi
e terminava alle sedici, nell'ora del sole alto. cassola, 7-78: dopo
, ii-103ò: giacquero le cosce / erculee del cavaliere / a tanaglia; giacquero in
santi pensieri di dio, ed empiesi del piacimento delle creature. b. croce
,... parve che, vuotandosi del pensiero di dio, scintillassero di un
in te, / e diventai di piombo del tuo inganno e mio.
: per te vuotan faretre / divini amori del tuo amor già caldi / celebrando il
denom. da vuoto \ secondo la regola del dittongo mobile. votascodèlle, v
giorni di discorsi ed emendamenti, e ordini del giorno a tonnellate, e dieci leggi
{ vuotato). privato, liberato del proprio contenuto. carducci, iii-17-342:
3-139: giammai non si muove dal debito del votatore, quando è fatta come si
di dio si contenti che l'anima del votatore ne sia fuori di lite e di
218: anco demo, votatura la stalla del letame denari xv. = nome
delle genti, si esigui la sacra funzione del plebiscito. d'annunzio, v-1-1133
in partic. per il mancato raggiungimento del quorum di votanti o della maggioranza sufficiente
: arnese concavo, a manico, del quale si servono i conciatori per votare la
con piccolo manico tutto d'un pezzo; del quale si servono i barcaiuoli per cavar
.: condizione dello stomaco o del corpo privo di cibo (e la sensazione
la fame e la sete è una votezza del corpo. varchi, 22-47: ad
: ad altro che a riempere la votezza del corpo non intendono. 2
. 4. agric. malattia del grano, a causa della quale la
la cariosside delle spighe si sviluppa priva del seme. longano, xviii-5-3q3: si
2. sm. lingua ugro-finnica del gruppo permiano, articolata in tre sottogruppi
.]: s'è votito alla vergine del carmine, se gli fa la grazia
valore scherz.). a a del trabocco del sacco, 5: ve che
.). a a del trabocco del sacco, 5: ve che mi suole
. caviceo, 1-50: il resto del mio concetto, lo intenderai dalla presente
che la desidera, mediante lo adiuto del nostro signor dio et il bono gubemo.
vennero gittati gli occhi in una parte del tempio, dove era una statua votiva
che l'aure di brianza educano / o del lambro la riva. foscolo, 1-164
d'onde il grand'arco suon'a / del figlio di latona. carducci, iii-
... aveva allegoricamente voluto parlare del suo amore alla filosofia. 3
masuccio, 277: una dammicella, del signor principe de salerno innamorata, manda
aute più littere dal ditto signore, che del suo amore la recercava; il cappellano
quinci argomenti, / l'alto valor del voto, s'è sì fatto / che
voto e perché molto sazia / era del mondo, a dio volse la mente:
... ella riversava la tenerezza del suo cuore sempre sanguinante e apprensivo sul
... è uno de'più devoti del mondo per la inestimabile quantità di voti
, 6-79: la domenica quarta di novembre del 1744 ricevuta la santissima comunione, condottasi
... cioè, gli sponsali del futuro, che si hanno contratti con un'
obbligano il religioso per sempre alla vita del chiostro. -voto solenne,
facesti nella professione, lassandovi la impronta del desiderio d'osservarli infino alla morte.
ii-22: il voto, cioè il desiderio del battesimo, a molti non parea necessario
figlio mio / tu dopo i voti del secondo imene / m'abborri. piccola
infra sé: ora sono al sommo del mio voto, o vero intenzione. beicari
confesso che mi sento molto lusingato e superbo del voto favorevole che ella accorda alle predilette
vi- 3-126: papa martino v col voto del concilio ordina che siano interrogati li suspetti
elegge anche il segretario, che sta allato del presidente e non ha diritto di voto
. leoni, 609: esito splendido del plebiscito nel veneto, cioè voti 641.
davila, 526: assentirono alle parole del re la maggior parte
. correr, lii-6-176: nell'elezione del re tutta la nobiltà indifferentemente ha voto.
motivi della propria votazione o di quella del gruppo di appartenenza e le finalità che con
attuale in questi ultimi anni, è quella del 'voto universale'. cavour, xi-156:
della proporzionalità dei tributi, la moralità del lavoro, il voto universale sono idee che
più usato al plur., come calco del fr. voeux). 7.
della sconfitta. -con il massimo del punteggio previsto. = voce fr.,
brigate. = propr. 'voce del popolo'. vòx pòpuli vòx dèi,
dei'. = propr. 'voce del popolo, voce di dio'.
qualcosa: mangiarne in grande quantità. del tufo, 45: lasciando a quel.
inter. ant. per riprodurre l'abbaiare del cane (anche in forma iterata)
? / véllo colàne, / dàgli del pane, ch'abbaia, vu vu.
r. candoli [« il resto del carlino -cronaca della romagna », 2-viii-1986
vulcaniche, in tre giorni arrivammo appiè del taranta. tecchi, 13-53: quel lago
i-377: in tutti questi siti delle montagne del milanese che ho visitati, non ho
... guardando attraverso il vetro del parabrezza al sentiero di rossa terra vulcanica.
