a celidora malmantile invia, / che del castello ad essa dà le chiavi /
colletta, ii-207: alla prima luce del giorno, le già formate colonne de'francesi
e cambridge] hanno un oratore, del quale ognuna si serve in occasione di
difendere gli interessi di quelle. ordini del governo della città di cremona [rezasco]
dal magnifico oratore di milano la nota del debito. siri, v-1-304: ricorsero
, v-1-304: ricorsero [i popoli del ducato di milano] col mezzo de'
quando sonava nel popul suo. detti del beato egidio, 259: l'uomo oratore
in francesco 'castello de li oratori del fuoco '. 7. spreg
5-59: tal veggio or qui nella città del loto, / oratoracci infra una vii
oratòria, sf. arte o tecnica del parlare in pubblico e in determinate circostanze
qual si voglia cosa o per via del silogismo o per via della induzzione,
, che è proprio dell'oratorio o del genere musicale che esso rappresenta; adatto
odierna... si avverte il freddo del congegnato e oratoria- mente ironico.
della sua tecnica di persuasione o anche del discorso pronunciato davanti a un uditorio;
b. cavalcanti, 2-276: queste qualità del parlare, la quale noi andiamo cercando
l'orazione oratoria fra tutte le sorti del parlare sciolto la più alta e più
confini, o molto vicini, con quelli del parlare oratorio, le medesime quasi sorti
alla storica ne ragiona conforme all'opinion del minturno anche il pontano. muratori,
le parole, i periodi e l'ordine del parlare sieno differenti da quei del volgo
ordine del parlare sieno differenti da quei del volgo, acciocché più maestoso, nuovo
allo stile oratorio adattiamo sovente la parsimonia del genere storico. faldella, i-5-230:
insegna nell'arte oratoria. p. del rosso, 102: attese con somma diligenza
il dodecasillabo, che dal grande esempio del manzoni inventore o innovatore pareva fermato in
icastica, su la bocca d'oro del poeta trentino diviene passionatamente oratorio. pascoli
5-333: chi non afferra l'imponderabile del suo [di caravaggio] stile si
spedale di siena, 88: ciascuno frate del detto ospitale... degga e
al sòno de la campanella de l'oratorio del detto ospitale, quando quella è
, 1-141: la maggior parte del tempo stava nel suo oratorio, che
, 306: dopo la morte del principe fabrizio,... quando.
ricevette nell'oratorio di lanzo i complimenti del taumaturgo don bosco. crusca [
si potesse più congregare. -oratorio del divino amore: movimento di clero e
in altre città, con lo scopo del rinnovamento interiore e dell'apostolato presso i
i sessi sorta a milano all'inizio del sec. xvi con lo scopo dell'
spedale della città nativa: gli amministratori del quale vendevano il tutto nel 1833 alla
. i padri filippini provvidero al ristauro del tempio, ridotto a male. crusca
della perfezione spirituale e della formazione culturale del clero; subì varie vicissitudini nella polemica
fece sentir un bell'oratorio sopra il soggetto del gliuol prodigo, che egli medesimo aveva
gara di due fratelli di david ambiziosi del trono, con diverso animo a procacciarselo
parole dirette di un personaggio, e del coro che impersona la folla; i
redi, viii-98: subito che dalla mano del suo servitore ho ricevuto l'oratorio fatto
, / odi poi parlatorio / strano del vulgo e varie novelle. a. cattaneo
in esercizio retorico o propagandistico a scapito del rigore scientifico (con riferimento alla storiografia
[tommaseo]: oratura da dipentori del cientenajo a peso soldi diecie. =
, avv. letter. alla maniera del poeta latino orazio fiacco, con espressione
l'orazionismo dell'algarotti, al quale del resto in que'giovanili sciolti restò molto
che si riferisce, che è proprio del poeta latino quinto orazio fiacco (venosa
ammettendosi in quello gli spondei in luogo del piede giambo, non che il numero
siamo insegnati e certificati che l'anime del purgatorio si possono atare con tre cose
prima e la maggiore, col sacrificio del consacrato corpo di cristo, offerto in su
, oblazioni per pietà o per la coltura del servigio divino. savonarola, iii-305:
donne hanno passato la notte ai piedi del letto in orazione, né è stato
., 29-119: quel [carro] del sol che, sviando, fu combusto
uguccione da lodi, xxxv-1-611: lo criator del cielo molto glorificar /. *.
, 10-22: anche ne l'orazione del paternostro la prima chiesta che dio insegna
orazione: / « vergine madre, figlia del tuo figlio, / umile e alta
se ne va pur diritto / appiè del salvador che tutto fece. g.
filippo... consumava la maggior parte del tempo nel veder le feste della corte
. riferimento alla prassi e alla letteratura del mondo classico, la cui precettistica distingue,
dir bene che vegna da la fabrica del rettorico. g. villani, 12-109:
orazione al popolo, avisato dalla creazione del nuovo doge, e quel lauda modestamente.
carducci, iii-13-229: nell'orazione in morte del guarino introduceva l'ombra del maestro a
in morte del guarino introduceva l'ombra del maestro a fare il panegirico di lui
questo telegramma che mi pare la orazione funebre del convegno. periodici popolari, ii-292:
in que'litigi civili è prescritto l'intervallo del tempo, oltra il quale non si
ha nulla che fare con l'innocenza del suo cliente. è bensì l'arte che
in queste celebrità orazioni panegiriche in commendazione del santo martire. leoni, 467
: però l'usanza arrivò agli italiani del medio evo, e si adunavano nelle chiese
1-1-230: l'orazione delle novelle [del boccaccio] è talmente composta che chi
, 2-632: come compone lo fabbro del ferro ogni forma, così de le parole
: in ogni orazione del verbo sostantivo, dove facciasi affermazione,
dell'uomo. manzoni, vi-1-388: del resto tutte le locuzioni potrebbero essere distribuite
può dire della numerosità dell'orazione e del verso di questa lingua. -orazione
dipendeva l'armonia e la dolcezza così del verso come della sciolta orazione.
forza, tuttavia l'acquista col mezzo del numero e dell'orazione, cioè del parlare
del numero e dell'orazione, cioè del parlare o delle arole che se
degli strumenti e il ritmo nella misura del tempo. 9. pitt.
. guasti, iv-491: negli affreschi del beato angelico, nelle tele di carlo
2-155: di là, nella camera del morto, due monache fanno orazione.
. -orazionètta. p. del rosso, 235: fece [claudio]
orazionette, che aveva fatto in pruova del goffo e dello stolto sotto l'imperio di
orbaca), si. region. frutto del lauro (ed è una falsa drupa
6-24: con- tra alla fredda reuma del capo si ponga così: prendasi polvere
aspetto, con starace, i membri del direttorio, in camicia nera di lana
albagio (v. albagio1) e del sicil. abbràciu. orbaco,
: la madre, sentendo la sentenza del padre contro il figliuolo, per lettere lo
tradì sì crudamente, orbando lui / del suo figliuolo e sé del suo fratello
orbando lui / del suo figliuolo e sé del suo fratello. casoni, 5-1-461:
contro al signor / levò la superbia del cor: / ma dio d'ogni onore
. betussi, 3-278: fece privar del lume e orbare alesso, gentiluomo d'
: io non merito che la brama del vostro interesse vi orbi sul pericolo a
. dei figli, dei genitori, del coniuge o anche di un amico; privato
adimari, 98: scorsi che al piè del cavalier trafitto / altri giacea d'ambo
bonini, 1-ii-153: la natura orbata del sole, principio di sue ordinatissime vicende
il vero o il bene; privo del lume della ragione; sopraffatto dalla passione
/ delia, in cui fere il formator del giorno. caporali, ii-8: non
iii-2-245: la scorge ella nell'orbe del suo specchio / e squassata vacilla,
monti, 20-619: l'orbe tutto del cocchio e tutto l'asse / gronda
/ co'duo fissi dell'orbe [del sole] estremi punti. g. gozzi
/ dal ciel di settembre la faccia / del sole che mai cosa più grande /
l. donato, lii-6-382: il sussidio del clero degli scudi 325. 000.
i quali io abito, ma procacciagliene del legnaggio di cui tengo l'origine.
cui tengo l'origine. p. del rosso, 119: di questa stirpe è
: giunone, venerabile dea, figliuola del gran saturno, agevole mi sarebbe l'addormentare
dei sempiterni, ed anco le correnti del fiume oceano, onde abbiam tutti l'origine
: l'anima di ciascheduno uomo uscirà del corpo, e tornerà cioè il corpo nella
traendo l'origine dal- l'istesse fonti del nilo, è chiamato dagli abitatori zaire.
: questa membrana prende origine dal fondo del stomaco. -essere provocato da una
tutte le altre voci dell'ottativo e del coniuntivo, da 'abbo 'traggono origine
... un gruppo di comunisti del paese comparve davanti al tribunale speciale.
se ne parlò molto in casa, trattandosi del nostro paese d'origine.
