è la terapia più adatta nei confronti del sintomo onicofagico? la terapia deve essere
': settima ed ultima classe del tipo dei vermi che contiene forme dal corpo
registrare il polso e la circolazione capillare del letto ungueale. = cfr.
scollamento, più o meno accentuato, del bordo libero delle unghie, abitualmente associato
dalla presenza di dermatosi, da alterazioni del metabolismo conseguenti a stati febbrili, a
cadaveri degli animali e singolarmente su quelle del cavallo e dell'asino. la sua specie
ne è chiamata una onnigena con molesto fetore del capo, sequitandonola per questo principalmente le
= dalla var. secondaria onogena per ozaena del testo lat. di plinio ix,
lat. scient. onygenaceae, dal nome del genere onygena (v. onigena)
= voce dotta, comp. dal tema del gr. àvéojjuxi 'compro 'e
carne, orgoglio di vita, concupiscenzia del seculo. = dal fr.
che si riferisce, che è tipico del sogno o dei sogni; che ha
; che ha caratteristiche analoghe a quelle del sogno. -delirio onirico: onirismo.
per mezzo delle quali il contenuto nascosto del sogno diviene manifesto. -stato onirico:
, 1-15: '48 ', cifra figurativa del nostro risorgimento, coincide nell'interpretazione onirica
, non appena echeggia la prima nota del 'gallo d'oro ', di questa partitura
, ecco i fonti della scienza del futuro, ecco le sublimi teorie dell'
far ricorso alli onirocrotici per la verificazione del sognato, perché in effetto cantai più
: l'arte di rilevare da'sogni del malato, come indizio, l'indole della
. forma di schizofrenia caratterizzata da disturbi del sensorio quali illusioni e disorientamento, da
inizio di molte psicosi, come segno del profondo disturbo della coscienza che l'invasione
lat. scient. oniscidae, dal nome del genere oniscus (v. onisco)
latreille, i quali somigliano assai quelli del genere 'oniscus ', da cui differiscono
. oniscodes, deriv. dal nome del genere oniscus (v. onisco),
lat. scient. oniscoidea, dal nome del genere oniscus (v. onisco)
già eran quasi che atterzate l'ore / del tempo che onne stella n'è lucente
distrib., per indicare la durata del periodo di tempo che intercorre fra il verificarsi
8: alpicione dr. xxviiii e del due anni l'uno una spalla e una
'l rombo della campana, fatto col contatto del battaglio, empiendo di sé onni dì
battaglio, empiendo di sé onni dì del suo sono un paese, abbi a
dia. guinizelli, ii-411: la reina del regnarne degno, / per cui cessa
mia donna tra le donne vede. parafrasi del paternoster, v-176-37: sed libera nos
peccati, contando de la grandissima gelosia del suo marito, gli domandò de gracia
se adoperasse che al marito tal fantasia del capo traesse in omne modo.
/ tu solo è''l malfattore, degno del tuo odiato. 2. qualsiasi
la molteplicità dei significati e delle manifestazioni del reale, di sentire profondamente, di
felicità è una gioia intensa e totale del nostro essere, una gioia relativa alla
e a spiegare tutti i molteplici aspetti del reale. c. e. gadda
e costruito a firenze nella seconda metà del sec. xvii da f. nigetti
che ha una consapevolezza soggettiva assoluta sia del proprio stato, delle percezioni, delle
delle volizioni, sia di tutti gli oggetti del mondo esterno. vittorini, 7-42
d'urto tra punti di vista proprio del dramma, mantenendo dall'epica l'io epico
, 18-292: nel serbatoio la pressione del vapore è onnidirezionale e qualunque fosse la
è onnidirezionale e qualunque fosse la direzione del tubo di scappamento, il vapore egualmente
. che è volto alla distruzione completa del genere umano e del mondo in cui
alla distruzione completa del genere umano e del mondo in cui viviamo; che ha
quanto bastasse a servire alla ribalderia onnifacente del duca. = voce dotta,
teniva una omnifera copia, la quale sopra del suo capo alquanto excedeva.
mazza, iii-6: te i voti spazi del silenzio eterno / te videro, te
che si presenta sotto tutte le forme del molteplice. bruno, 3-184
breme, 159: scopo ad ogni istante del viver suo prefisse [il valperga di
incompetente in ogni ambito di attività; del tutto ignorante e inetto.
mondo sbalordendo colla precocità e l'onnilateralità del loro intelletto. = voce dotta,
sua cesarea maestà, per la privata del fratello e publica de tutti cristiani salute
apostolica che molti vescovi e chiese particolari del regno di napoli e dello stato di milano
comando e l'esecuzione degli atti di giustizia del cadì. priuli, li-6-35: non
facilità di conclusione che l'omnimoda autorità del cattolico. sarpi, ix-137: gli
che si riferisce, che riguarda la totalità del mondo, tutto il mondo.
/ tu dormivi negli umidi recessi / del mio vegliare addormentatamente. =
furono fatti operai cinque notabili cittadini, tutti del quartieri, che, la prima volta
nel nascere e nell'andar sotto [del sole] si vedranno i suoi razzi
sopra le idee si posa la forza del credito. carducci, ii-3-402: anche
quando risponda, onninamente, al cuore del poeta. lucini, 1-240: il ciascuno
verifichi; qualsiasi cosa capiti. podestà del finale, 13-iii-06: disse [il capitano
. completamente, interamente, totalmente; del tutto, in tutto e per tutto.
l'orlo illustrato risguarda la parte tenebrosa del corpo lunare: aspetto onninamente simile a
donna che lo accompagna nella quieta solitudine del letto e di cui la fedeltà è fragilissima
dabile, dell'inavvicinabile, dell'onninfettante, del polipestilente, dell'assoluta bestia trionfante,
ver fortuna instatile / o quella mobil stella del capriculo / o el quadrato de marte
duca di ferrara e la città di bologna del 1522 [in patrizi, 3-229]
pitagorici); e quindi è sinonimo del perfetto. = voce dotta,
. monti, x-3-242: dalle cupe del nulla ombre ritrose / l'onnipossente creator
uomo disceso dal nord, l'onnipossente del nostro sogno leggendario, il re.
/ che prevalse il potere onnipossente / del riverito e sommo mio signore. cesarotti
istantanea come il baleno, più rapida ancora del baleno, innumerevole, onnipossente: insomma
in uno dio padre onnipotente, fattore del cielo e de la terra, de le
onnipotentissimo, per la legge del quale combattiamo. bontempi, 1-1-4:
dio] onnipotente, essendo prima cagione del principio d'essere, per essere atto
^ i oracoli divini e le parole / del nostro padre onnipotente giove. caro,
, 356: come potrà dubitarsi della saldezza del fondamento di quel regno e della sicurezza
s'interpone un fatto, cioè l'alterazion del creato; la quale non è altro
divisione e il caos succeduti all'armonia del cosmo, e quindi la perdita dell'unità
onnipotente, onniveggente e quasi il provveditore del mondo. leopardi, iii-969: voi
conoscete quasi tutti gli uomini più famosi del nostro tempo: di più siete onnipotente
ma segue celsa (l'onnipotente figlia del padrone e dea del luogo) con
(l'onnipotente figlia del padrone e dea del luogo) con occhi che vorrebbero essere
tutta italia quasi ordinariamente cogliendo l'elemosine del barone messer
de le lettere de la comunità e del cardinale per avere ancora qualche particolare ragguaglio
: per la prima volta l'immagine del passato non era più sola, assoluta,
delira chi non discerne nell'universale ampiezza del tutto un intendimento supremo che onnipotentemente l'
... onnipotentemente influito dalla forza del decreto sempiterno. f. buoninsegni,
ordine mirabile che ha fatto delle cose del mondo per excitare l'uomo alla sua
il meglio ed il peggio nelle cause del mondo, né interpretare i suoi fini
salendo / per la misericorde onnipotenza / del cristo in noi, splendi parola-faro / sul
., ma fu ovviato dalla voce del popolo, consapevole allora della propria onnipotenza.
mazzini, 86-223: ricordo i giorni del 1848, quando i popoli affermavano la
. -esenzione da limiti nell'esercizio del potere. de sanctis, ii-15-207:
risolve le troppe volte nella onnipotenza cieca del numero. guerrazzi, 1-768: aperta
dritti sacrosanti dell'uomo, l'onnipotenza del lavoro. -forza e vastissima capacità
, profonda, dove freme l'onnipotenza del destino. carducci, iii-5-31: o
. 4. psicanal. onnipotenza del pensiero: atteggiamento mentale, tipico dell'
. letter. attività frenetica nell'ambito del lavoro o del commercio. c
attività frenetica nell'ambito del lavoro o del commercio. c. e.
messo comunale, accalappiacani, e spia del podestà. 3. che domina
la più immota / fra le cose del mondo, antica brama! / onnipresente,
propriamente storia, perché è la conoscenza del presente, dell'onnipresente, del perpetuamente presente
conoscenza del presente, dell'onnipresente, del perpetuamente presente. -che rende possibile la
-voce dotta, lat. mediev. (del linguaggio della scolastica) omnipraesens -entis,
nullapiù che un segno e un'immagine del gran contenente divino o che tu il
voce dotta, lat. mediev. (del linguaggio della scolastica) omnipraesentia, deriv
svolgimento, il piacere individuale in luogo del pregio estetico, sarebbero sempre, in
di avere conoscenze vastissime in ogni ambito del sapere; saccente. papini,
d'essere ormai padroni della terra e del proprio destino, omnisa- pienti e omnipotenti
il dio dei tibetani] la bontà del cuor di quello [fedele] per
: il marradi invece, più onnisciente giudice del martini e del carducci, non mi
, più onnisciente giudice del martini e del carducci, non mi legge e mi condanna
spruzza loro il viso coll'a- spensorio del ridicolo. papini, x-1-514: ora che
voce dotta, lat. mediev. (del linguaggio della scolastica) omniscientia, comp
una cultura enciclopedica o anche la presunzione del sapere (e talora ha una connotazione
gran materia si porgerebbe agli emuli perpetui del galileo... di averlo per
libera, ottima, creatrice e conservatrice del mondo. -compilato o redatto in
dizionario non possono negare che il dizionario del bayle non tenda a stabilire il pirronismo
sappia e quindi un sistema ontologico del mondo con dio al centro.
