argilla e di sabbia, dal violento scuotere del terremoto in se medesimo ristretto, e
di insaccati. breve dell'ordine del mare di pisa, 459: serra tori
p... in volere essere del numero de'letti a fare le predette
sia sofficiente, o no, al servigio del comune, eglino, che sono a
(con partic. riferimento ai vari gradi del sacramento dell'ordine).
solennemente [la commedia] in casa del conte di saponara. = voce di
, xxxvii- 138: [il favorito del viceré fu chiamato a] dirigere dal
. sercambi, iii-157: de'quarti del dicto messer octobuon terzo il predicto gentile uomo
questa dell'insalar pesci, con quella del vino, l'industria dell'isola.
... certo non tien punto del sottile, se non è nel motteggio,
fenne mescolanza. verdinois, 12: vuole del lesso, un bel fritto di triglie
insalata. piovene, 8-100: i tartufi del deserto si mangiano in insalata o fritti
pur mai la gran vertù t'offese / del cavalier de'bocchi bolognese, / che
certa rispettosa pietà per gl'ideali orticoli del povero custode, per quell'insalata di
pan di mano con quell'insalata cappuccina del loro linguaggio. scarfoglio, 302:
l'arrosto e l'insalata: a metà del pranzo. pascarella, 1-236: i
che raccoglie le schede per l'elezione del presidente della repubblica. = deriv
] che 'l savore, che si fa del grasso de'pesci insalato, non guasti
o carne insalata; e mettivi dentro del bianco del finocchio e del petrosello, e
insalata; e mettivi dentro del bianco del finocchio e del petrosello, e mesta
mettivi dentro del bianco del finocchio e del petrosello, e mesta forte. s
3. salso (l'acqua del mare). busone da gubbio,
nudo si coricoe nella rena alla proda del mare. landino [plinio], 307
sale o nelle saline con la forza del sole, o nelle caldaie, o pentole
, o nelle fosse con la forza del fuoco. 4. figur.
,... e han pur troppo del buono alcuni motti insalati, e alcune
per la conservazione. legge generale del sale, 104: se dalla sua canova
i suddetti insalatori abbiano levato la quantità del sale proporzionata all'insalatura di detta carne
dell'anno che si fa. legge generale del sale, 104: se..
i suddetti insalatori abbiano levato la quantità del sale proporzionata alla insalatura di detta carne
volgar., 114: portavano l'acqua del mare, per portare la 'nsalatura,
]: 'insalatura ', diremmo anche del tempo da insalare, sì come potatura
di dio: cioè, lo dono del timore, umiliando il cuore;..
aria primaverile delle cime degli alti alberi del parco. manzini, 8-132: c'erano
gli dice le dolcezze le più insipide del mondo? 2. figur. rigido
[alla lirica] l'aria spagnolesca del secolo,... per la niuna
, causato dalla collera, patir del mal caduco; diasegli da bere del-
sublime / oltre l'eccelse cime / del cielo eccelso all'insalibil sede. =
rituale cattolico, ancora vivo nell'amministrazione del battesimo, per cui il ministro tocca
la saliva le orecchie e il naso del battezzando. = deriv. da insalivare
, scalata (ed era termine proprio del linguaggio forense). romagnosi,
che fa bella mostra negli atti giudiziarii del foro toscano, e forse anco di
lettere, sempre occupato alle insaluberrime fatiche del gabinetto. mazzini, 12-347: in
: il mio male non è ne'dolori del corpo, ma nelle profonde insanabili piaghe
corpo, ma nelle profonde insanabili piaghe del mio cuore, stanco di comprare la
, un difetto). scala del paradiso, 94: ma se litiga con
e castighi, e quelli che sono del tutto insanabili, scacciarà in esilio.
. cattaneo, iii-4-302: la promessa del re fu accolta con tripudio da pochi
-cioè che le autorità delle leggi e del principe non possono convalidare. codice di procedura
nullità derivante da vizi relativi alla costituzione del giudice o all'intervento del pubblico ministero
alla costituzione del giudice o all'intervento del pubblico ministero è insanabile e deve essere
irrimediabilmente, irreparabilmente. scala del paradiso, 186: noi li grandi vizii
cuore, inetta agli affari, presontuosa del suo sapere, e insanabilmente ostinata nelle
-in partic.: che è proprio del dialetto senese. gigli, 4-15
8-10: questo parlare al giovenetto fianco / del fero sveno è stimolo sì forte,
quella mano che fu ministra della morte del mio caro figlio. graf, 5-1078:
tante discordie e guerre civili e mutazioni del regno, invano si cercherebbero quelle scelleratezze
gli augelli, / come la spada del pagan tra quelli. foscolo, xiv-370
/ che ben potrà posseditrice farsi / del ricco annello, e lui non porre a
scontro, la compagnia, l'aiuto del suo simile. -recipr. venire
e diventano tutte le altre parti del corpo umano, son quelle che vanno
caduta che mille spade si videro insanguinate del di lui sangue. manzoni, pr.
