quadruplicati etc. cavour, viii-216: prima del 1850 vi esistevano in tutta la liguria
la liguria 15. 000 fusi che filavano del cotone; al giorno d'oggi ve
di fatto, i seguaci della teoria del libero arbitrio non vedono se non il momento
duplicazione, triplicazione, quadruplicazione... del atto dato. = voce dotta
come strumento progressivo europeo è una prova del poco esercizio degl'italiani nelle cose politiche
: perché mai tanta sproporzione nell'economia del poema, dandosi ai peccati carnali e alla
fondamentale, simboleggiata nelle quattro figure eminenti del poeta, del filosofo, del politico
nelle quattro figure eminenti del poeta, del filosofo, del politico e del santo
eminenti del poeta, del filosofo, del politico e del santo, alle quali,
, del filosofo, del politico e del santo, alle quali, intese nella loro
un'innondazione almeno quadrupla che non prima del 48 di tedeschi non militari, che
vibrare, oscillare all'orizzonte col tremolìo del rivo sulla sabbia; l'isola d'elefanta
6-25: odi il quadruplo grido [del gallo] che espelle / gli spettri
è fatta certa dello scambio delle ratifiche del trattato della quadrupla alleanza che ha già
af loro confini contengano le quindici corde del massimo sistema pitagoreo, fecero di iù
, lii-12-151: volendo dare aumento del 'caraz 'oltra li aspri quarantotto,
pagati il quadruplo o il settuplo più del prezzo corrente ordinario. idem, 3-1-439:
calamita che arrivi a sostenere il quadruplo del proprio peso. grandi, 3-115:
chiama quaéntro / la cagna e del cortil chiudi la porta. -in
esemplare di quagga, zebra estinta del sudafrica nella sezione dei mammiferi.
parole fatte, / venni qua giù del mio beato scanno. idem, inf
per noi diventa cosa affatto secondaria. del resto il reggimento è sempre quaggiù.
ponente. ben si trova che questa gente del ponente e i romani gli mandaro doni
giù si gode, / e la strada del ciel si trova aperta. ottimo,
questa qua giù, e triunfante quella del cielo. malatesta malatesti, 1182: sie
al convento di brera meditando le miserie del giusto, che gli gridano come la sua
ii-115: quelle incorruttibili ed eterne bellezze del cielo, in comparazione delle quali tutte le
padre troppo severo, proprio il contrario del suo povero padre di quaggiù. ungaretti
: ci scorderemo ai quaggiù, / e del male e del cielo, / e
quaggiù, / e del male e del cielo, / e del mio sangue rapido
male e del cielo, / e del mio sangue rapido alla guerra, / di
e senza alcuna tenebra l'amore e verità del padre eterno: però che quagiuso il
che ragionevole è credere che li movitori del cielo de la luna siano de l'ordine
; li quali, naturati de l'amore del santo spirito, fanno la loro operazione
amore, dal quale prende la forma del detto cielo uno ardore virtuoso per lo
qualia fìoreni ii. testi non toscani del quattrocento, 102: coppi de pasta pieni
/ della quaglia nascosta, / il tepore del sasso. -in similitudini e in espressioni
sparvieri la quaglia. rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-27: mai non lassare imresa
; / né restar >resa sul levar del volo / dallo spander, quando è grassa
un pezzo di vitella, a proporzione del numero dei convitati; la picchierai minutamente;
friggetelo all'olio ardente. = adattamento del piemont. quajastr, deriv. da quaia
cioè latte cagliato, si impiega la metà del volume dell'impasto di verdura.
e perché portavano quel tenerello di mezzo del naso tanto aperto che quasi arrivava fino
pensare, per similitudine, al risultato del passaggio della materia dallo stato liquido a
passato / a tutti per la forza del destrieri, / quando vide ciriffo su pel
dell'arrivo o poco doppo col richiamo del quagliere e quella sorte di rete che si
, va, poco dopo il levar del sole, alla campagna aperta, fra i
mariannina, / son due quagliette / del dio d'amor. palazzeschi, i-678:
abboccare quella quagliettina, sarebbe stato più felice del papa. = dimin.
volgar. [tommaseo]: e1 quaglio del figlio del cervo, cavato dal ventre
[tommaseo]: e1 quaglio del figlio del cervo, cavato dal ventre della cerva
contra il veleno e ristringe il flusso del ventre,... e quanto il
sua colica senza fine, i quagli petrosi del suo difficoltoso smisurato emuntorio. 3
. roseo, iii-228: il quaglio del capretto che non abbia anco pasciuto.
contro le fiere venatorie, la festa del grillo, i quagliodromi. = deriv
eolo fiede al padiglione / mi da del suo cascar spesso terrore. sforzino da
una mano, stese coll'altra la pelle del leon ne- meo, nella quale avviluppati
li condusse così involti a pescare nel fondo del fiume eu- risteo. 2
tavole squadrate che formano il primo corso del fasciame esterno dello scafo della nave, a
si mettono nella carena per formare il fondo del fasciame, cominciando dalla chiglia. vanno
da mangiare. » testi non toscani del quattrocento, 146: partitosi da bristo,
, 95: qualche tristi hanno abusato del nome di vossignoria illustrissima per minacciare un
su la prefazione e riviste qualche stampe del poliziano. pascoli, 104: qualche
104: qualche bacca sui nudi ramicelli / del biancospino trema nel viale / gelido.
giacomo, ii-537: anche per la venuta del principe di prussia ho avuto il piacere
. davila, 78: erano le speranze del soccorso fondate nei prìncipi protestanti di germania
quella nazione di avere qualche piede nelle cose del regno di francia. metastasio, i-v-154
, iv-6-490: ho già ridotto gran parte del mio scritto inglese, e appena finito
, che sfoggiava dinanzi alla gente distinzione del tratto e l'elevatezza dei giudizi, le
gli serviva questo denaro per le spese del matrimonio. 3. un certo (
, i-vu-251: chi fosse l'architetto del castello sigismondo non si sa. credesi
, ma senza fondamento, che sia del disegno di roberto valturio. avealo forse architettato
fatto dal pubblico alla novità dell'opere del signor goldoni. 4. ant
noi troviamo qualche mille svizeri di quelli del cainpo che se ne andavono. m.
ad accettar la fede cristiana al tempo del re clodoveo, qualche ottant'anni dopo
qualche mezz'ora lo destarono le voci del conte, del dottor ignazio e della contessa
lo destarono le voci del conte, del dottor ignazio e della contessa, che
calamità. -troppa filosofia; si direbbe del manzoni. qualcos'altro. -eunuco è
sfiorarla: e qualche cosa di più del desiderio d'amore parve spingerli l'una
che detti stapoleri possano levar lane fuori del regno: è ben vero che qualche fiata
poco lontano. nievo, 362: giulio del ponte e qualchedun altro che veniva da
. s. e udì quella parte del fondere i 50 cannoni in buda, disse
-qualcosa come quarant'anni fa -la percezione del disagio che avrebbe dovuto subire oggi.
unità reale, concreta dell'essere e del non essere, in questo senso,
dichiara ciò che non è (momento del non essere). b. croce,
granoturco e vigne, tumida / luce del mare. ah, il filo misterioso /
, 59: regina viene appoggiata al braccio del capitano; sedendo nella sua residenza,
della notte passata, rammenta la tardanza del conte, domanda consiglio. casti,
, che m'asciuga il lago / del cor pria che sia spenta: / ciò
prato ramentandosi / il foco e l'arco del ngliuol di venere. stamfia periodica milanese
da questo piccol dono vi lascerete rammentare del vostro pietro giordani. p.
. mostrava d'essere il favorito medico del petrarca, al quale non scrivea mai lettera
commetter se medesimo così facilmente nelle forze del re. metastasio, 601: di tua
; / ma si rammenta ancora / del folle ardir la pena. goldoni,
agostino, venne decretato che la suppellettile del vescovo dovesse esser vile e povera.
undici giorni continui, rammentando le lodi del morto. g. gozzi, i-21-74:
nella presente partigione piacquero la scena ultima del primo atto ed il finale precipuamente, che
finale precipuamente, che rammenta quel magnifico del 2° atto della 'norma '. praga
. cecchi, 5-165: le superaci del tufo, rugose e bucherellate, rammentavano i
core infra giudei cotanto obblia / che del vecchio abraam non si rammenti? fr.
(anche con riferimento all'antica figura del nomenclator, lo schiavo che a roma
sì come daniello fu rammentatore e dichiaratore del segno di nabuc- codonosor, per lo
lettera di mara. siamo al primo del mese, dice, e ancora non hai
firenze e 'l rammescolamento con la feccia del popolazzo, anzi non reputa queste cose di
170: si congela più difficilmente l'acqua del mare di quel che si faccian l'
luogo, rammescolati con qualunque si fosse del popolo. 2. impegnato in una
un po'sciocca (ed è voce del linguaggio popol.). c
, 1ii-5-441: niuno se ne valse [del codice ric- cardiano] a migliorare
in esso a quella delle edizioni del quattrocento e del primo cinquecento, ben lontana
quella delle edizioni del quattrocento e del primo cinquecento, ben lontana dall'
la letteratura sotto l'influenza leopardiana e del mamiani si trasformò rammo- demandosi o quasi
elegante canzoniere sia opera schietta e genuina del trecento o pur supposta o almeno rammodemata secondo
supposta o almeno rammodemata secondo il gusto del secolo xvi dal varchi e dal tolomei.
pianterreno dell'antica dimora per gli uffici del banco rammodemati. rammodernatóre, sm
garbato, novatore modesto, rammodematore del sermone oraziano applicato ai vizi e difetti mezzani
di rammogliarsi, dubbioso della prospera salute del principe suo figliuolo. = comp.
che infiacchisce, che svigorisce. manifesti del futurismo, 91: un anno fa,
fa, io rispondevo ad una inchiesta del « gii blas » denunciando i veleni
gii blas » denunciando i veleni rammollenti del tango. rammolliménto, sm. processo
rammolliménto, sm. processo in conseguenza del quale una sostanza diventa o viene resa molle
risentito: quel parlare infuocato e fiero del momento della rivoluzione sparì. carducci,
calore eccessivo, sia rammollimento di tempra del mio animo, non ho voglia di far
: si sentì un certo leggero rammollimento del cuore e delle gambe. marinetti, 2-i-304
pacifismo internazionalista, rammollimento fisiologico, ipertrofia del cervello a scapito della muscolatura.