12-1-276: la maggior parte dell'alabastro e del travertino altro non è stato in origine
spiaggia, litorale (nell'espressione origlia del mare). vespucci, 60
di quest'isola e vedemmo alla origlia del mare altra gran poblazione: fummo con
dal lat. orum, forma secondaria del class, óra (r. e.
uomo era stato a sentire all'uscio del suo padrone: aveva fatto bene?
servo era stato ad origliare all'uscio del suo padrone]. guerrazzi, 7-49:
1'esistenza... come il corso del sangue, chi origli alla carne.
guerrazzi, 2-591: quando l'uomo del settentrione vuole accertarsi se il diaccio ha
a lungo con lo stetoscopio ogni parte del petto. z z
: steso questo materasso in una camera del bagno sopra una lettiera, vi miser
riferimento all'usanza di adagiare il capo del defunto su un cuscino (anche in una
-con riferimento all'uso, proprio del mondo classico, di collocare, in
/ recando il bacio e il detto / del dolce suo signore, / allor su
frutti della terra / e i frutti del piacere. -con metonimia: il sonno
non riposar bene che sull'origliere molle del dubbio. 2. per simil
simil. qualsiasi oggetto o anche parte del corpo o il corpo di un'altra persona
. volendo udir la messa in compagnia del re, ciò sarebbe seguito in cappella segreta
vicino al capezzale per leggerlo sacrificando parte del tempo destinato al riposo. rosa
1035: 'orignale ': mammifero ruminante del genere delle alci...; si
colori oro dipinto. = adattamento del nome della città spagn. di on-
, si ha da unger le parti del pettenecchio con olio di scorpioni, di mandorle
esce per l'uretra. a. del lungo [celso], 480: il
deve con la sinistra prendere il pene del malato e con la destra introdurre il
solo, ma versata dal pulcino fuori del corpo per un proprio canale che si
gadda, 43: lungo lo zoccolo del muro un odore di orina vecchia, dolcezza
biancastro e nuvola confusa. a. del lungo [celso], 115: promuovono
, sf. ora (ed è proprio del linguaggio familiare e scherz., in
l'acquosità orinale, qual è superfluità del sangue, da esso sangue.
capitolo dell'orinale chi non ha molto ben del naturale / et un gran pezzo di
appresso... un orinale in capo del letto e il recipiente per gli umori
e il recipiente per gli umori che del ventre escono, dietro del letto.
umori che del ventre escono, dietro del letto. g. c. croce,
distillazioni; cucurbita. trattati dell'arte del vetro, 48: togli una libbra di
: profondi poco manco che l'altezza del grado. a. neri, 1-11:
-alzare su gli orinali: avere bisogno del medico. luca pulci, i-6-31:
andavano a pennello / per l'attenzion del prete don gualtieri, / che in veste
: « fratelli miei, qui c'è del male ». 5. prov
difficoltà di orinare che dei trenta giorni del mese ne consuma più di venti in letto
venti in letto. g. del papa, 6-i-20: l'atto di orinare
con bruciore, con doloroso senso nella punta del membro. spallanzani, v-178: solamente
sono soggetto ad orinare alquanto più spesso del solito. foscolo, xvii- 165:
1-256: veduto che presso la forma del piede era stato orinato, posi nell'orina
superfluità di dentro dalle intestine con ir del corpo e dalla vescica con l'orinare
3-803: che farrete, o dei, del mio favorito, del mio bel mignone
, o dei, del mio favorito, del mio bel mignone, di quell'orione
, dopo alcun tempo, vanno molto del corpo materie sanguigne. redi, 16-iv-465
trattenerla e di tramandarla finalmente fuori del corpo. a. cocchi, 4-1-48:
della quale orina produce poi l'abrasione del muco dei canali orinari. bicchierai, 70
canali orinari. bicchierai, 70: quella del tettuccio... santorio santori crede
2. diuretico. g. del papa, 6-ii-84: approverei...
orinario. -sostant. g. del papa, 6-ii-144: il terebinto di cipro
il generatore delle renelle orinate. g. del papa, 6-i-121: bagnare esternamente e
io la diedi [sabatina] al giannella del mangano il quale se n'andò poi
mente combaciarsi la parte più fecciosa e scabra del siero orinoso. =
luna] il giuoco delle maccatelle e del fare i fraccuradi. vasari, iv-113:
per assettargli l'oriuolo. g. del papa, 5-124: ignazio hugge- ford
lat. scient. oriolidae, dal nome del genere oriolus (v. orìolo)
che comprende una trentina di specie proprie del continente antico e dell'australia, con
'dorato '(con riferimento al colore del piumaggio), passato nel linguaggio scient
circa 150 stelle, si trova a sud del toro e dei gemelli ed è visibile
la cintura d'orione, l'occhio del toro, le pleiadi, il carro.
figur. iniziare, principiare. niccolò del rosso, 1-112-12: così è orta la
nella mente o nell'animo. niccolò del rosso, 1-214-12: per la grand soperbia
sm. tose. ant. crosta del pane. guittone, 1-50: negano
giunone. = voce dotta, calco del gr. xpuaé&povtx; (comp. da
. oryssidae o orussidae, dal nome del genere oryssus (v. orisso);
et è di tal qualità l'altra disposizione del suo corpo. dicesi eh'essendo unta
meridionale, in partic. della regione del capo, che comprende due specie di
il nome di grande e piccola talpa del capo, corrispondenti ai bathyergus e georychus
, il genere orycterus comprende la grande talpa del capo. sono animali forniti d'unghie
quanto un coniglio; e la alpa del capo, mus capensis, ch'è bruna
una al vertice, la parte inferiore del muso bianca; è grande quanto un
tubulidentati che vive nell'africa a sud del sahara e ha lunghezza superiore al m
targioni tozzetti, 12-3-54: il romanzesco autore del 'telliamed 'ha fatto di bei
l'orittogenia e provare la graduata diminuzione del fluido acquoso. = voce dotta,
l'incrocio, sono derivate le razze del coniglio domestico. = voce dotta
microscopi- che da lui osservate nelle terre del sarteanese. olivi, 219:
, rigorosamente non appartenga alla storia naturale del nostro mare, pure ne ha tanta
loro diramazioni hanno qualche somiglianza colla struttura del cerebro. oriundo (orióndo)
però qualche sospetto ch'ei fosse oriondo del friuli, ove alcune famiglie palladio fiorirono
, secondo pascià della porta e capo del mare, è di nazione messinese,
alla confutazione di questo vanitoso oriundo spagnuolo del secento. c. e. gadda,
studi normanni, poteva egli invece fregiarsi del titolo di commendatore nella sua qualità di
sua qualità di oriundo dell'ordine marocchino del serpente verde. moravia, 21-321:
sm. strumento che misura il trascorrere del tempo: orologio. bufi,
avverrà che l'un mostri l'ora del mezzodì, mentre l'altro segna la mezza
ricchezza / mi facìeno stimar. lotto del mazza, 34: egli ha più bugie
con la precisazione della tecnica costruttiva e del modo di funzionamento. -oriuolo a pendolo
, contemplava, attaccato a una parete del suo scrittoio, un ordinarissimo oriolo col
. castiglione, 2-ii-153: nel punto del centro, dove s'intersecano le linee
sole, nel quale l'ombra dell'umbelica del sole che si chiama gnomone mostra l'
o cicalamento degli urti e delle percosse del tempo e di qualsisia altro ordigno et
3. con metonimia: durata del giorno. varchi, 8-1-267: non
uno orivolo d'andare tutta la famiglia del padre a dormire. f. f.
governano con l'orivolo dello stomaco che del capo. 5. figur.
poco meglio come passi questa nutrizione [del corpo umano] e del modo di
nutrizione [del corpo umano] e del modo di saper regolare quest'orivolo.
intelletto. moneti, 2-151: ha del verisimile che il medico... gli
moto delle girelle di quell'orivuolo sconcertato del capo di bertoldino.
-battito, ticchettio del cuore. -anche: il cuore stesso
maledetto che batte solo / l'ore eterne del dolore? f. m. martini
fame, dell'ora dei pasti. del casto, 1-92: aver l'orivuolo in
in testa: avere un preciso senso del tempo. tommaseo [s. v
orivolo dalla sua tasca stupendosi della lunghezza del tempo. -di orinolo (con valore
fame rabbiosa, essendo già passata l'ora del pasto. monosini, 216:
torno, alquanto più alto della profondità del cavo, vi posi sopra uno orioletto
cicisbei l'ora de'ritrovi ne'parchi del watteau. -oriolino. documenti
, 4177 a), dimin. del tardo horarium 'orologio ', deriv.
lat. scient. oryzeae, dal nome del genere oryza (v. oriza)
. biochim. proteina contenuta nel seme del riso. = voce dotta, deriv
orizocardìa, sf. medie. condizione del cuore che si trova collocato orizzontalmente sul
. zool. genere di mammiferi insettivori del madagascar, che hanno aspetto di ratto
ato dell'ottaedro no al semidiametro rn del quadrato np. mascheroni, 9-23:
cui si potesse combinare il colpo certo del tiro orizontale alla potenza sterminatrice della palla
: la lavagna era quella, orizzontale, del liceo. -con riferimento a una
una linea di scrittura rispetto ai margini del foglio. borgese, 1-401: sebbene
la nebbia dissipa, / questa nebbia del tedio. -giacente al suolo,
boito, 82: sì! nel giorno del lieto funerale, / quando sarò una
i pollici dei piedi scalzi il peso del corpo orizzontale, avanzavano a poco a poco
york, il traffico verticale era maggiore del traffico orizzontale; vale a dire che
. -che impone la posizione supina del corpo. d'annunzio, v-1-385:
. idem, 12-262: la musica del meridione è orizzontale, stesa nel sole
fra loro (ed è accezione propria del linguaggio sociologico e sindacale).
alla spiaggia marina disegnando le vedute orizzontali del tramontar del sole, l'albor della
marina disegnando le vedute orizzontali del tramontar del sole, l'albor della sera e l'
. galileo, 1-1-368: la parte del diametro d c, cne termina nel
di giacomo, ii-624: un personaggio del 'decamero- ne 'perse il
; il n. 13 è traduz. del fr. hori zontale,
, ii-4-464: bisognerebbe assicurarsi dell'orizzontalità del piano col tirare sulla spiaggia marina,
, cioè sull'estremo margine dell'acqua del mare overo sopra una pianura livellata.
si cava perpendicolarmente a trovar la vena del buon metallo, la quale tagliata orizzontalmente,
a provare e provocare / il gusto del dolore, mesi su mesi / orizzontati
sopra l'orizzonte orientale salivano nel coricare del sole, abbiano passato il cerchio della
luminosi connessi col sorgere e col tramonto del sole. dante, xliii-2: io
carro tutto sovra 'l coro giace. niccolò del rosso, 295-3: rosso sostensi lo
sono in orizzonte, ma sono nel mezzo del cielo. boiardo, canz.,
i-211: orizzonte è la metà della spera del cielo, la quale vedere possiamo infino
e più anni fu discoperta dalli capitani del nostro re, essendo stata incognita agli antichi
, ha il centro suo nel centro del mondo. baldi, 26: orizzonte quel
, essendo a loro apparente quella metà del cielo che a noi si nasconde. g
che a noi si nasconde. g. del papa, 5-10: l'orizonte altro
vero meridiano, passando egli per poli del mondo; l'altro obliquo, quale non
non solamente non passa per i poli del mondo, ma quanto più un polo
, ma obliqui e disuguali. g. del papa, 5-26: l'orizonte retto
metallica, dirette sensibilmente per il piano del meridiano. -balist. piano orizzontale passante
bocca da fuoco (nell'espressione orizzonte del pezzo). -livello.
