col petto tronfo, empion anche le vesti del lor tumore, turgidi e baldanzosi.
singolare, dovendosi solo adoperare nel numero del più. giusti, 3-93: farebbe
. ceruleina b: colorante azzurro del gruppo dell'antrachinone. -ceruleina i:
antrachinone. -ceruleina i: colorante verde del gruppo dell'antrachinone. =
landino [plinio], 33-13: del ceruleo si fa quello ch'è chiamato
nasce in cipro nelle cave delle miniere del rame; ma se ne fa ancora più
5-86: era già per lo tramontare del sole tutto l'occidente sparso di mille
, veggiamo disseminate per il ceruleo manto del cielo. marino, 1-95: belle son
vizio cardiaco congenito, dovuto alla persistenza del condotto di bo- tallo (e il
lat. caeruleus 'che ha il colore del cielo (caelum) '; cfr
. monti, x-3-446: o del nemboso egioco / armipotente figlia,
, 857: corri, tra'rosei fuochi del ve- spero, / corri, adda
= voce dotta, lat. caerùlus * del colore del cielo (caelum) '
dotta, lat. caerùlus * del colore del cielo (caelum) '; cfr
da ghiandole particolari, situate nella cute del condotto uditivo esterno. tommaseo [
ceruminóso, agg. che ha l'aspetto del cerume degli orecchi; sporco di cerume
. -ghiandole cerutninose: situate nella cute del condotto uditivo esterno, secernono il cerume
scrisse sopra la terza e quarta parte del quarto canone d'avicenna, esposizioni utili
un... cerusico e discepolo del grandissimo cerusico maestro lodovico, il quale mi
a casa un nostro cittadino nella via del cocomero. bandello, 1-15 (i-165)
lasciavano neppure, se eravate in mano del cerusico! d'annunzio, iv-2-324: egli
agg. e sm. tipo di mantello del d'una nuova guerra: / a cui
ho pensato di presentargli le sdolcinate frutterete del mio vile, e non cultivato cervellaccio
due terzine loro sorelle sbucarono dall'utero del mio cervellaccio, sotto una stella veramente
(i-828): dopo il melone mangiò del cervellate, e parutole buono ne mangiò
soliti cibi, senza far loro tanta paura del cervellato di milano, della mortadella di
si poneva sotto il cappello a difesa del capo. matasala, v-72-140: item
fèra, / armata forte che del legnaggio par di salinguerra. angiolieri, 87-13
annunzio, v-1-292: ho quell'armatura del capo che i fanti chiamavano cervelliera.
. 3. letter. calotta del cranio. viani, 13-267: aveva
probab. da cervello, per la forma del grappolo. cervellière, sm. ant
: eccoli ambidue, avventateli e cervellini del pari, scioprare colle loro chiacchere il
la parte centrale (e più importante) del sistema nervoso, contenuta nella cavità cranica
in diencefalo, che costituisce la base del cervello e poggia direttamente sulle ossa della
in cui è circa la cinquantesima parte del peso del corpo) è l'organo
è circa la cinquantesima parte del peso del corpo) è l'organo della vita
una canzon sfacciata, / porgendo del mio vento una soffiata / a sti grumi
deserto. tasso, 11-iii-600: e trattando del sonno e de la vigilia,
ho man giato! e del digiun pur moro. lancellolti, xxiv-286:
, 34-332: negli animali, l'estremità del cervello si prolunga e continua nella midolla
empie il cavo delle vertebre della spina del dosso, e produce i nervi che
coperti dalle mosche a nuvoli, le righe del sangue già risecco tra gleba e gleba
di nazioni, ed anzi quasi della metà del mondo. che importa a noi se
a me addimandate, quantunque alla grandezza del vostro cervello sia piccola, pure è
primiera impressione. di rado nella stamperia del cervello d'un uomo grande si ristampano
vanità, 10 mi risi della leggerezza del vostro cervello. alfieri, i-196:
quell'estate m'inondai il cervello di versi del petrarca, di dante, del tasso
versi del petrarca, di dante, del tasso, e sino ai primi tre canti
: per una presuntuosa fiducia nell'acume del proprio cervello e nella saga- cità del
del proprio cervello e nella saga- cità del suo accorgimento, arrischiava di capitombolare.
degli organi cerebrali è indizio delle attitudini del corpo alle operazioni dello spirito animatore.
679: or freddo, assiduo, del pensiero il tarlo / mi trafora il cervello
troppo complicate in deposito in qualche cantuccio del cervello perché si semplificassero da sé. pirandello
cervello ', che ha un po'del matto. 'ferito 'è ancora più
, che ravviluppò il cervello a quegli del concilio. machiavelli, i-56: si
che fu il duca, l'abbundanzia del sangue, qual non si poteva stagnare
poteva stagnare, fu causa di cavarlo del cervello; in modo che la notte
di sé: colei l'ha cavato del cervello. g. m. cecchi,
spacciato, / pover'uom la ti cava del cervello. collodi, 380:
, 7-141: scappò via dalla sala del tribunale come levato di cervello; non
cervello; non tanto per la perdita del suo capitaluccio,... quanto per
iii-13: se e'non fusse così fuor del cervello, e'si sarebbe oramai avveduto
... il core mi si sbarba del petto, le braccia s'abandonano,
criterio, e avvezza a pensare col cervello del suo confessore. -perdere,
secche spicciolate, rinvenute con un poco del medesimo vino al fuoco; e queste
sarà passato quel furore. p. del rosso, 82: usò ancora di
: la prima coniettura che si fa del cervello di uno signore, è vedere
; / ch'un furor giovenile ha del perfetto. / s'il tuo chirurgo gio-
/ s'i avessi 'l cervello a far del male. -avere il cervello a
voi, ch'avet'altro capriccio / del mio, c'ho cervel fatto a
, disse che sopra tutti i mestieri del mondo egli facea conto del ruffianesimo. tutti
i mestieri del mondo egli facea conto del ruffianesimo. tutti smascellarono a udire un
presso il volgo di milano, e del contado ancora più, poeta...
fatti, abbia più dell'arguto, e del singolare che del ragionevole. de sanctis
più dell'arguto, e del singolare che del ragionevole. de sanctis, lett.
: tutti sanno che, agli inizi del « new deal * (1933),
incarico di meditare e riferire sui mali del paese e le medicine più adatte.
che all'osteria, non potendo aver del cervello, non dice né meno all'oste
oste: scrivi; perché si vale del proverbio: chi non ha cervello,
allegri, 90: que'be'cervelloni del tempo andato avevano, o le medaglie
cervellone da provedeme a molte teste vuote del suo tempo. i. neri, 10-37
asciutta e un po'ironica sopra il candore del solino, e il naso affilato,
4-83: soprattutto le sgomentava la lunghezza del viaggio che giudicavano cervelloticamente.
. salvini, 25-51: l'impertinenza del suo spirito in ciò che concerne l'
che esisteva in legge anche una responsabilità del contabile ed io non ero disposto di
1076: m'avvedo bene che la porta del tuo cervellùccio è più stretta del bocchino
porta del tuo cervellùccio è più stretta del bocchino di una smorfiosa. imbriani,
10-137: le labbra tifoidi della giacca del pazzo leccano il dente cervicale su cui
cervice, sf. letter. parte posteriore del collo; nuca (nell'uomo,
1-303: seguitan quasi nel sito istesso del collo le due cervici, o coppe
le cui fondamenta son poste nell'ossa del capo, e però son di natura di
ingiù dall'uno, e dall'altro lato del fil della schiena, vanno infino alla
. bocchelli, 2-74: dall'altro canto del mattatoio fetido e sanguinante, i garzoni
fronte. silone, 5-79: nella sommità del tetto in cui i due spioventi si
dio, e massime quella della mente e del cuore. tasso, 6-v-2-60: pria
ponte di reno / passar la gloria libera del popolo, / sangue di svevia,
dispotismo che mai abbia oppresso la cervice del genere umano (tale era quello di
. caparbio, testardo. scala del paradiso, 124: a te, che
operazione chirurgica che consiste nell'incisione longitudinale del collo dell'utero. = voce
, comp. da cervice e dal tema del gr. xé|jlv£0 4 taglio '.
lat. scient. cervidae, dal nome del genere cervus (cfr. cervo)
: dunque gli inglesi danno a domenedio del lord, come se si trattasse di un
? si ammazzano a vicenda nella spartizione del bottino. i comunisti che stanno in
garzoni, 1-843: al suo mestiero [del fomaro] s'appartengono il pane
. pignotti, 115: in vece del panico, de'confetti / ti daremo,
di cuoio, usato per sedersi sul vaso del cesso (o per stare più comodamente
cui apertura circolare è pari alla bocca del sedile del cesso, cui si adatta per
circolare è pari alla bocca del sedile del cesso, cui si adatta per sedervisi,
sedervisi, ed evitare l'immediato contatto del sedile. collodi, 773:
. 7. cerchio della parte inferiore del bracciale (nel gioco del pallone col
parte inferiore del bracciale (nel gioco del pallone col bracciale), in cui si
ae all'esser rotta, alla resistenza del cilindro solido in aver la medesima proporzione
egualmente lunghi, il cerchio il, base del cilindro, sarà eguale alla ciambella ab
originariamente la cura degli appartamenti e del tesoro del sovrano; in seguito ebbe il
la cura degli appartamenti e del tesoro del sovrano; in seguito ebbe il compito
intrattenere el re, pervenire alla camera del re, consigliarlo; e in fatto sono
; e in fatto sono e primi del regno per reputazione. monti, x-3-114:
il ciamberlanó pola infermo ed uscito quasi del sepolcro. d'azeglio, 1-253: i
si erano messi ora a capo delle dimostrazioni del popolo, del quale in tutta la
a capo delle dimostrazioni del popolo, del quale in tutta la privata loro vita si
un ciamberlanó paffuto, con la catena del suo grado al collo, che parla con
di pelo di cammello li più belli del mondo. burchiello, 69: e ciambellotti
e col rocchetto indosso entrò in camera del signor marchese. aretino, 8-60:
, 7-ii-49: parimente si truova memoria del * camelotto ', o 'camelato '
piega il ciambellotto, cogliere la piega del ciambellotto: assumere e conservare in ogni
francesco tuo, si coglie la piega quasi del ciambellotto: secondo i costumi piglierà ora
, perché non aranno presa la piega del ciambellotto, come hanno preso i padri
ciambra ben serrata. = adattamento del fr. ant. chambre (dal lat
per persuaderlo a disfarsi dell'azienda e del possesso. baldini, i-428: senza
ciana, sf. tose. donna del popolo, sguaiata, volgare, grossolana
. = dal nome della protagonista del melodramma madama ciana (abbreviazione di luciana
. chim. polvere colorante (del gruppo dell'antrachinone), rosso violacea
catal. e pro- venz.) del sec. xii-xiii: indicava la gamba
gamba sottile degli uccelli (il fanco del falcón) e più specificamente le gambe
tali di loro e degli altri baroni del regno s'intendeano con lettere alla segreta
ciance sono vane, ma nella bocca del sacerdote sono bestemmie. francesco da barberino
così possibili ad essere provate dagli affetti del cuore come dagli argomenti delle dottrine.