.. segna proprio l'ultimo grado del rammollimento in cui veniva sfacendosi quella letteratura
veniva sfacendosi quella letteratura della metà prima del secolo deci- mottavo. 3
[s. v.]: rammollimento del cervello (morboso). lessona,
'rammollimento cerebrale ': malattia specialmente del cervello, e talora del midollo spinale,
malattia specialmente del cervello, e talora del midollo spinale, che si presenta sotto
sotto la quale si descrivono le lesioni del cervello consecutive alla obliterazione delle arterie di
gracile e piccina » è una miserabile prova del rammollimento di cervello a cui quella che
. rammollissement [cérébrat] (dalla metà del sec. xix).
nati in francia per la terribile rivoluzione del quattro settembre operavano di modo che.
... umilmente domandò la grazia del ritorno. -dirozzare; raffinare.
volvi nel sen greche faville, / del tuo scarpello italia stolta a torto /
monelli, 2-425: faceva la bella vita del verme della mela, s'era rammollito
sentenze è resa l'indole politico finanziaria del minghetti a programmi di severa e pretensiosa
etichetta rigida si rammolliva nella benevola indulgenza del sole. i giovanotti parlavano fra loro,
ch'era già rammollito ai raggi della beltà del pren- cipe. metastasio, 1-iii-45:
ascensore anche per la discesa. manifesti del futurismo, 164: non dimentichiamo inoltre
rammollito o affarismo di partito. manifesti del futurismo, n: noi denunciamo al
a roma applaude una stomachevole rifioritura del classicismo rammollito. 3.
. ma vinceremo lo stesso. manifesti del futurismo, 5: quando non abbiamo
dal fr. ramolli (dalla seconda metà del sec. xix). rammollitóre
quelle lucenti e tintinnanti monete, le dita del giovane fremevano. 2.
si diresse verso il più lungo braccio del porto, quello di ponente, ancora
, 39-iv-143: queste sono le due situazioni del vacuo. una è quella del vacuo
situazioni del vacuo. una è quella del vacuo disseminato e in corpo ai
. risolvere la secchezza di una parte del corpo. - anche assol. fiori
(il terreno). b. del bene, 1-02: nel sarchiar di nuovo
tesauro, 2-137: la maggior diligenza del compositore consiste nella commettitura delle consonanti,
, risolvendo la secchezza di una parte del corpo. aretino, 19-135: supplicò
foscolo, xviii-186: basterà che facciate parola del mio ravvedimento quanto alla verseggiatura e dell'
da bei nembi rugiadosi / che 'l del versa in su que'liti, / quegli
resi [i genovesi] più studiosi del pubblico governo e più solleciti della conservazione
. salvini, 39-i-194: amici del signore loro si domandavano dagli antichi i
busone da gubbio, 1-176: la sospeccione del re e de'paesani rammortata e il
vicende, per l'isola raccogliendo la diecima del papa a mettere in assetto le chiese
longiano, iv-222: poscia che le botti del nostro raccolto sono guaste con le nostre
tramontana... rammulina lo spolverio del nevischio. 2. figur.
scappare ratte e numerose le gambe del puledro tra la polvere che rammulinava
misecine iddio tanti addosso per lo peccato del primo uomo. ramnàcee, sf
. rhamnaceae, deriv. dal nome del genere rhamnus (v. ramno).
. rhamnales, deriv. dal nome del genere rhamnus (v. ramno).
che si distinguono per avere il tubo del calice aderente all'ovario, fesso in
; petali in numero uguale ai lobi del calice alterni con essi, di rado
indeiscente, baccato, drupaceo. tipo del genere è il ramno. =
. rhamneae, deriv. dal nome del genere rhamnus (v. ramno).
ramnegina ': uno dei principii coloranti del ramno. se ne ottiene 5 per 100
ramno. se ne ottiene 5 per 100 del peso del seme adoperato. pura,
se ne ottiene 5 per 100 del peso del seme adoperato. pura, la ramnegina
. chim. alcool ottenuto per riduzione del ramninosio in un amalgama di sodio.
. chim. alcool ottenuto per riduzione del ramnosio in un amalgama di sodio.
un centinaio di specie delle regioni temperate del nostro emisfero; hanno per lo più
'rhamnus infectorius '), meno alto del precedente, si divide quasi dalla base
. composto organico colorante contenuto nei frutti del ramno catartico. = comp. da
, presente nei fiori e nelle foglie del rhus toxicodendron e combinato in vari glicosidi
classificazione botanica: ciascuno degli assi secondari del fusto o della radice di una pianta
moglie, 8: secondo k'è del ramo dell'albore / ke mena quello frutto
spettacolo della natura, 2-iii-171: l'industria del potatore consiste in resecar per affatto le
v.]: ramo delle patate, del giranio, d'un violo.
degli alberi che intercettano i dolci raggi del giorno. foscolo, iv-402: appiè del
del giorno. foscolo, iv-402: appiè del pendio, passata la macchia de'tigli
mente) / vorrei le molli ràmora / del salice piangente. dannunzio, i-202:
intorno di frondi d'uliva e bagnata del sangue delle vittime. salvini, 24-317:
, e lorena patte e figli parleno del ramo de oliva. -ramo di
per simil. ramificazione dello scheletro calcareo del corallo. aretino, 14-24: ninfe
corallo. calvino, 8-97: dai rami del polipo fissato al fondo marino si staccano
mezz'acqua. -palco delle coma del cervo; ciascuna delle due coma dei
il mise tra 'rami della mota del carro in sul quale egli era,
avere la battaglia, passarono due rami del fiume del serchio: il terzo ramo
battaglia, passarono due rami del fiume del serchio: il terzo ramo era sì
parte delle nave entrarono in uno ramo del fiume del nilo che mette in mare
nave entrarono in uno ramo del fiume del nilo che mette in mare presso a
per entro i giardini passano alcuni piccoli rami del fiume. getti, 14-36: le
loro su pel po per raltro ramo del fiume di ferrara, furon messe e
di tre modi: naturali, come quelli del danubio; artificiali, come li sei
danubio; artificiali, come li sei del nilo; accidentali, come alcuni del
sei del nilo; accidentali, come alcuni del po. gualdo priorato, 3-ii-69:
: viene ordinato a'barcaiuoli e pescatori del ticino e suoi rami, dentro i
, chiamandosi ponte grande. -prolungamento del bacino di un lago (con partic
(con partic. riferimento alla forma del lago di como). beccaria,
... stabilendo per le terre lacuali del lago di como un mercato a bellagio
de'confini, opportuno ai due rami del lago. manzoni, pr. sp.
, 1 (7): quel ramo del lago di como, che volge a
golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a
, iv-2-1148: non era la colata del metallo strutto che soffiava e stridiva nei rami
quali uno entra in la con- cavitade del cuor, el segundo se spande per le
segundo se spande per le parte desoto del pecto a la forcolla. fasciculo ai medicina
, vedrai che da la vena concava del fegato perviene una vena grande alla milza da
la qual descende un ramo in mezo del suo passagio di soto al misinterio ad
: venendo ferito qualche ramo facciale o frontale del quinto paio, se n'ha la
o meno a lungo senza alcuna lesione del nervo ottico. d annunzio, i-593:
). rajberti, 2-90: l'organizzazione del servizio degli 'omnibus 'viene complicata
, a'dilettanti di libri. -tratto del percorso di una trincea o di una
diramano. -passaggio, porzione del corridoio di un palazzo. cicognani,
d'annunzio, v-2-469: sul principio del secondo ramo, invasi da una subita
i-vi164: il clima caldo, rumidor del suolo, le frutta malsane e la
quelle altissime montagne che le circondano, rami del caucaso, facevano ogni anno tra '
'russi un gran macello. -prolungamento del corpo di un edificio. palazzeschi,
venne chiamato a quella eredità dalle ragioni del sangue e dalla disposizion delle leggi carlo
, josette artom, dei baroni artom del ramo di treviso. ccuvino, 7-89:
s'ingegnava di rinverdire le seccate radici del suo pedale. calderoni, lxxxviii-i-351:
mattina... ho inteso la morte del nostro infelice duca... è
della sorte che erano in sul bello del fiorire. d. bartoli, 44-76:
, i-ix-130: che vi dirò poi del piacere che ho sentito grandissimo a vedere
recò [pietro da morrone] nella primavera del 1275 a lione... per
il signor salii, avendo ragunati i manoscritti del signor guinguené, trovò di potere stampare
, è nell'opera dell'angelico, pervirtù del colore. -nella pratica filologica di edizione
super natura feminarum, xxxv-i-554: èva del paraiso fé descagar adamo: / così
12-i-209: io conosco che u voler disporre del favor di vostra signoria in beneficio d'
non può, e sono due rami del medesimo tronco di pazzia, della quale
, iii-77: grazia è uno de'rami del gusto, e per la quale l'
far le meraviglie se non avesse avuto del matto uno che usciva da due stirpi
, non so se esente sia / del ramo universale ancor la testa mia. d'
fu in ogni ramo dell'arte e del pensiero, e in quel suo cercarsi in
la concezione in assoluto razionale e razionalistica del mondo. -con riferimento a un'applicazione
cui s'applica più specialmente l'arte del comprare e del vendere e del cambiare
applica più specialmente l'arte del comprare e del vendere e del cambiare. ghislanzoni,
arte del comprare e del vendere e del cambiare. ghislanzoni, 8-7: ci vuole
hai anche un ramo in cui più del necessario non occorre. soldati, 2-186:
dell'anonima assicurazioni e di altre società del ramo. -in espressioni ellittiche.