, 1-86: mughianti giovenchi a piè del colle / fan vie più cruda e dispietata
da'latini, perché in quell'arte del corseggiare o più tosto in quel latrocinio
rivoluzione, e che della guerra e del latrocinio hanno l'abitudine e il gusto
, e sarà rinchiuso nelle vene e dentro del corpo del comune. 4
rinchiuso nelle vene e dentro del corpo del comune. 4. ant.
aracnidismo dovuto alla puntura di alcuni ragni del genere lathrodectes, i cui veleni hanno
altri col sale pongono giù la ferocità del latroncellare, con quali ragioni ci scuseremo
ragioni ci scuseremo noi? = adattamento del lat. latrunculàri, rifatto su ladroncello
di falsi cristiani. rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-132: donna, chi
: vedendo il bisogno, la miseria del prossimo latrone, e che a lui si
turato con un dito l'estremità opposta del cannello, come si pratica nelle trombette
modo di fiorami, e coll'aspetto del marezzo. tarchetti, 6-i-449: il
.. picchia colle dita sul fondo del suo recipiente di latta. cicognani, 2-88
, ma suonano pochi soldoni sulla latta del banco, e i monelli che pullulano nel
, comp. da latta1 e dal tema del gr. ypócpto 4 scrivo '.
produrre latte, che favorisce la produzione del latte (un pascolo). targioni
, n. 11) per l'aspetto del liquido emesso. lattaiòlo2 (
denti lattaioli. passavanti, 277: del cadere de'denti più fiate ho sognato,
santi geroglifici in un'animuccia ne'rudimenti del vivere. 3. ghiandola mammaria
. corrado, lxvi-2-279: sono le animelle del capretto simili alli lattaroli del vitello.
le animelle del capretto simili alli lattaroli del vitello. 4. formaggio fresco
zafferano, che i contadini lo mattino del corpus domini portano in arezzo a casa del
del corpus domini portano in arezzo a casa del padrone. 6. tose
dice mastro plinio farsi con la carne del porco, non lasciando di tastare fino
bambino di età compresa fra la fine del periodo neonatale e il sesto mese)
e sopra la catasta la rozza cuna del suo lattante pargoletto, non traboccava,
nude le braccia su l'amato capo / del lor caro lattante, onde noi desti
infelice ovviare... all'ardore del sole, che gli ha tolto la sua
io vo'che tu sappia come io del mio latte ho lattato il gioivine che ora
, iii-1-441: lunge ho l'onda del xanto, ove una cara / donna e
ruscello. lubrano, i-464: doni del ciel, gratuiti tesori / cadono giù le
benignamente, che 'l maestro de'pecorai del re la trovò che leccava i fanciulli
ch'altri mai / nel primo cinghio del carcere cieco. cavalca, 11-46:
le verdi rive d'aretusa / lattò fanciulli del teatro acheo / l'austera musa.
balie e nutrici che lattano i figliuoli del diavolo con questo latte delle lode,
imprenda di quelli costumi per lo lattarsi del suo pessimo sangue. 7. intr
. cavalca, 19-429: la lingua del parvolo, che lattava, per la
balia con darle la mattina brodi bollitovi drento del radicchio ed il giorno una buona lattata
mio figliuolo, lattato dal comin- ciamento del mio latte e nutricato poi e cresciuto del
del mio latte e nutricato poi e cresciuto del mio pane, abbandoneret'io, ch'
nella vulva non morii? perché uscito del ventre non perii di presente? perché
4. che ha il colore bianco proprio del latte. -anche: biancastro, lattescente
2-375: questa differenza appare per cagione del molto lume e splendore che d'ogni intorno
bianco sudicio par nero, in comparazione del lattato. magalotti, 7-103: nella grossezza
dell'anima mia,... lattatrice del salvatore de tutta la substanzia mia,
ghiandola mammaria, che comincia poco prima del parto e si prolunga, nella specie
sazia ti vede ornai la belva / del suo latte, ella parte e si rinselva
con vomito; perciocché quasi la rettificazione del latte ricerca cotal cura. c.
detto 'caseina ', o base del formaggio, di uno zucchero particolare detto '
io sì che 'l carico che per invidia del mio nome hai portato -la fatica teco
bettini, 1-383: non debbo ricordarmi del mio figlio di latte? son contento
. non hanno ancora messo i denti del latte e... per fare i
idoli rotti. -discesa o montata del latte: v. latteo, n.
latteo, n. 12. -febbre del o da latte: v. febbre,
alcuni neonati. -anat. linea del latte: linea lattea (v.
latte, con presame dell'agnello e del capretto di latte. grazzini, 4-343:
s'accontenta di far pagare al ladroncello del frutto proibito un maiale da latte.
9-19: la pazza guidatrice / sull'autostrada del sole / butti a sfasciarsi la sua
et audito la soa doctrina e nutrito del lacte de la sua dol- cesa.
