166: dèli a mangiare cum la biava del fengrego o de la somenza de rumese
circa 60 specie sparse nelle varie parti del globo; sono erbe annue o perenni,
rom [a] e dal tema del lat. petére 'dirigersi verso'. romire
, incessante, delle acque nell'alveo del torrente. = etimo incerto:
e isolato dalle inquietudini e dai problemi del mondo. linati, 19-135:
alquante saracine vernano per l'acqua. detto del gatto lupesco, xxxv-ii-291: uscio fuor
ch'a pena della vita che neuno del suo reame adorasse idolo, e '
avevano i monaci dell'egitto chiamati padri del deserto. berchet, 129: dava
; e giunsero tutti insieme a fare del vocabolo mondo un vero sinonimo di profanità e
nascosto, tranquillo e lontano dai problemi del mondo o poco frequentato e remoto da
carri non potevano passare, lo studio del natali era un vero romitaggio. ojetti
venire fino a rocca, nel romitaggio del loro professore. -abitazione abbandonata,
come rifugio dagli affanni e dalle angosce del mondo e della storia. lucini
, né delli altri, né delle cose del mondo: arte che li rispecchia e
deriv. da romito, con probabile influsso del fr. ermitage (nel sec.
: cesare cantù, fidandosi deh'amnistia del '48, ritornò m milano, ma
aleardi, 1-135: vedi lassù nel del romitamente / la luna andar.
d'abbandonare la vita romitica e uscire del diserto e abbandonare la croce di cristo
osservanza romitica, dovea dagli stagni paludosi del secolo tirargli al vivaio del claustro.
stagni paludosi del secolo tirargli al vivaio del claustro. 2. per estens.
sotto un bel porticale de la cella del romito,... vedemmo nell'oste
chiamato piero di morrona, facto papa del mese di giugno, sedette papa mesi v
machiavelli, 1-viii-334: negli alti gioghi del nostro appennino / frati siàno e romiti.
33 { tu.): il romito del cenisio. pratesi, 5-53: la fanciulla
un romito, / un codin come quello del maiale, / un cappello che pare
al mio loco natio, / passo del viver mio la primavera. -con
e la detta moschea colla detta arca del patriarca noe. e ivi fanno loro orazioni
vergine romita, / se gli azzurri del cielo e la splendente / luna, e
sé romita, / surse vèr lui del loco ove pria stava. petrarca, 336-6
fosche e mondane ugge / schifa e del vero sol gode l'aurora, /
fu dato sorprenderla tutta romita nel chiosco del giardino. pascoli, 237: ella
dell'ore e delle toroide / cure del tempo mio. giusti, v-61:
: eccomi tornato alla vita anfibia del romito galante. ii giorno in casa
a languire ma a scherzare con le belle del 'bon- tuono'. fusinato, ii-60:
fucini, 977: anco la voce del romito grillo / che, tra l'
/ m'han fatto aver, perché del viver gli anni / passi, intento a'
studi, e'gravi affanni / oblìi del mondo e l'egre cure amare.
fuor di te stessa per le romite spiagge del mare, io seguiva furtivamente i tuoi
tuoi passi per poterti salvare dalla disperazione del tuo dolore. berchet, 29: sotto
colà, volta agli estremi / raggi del dì, queste dipinte mura, /
si scheggia ogni voce / sotto l'arcata del cielo. -remoto dal centro della
arici, ii-299: su'verdi sentieri del tiglio romito / s'accalca, s'avanza
buio della notte, nel più romito del bosco. 4. per estens
si lagne, / vedova ancora la dea del ciel m'addita. battista, vi-1-70
errar. fusinato, i-7: se del vespero l'ora romita / a melanconici sogni
ciel ritorno, / contra gli agi del mondo ebbe riparo / a l'aspra povertate
è il giovinetto de'romiti giorni / peggior del vecchio, che la tomba obblia,
si apprende la colpa; la sconta / del rimorso la doglia romita. tommaseo,
animo di chiudermi in una di queste torri del castello fin a la tornata vostra,
, che sal- tan su col pizzicor del marito. -romìtolo. s
di siena, 65: neuno frate offerto del detto ospitale possa o vero degga in
de romitorio, senza speziale licenzia e paravola del rectore. pagliaresi, xliii-186: gioioso
. pacichelli, 2-497: la fama del divotissimo romitorio di mon- serrato rum voglio
nella chiarità della vita senza incomodo previo del parroco o disturbo del podestà.
senza incomodo previo del parroco o disturbo del podestà. -con riferimento a religioni
monaci a domandare da prima la professione del monastero, ma eziamdio a desiderare l'
, ma eziamdio a desiderare l'altezza del romitorio. idem, xxiv-9 (303)
, cxiv-32-54: la nuova della division del mondo spagnuolo ha fatto gran fracasso in
questo mio romitorio dove tu avresti mangiato del mio pane e bevuto nella mia tazza e
petto. nievo, 4-13: la mitezza del mio romitorio è incantevolmente turbata dal suono
a dio in luogo soletario, per merito del male avia fatto. e prese vestimenta
, deriv. da romùlus, nome del mitico fondatore di roma. romoràccio,
, li quali no potè esser arsi del inimisi. zanobi da strata [
uccise i figliuoli. rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-142: non è più
1-62: un fulmine ruppe il tetto del palagio, in ferrara, di bellissima
in particelle infiammatorie che rompano le fibre del sangue. -distruggere o attenuare
scarponi, alcuni avventori solidamente costituiti. del giudice, 2-114: villeneuve non arrivava
il garzone ne la chiesa e fecelo degno del santo misterio e, ammaestrando lui e
], 18-32: i piccoli addimandarono del pane, e non v'era chi romesse
nel latte, avvertì subito l'odore del pane locale, come un tempo.
in germinazione); spezzare la scorza del tronco (una gemma).
per la spesa de'medesimi nella spedizione del tomo quinto, senza rompere li sei filippi
colonne tonde per far in un canto vivo del muro d'una casa che nel canto
ferro; ed al contrano dei denti del pettine, che sono lunghi, quei dei
busse che tutto il ruppono. novella del grasso legnaiuolo, i-137: quello di
molti avrai inteso dire che dall'ingordigia del maestro, nell'infondere le sue scienze
nostra l'altra notte / la saetta del cielo ardendo scese, / che ha morte
da alessandro farnese presa, un soldato del presidio trangugiò tanti scudi che per soverchio
ed assestogli un colpo / nella nocca del piede: e nervi ed osso / ruppe
amicis, x-29: le più violente emozioni del lavoro notturno,... quando
che il cranio scoppi e le ondate del sangue rompano le vene, non son nulla
è da sapere che sopra 'l dosso del cavallo si fa una lesione che alcuna volta
lesione che alcuna volta rompe alcuna parte del cuoio del dosso e alcuna volta cava infino
alcuna volta rompe alcuna parte del cuoio del dosso e alcuna volta cava infino all'
-squassare il petto (il battito frenetico del cuore, i singhiozzi).
o perché non venisse intiero nelle mani del nemico, imboscatosi si nascose benissimo.
cesarotti, 1-ii-228: io sullo scudo / del possente corman ruppi tre volte / la
rompere la catena che si attraversa nella entrata del molo. casalicchio, 447: il
solo una volta un certo cavaliero / del vostro clima è fama che rompesse /
navigando; battere coi remi la superficie del mare. -per estens.: contrastare il
, come gnente fosse, i gelidi gorghi del tevere! -aprire le acque (
. i. frugoni, i-2-215: o del tragitto estremo / custode inesorabile, /
aperte, / intorno a 'anchi del felice legno formano un solco. manzoni,
, a testa bassa, rompendo la furia del temporale, ficcando nel buio que'suoi
, in fino in su l'orlo del fiume descritto, e quindi, uscendo
: non sarebbe male che ogni casa del colono avesse una piccola torre o palombaia
altissimi monti i quali rompono il movimento del cielo. -contrastare il vento (il
bandello, 1-28 (i-372): era del mese di febbraio ed erano molti dì
careri, 2-ii-239: passai al campo del serenissimo di lorena che poco quindi lontano
. petrarca, 268-16: so che del mio mal ti pesa e dole; /
ti pesa e dole; / anzi del nostro, perch'ad uno scoglio / avem
: l'amor mio quell'aspro scoglio del vostro volere non può rompere. 15
di quando in quando cresceva la corrente del fiume, benché per l'ordinario placido
ritrovandose... el dazio nostro del vin a spina del tutto minato..
el dazio nostro del vin a spina del tutto minato... fo depu-
savi di rialto, savi sopra le cose del regno di cipro o sopra il regno
cipro: magistratura veneziana incaricata dell'amministrazione del regno di cipro. deliberazioni del
del regno di cipro. deliberazioni del senato della repubblica di venezia (1475
a li tre savi nostri sora le cose del regno di cipro. bonrizzo, lii-13-63
500 ducati. pratica civile delle corti del palazzo veneto [rezasco],
ridotti nel 1573 a venti. deliberazioni del senato della repubblica di venezia v573)
di xx savi. -venti savi del senato o collegio dei savi del corpo
-venti savi del senato o collegio dei savi del corpo del senato: il collegio veneziano
senato o collegio dei savi del corpo del senato: il collegio veneziano dei dieci del
del senato: il collegio veneziano dei dieci del senato dopo che nel 1619 fu accresciuto
a contare venti magistrati. deliberazioni del senato della repubblica di venezia (ióig
anderà parte che il collegio dei savi del corpo di questo consiglio... sia
cosa da poco savio confidare nelle promesse del papa e di valentino: la fede de'
dar retta ai tentatori. -fare del savio: atteggiarsi a persona saggia e
s. v.]: dicesi 'fare del savio'e vale darsi aria di saggezza
a questo santissimo sacramento della carne e del sangue di cristo, con questo pretesto che
è possibile che voi non possiate parlare del vostro evangelio, se non urtate addosso
(1729-1804); che è caratteristico del suo stile e delle sue tematiche di
ci è un giovine cavaliere bolognese figliuolo del conte senator savioli, più celebre per
della canzonetta anacreontica e dell'ode saviolesca del secolo ito, ritemperandole nel sentimentalismo odierno
. si scoperse la savite nelle geodi del gabbro-rosso a montecatini, in gruppetti di
forinola chimica per analogia colle forme cristalline del mesotipo. = etimo incerto.
