come acciaio; far prendere la rigidità del ferro o il sapore metallico.
= deriv. da acciaio, con influsso del fr. aciérer. acciaiato (
se consulti il vocabolario, si dice solo del vino medicato coll'acciaio. pirandello,
di mezzo a frastornarlo, e fuori del filo acciaiato e lucente di quella zappa,
acciaio e, strano, a quello del sangue! slataper, 1-153: la sua
linda, ma incolta, a ciuffaie del color dell'acciaio, inserita sul viso scarno
ojetti, i-333: rivedo l'alta figura del generale..., il suo
, 16-ix-2: dopo l'uso dell'acqua del tettuccio, faccia passaggio all'uso dell'
la pietra, essendo battuta dall'acciarolo del foco, forte si maravigliò. carena,
mia, acciambellata sul tappeto a piè del letto. cicognani, 12- 78
: acciapinare denota la smania quasi rabbiosa del trarla a fine. infatti, anticamente
che serve a infiammare la carica propellente del proiettile. carena, ii-219: da
di sottilissimo ingegno, sostituita sul finire del sec. xvii alla miccia ed alla
3. marin. dispositivo collocato nella testa del siluro, e destinato a fare scoppiare
sangue, talché urlava: -sono il re del mare! e svettava il timone come
il cordone si sarebbe attortigliato al collo del bimbo e sarebbe andato in acqua.
cesi, i-84: ho veduti i nascimenti del gagate, ancorché lontano dal gange,
che dicono, dell'ebano fossile, del litantrace, e simili. =
non la povertate accidentale / che fa del sommo stato l'uom cadere. boccaccio,
fussi. idem, 1-128: la bellezza del mondo, la quale consiste nella superficie
. idem, i-147: né questa differenza del mirabile mi pare essenziale, e tale
la qual cosa non avviene per natura del freddo, ma sì bene per cagione
poi la massa e quasi il materiale del tumulto, è un miscuglio accidentale d'
secondario, e non tocca le basi del suo giudizio, non vo'fargli il pedante
invece, un particolare atteggiamento spirituale, del quale,... si è
: forma che viene aggiunta alla radice del vocabolo. 4. medie. sintomo
galilei, 2-76: usar la minor parte del semiditono invece della maggiore, col mezzo
accidentalità, sf. casualità, effetto del caso, della sorte; circostanza fortuita
, 3260: quanto poi alle accidentalità del terreno, noi potremmo e dovremmo dire inuguaglianze
, noi potremmo e dovremmo dire inuguaglianze del terreno. ma sarà ormai difficile dare il
aspetto di poderi fermamente posseduti dalle cure del padrone, senza quelle accidentalità, quelle
: accidentalmente ho favellato di questa correzione del testo di eliano. magalotti, 8-221:
, e d'un'intera popolazione, e del quale dovrebbero rimaner tante traccie, si
per caso. g. del papa, 4-35: in tali casi ancora
cose che sono in essa. g. del papa, 4-42: vogliono [i
. bontempelli, 5-124: il terreno del boschetto era assai accidentato: all'erba si
= deriv. da accidente', nel significato del n. 3 è adattamento del fr
significato del n. 3 è adattamento del fr. accidente. accidènte, sm
fuoco peggiore de'vulcani veniva dagli accidenti del tremuoto. manzoni, pr. sp.
si sparse l'accidente venuto a la figliuola del re carlo. cellini, 1-23 (
un accidente toccato ad uno dei puledri del padrone. nieri, 69: non m'
caffè amaro per mandar via il dolce del dolce, dopo il caffè amaro, un
. 5. disuguaglianza, varietà del terreno. bontempelli, 3-25: la
c'erano colline, prati o altri accidenti del terreno a farmi avvedere del cammino percorso
altri accidenti del terreno a farmi avvedere del cammino percorso. 6. filos
, cercaremo elio [= nello] corpo del mondo. g. cavalcanti, ii-422
ora a dimostrare le soluzioni degli argomenti del sig. galileo. diceva egli che la
che sono tutti alla fine artifiziosi sinonimi del « non lo so * uso sinceramente
alla quale sottostanno le parti variabili del discorso. l. salviati, ii-n-29
che in ciascuna si considera delle parti del favellare, e da'gramatici si soglion
qui riesce molto a proposito un accidente del lume, perché il sacerdote inclinandosi ombreggia la
perché il sacerdote inclinandosi ombreggia la testa del chierico stesso, ma lascia la tempia e
la figura, il sapore, il peso del pane e del vino, che restano
sapore, il peso del pane e del vino, che restano anche dopo la
sotto abito sì dimesso per gli accidenti e del pane e del vino di cui si
per gli accidenti e del pane e del vino di cui si veste.
a quei buffoni che vogliono il risorgimento del teatro italiano! dossi, 99:
barberino, ii-391: vogliot'or dire / del tosto uscire / de le cose gravose
'. 2. ineguaglianza del terreno. alvaro, 2-185: l'
disperanza,... e diletto del male. iacopone, 13-8: l'
che... lavoravano certa parte del tempo, per potere scampare l'accidia.
, stando oziosa e trista. scala del paradiso, 9: orava molto, e
de'cibi, alcuna volta dalla privazione del timore di dio, alcuna fiata dalla quiete
... può nascer da la quiete del corpo: questo si dimostra in molti
ricchi, che stando in somma quiete del corpo divengon ociosi e accidiosi de la mente
, l'accidia è cagione de la perdizion del tempo, il qual è la più
.. disse uno cotale esempio. scala del paradiso, 214: quando la mensa
, come che l'uomo sia il più del tempo acconcio a sbadigliare, non di
vivida luce non giungeva a turbarne la serenità del viso, ma gli conferiva un
, fino a quella parte più lontana del capo che i latini chiamano occiput.
32: i piedi de'pescatori, e del suo traditore, il re della gloria
accinto / e con uno e con duo del campo ostile, / ma dopo il
= voce scherzosa, derivata dal suffisso normale del peggiorativo. àccio2, avv.
, acquistando con gli studi la cittadinanza del mondo restiate nel cuore degli italiani e
andò a lavorare due giorni nel campo del curato, acciò dicesse la messa per
per la sua morta il primo lunedì del mese. 2. avv.
che 'l vostro amico, anzi diavolo del ninferno, mi fece stamane poco innanzi matutino
i cani, come soglion fare al calar del sole, le si acciocchivano alle gonne
ragazza. idem, 19-481: sull'altana del casone c'era una chiostra ad archetti
con pietre però maggiori di quelle del mosaico e minori assai di quelle degli acciottolati
d'intorno / che solo il suon del carro e solo il moto / del cimiero
suon del carro e solo il moto / del cimiero avventasse orrore e morte. buonarroti
una delle tre bocche, che ne'campi del zolfo di pozzuoli, avventano di sotterra
: ci rappresenta la forza dell'ardore del sole, avventante fiamme e raggi di fuoco
): gli parve che d'una parte del bosco uscisse un grande e fiero lupo
, 1-160: non aspettando la licenza del duce o vero del re, s'avventarono
non aspettando la licenza del duce o vero del re, s'avventarono al lito.
le piante / fa il ciel tremar del suo fiero sembiante. aretino, iii-130:
che avventare non trovando, s'eran rimasti del trarre. caro, 9-1204: recise
solennissimo pugno. muscettola, iii-388: del dio bifronte a disserrar le porte / i
e le sussurrò: -sei bella più del sole! -lei gli avventò uno schiaffo
tanto impeto, con quanto egli ha fatto del mio. berni, 43: tanta
onofri, 47: il verde assolato del lene / pendìo, sotto il cupo querceto
un posto buono altro che coi matti del tuo conio, con quelli cioè che
l'effetto, o piuttosto l'attenzione del desiderio. -opera d'arte,
d'impazienza o per dir meglio avventataggine del rosso legnaiuolo, attribuiva ad impertinenza di
, i-551: molte volte mi risi io del cattivello facchino, cui gli sventurati tempiali
francese] necessariamente, posto quell'avventato del suo stile, di cui non sanno fare
non bene accertata, coi modi avventati del 93, o con modi scomposti che si
avventicelo), agg. che non è del luogo, che proviene da fuori;
fu avveniticcio né proselito, cioè novizio del popolo d'israel, ma fu nato
], credo con molti barbarismi et corruptela del proferire. machiavelli, 776: tu
bartoli, 34-328: or al proprio del seme, aggiunto il sale avventiccio dell'acqua
romagnosi, i-60: nell'ipotesi del mero idealismo (si noti bene) nulla
papini, 21-104: la molle quietezza del nuovo solstizio /... assegna
mie sensazioni mi avverte dell'avventizio e del contingente nell'azione che le produce.
modo, eccetto che per mera liberalità del padre, si acquisti dal figliuolo.
venuta di cristo giudice, alla fine del mondo. guittone, v-225-17:
. villani, 10-21: lasceremo de'fatti del re ruberto e del prenze e de'
lasceremo de'fatti del re ruberto e del prenze e de'romani, e torneremo addietro
... che furono nell'avvento del detto bavaro. boccaccio, v-130: la
quale [ninfa] l'avvento sentito del nobile uomo, con altre accompagnata,
. panzini, i-672: nell'avvento del grano, per la trebbiatura, si fa
la preparazione e l'avvento della religione del pensiero. viani, 19-297: sui monti
. pascoli, 343: era il dì del signore, era l'avvento.
i-180: ho stampato molto meno copie del secondo volume che non del primo.