mente elevato da emergere sopra il livello del mare. stoppani, 1-449: è
solo qualche minuto dopo, il motivo del turbamento, e né se ne compiacque
, lat vulcanlus, deriv. dal nome del dio vulcanus (v. vulcano)
e vapore acqueo, causata dal contatto del magna con acque sotterranee. -vulcanismo
1-iii-4663: 'vulcanismo': l'attività interna del globo, da cui hanno origine le manifestazioni
come titolo di un articolo nel 'bollettino del vulcanismo italiano -periodico geologico ed archeologico per
denominazione generica della roccia derivata dal consolidamento del magma in superficie. vulcanite2, sf
operazione [della vulcanizzazione] la dose del solfo, si ottiene un prodotto duro
col suff. frequent., sul modello del fr. vulcaniser (nel 1847)
era da attendersi, l'estro riposato del pàcini. alla breve tregua successe l'
sopracarico di questi, nella mente vulcanizzata del visconte si introducevano scrupoli e paure agghiaccianti
cessato ogni attività per raffreddamento o svuotamento del focolaio. -per estens.: rilievo
fu madre. essa lo fece / del suo granito dentro i suoi vulcani.
fuochi del cratere. ungaretti, ii-107: come il
ungaretti, ii-107: come il sasso aspro del vulcano, / come il logoro sasso
vulcano, / come il logoro sasso del torrente / come la notte sola e
non ti raccatta / la mano ferma del signore? 2. per simil
vulcano -per me sono i ricordi del nulla e dell'inappetenza e della noia
ghislanzoni, 16-260: le varie emozioni del viaggio, le scosse e i trabalzi della
fango ed una fontana ardente, la particolarità del fenomeno non può dipendere che da circostanze
. nella religione dell'antica roma, dio del fuoco e della metallurgia assimilato al greco
iii-176: chiamano... bacco dio del vino, volcano dio del fuoco e
bacco dio del vino, volcano dio del fuoco e venere dea dell'amore. i
di vulcano. -agg. proprio del dio vulcano. - per estens.:
6-249: l'albana 'dolce'è una conseguenza del tipo di terreno su cui è coltivata
un eroe della scienza, l'innamorato del vesuvio, l'ultimo suo innamorato, si
, in una data fase della tradizione del testo stesso, è il più diffuso e
4. stor. dir. nome del testo riconosciuto dai maestri della scuola di
della scuola di bologna come autentica lezione del 'corpus iuris'giustinianeo. =
(si veda per tutti il manuale del bemheim). bacchelli, 2-xxii-54: si
. che cos'è la volgatissima nozione del sentire il vero. 2. filol
ferite (una persona, una parte del corpo). algarotti, 1-iii-220
qualche tara su l'istesso divino ingegno del suo cantore. caraucci, iii-7-454: ferirono
scoppiato lo shrapnel, a un cenno del capitano, s'è gettato più sotto all'
(un atteggiamento psicologico, un aspetto del carattere, l'insieme della personalità);
, riceve in sé l'anima consumata del figliuolo, la quale anima è vulnerata
anima è vulnerata e ferita dalla volontà del padre. benivieni, 1-13 7: vulnerai
: egli è perciò che la predicazione del cristianesimo tende direttamente a sorreggere e riformare
io non mi vergognai di vulnerar l'onore del mio prossimo; perché dunque avrò vergogna
sf. bot. popol. erba perenne del genere antillide (anthyllis vulneraria),
lat scient vulneraria, femm. sostant. del class. vulnerarìus (v.
, 155: balsamo sodo in pane, del quale mettendone due dramme in once tre
): questa era principalmente la parte del capitano di giustizia; il quale,
quali... restringano li fori del peritoneo, come il sugo della pianta-
-caio en terra vulnerate. poesie musicali del '300, lxxxiv-70: la cerva bianca.
gravemente vulnerato, / quasi allo estremo fu del suo morire. boiardo, 1-14-21:
ne facciano i peccatori nella landa sabbiosa del terzo girone, laddove scorrono le lacrime che
io nella vulva non morii? perché uscito del ventre non iacofone, 45-12:
gravemente inasprito, compromesso (una situamanifesti del futurismo, 9: ecco la furibonda cupola
battaglia, vulva gigantesca irritata dalla foia del coraggio. de sanctis, ii-15-333
, / che il dardo pungentissimo / fa del fiol postero-inferiore delle grandi labbra che
vulvària, sf. bot. erba annua del genere chenopo = voce dotta, lat
'vul = dal nomin. del lat vulnus -iris (v. vulnere)
e i basalti, tipica della regione del lago di bolsena. = comp. da
rajberti, 3-37: il solo sintomo del dolore può avere le sevulva);
di cacciagione -riflesso vulvovaginale. contrazione del muscolo bule di armenti di bestiame,
a divorarti il cuore. lontaria del canale vulvovaginale, che rende difficile e
e della vagina oppure delle ghiandole vasospetto del dì subito si sgombra; / che 'l
il ginali. manifesta, / che del meridiano il calle ingombra. l. ferrio
della vulva e della vagina. cello del dio vef) o da accostare a velière
nelle con la funzione di indicare l'intensità del segnale eletzone aride e steppose dell'africa
l. alamanni, 15-3: come del padiglion trae fuor la testa / il
, volevo dire a quel bel calduccio del sole colle spalle appoggiate a un muro di
un muro di mezzogiorno aspettando l'ora del votapentole. = comp. dall'
il meno che gli disse fu « ruffiano del capitolo, vuotapitali dell'abate e figlio
imparare un'arte manuale, fosse quella del vuota pozzi, proprio in sui libri.