, 6-24: accanto ai tre volumoni amaranto del garoglio, ho dato spazio quasi per
contrappeso, ai sette volumetti blu savoia del gotha italiano. -nodo savoia:
delle montagne era stato occupato dalle genti del paese e da soldati savoiani,..
amari, 1-iii-307: era... del debbiato, o savoiardo, questo
o savoiardo, questo vescovo, del quale il malaterra non volle affermare le
duchessa vedova si ritira in un castello del mantoano, chiamato goito, dove sarà servita
ha fatto, non posso, come membro del governo, tacere. egli dice che
: la classica 'bavarese', madre legittima del famoso 'bicchierino', che le fantesche di
alla pace, e forse per parole del vescovo di tornello, che era savoino
questi travagli di guerra s'era partito del suo vescovato. cieco, 40-90: quivi
savoina in qual modo ricompensasse la famiglia del micca, che si consacrò alla morte
né certo involontariamente, concepiste la formazione del regno italiano come un ingrandimento del savoino
formazione del regno italiano come un ingrandimento del savoino. fucini, 11-114: la reazione
o è proprio e caratteristico del pittore bresciano gian gerolamo savoldo (1480
il 1548); che è opera del savoldo. r. bonghi, 1-i-1-181
da far ripensare spontaneamente all'origine savoldesca del motivo tanto caro a merisi. idem
visite a lui, finito il travaglio del giorno, al suo studio: io sedevo
2. sm. seguace, sostenitore del savonarola. papini, iii-563: l'
e politico che ha origine dalla predicazione del frate domenicano girolamo savonarola (1452-1498)
dolce e di consistenza simile a quella del miele, usato un tempo nella cura
usato un tempo nella cura della tosse, del catarro e delle malattie polmonari.
non ha avuto che la sola difficoltà del respiro ordinario, onde non si venne per
fenoglio, 5-iii-762: gli dice: « del resto, tu. placido, ti
di savona. 'i savonesi accenti': del chiabrera. -per anton.: papa
: 'savonina': specie di pianta erbacea del genere valeriana di linneo, quindi riferita al
48: un altro grande maestro del saxtenore, don byas. = abbrev
. = comp. dal nome del costruttore di strumenti belga a.
ottone con ancia semplice simile a quella del clarinetto, che producono un suono lamentoso
parigi. barilli, i-177: i suonatori del jazz-band imitano alla lontana gli urli di
come dal diavolo. savinio, 22-275: del teatro di prosa o del varietà,
, 22-275: del teatro di prosa o del varietà, quale dei due è più
una batteria: ciascuno dei suonatori faceva del suo meglio per ottenere dal suo strumento
per ottenere dal suo strumento il massimo del frastuono. = dal fr. saxophone
2. nell'arabia preislamica, titolo onorifico del capo tribù. = voce ar
le genti si maravigliano di questo miracolo del saziaménto che fece oggi cristo. cassiano volgar
saziaménto dell'acqua, terminerà il riposo del sonno per spazio di tre ore.
alcuna refezione. 2. soddisfazione del desiderio sessuale. ottimo, i-69:
è pentimento. 3. appagamento del desiderio di un bene terreno, della
101: meravigliosa cosa è la cupidità del populo romano, al quale disiderio asettato
alcuni viene un saziamente di vivere come del far sempre una medesima cosa. donato
che non abondi nel saziamente. iacopo del pecora, lxxviii- iii-8: procederemo con
capellano volgar., i-247: lo esemplo del cibo per voi proposto non dirittamente procede
egli non sia parimente vinto dalla cupidigia del saziare il ventre, del vino e
vinto dalla cupidigia del saziare il ventre, del vino e del vestire troppo sontuoso.
saziare il ventre, del vino e del vestire troppo sontuoso. -in espressioni
morte, ma avrei sazio ogni mio membro del sangue di qualcuno. -appagare un
eri la montagna che dice / la storia del iorno / anche la notte tu eri
fiume d'acqua di soavissimo sapore, del quale gli ebrei saziaron la sete loro
pianto asperse, / né de la vista del natio terreno / potea, partendo,
, / q'en presente no'n sea del tuto saciadhe. iacopone, 47-63:
turbara el daietor'e, / non contento del mio dare. fazio, v-14-4:
, v-14-4: assai m'avete sazio / del gran disio, onde assetava adesso,
e affaticati siete (intendi de le cose del mondo), venite a me e
vieterà la madre piagnere sopra la bara del figliuolo, s'elli non è povero di
chiesa, sazierò di pani, cioè del corpo e sangue di cristo o veramente
sangue di cristo o veramente della dottrina del vecchio e del nuovo testamento. g
o veramente della dottrina del vecchio e del nuovo testamento. g. p.
parola di dio. 9. rendere del tutto pago col piacere che ne deriva
, andremmo di lungo circa la minutezza del suo conoscere il giocatore di pelo in
lettere. cxxv-113]: la beltà del corpo tosto sazia e tosto manca,
. -per estens. fiaccare una parte del corpo. cesarotti, 1-xiv-74: nell'
uomo tagliator-dilegna apparecchia la cena nelle valli del monte, posciaché saziò le mani tagliando
vendetta, e l'ira mia sazierò del tuo sangue. fiori di filosafi,
nel animo aveva, infonnato li giudici del reame, li scrisse una lettera per
per saziar un desiderio ch'io tengo del vostro bene e della gloria di dio.
agli occhi per vegliare alle sodi- sfazzioni del padrone e per saziar i desideri della propria
a saziar la brama / dell'orgoglio e del fasto. batacchi, 3-5: aveano
... solo per saziare l'orgoglio del suo imperatore e di lei.
sul viso distruggendo / senza pietà ogni tratto del bel viso. montano, 1-65:
teatro italiano sazi così lautamente l'appetito del pubblico. 16. riscattare una
tortora, iii-79: la maggior parte del popolo, ch'era stato affamato,
è 'l nettare e la gioia, / del cui dolce liquor più volte giove,
anche al disgusto o al rigetto, del compimento troppo ripetuto di una stessa azione
d'udire le nobilità e le cortesie del giovane re d'inghilterra, e molto
di fissare il volto. -appagarsi del godimento di un bene materiale o spirituale
che da lungo tempo s'eran fatta del personaggio. moravia, v-87: io
ariosto, 19-34: più lunge non vedea del giovinetto / la donna, né di
uomo cercava allor di vendicarsi, / e del lor sangue non potien saziarsi. parabosco
lii-12-250: altro non cercano che saziarsi del sangue vostro. loredano, 209:
bene nato a cui veder li troni / del triunfo ettemal concede grazia / prima che
che la milizia s'abbandoni, / del lume che per tutto il ciel si spazia
né s'acquieta, se non col disfacimento del nemico, anzi contr'a lui più
.. era come una ribellion violenta del cuore non saziato. 2. soddisfatto
essi non già portano rispetto, / ma del desio saziate e di lasciva / venere
. confortato, consolato spiritualmente. scala del paradiso, 4: nella qual città saziato
paradiso, 4: nella qual città saziato del cibo immateriale e del sentimento delle cose
qual città saziato del cibo immateriale e del sentimento delle cose insaziabili e della bellezza
ché è saziata la iniquità e ingordità del corpo. g. gozzi, i-13-32:
un viso appuntito che... del mondo, non vissuto perché troppo zitella,
invoglio: / scatenisi l'orgoglio / del duolo insano, e saziato alfine /
diletto... e la sazievole dolcezza del giocondevole e luminoso splendore dello radiante sole
in italiano, sarebbe riuscito più sfatto del sazievole sannazaro. -sostant.
cagione, e mi mandava / a cercar del suo golpe. = agg. verb
bere per disperato rimedio. -appagamento del desiderio sessuale. ricci, 2-09:
non faccio luogo di certo allo scrittore del « fieramosca » di ieri (23 maggio
scherno ^ chimere di falliti', mi perseguita del titolo di 'poeta'con la feroce
: noi aremo tolto molto volentieri pierantonio del viva, ma la sazievoleza delle sue chieste
questa broda / prima che noi uscissimo del lago ». / ed elli a me
preziosa ingemmi, / perché mi facci del tuo nome sazio. 5.
e conoscendo manifestamente ciò essere per opera del pellegrino avvenuto, lui alla loro casa
de continuo la donna predicava la sagacità del re, e non se vedeano saci
magnifi- cencia, liberalità e gran vertute del re don alfonso. a.
ghinamo di baiona /... del tradire mai si vidde sazio. brami,
.. sommamente innamorato della città e del paese attorno di firenze, né si
a un soggetto inanimato. niccolò del rosso, 1-426-12: oimè, pietà,
la mia buona fortuna, forse sazia del mio lungo stentare, ch'io m'
, ii-77: gli leggo le notizie del giornale: / i casi della guerra non
rege villanamente, / ella fa stragio del corpo e pecca pare- smente. m
ornai a dritta schiera / e siate del mal far pentuto e sazio. pagliaresi
una parte, che poi sazia / fu del mal ch'e'medesmi procacciaro. giuseppe
fa compassione; / se non, del vostro mal mai sare'sazio. de'
g. correr, lii-4-191: né sazi del sangue, incrudelendo anco con pazza furia
pane, sono sazi di tutte le cose del mondo., e non l'appetiscono
amatorie possono parere e sazi e inetti. del carretto, 2-192: io son sì
e ìrché molto sazia / era del mondo, a dio volse la mente:
mi mostrerete con effetto, / non men del mio v'andrò certificando. saraceni,
g. gozzi, i-17-94: l'ombra del padre mio / avuto alfine ha sacrifizio
7-7 (1-iv-630): o singular dolcezza del sangue bolognese!... mai
abbiamo stracciato / tal ch'ogni sterpo è del suo sangue sazio. serafino aquilano,
, / fin ch'ogne pietra è del suo sangue sazia. -saturo.