molto meno copie del secondo volume che non del primo. datene voi stesso alcune,
con grande affanno e ispendio e vergogna del nostro comune, si mostrò a chi
g. villani, 10-6: la gente del duca in nulla guisa poterono fornire
il qual di gallia errante cavaliero / del gran re pandragon passato in corte,
2-50: nessun amore dell'avventura e del rischio entrava nella mia vita, che
non volle mettere in avventura la persona del duca contra il bavaro. boccaccio,
, 3-15: quegli che ha l'arte del saettare, tutto dì darà nel segnale
parlando a lei, significasse la cagione del mio trasfigura- mento, e dicesse che
ragione, non ti smarrire. soffredi del grazia, 5: no riprendere lo ditto
: e cominciai a capire i grandi pericoli del navigare: e inorridii pensando che sarebbe
il sangue suo, per tutto l'oro del mondo. giocosa, 65: le
volgar., 62: alla uscita [del fiume] avea rotture, nelle quali
: mi ricordo aver piantati i tagli del cedro in luoghi e contrade fredde,
39: e là si era vendicata del ritiro provinciale cogli sfoggi, colle galanterie
ritratto che portava al petto doveva essere del più avventurato fra questi, ma dicevano che
d'annunzio, iv-1-870: le donne del parentado convenivano alla casa della sposa novella
e appresso s'è fatta la notomia del resto della mia male avventurata carne.
diventato una specie di avventuriere alla caccia del soldo. panzini, iii-397: sarà una
fior de gli eroi, nerbo e vigor del campo. idem, 20-10: poscia
lei si diede il più bel tempo del mondo. idem, dee., 4-4
inverno passato in udine, città capitale del friuli, un idrofobo guarì avventurosamente per
mi conforta vostro tempo, per lo bisognio del pericolo in che voi siete. ariosto
asinelii a vendere le teglie della terra del suo monte. palazzeschi, 3-183: aveva
tenne il più aventuroso e fortunato amante del mondo. aretino, iii-157: la
quali sono avventurosissimi, non siano beati del tutto. tasso, 2-53: aventuroso /
o tre fiate avventurosi e quattro / voi del nostro buon secolo mariti / quanto diversi
de la dolente voce / per lo mezzo del cor fu saettata. =
: alle spalle aveva un ramo morto del danubio con molti guadi, e innanzi a
. femm. di avvenire (sul modello del fr. avenue, part. pass
, che vedendoti colla benedizione e venia del superiore passare dal suo convento al romitorio
, e credeva tal maraviglia non esser del tutto incredibile, poiché altri effetti mara-
altro fanno, che predicare le operazioni mirabili del futuro messia, tutte ad una ad
prima strofe vi è da considerare la rima del primo verso in fallo con la rima
primo verso in fallo con la rima del set timo / a / / o.
avvèrbio, sm. parte invariabile del discorso che specifica il senso del verbo
invariabile del discorso che specifica il senso del verbo o dell'aggettivo. la maggior
risulta dall'unione di un aggettivo e del sufi, -ménte (derivato dall'ablativo
regolata terminazione de'nostri avverbi è questa del mente. buommattei, 257: avverbio è
accidenti, e le circostanze dell'azione del verbo. cesarotti, i-159: niuna
dai participii andranno gli aggettivi [nel dizionario del tommaseo], e dagli aggettivi puri
ha sempre awersato giunone; / che del seme di cadmo solo arcita / n'è
in cui consideravo e avversavo le cose del fascismo. = voce dotta,
: a biasimare ancora li suoi [del volgare] awersarii ciò mostrando a chi
fra così gran turba / ch'udendo ragionar del mio valore / non si sentisse al
più per noi ad avversario, nemico del nostro pensiero, ma passa a oggetto
nostro pensiero, ma passa a oggetto del nostro pensiero. palazzeschi, 4-147:
re,... per più sicurtà del suo esercito, senza discendere al piano
volgar., 2-202: la terza ragione del padre contro alla parte avversaria del figliuolo
ragione del padre contro alla parte avversaria del figliuolo dice così. machiavelli,
si manifesta contrario. scala del paradiso, 303: ma colui che da
ha riguardo alla semplice opinione e giudizio del futuro, non al piacere o dispiacere
al desiderio 0 non desiderio e avversazióne del medesimo..., al che
l'alma polita: / fatto ha balestro del monno avversire. = fr.
., 3-11: io considero li dannaggii del nostro comune e raccolgo nell'animo l'
barberino, 249: l'aversitadi del corpo sono remedi dell'anima. dante
281: una delle più grandi avversità del secolo si è che la necessità costrigne l'
fortuna. ungaretti, viii-40: avversità del corpo ebbi mortale / ai sogni sceso
ei sol non vede / l'ira del cielo a tanti segni mostri? / de
. idem, v-33: rade navi del mondo nostro tentano quell'immenso e sto
sua, dopo lunga resistenza fatta al furor del mare, disperse in varie parti.
ed ecco in su la vetta / del monte avverso, polifemo apparve. g.
a me camminavano, vincendo la forza del vento avverso, due giovane tte. saba
galileo, 943: le macchie escono del cannone inverse, e poste al contrario
, come la usò dante nel secondo del paradiso. d'annunzio, iv-2-657: una
hanno coll'avvertenza loro ordinata la pratica del bene e l'abbor- rimento del male
pratica del bene e l'abbor- rimento del male. cesarotti, i-102: ciò che
: come s'è tocca la vetta del tarare, si corre all'ingiù sino a
l'adempimento di quell'altra egregia avvertenza del medesimo autore. leopardi, 904: mi
paino, dopo l'essere concordanti alla grandezza del corpo, ancor similmente a l'età
baretti, i-192: nello spedirmi quelle copie del primo tomo, spero avrete avuta l'
alcun cangiamento dello scandaglio metta in avvertenza del sovrastante pericolo. deledda, ii-669: ad
, senza che potesse avere alcuna idea del luogo donde venisse, gli fece un
sinistro una fascetta per imporre il rispetto del proprio stato, e che pareva un avvertimento
1-9 (41): assai mi incresce del tuo male; ma se ti ricorda
ii-256: agricola, avvertito dalle spie del viaggio del nemico, messosi su la traccia
agricola, avvertito dalle spie del viaggio del nemico, messosi su la traccia comanda
: e voi, stupidi, e voi del suo periglio / venite adesso ad avvertirmi
uomo come te che m'avesse avvertito del bene e del male! d'annunzio,
che m'avesse avvertito del bene e del male! d'annunzio, iv-1-386:
stava ancora stretta con le mani alle coma del toro. e. cecchi,
come una bestia, l'odore acre del maschio. moravia, v-39: so per
secondariamente vorrei ch'avvertisse a la dolcezza del numero. idem, i-195: avvertisca però
gravimensore, non indica per nulla l'officio del prezioso strumento, che è quello
avvertito prima. deledda, ii-30: avvertita del caso accorse... la moglie
caso accorse... la moglie del mugnaio. -fare avvertito: dare
e avvertite a considerare ogni minima azione del presidente, per dubitanza che non inchini più
carducci, iii-26-129: grande [nel dizionario del tommaseo] la nuova dovizia dei sensi
avvetrato, agg. che ha la qualità del vetro; che scricchiola come vetro (
avvezzarono gli uomini a guardar più alto del campanile, a mirar più giù del
del campanile, a mirar più giù del pavimento, insomma alla riflessione. settembrini,
donna, sì s'avvezzò a'cibi del monaco che, essendo dal marito lungamente
facea chiamare anche se non aveva bisogno del medico. carducci, ii-10-80: mi raffreddo
c., 21-1-2: pestare il capo del serpente / senza più un fumo che alla
più un fumo che alla soglia avvii / del sonno, som gente inculta
toscani... avvezzi al parlar del vulgo, sovente così scrivono come parlano
chi fra strepiti avvezzo avido brama / del fiero marte esaminar gli errori, /
nievo, 7: i padroni del sito avvezzi a veder colpito solamente il
doveva sconvolgere quell'uditorio avvezzo alle sdolcinature del sentimento. fracchia, 539: le
firenzuola, 3-2-311: tanta la forza è del crudele istinto, 1 tanta la rabbia
crudele istinto, 1 tanta la rabbia del pessimo avvezzo, / ch'ella gli fea
ottimo padre v'ha lasciati nella grazia del popolo, nell'amore de'cittadini, nell'
organizzativo, tecnico ed amministrativo sulla disciplina del servizio del collocamento. noi
tecnico ed amministrativo sulla disciplina del servizio del collocamento. noi con solfici ta
do verno in tutto levare dall'avviamento del cuore. nievo, 121: fors'anco
un nuovo dizionario della lingua italiana. del quale, dopo quattro anni di avviamenti
di avviamento alle classi delle tecniche o del ginnasio. -scuola secondaria di avviamento
roba e danari suoi gli condusse alla degnità del sacerdozio! bisticci, 413: non
su casa tutti insieme in quel paese del bergamasco dove renzo aveva già un buon
estimo di uno stabilimento, si tiene conto del credito di cui gode, come di
cui gode, come di uno degli elementi del suo valore. -costo, valore
ragione dell'avviamento considerato come parte complementare del patrimonio contrattato. leggi dell'industria
contrattato. leggi dell'industria e del commercio, 205-2427: il valore di
, iv-3-1: letifica oggi l'anima del tuo servo, la quale ho avviata
primi studi, fu avviato al mestiere del padre. 3. iniziare,
conte avviava il discorso: si chiacchierò del più e del meno -di libri, di
discorso: si chiacchierò del più e del meno -di libri, di politica,
torrente / a galoppo i cavalli / del suo corso irrompente, / il grido
è la somma sapienza: per lo disprezzo del mondo avviarsi al regno del cielo.
lo disprezzo del mondo avviarsi al regno del cielo. aleardi, 1-284: volan
per evitare la sterilità o l'improduttività del terreno). avvicendare, tr.
: non s'accorgevano quasi dell'avvicendarsi del giorno e della notte, del sereno
avvicendarsi del giorno e della notte, del sereno e del brutto, del sole scottante
e della notte, del sereno e del brutto, del sole scottante e della
notte, del sereno e del brutto, del sole scottante e della pioggia fredda.
dalla scesa della luna. g. del papa, 5-108: per così fatti avvicinamenti
calvino, 3-32: carlomagno cavalcava alla testa del l'esercito dei franchi.