nel ramo stoffe, d'alcune produttrici del nord. a. tabacchi, 6-73:
: di fronte all'e- spansione tumultuosa del settore assicurativo, in particolare del ramo
tumultuosa del settore assicurativo, in particolare del ramo vita, l'isvap cerca di fare
di fare chiarezza sul mercato. -essere del ramo: esercitare una data attività;
levi, 3-38: lei che non è del ramo forse non sa neanche che cosa
il ramo civile e politico nella costituzione del 1795 assorba troppa spesa. rosmini,
che passo a cotesto ministero per conto del ramo di guerra, in corrispondente fede di
edilizia, ramo istruzione pubblica. -ramo del parlamento: ciascuna delle due assemblee che
arlia, 463: le due assemblee del parlamento son due rami. carducci,
'argomenti nell'uno e nell'altro ramo del parlamento. faldella, i-4-111: dimostrava
morire, rinunziare alle gioie e alla maestà del supremo comando, pur di non sottrarsi
di non sottrarsi alla voluttà, al fascino del temporeggiare,... pur di
una scadenza determinata solennemente dai due rami del parlamento. c. mortati [in
membri di una commissione di un ramo del parlamento... si tengano sedute comuni
{ -per estens. ambito di esercizio del potere politico. alfieri, iii-1-51:
non m'à dato ramo, / né del suo amore intendanza. nocco de'cenni
: noi consentiamo nella radicale idea dello scritto del signor dandolo, toltine alcuni rami e
ramoiano, sm. ammiratore o sostenitore del musicista francese jean-philippe rameau (1683-
= dal nome proprio ramo, adattamento del fr. rameau. ramolàccia
sm. bot. varietà di pianta orticola del genere rafano appartenente alla sottospecie raphanus raphanistrum
luoghi d'italia si chiami ravanello. del selvatico ritengono ancora il vero nome i
, 'ramolacci selvatici ': nomi vulgari del 'raphanus raphanistrum '.
dimin. di ramo1, col suff. del pari. pass. ramoliva,
., 3-89: per innamorar ne del sancto amor de cristo... fo
costui [dedalo] che sotterrava lo corpo del gliuolo. ovidio volgar, 6-313:
di fibre cellulosiche. = adattamento del fr. rameuse, nome d'agente da
di palma / et un di lauro trae del suo bel seno. boccaccio, vin-3-134
., 5-19: cogliesi l'uliva del mese di novembre..., e
, che inalberavan l'insegna di guerra del ramoscello di quercia sul berretto, erano
ramoscello d'ulivo benedetto, a piè del crocifisso, allo schioppo del marito accanto
, a piè del crocifisso, allo schioppo del marito accanto al capezzale. zena,
2. per simil. ramificazione del corallo. ojetti, i-239: l'
frisi, 169: il tronco principale del fiume si forma di molti altri minori rami
ed erosive a contaminare tutta la massa del sangue. 4. figur.
immita / il ramuscel ch'ora è del tebro in riva! monti, x-4-17:
x-4-17: là su le sponde / del pacifico tebro al bel rampollo / della
la loro lussuria impediscono che la bontà del frutto non risponda all'intenzione e desiderio
frutto non risponda all'intenzione e desiderio del cultore. 6. suddivisione o categoria
ingegni poetici, e molto meno fu essa del tasso a cui non si fa torto
., 3-6: nota che del simigliante seme nasce la canapa ra
] è un'erba o fruttice della grandezza del malva- vischio e più ramosa e nel
i cervi passeggiano trionfalmente dietro i cancelli del serraglio, superbi delle loro coma ramose.
s'indura quando si cava dal profondo del mare... l'ottimo è il
. redi, 16-iii-98: il filo del ragno non è un semplice filo e
alcune ramose venuccie, che dinotano la simpatia del latte col pianto. c. i
si diffonde per tutte quante le parti del nostro parlamento. d'annunzio, v-2-191
savinio, 12-20: è solo alla fine del medioevo che il contrappunto comincia a rivelare
anche di uno smalto diverso da quello del corpo (una figura di cervo o
2. chim. attributo dei composti del rame monovalente; rameoso. tommaseo
., si usa a significare quei composti del rame coll'ossigeno, col solfo,
gradini, non deve superare la pendenza del 10-15 % se è destinato a veicoli
io m, mentre può raggiungere la pendenza del 20 % quando abbia una lunghezza inferiore
secondo il lupicini, branca. ma fuori del primo, nessun vocabolo esporne più particolarmente
avesse come diversi scaglioni. la rampa del ponte appellasi coscia, testata, scalo
a salire anche più su della cima del monte con scalee, rampe, logge e
la ferrovia e la rampa a cavallo del mugnone, lo spiazzo s'è allargato.
e seguiti per pochi passi i portici del centro, svoltai poi su per la
due tratti (inferiore e superiore) del canale spirale della chiocciola, delimitati dalla
spirale. -rampa vestibolare: tratto superiore del canale della chiocciola, che comunica con
vestibolo. -rampa timpanica: tratto inferiore del detto canale, che comunica con la
detto canale, che comunica con la cassa del timpano attraverso la finestra rotonda.
come un animale vivo chiuso nella trappola del complicato organo auricolare, tra le spirali
e controllati nella corsa verso i binari del fascio di smistamento tramite scambi e dispositivi
poi. 7. dial. ribalta del palcoscenico (ed era accezione in uso
fila di lumi che sta sul dinanzi del palco scenico detta in firenze 'i
. tensini, 1-1-19: trattato del terrapieno over rampale delle fortezze.
il recinto della fortezza. = adattamento del fr. rempart (v. ramparo)
destriero di s. giorgio nell'interno del duomo. e. lecchi, 8-77:
: si vide... la testa del cavallo arrotondarsi alla stretta del morso e
la testa del cavallo arrotondarsi alla stretta del morso e il suo corpo slanciato in avanti
maestro sanguigno, 101: la potensia del nostro poten- tisimo lieone...
(il gesto che indica l'azione del rubare). calvino, 50:
la ragazza si fece fin sotto la scarpata del bastione rossi- gno, invaso dalle piante
industriale calzettiere mantovano, osceno adoratore del dio denaro, capitalista rampante dell'economia
.. né con i rampanti assalitori del pubblico denaro. -alla moda.
. -alla moda. s. del pozzo e m. dini [« panorama
le rampanti dei vicoli con la gerla del pane ancora fumante. 9.
]: 'rampante ': è del none ritto in su'due piedi di dietro
ma i colori della nostra primavera e del nostro paese. 2. per
trascinare dall'euforia dell'inflazione calante, del mercato trionfante, dei profitti che rampano
. calvino, 1-325: la mano del soldato ora rampava con passi sbiechi di
persuado che essa istessa rinfacciarà le frenesie del fasto poiché le pietre si pesano con
a spasso fuori della città all'intomo del tosso e sopra il ramparo per di dentro
la forte ventilazione non riusciva a disperdere del tutto, denunciava presenza di gas. de
. superare un dislivello aiutandosi con movimenti del corpo. cesariano, 1-136: epse
de notari, 130: per conto del moto, alcuni [serpenti] ne
mormorio fresco della fontana misto al fruscio del vento su per i rosai rampicanti,
con un tempo indiavolato rampicammo sulla cresta del monte nero. pascoli, 762:
lampioni, spaccano i vetri e il becco del gas. -di animali.
il collo, volsi... più del dovero rampegarvi. serpetro, 285:
5-378: la vite... cerca del più vicin sostegno e a lui discretamente
. -restringersi a coprire la parte superiore del colpo (un indumento).
avvezzo / in su'graticci a rampicar del foro, / ove, qual mosche il
mezzo cotti, ululavano le lodi del dio de'bevitori. rampicatóre,
-sm. denominazione popolare di piante ornamentali del genere ipomea, con fiori campanulati di
e gentile pianta indiana, con fiori del più bel colore cremisi... '
è un goffo ammiratore ed un derivato del mondo intellettuale, estetico ed etico imperniato
5. sm. omit. uccello passeriforme del genere cerzia (certhia brachydactylà),
numerose macchie bianche e rossine; piume del groppone rugginose; parti inferiori bianco sudicie
andavan forte, gittò e quella alla proda del suo legno per forza congiunse. chinazzo
era molto segnalata sì per la grandezza del corpo, sì per la frequenza de'
fune che il manda giù nel fondo del mare e di quello il ritira sù.
vicine e di abbarbicarvisi. = adattamento del sett. rampigóne (cfr. venez.
il perticone e innastatovi il rampigliene del ferro con la scala in quello
se vestisene) de rampina. parafrasi del decalogo, v-422-121: non dè furare
azione di gettare i rampini a bordo del nemico per trarlo a sé, per legarlo
sprella. colla sprella si tolgono gli sbalzi del lavoro e le rampinate. p.
. lana, 84: la palla 5 del braccio rampinato sgr dovrà essere più leggiera
deriv. da rampino1, col suff. del pari. pass. rampinato2, agg
disporre le barre metalliche fra i cilindri del treno di laminazione. =
e li rividi che spezzavano le membra del bue le cui interiora fumanti, appese
... tremolare la gigantesca ombra del vecchio dottore dal profilo a rampino.
estremità, piantato dall'altra nella grossezza del guscio sì del coperchio e sì del
dall'altra nella grossezza del guscio sì del coperchio e sì del fondo, presso
grossezza del guscio sì del coperchio e sì del fondo, presso il boccame. serve
costui lavorava da disperato entro la bocca del vecchio scrittore e picchia e trapana e
. franco, 4-127: da la pratica del petrarca che m'a- rebbe potuto seguire
rampini che cercavan d'arraffare nella fiumara del dopoguerra; per distinguere insomma chi pescava
tu sai che in casa nostra or è del vino, / del grano e de'
nostra or è del vino, / del grano e de'quattrin, de le civaie
e usato per sabotare i cavi sottomarini del nemico. dizionario di marina [s
guerra per rompere i cavi telegrafici sottomarini del nemico. -mezzomarinaro. banti
che favorivano le parti della chiesa e del papa per questi tempi erano domandati rampini
poi vi volevano i rampini a levarlo del letto. bruno, 3-679: questa sia
si appoggiano quasi interamente sulla sola punta del piede. tommaseo [s. v
'rampino ': così chiamasi il piede del cavallo, in cui la direzione della
, dove questa e unita alla catena [del camino]. il rampo s'introauce
mai sentito brontolar con rampogne agresti contro del prossimo. nomi, 2-109: filizia
le lusinghe intrecciando infiammar tutti / tentan del foco lor. foscolo, xii-698:
a muoversi. -con la determinazione del motivo o del contenuto. garopoli,
-con la determinazione del motivo o del contenuto. garopoli, 21-31: di
partic. in un diverbio. canzone del fi. 'aldobrandino, xxxv-ii-439: la
poi che l'infelice / nell'abbondanza del dolor tal volta / in lamenti prorompa ed
con danno e con rampogna. iacopo del pecora, lxxviii-iii- 150: po'vidi
2. per simil. espressione del volto o tono della voce o sguardo
nel mondo è già intristita / che del natio pudore / trionfò turpemente / e al
, perché mi parla / in te del * ciel la voce; / sento rampogna
inneggiate... / son rampogne del mio giorno perduto. -rimorso della
sogna / colpa, e, destato, del verace teme / agitato suo cuor l'
un'oscura rampogna, il borboglìo profondo del mare. jahier, 274:
: la tricolorata alta bandiera / in man del duce, che in feral conflitto /
poi che se ne accorse, / molto del suo tacer lucio rampogna. f.
