facile trovare quel che cercava l'inscenatore del film, specialista in soggetti marini.
facoltà di sottoporre la patria alla tirannide del suo bastardo alessandro. 2.
i-100: inscienti dell'avvenire, poco curanti del presente, le tribù selvaggie istintivamente si
mi fece sapere, mostrando l'inscienza del fatto d'avere consigliato questo negozio. c
le infedeltà, che vengono dall'inscienza del greco. nievo, 4-211: nella
la questione dell'origine e della natura del linguaggio è proprietà inscindibile della nuova linguistica
simile posizione in ordine alla medesima materia del contendere (come nel caso di litisconsorzio
cui è indispensabile che i vari gradi del giudizio si svolgano in contraddittorio di tutte
tutte, il giudice ordina l'integrazione del contraddittorio fissando il termine nel quale la
, che per freschi fonti / inscie del nostro mal cantando gite, / se accerbo
e senticoso loco tutto granfiato dalle frasche. del carretto, 2-65: poi nel secondo
prenda. aleardi, 1-52: insci del dio che li premea, rivolti / a
era in sito, poco più grande del solito, ma inscirrito e pieno di gra-
4-106: andando per inscizia nello stretto del mare di siracusa, per tradimento de'nemici
delle esterne cose... l'inscizia del vero lo mena qua e là come
nome, i titoli o la qualifica del destinatario di un documento, di un diploma
trovò inscritto che, nel 13 marzo del 1767, con muro chiusero intorno questa
giovanni un libretto non stampato, inscritto del nome di macometto bagdedino, nel quale
.]: rendite inscritte sul libro del debito pubblico. rendita inscritta a nome del
del debito pubblico. rendita inscritta a nome del corpo morale. oratore inscritto a parlare
destarlo [l'amore] nel cuore del fanciullo per essi. bettini, 154:
una faccia, o sia un piano del parallelepipedo inscritto alla sfera. giordani,
[fabio], avendo dipinto le mura del tempio della salute, gli inscrisse il
ricoperse d'intonaco, e inscrissevi sopra quello del re. carducci, ii-12-145: se
merito (peggio poi il biasimo) del volgarizzamento e adattamento dei nomi greci di
, in modo che tutti i vertici del primo giacciano nel perimetro o sulla superficie
primo giacciano nel perimetro o sulla superficie del secondo. -anche: tracciare una circonferenza
punto in comune con tutti 1 lati del poligono o con tutte le facce del solido
lati del poligono o con tutte le facce del solido. baldi, 418: ippaso
. nannini, 1-202: l'uso del far l'inscrizioni alle sepolture è antichissimo.
orientale, e nel fine il cappello del moscovita con scimitarre ed altre insegne di quei
e quindi sanzionati dal principe l'aumento del prezzo del sale,... la
sanzionati dal principe l'aumento del prezzo del sale,... la sostituzione
inscrizione dell'esagono o sia sessagono e del triangolo, perché si misurano colla stessa
inscrizion- cella da porre sopra l'arco del ponte della foglia, quando l'a
a'posteri dell'opera che lascerà loro del nuovo porto. = voce dotta
attestato solo alla 3® persona sing. del pass. rem. insculse). letter
di pompeo vedesti / come la forza del pensier latino / su 'l torbid'evo.
: saluta... quel poeta ingrassato del gua- dagnoli, il quale spero che
, 620: gl'insecutori all'avanzare del carro avevano per la più parte volte le
]: 'insediamento', atto e cerimonia del mettere o dell'esser messo nell'attuale possessione
la costruzione entro quattro mesi dallo insediamento del nuovo podestà, essa [la torre
nuovo podestà, essa [la torre del podestà] era certamente finita nel 1268
1-i-302: duole che dopo questa fuga del ras sia più che probabile l'insediamento
le virtù si moltiplicavano, il nerbo del braccio e dell'ingegno s'accresceva ognora più
il re aprì il varco all'insediamento del fascismo. 2. intronizzazione.
occupazione della superficie terrestre da parte del genere umano e la successiva sistemazione delle
, vi s'insediavano fermamente colla chiusura del gran consiglio nel 1297. b. croce
a qualche anno superbamente insediata un'aristocrazia del denaro, che farà desiderare quella della
troverà insediata nel palazzo la seconda incarnazione del generale pittaluga buon'anima! lucini,
e, anticamente, recava lo stemma del sovrano o del principe o le imprese
, recava lo stemma del sovrano o del principe o le imprese adottate dai nobili
toccano, in somma, una fondamentale nota del sublime: l'indifferenza al tempo.
indicare l'alta autorità o il grado del comandante superiore imbarcato sulla nave.
simbolo distintivo riservato a chi è insignito del potere o di una dignità o di un'
i-483: da teodosio imperatore le insegne del dottorato in bologna più espressamente vennero a
clero secolare, ognuno con l'insegne del grado. tommaseo [s. v.
, insegna della sua dignità di figlio del capo e di notabile. bocchelli, 12-39
sacerdote vi ungerà nel petto, seggio del core... ungeravi nel petto,
che de la bella insegna porta / del gran barone il cui nome e '1 cui
bianco e rosso e questa restò insegna del popolo fiorentino fatto di due popoli.
quanto plebei. ariosto, 10-86: del duca di trasfordia è quella insegna,
insegne. monti, xii-6-428: l'insegna del gran frullone 'il più bel fior
a rombo e ovale, con le insegne del marito e della moglie variamente disposte,
disposte, sempre però sormontato dalla corona del titolo spettante al marito. 4
bottega stava in mercato vecchio alla 'nsegna del mellone. burchiello, 14: una
xii-571: nel sobborgo, / all'insegna del sol, restar le preme, /
le insegne luminose dei più rinomati orologiai del mondo. viani, 13-408: per
lucro, esposte pubblicamente entro il perimetro del centro abitato. -per estens. negozio
, 31 (534): sul finire del mese di marzo, cominciarono..
,... hai la 'nsegna / del creatore altissimo vivente. dante, vita
ornai, / la negra insegna. del bene, 54: intorno a sì verace
a sì verace imago e insegna / del mio duol, fatto lago amaro e breve
cotesto il concetto e quasi l'insegna del boccaccio nel movimento letterario del tempo suo
l'insegna del boccaccio nel movimento letterario del tempo suo. bigiaretti, n-104:
nella marchia abbandonerà l'insegna senza licenza del suo capitano, sarà punito ad arbitrio
conducessero, in questo spalleggiati dagli amici del re, all'esercito britannico in filadelfia.
messia non fu tenuto? / figliuol del legnamaro e di maria, / disson,
disfacese per aqua 0 per altro fare del mulino, lo deto priore lo die rifare
gatti e torri di legname. statuto del comune di montagutolo, 13: possa
gabella di siena, 18: la soma del legniame da botti e da cierchia,
le ruote sotto per passare i fossi del forte. g. m. casaregi,
, 7-12: la man » canza del commercio con quei paesi nasce dal non ci
e non sarà buono. legge generale del sale, 20: i padroni de'
, perché quando prima fu trovata per quelli del detto signore, non vi era un
grandissimi. 4. parte solida del tronco degli alberi; legno. crescenzi
sufi, collettivo -ame, sul modello del lat. tardo lignàmen -inis 1 armatura di
le meschinelle / pagano il tutto ancor del suo salario. g. c. croce
tatto, e più comunemente l'effetto, del menare alcuno; bastonatura. =
. da legno e dal tema dei composti del lat. padre * fare '.
, sm. parte solida e compatta del tronco, delle radici e dei rami
sul prato di san giuseppe i padri del convento... si dilettavano di due
in origine prodotto della terra asciutta, non del mare e dalla terra sono stati trascinati
, 25-37: pasife ne la vacca entrò del legno. cellini, 2-41 (373
marmo dell'altare, trasforma la sofferenza del credente che prega in una gioia ineffabile.
l'umana natura / da'mortai morsi del demon maligno? bianco da siena,
, 36: guidami tu per lo camin del ligno, / guidami tu solo per
de l'orribil angue, / che del suo chiaro sangue / me asperga e mondi
missi intorno a finire quella grande statua del marte, quale avevo fatta di legni benissimo
/ della falsa giovenca nella luce / del dì... / con tale arte
/ che sia più grave alquanto. del casto, 1-127: il verbo 'scricchiare'o
mente, sciaurato, che tu vai cercando del legnio. moneti, 258: chi
v'erano per porte. -struttura del letto. marino, 7-198: verran
nell'amore di dio e nell'amore del prossimo. caro, 2-80: in questo
alluma il fabricato legno, / però che del mio padre il santo grido / chiama
. serdini, 1-117: frusto è del fragil legno antenna e sarte. bembo
principio le leggiadre cure / denno aver del tuo giorno; e quinci io debbo
essendo quello delle fluttuazioni di borsa, del metaforico legno non ha il governo;
/ quest'è, david, la dignità del regno: / saltar tra volgo indegno
, purg., 32-24: quella milizia del celeste regno, / che procedeva,
tan- t'alto il suono umile / del mal temprato mio concavo legno, /
: se io finisco di affinare la pazzia del sanese moccicone, m'arà più obligo
più obligo che non hanno i tesorieri del mal gallico al legno d'india. c
anche semplicemente legno): parte legnosa del guaiaco, la quale, sminuzzata
cotale, quando pigliate voi l'acqua del legno? firenzuola, 957: conchiuderò che
l'aver pigliata la seconda volta l'acqua del legno. ricettario fiorentino, ii-27:
, 14-3-204: il medicamento detto volgarmente del legno, ordinato e fino al presente
. targioni tozzetti, 5-144: il medicamento del legno santo,... essendo
dal bosco allora tratto, / che del fuoco venir sente la forza, / poscia
in un cantone accese. g. del papa, 2-18: i legni secchi ed
mi ti presti / tanto che l'ombra del beato regno / segnata nel mio capo
io manifesti, / vedrà'mi al pié del tuo diletto legno / venire, e
degno. buti, 3-16: 'al pié del tuo diletto legno ', cioè dell'
legno della vita e quello della scienza del bene e del male. bibbia volgar
vita e quello della scienza del bene e del male. bibbia volgar., i-24
: or fìgliuol mio, non il gustar del legno / fu per sé la cagion
essilio, / ma solamente il trapassar del segno. buti, 3-700: * del
del segno. buti, 3-700: * del legno ', cioè del pomo del
3-700: * del legno ', cioè del pomo del legno vietato. attribuito a
del legno ', cioè del pomo del legno vietato. attribuito a petrarca, xlvii-93
primi nostri padri... gustarono del legno proibito loro da dio, e per
iddio che voi non mangiate di ogni ligno del paradiso! aretino, 19-15: o
vi nega il mangiare d'ogni legno del paradiso? ricci, 2-28: se digiunato
-guscio, scorza. g. del papa, 5-215: fuggire ogni sorta di
, che venuti fossero per il dosso del fusto. idem, 1-295: si osservi
delle canzone a ballo e la posteriore del cinquecento hanno nel frontespizio una stampa in
era là presente a queste cose lo vicario del papa, stava come legno e come
teste di legno / fan sempre del chiasso. imbriani, 3-158: tutti
col mitridate della tolleranza. -piglia del legno e fa! (o fanne uno
bisogna, conforme al proverbio, pigliar del legno e fare; ed allora si
poi dire sul grugno; * to'del legno e fanne un tu ', come
: 'prendi ', o 4 togli del legno e fanne uno tu, bisogna
e fanne uno tu, bisogna pigliar del legno e fare ', o simili,
): la cordicella circondava il polso del paziente; i legnetti passati tra il
passati tra il medio e l'anulare del prenditore, gli rimanevano chiusi in pugno
. ufficiali sopra le castelle e fortezze del comune di firenze, 12: nel
: nel palco ch'è allato a'merli del palagio, cinque pezzi di tavola,
. idem, 12: item nella sala del grano... otto legnerelli sopra
onda spesso sì nel porta e fura. del tufo, 32: questo così
pescaie] ne'luoghi dove la strettezza del fiume sia tale che la corrente
e di più trefoli, attorti insieme, del quale si formano i canapi.
