in essere fra tutti gli stati del continente e delle isole africane un
della sicu rezza. -organizzazione del trattato del nord atlantico: organismo
rezza. -organizzazione del trattato del nord atlantico: organismo politico-militare che
di sviluppo, di favorire l'espansione del commercio mondiale su una base multilaterale e
traffico marittimo internazionale. -organizzazione internazionale del lavoro: v. lavoro1, n.
generale delle nazioni unite, nel dicembre del 1946, con lo scopo di risistemare
unite da un apposito accordo in virtù del quale possiede lo 'status 'di
conferenza tricontinentale dell'avana nel gennaio del 1966; la dichiarazione programmaticache scaturì dalla prima
. 9. econ. organizzazione del lavoro o di lavoro: l'insieme
popolare l'idea della così detta organizzazione del lavoro. periodici popolari, i-57: la
periodici popolari, i-57: la organizzazione del lavoro sarà decisa e discussa dai tre inspettori
tra la gente più proba e dignitosa del paese. gobetti, 1-i-83: noi vediamo
socialismo d'oggi un problema di organizzazione del lavoro e non altro.
regolazione delle attività di un'azienda o del relativo assetto organizzativo. 10.
è legata e incarcerata per li organi del nostro corpo. idem, purg.,
par., 14-59: li organi del corpo saran forti / a tutto ciò che
organi, cioè quello dello stomaco e quello del polmone. ottimo, iii-n: la
organo corporale, cioè in una delle cellole del celabro, non puote tenere dietro allo
aria] con tali ondeggiamenti nell'organo del nostro udito e quello trovando molle e
: non poterono vedere che le gambe del moribondo, intere fino al grosso volume paonazzo
nulla può operare, cioè senza gli organi del cervello e senza gli spiriti animali,
mente a far senza della necessaria ginnastica del creare per sé: donde, disimpiegata
arcano si svelasse nella considerazione dell'organo del respiro di tali insetti. ghislanzoni,
germi si schiudono, le larve / del parassita invadono la vittima / ignara;
si riceve la immaginaria apparenza e visione del sogno. b. segni, 7-49
il chierico abelardo seduce eloisa, nipote del canonico fulberto e affidatagli come allieva.
. foscolo, vii-70: gli organi del sentimento e dell'uso vivono più o
5-316: gli mancava persino l'organo del rigido ragionamento logico. svevo, 4-966
, par., 2-121: questi organi del mondo così vanno, / come tu
landino, 332: * questi organi del mondo questi cieli, imperoché come nell'uomo
esser da dio come da prima cagione del tutto. d. bartoli, 9-25-1-21
percossero l'orecchie con i soavissimi organi del suo nome. bruno, 3-1121: qua
pur che vi sia aggiunto l'organo del moto. tarducei, 1: i greci
pubblicazione d'una rivista, 1 italia del popolo', organo dell'associazione che si
appena, il tuo giornale / organo del partito moderato; / progressista or divenne
: dovendosi [cristo]... del mondo partire,... esso
produrre l'aria compressa necessaria alla produzione del suono, da un meccanismo composto,
costruirono di piccole dimensioni per l'insegnamento del canto; fra di essi vari furono
ancia; in italia, con l'inizio del sec. xvi, possedeva caratteristiche ben
per la profondità dell'ombra sacra l'anima del divino rivelatore beethoven nell'organo, nell'
di tante punte quante sono le note del pezzo da eseguire, e convenientemente disposte
diafonia, cioè uno de'tre primitivi del contrappunto. 11. fenomeno atmosferico
consuonan bene al gran concerto / l'organ del mondo si sgomini e guasti? magalotti
? magalotti, 23-49: l'anima del mondo non mai stupida, ma solamente più
meno razionale, imbattendosi ne'deboli istrumenti del cere- bro umano discorre da uomo e
tinca di mare, della gavotta e del pesce chiamato organo. 19.
cioè assumere la confutazione della villana critica del giornale pisano alla mia versione di '
. -in par- tic.: momento del tempo che rappresenta l'origine, l'
, comp. da organo e dal tema del gr. ylyvo ^ at, *
comp. da organico] e dal tema del gr. yiyvopiai 'nasco, sono
. gadda, 16-24: h personaggio del goldoni si fece in quattro a spiegare ad
a spiegare ad apollo le proprietà organolèttiche del tabacco da fiuto, e gli offerì
organonimìa, sf. nomenclatura degli organi del corpo. = voce dotta, comp
, comp. da organo e dal tema del gr. ctxorato 'osservo '.
, comp. da organo e dal tema del gr. rpérao 'volgo '.
, comp. da organo e dal tema del gr. rpérao * volgo '.
, comp. da organo e dal tema del gr. tp£7t<0 * volgo organozòo
organozoonomìa, sf. studio sull'organizzazione del regno animale. lessona, 1034:
'organozoonomia ': trattato dell'organizzazione del regno animale. = voce dotta,
contrario fra le parti; dall'inizio del sec. xii subì ulteriori evoluzioni anche
a quattro voci. = forma del lat. mediev., dal class,
e di federe. = adattamento del fr. organdi (v. organdi)
organzini, un edificio per la segatura del legname e vari molini da granaglia. pecchio
conc., ii-431: gli organzini del piemonte erano stimatissimi e quasi necessari alle
cinque minuti dopo, nel bel mezzo del giardino, il professore aitante, sciolto,
sarebbe stato meglio » dicevano nell'orgasmo del cordoglio « che fosse morto mezzo il
piovene, 14- 127: l'annuncio del mio arrivo, anziché farle piacere,
oh! se fossi stato nei panni del famoso generale wedell che per molti mesi
famoso generale wedell che per molti mesi del 1855 tenne in orgasmo tutte le gazzette
parossistico; alterazione violenta delle funzioni del corpo umano. g. del papa
funzioni del corpo umano. g. del papa, 5-205: nella vera e legittima
e legittima epilessia tutti quanti i muscoli del corpo esercitano in quel parosismo strani movimenti
prodotta l'affluenza o la dimora straordinaria del sangue e quindi lo stimolo, doverà per
sensazione di piacere intenso, ad accelerazione del polso, a ipertensione arteriosa e talvolta a
di quell'orgasmo, tutte le diverse onde del sentimento si mescolano e s'intorbidano levando
, ma ci era impossibile per causa del digiuno del 'ramadan '; nel
ci era impossibile per causa del digiuno del 'ramadan '; nel qual mese
. svevo, 8-563: ha qualche cosa del misantropo e del pedante. monelli,
: ha qualche cosa del misantropo e del pedante. monelli, 2-461: non avevo
facevamo legge di parlare... del romanticismo del conciliatore, della viltà spregevole
di parlare... del romanticismo del conciliatore, della viltà spregevole de'nostri
pedanti, i classicisti, 1 satelliti del potere opponevano ai nostri scritti. ghislanzoni
vider mai dal basso / l'erte cime del parnasso. baretti, 3-316: se
per amore all'accuratezza diventano pedanti prima del tempo, preferiscono la lima alla penna
pedante: cola di rienzo, un giovane del volgo, ma colto e imaginoso,
nome, i magistrati, la potenza del popolo romano. -amici pedanti:
tuo corpo e con tutte le parti del tuo corpo, diligente quasi pedante,
generalmente tutti 1 critici moderni che parlano del secolo xvi lo chiamano pedante, gli
si potesse applicare ai nobili la pena del bastone.. ant. che
per non apparir assa'ignorante, / dirò del nome, e non vi paia strano
po'seccante. -fare il, del pedante a, addosso a qualcuno:
il grand'oratore a non mi far del pedante adosso se non ha cognizione degli
volere. batacchi, i-46: gonfio del nome di marito, / infrange queste leggi
proverbi toscani, 127: chi è del figliuol pedante non è furfante. ibidem
era da prato et era stato pedantuzzo del ditto duca. grazzini, 87: non
, ii-7-38: ora son tutti pedantoni peggio del buon uomo ranalli. nieri, 2-269
serenissima e per via di quel pedantóne del bembo. -peggior. pedantàccio.
pes pedis 'piede ', sul modello del part. pres. (propr.
pedanteggiato un po'con que'brutti noiosi del villani, del varchi e del guicciardini,
con que'brutti noiosi del villani, del varchi e del guicciardini, e ne
brutti noiosi del villani, del varchi e del guicciardini, e ne ho tratte due
. galileo, 5-227: pagherei qualcosa del mio che non avesse pur al dispetto
mio che non avesse pur al dispetto del mondo volsuto metter nell'ultimo verso un
vuole che la lingua deva essere quella del trecento,... chi, invece
, soprattutto, certa pedanteria più tenace del verme solitario, e per lui disastrosa,
, 1-x-262: egli è una pedanteria del mondo gentile quella tanta frega delle fogge
finire di restituire e illustrare il testo del poliziano... che parrà a
alle nozioni. mazzini, 12-313: del resto, l'idea della lingua, etc
della parola 'scienza '. manifesti del futurismo, 5: nel campo letterario
suono ec.) abbia dello stentato, del mendicato, del pedantesco, del gonfio
abbia dello stentato, del mendicato, del pedantesco, del gonfio e del burbanzoso.
, del mendicato, del pedantesco, del gonfio e del burbanzoso. -che
mendicato, del pedantesco, del gonfio e del burbanzoso. -che ha carattere o
fanno proprio compassione i due grami figliuoli del mio oste, che tuttodì si stanno distillando
costruzioni inaudite fino allora, ma parole del tutto strane e pedantesche. manzoni,
carducci, iii-27-309: il maritare i tropi del seicento nostro alle sguaiataggini delle * preziose
pedantesca: filone letterario caratterizzato dalla satira del pedante, individuato come 'tipo '
di latinismi) e a determinati tratti del carattere (saccente presunzione, ristrettezza di
nei modi); sorto all'inizio del xvi sec. come reazione al dominante culto
. come reazione al dominante culto umanistico del latino a scapito del volgare, si
dominante culto umanistico del latino a scapito del volgare, si manifestò soprattutto nella commedia
1-46: il latino, per amor del cielo, non me lo tocchino, ché
: adesso lo studio pedantesco era smesso del tutto. -contraddistinto da soffocante grettezza
ferrari, 3-328: nulla di più prosaico del celeste impero, dove tutto è sottoposto
istrionica ricerca degli effetti sono le componenti del genio wagneriano. -eccessivamente frazionato,
7. sm. linguaggio caratteristico del tipo letterario del pedante, largamente diffuso
sm. linguaggio caratteristico del tipo letterario del pedante, largamente diffuso nel xvi sec
. alla pedantesca: secondo il costume del pedante della commedia. guarini, 1-ii-2-141
! capuana, 8-237: la natura del suo ingegno femminile la salva dal pericolo
. aretino, 1-19: la naturalità del tuo comprendomine vai più che la
, comp. da pedante e dal tema del lat. ferre * portare, produrre
, produrre ', con scherz. imitazione del linguaggio latineggiante dei pedanti.
fontenelle può essere riguardato come il tipo del bello spirito francese, pieno di erudizione
e private, l'incertezza e vaghezza del diritto e della giustizia, la superficialità
da seriosità, la smorfiosità e noiosità del pedantismo accademico. -come personificazione.