ripogna. -tormentare con il ricordo del male commesso, col rimorso. -
l'uomo troppo adopera gli strumenti introduttori del cibo nel corpo, si risente e
della sicilia, e ora piangendo le sventure del regno, che a tant'uopo era
enfatiche. passeroni, vi-105: del caffè, che si biasima e rampogna
silenzio sopra la lega d'italia. del casto, 1-13: si cominciò da tutti
detti ora a rampognare la troppa voracità del compagno, ora ad inanimare quegli altri
fa mettere il dito sul punto debole del carducci rampognatore e guida morale.
sprezzante biasimo. equicola, 22: del mese di maggio si insogna caminar per
a un giardino arriva, nel circuito del quale era dipinto l'orgoglio rampognoso,
sopra, ché s'apersero le cateratte del cielo. cavalca, 20-29: incontanente
un pilo naturale che fa la viva pietra del monte, onde poi riversandosi scorrono mormorando
mormorando fra quelle ombre severe a pie'del romitorio. mamiani, 1-61: voi del
del romitorio. mamiani, 1-61: voi del tuscolo ninfe e voi che al cupo
volgar., 1-1 (12): del seme di questo campo biada maravigliosa rampollava
montale, i-166: obbedendo al desiderio del suo medico psicanalista, lascia rampollare dal
improntato com'è da capo a fondo del medesimo indifferentismo sulle inique sorgenti da cui
ampia chiarità, cangiante / al palpitare del gran tutto. roccatagliata ceccardi, 2-174:
de'francesi non era rampollata la proposta del maritaggio del re coll'infanta.
non era rampollata la proposta del maritaggio del re coll'infanta. 7
darà al popolo la maturità e la sicurezza del 'udizio. paolieri, 227:
gentile, 1-82: dottrine rampollate sul terreno del pensiero astratto. rampóllo (
guisa di rampollo, / a piè del vero il dubbio. landino, 215:
. acosta], 79: del ceppo dal platano vanno sempre germogliando rampoli
tronco i giovani rampolli. b. del bene, 1-116: d'un rampollo vien
gli giungevano all'altezza della spalla, del viso. -rametto staccato dalla pianta.
overo aloe:... in mezzo del cespuglio nasce un rampollo tanto alto quanto
ramicello atto a inserirsi. b. del bene, 2-338: da viti di grano
, ii-168: da cotesto antichissimo ceppo del vostro sangue spuntino tuttavia molti e diritti
figliuola di titiro, quel solo / del suo ceppo cadente e del cadente / padre
solo / del suo ceppo cadente e del cadente / padre appoggio e rampollo.
. cicognani, 1-62: la scelta del nome da mettere al rampollo fu per
vedere il genitore anchise / calcò il rampollo del troiano impero. -cucciolo.
kelb, rampollo di kodhàla e però del ceppo himiarita, diè soldati agli eserciti che
vostra contro alcune perverse dottrine non ancora del tutto spente. queste sono rampollo o
trascender di parnaso e ber dell'onde / del castalio fonte e delle fronde, /
lo zoppo... è un rampollo del bottegone padovano verso la metà del secolo
rampollo del bottegone padovano verso la metà del secolo. 8. manifestazione conseguente
nome suo e suo difetto e quello del suo compagno e sua fama in vituperio de'
tratto dal tronco italico fin dalla fine del secolo i e totalmente avulso alla fine
secolo i e totalmente avulso alla fine del secolo iv.?. zool
[oviedo], cii-v-248: il grano del maiz... gonfia e mette
i rampollucci accolti / son per grazia del sir tra i paggi, eletti / a
dal lat., rami pullus 'pollone del ramo '. ramponare, tr
il loro mare infido fino al lastrone del ghiaccio perenne, sopra lo svalbard,
di capegli che i giapponesi hanno in cima del capo e ve la portano annodata,
. cicognani, v-1-215: la gioia del ripescare le secchie coi ramponi tentacolari.
in tal modo pressoché inutile l'uso del rampone d'arresto. 10.
ai cetacei, marinaio addetto al lancio del rampone; fiocinatore. stratico,
di quella vita, che culmina nella figura del ramponiere cannibale, leale e aperto quanto
, / or guarda che tra gambe del batista / un ramuccello in cia- schedun
fra cui la ramularia cynarae, causa del seccume del carciofo, e la ramularia
la ramularia cynarae, causa del seccume del carciofo, e la ramularia tulasnei,
palladio volgar., 3-13: la ragion del potare è questa, che i vecchi
la membrana timpanica ben visibile ai lati del capo, le dita anteriori libere e
volgar., i-293: manderò fuori del fiume le rane le quali vi saranno;
e al letto tuo e sopra al letto del bestiame tuo e nelle case delli servi
mentre il grillo strideva nelle aride fessure del campo. leopardi, 22-13: tacito
/ e muta; ma la figlia / del limo lontana, / la rana,
altro lasciato libero, poi data la scintilla del conduttore alla spinai midolla e tenuta la
'acris grillus ') dell'america del nord rappresenta un genere distinto pei polpastrelli
grande così? e si gonfiava. -più del doppio. -tanto fatta?, e
dov'el parlò de la rana e del topo. esopo volgar., 5-90:
la rana, nuotando infino al mezzo del fossato, com'ella fu lìe,
animali che compongono il coro al passaggio del dio sul- l'acheronte. metastasio
. alfieri, i-307: cominciatomi ad invaghire del greco quanto più mi pareva d'andarlo
che faranno ne'primi tumulti tutte le rane del parnaso. c. carrà, 570
risultato fu questo: le sfiatate rane del pompierismo ufficiale, balzate fuori delle acque
estensione mentre le braccia ritornano nella posizione del primo movimento. c. chiavegato
bovini, ramila. b. del bene, 1-322: soglion anche recar nausea
bene, 1-322: soglion anche recar nausea del cibo le viziose escrescenze alla lingua che
alle rane ': maniera proverbiale detta del beneficar persone che adoprano il benefizio per
corbi il crocitare, le cose vane del mondo agli uomini vani. arrighetto,
uscita una critichetta d'un giovane contro del gori: guai se le rane movessero i
il petivert dà a due insetti emipteri del genere delle cicale. il primo è di
: 'rancare ':... del cavallo che troppo serrato ne'garetti move
poter de li inimici, / che del core ogni radici / ti vorrìa aver rancata
: si congedare entrambi / quei due spiriti del male. un, ranchettando, /
i ranci di bordo, con pindicazione del numero di militari presenti a ciascuno di
e delicata. toi la scorza del ranzo e fané quelli pezi che tu
. lomazzi, 4-ii-266: nella natura del giallo sono i colori rosati, incarnati,
luce. soffici, v-2-256: il lampione del tranvai proiettava ancora un modesto fascio di
delle carni salate e grasse, del burro, e quel rigno che fanno
, vecchie, spender le due parti del giorno a imbellettarsi, a darsi la vernice
, vieto, assopito, vecchio, del color della donnola. -sostant.
, risecchito (la pelle, un organo del corpo umano). a.
la sua gioventù rancida era soprattutto insofferente del vedere la vecchiaia. 5.
, 191: solo qualche rancido poeta del quale per la lingua si può fare
nuovo ossigeno. -che sostiene teorie del tutto superate (un filosofo).
vedressi di venezia ha stampato anch'esso del mal de'buoi e ammette i vermicelli pestilenziali
389: or che il cavallo aonio / del peso tuo si sgombra / e piu
al genio il dire ed alle norme / del giovami pensiero, e non cavare /
, 18-130: gabellate come vostra filosofia del nietzschanesimo e del d'annunzianesimo rancido. manifesti
gabellate come vostra filosofia del nietzschanesimo e del d'annunzianesimo rancido. manifesti del futurismo
e del d'annunzianesimo rancido. manifesti del futurismo, 164: questo primitivismo plagiario
anche avere più che non farìa mesteri del vieto e del rancido. 7
che non farìa mesteri del vieto e del rancido. 7. decaduto nell'
e non rance) 0 strane voci del boccaccio. atti del primo vocabolario della
0 strane voci del boccaccio. atti del primo vocabolario della crusca, 332:
messe per dichiarare i luoghi degli autori del miglior secolo, ne si fa per dar
e interesse, vecchio, risaputo, del tutto inattuale (una dottrina, un
pompa della più polverosa e rancida erudizione, del modo con cui reca in italiano questo
ii-163: niccodemi... ha fatto del rancido sentimentalismo con una bestemmia a fior
assai, mentre degl'interessi dei prìncipi del tempo è affatto ignaro. solaro della
re... li mendicati pretesti del viceré di napoli e le rancide pretensioni
di assistere alla solenne rivendicazione della fama del gatto, iniquamente oltraggiata da rancidi pregiudizi
: mio fratello mi scrive le nuove del paese. sono un poco rancide,
, ii-406: or sono questi gli scritti del trecento? que'duri, goffi,
giovanni meli corporalmente visse nella seconda metà del secolo decimottavo, ma il suo spirito
soldato addetto alla preparazione e alla distribuzione del rancio. -anche con uso appositivo.
alcuni mesi fa un 4 ranciere 'del texas. = adattamento dello spagn
pagare di tasca sua. = adattamento del piemont. rancin (e rodanese rancin)
, sparuto '(da rancio, del color arancio del volto).