ha o ha assunto le caratteristiche istologiche del legno. -bot. tes
alamanni, 5-3-573: questo [il frutto del pino] còr si conviene innanzi alquanto
. soderini, ii-155: i gelsomin del fior giallo hanno... il
magalotti, 1-438: la seconda scorza [del cocco di palma], che viene
e li berato per virtù del legnoso rimedio. pascarella, 1-75:
. - sapore legnoso: proprio del vino il cui aroma è stato
dipinta a fresco, in una testata del noviziato di s. marco, la figura
qualità, tuttavia per una certa infelicità del gusto suo nel fare sveltir le parti
pudibonda severità, per non cedere al contagio del riso si torturava le labbra. tozzi
più istitutrice, ma pur sempre padrona del campo, restava arcigna, legnosa,
con le fecce interi, perché hanno del legnosetto. carena, 2-284: 'radicchio'
: chi non volesse fare la spesa del muro, potrebbe, in suo luogo,
, affaticato la mente dalle indagini spinose del minuto diritto, e stancato l'anima
leguleio depravato, e talvolta più pravo del reo. verga, 2-294: il leguleio
fave i primi baccelli nella più bassa parte del pedone, e sono maggiori, più
numerose il vitello. -denominazione erronea del caffè. redi, 16-i-93: 'caffè'
nei cereali, ed è più azotato del glutine stesso. = deriv. da
chiama delle papilionacee per la forma commune del fiore simile alle ale d'una farfalla
chiama delle leguminose per la forma commune del frutto. = voce dotta, lat
un fiore simile nella struttura a quello del pisello e della fava, e perciò state
piè ratto / passar tra i roridi odor del fieno. pascoli, i- 693:
i'sento già stancar la penna / del lungo e dolce ragionar co ilei. poliziano
di conquista, sentivo / le punte del suo petto insorgere, al lascivo /
l'acqua avesse trapelato per la vite del focone, onde scemata la di lei altezza
lei altezza nella canna, la base del cilindro fosse rimasta in asciutto. fagiuoli,
: antigone per poter seppellire il cadavere del di lei fratello [ecc.].
continuava ad andarle dietro come l'ombra del suo corpo, e lei continuava a
, che sì chiaro segno / stampa del maritai suo casto affetto. firenzuola,
fanciulla cominciò lei a parlare, dandogli del tu, con estrema volubilità.
, / lei che l'esilio consolò del corso. 4. come forma
pineta odora intorno a me e il faro del tino già comincia a brillare laggiù tra
signoria 'è maniera più che altro del popolo. 5. sostant
che il dottor s'era provato a darle del 4 tu ', ella l'aveva
salutò [il maresciallo badoglio] dandoci del 4 voi '. noi durante la conversazione
no, va obbedita. questa imposizione del voi al posto del lei, per
obbedita. questa imposizione del voi al posto del lei, per esempio, a me
amata. 7. locuz. dare del lei: rivolgersi a qualcuno usando la
sigaretto. cicognani, vi-215: dare del 'lei': l'uso è così inveterato
quartiere fuori centro; dove si dà del 4 lei 'alla portinaia per esserne
, 1-40: -e smettetela di darvi del lei, -esclamò ilio. -mi fate ridere
masch.; per il signif. del n. 4, cfr. rohlfs,
troppo sie vaga e corrente / e del suo primo poch'aggia curato; / ché
che si riferisce, che è proprio del pensiero e
delle teorie del filosofo e scienziato tedesco g.
. croce, 1-2- 81: del sillogismo inteso come formoletta si abusò per
. filos. il complesso delle dottrine del filosofo tedesco g. w. leibniz
concezione assai superiore a quella della filosofia del suo tempo, cioè del leibnizianismo, in
della filosofia del suo tempo, cioè del leibnizianismo, in cui persisteva il concetto
nervi e li trapunga; / così del crudo ai colpi arde e vampeggia /
gomma artificiale che si forma dall'azione del calore sull'amido, e di cui
. aeioq 'liscio'e come 4 radichetta del grano maltizzato 'con sovrapposizione di gomma
liscie, particolarmente in quelle dell'utero o del canale gastro-enterico. = voce
endoteliali dei tessuti o nei leucociti del sangue periferico di protozoi flagellati appartenenti al
endemica (in asia e sulle coste del mediterraneo), in diverse forme,
antimonio. = deriv. dal nome del genere dei parassiti leishmania, dal nome
genere dei parassiti leishmania, dal nome del medico scozzese w. b. leishman (
modella! = forma superi, del pron. lei. lelevare
come'vestiri e le tele delle figliuole del re mineo si mutarono in lellere e in
giorno, ii-345: chino raccogli a lei del lembo / il diffuso volume. manzoni
. tarchetti, 6-ii-251: un lembo del mio soprabito era stato chiuso tra le due
comparve nel vano: fra i lembi del fazzoletto nero che ne copriva il capo canuto
/ dietro all'aurora, all'apparir del sole / e dal raccolto lembo de
. tasso, 14-1: usciva ormai del molle e fresco grembo / de la gran
rugiada preziosa e pura; / e scotendo del vel l'umido lembo, / ne
, iii-4-262: innanzi a lui l'antenna del carroccio / inchinò il gonfalone. ei
tanto leggermente le guance bagnate con un lembo del fazzoletto. gatto, 2-188: il
. leonardo, 2-265: superfizie chiamo del corpo la estrema pelle, la qual
pelle, la qual definisca la forma del corpo e lembo. lembo chiamo di
ciascuna superfizie veduto lo estremo circuito, del quale la terminazione sia a divisione.
trovolla [venere] assisa in letto fuor del lembo, / pur mo'di marte
milizia, v-162: per i lembi del ponte ricorre un cornicione con balaustrata,
le rupi che fanno lembo alla valle del nilo si palesarono traforate da innumerevoli penetrali
i padiglioni / mira a i lembi del reno il gran germano. spallanzani, 4-ii-16
. spallanzani, 4-ii-16: i lembi del porto di lipari formano al lido una curva
, che al sud comincia alle radici del monte capiscello. manzoni, pr.
: sul mare insisteva un lembo rosso del tramonto. buzzati, 6-63: non era
gli ultimi lembi di caligine all'orizzonte del fiume e il cielo era azzurro e fermo
degno di rivelarla. svevo, 5-220: del cane poi, non è importante la
lontani. ojetti, ii-121: a fior del mare rovine che tremano con l'onda
normali, dell'insti- tuto nazionale, del sistema decimale. 6. ant
tanta terra, ma lasciare il lembo del solco senza appianare. trinci, 1-379:
8. astron. bordo esterno del contorno di un astro. galileo
incominciò a comparir l'anello, il diametro del sole parve che si slargasse alquanto,
. 9. in geodesia, bordo del cerchio graduato degli strumenti di misurazione geodetica
fascia o lembo sono distinte le 24 ore del giorno naturale. citolini, 314;
un polipo intiero. -velo (del palato). g. gozzi,
ad esulcerarsi in picciola parte il lembo del palato mobile. -chirurg. brano di
, / né sorgerà coi fulgidi / color del lembo sciolto, / se fuso a
, il diritto di sollevare un lembo del velo che ricopre la verità 'assoluta'
, sf. marin. ant. losca del timone. ulloa [f.
alteraz. dello spagn. temerà 'losca del timone da leme 'timone ';
(spagn.) 'losca (del timone) '». lemin
-nella logica stoica, il primo enunciato del ragionamento anapodittico. -nella filosofia di
una lunga scrittura non solo la dimostrazione del centro di gravità, ma anco la
di gravità, ma anco la dimostrazione del teorema precedente,... poiché
-anche: la definizione o l'articolo del suo complesso. c. e.