. -saturo. g. del pafa, 3-31: è verissimo che,
che dopo, quasi che l'acqua del sale medesimo sazia divenga, non lascia
sazio della fioritura appassita delle acacie e del glicine. -vivo, intenso (
. sazietà; stanchezza estrema. atti del processo alla monaca di monza, 593:
dai gridi dei barcaioli e dei facchini del porto, tra un continuo sbaccaneggiar di liti
piacessin le fave sgranate, o fuor del guscio tutte sbaccellate, / a casa mia
, 11-160: distribuire giudiziosamente i talenti del vangelo: tanto di poesia distillata, tanto
'in lodo'che, dopo l'avventura del vespaio, si fece precedere da ragazzini
grave clava, / con lei bussa del sire le case; / giù gli sbacchia
le spade negli stivali questi bravacci gallonati del grande sottaniere di versailles! viani, 19-614
star zitti, tanta era la forza del vento gelato che, avendogli voltato contro le
/ vivere a sé, non si curar del resto, / delle fatiche altrui vivere
altre coppie sbaciucchiarsi o dondolare al suono del juke-box come da un altro pianeta,
. xant. sbadiglio. niccolò del rosso, 1-133-1: lo freno che m'
[i gatti] saltava qual ranocchio / del loro pel facendone capecchio? / non
concorso di popolo alla sua morte [del carmagnola], né si fece pur un
con la generosità degli uomini onesti a risarcire del nostro quel denaro che si diceva e
di mezzo della seconda terzina, per isbadatagine del trascrittore che non ha lasciato segno di
esaspera di più è trovarti alla mercé del fortuito, dell'aleatorio, del probabilistico,
alla mercé del fortuito, dell'aleatorio, del probabilistico, nelle cose e nelle azioni
e che, contrastando direttamente all'eccellenza del metodo della crusca medesima stabilito e ricorrendo
iv-315: vi pregherei di replicarmi copia del greco, avendo io mandata l'altra a
piacciono assai perché, vedendo la verità del tutto, non ci accorgiamo dell'errore
ragazza bisbetica vinta dalla forza di carattere del giovanotto, sono universali ed eterni, fanno
anche sul pubblico più sbadato ed estivo del mondo, che è, supponiamo,
che è, supponiamo, il pubblico del mese di luglio a roma.
sonno de gli occhi con la replica del fregarseli né punto istorcerlo con i moti
dell''u'in 'o'e per gittamento del 'd'per tramutamento di esso in 't'
vedevano, questo era certo gran parte del suo malessere. 2. per
, l738: in fondo, l'arco del vicoletto di san gaudioso pareva una gran
, e maravigliosamente si distese alla forma del giovane, ponendo la sua bocca sopra la
2-5 (1-iv-135): come se del letto o da alto sonno si levasse,
aveva fatto le fusa raggomitolato sulla cenere calda del focolare, si stirò contorcendosi e sbadigliando
tanto / alza l'umido tartufo norcino del naso / e sbadiglia scampanellando, /
eraclito che piange il passato, sbadiglia del presente e teme l'a venire.
da un malessere fisico. iacopo del pecora, lxxviii-iii-24: stropicciar d'occhi e
sguardo sul piano e le due quote gemelle del suo petto. lettera;
ricette in latino, trasse dall'tliade'del suo monti diletto questo nome [nestore
mangiare a casa propria vanno di ze- del modo d'amministrarla, condannando fra gli sbadigli
don marco mi manda con questa una famiglia del groppo.
le vacanze lunghe, anzi interminabili, del poeta gii bert, disfatte dal travaglio
comprare, coi nostri soldi, i giornali del mattino e della sera e intanto se
, che il levi considera alter, del provenz. mod. embaufumà 'incensato con
il signor pier francesco grimaldi, cognato del signor vincenzo centurione, per condurre il marchese
che sbaglia i muricciuoli per le sponde del letto. » carducci, ii-2-320:
: con la penna intinta nel costato del salvatore, lo dipingevano al vivo sopra di
essere completamente in errore o dalla parte del torto. panni, 725: oh
non conforme al vero e alle norme del retto ragionamento. c. carrà, 552
sbagliata': che non corrisponde alle norme del metro. carducci, iii-10-361: trasvolando
poema non possono essere scritti di man del boccaccio. -con uso awerb.
come da per tutto, al divertimento del re: in questo numero i caramagi,
di natura, / il punto morto del mondo, l'anello che non tiene
appiccano a dante, d'aver fatto del greco 'ta entoma', 'entomata', per
il suo studio era di secondare i voleri del cielo: ma faceva spesso uno sbaglio
iv-1-10: avendo l'autore posta in fine del libro la correzione d'alcuni sbaglietti nell'
5-327: io poi capisco che la letteratura del professore le mette soggezione e che ha
.. più che d'altro ritenean del cancro, per le granelliate enormi che
rudibus'non ve lo appicchino con gli sbaiaffi del come sia possibile che voi parliate tutte
subito e fue la più dolorosa dama del mondo, perch'ella lo vedea in tanta
540: parea [venezia] che disperasse del soccorso della francia e però miravasi affatto
: 'baldo'vale 'ardito'. 'della baldanza del cuore parla la bocca', volgarizzò un antico
ugieri apugliese, v-249-27: largo sono del fino amare e scarsso molto d'ubriare
seguivano e cercavano di calmarla nell'ombra del lungo pergolato davanti alla villa o per
, e quel giorno è il giorno del buon giudizio, specialmente per coloro che nei
, specialmente per coloro che nei giorni del generale sbalestramento abbiano saputo tenere asciutte le
l. bellini, 5-1-164: gli ossi del femore o della coscia che dir vogliamo
: non si contentano [gli ambasciatori del duca di milano] di vinegia e di
abbi misericordia dell'infelice mabruca, figlia del re di tunisia, che la più fiera
anteriori divaricate (ed è urnandatura difettosa del cavallo). - anche assol.
carena, 2-319: 'sbalestrare': dicesi del cavallo quando va mancino e manda fuori
, tutto il suo aspetto più sbalestrato del solito. 3. costretto a
l'uomo sia quasi un sasso nella mano del destino e gli tocchi andare aove si
di fortuna sbalestrati per le quattro parti del mondo. carducci, ii-18-269: il
1-725: né meno sbalestrato è il giudizio del giovane conte intorno alla milizia romana.
che il suo piedino varchi la soglia del tuo sogno? quanto sei stato crudele!
che l'umido dell'acqua e 'l mucido del mare aveva intenerito in modo la colla
battuto dei record da far impallidire il campione del mondo. -in relazione
posso farvi? questo è l'ordine del sindaco ». 7. sbagliare
deve tendere e non sballerai i calcoli del tuo progetto dall'inizio. cassieri,
di euforia con la perdita della cognizione del reale in seguito all'assunzione di sostanze
vestirsi di nero, fare le 9 del mattino, sballarsi ed estasiarsi (voce
mattino, sballarsi ed estasiarsi (voce del verbo: prendere le pasticche eccitanti di
. 5); il signif. del n. 8 è forma popol. ricostruita
riera e della vita intera! manifesti del futurismo [3921-88 non si apre più
canto, il proposito e la grandezza del poeta si dimostrano in qual- cosaltro che
e più sottilmente indagatrici dell'animo e del costume o delle cose. -che è
; millantatore, fanfarone. del casto, 1-166: stimerei bene..
], 12: contro la direttiva del consiglio dei ministri che impone la chiusura
composta di fasi ben distinte: apertura del sacchetto, scelta del boccone, scartamento
ben distinte: apertura del sacchetto, scelta del boccone, scartamento coscienzioso, immissione nella
da una condizione di vita a un'altra del tutto diversa. b. croce
in altra condizione, sballata di fare del mecenatismo così a sproposito. iperrealismo, ci
. croce, iii-23-247: l'intima costituzione del barocco e la sua genesi psicologica è
stata già schiarita col riportarla alla ricerca del sorprendente o sbalordente. sbalordiménto, sm
l'ho caro, pigliandolo per contrassegno del vostro sbalordimento per la preziosità del mio
contrassegno del vostro sbalordimento per la preziosità del mio regalo. chiari, 1-i-81: attonita
questo improvvisatore è una di quelle teste del mezzogiorno per le quali scrutare o creare il
il cieco abbandono della ricci all'amicizia del gratarol potesse essere un sbalordimento d'un
,... cilestri come l'acqua del mio lago, veduto da lontano,
dicesi con superbissima pedanteria, il sonetto del petrarca 'levommi il mio pensiero'e sbalordii
il coraggio di parodiare anche la crisi del teatro. c. antoni [« il
, 19-ii-1949], 8: l'età del barocco si è proposta, intellettualisticamente,
in tre minuti con tutto il frasario del 'sentimento', ricordatevi ch'ella pensa a
nera nel tevere, raccese l'ira del popolo, ond'erano le ripe piene
per far la vendetta mosso s'era / del colpo ond'era stato sbalordito. cuoco
risplender baleni e lampi da ogni parte del cielo, e ciò quando a sole scoperto
/ e chiama e grida, ignara del secreto. monti, 11-475: sbalordì
secreto. monti, 11-475: sbalordì del colpo / ettore, e lungi riparò tra'
sia la condizione del- l'acque peschereccie del pubblico, non s'ha mai da permettere
intensità dell'angoscia, della vergogna e del rimorso di lei era così forte che doveva
[plinio], 304: la natura del vino non è ghiacciare, ma sbalordire
ma, perciò solo, giudice pessimo del proprio psicologico mistero; fossile, ammettiamolo
: i giornali giunti oggi recano notizie del mio viaggio. il « giornale d'
: tanto cavillava e sopraffaceva e dimenava del capo e delle mani e de'piedi
per modo da proporre l'immediata cessione del veneto all'italia, mediatore napoleone.
tutto sbalordito, o perché avesse paura del popolo o perché avesse compassione a frate
vino in una tazza per inacquarlo, cascò del boccale insieme co 'l vino una vipera
insieme co 'l vino una vipera morta. del che restando sbalorditi i metitori e dubitandosi
ii-6-257: la perdita che purtroppo avvenne del mio povero bambino mi ha lasciato er
16-97: mimi osservava il volto giovane del poliziotto con occhi sbalorditi. -istupidito
ottuso (una persona, l'espressione del volto). s. gregorio magno
e che questo è il maggior danno del suo male. saccenti, 1-2-60: voi
, per diascane!, la noia / del suo parlar nel naso, se non
: viali sbalorditoi che spaventino la memoria del più largo, ardito, feroce e fulmineo
usignoli. la voce, sbalzante, del cuculo, il senso che da di lontananza
mina, dirimpetto a mezzo la cortina del panigrà fatta incendiar da'nemici, sbalsò
corsini, 10-73: in schegge andò del cavaliere errante / la lancia sì, ma
, ma non andò già quella / del difensor, che quasi di diamante / fece
terra. calvino, 3-46: l'abilità del primo scontro non era tanto l'infilzare
e sella nel momento, hop!, del caracollo. -far cadere qualcosa dal luogo
. leopardi, i-40: 1suoi [del guidi] sublimi che sono sparsi a
, iii-7-308: 1 torbidi mutamenti del comune guelfo... lo sbalzarono nell'
esilio. pesci, ii-1-435: prima del 1848 molti non toscani s'erano stabiliti
v'erano stati sbalzati dagli avvenimenti politici del 1848-1849. deledda, 1-219: la
sbalzato dritto dritto dalla propria terric- ciuola del monferrato. -far passare la supremazia
. 7. privare una persona del potere o sollevarla dalla carica; esautorare
9. mettere in rilievo con la tecnica del chiaroscuro. r. bonghi, 1-i-1-84
, 65: sbalzano per le vampe / del vento come bianche frecce / le rondini
giunge tasta ferrata al forte scudo / del buon riccion, ma poco vi s'appicca
: divide... la prima specie del ballo, che è l'onesto, in
pirrico', il quale imita i piegamenti del corpo co'quali si schivano i dardi
, non isbalzarono, non precipitarono fuori del letto, non girono subito a vedere.