giovare alla sapienza comune e all'arte del governarsi. foscolo, 1-377: già
di ciance è la sventura; / ma del par sofferente e infaticato / non è
de'fatti di calandrino il maggior piacer del mondo, faccendosi talvolta dare, sì
virtù si pesa e libra. / non del sangue il valor, ch'è lieve
, cura non morde, / co'legami del verso, ove adunate / ciancette in
, la reina de'baschi, la moglie del sol- dano, la imperadrice d'osbech
tanto se'tu allegra, e cianci fuor del tuo solito. marino, 5-98:
nievo, 277: la piccola accademia del senatore si raccoglieva in un angolo del
del senatore si raccoglieva in un angolo del salone a cianciar di politica, e a
, 1-118: tornan da scuola le bimbe del liceo, a frotte, tutte vestite
studio le mie ore: il resto del tempo me lo spendo ridendo, cantando
al vento), e'vuol seguir del male. = voce onomatopeica.
ch'è l'arte tua. p. del rosso, 1-2- 157: erano
fanno belli dell'amicizia di chiunque fuori del cerchio del paesello nativo sia riuscito a
dell'amicizia di chiunque fuori del cerchio del paesello nativo sia riuscito a farsi,
zioso che ha ridotto la cocca del tappeto a guisa di un orecchio
= iterativo di cianciare; nel significato del n. 3 è voce d'
sopra tutto quella della madre e quella del figlio, dai distacchi, dall'età
pettegolezzi cianeschi e nella trivialità delle idee e del linguaggio la bassezza della educazione ed
. za! far da (del 1366 a montalbano), siffarda (del
del 1366 a montalbano), siffarda (del 1345 a roma) e ciffarda
a roma) e ciffarda (del 1327 a benevento) * sorta di ber
dei chiodi, per ottenere per deformazione del metallo una tenuta ermetica: presellatura.
va cattando rogna. = alterazione popolare del lat. symphonia, da cui zampogna
giorno nella gazzetta, ed i ringraziamenti del governo... costituivano un sistema nuovo
per avventura il nome di cianghella, del quale fa menzione dante; e il
15-128]: « introduce qui una donna del tempo dell'autore, chiamata monna cianghella
a casaccio, come fanno le donne del popolo con le litanie latine.
l'acqua di un fiume, le onde del mare). cecco d'ascoli,
gatti ignari miagolavano, ciangottava l'acqua del monumentino scorrendo lungo la porcellana.
interrotto sussurro di fiumi, delle onde del mare. pascoli, 668: [
aggirarsi, annusare, tentar le entrate del mulino, e ghignare fra il ciangottio
cianidina, sf. chim. pigmento rosso del gruppo delle antocianidine, contenuto nei fiori
cianina, sf. chim. glucoside del gruppo degli antociani: è il
il pigmento colorante delle rose rosse e del fiordaliso. tommaseo [s. v
bellissima de'suoi fiori grandi come quelli del garofano. carducci, 678: come
là fra gli steli il fiore cilestro del ciano. 2. bot.
strumento per misurare l'intensità deu'azzurro del cielo (detto anche cianoscopio)
fenomeno principale, che si è quello del colore ceruleo che si spande sopra tutta la
della cianósi nelle labbra, nelle pinne del naso, nelle unghie, orribile e fantastico
gadda, 6-77: il dolce pallore del di lei volto, così bianco nei sogni
ligure dal lat. pianta 4 pianta (del piede) '. ciantèlla, sf
condizione. 2. piastra del cingolo. viani, 19-466: le
'ciantellare', dicesi più special- mente del romore che fanno coloro che vanno in ciantelle
arcivescovo d'arli. = adattamento del fr. chantre 4 cantore ', dal
... *. = adattamento del fr. chance 4 fortuna al gioco '
e ciao! borgese, 1-261: ora del suo servizio l'aveva ripagato facendogli
clap e clapa * roccia, accidentalità del terreno '); già nel portogli.
sul mezzodì suonando la novena delltmmacolata o del natale. = dal ir.
gli ingannati, xxv-1-360: tu sei uscito del sentimento: e però fa bene ognuno
più di cento, / facendo la cession del monumento. rajberti, 2-239: dunque
puza, ma la più odorifera cosa del mondo. = variante dialettale di cervello
occhi li avresti meglio veduti nella fenditura del ciarciàf, misteriosi e lampeggianti.
per ismentire qualunque ciarla si fosse sparsa del mio contegno a vostro riguardo, vi giova
l'arbitrio. foscolo, xiv-255: del resto una donnicciuola è stata padrona del
del resto una donnicciuola è stata padrona del tuo cuore; e le ciarle di una
in castello perché là intorno c'è del subbuglio. carducci, i-983: i fastidievoli
encomiato si chiama anche in oggi polvere del comacchini. = deriv. da
. l'essere ciarlatano; l'arte del ciarlatano. -al figur.: costume,
. m. -chi). proprio del ciarlatano, degno del ciarlatano. -al figur
). proprio del ciarlatano, degno del ciarlatano. -al figur.: da
il fasto ciarlatanesco non sono l'insegna del gusto, non compongono quello che piace.
l'applaudiscono. che cosa sono le cose del mondo!!! ci vuole realtà
è anche ciarlataneria squisita l'affettare disprezzo del ciarlatanesimo. giusti, ii-429: ti mando
una piega sola della pedanteria scolastica o del ciarlatanismo giornalistico. ciarlatano, sm.
, xxiv-970: quello era il corpo del giocolier del cane o pur del ciarlatano amante
: quello era il corpo del giocolier del cane o pur del ciarlatano amante..
corpo del giocolier del cane o pur del ciarlatano amante... e tutti
s'awi- liscono e perdono la malizia del veleno. crudeli, 1-108: andrò
il villano / che corre al cembalo / del ciarlatano. panzini, ii-290: i
nella voluttà e ne'diletti e massime del mangiare e del bere. ricchi, xxv-1-264
ne'diletti e massime del mangiare e del bere. ricchi, xxv-1-264: dio
, un roccaforte, o altro simile ciarlatano del parnaso. cuoco, 1-114: il
da queste idee sensibili, allora formate del patriotismo una parola chimerica, la quale
il quale, senza mai parlare direttamente del medico calcava molto la parola co-le-ra,
. compagni, 1-18: grande era del corpo, ardito e sfacciato e gran
ciarlatori al vento, o femminelle. del tuppo, 468: oramai tu si'indella
credito a quell'inferno né all'immaginazione del poeta. tutti poi quanti sono ciarlieri e
tanto imparava da quei ciarlieri la sublime arte del tacere. monti, x-3-86: entro
stan su l'uscio a bere / del bel mondo le novelle, / cheto cheto
1-157: i francesi forse temettero più del dovere un popolo sempre vivo, sempre
. caro, 5-207: la freddezza del dire si fa in quattro guise.
oh » lei non è come gli amici del mondo! ciarloni! chi avesse creduto
vieni, nessun ti vede, / angelo del mio cor. socci, ii-1-606:
e di questurini occupava tutto il lato del bastimento che era dicontro alla nostra cabina
figurare cose di spagna o le sagre del tirolo. 2. acer. ciarpóne
inservibile, roba di rifiuto. compagnia del mantellaccio, 48: e nardo grilli vien
e di ciarpe, ritrovò una firma del lotto, nella quale la buona donna
scrittore avrebbe schivate studiosamente, credendole ciarpe del suo particolare idioma. settembrini [accademia]
testuale, della mitologia, della paleografìa, del l'archeologia, della filologia
10-78: una bara di cristallo, colma del dolce ciarpame de'suoi sogni.
ben ciarpare, cominciò a dire del difetto del dente del com
ciarpare, cominciò a dire del difetto del dente del com pagno suo
, cominciò a dire del difetto del dente del com pagno suo, e
lustrino nero, il ciarpino scarlatto svolazzante fuor del solino basso, arrovesciato, e il
vasari, iii-399: il benignissimo rettore del cielo volse clemente gli occhi alla terra
in ciaschedun quadro non sia riconoscibile l'autore del quadro precedente, e ch'egli
furono, che avessono a guardare l'avere del comune, e che le signorie facessono
è amico, e ciascuno amico si duole del difetto di colui ch'elli ama,
corpo di cristo sia sotto la specie del pane, e il sangue sotto quella
pane, e il sangue sotto quella del vino per virtù della consecrazione; ma per
o composto, come è un raggio del sole, di color bianco. alfieri,
1-29: speranza ei dolce / crescea del padre, dai più teneri anni: /
, ii-109: non rimane sulla scena del mondo che l'individuo. ciascuno per
. non può se non con l'occhio del porco esser visto e malamente digesto da
lat. scient. cyatheaceae, dal nome del genere cyathea, dal gr. xóoc&oi
(e si riferisce agli organi di senso del gusto diffusi sulla cute dei pesci)
eran [le ghiande e le fave del secol d'oro] forse mele, susine
più che per altri il fervido / tumulto del convitto, / a me fia caro
o sodalizio eletto alla gran cena / del benedetto agnello, il qual vi ciba
ix-103: e par neve che fiocchi / del tuo bel viso l'amorosa manna,
chi non istupisce al pasto... del camaleonte, che pur non si ciba
. colonna, ix-590: padre eterno del ciel,... / purgami sì
dalle più esatte moderne cognizioni della natura del corpo umano, e delle materie cibarie.