. -ci). che è proprio del lemma, che ne ha la natura e
bel tempo facevano insieme quattro passi fuori del paese, lemme lemme. soffici,
lemme lemme (lambendo quasi la superficie del libro). guerrazzi, 1-83:
si ritrovò ricollocato sugli altari della presidenza del consiglio. beltramelli, iii-790: i
norvegicus '). 2. lemming del collare: roditore microtino del genere dicrostonyx
2. lemming del collare: roditore microtino del genere dicrostonyx, caratterizzato da una fascia
lemmo ', specie di animale mammifero del genere topo. le sue orecchie sono pili
topo. le sue orecchie sono pili corte del suo pelo; ha la coda corta
lat. scient. lemnaceae, dal nome del genere lemna (v.).
con molta guardia e sugellata col suggetto del gran signore, e poca ne viene
rimedio a saldare le ferite e'flussi del sangue, a'morbi pestilenziali,.
lemno ', isola dell'egeo, sede del dio efesto. lemniscata, sf.
cristalli biassici. 3. lemniscata del tempo medio: in astronomia, luogo
dello gnomone di una meridiana nel momento del mezzo giorno medio (e spesso è
. scient. laemobothriidae, dal nome del genere laemobothrion (cfr. lemobotrio).
due deboli carene longitudinali e sub-laterali del pronoto; vivono sotto le scorze e nelle
invar. unità monetaria dell'honduras, del valore di mezzo dollaro, istituita nel
= deriv. da lempira, nome del capo indigeno del- l'honduras che si
'. si dice della tela e del panno molto sottile e quasi trasparente; fino
: il convito di quella sposa, ima del numero delle larve, o vero lemuri
mente alle favole / dell'orca e del dimon, / e piene il cuor di
buona femina e novella sposa è una del numero delle lamie, chiamate da alcuni larve
di noi, / calmo, ignaro / del mutamento, da lemure ormai rifatto celeste
il brivido di paura generato dal tramonto del sole o della luna,..
lat. scient. lemuridae, dal nome del genere lemur (cfr. lemure2)
., 24-43: la lena m'era del polmon sì munta / quand'io fui
i-332: non provar tutta lena / del tuo cavai, né tuo tutto potere.
lena, / che cominciat'ave', del favellare. attribuito a cino da pistoia,
adesso mi sto / nelle terre bagnate del po? 6. locuz.
quando presero lena, domandò l'uno del nome dell'altro. g. villani,
chi ha lena da internarsi nella considerazione del maggior de gli incontri che possano avvenire al
] fu interrotto dallo strepito e riso del popolo che rideva la novità del suo parlare
riso del popolo che rideva la novità del suo parlare,... oltre
, 312: mosso a pietate / del fratei, che morìa, scese in arena
faconda e larga vena / ei favella del ciel; al cielo, al cielo,
io pur con faticosa lena / esco del labirinto ov'io fui preso.
che con lena affannata / uscito fuor del pelago a la riva / si volge a
alcun che di ferir costui / pria del suo fido avesse il vanto. monti
.. fin sovra le stelle / del neutono recar la patria e il nome.
. condivi, 2-43: oltre alla bellezza del corpo, ch'era maravigliosa, era
non mancano titoli da ridere a spalle del vinto. -mancare, venir meno la
lena è mancata, / e ben è del morir certo e sicuro, / ma
miti, ma singhiozzanti, sopra la sponda del mare. batacchi, i-164: non
a tondo, / s'a la virtù del ciel lena mancasse, / de l'
beicari, xxxiv-119: per tua cagion del ciel mi veggo privo, / e vo
/ abbattél morto sanza nulla lena. iacopo del pecora, lxxviii-iii-23: gli occhi a
in lena colla grazia e colla volubilità del capriccio, ma un marito pacifico possessore
arcero, / no lena mai la foga del tu'arco. = denom.
sf.). uovo di pidocchio del capo o di pulce penetrante.
la bietola i lendini e altre brutture del capo e le macchie della faccia ammenda.
viii-43: s'eran malamente pettinate / del lendinoso crin l'aurato vello. soffici,
nelle pene / cui la fede è del pari! — con uso avverb.
, piovea lene il gentile / tremolar del suo lume entro una verde / notte
tutte le potenzie dui contrarii. diciamo del tatto, il grave e il leggeri,
fondo i poggi leni imitavano il lineamento del mare. onofri, ii-57: il
onofri, ii-57: il verde assolato del lene / pendio, sotto il cupo
lene stretta che gli danno le pendici del montello... sfoga e spazia
: quest'opere vid'io meravigliose / del lene aprii. -liscio, piano
massimo volgar., i-356: la mente del senato e del popolo, commossa in
, i-356: la mente del senato e del popolo, commossa in modo di subita
verroe, e metteroe sotto a gli occhi del lettore quasi alcune imagini di legitimo amore
o sorelle, / tre come le porte del tempio, /... / tre
di quinto, / presso le rive del tevere, / in attesa di te,
/ lene viandante, / la memoria del lorenese. — che ha una
bella foce / che oggi ha il color del miele, / sì lene che l'
, se noi vogliamo guatare la cruda violenza del senato cartaginese in procurare li fatti della
, giorno, ii-277: l'aura estiva del cadente rivo / e dei clivi odorosi
di bacco dio della vendemmia ed inventore del torchio da vino, onde egli ebbe
in credito di leniente. g. del papa, 6-i-99: ottima risoluzione sarà il
5-10: il sugo delle sue foghe [del fico] è di forte riscaldamento e
della tua fantasia, dalla inesauribile vena del tuo affetto? d'annunzio, iv-2-824
intermetteva erasistrato ogni opra per la conservazione del prencipe, applicando lenimenti più adeguati per
vita o trattenimenti più consolabili all'affìizion del suo cuore. d'annunzio, i-461
toccando il polso, la profondità e altezza del magnanimo vigore di vostra complessione,
mento della carità nelle piaghe del mondo. salvinio, 494:
, sm. polit. sviluppo teorico-pratico del marxismo, contrapposto a quello della socialdemocrazia
inteso come avanguardia per instaurare la dittatura del proletariato (v. dittatura, n
. gobetti, 1-i-142: vedi del turati nel n. 2 della 'critica
violenza e di sopraffazione della libertà del nuovo governo russo.
ini ziatore della rivoluzione russa del 1917. leniniano, agg.
proprio della persona, delle opere, del pensiero, della strategia politica di lenin
). polit. seguace, sostenitore del leninismo; che adotta, sia teoricamente
in una serie di dialoghi la filosofia del boscevismo, filosofia marxistica o leninistica che
carducci, ii-3-68: atteso lo sfinimento grande del soggetto, quand'anche si lenisse la
sedare l'eccitazione dello spirito. del mazza, vii: desiderando san zanobi di
parola nata / dal sale del mare e del pianto / lenirà l'insonne
parola nata / dal sale del mare e del pianto / lenirà l'insonne?
, all'ab bandono / del profumo d'oriente. = voce
così la troppo lenità e intemperanzia sono del contrario operative. salvini, 39-ii-95:
lenità dei corpi, che è obietto del tatto delle mani. 4.
soprastato simi- gliantemente nella convenienza e gravità del stilo, nel quale con giocondissima lenità
, che impiastra cicatrici cogli unguenti lenitivi del probabile. alfieri, 2-53: piacer
mezzo con lenitivi vo purgando l'animo del datario, al mio giu- dicio amico
che con questo, amareggiato dal testamento del padre, vi fosse bisogno di lenitivi.
l'invidioso] un sol lenitivo aspetta del suo male, il mirare cioè alcun
apparenze, fino che un cotale s'accorga del marcio e dia dell'accetta in questo
. rohlfs, 209: nei dialetti del lazio questi suoni sono notevolmente vicini all'
rohlfs, 149: in certe parti del lazio e neh'umbria meridionale tali consonanti
ritrovarano al modo che a questo officio del lenocinio serebeno ottimi consultori. guarini,
frenare... il sorriso amaro del disprezzo e dello scherno... dell'
346: le donne erano destinate alle arti del piacere, allo studio dell'abbigliamento,
essere, da prima, il lenocinio del diletto, che anche sovra i duri
gioberti, 15-21: affascinati dal brio del lenocinio gallico, perdettero il senno e
tenerezza. lucini, 1-186: lenocinio del tempo vagellante / come le tenere foglie
ascoltanti, eglino intenti a quei lenocini del dire, senza dubbio perdono ogni devozione
cui egli cresceva il prestigio coi lenocini del suo pennello, pensò di colorire teste di
un turbinio di tabernacoli offende la vista del pubblico, come una ridda fantastica di cose
quali scimieggiano le antiche, severe forme del gotico, con tutto il lenocinio della
croce, i-1-177: dell'oratore e del poeta si disse (ricordando la base meretricia
poeta si disse (ricordando la base meretricia del loro cómpito, con significante ingenuità di
ingenuità di metafora) che dovessero giovarsi del * lenocinio 'della forma. bucini,
ingegni rifuggiva dal lenocinio e dalla raffinatezza del mestiere come da cose inutili e d'impiccio
abietto, / sfamato con le miche del convito, / lungi rauco latrava il
talfieri, lo incieleranno più in su del foscolo, del manzoni, del leopardi
lo incieleranno più in su del foscolo, del manzoni, del leopardi. manifesti del
su del foscolo, del manzoni, del leopardi. manifesti del futurismo, 11:
del manzoni, del leopardi. manifesti del futurismo, 11: via, critici,
lenònio, agg. letter. proprio del lenone; ruffianesco. casti
delle mascalcie, 1-82: quando la coronella del piede del cavallo è fesa, allora
1-82: quando la coronella del piede del cavallo è fesa, allora folli lentagine e
fine assicurato il genio e la fama del nome. mazzini, 57-150: hai veduto
v-15: sollecitò la passata in italia del duca di borbone, la quale prima procedeva
arte. muratori, 14-62: la vita del segretario maggi, ch'io lentamente vo
arte a tutte le più varie delicatezze del plasmare, compie la sua opera lentamente,
t. cocchi, 4-1-33: il principio del male si dice essere stato circa venti
d'annunzio, 4-ii-12: lentamente i chiarori del giorno mancavano. saba, 352:
questi, / riviere, i voti del fanciullo antico / che accanto ad una
. villani, 9-52: [il capitano del popolo] vilmente e lentamente in tutte
... verso di custui secura lentaria del mio cuor le ródane e del mio
lentaria del mio cuor le ródane e del mio gran disio faria più dolce il freno
la presa convenevole, si deono levare del tutto. -lasciar cadere, flettere
che vita lenti nela prima giunta. niccolò del rosso, vii-457 (4-12):
compostella. -intr. pannuccio del bagno, 13-10: ciascun giorno innansa /
dalla surgente aurora / travagliato al corcar del tardo sole, pur conviengli al soffiar
arrendevole, cedere. rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-141: chi col vento
lente comune '; specie di pianta annua del genere lente che si coltiva in copia
seme contenuto nel baccello della lenticchia, del quale si fa largo uso come cibo.