. moneti, 244: quanto ai raggi del sol più s'avvicina [la fortuna
nel labirinto della carne e nel lontano ordito del destino. pratolini, 6-9: in
dah'avvicinato sole, il calor natio del seme esce fuori e tira seco la
che non si presentarono nemmeno al giudizio del tribunale. pirandello, 5-23: il
i-481: il primo effetto è l'avvilimento del prezzo nel tempo della raccolta; vale
dei generi in quel tempo sarà al dissotto del naturale suo livello. cattaneo, ii-2-4
livello. cattaneo, ii-2-4: l'incarimento del numerario sembrò avvilimento della merce, e
speranza di cacciare gl'inghilesi al tutto del suo reame. boccaccio, iv-127: iddio
né possono parlare delle cose umane e del mondo, che per deprimerne, impiccolirne
, i-208: c'erano giorni che darle del tu mi faceva ribrezzo, mi avviliva
savi, che non sanno la dolcezza del bene dell'anima, non dovrebbero riprendere
. villani, 3-59: per la grandezza del signore di milano, e per la
lui, rimase contenta catuna parte al legame del titolo della pace. boccaccio, i-343
vi sbigottite, ma gettatevi nelle braccia del nostro amoroso redentore. segneri, i-124
ore felici e non avvilirsi in quelle del perturbamento. leopardi, ii-1131: paragonandomi a
quella rimembranza importuna gli guastava la compiacenza del grand'onore ricevuto. mazzini, ii-146
un mulinello di foglie, sulla nera trasparenza del cielo. 3. disprezzato,
di prezzo, cioè quando cedono al disotto del livello della generale concorrenza, le fatiche
piglino alcun conforto, ma la luce del sole se ne nasconde. baldelli,
delli uccelli sia fatto per il verso del corso del vento; e questo nasce perché
sia fatto per il verso del corso del vento; e questo nasce perché tal corso
era istintiva nelle sue membra come nei viticci del tralcio. idem, iv-2-1123: egli
boccaccio, v-145: nascemmo, a dar del suo alto valore / chiarezza vera al
troppo nel dormire; levati al levare del sole. 12. rifl. ant
fissando i grandi occhi pensosi nelle ombre vaganti del mare. d'annunzio, iii-2-255:
essere ordinate secondo che richiede l'uso del favellare comune, e non avviluppate e
aperse. alfieri, 88: e del mio core istesso / i più segreti avviluppati
, 2: la pecorella uscio / fuori del troppo avviluppato ostello. manzoni, 989
.. e molto avviluppato nelle cupidità del mondo. 5. ant.
botte nuova (per toglierle l'odore del legno, dandole quello del vino)
l'odore del legno, dandole quello del vino). 4. rifl.
darne il profumo, togliendo l'odore del legno). soderini, i-502
la caverai [l'acqua] la sera del mercoledì, depositandola così avvinata in una
il vino, ed è impregnata dello spirito del vino. giusti, i-391: i
4. che ha il colore del vino rosso. soderini, ii-165:
prima si pongano in macero nella feccia del vino nero, tanto che contragghino quel colore
. 5. sm. il colore del vino rosso. baldinucci, 45:
i colori... nelle femmine [del camaleonte] poi son molto più belli
= deriv. dal lat. vinaceus 'del vino '. avvinazzato (part
spagnole,... ella aveva del moresco. avvincere, tr.
. d'annunzio, iv-1-106: l'istinto del distacco da tutto ciò che l'attraeva
e la donna giocava con le dita del compagno che la teneva awincolata a sé
, 229: il quale mondo il cerchio del mare oceano colla sua ritondità avvinghia.
con le braccia. legge generale del sale, 56: non possono, né
petrarca, 26-6: né lieto più del career si diserra / chi 'ntorno al collo
amor con l'ali tese, / precursor del viaggio, / come destrier per fren
l'anima bella ancor non era avinta / del nodo onde fu cinta, / quando
un solo anello per tutto l'oro del perù. panzini, iii-883: lei deve
..., essendo oggimai stanco del mondo, e non tenendomi avvinto.
: la prima avvisaglia fu sulla elezione del presidente. beltramelli, i-131: a compire
l'influsso di battaglia-, nel significato del n. 2 è evidente l'influenza di
mezzo la beni- volenza e la grazia del re favorevole alla predicazion della fede,
, che nel segreto amico non era del legato. urbano, 38: ti piaccia
., le quali tanto caldamente ravvisavano del suo pericolo. ariosto, 38-36: ad
non manca poi gente coraggiosa a riprenderli del loro far bene. giusti, 1-337
là fui vivo, / qui avvisato del tempo in altra guisa. 2.
la complessione dell'infermo particolare, e del morbo, e del medicamento.
particolare, e del morbo, e del medicamento. 3. figur.
volere venire in italia per la corona del ferro... gli con venia
, 7-5 (177): e avvisossi del modo nel quale ciò gli verrebbe fatto
, 10-71: i'mossi i piè del loco dov'io stava, / per avvisar
volgar., 2-155: imperocché la saetta del mio arco si ficca dovunque io avviso
la scorta fedel, che dall'aspetto / del pen- sier s'avvisò, dolce alla
d'un tuono tremolante avvisato dal movimento del grosso vapore. boccaccio, i-127: né
lo remano non era già molto vigoroso del suo corpo; ma era savio ed
bene o mal pensante. leonardo del riccio, 1-196: di che anche,
piacere di tenermi puntualmente avvisato de'progressi del male. giusti, i-316: sei
. carducci, ii-16-128: la crusca del manuzzi... è da consultare
e annunziava a gran voce il nome del toro al quale si dava libera via
nelle battute) di avvertire i cacciatori del sopraggiungere e dello spostarsi della selvaggina.
a distanza l'alternarsi delle targhe indicatrici del tipo di convoglio, del percorso e
targhe indicatrici del tipo di convoglio, del percorso e dell'ora di partenza dei
, che segnala alle navi la presenza del pericolo. = deriv. da avvisare1
di lì a quindici giorni l'avviso del procuratore ventrelli, che la questione del
del procuratore ventrelli, che la questione del pozzo era stata definita in tribunale a
indizio. arici, 59: questi del sacro a palla arbor cantai / rustici
, gli pareva di sentir l'avviso del freddo ricordando fisicamente quello strappo al ginocchio
già leggere il suo nome nell'avviso mortuario del giornale. alvaro, 9-398: ii'
. marino, v-25: ecci avviso del quindici del mese, / che è
marino, v-25: ecci avviso del quindici del mese, / che è stata a
murtola in barchetta / ritornava a la volta del paese. manni, 2-135: come
dappoich'e'fiorentini ebbono novelle della morte del duca, ebbono più consigli e ragio-
che da dio fu compreso nell'astuzia del suo consiglio; e dove esso si
notificare senza ritardo ai difensori l'avviso del giorno fissato per il dibattimento.
novantamila bocche... per l'avviso del pane che bisognava al continuo alla città
: si evò, e presa la culla del suo figlioletto, come che punto lume
, / prima che giunghi al passo del perdono. busone da gubbio,
i segni / e de gli atti e del viso / e de'costumi suoi,
voi, / datemi, prego, del mio figlio aviso. panzini, iii-393:
avvisi. -essere d'avviso: essere del parere, pensare, stimare, giudicare
punire i tartari, ma non rompere del tutto co'turchi. panzini, ii-695
bianco come una volta, ce ne vorrà del tempo. -avere avviso: essere informato
m. villani, 1-96: i soldati del comune che dentro v'erano non aveano
, ii-127: ebbe in egitto avviso del succeduto a cremona. -pensare, decidere
aviso / lo scudo che già fu del negromante /... / subito avria
letto, ignoto, / ho cercato del mar seno remoto. -accorgersi.
è il mio parere ', traduzione del lat. volgar. (mihi) visum
: nave da guerra adibita alla scorta del naviglio mercantile contro attacchi aerei e di
il tacco, si avvitava sulla punta del piede, disegnando i suoi larghi circoli e
una considerabile lunghezza di tempo. g. del papa, 4-125: vengono a farsi
intrecciano e s'intessono con i canali del sangue. arici, 16: la silvestre
. viani, 14-468: sui pilastri del cancello s'avviticchia una vite rossa che,
avviticchiato al naturale, che si scordi del tutto di ciò che ha osservato nel più
un serpente tanto fatto, più grosso del mio polso. d'annunzio, iv-1-180:
frale avvivi, / grata memoria del mirabil fatto. arici, io: vegetabile
un'animazione straordinaria le avvivava le linee del volto, le accendeva gli occhi, la
, perché il tuo secco si pasce del loro blando umido. marino, 5-72
d'annunzio, iv-1-1013: talvolta la violenza del dolore l'attraversava tutta con l'impeto
a peregrini / subbietti, a nuove del dir forme, a sciolti / da volgar
lo reai manto di tutti i volumi / del mondo, che più ferve e più
passare è un po'come il passaggio del vento, che fa mulinare polvere, foglie
sm. appassimento; deperimento; invecchiamento del tessuto. alvaro, 9-350: aveva
che hanno la pratica e la facultà del dire. segneri, iv-476: se avvocasser
iacopone, 20-32: regina encoronata, mamma del dolce figlio, / tu si nostra
bernardino. marcello, 101: avvocati del teatro daranno comodo ah'impresario di provar
da mettere in soggezione i primi avvocati del mondo. nievo, 38: era
levi, 3-89: ecco tre grandi avvocati del foro di palermo, feroci nel digrignare
: e però, caro messer, contratto del mio dimando vostra memoria assegno, avvocato
cavaliere e grande avvogado in ogni consiglio del re di francia. passavanti, 23
. papini, 20-46: il difensore del popolo sperso e angariato, l'avvocato
dell'umile. 4. avvocato del diavolo: promotore della fede, al
suol esser chiamato per ischerzo l'avvocato del diavolo. 5. dir.
avvocati della chiesa romana. -avvocato del fisco: funzionario dell'impero romano a
: queste tali femmine, come avvocate del diavolo, sogliono dire alle giovani [ecc
occupazioni dell'avvocatura debbono assorbirti molta parte del tempo. soffici, ii-98: avvocato
:... per la presidenza del consiglio dei ministri le propine degli avvocati
degli avvocati dello stato e i diritti del personale delle segreterie della corte dei conti
delle segreterie della corte dei conti, del consiglio di stato, dell'avvocatura dello
avanzati, i quali sotto la disciplina del medesimo [maestro] si erano avviati
ed amministrativo. = adattamento toscano del veneziano avogaria, deriv. da avogaro
: non mancavano mai ragazzi, avvogliati del saporito frutto. idem, 19-279:
è data, / questa sola fra noi del ciel sirena. 2.