la brenta nel nuovo alveo, l'acqua del fiume si sarebbe notabilmente innalzata sopra l'
giroscopico: strumento, fondato sul principio del giroscopio, che indica il piano orizzontale
indica il piano orizzontale e l'assetto del mezzo rispetto a esso. 5
acqua, non vede che il verde / del suo breve orizzonte. -per
, finalmente, / rosei sull'orizzonte / del lino immacolato, / mostri, ci
ci abbandoniamo / alle mille bocche voraci del mostro. 6. punto di
in guisa che l'uomo consiste nell'orizonte del caduco e del perpetuo. reina,
uomo consiste nell'orizonte del caduco e del perpetuo. reina, i-319: il mondo
dire quest'uomo animale, sacrosanto orizonte del cielo e della terra.
pur guardando diritto verso l'ultimo orizzonte del suo viaggio. 8. prospettiva
orizzonte immenso, serenamente e splendidamente luminoso del vero. alvaro, 20-59: ora tutto
contro il quale polemizzava nei confini mentali del suo orizzonte contadino. arbasino, 19-15
/ e non cura orizonte né occaso. del bene, 79: al mesto
orizzonte: trovarsi ai due lati opposti del cielo. dante, par.,
ambedue li figli di latona> / coperti del montone e de la libra, / fanno
orizzonta derivano direttamente dalle forme lat. del nomin. e accus. alla greca
proprio della figura leggenda ria del paladino orlando, o che ne ricorda i
candida dà vigore all'orlande- sca virtù del vendicatore di soprusi. orlandifurioseggiare, intr
, sempre orlandifurioseggia. = dal titolo del poema di l. ariosto orlando furioso,
pesa / né di forza è un orlando del quartiere. 2. prov
, 12-105: schiuma orlava la bocca del cavallo. gadda conti, 2-58:
coltivata dietro le mura, dalla luce del pomeriggio dorate. 4. matem
denom. da * orula, dimin. del class, ora (v.
erano divisati da tutta l'altra gente del mondo nella carne per lo segno de la
condotto nelle stalle di una caserma il cavallo del libraio sacchetto, perché di pelo bianco
tempestosa, orlata / di rosseggiante folgore del cielo, / che in occidente dal
cattaneo, v-3-100: hanno [le isole del giappone] belle strade, orlate di
un inventore di sogni, un orlatore del vuoto. 3. congegno che
sf. confezione dell'orlo, ricucitura del lembo estremo. -in senso concreto: orlo
berretta di lana coll'orlatura alquanto più pelosa del rimanente. serao, i-657: gabbani
orlatura. -per estens. rifinitura del castone di un gioiello.
rapido andare rasente la bianca orlatura [del mare]. e. cecchi,
prio della città francese di orléans o del suo territorio. - anche: che
chi paragonò l'albicini a un gentiluomo del rinascimento e chi a un gentiluomo politico,
non so se della ristaurazione borbonica o del regime orleanese. faldella, 9-296:
3. sm. polit. seguace del partito monarchico francese che nel sec.
diritti della casa d'orléans nella rivendicazione del trono di francia. bon-compagni,
qui modificato ed interpretato dal vil- lemain del 1855. sono i cento giorni narrati da
poi contro i tentativi cesaristici e reazionari del boulanger e dell'affare dreyfus, si
discende da una delle più nobili famiglie del vecchio stampo borghese liberale re- pubblicano orleanista
. che si riferisce, che è proprio del re luigi filippo d'orléans o del
del re luigi filippo d'orléans o del suo regno. carducci, iii-23-413:
l'opportunità dell'opposizione alla politica borghese del governo orleanista, osservava: « l'
orleanista, osservava: « l'epilogo del poema... profeteggia la resurrezione
fr. orlèaniste, deriv. dal nome del ducato di orléans. or
alla coniazione di monete, un rigonfiamento del margine mediante pressione. = denom.
orliccia, sf. tose. crosta del pane. l. bellini,
ripien della salciccia, / e più del pan che si disfà in savore /
de l'uscio, 1''orliccio 'del pane, il 'zaffo 'del
'del pane, il 'zaffo 'del tino. allegri, lvii-46: a
lvii-46: a me piaccion gli orlicci / del pane stagionato. g. del papa
/ del pane stagionato. g. del papa, 6-ii-217: la legge del cibarsi
. del papa, 6-ii-217: la legge del cibarsi parcamente potrebbe ampliarsi alquanto..
, 1-142: il pane, ch'era del buono, credo l'avrai già mangiato
pelo della pertagna, e agli orli del mantello. d'annunzio, i-652: una
con la grossa suola e l'orlo arricciato del calzino rosso. bernari, 6-293:
-in partic.: rifinitura ornamentale del margine di un tessuto, di un
quello eseguito togliendo uno o due fili del tessuto; orlo a punto nascosto quello
su tessuti leggeri con una lieve arrotolatura del lembo; orlo piano quello il cui
4-321: è anche cosa ricevutissima che del mare aperto quell'orlo, che bagna
]: 'limbo ': l'orlo estremo del sole o della luna, e si
e si dice principalmente allorché il mezzo del loro disco è oscurato per qualche ecclisse o
un tempo tutti i piedi allo stretto del centro e la testa dalle larghezze da
: orlo appellano i botanici la circonferenza del fiore e delle sue foglie, come anche
osseo catino, che fa il fondo del ventre, sono attaccati quei suoli di larghi
con quelle di modana, il più alto del vastissimo catino che formano le montagne da
. borgese, 1-84: il blu del cielo si addensa appena in un orlo
: altri segni s'adoperano nel margine del libro: così gli orli si chiamano,
-orlo di presa', collarino che nel fondello del bossolo di taluni tipi di cartucce ha
2-28-7: venimo in sul primo orlo del martire / pel qual vanno gl'ypocriti
vanno gl'ypocriti damnati / nella pena del mal ch'ei non aprirò. soderini
. spallanzani, xxiii-436: gli orli superiori del cratere, fattone giudizio con l'occhio
il fiore che ripete / dall'orlo del burrato / non scordarti di me, /
più vivace. -scherz. orlo del pozzo e della cisterna: l'ano e
doppo lo averle lograto e l'orlo del pozzo e de la cisterna, pagarla
: perché fusse testimonia tutta la città del suo procedere, senza rispetto fé far una
udire le parole, e nell'orlo del lito fé tormentare tutti tre. battista,
iv -140: varca [cesare] del fiume aj fin l'orlo vietato, /
/ e gli eventi abbandona in man del fato. a. cattaneo, ii-67:
vedete un lago, e sull'ultimo orlo del lago una barchetta accennata in lontananza,
universo. d'annunzio, v-1-294: fuor del purpureo gorgo / eravam noi emersi all'
dal lido al politeama e dall c>rlo del mare alla prima cortina dei pini,
: altro non era se non l'orlo del mare che si piegava quietamente facendo tintinnare
e bene lavorati. poliziano, 1-671: del tuo vin non vo'più bere:
la metadella, / perché all'orlo del bicchiere / sempre freghi la biondella. belo
porgiam aspersi / di soavi licor gli orli del vaso: / succhi amari ingannato intanto
caso l'acqua, sopraffacendo gli orli del bicchiere, vi precipita dentro scacciandone l'
biondo e dolce miele asperge / l'orlo del nappo, acciò gustandol poi la semplicetta
orlo, come un'ansa, all'estremità del vaso, mentre dalla parte opposta balzava
i suoi splendori fino agli orli estremi del mondo, sarà qual torchio fumante rimossa
torchio fumante rimossa da'candellieri d'oro del santuario. g. f. pagnini,
c'è uno spazzino municipale. sulrorlo del marciapiedi un cane seduto. -lembo
-all'orlo, sull'orlo dell'abisso, del precipizio: in una situazione di rischio
l'affare ri- ducevasi su l'orlo del precipizio. colletta, 2-ii-381: per
costringere l'interlocutore a precipitarsi sull'orlo del precipizio. -all'orlo, sull'
sull'orlo di qualcosa: nell'imminenza del verificarsi di un determinato evento, con la
fu in molti scrutini su l'orlo del pontificato. mazzini, 40-173: la difesa
: questi due versi stracciano l'orlo del concetto. -sull'orlo della palude
orlo della palude stigia, della tomba, del sepolcro', alla fine aella vita;
malpighi, v-309: io sono sull'orlo del sepolcro. mosche ni, 154:
l'orlustro, con riferimento alla pratica del commercio dei preziosi o, anche, dell'
, 353: l'orma è la forma del piede. tasso, 4-4: stampano
il suolo, che per l'umidità del luogo restava alquanto molle, vìdevi stampare
in dura scheggia. fiamma, 151: del leon, fatto altier, seguito forma
impresse ad una pietra marmorina alla ripa del fiume tireo: questa è come una
vidde come l'andavano cercando per forme del sangue: e non volse iddio che lo
, e lavorava ad ago una sopravesta del marito, e al suo letto videro
segno, traccia anche indefinibile e vaga del passaggio o della presenza di una persona
tinta di sangue ed impressa dalle orme del salvatore. chiabrera, 1-iii-232: sazio di
: sazio di seguitar forme fugaci / del campo avverso il vincitore ebreo / tornossi
, 5-343: indirettamente sulle orme del pater, chi da noi si applicò
perché a ogni modo avevano la orma del maestro. v. giusti, 43:
: ov'è il tuo consigliere e forma del tuo viaggio; la tua guida e
peculiare dell'esistenza, dell'attività, del pensiero di una persona o di un
di bugno, xxix-91: tutto el tempo del mondo m'è avenuto, / e
desiderio, la volontà, la perseveranza del diarista a calcare sui fogli del calendario
perseveranza del diarista a calcare sui fogli del calendario un'orma non peritura della propria
sento ricorse, a fin che niuna / del loco orma restasse, i miserandi /
, 1-4io: l'alto fattor, del cui saper sono orme / le cose tutte
/ fattor, che volle in lui / del creator suo spirito / più vasta orma
molto tempo avvezzati a riconoscere le orme del genio. -segno o espressione lasciati
cara, e tuttavia contrista / torma del pianto il tuo pallido volto. carducci,
faccie / cui sul lercio tessuto / del pianto di un minuto / torme nessun
1-i-290: mira: son queste / torme del tuo furor. 5.
spessa ombra sovente / il veder torma del noto viaggio, / che dal piè
, i-250: quando soffiano i venti del mar di ponto, tutto quel sabbione
-traiettoria di un astro, in partic. del sole. fr. zappata, 137
cose ch'egli avevano lasciate per la fretta del fuggire. manfredi, 4-5-256: scorreva
le madri ai parvoli le belle / orme del vostro sangue. idem, 13-30:
occorrerebbe seguire torme sparse e alquanto confuse del pellegrinaggio slavo in europa.
luminosa o vogliam dire una picciola immagine del sole medesimo. cesarotti, 1-iv-6:
? spallanzani, i-188: l'orma del taglio che suol essere di colore bianchiccio
, tergete / dal nobil petto torma del pugnale villano. -ombra.