, sia in grande aiuto e diminuzione del dolore. lupis, 3-261: un
il solito rinforzo che apprestava al sostentamento del suo corpo. il cuoco piemontese, lxvi2-
un largo pane di fromento stava nel mezzo del desco. verdinois, 45: c'
/ vuoi la minor mia figlia, mercè del settim'anno, / tua sposa e
crusca]: i fegatosi usino la bevanda del sugo della lente palustre. mai *
una lente cristallina al sole nel punto del concorso de'raggi, non solo si abbrucia
109: l'altro [cristallo del canocchiale] maggiore, di superficie convessa
natia, / per entro al sen del telescopio aggiugni / altre due lenti a
2-100: ritorna domani più freddo, vento del nord, / spezza le antiche mani
lente tranquilla, dominio, prigione / del senso che non dispera! piovene, 1-27
lente, si dimostrano o storie particolari del problema che occupa il singolo filosofo-storiografo,
spiegava filippo, la lente adunava i raggi del sole e bruciava ciò che avrebbe dovuto
: bisognò che la prospettiva, la lente del tempo e delle sofferenze si ponesse fra
ai margini. 9. lente del pendolo: in orologeria, massa metallica
convessa, che è attaccato all'estremità inferiore del pendolo. 10. tecn
. ciascuna delle due parti centrali ingrossate del giogo di una bilancia. carena,
, 1-195: 'lenti'chiamano due ingrossamenti del giogo da ambe le parti interne al perno
è commendata presso gli antichi medici, del qual se ne servono i nostri medici nell'
se ne servono i nostri medici nell'osso del craneo minuzzato grandemente, overo con l'
membrana e la difende; ha bisogno del martelletto quando deve andar innanzi tagliando.
romanziere regolava le lenti davanti agli occhi del lettore. -togliere, levare le
boccaccio, iv-53: della lentezza del corso di lei crucciandomi, con varii
avennemi; e sospiro / la lentezza del pigro mio ritorno. campiglia, 1-353
gnuoli con qualche lentezza nell'uscire dalle terre del monferrato data dell'appresione a'francesi,
tra il nostro povero recanati e il resto del mondo. 2. indugio,
cosa alcuna, se non una gran lentezza del nostro. tassoni, vi-98: le
lentezza degli spagnuoli, prodotta dagli artifici del marchese governatore, fu la salute del
del marchese governatore, fu la salute del campo francese. gemelli careri, 2-ii-35:
cuoco, 1-249: l'interesse particolare del consolo animava la lentezza del senato.
interesse particolare del consolo animava la lentezza del senato. mazzini, 56-272: sono
. mazzini, 56-272: sono tormentato del silenzio di roma e delle lentezze della
lentezze scioane. 3. prolissità del linguaggio. leopardi, iii-61: m'
e variò il trotto un po'monotono del decasillabo, incitò la lentezza dell'ottonario
la gente della campagna di quella ruina del senato e dell'impero allegravasi,
poeta vuol accennare questa lentezza e nausea del ben operare, coll'immagine de'vogatori.
fuori stanno molto distese, e quella del mezzo molto lenta e quella lentezza si
lentezza, come se ragionasse, convinto del trionfo delle sue argomentazioni. d'annunzio
coraggio d'assistere agli ultimi guizzi e contorcimenti del pesce. -a lunghi intervalli,
. scient. lentibulariaceae, dal nome del genere lentibularia, comp. dal lat.
... le lenticchie. b. del bene, 1-81: la lenticchia va
: apparecchiò da desinare lenticchie cotte. del tuppo, 485: va'alla casa e
... il trifoglio, l'orecchia del topo, la lentecchia palustre. vallisneri
piccole protuberanze sparse sulla superficie delle foglie del fico d'india. sbarbaro,
di sotto, le tracce delle cicatrici del male virulento vi si stigmatizzavano come chiazze
lineetta sparsa qua e là sulla corteccia del tronco e delle radici).
sviluppo della lenticella nella parte bassa del fusto, con il quale la pianta
lenticolare, percioché egli ha la similitudine del taglio della lente. d. bartoli
tele in luoghi paludosi contro la direzione del vento, le ha ritrovate dopo una
condensarsi a poco a poco per effetto del raffreddamento. panzini, iii-435: come
cristalli che si ado- prano a'cannocchiali del signor galileo, si vedreb- bono [
gli occhiali... sono ritrovamenti del tredicesimo secolo e della italia.
orbitale ': è uno de'più piccoli del corpo, situato nel lato esterno del
del corpo, situato nel lato esterno del nervo ottico, non lungi dalla sua
sua entrata nell'orbita, tramezzo a del grasso molle e quasi semi-fluido. ha
posteriori, il superiore riceve un filetto del ramo nasale dell'ottalmico, e l'inferiore
, e l'inferiore un altro filamento del ramo inferiore del terzo paio. da'suoi
inferiore un altro filamento del ramo inferiore del terzo paio. da'suoi due angoli
da'margini delle ferite praticate sulle ossa del cranio dalla corona del trapano.
praticate sulle ossa del cranio dalla corona del trapano. 6. geol.
, deformazione conica di uno dei poli del cristallino, la quale costituisce un'anomalia
di lentiggini a carattere morboso con poliposi del sigma. = formaz. dotta
cutanea, si forma nello strato papillare del derma. cavalca, 6-2-194:
per lo sangue che rimase della concezione del parto... e di litigine e
leva le lentigene, se con el sangue del barbastello serano bagnate. ventura rosetti,
occhi, / chi per levar lentigini del volto. salvini, v-404: lentiggini.
manifesta la ruggine e le lentiggini del prisco idiotismo; che, non ha molto
nosa e mal fatta. p. del rosso, 280: aveva le carni brutte
levar via le lentiggini e le intarlature del vaiuolo. c. gozzi, 4-41:
il viso colla rugiada raccolta sulle foglie del cavolo. 2. per simil
le quali vanno allargando. = adattamento del portogh. lentilha 4 lenticchia ',
-us 4 passo '(sul modello del lat. lentipes -èdis).
cfr. genov. léntima 4 fodera del guanciale o del materasso '.
genov. léntima 4 fodera del guanciale o del materasso '. lenti no1
lentiscino, agg. proprio del lentisco. -olio lentiscino: olio
lentiscino: olio che si estrae dalla drupa del len tisco. -ragia lentiscina
lentiscina: resina prodotta dal legno del lentisco; mastice, resina mastice.
., 2-23: matura confezione è ancora del l'olio lentiscino. mattioli
palladio volgar., 2-23: coglierai granella del lentisco in grande moltitudine. landino [
1-ii-131: le province di puglia abbondano del lentisco, ch'è un arboscello ramoso
4 lentischio ': specie di pianta del genere pistacchio, che cresce nel levante
sapore leggiermente astringente; partecipa delle qualità del mastice, ma in debole grado. i
. le fiondi, simili a quelle del mirto, servono per conciare i cuoi
di lentischio e lo masticò godendo puntigliosamente del sapore aspro, allappante. -il legno
la vittoriosa e forte palma, / del terebinto e de l'umil lentisco, /
gomme. alamanni, 5-4-890: or del lentisco trar l'olio e 'l liquore /
: si fa medesimamente ancora quello olio del lentisco, cavandolo dal suo frutto quando
. -ragia, polpa, mastice del lentisco (anche semplicemente lentisco):
- in partic.: qualità del legname tenero, facile a lavorarsi
soderini, i-175: il legno del platano per la sua len
non osi, / tu che sai tutte del ferir le vie, / tu,
pensieri... sospirava la venuta del giorno, e misurava con impazienza il
muta nel soggolo, / è a piè del letto. e tore lente vanno.
di questi uccelli, che per cagione del loro volo lento e pesante diffìcilmente fuggon
sorda. angelini, 1-5: al tempo del vivere lento, il pellegrino che tornava
e non ammette alternative della fortuna o del caso. -intermittente (una serie
giunta la mattina, la campana grande del comune, sonando lenta lenta, fece segno
narrativo da romanzo-fiume non era la mole del libro, bensì il procedere lento e
, bensì il procedere lento e maestoso del racconto, con gli avvenimenti che si
tu lento ancor fra le nimiche / del mattutino fresco agiate coltri, / tu
tutta perfetta dall'unghie rosa al lobo del minuscolo orecchio. -sostant. francesco
gravezza de la etade e la debilità del corpo sopra facevano col tardo e col vano
corpo sopra facevano col tardo e col vano del corpo decrepito di abraam il calore virile
crete a viver uso / non temeria del cortigiano arguto, / lento sempre all'
, / vero signor, solo signor del mondo: / acché sì lento stai /
, e bisogna andarci colla lenta pazienza del cappuccino. 12. tardo di
corda). -anche: che ha del gioco (una vite, un perno)
ovidio volgar., 2-33: prendi esemplo del tuo arco, che, per troppo
flessibili e lenti [legni], fuor del corniolo e del caprifico, tutti accettan
[legni], fuor del corniolo e del caprifico, tutti accettan la colla insieme
amplessi, / fuor dei lenti profili del suo grembo, / in fughe sue d'
, 236: è lenta [la tela del ragno], ac- cioché quando percossa
la regia virgo nelle pieghe lente / del peplo casta. -abbassato, aperto
gnoli, 1-23: sul pendio lento del colle / mi distendo. d'annunzio,
la città, ma solo gli alberi del parco / e la cupola di san
inerte (un membro, una parte del corpo). tasso, 20-128;
te l'ho messa a sciugare nella stufetta del nostro pasticciere, a un poco di
vergine dorme. ma lenta / la fiamma del puro alabastro / le immemori palpebre tenta
oltre i sarmenti, / i gambi del granturco, abili al fuoco. / io
: accese con mano ferma le candele del suo piano attraversato a un canto. la
com'esser deve, / il fren del nostro imperio lento e leve.