uomini potettero, i meglio complessionati, del miglior vigore dell'età consistente, cibati
aretino, iii-137: imparino l'arte del fare l'amore da voi,
le numerose analogie tra il funzionamento del sistema nervoso ani male e
paci di imitare le funzioni del cervello umano. = voce dotta
xupepvtjtir, ^ [téxvrj] 'arte del timoniere ', su modello dell'
dormire, o vero dilatarsi in pigliare del cibo corporale. bisticci, 3-18: de'
due fibre, che fanno la triturazione del cibo digestivo. algarotti, 3-486: non
sotto i suoi occhi per la strettezza del sito, per la mancanza di cibi e
, come cibo innocente, e pasto del celabro e non del ventre, ancor
innocente, e pasto del celabro e non del ventre, ancor su gli altari,
gli altari, e tra le venerande cerimonie del sacro ufficio, non s'astenevan d'
usarla. prati, ii-73: orde del cimbrico / senacheribo / le nostre chiesero /
3. per estens. l'atto stesso del mangiare, il momento del pasto.
atto stesso del mangiare, il momento del pasto. bibbia volgarv-353: tu spezzasti
bibbia volgarv-353: tu spezzasti il capo del dra- cone; per che destilo in
dormire dopo 'l cibo a quest'ora del dì, quantunque in niuna stagion dell'anno
cibo... patire incalescenza dopo del cibo. betocchi, 5-148: già son
man si serba / il negro filo del mio viver breve. tasso, 6-1-8:
per gli tempi passati sono stati cibo del mio debole intelletto. marino, 17-30:
debole intelletto. marino, 17-30: del dolce e caro / cibo divin, che
cavalca, 16-1-4: prendendo suo cibo del frutto di quella palma. cellini,
per sua santità di fare un ciborio del sagramento, di bronzo. serdonati, 7-78
, acciocché con esso gettasse l'ossatura del ciborio. milizia, ii-259: 'ciborio'
colonne che porremo ai quattro canti / del nostro altare, sópravi il ciborio. idem
. cecchi, 6-70: nel mezzo del marciapiedi, all'ingresso dei cinema, assise
ojetti, ii-655: nella luce immobile del pomeriggio estivo egli mi parla del ciboriétto
immobile del pomeriggio estivo egli mi parla del ciboriétto di pentelico, alto poco più
delle foglie e il fusto delle felci del genere cibozio. = v.
dan questo cibreo: / questo cibreo del cuore, in verso e in prosa,
xtxxo <; * custodia membranacea dei semi del frutto ', e poi * cosa
starmi zitto. redi, 16-vi-163: e del seme di cavol fiore non ringrazierò io
lat. scient. cycadaceac, dal nome del genere cycas. cicadali
lat. scient. cycadaies, dal nome del genere cycas. cicadèllidi
famiglia d'in setti emitteri del sottordine omotteri, con corpo allungato
lat. scient. cicadellidae, dal nome del genere cicadella, dimin. del
del genere cicadella, dimin. del lat. cicada 'cicala '.
famiglia d'in setti emitteri del sottordine omotteri, che vi
lat. scient. cicadidae, dal nome del genere cicada * cicala '.
lat. scient. cycadinae, dal nome del genere cycas. cicala1
che mangiare / di verno, chiese del grano in prestanza / alla formica, che
e che finalmente, alzandole il casso del petto e vedendovi sotto alcune cartilagini dure
d'elicona imparato a cantare, presero del canto tanto diletto che, per esso
tanto diletto che, per esso scordatisi del cibo, inconsideratamente morirono: ma furono
, ella era sentita cantare all'occhio del sollione. marchetti, 2-318: depor le
le cicale giù per la china meridiana del colle di san miniato al tedesco nel
di san miniato al tedesco nel luglio del 1857! pascoli, 519: il clivo
delle cicale era come / il suono del foco celeste, / talor come il
rabbia delle cicale assalì il sonno pesante del pomeriggio, e pareva che un torrente di
le solenni cicale / in questi saturnali del caldo. quasimodo, 1-51: noi vivi
un felicissimo interprete dell'arte antica e del classicismo,... del resto,
antica e del classicismo,... del resto, squallidi imitatori del metastasio nelle
.. del resto, squallidi imitatori del metastasio nelle cicale scoppiate d'arcadia.
cicale e viene talvolta usato al posto del campanello; segnale certi tipi di motociclette
che ricchi portavano in capo prima del peloponneso. acustico di soddisfa
o d'acqua dolce nella medesima parte del corpo loro portano le loro uova,
anello di ferro imperniato all'estremità superiore del fuso dell'ancora per unirla alla catena
rincrescimento quali debbano ora essere i cicalamenti del popolo sopra i fatti miei. marino
ciarlare, discorrere oziosamente; sparlare del prossimo. piovano arlotto, 179:
presto, può fuggire / il perieoi del parlare. / che vi giova un
e mi pareva d'essere a mezzo del desinare, nel mercato di napoli, dove
in qua, e in là il romore del comperare, che fa questo e quello
caso. gelli, i-98: la voglia del cicalare... può n te
a vederlo in azione, con la guida del nostro autore. verga, 3-41:
ascoltava impassibile le frasi vuote e balorde del demagogo; mentre questo dopo ognuna di
. serra, ii-437: la miglior parte del libro pare occupata da polemiche e da
genovesi mio, adopera gli abbindolati stili del boccaccio, del bembo e del casa,
adopera gli abbindolati stili del boccaccio, del bembo e del casa, quando ti
stili del boccaccio, del bembo e del casa, quando ti verrà ghiribizzo di
a toccare a tutti la sua parte del cicalare. cicalaturo, agg. ant
. bellini, i-74: al genio sovrano del sollevato... prestate voi,
la fede, orché egli così altamente testifica del cicalaturo americano. = deriv.
, e davamo al cicaleccio il tempo del pranzo, quello del passeggio e tutta la
cicaleccio il tempo del pranzo, quello del passeggio e tutta la sera. cattaneo
carducci, i-675: da questo alla scuola del signor zen- drini, la quale scambia
è fuori: ruzzano i monelli / del giardiniere. svevo, 3-622: rimasi
leggere alcuno de'suoi numerosi imitatori [del petrarca] del secolo decimosesto o del
de'suoi numerosi imitatori [del petrarca] del secolo decimosesto o del presente, perché
del petrarca] del secolo decimosesto o del presente, perché tutti sono cicaloni,
che rifriggere i pensieri e i sentimenti del petrarca. manzoni, pr. sp.
tagliatura, difende la piaga dal flusso del sangue. bandello, 1-19 (i-232)
di sudor di cicatrici / chiedea plorando del suo sangue il frutto. nievo,
e una al dorso, in corrispondenza del polmone destro. pratolini, 9-214:
montagne], tolgono loro l'asprezza del rilievo che le segna di così profonde cicatrici
così profonde cicatrici in certe luci taglienti del giorno. morante, 2-24: altri
volute / lungo le cancellate cicatrici / del crollo. 2. ant.
non sia a caso per la cicatrice del taglio che gli abbi accecati. redi,
eminenza, che è forse la cicatrice del foro che è fatto dal verme.
marino, vii-293: dell'antiche piaghe del peccato, già per la confessione saldate
non io ti mostrerò le cicatrici / del cuor, le rosse stimmate sì a fondo
le piaghe e le difende dal flusso del sangue. baretti, 2-136: [
, di una pena morale, o del ricordo di essi. -anche intr. (
rimarginarsi (non si cicatrizzano) le ferite del cuore, dell'onore, le ferite
: 'cicchetto', nel figurato, proprio del gergo di caserma, è * sgridata '
viscido ideale di tutti i loro simili del mondo intero -una casetta, la ciccia
ne'quadri abbracciava con gli occhi la ciccia del rubens, le arie di teste di
e di ciccia sudata fra le gore del vino versato e gli ossi delle braciole seminati
, 375: una donna degna del massimo rispetto: svelta, non ostante
-levare la ciccia dalla pentola collo zampino del gatto: far compiere ad altri quello che
levare la ciccia dalla pentola collo zampino del gatto. 5. dimin.
algarotti [tommaseo]: così li abitanti del perù, come quei del paraguai,
li abitanti del perù, come quei del paraguai, sono naturalmente nimici mortali della
cominci il terzo foglio, per discorrerle del suo sonetto,... resto in
cicciolo è propriamente l'avanzo de'pezzetti del grasso degli animali,... trattone
viani, 19-613: tutto il viso del nano era fiorito di ciccioli rossi come
fiorito di ciccioli rossi come i bargigli del tacchino. = deriv. da
a spunzone, che prelevai dal bottino del fai ti, andrei a sgonfiare il
, andrei a sgonfiare il ciccioso dirimpettaio del tritone. slataper, 1-64: una
, cupa e cicciosa, dall'ombra del corridoio. = deriv. da ciccia1
toscana cicerbita, e crespine ancora, del quale se ne veggono per i campi,
: prende un sapore simile al sapore del sugo cicerbitino. cicérchia [cicérchia
leguminose, di origine simile a quella del cece e della lenticchia, con fusto
semi, che servono per l'alimentazione del bestiame e anche umana (e viene
coltivata inoltre perché se ne può ottenere del foraggio verde oppure affienato). -anche:
in grappoli, legume simile a quello del pisello. = deriv. da
, 165: non è facile l'arte del cicerone perfetto, del duca ideale nel
facile l'arte del cicerone perfetto, del duca ideale nel proprio paese. montale,
una città (derivato dal der cicerone del burckhardt, apparso nel 1855).