, nell'aria. torma / c'è del tuo grido. 8. segno,
: furono poi cancellati [quattro evangelisti del bramante] quando tutta la chiesa.
i lievi imperi il rapido cavallo / segue del freno, e non pone orma in
. tornielli, 486: ella è del tempio la porta orientale, / per
: indi la bianca mano, / del canto guida e norma, / movea sovente
con sì bella grazia / che fòr del mondo umano, / sol a mirarne
par mistero che sentenzia trove, / ma del sentir altrui volere norma.
allor si mova e quera / finché del vero in lui si pinga l'orma.
1-3-1: dal camin facile sedutti, / del primo a torme incaminàrsi tutti. a
han fisse. -avere l'orma del tutto: dominare perfettamente una situazione;
a me, ché io ho torma del tutto. -baciare le orme dei
: eran alberghi di silenzio fidi / del colle i poggi ove né armento rara
quell'ombre partito, / e seguitava torme del mio duca. idem, purg.
che dietro era venuto all'orma / del paladin, né perder la vorrebbe, /
, si mise lentamente dietro le orme del guardiano. -comportarsi in modo conforme
5-18: arrigo... seguì torme del padre d'essere ingrato a santa chiesa
uno non va dietro all'orme proprie del petrarca, s'egli scrive versi volgari
. lemene, ii- 225: del vero nume / torme calcate, /
mie. tommaseo, 15-10: i deliri del secento fecero a taluni del secolo seguente
i deliri del secento fecero a taluni del secolo seguente pensare la necessità di rimettersi
della stessa lode, / nel fulgor del medesimo destino. -conformarsi ai dettami,
premendo di passo in passo le orme del greco. -comportarsi in un certo modo
acciò che tutto il mondo non si accorga del fatto vostro, e per che conto
mutava. idem, x-4-61: era del padre / questa l'ultima speme, una
uno strato sufficiente a stamparvi l'impronta del piede. tommaso di silvestro,
fatto dissentire da chi esaltasse la version del caro per la purità della lingua e
per la purità della lingua e varietà del numero, per certa aria di libertà
, 9-55: né prima dal cospetto del re fu rimosso che, salito a cavallo
che la luna indora / chiama ai silenzi del cenobio sacro / cui trasse ei torme
momento, a questa o a quell'ora del giorno, a questo o a quel
e 'ornai 'delle prose e del verso altresì: le quali si dànno
, mi manda appena gli ultimi raggi del sole che ridesta già alle fatiche quev
andammo di corsa per la discesa scontenti del nostro inutile cercare. 2.
). chiaro davanzati, vi-27: del mio aggechire / conviene ormai a voi
papi, 1-1-294: benché le moltissime spie del robespierre con assidua diligenza ormassero tutti coloro
ricerca storica un periodo, un evento del passato, la vita di un personaggio
, probabilmente indotto dalla var. rotacizzata del lat. popol. * osmàre (r
ci sono terzine ormate evidentemente su altre del 'pellegrino apostolico ', qualcheduna non
esplorare se si potesse sforzare il passo del fiume. dizionario militare italiano [1833
posizione prestabilita, impedendo che l'azione del vento, del moto ondoso o delle correnti
impedendo che l'azione del vento, del moto ondoso o delle correnti la sposti
riva; attraccare. breve dell'ordine del mare di pisa, 548: l'altra
in ficcar pali e le ceppate in del ditto porto e per ormeggiar li legni li
ormeggiar li legni li quali interanno in del ditto porto. consolato del mare, 22
interanno in del ditto porto. consolato del mare, 22: il nocchiero.
e non vi può ormeggiare. consolato del mare, 68: è tenuto il marinaro
: 'ormeggiare 'si dice non solo del bastimento, ma anche di ciascuno dei
legare il gherlino agli anelloni e colonne del molo, allacciare la grippia al gavitello
ferma la maniglia della catena all'anello del ferro e simili. -tenere assicurata
una nave). breve dell'ordine del mare di pisa, 548: quando a
, 12-10-412: erano attaccati dalla parte del mare, ove ormeggiavano i navigli,
cretesi: / « non prèndevi brama del cibo i precordi, come agli stanchi /
alta e quella di riprendere la via del mare. -figur. non sapere
nell'uomo una mente sana e vaga del nuovo; e'pensava a rifare tutto
, di color, di voci / del pensar, del sentir germi primieri.
color, di voci / del pensar, del sentir germi primieri. 3
le navi italiane, secondo l'ordine del doria doppiamente ormeggiate e ancorate, stetero
di eolo re dei venti. consolato del mare, 115: patrone di nave,
là dalle palafitte sopravanzano le alte poppe del navilio ormeggiato. quarantotti gambini, 4-30
come gondola inquieta / al palo colorato del mio cuore. ormeggiatóre, sm.
di alcune imbarcazioni che guida lo scorrimento del cavo d'ormeggio. crusca [s
, girò su se stesso mentre la barca del pilota portava a terra, alle prese
guerrazzi, 2-67: la mezza galera del capitano angiolo franceschi, liberata dagli ormeggi
ferro che la teneva ferma nel fondo del mare, abbassò il rostro svelta e
cresceva sotto la furia dell'acqua e del vento che sembra vogliano strappare gli ormeggi
doveva rimorchiare la 'filippa 'all'ormeggio del molo. govoni, 149: si
l'ombra dell'ormisino quanto nello scuro del panno. 2. abito,
dell'altro. = probabile alter, del lat. ammoniàcum (v. ammoniaco)
; vuoisi che fosse istituita ad imitazione del movimento degli astri. =
e hormodendron, comp. dal tema del gr. oppato 'eccito 'e sévspov
= voce dotta, comp. dal tema del gr. óp ^ àto 'eccito '
deriv. da ormone, col suff. del part. pass, dei verbi frequent
nel trattamento di alcuni tumori maligni o del collasso circolatorio. = voce dotta
furono accolti nello schema... del poema narrativo certi motivi ornamentali e quello
colore dei fiori, per l'imponenza del fogliame o per il portamento elegante (una
portatore... traballava sotto il peso del legno e del gran baldacchino di
. traballava sotto il peso del legno e del gran baldacchino di velluto chermisi tempestato
di ricorrente ornamentazione, quelle parti del corpo umano che la decenza vuole
se stessi un fatto notevole nelle fasi del dramma. pascoli, i-39: amiamo troppo
in se stessa, cioè nella bellezza del proprio oggetto. 3. mus
profanazioni d'un tipografo ch'è al disotto del proprio còmpito. = dal fr
l'armilla è uno girello in ornamento del braccio, il quale, dovunque si
, li quali la posono per ornamento del tempio di giunone. tasso, ii-20:
por ne la credenza per ornamento. deliberazioni del senato della repubblica di venezia [in
, pitture a vetri, a ornamento del battistero. -festeggiamento, onore tributato a
l'altere dell'oro e lo candeliere del lume e tutti gli altri suoi vaselli.
dell'oro, il quale era nella faccia del tempio, e ogni cosa ispezzòe.
giunto al tempio o di roma o del sepolcro o di san iacobo, dove
, non vi ho posto alcuna cosa del mio, ma sono stati misurati da me
solo molte candele accese intorno al tabernacolo del sacramento. -l'insieme delle stoviglie
. -l'insieme delle stoviglie, del vasellame da tavola. f.
ornamenti della base e dell'orlo [del vaso] erano d'una rara leggiadria.
fatica minuziosa degli ornamenti intorno all'iniziale del nome! 5. in partic
ii-504: nella chiesa di s. agostino del monte sansavino fece un altro ornamento,
lussuria rifrena, che sono ne'reggimenti del corpo e ne'vani ornamenti. guittone
. cocchi, 6-60: la parte satirica del genere virile non potrà far di meno
questo, ch'era l'ornamento particolare del giorno delle nozze, lucia aveva quello quotidiano
voglia, / poresti arditamente / uscir del bosco, e gir in fra la gente
sono che ragionevole deviamento dal commune uso del parlare. b. fioretti, 2-2-90
: le metafore sono il precipuo ornamento del parlar poetico. colletta, i-259: invaghiti
, che si aggiunga alla nuda espressione del pensiero. -intervento o aggiunta arbitraria
e di tutto ciò che non era del caro, è rimasa con la turpitudine sua
amari, 1-i-178: tanto leggiamo nella vita del damasceno stesa due secoli appresso, sopra
arabici; e, stralciando gli ornamenti del compilatore, non v'ha ostacolo ad
. caro, 5-201: questa chiarezza del dire si fa quando le parole sono proprie
proprie e l'altezza e l'ornamento del parlare procede da quell'altra sorte di
per più ornamento e per maggior efficacia del poema che per altro. muratori,
ornamenti, ma che divenisse una cosa del tutto nuova e diversa. 8
, 1-i-14: o. sostegno del mondo, / degli uomini ornamento e degli
i-299: fra queste era una figliuola del satrapo, detta rossane, d'eccellente bellezza
2-1-150: io mi feci beffe da giovane del sapere sonare, ballare, cantare e
cantare e simili leggiadrie,... del sapere vestire accommodato e di tutte quelle
ignoranza, non voglio che gli imbratti del mio inchiostro gli cuopra altrimenti i pregi
è bello, sì come l'ornamento del petto. loredano, 1-38: la barba
fantoni, ii-130: le lunghe treccie del mio crine oscuro / io già recisi,
erculea prole, / ornamento e splendor del secol nostro, / ippolito, aggradir
colonne della giustizia, sostegno ed ornamento del trono de'prìncipi. foscolo, vii-75
il mondo rio, / ora chiaro del ciel grande ornamento. 10.