: invase [il baretti] il trono del pe- dantesimo e regnò da tiranno.
mortificante dello stile imperativo e materialmente esecutivo del pedantismo. -pedestre ristrettezza e aridità
accettano la così detta 'ortodossia 'del pedantismo tedesco. 3. moralismo
tuono neghittoso e innumerevole segna la sconfitta del meccanismo e della scolastica stecchita e del
del meccanismo e della scolastica stecchita e del frigido pedantismo protestante. 4
risa de'circostanti e grandissima ira e bisbiglio del pe- dantesmo. = deriv.
, recandosi alla destra o alla sinistra del presidente dell'assemblea: donde l'espressione pedibus
per le molte pedate degli uomini e del bestiame. landino, 91: traccia significa
quel punto non significa altro che la pedata del compasso, quando si delineo l'epiciclo
orma. giuglaris, 304: le pedate del diavolo qua troppo chiare discuopro: trovo
più alle pedate d'omero che alla dirittura del camino, traboccò virgilio, facendo enea
né la lor vita per la gloria del principe. algarotti, 1-viii-238: larghissimo
sentieri, / ch'offron tutt'or del peregrino incauto / a le dubbie pedate obliquo
all'erudita greppia incarognito; / tu del cervello eunuco / all'anime bennate /
di giacomo, i-603: il tavolato del loggione a furia di pedate tremava tutto
lo sport, l'attività, il mondo del calcio. comisso, 7-150: due
sembra quasi incredibile che il 'processo del lunedì ', con tutti gli argomenti a
7. archit. superficie orizzontale del gradino di una scala, sulla quale
che in un ponte conduce dal livello del terreno a quello del piano percorribile o
conduce dal livello del terreno a quello del piano percorribile o della carreggiata.
dio, hanno caminato per le pedate del suo figliuolo. annotazioni sopra
ir dietro alle pedate di dante, del quale certo è che e'fu grandissimo osservatore
ci ama, bensì calpestare le pedate del suo inimico. scaramuccia, 208
voler andar sempre esattamente secondando le pedate del suo maestro. segneri, i-271: se
presa a camminare dietro alle sole pedate del petrarca e sto per dire che lo
martini, 5-257: seguitare le pedate del carducci costui? non mi pareva degno
dei dominanti, se premessero le pedate del loro ordine più illustre. rievo,
pedate della prudenza, della pietà e del valore cami- nando, fece sì che
l'antica germania ha da ponente il fiume del reno. -lasciarsi trascinare da un sentimento
adamo e quei primi primi non fecero del gentiluomo e s'impolveraron le mani.
in quei giuochetti e fece un casa del diavolo. tresche non ne voleva in
connettono insieme solamente per la parte interna del picciuolo. = voce dotta, lat
pedatòrio, agg. nel gergo del giornalismo sportivo, che è proprio,
proprio, che si riferisce al gioco del calcio, alle caratteristiche tecniche dei calciatori.
devono rincrescere le tra smanti del recto e necto camino. =
. che si riferisce, che è proprio del piemonte; che ne è originario;
una fascia glaciale continua disposta ai piedi del gruppo montuoso. -regione, zona pedemontana
propr. 'che sta ai piedi del monte 'e poi 'piemontese ',
. rievo, 33: la gente del paese, benché non fosse rissosa e manesca
rissosa e manesca al pari di quella del pedemonte, aveva muso franco. =
riferimento parodistico a giove in quanto signore del fulmine e del tuono). -
giove in quanto signore del fulmine e del tuono). - anche sostant.
collana di perle non sofferiva l'odor del populo, qual'è malissimo, tanto che
che umiliò sua supplica appiè il trono del tonante, o pedente, si benignasse
, 7-213: « gide, in nome del cielo » scrive claudel del marzo 1914
in nome del cielo » scrive claudel del marzo 1914 « sareste dunque un pederasta
fuori / tutti a rompermi il filo del fumo. -agg. ferd
diffuso il bestialismo e la pederastia. manifesti del futurismo, 169: noi futuristi condanniamo
). marinetti, 50: gridiiiiiio del pollaio pacifista voce pederastica dei diplomatici dalle
un lucido cristallo, benché d'aria del suo naturar color sia porporina, con
applicato da fabricio ad un genere d'insetti del l'ordine de'coleotteri,
colore di gemme, non solamente del diamante, de lo smaraldo, del carbuncolo
solamente del diamante, de lo smaraldo, del carbuncolo, del ametisto, del
lo smaraldo, del carbuncolo, del ametisto, del iacinto, del ciano,
del carbuncolo, del ametisto, del iacinto, del ciano, del gagate e
del ametisto, del iacinto, del ciano, del gagate e de le
ametisto, del iacinto, del ciano, del gagate e de le altre,
): i cavalieri d'un 'epoca del medio evo, ferrati fin dove il ferro
fatto d'arme, poiché per la china del monte malagevolmente si potevano i cavalli maneggiare
pedestre viaggio, verso il luogo del suo noviziato. d'an
e mestiere. -proprio del viaggiare a piedi. morando,
grigia..., verso il lirismo del secondo giotto. -che non rivela
, sciatto. -anche: che manca del tutto di originalità o novità; banale
debbo morire, tutto cadrebbe nella mediocrità del vivere pedestre, usuale. c. e
ascoli, 54: la locuzione familiare del maestro vestiva un pensiero acuto e profondo
idiotismi come il davanzati, fa uso del vocabolo 'strutto 'per 'costrutto,
9. ant. plebeo. iacopo del bientina, 9: vo far com'oggi
a casa,... mi parla del pastore e dei suoi casi.
/ un che passassi per il pian del smalto, / essendo ob- scura nocte
, disadorna semplicità (dello stile o del livello retorico di un testo letterario).
chi non tiene inanzi la 'fabrica del mondo 'dell'alunno o 'l vocabolario della
'l vocabolario della crusca o 'l dizzionario del pergamino o del politi. =
crusca o 'l dizzionario del pergamino o del politi. = deriv. da
. volg. * peditàre, frequent. del class, pedére (v. pedere
che si riferisce, che è proprio del pedio. -classe pediale: classe del
proprio del pedio. -classe pediale: classe del sistema triciìno che è priva di elementi
delle particolari attitudini fisiche e psichiche e del modo di reagire propri dei soggetti infantili
[19-x-1983], 6: i destinatari del provvedimento... sono: il
pèdica, sf. parte inferiore del piede, pianta. fasciculo di
3. region. avvallamento o depressione del terreno. = lat. volg
sul terreno, cammino. -anche: segno del pas saggio.
, i putti al pedicare, / fatto del nostro sangue un gange, un mare
queste poco pedicano. = adattamento del bolognese pedghèr, denom. da pedghè
v.), con sostituzione iniziale del tema del lat. pes pedis (v
), con sostituzione iniziale del tema del lat. pes pedis (v. piede
). zool. ciascuna delle appendici del tegumento, proprie delle asterie e degli
lat. scient. pedicellinidae, dal nome del genere pedicellina (v. pedicellina)
o cinque magne biche, / fanno del culiseo surger l'urtiche. ramusio, iii-92
sono una infermità che nasce alla corona del piede fra il pelo e l'unghia
forma sulla pelle, in partic. del viso. -anche: pustoletta dell'acne,
. alvaro, 7-299: allo sportello del telegrafo, una ragazza piena di pedicelli
per la densa sostanza delle foglie e del pedicello che lo sostenta. vallisneri,
soldati, 6-192: oh i grappoli del prosecco! allungati, piramidali, alati
. 2. zool. estroflessione del tegumento degli echinodermi, che può allungarsi
d'un tumoretto che noi sulle rive del tevere chiamiamo natta: è della grossezza
che si riferisce, che è proprio del pidocchio; provocato dall'infestazione di tale
in su e in giù per la vita del mostro come se fosse affetto da male
semi; sono semiparassite e traggono parte del nutrimento dalle radici delle piante vicine.
qualche specie pur si trova nei mari del settentrione. = voce dotta,
nendolo poi con il pedicone nel mezo del tondo senza levarne la forcina.
deriv. da pedicolo ^, con sostituzione del suff. pedicùlidi, sm.
lat. scient. pediculidae, dal nome del genere pediculus (v. pedicolo1
pediculina e pediculinae, dal nome del genere pediculus (v. pedicolo1);
sf. medie. infestione da pidocchi del capo o del pube, che colpisce generalmente
. infestione da pidocchi del capo o del pube, che colpisce generalmente persone trascurate
): muscolo estensore breve delle dita del piede, che si trova nella regione
quello che è situato nella regione plantare del piede e serve a stendere i quattro
. dal gr. tce81ov * metatarso del piede '. pedièi, sm.
posta nel piano, tra il pendio del colle e la spiaggia del mare,
tra il pendio del colle e la spiaggia del mare, i cui abitanti si dicevano
pedignóne, sm. tose. gelone del piede. burchiello, 15: se
perché domenico, vecchio barbogio, patisce del male de'ragazzini: ha i pedignoni.