dossi, ii-243: la vigilia del dì del natale è il giorno il più
dossi, ii-243: la vigilia del dì del natale è il giorno il più affaccendato
vuotavasi mediante la quale provvede al trasferimento del nastro sulle bobine. =
vota, posta innanzi il piè dritto del colonnello, e l'altra sarà verso
, per non affogare, dall'altro canto del fiume passò. pascoli, 84:
3-293: mancavano i comodini ai lati del letto, sicché la stanza, ancora più
, adattar la voce 'votio'alla borsa del suo non troppo dovizioso amico e
con le briglie abili al tronco / del caprifico, in cui fischiava u vento,
sporse, / per paura di lui fé del mar velo, / e venne a
: troviamo ancora altre piante, che son del tutto cavate e vote, sì come
borgese, 6-150: egli accelerava più del bisogno il passo, per non pensare alla
, vuoto, perché senza la materia del mondo terreno. 5. privo
fumana stirpe; alle secrete / leggi del cielo e di natura indutto / valse l'
privo. 7. che è del tutto privo di mezzi di sussistenza, molto
. cesarotti, 1-v-83: il gemito del popolo spargesi sopra i colli: egli
, aggirandosi l'uomo intorno al voto del corno a guisa che l'uomo fa in
pugno, tornò a piegarsi sul vuoto del camino, rimise a posto ogni cosa,
4. di vetro), privato del suo contenuto. carducci, ii-17-81
ristretto alla capitale non supplì al vuoto del denaro, che avevano dovuto pagare,
il prezzo hanno ricevuta la rappresentanza sola del medesimo. colletta, ii-65: legge
di memoria. 12. senso del nulla; baratro, abisso morale; profondo
varie, ma specialmente alla differente irradiazione del terreno e perciò specialmente rilevabile d'estate
rarefatti. -anche: condizione di rarefazione del contenuto gassoso di un recipiente. -alto
in africa e in asia per la crisi del colonialismo. -vuoto di potere-
vendetta bestusceff-riumin mandò a vuoto il progetto del panini. alfieri, 4-35: vietato.
un po'a vuoto, alla ricerca del mio posto nella platea affollata.
i-677: avea poggiato il gomito sull'asse del telaio, e nella bianca mano raccolto
sguardo perduto nel vuoto. -orrore del vuoto: v. orrore, n.
p levi, 2-166: l'ago del vuotometro, che stava verticale sullo zero
chim. maiuscola non puntata, è simbolo del wolframio o tungsteno. 4.
anche minuscola non puntata, è simbolo del determinante wronskiano. -curva w: curva
metrol. maiuscola non puntata, è simbolo del watt 7. in ingegneria civile
maiuscola non puntata, è il simbolo del modulo di resistenza che è dato dal rapporto
{ vafra in un testo lat. del 1295); cfr. fr. gaufré
, arrivata la musica alle estreme degenerazioni del wagnerismo, assistemmo a un 'ritorno a
a conoscere, avrebbe precipitto lo scioglimento del duetto con una di quelle cabalette che
, gl'invidiava le rappresentazioni dei capolavori del maestro nel teatro di monaco, delle quali
m. von wagner (prima metà del sec. xix). wagon [
massima parte dell'emisfero australe e sopratutto del capo. = voce dotta,
scient. wahlenbergia, deriv. dal nome del geografo e botanico svedese g. wahlenberg
, 14-129: scegliere perciò quello spazio appartato del golfo come faceva giulio maccarese, un
golfo come faceva giulio maccarese, un ragazzo del mio rione, per compiere acrobazie sullo
acrobazie sullo skateboard, tenendo il volume del walkman oltre la soglia personalizzata. g.
. zool. denominazione comune dei marsupiali del genere wallabia. = voce ingl.
alcune valli della val d'aosta e del piemonte sett. -anche sostant. (e
, con particolare riferimento al romanzo storico del periodo romantico. savinio, 12-241
famiglia dei cervi, detto anche cervo del canadà (cervus canadensis), somigliante
), della sua attività artistica, del suo stile. g. salzano
: oggi i due termini romanticamente 'freddi'del comportamento estetico sono divenuti denaro-morte, e
scient. washingtònia, deriv. dal nome del primo presidente degli stati uniti d'america
dei washingtoniani è proprio il principio aristocratico del presbitero che, spogliato di motivazioni mistiche
moravia, 28-191: ad austin, capitale del texas, torreggiava sopra i tetti delle
al secondo, e rappresenta l'attività del sistema che produce o consuma il lavoro
umanità che sta dietro a ogni pagina del web. = voce ingl.
frastagliato schema la bellissima aria dei gioielli del 'faust', ma se ne distacca poi genialmente
tornando al turismo abitudinario, al di là del 'weekendista'napoletano, che rappresenta un'
italiani) non ha fiducia nel welfare del proprio paese. = locuz.
scient. wellingtònia, deriv. dal nome del duca di wellington (1769-1852),
. wells (1866-1946), precursore del genere fantascientifico, o alla sua opera.
ispirato al modello letterario visionario e fantascientifico del narratore inglese h. g. wells
, o come dire le cervellotiche previsioni del futuro, sono una delle manie più care
nella filosofia e nella critica letteraria, concezione del mondo propria di un individuo, di
: voce tedesca: concezione, visione del mondo. il sostantivo è femminile.
