bando, id est a uscire delle pene del purgatorio, nelle quali fui condannato.
. pindemonte, 4-469: sei tu del senno e del giudicio in bando?
4-469: sei tu del senno e del giudicio in bando? monti, 165
s'ammorza: / vèr la scesa del male / tu lo strascini a forza:
storo concorrono tutti e'tristi ed assassini del paese, e loro per avere
montecuccoli, 2-124: i moschetti del turco sono più lunghi di canna
arma da fuoco (dal catalano bandoler, del sec. xv: 'arruolato in
.). = neol. del sec. xix, dal fr. bandoline
a snodarlo. fagiuoli, 3-7-133: discorrer del cucire e del filare, /
3-7-133: discorrer del cucire e del filare, / e come una matassa si
offrirgliene il bandolo, continuò a parlargli del tempo, del freddo, dell'umido.
, continuò a parlargli del tempo, del freddo, dell'umido. faldella,
largiva anche secrete limosine perché la benedizione del cielo assistesse il suo nato e perché
la beatissima vergine la inspirasse circa il bàndolo del da farsi, nell'ora del pericolo
bàndolo del da farsi, nell'ora del pericolo. alvaro, 7-30: convegni
della matassa, ossia il motivo vero del disamore di emilia, in fondo non ne
via i pianterreni delle case non ancora del tutto rase al suolo, quali coperti di
bandone scaldato a bianco, dove i raggi del sole rimbalzassero investendolo da tutte le parti
vigliacchi, come i vecchi eroi del dniepr, allorché... il poeta
voce scient., deriv. dal nome del botanico danese h. bang
i modi della riproduzione e il tipo del tallo (fila mento o
, e assumeva atteggiamenti di omero del far west, faceva il buffone nella vita
= voce dotta, dal nome del bot. ingl. g. b.
. g. b. banister (del sec. xviii) nell'adozione di linneo
banistèria. = neol. del sec. xix (v. banistèria)
. = voce dotta, dal nome del naturalista j. banks (1743-1820)
grandi feudatari si assicuravano per la macinazione del grano. boccardo, 1-320:
di color biancastro si prepara un surrogato del burro; l'olio, ricavato dai semi
2-23: ed esco e lascio l'ombra del gelso -il gelso baobab che è
. moretti, 56: l'altipiano del messico... accoglie / suoi orsi
, deriv. dallo stesso termine indigeno del senegai (docum. fin dal 1445)
zione quasi parallela all'asse longitudinale del l'imbarcazione.
qui s'inchiudono tutte le differenze del navigare, come navigare a remi o a
bar fervido posiamo / su l'orlo del bicchiere arsa la bocca. palazzeschi, 7-93
sm. fis. unità di pressione (del sistema cgs), usata specialmente nelle
che l'amassero a fede; / e del suo grembo l'anima preclara [di
[par., n-117]: « del suo grembo », ciò è, del
del suo grembo », ciò è, del suo corpo, la preclara anima,
la preclara anima, tornando al suo regno del cielo..., non volle
la povertà, e fuggito la pompa del mondo, il medesimo volle far ancor
insieme col santo padre portare la barra del detto santo corpo, a ciò che
! io piansi con te sulla bara del tuo povero amante. cattaneo, iii-1-111:
bara, chiuda al fin li oscuri / del mio pensier tumulti e il van desio
lo fanciullo che si diceva essere rimaso del re andreasso... e con buona
... fece loro le spese del vitto e del viaggio, provedendoli a
fece loro le spese del vitto e del viaggio, provedendoli a pieno di animali
(durante il medioevo) per mezzo del quale si credeva di poter scoprire l'
dal- l'aramaico bar àbà 4 figlio del padre, figlio del maestro '(
bar àbà 4 figlio del padre, figlio del maestro '(cfr. isidoro,
di pelo o lana (della capra o del cammello) un po'grossolano; mantello
, 951: le manifatture della lana del comasco, quelle de'baraccani del cremonese,
lana del comasco, quelle de'baraccani del cremonese, e quelle tante e varie
allora decise di stendere sopra il corpo del santo il baracano di mio padre. ma
quel corpo così bene attagliato nelle rivolte del baraccano, umiliato nella tragedia di quei
. botta, 5-422: il giardino del re diformato da una sucida baracca ad uso
: s'immagini il lettore il recinto del lazzeretto, popolato di sedici mila appestati;
di latta arrugginita, che sono sul greto del tevere. c. e.
a occhi chiusi pubblico accusatore nei tribunali del popolo. 3. locuz. famil
baracchétta. -anche nell'accezione figur. del n. 2. tommaseo, ii-370
la forma di e piatto) nella forma del dimin., dal gr. 3 (
avevo osservato, minuscola, sbi del circo milano. panzini, iii-425: avevo
per ammattonato il suolo della latino del territorio iberico. piazza, qua
villa sono sorti baracca-moravia, vii-85: fuori del circo, a ridosso della tenda,
= deriv. da baraccare. lo zoo del circo. pavese, 2-197: mi ricordo
come andrà a finire questo baraccone del mondo dove 3. tr.
lire al mese guarda l'istituto del baracello. era baraccato e corteggiato
erano stati di baracello; sede del baracello. distribuiti un po'in
milizie; essi vengono scelti dal baracchina del tiro a bersaglio. capitano della compagnia,
paragone (pietra girevole). del paragone). carena, i-353:
baracca-, ma è probabile che la voce del chi si crede avere queste virtù
scrivendo in latino la fìsica sotto la dettatura del noto e stimato vassalli eandi.
per gli baramanni, cioè per bastagi del peso che la pongono [la lana]
la pongono [la lana] e levano del peso, quando si pesano per gli
peso, quando si pesano per gli costumieri del re, a tutta la quantitade in
degli altri, e la gran baraonda del sessantasei, trascinandolo seco nella sua ruina
baraonda di folli estremismi trascina quella parte del popolo che è più cieca e brutale
della generale baraonda, mettevano sottosopra ninnoli del cassettone. pasolini, 1-4: marcello
in mezzo alla baraonda, davanti alla buca del catrame. = dallo spagn. baràhunda
pluralità e della miseria, un tenente del genio. barare, intr. (
), sf. ant. attività del baro; azione da ladro, da furfante
cielo, o mondo, / o del giocondo e dolce albergo usato / terreno amato
... più ampi alla bocca del baratro. tommaseo, i-172: non puoi
: più su ecco i nevati volumi del pasubio. spettacolose sculture! e il
] si posava sicuro sulla viscida perfidia del ghiaccio e verdi baratri, come catarro
ricerca fra i politici misteri / o del destin nel baratro profondo, / le
che i proprii averi gettare nel baratro del disonore. giusti, ii-235: e allora
quella grandezza, e precipitato nel baratro del piacere, si apri nuove e strane vie
, ii-12-113: si comincia ad avere orrore del baratro di villania che abbiamo a'piedi
di velluto nero, nel baratro beato del sonno, mentre lontano lontano rotolavano e
3. tecn. disus. scolatoio del setificio. carena, ii-489: baratro
baratto, permuta. glossario medievale del commercio, 42: baratamo con dino
par., 11-21: così com'io del suo raggio resplendo, / sì,
pensar da quali / strette il perdono del signor ne tira, / perché sien
, iii-16: i più intendenti capitani del mestier della guerra si ridono di lei
comprar i regni altrui con il prezzo del proprio sangue. d. bartoli, 34-274
probabil ragione a chi sostiene la fluidità del sangue cagionarsi dal moto che incessantemente il
crusca]: sogliono sfuggire l'abbronzamento del sole cagionato nella faccia. b. segni
, parte per gli umori di dentro del popolo, che tutto sollevato pareva che
e minacciasse loro autori dello stato e del principe; parte per gli umori di
dell'acqua la percossa, e l'impeto del sassolino che vi si gitta. torricelli
ma senza aver lume da distinguere la cagione del cagionato, mise e adunò tutto insieme
vii-392: i corpi composti d'elementi sono del continuo combattuti da guerra intestina, che
, dare cagione: causare. pannuccio del bagno, xxxv-1-308: m'ave la mia
che mi fruga, / tragge cagion del loco ov'io peccai, / a
par., 1-83: la novità del suono, e 'l grande lume, /
amore non procede: sicché d'ogni bene del mondo amore è nascimento, e cessante
ficino, 2-31: circa il re del tutto, sono tutte le cose,
amata da me, avendoti per regina del mio core electa; perché, il
... e, passato attraverso del corpo d'esso lume, cadde subito
vita, che potè considerare la cagion del suo danno, dicendo a quello:
. ariosto, sai., 3-79: del mio star qui qual la cagion si'
.. alla quale raccontando la cagione del mio viaggio,... e sforzandomi
passata disgrazia, muoverla ad avere compassione del fatto mio, ella mi cominciò a
minore. vasari, ii-20: andrea del verrocchio,... facendo una tavola
. galileo, 284: perché la proposizione del signor mario è vera, né ha
, come moto, non è cagione del caldo, ma l'attrizione, nulladimeno non
... /... ancor del fallo / è ignota la cagione,
ti fa bene spesso presentire i concetti del poeta: il che se talora può esser
uditore di esser egli medesimo l'autore del concetto ch'egli indovina, suole il più
carducci, i-76: aggiungasi il presentimento del prossimo fine di beatrice su cui frequente ritorna
avventura, senza scopo, alla ricerca del godimento, dell'occasione, dell'attimo
, affidandosi al destino, alle vicende del caso, all'accozzo fortuito delle cagioni.
singhiozzi non le destava dentro l'eco del dolore antico, le immagini che prima
concede loro la forza ed il vigore del potere sotto influire; talché da quel
ci trovereste ancor cagione; / però del papa non ho gran conforto. lapo
ch'elli è pur mio marito, del quale ora la mia sciagura e la mia
: e avremo in amendue le braccia del sifone l'argento allo stesso livello meno
credo che non sia maggior dolore / che del tempo perduto a sua cagione: /
aveva « educata » così: amante del denaro. « mia madre ne ha sempre
provenga dal sentirmi quest'anno più accasciato del mio solito e più cagionoso. g
solito e più cagionoso. g. del papa, 1-1-95: la soverchia e violenta
che faceva tanto bene alla salute cagionosa del suo babbo. cicognani, 6-240: èva
). rapprendersi (per l'azione del caglio); coagulare. carducci
giuncate. panzini, ii-28: la crema del latte è cagliata e cotta.
hai bisogno più d'imparare questa virtù del tacere che noi quella del parlare. boccalini
questa virtù del tacere che noi quella del parlare. boccalini, 1-68: grave
, sf. prodotto intermedio della fabbricazione del formaggio, ottenuto facendo coagulare il
ma che il presume, o globuletti cagliati del sangue, avevano molto minor flemma,
con segni orridi, sopra il volto, del suo sangue cagliato e per tutta la
, sm. operaio addetto alla cagliatura del latte (nei caseifici).
cagliatura, sf. operazione di coagulazione del latte (nei caseifici, per la fabbricazione
latte (nei caseifici, per la fabbricazione del formaggio). càglio1,
o chimasi) che idrolizza la caseina del latte in sostanze più semplici (paracaseine)
targioni tozzetti, 7-173: l'uso del caglio d'animale lattonzolo della classe dei
= per antonomasia, dal nome del celebre avventuriero giuseppe balsamo, noto come
cagna, sf. la femmina del cane. dante, inf.