si fa più dolce il lungo / dorso del pratomagno / come se blandimento / d'
lenta / sbarra e le strambe del regai timore. 28. figur.
gli sendo tornato il gusto e avendo del continovo un poco di febre lenta. sanudo
la natura di liberarsi dagli umori viziosi del corpo... la febbre lenta
appena sensibile al tatto e agli occhi del medico; il polso debole, frequente
i-ix- 246: il tiepido ciel del popoloso / milano... /.
cui si nota una diminuzione della frequenza del ritmo cardiaco. dizionario di sanità,
dolce latte, ch'egli avea bevuto / del vivo fonte lucido materno, / mettendo
battuta. tommaseo, 11-93: cetra del mio dolore / conforto ed alimento,
le tue mura / la cornamusa lenta del pastore. 31. con valore
lente \ cristallina] e dal tema del gr. y ^ yvop. ai '
pensili. = abl. modale del lat. pes pèdis 'piede 'e
. d'annunzio, v-2-91: il lentore del masticamento. 2. prolissità
distinzione fra la sintassi prosaica e la poetica del trecento, notando che il vizioso lentore
le fibre che tessono le corde legamentose del femore, e forse ancora quelle de'
sua vita andava pescando su pe'lidi del mare. n. villani, i-8-74
. villani, i-8-74: u cacciator del fiume, / che sotto esca vital morte
mascalcie, 1-233: radi lo loco del male e ungi con l'oglio e ponivi
al capo, che copra la terza parte del pesce, una binda o lenza di
frescobaldi, / gli altri co'cerchi del garbo fer lenza. 6. figur
lenza 'o simili, si dice del pesce che riman preso all'amo. es
uno sotto la persona, a contatto del materasso, l'altro sopra, entro i
san giovanni sottopone un braccio alla spalla del redentore, e resta supina la faccia
: un lenzuolo sudicio buttato sul verde del monte. pavese, 1-95: noi
7. prov. -chi si stende più del lenzuolo, si scopre da piedi:
toscani, 235: chi si stende più del lenzuolo, si scuopre da piedi.
1-32: i piedi de'pescatori e del suo traditore il re della gloria, accinto
leo. 2. costellazione zodiacale del leone. chiaro davanzati, xxv-22:
grembial di cuoio. = voce del contado lucchese, forse alterazione di
lióna), sf. ant. femmina del leone; leonessa. fazio
gioventude in dolce fiamma ardete / e del fuoco d'amor sembrate sfera.
modo di sostantivo: * tiene del leonardesco '. d'annunzio, iv-2-540:
di leonardo, alla potenza e alla versatilità del suo genio); che è tale
generasse / gittando la matrice lacerata / del primo genito. moravia, iii-305:
dicea che in morte et in disfacimento del nostro imperio elli nutricava quattro leoncelli.
grosso mammifero carnivoro della famiglia felidi, del genere panthera (panthera leo),
ii-184: fu presentato alla maestà imperiale del soldano d'egito... più e
i-io: portò sempre ercole la pelle del lione per mostra della grandezza della fiera
di leoni e d'elefanti. g. del papa, 560: vi sono
467: donogli il comune la 'nsegna del populo, uno cavallo di costo di
rimase nondimeno nello scudo quadro la forma del leone rampante con due code. tommaseo
stato, che reca la raffigurazione araldica del leone, quale simbolo di coraggio,
par., 12-54: sotto la protezion del grande scudo / in che soggiace il
. marco, che scrive la grandezza del signore. botta, 6-ii-232: v'era
fin che non fosse giunto sotto le ali del leone serenissimo di san marco. niccólini
cristo in oriente / spiegar gli artigli del lion alato. carducci, iii-2-197:
il popolo d'israele, la potenza del popolo d'israele. - per estens
coraggio, forza, fierezza, sprezzo del pericolo, di solito accompagnati da nobiltà
com'era bella e com'era degna del suo trono!... la sua
: * lion ', bella metafora del tempo di luigi filippo (1830);
moscardino) e 'incroyable '(del tempo del direttorio); 'cocodès '
e 'incroyable '(del tempo del direttorio); 'cocodès '(
direttorio); 'cocodès '(del secondo impero); e altri termini analoghi
falle respingere qui, all'* albergo del leon d'oro'. ti abbraccio.
marsupiale: genere ormai estinto di marsupiale del gruppo poliprotodonti. -leone di mare,
il colore più o meno affini a quelli del leone; aragosta. g.
, dell'emisfero boreale, a nord del leone maggiore, comprendente quattro stelle di
segno dello zodiaco (corrispondente alla costellazione del leone maggiore) ', posto fra
andrai... contra la bocca del crudele leone, e contro lo scarpione piegante
lungo attorneamento. boccaccio, i-462: del feroce leone e della vergine onesta, nella
11: stante la luna nel segno del leone, è bono cominciare quelle cose le
. vico, 178: nella fascia del zodiaco... compariscono in maestà.
leone. -in partic.: denominazione del carlino papale o grosso coniato a roma
d'argento: antica moneta d'argento del belgio. -leone morosini: denominazione del
del belgio. -leone morosini: denominazione del tallero per il levante coniato nella repubblica
... feciono pagare per lettera del detto messer francesco in parigi per le mani
al leone. -fare la parte del leone: impossessarsi con la prepotenza,
s. v.]: 'la parte del leone'. secondo la favola: che
piglia tutto. -fare le volte del leone: passeggiare avanti e indietro nervosamente
avanti e indietro nervosamente (a simiglianza del leone rinchiuso fra le sbarre);
né vedendo il come, faccendo le volte del leone, mala- diceva. calandra,
tre mortali ore da far le volte del lione, poi mi metterò in cammino.
-ricoprire la pelle d'asino con le spoglie del leone; ricoprire, vestire l'asino
asino con la pelle 0 le spoglie del leone: gabellare come proprie le opere
.. / che si vestì le spoglie del lione. vasari, i-681: e
pelle d'asino con le onorate spoglie del leone. tommaseo [s. v.
noto: l'asino ricoperto con la pelle del leone.
un leone. -toccare il polso del leone: essere partecipe del governo dello
il polso del leone: essere partecipe del governo dello stato (in firenze al tempo
governo dello stato (in firenze al tempo del comune, di cui il leone era
come dall'unghia il lione, la fierezza del nostro volgare. salvini, 41-74:
lione, la qualità e 'l carattere del passato arcidiaconsolo. i. nelli, iii-223
. -la volpe ne sa più del leone: la scaltrezza vince la forza
, / seppe la volpe qui più del lione. -leone non piglia mosche:
riferisce al leone; che è tipico del leone; leonino. -scherz. sua maestà
. lionéssa), sf. femmina del leone. dante, inf.
... nacquero in firenze due leoncini del leone e leonessa del comune. boccaccio
firenze due leoncini del leone e leonessa del comune. boccaccio, iii-225: ma qual
delle lionesse, le finestre coi cappelli del vignola,... accennavano nell'immobilità
,... accennavano nell'immobilità del sonno e della pietra. 3
dei mari! carducci, iii-4-22: lieta del fato brescia raccolsemi, / brescia la
, come fa la lionéssa, più fiera del lione, alla sua ferrata nel serraglio
riti con radiante nella costellazione del leone, visibile soprattutto nelle notti dall'
leonina, sf. numism. moneta aurea del valore di due zecchini coniata sotto il
riferisce al leone; caratteristico, peculiare del leone. meditazione sopra valbero della
i capelli, egli gettasse le spoglie del gineceo per rivestire la pelle leonina d'
leonine. -che ha il colore del leone; fulvo. crescenzi volgar.
3. che ha figura simile a quella del leone o di una parte del suo
quella del leone o di una parte del suo corpo (un elemento architettonico).
scolpito ne le medaglie con le spoglie del leone... e nominò alessandria,
espressione fiera e maestosa, le sembianze del leone; che ha caratteristiche somatiche simili
che ha caratteristiche somatiche simili a quelle del leone (un animale, o anche
aretino, 9-360: la fronte [del manigoldo] picciola. gli occhi schizzati
leonina, ma che arrivava alle spalle del titano: carducci. 5. figur
si contraddistingue per caratteri ritenuti tradizionalmente peculiari del leone (con riferimento sia all'ambito
ambito morale, considerato sotto l'aspetto del coraggio, dell'ardimento, della fierezza
meritamente aggua- gliaremo la sua malizia [del calunniatore]. saraceni, ii-
caratteristico che nell'opera rivela la tempra del vero artista. pascoli, i-679:
l'alto burrone dell'indeclinabile, leonina maestà del mare. 7. ardente,
sopruso, sulla provocazione, sulla preminenza del più forte. b. croce,
società leonina traspare a maraviglia la realtà del consorzio degli eroi coi famoli, messi
leonina: fare, avere la parte del leone (v. leone, n.