/ che polimnia con le suore fero / del latte lor dolcissimo più pingue, /
più pingue, / per aiutarmi al millesmo del vero / non si verria, cantando
filosofia], il qual, nutrito già del nostro latte e cresciuto de'nostri cibi
sua madre: cioè non mi privi del soavissimo latte della tua grazia. casoni,
, l'italia -e non mi sono nodrito del suo latte. de sanctis, ii-311
mio furente futurismo e le originalità caricaturali del mio compagno con un continuo risucchio e
di commercio. questo è il latte del pubblico; questa è la sorgente del
del pubblico; questa è la sorgente del comun bene. 4. figur
centri di raccolta e lavorazione: centrali del latte [v. centrale, n.
, direttamente ai consumatori; a seconda del trattamento ricevuto può essere pastorizzato, omogeneizzato
certi lor lattonzi hanno infilzati; / del latte v'è da versarsi pel seno.
quan- d'era cibo il latte / del pargoletto mondo e culla il bosco.
che sia molto conveniente il lungo uso del latte vaccino preso la mattina a digiuno
. massaia, ii-54: il latte del cammello è leggiero, sostanzioso e salubre,
popolo minuto mussulmano può dirsi che ricavi metà del suo nutrimento dal latte di questo animale
e nell'aria è il forte profumo del latte e del caglio. pasolini,
è il forte profumo del latte e del caglio. pasolini, 3-36: l'
], 240: fassi della grassezza del latte, che si fa il burro,
e di burro fresco. -cura del latte: dieta lattea. -latte
latti freschi / de le gote e del mento. chiabrera, 1-iii-106: solo un
celeste / venne a smaltar la bella via del seno. loredano, 3-41: le
latte alla crème ': ibrida locuzione del gergo di cucina per indicare un bodino o
vii-254: ho nella bocca il sapore del latte di mandorla che mi ha dissetato.
chirurgo per guarirmi presto ha lasciato prima del tempo gli emollienti -ed oggi sono tornato alla
: chiamasi volgarmente così, una secrezione del gozzo (ingluvie), dei colombacci,
, in partic., dal picciuolo del fico ancora acerbo; latice. bencivenni
.. col presame dell'agnello e del capretto..., ovver de'fiori
..., ovver de'fiori agresti del cardo, o del latte del fico
ovver de'fiori agresti del cardo, o del latte del fico. burchiello, 70
agresti del cardo, o del latte del fico. burchiello, 70: sangue di
... l'aglio, il latte del titimalo. olina, 76: gli
dappertutto nel bahr-el-ghazal e nelle vaste regioni del niam niam. dessi, 7-89:
: non voglio che si passi / trattar del latte sirpico, com'esso / d'
fregano con le femmine, mandano fuori del loro corpo per un forame, che
forame, che è accanto al forame del podice. g. averani, ii-55:
locuz. via, strada, cerchio del o di latte). tasso,
,... com'è il cerchio del latte e le comete e tutte quelle
caddero nel tempo che fetonte governò il carro del sole, che fece il corso per
da la magion eterna / ch'è del sol luminosa e de le stelle, /
altre? passero, 4-7: che parte del ciel men rara sia / ove minute
e verdi al di fuori. -albero del latte: nome volgare di alcune piante
/ poi che non sai che il piacer del mangiare, / del bere e del
che il piacer del mangiare, / del bere e del vestir è il manco manco
del mangiare, / del bere e del vestir è il manco manco / che noi
, iii-i- 29: la superbia del cuore a lei fu la madre; l'
quelli occhini ladri che paiono due stelle del cielo. redi, 16-viii-332: con un
è in fondo al suo odore un che del fico latteggiante, del piccolo fico verdino
odore un che del fico latteggiante, del piccolo fico verdino. 2.
. leopardi, iii-762: la ricetta del latte-e-mèle è molto semplice, perché consiste
. govoni, 283: ai lati del pozzo che è un gran budino lattemiele
conciliante, accomodante, indulgente nei riguardi del prossimo; che ha modi esageratamente affabili
. per estens. che ha il colore del latte, candido. g. rucellai
che ha il colore o la consistenza del latte; bianco, lattiginoso.
, i calori e l'altre qualità del ventre della terra: 1 ut pontica
plinio], 23-7: il sugo latteo del fico ha la qualità d'aceto,
ii-232: lento, al collo suo del flessuoso / collo [il cigno] s'
/ il mare, più soave / del cielo nel suo volume / lento, più
1-59: sulla fronte invasa dal fuoco del rubino ho sentito la carezza della mano
4 -intr.: pur iddio è testimonio del mio innocente e latteo procedere.
abbiamo mangiato, subito cominci a passare del liquore dallo stomaco alle vene lattee,
succlavie, e dalle succlavie alla volta del cuore. vallisneri, iii-517: dovendo
bianco colle particelle più leggiere e più piccole del presume, nutrisce e può penetrare le
prano dei coagulanti, quali sono il fiore del 'presame '(cynara cardunculus)
, / ov'è la lattea via del paradiso, / non nota a la volgare
i poeti ch'egli abbruciassi quella parte del cielo, che par che sia in quello
di stelle arcobaleno, / via maestra del firmamento. calvino, 7-41: situato
strisce parallele, suddivise in tanti punti del latte rappresentanti altrettanti abbozzi di mammelle.