i pedignoni. -scherz. parte del piede colpita dai geloni. alfieri,
valori, 87: aveva dati gli avvisi del prefisso giorno della partita ad instanza del
del prefisso giorno della partita ad instanza del pedignonevole. = deriv. da pedignone
necker con questa denominazione desunta dall'involucro del fiore a foggia di calzare. lessona
: usano per passatempo... del tavoliero e anco de'scacchi assai simili ai
frugoni, i-415: in questo gran tavolier del mondo, in cui tanti scaccomatti si
dice che egli [cavour] si servì del mazzini per pedina del suo giuoco,
] si servì del mazzini per pedina del suo giuoco, e agitò lo spauracchio del
del suo giuoco, e agitò lo spauracchio del mazzi- nianismo e della rivoluzione. papini
ingranaggio. 4. donna o ragazza del popolo, di umile condizione sociale,
la man destra sotto il cubito sinistro del gentilomo, il quale esso per deli-
, sua cugina, / per cansarla del regno, una pedina. note al malmantile
proverbi toscani, 202: alla fin del giuoco tanto va nel sacco il re
o sette volte da cima al basso del poggio. landolfi, 14-178: su questa
di netto / tornava a far l'ufizio del sof- etto. ferd. martini,
belle amiche... si tentarono entrambi del gomito, avvertendosi vicendevolmente che il tizio
, / sulle piume raduna / il dubbio del maltempo ed il sereno.
piccoli colpi o con una leggera pressione del piede a chi siede accanto o allo
, tipico di una classe di cristalli del sistema triclino. = voce dotta,
, sm. anat. ant. metatarso del piede. o. rucellai,
tratto da un fortissimo dolore alla pianta del piede, accompagnato da calore locale più
. dal gr. 7reslov 'pianta del piede 'e &xyo£ 'dolore ';
tiranni, alla materia abbandonano l'impero del mondo, spiegano tutto col moto ma
quando gl'italiani avran dimesso il mestiere del volere fare i pedissequi dei forestieri così
poiché vi sono presso di noi propugnatori del comunismo, non posso trattenermi dal manifestare
davvero un alto progresso intellettuale e morale del genere umano. 3. agg
della vecchia bestia vanitosa e spasimosa e del pedissequo chierichetto inuzzolito, salivan miriadi di
pedissequo ufficioso maltese aveva notato la commozione del poggiale; e fattosi avanti e chiesto
.: sono forse paradossale perché pedissequo del fatto puro, servo del diritto ed anche
perché pedissequo del fatto puro, servo del diritto ed anche della legge ove non
specie la quistione di fatto è assorbente quella del diritto, per questo perché il fatto
, per questo perché il fatto è pedissequo del diritto, e il diritto è pedissequo
diritto, e il diritto è pedissequo del fatto. bonghi, 1-107: con
francese. imbriani, 2-148: l'arte del giardiniere o paradisistica fu dapprima pedissequa,
nella burocratica frateria, alla nobile istituzione del pane fisso, con pedissequa speranza di
il movimento dell'orifi zio del culo del cavallo, osia per cascione di
dell'orifi zio del culo del cavallo, osia per cascione di tosire o
militare. leandreide, lxxviii-n-397: quando del capitan sona la tuba / ne l'
asse motore e all'estremità portano tasse del pedale, perpendicolare a esse.
nei motocicli è azionato con la pressione del piede dall'alto al basso, in
mitologici e, nell'iconografia paleocristiana, del buon pastore. caro, 12-iii-137
da un agnello a giacere, per simbolo del buon pastore. milizia, iii-273:
. 2. eccles. insegna del pontefice romano in talune cerimonie, costituita
sua spontaneità e autonomia, al centro del rapporto educativo. = voce dotta
più han della prosopopea tanto più tengono del pedantesco, e nelle corti non istan
pedogènesi2, sf. geol. formazione del terreno agrario dalla roccia vergine.
pedologìa1, sf. studio sistematico del fanciullo negli aspetti fisiologici e psicologici,
dall'osservazione delle linee presenti sulla pianta del piede. citolini, 541: la
che si riferisce, che è proprio del pedometro; rilevato con tale strumento.
in funzione dalle oscillazioni che i movimenti del viaggiatore imprimono al meccanismo stesso).
una velocità aa record. la torpedo del dottore era pedomobile. i piedi del mio
torpedo del dottore era pedomobile. i piedi del mio compagno sporgevano sotto le balestre e
lo re, questa pedona è mutata del suo luogo. boccaccio, 1-i-483: il
posse, / pur non di manco del futuro gioco / fu la prima
. e finalmente vedo la famosissima piazza del popolo. area pedonale, per fortuna!
anche -e). milit. negli eserciti del passato, soldato che combatteva a piedi
trasformano in un altro pezzo a scelta del giocatore). patecchio, xxxv-1-586:
nascosta nel disegno tracciato dai salti spigolosi del cavallo, dai varchi diagonali che s'
dell'alfiere, dal passo strascicato e guardingo del re e dell'umile pedone.
frugoni, i-415: in questo gran tavolier del mondo, in cui tanti scaccomatti si
ha ben altro a fare il vostro amor del prossimo che impastare repubbliche democratiche,
: quand'io sono / quasi alla fin del veneto con fino
leopardi, iii-795: in certe ore del giorno quella contrada è piena di mondo,
, che avendo ancora la verde luce del caos fra la cispa, non vedevano
di far la sua solenne entrata a'22 del corrente. brusoni, 6-278: comparso
ogni paese marittimo, secondo l'estensione del suo territorio, tiene il littorale provveduto di
, assente il mio sposo, spenta del sol la luce, / corrotti i miei
iii-1-166: roberto re di francia mantenea del continuo mille poveri a spese sue,
,... purché la grossezza del pedone non sia troppo eccedente, si
fave i primi baccelli nella più bassa parte del pedone. 2. per
2. per estens. base del corpo umano, gli arti inferiori (
, cioè conoscitori dove sono gli scogli del mare coperti dalle acque. p. querini
. querini, ii-144: per causa del pedota ignorante accostati alla bassa di san
stesso, non avendo cogno- scimento né del golfo, né de'scogli ascosi, né
golfo, né de'scogli ascosi, né del paese dove si trova, al fine
.: tale è la buona lezione del vocabolo, quantunque si legga 'pilota
consultare le stelle e sotto la guida del cielo dirigere il corso della navigazione.
cammino e che trapassi l'autore al valico del fossato. a. adriano, 454
biologiche, psicologiche e sociali allo sviluppo del fanciullo. = dal fr.
forma * peduàre, con successiva epentesi del fonema di transizione -v-.
morse martire perché, impedindo alli gentili del congo li suoi infami superstizioni e sacrifici
anima a dio. = adattamento del portogli, apedrejar, deriv. da pedra
m. membrè, 30: in pè del ditto pennachio oro masizzo con pedraria.
schiena. = femm. del nome proprio pietro, con suff. dimin
1. nelli, 19-3-28: il can del peducciàio che ha dato in budella.
2. locuz. fare come il cane del peducciàio: v. cane1, n
staccio. indi si chiamano cascinai, che del resto formano de'peducci per seggiole,
egli si veggono da ambedue i lati del telaio. -nelle carrozze, sostegno del
del telaio. -nelle carrozze, sostegno del predellino. d'alberti [s.
si ottiene dalla triturazione delle foglie disseccate del sommacco. 5. negli antichi
orologi a ruota, perno o dente del meccanismo. giuseppe da capriglia, 9
'peduccio ': metà anteriore della forma del piede dello stivale, la quale talora è
peducci o gatelli che spigne- vano fuori del muro per due terzi d'un piede,
calzini corrisponde alla pianta e alla punta del piede (e nella lavorazione manuale a
: ricuciva i peduli ai calzini di cotone del fratello. pancrazi, 1-158: calzate
3. locuz. -andare sulle lastre del tetto senza peduli', sapersela cavare in
in sui tegoli e in su le lastre del tetto senza peduli. -andare
in collo san petronio. rime adespote del secolo xv, lxxxviii-11-642: -se voi
, 'sandalo ', neutro sostant. del class, pedùlis (v. pedule3
è proprio dei peduncoli, in partic. del cervello e del cervelletto.
, in partic. del cervello e del cervelletto. 2. bot.
: che appartiene al peduncolo o tiene del peduncolo. onde dicesi capreolo o viticcio
diconsi fiori peduncolati quelli che sono muniti del rispettivo loro peduncolo o gambo; pericarpi
e a non lacerarlo e spicciolarlo prima del tempo. o. targioni tozzetti,
'pedun- culo ', è parte del fiore ed appartiene alla 'infiorazione '
dà, in botanica, al sostegno del fiore. è un vero ramo, rimpicciolito
quando ci càpita, alla lingua ottimistica del somaro. piovene, 6-245: le viole
'peduncolo ': così chiamansi alcune parti del corpo animale che sono quasi tanti prolunga-
menti di un organo, come peduncoli del cervello, del cervelletto, della gianduia
un organo, come peduncoli del cervello, del cervelletto, della gianduia pineale, ecc
, nella sua campagna per l'abolizione del dazio sul grano. petruccelli della
mammifero, dell'ordine de'ruminanti, del genere bue, menzionato da eliano,
coda guarnita di lunghi peli come quella del cavallo e con una lunga criniera sul
dorso; la testa assomiglia molto a quella del bufalo. i turchi usano i peli
insignirne gli uffiziali superiori. è nativo del tibet. = voce dotta,
che si riferisce, che è proprio del mitico pegaso o delle sue vicende leggendarie
: il cavallo pegaseo con la percossa del piè fece uscire un fonte consacrato alle ninfe
dei cavalli pegasei. -cabala del cavallo pegaseo: titolo di un dialogo
bruno, 3-833 tit. \ cabala del cavallo pegaseo con l'aggiunta dell'asino
, i-463: rimembromi che disse ancora del centauro, e del celestial lupo, di
che disse ancora del centauro, e del celestial lupo, di dietro a'quali
celestial lupo, di dietro a'quali del pesce i luoghi dimostrò con quelli di cefeo
luoghi dimostrò con quelli di cefeo e del triangolo e del ceto e d'andromeda e
quelli di cefeo e del triangolo e del ceto e d'andromeda e del pegaseo
triangolo e del ceto e d'andromeda e del pegaseo cavallo. -figur.
per la qual cosa guadagna le regalie del litame. fagiuoli, xv-31: coronato
clio / né l'al- tre sagre del pegaseo fonte, /... /
che attiene alla poesia o all'attività del poeta; poetico. venuti, lxxxviii-11-739
de le muse a forza / portando del tuo 'quoto 'il bagagliume / sul
lat. scient. pegasidae, dal nome del genere pegasus (v. pegaso2)
, nell'iconografia funeraria tardo-romana divenne simbolo del passaggio all'aldilà e dell'immortalità)
pegaso. grisone, 1-2: nettuno iddio del mare, favoleggiandosi, si dice che
dicevasi puledro perché aveva improntata la figura del cavai pegaso. 2. per
d'una rozza / e non mai del gran pegàso / al tabacco diè di
la chimera, la vecchia triforme chimera del medio evo. a. monti,
. 5. astron. vasta costellazione del cielo boreale formata da 118 stelle di
capo della stessa andromeda e col ginocchio del pegaso. 6. letter.