. faba, xxviii-17: in presenzia del maestro 'ella vostra posto, scicomo denaro
e scossa / d'ogni ornamento, e del sovran suo onore. contile, i-17
donne furono da dio create per ornamento del mondo e per dar percezzione a l'uomo
o pittura, o scultura, ornamento del mondo, lume e decoro d'ogni
d'ogni nobile studio, per raro dono del cielo tra noi nate a compiere la
filosaf, 215: il sole è occhio del cielo, cerchio di caldo splendore sanza
di caldo splendore sanza abassare, ornamento del die, dividitore dell'ore. boccaccio
ne'lucidi sereni sono le stelle ornamento del cielo e nella primavera i fiori ne'
cose, opera di natura e ornamento del mondo. bandello, 1-45 (i-533)
: col colore, che è l'ornamento del mondo. tecchi, 13-49: l'
aria è così leggera che perfino la lunghezza del giorno sembra una grazia, un ornamento
fiamma, 1-204: si come la creazion del mondo vi mostra la rigenerazione degli uomini
rigenerazione degli uomini, così l'ornamento del mondo vi mostra la bellezza e 'l decoro
pochi dì sarà disfatto. p. del rosso, 211: tiberio suo zio,
deriv. dal lat. mundus, calco del gr. xó- qxo ^, in
passaggi e di altri ornamenti o condimenti del canto, come trilli, accenti,
) distinte da quelle inerenti alla funzione del basso. agazzari, 3: come
quelle. parini, giorno, i-825: del famoso artù vide la corte / le
v. colonna, 1-250: stella del nostro mar chiara e se- cura *
se- cura * / che 'l sol del paradiso in terra ornasti / del mortai
'l sol del paradiso in terra ornasti / del mortai sacro manto. -con connotazione
mirata. -ingioiellare (una parte del corpo con un monile, un anello
ogni cura e sollecitudine ornava le corna [del cervio] di belle ghirlande e pettinavate
di meritarlo, non ornargli il capo del distintivo della lumaca. -stare
de tutti i beni dell'animo e del corpo. aretino, v-1-257: nuovo,
, che traendolo da la vulgar strada del populazzo, l'alzassero ad illustre gloria come
.. non si tiene a li termini del vero, ma passa quelli. e
dalla repubblica] ornato della cittadinanza e del consiglio e nobile vini- zian fatto.
che vi bastasse ornar de le vertù del vostro marito, le quali son di
. tasso, 11-14: in cima del colle ornar l'altare, / che di
: messere sebastiano architettore, con piacere del molto diletto e del mediocre giudizio ch'
, con piacere del molto diletto e del mediocre giudizio ch'io ho de la
opportuna scelta e disposizione dei vocaboli e del ricorso agli artifici compositivi e alle figure
orna e s'ammanta / l'alta del ciel misteriosa idea. -accompagnare (
petrarca, 344-6: quella che fu del secol nostro onore, / or è
secol nostro onore, / or è del ciel, che tutto orna e rischiara.
lustro al corteo trionfale seguendo il carro del vincitore. bonacossa, lvi-185:
grazioso giovane, che desiderate porre nel campo del breve d'oro che vi dee ornar
/ giù per l'aurate vie / del puro aperto ciel la gioia e il riso
di varie sue bellezze il mondo. del bene, 34: lieta apre al tuo
terren, che 'l manco lato / del re degli altri fiumi orni ed onori,
delle donne, fermossi dallo stallo / del palco ornatamente lavorato. 3
erano conosciute e pensate comunemente dagli uomini del loro tempo. carducci, iii-14-225:
aggettivi] e di qualsiasi altro elemento del periodare carducciano, che ripete l'ornatezza
ripete l'ornatezza di elocuzione di quelli del bartoli e del giordani. -in senso
di elocuzione di quelli del bartoli e del giordani. -in senso concreto: ornamento
limpide ornatezze che tengon più della scuola del cantore de 'le grazie '.
berlinese, l'ornatismo e i divertimenti del pintoricchio sembrano sovrapporsi talora a tipi di
longhi, 1-i-1-9: la pittura a grottesche del rinascimento è uno svisamento illustrativo dell'ornatistica
collusione con gli ideali brillanti e ornativi del pintoricchio. -che serve da elemento ornamentale
una specie di corporazione ornativa intenta altornamento del tempio dementino. 2. ornamentale
di ornativo, ma è la perfezione del pensiero nell'adeguata espressione. e.
. sf. pittura di ornato; tendenza del gusto artistico incline all'ornato.
vaga stella / chiari i raggi rotar del cerchio ornato. emiliani, lvi- 159
baldi, 27: fende / il ceruleo del ciel, più che di stelle,
di vestale massima, giaceva sotto gli archi del cata falco.
-ingioiellato (una persona, una parte del corpo e, in partic.,
chi non rammenta la fiera donna ebbra del sangue dei santi: ornata di barbariche gemme
delle insegne militari, fu posto nel mezzo del delfino vescovo di parma e dell'abbate
colossi. sansovino, 2-158: le porte del collegio sono tutte di bronzo ben lavorate
rickman (1776-1841), l'aspetto del gotico che si manifestò fra la metà
gotico che si manifestò fra la metà del sec. xiii e la metà del xiv
del sec. xiii e la metà del xiv con largo uso di elementi decorativi
. papini, iii-559: l'artista del suo cuore fu raffaello, il soave
, s'appartiene, venuta l'ora del desinare, il re e la marchesana
. botta, 5-148: le amene spiagge del be- naco, le molli sponde della
diventano vispi e leggiadri e ornati prìncipi del sangue abbiam sentito dire fin da ragazzini.
come è possibile che i tempi prima del concilio di trento fossero così scuri, così
aggiunsero la leggiadria e la ornata maniera del conte, per potere a quel venire
concetti astratti o a personificazioni. finfo del buono, 193-6: graze v'acomando /
: graze v'acomando / da dio del dire ornato / ch'è 'n voi presente
, v-109: eccovi rintegrato nella grazia del giustissimo vostro principe ed ornato di onori
... propose di chiamare ammiraglio del navilio napoletano il cavaliere giovanni acton,
proprietà, secondo gli affetti della scienzia del contrapunto considerati, poiché il primo fu
, formulato, espresso secondo i canoni del decoro letterario; dotato degli ornamenti,
oratori, letterari, poetici. finfo del buono, 193-6: salute assai vi mando
e graze v'acomando / da dio del dire ornato / eh'è 'n voi
al suo consiglio e agli ambascia- dori del comune di firenze la loro ambasciata, magnificando
lo bello e pulito e ornato stile del dire, sì per la profondità del
del dire, sì per la profondità del senso. landino, io: questa orazione
scelta delle voci e gli altri ornamenti del parlare. minturno, 374: ornato
illustrano. tosso, 12-395: lo stile del lirico..., se bene
ha fatto la rettorica, con l'idea del parlare 'ornato 'come diverso e
al giudizio sintetico della relazione sul valore del candidato, redatto in ornato e classico
da che cosa deriva il pregio retorico del testo, o anche a quale fine è
è usato l'ornamento. scala del paradiso, 56: le parole ornate di
così riccamente fregiati dei nostri poemi cavallereschi del cinquecento son l'ultima, più ornata
, n'è forse cagione la difficultà del chiarirlo, per consistere la natura d'
rettorica, ove e'dice 'la bellezza del nome... consiste nel suono
sia equivoco. onde se la bellezza del nome e l'ornato sono una cosa
diciamo anche il tuo, alla gravità del iambo assai si avvicinano. ma perché
1-iii-561: quattro sono i semplici caratteri del dire: tenue, magnifico, ornato e
virtù è ella la stessa una con quella del parlare, dantele grandezza? -senza
troppo poverella / e mal ornata se'del lume santo, / ond'io la carta
ed il moderno de'religiosi e devoti del nome di cristo. tasso, n-iii-704
; onorevole, glorioso; perfetto; del tutto adattò (in funzione e con
, non si tiene a li termini del vero, ma passa quelli. buonaccorso da
1-25: due cappelle sfondate, appiè del presbiterio, hanno nella facciata esteriore lo stesso
germanica] sorpassa e trascende quegli esemplari del bello con la profusione degli ornati,
moretti, vii-94: in certe ore del giorno la facciata del tempio, così ricca
in certe ore del giorno la facciata del tempio, così ricca d'ornati e
sono grotte scavate nella parete di argilla indurita del burrone: ognuna di esse ha sul
degli altri quattr'ordini, ma non parlò del toscano. -fregio pittorico, decorazione grafica
l'ornato, che dicano: noi siamo del palladio. -per estens.
cartocci. soldati, 2-98: penombra del pianerottolo, al piano rialzato, davanti alla
sanza ornato, perché solo si dette alfimitazione del vero e al rilievo delle figure.
buon quadraturista, e nel palazzo quirinale del papa e in quello dei lancellotti ha
piacere la scuola degli ornati e l'accademia del nudo. baldasseroni, no: per
coattivo, quando così ricerchi la ragione del decoro e dell'ornato publico, cioè che
delle nazioni mercantili pagò alla generosa passione del pubblico ornato e dell'amor delle arti
la città vostra, come per debito del loro officio hanno voluto con diligenzia esaminare
semicircolo per diametro la larghezza ed è del medesimo ornato del cortile con tre archi
la larghezza ed è del medesimo ornato del cortile con tre archi per parte.
parole, commos- sono tanto l'animo del re che... partì il medesimo
... avere una chiara idea del genio e del carattere di quella lingua che
avere una chiara idea del genio e del carattere di quella lingua che fu madre
ragioni d'ornato troppo angusta la cavità del loro basso ventre. monti, ii-312
e di argento sopra un superbissimo cavallo del medesimo ornato. -fronzolo.
agli interessi della famiglia, all'ornato del proprio corpo. -ciò che conferisce
,... la realtà sanguinosa del fatto da cui nacque 1''egloga
vita, perciò che per essa gli turbamenti del mondo sono posti in pace.