'cascina '. o 'bottega del lattaio 'e anche semplicemente 'lattaio'
l'insieme delle tecniche inerenti alla lavorazione del latte. 5. scherz. petto
lattalino), sm. ittiol. pesce del genere aterina (ma con tale nome
acqua dolce). poesie musicali del trecento, lxxxiv-312: tastando e odorando
agg. letter. che ha il colore del latte; bianco. tommaseo [
lasciava liquefarsi, nell'aria fredda, lattescente del mattino, l'ironia del tranviere milanese
, lattescente del mattino, l'ironia del tranviere milanese. -smerigliato (un
venez. particolare tipo di maiolica veneta del secolo xvii; lattimo. =
deriv. da latte, per la simiglianza del colore. lattiburróso, agg.
latticèllo, sm. parte liquida del latte con basso tenore di grassi e
che si ottiene come sottoprodotto della lavorazione del burro e si adopera per l'allevamento
l'anima mi si dilatava sulla linea del mare / orribilmente candido, a mattina,
candido, a mattina, nel latticinio del sole che nasce. 3.
, e questo si chiama latticino, del quale si fanno opere diverse sopra i
latticino3, agg. ant. del colore del latte. biringuccio,
latticino3, agg. ant. del colore del latte. biringuccio, 1-43:
carboidrati, e costituisce un importante prodotto del metabolismo dei glucidi, dei protidi e dei
speciale che si genera nella fermentazione spontanea del latte, e che si trova nel sugo
di particolari enzimi, operano la scissione del lattosio in glucosio e galattosio, quindi
, sf. fabbrica adibita alla laminazione del ferro e alla produzione della latta.
schiera di lumi situati lungo la bocca del palco;... e quelle brutte
produzione, la lavorazione e il commercio del latte (un'industria, un centro,
sesso femminile allevato specificatamente per la produzione del latte. = deriv. da
, comp. da latte e dal tema del gr. cpays w * mangiare
adibito o è particolarmente idoneo alla produzione del latte (un capo di bestiame,
vacche finché vengono coltivate per la produzione del latte. monelli, 1-224: ci
tempera tutto l'uovo sbattuto con lattifìcio del fico in una scodella. crescenzi volgar
puro latte con presame dell'agnello e del capretto di latte... o
latte... o co'fiori del cardo selvatico, o col lattificcio del fico
fiori del cardo selvatico, o col lattificcio del fico. landino [plinio],
dal gambo delle foglie verdi e dal picciuolo del fico acerbo, colti dal suo albero
come latte, che esce dal picciuolo del fico acerbo. 2. bot.
calici pubescenti; foglie runcinato-dentate: le ultime del fusto poste in tre...
da latti [ce] e dal tema del lat. filière 4 scorrere, fluire
, comp. da latte e dal tema del lat. fugare 4 mettere in fuga
, comp. da latte e dal tema del gr. yòyvojxat 'genero'; cfr.
de pisis, 1-198: ricordai il concerto del teatro varietà. fregoli si aggrappava con
che ha l'aspetto e la consistenza del latte (un liquido, un latice
, altre come se fosse il sugo lattiginoso del medesimo tragopogono, ma accagliato. c
notte fosse pagliarina e bella, quella però del giorno pendeva nel colore al lattiginoso.
214: dob- biam cogliere prima del tempo il nostro grano lattiginoso.
dall'acido lattico per eliminazione dell'ossidrile del gruppo carbossilico. = voce dotta
più oltre che il medicare i fanciulli del lattime, diede tanta fede alle parole di
le foglie di fico] al morso del cane arrabbiato ed al lattime. nomi,
di lattime. carducci, ii-5-120: del suo imbizzirsi con chi non trova tutti
, grande ciambellano della pastorelleria comica e del lattime teatrale e conferitore patentato di speroni
a tutti gli 4 attori giovani 'del felice regno d'italia. 4
di vetro. trattati dell'arte del vetro, 77: tutte queste cose mescola
deriv. da latte, per la simiglianza del colore. latdmóso, agg.
crusca]: se la nutrice sarae ingorda del vino, i fanciulli diventaranno lattimosi.
. ant. che ha il colore del latte e della porpora; candido e
(v.) e dal tema del lat. ferre 4 portare '.
un cortiletto di passaggio tra la bottega del lattivéndolo e l'osteria.
da latte, per il colore bianco latteo del pe lame; cfr.
scient. lactobacillaceae, dal nome del genere lactobacillus (cfr. lattobacillo).
di formaggi, yogurt e delle vitamine del complesso b. = voce dotta
aerometro graduato per ottenere la lettura immediata del grado di densità del latte al fine
la lettura immediata del grado di densità del latte al fine di determinarne la genuinità.
, comp. da latte e dal tema del gr. yìyvop. at 'genero
tuba: un solenne lattone -sùbito nell'ingresso del teatro - gliela rincalcò fino al gozzo
trasse per terra insieme con il corpo sacratissimo del nostro signor. ramusio, i-135:
anello chiuso o per reazione di condensazione del chetone. = voce dotta,
e adoperato come solvente nella preparazione del lattato di etile. =
mesi di età. compagnia del mantellaccio, 1-13: siede in suo luogo
. targioni pozzetti, 7-174: l'uso del caglio d'animal lattonzolo,..