nei sedili. = * dal nome del grande oratore romano marco tullio cicerone
arlotto, 55: dove è il modo del dir ciceroniano 11 quale illustrava tutto il
ad atteggiamenti demagogici (dal soprannome del tribuno romano angelo brunetti [1800-1849])
mezzogiorno d'italia fin dalla seconda metà del secolo xiv. ciciliano, agg
petra aspra ed alpestra, / che del mar ciciliano infamia fosse. boccaccio,
dai vivacissimi colori e dall'eleganza armoniosa del corpo; abitano di preferenza i terreni
preferenza i terreni sabbiosi lungo i litorali del mare o le banchine dei fiumi,
e dorati sostentano due cerindelli che del continuo ardono. = dal lat
avere per moglie. forse voce imitativa, del parlarsi che fanno a bassa voce
. e perpetuamente, con iscialacquo lagrimevole del prezioso tempo, in frivole conversazioni dimorante
'l servitore di dame. a. del rosso, 1-iii-2-285: per chiappare in
, il cicisbeismo uno dei vari modi del passaggio dal seicento e dall'età barocca
compagnia alla dama, con l'assenso del marito, di seguirla e aiutarla in
piuttosto che le carte / di maron del cicco acheo, / mi ponessi la
ponessi la bell'arte / a studiar del cicisbeo? borsieri, conc., i-97
cavalier servente, anche senza i lezii del damerino: gli era un impiego esercitato
, iii-154: con quella vista superficiale del secolo de'cicisbei, de'guardinfanti e delle
apollo ed a colei / soggiace dea del terzo ciel vezzosa, / e lo voglion
cicisbeo con una sposa, / sorella del garbato pedagogo. foscolo, v-99: stava
ciclamina, sf. chim. monoglucoside del gruppo degli antociani, che costituisce il
ciclamino, sm. bot. pianta erbacea del genere cyclamen, famiglia primulacee, vivace
[plinio], 25-9: la radice del ciclamino è contro a tutte le serpi
spuntare nella culla senza offendere il corpicciolo del fanciullo aspettato; sono ciclamini, i
da un grande anello isolato al centro del campo. = etimo incerto.
. scient. cyclanthaceae, dal nome del gen. cyclanthus, comp. dal gr
arrota di un fatto mediano, attestato del pari dagli esperimenti e dalle memorie.
. onofri, 39: ciclica libertà del divenire! pavese, 8-326: l'
fatto mitico che esprime un evento ciclico del cosmo (ratto di core) è
le potenze successive di un dato elemento del gruppo. -punti ciclici: i due
-punti ciclici: i due punti impropri del piano, per i quali passano tutti
per i quali passano tutti i cerchi del piano. -sostituzione ciclica: quella per
elementi, ogni elemento occupa il posto del successivo e l'ultimo va a quello
successivo e l'ultimo va a quello del primo. 8. medie. di
, sf. matem. nome delle superfici del quarto ordine dello spazio ordinario,
lat. scient. cichlidae, dal nome del gen. cichla, dal gr
ii-357: si fanno profezìe sulle applicazioni del ciclismo alla guerra, si scruta secondo filosofia
piacere della bicicletta, della velocità e del giuoco. pratolini, 9-321: tutte cose
vista / apparve una ciclista a sommo del pendio. baldini, i-725: un viso
ciclite, sf. medie. infiammazione del corpo ciliare, che si manifesta con
quelle piene si ripetono nello stesso giorno del mese. -ciclo solare: giro di 28
giorni della settimana si ripetono con quelli del mese, purché si tratti di anni
latina, intorno a co tal scienza [del calcili are i tempi], come
tempi], come furono: un libro del magno ciclo, o vogliamo dire cerchio
il governo di tutto il correre del tempo secondo certi ritmi: ore, stagioni
canzone da lui stesso ricordata come prima del nuovo ciclo. pascoli, i-250:
più tremenda, nel più arduo punto del nostro ciclo, quella « tazza di
i cicli leggendari accumulati nelle età grosse del medio evo e tramandati di secolo in secolo
. serra, ii-18: nel rozzo latino del compilatore medievale alita ancora una aura gentile
come un riflesso delle belle fantasìe eroiche del ciclo brettone. -pitt. serie
, pure ricostituiti in maniera miracolosa, del ciclo degli affreschi mantegneschi agli eremitani distrutto
(in particolare in quelli della galizia e del caucaso), dai quali si può
industria come solvente, per la preparazione del nylon). = voce dotta
incolore (e viene preparato per disidratazione del cicloesanolo: è usato in sintesi organiche
di enzimi presente all'interno delle cellule del fegato o del rene, che svolge
all'interno delle cellule del fegato o del rene, che svolge una parte fondamentale
gruppi animali e vegetali per modificazione del loro ciclo biologico.
-dentatura cicloidale: in cui il profilo del dente è costituito da un arco di ipocicloide
biol. la ripetizione regolare di parti del corpo di un animale intorno a un
della matematica che si occupa della misura del cerchio. = voce dotta, comp
misurare il grado di curvatura delle ossa del cranio. = cfr. ciclometrìa
dal rombo / dell'ape al fragor del ciclone. deledda, iii-758: rivide nitide
plur. m. -ci). proprio del ciclone, simile al ciclone.
un punto di depressione ciclonica nella coscienza del mondo, verso cui hanno cospirato tutta
. sport. gioco simile a quello del calcio, ma in cui i giocatori si
ed ermi. salvini, 7-19: del ciclope maledetto l'occhio / come un
gli occhi al sole « o lume superbo del mondo, / tu su la vita
alla bocca in balia dei due ciclòpi del medio evo. deledda, iii-958:
ordine copepodi, con la parte anteriore del corpo più grossa, ovoide, dotata di
miferi xenartri pelosi arboricoli, del gruppo dei formichieri, di statura
con coda prensile e mano provvista solo del se condo e terzo dito
lat. scient. cyclopedidae, dal nome del genere cyclopes, comp. da cyclus
operatori / i candidi tesori / del sonno e della mensa. tramater
prischi selvaggi, e la favola del masso con cui polifemo chiudeva la
sole aprì il suo occhio ciclopico al margine del cielo. 2. figur.
. che ciclopica danza della terra e del mare; che furia di città assalita,
anortite, che si trova nelle cavità del basalto delle isole dei ciclopi.
cicloplegìa, sf. medie. perdita del potere contrattile del muscolo ciliare, dovuta
. medie. perdita del potere contrattile del muscolo ciliare, dovuta a lesione del
del muscolo ciliare, dovuta a lesione del nervo oculomotore. = voce dotta
. ciclòsi, sf. movimento del citoplasma all'in terno delle
gadda, 7-118: verso la fine del * 54 una lettera a ciclo
, mi preammonì che nel corso del '55 sarei stato dimesso: per raggiunti o
. scient. cyclostomatidae, dal nome del genere cyclostoma, comp. dal gr.
ritonda »), e la forma del singolare ciclòstoma (« genere di molluschi
(« nome di una specie di pesce del genere bodiano, che ha la mascella
. secondo le leggende nordiche, apportatrice del neonato. 'è venuta la cicogna '
consumata come ortaggio e costituisce un surrogato del caffè. pietro ispano volgar.
campagna né altro è, a detta del mattiolo che l'endivia salvatica. garzoni
lat. scient. cichoriaceae, dal nome del genere cichorium. cicoriàceo (ant
, che si chiama cicuta, della quale del sugo si fa veleno. crescenzi volgar
pazzia e frigidità grande nelle parti estreme del corpo; e finalmente, stringendo il
finalmente, stringendo il fiato nella canna del polmone, se ne muoiono i pazienti
cicónea, e nella forma dial. del prenestino cónca): voce di ambito popolare
la testa, si mette in vece del cidari. milizia, ii-260: cidari
, che si distinguono per la grandezza del peristoma e del periprocto. = voce
distinguono per la grandezza del peristoma e del periprocto. = voce dotta, lat
lat. scient. cidaridae, dal nome del genere cidaris, dal gr. x
, che viene costruita in alcune località del cadore, per arrestare i tronchi di
. privo della vista, del lume degli occhi. dante,
in tristi pianti / per aggiugnere al del lumi e concenti. alfieri, viii-26
ficcare il naso in certi congegni chimici del padre. ojetti, i-32: per
. 2. figur. privo del lume della ragione, della luce della
anima mia di vederti pervenire al lume del santo battesimo. alberti, 94:
ch'ella [la morte] fu sentenza del cielo. brusoni, xxiv-874: il
la folla era feroce contro gli insultatori del santo, ma cieca; quali fossero non
/ tutte parean cieche al confronto / del gesto con cui quell'eroe / pensoso
-cieco dell'anima: privo del lume dell'intelletto. cavalca, 9-64
, iv-2- 530: il crepuscolo del re è tutto cinereo, cieco d'ogni
, 97: e vedevala così cieca del fatto suo, che egli teneva per certo
persuaderla. alfieri, xiii-80: tanto del tuo icilio cieca / sei dunque? in
di questa specie produrrebbe la metafisica del gusto, studio ben degno d'un filosofo
io cieco vo lungo l'alterna voce / del grigio mare; sotto un pino io
s'intesero le ragioni dei soggetti e del principe, si sperò fine al comandar
sua cieca, supina obbedienza alla volontà del padre. 8. figur.
118: chi mi trarà già mai del cieco errore? / ché rotto è il
fuggi la luce / delle stelle e del sol! còlati, indegno, /
1-109: il sito sono le cieche grotte del regno di dite, per mezzo alle
le molte intricate e cieche strade / del labirinto che si dice in creta /
.. ha nel rovescio la pianta del laberinto, di figura quadra, con
lucia verso la collina, valgono i fondaci del quartiere mercato, per il luridume.
a piantare [la casetta] fuori del paese, di là dal cimitero, in
3-41: in fondo alla parte cieca del tubo, dov'essa si innestava sulla culatta
. morante, 2-312: il palazzo del castello, da quel lato della montagnola,
sue strade altra musica che il fischio del vapore e l'organino, e il clarinetto
24. figur. chi è privo del lume della ragione, della verità.
25. gioco del cieco o della cieca: gioco di
in un buco nero dove l'immaginazione del signor giacomo gli rappresentava tanti iniqui sassi
e quegli e questi erano tanto alla cieca del dove andrebbono, e dove fossero,
corrente e ricevuta, ch'erano errori del suo tempo, piuttosto che suoi: scusa
di te. alvaro, 9-57: del resto, che costei fosse arrivata fin là
niccolosa e a fare i più nuovi atti del mondo, tali e tanti che se
lippi, 8-44: paride fece un po'del vergognoso; ma nel veder le bombole
-cielo plumbeo: interamente coperto di nubi del tipo strati di color grigio più intenso
esmesuranza en breve re- dutta, / del, terra tutta veder 'n un vasello!