. bembo, 9-2-291: sento ora del vostro a me scrivere due amabili dolcezze
la manna, a partire dal io°-i2° anno del manneto; frassino da manna, orno
tue / ossa alla prima stretta / del cacciatore? -fragile / sì, ma
alto sei metri che è l'orgoglio del luogo e che fiorisce a primavera lassù.
e. gadda, 16-52: questa favolina del gran ornitico lionardo di ser antonio di
dei dinosauri, nei quali la struttura del bacino è simile a quella degli uccelli
dalla mancanza di denti; sono fossili del giurassico e del cretacico e comprendono alcuni
denti; sono fossili del giurassico e del cretacico e comprendono alcuni generi, fra
. scient. ornithocheiridae, dal nome del genere ornithocheirus (v. ornitocheiro).
di rettili della famiglia ornitochèiridi, fossili del cretacico e del giurassico. =
famiglia ornitochèiridi, fossili del cretacico e del giurassico. = voce dotta, lat
, 'ornitodelfi ') e quelli del pinguino (famiglia dei 'ba- chitteri
di aprile e di maggio, al contrario del giallo che fiorisce alla metà di febbraio
1599, nella quale sono riunite le cognizioni del tempo). savi,
, 7-159: mi do per contento ancora del vostro ringraziamento per la mia ornitologia e
avvicinati mercé,... un ritratto del mite poeta con anche lui il fucile
di san luca ed al museo ornitologico del dottor giuseppe son- sis. savi,
deliberato di rapire ai rapaci il segreto del volo senza remeggio. pirandello, 8-568:
, sf. divinazione tratta dall'osservazione del comportamento degli uccelli (in partic.
così denominandoli dalla loro abitudine di vivere del sangue degli uccelli. tommaseo [s
ditteri della sezione dei bracoceri le specie del quale vivono parassite sul corpo di varie
. scient. ornithomimidae, dal nome del genere ornithomimus (v. ornitomimo).
. paleont. genere di rettili fossili del cretaceo che, con altri tre generi,
, nell'africa tropicale e nel bacino del mediterraneo, e proprie dei luoghi aridi
loro frutti ricurvi in fuori offron quella del piede d'un uccello; hanno il
. scient. ornithopodidae, dal nome del sottordine ornithopoda (v. ornitopodi).
. scient. ornithorhynchidae, dal nome del genere ornithorynchus (v. ornitorinco).
pelo bruno-nericcio che forse è una varietà del primo. beltramelli, 1-66: il
ornito- rinco... e quelli del pinguino. gramsci, 7-214: è da
di uccelli fossili e viventi a eccezione del fossile archaeopteryx; la coda è brevissima
monti, xii-6-72: parlando dell'innesto del pero sull'orno, e della quercia
a tragger oro / a poco a poco del fiume che 'l mena, / pensando
oro, / nel sol morente il capo del re enzio. serra, i-201:
). -con riferimento alle mitiche frecce del dio amore. boccaccio, 1-ii-410
fare con quattro atti de la vita del nostro glorioso protettore s. antonio,
zio tom e la vita di napoleone del signor de norvins, tutti saettanti e
porta, / cerchiando il mondo, del suo caro duce / sotto cui giacque
aggett.): intessuto di fili del metallo prezioso (una stoffa). -vestirsi
. carletti, 157: di questo [del muschio] non se ne vede né
leonardo del guallacca, xxxv-1-291: per serv'i'resto
... / al nervo adatta del suo strai la cocca, / poi tira
nella tela l'antica storia. p. del rosso, 279: le coltre con
grossa e aggravata di ori lasciava vedere più del solito l'aspetto massiccio e un po'
in borsa non può torre la sete del cuore. sacchetti, 195-86: me n'
.. che se voi mi deste del vostro oro e del vostro argento.
se voi mi deste del vostro oro e del vostro argento. s. bernardino da
avesse oro e mal savesse / guerir del mal ch'avesse / per l'or o
non era ancor la scelerata sete / del crudele oro entrata nel bel mondo;
in ogni altra cosa, con grandissimo scandalo del cristianesimo. bisaccioni, 1-100: l'
scopo di ovviare alle conseguenze dell'oscillazione del valore reale della carta moneta e specialmente
della somma dovuta sarà, al momento del pagamento, adeguato con l'assumere come
non fu la sposa di cristo allevata / del sangue mio, di lin, di
speciali di prelievo (ed è proprio del linguaggio dell'informazione giornalistica).
parte della riserva a garanzia della circolazione del soldo, anche se appartiene alla banca centrale
cielo pallidissimo sul quale già i cipressi del monte mario si disegnavan neri. e
oro luminoso che splendeva metallico sullo sfondo del cielo azzurro: nell'oro si distinguevano
la serpe antica suole / pompa far del livid'oro / rinovata a'rai del
del livid'oro / rinovata a'rai del sole. -con uso aggettivale:
una sorgente luminosa, in partic. del sole. - anche: luce.
luce. imperiali, 4-372: anzi del cielo e l'uno e l'altro polo
, / che vincon l'oro suo [del sole] tuoi vivi argenti. fogazzaro
nebbia fumante, si vedeva l'oro pallido del sole sulla montagna e più in alto
deledda, i-358: anche sul cielo lucido del crepuscolo brillava l'oro delle prime stelle
, 2-15: il punto atono / del faro che baluginava sulla / roccia del
del faro che baluginava sulla / roccia del tino, cenila, tre volte / si
estate trascorsa / sbigottisce alla giovane forza del cielo. -splendore sfolgorante del paradiso
forza del cielo. -splendore sfolgorante del paradiso. papini, ii-1235: è
carni del redentore, per esser sicuri di godere un
l'oro / e i rai veggio apparir del vivo sole, / tutto dentro e
odorate viole e di ligustri / gemme del prato, fa'ghirlande all'oro / che
paragunato -s'è l'oro e peltru / del sapere. s. girolamo volgar.
tutto purgato. filicaia, 2-1-123: qui del puro natio dolce idioma / toro s'
, i-192: non tutto il parlare del volgo è oro schietto, ancor che sia
, 75: lo farai asciugare al calor del sole [il fulminato], e
: le mirabili virtù della quinta essenza del vino, animata con la tintura d'oro
altri preziosi ingredienti, per la sanità del corpo umano, chiamata oro potabile,
ramo d'oro \ secondo la narrazione del vi libro dell'eneide, il ramo prodigioso
esoterica dei secoli seguenti divenne il simbolo del sapere iniziatico). delminio, 1-73
d'oro, il quale è quello del qual scrive virgilio che senza quello non
sotto le forgoni solari coprirassi la imagine del ramo d'oro, e questa ci significherà
età degli dei che comincia alle nazioni del lazio, corrispondente nelle proprietà dell'età
: quell'era l'età dell'oro del libero insegnamento. un uomo di qualche
accontentò di abbracciare dieci anni della vita del bembo. e quella fu l'età
antica leggenda greca, il vello prezioso del montone frisso, conquistato da giasone e
fu ladro, avendo involato il montone del vello dell'oro ad atreo suo fratello
solenni, rispettivamente per festeggiare la fine del raccolto e in onore della madonna.
ingannare in un acquisto. trattato del ben vivere, 8: questo mondo è
di primavera ha sconvolto / l'ombrello del salice * / al turbine d'aprile /
un lavoro / degno di roma, degno del tuo gusto / e del ponteficato nostro
, degno del tuo gusto / e del ponteficato nostro d'oro. faldella, i-4-112
di veder mutato in realtà l'ombra del suo sogno. montale, 1-139: un
abate serassi, nella solita privata accademia del nostro duca di ceri, lesse una
gli posso mancar per il debito / del fratello, ma in fatto egli è un
pare una musica » disse una donna del popolo: ed erano due romanacci di
ch'ella dice sui primi due numeri del fanfulla di quest'anno è oro colato
bellezze che hanno fatto oro degli scritti del trecento. -fare vita d'oro
avere dei programmi definiti era nel periodo del risorgimento una debolezza, poiché non si era
oro. -per tutto l'oro del mondo: anche con la promessa di
della settimana, per tutto l'oro del mondo. nievo, 556: sicuro
sarebbe più voltata per tutto l'oro del mondo. -pigliare, prendere come
gradevole che si compie nelle prime ore del mattino. buonarroti il giovane, 9-8
lat. scient. orobanchaceae, dal nome del genere orobanche (v. orobanche)
alla melagrana acerba. = adattamento del lat. orobethron, di etimo incerto.
monaci, avvezzi alle maniere squisitamente signorili del suo predecessore. gozzano, i-329:
pastorella impallidiva / sotto le fresche rose del belletto. = voce dotta,
dotta, lat. orobìus, dal nome del popolo degli orobii.
della flora della zona al di sopra del limite della vegetazione arborea. =
tempo stesso gran dottore e fervido seguace del buddho e dello schopenhauer...
oroger ^ esi], col suff. del part. pass, dei verbi fretjuent
, sf. geogr. studio dei rilievi del terreno (colline, montagne, sistemi
esso l'orografia sottomarina, ossia il rilievo del fondo marino in quel punto, si
figur. configurazione di una parte rilevata del corpo umano. beltramelli, i-438:
ah, maligni pertugi dischiusi nella orografia del seno! = voce dotta, comp
mia / per ammirare l'orologeria / del girarrosto. sbarbaro, 5-54: le
filo dell'aria / orologerie enormi / del tempo e dello spazio che passa.
spedito, caricato il congegno a orologeria del cervello. -struttura (di un'
le insegne luminose dei più rinomati orologiai del mondo. papini, 27-571: feci,
barbaro, 394: il luogo del polo si conosce per un'altra stella
e. gadda, 6-285: essenziale organo del finimento, vuoi della ricolma bellezza d'
ricolma bellezza d'un seno, come anche del maschio risvolto del bavero o della panciatica
seno, come anche del maschio risvolto del bavero o della panciatica e orolo- giata
o della panciatica e orolo- giata autorità del tutore di codesto seno. = deriv
glini, 2-187: l'orologiere del re non seppe scoprire il segreto.