cocciuta, la credenza nell'unicità del principio onnispiegatore era giustificata negli scopritori
onnipotente, onniveggente e quasi il provveditore del mondo. carducci, iii-1-436: sovra il
lo sguardo onniveggente / i divi effetti del suo divo amore. de marchi,
favellò telemaco, e aall'alto / del monte due volanti aquile a lui / mandò
decoro. tasso, n-ii-314: l'idea del perfetto ambasciatore andremo considerando in quella
ambasciatore andremo considerando in quella guisa che del perfetto oratore marco tullio la considera dopo
volte concesso ch'egli orasse nel conspetto del papa e del collegio de'cardinali e
ch'egli orasse nel conspetto del papa e del collegio de'cardinali e di tutta la
dell'ora in quanto unità di misura del tempo; che riguarda la ripartizione del
del tempo; che riguarda la ripartizione del tempo in ore, che si misura
un minuto d'ora, né contento del minuto, lo ritrova sino a uno
e vede e considera le orarie mutazioni del male. -che dura lo spazio
aspettare qualcosa, oltre la paga oraria del salario contrattuale. -riga oraria:
2. che segna il trascorrere del tempo. giuseppe degli aromatari, 292
corrispondenti a ore e usato nella misurazione del tempo. barbaro, 418: le
24 parti che contengono le 24 ore del giorno. manfredi, 1-17: tutti
sfera immobile, tirati per li due del mondo come ofp..., si
paralleli, si dirà parallasse di declinazione del fenomeno, onde è chiaro che se
nievo, 432: le delizie del letto non consentirono che si anticipasse più
.. i rapporti fra gli obblighi del municipio e le riparazioni della parrocchia e
, i-371: questa, la mamma del marinaretto d'anni nove, alle zattere
, 297: l'orario di partenza del treno doveva essere vicino. pavese,
dir. orario di lavoro: durata del tempo, espressa con riferimento al giorno
massima di tale tempo per la prestazione del lavoro ordinario, salvo consentire la possibilità
di una malattia). g. del papa, 6-iì-39: mi parrebbe che il
a sorridere meno orgogliosamente su le debolezze del prossimo. oriani, x-1-188: se
con alta considerazione della propria dignità, del proprio valore, della propria persona;
l'indifferenza della pisana, la gelosia del navagero. soffici, v-2-538: mi
, assaporando orgogliosamente una specie di voluttà del rischio. = comp. di
troppo alta considerazione della propria persona, del proprio valore, del proprio merito;
propria persona, del proprio valore, del proprio merito; tracotante, prepotente,
pare la più stizzosa e orgogliosa vecchia del mondo. de amicis, i-701: sembrava
bailia avesti lo mio core. niccolò del rosso, vii-454 (3-3): da
di un servilismo che in francia faceva del più sozzo dei mestieri un'alta carica
, comprata, esercitata dai primi nobili del regno, orgogliosi di mostrarsi addetti al
, orgogliosi di mostrarsi addetti al cesso del loro sovrano. borgese, 1-26: sofia
b. corsini, 12-16: al rimbombo del corno, all'orgoglioso / atteggiar del
del corno, all'orgoglioso / atteggiar del guerriero, al portamento, /..
: 1-156: a petto dei bisogni del cuore, che sono mai le orgogliose voluttà
? d'annunzio, rv-1-278: il ricordo del suo passaggio doveva bastare a riempire una
quale, puntate le mani ai lati del singolare giaciglio, volse in giro l'orgogliosa
dalle loro lacune, non hanno idea del mar sonante ed orgoglioso. colletta,
, quando non si avesse l'esperienza del suo vicino svanimento, sgomenterebbe chi lo
, prosperoso, florido (una parte del corpo umano). parini, xix-26
sfodra il ferro e va movendo assalto / del fiero mostro all'orgogliosa altezza.
e proprie cera miche: del tutto cristallizzate, in poco più di un
sono due altri venti, che sono del fragile movimento dell'aere. onde l'
oribasìa, sf. stor. momento del culto dionisiaco in cui le menadi,
lat. scient. oribatidae, dal nome del genere oribata (v. oribata)
... ci fa nondimeno sovvenire del metallo molto stimato di questa città..
s'intendono in nessun modo sulla natura del metallo che gli antichi chiamano 'oricalco
e soffiandovi dentro con tutta la forza del suo larghissimo petto, ne trasse alcune
becchina, / dante alighieri, e dir del mariscalco: / ch'e'par fiorin
straordinaria, della sua voce d'oricalco, del suo passo gigantesco, se in luogo
suo passo gigantesco, se in luogo del barbarico dio greco l'avesse ispirato un
., 8-10 (1-iv-766): tratti del paniere oricanni d'ariento bellissimi e pieni
e chi l'adopra / per sentenza del ciel la terra copra. d
, 2-3-102: altri portavano alto l'effigie del gran re delle tenebre e de'giudici
oricciolo, costei se l'à cavata del cuore. = = var. epentetica
stor. orti oricellari: i giardini del palazzo rucellai a firenze, che, dopo
, che, dopo la restaurazione medicea del 1512, furono la sede delle riunioni
orti oricellari. = dal nome del capostipite della famiglia rucellai, alamanno,
et encorra en grandissime espese per cascione del poco oricèllo che s'à ne la città
imperò è scaricamento d'oricello. compagnia del mantellaccio, 38: al mantel suo ha
orichicco. montigiano, 60: l'oricchicco del mandorlo ristrigne e riscalda; e beuto
le mirtee. = forse alter, del lat. orchas -àdis (e orchis -itis
. letter. che ha le chiome del colore dell'oro. -anche con riferimento alle
e chiomato (v.), calco del lat. auricómus (v. oricrinito
e conocchia (v.), calco del gr. xpucnrjxàxatc *;, comp
ceruleo tuo corso, ori-crinito / figlio del cielo? pindemonte, 12-405: l'orocrinita
e crinito (v.), calco del lat. auricómus e gr. xpuooxófjorj
, 30-23: io vidi già nel cominciar del giorno / la parte orientai tutta rosata
una notte perdeva questa diletta visione [del sole], almanco la mattina seguente
oriente, vien deviato dalla linea retta del suo declivio, che è il punto orientale
diviso in orientale e occidentale per salute del mondo, e galerio e costanzo augusti
gittarsi volontariamente nel fuoco ove arde il corpo del morto marito, per fargli in morte
bernardo volgar., 3-5: a'frati del monte di dio, i quali hanno
zione, nei primi cinque secoli del cristianesimo, di grandi circoscrizioni ecclesiastiche (
ed è verità, che nel mezzo del mondo è un palagio d'amore, lo
boccaccio, 1-i-325: almeno abassa la potenza del fresco vento che ci pinge alla disiderata
l'ucel, che dritto allo splendore / del lume orientai pruova el suo nido,
raggi orientali e schietti j l'interno del gentil speco romito, / che di mille
: che si leva all'orizzonte prima del sole (un astro). campanella
in tutta, direi, la poesia biblica del volto semivelato e del corpo quasi nudo
la poesia biblica del volto semivelato e del corpo quasi nudo. d'annunzio, iv-i-
troppo sottile, che aggravata dall'opulenza del seno e delle anche, induce
pastori di canaan, che non scende più del ginocchio ed è stretta ai fianchi da
essenzialmente 'orientale ': nel carattere del suo genio, nelle sue indolenze voluttuose
d'indifferenza orientale che è la dignità del contadino siciliano. faldella, i-5-230:
o proprio degli usi, dei costumi, del carattere, della mentalità degli abitanti dell'
una nuova grandezza italica al lusso orientale del vaticano. d'annunzio, iv-1-223:
, come s'intende, proprio solo del clima e della tempera degl'ingegni asiatici
lunghezza, prendendo quattro o cinque fili del tessuto, tenendo il filo a destra
e prendendo poi quattro o cinque fili del tessuto in basso, tenendo questa volta il
significa che la luce forte orientale sopra del viso e sopra dell'arte tra l'
orientalismo aulico e dogale con il fiato del gotico di terraferma. piovene, 8-73:
. carducci, ii-5-19: nel libro del levi (ch'io conoscevo già un
cattaneo, iii-3-224: uno dei conservatori del museo britannico, l'orientalista birch.
delle discipline che trattano scientificamente lo studio del mondo orientale (africa nord-orientale, egitto
con la quale si spandono i prodotti del giornalismo moderno. 2. lo
, delle tendenze personali e delle richieste del mercato. -plur. raccolta di nozioni
a tutto l'orientamento e alla tecnica del 'new deal '. quasimodo, 3-75:
di un animale di spostarsi in cerca del cibo, della tana o del nido
cerca del cibo, della tana o del nido, del compagno, della prole
cibo, della tana o del nido, del compagno, della prole, dell'ospite
delle maniche a vento rispetto alla direzione del vento. l'angolo orizzontale che formano
la bisettrice dell'angolo formato dalla direzione del vento col piano diametrale longitudinale della nave
psichiche per cui l'individuo è cosciente del tempo e dello spazio in cui si
lo stringe più di quello porta il peso del corpo, e poi lo lasciano pendere
pavese, 5-147: sotto la volta del noce aveva visto nel riverbero pendere i
, 20-195: tutto pende dalla volontade del suo comandamento e dal suo prelato e
, così, per far la bella figura del ben informato. -essere legato a
ch'egli avesse a pendere dalla fazione del cardinal di volterra. o. rucelai
quistione, qual fosse il vero erede del padre, in pendente: e ancor pende
tra lui e madama la regina madre del re. gualdo priorato, 10iii- 34
pubblico giudizio e i voti stessi / del popolo a favor d'aristodemo. g.