30-24: 10 vidi già nel cominciar del giorno / la parte orientai tutta rosata
: e come vien la chiarissima ancella / del sol più oltre, così 'l ciel
. castiglione, 173: la machina del mondo, che noi veggiamo coll'ampio
loro, senza trovare ostacoli nell'impenetrabilità del cielo peripatetico, il quale io stimo1
/ vaporosa muore / al lontano cerchio del cielo. alvaro, 9-25: le
e sopra ad esse la grande distesa del cielo intenerito ai primi lumi della sera
sopra l'asciutto. -occhio del cielo: astro, stella. -in particolare
il nido / a parturir li due occhi del cielo. ariosto, 14-99: chi
/ vorria celarla a i tanti occhi del cielo.
tempo col sol madonna desta, / apre del ciel d'un volto i gemin'astri
? oriani, x-21-308: la fede del vecchio prete aveva ancora la freschezza delle
occhiaie azzurre, e una voce dolce del cielo. 4. figur. (
mesi e anche per anni fi giorno del loro giudizio quasi universale. 5.
a scoli, 123: potresti dubitar del primo cielo, /... /
: la superbia nacque in quell'altissimo luogo del cielo empireo. petrarca, 142-3:
sempre in giro moventesi e allo 'ncontro del maggiore tutti gli altri. ariosto, 32-55
d'un cielo rotante rapire la debolezza del mio corso dalla violenza del primo mobile
rapire la debolezza del mio corso dalla violenza del primo mobile; dico del prencipe a
dalla violenza del primo mobile; dico del prencipe a cui mi conviene ubidire.
no: la fiamma s'addrizza al vertice del suo cielo. manzoni, 189:
egli discende dalle caste e alte visioni del terzo cielo, a mostrarsi nell'arena
terra. 6. il chiarore del giorno, luce. dante, inf
castiglione, 147: [la maniera del cantare di bidon] è tanto artificiosa,
udivano i colpi sonori echeggiare nel silenzio del cielo meridiano con un rumor secco,
in cielo stendi i tuoi voli / sin del danubio sul verde lido. ungaretti,
cielo cordiale delle affabili alpi ticinesi e del lago maggiore. sinisgalli, 6-199: accade
voglia che s'appetischino più quelle naturali del paese, che queste straniere. parini,
è la spiegazione di questo verso, spirto del ciel, che tra noi in terra
il cielo della carrozza, il cielo del forno, il cielo dov'è il sole
sole e la luna, il ciel del cortinaggio, il ciel dell'acqua, che
. / rovinò sulla testa il ciel del letto. pascoli, 964: rise,
guinizelli, ii-410: splende 'n la 'ntelligenzla del cielo / deo creator, più che
/ e consegue, al primero, / del giusto deo beato compimento. iacopone,
annunziata. dante, 43-4: i'fui del cielo, e tor- nerowi ancora /
, 37: maria ebbe tanto cognoscimento del cielo e di ciò che v'è
signor che ti détte la chiave / del cielo e dell'abisso e d'ogni cosa
aretino, 8-164: son più che certa del tuo diventar maggiore di qual sia mai
ciel vinto si rende; / la beltà del suo volto il cor m'accese,
il cor m'accese, / la beltà del suo core il cielo accende. segneri
! beccaria, 1-211: gli affari del cielo si reggono con leggi affatto dissimili da
la pecora cercata e portata sulle spalle del pastore, l'oggetto della gioia del cielo
spalle del pastore, l'oggetto della gioia del cielo. de sanctis, lett.
idee che gli europei si fecero sempre del cielo. una prima idea fu che fosse
. -padre, rettore, signore del cielo: dio. petrarca, 62-1
dio. petrarca, 62-1: padre del del, dopo i perduti giorni,
. petrarca, 62-1: padre del del, dopo i perduti giorni, /
io torni. idem, 128-7: rettor del ciel, io cheggio / che la
o gloriosa madre, / o re del ciel, che cosa sarà questa?
in venerazione, che solo il signore del deio. -regina del cielo o dei
solo il signore del deio. -regina del cielo o dei cieli: la madonna.
par., 31-100: e la regina del deio, ond'io ardo / tutto
da siena, 33: o reina del cielo, genitrice di dio, madonna
cielo, genitrice di dio, madonna del mondo,... dirizza il mio
il tesoro de'monad era il guadagno del regno del cido. quattro leggende, 2-5
de'monad era il guadagno del regno del cido. quattro leggende, 2-5: tu
tormento della morte, apristi lo reame del deio a coloro che credono in te.
espresso in alcun testo, / che decreto del cielo orazion pieghi. idem, par
commendai l'armi, / cui la destra del del fu sì congiunta, / che
l'armi, / cui la destra del del fu sì congiunta, / che segno
. tasso, 1-11: giù i decreti del del porta, ed al deio /
tasso, 1-11: giù i decreti del del porta, ed al deio / riporta
ignorare che amore è nodo, è gioia del mondo, che egli è la goccia
... / colui cui diede il del pladdo senso / e puri affetti e
terrestri, nello sviluppo dell'indole, del carattere degli uomini. dante, purg
/... / -perché a scoperto del sacrar si deve. forteguerri, 7-72
conc., i-401: [i popoli del nord], costretti dal freddo a
oggetti variati, e senza la dilettevole alacrità del convivere a deio scoperto. baritti,
, apriti cielo! -casa del cielo: v. casa, n.
error ti ascriva. -attaccarsi alle funi del cielo: essere pronti a tutto pur
come si suol dire, alle fimi del deio, andava sempre ghiribizzando qualche arzigogolo
mia zia. metastasio, 1-6-258: o del! che tenti? quel nudo
io vò a dipanar la matassa. -il del vogghia, ch'ella non s'arruffi
1-3- 156: ah voglia il del / che un'opra sia del caso!
voglia il del / che un'opra sia del caso! -far cadere una cosa dal
a ddo per dispetto! -in nome del cielo, per amor del cielo: nel
-in nome del cielo, per amor del cielo: nel supplicare qualcuno affinché faccia
non mi far bestemmiare, per amore del ddo. manzoni, pr. sp.
, 2 (28): col nome del ddo, non mi tenga così sulla
amor di madre, e di una madre del carattere della mia, è troppo credulo
stringendosi nelle spalle, « nessuno è contento del suo stato e vuol pigliare il cielo
, / s'altri lo chiama autor del suo travaglio; / ché degli asini
circolo, mentre parlano dell'astrolabio, del scioterio, del quadrante, del direttorio
parlano dell'astrolabio, del scioterio, del quadrante, del direttorio instromenti astronomici,
, del scioterio, del quadrante, del direttorio instromenti astronomici, mentre meglio si
; gobba. = voce dotta, del gr. xócpooig, deriv. da xixpóc
, 12-i-225: imaginatevi, che bella purgazione del mondo sarebbe, se si potesse evacuare
delle carte idrografiche, esprimesse i movimenti del terreno. nievo, 211:
portavano invece a venezia e nel resto del mondo nomi famosi e terribili. si chiamavano
, la corrente mistica della cifra, del numero. svevo, 3-817: gli dichiarai
che esisteva in legge anche una responsabilità del contabile ed io non ero disposto di
tanta luce, / che men chiare del sol splende la fronte, / ei vola
. tasso, n-iii-1043: l'inscrizione del motto non fa differenza tra l'imprese
il bicchiere è di quelli buoni, del finimento? le brocche sono piene? gli
e. gadda, 1-66: le mani del giovane apparvero pulitissime: una pelle bianca
, / la figlia della cifra e del clamore. 6. figur.
, i-941: una circolare politica, del ministero dell'interno, l'ultima, a
di cifra che avrebbe guastato il senso del dispaccio: e per ogni cifra sbagliata,
nella forma zephirum nel liber abbaci, del 1202, di leonardi fibonacci): dall'
), che giustifica la forma ciffra del foscolo (ai nn. 2, 4
nuovo criterio dell'inquadramento, l'organizzazione del soccorso rosso... tribaudo aveva tutto
linguaggio, mentre invece in altre, specie del mezzogiorno, funziona quello delle mani gesticolate
verità, vi son motti e parole del gran vecchio che sembrano acquistare più diretta
cucite (gli uccelli sottoprefetti del regno, in cifra, quattrocentosettantadue con le
trasversalmente tra l'impugnatura e il riccio del violino, del violoncello e d'altri
impugnatura e il riccio del violino, del violoncello e d'altri strumenti a corda
, cigli). l'orlo anteriore del margine libero delle palpebre, fornito di
mandar un crocito di cappone per la canna del polmone. marino, 6-34: l'
un ricovero riposto / sotto l'arco del ciglio ime caverne. f. f.
un riso che non passi / a'confini del sen; quando vi piace, /
viso, / invidiabili sono / privilegi del sesso: in dono a voi / gli
la debil mia voce, / quasi del core i sensi esprimer nieghi, / tremula
impressionante, che a lei, ignara del probabile significato patologico di questa bellezza
sulla miccia, / sui lunghissimi cigli del tuo sguardo. cassola, 2-96:
mi s'accosta / la vedovella consolò del figlio. marino, 285: tu citerone
che non passi sotto l'arco trionfale del ciglio ammiratore. con che applauso si
trovò d'aver parlato delle buone fortune del sorniani. il leardi non mosse ciglio
un corsaletto, sorridendo sotto le piume del suo feltro. senza battere le ciglia
bellezze care [di ciprigna] la reina del mare / fissava ambe le ciglia.
un ciglio lagrimar: / ché l'esempio del dolore / è uno stimolo maggiore,
con intrepida fronte udir t'è forza / del mio morire. collodi, 671:
il sole] e le tempeste invochi / del britannico cielo? -chiudere,
stampa, ix-100: se v'accorgeste del fuggir de l'ore, / e come
ciglio / da la vista fuggendo / del carnefice orrendo. prati, ii-100:
4. figur. letter. cenno del ciglio (in segno di comando)
/ le avverse forze tremano / al mover del suo ciglio: / all'uom la
oggetto (per questi significati la forma del plur. è cigli). fazio
così parlando, giungemmo sul ciglio / del mare. a. pucci, cent.