sopra e si pose in via alli 6 del mese d'ottobre. -smontare con
lunga, vuota, / che avea del giorno anche obbliato il nome, / sbalzava
. era cavata con certe ruote grandi del fiume, che la facevan sbalzare sopra il
-sollevarsi e frangersi (l'acqua del mare per le onde, quella di
sfugge in su e si sbalza, del modo che fa la palla dell'artegliaria
coppia di calci, che se la coperta del letto non mi teneva io sbalzavo nel
come pallade bella, potente e già adorna del suo vestimento. de sanctis, ii-6-56
difetto, ma la qualità dell'ingegno del petrarca, come di tacito o di seneca
22. avere variazioni sensibili e improvvise del battito (la frequenza del polso)
e improvvise del battito (la frequenza del polso). goldoni, v-399:
g. parrilli, 1-ii-362: 'sbalzar del vento': proprietà del vento, mentre
, 1-ii-362: 'sbalzar del vento': proprietà del vento, mentre soffia da un punto
[s. v. j: 'sbalzar del vento': saltar del vento.
j: 'sbalzar del vento': saltar del vento. 25. mu$. disus
parti sbalzano alquanto, specialmente il tenore del secondo coro, ma ciò addiviene perché
, ma ciò addiviene perché il basso del coro secondo procede molto per grado.
cose strane, / piantò sul far del giorno le calcagna. fenoglio, 1-i-1568
giovane, 0-584: or così 'l mondo del suo perno uscito, / eccol tutto
careri, 1-iv-42: non potendo l'acqua del urne irrigare i campi, gl'industriosi
nell'animo. 8. privato del potere, deposto (un sovrano).
: l'uomo, sbalzato a vivere fuori del suo paese, è come un albero
sue radici. carducci, ii-19-92: sai del torto che la mattia fece al casini
amicis, xiii-101: quando leggo le pagine del 'movimento', per esempio, io vedo
sia uno di quelli che portano le nuove del lotto, sono arrivato tutto d'un
2-171: mi rincresce che gli sbalzi del bastimento non mi consentiranno dilungarmi quanto vorrei
sbalzo di trecento metri. -marcata sporgenza del terreno. fenoglio, 5-i-442: la
lo più nel senso dell'incremento) del valore di un titolo o del prezzo
incremento) del valore di un titolo o del prezzo di un bene. fanzini
ungaretti, xl-104: gli industriali italiani del cotone, che dopo la guerra si erano
d'anacronismo, i dotti scrittori ecclesiastici del medesimo secolo decimosesto e dei seguenti se
se ne cavarono con accettare il fatto del martirio. nievo, 4-38: piuttosto che
, in ogni situazione, ad ogni sbalzo del barometro storico e politico.
giorni doveva esser avvezzo a vivere cogli angeli del aradiso. carducci, ii-4-18:
quando lo costringo a seguire lo sbalzo smisurato del mio coraggio. 11.
decorazioni a sbalzo e la son- nacchiosità del contorno, caratteristici dell'ultima fase cri-
che quei mirabili artefici dello sbalzo e del rilievo,... quando vogliono
rasiera si levano gli sgraffi o sbalzi del lavoro e si tira a pulito. calvino
... che qualcuno credesse fine del cubismo il giungere al risalto, allo
, 7-425: basta aprire all'una del pomeriggio la porta di un ristorante per vedere
spontaneo movimento, ma sempre con regola del consiglio di stato, dove rare volte
= deriv. da sbalzare, con ampliamento del suff. sbalzóso, agg. letter
estatico, col mare lucente, col pennacchio del vesuvio che si sbambagia nel cielo.
inizia i lavori di sbancamento della zona del porto di ostia nuova. c. e
materiale: che li cavarono dalle golene del polcevera e dallo sbancamento, a furia
albero, uno sbanca mento del terreno. 2. per estens
e soppiantato le buone e ornate norme del linguaggio. r. longhi, 1089:
merce, non mancò chi celebrasse la proposta del congresso come tiro furbesco da sbancarne il
. pea, 7-513: i frequentatori del casinò si affannavano a domandare il nome
casinò si affannavano a domandare il nome del fortunato sbancatóre nella speranza di conoscerlo.
che hanno altri dei non vogliono saperne del nuovo dio e scannano tutti quelli cui
. 2. aeron. inclinazione del piano di simmetria di un aereo rispetto
improvvisa di un veicolo dovuta alla perdita del controllo da parte del guidatore. fenoglio
dovuta alla perdita del controllo da parte del guidatore. fenoglio, 5-ii-484: si
. d'annunzio, v-i-751: i nostri del 770, i tuoi, si opposero
victory..., in uno sbandamento del '44 erano andati a perdersi chissà dove
più temporanea, della tensione morale o del rigore nell'osservanza di un impegno,
di san domenico, di settignano e del pian di giullari sanno quanto favorisse lo
uno sbandamento a causa della ripartizione squilibrata del carico, di una manovra errata o
margutta e falsi bronzi impero di via del babuino. 4. per estens
fenoglio, 4-306: ripetevano l'appello del generale alexander ai partigiani d'italia: cedere
lettere... quanto alla migliorazione del costume. pirandello, 8-578: morta
giovane la madre per le atroci sevizie del marito, la famiglia s'era sbandata:
ed ella si sbandò vèr la siepe del terrestre paradiso. -isolarsi da una determinata
poveri uomini, tra per lo fracasso del balcone e tra le voci che gridavano
di fanteria nemica tentarono, nella sera del 29, d'occupare di sorpresa le cime
occupare di sorpresa le cime di pescoi e del sasso di mezzodì. le nostre truppe
perdono della signora elvira, pubblica ammenda del portiere per la sbandata. 3
che facevano il ponte, messe alla riva del fiume l'artiglierie di campagna e un
cominciarono a tempestarlo che quei famosi dominatori del piemonte si misero prima in tanto scompiglio
verticale a causa di un'errata ripartizione del carico o di forti venti laterali (
rimorchiatore sbandato rolla inerte sotto i colpi del mare che spazzano la coperta. comisso,
; torto, piegato (una parte del corpo di un uomo o di un
carrettoni dalle ruote fasciate di stoppa. del giudice, 2-112: adesso tatto,
corrisponde a nulla e però determina posizioni del corpo, che, illuminate all'improvviso
gli altri fuggian rotti e sbandati, / del mal consiglio lor, ma tardi,
sbandato, / cui percosse il fragore del tuono. pascoli, 685: ecco un
questo: se mai avviene che tedaldo del suo lungo sbandeggiamento qui tomi, la
cadde in terra, che fu augurio del suo sbandeggiamento e condannagione. golii,
: campò da altro processo più pericoloso del primo, che gli fu risoluto collo
per sbandeggiare giano e metterlo in odio del popolo. giovanni dalle celle, 4-2-30-1:
, ii-157: alla donna, ai prieghi del marito e del figliuolo, fu perdonata
donna, ai prieghi del marito e del figliuolo, fu perdonata la vita, ma
gioberti le fecero [le suore] del 48 sbandeggiare con atroce persecuzione da genova
, egli medesimo era esule e disperato del ritorno? 2. cacciare via
tedaldi, 28-1 (61): del tutto alla ricisa io sbandeggio / ciascuna
che l'uno e l'altro cacciò del cielo, sbandeggiandogli di tutto il suo
/ gli disse: « nelle cose del mio marte / sempremai fosti animoso e
la prima cosa che fece fu sbandeggiar del campo tutti gli uomini inutili e le
alle leggi, fonda cristo la giustizia del divino suo tribunale nella sola negazione delrarbitrio
animale dannoso o pericoloso. b. del bene, 2-17: spesse volte brucia capegli
4. in contesti iperbolici; abolire del tutto una bevanda. redi,
. spargersi, diffondersi (i raggi del sole). g. l
: piegati e franti / [i raggi del sole] nel tergo opaco del nval
raggi del sole] nel tergo opaco del nval pianeta / si sbandeggiano ai fianchi.
furia di popolo o sbandeggiati per sentenza del principe che incolparli di quella strage de'
suma receptare alcuno sbandezado overo revello del dicto comune. c. campana,
lodovico in tanto ricorrevano tutti gli sbandeggiati del paese e i desiderosi di novità.
italia, e le ingiurie e gli sforzamenti del crudele inimico, questo effetto non malo
farina si vedeva così sbandeggiato per decreto del dittatore liberale dah'isola natia.