(da rancio, del color arancio del volto). ràncio1 (ramo
bona e delicata, toi la scorza del ranzo e fané quelli pezi che tu
san- guegni e uricellati e ranci. del bene, 25: scorsi con maraviglia
l'ombra cominciava a addensarsi nella casa del sandocello, quantunque dalla porta aperta sul-
o luminescenza arancione (dell'aurora, del cielo all'alba). vasari [
, son miglion assai che 'l nome del vostro casato, perché sono ottimi e
astolfi, 1-49: è l'arte del ladro quasi la più antica del mondo
l'arte del ladro quasi la più antica del mondo; rivolgansi quanti libri si vogliono
, rinsecchito (la pelle, una parte del corpo umano). ariosto,
gli altri v'ha un rancio capitolo del menzionato mio acerrimo avversario. de sanctis
poi che non solo una minima alterazion del vero può toglier tutto 'l credito a
3-27: la disputa proveniva dalla distribuzione del rancio. leoni, 83: i nostri
massiccio su cui eran ancora le tracce del secondo rancio e qualche gavetta lasciata.
vengono con un gamellino a prendere gli avanzi del rancio. comisso, vi-192: altre
fa riconoscere davvero quando è l'ora del rancio. -panca da rancio:
ecc., preparato per la consumazione del pasto dell'equipaggio. -ciascuno dei
di sette camerati ed ha la chiave del cassone dove essi tengono loro corredi.
aveano la parte loro de la rancone del ditto magnifico. = dal fr
, rangori et iurgi inserendo. scala del paradiso, 188: vidi alcuni altri
aa siena, 496: tutti so'discepoli del diavolo coloro li quali hanno odio o
riferimento all'avversione della divinità nei confronti del peccatore. laude dei bianchi toscani,
: con le mani affondate nelle tasche del pastrano, le spalle in capo, aggrondato
furia insana. 2. espressione del volto o dello sguardo o tono di
dire: oimè lasso! rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-54: morerò con bona
e tra quelli che sono sempre stati del partito reale e quelli della lega.
, vili-183: è pur de'miracoli del divino amore di patria che tre parti,
. bacchetti, 1-147: la violenza del termine vilipendioso mostrava quanta rancorosa superbia e
ragazzi ci menate la morte addosso prima del tempo, voi ragazzi, -disse, ma
dài e pene e tormento. pannuccio del bagno, i-vn-4: sì dilettoza gioia /
al petto, / la qual fa del non ver vera rancura / nascere 'n chi
venire, a chi l'udiva, del mal vero vera rancura. g. prati
/ che ben nom so che sia del giorno un'ora, / e sì corale-
già venia il sol per alcuna fessura / del romitorio, quando a camminare / m'
de nulla tempestate. capitoli detta compagnia del crocione, 9: la lingua si
vedi l'ibero alla gelosa cura / del grave affanno / chiamarne invano, /
e in tristeza; / l'infirmità del corpo me ten in tal dureza / ked
al to rancuraménto: / « l'infirmità del corpo resana l'arma 'd dentro »
[rant], sm. unità monetaria del bots- wana, del lesotho e della
. unità monetaria del bots- wana, del lesotho e della repubblica sudafricana; in
che può questa lunga biografia e ponderata del romagnosi. buonissimo giovane, ma rasenta
, che a randa e contro gli sforzi del gesuitismo. -soltanto, non
. membri, 21: alli quattro lati del ditto primo pavion lonzi una randa sentano
anonimo, i-561: feruto essendo / del suo chiaro sguardare, / che par
che luce espanda / com'a la randa del giorno la stella, / vertù d'
adopera all'albero di poppa della bombarda, del brigantino, del brigantino goletta, della
poppa della bombarda, del brigantino, del brigantino goletta, della nave e della nave
gabbiola e di quella a palo, del ketch e della jolla, nonché all'albero
della jolla, nonché all'albero unico del cutter. 'randa di fortuna ':
delle golette, che, nel preciso rigore del termine, portano due brigantine assai grandi
v.), con allusione al movimento del bome (in origine designato col nome
deriv. da randagio (e nel significato del n. 1 è usato per rendere
la torta, / ognun serrò la porta del palagio. / or ben, pure
due baedeker della svizzera e della germania del sud nei quali potrà tagliarsi a sua
che la barca esalava scaldandosi al sole, del ventoso sereno che chiazzava il mare di
, 11: la tormentata stagione teatrale del cabaret voltaire, costretta al randagismo e
contesto enfatico, indica la violenta pulsazione del cuore in condizioni di particolare ansia o
ti potrà tornare in pene. rappresentazione del re superbo, xxxiv-495: io ti
, xv-58: lega un randello al collo del suo cane, / ciré un pezzuol
scola con la terza parte del suo peso di nitrato di potassa;
.]: 'randello '(termine del secolo xviii): picciolo pezzo di
lat. scient. randia, dal nome del botanico inglese /. rand (sec
di resedacee africane. = dal nome del botanico ingl. i. rand (sec
, 1-ii-615: era messer giannozo sanissimo del corpo e non aveva macola igniuna,
, così chiamato tanto per l'analogia del tumore col dorso della rana, quanto
. è un tumore che nasce sui lati del freno della lingua, convesso, molle
, semitrasparente e che, a seconda del suo volume, rialza la lingua,
vivacemente colorato e lungo talvolta poco meno del corpo; sono gregari e sedentari e si
lat. scient. rhamphastidae, dal nome del genere rhamphastos (v. ranfasto)
63 cm, e diffuso nelle foreste tropicali del brasile e delle guiane; il rhamphastos
faldella, 9-254: scampato alle ranfie del duca di modena, riparava in francia
d'un prolungamento rostriforme, all'estremità del quale è situata la bocca; i piedi
rettili pterosauri, rappresentata da forme fossili del cretaceo e del giurassico; avevano gli
rappresentata da forme fossili del cretaceo e del giurassico; avevano gli arti inferiori modificati
. scient. rhamphorhynchidae, dal nome del genere rhamphorhynchus (v. ranforinco).
rettili ranforìnchidi, rappresentato da forme fossili del cretaceo e del giurassico, con lunghi denti
rappresentato da forme fossili del cretaceo e del giurassico, con lunghi denti, mandibola
disporre in file ordinate, per mezzo del rastrello o del ranghinatore, il fieno tagliato
ordinate, per mezzo del rastrello o del ranghinatore, il fieno tagliato, in
navigare il più possibile contro la direzione del vento. stratico, 1-i-382:
': randeggiare. = adattamento del fr. ranger, denom. da rang
'rangiarsi ':... parlando del vento, 'ii vento si rangia
nella svezia e norvegia. è della specie del cervo, ma di corpo maggiore e
, specialmente. = alter, dialettale del fr. reine claude, forma abbrev.
confessarlo il migliore comparativamente tra gli altri del rango, donde soglion trarsi in spagna
in quanto all'impiego che si fa del denaro,... quanto è superiore
la condizione di esse circa l'impiego del medesimo denaro e minore viene ad essere
. frugoni, 1-6-66: i dei del rango basso / nei caffè stavano a
... dove, fra le donne del primo rango, quella si crede la
in esso [nel teatro] / chi del rango mogollo il lustro macoli. saba
per un inglese, e un inglese del suo rango, mortale 1 perdere l'equilibrio
è, anzitutto, un uomo consapevole del proprio altissimo rango e della propria sacra
fuma la pipa, commette tutti gli errori del suo rango, prende un numero esagerato
terre di maggior considerazione, secondo rordine del loro rango politico. 4.
importanza, la prevalenza, la grandezza del soggetto a cui si riferisce, considerato
nelle espressioni con valore aggetti di, del primo rango, ai rango superiore per
. spallanzani, 4-vi-497: la gagliardia del freddo opera altrettanto in parecchi di quey
tener prezzi di assoluta concorrenza coi locali del suo rango. 6. ambito
come sono l'ordinazione e la consecrazione del benefiziato. filangieri, i-295: a
dovrei farmi rendere ragione in qualunque tribunale del mondo ». ecco qui il suo
mazzini, 55-43: gli elementi interni del piemonte si sono grandemente modificati. il
l'unità linguistica superiore e i tratti del fonema che corrispondono alle unità elementari;
costituenti sono i sintagmi; nel rango del morfema, che è l'unità costituente il
, tra 'quali vicino a 20 del primo rango. algarotti, i-v-ioi:
indicano di quale tipo è la connessione del complesso. -rango di una curva sghemba
periodici popolari, ii-208: sul sacrato del duomo era eretto un bel padiglione decorato
i loro libri e il dolce profumo del pane ramerino li attirava come api intorno al
di fedeltà allo stato e di doveri del proprio stato, ammiccava alla compagnia e
piglia dalla autorità e dalla grandezza del fatto, quando il dicitore mo
: dèe essere vigorosa la giustizia ne'vicari del re ch'elli abbiano in ogni
questo povero mondo tutta i giorni del mese. 2. protezione,
de santade, rimovimento di rangole, ritrovatrice del savere. albertano volgar., ii-78
dottori, 1-270: a un piè del suo cavai dato di piglio, qual
di campane rotolavano giù dai campanili romanici del duomo per annunciare fora del funerale.
campanili romanici del duomo per annunciare fora del funerale. rangolare { rangogliare, rangularé
: chi non fia rangoloso dei fatti del corpo? -con riferimento a uno
, sm. region. ant. stanga del carro. testi volgari cremonesi,
sal tatori o anuri, del sottordine displasioceli: comprende circa seicento specie
lat. scient. ranidae, dal nome del genere rana (v. rana)
lat. scient. raninidae, dal nome del genere ranina, dimin. del nome
nome del genere ranina, dimin. del nome del genere rana (v. rana
genere ranina, dimin. del nome del genere rana (v. rana).