, per le grandi pinne simili alle ali del mitico cavallo. pegèa, sf
a m. pietro paniza figliuol del podestà d'avignone. = forse
con la medea, ch'è certo del migliore euripide, siamo in un gusto
tribolato peggio che fosse mai alcun ribaldo del mondo e finalmente colla più fellonesca ingiustizia
quando ero un povero contadinello ai servigi del marchese di macchia, mi si trattava
condizioni più infelici e misere. trattato del ben vivere, 7: tutto il loro
era messa a letto con la febbre del vaiolo nero. povero biasce, quando lo
., 18-125: suo figlio, mal del corpo intero, / e de la
. guicciardini, 2-1-366: e populi del reame non possono essere peggio contenti; i
peggio intesi e pochissimo osservati dalli ministri del serenissimo gran signore. castelvetro, 8-1-539
imbestialita, greve peggio d'un facchino del mattatoio. 8. sm.
diventa pericoloso (certi casi della politica del peggio). bernari, 4-219: bisognava
(da appaiare con l'altra formula scriteriata del 'tanto peggio tanto meglio ')
potete, però ch'è '1 tempo del suo tormento, ramina ingrassate e datele
fortuna, che da'prim'anni mi privò del padre, quell'i- stessa mi fa
core intiero, / or ne'pezzi del cor tua imago pura / mille volte riluce
dentro. nell'attesa / si restrinse del peggio. pavese, 3-75: patroclo,
tornesi piccioli e libre cento sessanta medaglie del poi, cioè libre ottanta merghugliesi, ke
onore, io me ne pagai bene del lume e de'dadi, però che ne
la scommessa fatta, deve al padrone del biliardo un tanto, e dicesi '
: il popolo, con le persone del contado,... non può sentir
doveva venire più tardi, il rigurgito del fondo ottuso, non poteva ancora supporlo.
spiacevole; difetto, vizio. del tuppo, 461: era gimberuso e ventroso
il venditore non possa pretendere di dare del peggio e del corrotto e il compratore non
possa pretendere di dare del peggio e del corrotto e il compratore non possa pretendere
altri tempi vi sono stati introdotti reali del messico peggio 3 1 / 2 e 4
peggior di catalogna, / finché il peggio del pessimo si aduna / là dove il
opinione né stabile né ragionevole sul conto del re di prussia: è un asino e
tu pensi contro di me è peggio del tradimento, peggio dell'assassinio.
ove già vidi scorte / le bellezze del cielo, onde or son privo?
di risollevarsi, tra la foga irrefrenata del pianto. si afferrò con le braccia
che adesso era meglio. -peggio del peggio: estremamente negativo. pasolini,
, / sei stato da morto l'eroe del meno peggio - / tutto qui è
tutto qui è meno peggio, e peggio del peggio: / l'unica cosa radiosa
, più biasimevole dal punto di vista del galateo e delle convenzioni sociali; più
o dello stato; più gravemente lesivo del bene pubblico o privato. bandello,
lo sprezzavano e si burlavano di lui e del suo procedere, e, quello che
di lor; ché nulla è peggio / del fidarsi de'servi: de'quai,
vi darei in questi princìpi cattivo segno del cuore e dell'indole mia. d'annunzio
tal cagione eran nate, la nobiltà del paese prese l'armi. misasi,
a giudicare se è meglio o peggio del nostro? -più truce (il
iii-16-97: il men peggio è un sonetto del baretti alla memoria di carlo vi.
calimala, 2-192: si debbia levare del primo costo quello che la moneta fosse peggio
borgese, 1-166: parlava della tristezza del mezzogiorno e dello strazio della guerra,
andò alla peggio, come i funerali del predecessore. palazzeschi, 4-157: era
che quell'incomodità voleva significare la mortificazione del corpo in attesa della mortificazione degli spiriti
., 10-110: non attender la forma del martire: / pensa la successioni pensa
minciarano insieme una scaramuccia la più sollazzevole del mondo; ma i gioveni ne andavano col
ciascuno è tenuto rendere ragione al dì del giudizio delle parole oziose, che ragione
i'sono quasi giunto al porto / del mio finire sanza alcun conforto, / se
tagliato da cristo e dato nelle mane del diavolo, e che ogni giorno va
al prato; / ogni armatura va del mal in pezo. -avere sviluppi
gallia. carducci, iii-n-193: le cose del tribuno andavano per la peggio e non
, ne tornaron col peggio per la fortezza del luogo e la virtù di giovanni chiaramonte
. landolfi, 2-166: in aiuto del bandito aggiratore, che stava per aver
infingardi, cupidi dello altrui, avari del proprio, vendicativi. -crescere in
il negozio, con travaglio non poco del bassà che pure desiderava ultimarlo. manzoni,
, con tanto più furore facevano sperpero del resto,... e con
, provenute forse dal dialetto e dalla memoria del trascrittore. -mettersi il tempo
brigate della lega si azzuffarono con quelle del duca; e... ai ducheschi
, vuoisi, per intanto e prima del popolo, educar la borghesia, se pur
ti vorrei / se tu peccassi a simil del cappello. 27. prov.
questa concezione è legata alla teoria fanciullesca del 'tanto peggio, tanto meglio '.
le formule romantiche della disperazione eroica e del 'tanto peggio tanto meglio 'che
sono rivelate inapplicabili allo scarso spirito combattivo del popolo italiano. 28. peggior
. salviati, ii-1-65: ciò che ora del peggioramento s'è presupposto della nostra favella
è iscritto di lato e il pegioramento del podere e quello che pagai ne'debiti.
quello che pagai ne'debiti. -diminuzione del valore economico o monetario; riduzione della
un malato o di una malattia; crisi del male. galileo, 1-2-215: se
mancanza della debita elasticità sia la cagione del male per cui si domanda consiglio. carducci
tutti i peggioramenti, la consunzione graduale del volto e delle mani: « non
, agg. che peggiora col trascorrere del tempo; che si aggrava rispetto a
essere esagerato ed annerito, della vandea del coltello di borgo d'urbecco a faenza,
tutti siamo nella stessa barca; duolti del principe. 5. ant. offendere
né non averà però rotti li legami del senno. novellino, vi-234: quando ella
mazzini, 8-81: parmi che da'giorni del 'conciliatore 'in poi la critica letteraria
dolore, avendo inteso, per lettere del capitan monte acuto da faenza, il
. 13. perdere una parte del valore intrinseco pur restando fisso quello nominale
tempo, sicché la recò alla valuta del terzo. b. davanzali, ii-432:
mille peggiorò la maniera di scrivere: del che fan fede molti marmi e libri scritti
orativaménte, avv. nella forma alterata del peggiorativo, per mezzo del suffisso che
forma alterata del peggiorativo, per mezzo del suffisso che lo indica. -anche:
]: sono medicamenti che hanno più del peggiorativo che del migliorativo. 2
medicamenti che hanno più del peggiorativo che del migliorativo. 2. gramm.
il significato suddetto. atti del primo vocabolario della crusca, 354: tra
a questo linguaggio, ci è quella del poter formar dalle voci il superlativo, il
di novelle, ed è l'autore del pecorone, peggiorativo di pecora, che
signora, smidollato che, nell'intenzione del critico, è una variante, certo
era, peggiorato, il classicismo cattolico del vida. 8. prov.
. v.]: peggioratore delle dottrine del maestro (non buone già)
mancatori di fede... la bontà del principe li fa assai peggiori, perdonando
e delle fiere stesse, imperversano contra del prossimo suo. manzoni, pr.
e addestrato, meno docile ai comandi del padrone (un animale). cecco
come la peggiore e più sordida creatura del mondo. -più infelice e sfortunato
orribile al genere umano, se la pena del capo gli è inevitabilmente necessaria a mantenerlo
. tasso, 1-1-106: l'aspettar del male è mal peggiore, / tante
non bastano e sia bisogno della confessione del reo, li danno asprissimi e crudelissimi
: questa lega fu venuta alla notizia del re di navarra, considerando egli che una
silenzio. beltramelli, iii-1203: la guerra del cielo ha obbligato la gente a certe
di luna fosse diventato il peggior nemico del genere umano. barilli, i-321: quello
vino, ma si contenta sempre quasi del peggiore che sia in casa. -meno
il latte di pecora] è nutrimento del corpo dell'uomo, lo quale
mi bisognerebbe, e forse le peggiori del mondo. 12. che vale di
/ il gran rimedio usato sarà peggior del danno. -meno favorito dalle condizioni
, il sommo male è il dolore del corpo, imperò che, essendo noi
grave. anonimo, i-464: dio del ciel, tu che lo sai, /
mi dona il tuo conforto! / del peggior che sia già mai / uguanno
firenze: e cosi si prese partito del piggiore. petrarca, 264- 136
petrarca, 264- 136: cerco del viver mio novo consiglio, / e veggio
giasone, il senso le fece scordar del tutto le proposizioni vere e, non
alla superstizione, v'aggiunga molte cose del suo in virtù dell'eccessivo timore che
come avviene, forse venendo al peggiore del giuoco, levasi furioso. bisaccioni, 3-233
da gioco di valore minimo. lunardo del guallacca, 331: come lo pesce al
donna, fa'ch'aggie il piggiore / del gioco e dille ch'ell'è la
in quanto colui, che ha il piggior del giuoco, è battuto e punto da
di giacomo, ii-622: le taverne del quattrocento accolsero... paltonieri e
peggiorìa, sf. diminuzione o perdita del valore intrinseco di una moneta.
espressione severa e ag grottata del volto, cipiglio dello sguardo.