dal sole nel suo moto apparente, del passaggio uniforme di una sostanza (acqua
un contenitore a un altro o anche del consumo regolare di una candela; la
al bilanciere la forza necessaria alla continuità del movimento; rotismo, che trasmette la
funzioni, quella di ricevere la forza del rotismo e trasmetterla al bilanciere e quella
da essere usato da li avari spenditori del tempo, e fa così: quando
di peso, leva con furia i piedi del dormiente il quale si desta e fa
della torre del capitano e posto su la torre che era
2: tre rote per la parte del tempo ed altre tante per la parte del
del tempo ed altre tante per la parte del suono, per gli orologi da camera
astronomico: meccanismo usato per la misurazione del tempo siderale, caratterizzato da compensazioni,
1-76: per le linee che dal centro del circolo uscendo per i segni celesti e
primo li nomina dante nel ventesi- moquarto del paradiso; e prima n'ebbe uno milano
-orologio a, da, di, del sole, solare: strumento costituito da
insegna il modo di descrivere gli orologi del sole, di tutte le sorti, sopra
, momino, di spiegargli il congegno del tuo orologio automatico: il martelletto che
determinare con la massima precisione la misura del tempo; è costituito da dispositivi e circuiti
il prezzo; gli uomini secondo il costo del premio di assicurazione sulla vita.
modello. campanella, i-106: maraviglia del mondo [venezia], pia nepote
. 5. astron. costellazione del cielo australe, situata fra l'eridano
si aprono e si chiudono a certe ore del giorno e stabiliscono come un orologio.
puntuale da poter essere utilizzato come misura del tempo. passeroni, 7-57: caro
economia è una di quelle tante invenzioni del settecento che vorrebbero regolare la società come
sole, in quanto segna la divisione del tempo. salvini, 48-136: l'
retta di intersezione dei piani di simmetria del para boloide stesso, curva
con una delle due rette d'intersezione del precedente piano col paraboloide.
stare in luoco oscuro infine a la orora del die. = voce di area
di pressione, per la portata oraria del gas medesimo. = comp.
, 132: quando fo li òrori del dì, elo se darà l'isola e
. letter. ant. spiegazione precisa del significato di un vocabolo; definizione.
/ di segni oroscopanti / alla luce del giorno i rai mi aperse. d'annunzio
oroscopata, sf. letter. previsione del futuro, oroscopo. - per estens
mortali nascendo nel sembiante / l'ossa del tergo su sue spalle portano.
li binati quando nacquono, per la particola del cielo ove si pone il segnare dell'
, li quali hanno veduto il punto del mio natale, hanno per le regole lor
le regole lor conosciuta la sciagurata condizione del mio oroscopo. borisi, i-u-1-104:
essendo ella spezialmente nel suo proprio albergo del tauro overo della libra, inclina a
predice. guasti, iv-130: il secolo del vasari... agl'influssi delle
pezzo. da quando, come il gigino del collodi, portavo calzon corti e collare
in rapporto con l'ora della nascita del soggetto in questione, fornisce i dati
frasi concise. correr, li-4-340: del duca d'angiò secondogenito di sua maestà
iv-475: la vergine fin dal principio del mondo fu segno pur di salute e segno
, sia mai comparso in alcuna sfera del cielo. e però non è maraviglia
baruffaldi, ii-151: allo stemma del foglio primario, / ciamberlato a colore
faringea e si estende dalla superficie inferiore del velo palatino al dorso della lingua.
che giovasse all'orditura / e testura / del novello scatolino. = comp
si ride anch'egli di questi orpellamenti del parlar mecena- tico. giuseppe degli aromatari
, i-98: non è forse punto fuor del verisimile che i mantovani sian per desiderare
siri, viii-424: per torgli ogni scusa del rimordi- mento di coscienza con cui orpellava
vera e non ombratile e orpellata sapienzia del prencipe, gli risponderete che 'l prencipe
si conosce quando uno esalta un fatto del principe con vera lode e quando con
agl'interessi di stato, il pinnacolo del tempio per torre di guardia agli eserciti
copiate vogliosamente a rialto e nei palazzi del canal grande. pratesi, 1-80: era
simile per colore all'oro, in sostituzione del quale viene usata per incastonare pietre preziose
orpello su la tavoletta, il girare del vetro le mette in agitazione. carducci
de'cinquecentisti, p. es. del tasso, con quello di virgilio, si
: nel pomeriggio caldo fluiscono i torrenti del disgelo, la montagna si spoglia del
del disgelo, la montagna si spoglia del suo orpello di neve. arbasino,
bacchelli, 9-380: ignoro se nella scristianizzazione del borgo potè anche l'originario anticlericalismo,
? pecchio, 1-55: questo ritratto del parini è preso del naturale senza orpello
1-55: questo ritratto del parini è preso del naturale senza orpello di romanzo. leopardi
amarissima à tutta l'italia questa invasione del monferrato per se stessa sì turpe che
principesco, e si finge dono del potere ciò ch'è contributo della nazione
. che dice molte cose sulla natura del governo degli inglesi in africa, e
cecchi, 18-16: dotinla bene essi / del loro; e basta di far
in soria nella superficie della terra et è del colore dell'oro, ma è vetricoso
; nel lumeggiar panni per ordinario valevasi del giallorino e dell'orpimento. a. casotti
le mosche all'orpimento. a. del lungo [celso], 252: detergono
verderame, l'orpimento, la schiuma del mare, la pomice. 2
l'anima ubbriaca / dei travolgenti profumi del tropico, / come se avessi appena
folengo, i-356: l'orranza /. del dato a te sovra ogni stella impero
che morgana la fata / né la donna del lago né gostanza / né fosse alcuna
vostra gente onrata non si sfregia / del pregio de la borsa e de la spada
gaudio ti desta ne'più remoti nascondigli del cranio l'armonioso tintinnare di molte ossa di
uccise. calvino, 20: il corpo del visconte apparve orrendamente mutilato. -con
scellerate, erigendo in dogma la sovranità del popolo: applicata, sul fine del
del popolo: applicata, sul fine del secolo scorso, tal dottrina in francia,
fanciulli spavento, anzi pernizie * / del vizio difensori acerbi et acri. epicuro
d'esser legato / in su la croce del ladron cattivo, / e che,
piene, che le vie negate / del ciel fendendo con obliquo volo / cadon
sacro squillo e mute / l'opre del giorno. manzoni, pr. sp.
dimostrava allora / un non so che del fiero e de l'orrendo.
partorì di suo padre e una madre del proprio figliuolo et una nipote di suo
troppo per seguire una legge nel farci del male, -disse anna -. anche la
, 343: atterrita dall'orrenda visione del corpo di lola riverso nella polvere, ammucchiato
difendea la spilonca dove né pur i razzi del sole potevano entrare. imperiali, 4-299
, vii-90: da la vista fuggendo / del carnefice orrendo. -improntato alla
una notte, si accorgesse su 'l fare del dì d'avere camminato continuamente sull'orlo
urli orrendi e lagrime, frammischiando le lodi del morto con tale strepito che infastidiscono chiunque
forteguerri, 10-96: la notte, che del giorno era foriera / della battaglia,
/ e tradimento e forza a piè del trono / fan l'orrendo contratto. botta
è male; ma come vincere gli ostacoli del danaro?... questo procedere
esser nato colla sacra e indelebile maledizione del destino. d'annunzio, i-689:
la porta si rappresentano gli effetti orrendi del funesto incendio del vesuvio e lo spavento
rappresentano gli effetti orrendi del funesto incendio del vesuvio e lo spavento del popolo.
funesto incendio del vesuvio e lo spavento del popolo. f. f. frugoni,
. cecchi, 2-49: gli orrendi avanzi del lavorio della lima, le tracce dei
, abilissima nel ricamo, passava parte del pomeriggio al telaio ed io vicino a
d'orrende / romantiche leggende / o del poema nero / di faust o d'
tratti dell'agonia che nota nel volto del morente. -inameno, aspro,
s'aggiri, avvolta di tempeste, / del feroce annibài. -particolarmente difficile da
zanotti, 1-8-31: esci fuor del tuo regno e l'orrend'acque / lascia
di questa dignità il più orrevole uomo del parentado. -come appellativo scherz.
-come appellativo scherz. di un membro del parlamento. sbarbaro, 1-122:
12-16: fece pigliare pagolo di francesco del manzeca, orrevole popolano di porta san piero
cedé finalmente con orrevole capitolazione alle forze del vincitore. b. davanzati, ii-224:
implora, / che orrevol fregio aggiungerla del pari / e a chi donarlo e a
poeti] se la poesia agli occhi del pubblico sembrerà una ridicola e lasciva fante
nuovo arciconsolo, prese l'orrevoli insegne del sommo magistrato, con lieto e splendido
e l'al- tre opere dell'arte del tessere, con le quali la buona madre
, disse loro qual fosse l'orrevolezza del padre stata e quanta la loro e quale
fanti mostrino l'orrevolezza e lo stato del signore. ottimo, i-133: superbia
nobiltà è orrevolezza della schiatta e virtù del genere. ricci, 2-97: se
il ricco divenga povero, il vigore del corpo malattia, la gloria e l'orre-
achillini, ii-125: speriamo d'aver del tutto conseguito quel fine che per servizio
perché... a me mi dà del signore, che non lo dà agli altri
3. decoro esteriore della persona e del vestito; eleganza dell'abbigliamento.
le case da mirabello contra l'orevoleza del castelare di baroncielli. 5.
apparato solenne di una cerimonia. bartolomeo del corazza, 269: la mattina di santo
6-75: fu ricevuto orrevolmente da'popoli del giudicato d'alborea. -con
acciò che orrevilemente comparisseno furo alle spese del comune di lucca vestiti di vigluto di grana
niun mese trapasserebbe in cui la solennità del giocondissimo ferragosto non fosse orrevolissimamente rinno-
. ca non. esposizione del falso, cioè affermazione di fatti falsi
tale vizio della petizione comporta l'invalidità del rescritto, se la sua concessione dipende
qual è di loro che nelle concessioni del papa non riconosca frequentemente nullo il valore
morte era questi segni: la lunghezza del tempo, la freddura del corpo,
: la lunghezza del tempo, la freddura del corpo, l'orribile aprimento de la
spenti non sono in tutto nella voce del popolo. brusoni, 4-i-35: le
. brusoni, 4-i-35: le guardie del baloardo, atterrite da così orribile rivoluzione
versato e che si confondeva col sangue del suo salvatore che ella aveva colpito.