, aveva gli occhi come il cuore del papavero... ma una cagna,
.. ma una cagna, una cagna del boia. 3. figur.
strumento da torcere su di sé la pezza del panno lano di fresco purgata.
/ un cagnaccio superbo e traditore. del bene, 1-24: non guarda così
e ubriaca di un sangue più rosso del fuoco, / e poi ballano tutti
, 12-ii-257: ora veggo che siete innamorato del padrone, come de la padrona,
più cari aretino, 8-294: ci tassano del non contentarci di venticinque innamorati, e
che cagnara, che prepotenza; padrone del paese! pavese, 5-64: più
canti, 2-13: e radamanto, giudice del loco, / tutto il cacciò sotto
cento efialti, / perché e'lavora del vin qualche sprazzo. pulci, 21-34:
comprare panno, cominciò a domandare del panno di qualche bel colore, però che
plur. m. -chi). tipico del cane, da cane. -al figur
paralitici di diciott'anni, vizio scrofolare del giorno. 3. ant. aspro
. pulci, 13-66: il saracin del cerro allora scese, / ch'a gran
cinque in seicento guardie municipali tutte creature del guerrazzi, che intendevano male di vederlo
, e la polizia stava più cagnesca del solito sopra gli studenti per la rivoluzione
via borgo, dove è l'abitazione del monco, le donne escono fuori da
non dimenticherà per lungo tempo l'afrore del brodetto classico, nel quale la cagnizza
. -chi). ant. proprio del cane, che si riferisce al cane.
di monsignore strappava a lungo la catena del campanello che strillava come un cagnolino a
mio braccio sinistro non sia più lungo del suo fratello un pochino. pavese,
. sf. astron. ant. costellazione del cane minore. bruno, 3-814
cagnolismo, sm. veter. difetto del cavallo, che presenta l'appiombo dell'
e sì lo gittò a una cagnuòla. del tuppo, 489: chiamando la cagnola
, 489: chiamando la cagnola che del continuo stava in casa, [esopo]
stavon di sopra, presa la zampa del cuccetto con tutte due le mani,
3-841: se vi par ch'abbia del mignone, fatene copia a qualche damigella
vestito, la fa latrare al nome del graturco, la fa saltare per amor della
con istridente grido, / nel letto del signor sua stanza tiene, / e de
la piglierete anche della mia cagnuòla e del parrocchetto. nievo, 1-45: un solo
a suo bell'agio per i filari del giornale la sua testicciuola e la personcina
e la personcina con la procacia saltellante del montoncino di madamigella silvia e con gl'
di madamigella silvia e con gl'impettimenti del cagnolo di madama amaranta. verga,
amaranta. verga, 4-192: nella camera del morto durava intanto il contrasto fra la
morto durava intanto il contrasto fra la moglie del sagrestano, che voleva fame uscire don
con gli arti obliqui rispetto al piano del corpo, descrivendo con lo zoccolo,
zoccolo, durante il movimento di flessione del piede, una traiettoria a convessità esterna
. mod. cagnotto) per la figura del 'piattello '. cfr. panzini
avere prestato le orecchie alle ruvide ammonizioni del buono amico, che alle dolci adulazioni
nazionale l'aveva fatta rispettare dai cagnotti del governo. guerrazzi, i-148: aperto cheto
. settembrini, 1-23: aveva fatto del palazzo dell'intendenza un'officina di carnefici
farmi cagnùccio adulatore non raccorrei le ossa del banchetto, ma qualche boccone men vile.
d'altre parti non rimote dal golfo del messico nutrirsi per molti mesi di testuggini
caìna, sf. letter. sezione del nono cerchio dell'inferno dantesco in cui
, 5-107]: è caina un luogo del quale farà menzione di sotto dove si
che rompesse la fede speciale che nasce del parentado, però nomina da lui questo
pulci, 27-201: venga l'ira del cielo in sempiterno / sopra te, bolgia
la storia e l'anima della città del giglio e del cristo re è nella storia
l'anima della città del giglio e del cristo re è nella storia e nell'anima
= deriv. da caino, uccisore del fratello abele. caìnca, sf
sé prende la bianca farina / a guisa del cainico libarne. cainite
pria, / e poi fu del minor ancor caino. 2.
, e che più ceda all'impeto del mare, perciocché siccome quella pianta ama
tutti meno il padovano, sempre; del quale va pur detto, a sua scusa
geografico '. = deformazione scherzosa del ted. kaiserlich im 1
periale ', che appariva negli atti ufficiali del governo austriaco del lombardo-veneto: koenigliche und
appariva negli atti ufficiali del governo austriaco del lombardo-veneto: koenigliche und kaiserliche 'regio
per a punto opportuna in un braccio del fiume stretta una cala, dove un folto
dalla burrasca; vale anche la stiva del bastimento. d'annunzio, ii-705:
scaglia / come l'antica / lorica / del catafratto, / il mare. deledda
: qui è la lotta con se stesso del mare / che nelle cale livide si
= voce comune alle lingue romanze del mediterraneo: di origine prelatina.
cala... vale anche la stiva del bastimento. 2. \ lcalare
lieto tutto questo naviglio leggiero sulla testa'del delfino, al quale parve che un grande
-ella è così detta per la disuguaglianza del quattro, e del cinque; del
detta per la disuguaglianza del quattro, e del cinque; del nove, e del
del quattro, e del cinque; del nove, e del dieci; e del
del cinque; del nove, e del dieci; e del sette, e del
del nove, e del dieci; e del sette, e del sei. -che vuol
del dieci; e del sette, e del sei. -che vuol dir le minorine
si concedeva l'ingresso nella casa del presidente soltanto la notte, in compagnia dei
poetico miele dai giardini dell'ideale e del reale. panzini, i-505: egli
che l'eccitazione e la lieta fatica del ballo, il chiuso dell'ambiente e poi
lippi, 11-3: sbandiva il gallo apportator del giorno / la notte, nera più
come lo 'nfermo / che non sa del viver né del morire, / ma
'nfermo / che non sa del viver né del morire, / ma per sapere la
pulci, 25-330: non so se del caladrio udito hai dire, / il qual
. marin. il calafatare; arte del calafato. boccardo, i-400: nei
, tratto da quella prima scorza del cocco che dissi dianzi chiamarsi cayro,
cui incombenza è... specialmente del calafatare colla stoppa le casse. guerrazzi,
di casa; peccato dimenticasse la cappa del camino. = gr. tardo
le imbarcazioni. breve dell'ordine del mare di pisa, 516: etiuro [
esamina se gl'intervalli fra le tavole del fasciame sono ristoppati, se manchino
in alterno cantare / le maestranze del mare / disser le tue lodi con me
e gli additò una scrostatura dello scafo del battello che occupava un largo tratto
occupava un largo tratto della coperta a sinistra del l'albero maestro. pea
calafatura, sf. marin. operazione del cala fatare; calafataggio.
(194): e hanno molto del legno ebano, di che si fanno calamari
; e se volessono, infra tre dì del termine, rendersi in colpa di quello
via e metter alla tavola d'abete del consiglio, col calamaio davanti. de
che si ricava da un albero indiano del genere diospyros. = probabile corruzione della
cole, simili nella figura del suo nascimento alle foglie della quercia
pesci. ei tosto corse a la pietra del pesce, comperò triglie e calamai,
livido scuro fatti da percosse in parte del corpo; e anco le occhiaie. dossi
piastre più o men preziose a proporzione del grado: perciò a chi di semplice
senta passioni ed affetti. algarotti, del calambucco...? cupa, una
, i-195: non vidi ancora le rive del mar morto, ma inameno fra ogni
soluzione sia seguita non modernamente, ma fino del tempo della formazione di questa vena metallica
odorate. baldini, i-797: nel fumo del... sigaro tu senti piangere
sigaro tu senti piangere sommessi i profumi del gelsomino e della gaggìa, ma levar
pieno che viene ad appoggiare nell'incavo del primo: e il manico è di legno
i biondi crini, / e dal sommo del candido alabastro / termina in spazio angusto
riscaldò, facean torture, / perché del cor tra le cocenti arsure / apparissero
. organo che si trova sul metatarso del quarto paio di zampe dei ragni: composto
* canna '(cfr. citaz. del vallisneri). calamita1,
a veder la sua dignità. scala del paradiso, 419: il ferro va alla
esso centro faccia, come calamita, del tirare a sé tal peso. leone ebreo
non ostante la grossezza e la gravezza del ferro, egli si muove e va
perdendo il suo cannone, la fama del quale, non pur la prova, tirava
per esempio, dell'attrarre il ferro, del conferirgli, solo con la sua presenza
, / la calamita, ch'è del ferro amante, / e 'l giacinto ch'
nautcius). si trova nelle miniere del ferro, e dicono anche in quelle di
, quando temevano che dentro qualche porzion del medesimo restata fosse, mettevano negli empiastri
di quel pezzo d'acciaio verso una parte del cielo, meritò i rimproveri o il
piazza signoria, orsanmichele e le logge del porcellino, ove fattori e sensali tengono
il magnete: forse la totale calamita del sottoterra. 3. disus. ago
e'deva sostenere il ferro alla presenza del polo boreale di un'altra calamita assai
stampe ed archibugi, gran segni dell'union del mondo. cadetti, 106: nel
calamita e della bussola in differente modo del nostro, sì bene vi sono le due
in libertà, prende verso il punto del polo una corsa tanto vemente più del bisogno
punto del polo una corsa tanto vemente più del bisogno di giungervi, che trascorre quasi
della polvere da schioppo, della circolazione del sangue, della generazione degl'insetti e
cassa di latroni, e manca la fama del ricco insieme co'la sua vita,
la sua vita, resta la fama del tesoro, e no'del tesaurizzante.