è antichissimo e generalissimo in tutte le parti del mondo. pascoli, 1487: una
varca le auguste soglie dell'accademia interrogato del suo stato civile risponde: « artista
con il quale si valuta la densità del latte esaminandone la trasparenza.
lattoscòpio', strumento per misurare la bontà del latte. = voce dotta, comp
, comp. da latte e dal tema del gr. axonéco * osservo '.
. fu scelto a patrono degli armenti e del bestiame minuto, acciocché...
-che ha l'aspetto, la consistenza del latte. magalotti, 19-20: gl'
, comp. da latte e dal tema del gr. xpécpoì * alimento,
, 253: diedi al maesstro salvi del forese, dies xxj d'otobre,
ricciardo da cortona, 40: considerate del dì de la morte, da la quale
129: se fornisca... del zenzebre siropato... similiter de la
mele in forma di lettovario, le radici del meo giovano nei dolori delle giunture.
ragazzi di pistoia, / cavezze inevitabili del boia. redi, 16-v-132: in molti
formava aurelia un lattuaro conferentissimo alle sincopi del suo cuore angustiato. ricci, 3-7
= deriv. da lattuca, sul modello del lat. * lactucarìus 4 venditore di
le proprietà diuretiche, narcotiche e calmanti del latice da essa prodotto.
lattuca è cosa che si pon nel principio del mangiare e eccita l'appetito. soderini
xv e xvi, e anche alla fine del secolo xviii) lo sparato della camicia
un poco basse, a petto a quelle del cavaliere. caporali, i-110: dieci
spilletti, pianelle ragionevolmente alte all'usanza del paese; un collare di ferro per il
a la tedesca, / star in guardia del castello. manzoni, fermo e lucia
della famiglia cloroficee, in partic. del genere ulva, il cui aspetto è
lxvi-1-363: che sia il vestir suo [del coppiere] onesto... e
onesto... e per cosa del mondo non faccia mostra di quelle larghe
linas bonghi, 2-128: i mazzetti del basilico o del lattu ghino
, 2-128: i mazzetti del basilico o del lattu ghino da taglio per
debbono intendere quegli ornamenti, che ne'tempi del nostro poeta in forma tonda si solevano
l'osso dela fronte, doi paretti del craneo, l'osso lauda ed el
. rohlfs, 23) e caduta del gruppo consonantico mb. laudàbile, agg
al vivo la venerabile / soave immagine del vostro volto / dipinse in tela pennel laudabile
., 2-18: come per arte del medico il ventre acquista laudabili disposizioni e
b. pino, 4-3: la prudenza del galant'uomo bene intesa lo fa laudabilmente
. battaglini, ii-59: cessato il fomento del vizio, operò laudabilmente. guerrazzi,
delle cagioni da far temere che ci sia del guaio nascosto e che debba fare mala
pasta, 319]: lodo l'uso del latte, la mattina; lodo l'
ancorché non con frequenza, l'uso del laudano. g. del papa,
, l'uso del laudano. g. del papa, 6-i-18: ne'maggiori bisogni
laudànum (paracelso), per incrocio del lat. ladànum (dal gr. xàsavov
la sua soavità, rompe in voce del laudante. laudare (laudari),
guinizelli, xxxvii- 472: io voglio del ver la mia donna laudare / ed asembrarli
umidi occhi ove si tace / l'acqua del cielo! b. croce, ii-13-157
; de'rei flagello, catone: del primo laudavasi la facilità, del secondo
catone: del primo laudavasi la facilità, del secondo la fermezza laudavasi. papini,
taglia o tempera il parere e la sentenza del podestà. pratica civile delle corti del
del podestà. pratica civile delle corti del palazzo veneto [rezasco],
terreno, ecc.). statuto del comune di montagutolo, 18: qualunque del
del comune di montagutolo, 18: qualunque del detto comune sarà electo ad alcuna lite
diligente discussione delle cose, per vigor del compromesso lodarono la pace. -assol
presa con l'imperadore, sonando le campane del comune e delle chiese a dio laudiamo
morbosamente attaccato alle tradizioni, nostalgico del passato, contrario alle novità e al progresso
altri. vittorini, 7-233: un laudatore del passato, un rimasticatore, un curatore
messo da un po'di tempo alle costole del carletti, da cui sperava evidentemente di
ii-10-159: tu vuoi ch'io ti lodi del tuo scrivere francese? mi pare di
savonarola, i-3: e1 terzo segno [del vero penitente] è la laudazióne,
. giordani, vi-98: la compagnia del casino... volle, oltre le
, cum i nostri... savi del conseio, cum laudazióne
conseio, cum laudazióne del puovolo de veniexia per questa nostra pubblica
, 544: 'laudazióne ', tatto del laudare le proposte, le sentenze e
, laddove i feudali importavano la laudazióne del signore, dal quale erano stati concessi.
volgar., i-3-491: benedissono iddio del cielo che gli avea fatti vittoriosi.