, la somma delle due scarpe e del piano; e ciglio dell'argine, l'
ridendo e vergognandosi nello stesso tempo, del ribrezzo che vi aveva provato poche ore prima
: il sole calava dietro al ciglio del monte brè e l'ombra oscurava rapidamente
creste delle erte rocciose coglievano gli splendori del mattino illuminandosi e scintillando meravigliosamente. saba
altura, videro la strada lungo il ciglio del burrone popolata d'uomini e di bestie
ma presto lo vedemmo comparire sul ciglio del muricciolo, camminandovi sopra a carponi e
a carponi e iniziando contro al barlume del cielo un dondolìo lento e grottesco, accompagnato
ciglióne, sm. parte rialzata del terreno ai lati della strada (e
lati della strada (e costituisce il margine del fosso o del dirupo che la fiancheggia
e costituisce il margine del fosso o del dirupo che la fiancheggia); proda
, secondo le comodità e le occorrenze del luogo. monti, x-3-142: su
: su i fianchi alpestri e sul ciglion del monte / van cavalcando i nembi orridi
alla sua casa, verso il domicilio del bestione diabolico. pirandello, 7-81:
di recarsi sul tramonto fino all'orlo del ciglione che limitava a mezzogiorno il podere.
2. marin. le due parti del ponte, dove erano i banchi laterali
acque per guardarsi dal foco, temendo del caso di fetonte, se in mezzo di
, poco movendosi; e altri nel mezzo del fiume o accanto le verdi ripe,
, un canto dolcissimo, la levità del volo, del movimento sull'acqua.
dolcissimo, la levità del volo, del movimento sull'acqua. mazzeo di ricco
/ e più molle e più candida del cigno, /... a te
debole, e splendida come l'ala del cigno. 3. guarnizione fatta col
sfortunati, andrebbe / già per me cinta del secondo alloro. tasso, 6-ii-258:
? monti, x-2-8: vieni, dicea del terzo ciel la stella: / qui
il cigno d'italia. -canto del cigno: l'ultima e più bella opera
che scrisse esule a sarzana, il canto del cigno, il presentimento della morte.
. bocchelli, 1-iii-363: quasi canto del cigno, garibaldi tornato nei suoi ultimi anni
brillanti formano una croce latina (croce del cigno). fazio, v-3-49:
avvolti a crocchia e fermati sulla sommità del capo o sulla nuca. bettinelli
si tagliàr corti i capelli. / del tal la moda non volle il medesimo;
. salvini, 15-3-178: prima lezione del cavallo è questa: / mirare dei
la cigolante banderuola, / gli embrici roggi del loquace tetto. govoni, 1-225:
montale, 1-65: cigola la carrucola del pozzo, / l'acqua sale alla
simil. dei rami scossi dal vento, del vento stesso che suscita fra gli alberi
sotto il peso ineguale affaticati / e del gel che si fende il suono arguto
cigolar la voce / per la piaggia del lena. monti, x-3-326: cigolava
silenzio delle mura, dei tronchi, del cielo; poiché la monotonia era negli
sempre, che la più cattiva ruota del carro, sia quella che cigoli.
affetti, che spiegava la tramutata faccia del carcerato; -e se l'ha letto,
sulle muragne ed egli ode l'urlo bestiale del boia ubriaco. campana, 72:
. de'rossi, ix-423: cara compagna del compagno mio, / la tua compagna
straordinaria. faldella, 2-21: nel dormitorio del collegio a spesse e tiepide arcate come
. imbriani, 3-90: la fattura [del quadro] è maestrevole, facile,
agevolezza, per esempio, lo stacco del calzone turchino del maggiore sul cilestrino del soldato
esempio, lo stacco del calzone turchino del maggiore sul cilestrino del soldato che gli
del calzone turchino del maggiore sul cilestrino del soldato che gli è dietro. fogazzaro
isola rupestre / tra il cilestrino tremolìo del mare. fanzini, ii-658: andavano
. letter. che ha il colore del cielo sereno: celeste. malispini,
me piace, amico, 10 scoppio-scintille del tuo volto-vecchiaia, il guizzo cilestre del
del tuo volto-vecchiaia, il guizzo cilestre del tuo occhio-dolore. bocchelli, ii-106: ai
ai lati la rinserravano le sponde nere del precipizio. sotto c'era 11 baratro
. sotto c'era 11 baratro cilestro del feroce ghiacciaio. 2. sm.
, 311: accrebbe in vista / del bianco seno e de'cerulei lumi / il
orizzontale delle arcate ciliari, la verticale del naso. gozzano, 143: mi stava
. plur. classe di protozoi, del sottotipo infusori: marini o d'acqua dolce
quali rifrenano il furore delle saette. del tuppo, 474: esopo povero, solo
se ne penta e dolga. scala del paradiso, 227: mentre che le
le demonia mi faceano molestia, mi vestiva del cilicio ed umiliava l'anima mia col
. gadda, 314: oh il garzone del salumiere freguglia, dal bisunto grembiule divenuto
la vita, cilicio grasso pei lombi del ciclista a rompicollo senza campanello: che
; -le porterete come un cilizio grave del giudizio di dio, -come un peso
. panzini, ii-390: doloroso aquilino del contatto con la stoffa cilicia degli uomini
: -e). frutto (drupa) del ciliegio: con un lungo peduncolo,
in capo, il detto paniere cadde; del che le ciriege s'andarono spargendo per
. di queste sono le duracine, del frate, san giovanni e marchiane; di
ciocche, con cui t'orecchinavi deliziato del loro fresco. 2. agg
l'accocca. 4. ciliegia del brasile: frutto (rosso, più grosso
). — ciliegia marina: frutto del corbezzolo. 5. dimin. ciliegétta
, 119-68: e 'l compagno scende del ciriegio, e guarda costui e dice:
montale, 119: mi stesi al piede del tuo ciliegio, ero / già troppo
cocomerai. 4. bacca del biancospino. beltramelli, iii-837: già
né fare celendrare alcuno telo di sendado in del subbio, quine u'fusseno tessute le
cilindrata, sf. meccan. il volume del cilindro nello spazio compreso fra il pistone
quand'anche mi dovesse costare una copia del mio montecuccoli che
come adesso; e la precipite via del tritone era quasi buia e poco più
a me bisognano per l'intero pagamento del montecuccoli lire 2327 italiane; ne ho è
da sé. 2. compressione del manto stradale mediante un rullo compressore.
frodatori in susurro: peccatori e tentatori del sottovoce: « spàrg i bei spàrg
cuberà mentalmente l'inusitata cilindratura deltiperaspàrago, del nembroth degli asparagi. = deriv
che ha la forma o la figura del cilindro. galileo, 3-1-282: altri
decorre in alto dal principio al fine del veicolo. e. cecchi, 6-378:
, 6-378: ora sedeva sul muro del corrai, tenendosi in grembo il grosso microfono
cappelo cilindrico a questo tipo eminentemente popolare del fiaccheraio fiorentino. de amicis, ii-396
sapevo... che nella sommità del sepolcro [d'archimede] era posta la
archimede nel primo libro della sfera e del cilindro, è atto a formare della sua
siracusa, che i libri della sfera e del cilindro, i quali l'hanno reso
un cilindro da scolpirsi evidenti nei marmi del suo sepolcro, comeché, di quella
era andato ne'suoi trattati della sfera e del cilindro. grandi, 1-133: stando
velina dell'andreoli di brescia, la mancanza del cilindro ha fatto che l'impressione non
, e le si faccia toccare il fondo del pozzo. giordani, i-46: la
di pomodoro in conserva) le insufficienze del nuovo mezzo tecnico non permisero che di
a cilindro che il popolo toscano qualifica del nome di « tube ». ojetti,
9. bot. regione della radice e del fusto, racchiusa entro l'endodermide e
), entro cui avviene lo scoppio del fluido e la conseguente corsa del pistone
scoppio del fluido e la conseguente corsa del pistone: costituito dall'anima o camicia
nulla, se non il palpito eguale del motore, la settupla consonanza...
, nei seni frontali e alla base del cranio. = comp. da
. angiolieri, 91-7: da la cima del capo 'nfin al suolo / cosa
307): quando [la forza del nocevole umore] si spande agli articoli e
uomini ancora loro usano custodirsi li capelli del capo invece della barba,..
bene nel terraiuolo, imbracciava la coreggia del moschetto coll'indispensabile fanale sulla cima,
. palazzeschi, 1-314: dalla cima del prato si parte un viale erboso, morbido
medesimi. monti, 12-18: decretar del gran muro la caduta / nettunno e
della pianura fino ad aggiungere le cime del gran padre appennino. carducci, 25:
? d'annunzio, ii-647: ma ingombre del muto / nembo che si prepara /
x-21-140: [dio] raggiava sulle cime del pensiero che innalzandosi era costretto a cercarlo
punto f... è la cima del triangolo cercato. 5.