. idem, ii-8-58: la gelosia del presente e del passato, mi avvolge
, ii-8-58: la gelosia del presente e del passato, mi avvolge tutto e mi
fumi avvolge / per entro i vani del capace abisso. 6. implicare
cose diversamente parlando, per diverse parti del mondo avvolgendoci, cotanto allontanati ci siamo
non temete di contrafare la pilosa fattezza del corpo del fratello con avvolgimento di pelli
di contrafare la pilosa fattezza del corpo del fratello con avvolgimento di pelli. tasso
redi, 16-iii-381: nella medesima cavità del ventre sta situato lo stomaco di sustanza
intestino senza avvolgimenti va diritto alla volta del podice. panciatichi, 143: e del
del podice. panciatichi, 143: e del gorgier l'avvolgimento strano / usò pipin
manzoni, 27: è nei riposti / del sacro morite avvolgimenti un bosco / romito
ombre e richiami, / col fresco rezzo del terren. cattaneo, i-1-245: avvolto
venissero la mattina per tempo al levar del sole, co'loro capelli avvolti al
cominciava a farsi sentire. la testa del cavallo era avvolta da una nuvola di
crescerà, nutrita e avvolta dalla fiamma del mio amore. idem, iv2- 295
avvolti nella forma mitologica porgono la misura del progresso delle religioni e del loro successivo approssimarsi
la misura del progresso delle religioni e del loro successivo approssimarsi alla filosofia. dclcdda
l'uomo d'udire e 'l lupo cerviere del vedere e la scimmia del saporare,
lupo cerviere del vedere e la scimmia del saporare, e l'avoltore dell'anasare ad
. trattato dei cinque sensi, 1-4: del detto senso dell'odorare l'avoltoio passa
corbo... alla 'ngor- dezza del ventre sempre si apparecchiano. boccaccio,
secondo i savi, sente il fiato del cadavero centinaia di miglia da lungi. frezzi
alcuni credono che venghino d'altra parte del mondo. ma è falsa opinione: fanno
odori. tasso, 17-50: io del capo suo ti farò dono. / io
tutto il bambino nella mantella che era del padre. '2. rifl
albero libero 'poi come nome specifico del 'sicomoro ', per tramite del fr
specifico del 'sicomoro ', per tramite del fr. azédarac (docum. nel
spesa. calvino, 1-210: il titolare del l'azienda...
miglioramento dei compendi costituenti le aziende patrimoniali del demanio dello stato, con le connesse
altro che dormire, per ragguagliar le partite del sonno, che le settimane addietro con
di più famiglie raccolte nella unità aziendale del podere. marotta, 1-97: d'improvviso
l'anima s'appiglia, / polso del mondo è l'azione. d'annunzio,
completa d'un fatto in tutti i punti del suo svolgimento, avevo cioè la nozione
azioni; sì come appare nella fiamma del fuoco, che infino che la dura,
poter voi dire iuridicamente, che l'azione del sole iemale e lontano sia debole,
e vigore bastante a resistere all'azione del calore che vi ritrovano e che gli penetra
sembra potersi dedurre se non dall'azione del fuoco. 4. ant.
e quella dipendenza che tutta l'azione del poema deve avere da lui. tesauro,
tono più o meno brillante delle battute del dialogo.
e la favella. -l'atto del recitare; dell'interpretare i personaggi delle
principale. -cinem. azione! ordine del regista di un film agli attori di
... fece tutta la moneta del regno, a lega d'undici oncie d'
si proceda alla distribuzione degli utili o del capitale sociale dopo la liquidazione, com
delle società o a chi si occupa del collocamento delle azioni, e dà diritto a
10. gramm. manifestazione dell'attività del soggetto espressa dal verbo. 11
nemico, fingendo di attaccare un punto del fronte per colpirne un altro.
. e diè da pensare agli avanzati del partito d'azione. b. croce,
22-7: un tempo erano stati garibaldini e del partito d'azione. -appellativo
gli avvocati galimberti, fano e ferraresi, del partito d'azione: tutti e cinque
dei partiti e che passata la ventata del comunismo,... tutte le
d'azione. -azione cattolica: organizzazione del laicato cattolico per una partecipazione diretta all'
. 14. sport. fase del gioco o manovra o serie di manovre
i-131: conscio della sua inferiorità al paragon del nemico, risolse di lavorar sotto misura
dai commissari degli azionisti e dai delegati del governo. arila, 56: azionista.
: quando il senatore disse che il re del belgio aveva operato come un amministratore imprudente
. 2. polit. membro del partito d'azione. = deriv.
azocompósto, agg. chim. composto del l'azoto.
, sf. medie. presenza nel sangue del l'azoto, elemento tossico
redi, 16-iii-354: stavansi pure nella cavità del ventre inferiore azzannando le viscere molti altri
, lungo il muro, fino alla casa del fabbro; poi tornava indietro col batticuore
stupite. / mica tutti alla luce del sole si azzardano / a passare ubriachi
beccaria, i-408: tutta la politica del legislatore si riduce... a moltiplicare
guarir la quartana e simili febbri effetto del rimedio e dell'azzardo, che l'ha
: andate ora a decantar la giustizia del mondo;... tentazione può venire
in cui la vittoria è frutto più del caso che della perizia del giocatore e
frutto più del caso che della perizia del giocatore e nel quale si rischia molto
con la lor cruda e penetrante visione del mondo. pea, 7-84: piglia la
): « andate a lecco; cercate del dottor azzeccagarbugli,... quello
commedia si salva, si salva per merito del finale del terz'atto. dei lavori
, si salva per merito del finale del terz'atto. dei lavori ne farò degli
fosse piaciuta, perché eseguita su disegni del vanvitelli. 5. letter.
, basta! » gridò l'arbitro del giuoco, e soggiunse: « bravo,
un amplissimo giardino già della felice memoria del signor pompeo cardinale colonna. non è
fede. sacchetti, 82-53: il bevitore del signore non si poteva azzicare, e
: si debba mettere la maggiore parte del tempo in azzimarsi e ripulirsi. firenzuola,
così bene adomata e azimata, come donna del mondo. leonardo, 1-262: questi
43: quando capitavano al castello signori del vicinato coi loro ragazzini ben vestiti e
volgar., 3-7: la pasta del frumento usiamo in molti modi: e se
è enfiativa e a smaltir dura. scala del paradiso, 227: lo pane azimo
papini, 20-419: era la mattina del giovedì [di pasqua], il primo
, 22-59: così di notte il can del contadino /... / s'
l'ombra della costa boscosa a ponente del palazzo avanzava rapida verso levante. il
e guasta, e i capegli azzollati del sangue. beltramelli, iii-1099: sentiva la
carezza [del vento] fra i capelli gremiti, tutti
di questo catarro sogliono facilmente azzoppare. del bene, 1-4: che, bisognando,
ordine e volenterosi sottentrarono a'gravi pesi del combattere. pulci, 2-30: voi
una sostanza di colore azzurro, complementare del giallo). = fr.
— 2. fis. spostamento del colore di una sorgente di luce policromatica
. idem, 2-588: ancora per esemplo del colore dell'aria allegheremo il fumo nato
: vienne qui dove l'onda ampia del lidio / lago tra i monti azzurreggiando palpita
sentita in fantasticheria attraverso l'azzurescenza vaporosa del prato, ci seguì poi giù giù
colore azzurriccio o vero nero, del quale è tinta la tunica. varchi,
una sorta di sasso, la scorza del quale è alquanto sbiancata, e dentro pende
. ojetti, i-741: il corpo appeso del cristo è d'un livido azzurrigno
spighe la chioma: l'azzurrino / fiore del ciano nelle luci avea. carducci,
lo sguardo vagabondo dietro le azzurrine spirali del fumo, ascoltava con aria annoiata.
da dietro il colle sorgendo lungo la linea del cipresso si levavano nell'aria azzurrina forme
ii turchino (ed è il colore del cielo sereno, del mare calmo).
è il colore del cielo sereno, del mare calmo). dante, inf
dell'acqua azzurra sotto le infinite lontananze del cielo azzurro? ojetti, i-785:
la oscurità delle immense tenebre della regione del fuoco che di sopra le fa coperchio.
i-98: l'azzurro partecipa anch'egli del verde, si tingono prima in azzurro
divelta cade / de l'azzurro seren del cielo estivo. carducci, 591: al
. sul muro di cinta il tralcio del glicine s'incipria d'azzurro. manzini
fondevano lungo le case gli ultimi rossori del tramonto recente, la luce diveniva azzurro-
cui parevano riflettersi senza posa tutte le luci del mare. 3. sm.
figur. il cielo sereno, la distesa del mare. alfieri, 72: celeste
onofri, 42: ecco il ritmo frenetico del sangue, / quando gli azzurri tuonano
, 2-76: l'urto delle / leve del mondo apparse da uno strappo / dell'
soderini, ii-335: fendasi il gambo del fiore o rosaio vicino alla radice, e
tuo piacimento, e volendo vi congiugnerai del verderame, e d'azzurro d'indaco o
luoghi cave di oro in asprissimi monti del tutto sterili, e quantunque si ritrovi
dell'altro uomo di loro religione, del quale antico nome traspaiono ancora fra certi
piuttosto. verga, i-81: le travi del solaio cominciavano a scoppiettare, e le
: il fiume azzurrognolo rifletteva i fiori del sambuco. idem, ii-810: passando
contentava di guardare il lieve fiore azzurrognolo del fumo che s'agitava sopra il comignolo
di beata vergine. -b: sigla del belgio (nelle targhe automobilistiche).
il che prima si diceva « sfera del concetto »; il prodotto logico,
elevata. 4. chim. simbolo del boro. 5. matem. simbolo
steria, la cancelleria, l'ufizio del registro. 6. medie.