ardenti, ecc., sul modello del protagonista del romanzo di w. goethe 'i
ecc., sul modello del protagonista del romanzo di w. goethe 'i dolori
romanzo di w. goethe 'i dolori del giovane werther'. sighele, 205
= deriv. da werther, protagonista del romanzo epistolare i dolori del giovane werther
, protagonista del romanzo epistolare i dolori del giovane werther, scritto nel 1774 da j
accesa passionalità, con riferimento al protagonista del romanzo di w. goethe 'i dolori
romanzo di w. goethe 'i dolori del giovane werther'. papini [«
non saranno davvero a stupefare le tirate del giovane e bollente ribelle, contro le
ribelle, contro le ipocrisie e viltà del mondo. i suoi cosidetti wertherismi e
della vita, con riferimento al protagonista del romanzo di w. goethe 'i dolori
romanzo di w. goethe 'i dolori del giovane werther'. sighele, 200
intr. letter. comportarsi alla maniera del giovane werther, protagonista del romanzo di
alla maniera del giovane werther, protagonista del romanzo di w. goethe 'i dolori del
del romanzo di w. goethe 'i dolori del giovane werther'. b.
orientali, islamismo, giudaismo moderno, e del protestantesimo sì germanico, cioè luteranesimo,
. da john wesley, ecclesiastico inglese fondatore del movimento metodista. wèst
delle regioni occidentali degli stati uniti e del canada, verso l'oceano pacifico,
civinini e zangarini, cxiii-tì'l la fanciulla del west. = voce ingl.,
occidentali degli stati uniti nella prima metà del xix secolo. - anche: film di
pistolettate, ma insistè per un film del genere immaginando forse che una vi- ceda
nel ci; nema americano la tradizione del 'western'non accenna a spegnersi. arpino
che ripropone temi, personaggi e vicende del western tradizionale, accentuandone alcuni aspetti in
dorfles, 7-30: si prenda il caso del cinema: accanto a opere del tutto
caso del cinema: accanto a opere del tutto triviali, a film di 'cassetta',
predestinati che nei film western hanno la parte del 'cattivo'. àrbasino, 19-169:
. agg. relativo all'epopea della colonizzazione del west nella prima metà del xix secolo
della colonizzazione del west nella prima metà del xix secolo. àrbasino, 23-485:
erano proprio questi, e le pratiche fisiche del passato sono arrivate tali e quali dalla
e i jeans, e come del resto si può sopettare vedendo i vecchi film
. = deriv. dal nome del naturalista ingl. w. whewell (1794-
polii partito o corrente politica tendenzialmente liberale del parlamento inglese, configuratasi fra il xvii
. tendenza pittorica rappresentata dalla produzione artistica del pittore statunitense j. a. mcneill
dall'oriente all'occidente verso la metà del secolo scorso, degenerarono presto nelle sciocche
degenerarono presto nelle sciocche eleganze di taglio del whistlerismo e degli acquafortisti americani. whitmaniano
grosso e rossiccio che non aveva davvero nulla del la raffinatezza degli ernest e
sm. letter. influenza e diffusione del modello poetico e letterario wildiano. ungaretti
degli occhiali: deve trattarsi di residui del tipo wilsoniano, che imperversò e fece
insieme dei principi che caratterizzarono la politica del presidente statunitense t. w. wilson
i piani giuridici e i sogni giusnaturalistici del wilsonismo, l'europa è oggi di fatto
17: virginia wade, vero idolo del pubblico wimbledoniano, ha ceduto onorevolmente nei
ne abbiamo visti tanti e l'occhio del bagnante semiassopito sotto l'ombrellone è abituato
, sf. medie. visualizzazione radiografica del dotto pancreatico di wirsung (cioè del
del dotto pancreatico di wirsung (cioè del canale escretore principale del pancreas), effettuata
wirsung (cioè del canale escretore principale del pancreas), effettuata introducendo in esso
= voce dotta, comp. dal nome del medico tedesco /. g. wirsung
tale dotto pancreatico, e dal tema del gr. veaepu) 'scrivo'.
inghilterra. = deriv. dal nome del naturalista inglese william withering (1741-1799)
lat. scient. wittia, dal nome del collezionista di piante brasiliano n.
calvino, 13-176: il piacere del witz, del calembour, della
, 13-176: il piacere del witz, del calembour, della a a
potrebbe stabilire in quale punto della storia del mondo essi sono pronunciati. d. del
del mondo essi sono pronunciati. d. del rio [« la repubblica »,
ispirata alle idee e agli atteggiamenti ecclesiali del pontefice giovanni paolo ii. g
, lat. scient wolffìa, dal nome del medico tedesco j. f. wolff
desiderio di farlo rientrare negli schemi wòlffliniani del 'malerische', il generalissimo di tutto il
b. croce, i-2-81: del sillogismo inteso come formoletta si abusò per
indagare quali pagine e parti della 'critica del giudizio'derivino dal baumgarten e dal meien chi
libri volfiani, e passi poi alla 'critica del giudizio', ha spesso l'impressione di
- acido wolframico,: acido bibarico del tungsteno, insolubile in ac
monoclino ed è utilizzato per l'estrazione del wolframio. = deriv. da
grigiastre, d'aspetto metalloide nelle miniere del wolfsberg. = deriv. da
scient. woodwardia, deriv. dal nome del botanico ingl. t. j.
soprannumerarie, talvolta presenti tra le ossa del cranio, e derivanti da punti di ossificazione
. = deriv. dal nome del medico danese 0. worm (1588-1654)
, lat. scient wrightia, dal nome del botanico giamaicano w. wrigh (secc
scient. wuchereria, deriv. dal nome del medico ted. 0. wucherer (
. = deriv. dal nome del mineralogista e chimico statunitense h.