con la testa molto maggiore e più del porco orribili. g. gozzi, i-3-68
quale, lasciandogli negli occhi lo spavento del suo orribile aspetto, gli si tolse dinanzi
orribile dragone il quale al primo apparire del principe rizzò il capo e gittando fuoco
inf., 9-92: « o cacciati del ciel, gente dispetta », /
orribili in luogo secreto. poesie musicali del trecento, lxxxiv-70: l'orribel selva spessa
. falier, lii-3-13: orribile impeto del mare. bellori, ii-201: l'orribil
con riferimento a una personificazione. canzone del fi'aldobrandino, xxxv-n-437: ahi,
botta, 6-ii-368: il frequente folgoreggiar del cielo, i tuoni spaventevoli. pirandello,
., 11-4: l'orribile soperchio / del puzzo che 'l profondo abisso gitta
di urribile e mortale paura. trattato del ben vivere, 5: quella penitenza [
campailla, 1-7-16: tai battaglie orribili del senso. alfieri, i-118: capitolo undecimo
. giambullari, 5: bene arebbe patito del vitto ancora, se in così orribile
da longiano, iv-31: la prima inondazione del tevere... causò una orribilissima
successori quel suo illimitato orribil potere del nuocere con impunità? foscolo, xii-627
al genere umano, se la pena del capo gli è inevitabilmente necessaria a mantenerlo
e nati fra la più vii feccia del popolo, pieni di ricchezze di orribile acquisto
volgar., 1-41: la persona del padre in alcuna cosa pare orribile e
basta nominare alessandro vi per ricordarsi anche del duca valentino, degno figliolo di tanto
* /... / il ferro del pugnale a rodomonte / tutto nascose.
. magalotti, 1-157: la ragione del valer là [il cedro] così
danneggiato nell'interesse stampando gli spropositi orribili del fanfani. 14. privo di valore
a mascherare un poco l'orribil volto del suo mostro e conciliargli alcun sembiante di
carducci, ii-9-273: ripenso alla triste mattina del 23 ottobre 1873 quando ti accompagnai alla
delle persone sconosciute avenuta dopo l'orribilità del caso commessa. vasari [zibaldone],
spada. cebà, i-48: mancando essi del ritegno più necessario per durar nella battaglia
sentono ripugnanza ad abbandonarla quando l'orribilità del pericolo soverchia l'impeto della passione.
ed 'orribilità '... del verismo, lo scaltro autore di 'tigre
.. l'apoteosi della virtù, del dovere. 2. desolazione,
credeano essere in inferno per la orribilitade del luogo. gelli, 15- ii-207:
ii-207: io non parlo della orribilità del luogo né dello spaventevole tumulto de'pianti
. bencivenni, 7-9: per debeleza del stomaco o per orribilità della medicina tu
fame e la sete fanno celare l'orribilitade del veleno. crescenzi volgar., 4-47
avente, è pessimo, imperocché per orribilità del suo odore e gravità al cerebro nuoce
; quella di priapo ne l'orribilità del membro, quella di venere ne la carnale
della valle, 1-88: erano nelle viscere del regno e n'occupavano al dintorno tutte
espressioni bastevoli ad esprimere condegnamente l'orribilità del fatto. oriani, x-15-23:
5: questa è la sommaria sentenza del primo canto, per la quale possiamo comprender
: niuna cosa dimostra tanto la orribilità del peccato, quanto le pene che tollerò
indi a poco, più tormentosa l'orribilità del dover viverti lontano. 10
si mirano adornati ed espressi dalla vaghezza del suo pennello. roberti, ii-372: il
la orribilità delle ferite, lo sgorgamento del sangue. -immagine paurosa, incubo
fumi e fuligini meschiate con lo spirito del sangue e fanno vedere orribilità e impediscono
d'amor solcando, il fido segno / del mio corso non veggia e 'n fragil
ne l'imagina- zione l'angeliche trombe del gran giorno de'premi e de le
il bello adone... dal dente del cinghiale orridamente stracciato. 4
marini, 103: stupidito sull'orridezza del tuo destino ammutolisci. muratori, 6-306
mondo, quando, nell'orridezza maggiore del verno uscendo, alcuni raggi del sole
maggiore del verno uscendo, alcuni raggi del sole si vanno tali'or scoprendo fra
le nevi, i geli e l'orridezza del verno. fr. zappata, 83:
fortunate, donde sta sbandita l'orridezza del verno e fiorisce eterna la primavera.
fuggirlo. imbriani, 6-51: rise del bisticcio lo stesso bellobuono, il quale
le braccia al collo piangendo. la luce del giorno me la mostrava adesso in tutta
. pratesi, 3-92: dalle immagini del crivelli non s'è ancora dissipata l'
: l'orridezza e severità de'suoi [del conte duca] costumi fin'ora non
? papini, x-1-868: i tuoi [del marchese de sade] sofismi son veli
, i-28-60: la orridezza ed il danno del vizio. 9. in senso concreto
, così insoliti all'orecchie e sensi del volgo, fussero i cittadini sbigottiti per proster-
nere la pertinacia degli animi loro a'piedi del re cattolico. f. casini,
peccato che, recentemente, la mostra del cinquecento toscano non abbia vissuto più di qualche
: le manifestazioni più alte e magnifiche del genio figurativo possono essere vilipese al confronto
giusto che tanto possa o l'orridità del luogo o l'acerbità del caso. b
l'orridità del luogo o l'acerbità del caso. b. fioretti, 2-3-
... fa un verso dattilico fuor del consueto per far più evidente l'orridità
regni, ei solo appare / gran rivale del cielo: intorno il cinge / con
darle [all'ottava] la risolutezza del metro finito e la fluidità del perenne
la risolutezza del metro finito e la fluidità del perenne. 3. bot
legno delle antenne / e il legno del corbame alla perenne / fronda della vittoria.
della ricerca filosofica come l'og- gettività del conoscere, la pluralità degli esseri,
perenne- mente per tutta quanta la capacità del mio spirito, sia fontana del mio
capacità del mio spirito, sia fontana del mio essere. mazzini, 62-15: la
che risorge / perennemente, è il cristo del signore. d'annunzio, 1-543:
di infermiera a perennità. -inesauribilità del flusso di una fonte. targioni tozzetti
figur. durata perpetua dell'esemplarità e del valore di un'arte o di una filosofia
malattia, ed ora supplendo nell'assenza del sig. cav. giusti, non
vendere facesse, a minuto, alle spese del richiesto: e se non comparirà nel
sia richiesto e perentorie, alle spese del detto richiesto. = voce dotta
fui ancora incerto se premere il bottone del campanello con la timidezza d'un mendicante
o con la perentorietà d'un fattorino del telegrafo. 2. per estens
una tale intimazione. -sm. comparizione del perentorio (anche comparsa perentoria) '.
m'ha fatto richiedere per una comparigione del parentorio per lo pericolator suo il giudice
parentorio per lo pericolator suo il giudice del dificio. malispini, 1-35: catilina rimandò
nelle civili si piatisse per la comparigione del perentorio. 2. per estens
principe assoluto della lega, ma capo del suo partito, non doveva venire ad
a pensarci, la critica più rigorosa del cattolicismo stesso e la più perentoria.
detti * valori psicologici ed etici 'del movimento operaio; ma può ciò significare
la nostra fede e confondesse i nemici del cristianesimo. 4. che ha
con un inchino la porta a due del luogo che lo avevano trattato come una
trattato come una scarpa vecchia, gente del posto, autorevole, superba, come
la maniera forte: lo stile perentorio del rapinatore di strada che è. pecchi
. pirandello, 6-393: nella solennità del torio perentorio gli era sembrato anche ridicolo
piano: -dicono porti male, prima del combattimento. -inequivocabile. moretti
tutte le febbri, ma non quella del dubbio il quale alla fine può anche
a dimostrare la totale e attuale infondatezza del diritto fatto valere dalla controparte in giudizio
decidere una controversia a un certo grado del giudizio (in primo grado, in appello
si giudica secondo le leggi municipali e statuti del proprio regno. d. bartoli,
essendovi stata negli anni addietro una commissione del governo italiano in venezia per definire gli
. manzoni, v-2-54: una petizione del sig. r luigi soncini professor
per la rovina o per altra perenzione del fondo censito quando segua in tutto.
mentre nel diritto romano la mancata decisione del giudizio entro il termine di legge travolgeva
della causa dal ruolo o dell'estinzione del processo). -in senso generico:
o di un potere per inutile decorso del termine entro cui esso doveva essere esercitato
il quale non nega l'antica pertinenza del dominio,... ma ne
. perepepè, inter. voce imitativa del suono di una tromba.
, 1-84: aciò siano perequati li lati del qua drato sopra le date
, 1-84: aciò siano perequati li lati del quadrato sopra le date linee.
dì in ciascuni signi abia la razione del numero. = voce dotta, lat
fini... tutta l'operazione del censimento doveva dirigersi, cioè alla perequazione
avanti al doppio pericolo di arbitrarie perequazioni del già troppo cresciuto tributo prediale. cavour
quazione dell'imposta fondiaria; ma il modo del recarla in atto ne limitò e allontanò
: il parlamento delibererà, su proposta del governo responsabile della cosa pubblica, intorno
cuore che pe- rerrata fosse la prodigalità del re. = voce dotta, lat
toscana, 14-1-237: marchetti per comandamento del granduca scrisse la sua lettera, nella
. l. bellini, 5-2-47: queste del primo ordine son tutte perle quivi distese
delle quali hanno scritto tanti celebri maestri del ben filosofare. 3.
che urlavo davvero e cercavo al capo del letto la peretta della luce. bernari
così alla luce centrale si sostituì quella del comodino, dal cerchio più ristretto.
, la quale si pone sul dorso del cavallo che corre il palio, acciocché
colle perette sul culo, in piazza del campo a mezzogiorno. 7.
quale virtute consiste corno in lo centro del circulo. = voce dotta,
bianchiccio e molle, con teneri semi e del sapore d'una pera troppo matura.