resta la fama del tesoro, e no'del tesaurizzante. machiavelli, 887: e'
città, calamita di tutti i ciurmatori del mondo, un frate di san francesco
poli di questa vita, / stelle del ciel d'amore, / ove sempre il
, mentre sapete / a me rapir, del ferro in vece, il core.
calamita, e elitropio, e custode del tempio delle scienze, e paglia,
imbriani, 3-16: le quattro s'invaghirono del generale e cominciarono a contender fra di
, 1 -proem.: per la macchia del peccato la generazione umana tutta è sottoposta
di tali lamenti in tutta la scrittura del signor mario. marino, i-107:
un uomo gli dà a gustare il fiele del suo calice e li communica parte della
/ sul limitar due dogli: uno del bene; / l'altro del male.
: uno del bene; / l'altro del male. a cui d'entrambi ei
sventura. / a cui sol porga del funesto vaso, / quei va carco
contro di me. leopardi, 971: del mondo intero, e delle infinite vicende
libertà, il suo primato nella storia del mondo. di questa catastrofe non
chiedere aiuto / per una calamità del paese, / quando l'ebbe avuto,
vasto che non il piccolo paradiso del giardino perduto: qualcosa di mitico
fortune, con più conoscimento della calamità del mondo che la prosperità di quello non
appariranno di memoria degne, giusta la possa del debole ingegno, come più certa fede
: sotto l'ombra dorme nel secreto del calamo, e ne'luoghi umidi. crescenti
11-9: la terra utile a far del grano è quella la quale naturalmente mena
panzini, ii-124: se [il vento del mare] spirava forte i calami,
cantilena che era vecchia già ai tempi del poeta. 3. internodio di canna
ma la lingua mia è calamo del scrittore, velocemente scrivendo. masuccio,
a mercurio votato innanzi il prepostato termene del tutto offirire. ariosto, sai.,
il calamo de'paduli di bambilonia al modo del rostro dell'aquila. baldini, i-652
e rende l'aere odorifero nella vallata del monte libano, detta julia. garzoni
: bevanda medicinale fatta con la radice del calamo aromatico (usata anticamente contro la
costì dal vin dolce e dall'acqua del calamo; e andando a s. ciriaco
la lana] a pezzi come si fa del pastello, quando si mozza per fare
(e sono caratteristici in italia quelli del subappennino emiliano). rigutini-cappuccini
acque hanno lasciato sui declivi impronte visibilissime del loro fuggevole e incessante lavorio. sono i
legge dissolvitrice. formazioni dell'acqua e del vento, si somigliano come le onde
vento, si somigliano come le onde del mare e le dune del deserto. nelle
le onde del mare e le dune del deserto. nelle pieghe di queste rovine
de gli arpicordi e de i liuti del mondo. qua cinguetta una gazzuola,
di nero, elitre poco più lunghe del torace, ornate di solchi e punti
= cfr. calandra1, per la piccolezza del corpo; ma si veda il gr
, con una macchia nera ai lati del collo (nidifica a terra, nutrendosi
vorrian farlo calandrino. = soprannome del pittore fiorentino nozzo di pierino (prima
fiorentino nozzo di pierino (prima metà del secolo xiv), la cui dabbenaggine fu
cui dabbenaggine fu resa proverbiale dalle novelle del boccaccio. cfr. panzini, iv-98
lat. scient. calanidae, dal nome del genere calanus. calante (part
di pulviscoli d'oro che lo splendor del tramonto raccoglie dalla terra, inebriata di
cani sognando il triccio asprito di nodi del macellaio crudele, o il bastone
voluto far calar dentro sino alla crosta del cratere interno, assai ben profonda;
76-30: matteo agguattasi dietro all'appoggio del banco, e cala giù le brache
occorrenza? campanella, 1076: nelle mura del tempio esteriori e nelle cortine, che
certo che l'amor della patria e del pubblico bene vi farà lasciar da parte
alvaro, 9-100: mi rifugiai nello studio del fotografo che stava, per l'appunto
, per l'appunto, calando la saracinesca del negozio. -calare gli occhi: abbassare
ma la tragedia non è la materia del libro, è il suo antecedente. siamo
il suo antecedente. siamo alla fine del quinto atto; la catastrofe è succeduta,
strappi attraverso le vele produsse la forza del vento. / noi le imbrogliammo e
galasso calate le vele de lo schivo del garzonetto, che avedutasene madama, postasi
, prete-non-prete francioso compilatore della parte letteraria del giornale italiano, mordeva spietatamente tutti gl'
cozzar di mille antenne / ne la sala del banchetto, / quando il ferro d'
uccella a gli uccelli è meno avvertito del piede, che tenton tentone cerca quello
cala con la sua pianta in su quel del collo della tale. berni, 58-34
: vi par che, calando giù del monte sina con le gran tavole,
35-109: se la parte superiore del cannello, che riman vuota, si
l'altra internandosi per i pori occulti del terreno inzuppato, si distribuisce per mantenere
da sé limpido e chiaro / più del sol, quando canta la cicala.
le teste di legno / fan sempre del chiasso: / ma subito tacque,
per le contemplazioni. le prime alghe del fondo precipitoso si vedevan diritte, segno che
in su, pareva che racco- gliessero del sole e se ne riempissero. d'annunzio
maligno, dinanzi alla figura ancor vegeta del suocero, in quella caldura che spossava
. un tale ch'era stato testimone del naufragio, cominciò a dire che i
, sotto l'orizzonte, nella raggera del sole. -locuz. figur.
. muratori, 7-i-28: sul principio del secolo x quasi ogni anno [gli unni
1-76: si cala al buon mercato [del vino], a quella macca.
alla macina transporta il pensiero alla circonferenza del circolo, e da questa alla circonferenza
mura, le mura per la circonferenza del circolo, la circonferenza per il giro
i-394: furon legati. alla vista del tormento, e alle minaccie, calarono
alto spiegata; / si che al calar del monte fòr vedute / dal re gradasso
calata la notte, comincia il lavoro del custode. saba, 9: della
vede 'l pastor calare i raggi / del gran pianeta al nido ov'egli alberga,
, 12-34: scese rinaldo sul calar del sole. monti, x-2-339: maestoso
dalla campagna, / in sul calar del sole, / col suo fascio dell'erba
vedere il trasimeno al calare e al levare del sole, spettacoli antichi quanto il mondo
5-147: il sole calava dietro al ciglio del monte brè e l'ombra oscurava rapidamente
noi ci ponemmo a dormir sul frangente del mare. barilli, 1-128: al
. barilli, 1-128: al calar del sole, l'ora del rosario suonava lentamente
al calar del sole, l'ora del rosario suonava lentamente, e i frati
e la terra, che col calar del sole ventava il calore raccolto.
ma sì, dev'essere l'effetto del mese, la luna che monta e
un poco a calare la infermità. del tappo, 468: nui vidimo multe volte
non cresce o cala la velocità del moto naturalmente accelerato, secondo la proporzione
32-90: se poi quando cresce l'estensione del suono, tanto proporzionatamente, cioè ugualmente
coltura della seta, della bambagia e del riso, e calarono le entrate. nieri
e cala come il flusso e riflusso del mare. 17. figur.
di gridare / per rabbia e per invidia del ben fare. buzzati, 1-64:
] pende sei braccia e mezzo fuor del diritto suo, secondo che da quella banda
voluto far calar dentro sino alla crosta del cratere interno, assai ben profonda;
volta le notizie della calata dell'esercito, del suo avvicinarsi, e de'suoi comportamenti
stava mai ferma dalla alzata alla calata del sole. 4. china,
come si vede, dopo la calata del campanile per sostentamento di quello.
della nave in panna; dicesi anche del pescare del bastimento; non che del pendio
in panna; dicesi anche del pescare del bastimento; non che del pendio di
anche del pescare del bastimento; non che del pendio di terreno praticato per arrivare nell'
annunzio, v-3-419: appare la calata del porto di famagosta, di contro alla selva
. viani, 13-428: le caldaie del catrame bollono sulla calata; i calafati
scelta a portar càlato d'oro, / del gran fabro di lenno alta fatica.