= deriv. dal nome del chimico fr. c. a. wurtz
e tanti altri eclesiastici letterati e scienziati del dominio wurzburghese. wustite [vustìte
= deriv. dal nome del geologo ted. e. wust (1875-1934
nellwdine de i nobili, e farli del consiglio maggiore di venezia. pigafetta, 206
5-42: già vedeva, da una viuzza del monte, le torri antiche dell'altra
32-377: parole ed accenti del prof. x appaiono parole ed accenti
prof. x appaiono parole ed accenti del più convinto spiritualista montale, 4-179: molti
formata da due anelli benzenici e un anello del pirano, da cui deriva un'importante
. scient xanthidae, deriv. dal nome del genere xantho. xantina, sf
xantinùria, sf. medie. anomalia congenita del metabolismo purinico causata da deficit di xantinossidasi
gram-positivi e gram-negativi, ottenuto da culture del fungo penicillium notatum. = voce
in par- tic. della cute o del liquido cefalorachidiano. = voce dotta,
agg. etnol. che appartiene a una del
. biochim. composto organico, derivato del carotene, che costituisce il pigmento giallo di
primi studiosi a dimostrare una riduzione del flusso sanguigno cerebrale a livello frontale furono
. -xantogenato dicellulosa: prodotto intermedio della preparazione del rayon alla viscosa. =
, sf. biochim. colorante giallo, del gruppo delle ossazine, presente in alcuni
pigmento giallo nelle bacche di alcuni arbusti del genere ramno, usato in passato come
regioni tropicali e subtropicali dell'america e del giappone, di cui alcune specie sono
. plur. zool. ordine di mammiferi del superordine euteri cui appartengono i bradipi,
in condizione di 'xenìteia'; la situazione del monaco totalmente solitario in mezzo alla folla
), sm. chim. elemento chimico del gruppo dei gas nobili, con numero
, 1-328: è questo il xenodochio del cerriglio? denina, xviii-3-748: buona
di xenofobia artistica. moravia, 22-85: del resto, purtroppo, la xenofobia messicana
la più ampia giustificazione nell'aperto intervento del governo degli stati uniti a favore degli
0: questa atroce malattia del letterato italiano... che gli ha
la guerra ha mobilitato le emozioni xenofobe del popolino, per l'inglese della classe
xenofore (xenophoridae): l'etimologia greca del nome significa infatti 'portatrici di stranieri',
, lat. scient xenophoridae, dal nome del genere xenophora (v. xenofora)
appartenente a una specie diversa da quella del ricevente (un trapianto). xenògeno
, sm. zool. genere di anfibi del sottordine opistoceli le cui specie, quasi
esclusivamente acquatiche, sono diffuse a sud del sahara. -xenofio lisca-. anfibio del
del sahara. -xenofio lisca-. anfibio del sottordine opistoceli (xenofius laevis), usato
. plur. ittiol. ordine di pesci del su organismo).
chim. colloide essiccato, cioè privato del liquido in esso contenuto. =
. = voce dotta, comp. del gr. ^ qóg (v. xero
. stato di secchezza di una zona del corpo, in partic. delle mucose.
lat. scient. xiphiidae, dal nome del genere xi phias, che
xifio dell'osso inflessibile, e la torpedine del proprio languore, e la chiocciola del
del proprio languore, e la chiocciola del guscio dentato, fanno schermo a se
elementi che formano l'ultimo pezzo scheletrico del piastrone delle tartarughe. =
nelle acque dolci dell'america centrale e del messico. = voce dotta,
. zool. classe di artropodi marini del sottotipo chelicerati, le cui specie hanno
1348: 'sifosuro': genere di rettili saurii del gruppo delle anolidi, distinti per avere
che è medicina grande a le infirmiti del core e dello stomaco. fr. colonna
non così perfetto, ch'è il liquore del medesimo legno o corteccia e foglie espresse
, che chiamano xilobalsamo. b. del bene, 2-325: scheno, cardamomo,
legno, anzi i piccoli rami della pianta del balsamo, i quali hanno odore e
sm. bot. genere di piante ornamentali del la famiglia orchidacee, le
, lat scient. xylocopidae, dal nome del genere xylocopa (v. xilocopa)
tassonomie, era stato proposto in sostituzione del genere merulio della famiglia poliporacee. tramater
di funghi proposto da link a scapito del genere merulius, i quali nascono sopra i
= voce dotta, comp. del gr. \ ùxov (v. xil
entom. disus. genere di insetti del raggruppamento rincofori. tramater [s.
piccolo silofono... la ripresa del misterioso grattamento determina un improvviso accrescimento di
un improvviso accrescimento di silofonia nella bocca del signor girolamo. xilofònico, agg
che si avviavano frettolosi per la strada del paese. xilofonista (silofonista)
.. che ti faceva l'effetto del trillo insistente di uno xilofonista.
distruggitori de'legni, e specialmente quelle del genere phryganea. xiloftoro, sin.
xiloglìttica (siloglìttica), sf. intaglio del legno mediante la tecnica di incisione di
: negli esemplari impressi fino alla metà del '6oo, la xilografia o l'incisione
varietà di opale derivata dalla sili- cizzazione del legno. = voce dotta, gr
di predire il futuro basata sull'osservazione del legno degli alberi. uomini,
invar. bot. disus. la pianta del cotone. g. soderini,
= voce dotta, gr. ijùxov 'albero del cotone'(in erodoto). xilònico
: acido pento- nico derivato per ossidazione del gruppo aldeidico dello xilosio, esistente in
bot. patologia vegetale caratterizzata da alterazione del legno adiacente al cambio, con formazione
scient. ximenia, deriv. dal nome del missionario spagnolo francisco ximénez (sec.
di altro materiale. = traslitterazione del gr. ijóavov, che è da £éu
offerte di legna per alimentare il fuoco del tempio di gerusalemme. magri,
quale si raccoglievano le legna per mantenimento del fuoco sacro nel tempio. = voce
stor. xisto. = traslitterazione del gr. |t>oróg (v. sisto 1
vita umana divisa in doe vie: del vizio, la qual te guida da una
, comp. da yacht (con -s del geni! è nel libro y
si vuole designare con precisione. atti del primo vocabolario della crusca, 131: 'affiato'
y: cromosoma ritenuto il fattore determinante del sesso maschile nella fecondazione. 4.