, 1-48: mentre pende ancora il tempo del pagamento, sopravviene a caio accettante la
, sopravviene a caio accettante la notizia del fallimento di tizio. c. i
finalmente deciso in favore della tirannia e del delitto. -in una costruzione analoga
il duca di vertimbergh con l'aiuto del langravio di alsia... recuperò
tratta di volerlo ristampare pendente il tempo del privilegio. -attendere di essere discusso,
v-123: una strada rotabile per la valle del tordino unisce giulia a teramo: pende
, fin al suo segno o a quello del periodo, sempre pende l'intendimento,
pisa] pende sei braccia e mezzo fuor del diritto suo, secondo che da quella
lupino e l'acqua che discende / del colle eletto dal beato ubaldo, / fertile
: essi filoni, accostandosi all'asse del monte, pendono verso il centro dei gravi
, 24-38: malebolge inver'la porta / del bassissimo pozzo tutta pende. landino,
non penda più dalla prora verso la superficie del mare che dalla poppa, né più
inclinato (una persona, una parte del corpo). d'alessandri, xcii-n-233
navi agguerrite pendono agitati fra l'incertezza del felice successo e il raccapriccio del soprastante
incertezza del felice successo e il raccapriccio del soprastante periglio. foscolo, xvii-15:
ho rifiutato le offerte per la direzione del 'fanfulla 'domenicale...
pendendo tutte in tal sentenza; / del dover pure a teseo dimostrare / quanta
. cattaneo, v-1-386: chi nella ricerca del vero pende piuttosto verso l'osservazione o
pendiamo a credere che una delle mire del machiavelli nel principe si fu di svelare
306: aggiungevasi il favore de'mignoni del re, i quali, oppugnati pertinacemente
, convenivano per necessità pendere dalla parte del re di navarra. alfieri, 1-77:
, e pendeva la causa in favore del re di francia. dottori, 58
pubblico giudizio e i voti stessi / del popolo a favor d'aristo- demo.
fabriche, corrispondendo alla grandezza e dignità del personaggio e delle città, pendino sempre
che paia che e'penda nell'armonia del verso, avendosi però riguardo a non
talvolta non pare, / la colpa e del nostro umore. / del nostro umore
la colpa e del nostro umore. / del nostro umore incostante, / del nostro
/ del nostro umore incostante, / del nostro egoismo cupido, / che pende
il sole or pende sul letto / del mare che pare d'argento. tarchetti,
i-19-26: ancor sul capo / la vendetta del re forse ti pende, / che
più di giornale, dal punto di chetta del direttore d'orchestra. vista della composizione
oggetto o, anche, una parte del corpo). tommaseo [s
e mandato ciascuno quartiere in diverse parti del reame, e ivi penduti e le
4-in: nuovamente / pende dal volto del facondo amante. tasso,
al signor galileo galilei. tutti filosofi del mondo pendeno ogge dalla penna di vostra
. caro, 8-985: v'avea del tebro in su la verde riva /
si sta poppando e godendo la soavità del suo cibo. govoni, 615:
pendi sempre nel troppo; sie presente e del villano non ti fidare.
in preda nelle pendici e circu- stanze del poggio. buti, 2-564: li monti
volgar., 2-18: il grasso [del terreno], il quale è in loro
cielo della cava rigato / all'alba del volo dritto delle pernici / il fumo delle
dante, inf., 14-82: quale del bulicame esce ruscello / che parton poi
pendici, cioè gli argini o margini del predetto fiumicello, erano divenuti di pietra
ibero a l'indo idaspe / ricercando del mar ogni pendice, /...
i solchi luccicavano. al di là del fosso l'evaporazione era anche più intensa
rilevata pendice si parte, vestito dello splendor del zaffiro, un cavaliero della maggior dispostezza
, un cavaliero della maggior dispostezza e del più generoso sembiante che mai vantasse gravità
di sole o spazzate dai larghi venti del mediterraneo. -zona di un monte riservata
tasso, ii-74: quel sommo re del santo impero, /... /
dica pendice. ahriani, 1-82: tu del berico suolo ogni pendice / facesti rigoder
da bologna, i-40: odi gli angosciosi del cor stridi / e dell'altro mio
s'è recitato la più bella cosa del mondo, il grido non ne arriva alle
collocati fuori delle trincee su la pendice del taglio. 6. figur. impresa
flanda fece 'l saggio. poesie musicali del trecento, lxxxiv-250: virtù con vera
in quel dì s'intendesser privati / del cappello e degli altri benefici, / così
, cum uno pendiculo verso alla furcula del lacteo pecto. -in senso generico
loco dove è volta la noce di fori del pie sinistro, e la spalla sinistra
e la spalla sinistra sopra la punta del piè destro per pendiculare linia.
nove... e il pendino del tetto piedi sette. 3. locuz
rovina, perseguitare. rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-83: fui troppo ingrato
: teresa rappresentò a chiaroscuro la prospettiva del laghetto de ^ cinque fonti, e accennò
sdraiato su l'erba contempla il tramontare del sole. manzoni, pr. sp.
corsa folle giù per un pendìo ripido del parco. gozzano, i-1224: pianura ondulata
viti verdi di zolfo. -spiovente (del tetto). soderini, i-212:
pendìo e la calata, secondo la qualità del
uomo e lo incurvarsi ch'ei fa del continuo verso le basse cose e terrene.
chiarirono col loro esempio il pendio naturale del genio moderno verso l'idea cattolica.
il tono declamatorio e lo inorpellato stile del bettinelli, il gozzi... si
4-ii-83: ciascun animale ha... del gusto e del pendio verso gli alimenti
ha... del gusto e del pendio verso gli alimenti che gli son propri
in cui il ritmo trovasi sul pendìo del disordine. carducci, ii-10-51: lo
! tarchetti, 6-i-453: il pendio [del vizio] è sì rapido e l'
questi conti domestici, s'era bene accorto del pendio sdrucciolevole sul quale si trovava il
concordia chi spingea il mondo nel pendio del socialismo. amari, 1-1-18: alla
all'approssimarsi della vecchiaia o al trascorrere del tempo. forteguerri, ii-210: già
ho sopra le cuoia, / e del monte vital vo'pe '1 pendìo. parini
gli altri vorrebbero fermarsi sul bel principio del pendìo e aver la libertà privilegiata e
. e muso-di-fumo, anche per via del basso sgabello, è tutto intero sul pendìo
sgabello, è tutto intero sul pendìo del suo sguardo, se il nonno ha le
piano, proiezione graduata di una retta del piano perpendicolare alle rette orizzontali del piano
retta del piano perpendicolare alle rette orizzontali del piano stesso. 13. meteor.
14. milit. piovente (del parapetto). magi, 70:
, 1-24: al qual pendìo (del parapetto] se li faremo la superficie
le linee diritte adiacere sopra il piano del terreno nella prima parte del terzo passato
il piano del terreno nella prima parte del terzo passato capitolo. -con valore avverb
.. non pongono sotto i piedi del crocifisso una tavoletta a traverso, sulla
pèndita, sf. ant. piovente del parapetto della muraglia di una fortificazione.
pendere), che è alla base anche del fr. pente (nel 1300)
a due alberi o a due travi del palco, com'indica la voce, che
le altre stanze, come il battito del cuore della casa. e. cecchi,
rintocca / dal chiuso porta il tonfo del fantoccio / ch'è abbattuto.
pendolamènto, sm. movimento oscillante del pendolo o di altro oggetto.
strascino, xxvi-2-203: io riscontrai la figlia del mugnaio /... / il
dentro in un momento, / poi fa del petto una monnesca mostra; / come
riguarda il pendolo; analogo al movimento del pendolo. bacchetti, 1-258: lo
nel tempo con andamento analogo a quello del pendolo; che si ripete a intervalli
malati neurologici, caratterizzata da oscillazioni ritmiche del corpo. -ritmo pendolare', quello,
corpo. -ritmo pendolare', quello, proprio del cuore, caratterizzato dall'uguaglianza dei toni
quali sono le cause di questo pendolarismo del cremlino? = deriv. da pendolare
quella leggiera peluria che trovasi intorno i fiori del salice, del pioppo, dell'albarella
trovasi intorno i fiori del salice, del pioppo, dell'albarella, ecc.,
. montale, 2-88: il nido / del pendolino, aereo e inaccessibile.
. pendolo1), con allusione alla forma del nido; cfr. ven. pendolìn
i pendolini alle orecchie. -goccia del lampadario. serao, i-138: nel
, e sottoposto esclusiva- mente all'azione del peso; è costituito generalmente da un'
modo che il baricentro cada al di sopra del centro di oscillazione. -pendolo di maxwell
matematico, di lunghezza uguale a quella del raggio terrestre, utilizzato nella teoria della
ritarda qualche poco e impedisce il moto del pendolo. documenti delle scienze fisiche in
al pendolo in quel punto / ch'ei del vibrarsi è al termine arrivato. grandi
: ecco ritrovata la lunghezza e posizione del pendulo isocrono, qualunque sia la posizione
pendulo isocrono, qualunque sia la posizione del pendulo composito per rapporto all'orizzonte.
, ne causa il movimento. -lente del pendolo: v. lente2, n
con ottimo orologio a pendolo dell'emersione del primo satellite di giove. p.
misurasse, come pare, dai moti del pendolo, ma dal numero delle sensazioni
, giorgio percepì di nuovo le vibrazioni del pendolo e i colpi ritmici della maciulla
il 'batùque 'è la pulsazione del suo sangue febbricoso, è il suo
comunitaria. 6. lo scorrere del tempo della vita in modo regolare,
365: inesausti nel pendolo di arcana esattezza del creato inesauribilmente creante. 7.
). 10. marin. pendolo del siluro', regolatore automatico del siluro,
. pendolo del siluro', regolatore automatico del siluro, destinato a mantenere l'arma
organi... regolatori della corsa del siluro nel piano verticale.
'oggetto che pende ', sostant. del class, pendùlus (v. pendulo1)
pendoloni fino a meza gamba con la musica del tif taf. f. f
. cattaneo, iii-149: il primo elemento del cavalcare è star sì che il cavallo
, ii-718: alla vendita nel giugno del 1911 la tavola stessa del banditore recava
nel giugno del 1911 la tavola stessa del banditore recava giro giro un pendone di
: si deve anco calcare il gomito del braccio sinistro sopra de'pendoni. baluda,
corto, aguzzo e bitagliente. -finimento del cavallo da sella, di cuoio o di
varthema, 155: de un altro ramo del dicto arboro non 10 lassano producere
/ da verga sottilissima è toccato, / del suo passo vibrante il corso imprende,
giraud, 1-250: l'alto silenzio / del sagro foro / non rompe il pendulo
, / ma salvi il frutto pendulo del pero. s. ferrari, 133:
grazia, per reggere il pendulo peso del fiore. gozzano, i-167: sotto
toccava leggermente la nappina pèndula dall'orlo del bracciolo. landolfi, 8-221: io sto
lasciato pendere in riposo (una parte del corpo). -anche: cascante,
cinsero felina- / mente la gola rosea del feto, / s'estinse il focherello
: tutti passarono vicini vicini alle gambe del vecchio e al muso del cane. questo
alle gambe del vecchio e al muso del cane. questo, senza muoversi,
, la mano che usciva dallo spacco del guanto sfilato e pendulo. arbasino, 11-127
oliveti. cesareo, 143: al suon del rauco / campàno, brucano / le
vedi il pianto sopra i baffi maschi / del fedele commesso farmacista? montale, 1-137
/ penduli da un ciglione / sul delirio del mare. 4. che è
su l'umida imporrita ringhiera di legno del ballatoio le gocce di pioggia in fila
pendule, lucenti su lo sfondo plumbeo del cielo. vendita, 1-218: il pendulo
nell'aria, che seconda la voce riposata del dicitore. 7.