. 6. medie. vitamine del complesso b: sostanze vitaminiche solubili in
domenica, quando seduti intorno alla tavola del salotto, bimbi e babe e il fratello
salotto, bimbi e babe e il fratello del padron di casa, tutto contento se
mansiglia, [che] avea molto del 'quoniam ', del 'baba '
] avea molto del 'quoniam ', del 'baba ', del 'babbignocco
', del 'baba ', del 'babbignocco 'e del 'bardo '
', del 'babbignocco 'e del 'bardo '. = voce onomat
= voce onomat., dal balbettare del bambino. babà, sm.
cotto deve avere il colore della corteccia del pane. marotta, 1-61:
. marotta, 2-41: mi parlarono del babau che punisce i cattivi e mi
voce onomat. che ripete il latrato del cane: e con essa si suole fare
liberandomi con le vostre orazioni dall'unghie del brutto babavo. = deriv.
che si dica, / che vuol far del saccente ed è un babaccio. de
del caffè; un'altra varietà, anch'essa
orrori che commette! solo quel babbeo del marito non sa niente: ma ci
stato io a suggerirgliela, quella idea del pericolo. baldini, i-606: alla
mostrandosi così furbo in tanti luoghi del bue pedagogo, mi riesca poi tanto
su le ginocchia, e chi mi parlava del babbo michele che gli aveva insegnato a
, e il babbo pagò di nascosto del padre. de marchi, i-718:
muschi, con una silice dura il ritratto del suo babbo, della sua mamma e
madre ci portò più tardi di nascosto del babbo e fummo fatti cristiani con 1
con l'impegno di pagarlo alla morte del padre con l'eredità. -più comune
carducci, iii-27-231: se ai maestri del ginnasio di bologna altra colpa non è
bologna altra colpa non è da opporre che del rigore, noi... gli
di palazzo, perché diceva quel babuasso del mastro di cappella ch'egli cantava col
sopravanzar colla ragione alcuno de'maggiori scienziati del mondo. 2. agg.
don michele, co'gomiti sulla balaustra del balconcello, sotto i festoni delle sorbe
iv-2-1027: ella lasciò le babbucce all'orlo del tappeto, che vi stettero come una
, l'amante, appoggiati all'orlo del caminetto i bei piedini infilati in due babbucce
spagn. babucha, nella 2a metà del sec. xix). babbucciàio
di meglio che la figura pura e semplice del babbuino, essendoché il ragazzo sia composto
3. agg. ant. proprio del babbuino. -al figur.: difettoso
[il nome di babbuino] dal dimenare del mento e delle labbra, come chi
4-989: si ritrovarono insieme alla porta del caffè. vi si trattennero parecchio perché vi
, acciò che non oda ciascuno la voce del prossimo suo -. e così divise
piroplasmidei, affini al piroplasma, parassiti del sangue dei bovini e degli ovini.
cm; alcune specie, per la bellezza del fiore, sono coltivate come piante
agg. e sm. di babilonia e del suo territorio; abitante di babilonia.
medievale, e l'araba, e quella del rinascimento, e la cinquecentesca, e
, e la barocca, e l'arte del settecento; e va sempre meglio approfondendo
e finanche la preistorica. e gode del tesoro, ciò è de la beatitudine,
tolti, e saranno eunuchi nel palagio del re di babilonia. idem, vi-455:
babbilòna, babillòna, d'oro nella mano del signore, che ha inebbriata tutta la
, masse proletarie, borghesia, diritti del popolo, lotta di classe, sindacati
monumentale, una babilonia, un mercato del mondo. soffici, ii-170: nel
mondana contrapposta al popolo eletto, del paganesimo persecutore dei cristiani. -nel trecento
, 23-135: quivi si vive e gode del tesoro / che s'acquistò piangendo nello
23-135]: introduce qui l'esilio del popolo di dio, quando cattivato stava in
terra; le genti hanno bevuto del suo vino, e però son divenute
in pezzi; urlate sopra lei, prendete del balsamo per la sua doglia, forse
boccaccio, v-70: vidi le mutate radici del gelso, co'suoi pedali, e
mai possuto essere a gli egizii la trasmigrazione del popolo leproso, ed a gli ebrei
secondo lui, che l'estrema enfiagione del volontarismo e babilonismo contemporaneo. =
(che gli dànno più agilità del maiale comune), il tronco relativamente
alto come zanne, comparabili alle coma del cervo). babórdo, sin
il principio della comunione dei beni e del lavoro, che ebbe origine dal pensiero
lavoro, che ebbe origine dal pensiero del rivoluzionario francese f. n. babeuf
spagn. baga * capsula contenente i semi del lino '(anche 'baccello '
varchi, 23-23: come sarebbe mandar del vino a uno che si diletti del
del vino a uno che si diletti del bere,... o a uno
eminenza, che è forse la cicatrice del foro. pascoli, i-32: egli non
gli cavò un dente buono, invece del dente bacato. 3. figur.
5-541: bacata anche lei, non del verme solitario della letteratura, ma del
del verme solitario della letteratura, ma del tarlo dell'erudizione. pratolini, 2-203:
vuoisi tra poeti guerreggiarsi con le bacche del lauro, pianta del sole. magri,
con le bacche del lauro, pianta del sole. magri, i-357: il
. magri, i-357: il cedro del libano è un albero assai più alto del
del libano è un albero assai più alto del pino... non produce frutto
ma in quanto alla grandezza come quelle del pino. redi, 16-iv-112: alcune
, ed altre alle più grosse bacche del ginepro si assomigliano. manzoni, pr
si slanciava innanzi, sotto la rabbia del sole di luglio, bianca e vampante e
uomo, tu sai cos'è l'orrore del bosco quando vi si apre una radura
cassola, 1-15: le bacche rosse del pungitopo e dell'agrifoglio costituivano un richiamo
uno. prima il rosso delle bacche del gigaro, dei tagli zonati sugli alberi di
, dalle bacche brune che ricordavano i grani del caffè. = lat. bacca
termini pertinenti alla cultura della vite e del vino (cfr. varrone, 8-87:
diceva i morti. = voce del gergo della malavita: cfr. sicil.
avrebbero dovuto contentarsi, come lei, del baccalà. soffici, ii-71: sotto una
il dolciastro dell'alga commisto alla salamoia del baccalà. campana, 162: ed amo
l'odore acuto delle sarde nei barili e del baccalà. pratolini, 2-223: hanno
anche l'insegna e tolta la vasca del baccalà che tu mettevi fuori della porta.
, quando l'aveva trovato sulla porta del cortile a guardare in piazza come un
più antica si spiega per la grossa testa del
dizionario italiano-inglese di giovanni fiorio, del 1598). baccalaràio, sm
un baccalare, / che mi fa del sacente e del facondo / con certo
/ che mi fa del sacente e del facondo / con certo suo visaccio a
dire, egli è meglio fornito che uomo del paese... io so che
sm. tose. stalliere; garzone del vetturino (e provvede di biada e
dal baccalare in zoccoli che sfilava dalla testiera del cavallo il sacchetto del fieno, ho
sfilava dalla testiera del cavallo il sacchetto del fieno, ho udito salutare col nome
, siete tanto poeta quanto il destriero del buon sileno. = deriv. da
mezzo tra gli uomini signori ed i lavoratori del terreno; per lo che lo stesso
il mondo, consentì di restare prigione del vino, risuscitatore degli spiriti, e
dispiaceri domestici, e le continue vessazioni del marito si terminarono finalmente in una sì
baccanale2, sm. stor. festa orgiastica del culto bacchico. nardi,
nievo, 374: era il trionfo del dio ignoto, il baccanale dei liberti che
celebriamo per prima cosa la libertà sconfinata del discorso, la conversazione scapigliata e matta,
, ampia vertigine / dell'occhio e del pensiero. 3. ogni sorta
. = voce creata dagli artisti del cinquecento da baccano per avvicinamento a baccanale
e l'altre cose gli furon dipinte maggiori del vero. buonarroti il giovane, 9-117
: allora si sentì sotto le finestre del palazzo imperiale uno strombettìo di fanfare e
pioppi stormeggiava lievemente; e il baccano del villaggio, ammorzato dalla distanza, non
e... levava un baccano del diavolo. faldella, iii-88: capita
andato a rubare l'uovo in bottega del bragana, che ce l'aveva colto e
adesso facevano gli altri accapigliandosi sulla questione del menù... soprattutto le donne
. soprattutto le donne facevano un baccano del diavolo come tante galline che si spollinano
ne facevano il gran baccano alle spalle del buon leopardo. carducci, ii-n-120:
baccante1, sf. una delle seguaci del culto orgiastico di bacco; una delle
la pioggia di marzo aver rapito gli spiriti del tripudio alla baccante che dorme? slegatemi
sulfurea nel maggio: / l'arsura del luglio ti veste d'un drappo vinoso,
terra, quella terra che sfrenatezze del vizio. foscolo, v-341: assordano l'
baccante s'è introdotta con la cultura del rinascimento. baccante2 (part.
mirar luci sì pure, / contumaci del sol, foreste oscure, / possiate sempre
per l'allegrezza. io già non dubitava del buon esito dell'affare; ma i
, bàccaro). bot. nome toscano del nardo selvatico (asarum europaeum):
. idem, 10-164: e sì del fango ogniun s'asconde i zaccari,
, cioè a scoprirle, e valgono più del numero raggiunto con tre carte),
baccelli; cesta di baccelli. -padrone del baccellaio: capo di un'azienda.
capo di un'azienda. -restar padrone del baccellaio: non aver competitori.