. marin. ant. nelle flotte nordiche del sec. xvii sec., imbarcazione
: enorme diffusione dello yachting, o del boating se preferite, in nord america
lingua iranica moderna, parlata a nord del pamir, che rappresenta la fase più
, che rappresenta la fase più recente del sogdiano. = dal pers.
yaguarabundi, yaguarunche yankees). americano del nord; statunitense (spesso di)
monte'1 quali divorarono gli ultimi avanzi del mammifero. far tornare il reame
delle quattro fonti confluite a costituire il testo del come ce l'avevano tanto mostrato, convenzionalmente
poephagus grunniensis), originario dell'altopiano del tibet, di grandi dimensioni e caratterizzato
non pos corsi d'acqua del guatemala e del brasile e si nutre di
corsi d'acqua del guatemala e del brasile e si nutre di sono fare a
nel 1827), deriv. dal nome del fiume dell'ame- ignoto anatomista,
non hanno ac = erroneo adattamento grafico del gr. eiteóg (v. ileo)
], sm. invar. sciabola tipica del meditazione e la concentrazione.
vela, da carico, diffuso nel mare del nord. uggia la storia. panzini,
aspettava alla fonda in varie zone del litorale laziale. la traduzione esatta
ammette, e a malincuore, quando è del genere padre pio da i.
], sm. invar. unità monetaria del giappo pietralcina, o yogin
viste più volte le tracce nelle nevi del tibet g. manganelli, i-171: il
, simbolo della dea durgà, consorte del dio shiva. = dal sanscr
, 20-xii-1985], 23: il sogno del mercato yuppie è neo-espressionismo e mickey mouse
-in fisica è simbolo dell'impedenza o del numero atomico; in elettrotecnica, indica
rappresentato dalla specie zabrus tenebrioides o zabro del frumento, coleottero di colore nerastro che,
diavolo. - per estens.: schiavo del demonio, peccatore.
: è una turba di zaccardelli, schiuma del mondo, i quali pretendono di farsi
. sannazaro, iv-89: e sì del fango ognun s'asconde i zaccari, /
sul matto cavallo della moda nella gara del lusso. -ant. grumo di
numero novanta. -ingrediente di rilievo del tutto secondario nella preparazione di una vivanda
e'fanno per conto proprio colla tinta del padrone; così chiamati dalla tenuità del
del padrone; così chiamati dalla tenuità del guadagno; e forse per essere quasi poche
pur zaccherelle: / e tutto è del papavero cotesto. della casa, xxvi-i-150:
intendente poco appresso, assomigliando la tela del mio poema, la quale è maggior
... avendo fatto quattro miglia del più scelerato calle che in piano fangoso si
possa fare, poco aitandogli la serenità del cielo contro il zaccheroso bitume della terra
speroni, 1-4-224: ma io mi taccio del mio [nome] e quanto io
far pendere dentro sino a mezzo dalla bocca del vaso, una spalla o zacchétta di
leonico, xxxiv-294: certi inimici vecchi del bologna / i quali allegri di pigliar
i quali allegri di pigliar vendetta / del lor nemico, ben armati tutti /
zacconi (1857-1948), tardo esponente del naturalismo ottocentesco. alvaro, 21-123
parlato nel la parte settentrionale del peloponneso, ritenuto continuazione di un'antica
cagna, 2-35: codarossa, il gattone del portinaio,... in un zàffete
fuochisti, / con le grandi zaffate del carbone / con l'urlo dei motori.
sedimento intatto e non scrutato nel fondo del cuore. jovine, 81: si sentiva
contatto con polvere di zafferano (una parte del corpo). falier,
pasta zafferanata alle stelle vivide e sfolgoranti del cielo. 3. che è
, sf.). pianta erbacea del genere croco (crocus sativus) originaria dell'
, facendo il fiore somigliante a quel del giglio. durante, 2-169: colchico,
. maestro martino, lxvi-1-190: abi del petrosillo et altre bone erbe odorifere,
con questi ficati et ova e grasso del pesce, giognendogli un poco d'aglio tagliato
pezoli piccoli, un poco di pepe, del zafrano e del sale. ramusio,
poco di pepe, del zafrano e del sale. ramusio, i-7: e vero
, 238: quel poco di gambetto del fiore che entra nella pianta è di color
in polvere, vivace, incomparabile stimolante del gastrico, venutoci dai pistilli disseccati e
dai pistilli disseccati e poi debitamente macinati del fiore. piovene, 8-115: lo
8-211: bomma, giallo al par del zafferano, stava pestando cre- mor di
mare. -fringuello zafferano: uccello del genere sicalide diffuso dal venezuela all'argentina
zaffiro. papini, 27-899: impossessarmi del biondo affranto e bruciato d'un campo
e bruciato d'un campo maturo; del verde avvelenante dell'erbe e dei cardi
/ che s'accoglieva nel sereno aspetto / del mezzo, puro infino al primo giro
soranzo, ii-13-235: prima andò l'ambasciatore del re di francia, arrivato frescamente con
azzurro limpido e trasparente dell'acqua o del cielo. giacomo da lentini, 55
acqua profonda, ed a'soavi raggi / del sol si tinge di piropo in guisa
di color azzurro chiaro. -zaffiro del brasile-, topazio colorato in azzurro da
impurezze di ossido di ferro. -zaffiro del kashmir, varietà molto pregiata di zaffiro,
si coronava il bel zaffiro / del quale il ciel più chiaro s'inzaffira.