, due superolaterali, dette corpi cavernosi del pene, e una inferomediale, detta
membrana triangolare che unisce la faccia inferiore del fallo a quella anteriore dello scroto.
uscire d'essa materia si rallenta l'erezione del pene tanto necessaria alla generazione. r
tu puoi, / per ornar te del penneido ramo. tramater [s.
lat. scient. penaeidae, dal nome del genere penaeus (v. peneo)
io, chierico delle muse e valletto del vocale marone, godrò di presentarti alle
in forma di cresta; il colorito del piumaggio è piuttosto uniforme, tale che
e tanto più che non s'ha punto del penelopeo, secondo l'usanza generale delle
ella distende / il penero, traendo fuor del liccio. guerrazzi, 1-157: la
delle corde unte e consunte: funi del cielo? -insieme di rami e
, penetrabili soltanto per opera dell'arte del politico o dell'apostolo, sono energie
m'ha sì preso le cose penetrabili del cuore che, s'io non sarò dinanzi
fulgore de love, o sa- gitta del cor mio! savonarola, 13-19: o
e fessure (ed è epiteto partic. del topo). salvini, 4-392
la parte più interna della casa e del tempio in cui erano conservati i simulacri
erano conservati i simulacri dei penati o del dio (e vi era connesso un
giove capitolino, trattenendosi lungamente nei penetrali del tempio. foscolo, gr.,
291: esser pareami nel penetrai santo / del vicin tempio: intorno alle pareti /
: il corteggio e le nozze della figlia del vecchio conte di monterey li apersero l'
monterey li apersero l'adito ne'penetrali del palazzo. metastasio, 1-iv-302: io non
io non posso per ora offerirle frutti del mio terreno, benché dopo la '
enormi delitti, erano su la scena del trono riverenti alla chiesa. a.
libecciata di profferte lo raggiunse dai penetrali del salotto. -la sede inaccessibile di
giulio strozzi, 11-25: luogo ha del ciel ne'penetrali interni, / ove a
aquila] non vede i penetrali interni / del ciel, cui di fisar mai lince
casini, ii-382: negl'intimi penetrali del sancta non si ammettono altri che cherubini.
. graziani, 197: giace nel sen del monte orrida grotta / circondata di spini
, ii-80: quando fu spenta la fiamma del cielo, io sollecito discesi in que'
il lavoratore gli dà insieme indizio anche del tempo. garibaldi, 1-21: io ho
. per simil. cavità interna; viscere del corpo umano. -anche: la parte
la parte più intima, più nascosta del corpo. marino, 1-3-53: altamente
vari corpi secando, i penetralij fece apparir del ben palazzo umano. marchetti, 5-141
/ il mondo è buio come il penetrale del ventre materno. -sorgente inesplorata
uman non fu ch'osasse / spiar del nilo i penetrali ascosi. -la
e sorridono? -abisso (del mare); profondità (della terra)
(della terra); altezza (del cielo). n. villani,
in terreno fermo, negl'imi penetrali del mare? onofri, in: il desiderio
d'ascoltarti sale / dal più profondo fremito del cuore / sbocciando, nel tuo raggio
: volle attendere, qui, allo svolto del bosco / nel sicuro e nel fosco
. firenzuola, 2-336: mi sono del tutto deliberato di dare alla luce un
doveva venir ad alloggiare nelli ricchissimi penetrali del bellissimo ingegno vostro, voleva che io
i-464: chi può leggere nei penetrali del cuore? de sanctis, ii-1-84: mi
da capire, ardui da intendere o del tutto incomprensibili a chi non possegga gli
e non concedean adito ai sacri penetrali del loro segreto, se non dopo sicure
stende un fitto velo dinanzi i penetrali del destino e pone il dubbio com'arduo
. per li quali trapassa lo splendore del primo mobile. -che ha la
la fiamma penetrai che m'arde / del lume de'begli occhi di costei.
e fiduzia per tal modo scrivere parte del mio penetrai concepto. -onnisciente.
all'orecchie, ma dentro alle viscere del cuor d'un sì pietoso dio.
. cocchi, 8-253: meccanica operazione del loro moto e contatto e penetramento.
parti tenui, le quali dall'acutezza del penetrante aceto sono svegliate e si movono con
dalla croce, ii-78: nelle ferite penetranti del torace appar difficoltà nella inspirazione. sarpi
, penetrante in cavità, con lesione superficiale del polmone. -che causa ferite
tutti gli accidenti più oscuri e disordinati del morbo. -che provoca sensazioni dolorose
piedi e 'l fuoco ancora sulla rasa cotenna del capo, dove, essendo acutissimo e
il padrone che stava seduto nel fondo del negozio, si alzò e venne a interporsi
i suoi nimici ed in rendersi vincitrice del mondo. salvini, 40-313: ben
era stata improvvisa e penetrante la dolcezza del ricordo. -suadente; cattivante.
telefono, appena un po'più lenta del solito, con un'ombra di affanno
. leti, 5-i-85: le maniere del procedere del zuniga fecero cattiva impressione negli
leti, 5-i-85: le maniere del procedere del zuniga fecero cattiva impressione negli spiriti penetranti
... - (costei ha del penetrante). -abile, sottile
2-43: se sembrarono penetranti i colpi del cavaliere, da filo non men possente apparirono
di un gene di determinare la manifestazione del carattere a cui è preposto (ed
. di leo, 176: vuol del resto impero, e per gir dentro /
ardimento di voler penetrare nell'intima camera del re e vedere tutto quello che si
. boterò, 8-179: penetrò nelle viscere del regno di toledo e vi fece il
anche nell'arte dello edificar le case e del piantare i giardini. fortis, xxiii-482
no: contemporaneamente, secondo i piani del comitato di lugano ed a onta delle
strappa ai turchi la soria, alle gole del tauro li schiaccia, penetra nell'asia
tre specchi l'immagine ripetuta tre volte del suo primo penetrare tra uelle natiche perfettamente
cui poteva penetrare, l'immensa gioia del conoscere. 4. infiltrarsi
206: sovente ancora dalle limpide acque del fiume, in grembo a cui fiammeggiava
in grembo a cui fiammeggiava il volto del sole, balzava sopra la riva una luce
/ portentosi vivessero prolificando. l'oro / del sole non vi pènetra, non vi
non dire. -estendersi verso l'interno del corpo umano o di un'apertura o
li quali penetrano per le commissure e pori del cervello fuora del craneo degli quali si
le commissure e pori del cervello fuora del craneo degli quali si contesse questo panniculo
dalla croce, ii-77: tutte le ferite del torace, che penetrano nella sua cavità
chirurgia parla degli ascessi e delle fistole del basso ventre, che anche di queste
ii-483: una lama infocata penetrò nelle carni del gio vane. soffici,
e disoneste che, non che nella feccia del popolo, ma si sentono (vergogna
popolo, ma si sentono (vergogna del secolo) anche nelle bocche d'alcuni
secolo) anche nelle bocche d'alcuni del civil mondo. muratori, 8-ii-26: gli
avvenire. botta, 5-9: le opinioni del secolo poco avevano penetrato in quell'isola
nelle moltitudini: ha rianimato il coraggio del nostro partito. tenca, 1-72:
. vittorini, 5-249: la seduzione del fasto è penetrata talmente, nel corso del
del fasto è penetrata talmente, nel corso del quattrocento, che nessun anonimo ne resta
continuo rammarico, per le molte finestre del mio palazzo a l'orec- chie mie
sanamente. giraud, 2-190: accertate del fatto, partimmo da parigi, e qui
borghesia, mentre pasolini è penetrato nel segreto del parlare schietto del popolino delle borgate.
è penetrato nel segreto del parlare schietto del popolino delle borgate. -in correlazione
idioti non possono per lo rintuzzato agume del loro intelletto penetrare tanto oltre in trovare
riposti luoghi della filosofia con l'occhio del suo sapere penetrò. muratori, 7-v-77
cervello nel corso defic-stelle e nelle altre grandezze del cielo. cesarotti, 1-xvii-372: la
. croce, iii-9-89: nota precipua del lavoro del vossler è il penetrare nei
, iii-9-89: nota precipua del lavoro del vossler è il penetrare nei particolari,
questo l'amor vostro sia più fervente del mio. da mula, lii-3-395: chi
, 1-614: i francesi, innamorati del valore e della virtù del loro re,
, innamorati del valore e della virtù del loro re, poiché si era fatto
cuori degli uditori, quando la vita del predicatore è laudabile, conciossiacosaché allora aiuta
fosse penetrata la convinzione della debolezza del governo. palazzeschi, 4-23: a questo
penetri tanto inanzi, perché le cagioni del diventar matto sono infinite, che noi
. aveva dovuto pensar lei al battesimo del bambino, allo stato civile.
molte cose e molte / sembrin dure del tutto agli occhi nostri, / son
. aretino, v-1-677: la magnificenzia del dono ha riavute le radici de le
de l'erbe quando doppo l'ardor del sole la benedizion del cielo le penetra
quando doppo l'ardor del sole la benedizion del cielo le penetra tutte di pioggia.
napoli era fumante di sangue, le acque del mare ne furono parimente penetrate e tinte
lo mantiene in piedi. g. del papa, 3-26: le materie assai
: egli era tanto intenebrato l'aria del fummo e della caligine de'fuochi e
fuochi e della polvere che i raggi del pianeto apparivano oscuri e non penetravano delle
scimmie e sì spessa che i raggi del sole non la possono penetrare. g.
non la possono penetrare. g. del papa, 5-147: corpiccioli magnetici..