: questa lingua mia conforme alle meditazioni del cuore... sarà sempre piena,
. paleotti, l-n-210: il fine del pittore come artefice serà col mezzo di
succession perché defraudi / del ben che mille volte io t'ho
persona, quantunque indotta, sarà laude del vostro ingegno che con opportune e ordinate
de l'anima, poi da la parte del corpo. sonetti e canzoni, 9-31
rinnovata luce diurna, considerata come simbolo del redentore, luce del mondo. vita
considerata come simbolo del redentore, luce del mondo. vita di s. girolamo
ceracchini, 1-2-69: si dica sovra del defunto, presente però il di lui cadavere
forma di semplice cantilena verso la fine del secolo xii a opera delle confraternite dei
oltre agli originali temi della lode e del ringraziamento, anche quelli della contrizione e
, la rappresentazione di episodi della vita del salvatore e dei santi o i novissimi,
», rappresentò la più alta espressione del teatro italiano medievale. -in senso generico:
canto... e si privò talora del piacere del sentire panegirici e laudi de'
.. e si privò talora del piacere del sentire panegirici e laudi de'santi.
, v-2-313: perfettamente imitavo gli atti del 'pieno di grazia 'quasi sacro
cominciò lo mondo e spezialmente lo movimento del cielo. capitoli della compagnia del crocione
movimento del cielo. capitoli della compagnia del crocione, 15: da qui innanti facciamo
, somma -variamente fissata in una percentuale del valore del fondo -che il concessionario di
-variamente fissata in una percentuale del valore del fondo -che il concessionario di un'enfiteusi
concessionario di un'enfiteusi (il titolare del co siddetto dominio utile)
doveva pagare al proprietario concedente (titolare del cosiddetto dominio eminente o diretto) in
o diretto) in occasione dell'alienazione del suo diritto (cioè della vendita,
lo ricerca, così intorno la quantità del laudemio, come intorno la consolidazione dell'utile
, censi, laudemi e le ragioni del sigillo reale della cancellarla ascendono a gran
alienarla o disporre anche senza il consenso del padrone, overo che questo non lo
primo contratto d'investitura, a riserva del laudemio, il quale in tutte le ulteriori
respettive investiture dovrà essere la quarta parte del laudemio stabilito da principio. galanti, i-ii-
un diritto di due soldi per lira del prezzo della rendita o cessione da lui fatta
, 7-1 (151): tenendo egli del semplice, era molto spesso fatto capitano
carducci, iii-16-304: la solita allegoria del fico che non fa frutto...
dante e il petrarca e i laudesi del trecento. moretti, ii-838: fiorenza,
le laudi a maria insieme coi poeti del dolce stil nuovo. 2
onorata e laudevole menzione di me e del mio nome, questo sarà un effetto
480: è... officio del bon principe instituire talmente i populi suoi
una affezione specialissima verso le nobilissime arti del nome del disegno... laudevolissimamente esercitata
specialissima verso le nobilissime arti del nome del disegno... laudevolissimamente esercitata.
nella nostra repubblica par che l'uso del giudicare non abbia di scrittura bisogno alcuno
i plenipotenziari] vollero antiporre al laudo del principe d'oranges e delle provincie unite tutto
in su laudore. bonagiunta, xvii-495-7: del meo calore -splendore -de fore -non tragio
com'è vostro laudore. = adattamento del provenz. lauzor 1 lode '; cfr
. = deriv. dal nome del fisico tedesco max von laue, col
lomonite), sf. miner. minerale del gruppo delle zeoliti, che si presenta
. = deriv. dal nome del mineralogista francese f. p. n.
launèdda paesana, voi canterete i versetti del salmo supremo, a imitazione di minutchehr.
dessi, 10-138: da un angolo del sagrato si leva a un tratto il
= deriv. da auledda, dimin. del lat. aula 'flauto ',
sm. dir. stor. istituto del diritto longobardico, in forza del quale
istituto del diritto longobardico, in forza del quale il donatario cedeva al donante un
esso launegildo), come corrispettivo simbolico del dono ricevuto, trasformando così in contratto
]: * launechildo ', voce del diritto longobardico. compenso o contraccambio che
e da avere effetto dopo la morte del donatore, doveva a questo per assicurare la
grande monastero (e le singole celle del monastero stesso). vita di
lat. scient. lauraceae, dal nome del genere laurus (cfr. lauro)
. chim. idrocarburo saturo della serie del metano, noto in varie forme isomere.