, / più caro della palma e del cipresso, / e d'ogni altro,
/ da le melate cime / e del timo e del citiso e del nardo.
melate cime / e del timo e del citiso e del nardo. d. bartoli
/ e del timo e del citiso e del nardo. d. bartoli, 33-242
desiosi d'aver tronchi e corteccie / del chiaro nome d'elissena impresse. leopardi,
albero compendia in sé tutta la vita del tronco ramoso fino alle estreme radici,
forse che io non mi rendessi conto del danno che faceva. montale, 1-49:
! tansillo, ix-607: l'arbor del mio sperar, ch'avea d'onore /
ti mira, / a forza i moti del suo cor comprime. leopardi, iii-872
sovrana, / leviam la mente alla cima del ver. de sanctis, iii-288:
e morale è stata l'esempio classico del rovesciamento di posizioni. dove la semplicità
accostata, manovrando faticosamente fra il subbuglio del fiume, e gridavano nel buio:
gentile / per qual lo foco 'n cima del doppierò; / splende a lo so
/... / che da cima del monte, onde si mosse, /
tasso, ii-14: poscia in cima del colle ornan l'altare. marino,
.. in cima d'una strada detta del monte parnasso. foscolo, v-99:
cima alla strada dove c'è la casa del vicario di provvisione. leopardi, 1059
settembre, oggi veder vorrei l'azzurro / del tuo cielo riempiere la bocca / rotonda
con meravigliosa agilità su per la trabacca del letto, andò ad accoccolarsi in cima
io sento in me la tristezza / del giorno domenicale; / del giorno in cui
tristezza / del giorno domenicale; / del giorno in cui non s'ha nulla
, agitando, in cima a un braccìno del tutto spolpato dagli anni, una grande
: interamente. inghilfredi, v-244-34: del meo disir non novo chiuso parlare spargo
-essere in cima degli affetti, del pensiero di alcuno: esserne oggetto di
al mio pensier / secura irremovibile / donna del mio voler! -far sua
adima / una fiumana bella, e del suo nome / lo titol del mio
, e del suo nome / lo titol del mio sangue fa sua cima. buti
tenire in cima / e far altrui del mio languir contento. manzoni, 39:
pulci, 6-10: veggo che del tuo amor l'hai posta in
tronca le ci- mette. g. del papa, 1-1-51: una cimarèlla di menta
e fallo bagnare e cimare. compagnia del mantellaccio, 46: nofrì che
2. sm. la parte più alta del comignolo. milizia, ii-194: i
o tetto della quale e'disegnava coprirla del medesimo piombo che è coperto oggi il
piombo che è coperto oggi il tetto del vecchio s. pietro. buonarroti il giovane
, con la cimasa e 'l basamento del medesimo sasso. baldinucci, 93:
93: il tronco è la parte maggiore del piedestallo, ed è posta in mezzo
, 3-204: la imposta degli archi del portico, dove sta la maggior difficoltà
difficoltà per la legatura, è la cimasa del piedistilo medesimo continuata sopra due alette che
sopra le cimase degli scaffali e ne'ripostigli del banco. pirandello, 7-199: presso
: presso un fanale imbasato sul parapetto del ponte scorse un uomo in ombra. non
un involto su la cimasa, a piè del fanale. montale, 1-14: ci
figure recanti un'altra figura sovrapposta, del cervo cornato di smalto diverso.
. nievo, 185: la prepotenza del nuovo arrivato e il vino che aveva
per modo di dire, ancor più cimata del solito. cimatofòridi, sm.
'cimatore ', lavorante applicato alla operazione del cimare. 2. chi
operazione per cui recidonsi i fiori maschi del formentone, e le cime delle piante in
'cimatura', l'operazione e l'effetto del cimare. 5. la peluria
di caron e di sua cimba / e del gran pluto. pulci, 26-90:
2. per estens. il prezzo del passaggio pagato a caronte per il passaggio
cimbalaria ', così denominata dalla forma del calice de'suoi fiori, il quale
pianta, comune sulle mura umide, del genere * linaria { linaria cynibalaria).
mia promessa si accomodi a render la ragione del maraviglioso problema della corda della cetera o
maraviglioso problema della corda della cetera o del cimbalo, che muove e fa realmente
uno contro l'altro; il piatto del gong. cavalca, 9-132: gli
il re sognava danze / di saracine del color d'ulivo... / scoteano
, i-48: anche finirà questo cimbro del cannone sul monte. cimeliarca, sm
. -chi). eccles. custode del tesoro sacro, delle sacre suppellettili nelle
preziosi cimeli, e meritano la considerazione del naturalista non meno che dell'antiquario. ferd
i-28: un divertimento era la cerca del cimelio caldo caldo: spolette, bossoli
perché la giuseppina avesse a divenire il sacrario del poeta, e delle sue memorie;
veniva la buona novità, il libretto del credito s'avviava a diventare un cimelio
fr. cymène, dal nome scient. del cornino: cyminum. cimentàbile
e pietre preziose; purificarli per mezzo del cimento. biringuccio, 1-72:
filosofi si pesassono o cimentassero le cose del mondo, pochissime se ne trovarebbono o più
: sempre mercé l'eccellente metodo educativo del frate maestro, fui ben presto in grado
. gadda, 5-29: anche lui, del resto, vuol cimentarsi coi ferri,
metalli preziosi); purificato per mezzo del cimento. b. davanzali
cimentazióne, sf. ant. l'operazione del saggiare, del purificare pietre e metalli
ant. l'operazione del saggiare, del purificare pietre e metalli preziosi.
facendo un fornello tondo, nelle commessure del detto fornello, fra l'uno e l'
cose son fatte, e col cimento del sole e del ghiaccio s'è aggiustata la
, e col cimento del sole e del ghiaccio s'è aggiustata la dose dell'
dell'acquarzente, allora si serra la bocca del cannello. s. maffei, 5-5-106
antico e patente, e sta il cimento del peso. algarotti, 2-22: egli
una compassione vedere i più ammirabili sistemi del mondo risolversi in niente al cimento di
doppio tesor le reca. -accademia del cimento: sodalizio fondato nel 1657 in
dar principio a quella celebre accademia chiamata del cimento, il di cui istituto non
. v.]: 'accademia del cimento ', nome glorioso, per la
accademia di firenze, nella seconda metà del xvn secolo, dovunque celebrata e venerata
ora la direbbero, con eleganza degna del tempo, 'accademia della esplorazione '
giaciglio e le ombre chiuse, complici del maligno nel martoriargli la immaginazione.
p. verri, i-26: nelle commedie del signor gol- doni... il
ii-50: a forza io passerò; vuo'del cimento / trovarmi a parte anch'io
angelin di bellanda, la mattina / del cimento fatai, per tempo assai /
: giù da'bei colli che a'dì del cimento / tonavan la morte su 'l
insufficiente, ma così necessaria alla cattura del mora. tommaseo [s. v.
battaglia cimentosa unquanco / non far risparmio del tuo sangue istesso. d'annunzio,
che ne rompono spesso la dolce quiete del sonno, non abbiamo veramente i più crudeli
bruno, 3-635: da le tavole del letto di costantino si partano dodeci cimici
espressione di dileggio con cui i nemici del fascismo indicano l'emblema fascista che si
idem, 1-10: li cui segni [del male] sono questi; cimicelle,
per il n. 4, calco del fr. punaise. cimiciàio » sm
famiglia delle ranuncolacee e della poliandria tetraginia del sistema 146 — di
dicono cimiciattola, comincia maturare alla metà del mese d'agosto. paoletti, 1-2-49
. entom. famiglia di insetti emitteri del sottordine eterotteri, comprendente varie specie,
lat. scient. cimicidae, dal nome del genere cimex -icis. omicìfuga,
con poche specie quasi tutte dell'america del nord; l'odore che emanano i suoi
basso stato; / che 'l cuoi'del vaio per cimier portato / sta dove star
valli. carducci, 370: l'ombra del tuo cimier l'aure tremanti, /
, i- 555: nell'antico stemma del benso si vede sul cimiero un romeo
di rendere più terribile l'aspetto del guerriero, poi di semplice decorazione.
pulci, 9-4: e minacciava in mezzo del suo stuolo, / e porta una
quella punta ch'è posta per centro del brocchiero o per cimiero de la testa.
sul numero delle ariette, sull'altezza del cimiero, sulla lunghezza del manto.
sull'altezza del cimiero, sulla lunghezza del manto. monti, 16-312: al moto
uno strillo piegò, spaventato alla vista del babbo, / per la paura del bronzo
vista del babbo, / per la paura del bronzo e de'crini ch'avea sul
cielo gli immensi pennacchi rossi e violetti del suo cimiero, e già la rena era
6. scherz. le corna (del marito ingannato). ariosto, sat
, e quanto lungo / sia il cimer del suo capo non misura. aretino,
7. locuz. -il cavallo del cimiero: al quale, nelle giostre
molto bella, / e 'l cavai del cimier copria con questa. -abbassare
v-60: d'uno che sia in voce del popolo e del quale ognuno ardisca di
uno che sia in voce del popolo e del quale ognuno ardisca di dire quello che
sparavano lente e precise contro gli sbarramenti del porto. dessi, ii-35: dalla ciminiera
notissimo a ciascuno; ma le due spezie del salvatico non so se si ritrovino a
v.]: 'cimino', nome volgare del cuminum (cyminum), detto anche
tetro ma altamente consono al gusto cimiteriale del tempo. piovene, 5-338: questa
.. mi vide traversare il cimitero del luogo, accostarmi alla porticella del parco,
il cimitero del luogo, accostarmi alla porticella del parco, e non potendola aprire,
lumacosa di tommaso passeggiava per la viuzza del cimitero; e fosse l'ora del
del cimitero; e fosse l'ora del tramonto, o la solitudine e la mestizia
, o la solitudine e la mestizia del luogo o la lenta digestione, i grilli
insieme con gli altri, saliva alle alture del cimitero ove sono le chiese più belle
corso di questo viaggio, mentre le mura del cimitero di acquicella crescevano lentamente al di
panzini, iii-374: dietro l'abside del tempio si raccoglie un cimitero di guerra
/... / fatt'ha del cimiterio mio cloaca / del sangue e
/ fatt'ha del cimiterio mio cloaca / del sangue e della puzza; onde 'l
su! su da 'l cimitero del petto, / su date a'venti i
, di sterilità intellettuale, o anche del passato, che l'uomo dimentica,
che possiamo scoprire illuminato l'ampio cimitero del mondo, anche noi vediamo re vittorio
xi. locuz. -essere sulla soglia del cimitero: vicino a morire.