archit. capitello (che aveva la forma del calato) che poggiava sulla testa della
. incominciato l'addottrinarli colla prima ora del giorno, non se ne distoglieva fino
. la realtà ci sta o come immagine del pensiero astratto ed estrinseco, o come
aveva l'incarico di convocare gli invitati del padrone o le persone con cui questi deside
: « questi due corpi [i poli del tuorlo] molto appariscenti e notissimi,
e così dicendo il pigliarono, e giù del luogo dove era il tirarono, e
sua propria verga, a prendere la misura del saio; e se non sarai cauto
quivi si compera e vende dallo spuntare del dì fino alla buia notte. monti
: mentre il principe colonna gran contestabile del regno e ambasciatore del re cavalcava alla
colonna gran contestabile del regno e ambasciatore del re cavalcava alla basilica, disputazione di
tra i servi dell'ambasciatore di spagna e del governatore di roma produsse nel popolo ivi
: i colori varii de'cappelli e del vestire distinguon la calca, tacita sì che
mi preme; il riso / non veder del nemico; e questo peso / d'
au'ingiù, quando elle sono fuori del loro luogo che le sostenga, e tutte
esser possa bella e ingegnosa, opinione del boyle e del cartes. l. bellini
e ingegnosa, opinione del boyle e del cartes. l. bellini, 5-100:
fornito fu l'uficio, colla maggior calca del mondo da tutti fu andato a baciargli
, 203: date a vedere sulle tavole del camposanto 11 corpo del suicida; -ecco
vedere sulle tavole del camposanto 11 corpo del suicida; -ecco la fama percorre le piazze
senza pettine carminato, e alle maggior fatiche del mondo rotta la calca, loro tutto
, col pretesto di procurare i fatti del compagno, di fare i suoi.
dimensione di un toro, col grugno del porco, nero pece sul tergo e madreperlato
le calcagna). parte posteriore del piede, più stretta e tondeggiante,
temerò nel malo giorno? la iniquità del mio calcagno mi circonderà. a.
le parole e l'aprirsi e 'l dar del ciotto nel calcagno a calandrino fu tutto
di dimostrare qual uso dovesse farsi ora del tendine di achille, ora d'altro
, e come il centro di gravità del corpo umano cader dovesse ora sul calcagno ed
ora sulla parte più molle della pianta del piede, e così dicendo. panni
, che gli avevano messo il giubbone del babbo, e gli arrivava alle calcagna,
. d'annunzio, iv-2-1064: la vena del collo nudo si perdeva nella veste e
, tenendo in alto raggricciate le dita del piede. 2. locuz. -abbaiare
, non tardarono a tirargli le falde del cappotto ed a gridare anch'essi:
cose strane, / piantò sul far del giorno le calcagna. giusti, 2-40:
o della scarpa che ricopre il calcagno del piede. bandello, 2-10 (i-774
della sagra, o nel breve fasto del ballo. 4. tecn. nella
andar calcando sopra i profili e lineamenti del cartone, al cui calcaménto cede la
calcàneo, sm. parte del piede del pipistrello detta più comunemente
calcàneo, sm. parte del piede del pipistrello detta più comunemente calcare (
nociva allo stomaco, sì come provocativo del vomito (come nota galeno) voltarsi
per calcinare i materiali usati nella fabbricazione del vetro o per la cottura del calcare.
fabbricazione del vetro o per la cottura del calcare. a. neri,
stender di piede, fatture di propria mano del divino artefice. battista, 248:
muro di mattone che ha il colore del sangue aggrumato. calcano coi loro calzeroni
ogni guerra, se lui calcante torme del padre e del zio fermeranno in quelle
, se lui calcante torme del padre e del zio fermeranno in quelle terre vittorioso.
solleciti e raccenda a calcar tonorate vestigia del suo magnanimo genitore. alfieri, i-179
uva. matazone da caligano, v-501-265: del mese de setenbre, / per farlo
ruota mentre ella gira. g. del papa, 3-82: quando ella [la
fecondo / solco, o lungo le vertebre del masso, / sente 11 respir dei
solito contrasto, egli è verso le figure del contorno; figure umili, mediocri,
e di vigliaccheria che accompagna la miseria del vivere. 4. figur. calpestare
. bini, 199: il piede del tiranno più non calca ima vittima;
questa fosse la prima e quasi tunica opera del concilio, mentre s'awisavano di poter
7. copiare un disegno per mezzo del ricalco, ricalcare. vasari,
, i-155: appresso, per i dintorni del pezzo detto con un ferro si va
che pareva, che tutte le campane del mondo, a un tratto, sonassero al
consoli, il senato e gran parte del popolo tutti in buiima calcaron la strada.
palchi / eretti contro il ciel, del mio pensiero: / tutte le imbevo del
del mio pensiero: / tutte le imbevo del mio sangue nero / perché ben l'
: la scorza rugosa e la polpa del legno s'erano mutate in un calcare
agg. letter. che ha l'aspetto del calcare, calcareo. carena,
sve landogli il pomeriggio rosso del carso e lo stradone di monfalcone
più vegetazione ordinata, la natura calcarea del suolo, l'aridità per il subitaneo
medie. elimina zione eccessiva del calcio nell'urina. = voce
per lo gravissimo peso e per la percussione del grande pestìo di coloro che andavano
e bestiame e arnese in mezzo del detto fiume s'attuffò. buonarroti il giovane
or nella materia contenuta dentro la cavità del... cilindro, l'effetto del
del... cilindro, l'effetto del peso di dieci milioni di libbre di
anco / il muto arriva / gemer del verme che calcato spira, / del
gemer del verme che calcato spira, / del nume al fianco / siede una diva
gente, la quale per la partita del siniscalco aveva riempiuta l'ampiezza del fatto
partita del siniscalco aveva riempiuta l'ampiezza del fatto cerchio da lui. la spagna,
dell'altro, aggiugnere spesso alla cima del muro. luca pulci, ii-6: era
mum) cresce nelle sabbie litorali del mediterraneo. bencivenni, 5-74:
rosse '), forse comp. del lat. calcare', cfr. veneto cagatrèpole
legno, come disinfettante, nella preparazione del cloroformio, ecc.). -latte
calce, disponendo in modo le parti del discorso, che non stian quasi membra collocate
morti bruciati nella calce e seppelliti fuor del camposanto. svevo, 2-398: la scala
d'angelo, che abbracciavano il calce del bompresso, ma la faccia, d'arte
agli occhi, e col ferrato calce / del tronco minaccioso / i veloci corsier fiede
splendor da lungi, a simiglianza / del baleno di giove. 3.
io7: e si non ch'io ho del tutto diliberato de non volerli più col
che avete ricopiate e collazionate le lettere originali del mio autore; alcune sono importantissime,
, 25: calcedonio, gemma del color della carne fra 'l bianco e
rufoli nel volterrano. ve n'è del bianco, granito d'alcune piccolissime macchie
sono molti maravigliosi ornamenti nella reai cappella del serenissimo di toscana. redi, 16-iii-67:
silicati dovuti a nuova cristallizzazione di impurezze del deposito originario, avvenuta entro la stessa
modo da formare una specie di borsa del diametro di circa 5 cm (ed
calceus 4 scarpa ': per la forma del fiore, che ricorda quella di
galere, ed in cima dell'albero o del calcese. bal dinucci,
dai naviganti sui calcesi per quei del convoglio loro. carena, 2-359: 4
annunzio, 11-867: le guardie del calcese / trasognando vedean nell'acqua i bianchi
laterizi. in roma si adoperano i cocci del monte testaccio. carena, 1-219:
pallone con il piede (nel gioco del calcio). cassola, 2-400:
. scient. chalcidoidea (dal nome del genere chalcis -idis). calcìfero
a fondarlo, la calcina fu intrisa del sangue che si segnaro delle braccia i
... fan come le particelle del fuoco, che chiuse dentro alla calcina
. berchet, 145: maada in cerca del cavallo / che è ornai bestia vetturina
il suo ingresso fra i pezzi grossi del paese, raso di fresco, vestito di
, 1-132: la foce è allato del torrente, sterile / d'acque, vivo
che è mescolata con troppa più rena del convenevole. calcina grassa, quella che
quella che è mescolata con manco rena del convenevole. d'annunzio, v-1-625:
fondo delle calcinabili pietre, senza licenza del fattor del marchese in pregiudizio delle fabbriche
delle calcinabili pietre, senza licenza del fattor del marchese in pregiudizio delle fabbriche sue.
facea gittare fuora, mostrando che fossono del tagliamento del muro del castello. g
fuora, mostrando che fossono del tagliamento del muro del castello. g. villani
mostrando che fossono del tagliamento del muro del castello. g. villani, 7-14
popolo, e schierarsi alla 'ncontra del serraglio in su i calcinacci delle case de'
quelle ornatissime e belle degli eredi di marco del nero, per uno smottamento del monte
marco del nero, per uno smottamento del monte di s. giorgio, rovinarono
è vero che impunemente si vede far uso del gesso e dei calcinacci alle zittelle clorotiche
-locuz. figur. avere il mal del calcinaccio: « dicesi in modo basso
a cibarsi di pappa ed a morire del male del calcinaccio. -per simil
di pappa ed a morire del male del calcinaccio. -per simil.:
l'ale. 3. malattia del baco da seta: calcino. =
ancora assai si serven di lui [del piombo] ne l'opere loro,
ora per finirla di purgarla [la materia del vetro] si fa una fornace di
ma si usurpa in senso più generale intendendosi del sottoporre al fuoco una pietra, una
l'operazione di trasformarli in ossidi col mezzo del fuoco e dell'aria. milizia,
costruire. marino, vii-391: ma del cielo qual sia la materia e di
l'aspetto della calcina (per l'azione del sole, del calore intenso, violento
(per l'azione del sole, del calore intenso, violento): biancastro,
il distempri. muratori, 3-172: del corno di cervo particolarmente bruciato,
, e sembra calcinato sotto la veemenza del sole, con magri ciuffi di ginestrelle
: più in là, l'arco del mare si stendeva fino al promontorio calcinato,
pratolini, 2-303: era una stanza del sotterraneo, coi muri bianchi calcinati,
che si usa in tutte le fornaci del vetro. = deriv. da calcinare
si distruggono i germi delle carie, del carbone e di altre simiglianti crittogame, le
calcina, in cenere (per l'azione del fuoco o mediante processi chimici).
sm. zool. mollusco bivalve commestibile del genere donacidi; tellina. buti
[crusca]: e se d calcinelli del mare di sopra o di sotto la
di una polvere biancastra costituita dalle spore del fungo, diventa fragile e friabile).