dal lat. tardo pillèus * involucro del feto ', dal class, pillèus '
fatta per esporre alcuna cosa alla vista del popolo. tramater [s. v
fatta per esporre alcuna cosa alla vista del popolo. se ne faceva uso nelle
secondo una particolare procedura e di soddisfarsi del proprio credito nella somma cosi ricavata con
ricavata con preferenza rispetto agli altri creditori del suo debitore (la legge vieta invece
commissorio in base a cui la proprietà del bene passerebbe direttamente al creditore nel caso
pagato); il contratto in forza del quale viene costituito un tale diritto di
sorgere anche per legge o provvedimento del giudice). -in senso generico:
garanzia spettante a ogni creditore sul patrimonio del proprio debitore. carta fabrianese. v-20-21
. demoli per lui a'figliuoli aldobrandini del duka, ke li doveano avere da lui
impegnata veramente si dia in mano del creditore che ne abbia quel possesso
il pegno per pura cauzione e sicurezza del creditore; l'altro quando si
aveva diritto di ritenere fino al soddisfacimento del credito e di far vendere se esso
. è quello il quale col rimedio del salviano, ovvero dell'ipotecaria o dell'associazione
medesima a un creditore, a garanzia del credito e sino a estinzione, pur continuando
-stor. dir. gabella del pegno e bando o del pegno del
dir. gabella del pegno e bando o del pegno del bando: nella repubblica di
del pegno e bando o del pegno del bando: nella repubblica di genova,
genova, somma percentuale rispetto all'importo del credito vantato, che doveva versare il
un provvedimento cautelare reale (su beni del debitore) a garanzia del proprio credito
su beni del debitore) a garanzia del proprio credito. institutio cabellarum genuensium (
780]: le regole della gabella del pegno e bando sono state pubblicate.
dovuta quando si voglia intentare il beneficio del salviano interdetto. -econ.
moneta non è pura misura o rappresentazione del valore, il che può farsi anche
uno di dugento ne presterà cento. statuti del popolo di ascoli piceno (1387)
de luca, 1-5-1-104: in proposito del pegno che da quello non si possa
su pegno... senza licenza del questore. -stor. camarlingo, governatore
posto in vendita. decreti penali del consiglio della repubblica di lucca >adrone
credito ottenuto. statuto della società del padule d'orgia, 103: se 'l
: ebbe atlante lassù ricetto degno / del suo valore, ed è quivi custode /
della rocca non sol, ma ancor del pegno / ch'ei s'acquistò con onorata
d'arezo e dar loro le sue castella del vescovado in pegno. ranieri sardo,
lxxx-3-989: alla svezzia offerse l'essequcione del trattato di sciom- bech...
pegno senza giudice saranno, come il giuoco del segreto, quando si dice qualche motto
la risposta forte, e il maestro del giuoco da poi chiama uno del cerchio il
maestro del giuoco da poi chiama uno del cerchio il quale dalla data risposta indovini
, soggiacesse a grossa penitenza in riscatto del suo pegno. lippi, 2-47: altri
l'anima salvare: / sì fosti paziente del mercato! 6. in una
'l premio, un laccio il pegno / del mio amor, lasso! g.
all'ora il moro, toltasi una scarpa del piede, la lanciò, come per
sen di quel vermiglio nastro / ch'ei del tuo saldo amor per pegno attende.
sferza untuosa / tagliata nel cuoio ferrigno / del pachidermo fiumale. albertazzi, 750:
xviii-3-373: essi furono ancora gli esecutori del semplice suo testamento che riducevasi ad alcuni
xvii-18: orato sire, quando inamorai / del vostro gran valor, diedivi pegno /
bianca man si porse / per pegno del suo cor fido e costante. poliziano,
/ ricevi in questi accenti / il pegno del mio ben, co'miei tormenti.
. in questa lunga e cordiale espressione del mio animo, perch'ella abbia un pegno
di superbia e pegno / d'ira del ciel... / o secondo filippo
italia de'sentimenti che nutrivano gl'italiani del settentrione. ghislanzoni, 16- 233:
lacrime che voi spargeste intorno al capezzale del mio letto, quando io vi dava l'
dappoi sulla mia tomba m'erano pegno del vostro affetto. montale, 14-27: ecco
errore / la richiede d'un pegno del suo amore.
: servissi [l'albani] per modello del volto bellissimo della sua consorte doralice,
di figliuoli e moglie all'obbedienza ed amore del rran signore. graf, 5-562:
grazia degni, / rinunziammo i pegni / del mondo e della carne. bigiaretti,
, 1-vii-5: la memorabil morte / del troiano campion, morte che a troia
. ordinamenti aggiunti al breve dell'ordine del mare di pisa (1322-1402)
che ribella pegno al messo. statuti del comune di cecina (1409) [rezasco
proiberà il pegno al corriero. statuti del collegio mercantile di pesaro (1532)
persona degna di fiducia. niccolò del rosso, 71-12: ancor è pefo,
volgar., i-289: nel luogo del suo studio dov'elli [senocrate]
metto pegno che quanti leggono la canzone del chiabrera colla mente così sull'aspettare immagini
a inadempienza della controparte. statuto del comune di montagutolo, 9: qualunque del
del comune di montagutolo, 9: qualunque del detto comune tollesse alcuno pegno senza licenza
rifiutavano di venire al palazzo. statuti del popolo di ascoli piceno (1387) [
agostini, 5-6-46: va col piè del piombo, e con l'ingegno, /
pecegreca, colofonia. trattati dell'arte del vetro, 100: piglia libbre una di
. erbolario volgare, 1-89: alle aposteme del postirone, ditto tenasmone, fatto per
è un lago di pegola; la quale del continuo bolle. gelli, 15-ii-303:
di ulisse tutti tremanti, all'arrivo del terremoto si facesse ben bene impegolare gli
[stagione]..., specialmente del vischio onde in latino trasse nome di
, 4-114: finisce nella pegola / del fango luminoso / il nulla immaginoso / che
: / pensate d'ogni dubito / del vostro stato e a ciascun disordine / e
a tutti i precedenti della municipalità e del consiglio. tommaseo, lxxix-i- 220:
, sfortuna, mala sorte. calco del tedesco 'pech ', che significa
arte) i pini vecchi, che del tutto son diventati teda, e taglianli
di pece che si ottiene dall'evaporazione del catrame liquido del pino. lessona,
si ottiene dall'evaporazione del catrame liquido del pino. lessona, 1097: 'pegù
: pece che si ottiene per svaporamento del catrame liquido del pino. = dal
si ottiene per svaporamento del catrame liquido del pino. = dal nome della regione
proprio, che si riferisce alla regione del pegù (birmania meridionale); che
.]: 'peguani ': popoli del pegù, detti anche talani.
risalente all'oligomiocene e individuata nel bacino del fiume irrawaddy, all'interno di tale
giapetici... costituiscono nel seno del gentilesimo una semiortodossia... i cui
e conservatrici, frammiste ai discendenti vittoriosi del terzo noachide. del che ci fanno
ai discendenti vittoriosi del terzo noachide. del che ci fanno buon testimonio il genio
ci fanno buon testimonio il genio misto del pelvi e del cofto. lessona,
buon testimonio il genio misto del pelvi e del cofto. lessona, 1097: 'pehlvi'
; camminano anch'essi vicino alla persona del turco, vestono di seta cremisina, con
, ii-530: sono i peicchi staffieri del signore, li quali, per essergli stata
peiorismo, sm. filos. concezione del mondo che crede di poter osservare
disse essere pervenuti nelle mani di bartolomeo del rosso, pelacane. fr. martini,
, 4-i-305: perdi alla brava, ingozzati del bue; / doventa il papa-sei del
del bue; / doventa il papa-sei del tavolino; / ché quando t'ha
dei den- toni che parevan pietre imporrite del lavatoio, quelli che gli muovevano incontro
un'imbarcazione). breve dell'ordine del mare di pisa (1343) [rezasco
., quando vegnono e sono in del porto di pisa con loro legni pelagali.
ebbe l'accusa / che questi pelagatti del demonio, / senza potere addur difesa o
[l'anitrella] remi / solca del pelaghetto intorno a i lidi. alfieri,
e di colore porporino. il vento del sud la getta sovente sulle coste del
del sud la getta sovente sulle coste del mediterraneo. 2. paleont.
2. paleont. genere di polipi fossili del giurassico, di cui fa parte la
in africa e palestina, nel corso del v secolo: essa tendeva a rivalutare
dell'uomo, negando sia la trasmissione del peccato originale, a cui veniva attribuito
'pelagianesimo ', fondato al principio del v secolo. = deriv.
. 2. seguace, assertore del pelagianismo. -anche sostant. ricordati
. imperciocché ancora i pelagiani si valevano del primo e i seguaci rigorosi di calvino
i seguaci rigorosi di calvino si vagliono del secondo. periodici popolari, ii-220:
grecizza- zione dal celtico morgan * uomo del mare) del promotore di tale movimento
dal celtico morgan * uomo del mare) del promotore di tale movimento.
ca. 1000 metri, al di sotto del quale si colloca la * zona abissale
di vegetali che sorgano nelle grandi profondità del mare e degli animali che vivono o trapassano
lat. scient. pelagiidae, dal nome del genere pelagia (v. pelagia1)
. membri di una setta ereticale milanese del xvii secolo. = deriv.
non passar ad loco alcuno a libra del pelagio cinquecento numi e del buccino cento
a libra del pelagio cinquecento numi e del buccino cento. landino [plinio]
: buccino e pelagio sono alcuni pescetti del genere delle porpore, del cui sangue o
alcuni pescetti del genere delle porpore, del cui sangue o sugo gli antichi si
/ a ciel aperto il gran rettor del pelago / co'suoi lievi destrier volando
ingorde et inumane / vi sono i dèi del pelago sonante, / d'alma forse
marte, e quello il flutto / del pelago rapisce. carducci, iii-2-41: qual
: qual sovra la profonda / pace del glauco pelago / uscì venere, e
su la ferrigna costa, / ansante più del pelago la nostra / speranza!