-perforare. rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-71: ochi da penetrare
5-258: talvolta ancor l'impetuosa forza / del vento esternamente urta e penètra / qualche
questa indure avere e generare el tremore del capo, perché è de sustanzia molto
. gli orecchi nella più eminente parte del corpo, acciocché più facilmente raccogliano le
: allor che l'atra / violenza del vino ha penetrato / dell'uomo il
spalle nude, e a tirargli i peli del petto..., con l'effetto
la povertà, la nudità e lo sprezzo del mondo? -persuadere, convincere
predicavano semplicemente, perché avevano quella grazia del spirito santo penetravano le voci loro ogni
: ha tocco qui dante l'atto del suo penetrar colla vista, rafforzata da
co gli occhi la parte di dentro del mio cuore, apertamente conosceresti che la
l'occhio interno / penetrar i segreti del mio core, / come vedete queste ombre
, 29-15: iddio penetra il profondo del mare, quando egli commuove a penitenza
increato penetrate guardingo in più nascosti secreti del petto umano, sapete pure se la
sciarra eri intento a penetrare i segreti del vinci e del tiziano. b. croce
a penetrare i segreti del vinci e del tiziano. b. croce, ii-12-
filosofiche e potè penetrare il vero sistema del mondo, quello stesso egli recò nello
stimassero invenzioni perniziosissime, niente meno nemiche del genere umano di quello che sia creduto
avessero potuto penetrare ed eseguire gli ordini del governo in tutt'i punti del nostro
gli ordini del governo in tutt'i punti del nostro territorio. -riconoscere nelle
. bacchetti, i-370: penetrato il desiderio del principe, il ministro degli interni spiegò
1-88: essi subito penetrarono il pensiero del principe. testi, 1-430: partirà
osservava egli con sottile avvedimento i costumi del cavaliere... ed avendogli la continuata
: che maraviglia è se la orazione del giusto, che penetra i cieli,
il fuoco della saetta sia più penetrativo del nostro, generato di legna o di simil
ricettario fiorentino, 19: il liquore [del balsamo] è... di
punte e che penetrano gli intimi secreti del cuore. venuti, lxxxviii- 11-696:
certo che in questo studio [delle azioni del mondo] non si troverà il più
croce, iii-23-122: i disinteressati ricercatori del vero nella sua oggettività si chiamavano,
, 72: i'scorsi / il figliuol del gran love mercurio, in propria /
. redi, 16-iii-161: l'albero del moro genera i bachi da seta,
tutto 'l corpo suo penetrata la luce del sole. g. del papa, 3-10
penetrata la luce del sole. g. del papa, 3-10: l'arsura stessa
che della maggiore o minore velocità, del maggiore o minore numero de'medesimi corpic-
in contrario per secondare il penetrato disegno del re, sagacemente rispose che il gran
tra il suo signore con l'aiuto del braccio popolare, è tanto malagevole a
amo e ciò stimo che sia tributo del merito che possedete, mentre con violenza non
, il disegno non si tenne pago del posto assegnatogli: dalle pagine staccate balzò
, i-140: così nascono nelle pagine [del panzinf] forme e figure umane:
, 1-90: sono penetrato fino al midollo del convincimento di essere in prigione.
d'entusiasmo, più penetrato della causa sacrosanta del dovere che lo spingeva. soffici,
dante... si accompagnano quelle del petrarca penetrate di sottile passione. graf,
lomazzi, 4-ii-225: tutto questo ordine del mondo, come dice il gran penetratóre
. b. casaregi, 234: o del ciel ornamento, angiol supremo, /
* materia senza au mento del volume complessivo, occupazione dello spazio di
si abbevera di piombo e per la penetrazion del piombo si vedrà il bagno bollire.
primo per sé solo. g. del papa, 3-21: dico...
d'annunzio, v-1-952: un fratello del sia, più finito e più spedito
nel rinascimento si accompagnò a una penetrazione del mitico col mistico. -inserimento del pene
penetrazione del mitico col mistico. -inserimento del pene nella vagina o in altra cavità
pene nella vagina o in altra cavità del corpo femminile durante l'atto sessuale.
occulte fibre e a'più riposti seni del cuore, con acutissime punture quello ferivano,
. gozzi, ii-131: -voi avete del talento e della penetrazione -diss'egli, -eppure
studiato con rotonda penetrazione la storia del medio evo? de anctis,
-preveggenza del futuro. alearotti, 1-v-330: fu
sia che acuisce l'ingegno alla penetrazion del vero, restano persuasi da discorsi tanto
, i quali soli possono rettamente giudicare del mal presente e conietturarne con qualche sicurezza
punto acquistare la predilezione e la penetrazione del fantastico, dell'ingenuo, del violento:
penetrazione del fantastico, dell'ingenuo, del violento: cose delle quali lo stesso
quella profonda penetrazione dell'anima umana che del resto manca più d'una volta anche ai
di due coni, quando ogni generatrice del primo incontra il secondo e non viceversa
: l'acutissimo e penetrevolis- simo umore del colerico ingombra di modo il malinconico che
: con la minuta penetrevolezza sua [del fuoco] ei nulla paventerà delle serrate commettiture
disus. muscolo penicillato'. muscolo elevatore del labbro inferiore e del mento.
muscolo elevatore del labbro inferiore e del mento. tramater [s.
guisa di fiocco o pennello nella pelle del mento ch'esse rialzano spingendo così in
al- l'infuori. è l'elevatore del labbro inferiore e del mento.
. è l'elevatore del labbro inferiore e del mento. 2. bot.
v. penicillo), col sufi, del part. pass. penicillènico, agg
per ora ci si contenta di un dazio del 10 % sulla streptomicina e sulla
lat. scient. penicillina, dal nome del genere penicillium [notatuni] (
penicillio glaucum ', che costituisce la muffa del pane e il verdiccio che si vede
. ciascuna delle affezioni provocate da microrganismi del genere penicillium, in partic. a
penicillo, sm. fungo o muffa del genere penicillio. bacchelli, 2-xxiii-564:
che si riferisce, che è proprio del pene. -astuccio fenico', presso talune
si riferisce, che è proprio del pene. penièro, agg.
e meridionale di essa, con esclusione del nord continentale e delle isole. d'
le altre conseguenze augurava un benefico cambiamento del clima peninsulare. c. e. gadda
, 15-141: molti 'collaboratori 'del mentecatto principe... erano giovanissimi,
peninsulare rendeva anche più vane. manifesti del futurismo, 148: la febbre di
, sf. medie. fessurazione congenita del pene. = voce dotta,
acque la vaga sirmione, la pupilla del lago, la regina delle isole e
fuor della terra come un braccio fuora del corpo (che per questa causa è
veneziani dal secolo duodecimo sino alla fine del decimoquinto si valsero di que'sconvolgimenti ad
scritto, / prove non dubbie / del tuo delitto, / della penisola / tutti
con l'armi quasi tutto il rimanente del mondo allora conosciuto. vittorelli, i-254:
penite, sf. medie. flogosi del pene, talora per diffusione di una
a questa etade è necessario essere penitente del fallo, sì che non s'ausi
tu sei vero penitente e hai dolore del tuo peccato e grande, viene dal
-che sconta i propri peccati con le pene del purgatorio. - anche sostant.
, et anche li religiosi claustrali, del terz'ordine, chiamati penitenti. galanti
mi fa partecipar della mortificazione e non del merito di cotesto penitente sistema..
monaco... conoscendo per le parole del penitente il contratto e consumato matrimonio esser
14-2-127: francesca porpora, penitente antica del p. vincenzo..., cadde
1-85: da novizio, cercavo sul viso del penitente quel che avrei udito da lui
di un'offesa fatta alla divinità o del peccato com messo, mediante
): eguiva l'altra parte del clero; poi i magistrati, con gli
quali si vedeva egli stesso alla testa del suo popolo a piedi ignudi.
penitenza ad una vostra scrittami in quei del piacere. -veste di penitenza: indumento
medievali. -pena temporanea delle anime del purgatorio. dante, purg.,
varrebbe alcuna cosa a salute. trattato del ben vivere, 5: appresso va'
al punto e all'ora ch'elle usciron del battesimo. -con metonimia:
santa umiltà, la mortificazione, la negazione del suo proprio volere, la pazienza,
la pazienza, lo staccamento dalle cose del mondo, la povertà, l'orazione,
della lampada, posava su la bianchezza del guanciale. silone, 8-258: la sua
nel capo suo in tutto questo tempo del suo voto. m. ricci,
penitenza certa non fa se non odio del peccato con amor di dio. passavanti
: l'uomo per la penitenza si pente del male ch'egli ha fatto. bibbia
, quando l'uomo si pente del male che ha fatto e giammai noi
penitenzia, misera stramazza, / che del passato error s'è accorta poscia. l
mi accade spesso una certa quasi penitenza del partito che ho preso. beccuti, i-235
incominciò: signore, / a vendicarmi del guerrier ch'è morto / cura mi
. franco, 5-25: perché ai detrattori del petrarca non resti cosa ad intendere de
che, udita la confessione auricolare e segreta del penitente, esprime ammonimenti e consigli e
. passavanti, 11: ha provveduto del sacramento della penitenza, la quale ha virtù
missionario per ospizio, questo resterebbe privo del sagramento della penitenza. manzoni, 147
essendo la confessione la parte iù apparente del sacramento di penitenza, ne è venuto
nelle sue cinque distinzioni tratta la natura del sacramento, la necessità di non indugiare
maestro rinuccino, 2-ii-5: poi che del fallo ò penitenza, / lo vostro
: alli ambiziosi che non si contentano del benefizio della vita né della bellezza del mondo
del benefizio della vita né della bellezza del mondo è dato per penitenzia che lor
e che non possegghino la utilità e bellezza del mondo. serafino aquilano, xxx-10-7:
cenno, se è prossima / l'ora del ratto finale: / son pronto e
affligge, e la severa / enitenza del fallo, e '1 career tetro, /
, e '1 career tetro, / e del sasso tarpeo orribil cima, /
sepolcri, la lotta, le porte del batistero, la madonna della seggiola?