iv-99: * calcino, la malattia del baco da seta dalla calcificazione che si forma
colpite da gotta). g. del papa, 1-1-182: flussione podagrica, la
càlcio1, sm. ant. parte inferiore del piede, calcagno. cavalca
sul collo e disse il verso del salterò che dice: * super aspidem et
facendo che il calcio giunga al fine del sasso, schiacciando un poco detto calcio
, si voltò ratto / e 'l percosse del calcio de la lancia. forteguerri
. parte inferiore della cassa di legno del fucile che serve a dare appoggio contro la
serve a dare appoggio contro la spalla del tiratore (anche impugnatura per pistole e
e fucili mitragliatori). g. del papa, 3-82: della qual cosa manifesto
si deduce della forza grande che nell'atto del pigliar fuoco si sente nel calcio dello
da minacciose urla delle sentinelle! quella del corridoio picchiava forte col calcio dello schioppo
dalla siepe e cominciò a martellar col calcio del fucile i tre sicari. carducci,
il maresciallo batteva il tempo sul calcio del fucile, l'ebbrezza della canzone tutta
sparò in aria e dette colpi col calcio del fucile sulla schiena dei rinnegati.
così dicendo il pigliarono, e giù del luogo dove era il tirarono, e presolo
di calci, che, se la coperta del letto non mi teneva, io sbalzavo
hanno. aretino, 8-88: e dato del calcio ne 10 uscio de la camera
schizzare di qui fino all'ultima soffitta del cielo empireo. carducci, 1026: oh
qualche moto proprio o quando io più del solito la speronava, metteva un saltetto
di lettere, dice la novelletta antica del lupo che voleva leggere nei chiodi dell'
che voleva leggere nei chiodi dell'unghia del mulo e si prese un calcio.
santa. ella ha provati i calci del mondo, e non ha pensiero di volere
16 (289): c'è del grano nascosto. chi non lo sa?
dare un calcio a tutte le cose del mondo, come fino a ora l'ha
perché erano stati stimolati / da'precettor del novello oriente / a dare un calcio agli
con certi grigi che di botto s'impadroniscono del suo fondo e lo rendono senza valore
che tanto dura a lungo il dolore del marito morto, quanto una doglia nel
calzo), sm. sport. gioco del pallone (di origine inglese)
il cinema, il motore, passione del 900. negri, 2-796: un di
prato febeo rappresentò il suo dilettevol giuoco del calcio, al quale concorsero i letterati tutti
salvini, 39-vi-99: il nostro giuoco del calcio... è uno de i
. si chiamava il * giuoco del calcio '. esso ebbe voga par
voga par ticolare nella firenze del cinquecento. durante la signoria de'
ed è fra tutti rimasto celebre quello del 19 aprile 1584. = deriv
di calcio: si ottiene per sintesi del calcio e del carbonio, scaldando in forni
si ottiene per sintesi del calcio e del carbonio, scaldando in forni elettrici ossido
come antiacido e assorbente e nella cura del rachitismo e della scrofolosi).
stati di deperimento dovuti a cattiva assimilazione del fosforo. -lattato di calcio: sale
giocatori) con caratteristiche analoghe al gioco del calcio: si gioca su un tavolo rettangolare
tutti sanno, uno dei maggiori assilli del dopoguerra italiano. il grande patrimonio idrico
calciòlo2, sm. rinforzo dell'estremità del calcio del fucile costituito da una
. rinforzo dell'estremità del calcio del fucile costituito da una piastrina metallica
e simili, che investe la parte inferiore del calcio. nella pistola questa medesima
, mandorle e altri ingredienti, tipiche del molise. = variante dial. di
morbose dello sche letro o del sistema nervoso). = voce
sport. che si riferisce al gioco del calcio, che è proprio del gioco
gioco del calcio, che è proprio del gioco del calcio. rigutini-cappuccini,
calcio, che è proprio del gioco del calcio. rigutini-cappuccini, 179:
rigutini-cappuccini, 179: e che dire del nuovo aggettivo calcistico? abbiamo anche la
cavalli eletti / propri per la persona del padrone, / non sian viziosi,
.. sono perciò, a sembianza del fieno, pascolo da muli ostinati e
ficcherebbe nel piede, e chi desse del capo nel muro, che se lo
in sella assiso; / ma libero del fren, con mille rote / calcitrando
e contende, / che vie più del guinzaglio e del capestro / può l'arte
/ che vie più del guinzaglio e del capestro / può l'arte in lui del
del capestro / può l'arte in lui del domator maestro. tommaseo [s.
la zazzera aurata, ma poi hanno del mulo di assalone alla calcinosa impudenza.
, 1-70: calco, chiamasi l'azione del calcare, il delineamento che se ne
panzini, iii-529: il calco di gesso del suo volto posa in ima vetrina.
: egli parla di giovanni pascoli e del cyrano italiano: ceccardo, che è sul
arabe, oltre molti calchi, nella dattilioteca del signor gori. serra, ii-471:
, ottenuta premendo con la punta smussata del calcatoio sui contorni delle figure in modo
sottilmente d'inchiostro, li levava torme del carbone, che vi erano rimase del
del carbone, che vi erano rimase del calco con battervi suso un fazzoletto
xtàxàq * bronzo 'e dal tema del gr. cpodvcù * appaio '.
, comp. da calcio4 e dal tema del gr. cpópoc 'paura'. calcoglifìa
? 'rame 'e dal tema del gr. yxùcpeiv 'intagliare *.
tenne,... si è quello del raccogliere ch'e'fece insieme gran quantità
osso calcoideo: uno degli ossi del tarso. 0. rucellai,
la squola, e con essa un filo del ripieno. tirato ch'ei l'ha
ch'ei l'ha, batte il filo del ripieno col pettine, e lascia andar
nel mezzo della traversa anteriore e inferiore del telaio, appiccati dall'altro capo alle
angolare passa ad ogni volta il filo del ripieno menatovi dalla spola. pascoli,
, e poco ci può dare o tórre del menare le càlcole il più o il
risolvere col calcolo; conoscere per mezzo del
calcula i ghiribizzi de la luna e del sole, volendo sapere se sono in segno
archimede nel primo libro della sfera e del cilindro, è atto a formare della sua
per calcolare, è chiaro, hanno bisogno del regolo. pavese, 5-81: non
cose passate sa calculare e misurare assai del futuro. aretino, 8-189: se i
le prove, e calcolata la certezza del delitto, è necessario concedere al reo
dopo aver fatto con me la campagna del '66, ragazzetto... perdio
arila, 76: calcolava sulla protezione del ministro, ma rimase ingannato.
involgono quasi tutte le più minute transazioni del paese... indicano...
, x-21-269: ogni volta le vene del collo parevano gonfiarsi sotto una mano invisibile
le possibili conseguenze, tenendo conto solo del proprio interesse senza lasciarsi deviare dal sentimento
sa fare i conti giusti. leonardo del riccio, 4-172: erano allora superflue le
della vita civile e ai progressi ulteriori del sapere. arila, 76: calcolatore
argomento, come fondato sopra i mezzi del calcolo geometrico ed aritmetico, mi ha
] giusta la ragione de'tempi corsi del mondo, oggi dagli più severi critici
forse il calcolo matematico a scoprire prima del cannocchiale l'esistenza del pianeta nettuno? non
a scoprire prima del cannocchiale l'esistenza del pianeta nettuno? non fu il calcolo
gioberti, ii-206: già fra le tenebre del medio evo il crepuscolo dei calcoli e
d'innanzi alle meraviglie imprevedute della fìsica e del calcolo gli uomini hanno potuto credere per
], / quando i calcoli vili del castaido, / le vendemmie, i ricolti
cose passate sa calculare e misurare assai del futuro. targioni tozzetti, 7-53: in
legno al sasso, urta colla natura del paese, con ogni calcolo di locale
quel suo pentimento della notte funebre sulla riva del fiume, appariva più che altro un
. v.]: tanto diciamo 'patire del mal della pietra', quanto 'patire di
5. figur. ant. ribollimento del sangue (per ira, per passione
la tiepida cenere, remaso era, del poco omore che in esso restava carestosa
giorni prima, e d'aver lasciato del ranno « nella caldara, quale è là
impotenza l'ebbe ad incogliere assai prima del tempo; e fu per una caldaia
nel grembialone di cuoio davanti alle caldaie del vetro fuso. alvaro, 2-7: sugli
farebbe l'acqua, se quella cavità del vesuvio ne fosse una caldaia, che
quale ebolliva il cuore umano al fuoco del melodramma. bocchelli, 2-11: tu
che è destinato a cambiare la faccia del mondo incivilito. d'annunzio, ii-299:
,!... i venian del lavoro fornito. soffici, 1-286: la
il tenente mi veniva tracciando il diagramma del vapore che, generato nelle caldaie,
turbine, con un circolo perfetto come quello del sangue. jahier, 136: mi
: si trovano appresso [nell'arte del calderaro] i vasi di rame, e
povero acerbi, che molti han bisogno del purgatorio; e non avendo io per niuna
a versarne i più bisognosi nel caldaio del fraticello, onde il ranno gli frutti fin
fatto, non che eglino il cavassino del pericolo e dell'assedio, ma eglino
cammino fra seneca e il petrarca intimista del secretum e delle familiari. =
calore alla testa (dovuta all'afflusso del sangue); ac censione
al viso. -al figur.: ribollimento del sangue (per la violenza improvvisa di
udendo simile strazio dei cari parenti e del paese natio, spesso andavano le caldane
e letter. calore afoso, soffocante (del meriggio estivo); forte calura.