), agg. uscito dalle bandelle del telaio di una porta o di una
da gubbio, 1-148: almeno di cavarli del paese per isbandevole usamente. =
. sventolìo di bandiere. manifesti del futurismo [37]: grande sbandieramento
mamma della piccola. -nel gioco del calcio, il movimento con cui il
un gol di juary preceduto dallo sbandieramento del guardalinee per un netto fuorigioco. 2
proclami, l'oratoria, i giuramenti del '48 non seguiti da effetti...
trovarono la strada aperta verso le terre del ravennate. -per simil. agitare un
nere. -far ondeggiare (l'azione del vento). ojetti, ii-336:
... ho potuto vedere il corso del ca- maione, oggi occultato da una
. vittorini, 6-43: la mattina del 28 aveva piantato in valigia grigioverde e
di veder correre il palio nella piazza del campo... bello è rimirare tanta
aveva il vezzo di cacciarsi nei taschini del panciotto i due pollici capovolti e d'accarezzarsi
, presentata da michele galdieri sul palcoscenico del teatro valle con la cooperazione di tre
à 'l pagamento / de sotto del fermamento, / cà 'l so falso entennemento
appello al popolo, per la prigionia provvisoria del monarca e per lo sbandimento di lui
! correte a quella fonte / cagion del mio sbandimento. -condizione dell'uomo
, xxi-32: tanto fu la pena del dolore di vedere coloro ch'erano, per
vita eterna sbanditi, quanto era el bene del reame e prolisso el tempo dello sbandimento
generazione da adamo infino a la fine del mondo. 2. figur.
funzioni,..., nella modestia del vestire..., nello sbandimento
di confessare che mai dopo la creazione del mondo niuna assemblea d'uomini recò tanta
-abbandono dei rapporti mondani. scala del paradiso, 348: il nascondimento della nobilità
veduto l'ortografie diverse degli 'ff', del 'f', degli 'it e gli sbandimenti del
del 'f', degli 'it e gli sbandimenti del 'k', del 'x', del y'e
degli 'it e gli sbandimenti del 'k', del 'x', del y'e la zuffa
gli sbandimenti del 'k', del 'x', del y'e la zuffa del v e
'x', del y'e la zuffa del v e del 'h', si messe a
y'e la zuffa del v e del 'h', si messe a fare un altro
bando, allontanarla dalla patria per decisione del potere politico (e tale pena era
... fàha [la falsa dama del lago] sbandire del fuoco, sì
la falsa dama del lago] sbandire del fuoco, sì come egli avea già fatto
: non hai avuto [firenze] del presente poeta cura; ma l'hai da
e privatolo, se tu avessi potuto, del tuo sopranome. io non posso fuggire
quasi fossero membra incangrenite, sbandì dal seno del suo popolo. -sostant.
li signori di quehe per lo messo del comune. -chiudere le comunicazioni con
, 152: veracemente semo sbanditi del paradiso e dalla faccia d'iddio e
distruggendo la superstizione e sopprimendo tli abusi del sacerdozio, si governerà sotto le sole leggi
lo... / far posso ancora del passato ammenda; / patria apprender cos'
aver lasciato così fatta impressione sull'animo del re che non volle poi a niun
vii-223: non ritenete alcuno de'costumi del secolo, anzi sbanditegli in tutto da
sonno e l'oziose piume / hanno del mondo ogni vertu sbandita, / ond'è
altro amore sia da te sbandito. scala del paradiso, 329: isbandiamo da noi
voi le luci apersi, / ho del mio seno ogni viltà sbandita. monti,
la dissonanzia degli accenti, il fastidio del profferire, ha voluto tutta bella e
è già sbandita, né sbandir si vuole del tutto. gigli, 2-18: contuttoché
non solo pareggiò il fanciullo la maniera del maestro suo, ma divenne così buono imitatore
nel secolo sestodecimo, sbandita la seccaggine del duro, sia più conforme dello ampergher
le piume. -sostituire nella moda del momento (uno stile).
la favella di prima, perché anco del vestire è ritornata: e incaparbischisi pur
e famiglie. 12. evitare del tutto l'uso di un oggetto, di
sbandire della sua casa tutte l'imagini del gentilesimo et in lor vece introdurvi quelle
gentilesimo et in lor vece introdurvi quelle del cristianesimo. are. lamberti, 49
don giacomo certani, che la logica del racconto gli avea sbandita dalla mente. nievo
per le pubblicazioni di rito, prima del matrimonio, s'accanì nello scandalo.
per li signori di quelle per lo messo del comune o per altra persona cui il
$banduto). esiliato dalla patria per decisione del potere politico o per provvedimento penale.
alpigiane fortezze, cominciarono a ricettare sbanditi del comune di firenze. boccaccio, 9-26
.. le cui leggi ancora gran parte del mondo ragionevolmente governano, constnnsono già vecchio
amor sbandito in solitaria villa / e del favor di corte in tutto privo.
panziera, xxi-32: tanto fu la pena del dolore di vedere coloro ch'erano,
eterna sbanditi, quanto era el bene del reame, e prolisso el tempo dello
sangue. fiamma, 109: privo del migliore interno lume, / giacqui e
e sbanditi e con pericolo di restar fuori del paradiso? -divenuto indifferente agli interessi mondani
, se prima non paga la pena del comandamento facto a lui da * signori o
il figliuolo tanto tempo sbandito dalla grazia del padre non debbia esser punito?
col- chide al tutto sbandito l'uso del danaro, servendosi in luogo di quello
sbandita dalla politica; e il problema del mondo sta nel far rivivere la prima
filosofico. speroni, 1-2-20: forse del presente ragionamento è sbandita ogni autorità,
bargagli, 4-20: si vedeva sbandita del petto degli esecutori di tal opera ogni
solamente l'amore della verità e la fuga del falso, volendo sbandito dal loro cuore
ma n'è la condizione, parte integrale del tutto: toglietela e la sua poesia
manzoni, vi-1-83: prendendo la lingua del trecento, egli [il cesari]
... sarebbe proseguito lo sbando del rimanente, se non fosse giunta nuova
predicendogli lo sbando dei monaci, la chiusura del convento. 3. allo
doventare transfuga. = comp. del pref. lat. ex-, con valore
notizia... relativa all'elargizione del duce per la costruzione di case popolari in
. lagossi [« l'indice dei libri del mese », febbraio 1986],
alla sbaraglia: allo sbando. del carretto, 1-147: durò gran tempo la
degli svizzeri ch'era il sinistro corno del contestabile, volto anch'egli a quella
per potere attaccare il nemico dall'alto del passaggio e sbaragliarlo. pirandello, 8-1163
editore non so di quanti volumi delle rime del maestro, ch'egli ha intitolato:
con tacque e mostrano la perizia loro del notare, furono sbaragliate dall'onde e
zarate], 18: la gran furia del l'acqua sbaraglia il cavallo
, vi-475: sbaragliate l'accidente col viso del core. c. gozzi, i-295
talmente e sbaragliò in maniera le cose del re che, mostruosamente formato un essercito
ch'io porto; / ma l'affanno del sangue mi sbaraglia / la virtù di
[l'uomo] ama gli ornati più del bisogno stesso; ma per quanto gli
. pisacane, viii-106: la sera del 16 maggio un proclama dichiarava che rimanevano
nelle due grandi battaglie di schapatz e del jadar, ripeterono sullo stesso punto il
, sbraglino), sm. gioco del tric-trac. pulci, vi-53: se
estens. effetto rovinoso dell'azione impetuosa del vento. imperiali, 4-548: cresciuti
-fare sbaraglio di qualcosa: consumarlo del tutto. baiatri, 59:
meseno in sbaraio, e rompete el campo del turco, dove preseno 14 stendardi del
del turco, dove preseno 14 stendardi del turco. giovio, ii-56: cesare dittatore
berchet, 90: direm lo sbaraglio del campo battuto / e il sir di
i compilatori dell'ultima edizione della guida del touring. « e infine per vedere che
robba della moglie come ha messa quella del padre, non gli resta poi dove ricorrere
tornare dopo brev'ora rovesciando ai piedi del padrone filosofo due smilzi materassi e
4. gioc. ant. variante del gioco dello sbaraglino per la quale necessitano
dovendo con impeto appicchiarsi neu'arrivare al ponte del governatore e soarattarlo, egli, stando
non nemici ma amici: la colonna del sacchi, la quale, sbarattando senza
: non è maraviglia se, col consiglio del cardinal di richelieu, mentre visse,
seneca volgar., 3-169: il fiore del senato sarà sconfitto in una battaglia,
cesari, 6-412: tanta era la stretta del popolo che nello sbarattarsi che facevano.
quello che in questa vita acquistò. atti del primo vocabolario della crusca, 78:
studi e alle prime operazioni di sbarazzamelo del terreno su cui l'edificio ideato dal marchese
. de roberto, 9-19: la sala del bigliardo, accanto al salone troppo piccolo
un pacco che regge in mano, del mantello che indossa o che si è appena
accompagnata dal marchese romani che la sbarazzò del mantello. moravia, i-19: nel
mica. -liberare dalle ultime manifestazioni del maltempo. cornoldi caminer, 137:
sviluppata dalle nubi e dal piccolo avanzo del corredo d'inverno: aspettiamo dunque che
: comperai... molti fondi del patrimonio frumier, dei quali il dottor
, e poi lei lo aiuta a sbarazzarsi del sacco. idem, 6-120: dietro
. alfredo salutò appena e si sbarazzò del fucile. -rendersi libero da un
ai tavolino, appena s'era sbarazzato del lavoro, tirava fuori da una cassetta
, 1-674: più difficile sarà sbarazzarsi del fratello infermiere e vado mulinando un mio
lì per lì, sul ncco tappeto del suo salone. pea, 7-53: il
la garganella perché più facilmente si sbarazzasse del troppo vino bevuto. -andare
il signif. n. 5 è calco del fr. se débarrasser (nel 1661
il guardiano] deve procurare l'utile del vassello, governare le sartie, gumine e
non si pudrifichino, e all'occasione del servirsene siano leste, sbarrazzate e forte
che nell'amore soccumbe sempre alla violenza del cuore, nell'amicizia è quasi sicuro
informatore di letteratura, licenziato dalle colonne del « corriere della sera », perché quivi
padroni de'suoi padroni, parlando male del divo d'annunzio. = comp.
: ha sostituito la sbarazzinerìa altrettanto superficiale del sindacalismo rivoluzionario e del so- rellismo.
sbarazzinerìa altrettanto superficiale del sindacalismo rivoluzionario e del so- rellismo. = deriv.