. medie. ipertrofia delle parti molli del viso e delle ossa craniche e facciali,
* leontiasi ', nome dato alla lebbra del volto, cui essa sfigura a segno
compartire al volto dell'infermo l'aspetto del muso del leone. = voce dotta
volto dell'infermo l'aspetto del muso del leone. = voce dotta, gr
l'assomiglianza delle loro foglie al piede del leone derivante dalla divisione de'loro lobi.
colore giallo fulvo, simile al pelame del leone, muso roseo privo di peli
, ed è diffusa soprattutto nel sud-est del brasile. = voce dotta,
aécov -ovtog 'leone 'e dal nome del genere cebus 4 cebo leontocèfalo, agg
con testa di leone e nel rimanente del corpo con forme umane.
leontofono è poco cognosciuto, / che del leone è pasto velenoso. citolini, 236
foglie come il cavolo, e come del papavero intagliate; le barbe nere, simili
, 12-8-475: in quanto ella dice del leontopetalo del mattioli, ella lo troverà
12-8-475: in quanto ella dice del leontopetalo del mattioli, ella lo troverà in valdichiana
una specie di senapa salvatica; e dimandato del nome contadinesco ad alcuni, mi dissero
lanose e bianchiccie. produce nella sommità del fusto alcuni capitelli quasi pertugiati; i fiori
: * leontopodio ', specie di pianta del genere fìlago, della singenesia necessaria e
quale, a riguardo delle sue foglie e del gambo con pelo, somiglia la zampa
gambo con pelo, somiglia la zampa del leone. gozzano, i-344: il
sunto dalla figura della bocca del leone. detto anche 4 aquilegia
fin colà alla stanza, / dove del sole è l'alma residenza, /
colore simile a quello della pelle del leone. landino [plinio]
[plinio], 810: dalla pelle del leone e della pantera sono denominate
leoparda, sf. disus. femmina del leopardo. cecco d'ascoli, 2839
si ispira alle idee e allo stile del leopardi; seguace, imitatore del leopardi
stile del leopardi; seguace, imitatore del leopardi (e il termine ha per
. imitare lo stile e i modi del leopardi; ispirarsi al mondo espressivo leopardiano
il nascimento. = dal nome del poeta giacomo leopardi (1798-1837).
annarosa e la scarna leo- pardesca levatrice del paese. = deriv. da
al suo pensiero; tipico, peculiare del leopardi e del suo mondo espressivo.
; tipico, peculiare del leopardi e del suo mondo espressivo. -anche: che
al leopardi; che ha una visione del mondo amara e sconsolata simile a quella
mondo amara e sconsolata simile a quella del leopardi (una persona, un poeta
caratteri tragici e pessimistici tipici dell'opera del leopardi (un sentimento, una visione
leopardi (un sentimento, una visione del mondo, ecc.). carducci
leopardiana, con lo sdegno e il dolore del gran recanatese, ma senza la disperazione
più iniquo e sfatto indusse nell'anima del nostro. gozzano, i-455: la
. sm. imitatore, seguace, epigono del leopardi. carducci, iii-18-143: i
italia. = deriv. dal nome del poeta giacomo leopardi (17981837).
. tommaseo, 1-333: leggo ginevra del ranieri: buono stile, narrazione declamatoria
. = deriv. dal nome del poeta giacomo leopardi (1798- 1837
, sm. zool. grosso felino del genere panthera (panthera pardus),
valore); caratteristico è il fenomeno del mela- nismo, diffuso soprattutto nell'isola
nell'isola della sonda, a causa del quale il mantello assume un colore nero
, en liupardo né 'n lovo. detto del gatto lupesco, xxxv-n-292: vidivi quattro
passi fossero agili e silenziosi come quelli del leopardo. 2. figur.
ariosto, 10-85: l'altra bandiera è del duca di marra, / che nel
. -leopoldina d'oro: pezzo aureo, del valore di 80 fiorini d'argento,
. -leopoldina di toscana: pezzo argenteo del valore di lire 5, 44,
stiacciate e altre buone cose dei friggitori del canto de'nelli, e del mercatino di
friggitori del canto de'nelli, e del mercatino di san piero. bonsanti,
buffone di corti lepidamente famoso nelle novelle del sacchetti, componeva in simile verseggiatura una
e lepidezza che formano il carattere singolare del nostro amico galliani. fucini,
ridere d'azeglio, 4-77: la lepidezza del podestà fu accolta al solito da don
. savinio, 497: queste lepidezze del generale le conoscevamo tutti a memoria, ma
sono più verdi di quelli. b. del bene, 2-227: trapiantato il lepidio
a specchio si riflette il senso volgare del popolo. carducci, iii-7-155: al poema
prima assai che la dolorosa e alta satira del cervantes e il lepido travestimento del tassoni
satira del cervantes e il lepido travestimento del tassoni, tocca la parodia grossolana del
del tassoni, tocca la parodia grossolana del folengo e dell'aretino. -malizioso
dissimo è il casetto del nostro amico, e non è questa
vedere come gli abitanti delle città stimano fuor del mondo chi non vive con essi.
d'un cono- scitor fine e profondo del genere. - allegro, divertito
) 'trama 'con riferimento all'aspetto del minerale, col sufi, miner.
. scient. lepidodendraceae, dal nome del genere lepidodendron, comp. dal gr.
. zool. genere di minuscoli lemuri del madagascar, caratterizzati dall'assenza di incisivi
lepidòpo, sm. ittiol. pesce del sottordine scombroidi (lepidopus caudatus),
munito l'insetto perfetto nell'ultima trasformazione del baco da seta, e di molti altri
] * scherzoso 'e dal nome del genere lemur; cfr. lemure
, iii-8-360: leporàrio per levriere non è del manuzzi; ma, lo confessa lealmente
del ducange;... del resto *
del ducange;... del resto * leporario 'per cane da
. trattese le mutande e al capo del letto bottatele, e con la bella giovene
/ son desioso de gustar alquanto / del tuo lepore, per lo qual mi
qual mi fia / ne l'opra del bel gir introito e via / a seguitar
via / a seguitar a l'ombra del tuo manto. landino, x: con
] dilettato nell'arte squisita delle lettere del caro, di stile disinvolto e brillante,
questo dialogo con tutti gl'ingenui lepori del conversar famigliare. d'annunzio, v-2-659:
, io: il bel corpo simmetriatissimo / del mio camillo, il lepor venustissimo,
vene entro i più cavi / luoghi del monte un convenevol rio / scorrea di puro
che si riferisce, che è proprio del verseggiatore lodovico leporeo (secolo xvii)
leporiambi ». = dal nome del verseggiatore lodovico leporeo (1582- 1655
, nel 1821), dal nome del genere più noto e diffuso lepus, dal
fosse passato al sudicio ce ne voleva del leppio sopra! = v.
quando entro evvi poc'acqua. b. del bene, 2 iii:
iii: è il leppo del granchio bruciato sul fuoco o l'odor
granchio bruciato sul fuoco o l'odor del pantano palustre. arici, ii-188: dove
dita; le orecchie sono più lunghe del capo e la coda è breve; la
, 4-7-48: ne la folta selva del ginepre / timido a l'ombra giace
che vedevo la lepre rompersi sotto i denti del cane, un lampo di rammarico passava
corsa. 9. astron. costellazione del cielo australe posta a sud di orione
ipp. testa di lepre: la testa del cavallo quando, vista di lato,
bencivenni [crusca): alle scrofole del capo giova la lepre marina impiastrata.
, come si dice, la lepre del bosco. fagiuoli, 1-3-467: a quanto
*. vo'finalmente cavar questa lepre del bosco. -condurre la lepre dove
fatti suoi / e col non far del bravo e del bizzarro, / la lepre
e col non far del bravo e del bizzarro, / la lepre di pigliar
le tue mammelle / nel bel covil del tuo bel sen si caccia, / come
: vi si conserverà ancora l'orticello del signore... e le tortore
ciata dalla macchia bianca e rosea del labbro mobile come il muso del lepratto
rosea del labbro mobile come il muso del lepratto. -lepraitino (sm.
bencivenni [crusca]: la carne del leprotto, ancorché sia di montagna,
vocabolo sembra coniato ad immagine delle formazioni del tipo 4 ippogrifo ', ecc.
, 32: il pastore quando trova del gregge... una pecora leprosa,
lat. scient. leptidae, deriv. del gr. xetttó? 4 sottile '
cordone cellulare disposto longitudinalmente dal lato dorsale del corpo con funzione
, sf. plur. miner. minerali del gruppo delle cloriti, caratterizzati da una
echinodermi crinoidei, diffusi nei fondi melmosi del mediterraneo, caratterizzati da cirri molto lunghi
leptonecròsi, sf. bot. necrosi del libro, per lo più provocata da
diffuse nelle isole dell'oceano indiano e del pacifico, caratterizzate da fronde bipennate,
), sf. antropol. carattere del naso che si presenta stretto e sottile,
). antropol. tipo di struttura del corpo che corrisponde approssimativamente al longilineo e
febbrile con andamento acuto causata dalle spirochete del genere leptospira; viene diffusa dagli animali
presente in europa e anche nell'italia del nord. = voce dotta,
medie. che è provocato da batteri del genere leptotrìcee. leptotricòsi, sf
stomatite, ecc.) provocata da batteri del genere leptotrìcee. = voce
r. sacchetti, 1-548: i mascheroni del soffitto sorridevano lerciamente, e..
se trovasse alcuna buona e cara cosa del padre involta nel loto, or che credete
al padre che la mondasse. niccolò del rosso, vii-535 (79-11): lo
48: pastrufazio, la più dinamica città del paese, spàppola i suoi sobborghi ovest
nel costume, e facilmente nel godimento del piacere trapassano i limiti da natura assegnati
assegnati, e quasi tutti sono lerci del medesimo peccato. papini, 27-1192: di
non lo stuzzicare, / ch'egli ha del lercio assai più ch'io non scrivo
li farete morire di fame nel lereiume del vostro campo di battaglia. pratolini,
dal lat. tardo erum, var. del lat. class, ervum con concrezione
: sulla corteccia incidasi: / « dono del vate lesbio / l'etrusca lira a
: l'augurio mio sull'ali viene / del lesbio verso. 3.
che induce a rapporti sessuali con persone del proprio sesso; omosessualità femminile; saffismo
'intorno al quale si riunivano i parenti del defunto, in seguito 'luogo di
tra gli elementi ammi revoli del disegno juvariano. tecchi, 10-86: le
fascio, avevan quel biondo fragile e corroso del l'arenaria che i riflessi
calzolaio fare l'arte sua collo strumento del fabro, ché non la potrebbe fare
altra polizza a quella « lesina » del di lei marito. 7.