pani, / che sembran di filiggin del cammino, / ce li butta per terra
, soggiacesse a grossa penitenza in riscatto del suo pegno. capuana, 1-i-186:
birilli e la sponda opposta a quella del giocatore. 12. locuz. -accettare
/ e guadagnim la gloria ». parafrasi del decalogo, v-423-140: se in questo
boschi dell'etna e lì, coll'aiuto del conte errico, avevano eretto il primo
/ perché s'appressa a voi 'l regno del cielo. muratori, 10-i-250: chi
non avesse durante la vita a misura del suo potere e dovere esercitate l'opere
nella pregion dimora e cova / e chi del male altrui fa penitenza. pulci,
fie la sua nequizia, / portando penitenzia del peccato, / da poi che regnò
a dosso; io ti prego, odore del mio sedere, che tu mel dichi
le parole, inescusabili siano tutti amatori del mondo, poiché, conoscendo la verità
poi fu ragionato, / s'a penitenzia del suo er- ror non viene. cesari
non v'è peccatore che, dolendosi del mal fatto e tornando a penitenza, debba
e tornando a penitenza, debba dubitare del perdono, quando un saulo ha trovato misericordia
semel: 'il porco patì le pene del cane proverbi toscani, 83: chi
dei sensi e dello spirito, l'invocazione del perdono di dio. -in partic.
partic.: che attiene all'amministrazione del sacramento della penitenza o all'imposizione della
che fai, sei necessitato a congiungere del continuo gli atti interiori di compunzione,
: gli sfuggono tutti gli elementi spirituali del cristianesimo, del quale si ostina a
tutti gli elementi spirituali del cristianesimo, del quale si ostina a non vedere che
penitenziale,... ricordava i cristiani del ix secolo. papini, 27-380:
, la sua interpretazione delle due nature del cristo, la sua prassi penitenziale.
le penitenze pubbliche, secondo il principio del riscatto del delitto usuale presso i popoli
pubbliche, secondo il principio del riscatto del delitto usuale presso i popoli germanici;
tali salmi). capitoli della compagnia del crocione, 4: ordiniamo che li
il venne trombando altamente che le penitenziali del medio evo non s'avvengono oggimai più al
narrare i propri casi sull'ora penitenziale del 'consummatum est '. -usato
e il lavoro; diretto al recupero del condannato (un sistema carcerario).
. lambruschini, 1-159: la correzione del colpevole potrebbe essere anch'essa desiderata e
, si procura d'indurre pentimento efficace del male, acciocché la pena sia gastigo
quella che ha la funzione di corrispettivo del recesso da un determinato contratto.
caparra ha la sola funzione di corrispettivo del recesso. in questo caso, il recedente
non potendo in loco pubicamente in presenzia del superiore o comunità di frati enitenziare li
meno pigliarne senza licenza di monsignore o del camarlingo, ma li possa penitenziare.
. latini, i-2888: poi che del peccato / mi son peniten- zato /
sboccano e si adunano tutte le immondezze del regno di portogallo e del brasile,
tutte le immondezze del regno di portogallo e del brasile, ricoverandovisi sì i penitenziati dal
penitenziato o altri avesse detto in proposito del giuoco. 5. bargagli, 1-188:
era stato imposto di pena, il maestro del giuoco... rappiccò il suo
a roma et ine confessarsi dal penitenziere del papa. masuccio, 105: un
in mano e tutti gli altri ministri del santo ufficio dell'inquisizione. fagiuoli,
... se sono della famiglia del papa, si debbono confessare al penitenziere
papa, si debbono confessare al penitenziere del papa. se sono di famiglia di cardinali
signori... o di licenza del papa o del sommo penitenziere. bisticci,
. o di licenza del papa o del sommo penitenziere. bisticci, 1-i-160:
stare a contender seco sopra ai meriti del libro, ma lo portai al penitenziero maggiore
silone, 8-74: com'è la storia del grande penitenziere di cui ci ha parlato
; può dispensare, solo nell'ambito del foro interno, da voti, giuramenti
luca, 1-14-1-203: in occasione di trattare del tribunale della penitenziaria. mamiani, 4-436
molte anime tormentate in attesa dell'elezione del nuovo papa che rimetta in funzione la
i due lati; costituiscono la copertura del corpo dell'animale, mancando di solito
, e hanno importanza determinante nel meccanismo del volo; molte di esse sono più
e 'piedi e 'l becco [del falcone] le fé... gittare
sono la parte più essenziale degli apparecchi del volo. d'annunzio, iv-1-701: la
un leggio grande che era nel mezzo del coro, con una destrezza e una
, lii-12-227: nella qual cima [del cappello] portano un pennacchio di penne bianche
vaso turco di gesso. -come ornamento del cappello, è simbolo e distintivo del
del cappello, è simbolo e distintivo del corpo degli alpini (cfr. alpino,
in fondo alla piazza la penna bianca del comandante del primo reggimento e le penne
alla piazza la penna bianca del comandante del primo reggimento e le penne nere del primo
del primo reggimento e le penne nere del primo battaglione. jahier, 2-94:
gallo: pennacchio che costituisce l'ornamento del cappello dei bersaglieri. g. b
il cacciatore deve saper sopportare le ingiurie del tempo... e per unico compenso
d'un caffè macinato nello stesso macinino del pepe. -cane di, da
adatto alla caccia degli uccelli. del tufo, 130: quelli / nostri napolitani
tutti i cani, / per grazia sol del cielo: / qual è bracco di
e allungavano il muso distesi sulla pietra del focolare. -uccello digrossa penna: di
343: francesco suo figliuolo mandò [del denaro] alla moglie e per penne per
per simil. aculeo (dell'istrice, del porcospino). boccaccio, v-94:
alcuna parte di pasto in nella via del polmone, dove passa l'alito,
: cantavano gli apostoli ascoltatori in laude del nostro cristo, quando trionfava sul carro di
/ su le penne de'venti / scenderà del signor pronta e veloce / la desiata
anelito dello spirito, dell'animo, del genio. dante, purg.,
cose mortali / disdegna, e ride del pensier fallace / che mi sospinge dov'ognor
luce. capilupi, 64: le penne del pensiero abbasso / e 'n mezo il
la penna io ho cavata fuori / del calamar, la mano e il braccio trema
, i libri fossero esposti alla vista del pubblico, dati a chiunque li chiedesse,
davanzale, e provando poi sull'unghia del pollice la punta d'una penna d'
bicchiere di pallini da caccia (invenzione del cerbero-economo) e proseguì a scrivere in
ceredi, 33: opera bene nell'arte del disegno e del toccar di penna.
: opera bene nell'arte del disegno e del toccar di penna. giulianelli, 1-154
cominciai di nuovo ad andare alla scuola del disegno di penna dal signor remigio cantagallina.
quasi che e'porti seco la cagione del nome, fa credere a molti la voce
penna, nella quale vide che la madre del re san luigi rimase vedova col figliuolo
son certo schiarite tutte dalle copiose annotazioni del dotto salvini. -penna di
giovani, tanto leggiadramente cantati per la penna del nostro divino mantovano. giusto de'conti
avea la penna seco, / a rispetto del mar un picciol rivo. aretino,
il suo ambasciadore a costantinopoli con la penna del conte di brienne. metastasio, 1-v-592
scrittori delle storie dei loro paesi e del loro tempo, per cui siamo autorizzati
a cor fugli il perenne / progresso del topesco intendimento, / che aspettar sopra tutto
carducci, iii12- 208: la penna del poeta par cangiata nello stilo greco.
posponendolo alle 'penne d'oca 'del pedantismo o delle consorterie. lucini,
, 6-15: che pazzia è mai questa del dossi... di non curarsi
ufficiale o un ministro ricava dall'esercizio del suo ufficio, al di fuori della
vela latina, della vela aurica, del fiocco o della vela di straglio.
al vascello discosto io miglia. atti del primo vocabolario della crusca, 316: 'far
, i-589: sovra l'altissima penna del ricco monte. crescenzio, 3-25:
] alla penna de lo scudo / del fiero conte, che nulla si mosse.
stretti alla punta. 18. parte del martello a forma di cuneo arrotondato e
: hanno un certo martello gli scultori del porfido che ha il suo forte manico
.. e li battono col piano del martello, tirandoli in prima colla penna
penna, che e la parte più assottigliata del martello. g. raimondi, 7-10
la punta alzata di acciaio, la penna del martello, rivolta verso l'alto.
m. fiorio, 166: l'acqua del fiumicello di nuovo percuotendo le penne de
giorno! 23. parte del torchio che serve d'appoggio al timpano
-ittiol. region. denominazione pugliese del palombo. 28. bot
padina pavonia', denominazione di area settentrionale del convolvolus tricolor. - penne amarantine:
29. anat. ant. lobo del fegato. 5. girolamo volgar.
ant. escrescenza cornea della parte posteriore del nodello degli equini. -per estens.
dritti conculcati, di missione educativa, del sacerdozio della stampa ci è da restare a
francia non fosse la meno naturalmente poetica del mondo, negata assolutamente a ogni lirica
di un altro; appropriarsi, approfittare del lavoro altrui. giov. cavalcanti,
, cioè con quelle che volò la fama del mio caro padre, ma non con
le medesime ale. algarotti, 1-iv-297: del rivestirsi delle penne altrui egli non si
di mantova; e ora aggiungiamo del monferrato: che la fretta appunto ce l'
lasceremo nella penna, perché al bisogno del racconto non occorre.
di pensiero, rifacendomi in mente la tela del romanzo. -masticare la penna: come
! carducci, iii-17-299: la poesia del parini circa il 1750 metteva le prime
2-18: nell'opera la vedrà il successo del caso: l'avrei scritto intiero,
nudità con una immascheratura (la necessità del vero mi riconduce sotto la penna il
riconduce sotto la penna il vocabolo) del frugoni. -rimettere le penne:
, / che ti vesti le penne del notaro / e vai furando lo detto
non mette le penne: col passare del tempo una persona può evolversi e maturare
il vagabondo, / convien che muoia cittadin del mondo. -la fama ha
mille penne: per indicare la velocità del divulgarsi di qualunque notizia. tasso
aspetto,... che all'ombra del celebre scialle tabaccoso spuntino cinque o sei
con qualche pennuzza gialletta. b. del bene, 2-59: la bramosia di covare
copricapo o, anche, sulla testiera del cavallo; pennacchio. del tufo
testiera del cavallo; pennacchio. del tufo, 162: così tra ricche lor
dire che tutta la pianta e l'alzata del suo edifizio consistano in una bella pennacchiera
, 6-ii-506: io ammirava i suoi [del pavone] colori che avevano tutto lo
pennacchietto da sembrar tolti a una tavola del quattrocento. de pisis, 3-136: un'
ciuffo di piume che sta sul capo del pavone (sia maschio sia femmina).