, i-145: è pure bello il quadro del povero gigi. di gigi che era
[correnti] fu il primo compilatore del famoso « vesta verde », almanacco retorico
dinanzi a lei come il barbagianni allo sbarbaglio del sole. pirandello, 7-1300: allo
a uno a uno quando appunto appariscono fuori del terreno. santi, i-326: dopo
5-3-35: non credeste forse che il forte del suo sapere medicinale arrivasse più là del
del suo sapere medicinale arrivasse più là del tagliarvi un callo senza portar ria un
sacchetto un ferro, sbarbò i quaranta denti del leone e li sostituì con quaranta diamanti
. -strappare con violenza una parte del corpo. grazzini, 4-431: -
gran parte talmente radicati nelle condizioni presenti del vivere sociale che l'uomo meglio disposto e
morte, la pazienza a vincere i dolori del corpo, le ragioni da discacciare la
morbi. 7. privare qualcuno del rango, della stima, della fama
enormi macigni che la più piccola perturbazione del terreno può sempre sbarbare e scatenar sulla
sbarba / dal mio proposto di farti del bene. 12. tecn.
cappelli, sottoporre a sbarbatura i peli del feltro. 13. intr. con
, 1-viii-93: il core mi si sbarba del petto. gailini, 132: sentito
: guarda, guarda, la lista del comitato di redazione coi nostri due nomi
peli. aretino, iv-5-168: nel fatto del travagliar con l'amiche non cedo a
e fanciulli, gli altri rimasero in preda del vincitore. r. borghini, 3-34
parole al capitano che quei due mozzi erano del bel numero degli sbarbati, genere fiorentissimo
scrupolo da sembrar appena uscito dalle mani del barbiere. deledda, ii-328: verso
sbarbatino; / e poi sia mastro del sacro palazzo. -sbarbatèllo (v
ecc., usato per la fabbricazione del feltro. dizionario delle professioni [s
. -anche: la pelle rasata del volto. gozzano, i-1165: ecco
eliminazione della peluria irregolare e pareggiamento del pelo della falda dopo la follatura.
due sbarbozate, una da la via del porto per mare con iattura de più
crrrà: lisandro vola per aria alla pari del muro e poi giù a rotoloni
una stanza staccata che canta l'onnipotenza del fato, paragonato a un masso sconcio,
parole, che diboschino questa selva selvaggia del secol nostro e, sbroncati e divelti e
una volta sola restassero recise e sbarbicate del tutto quelle radici onde ne potessero ripullular
. v.]: 'sbarbino', voce del gergo elegante milanese. sbarbatello, giovane
g. borgna, 215: sul finire del decennio... prenderà piede una
ei sbarcò come trion fatore del partito democratico. mazzini, 52-123: dovevano
questa piccola riva ove la povera compagna del morto è venuta a imbarcarsi per andare
quelli eroi sanguinosi, che l'infanzia / del mio cuore, e del mondo,
infanzia / del mio cuore, e del mondo, ha tanto amato. pavese,
v.]: 'sbarcare': si dice del personale che da bordo si reca a
grigia alba di autunno, tanta fu 'carità del natio loco'che quelle lampade elettriche,
friggeva la nebbia, gli parvero più belle del sole puro che aveva lasciato a salerno
opposta ed occupare bu-kamech per l'inclemenza del mare. -per estens. disceso da
sbarco. birago, 724: li abitatori del villaggio... accorsero alla lingua
xii ancor giovanetto fu opera della mente del generai stuard. mazzini, 24-232: all'
mie basi erano: insurrezione eguale a quella del '3i per base; moto contemporaneo in
, non vi essendo sbarco da uscire del fiume. -marin. il fare
o dell'aeromobile, che, fuori del territorio nazionale, arbitrariamente sbarca un componente
cassieri, 211: sullo scoglio del postiglione un asino sbardato e molto peloso
intorno al collo. = adattam. del piemont. sbardà, per evoluzione semantica
2. mostrare senza pudore una parte del corpo. pulci, iv-79: una
le figure soavi e aduste di andrea del sarto; le sbardellate del vasari;
di andrea del sarto; le sbardellate del vasari; le scarse dello scarsellino. cagna
avesse per i prosontuosi maggiori dell'universo del tempo nostro..., rispose:
zotichezze, toltosi di dosso quel fortore del grasso, que'modi lerci, attosi
mesmerizzatori co'loro prodigi dell'elettricità e del magnetismo animale spacciano sciocchezze e bambolaggini sbardellate
telegiornali, poi con le brutte figure del caso grillo e khomeini, è un pezzo
moravia, ix-22: andò alla porta del seminterrato salì gli scalini, la chiuse e
veggio oramai fuor de le sbarre / del mal che vi ci avea già quasi tolto
l'ufficio dei doganieri preposti al controllo del movimento delle merci attraverso i confini degli
lisbona, dove ne venne incontro una caravella del re. galanti, 1-i-320: 1
e la sbarra, ma solo l'ufficio del risco- titore, e si reputa che
fenoglio, 1-i-1625: sentì sollevarsi la sbarra del posto di blocco. idem, 1-i-1657
deputati di un quartiere furono l'undici del germile (31 marzo) ammessi alla sbarra
e corsi per la « gazzetta » e del carrara... pel nicotera.
colpo in un momento. -barra del timone. spettacolo della natura, 1-ii-183
spettacolo della natura, 1-ii-183: la sbarra del timone, dov * e applicato il
. v.]: 'sbarra del timone': barra del timone.
: 'sbarra del timone': barra del timone. -stanghetta di un meccanismo
di dieci sbarre, sei per larghezza del castello,... i'altre quattro
, lo slancio delle gambe, la pieghevolezza del busto innocente. -nel sollevamento
piccola verga che veniva applicata alla bocca del cavallo per obbligarlo a tenere la bocca aperta
un campo d'oro, quattro sbarre rosseggianti del sangue del conte loro. tarchetti,
oro, quattro sbarre rosseggianti del sangue del conte loro. tarchetti, 6-i-212: consisteva
, che taglia le quattro linee parallele del canto, in esso introdotta dopo il secolo
ed indicano per lo più il fine del pezzo musicale. 12. tess
12. tess. ciascuna delle stanghe del telaio accostate, atte l'una ad
fa veramente. -passare le sbarre del vivere: morire. salutati, lxxxviii-ii-462
, se già le sbarre / tosto del viver mio non passo e'guai, /
fermava, sul petto, l'incrocio del velo. fenoglio, 5-iii-96: il vecchio
etiopia la concessione di lavori di sbarramento del lago tana. m. peloncini [«
stati ammessi al laboratorio di analisi qualitativa del ii anno. 6. banc.
assegno, con o senza l'indicazione del nome di un banchiere. in questa
dall'avanzata terrestre, aerea o navale del nemico (per lo più nelle espressioni
progressi. ibidem, 401: alle foci del timavo, riparti di assalto, che
15-xi-1914], 423: la mattina del 4 il grande incrociatore tedesco 'york'urtò contro
): s'accrebbe la soldatesca alla casa del vicario; gli sbocchi della strada furono
perle. alvaro, 11-32: gli aspetti del paesaggio antico sbarrano e circondano l'insenatura
6. per estens. riparare una parte del corpo con gli abiti per preservarla dal
: pensonno volere sbarare tucta la potenzia del duga. -impedire il conseguimento di
7. sgomentarsi. iacopo del pecora, lxxvhi-iii-15: se con quell'alto
se ne avessino tanto? o potta del mondo, non le sbararemmo da l'
sbarrate tre ar- chibugiate contra la persona del rettor. f. arisi, cxiv-4-
un'isoletta che il ripara delle tempeste del mare aperto. manzoni, fermo e
bagliore accecante. si vedeva dalla finestrella del casolare la via larga e deserta,
: la fronte sbarrata e gli occhi ardenti del guerriero che o prevale o muore.
milizia italiana, i-io: la compagnia del griffone sbarrato di s. giovanni del gaitano
del griffone sbarrato di s. giovanni del gaitano alla porta di ripadamo di fuori
5. molto dilatato (le froge del cavallo). caraccio, 16-58:
sbarratura2, sf. letter. espressione del viso atterrita, smarrita, sbalordita (
assumerebbero la sbarratura funeraria di certi ritratti del fajium. 2. l'allargare le
ant. e letter. barra, stanga del carro. tolosani, 1-1-54:
. orlandi, xxxix-i-107: chi voi guidar del sol l'ornato carro [della poesia
. in senso figurato, uscir fuori del convenevole, trascendere, sbirbare.
: 'sbasato': si dice della testa, del cervello, che non batte a segno
sentire rimescolarci prese tanto meglioramento che uscì del letto in tre dì. mattio franzesi
il povero obeso asmatico, nelle gengive del quale ciondolavano, pochi e malfidi,
le zolle? / m'addò ben io del vostro alto valore / a quell'accetta
123: giunti all'alloggio, offerimmo del nostro mangiare a quello sciagurato ch'era
udito sì bestiai tempo, si ricordò del pesco e..., dolendosi della
. diminuzione, in par- tic. del livello del mare o delle acque di un
, in par- tic. del livello del mare o delle acque di un fiume.
di una costruzione, ecc. atti del primo vocabolario della crusca, 201: 'appiccola-
l'alte cime de'monti dell'etiopia e del perù, a come egli è ridotto
egli è ridotto di presente. -abbassamento del letto di un fiume o di un
, con profondare il canale a proporzione del detto sbassaménto fino alle chiarine di monte
.. rendesi persuaso che lo sbassamelo del frutto del debito pubblico può solo succedere in
rendesi persuaso che lo sbassamelo del frutto del debito pubblico può solo succedere in quelle
individuo, el linguaggio teologico, umiliazione del verbo nelltncamazione. magri, 126
giorno... dell'annunziata e del natale [il diacono] s'ingenocchierà
scendendo dai solio per dinotare lo sbassamento del verbo incarnato in quei giorni. idem
... sempre procura lo sbassamento del suo prossimo. -comportamento o atto
più mitre nella spagna e le porpore del vaticano. -diminuzione di potere e
dei nobili e pretendendo d'altronde la tutela del popolo alle loro imprese, acquistarono tanto
terreno è andato tutto guanto nel fondo del moderno mare, portatovi dalla versilia,
deriv. da sbassare, attraverso la forma del part. pres. sbassare,
, con profondare il canale a proporzione del detto sbassamento fino alle chiarine di monte pulciano
alzare, ed allora il suolo del cabinetto verrebbe più alto di quello della
stanza, o sbassarlo verso la porta del quartino di zio ciccio.
potesse sbassare du- gento canne il livello del mare, ben presto si vedrebbe che
boschini, 213: el veder quel campion del paradiso, / con quela spada in
quale come fu di quasi totale rovina del regno, così portò a lui
temporale si sbassò il prezzo della carne, del pane e del vino dalla vigilia di
prezzo della carne, del pane e del vino dalla vigilia di natale all'epifania.
la durezza a nessun vede, / anzi del suo martir si fan più ingordi.