-tirare la lesina: fare il mestiere del calzolaio. bocchelli, 1-ii-10: il
spese, sul prezzo; privarsi anche del necessario; fare stretta economia. -
, 2-i-203: comparimmo subitamente alla ribalta del teatro lirico di milano, davanti a
. nievo, 3-108: la figura del podestà, e l'ingenua lesineria d'
1-75: [la donna] viveva del suo, senza lusso e senza lesinerie,
: qualificava arditamente di porcherie le lesinerie del principe. = deriv. da lesinare
: comandò che fosse tratto fuori daniele del lago;... e non vi
solo ove la lancia metta, / perché del colpo abbia minor lesione. molza,
e senza lesione la rimise nella sala del palazzo. a. cocchi, 4-1-165:
penetrante in cavità, con lesione superficiale del polmone. gozzano, i-729: una lesione
, senza lesione della vita. g. del papa, 5-125: gli aliti ed
: gli aliti ed i fumi velenosi o del mercurio o dell'antimonio esercitano la loro
una sproporzione, per oltre la metà del valore (lesione oltre la metà)
bisogno in cui essa si trovava e del quale l'altra parte ha approfittato per
sia lecito d'ingannarsi sino alla metà del giusto prezzo, che però quando la
stato di bisogno di una parte, del quale l'altra ha approfittato per trarne
la parte danneggiata può domandare la rescissione del contratto. l'azione non è ammissibile
se la lesione non eccede la metà del valore che la prestazione eseguita o promessa
promessa dalla parte danneggiata aveva al tempo del contratto. la lesione deve perdurare fino
delfico, i-252: né le frodi supplementarie del potere, né le asserzioni del livore
supplementarie del potere, né le asserzioni del livore o della ignoranza poterono produrre giammai
sempre insopportabile adesso perché lesivo gl'interessi del commercio, di cui ogni mercante è
piede assai gravemente senza potere andare; del quale, sebbene sanò, nondimeno restò sempre
ferrari, ii-110: noi, spettatori del sacrifizio altrui, sentendo il merito,
lesa maestà): negli ordinamenti giuridici del passato, qualsiasi delitto contro la vita
passato, qualsiasi delitto contro la vita del sovrano e contro la sicurezza dello stato
taluni si sono dispersi, seguendo l'esempio del lor triste capobanda che del delitto di
l'esempio del lor triste capobanda che del delitto di lesa patria si dimostra ornai
capi di vipere leggiermente lessati. g. del papa, 6-ii-132: utilissimo in tali
222: lei preparava la pentola del minestrone, il tegame delle patate,
]... grossolanamente che il cocimento del cibo nel corpo è simile a una
tu voi fare mortadelle toi lo figato del porco e lo suo reta over raixella,
e con un poco de la lesaura del figato. 2. ant.
, e di episcopi, come ispettori del paese. = voce dotta,
una locuzione considerata dal punto di vista del lessico e non della grammatica.
tali colori che dipende dal livello culturale del nostro senso della vista in relazione alla
. inserzione di un elemento nel sistema del lessico. = deriv. da
lessicalménte, avv. dal punto di vista del lessico, per quanto concerne il lessico
incompleto lessicalmente, ma praticamente perfetto, del sistema di segni linguistici della sua cerchia
contesto,... allora il mestiere del lessicista diventa ben facile. carducci,
: questo metodo non è certamente quello del celebre lessico latino, ove...
: all'artista non basta la tavolozza del vocabolario né tanto meno del lessico letterario;
la tavolozza del vocabolario né tanto meno del lessico letterario; egli supplisce con parole
: * lessicografia ', arte e pratica del comporre lessici e dell'usame.
., iii-146: a giudicarne dalle accuse del cav. monti, in che proporzione
e filologo, critico letterario e censore del costume, scrittore autobiografico e memorialista.
suoi desideri proponendole unanime la elezione del ferrari a professore di lessigrafìa e
s. v.]: battaglie lessigrafiche del gherardini, altre dalle lessicografiche del monti
lessigrafiche del gherardini, altre dalle lessicografiche del monti; ma portano a un di
25-80: nel giudicare gli scritti lessigrafici del signor cer- quetti peccò di leggerezza.
fine, sugli occhi di bue lesso del poeta, nella risata di cui dall'inizio
, ne feci taliare un pezzo, del qual ne mangiai nel navilio a rosto ed
chi l'altro arrosto; / ognun volea del nimico far torte. girolamo leopardi,
pananti, i-29: mettono tutto fuor del proprio posto, / e confondono il
di lesso, condito secondo il gusto del paese. borgese, 1-149: -e,
offesa come per difesa di sé e del vassello. = deriv. da
giacomo si avviava lesto per la strada del ronchetto. palazzeschi, 5-8: guardato lesto
io son figlio di una puttana e del più lesto. -che si muove o
lesta / su 'l novo stei la gioventù del fiore / frange, e non resta
a svilupparsi dei semi delle piante e del seme degli animali. 3.
). 2. covo, rifugio del cinghiale (e della selvaggina da pelo
1-185: vedrete che la falce letale del tempo e della morte miete universalmente ogni
dea con piè letale / alle porte del grande e del plebeo. g. graziani
letale / alle porte del grande e del plebeo. g. graziani, 433:
cader / ad ogni urto letale / del tempo ha da temer. fagiuoli, viii-141
/ in compagnia dell'ughi / e del mazzetti / fece ritorno a'suoi superbi
o morfologico, che causa la morte del portatore allo stato embrionale o alla nascita
neutra toglieva lo strame tra le zampe del bestiame, lo portava nel letamaio,
ridesta l'idea dell'animo tuo, e del sentimento, e della poesia, e
sentimento, e della poesia, e del bello vero, tutte cose che bisogna
cantavano delle donne mezzo nude che facevano del palcoscenico un letamaio. d'annunzio,
in corsa, vomitando ingiurie terribili altindirizzo del conducente, chiamandolo sudiciume letamaio massacratore e
. ant. persona addetta alla raccolta del letame. burchiello, 1-2-49:
i loro orti. b. del bene, 2-376: chi ha da far
bene, acciò che non forse l'odore del letame la reina noiasse o la facesse
. castiglione, 613: entrò la maestà del re di francia nel castello di milano
francia nel castello di milano, già ricettacolo del fior degli uomini del mondo, adesso
, già ricettacolo del fior degli uomini del mondo, adesso pieno di bettole e
.. anche il signor donda, del resto, si può dire proprio che
son piantate ricevano il letame. b. del bene, 2-222: il cavolo,
o maturazione. -ant. forno del letame: nella terminologia degli alchimisti,
[gli alchimisti] comandano che nel forno del letame si facciano: i quali appellano
facciano: i quali appellano il forno del letame il calore che con tale umido
è detto che esce fuori alla sommità del letame. -per simil. e
tal natura cavan più della culla che del corpo della madre, nel quale tutti
fegato, donde poi le vene superiori del fegato si nutricano. ramusio, iii-47
alle monete, che più belle comparsero del mondo. carducci, iii-3-367: né
dominici, 4-165: se 'l pane del grano si mette so 'l letame cavallino
la bocia sepelisino nel ledame marso e putrido del cavallo, el qualle ledame..
delle nostre bestie domestiche. b. del bene, 2-209: convien pure scalzar
letame, fratelli miei, essa corruzione del corpo, chiamo letame la viltà della
oscuri e fetenti letami della lussuria. trattato del ben vivere, 7: quella gioia
vivere, 7: quella gioia [del paradiso] è sì grande, che chi
potenza ragionevole, / e talor fin del diavolo fattura, / mandra per ogni titol
, 51: quando sarà la spoglia / del mio corpo letame, / che m'
mettermi a pericolo / di comparir più del mio stil ridicolo. -distinguere,
iperboli, di cui abbonda l'eloquenza del tuo gracco, sono difficili a tradursi.
della terra... adoperi ad abbondanza del seme. idem, 8-1: perchè
che 'l frutto, non è da curar del loro cavamento o letaminamento. ginanni
e della fecondità loro, non menocché del seme, e del conciliar queste cose coll'
, non menocché del seme, e del conciliar queste cose coll'opportuno letaminamento.
sei anni la terra abbondante. b. del bene, 1-102: se però qualche
una squisita letaminazióne, comparabile a quella del guano. = deriv. da
con la perseverante fatica, non sentendo danno del seminamento per lo aspettamelo delle biade che
trenta tri anni, / die quartodecimo del mexe d'avrile, / venne tra
d'africa: tripanosomiasi africana, malattia del sonno. boezio volgar. [
si fregherà fortemente le parti di dietro del capo. s. bernardino da siena
: litargia è apostema nella parte driedo del cervello sotto la carne...
, ii-19: si curano le aposteme occulte del cervello e sue mininghe, come la
4-37: la parola « riscossa » è del linguaggio militare francese, ma poi è
tardi rispondo alla sua pregiata e gradita del 25 gennaio cadente. tarchetti, 6-ii-170
4. fis. logaritmo naturale del rapporto fra un'energia convenzionale, generalmente
2. proprio, tipico, caratteristico del letargo; che si presenta come effetto
pure in una letargica ignoranza delle bisogne del mondo. longo, xviii-3-224: la barbarie
fronte / e fermò le bandiere a piè del ponte. d. bartoli, 15-2-37
con cotture di fuoco in diverse parti del corpo, con gran colpi e punture
, 31 (534): sul finire del mese di marzo, cominciarono..
e un periodo di letargo gli può fare del bene. 2. zool.
della temperatura corporea, dal rallentamento del ritmo respiratorio e di quello cardiaco, dalla
ambientali favorevoli. b. del bene, 2-19: siccome non conviene agitar
le man di quei che stringe, / del suo letargo infetti, e gli ami
m'intendi e redutte a la cima / del tuo intelletto e scopri ben el largo
largo / de tua vertù, non pur del dir in rima, / tu trovarai
esser ben nascosto. non chiedevo la pace del mondo, chiedevo la mia.