, la quale, fermata nel centro del fondo, sorge verticale, e termina
via; le si rovesciarono addosso le braci del caldano che portava, onde arsero le
sono le antiche case, e non solamente del popolo, le antiche case della borghesia
da'detti reali e baroni per odio del re. caldèglio, sm. ant
volgar., iii-588: e le colonne del metallo, ch'erano nel tempio del
del metallo, ch'erano nel tempio del signore, e le basi e il mare
signore, e le basi e il mare del metallo, il quale era nella casa
metallo, il quale era nella casa del signore, gli caldei spezzarono; e
baretti, 1-145 • poi favella alquanto del suo manuscritto caldeo, e del come e
alquanto del suo manuscritto caldeo, e del come e del dove e del quando
suo manuscritto caldeo, e del come e del dove e del quando fu trovato.
, e del come e del dove e del quando fu trovato. leopardi, 967
bara letzafra, cioè 'cantico mattutino del gallo silvestre'. panzini, i-1012:
distinte in nove ordini per la perfezione del numero che domina nell'università de le
magazino... per fare l'esercizio del calderaio, cioè per fare una fabbrica
per forza di martello cavano dalla massa del rame tutti i lavori loro nel principio,
tradi torà badessa lasciato il fren- guello del padre, e preso per le ali il
, e preso per le ali il calderino del figliuolo distruggendosi di fregare l'archetto del
del figliuolo distruggendosi di fregare l'archetto del fanciullo su per la sua lira,
fissa, perché sempre fugge la luce del sole, che sempre è in moto:
vaso di terra, e trovate de'carboni del cerro, o legno di castagno,
nimiche della ricci e dei comici nimici del coralli bolliva. chi diceva che il
. pea, 1-51: il fumo del catrame, che bolle nel caldaióne di ferro
sino alla cintola rimescolavano dentro i calderoni del piombo liquido. -figur. tommaseo
, acciocché essi diventino bianchi. g. del papa, 5-216: questa composizione in
da barberino, 183: ancora lasso del sai, che vi s'usa, /
in loro caldezza e umiditade. scala del paradiso, 136: per la caldezza
concavo, il quale, pigliando li razzi del sole, quando reflette essa quantità di
gusto e meno danno. g. del papa, 4-86: del quale inzuppamento
. g. del papa, 4-86: del quale inzuppamento cagione non è né la
lui usati, scusandoli con la caldezza del suo affetto e con la credenza ch'
che strana sera! affannata dallo sforzo del temporale, tutta ancor bagnata dagli scrosci
ma caldiccia come se ancora tra le commessure del lastrico luccicanti ribollisse la feccia dell'estate
che comunica calore, che dà la sensazione del calore (e si riferisce a oggetti
: [dio] ordinòe che la natura del maschio fosse calda e umida. pulci
, 2-255: erano le prime ore del pomeriggio di quel 31 di luglio, e
con riferimento alla temperatura dell'aria, del vento, della stagione, di un luogo
rispetto al tempo caldo e alla lunghezza del cammino, innanzi che partisse da firenze
era sì saldo. sassetti, 200: del piovere in guinea l'acqua che è
atto della generazione -però hanno determinata legge del tempo e loco, come gli asini
o bevande fortemente riscaldate alla fiamma, del pane appena sfornato. boccaccio, dee
testa, la sfinitezza della fatica e del digiuno, e il sudore promossomi da
, / nel tondo ch'ella inebbriò del flutto / stridulo, aulente. negri
tua nobil destra / io t'armerò del mio pugnai, grondante, / caldo
pugnai, grondante, / caldo ancor del mio sangue. foscolo, 1-153: costei
dell'amata donna. 4. del calore del corpo (contrapposto al freddo
donna. 4. del calore del corpo (contrapposto al freddo della morte
freddo della morte), di parti del corpo ardenti per febbre o per sforzi
animi. la vista e l'odore del sangue inebriavano i più vicini. tommaso di
al gran vostro nome il primo parto del mio ancora acerbo ingegno, faccio io
vegliava: a lui tra la lascivia segreta del novilunio appariva erta l'imagine di mila
colorita d'arancio e abbronzita all'amor del sole. palazzeschi, 3-178: era bella
ardenti. petrarca, 127-52: e del caldo desio, / ch'è quando
, mi trovava anche soddisfatti gli affetti del cuore, tra l'amata donna presente,
: in caldo / scritto gli affetti del mio cor t'apersi, / che non
, sull'ingiustizia degli uomini, sul dovere del perdono, sulla vanità di tutte le
, sulla vanità di tutte le cose del mondo, non erano trivialità; aveano
sentimento caldo di vero amore di dio e del prossimo. leopardi, i-608: dovunque
nondimeno, come per una sacra reverenza del mistero che si è celebrato in lui,
appena accaduto; recentissimo. scala del paradiso, 147: mentre che la piaga
-anche della luce: dorata (come quella del sole). lanzi, 2-3-165:
caldo color dei capelli biondi, all'azzurro del cielo, alla luce del sole.
all'azzurro del cielo, alla luce del sole. d'annunzio, iv-1-6: le
e sopra ad esse la grande distesa del cielo intenerito ai primi lumi della sera
incredibile conforto il tanfo caldo e grasso del letame nelle grandi stalle degli allevamenti.
. -a sangue caldo: all'impeto del furore, nella violenza cieca dell'ira
fieramente sospirava. tasso, 3-7: del cor l'abito altero / depone,
: il vecchio cadmo, / avolo del garzon, le man si mise / ne
carro colle teste inchine / e dolorosi del perduto auriga / calde stille versar dalle
verga, 4-65: lo chiamava dal fondo del cuore, con un gemito, con
con l'ira e con l'impeto del giuoco, andò con un coltello a
in vecchiezza, che ci manda a casa del diavolo calde calde, come tu vedi
tempo di farla passare sotto gli occhi del principe. l'ho mandata a mejan calda
che ci voleva. trovandolo poi nuovo affatto del paese, aveva tentato il colpo maestro
, che quasi a'miei occhi ha del miracoloso, s'egli percuoterà a sangue freddo
quello che scrive è una produzione immediata del suo cervello, esce caldo caldo dal di
, tenersi caldo: ripararsi dall'inclemenza del clima, tenersi al riparo dal freddo.
la camilla, interrogata da suo padre del come si sarebbe comportata essendo chiesta in
di pura acqua comune calduccia. g. del papa, 1-2-128: il mio sentimento
e l'acqua che martella i vetri del lucernario dà una tristezza...
fermo e zitto e ritrarmi nella cella del contemplator taciturno o nella camera calduccina dell'
le fedite temono, e conoscono che del sangue hanno poco. iacopone, 24-141
in uno piccolo fiume chiamato il fiume del ferro, disavventuratamente affogò. m
giov. cavalcanti, 124: il fiato del sangue, col puzzo delle tante carogne
condursi nella più segreta e ombrosa parte del suo giardino. bembo, 1-172:
(i-828): dopo il melone mangiò del cervellato, e parutole buono ne mangiò
caldo de la stagione ed arsa dal calor del fuoco ed incitata dal salato che tuttavia
galileo, 284: perché la proposizione del signor mario è vera, né ha bisogno
, come moto, non è cagione del caldo, ma l'attrizione, nul-
parti, come a l'animale quella del cibo. carletti, 20: una ardentissima
: ricordo tutte queste condizioni, perché del caldo e del freddo si vale acconciamente
tutte queste condizioni, perché del caldo e del freddo si vale acconciamente a'suoi principii
quella, condensando col freddo la materia del vuoto, la riduce a men luogo
che le solenni cicale / in questi saturnali del caldo. pavese, 63: i
orecchi fioco / risuona altrui il senno del mendico, / né par che luce
sole è caldo. così vediamo quatro caldi del divino parlare di dio. o anima
: quelli che siedono vicini al sole del regio splendore, con la luce de
-sentire caldo: avere la sensazione esterna del calore. cellini, 1-88 (188
il buon felice senza dire altro scese del suo cavallo, e preso cardi e legnuzzi
avendo poste le mane in fra le piume del petto di quell'oche, senti'assai
alle pelliccie quel pelo, col mezzo del quale esse tenevan caldo al bisogno, le
, che gli avevano messo il giubbone del babbo, e gli arrivava alle calcagna,
amiche ». 2. calore del corpo; l'arsura della febbre.
: ma estimate quanto volete i beni del corpo, quando sappiate questo, qualunqu'è
serpe, immaginando lei dovere, col beneficio del caldo del proprio petto, rendere a
lei dovere, col beneficio del caldo del proprio petto, rendere a me più benigna
di', frate ranaldo, / ché del tuo scotto non so saldo: / si
villani, 6-49: il re nel caldo del suo furore non pensando che la città
acerbo e passò dentro al core, / del qual poi vissi, come volle amore
di filosofo che ti dia l'interpretazione del mondo. i personaggi non sono còlti nel
messer alemanno, i pisani per caldo del re manfredi ruppono la pace, che
: i pisani per caldo e sodducimento del re manfredi, ruppono la pace ch'era
tanto caldo / gli ha posto, che del fin dubita forte. 11.
. locuz. -a caldo: nella violenza del furore, nell'impeto dell'azione.
signor. / là, nel caldo del conflitto, / e all'uscime vincitor,
freddo: non importare nulla, lasciare del tutto indifferente. fra giordano, 1-257
, 1-48: nel nascondiglio più benigno del boschetto, in un calduccio umido di seccume
ditemi di grazia quale concetto farebbero nascere del loro autore? quello a un dispresso
maligno, dinanzi alla figura ancor vegeta del suocero, in quella caldura che spossava le
, 394: perocché andando [la cannella del zeilan] col suo calore a scottare
calefattiva dell'uomo, o chiudendo le vie del
e questo è buono contraile cale- fazion del fegato, se 'l fegato s'unga.
[crusca]: la sua disseccazione [del calamo aromatico] è più grande
ingiuria o per calèffo / tocchi la maestà del suo decoro. = deverb.
. -ci). che è proprio del caleidoscopio; pittorescamente vario, mutevole.