un fiume, di un lago o del mare). castelli, i-248
, i-248: così, giunto all'emissario del lago, ritrovai che il livello della
, ritrovai che il livello della superficie del lago era sbassato cinque palmi romani in
, certa cosa è che l'acqua del lago si sbasserebbe per allora e si
: se si trattasse d'aggiungere tacque del po a quelle del reno o del lamone
d'aggiungere tacque del po a quelle del reno o del lamone, si alzerebbero
tacque del po a quelle del reno o del lamone, si alzerebbero o si sbasserebbero
ci fossero riscontri sicuri di questo rialzamento del piano di pisa, bisognerebbe di certo
alte branche quasi in semicircolo, un braccio del quale si stende verso mezzogiorno, fra
come tristeze, / e veder l'ora del giudicamento / e sper- gere e sbassar
: l'ostentazione soverchia è la strega del decoro: violenta i nobili a viver d'
imprestiti, a sbassarsi in ministeri indegni del sangue. = comp. dal
delle terre, dei fluidi aeriformi, del fumo e della fiamma, crollò l'
si osserva. 2. privato del potere e dell'autorità; venuto meno
sbasso, sm. abbassamento, riduzione del livello di un terreno.
carrettoni, possa cagionare mutazione circa rattezza del polo. -lavori di sbasso:
. tommaseo, cxxii- 153: del libriccino che v'invio sotto fascia vedete di
, tr. privare un animale da soma del basto. tramater [s.
venezia. stuparich, i-79: ricomparsa del professore adirato, sbatacchiaménto dell'uscio,
per castigo, cominciava qualche minuto prima del campanello. pavese, 12-166: lumi,
lubrico acciottolato, s'allontanò. manifesti del futurismo, 70: ci divertiremo
aggettivi più fragorosi, tutti i fracassi del vocabolario, i paragoni più tonanti,
, v-472: gano aveva sentito la voce del fratello e scendeva le scale sbatacchiando gli
dell'arena, ed altri le grosse palle del piombo fragorosamente lanciava. -battere
vento penetrò le case spazzando la polvere del pavimento, strappando i ragnateli dai palchi,
foglie de'rami, rammulina lo spolverio del nevischio. govoni, 391: dalla
l'appetito dell'arciprete, salvo nella festa del paese, in cui il mezzogiorno è
, a parigi, fu il palazzo del lussemburgo, dove maria de'medici andava
perdiamo egli ed io: così, del pari, se la rivoluzione ruba la mano
rumore era lo sbatacchiare villano dell'uscione del solaio. bechi, 2-49: avviene
. calandra, 4-98: la metà del villaggio è scomparsa, e l'altra è
, 3- 257: il fracasso del portone sbatacchiato interruppe l'imprecazione materna.
-smosso ripetutamente dalla pioggia (le tegole del tetto). codemo, 245:
baracche e dalle giostre, l'organo del carosello, la grancassa del circo..
l'organo del carosello, la grancassa del circo... e sbattagliar la campana
e illuminata pareva... sbalordita del fatto. qualcuno osservò tra l'impaurito e
impaurito e il faceto: ma senti del rosso, stasera, come sbattaglia. o
dicono i legnaiuoli per sfondare il canto del legno che lavorano. = voce di
contro una superficie. niccolò del rosso, 3-12: chi dui seie ad
una mazza in mano e con quella sbatteva del continuo il paniere, subito ch'egli
e restavano nel campo con grave perdita del padrone. gatto, 1-48: in una
fece l'atto di sbattergli il calcio del moschetto al sedere. savinio, 2-72:
, 2-72: sbattè la punta ferrata del bastone sul lastrico, s'incamminò per
i-537: sbattè sul trespolo la cornetta del telefono, gli pareva di aver perso un
qua e là, nella passiva gora del tempo. -buttare qualcosa addosso o
volte, il capo o altre parti del corpo contro una superficie. p.
delle mani aperte contro il fianco del legno rapidamente. brancati, ii-147:
fenoglio, 5-ii-374: tornava solo nella notte del lunedì, ubriaco che dovevamo sbatterlo nella
bocchelli, 9-157: la rottura del fronte a caporetto ci aveva sbattuti dah'
arrestata, sbattuta in galera, in attesa del processo. cassola, 8-75: faceva
'l vento / e sbatteva le piante del bel loco. -sballottare un'imbarcazione
e sino una da guerra furono sbattute fuora del loro elemento, e dall'acque repentinissimamente
sugheri alghe asterie / le inutili macerie del tuo abisso. 7. chiudere
finestra (il vento). atti del processo alla monaca di monza, 478:
, sbattendo gli occhi davanti alla luce del mare. -battere continuamente i denti
le farfalle in amore impigliate nella trama nerastra del rovo, sbattenti disperatamente le ali in
b. barezzi, 1-297: mormorammo del poco riconoscimento degli uomini valorosi, quanto
. capriata, 789: all'intenzione del re, che era non di abbattere
per isbattere la riputazione e la potenza del direttorio. -rimuovere uno stato d'
freddo canta la matina manzi dì più del solito, perché è sbattuta dalla fame e
: non volieno isbattere la parte nostra del conquisto di mestri e del ponte di praga
parte nostra del conquisto di mestri e del ponte di praga, ch'era e
passaggi. g. cheliini, 130: del mese di novembre 1435 comprai dal detto
nuovi, computando in detto prezzo il salario del tempo era stata meco a salario come
de castan- gnie. statuti della lega del borgo a san lorenzo di mugello,
13-i-246: io ho veduto el contratto del mulino, e sono di opinione che si
di opinione che si abbi a sbattere del fitto allo awenante, che è scemata la
mantenimento delle genti. archivio dell'opera del duomo di firenze (1522), ii-
ora trarre la porxa dello sciemo della metade del diamitro e debbi multipricare la metà della
7 1 / 4 che è la metà del diamitro rimane 5 1 / 4.
: - ti dirò il mio parere, del quale piglia la rosa e lascia star
logicali, opportuno a sbattere i sofismi del secolo. lami, 1-1-32: questo sistema
grandissimo pregio altresì è una picciola pittura del medesimo maestro che è sopra il lavatoio
gli occhi degl'intendenti i tre quadroni del vasari che ha di rincontro.
è sbattuto dalle infermità e dai mali del corpo o flagellato dalle guerre o angustiato
brancati, 3-306: appoggiando alla grata del confessionale un viso terribilmente calmo, di
a storcersi, gonfiandosi la gola col ritenersi del fiato, a travolger gli occhi,
-con riferimento all'immagine poetica del volo dell'ingegno. carducci,
. carducci, iii-15-151: nella lirica del settecento, anche dov'è più fina
lo sbatter dell'ala senti il batter del martello. michelstaedter, 634: ti senti
si percuote col martello l'altro cornetto del caccianfuori, il qual viene a sbattere,
facendo brandire quel che è nel corpo del vaso. michelini, 423: i
a fare il bucato nell'acqua verdastra del canale panfilio. 26. ondeggiare
ingolfò nella stanza... le cortine del letto palpitavano, gonfiavano, sbattevano.
. divertirsi, ricrearsi (ed è calco del fr. f f s'
ombra e luce: nel rapido trascorrere del tempo. montale, 2-77: 'por
visto un vecchio signore dall'aria fuori del mondo? uno che non sa dove sbattersi
uso distorto che certi organi di stampa fanno del loro compito di informazione, con.
invece tenuto un piccolo spiraglio aperto, del suo sonno, della sua veglia,
suo sonno, della sua veglia, del suo dormiveglia, ai fantasmi.
alla fine pensò a divulgarla per battaglia del pari; e così andò spargendo che ambidue
aretino, xxvi-3-43: se 'l satanasso del centro alman- sore / piantava in giobbe
si dice: 'egli arrabbia e vuol dare del capo o battere il capo nel
uscita. 3. privare un oggetto del valore sacrale, attribuendogli differenti funzioni simboliche
2-188: l'anno che seguì dappresso quello del fortunato suo accasamento condusse in legno una
i'mi potesse sbattezzare / o far del nome com'i'fo de'panni.
fidenza], dovuto all'infatuazione romaneggiante del fascismo in vena di sbattezzare i paesi
specialmente a roma, questi sbatticulo sulle panche del caffè. = comp. dall'
-con riferimento a dio nella creazione del mondo. l. pascoli,
della notte, la chiarì colla luce del giorno, la sbattimento coll'ombre delle
, 106: fra l'altre cose [del quadro] che vi si ammirano egli
baldinucci, 9-xii-11: la figura [del quadro] per la parte dinanzi è
mostra della bella proporzione delle membra e del vago colorito, restando solamente percossa dalla
sei ale lucifero, posto nel mezzo del lago. daniello, 634: a similitudine
delle cornacchie o simili uccelli che nell'apparir del giorno si movono l'inverno a scaldar
che seco viaggiavano, rotti da lungo sbattimento del mare e già mezzo annegati, pur
maniera normale: lo sbattimento delle tavolette del 'ciak', la parola 'motore'pronunziata
di corpo, fu constretta di gittarlo fuori del suo ventre, e così morìe.
che italiana, ellenica, se negli esuli del miglior tempo nostro mirabili non fossero sempre
r. longhi, 741: l'arte del foppa... comincia...
.. quando, contro la guancia del san giorgio (adug- giata con uno
fummo i primi ad osservare lo sbattimento del globo dello stesso saturno sopra la fascia.