'agrostis alba e di alcune graminacee del genere milio. tramater [s.
, o, anche, sulla testiera del cavallo, costituito da un mazzo di
cavallo era montato / che facea salti fuor del naturale; / le calze a tagli
pennacchi rossi come quelli dei soldati romani del santo sepolcro, non era tutta opera sua
2-126: la fine dell'armata imperiale e del pennacchio militare francese deve ai versagliesi un
: pervenne al pennacchio dell'emiro, del condottiere di quadrate legioni in precipitosa ritirata
. -in partic.: ornamento del copricapo dei carabinieri. -pennacchio rosso (
bandiere e bandierine. -fiocco del fez. c. e. gadda
ab- bigliamento (e in partic. del cappello o dell'acconciatura femminile),
: si fanno [con le penne del capo dell'airone] pennacchi e d'
lana, che si pone ai lati del carro nei convogli funebri. 3.
caduta in giugno, tutti i pennacchi del formentone si sarebbero sollevati come i cimieri sugli
serenità della notte era il denso pennacchio del vulcano. misasi, 57: dai
: piccoli vaporini, un po'superbi del loro pennacchio di fumo, facevan rigar
, al più, essi [gli autori del settecento] impennacchiavano l'articolo d'una
pappos... che m'avete mandata del bei- delzar. santi, i-123:
. santi, i-123: questa pianta manca del carattere essenziale del pappo o pennacchio stipitato
: questa pianta manca del carattere essenziale del pappo o pennacchio stipitato e piumoso.
il nido è sempre composto nell'esterno del musco e dei licheni dell'albero istesso su
bot. denominazione comune di alcune specie del genere eriophorum, coltivate a scopo ornamentale
piumino. -pennacchio americano: nome volgare del leonotis leonorus. -pennacchio di lupo:
della cupola ed in altri luoghi sono del carloni. carducci, iii-22-10: nei
. carducci, iii-22-10: nei pennacchi del fornice di essa cappella, quattro figure
1-192: da mezzo alle volute [del capitello] esce un pennacchio con sette
marin. dispositivo per determinare la direzione del vento, costituito da una piccola bandiera
girandola composta di un bastone, nell'alto del quale è attaccato un filo che attraversa
solare e si perde nella luce diffusa del cielo. 17. locuz.
avendo in tanto / vista renoppia uscir del padiglione, / rassettato il col- lar
anche pinnacolo. i signif. del n. 9 sono registr. dal d
. -anche: cadere oltre la testa del cavallo che ha inciampato (un fantino
un fantino). = adattamento del fr. panache (nella locuz. faire
in gabbia due polli che mi parvero del pennàggio medesimo '. = dal
poeta avesse avuto a trar la penna del pennaiuolo e temprarla a git- tare,
giro per la stanza e la punta del pennaiolo capovolta, tra le labbra.
o l'imbratta tele o quel tagliacantoni del generai tremarella od uno di que'pennaiuoli od
pennaioli che si inspirano ai fondi segreti del ministero. e. cecchi, 10-54:
? ». « pennanera? uno del fiore, alpino? ».
. zool. famiglia di celenterati idrozoi del sottordine tubulario-an- tomeduse, caratterizzati dalla presenza
lat. scient. pennariidae, dal nome del genere pennaria, deriv. dal class
femmina è quello ch'è addobbato dalle insigne del momento: e può essere il militare
dei miracoli passati, cominciando da quelli del vangelo! = deriv. da
uc cello, una parte del suo corpo); pennuto.
ciel. tasso, 8-6-1410: tal è del gallo la pennata madre. stigliani,
cervel le pennate ale / sì ben che del destrier, lasso, trabocca.
i-279: per cagione della superficie e del bordo, il calice, a guisa delle
. seghettato... quello le divisioni del quale sono intaccate nel bordo, con
dell'uve senza partirvi di casa né anco del letto, forse che vi dimentichereste di
pulci, vi-24: l'amico di valdarno del corno voleva entrare nell'orto del borromeo
valdarno del corno voleva entrare nell'orto del borromeo per le mura, overo con
elementi disposti parallelamente sui due lati del picciolo (una fogliai. o
lat. scient. pennatulacea, dal nome del genere pennatula (v. pennatula
lat. scient. pennatularia, dal nome del genere pennatula (v. pennatula
orecchio. 2. l'operazione del filare (anche con allusione alle virtù
: vidi quel d'i nerli e quel del vecchio / esser contenti a la pelle
. pennecchio di stoppa fra gli artigli del gatto. nieri, 2-138: pesa quanto
.., veduti tra il saettar del sole, ravvolti nei colossali pennecchi di stoppa
, lo fuoco e. lla rabbia del frate in nella tana cieca lassò entrare.
, di qui è che tutti stupiscono del mirabil ritratto che n'ha fatto ovidio nel
in quel convento, / per veder del schiaon le penelae. scaramuccia, avveri.
ma a quattro passi dalle divine pennellate del sanzio. -tecnica, stile,
sugosa e porosa, eran già quelli, del suo periodo 'impressionista '. levi
i-427: è la voce di lui, del dottore? mimi tende gli orecchi:
rose canine sempre in fiore all'ingresso del viale, dimenticate per incuria. d'
, v-1-247: imbruniva. l'ombra del marmo era cerulea. è quello un
accingo a raccontare sarà l'ultima pennellata del mio ritratto. cesari, i-345:
, i-345: io non mi rinvengo del piacere di abbattermi così ad ogni piè
ferrarese, seguace (quanto allo stile) del suo concittadino ariosto: però tratta i
vi dipingo a larghe pennellate la moglie del farmacista. michelstaedter, 449: nei
ammette nel suo quadro una sola pennellata del nostro [delle donne] colore.
lui fu pure adoprato franco bolognese, del cui pennelleggiare, dice il poeta, ridon
dossi, 2-i-378: il pennelleggiare procelloso del roberti. -fare emergere i moti interiori
campi. l. quirini, 90: del gran titan la figlia /...
aurora... / la turchina del sol via rugiadosa / pennelleggiava di color di
1-v-721: pennelleggiò [buchingam] l'animo del suo re alienissimo dalla risoluzione d'assalire
: vengo ora alle poetiche colpe [del caro verso virgilio], che in maggior
in altra lingua traduce: come colui del quale principale uffizio si è pennelleggiar l'
indole, l'anima ed il particolar carattere del poeta che
ci descrive i movimenti convulsivi e spasmodici del cavallo. = femm. sostant.
le quali eran due altre bandiere grandi del paese, runa di candido damasco ov'era
sopra verde ginebro. imperiali, 4-435: del gran portico poi superbo, illustre,
. / pennelleggiati dalla mano ardita / del gran pittor che qui mi siede accanto.
rischiarato, ravvivato nei colori dalla luce del sole. imperiali, 4-6: di
le pitture dell'universo da'raggi pennelleggiate del sole, credasi pure sopra ogni agguaglio
maravigliose vie più e più perfette quelle del sommo sole, onde queste immagini sono
sbiadito, anzi che sentirlo accusare del volgarissimo tra 'difetti, quale è
che innamorano da lungi gli occhi pazzi del volgo. 6. espresso musicalmente
. pratesi, 5-413: nel quadro del mio passato sporge più avanti, fuori
lupis, 3-295: erano queste ingiurie del volto, de'lineamenti penneleggiati dalla penitenza
-espresso dai lineamenti, dai tratti del volto (un sentimento, uno stato
occultar le mende / di natura o del tempo. -a pennello (con
stessa al suo termine secondo la intenzione del pittore, scopre chiaramente la eccellenzia dell'
con metonimia: la pittura, l'arte del dipingere; l'insieme delle tecniche e
ii-411: ched io vorei con voi guandagnare del penelo e non del vino. benivieni
con voi guandagnare del penelo e non del vino. benivieni, 81: queste cose
inchiostro. monti, v-286: la fama del ritratto ai costanza uscito dal pennello di
di setole che si trova sul petto del tacchino. carena, 2-198: 'pennello
un fascettino di peli rigidi sul petto del tacchino adulto. -chioma di un
soldati, 6-192: oh i grappoli del prosecco! allungati, piramidali, alati
il suo pennello ne lo scudellino, del colore, umiliatolo prima con lo sputo
si torcono le donne per le doglie del parto o per il mal de la
posson poco o niente alzare il volo / del chiaro nome vostro, che risuona,
vostro, che risuona, j mercé del valor vostro, insin al cielo,
il mio core / i non veduti rai del mio bel sole, / fatta la
, 1-ix-173: un solo canto [del 'paradiso perduto j è per gli uomini
, iii-421: oggimai siamo all'antiporta del paradiso: che qui certo comincia un
mi- chetti per dipingere quelle splendide marine del 'canto novo ', non che
: siccome ho osservato nella prima visita del 1758 che in tre siti il cavo primiero
nel mezzo e nella parte più profonda del cavamento già preparato. ximenes,
della guarda teneva duro conto il rodio del fiume paziente e furioso. cotesta secca e
': comando di fare la manovra del pennello, cioè di ormeggiare un'ancoretta
, di pennello (anche nella forma del superi. a pennellìssimo): in maniera
il fare aristocratico e graziosamente contegnoso del vecchio patrizio folle. -con perfetta scelta
quel maraviglioso cartone cominciato per la sala del consiglio,... dal quale artificiosissimo
chiesa di san giovanni dettarono le costituzioni del 1250 e del 1282, disvestito il
giovanni dettarono le costituzioni del 1250 e del 1282, disvestito il lucco, trattare il
vivezza dei dipinti. a. del basso [baruffaldi], lvi-28: son
mente grosso cominciò a terminare il bianco del muro sotto la sua pittura.