; ma della realtà, o piuttosto del fenomeno, ha il senso come di
sono collocati due specchi paralleli all'asse del tubo e formanti fra loro determinati angoli;
loro determinati angoli; a un estremo del tubo fra due dischi di vetro (
attraverso un foro praticato all'altro estremo del tubo, per il fenomeno delle riflessioni multiple
, variabili a piacere con la rotazione del tubo. manzoni, 436:
; sui vetri le mille / minuzie del gelo mutava nel suo caleidoscopio. govoni
. un caleidoscopio di aneddoti più inverosimili del vero, fusi con elementi epici di
delle scale da quello riservato al trasporto del materiale. = etimo incerto.
, sm. sistema convenzionale di divisione del tempo che ha come base l'anno
undici dì più addietro, a ritroso del calendario e dell'anno. soderini,
nel concilio lateranense si trattava l'emendazione del calendario ecclesiastico, facendosi capo a lui
magistrati e i funzionari degli uffici giudiziari del distretto, e i giorni delle udienze
a gambe, ringraziando tutti i santi del calendario. imbriani, 3-82: dalle maniche
, la seguente: « terzo giorno del sesto mese del 1912 ore 24 ».
: « terzo giorno del sesto mese del 1912 ore 24 ». pirandello, 7-150
ogni domenica e in tutte le feste del calendario ecclesiastico entrare in chiesa e sentirsi
e affina / la gran maestra e del parlar regina; / ed il segni
io l'ho nel calendario. -avere del calendario: non avere nulla da fare.
. m. cecchi, 15-36: aver del calendario a fare una cosa. calendario
quali non si opera; onde aver del calendario vuol dire aver poca faccenda.
le difficoltà della vita. leonardo del riccio, 2-200: la quale [onesta
gli interessi che maturavano il primo giorno del mese (calendae) '.
calendari; chi si occupa dei problemi del calendario. calendarìstica, sf. disciplina
si occupa della formazione e dei problemi del calendario. calendarìstico, agg.
. plur. letter. il primo giorno del mese. testi fiorentini, 3:
.. il dì di calen di maggio del detto anno, dottorato un suo figliuolo
che non verrà mai. p. del rosso, 1-1-225: volendo significare che alcuni
mio caro amico, che questo aiuto del ministro va alle calende greche; e
lat. calendae * il primo giorno del mese '; la locuzione alle calende
di màggio), sm. festa del primo giorno di maggio (per celebrare
calendimaggio in virtù di certa grazia estetica del suono. -locuz. da calendimaggio
. personaggio fantastico che rappresenta la festa del primo giorno di maggio. buonarroti il
segna anche i giorni della settimana o del mese. = voce dotta, comp
niuno ardire, anzi hanno da temere del continuo di non mettere piede in fallo,
un sapientone. = dal nome del frate agostiniano ambrogio calepino, dei conti
(per lo più alla terza persona del pres. indie, preceduta da negazione;
questi danari, / così come ti cale del mi'occhio: / si n'avra'
/ veggio, a cui mi lamenti del mio male: / se a costei non
corsa, sappi ch'i'fui vestito del gran manto. idem, purg.,
, / sì come a cui del ciel, non d'altro, calse.
, / po scia che del mio duol nulla gli cale. boiardo,
giunto a la magione antica / del padre mio, di lui prima mi calse
lui prima mi calse / e del suo scampo, e per condurlo a'monti
aiuto, e che gli caglia / del gran periglio de le schiere amiche.
, seco quivi erano a parte così del disonore come del sangue? zito,
quivi erano a parte così del disonore come del sangue? zito, i-340: tu
, il damigello risponde, poco calergli del paradiso pieno zeppo com'è di poltroni
che testate avvampi: / sotto il bacio del sol vivido e bello / vo'lavorar
, 9-6: l'utile e l'onor del comune niente hanno in calere. caro
guittone, 3-22: né la grandezza del cuore, né la beltà, né 'l1
: e non per tanto, ché del migliorare / non si sa punt',
. villani, 2-4: ma i governatori del comune di firenze, addormentati e fuori
un capitano, / se, tralasciando del suo lesmo il vino, / a
passa, mostrando lui tenere la furia del torello in non cale. -se vi
genere. alfieri, 1-27: quel volar del calesse mi dava intanto un piacere
, e si gode moltissimo anche della vista del paese. pananti, il-n:
. e il calessino / pari al carro del sol fiammante e bello. pananti,
mi rintuzzava ben dentro nel più intimo del calessaccio, e chiudeva anche gli occhi
. -chi). disus. proprio del vetturino, da vetturino. baretti
agg. ant. che ha la natura del calestro; che assomiglia al calestro.
e vanno a calettare nella parte anteriore del telaio. 2. figur.
, 11-557: lo spettacolo aveva in sé del prodigio perché il sole calettava entro la
carena, 1-252: 'calettatura', l'azione del calettare, e anche lo stato della
in luoghi sabbiosi, presso la riva del mare: dalle sue ceneri si ricavava
rozza vena, / che v'è stato del sol fin carestia, / e che
: balestrieri, per dare un'idea del trionfo di cecilia, non aveva trovato
opportuno e molto giovevole il lungo uso del calibe. = voce dotta,
xdcàoip -u3o? * calibi '(popolo del ponto famoso per la lavorazione dell'acciaio
bruno, '3-617: gli maghi del specchio calibeo cercano gli oracoli de floron
... le artiglierie della boscosa pendice del kozi-breg, scuro monte; i grossi
e lunghezza, prepara insomma il corpo del sigaro. c. e. gadda,
nostro signore abate e qualche altro galantuomo del loro calibro, diventassero cartesiani per un
. e d'altri tali antichi papassi del sapere; e vederlo annoverare, fra questi
addomesticato alcun mammalucco della vostra taglia e del mio calibro. e. cecchi,
6-116: faulkner, saroyan, ed autori del medesimo calibro, non stampavano, forse
di diametro uguale a quello della canna del fucile) che entrano nel peso di una
mandano un odore soave analogo a quello del giacinto d'oriente. d'annunzio,
fiorellino dal penetrante profumo: il fiore del gelo. negri, 1-722: stagione /
calicanto. beltramelli, ii-570: sui limiti del giardino, c'era un calicanto.
con il calice traboccante con la destrezza del niente ispargeme. marino, 5-44:
: ella posò il calice su la sponda del pozzo che era in mezzo al sagrato
decollato alcune bottiglie di poco prezzo e orbato del loro manico naturale alcune cùccume e bricchi
manico naturale alcune cùccume e bricchi, e del loro naturale basamento una dozzina e mezzo
3-154: la padrona, una donna del popolo, era gentile, anzi gioviale,
il vaso liturgico usato per la consacrazione del vino eucaristico nella messa: con la coppa
sul corporale, versò nel calice, traendosi del gozzo, tutto il liquore del sangue
traendosi del gozzo, tutto il liquore del sangue, il quale bevuto avea in
i-222: voi richiedete la nettezza del calice per portare all'altare, che
in mano con operazione; costui berà del calice dell'ira di dio e del vino
berà del calice dell'ira di dio e del vino della sua indegnazione. ariosto,
uomo gli dà a gustare il fiele del suo calice e li communica parte della sua
2-387: amore è nodo, è gioia del mondo,... è la
vendetta, il prolungarla al di là del pericolo e dell'ira del momento..
al di là del pericolo e dell'ira del momento... ecco ciò che
prima di accostar le labbra alle pure fonti del vero? imbriani, 2-176: mi
in conspetto degli uomini su le ali del canto, per essi coronava di felicità quell'
-calice gustativo: elemento recettore dell'organo del gusto. -ant. membrana dell'utero
di 'calice'. per il significato del n. 3, cfr. matt.
càlice2, sm. bot. involucro esterno del fiore, costituito da sepali, verdi
uniscono e fanno calice; e la sostanza del fiore, che sono sottili fila con
che fu lasciato nel calice, o boccia del fiore. vallisneri, iii-382: calice
i fiori rotondi, con le squamme del calice stretto. mascheroni, 842
un bisbiglio / che divulga un'attesa del creato. alvaro, 9-77: com'era
de l'anima, / o fior del desiderio, apri i tuoi calici: /
xóao5 -uxo£ 'calice'(come 'involucro del fiore'). calicectasìa, sf.
dilatazione dei calici renali (per arresto del deflusso deu'urina). =
, agg. bot. che fa parte del calice. tommaseo [s.
bot. che si riferisce al calice del fiore. = deriv. da calice2
della città di calicut, sulla costa del malabar. calicò dòma, sf
, i quali per la gran calidità del sole percossi, erano grandemente afflitti. gelli
, che sono caldissime. g. del papa, 4-94: non d'altronde
mio calido petto / senz'esser già del mal futur presago, / mi suge il
il sangue. sannazaro, 6-102: del furto si vantò poi ch'ebbe avutolo;
. suprema monarchia islamica; il potere del califfo, il territorio su cui impera il
, iv-100: califfato: la podestà del califfo, o sultano, capo religioso
de'tartari, a richesta e ammaestramento del re aiton d'erminia si fece battezzare
ov'è lo califfo di tutti gli saracini del mondo, cosi come a roma
quivi lo trova che disegna a fronte / del calife d'egitto una fortezza.
ore di seguito a reggere la barra del timone in sussulto ai colpi del mare durante
la barra del timone in sussulto ai colpi del mare durante le caligade di scirocco.
tremor di luminose forme / i sereni del ciel deserti empiea, / e da le
occhi,... cominciò a usare del l'olio. carducci,
102: egli era tanto intenebrato l'aria del fummo e della caligine de'fuochi e
fuochi e della polvere, che i raggi del pianeto apparivano oscuri, e non penetravano
leonardo, 1-168: vederesti le squadre del soccorso stare pien di speranza e sospetto,
confusa caligine per essere attenti al comando del capitano. ariosto, 34-44: ma la
per lo pendìo, e per le falde del monte, allagarono e copersero per assai
perdono figura e mobilità nella caligine biancastra del vespero autunnale, segna e séguita la
autunnale, segna e séguita la corrente del fiume. verga, 4-76: pareva di
: pareva di soffocare in quella gola del petrajo. le rupi brulle sembravano arroventate
, i bagliori, le caligini dorate del mattino, mi aveva sempre conciliato col
cose] né anco all'intelletto umano è del tutto incognito, ma ben da profonda
divini; la profondità, l'insondabilità del mistero stesso, della divinità.