. govoni, 330: ancora lo scuotimento del tuono / e ancora lo sbattimento dei
singolare in un uomo che faceva parte del mondo diplomatico. 6. gerg
abiti lunghi della bisnonna e i gilets neri del bisnonno, il charleston della mamma e
rimettessi anch'io ogni volta, pur del medesimo, a riporvi innanzi gli sbattimenti
i-141: rimbombò dietro l'uscio lo sbattito del cancello. 2. figur
onon e la gloria di un uomo, del quale certo non poterebbono sostenere la vicinanza
dette pecore e recassine fede di mano del prete o dell'oste, e in
lire sei soldi 15. p. del rosso, 24: ordinò...
andare a terra quasi la quarta parte del debito. = deriv. da sbattere
la crosta buia / nella vena contraria del vento sbattitore / scoccando in misura il
mi son ritrovato / rifatto il corpo del camminatore. = nome d'agente da
nome d'agente da sbattere-, il significato del n. 2 è registr. dal
(v.); il significato del n. 2 è registr. dal dizionario
più ritmico con cui si batte una parte del corpo contro un'altra. -in partic
sbattuta di coda, senza scomporre la maestà del suo regai portamento. metastasio, 1-i-62
el re ad volere usare questa sbattuta del papa con la solita prudenza sua.
salienti della narrazione con qualche svelta sbattutina del manico. calvino, 1-525: l'
eran tavole e travi, pel ferire / del mar sdrucite, macere e sbattute.
pieno dell'acuto tintinnìo de'vetri all'urto del vento. di tratto in tratto si
di noi, / che già vedemmo del nono anno il giro / su questo lido
sbattuta indietro, colse nella canna della gola del detto il quale cadde in terra morto
a modo d'unguento. g. del papa, 6-i-4: mi son valuto utilmente
, 6-i-4: mi son valuto utilmente del... latte, con dame nella
il bavaglio alla gola, della spuma del sapone sbattuto gl'intrise le gote.
vescica mezzo vuota che ad ogni movimento del liquido sbattuto prenda una diversa deformità.
tra queste cose e la poca luce del luogo, tutto apparato di negro,
isto- rico si pensò che la pallidezza del volto, gli occhi sbattuti, le
dopo questo accidente, diventò la parte del popolo più sbattuta e quella de'pochi
, 1-351: acquetare ogni tempesta / del suo sbattuto cor, tu il puoi d'
, a soffrire della primordialità, grossolanità del linguaggio: scrivere in quei laceri parinosi
e con lasciva sferza / la lussuria del crin sul collo scherza. f. f
, tu nutrì dentro il nuovo cerchio daziario del pe- ruzzi, tu nutrì,
più alti com'e rano del livore che sbava nelle guerre civili.
agli scheggioni delle balze, il luccichio del filo d'acqua che sbava nel fondo
, 741: l'arte del foppa si rivela per queu'illusionismo lu-
l'uscio, sbavavano tra le connessure del legno screpolato. -con la
un servo rullava la poltrona sul pietrate del giardino;... egli, strutto
iv-406: il vitellino aveva mangiato poco del granturchetto tagliato da dinda: l'aveva
onofri, 15-176: dal voluttuoso stiramento / del mezzogiorno, che ha sbavato d'oro
. savinio, 25: nella penombra del salotto fosforeggiarono due cuori enormi che lentamente
che lo circonda e si porta a galla del crogiuolo. schiumalo, sbavalo, e
. manzini, 18-207: l'ammirazione del bambino, simile alla seta sbavata dal
luci non riescono a rischiarare più in là del loro alone sbavato, tanto questo è
e, in partic., delfallumacatura o del secreto vischioso dei bachi da seta)
saliva. -anche: strato superficiale del filo di seta, di consistenza soffice
molta sbavatura di seta al- l'intomo del bozzolo. borgese, 1-358: altre volte
di quegli orecchini ben noti fra le donne del popolo, rappresentanti un intrico di fiorellini
e le sbavature e slavature di andrea del sarto sono tante prove di quanto vado
rosso vermiglio, fino al rosso cupo del sangue coagulato. -macchia di colore
difetto è conseguenza di 'imprecisioni'nel rivestimento del cilindro, nell'allestimento delle forme o nel
2. lucch. nel linguaggio del ricamo, smerlare. giannini-nieri, 54
cecchi, 6-332: il taglio del suo vestito nocciola, la sbeccatura discreta
nocciola, la sbeccatura discreta alla tesa del cappello avevano poco o niente della paina
quanto potè con infamia e sbeffamenti di levar del mondo quest'arte de'lottatori. a
1-118: che una tal frase sia del passavanti che è uno de'nostri buoni
quasi con rubore / presso d'alcun del gregge delli amanti. g. capodilista
un giovine isventato, bravaccio, soldato del signor rienzo da ceri a questi ro-
modi maggiori et arte che gli fratelli del sbeffato giovane non gli avevano saputo dire et
ne veniva in chiaro) per conto del matrimonio della combalet. goldoni, v-1032:
eredità, lo sbeffeggiavano, bonariamente. manifesti del futurismo, [2o] -5:
nella storia dell'umanità, è quello del casto giuseppe. stuparich, i-185:
dressde alla croce dei missionari, sul piazzaletto del convento. = nome d'azione
, imbellettare il viso o altre parti del corpo. aretino, vi-489: egli
. liberare qualcuno (o una parte del corpo) delle bende che fasciano e
, confessare pubblicamente segreti o aspetti nascosti del proprio carattere, fatti riservati e disdicevoli
la capacità di vedere, o parti del corpo fasciate per ferite o la persona
per vagheggiarsi nel suo esempio i beni del cielo. marmo, 1-15-92: scorge
passeggiare con atteggiamento napoleonico su le grondaie del tetto. p. petrocchi, 1-64:
, qualche voce strozzata da uno sbercio del sergente di giornata. -verso di
perché nessun degna l'alloro? / del frutto di noè s'arma ogni sbergo;
l'aspetto di un luogo. del male virulento vi si stigmatizzavano come chiazze liangelini
sberleffi i tagliaborse, urlano i sberle del tempo. sovrapporsi di popoli, ebrei,
: io 5. nel gioco del calcio, tiro molto forte. intanto
25-iv-1983], stoffa sdruscita ai ghirigori del tessuto si mescolavano 12: nonostante
2. smorfia, espressione alterata dei tratti del volto che esprime irrisione, scherno,
-cenno di saluto effettuato con un'espressione del viso goffa e sgraziata. g.
involontaria per lo più violenta dei muscoli del viso e con evidente alterazione dei lineamenti
quello della capinera o dell'allodola o del merlo, ma fischiatine, risatine,
espressa con suoni dissonanti rispetto al contesto del brano. barilli, i-69:
venne in scena con l'aversi fatto sbemia del tappeto. p. fortini, 1-64
la sbemia di un di quei cavalli del trionfo. 3. dimin.
la forma o madre, la fede del vivente a quel mo'bella liscia come
- per lo più rifl. del tufo, 34: qui l'altro poi
2-ii-288: singolare una canzone non vernacola del prete casanova, che viene sbertando le
, / do- venta il papa -sei del tavolino, / ché quando t'ha sbertato
... la cosa più profonda del vostro più profondo pensiero. 2
e sberteggiata dalle pa squinate del popolo. barilli, 7-95: subissato,
: è da piazzino il beffare per difetti del corpo, imitando lo zoppo, rifacendo
uno strappo sul labbro, pigiano il tasto del giradischi e si mettono a ballare.
alle grida dei giocatori formando una casa del diavolo da sgomentare un campanaro di
sbertucciato o di sbertato, con ampliamento del suff. sbèrtulo, sm. region
e agli uomini sbozzati sembra disperata, del ricorso all'imitazione d'iddio.
/ e che abbocca la zinna / del fiasco e della tazza. lalli, 5-27
): nello 'sbevicchiare'è il gusto del bere un po'troppo a riprese o no
: nello 'sbeucchiare'è la frequenza del bere più del bisogno, anco che sia
è la frequenza del bere più del bisogno, anco che sia poco: e
sacchetti, 02-10: cominciò a domandare del panno di qualche bel colore..
sbiadirono. covoni, 1-47: i raggi del sole sbiadiscono. / il calendario nota
, 6-257: profittò d'uno sbiadir del sole, traverso i vetri, e accennò
3-43: in inghilterra vive un re del portogallo...; altri sovrani spodestati
ha perduto la vivacità e la lucentezza del colore originario; scolorito (un vestito
figurai in un baleno la testina sbiadita del mio figliolo, senza capelli. manzini
pareva una bella e più giovane copia del sergente maggiore sainaghi, la stessa sanissima
che aveva nei capelli un'ombra sbiadita del profumo di lei. -che ha
tommaseo, 11-260: la poesia del concetto è di tutte la più sbiadita
, i compagni di collegio, quelli del ginnasio e della palestra ginnastica. bocchelli,
provocò un acciaioso lampo negli occhi sbiaditi del commissario. 6. privo di
di dare una botta di sbiagio negli scogli del detto capo. caroso, ii-55:
sm. trucco per schiarire la pelle del volto. fanzini, iii-44:
.. non accettare passivamente l'idea del 'clima milanese'e reagire all'altra non meno
sodalizio culturale e morale quanto la scienza del politecnico e la gloria già un po'
e la gloria già un po'sbiancante del tormentato melodramma. sbiancare, tr
-rendere più chiaro il colore della peluria del coipo, dei capelli; imbiondire.
ria, 5-68: era luce ormai del crepuscolo, malinconica -imbiancato, tinteggiato di bianco
troverai il che sbiancò il viso del ragazzo morso nelle viscere dalla saffiro
g. manfredi, 229: il pulmone del fanciullo quando è nel ventre de
. 6. rischiararsi alla luce del sole, specie dell'alba.
. sbiancheranno come i lumi / freddi del mare. g. gozzi,
viso. svevo, 8-465: la faccia del povero valentino di solito immobilizzata, assorta
solito immobilizzata, assorta nell'attenzione intensa del buon impiegato, si agitò, si sbiancò
e quasi con la fatica e lo stento del ricordo. - reso
- reso bianco dall'azione del sole. d'annunzio, iii-1-178:
una volta, vedendo eugenia più sbiancata del solito, si domandò se non fosse
vide lo sbigottimento allungarsi sul viso sbiancato del ragazzo. papmi, 28-330: le
-tricé). operaio addetto alla sbiancatila del riso. dizionario delle professioni [s
), la pula e il farinaccio del riso bramato; provvede all'apertura della
l'espirazione dalla macchina della pula e del farinaccio e lo scarico dei grani di riso
. macchina con cui si esegue la pulitura del riso; imbiancatrice. = nome
: il lembo che spenzolava dalle brache del ragazzino nella 'predica di san paolo'a marostica
a trasmutare la materia cromatica nell'immaterialità del lume: i bianchi, difatti, e
ant. bianco lucente. glossario latino-eugubino del trecento, 118: lucidus...
: parea che un carro, allo sbianchir del giorno, / ridiscendesse l'erta con
: alle loro spalle, sull'altro ciglio del ri- tano, fra i vapori della
. che ha perso la vivacità del colore della buccia (un frutto).
aveva accettato, sbiascicando, la diminuzione del compenso, ma non accetta quello della
fa bene. = comp. del pref. lat. ex-, con valore
sbiecarsi lomazzi, 4-ii-266: nella natura del pallido sono i verdi, ah'intemo,
stella gemmata che le sta al posto del cuore, mentre il destro si sbieca vers'
le pile sbiecate secondo l'antica direzione del fiume. de amicis, xii-374: cascan
con una certa inclinazione (il raggio del sole). vasari, 4-i-56
. calvino, 1-325: la mano del soldato ora rampava con passi sbiechi di
luce sbieca e mobile, come quella del mercurio stesso. 4. sm
bischeri. verga, 8-37: il balcone del vicoletto... guardava di sbieco