che pe'genovesi, standosi ad una carta del 1133, incominciava oltre sardegna e barcellona
pe'veneziani, di là dall'isola del lido; pe'pisani a levante di là
da poi caduta in uno pelago d'acqua del fiume. benivieni, xxx-10-103: dal
percussione sia in congiunzione rettangula collo stremo del diamitro di tal pelago, è necessario generare
girando per le camere arrivammo ad una del secondo piano, in angolo, lontana
tremezzina da una parte, dall'altra del pelago che si stende dalla maiolica alle tre
mezzo il fornello dove era il pelago del metallo distrutto e lo fece mezzo congelare
mio cor ti fu soggetto, / mercé del vago e grazioso aspetto, / per
fuori, / so ch'avresti pietà del mio gran pianto. marino, vii-
, aveva gittato il mazzolino dai ferri del balcone, giù, giù nel pelago delle
/ vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo. piovene, 10-349: fermiamoci
: fermiamoci in questa mostruosa nuova città del deserto, las vegas nel nevada.
ad innalzar il concetto, mostrando la mente del poeta smarrita in questo pelago, onde
lo pelago de'peccati e de'pericoli del mondo, puosimi nome pelagio e fuggì
e fecimi monaco. passavanti, 5: del quale novero ci dobbiamo ingegnare d'essere
navicella della innocenzia, ma caduti nel mezzo del profondo pelago del dubitoso e angoscioso mare
ma caduti nel mezzo del profondo pelago del dubitoso e angoscioso mare del mondo e
profondo pelago del dubitoso e angoscioso mare del mondo e nabissati nel mortale peccato.
ha in sé ragione, per potere escire del pelago del mondo e per non annegare
ragione, per potere escire del pelago del mondo e per non annegare e giognere a
giognere a ret- terna dannazione. scala del paradiso, 5: trapassò lo grave
b. tasso, 393: gli accidenti del mondo... m'hanno.
di nuovo nel tempestoso pelago de le azzioni del mondo. guarini, 376: con
gesù tuo e dio tuo dalla cima del capo infino a'piedi tutti è attuffato e
esidero, / sarò, se non del tutto fuor del pelago / ove io
/ sarò, se non del tutto fuor del pelago / ove io mi trovo,
poesie bolognesi, v-343-39: may non canpo del pelego... / sì tenpestoxo
più cupie laghi navigando. poesie musicali del trecento, xxxiv-224: io conosco il
quasi privo di senno, saltò fuora del bagno in cui trovavasi e corse nudo
decenza? nievo, 501: alla superficie del mio cervello era un pelago di sdegni
artimone de la ragione a l'ora del mio desiderio, entro in pelago con
121: questa appunto la difficultà del giovane che si mette in così gran
carducci, iii-13-171: l'a- mor del padre lo ritraeva... dal pelago
a vele gonfie esplorando tutti i pelaghi del verbo fino agli ultimi confini del mondo
pelaghi del verbo fino agli ultimi confini del mondo letterario e più in là.
, sì come si vedrà per lo pelago del loro trattato. bandello, 3-19 (
la mirabile e non più praticata invenzione del cantare a più voci in consonanza, dalla
dalla quale ne nacque la nobilissima scienzia del contrapunto. 12. reeion.
voluto impantanare in quel pelagaccio dei critici del tasso. = voce dotta,
la pelagothuria natatrix, nelle zone tropicali del pacifico e dell'atlantico.
lat. scient. pelagothuria, incr. del class. pelàgus (v. pelago
lat. scient. pelagothuridae, dal nome del genere pelagothuria (v. pelagotùria)
la lor vecchiezza. = adattamento del gr. 7rexocpyó <;, comp.
superficie (o una parte della superficie) del corpo di un animale mammifero; mantello
/ i pie nerbuti e bianchi [del cane] / non potrebber rifar sì vahi
. fiorio, 519: il elame del castore è disuguale e bianco mescolato di
'è la qualità, il colore del 'pelo ', è la riunione di
, 275: chieggo tosto i contrasegni del volto, del pelame e della statura.
chieggo tosto i contrasegni del volto, del pelame e della statura. vita di
... immaginò la smisurata vastità del regno vegetale, questi capelli, questa
vittorini, 1-32: al di là del coghinas, in anglona, l'altipiano diventa
serpenti, da daudin introdotto colle specie del genere 'hydrophis '. lessona,
ma si distinguono principalmente per avere i denti del veleno scanalati, e non tubulosi.
bicolore (pelamis bicolor), tipo del genere, ha corpo fortemente compresso carenato
centimetri. è comune presso le coste del bengala, del malabar, di sumatra,
comune presso le coste del bengala, del malabar, di sumatra, di giava,
una specie di pesci... del genere sgombro... in toscana dicesi
2. disus. stadio intermedio nello sviluppo del tonno (secondo una distinzione fatta nell'
ancora e le pelamidi di calcedonia e del promontorio pachyno oltre a siracusa avevano gran
. v.]: 'pelanda padiglione del mattatoio dove si macellano e pelano
stroppo di pelandracce? = adattamento del piemont. plandrasa, peggior. di
scuoto violentemente il corpo disteso ed immobile del soldato. -svèglia- ti, pelandrone.
la murena tartesia. = alter, del lat. pelàmys -ydis (v. pelamide2
pelapiède), sm. invar. aiutante del macellaio, addetto alla depilazione delle zampe
sm. e f. invar. aiutante del pollivendolo, con il compito di spennare
. privare una persona o una parte del corpo, con violenza, dei
si pelavano. -privare una parte del proprio corpo dei capelli o dei peli
e col vetro sottigliando le gote e del collo assottigliando la buccia e certi peluzzi
maddalena] commise si è ne'fatti del mondo, cioè mostrasi di piacere più
e cominciossi a divellere e cavare e'crini del capo suo e pellarsi la barba.
si pelava la barba canuta / per dolor del figliuol ch'amava tanto. groto,
rotta di cotanta doglia riempì l'animo del sultano mahumetto che, qualunque fiata..
i capelli, estirpare i peli superflui del corpo umano, per lo più a
pelàr la chioma, / c'hanno del mondo fatto ogni lor gloria!
fare alcuna cosa che pertenga ai- arte del coiame, de la piscina nuova in su
ch'ella rimase ignuda. poesie musicali del trecento, lxxxiv-51: vestìse la cornachia
lorenzi, 3-27: al pelar chi del suo verde è in forse / il
con la qualità della merce venduta o del servizio prestato; ridurre in miseria un
senza compassione e si scortica col rasoio del barbiere d'una mala sorte tutte le specie
, in uno dei due principali sbocchi del commercio abissino: di pelare la gente
avendo tanta discrezione, onde siano contenti del pelare. m. leopardi, 1-118
stesse rintanato come un lupo, nemico del suo paese, adesso che ci s'era
le regioni vostre saranno signoreggiate e pelate del buono che vi sarà dentro.
, / non cognoscendo il mal, del me'pelata. 12. figur
zucchetti, 157: s'affatichiamo per levare del tutto e per estirpare da'fondamenti queste
e fugliene dato, ma con veleno, del quale con quattro valenti giovani suoi compagni
spia (con riferimento al duplice significato del verbo * soffiare ').
gallina senza farla stridere. il gioco del lotto e un pelare la gallina senza
senza farla stridere ': fare a uno del danno senza ch'e'se n'accorga
chim. che si estrae dalle foglie del pelargonium roseum. - acido pelargonico:
nonilico. -alcole pelargonico: isomero normale del nonanolo. -aldeide pelargonica: aldeide nonilica
acidi grassi e che fu trovato nelle foglie del geranico (pelargonium roseum).
che ha foglia fra- stagliata come quella del geranio ma non odorifero, con fiori
di uccelli fossili dell'eoce- ne e del cretaceo. = voce dotta, lat
che nutrivano in cuore l'amore pelasgico del sole, della terra e del mare.
amore pelasgico del sole, della terra e del mare. levi, 3-40: i
levi, 3-40: i preti umanisti del secolo scorso che vi hanno abitato.
per le popolazioni pre-romane situate nelle regioni del lazio e deltetruria. b.
spaventa, 1-27: noi faremo nel mondo del pensiero, come abbiam quasi fatto nel
sono gli ultimi prodromi della grave malattia del sonno che afflisse i loro più lontani
propri di una non ben definita lingua del ceppo indoeuropeo (e, a seconda
gruppo linguistico composto dalle forme preistoriche del greco, dell'albanese e dell'italico o
la lingua universale di occidente nell'antichità del medio evo fu la pelasgica ne'suoi due
la pelasgica ne'suoi due rami illustri del latino e dell'italiano. =
tale popolazione, riconducibile ai cosiddetti 'popoli del mare ', viene genericamente considerata di
', con cui descrisse il principio del mondo. si servì, ad imitazione
non si chiamassero i popoli venuti per via del mare o abitatori de'lidi del medesimo
via del mare o abitatori de'lidi del medesimo. balbo, 1-429:
riuniti al popolo emigrante di tirreno figliuolo del re di lidia. 2. lingua
di latin sangue sorse la parola / degna del re pelasgo. lucini, 4-105:
. lucini, 4-105: nella visione del 'navigante che veleggiò quel mar sotto l'
dell'arte immortale. -come epiteto del dio greco zeus. carducci, iii-4-200
). pelata2, sf. zona del capo che è rimasta priva di capelli
. 3. scherz. limitata superficie del capo priva di capelli; calvizie incipiente
calda. ma a lei i pelati del centro le mettevano 'angoscia '.
ella amava i giovanotti come noi, del suo rango. -depilato. s
: il pignattino della mostarda, il barattolo del miele,... la salsiccia
2-175: quando si guardò nello specchio del negozio, si vide biancheria lisa, vesti
da mosto, 1-249: sovra la ponta del porto si è un bosco che negreza
iii-341: questo paese ha nella costa del mare alte montagne pelate con alcuna erba
5. privato della pelle o del guscio; sbucciato, sgusciato (un
: gioca alle carte? ve'poter del fato! / me lo mandano via
, dicendomi che eravi differenza dalla carne del capretto a quella del bue; dal pelato
differenza dalla carne del capretto a quella del bue; dal pelato alla selvati- cina
mento usato per la depilazione del corpo. ariosto, 1-iv-181:
pelatoi. 2. locale all'interno del mattatoio, attrezzato per spellare gli animali
sua trascuraggine. -essere più pelato del pelatoio: completamente spiumato. della
quel gallo d'india sia più pelato del pelatoio e tutto infilzato di fettoline di lardo
, che levano quella prima seta vana del bozzolo. = femm. di
della favola si potrebbero dire 'pelatrici del vecchio ganzo gonzo'. proverbi toscani,
. scherz. che implica la scorticazione del paziente come rimedio a tutte le sue
[dioscoride], 185: la pelle del riccio terrestre, abbrusciata e mescolata con
nube ardente che scende lungo i fianchi del vulcano, e dall'estrusione di lava
volando, o nuotando, sopra la superficie del mare. lessona, 1097: *
e bianco lustro su tutte le parti anteriori del corpo. si trova a stormi lungo
si trova a stormi lungo la costa del perù, dove si vede volare rapidissimamente
rapidissimamente, e andare sfiorando la superficie del mare. = voce dotta, lat
donne entro una perforazione progressivamente dilatata del labbro superiore o inferiore; disco labiale.