/ luce che, mista allo splendor del sole, / tinge gli aerei campi di
dopo la tempesta, quasi a compensarci del buio di quella. papini, 27-869:
dei rosoni e dei finestrini il sereno del cielo diveniva zaffiro. 3.
. sanipriyam (letteralmente 'l'amato del pianeta saturno') è contraddetta dalla
per chiudere il foro della botte o del tino; sorta di cavicchio che chiude le
sia dinanzi al portico o nel mezzo del loro [delle oche] chiuso d'acqua
cfr. ted. zapfen, forma parallela del got. tappon (v.
. region. agente di polizia o guardia del corpo di un personaggio potente (con
dicembre fu ritenuto da'zaffi un gentil'uomo del nunzio che li cercarono addosso e gli
vo'corcare sopra il letto per rifarmi del disturbo che ho patito in barca, sì
disturbo che ho patito in barca, sì del dormire, come di zaffi e di
, in capo un vecchio allume consolare del padre, in mano una zagaglia australiana.
per rifinire abiti femminili. poesie musicali del '300, lxxxiv-313: -a l'acora,
si usava attaccare nella parte posteriore del corpo di qualcuno per beffarlo a sua
c. montanini, 11: al corpo del mondo che costui mi avrà voluto far
, in partic. dell'arancio e del limone. - anche con valore collett.
1-i-177: dietro la siepe di nespoli del giappone, di pomi e di peri che
bronzino. l'aria era tutta imbalsamata del profumo della loro zagara. d'annunzio,
, 147: vi si godeva il falsopiano del giardino con i suoi profumi di menta
. quasimodo, 19: tu vento del sud forte di zàgare, / spingi laluna
zagareile moresche. salviati, 8-16: quella del tasso, anzi che tela si può
san brandano, 215: a ogni capo del ponte si era due colonne molte lunghe
albero delle regioni tropicali affine a quello del pane, che dà frutti commestibili.
: si somiglia questo fiore a quello del zaharo, ma non è così grosso.
, che si basava sull'interpretazione letterale del corano e della tradizione profetica. -anche sostant
192: e nella chiesa della madonna del popolo le pitture del fregio sotto la
nella chiesa della madonna del popolo le pitture del fregio sotto la cuppola coll'istorie di
ultima battuta, che su la soglia del terrazzo si presentò, con gli occhi ilari
e 'l vino e certe altre cosette / del zaino, cenai. buonarroti il giovane
salvini, 13-222: tutto il dorso avea del mostro orrendo / gorgon la testa,
di libri, li avevi messi al posto del tuo zaino d'un tempo. moravia
o morello, il quale in alcuna parte del corpo non abbia verun pelo o segno
pace, e scorrazzava su pei greppi del monte. = dallo spagn.
numism. unità monetaria della repubblica democratica del congo. = deriv. da
1971 al 1997, della repubblica democratica del congo. zairése, agg.
è proprio o tipico della repubblica democratica del congo. moravia, 23-178
stessa). = dal nome del fondatore zàid ibn 'ali (viii sec.
l'uva passa. = adattamento del bolognese zalàtt (plur. zalétt) 'gialletto
ar. e persiano nizànn ul-mulk 'governatore del regno'. zamara, sf.
. ant. cembanella. niccolò del rosso, 40-8: e per lo bene
... - (o potta del malanno! gli è qui bartolo) -
voleva tornar a vivere a l'ombra del campanile, tentò per molte vie di tirar
zamberlano, sm. ant. nel friuli del sec. xv sec., rappresentante
, attese in piedi. = adattamento del turco yagmurluk 'soprabito da pioggia', deriv
in zambra per consultare de l'alchimia e del far trarre, non arrivano a la
lat scient zamiaceae, deriv. dal nome del gezambra2, sf. letter. prostituta
siete quelle che abbreviate così comprendente piante fossili del mesozoico affini alle la vita, come
forma apocopata di zambracca. palme del periodo seguente, assai vicine alle zamie attuali
chiassi pubblici vituperosamente la discacciomo le zambracche del luogo. d'annunzio, v-2-387:
1-2-3: vero che l'arte sua [del cuoco] rende men brutta / lo
, che si genera dal sangue più nobile del talamo o zambro o camera sinistra
talamo o zambro o camera sinistra del cuore, accioché sia strumento dell'opera-
. cardinale giovanni mela spagnolo zamo- rense del titolo di santa prisca. zamorino
di lepre forbi la calamita della limatura del ferro. fazio, ii-43: ogni
tanara, 314: la femina [del fagiano] non è così bella, essendo
, or chiaro ed è assai minore del maschio, né ha le zampe così scure
storie paurose non credesse vedergli spuntare fuor del pantalone la zampa di gallo. pirandello
quali poggia un mobile; parte terminale del supporto stesso (in par- tic.
tentato di menare le zampe nella robba del padrone, non procederai come il dispensier
d'orso-, denominazione comune dei funghi del genere clavaria. 11. edil.