idem, 1-vi-220: appartenendo all'autorità del senato il concedere l'uso della laurea,
invittissimi imperatori e conservatori della patria e del imperio, della corona e laurea triunfale
che in breve egli ottenne la laurea del dottorato de le leggi civili e canoniche
. bartoli, 9-28-170: è l'arte del condire ridotta a tale squisitezza d'ingegno
all'ignoranza. -per estens. conseguimento del dottorato. tommaseo [s. v
a stampare, per lo più a spese del dedicatario, una grossa raccolta di poesie
panzini, iii-354: la laurea dottorale del pascoli è, in bologna, del
del pascoli è, in bologna, del giugno 1882. -tesi di laurea
conferimento delle lauree ad onore, discorsi del ministro. b. croce, iv-11-199:
sempre iddio a felicitarlo con la laurea del martirio. salvini, 40-484: 0
intorno ai venti anni ritorna alla casa del padre. soldati, 2-64: appena presa
universitario che, durante l'ultimo anno del corso, si prepara a sostenere la
al giudizio sintetico della relazione sul valore del candidato redatto in ornato e classico italiano
in mezzo e laureata da due, che del militar paludamento adorni e di laurea ghirlanda
lxx- 696: questo pervenendo alle orecchie del laureato poeta petrarca,...
john masefield... poeta laureato del « realm » e dell'imperiale commonwealth.
papini, x-2-707: se vuol godere del canto [l'uomo] ha cento
, 238: che se poi la targa del suggello, laureata, roverata e serpeggiata
, / mi sarà specchio e lume / del mio misero stato afflitto e vano.
iv-1-739: il barone approvava la dimostrazione del giovine laureato, ripetendo ad ogni frase
: 'laurèlia', genere di piante arboree del chili, della dodecandria monoginia, famiglia delle
laurens -entis, da laurentum, città del lazio. laurèntia, sf.
. a. laurenti, botanico italiano del sec. xvii. laurentino1,
. laurentinus, da laurentum, città del lazio. laurèntio, agg.
. laurentius, da laurentum, città del lazio. laurenziano, agg.
aggiungo le varianti di un codice laurenziano del secolo decimoquarto. 2. scritto
rosso scuro che talora prendono gli angoli del fusto ed il bordo delle foglie.
, di numero atomico 103, ultimo del gruppo degli attinidi; prodotto artificialmente bombardando
. dall'ingl. lawrencium, dal nome del fisico americano e. o. lawrence
, / de le tue fiondi e del tuo laureo nome / andran mai sempre
, ii- 335: i pastori del montamiata si purgano con mangiare una o
'laureola ', specie di pianta del genere dafne, che porta le foglie
si rimediò agli altri inconvenienti della facilità del culto con esporre le loro imagini nelle chiese
, rispondendo al coro della chiesa quello del presbiterio. = deriv. da
appare fra i laureti i bella ospite del re carlo felice / maria luisa da i
passeggiare. tausilio, 46: poi che del viver mio tranquillo e lieto / apre
introdotto in uno de'più riposti laureti del parnaso inglese, avendomi fatto parte di
avendomi fatto parte di alcune liriche poesie del signor gray. carducci, iii-1-
tengono ottimo cibo i coniglini tratti del ventre della madre, o tolti dalla poppa
], 321: ancora [la pianta del lauro] è onorata a roma
annunzio, i-268: più ricco del laurifero peneo / dove l'ansia del cintio
ricco del laurifero peneo / dove l'ansia del cintio fu delusa / da le
d'annunzio, ii-96: le rose / del laurigero oleandro / e il fior violetto
... meno intagliate di quelle del sorbo e simili nella circonferenza alle laurine
o, per infusione, dalle foglie del lauro. pietro ispano volgar.,
e poi la volgi attorno la morsa del freno. libro della cura delle malattie,
polit. ispirato al laurismo; sostenitore del laurismo. 2. che si
soprannome di apollo, e vale dio del lauro.
né con dovizia uguale ogni terreno / del cultor ricompensa le fatiche, / né
volgare, 27: circa la rectificazione del aere, principalmente dovemo essiccare quanto sia
tasso, 13-i-335: de l'auro e del lauro e de'be'fiori / sparga
, virtù. boccaccio, vii-iii: del verde lauro più fronda né fiore /
pondo / dell'arricchir sottentra, e del profondo / surgono i vizi triunfando fore.
fore. poliziano, 1-774: sai del lauro tuo quante grillande / la poetica
a far uso de'vostri talenti e del solido e nobile stile che vi siete
il mirto. savinio, 10-104: del poetico lauro [apollinaire] si fidava poco
orna, ideando / levissima l'imagine del sogno / ch'a un dormente guerrier
de l'altera pianta, / felice ramo del bennato lauro, / in cui mirando
e tordo. -nel linguaggio del boccaccio, personificazione di fiammetta.
stirpa dal petto mio il bosco folto / del lauro verde ov'è mia morte e
ivi s'udia cantando / febo, scordato del suo lauro verde, / tesser d'
. perenne sempre verde. al contrario del pugnitopo, questa congenere pianta ha avuto
foglie. -lauro cassia: cannella del malabar (laurus cassia).