che si riferisce, che è proprio del cordone litoraneo di pellestrina (nella laguna
. -i). medie. radiogramma del bacino. = voce dotta, comp
quattro dita e nudi molto al disopra del calcagno, ali di mezzana lunghezza ed
distinguono pel color di piombo o livido del loro dorso. lessona, 1098:
di forma allungata. comprende molte specie del brasile, alcune delle quali hanno belle tinte
, comp. da pelo e dal tema del lat. fugare * mettere in
il traverso della fetta, incominciando dalla banda del fiore, finendo alla parte del peligóne
banda del fiore, finendo alla parte del peligóne. = var. di
elegante (la sigaretta) e il pelime del dotto..., il baffo
pellaccia rasposa di barba intorno alle froce del naso e agli angoli della bocca.
caratterizzata da eruzioni sulla pelle delle zone del corpo maggiormente esposte alla luce solare (
la pellagra apparve in italia nel corso del settecento, e andò sempre più aggravandosi
/ la raffica invernale, { ove del foco sul tizzon che geme / l'ignavia
, di cimitero pei pellagrosi della valle del po e pei febbricitanti campieri della sterminata
pellaro. alvaro, 5-10: un poeta del villaggio era un pellaio.
le ossa] che son le consistentissime del corpo umano, che rimanve- gli?
come il raso, due occhietti furbi con del fuoco dentro, un bocchino piccolo
sercambi, 2-i-88: la donna tremante uscio del tinello bagnata; li frati intronno
pèllaro, sm. region. sprofondamento del ter reno, prodottosi per
ricopre il corpo umano. niccolò del rosso, 1-394-7: naso prolixo e blonda
. organo laminare che ricopre la totalità del corpo umano { ed è formato da uno
pelle. leonardo, 2-265: superfizie chiamo del corpo la estrema pelle, la qual
estrema pelle, la qual dinnisca la forma del corpo e lembo. patrizi, 2-26
colpo della lancetta si dà nella pelle del paesano, del mercante e deltartefice.
si dà nella pelle del paesano, del mercante e deltartefice.
testa de'gentiluomini veneziani e la pelle del bragadino, quando fu presa famagosta, la
. còsimo pater patriae nel cosiddetto ritratto del pontormo: pelle secca di lucertola, in
. solco, piega dell'epidermide. del carretto, 2-205: quest'altra [linea
la restritta con profonda pelle / è linea del cor. -con metonimia: rivestimento
la camicia, ancora tutta tepida e del letto e del sonno, l'appese a
ancora tutta tepida e del letto e del sonno, l'appese a 'n gancio:
causa della cooperativa contro quelle grame pelli del dazio consumo. bacchetti, 6-174:
, contiene o separa i vari organi del corpo umano. - in partic.
ricuopre la ghianda, cioè la testa del membro virile. 6. rivestimento
là, e la sua pelle [del serpente] à si facea molle, e
secondo e. lle simile parole li disse del morto. l'amico secondo disse:
ispada ruginosa, e venne così in capo del ponte. dante, par.,
vidi quel d'i nerli e quel del vecchio / esser contenti a la pelle scoperta
9: la soma de le pelli del becco, ij soldi kabella. marco polo
volgar., 3-146: la pelle del gerbellino, tanta quanta sarebbe una pelle
. bembo, 5-9: vennero eziandio ambasciatori del re de rossolani al senato con doni
, se non trabacche de la pelle del medesimo animale e con quelle vanno mo'
ricavata da animali che provengono dall'incrocio del montone con la capra dell'india (
, in par- tic., quella del tamburo). b. corsini,
metallo. carena, 1-20: 'pelli del tam buro ': sono
quando e'crepa così un poco la pelle del fico, ciò è quando egli è
le quali lo difendevano dai cocenti razzi del sole, e che coll'acute unghie non
; e questa sarà la pelle di dentro del parapetto. -strato di una sostanza
forma sulla superficie dei dipinti per azione del tempo. baldinucci, 119: 'patena'
calore è scacciata a le parti estreme del vino, e seccato diviene qual cotica,
una sostanza pastosa. g. del papa, 6-ii-21: una pasta chiusa dentro
. 15. ant. strato superficiale del terreno, crosta. landino [
misura. soderini, i-124: le pelli del terreno mostrano essere in fra di loro
delle volte sono acquitrinosi. -superficie del mare o di un corso d'acqua.
: l'occhio, posto alla pelle del mare quieto, vede esso orizzonte vicino
ruggero vedeva giocare la luce sulla pelle del mare. 16. figur.
egli spogliavasi per così dire la pelle del maestro e ridiventava il pensatore. cantoni
arlecchino: cianosi localizzata in una metà del corpo, con la contemporanea presenza di
pallido. 22. tess. pelle del o di diavolo: tessuto robusto e
.. si può bene, per liberarsi del malaugurio, averti affogato nella fontana,
e chi crede altrimenti / può dir del capo aver grossa la pelle. -avere
'gazzetta dell'emilia 'ha preso del campo per difendere le 'citrullerie '
campo per difendere le 'citrullerie 'del sig. de meis. to', ci
johann wolfgang goethe: questo equivoco colossale del pensiero e delle arti, questa caricatura
pensiero e delle arti, questa caricatura del genio, questo enorme e seccantissimo dilettante
dei cinque sensi, 1-4: i sentimenti del toccare sono propriamente questi per virtù toccativa
non so se tu trapani nel secreto del mio intendimento. - lo foracchio pelle pelle
proteggerlo. verga, 8-298: faceva del bene a tutti; tutti che si sarebbero
, bisogna metter la pelle al servizio del duca di portella, come lo chiamate voi
tenne il più contento ed avventuroso uomo del mondo, e restò sì pieno
nella pelle. la storia e gli aneddoti del suo potere riempirebbero un volume e farebbero
chi mangia e digerisce dentro l'organismo del mondo, e paga sulla propria pelle
persona deve essere vendicata con l'uccisione del colpevole. d'annunzio, ii-897:
farsi vedere in pubblico. niccolò del rosso, 170-4: om è dii corpo
tiro indietro, ma che non mi fido del biondino. gadda conti, 1-70:
sonnecchia da trecent'anni sotto la patina del tempo e il velo ormai tetro dell'
chi vuol bella parere, / la pelle del viso gli convien dolere. a.
proverbi toscani, 164: con la pelle del cane si sana la morditura. ibidem
, usata a roma prima dell'adozione del sistema metrico decimale e corrispondente a circa
e murallio. = alter, del lat. perdicium (v. perdicio)
, i-424: madura è la citta sacra del brama- nesimo, mèta di pellegrinaggi senza
corte alla quale da tutte le parti del mondo corrono tutti quei'grand'uomini,
che abbiate in quel paese qualche nuovo santuario del quale il vostro cuore sia molto tenero
io siamo andati a visitare la casa del petrarca in arquà. ferd. martini,
. martini, 5-37: nell'ottobre del 1867 scioglievo un voto se non antico,
, in grande pellegrinaggio, alla casa del poeta. montale, 7-174: bra-
cartoni destinati al soffitto di una sala del louvre, che per questo fatto diventerà una
r.... alla prima stazione del mio pellegrinaggio nel mondo delle acque.
e futuro genero. -pellegrinaggio del giovane aroldo: traduzione del titolo originale
-pellegrinaggio del giovane aroldo: traduzione del titolo originale in inglese (childe harold's
inglese (childe harold's pilgrimage) del poema di g. g. byron (
burrasche e il mal di mare pel resto del viaggio, la miseria e gli alterchi
, nuove interpretazioni delle due principali guide del pellegrinaggio dantesco. 4.
occorrerebbe seguire torme sparse e alquanto confuse del pellegrinaggio slavo in europa. 5
tutte le tue operazioni istando nel pelegrinaggio del mondo. f. visaomini, 57
vita che lo spirito santo per bocca del giusto giob chiamò guerra perpetua...
! la parte scabra, disagevole, tenebrosa del nostro letterario pellegrinaggio è finita.
= deriv. da pellegrino, sul modello del fr. pèlerinage (nel 1131)
, 96: qualunche volta sonarà la campanella del pelegrinario del detto ospitale, ciascuno frate
qualunche volta sonarà la campanella del pelegrinario del detto ospitale, ciascuno frate...