cuscinetti a sfera per consentire la distribuzione del lubrificante. 14. milit. nelle
, 1-336: sor bellono usciva dalla porticina del segretario e attraversava col solito passo podagroso
-cavare le castagne dal fuoco con la zampa del gatto: v. castagna, n
n. 12. -fare la zampa del gatto: v. gatto1, n.
mo... vedendo le zampacce del pavone. tornasi di lampedusa, tommaseo [
zampilletto] 'zampilletto: animaluccio più piccolo del zampano, fastidioso delle notti dell'estate (
con la testa volta verso il portone del palazzo. prisco, 5-03: qualche cavallo
cioè un fonte che nacque dal zampar del piè d'un cavallo alato.
guercia [gallina] mutò poi parere del tutto. spiccicò pali dal corpo..
sopraggiunto il mezzogiorno, avvertito dallo sparo del cannone che aveva sollevato in volo i
6-18: pur via zampetta, e fatto del cuor rocca, / va calcando la
alle case una vecchietta nanerottola, moglie del gerente responsabile la quale zampettava tutto il
polso. -gastron. zampa macellata del maiale, del vitello o dell'agnello
-gastron. zampa macellata del maiale, del vitello o dell'agnello, per lo
s. v.]: gli zampetti del maiale gli piacciono cotti lessi. beltramelli
, e zampetti con entro la pasta del cotechino, ma d'eccellente qualità agnoletti
che erompe con intensità (la luce del mattino). tecchi, 11-108:
: come alla luce fresca, zampillante, del primo mattino succede qui, in questi
vena fra pie- truzzo vive dal piede del monte, che zampillava fuora tra le
foscolo, iii-1-373: noi sugli altari / del bel platano all'ombre ove d'un
i-223: leone sussulta al primo zampillare del sangue dalle piaghe. bacchelli, 12-127:
un salto della sua danza selvaggia, orribile del sangue che zampillò dalle ferite.
grido impetuoso di fede, dal fondo del cuore di pietro. moravia, 1-428
[crusca]: per lo continuo zampillio del sangue. papini, v-859: si
dalla tempia gli zampilli di sangue scuro del vinto fui scossa tutta da una voluttà
provata mai, neppur tra le braccia del mio sposo. 3. ciuffo di
lirico il nudrimento, e vivo lo zampillo del dire. -vigore espressivo di
di un tubo anulare forato dalla camera del fumo delle caldaie, per attivarne il tiraggio
[la serpe] in bocca una zampina del topo. 2. per estens
culla per strappare lo zucchero dalla zampina del pronipote, e s'allontana mentre la
. bot. region. denominazione comune del pino marittimo (pinus pinaster) o dell'
emana fumo puzzolente (ed è proprio del gergo milit.). migliorini [
venne ritenuto una derivazione della siringa del dio pan), nel quale si accumula
aria immessa tramite un cannello dalla bocca del suonatore o da un mantice da lui
una zampogna dolcemente, / tal che del sonator balla l'armento. poliziano, st
, iii-17: al tempo e 'l suon del dolce zampognino, / per più d'
symphonla 'strumento a fiato', prestito popol. del gr. ot) (j,
, 6-90: un perfetto gentiluomo, del resto: a li piedi ci aveva du
e droghe nella cotenna della zampa anteriore del maiale, che si consuma lessato e
ne i piedi, questi avean più del piedestallo che dello stallo attesoché non valeano,
, che perciò titubavano al passo lento del corpulento. zana1 { zana),
594: di poi avevo fatto nella grossezza del detto ovato un partimento di otto zane
. 4. tose. avvallamento del terreno in cui confluisce e ristagna l'
. poliziano, 4-83: fra biagio del carmine soleva dire che chi doveva essere
ministro della giustizia, nel governo depretis del 1883 (con valore polemico).
. mente riferiti dal banco ministeriale del guardasigilli, furono battezzati con felice neologismo
= voce dotta, comp. dal nome del ministro zan [ardelli] e dal
zan [ardelli] e dal tema del gr. agx < » 'comando'.
faldella, i-5-157: veduto il risultato inconcludente del primo scrutinio e computate le proprie schede
lai scient zanardinia, deriv. dal nome del medico e botanico g. zanardini (
con li denti troncare quella zanca [del granchio] la quale così forte molestava
ottusi mastodonti sopraffanno, con la coda del rimorchio, la fragilità fuggitiva del ciclista
coda del rimorchio, la fragilità fuggitiva del ciclista, lo buttano alla zanella.
sulle nubi, ponesse tanta cura in contentarsi del proprio stato,... a
lo zanfoncino. cie di pesci del genere arnoglossa. = dimin. di
in giù e mettitela in sull'unghia del dito grosso della man zanca, e gentilmente
li sono quelli situati dal madiere del dente sino alla ruota. idem,
carducci, iii-28-26: la concezione del mazzoni è originale; l'esecuzione,
f. galiani, 3-172: ne'principi del passato secolo i mezzi carline e le
, sm. ant. armatura della testa del cavallo dalla fronte al naso.
, sf. macchina per la lavorazione del burro, costituita da un recipiente cilindrico
, sm. persona addetta alla lavorazione del burro con la zangola. dizionario
sm. che è addetto alla lavorazione del burro con la zangola. dizionario delle
quale un cinghiai che a furia esce del monte, / che cani e cacciatori
/ turbava assai la paventosa vista / del terribile cignale, / smisurato di forza
davanti al suo padroncino per fargli scudo del corpo, e mostrando le zanne sgangherate,