con questo nome si denotano diverse specie del genere 'lemna ', appartenente alla '
, appartenente alla 'mo- noecia diandriay del sistema di linneo, famiglia delle lemnacee
, 27: a brisbane, nei giochi del commonwealth..., tre raniste
. ant. ranno. glossario latino-eugubino del trecento, 122: hoc lutium,
divenir nero, oscurarsi; segnatamente detto del tempo. 'questo tempo rannera,
v. rannerare]: il fumo del caminetto ha rannerito tutte le mura della stanza
21: questo secondo braccetto [del pendolo] è segato per lo lungo
, viene a strignere in mezzo i fili del maggior triangolo. 3. figur
, xxvi-2-124: il voi, c'ha del civile e del galante, / serve
il voi, c'ha del civile e del galante, / serve oggi solo per
timidezza o paura o sotto l'influenza del dolore o per viltà, tende a
che il dolore sia un rannicchiamento forzato del nostro animo. idem, 3-i-170:
uomo ha mai avuto gelosia o invidia del sapere altrui: questo pusillanime rannicchiamento del
del sapere altrui: questo pusillanime rannicchiamento del cuore è figlio della incertezza del nostro
rannicchiamento del cuore è figlio della incertezza del nostro merito e suppone un'anima volgare
appiccinita la religione, riducendola ai limiti del proprio cervello, impiccoliscono la scienza, rannicchiandola
li fa buoni e rannicchia gli stemperati ardimenti del desiderio! -rendere intellettualmente chiuso
e scarsi / colpi veder che mastri son del giuoco: / or li vedi ire
[plinio], 456: fanno impiastro del fresco con polenta a chi farnetica;
guscio coriaceo. -comprimersi (una parte del corpo). fagiuoli, ii-73:
fondo al vicoletto rannicchiavasi la ca- succia del nonno motta. -incunearsi ai piedi
lunghe che larghe, perché averà più del grazioso, intendendosi però che tal lunghezza sia
però che tal lunghezza sia poco più del materasso o pagliericcio, quanto basti a sof-
d'esagerazione che s'accusava peccato ogni gentilezza del vivere ed ogni onesto passatempo, come
': chi si raccoglie, contento del poco, del vivere ignoto; chi si
si raccoglie, contento del poco, del vivere ignoto; chi si rimpicciolisce in paragone
punto rannicchiarsi, / cercherei farlo amico del padrone.
una spalla. -con riferimento alla posizione del feto all'interno dell'utero.
, tenue e che l'umore / contien del feto alimentizio accolto, / di cui
-piegato; curvo (una parte del corpo). giovio, cii-iii-692:
elle starebbero rannicchiate, ma per virtù del vino si stanno compiute. p.
. carena, 1-37: la figura del telamone è più o meno raggruzzolata e
dossi, 2-i-25: la botteguccia di orefice del milanese siror gaetano riva trovavasi rannicchiata in
borgatella di entrèves, rannicchiata ai piedi del monte bianco, si annoverano ben settantadue
, si nascondeva in una piega anonima del terreno. -che ha un aspetto
, 3-420: tanto era serena la volta del cielo sotto la quale giaceva la mia
bui e più scuri, quasi fosse spaurita del suo stesso silenzio e di quel tenue
rannicchiata e dolorante nelle pieghe più minute del mio spirito. e. cecchi, 9-19
(158): l'idea della necessità del suo consenso, idea che, fino
vostro guscio non possiate né pur darmi conto del nostro degno eminentissimo. g. ferrari
alle nazioni estere senza che le mani del popolo la tocchino e tunica piccolissima parte
sotto la terra, va a mangiare del finocchio, il quale ci fa gittare
i bacini, i colatoi, i rannieri del barbiere burchiello per trame fuori tutte le
7-283: se il belletto della dama del tasso era così dolcemente temperato che si
ottengono un bel colore turchino coll'infusione del guado secco all'ombra nel ranno ben puro
vale ranno passato sopra calcina viva, del quale ci serviamo a indolcir l'ulive
preservativo dal contagio della volpe sul seme del grano e più la calcina effettiva che
* ranno, imparentato con la famiglia del ted. rinnen 'colare, scorrere
rannobilitare le forme ch'eran sulla bocca del popolo. = comp. dai
in un tratto perde affatto / la memoria del natale. rannòcchia, v. ranocchia
salvini, 41-128: altramente il corso del sole non allontanandosi dall'eclittica, pure
a quello che si udì sulla fine del secolo undicesimo di « dio lo vuole
che le rimise il cuore nel mezzo del petto, che le riempì le vene,
aveva per moglie presa una figliuola bastarda del duca ercole di ferrara; un'altra
ferrara; un'altra legittima... del signor lodovico era moglie. così essi
bisognerà rannodare a tempo col baccelli. del quale, candidamente, non mi riprometto
e si dispose a entrare nella] lega del reno. 4. riprendere un
, 5-1-001: rannodiamo ora il filo del nostro ragionamento. dicevamo che la legge
quelle che si ritraggono ne'tempi innanzi del navilio bizantino e de'musulmani. g
parve ricongiungere in se stesso tutti gli interessi del paese. -mostrare spiccate affinità
carducci, ii-1-258: il cerretti è imitatore del fantoni e del savioli, ma qualche
il cerretti è imitatore del fantoni e del savioli, ma qualche ode delle amorose è
rannoda, più che tutti gli altri del secolo, al chiabrera e al testi.
. croce, i-4-319: il libro del thyssen si rannoda a quello ben noto del
del thyssen si rannoda a quello ben noto del rickert. -impacciarsi, coinvolgersi.
contaminazione con riannodare o all'influenza del fr. renouer: cfr. tommaseo [
mi sembrerebbe anco impossibile comprender la cagione del guarir della rogna per via di lavande
procedono da altro che da soverchia caldezza del medesimo stomaco e da certi fluidi acidi e
. leonardo, 2-451: nella figurazione del vento, oltre al piegare de'rami
rovesciare le sue foglie inverso lo avvenimento del vento, si debbe figurare li rannugola-
guardò, con faccia incerta, alla faccia del padrone, che s'era rannuvolata.
. palazzeschi, i-55: la faccia del marito, tanto serena, s'era rannuvolata
. rapido peggioramento dell'umore; turbamento del volto. -femm. di rannuvolato.
, 39-v-192: volendo mostrare l'aria del viso rannuvolata e per conseguente il riso,
tutto rannuvolato in viso, bussava alla porta del signor cavaliere suo buon amico. pirandello
praga, 4-80: quando la luce del giorno venne a svegliarmi, mi alzai
davanzati, 11-68: italia e roma capo del tutto, il senato e 'l popolo
squadre, /... / del topo vincitor furo abbattuti / gli oraini.
: bigotta (ed è trad. del fr. grenouille de bénitier).
! eh, costui è il maggior furfante del mondo e si fa senatore.
-mai non si puoté cavar la ranocchia del pantano. - esopo ne le fabule.
l'ultima metà d'aprile. nei giorni del passo se ne trovano pieni i nostri
pisani e i chianini, perché nei piani del loro contado vi ha molte ranocchie,
.]: 'ranocchiaio ': abitante del piano o di padule o di paese
umidi e, in partic., del ranuncolo acquatico [ranunculus aquaticus) che
questo genio lacustre, di questo folletto del nostro palco- scenico. 3
peggio non si starga, / com'fece del signor suo 10 ranocchio. scambrilla,
moralizzare fuori di tempo o col ridersi del fatto loro, chiamando una tale calamità
sergardi, 1-396: quei ranocchioni rei del 'pater ave '/ con vostra
/ -ansimante. coi singhiozzi del vento, nella notte crescente: / -parla
. gozzi, 4-300: l'oppression del male all'infelice / beva ciampando nei tavoli
venivano ospitati, dietro pagamento da parte del padrone di un particolare diritto a testa
fatica una certa repulsione, curvarmi al cenno del medico su mio padre morente e mettergli
profondo. ojetti, i-522: al pianterreno del palazzo at- tems trovo sei feriti austriaci
[tommaseo]: aggravasi il capo [del cavallo], gli occhi lagrimano,
ho rantolato soltanto il moto più desolato del mio cuore: « non gli faccia
, lxxv-76: il cuore d'acciaio / del tuo motore che rantola, / zirla
accessorio, talora udibile solo all'auscultazione del torace, prodotto dal passaggio dell'aria
signozzi che pareva il rantolo. lotto del mazza, 13: io te lo rimanderò
rimanderò subito ch'io arò assicurato livia del rantolo e la bava del padre degli
arò assicurato livia del rantolo e la bava del padre degli anni. pananti, i-56
. fucini, 317: la mattina del secondo giorno un nuovo focolare di rantoli presentatosi
nuovo focolare di rantoli presentatosi alla base del polmone destro mise in una certa apprensione
che a teresa dapprima parve ancorapiù infantile del singhiozzo. era il rantolo. d'annunzio
iv-2-23: e nel silenzio il rosicchiamento del cane, lo sgocciolare dell'acqua,
dell'acqua, a tratti il rantolo chiuso del bimbo, rantolo come di una strozza
rantolo che fa un remore simile a quello del sale che scoppia quando si getta sul
fuoco... suol essere il segno del primo grado della polmonia...
principio de'bronchi. offre i caratteri del rantolo mucoso, qualche volta ha del
del rantolo mucoso, qualche volta ha del sonoro grave. de roberto, 8-260:
, li precedeva il grido d'angoscia del fustigato, che terminava in un rantolo
addolcirsi nell'attacco 'il lacerato spirito del mesto genitore.. 'e sprofondare
. gioberti, i-rv-545: alla punta del cordoglio si aggiunge il rantolo intollerabile del
del cordoglio si aggiunge il rantolo intollerabile del rimorso. carducci, iii-24-239: lo
. stoppani, 1-191: il rantolo del tuono annunzia l'appressarsi della procella.
: tre rantoli, che l'inserviente del comune trasse dalla sua tromba fessa e
, 14-21: il rantolo della pietra del frantoio lo consolava: quello era segno
: giù un basso, i rantoli tetri del cassone, che adagio adagio stavano issando
de sanctis, i-221: la poesia del monti non solo è la fede di
il corpo, finché il rantoloso gemito del morente prolungava il rischio di venire scoperto
. sotto il suo fiato rantoloso le chiazze del vino versato si increspavano come stagni.
, idroglossa): tumore ai lati del frenulo linguale; rialza e spinge indietro
, derivante dall'occlusione e dalla dilatazione del dotto salivare di war- thon, ai
salivare di war- thon, ai lati del frenulo linguale, per obliterazione dello sbocco
frenulo linguale, per obliterazione dello sbocco del dotto stesso: è diffusa in numerose
inferiore (o 'rospo ') del palo rotante. padula, 495:
padula, 495: l'estremità inferiore del palo è di ferro acciaiato, dicesi
in punta rotonda. la punta rotonda del rospo gira nella broncina, ch'è pure
, lat. tardo ranùla, dimin. del class, rana (v.
signif. n. 1, è calco del gr. pa-cpa ^ tov, dimin
jussieu), deriv. dal nome del genere ranuncùlus (v. ranuncolo);
; i fiori sono solitari all'estremità del fusto o di rami più o meno numerosi
ride], 341: le specie del ranuncolo son più, con che abbiano
targioni pozzetti, 12-12-351: nell'appennino del pontremolese, verso il villaggio di pracchiuola
il superbo ranuncolo. graf, 5-567: del verde stelo in sulla cima 7 sboccia
o soldinella o soldinello: nome comune del ranunculus aquatilis o ranoc- chiella.