: così anche oggi chiamasi l'infermeria del nostro spedale di s. maria della scala
. foscolo, iii-1-155: pellegrinante fuor del patrio tetto / fidò dulichio i suoi guerrieri
pellegrinasse a piedi nudi fin'alla cima del monte gargano. muratori, 10-ii-47:
una biasimevole cupidigia, che sotto pretesto del sacro pellegrinaggio vuol adunare contanti con poca
il sanrocchino fino al cappello di paglia del manzoni? -recarsi in luoghi a
i vari paesi e i vari costumi del mondo, nel primo villaggio incontrato da lui
beghine armate di corrucci / nella lentezza del pellegrinare / non mi volgono un guardo
cavalca, 20-485: ecco questo mortale vestimento del quale io mi spoglio per esser vestito
e signore, ma anche nella fine del tempo, quasi uscendo dell'altezza della maiestà
non si scioglie almeno / dall'imperio del sole, / non pellegrina per gli spazi
.., vignando a roma, del papa grigolo quinto in impera- dor fo
da'cristiani [scelse maometto] il giorno del gran giudicio, la venerazione de morti
crisostomo volgar., 28: per isperanza del guadagno eziandio gentilissimi uomini si sottomettono
in questa vita, per la dilettazione del vivere, facciamo della pellegrinazione patria.
con le prove della virtù alla patria vera del cielo. -periodo di tempo vissuto
tempo de lo sviamento, nel tempo del rinnovellamento, nel tempo del riconciliamento,
nel tempo del rinnovellamento, nel tempo del riconciliamento, nel tempo de la pellegrinazione.
neuno frate e familiare o vero converso del detto ospitale degga o vero presumisca intrare
ire nella casa delle donne e suore del predetto ospitale, cioè nel pelegrinieri nel
le pelegriniere ne l'ospitale de le donne del detto ospitale. = deriv.
iii-33: ciò che costituisce la pellegrinità del furioso. idem, 6-iii-137: la
son piangendo per lo mondo gito / sdegnato del morir come meschino. ugurgieri, 73
le rondinelle al nido usato, / pellegrine del nil, ritorno fanno. tanara,
anche di moto apparente, sulla volta del cielo (gli astri, le nuvole)
momentaneo. poerio, 3-280: più del fiore in tepid'aura / con industrie
, / so t'è caro il fior del prato. -che scorre o defluisce
se l'inchina. poesie musicali del trecento, lxxxiv-37: dal tempo novo
piovano arlotto, 128: fue ripreso del suo poco giudicio e vile animo pareva
respirar di questa mia / già dea del cielo, in terra or pellegrina. c
onori divenisti, che sono unico figliuolo del vecchio re. leggenda aurea volgar.,
maestevole, sono le antiche dalla consuetudine del parlare accettate e le pellegrine, purché non
, i-266: quanto al faticoso / alito del torpente austro viaggia / a stranio clima
e maniere pellegrine a noi. avisi del giapone, 187: vengono a casa nostra
gemelli careri, 1-vi-45: la figura del secolo mexicano et altre antichità degli indiani
denno tutte alla diligenza e alla cortesia del siguenza, che mi fece dono di sì
hanno per costume d'allontanarsi dalle maniere del parlar comune e andar dietro alle pellegrine
.. per la materia a'nostri del tutto pellegrina. betteioni, iii-166: pel
discorrer delle più sagge e pellegrine cose del mondo? belli, 32: la diversità
un che di estraneo e pellegrino, del tutto privo di letizia, e quasi una
cose che fra tutte l'altre hanno più del raro e del pellegrino.
l'altre hanno più del raro e del pellegrino. -raro per la raffinatezza
la bellezza, i modij; fuori del comune. petrarca, 213-5: sotto
/ che palesa quanto belle / sian del po le pastorelle, /...
. lanzi, ii-42: in commendazione del pittore si aggiugne che ebbe vago colorito,
pellegrina, maniera che si avvicina al far del barocci. 15. curioso
262: i nepoti di tacito e del davanzati, del machiavelli e del sarpi
i nepoti di tacito e del davanzati, del machiavelli e del sarpi, sentono bisogno
e del davanzati, del machiavelli e del sarpi, sentono bisogno... di
è filosofo sciocco finalmente, / fuor del seggio dell'alme pellegrine. brignole sale
molto bene s'accoppieranno se le forme del dire saran tessute di traslati leggitimi e
pellegrina e poetica. moneti, 209: del mondo una fantastica figura / penso di
, iii-52: questo quadro è più del primo commendabile per il pensiero, ch'
t'abii perduto? rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-85: tu meriti,
, xxxviii-54: alto stendardo e guida del mio cuore, /... /
'l cor topino. rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-39: io trascursi assai
il parlare, cioè ch'avesse più tosto del proprio che del metaforico e del pellegrino
ch'avesse più tosto del proprio che del metaforico e del pellegrino, e del corrente
tosto del proprio che del metaforico e del pellegrino, e del corrente più che
che del metaforico e del pellegrino, e del corrente più che de l'affettato.
lucidi confini / de la notte e del dì (cose beate) / in due
isola]... cara agli occhi del fisico inda gatore per la
peregrino1). -giurisdizione pellegrina: quella del praetor peregrinus, cioè del magistrato addetto
: quella del praetor peregrinus, cioè del magistrato addetto alle controversie fra peregrini (
dal capo nero con le parti superiori del corpo grigio-scure e quelle inferiori bianche con
sì come secondo raggio suole / uscir del primo e risalire in suso, /
peregrino 'è una delle sette varietà del falcone, uccello di caccia, 'il
alle apparizioni di fatima e alla consacrazione del mondo alla madonna nel 1942).
ferma a contendere per la via. detto del gatto lupesco, xxv-11-291: colà è
monti (1754-1828), scritto in occasione del viaggio di pio vi a vienna,
nel suo carattere ci doveva essere qualcosa del pellegrino sospetto e sospettoso, di quelli
bouquinistes. -passeggero. consolato del mare, 22: il patrone della nave
finestre tornano nuovamente a torme i pellegrini del sole; si contentano di sedersi sugli
, piene della smania e dello sgomento del vuoto e del nulla, le conoscono
smania e dello sgomento del vuoto e del nulla, le conoscono bene gli amanti
. n. martellini [« gazzetta del mezzogiorno », 27-m- 1973],
in campo sia pure contro i pellegrini del granducato va messa su secondo la tradizionale
va messa su secondo la tradizionale composizione del foot-ball. 34. ant. pidocchio
. segneri, ii-58: povera madre del pellegrinetto tobia! lo aveva ella consegnato
lat. mediev. pelegrinus, forma dissimilata del class, peregrtnus (v. peregrino
cestoni, 392: ho osservato la descrizione del verme che dice essere della razza de
dalle prime fasi della colonizzazione dei territori del nord america, subirono invasioni feroci e
caratteristici, la chioma e la penna del pellerossa, i cappelli a lobbia e i
pellerossa. -per estens. indigeno del continente americano (e talora può avere
, che si riferisce alle tribù indigene del continente americano. -in partic.:
piperidinico contenuto nella corteccia della radice del melograno (punica granatum): è un
incolore, con odore simile a quello del vino; è tossico ed è usato in
tenifugo. = dal nome del chimico fr. p. j. pelletier
il muschio e ponetelo sopra la brasa del fuoco, e se l'andarà in oglio
mesi, è usato per la preparazione del caglio. = dimin. di pèlle
lat. scient. pelecanidae, dal nome del genere pelecanus (v. pellicano)
. pelecaniformes, deriv. dal nome del genere pelecanus (v. pellicano),
, morti. e allora si ferì del becco nel petto dinanzi, sparse il suo
14-51: quivi si cava il pellican del petto / il sangue, e rende la
annunzio, v-2-196: il grande òmero del pellicano era più lieve che vetro soffiato
colui che giacque sopra 'l petto / del nostro pellicano, e questi fue / di
così fece cristo, che col sangue del suo costato risuscitò a la grazia l'uomo
inferno, sicché bene si conviene la similitudine del pellicano a cristo. domenico da prato
li tramiti vezzosi per le strade / abbandoni del tutto, e segua l'orme /
mano / correva dell'arcana incarnazione / del divin verbo, nostro pellicano. carducci,
indeuropea), con allusione alla forma del becco. pelliccerìa (pelizarìa, pelliccierìa
vende soldi i per cento. ordinamenti del comune di siena sopra la gabella di orvieto
i pregi di bellezza e di coibenza del calore (e per lo più è usata
, che sono utili nel tempo del freddo. b. pitti, 1-39:
, 1-164: si usa fra gli orrori del verno lo scaldino all'altare:
. 3. per estens. peluria del pube femminile. - alzare la pelliccia
pelicia. boiardo, 1-25-57: lui sa del lusignare ogni tristizia, / e più
pelliccia verde. -strato superficiale del terreno. targioni tozzetti, 12-8-178:
trich tracche. -scherz. pelliccia del caviale, delle olive: opera letteraria
, 2-260: marziale chiamò gli scritti goffi del suo rivale toga da'pesci salati e
non finiamo di correre, sono o pellicie del caviale o parenti del culiseo.
sono o pellicie del caviale o parenti del culiseo. 6. nella preparazione
culiseo. 6. nella preparazione del carbone vegetale, strato di terra e
o illustrissimi assenzienti di metter la pelliccia del copernico sulla povera nudità loro e drappeggiarvisi
altri si vuole esser più avaro / del sudicio ugolin, che gufi e panni /
. gozzi, i-2-197: il figliuolo del calzolaio si prende per sé la facitura
sé la facitura degli oriuoli, quello del vasellaio l'arte del tingere, quello
degli oriuoli, quello del vasellaio l'arte del tingere, quello del tintore fa il
vasellaio l'arte del tingere, quello del tintore fa il pellicciaio. carducci, iii-22-
, cominciò a farsi nota sul finire del sec. xiv. d'annunzio,
livido il vermiglio, sotto il mollore del vin greco, quando gli venne innanzi
nell'uomo hanno particolare importanza quelli del collo detti anche muscoli mimici (cfr
algarotti, 1-v-326: il vastissimo tratto del canadà, paese sterile, freddo,
di consiglio e manifestogli quello che sapea del fatto. algarotti, i-vi- 69:
, 108: ma enver la umiltà del panno e pelicioni d'esse sore..
: se gusteranno in alcuna stagione / del sangue caldo, e straccin co'denti /
terra. 3. peluria del pube femminile. -per sineddoche: il
noi non ci vediamo se non la gola del lupo sotto il pelliccione dell'agnello.
mezzo se dice qua che la chiave del concilio è stata gittata in un pozzo molto
un mese / tanto bamba- gio fuora del giuppone / che io non potei stare seco
duchessa, non si contentando degli abbracciamenti del duca, desiosa ritrovare uno che meglio
qualcuno che meglio le scoteva la polvere del pelliccione che 'l suo marito. grazzini,
paruto di veder sopra sé il pellicciotto del padre abbate, onde avvisava di essere
un braccio era ancora infilato in una manica del pellicciotto. fenoglio, 1-133: i
tua madre? / e innamorata adultera del padre? 2. amante,
dell'occhio si fa di quella pelliccila del nervo, la quale viene dalla membrana
nervo, la quale viene dalla membrana del cancro cioè del teschio. zucchetti, 82
quale viene dalla membrana del cancro cioè del teschio. zucchetti, 82: trarne