9-xi-130: cominciò a terminare il bianco del muro sotto la sua pittura...
com'uccello / si rifuggì nella città del giglio. cieco, 14-77: o mambrian
-nella raffigurazione di personaggi mitici. niccolò del rosso, 353-2: nel auro cor che
bordo delle galere per segnalare la direzione del vento. - occhio al pennello!
marinai di prestare attenzione alla direzione del vento per eseguire le necessarie manovre
ramusio, iii-86: quando in questa altezza del polo i vasselli si trovano,
per me di stella 'n stella / del cielo di cui sai ciascuna rida.
. aruffaldi, iii-n: col voltarsi del pennello / a cader venne in dispregio
timone di pennello: seguire la direzione del vento. a. manetti, lxxxviii-n-35
dipendente dal capocarico e addetto alla custodia del materiale di riserva di uno dei depositi
, pennesi ebbe e piloti. consolato del mare, 63: ha fatto il
, costituiti principalmente da rocce metamorfiche del paleozoico e del mesozoico, che
da rocce metamorfiche del paleozoico e del mesozoico, che formano le sezioni
: le penniere poste nei quattro angoli del letto. = deriv. da penna1
fra giordano, 5-394: la nave abbisogna del nocchiere e di marinai e del penniere
abbisogna del nocchiere e di marinai e del penniere che guardi i venti. =
calvino, 12-53: se la fine del mondo si potesse localizzare in un punto
per i penditi portati a pampilo del braetto... per marsapane
= forma lat. mediev. (del linguaggio degli alchimisti) pinitus (nel
idea fonda- mentale che sta a fondamento del successo, che solo il venditore onesto
l'ingegno e il livore a servizio del miglior pagante. bocchelli, 15-79:
comp. da penna1 e dal tema del lat. voràre 'mangiare. pénnola
gadda, 6-320: era la grande arte del biondo: co la testa a pennolone
smontato, con un coltello il petto del guardastagno aprì e con le proprie mani
onde combatte, / un pennoncel pur del color del latte. f. f.
, / un pennoncel pur del color del latte. f. f. frugoni,
dare il forte scudo e la lancia del pennoncello verdazzurro. -in senso generico
cittade chetamente e venero diritto nel mezo del mer cato de la città
chiama nello / ch'arrechi il pennoncello / del popolo ch'egli hane. la rotta
, col capo torreggiale increspando le piume del pennoncello del mio elmetto con lo scudo
capo torreggiale increspando le piume del pennoncello del mio elmetto con lo scudo,.
scudo,... accendeva il furore del marzial conflitto. gabrielli, 14-95:
chierica d'uno scuffion d'oro, sopra del quale posero una berretta di velluto tutta
di un cavallo o, anche, del calesse da esso trainato. monaldi,
leggieri pennoncelli si fanno alla scherzante aura del vulgo. 5. ideale,
. pennoncino, sm. pennacchio del cimiero. ghirardacci, 3-204:
forma allungata che era propria delle compagnie del popolo. -in senso generico: bandiera
pennone de'feditori, mezzo l'arme del re e mezzo il campo d'argento
con il detto teseo in compagnia gualtero del conte bartolomeo con il pennone bianco e
e sé appresentare alla casa dell'abitagione del gonfalonieri del suo pennone al quale gli sarà
appresentare alla casa dell'abitagione del gonfalonieri del suo pennone al quale gli sarà assegnato.
amistà e di più soldati e anche del popolo di firenze, che v'andò
i pennoni delle trombe, la bandiere del castello e quelle dell'armata della religione
della religione. -penna ornamentale del berretto. ghirardacci, 3-237: li
ven- tott'anni, diressi la corsa del bastimento verso i punti che mi sembravan
di bene e lealmente esercitare lofficio del pennonierato. = deriv. da
e a portare il pennone della compagnie del popolo (ed era carica in uso soprattutto
conseglieri: li altri gonfaloni seguiscano quello del suo terzo per tempo de romore o novità
gonfalonieri delle compagnie del popolo che, pigliate l'armi, stessero
i loro pennonieri apparecchiati ciascuno nella chiesa del suo quartiere. nomi, 9-20: fu
fr. ant. penonier (fine del xii sec.). pennóso1,
penne (un uccello, una parte del suo corpo). buti, 2-762
uccel pennuto, / immediate il corpo del signore / si volse similmente. leonardo
erano inchiodati, ciascuno sur un battente del portone. pascoli, 577: sei
se pur sola / una fuor resta del pennuto armento, / l'uc- cel
stimolati, potevano vivere sicuri. iacopo del pecora, lxxviii-m-190: i'mi vidi
. caro, 5-718: col suon del nervo e del pennuto strale / l'aura
5-718: col suon del nervo e del pennuto strale / l'aura percosse e sì
. cesarotti, 1-xii-123: egli spogliò del coperchio il turcasso e ne cavò fuora
il sughero pennuto colle racchette nel giuoco del volante. 4. coperto, cosparso
aguglia vidi scender giù ne l'arca / del carro e lasciar lei di sé pennuta
pennuto. 9. figur. vello del pube femminile. sercambi, 2-i-180:
luminosità rispettivamente nella fase iniziale e terminale del fenomeno. g. l.
luminosa, poiché riceve dall'estrema regione del sole la luce e a poco a poco
e fiammeggia nel seno che volge al centro del sole e appena si distingue da un
ombra che è illuminata da una parte del corpo luminoso. tommaseo [s.
, che è illuminata da una porzione del corpo luminoso e che forma intorno all'
pregare il poeta a leggere qualche squarcio del 'passant '. egli non si fece
in cui il dorso e il piatto del volume sono di tonalità diverse. venditti
. 4. figur. vaghezza del ricordo di fatti o persone più o
.. l'artista rimane nei limiti del suo diritto. -restare, vivere
4-1-542: la cognizione che abbiamo quaggiù del vero è sempre difettuosa, più o meno
profonda, onde nacque il peso del pensiero e la sacra genìa dei
m'affermano la conservazione dell'arte e del pensiero * romano 'in italia ».
. b. croce, ii-1-124: del kant non si può considerare e rappresentare
una carica, l'assunzione e l'esercizio del potere); spiacevole, doloroso (
, ii-391: voglio tor dire / del tosto uscire / de le cose gravose
ricevuto a bordo. veniva dall'interno del brasile, era sfinito da un viaggio lunghissimo
lemene, ii-413: l'al- pestri del ciel strade penose / han spine sì,
salito in cielo senza toccar le pene del purgatorio, quell'altro esser sceso al purgatorio
e quell'altro rovinato nel profondissimo baratro del penoso inferno. l. martelli,
facetamente: 'voglio che paghi la pena del suo fallo '; e in così
divina: profetico fantasma di sé, del suo penoso incivilirsi. tecchi, 9-70
che ci diede i 'sepolcri 'del foscolo, ebbe imitatori pochi e freddi
: libro faticoso e quasi penoso questo del servien. 5. umiliante,
dati, 144: ricademmo nell'imbarazzo del silenzio, e questa volta fu più
: s'immagini il lettore il recinto del lazzaretto, popolato di sedici mila appestati.
allegrezza e di gioia sentano i miseri del morire. chiabrera, 1-iv-78: fatta
; per l'espressione settimana penosa, del n. 2, cfr. fr.
quanto dire il ripensamento umano e riflesso del pensabile in universale pensato da dio
che gli sorgesse dai più reconditi strati del pensabile, egli la costringeva a svolgersi
e quella parte che costituisce il resto del pensabile, l'arte non è fuori
la parola a esplorare i confini neri del pensabile. -in espressioni iperboliche ed
indicare il grado massimo, il limite estremo del possibile. faldella, i-4-304:
i-3-403: la logica afferma la pensabilità del reale e l'inconcepibilità di ogni limite
per entrare in alcuna parte, eziandio minima del suo oggetto. ma la pensabilità subbiettiva
molte fiate e lungo tempo avea pensato del bene e del male che fosse advenuto,
lungo tempo avea pensato del bene e del male che fosse advenuto, immantenente dice
male che fosse advenuto, immantenente dice del male per accordarsi a'pensamenti delli uomini
non pensamento. -per estens. pensamento del cuore: emozione. castelvetro, 8-2-171
. castelvetro, 8-2-171: i pensamenti del cuore... non si possono
d'intendere, di discernere; sede del pensiero, mente; modo particolare di
amando riguardi ad altro che al godimento del corpo? siri, 75: iddio
siri, 75: iddio per mezzi fuora del pensamento umano custodisce e protegge gl'innocenti
di comporre. 3. indugio del pensiero su un oggetto; vagheggiamento;
pensiero dentro a me si mise, / del qual più altri nacquero e diversi;
da qualunque comunal cittadino esperto delle cose del mondo. chiabrera, 1-iv-146: condotto a
condotto a questo termine l'affetto amoroso del desiderio,... dalla speranza
ora il dubbio se sia in facoltà del poeta il cangiare in voce il pensamento
parte il conto da quella prima parte del prologo nella quale tulio àe detto il suo
: se mancavano di solidità i princìpi del cartesio,... egli seppe
: resta in fine a far parola del pensamento del sig. do- lomieu,
resta in fine a far parola del pensamento del sig. do- lomieu, che le
a parole, i 'fashionables 'del caffè del monico professano una estetica delicata
parole, i 'fashionables 'del caffè del monico professano una estetica delicata che deve
riesce ancora acconciatissimo il pensamento più generale del libricciuolo, che è di educare noi
par questa, che non fu quella del padre harduino di pretendere che la splendida
suo tornerà vano. rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-94: io ben m'avedo
di non partire quella notte dal convento del carmine. g. b.
azioni. amari, 1-ii-248: preoccupato del gran dispetto degli infedeli, [ibn-el-athir]
] passò sotto silenzio la vera importanza del fatto: il civil pensamento di hasan
di hasan ad usar la vittoria in favore del commercio. graf, 5-1146: non
.. di verificare quell'ingegnoso apologo del destriero che senza pensamento si vale dell'
). ma può esserci il pensamento del misfatto, cioè la reità æl misfatto
circa il comportamento di altri; previsione del verificarsi di particolari circostanze; attribuzione ad
che, se per sorte la electione del papa andassi più lunga che non si disegna
, senza saputa o pensamento alcuno del marchese. frachetta, 636: il