. -ranuncolo acre: nome comune del ranunculus acer, erba velenosa, rizomatosa
, rosso, scempio: nome comune del ranunculus asiaticus, la specie più apprezzata
-ranuncolo bulboso o selvatico: nome comune del ranunculus bulbosus, con foglie inferiori ternate
con la particolarità di produrre dal centro del primo fiore un altro fiore peduncolato,
. -ranuncolo dei campi: nome comune del ranunculus arvensis, così chiamato per essere
-ranuncolo dei ghiacciai: nome comune del ranunculus glacialis, diffuso sulle catene alpine
lacustre o delle canne: nome comune del ranunculus lingua, pianta infestante con fiori
di palude, scellerato: nome volgare del ranunculus sceleratus, più comunemente detto erba
e nell'atlantico, simile alle specie del genere mola, ma più piccola.
lat. scient. ranzania, dal nome del naturalista bolognese c. ranzani (1775-1841
un prigioniero; riscatto. del carretto, 1-166: fece [il saladino
da stenay da una partita di cavalleria del re e, condotto a sedam, non
, trova impiego nell'alimentazione umana e del bestiame; la parte epigea è costituita
il seme delle rape tra i solchi del panico e del miglio, perché, levato
rape tra i solchi del panico e del miglio, perché, levato quello,
, vi si accomodano acconciamente. b. del bene, 1-84: per due anni
. giacomo soranzo, lii-3-49: mancano del tutto di olio, non vi nascendo
spagna e dei luoghi di vostra serenità, del quale non molto se ne consuma,
-rapa di s. antonio: nome comune del ranunculus bulbosus o ranuncolo bulboso.
propriamente un fegatello / cotto in mezzo del fondo di un paiuolo.
] si tratteneva, / dentro del padiglion mondando rape, / e i suoi
fuor d'ogni noia / quando trarratti del piovan nell'orto / ad ingrassar le
. gadda, 13-269: ho sentito molto del tempo cattivo..., del
del tempo cattivo..., del cattivo andazzo che le carotacce e rapacce impongono
? » / « è il gigino del mi pover natale » / « dio lo
lunga e diritta all'ingiù come quella del rafano, con la foglia ruvida e scabrosa
rami a cannelli e la cima piena del suo frutto. la sua barba è
caterina sforza, 123: la radice del rapaciolo cotta in aceto e trita cum sale
pazzi brevemente. abriani, 1-202: del favoloso giove / porta il rapace augel
savi, 2-i-96: gli uccelli nostrali del gruppo dei rapaci presentano, per dividerli
la busacca, un rapace più grosso del falco e meno dell'aquila, provvisto
d'occhio possente a riguardar i raggi del sole e d'unghie rapacissime.
calvino, 58: affibbiato alla sella del suo cavallo saltatore, medardo di terralba
: or tanta induzia / -a l'amico del padre -non me piaze. / l'
-non me piaze. / l'ò bexogno del mio, e in quelo ho nduzia
dalla regina caterina de'medici, l'elezzione del re enrico iii. era costui
329: nemico dell'agricoltore assenteista come del plutocrate rapace, la sua parte doveva
sol che muoia, / in cambio del rapace e fraudolente, / chi va 'n
sconvolta quanto la napoletana ai primi anni del xix secolo:... il ceto
era nobiltà né popolo; la fazione del 99 contumace alle leggi, rapace, potentissima
: egli sembra che l'insegnamento popolare del retto e santo vivere cristiano non sia
/ se elio vedesse da lonze lo volto del sathanaxe, / ke non fuzisse più
gnoli, 1-347: al genio rapace del corso / un vinto men grande succede
gioielli che aveva potuto salvare dalle mani rapaci del suo ex-marito. -eccessivamente vessatorio
chi è innamorato). poesie musicali del trecento, lxxxiv-224: va'pure,
amore. 9. arald. attributo del lupo rampante o ritratto con una pecora
voci né meno vere ottava per mezzo del nobile que- rini a parigi, i
-con l'audacia e l'impeto del conquistatore. marinetti, 2-i-433: vogliamo
: qua c'è di nuovo la morte del signor cavaliere d'este:..
stimolo e ricordo a me della rapacità del tempo. -bramosia sessuale, desiderio
terribilità. 3. esosità (del fisco). cuoco, 1-125:
. cuoco, 1-125: la rapacità del fisco, eterno traditore de'baroni,
questi [cosacchi] abitano m certe isolete del fiume nieper che sboca nel mar maggiore
con barchete, così per la rapacità del fiume, come per li molti sassi
non si servissero dell'aiuto di molti uomini del paese membruti, forti e pratichi del
del paese membruti, forti e pratichi del pericolo, che quivi per tal bisogno
, che quivi per tal bisogno stan del continovo e per forza di remi si contrappongono
che non restasse inghiottita. -celerità del moto del cielo e degli astri.
restasse inghiottita. -celerità del moto del cielo e degli astri. 5.
volgar., 1-2-205: in tanta rapacità del cielo, quantunque subito nasca 1 uno
22-83: solo il contemplar la bellezza del mondo, l'ordine delle cose, la
, lo spazio dell'aere, la celerità del fuoco, il corso delle stelle e
residenziali di grandi dimensioni, a scapito del paesaggio naturale; fare oggetto di uno sviluppo
, aveva sfrondato e dacaudato i rapanelli: del ciuffo e della radice, del verde
: del ciuffo e della radice, del verde e del bianco: riducendoli, da
e della radice, del verde e del bianco: riducendoli, da fronzuti e
proprietà antielmintiche, contenuta in una specie del genere rapanea. = deriv.
seccata che sia la foglia [del tabacco], la principale operazione consiste nel
: in quanto ella dice di leontopetalo del mattioli, ella lo troverà in valdichiana
1. -30-270: innaffiavano [le acque del gange] erbe e moltiplicavano germogli a'
specie di senapa salvatica; e dimandato del nome contadinesco ad alcuni, mi dissero essere
quattro, fatene tante fettine; avrete del brodo od acqua bollente, mettetele a
bollente, mettetele a cuocere con insieme del lardo trito finissimo con un poco d'
.]: * rapata ': atto del rapare i capelli. una buona rapata
gradi, umili, / fan rapati del popolo buffoni. cicognani, 2-124: la
c'era alina, bensì il garzone del bar, un ragazzotto dalle guance rosse
rovani, i-573: al cenno affermativo del marchese recalcati non rispose che caricando a
foscolo, xvii-58: a far rapare del tabacco non manipolato dalla finanza bisogna una
questo è il nome che 1 montanini del pistoiese dànno al letto che si rizzano là
c'è nessuno più sicuro e beato del pecoraio quando riposa la notte nella sua
della foglia di tabacco dal levante e del rapè dalla francia. parini, giorno
la sua tabacchiera. = adattamento del fr. ràpé, part. pass,
[la filosofia] il fosco velo del pazzo sentimento circa l'orco ed avaro
s'io mi fui in corpo o fuori del corpo; dio il sa. cavalca
, poco dopo, prendono la via del mezzodì. soffici, v-2-571: erano,
rigogoli impinguati di fichi primaticci, allodole del color della terra... cardellini,
da rapa1, forse con allusione al colore del piumaggio; cfr. anche raperugiolo.
sopravvenuto rapidamente maurizio con la maggior parte del campo suo. martello, 6-i-513:
, 3-373: quando la vena dell'acqua del fiume viene d'alto, allora corre
il freddo velen, rapidamente / vago, del cor di vena in vena è corso
salivano su rapidamente ad occupare la parte del cielo rimasta ancora azzurra. -con
palme delle mani aperte contro il fianco del legno rapidamente. 2. in
vista / apparve una ciclista a sommo del pendio. brancati, 4-40: dovette
modo concitato. carducci, ii-2-156: del teza fu detto che non avevano inteso
se u colpo può farsi, in nome del paese, sia fatto rapidamente. stampa
rombile inseguimento via via per le sale del castello. 4. secondo un'evoluzione
e allora si colorivano le gote pallide del povero emilio dandolo, la cui salute
tua mente l'indebita sovrapposizione d'immagini del direttore generale e di ludmilla, per goderti
di trascorrere molto in fretta, più del vero (il tempo). stampa
^ quelle ore che, al principio del nostro soggiorno a sant'eufemia, erano passate
un colle situato su la destra sponaa del po, il quale, bagnando rapidamente da
, bagnando rapidamente da tramontana le radici del sasso, si volta poscia col corso
sf. ant. e letter. celerità del moto di un corpo fisico. -in
d'acqua, determinata dalla pendenza accentuata del fondale o anche dalla condizione di piena.
fiume nuoce alle ripe con la rapidezza del corso suo, continovamente rodendole e cavandole.
dell'acqua scava 1 fondamenti con pregiudizio del ponte, si diminuisca questa rapidezza.
spallanzani, 4-iii-462: ho parlato della rapidezza del volo del nominato rondone.
: ho parlato della rapidezza del volo del nominato rondone. -brevità del tempo
volo del nominato rondone. -brevità del tempo impiegato per compiere un'azione.
musicali, certuni hanno riconosciuto il riflesso del 'rapidismo 'della vita americana.
l'avere una forte corrente per la pendenza del letto; veemenza di un corso d'
guicciardini, iv-237: più può la rapidità del fiume che la fatica degli uomini o
rapidità delle correnti che ricingono la terra del fuego. stampa periodica milanese, i-236
al bisogno. 2. celerità del passo o della corsa; speditezza.