] scorgi o diva, / del tuo divoto sacerdote il corto / immaginar,
cultura; oscurità di tempi; incertezza del futuro; difficoltà estrema di una dottrina
prima cornice, / purgando la caligine del mondo. bembo, 1-147: e senza
eterna fama, / purgate le caligini del mondo. marino, vii-105: quando
oggetti per nebbia sogliono apparir più grandi del giusto. parini, giorno, i-637:
qualor partendo da sì begli studii / del tuo paese l'ignoranza accusi, / e
de'miei amici, il vero padre del mio spirito, il solo filosofo tra i
divina / s'annebbia: le caligini del fato / premon. 4. ant
si corcò di modo che colse il frutto del suo fervente amore. garzoni, 1-845
12 -intr.: i pipistrelli, nemichi del sole,... per lo
: ecco finalmente scoperto in quella parte del cielo che meritamente la più pura e
stimar si deve, dico in faccia del sole stesso, prodursi continuamente ed in brevi
peli che la natura ha posto per adornezza del corpo, erano d'una cinice e
vasto incendio arde il conflitto; / e del sol detto avresti e della luna /
boschi, segnano la rotta al battello del lido, ai bastimenti, ai bragozzi
comunione sotto le due specie si servivano anche del calice. calisto, v
calita, sf. dial. l'abbassarsi del mare dopo una tempesta; bassa marea
l'apertura delle calle per lo sbassamento del padule. = lat. calla (
e stretta via, la qual conduceva sopra del balzo. sacchetti, 91-210: quando
conoscendo di non poter acquistar la fama del petrarca, del bembo,...
poter acquistar la fama del petrarca, del bembo,... spaventandogli la strada
eccoti che si sente nella redola fuori del callare topo che sbraitava e ragionava fra sé
, i-143: venendo per la calle / del pian di roncisvalle, / incontra'uno
le sue spalle / vestite già de'raggi del pianeta / che mena dritto altrui per
ergesi il crudo / fantasma a guardia del tremendo calle, / pari a dirupo
aspettarcelo a cagione dei calli infernali, del buio e del freddo ladro. d'annunzio
dei calli infernali, del buio e del freddo ladro. d'annunzio, iv-2-551
calle aspro e angusto al ciglio settentrionale del cratere primitivo cangiato nel lago a cui
scancellare quell'odio, che per la trasgressione del nostro primo padre ne portava iddio meritamente
669: errai gran tempo, e del cammino incerto, / misero pe- regrin
sparita. achillini, i-52: or che del sol più temperato è il raggio,
o da l'accesa chioma / tratto del sol per lucido cristallo, / gli elementi
e volti addietro i passi, / del ritornar ti vanti, / e procedere il
idem, v-1-297: penosa nel calle del mondo / l'impronta va dietro l'impronta
, 31-89: cercaro uscir di man del popul franco: / ma la più
4. figur. le vie del cielo e del mare; il percorso
. figur. le vie del cielo e del mare; il percorso degli astri nella
lui splendienti, / i lumi dicemea del sol rosato / e le costellazioni della
, robusto? / e nel fervor del giorno, / dar legge al volo delle
g. gozzi, 1-97: la calle del forno a san polo è quale io
calli e i campielli deserti. il suono del mio passo quasi spaventoso. negri,
e aggirandomi nelle calli, callette e campielli del sestiere di castello,...
sm. e f.) 'viottolo del gregge, tratture e poi * via
. callétto, sm. parte del tonno ai lati della testa.
miei sospiri, / a te, ombra del monte circèo / letifera come il veleno
monte / l'iddia callida, figlia del sole. = voce dotta,
. scient. calliphoridae, dal nome del genere calliphora (comp. dal gr.
, alza il dito didattico a richiamo del callifugo. = voce dotta, deriv
soggetta ad ambiguità, specialmente nella soscrizione del proprio nome. nievo, 34
usava passar qualche ora sotto la cappa del gran camino. tommaseo [s. v
impallidito così che la calligrafia sottile e irregolare del pascoli, ora diritta ora curva,
della nostra città ch'erano maturate prima del telefono, disponeva d'inchiostri e di cartoncini
. cecchi 5-500: nella nascita di venere del botti- celli, l'onda del mare
venere del botti- celli, l'onda del mare offre... pretesto ad una
altre testimonianze artistiche rappresentate da disegni del nonno emilio... esistevano pure nella
calamo de'paduli di bambilonia al modo del rostro dell'aquila... avendo
di dentro e di fuori a custodia del calamaio di porcellana, dell'ampolla di
porcellana, dell'ampolla di acqua, del crivelletto per la sabbia azzurra, del
del crivelletto per la sabbia azzurra, del vasetto per la colla di farina. bontempélli
a giudicare se uno scritto sia di mano del tale. 3. letter.
[plinio], ii-iooo: il fiele del callionimo guarisce le margini, e consuma
famiglia turdidi (luscinia calliope), proprio del l'asia settentrionale e orientale
dosso ha maculato. = falsa lettura del testo di plinio (8-19): «
maculis », che nella traduz. del domenichi (i-758) risulta corretto: «
avea visto / tutti il caldo fuggir del mezzo giorno; / volta era al
sm.). zool. scimmia del genere dei cebi. landino [plinio
, l'uno e l'altro per cagione del suo effetto, che è di
punti in cui è maggiore la compressione del corpo per l'uso prolungato di strumenti
per la freddura ciascun sentimento / cessato avesse del mio viso stallo. cavalca, 19-291
indomiti allor molti, / non privi ancor del genital calore, / né per fatica
/ né per fatica di lungo intervallo / del giogo avendo al collo il duro callo
, come appunto su i calli la mano del cerusico è più calcata che sulla carne
nel miocardio e che risulta dal sostituirsi del tessuto connettivo cicatriziale al tessuto muscolare
tessuto connettivo cicatriziale al tessuto muscolare del cuore, distrutto da infarti, miocarditi,
parte superiore dello stinco nelle estremità posteriori del cavallo. l'asino non ha calli che
eminenza, che è forse la cicatrice del foro, che è fatto dal verme.
ivi ad un anno le fessure [del ciriegio] hanno fatto callo.
il callo, / la radice non leva del peccato. tommaseo [s. v
tempo che vi si ponesse un termine. del resto ci ho fatto il callo.
! eccolo là, / nel porton del vecchio gallo, / abbracciato con la rossa
callo, / quest'è il diletto del giusto appetito, / che degno canta
callologìa, sf. filos. scienza del bello; estetica. tommaseo [
. v.]: callologìa, dottrina del bello. sarebbe più proprio di estetica
. ittiol. pesce a scheletro cartilagineo del gruppo degli olocefali (cai- lorhynchus antarcticus
ristringere tutta quella callosità vale la radice del malvavischio pesto sufficientemente con la sugna di
quale induce enfiamenti nella sommità delle spalle del cavallo, e fa una certa callosità
generan di poi per tutte le parti del corpo de'golosi le superfluità indigeste e
una cadenza di voce, una frase del gergo. bartolini, 15-275: non hanno
: questa materia liscia, questa callosità del colore che l'artista riesce ad ottenere per
.. si accompagna l'augumentarsi della polpa del legno e delle due cortecce che il
l'altra fuori: ma la maniera del ricevere e del compatir l'alimento è
fuori: ma la maniera del ricevere e del compatir l'alimento è diversa: perocché
è diversa: perocché per la spugnosità del midollo sale il più bel fior dell'
che fa quella giuntura che dicemmo aver del calloso, e commettere la radice col
vuol apparire disinvolta e intelligente. -figura del callotto: figura ridicola e bizzarra (
figura ridicola e bizzarra (nello stile del pittore francese jacques callot).
a un tratto / a queste figurine del callotto. = deriv. dal
. = deriv. dal nome del pittore francese jacques callot (1593 o
« il callotta *: « figura del callotta. dicesi ad uomo ridicolo o
bella / intorno'all'imperatoria / pinguedine del suo collo / stillante incliti sudori /
callo1. calma1! sf. stato del mare quando la superficie non è turbata
rimanemmo in calma, consumando il calore del sole e la veemenza del moto la
il calore del sole e la veemenza del moto la materia del vento. marino,
e la veemenza del moto la materia del vento. marino, 15-2: la
quando il vento spira lievissimo o è del tutto assente. magalotti, 21-109:
portano gli accidenti esterni dell'aria e del freddo, della calma dell'aria o de'
. monti, x-3-242: dalle cupe del nulla ombre ritrose / tonnipossente creator comando
, x-21-211: tra quella calma vespertina del paesaggio, risentiva più vivamente le umiliazioni
paesaggio, risentiva più vivamente le umiliazioni del mattino. d'annunzio, iv-2-5:
nella chiarità plenilunare; dalla macchia scura del branco qualche grugnito sommesso, poi le
di moda le spiagge con la salutare cura del sole, e le belle passeggiate in
passeggiate in costume da bagno sull'orlo del mare, la nudità salutare dei giorni nostri
6. figur. momento di sospensione del dolore fisico; stato di perfetto equilibrio
quella un altro moto di clara lo avvisò del pericolo e della inopportunità di tali atti
vietassero di entrar in castello alla figlia del giurisdicente. -calma! calma!
gr. xaofxa * vampa ardente del sole '. calma2, sf.
. slataper, 1-132: nel turchino del cielo lo sguardo si riposa calmamente,
si riposa calmamente, come nella distesa del mare. = comp. di
: sono queste acque, in conseguenza del loro meccanico effetto, anco valido rimedio sedante
conosco, adorato sposo, la cattivezza del secolo, e m'aspetto bene che più