2-165: l'abate rimase in perpetuo padrone del baccellaio. de amicis [accademia]
era il fiore della baronia e baccelleria del reame di francia. = cfr.
rinascimentale, ottenuto con la riproduzione stilizzata del baccello vegetale, con una disposizione a
alunno dia a stampare versi o prose prima del pieno decorrimento di almeno tre anni dall'
in una casa situata verso le sponde del lamone aveva preso stanza un signore che
di affetti avrebbe aduggiato fino alla consumazione del tempo le loro creazioni troppo eccelse.
provenz. (ma diffusa anche nella spagna del nord e nell'italia sett.,
grado '; bachelier, a fine del sec. xiv: da cui la voce
un solo carpello (la foglia originaria del pistillo), che si apre per due
longitudinali (l'una corrispondente alla sutura del carpello, l'altra alla nervatura mediana
il vento occidentale, sgombra le nubi del cielo, fa tinnire i baccelli dei
. allegri, 58: egli ha ben del baccello / da vedova, chi va
iscrizione): né vi si può escludere del tutto l'influenza di bacca1 (v
. e battendo minutamente ogni minima nota del suono, contraffece quando un tagliator di grappoli
pascoli, i-996: i piedi del genere sescuplo, o peonio, sono
»). non si può escludere del tutto la pron. bàcchio, dall'agg
pirandello, 6-166: aprì la vetrata del balconcino e, scavalcata la ringhiera di
marinara, fra le mani la bacchetta del cerchio. baldini, i-168: gli
quarantina di centimetri a spegnere i moti del cuore. moravia, ii-56: egli camminava
le bacchette delle dita si partono dal nodo del polso esili come le antenne d'una
, su cui si appoggia la mano del pittore-decoratore. 5. mus. stecca
annunzio, v-1-275: le prime note del quinto trio del fiammingo beethoven mi toccano
v-1-275: le prime note del quinto trio del fiammingo beethoven mi toccano il cuore veramente
ebano in cui fremono tutti gl'impulsi del suonatore rattenuti per un'intera settimana.
, ii-448: la montatura d'avolio [del ventaglio] è ricca assai; le
) con cui si 'annunciava la fine del pasto. ariosto, sai.,
vita più ricca di tutte le ricchezze del mondo. -bacchetta o verga da rabdomante
. stor. bastone di comando, emblema del comando; segno di autorità, dignità
come uomo incantato, seguitò il contrario del suo volere. andrea da barberino, i-43
barberino, i-43: diedegli la bacchetta del reame. boiardo, 2-28-54: e perché
che attraversa per il lungo l'anima del rullo. -stecca metallica per la guida
fila di comunicande sullo sdrùcciolo anch'esse del sonno. -bacchetta di re:
, decto questo, tocando l'asino del ligustrum vulgare (che negli altri dialetti
governo alcun vorrebbe avere, / e del comando la bacchetta in mano / per far
valore è regolato da una parola tronca del comandante, le ci parvero sempre una
tutti i parenti, ormai, per amore del figlio della cameriera, il quale,
la comandava a bacchetta, le dava del tu, all'occorrenza le alzava le
la bacchetta, e fe- ciono venire del vino. idem, 159-194: lo volea
; dalla voce italiana, a principio del sec. xvi, il fr. baguette
religione ufficiale (e dà il senso del conformismo e dell'ipocrisia).
rispose. « quando io, facendo del male, so di far bene, non
dirmelo la signora costanza. -bacchettonaccia del diavolo! così mantiene la sua parola?
anima e non s'impicciassero delle faccende del mondo, e chi non diceva i
» appuntarono i loro strali i satirici del tempo, specie di toscana. bramati
il porre che bacchiare sia l'atto del percuotere con bacchio rami o altro;
con bacchio rami o altro; abbacchiare, del gettar giù, dando sui rami,
le mandorle. chiesa, 5-214: del resto, la gente badava assai poco ai
bacchiatura, sf. l'opera del bacchiare; abbacchiatura. cassola
pertinente a bacco (la divinità del vino e della vite): e indica
, ma della marcia, allegra, del bacchico contado verso il paese. piovene,
un pistacchio / perché frusberta gli levi del pelo, / e pure attende a scaricare
il bacchio; / e la spada del prenze torna al cielo. misericordia
deriv. da bacca1 e il secondo elemento del tipo biformis. baccìvoro,
con il secondo elemento dei comp. del tipo carnivoro. bacco1, sm
di giove e di semele, dio del vino e della vite, chiamato dai
greci più spesso dioniso; personificazione poetica del vino stesso e, per estensione, del
del vino stesso e, per estensione, del bere abbondantemente, del far gozzoviglia,
per estensione, del bere abbondantemente, del far gozzoviglia, della crapula.
/ sempre insieme stan contenti. compagnia del mantellaccio, 2-43: fervente bacco,
m'accorgo ora che v'ho dato del voi! oramai fate di necessità virtù,
dotta, lat. bacchus, il dio del vino e della vite: 'il vino
bùccola, sf. bot. frutto del mirtillo (vacci- nium myrtillus) e
mirtillo (vacci- nium myrtillus) e del ginepro (juniperus communis): e
857: volle tosto recarsi alla galleria del louvre, ma nella sala delle faentine,
baca 'perla * con il secondo elemento del tipo apothèca 'bottega '(come
con formaldeide (adoperata per la facilità del suo stampaggio; ottimo isolante elettrico)
a soffiare in quel baco per accender del fuoco. a. f. doni,
chircher asserisce che nascono da'ramuscelli putrefatti del viburno e della codacavallina, egli ne porta
tozzi, i-414: tra le radici del bosso c'era il terriccio nero,
varchi, 18-1-386: essendo egli degli ufficiali del monte, e non avendo potuto ottenere
secon- doché affermava poi, degli scrivani del monte, e non de'collegi.
, sm. chi attende all'allevamento del baco da seta; esperto di bachicoltura
comp. da baco con il secondo elemento del tipo agricoltore. bachicoltura (bachicultura
. industria agricola che provvede all'allevamento del baco da seta (fino al bozzolo
. da baco, e dal secondo elemento del tipo agricoltura. bachiòcco [baciòcco
in dettaglio, perché godo alla gloria del nostro maestro, a cui portagli ancora
ricevuto e molto regalato un ambasciatore del re persiano, venuto per esortare
: ed ha acquistato la grazia del papa per li molti basciapièdi e
badapièdi2, sm. bot. nome volgare del tri bolo [tribulus terrestris
, 2-231: con l'andar del tempo dettero sul naso alla cittadinanza,
cento milia / volte baciarvi, e del resto rimettersi / alla discrezion vostra.
per bisogno di casa, per arra del lor amore più fiate gli amanti amorosa-
, 16-i-17: celebra / il purpureo liquor del suo bel colle, / cui bacia
, 116: il dio d'oro del crepuscolo bacia le grandi figure sbiadite sui muri
fu l'uficio, colla maggior calca del mondo da tutti fu andato a baciargli i
viani, 14-130: anche gli altolocati del paese, di fronte al « francobarbone »
penitenza, / acciò baciam la terra del boccale. -baciare il chiavistello:
, 1-23: poi che furono all'entrata del tempio, l'uno e l'altro
dall'uso volgare e romanzo in sostituzione del class. osculàri * baciare (affettuosamente
baciare, secondo la pronunzia tose, del c dolce nel grado tenue,
). stor. donazione nuziale (del costume medievale), assegnata o promessa
per le cose baciate dalla cara luce del sole / come in siesta sopite. marotta
, e per la strada le rime del componimento tornavano a snocciolarsi e ad aggiustarsi
non saran tai baci / quei del colombo alla colomba amata. =
badatura, sf. la parte meno cotta del pane, rimasta a contatto con altro
, sm. plur. bot. nome del cipero dolce (cyperus esculentus),
forma genovese di battista-, nel signif. del n. 2 si avverte l'omofonia
), sf. bot. nome del finocchio marino (crithmum maritimum),
le chiavi della città e lo stendardo del comune. stigliani, 1-19: sono
, 567: per ripararmi dai raggi del sole ardente, dopo aver sorbito due caffè
, per ridere, dietro le spalle del prete. baldini, i-808: un sacerdote
. gadda, 3-17: il sangue [del bue] viene chiamato giù da un
insidiosa, come un bacillo nella circolazione del sangue. e. cecchi,
bene!... è il bacillo del marciume... che si propaga
nelle leguminose. 4. bacillo del cemento (o sale di candlot):
. armatura d'acciaio leggera a difesa del capo (a forma di piccolo bacino)
/ o il teschio infino al panno del cervello. boiardo, 1-11-30: così dicendo
, 4-75 (1-114): mena del bastone, / e colselo di sopra al
il bacinetto, e tutte / tossa del capo sfracellò. d'annunzio, iii-1-654:
vasari, iii-199: è anco di mano del medesimo nel detto luogo una testa d'
lo sfruttamento dell'energia elettrica degli affluenti del neto: acque del garga, dell'
elettrica degli affluenti del neto: acque del garga, dell'arvo e dell'ampollino.
potuto percorrere quello che sarà il bacino del maggiore dei laghi artificiali. è ancora una
scoli delle acque, veduta la ristrettezza del bacino, non possono esser tanti da ristorarlo
, 708: ai rintocchi della campana del timoniere, perez, ritto a poppa
poppa con gli sguardi verso le lontananze vaporose del bacino di morganella, si rivolse.
rinnovare l'egemonia italica nel bacino orientale del mediterraneo. b. croce, iii-22-59
croce, iii-22-59: la legge forestale del 1877 promosse i rimboschimenti, ma l'
dal bacino mediterraneo e indiano all'america del nord. serra, ii- 462
462: tutto il bacino alto del savio a monte, e il piano
carenarle o completarne l'allestimento (sistemazione del macchinario, delle eliche, del timone
(sistemazione del macchinario, delle eliche, del timone) o ripararne le avarie.
un porto, scavato sotto il livello del mare, murato e guemito di porte per
porte per chiuderlo od aprirlo dal lato del mare, quando si vuol dare il
spiccò per la chiglia che il dente del salino non pareva avesse mai morso.