14-1-5: a me pare sempre dare del capo ne'cimiteri, e del ceffo nella
dare del capo ne'cimiteri, e del ceffo nella fossa. l. salviati
/ per prolungar la vita, / verrò del sonno a mendicar l'aita. parini
tacita uscia dalle cimmerie grotte / la nemica del dì. tommaseo [s. v
ma l'uso de'verseggiatori mitologici, del rimare 4 cimmerie grotte 'con 4
, che pone tra'cimmerii la casa del sonno. 2. intorpidito, insonnolito
'cimmerio', della regione cimmeria, ossia del bosforo di tracia; e figur.
pianta, a parte più tenera del cespo. d'annunzio, ii-728
cimóssa), sf. margine laterale del panno, di tessuto più grossolano (detto
, ma con la semplice cordellina o cimossa del color della tela. carena, 1-298
: 'cimossa', è come il vivagno del panno lano o serico. cimossa e vivagno
lat. scient. cymothoidae, dell nome del genere cymothoa, dal gr. xo|io&ó7
con il fare una coperta al capo del cavallo che lo cuopra bene per tutto.
xv-64: le fatiche straordinarie della manovra del 13 marzo aggravarono il cimurro prodotto al
dicevano avvenire quando eglino erano stati infreddati del capo, per cui discendeva dalle nari un
un novissimo scrittore di su 'l ceppo del miglior cinquecento se non fosse stata l'uggia
: tura le corteccie delle cipolle ponendo del cinabrese, e così piantandole farà il giglio
[i greci] il sangue ch'esce del drago stracciato dal peso degli elefanti che
costa assai. marino, 3-117: il del d'amor dal cristallino giro / di
i fiati degli oli, gli aliti del cinabro e della biacca, l'uno figliuolo
, / se apprezzate il cinabro / del vostro, un cittadin direbbe labro, /
il cinabro della rosa, il minio del garofano,... e che non
saltellando il riso / tra i muscoli del labro / ove riede il cinabro. prati
: ma, dal cinabro / molle del labro / quando l'accento / sentii
, le tinte ciglia e l'opera del bistro / intorno all'occhio stanco, la
uccello] è appellato cinamulgo, / del qual chi mangia, le dita si lecca
, sf. bot. nome scientifico del carciofo. mattioli [dioscoride],
dato al carciofo, per le scaglie del suo calice dure e pungenti, le
sf. plur. varietà di piante del tipo cinara (carciofo, cardo, ecc
calzati di federigo, su un ramo del fico si dondolò una cincia che riempì
dondolò una cincia che riempì l'aria del suo ghirigoro vocale. jovine, i-170:
. omit. piccolo uccello passeraceo, del genere cincia, famiglia paridi (parus
cinciarèlla, sf. ornit. grazioso uccelletto del genere cincia, famiglia paridi, col
e vive fra le rocce delle ande del cile e della bolivia (ed
, dimin. di chinche 1 puzzola del brasile ', da chinche * cimice '
accademici, apostoli cincinnati, freddissimi amplificatori del vangelo, che con tanto orgoglio succedete
capello è a dire. p. del rosso, 1-156: tolse a tutti i
sfoghi. redi, 16-vi-350: ottavio del bufalo a furia di spadate ammazzava o cincischiava
. aretino, 1-164: quattro anni del suo vivere daria colui che perde,
il ricogliere della carta e il raccendere del lume durasse altrettanto, ne mostraria la rabbia
, cincistiato dalla vostra traduzione, è del mio parere? tommaseo, i-505: questa
dal pericolo che i medici corrono, del non credere che alla carne cincischiata dal
anatomico. carducci, 505: tutti principi del sangue: tronchi, mòzzi, cincischiati
sudicio e cincischiato, lo posò nella nicchia del lume e sopra vi mise in croce
gialliccio: curvò ad arco la parte anteriore del suo corpicino, e sul bianco della
nievo, 234: il crocchio particolare del senatore per la presenza di lucilio si
riso, così la nequizia deformò lo spirito del giornalista buffone alla rabbia dello scherno.
nome della contessa di chinchón, viceregina del perù, che ne scoprì le qualità
piastra d'oro. = alterazione del lat. chidaris, dal gr. xtòocpic
, assaporando la vita e la fine del giorno. guardi il film come un bimbo
chi compie riprese cinematografiche; professionista del cinema. -anche: regista, produttore
cinedilettantismo, sm. l'arte del cineama tore. panzini
e scelesti omuncoli solamente. p. del rosso, 93: vedi quel cinedo,
ginnasio, eh? latruncolo! inimico del romano eloquio! = voce dotta
'cinedramma'. dramma rappresentato con l'arte del cinematografo. ojetti, i-209: v'è
onde spargerne poi le ceneri a bonificazione del terreno stesso. = voce dotta
'. neologismo che significa l'arte del bracchiere o del cacciatore, ed equivale a
che significa l'arte del bracchiere o del cacciatore, ed equivale a caccia.
brevi servizi di carattere giornalistico sui fatti del giorno. 2. giornale che
cinegiornale *. giornale specializzato in questioni del cinema. = comp. da
cinelàndia, sf. il paese del cinematografo: il complesso dell'industria cinematografica
panzini, iv-137: 'cinelandia', fantastico paese del cinematografo, che ha per capitale hollywood
si è mantenuto quando la prima parte del termine ha preso valore autonomo. le
e. cecchi, 6-70: nel mezzo del marciapiedi, all'ingresso dei cinema,
di vedersi agire. allo stesso insegnamento del cinema s'ispirano alcuni fatti di cronaca
si leggono nei giornali: ognuno dei protagonisti del piccolo dramma o della piccola commedia quotidiana
forma abbreviata di cinematografo, sul modello del fr. cinéma. cinemadramma, v
. boccardo, 1-489: nella cinematica del sistema coloniale olandese, la compagnia è
nell'utilizzare i tendini e i muscoli del moncone per l'applicazione di una protesi
i registi spiegarono che la realtà è nemica del cinema. « se cinematografiamo l'effetto
lavora nell'industria cinematografica o fa parte del mondo del cinematografo (e ha spesso una
industria cinematografica o fa parte del mondo del cinematografo (e ha spesso una sfumatura
un po'spregiativamente chi esercita l'industria del cinematografo. e. cecchi,
spalle dell'inscenatore e dei cinematografai delusi del secondo tentativo di affondamento. comisso,
, copioni storici. la storia vera del soggetto la leggeva tre giorni innanzi di
riferisce al cinematografo, che è proprio del cinematografo. baldini, i-461
figurare in un soggetto di avventure marittime del tempo della guerra del 1914, quando
di avventure marittime del tempo della guerra del 1914, quando i vecchi velieri fecero
: così nelle immagini fotografiche e cinematografiche del lusso, la ricchezza, la grazia
modo di rappresentare la realtà, tipici del cinematografo; che è simile a ciò che
battute, e sui particolari effetti caratteristici del cinematografo. pontini, iii-112: quello
cinematografico. boriili, 6-158: approfittando del bel sole, quel dì che fu
continuando a « girare » la scena del regicidio: imperterriti fra le revolverate e
, iii-153: conosce i nomi dei film del cinematografo. alvaro, 9-513: lo
lo spettacolo doveva consistere in una satira del cinematografo, dei suoi costumi, della
. bartolini, 15-115: alla fine del mese, dopo averle pagato il salario che
all'occhio si ha l'impressione del movimento). = voce dotta
= voce dotta, comp. dal tema del gr. xtvéco * muovo '
= voce dotta, comp. dal tema del gr. xtvéco * muovo '
candido come neve. vive sulle spiaggie del mare ed è sempre verde.
: azalee imbevute della trasparenza rosea del tramonto e, per contrasto,
cinèris 4 cenere ', per il colore del tomento che copre le foglie e
. giordani, i-40: sul piano del terreno saranno cippi, urne, vasi
'. cineràrio2, sm. parte del focolare della caldaia, dove si depositano
atomi di polvere, o negli atomi del fumo, ne'razzi solari, che
razzo pare esser cinereo, e l'altro del fumo sottile pare essere di bellissimo azzurro
. bocchelli, 2-43: il riflesso del sole, accarezzandole i magnifici capelli screziati di
. fracchia, 32: il volto del giovane da rosso s'era fatto cinereo
d'annunzio, iv-2-530: il crepuscolo del re è tutto cinereo, cieco d'
(anche sm.). letter. del colore della cenere, grigio cenere;
, comp. da cine e dal tema del gr. oxorréco 'guardo '.
salice. oriani, x-21-5: a fianco del camino su due grandi vasi cinesi sembravano
5-47: sfogliando quei quaderni nell'ozio del pagliaio, egli non riusciva a leggervi più
una portinaia, corteggiata dal giovane medico del teatro, piena di presunzione, ma
settecentesche, e ci richiamano la riviera del brenta. 2. figur.
assistono a vecchi film fondamentali nella storia del cinema, oggi divenuti introvabili.
che si riferisce al moto, proprio del moto. e. cecchi,
. gadda, 406: uno stambugio tenebrosissimo del riachuelo, dove frequentavano cingani e altre
tutte le case e'palagi che fuori del cerchio che prese rimanieno; e delle pietre
'l capo in guisa che capello / del vago nodo non usciva fuora. giov
sempre in giro moventesi e allo 'ncontro del maggiore tutti gli altri. ariosto,
nel cordone d'una medaglia che pendeva fuori del letto e cingeva il collo dell'infelice
stretta così che si sentivano le stecche del busto. pavese, 6-112: nel
persona, mettere intorno a una parte del corpo (al capo, alla vita,
come il cerchio tacito gira / a sommo del gorgo. palazzeschi, 1-140: ha
di cui l'ambrata chioma / cingon del lauro suo marte ed amore? bar
ti cingerò di una ghirlanda di agili pioppi del canadà, che ridono al vento di
alle cariche dello stato per la via del fango e della turpitudine. 3.
marino, 10-241: spada, splendido don del re britanno, / cinge, né
in me degli avi eroi, / del forte genitor, del gran campione, /
eroi, / del forte genitor, del gran campione, / d'asdrubale,
campanella, i-17: immagin sono 10 del padre immenso, / che gli enti,
. cecco < tascoli, 1956: del suo creare fu lo marte cinto /
carrozze, il saccone o il materasso del letto. -anche: le bretelle che
a reggerlo vi dà vaghe colonne / che del silvestre pane 1 piè leggieri / imitano
più pietosi, giacevano buttati dalle onde del mare con le mani ficcate nella sabbia
cinghiala, sf. ipp. vena del cavallo. -anche agg.: vena
dell'africa, ed è il capostipite del maiale domestico). folgore da
ramoso scende. aretino, iii-203: del cinghiai la testa / ferii con questa
morti. pananti, ii-62: alla caccia del lupo e del cinghiale, / a
, ii-62: alla caccia del lupo e del cinghiale, / a quella delle volpi
che gli sia cinghiato il vello / del leone. 2. cingere.
, inf., 5-2: così discesi del cerchio primaio / giù nel secondo,