: ché quai ruote al perno / del bisogno e del mal vansi aggirando /
quai ruote al perno / del bisogno e del mal vansi aggirando / arte, industria
, cercava danaro e ubbidienza, e del resto non si curava. pascoli, 1178
d'annunzio, i-637: l'immensa ombra del ciel prolunga / i tuoi capelli in
mortifero letargo / al vivo lume spalancò del vero. monti, 5-31: un re
onor. quindi il severo / parlar del vecchio intrepido soldato / dal letargo riscosse
e drudo d'una femina e favola del volgo, se dal cielo non veniva
hai le pupille absorte / ne'letarghi del senso, hai da finire. / tu
6-vii-48: orridi, e smarrita la virtù del cuore cadde in un letargo che la
di eris, sorella della morte e del sonno. -al figur.: dimenticanza,
quell'erba che nasce sopra li pedal del rovere antico, e meglio saria quella
sacro, / ove una bella ninfa giù del colle / viene alla ripa del leteo
giù del colle / viene alla ripa del leteo lavacro, / e di bocca dei
di bacco. bergantini, 1-241: del chiaro sol la figlia... /
annunzio, iii-2-252: o mille volte adultera del cielo, / con l'azzurro letèo
l'estasi letea cessò. le mani del timoniere si rinnervarono e riappresero l'arte.
bianco appariva ora subitamente letificante il miracolo del sole. bucini, 57: dal
aria fredda e letificante pel caldo umido del presepe. papini, x-1-944: dio
d'esso ne caccia fore. scala del paradiso, 212: colui che è letificato
menti. caro, 14-44: la parola del signore... letifica il cuor
c'è di mestieri / con l'aura del cianciar rasserenarsi / prima la mente,
fosse letificata dalla ultima vista delle creature del sangue suo. jahier, 3-65:
dolore che tale e tanto uomo maestro del mondo, letificante la chiesa di dio
circa tessergli successa vostra eccellenza in libero del tutto governatore. b. croce, iii-23-401
trovar el famulo acciò che, per letifìcazióne del maestro, potessi conclamare dinanzi la
: s'indugiavano al sole tutte quelle spose del signore, incedenti tra le fonti letifiche
signore, incedenti tra le fonti letifiche del profumo. baldini, 6-234: da
che 'l cuore per so- prabondante letizia del petto uscire gli volesse. s. bernardino
, 43-8: adam, poi che gustò del pomo / che dio con propria bocca
voce! per godere della sua letizia del balocco comperato. bocchelli, 13-343:
, 30-41: noi siamo usciti fore / del maggior corpo al ciel ch'è pura
che spira dal ventre / che fu albergo del nostro disiro. idem, par.
deirintima gioia; aspetto ilare, ridente del volto; tono lieto, esultante della
di tutto il populo, per la fama del valor suo nell'arme e della giustizia
: saputasi per la città la morte del cavaliere di cupido, non vi fu
a quella universale letizia mancava questa, del vedervi nella celebrità di questo giorno d'
novella dignità ornato fra i magnifici apparati del popolo... per farvi dimostrazioni
reputato in que'tempi il miglior cavalier del mondo. rinaldeschi, i-m: nel mezzo
afflitti di fame, e picchieremo la porta del luogo, e 'l portinaio verrà adirato
letizia d'israel, tu l'onore del popolo nostro. però che tu hai
, 8-10: voi m'avete adorbata del figliuolo mio e della letizia mia.
angelini, 1-57: la tiepida fragranza del pane e la letizia del vino.
tiepida fragranza del pane e la letizia del vino. 6. leggiadria armoniosa
. carducci, iii-23-112: nell'azzurra letizia del cielo erra una melodia di violini:
di violini: e dalle onde smeraldine del mare risuona come un allegro riso di fanciulle
i giovinetti con letizia intiera / siedon del vano focolare al canto, / a quella
contemplatrice che il sole materiale negli occhi del corpo letizianti della sua luce. b
idea di maggior bellezza, quanta è del veder la faccia di dio letiziante.
piacer de lo spirito santo, / letizian del suo ordine formati. idem, par
vite al tempo ignote, / letiziando del diverso stallo. -sostant.
il giovane, i-444: il letiziare del paradiso testificando. cesari, iii-320: il
manca a tutti i dannati, il senso del divino, che illumina la sua faccia
barba. -lettera bastarda: carattere gotico del secolo xv. -lettera bianca o a
incise, nelle catacombe, per ordine del papa damaso i (366-384),
balthassar una mano che scriveva, nella superficie del muro quelle littere che non si intendevano
il sole è significato da la figura del cerchio e la luna da quella del mezzo
del cerchio e la luna da quella del mezzo cerchio. idem, n-iii-1038:
1-410: estraeva due parole dal contesto [del libro] e numerava le lettere.
si scoprirono tre cittadini dipinti nella facciata del palagio del podestà... ognuno de'
tre cittadini dipinti nella facciata del palagio del podestà... ognuno de'quali
parlandosi di medaglie, vale l'iscrizione del contorno. pascoli, ii- 532
4 lettera', quel segno, in testa del carattere o quadro metallico, che
l'elemento della stampa della scrittura e del linguaggio. -in partic. lettera bianca
l'occhio sporgente in qualche parte fuori del fusto. -lettera di forma: carattere
il cui occhio occupa tutta la superficie del parallelepipedo, senza spalla né ai piedi né
alfabetico strettissimo. redi, 16-iv-409: del resto [il vocabolario della crusca]
anni dopo si costituiva l'ente nazionale del vocabolario della crusca per la continuazione dei
indicavano le variazioni della sonorità, del ritmo, del colorito (come c.
variazioni della sonorità, del ritmo, del colorito (come c., celeriter;
verbale), quale risulta alla stregua del solo valore lessicale, grammaticale e sintattico
g. villani, 7-46: ricordandosi del vangelio di cristo, ove disse:
venire, e molte altre cose fuori del suono di quella voce di tale scrittura
, quando anco si volesse affermare la quiete del sole essersi fatta nell'ora nel mezzo
.. non si attaccasse alla lettera del contenuto nel trattato di ratisbona. de
si vuole così ordinare: 4 l'ora del tempo'... o
: le troppe lettere ti fanno uscir del senno. castiglione, 157: oltre
, e massime nelle lettere gentili. del tufo, 94: dottor, com'io
: per un contrassegno della comune corruttela del barbaro tempo le chiamiamo * belle lettere
studi religiosi. -anche: i libri del vecchio e del nuovo testamento. boccaccio
-anche: i libri del vecchio e del nuovo testamento. boccaccio, 1-vi-272:
almeno per iscopo principale, qualunque sia del resto la forma delle sue opere, per
morali: discipline che studiano la nozione del bene e del male; etica, teologia
che studiano la nozione del bene e del male; etica, teologia morale.
no i serà, no ve caregà del fato, ma dare li podrie bone
199-1: responsione de le iettare di francia del primo messo de la fiera di provino
giusti, v-45: la cara tua del 25 agosto mi fu di molta consolazione per
: rispondo alla tua capziosa e dolcissima del 14 maggio. omero è affidato.
, 1-326: ha intercetto un pacchetto del duca, dove era una lettera al
, che gli dava avviso della morte del padre e delle discordie de'fratelli, ottenne
diè cortesemente e gli fece la lettera del ben servito. -lettera di mio
favore a v. eccellenza. p. del rosso [rezasco], 326:
individua a lui dei cinque d'agosto del 1711, l'altra circolare dei sedici
gennaio 1712, indirizzata a tutti i vescovi del regno di sicilia, con le quali
anco nell'oscurità della notte la chiarezza del giorno, nel ricevere da'suoi valorosi capitani
minacciativa: lettera minatoria. p. del rosso [rezasco], 362: è
d'essere stato fatto da sua maestà del consiglio segreto. relazioni degli ambasciatori veneti
e risolvere casi pratici; fanno parte del nuovo testamento e sono in tutto 21
ha responsabilità o parte. -lettere del pubblico, lettere al direttore: corrispondenze
fermarono certe risposte redazionali alle « lettere del pubblico ». erano vere e proprie diagnosi
non arriveranno a quella contro al predicatore del vostro primo libro. annotazioni sul decameron,
monsignor bembo ragiona, essere stato tenuto del boccaccio. giordani, i-2-92: le
nuove traduzioni heiniane 300, per le lettere del foscolo (che accetta) 300.
la lettera a bolla di papa benedetto del calonacato di tornaj. fabbroni [
d'aver egli ricevuta lettera di sigillo del re. papi, 2-1-157: parlò
lui il quale lo tenesse in nome del pontefice. -lettera apostolica di colpa e
: indulto pontificio che comprende l'assoluzione del peccato e l'indulgenza plenaria.
la chiesa] e diede la lettera del acatto e fecie ogn'altra cosa che a
di commissione, per levare altre genti del dominio. statuto di molfetta, [
ponendolo sotto la diretta ed esclusiva giurisdizione del papa. sarpi, vi-2-65: se
ipso facto sii bandito di vinezia e del distretto. -lettera di fede:
elezione: documento col quale il notaio del comune attestava la nomina di un cittadino
rezasco], 175: ciascuno notaio del comune che scriverà lettere d'elezione della podestà
offerere de'loro salari all'opera. statuto del capitano del popolo [rezasco],
salari all'opera. statuto del capitano del popolo [rezasco], 5: gli
concessionario dovrà presentarsi avanti di noi e del nostro capitolo, riprendere da noi la
caso di avaria comune verificatasi nel corso del viaggio, per garantire che il ricevitore
nostri di bruggia feciono pagare per lettere del detto messer franchesco in parigi per le
borsa: la * richiesta 'da parte del venditore di un valore. -lettera dimissoriale
la sicura e legitima nazionalità, così del legno come dell'equipaggio, e sono la
, ristrumento della compra o della costruzione del legno, il contratto di noleggio e
di noleggio e le lettere di naturalizzazione del capitano. boccardo, 1-467: in
di marca e di rappresaglia: decreto del magistrato con cui si autorizzavano i cittadini
ostenta un'aperta avversione a gl'interessi del re cattolico, per avergli l'armi di
patenti che vengono concedute, in virtù del diritto delle genti, agli armatori e
che si fosse da alcuno ottenuto contro del debitore, né tampoco il salvo condotto,
e di monizioni, tutto il bagaglio del generale e tutte le lettere publiche e
diversa, di compiere, per conto del proprio ufficio, determinati atti; let
di boemia, concedeva il libero esercizio del culto a quanti aderivano alla confessione boema