, v-141: per lo caldo e lustro del bacino si disecca la pupilla, e
le cervella, / ché tutte saltan fuor del capo fesso. d. bartoli
poco divergenti, a sirena. il vaso del bacino ampio, capace. 9
mi ricordo ch'ero il più piccino / del branco, quando venni qua; di
, nacqui a bacino, / di là del rio. = è l'etimo di
cinabro. campanella, i-272: 'l lampeggiar del riso e i grati accenti / e
e baci si prolungano fino alla partenza del treno. jovine, 224: io lo
e sull'altra guancia l'umido sgradevole del bacio. -chiamala bimba! ormai è una
2-108: si svegliavano tutti al primo bacio del sole. 3. bacio del
del sole. 3. bacio del pane: la parte meno cotta del
bacio del pane: la parte meno cotta del pane, perché rimasta a contatto con
. -bacio di giuda: quello del traditore. bibbia volgar., ix-439
con cesare, e in una città del retaggio di matilde gli avea dato il
il donativo dell'altare. -bacio del piede: atto di riverenza che si fa
al pontefice. -morire nel bacio del signore: morire nella grazia di dio
che possa chiudere gli occhi nel bacio del signore, senza il rimorso di aver commesso
né le moine, le sole cose del resto di cui tu sei capace, c'
succhio delle nostre zolle e all'occhio del nostro sole. pascoli, 411: il
prete, dandole i più dolci baciozzi del mondo e faccendola parente di messer domenedio
s'erano messi nel cantuccio più riposto del salotto e suppongo che fino al nostro
). bot. altro nome del finocchio marino (crithmum maritimum)
a soffiare in quel baco per accender del fuoco. grazzini, 3-1-212: perché
seta, baco degli uomini, baco del formaggio, baco delle mosche, etc.
2. baco (degli intestini o del corpo): verme che nasce negli
olio di mandorle] contro a'bachi del corpo, se con? la farina dei
detto filugello, bigatto): bombice del gelso (bombyx mori, anche sericaria
, con le quali si attacca alla foglia del gelso durante il pasto, e cinque
, con cui tesse il lunghissimo filamento del bozzolo); lo stadio della crisalide
bozzolo (e già, al termine del periodo larvale, il baco ha cercato
il luogo preparato per agevolare la formazione del bozzolo. — castello o scalerà dei
o vivai, perché la foglia [del gelso] arruginisce e li bachi ammazza.
cappotto di raso, e tutto il resto del vestito di seta (poveri bachi!
scorgere... che dall'albero del moro sieno generati i bachi da seta
, ebbe un'idea fugace e confusa del personaggio; passò ad altro, e non
i più importanti vocaboli dell'agricoltura e del commercio, bozzolo, baco e gelso,
dossi, 661: quella pellùcida tinta del baco, quando, ricco di seta,
popolo di bachi da seta tra le foglie del gelso. govoni, 1-147: nelle
neve gualcita nel cielo, / il grillo del focolare / incomincia a trillare, /
in parte con degli esperimenti di coltivazione del baco da seta, più elegantemente filugello
vuol sapere, né della seta, né del baco, né del bòzzolo, né
seta, né del baco, né del bòzzolo, né della crisalide, né di
, (diceva elvidio) aver marcello del giudicio de'magistrati? esso aver moneta
rodesse. rosa, 179: ma più del tuo voler [dell'invidia] sentono
.. a cui facevano gola i quattrini del vecchio bacocco. =
leggi agrarie, 214-9: la vendita del seme bachi, anche schiuso (bacolino)
di giacobbe, come per maggior dispreggio del suo adulatorio ed amatorio dicendi genus.
bastone di sant'aspreno, il baculo del pastore, del primo pastore napoletano. de
aspreno, il baculo del pastore, del primo pastore napoletano. de roberto,
? ecco il conto che ne faccio del tuo malocchio. = voce di
= voce di derivazione biblica, dal nome del profeta habacùc. bacucco2,
che copre il capo e una parte del volto. l. salviati,
o vero numero, è la proporzione del tempo d'un altro movimento, cioè di
il tempo loro, stando alla bada del padre e dei fratelli, che delle sette
stava, irresoluto, a bada / del nullo abisso, e gli occhi intorno,
commodo tempo / a l'ese- cuzion del gran disegno, / con varie fole e
. fra giordano, 5-239: così del badalischio, ch'è il più pessimo
intorno, per lo fiato che gli esce del corpo tanto pieno di tosco. cattaneo
badalucchi al popolo a onta e biasimo del secol nostro cristiano. soldani, 1-43
2-103: gli innamorati consumano il più del tempo nel badare con gli occhi e
mi disse « prima di lodare l'ingegno del poeta, bada ad imitar sempre l'
sp., 22 (375): del suo
viste di badare al buon ordine del paese. nievo, 313: gli altri
possibile... non badare alle condizioni del mezzo giorno d'italia,
con la vostra retorica; la sorella del pascoli, quella che gli badava alla casa
l'acqua è limpida come il respiro del vento, / ma nessuno ci bada.
sempre fredda e serena su le cime del mio intelletto, e di là su
, come la luna d'autunno quelle del mare. addio, mia cara. tozzi
accesero, e 'l fuoco badava / del tripode a girar dintorno al corpo. giusti
non ch'e'mi badasse punto più del dovere, ma, sapend'io di
barattato qualche parola con me, sempre del più e del meno, senza malizia.
parola con me, sempre del più e del meno, senza malizia. collodi,
fo badare a una bambinetta, qui del paese, che mi fa anche un
, seco poco bada, / che del cavai s'accorse e della spada. marsilio
lat. tardo botare e badare (glossario del sec. vili) * aprir
a una forma baderna, per alterazione del gr. rcxépua 1 tallone, calcio
lessici ital. la registrano a principio del sec. xix. badernare, tr
, l'onestà e la buona fama del monistero con le sue sconce e vituperevoli opere
dalla porta della città insino al luogo del monasterio, spesso per tutta la via
, e lì si vide la porta del chiostro interno, spalancata e tutta occupata da
, e le monache mi sono uscite del capo. di giacomo, i-642: pareva
ch'era in maremma, e chiedendo del pane per amore di dio, l'
, disprezzando la lega e l'amicizia del re, faceva fortificare la badia di cerreto
l'accesso: e pure la riverenza del luogo santo li teneva, insinattanto che
, insinattanto che non riseppero la ricchezza del tesoro serbato. tommaseo-rigutini, 3202:
che l'eredità andasse ai più virtuosi del parentado, i più virtuosi valenti soldati si
le più badiali e paffute, s'hanno del mese d'ottobre a levare con tutta
chiesa e nella scuola da que'badiaioni del medio evo. badiana, sf
unica testimonianza addotta dai nostri lessici è del pulci, 2-24: « quivi vivande
gran bocconi » (secondo le stampe del tempo, ma le edizioni critiche leggono
: i badilanti usavano, nelle ore del maggior caldo, quando era impossibile lavorare
serve a cavare dalla stalla il tritume del concio, a nettare la corte dalla
. palazzeschi, 7-33: data l'ora del bombardamento gli uomini si trovavano al lavoro
i secondi abbracciano soltanto la parte superiore del labbro... le prime possono
i baffi spioventi si confondevano alla mosca del labbro e, in quel disordine di
, 4-75: un'epidermide più dura del cuoio e rossa come una bistecca cruda
. alvaro, 9-129: all'ora del ballo ella sentiva di amarlo come se la
amarlo come se la proteggesse l'ombra del suo sombrero e dei suoi baffi a punta
. pavese, 4-272: i ragazzi del sud, rifugiati con me nel collegio
o meno trivialmente, pulirsi la bocca, del dovere astenersi da cosa bramata e che
la lingua; perché baffi, anche quelli del cane o del gatto. -e anco
baffi, anche quelli del cane o del gatto. -e anco un letterato coi baffi
questa parte e ripetute a pappagallo, del genere « mi fai un baffo »,
4. punta della penna, estremità del refe. carena, i-227: becco
di corporatura e di statura assai più del normale, con due baffoni neri da
più folti che baffini. baffetti ha più del ridicolo; onde baffétto, persona che
soddisfazione di trovarsi al mondo al principio del secolo ventesimo, appariva sul florido volto
incipienti, biondini, ombravano gran parte del labbro. palazzeschi, 153: con due
e un po'ironica sopra il candore del solino, e il naso affilato, e
merid. (cfr. le citaz. del manzoni): dal gr. $a : l'intellettuale raffinatezza e tortuosità caratteristica del barocco estremo, s'incontra con una un passo, ed eccoci nei mari del messico, fra piccoli pesci simili a n'andrai in fundo tirato da'sacchi del sabbione, quando la gonfierai tornerai su : mathan eunuco, riscotitore de'dazi del re, aver trovati fra le bagaglie che tutti erano degl'interdetti dalle leggi del regno. algarotti, 3-457: quando l' le robe portate; e corre al luogo del combattimento; e a'soldati che incontrava guardie dormienti nelle disperate attitudini dei custodi del santo sepolcro. barilli, 2-12: scuola, alle tre, alle quattro del pomeriggio, col treno... » . addetto al trasporto e alla custodia del bagaglio (cfr. bagaglione). bagaglieri, paggi e servitori de'soldati del campo. bagàglio, sm. tutto s'avesse fatto la parte da se stessa del suo bagaglio. f. negri
giustizia, che lasciassero mister yorick buffone del re e il suo bagaglio liberamente viaggiare.
formalità obbligatorie: visita dei passaporti, del bagaglio e della valuta. c. e
tutto ben calcolato, per tutti i giorni del loro viaggio, e con gli utensili
appresso: termine che indica la spedizione del bagaglio, effettuata dal viaggiatore, su
espresse mai con tanta proprietà la natura del suo significato, quanto il latino che
, dove è miglior vino, / o del gioco e bagascie la divizia, /
dov'è miglior vino, / e del giuoco e bagasce la dovizia. bruno,
figlia di iorio, la figlia / del mago di codra alle farne, /
. govoni, 2-112: sotto la pergola del l'osteria / illuminata d'
che [l'aurora] si era levata del letto dell'abbracciamento di titone suo bagascio
ma possibile, ed è della natura del maritare insieme nella poesìa il buon senso e
al tempo in cui uscirà la sua critica del genio corrente, sperando che, volendo
; e non mai le brillanti bagatelle del tamigi hanno avuto tanta voga sul sebeto
non solamente si persuadevano che le cose del mondo non avessero — battaglia, i
dacché il governo la comperò dagli eredi del maresciallo soult per la baga- tella di
1-71: mi verna voglia d'interrogarvi del come sia possibile, che voi sappiate
, che è la più bella comedia del mondo a vederlo. 5.