. potevo trovarmi con la stessa rapidità del pensiero in un qualsiasi punto della terra
4-516: armata solo / de la rapidità del piè veloce, / occhiuta osservatrice [
l'aria che soffocherebbe nella violenta rapidità del cammino. p. petrocchi [s.
v.]: con la rapidità del gatto. 3. velocità notevole
). magalotti, 9-2-33: parlandosi del moto della terra, mi domandò come
venivano scagliate in alto per la rapidità del moto terrestre. martello, 217: de'
tratto / su quattro rote, a par del vento lievi, / aa sei forti
destrieri, ad esso avvinti, / del terreno inegual le dure glebe / in
colla maggiore rapidità senza che la parte del ponte che resta sospesa sia scossa in
per la rapidità e per lo sforzo del respiro. 4. lo scorrere
. 4. lo scorrere veloce del tempo o dell'esistenza. pananti,
con la quale egli progrediva nella via del tradimento. e. cecchi,
colla sua rapidità, soffoca i lamenti del povero, i sospiri del morente e via
i lamenti del povero, i sospiri del morente e via si porta le grida
morente e via si porta le grida del filosofo. tarchetti, 6-i-405: tomavami alla
e severo..., quella rapidità del gesto..., quel tutto
difficoltà delle loro lingue e alla rapidità del loro stile, ogni sentenza ne'libri
dello stile della ^ cronaca '[del poliziano]. 7. fis
che scorre velocemente per la forte pendenza del letto o del territorio attraversato; che
velocemente per la forte pendenza del letto o del territorio attraversato; che è in piena
aveva tacque condensate con la virtù restringente del freddo, ma in molto luoghi del
del freddo, ma in molto luoghi del suo largo letto faceva sicurissimo ponte a
per la corrente rapida verso il mar del sur e per gli scogli che sono in
gli scogli che sono in fra le angustie del canale. algarotti, i-v-201: siede
5-8: se per fuggire il rapido caldo del mezo giorno ti trovassi una volta,
/ spegner r acqua d'egeo nonché del siculo: / ché troppo ardenti son,
, / che da la terra al del rapida sfumi. f. f. frugoni
rapidissima, il velivolo / dell'acero, del tiglio, il vagabondo / paracadute argenteo
tiglio, il vagabondo / paracadute argenteo del cardo. lisi, 263: un rapido
trar la fredda vesta / per man del ciel contesta. fantoni, i-160: di
quella sua lingua più rapida della carrucola del pozzo che cigola e gira sotto la fune
questa proporzione di declivio con la quantità del moto che si fa in questi cinque
discorrere verso l'occidente, per raggione del velocissimo e rapidissimo moto di questo globo
dei corridori / l'impeto rapido oscillò del vento. d'annunzio, i-33: chi
in quella scatola soffice, tutta piena del suo tepore e del suo profumo, che
, tutta piena del suo tepore e del suo profumo, che li trasportava pari
: con due colpi di spada rapidi più del baleno avea già steso a terra il
di noi, nati pel culto / del sogno.. e l'atto rapido,
: c'era di serio nella scuola del pozzi che l'insegnamento diventava facile, attraente
ferdinan- dea ', riunendo le vallate del danubio, dell'oder e della vistola
di terra in terra / rapido corse del prodigio il grido. visconti venosta, 289
potevano meglio gli antichi la fugacità rapidissima del tempo por sotto gli occhi, che coll'
specchia nel rembo immobile le forme / del tempo che rapido va. avattini,
. -che ha durata breve o minore del previsto; fugace. bruni,
or, mia fillide, / godi del bel presente. gnoli, 1-208: re
re delle flaccide noie, / scettrato re del dolore. praga, 3-119: ti
dopo la prosa rapida, nervosa, scolpita del traduttore stringatissimo del più stringato degli storici
, nervosa, scolpita del traduttore stringatissimo del più stringato degli storici... ti
l'eloquenza dei dialoghi e delle lettere del tasso. angelini, 1-9: la lettera
notazioni rapide come la luce, la descrizione del prezioso paese di gesù.
, iv-1-151: le due terzine [del sonetto]... sembrano più corte
le opinioni, i costumi, le usanze del tutto diverse da quelle dei popoli civilizzati
: nell'esaltamento della visione la misura del tempo, l'inerzia della materia svaniscono
; vi si accede con una maggiorazione del prezzo del biglietto ordinario (detta supplemento
si accede con una maggiorazione del prezzo del biglietto ordinario (detta supplemento rapido)
materiale, una vernice). del giudice, 2-9: gli operai stavano dipingendo
il povero spettatore che, tra 'l rapido del corso e l'insostenibile della fragranza,
per gran tratto della campagna romana e del regno di napoli, dove sono chiamati
ricadono come fittissime grandinate roventi sulle pendici del cono eruttivo, ricuoprendole e talvolta elevandole
degli atti più o meno violenti) del rapire una persona, sia allo scopo
: immantinente che venne loro la novella del rapimento d'elena, intrarono in mare
una pulcella contro a suo volere di casa del padre, acciò che corrotta poi la
carducci, iii-6-226: la battaglia della fossalta del 1249... con audace anacronismo
. -con riferimento all'episodio biblico del fruttoproibito colto da èva. oliva,
riflettendo in quel punto alle prammatiche ascoltate del marito, colta che l'ebbe,
colta che l'ebbe, si avvide del fallo. -depredazione di un edificio
, veemenza (di una corrente, del vento, ecc.). d
tanto meno ad esse si stende la forza del rapimento del cielo, e perciò sono
esse si stende la forza del rapimento del cielo, e perciò sono a poco a
castelvetro, 8-2-347: i sonatori rei del fiuto..., quando rassomigliano
, lo tirano a sé in dimostrazione del rapimento della scilla. piccolomini, 10-
se sonando hanno da imitar il giuoco del disco, si vanno con la persona
fa scilla, tirano a sé il guidator del ballo. -movimento di rotazione apparente del
del ballo. -movimento di rotazione apparente del sole. g. del papa,
rotazione apparente del sole. g. del papa, 5-12: il sole, col
cavalca, 9-03: per lo forte rapimento del cuore eziandio il corpo era levato sopra
misericordia e fiducia, e seco ha due del suo ordine, l'uno de'quali
che la madre trovò impiccato ai ferri del letto, quello che aveva estasi e rapimenti
e in luogo della poesia dei primi e del rapimento dei secondi offre un prodotto assai
con parole rotte, della sua ebbrezza, del suo amore, del suo rapimento.
sua ebbrezza, del suo amore, del suo rapimento. d'annunzio, iii-1-1184:
in ginocchio, ancora assorta nel rapimento del miracolo, non aveva conoscenza di quel
di montecri- sto 'le meravigliose avventure del marinaio marsigliese. monelli, 2-48:
chiesa di san giacomo, con musica del paisiello. non vi so dire il
..., il pnmo caldo del cuore e il primo rapimento della fantasia
camminò accanto a lui ascoltandone il rumore del passo col rapimento di chi è stata
, 5-i-402: tra i rapimenti, quello del signor canonico menzini nella * poetica '
o * ratti della fantasia '[del poeta], son l'ultimo e glorioso
baldini, 14-225: il maggior rapimento del poeta è quando un aspetto nuovo gli saluti
lineo e creativo è nell'ultima parte del * gordon pym 'di poe.
per furto o per rapina. parafrasi del decalogo, 57: e1 sexto comandamento:
ne'giorni passati alcune rapine sulla via del lebca a danno di carovane che recavano
ai baniani, ordino che una compagnia del 40 battaglione perlustri la via da cheren ad
.. i queste son le ricchezze del demonio. savonarola, 13-4: felice
malvagi e cava le rapine de'poveri del mezzo de'loro denti, in quell'esercizio
frutto di tale sottrazione: da parte del vento o delle acque). tasso
: avea su per 10 mar, del biondo crine / la pescatrice mia sciolto il
tre riflessi vividi rilevavano i tre unghielli del cigno confitti nella coscia con una violenza
: che rivela tale tendenza (l'espressione del volto, e può avere valore scherz
enormi crudeltà verso le genti e terre del paese. tasso, 9-7: così
dalla speranza della rapina, dal tripudio del disordine, dal piacere insolito di sovrastare
ogni modo esser rapina / doveano e preda del nemico indegno, / quella citta,
cielo, giovedì 17, a 5 ore del mattino, mentre i nemici erano occupati
qual falcon che d'alto scende, / del sommo suo valor le penne spiega,
. machiavelli, 1-i-70: le cagioni del tórre la roba non mancono mai; e
sanza dubio più uno principe che abbia del prodigo, che uno che abbia dello
cose minime, chiamando minime le rapine del conte della torre e le ladrerie delli
: i fenomeni di saturazione e fossilizzazione del personale statale e degli intellettuali, del clero
del personale statale e degli intellettuali, del clero e della proprietà terriera, del
del clero e della proprietà terriera, del commercio di rapina e dell'esercito.
di coltivazione che sfrutta la fertilità naturale del terreno senza preoccuparsi di conservarla con l'
, distruttrice, rovinosa delle acque, del vento, ecc. -con meton.:
ne la lor rapina / l'onda turbata del soggetto lago / flagellano cogli arbori divelti
, il fragore e la mina [del mare]. / rnvan le navi alla
, la rapina / della sabbia e del fango intorno ai dorsi / e lungo i
alcuno o se esso è da la rapina del primo mobile, dio lo sa,
. faldella, 7-80: nella rapina del vapore, il segretario ebbe ancora tempo
memoria alcuna in voi si serba / del vostro celebrato antico amore, / se la
rapine / de teseo, perseo o del pastor troiano, / over ersilia cum le
di seduzione o di innamoramento a opera del fascino o della civetteria di una donna
/... / sento far del mio cor dolce rapina, / e sì
e voglie. sacchetti, vi-71: cavò del suo turcasso un bello strale / tutto
non è né medicina, / quest'è del sangue degli amanti carco / per forza
de'riguardanti, passava dietro la scorta del piacere a far dolce rapina de'cuori.
trasporto, intensità rapinosa della passione o del piacere (e anche del dolore che
passione o del piacere (e anche del dolore che sembra rapire a se stessi
fra il tempestar de la rapina [del piacere], / tuona una voce:
10-204: tutto andava esaurito dalla rapina del dolore. -passione che esclude ogni
te [gelosia] chiamo, o del ciel prole. -oggetto che è
una persona. aretino, v-1-852: del non ci essere la maggior tirannide di
rider la marina, / sento far del mio cor dolce rapina. f. caetano
apolline in virtù della melodia che o bacco del gusto col suo licore del vino o
o bacco del gusto col suo licore del vino o venere del tatto col pizzicore