, sm. stor. la dodicesima parte del soldo (il denaro): moneta
, minute potenze tollerate benevolmente nel seno del grande tacito impero d'austria.
figure numerate dei tarocchi. = voce del dial. milan. bagàtt * ciabattino '
santa pace. per questa gente, dar del baggiano a un milanese, è come
. moneta coniata a parma (a principio del secolo xvi), di poco valore
lungo, che piglia dalla punta superiore del quaderletto e arriva a mezza gamba; oggi
machiavelli, 1061: voi per non esser del valentin preda / come eravate stati ciascun
dentro che e'sarebbono puniti come mimici del re e promettendo loro il soldo di uno
). ant. incurvare (comesi fa del baglio). cecco d'a scoli
poppa in giù somiglia la gabbia del petto d'un cetaceo rovesciato. =
. sfilavano dense e furtive sui viali del bastione. rajberti, 1-109: il gatto
meravigliosamente dilatabile, che sotto al baglior del sole si riduce a una fessura lineare
panzini, ii-113: le acque verdi del po si tingevano dei rossi bagliori del vespero
verdi del po si tingevano dei rossi bagliori del vespero. deledda, iii-118: si
, travidi, nel fioco bagliore grigio-argenteo del crepuscolo, la boscaglia addirittura velata dall'
poi trema / e scema il bagliore del giorno. moravia, iv-143: un
baldini, i-30: il terreno vago del bosco, scendendo, era pieno di fievoli
fuoco e il languore e l'insolenza del sangue loro. stuparich, 5-373: più
. stuparich, 5-373: più grandi del solito mi parevano i suoi occhi nella faccia
bagni coperti, senza licenza dell'affittuario del bagno, o di quello che li
ii-271: mentre guardo intorno in cerca del bagnaiuolo, due tarchiati mulatti seminudi,
nascosti gli uni agli altri dalle anfrattuosi del luogo. bagnante2, agg.
dio ben letta questa faccia, / tossa del corpo mio sarìeno ancora / in co
corpo mio sarìeno ancora / in co del ponte presso a benevento, / sotto la
poi con man delli freschi liquori / del vicin rivo a suo poter prendeva, /
tasso, 9-15: la terra in vece del notturno gelo / bagnan rugiade tepide e
quello scapito ch'elle fanno nel disseccamento del sole, nel rasciugamento de'venti.
asciugarono, e san lorenzo fu braciola del cielo. predi, ii-237: io parlo
piede / bagna nel fiume, e del prolisso crine / l'ombra immota nelle
attraversare (detto di un fiume, del mare). dante, inf.
, 9-114: sì com'a pola presso del quamaro, / che italia chiude e
l'erbe sono / bagnate già dall'onde del bel fiume, / di levar gli
è un castello che difende l'ingresso del porto dell'isola di cronstat. è questa
cronstat. è questa situata all'imboccatura del neva, che, cascando dal lago ladoga
cardarelli, 3-170: nella pura luce del mattino un fiume leonardesco... si
la figlia dal sorgere / al tramonto del sole; e stanca, arsa di
e bagnava l'anima: * l'ora del tempo e la dolce stagione '.
non riesce; a dargli durabilmente l'impressione del vivo, a prenderlo e quasi bagnarlo
scialba luce autunnale bagnava freddamente le coltri del letto, ma qualche angolo della cameretta
fianco, lasciava in ombra il viso del sopravveniente, bagnandogli i piedi di luce
di bagnar con un fiasco quel battesimo del fuoco. 8. rifl.
quale è assai vicino alla riva del fiume, ed egli è testé di luglio
, mangiare, mi portano via gran parte del giorno. viani, 14-349: come
tanto che si scorge loro appena la punta del naso e quelle che si bagnano a
porfido. pasolini, 1-267: si serviva del fiume come d'una bagnarola.
12-194: la paura e 'l suspetto del veduto sogno mi rimase nel core,
veggo io la parte bagnata più lucida del resto del pavimento, e veggo che ciò
la parte bagnata più lucida del resto del pavimento, e veggo che ciò avviene perché
veggo che ciò avviene perché il riflesso del lume, che entra per la finestra,
. campanella, i-194: su l'ale del voler non mi sostengo / rotte e
addormentare nell'ebbrietà della sera le fatiche del giorno, di non sentire l'amarezza
giorno, di non sentire l'amarezza del loro pane bagnato di sudore e di
, uscirono il 21 da quella terra bagnata del loro sangue. nievo, 835:
moto; / prendevano la strada / del monte e della valle / col sacco
lei aveva di mettere i piedi nel fango del bagnato invernale, o le mani sugli
, i-320: bagnatolo, vasetto più largo del bevi- rolo, e a sponde meno
buonarroti il giovane, 9-84: tu maestro del bagno vo'che resti / persuaso in
: e sono i più belli bagni del mondo e i più grandi, ché
stanchezza. vasari, iii-286: nel mezzo del bagno di questa fontana è un basamento
mi sembrerebbe anco impossibile comprender la cagione del guarir della rogna per via di lavande
, gran parte della canape, la metà del ferro, la birra, le acquavite
i bagni. la mattina a pena fuori del letto, immersione nell'acqua gelida:
venute a fare il bagno nude nelle acque del ruscello. govoni, 3-123: vedemmo
tacque effervescenti / come se le ragazze del paese / vi facessero il bagno / col
un sospiro che sale / dagli ipogei del tuo ufficio. moravia, 1-68: rinchiusosi
di seta celeste e lui con le mutandine del medesimo colore. c. e.
. cavalcanti, 114: le brigate del duca molto francamente si portavano, e
1920-1940) ha talora ecceduto i limiti del buon senso. e dal bagno di
di giacomo, ii-716: al guardiano del bagno, che squadrava l'inglese e
d'ignobile pigiama che è l'uniforme del bagno penale. papini, 25-152: io
che si fa a una sola piccola parte del corpo, come braccio, mano,
dio tutti li satelliti di dante e del petrarca, allambicati per bagnomaria, non
; è diffuso dal mare fino alla zona del castagno (resiste alla siccità e si
... o fa- ceano mostra del loro valore per la città, fingendo battaglie
de roberto, 422: la dignità del tuo nome calpestata in compagnia dei più
e generose, e alogiatoli nel palazzo del vescovato cum onore e degna pompa, contenti
. note al malmantile, 1-431: del resto bagordo viene da bigordo, che
, 2-127: tali che vissero / fuor del bagordo, / e che ci tesero
. conciliatore, i-487: un uomo del popolo avendo ne'bagordi della bettola sciancato
bai. voce imitativa dell'abbaiare del cane. paolieri, 2-150:
mi posi sopra un cerchietto a'piedi del campanile, in una di quelle finestrette
/ perché dentro ci son gli occhi del diavolo, / venuto è il tempo dell'
uffizio più tosto per baia in servigio del duca, che per da vero. s
, nemmeno quando vide sovrastare il ritorno del nemico. settembrini [luciano],
? ma le son baie o fraudi del demonio. de amicis, ii-313:
hanno di comune queste baie con la traduzione del bonghi? dico che anch'egli,
costruita in un pianoro, a mezzo del colle, tra gli aranci e gli olivi
una baia tranquilla e profonda assai più del cielo notturno / noi vedemmo sorgere nella
'danzare '); la fortuna del term. nelle lingue europee è dovuta principalmente
, der gott und die baiadere (del 1797). baiante1, sm
= deriv. da baio, colore del cavallo: in analogia a 'ferrante
'ferrante ', anch'esso colore del cavallo.
morì sotto milano, militando al servizio del re francesco di francia. =
ammansire quella testa un po'ba- iarda del capitano;... i'gli ho
= deriv. da baiardo, il cavallo del paladino rinaldo. baiare, intr.
adunque il latrare, abbaiare o baiare del cane. [sostituito da] manzoni
che gli dettono una baiata la maggior del mondo. cellini, 1-66 (145)
sottilmente, friabile (della stessa pasta del biscotto di salute): assai rinomato
più specifica- mente solennità religiosa alla fine del * pellegrinaggio 'e alla fine del
del * pellegrinaggio 'e alla fine del 'ramadan '): la voce è
s'era inteso di levante, per lettere del bailo veneziano e del nostro fiorentino in
, per lettere del bailo veneziano e del nostro fiorentino in conformità, in materia
color fulvo: definisce il mantello del cavallo (e delle bestie in genere
crini della coda, della criniera, del ciuffo, e i peli della parte
, i-146: venendo per la calle / del pian di ron- cisvalle, / incontra'
mi apparve nella penombra la mole agitata del grosso cavallo baio, che si torceva
fermati a parlare: un parlar rotto daltirrequietezza del baio schiumoso. palazzeschi, 4-21:
chiappe non vai più una baiocca del papa. = cfr. baiocco.
bianche o scure): detto del mantello del cavallo. = voce umbra
o scure): detto del mantello del cavallo. = voce umbra e romanesca
baioccatura, sf. dial. specchiettatura (del mantello del cavallo). v.
. dial. specchiettatura (del mantello del cavallo). v. baioccato.
al malmantile, 1-107: il valore del baiocco è quattro quattrini de'nostri fiorentini
nostri fiorentini, ed è la decima parte del paolo o giulio romano, talché
della domenica, il ballo così detto * del baiocco * perché ogni ebro villano che
deriv. da baio (per il colore del rame). baióne, sm.
; io voleva un poco di burla del fatto suo, e se " l'ha
davanzali, i-237: avvegnaché a'ministri del principe... fusse da certi baioni
mia che è la maggiore / baionaccia del mondo. -vezzegg. baioncèllo.
senza cappello e ancora con la toga del tribunale addosso... in piazza
guardamano (e poteva introdursi nella canna del fucile, del moschetto: una volta
poteva introdursi nella canna del fucile, del moschetto: una volta, dell'archibugio
. idem, iii-4-66: il palazzo del genio militare fu preso dai nostri prodi colla
lunga che in austria, nell'estate del 1915, avevano dovuto levare dai vecchi
in canna, e si mettono a capo del lettuccio, restano immo bili
avanti la fanteria. ma i bersaglieri del tanara con quei del corrao le si avventarono