di 'cannellina 'o 'cannella del coromandel ', di buona qualità,
buona qualità, ma inferiore alla cannella del ceyland, o cinnamomo (laurus cinnamomum
più grandi per intorno dentate come quelle del cedro. fa i fiori bianchi e le
ii. locuz. cibarsi delle fronde del lauro: esser dotato di spirito profetico
. farmac. glicoside estratto dalle foglie del lauroceraso, usato in medicina come calmante
lauro ceraso', specie di pianta arborea del genere de'ciliegi, che fu portata in
che fu portata in europa dalle spiagge del mar nero. i suoi fiori, ed
grecia antica, attore che stava al centro del coro. patrizi, 1-i-417
, gr. aaupooxdcxai 'attori al centro del coro ', comp. da aocópa
fede e riconoscenza al termine della lettura del vangelo. = significa: lode
181: la sera furono da'ministri del papa ricevuti e lautamente banchettati alla stellata
aggregati granulari nei giacimenti di nitrato sodico del cile; è un idrato di calcio
deriv. da lautaro, distretto minerario del cile, col suff. miner. -ite
stomacosa lautezza delle mense. p. del rosso, 94: della lautezza d'una
, 2-188: ruminava così appetitoso l'erbe del campo come la lautezza de'banchetti reali
farsi onore, a non cederla alle lautezze del signor pietro, schernendoli debolucci di stomaco
facoltà, consumando il tutto nella lautezza del suo vivere più tosto da principe che da
guisa di nutrici si cibano per cibare. del casto, 1-17: credo senza dubbio
, viasa, valmichi, per la vastità del disegno e la stupenda lautezza del lavoro
vastità del disegno e la stupenda lautezza del lavoro. papini, iv-733: la smania
mai imprese da buccinarsi alle cinque parti del mondo: per poco non ci sembrarono
più lauta e sontuosa assai che quella del re vostro. brusoni, 41: investirono
da ricordare un viaggio fatto nel novembre del 1494 in compagnia d'alessandro bentivoglio a
il mattino dopo, quasi per risolutezza del caso, gli giunse la proposta lautissima
muovevano isolati e taciturni verso la casa del bartolami, portando ciascuno un lauto corredo
due tenere braccia, / ancor fremente del piacere lauto. bocchelli, i-47:
dati, 4-74: le mando le composizioni del nostro stravizzo, il quale fu solenne
gadda, 7-164: esiste un lauto zibaldone del belli. pari a quello del recanatese
zibaldone del belli. pari a quello del recanatese non ha che il titolo.
(v.), con la concrezione del l'articolo.
fogli. -in partic.: colata del magma lavico incandescente. magalotti, 7-2
liquefatta infuocata, che scorre dai lati del vesuvio negl'incendi... e raffreddata
avuta chiara e giusta idea degli effetti del vesuvio, e principalmente di que'torrenti di
della passione aveva gorgogliato, schiumando, del fuoco, si estendeva il lapillo grigio
delle mani recitando gli ultimi sette versetti del salmo 250, a cominciare dal versetto
: * lavabo ', l'atto stesso del sacerdote che si lava le mani.
piccolo lavabo con lo specchio ovale a piè del letto. e. cecchi, 5-62
d'annunzio, v-2-481: sul far del giorno, andavo nel lavabo inviso ai
11-24: un povero vecchio custodisce le chiavi del lavabo, detiene il sapone e l'
dal lat. lavabo, ia pers. del fut. indie, di lavare 'detergere'
coprirsi di fango contro 1 tafani del giorno. = incrocio fra il
misser lo pedante non guastava le parole del prete; allora ella conobbe come che
andate raccontando la vostra novellettuccia della caduta del presidente, concludo che né pure frate cipolla
presidente, concludo che né pure frate cipolla del boccaccio... potrebbe far credere
popolo più goffo e * lavaceci 'del certaldese che i vostri sien versi.
s'intrinsecò tanto oltre nel genio giovanile del re che tosto gli divenne compagno al gioco
apparecchia / la mia bionda ecamede, onde del sangue, / di che vai sozzo
.. il guerrier sovrano / scendea del campo a tergere / il nobile sudori
, 11-44: egli cade, e fa del sangue sacro / su l'arme femminili
egregio dottore, la non fu colpa del latino, se un popolo gentile e
ripurgar la francia nei lavacri di sangue del 1792 e 93. b.
esaltava la virtù moralizzatrice della guerra e del sangue, la selezione che compie dei
, / ove una bella ninfa giù del colle / viene alla ripa del leteo
ninfa giù del colle / viene alla ripa del leteo lavacro, / e di bocca
un mite alito sorga / dai lavacri del mare,... / silenzioso tu
pascoli, 984: lo accompagnava il suono del lavacro / del mare eterno.
: lo accompagnava il suono del lavacro / del mare eterno. 8.
boccaccio, 1-i-631: correte al santo fonte del vero lavacro, il quale, lavando
i quali hanno voluto abbracciare l'errore del loro scisma. muratori, 7-v-508: si
. pozzi, 2-298: quando in nome del gran dio trino ed uno / l'
p. verri, i-322: la mondezza del corpo sveglia anche l'idea di quella
essendo ancora collegate le idee della purità del corpo e di quella dei sentimenti. carducci
e non si purgano pria nel lavacro del pentimento salubre che passino quest'acqua letifera
: la pasta per rendersi omogenea abbisogna del magistero delle forze molecolari. tommaseo [
arlia, 311: 'la società del lavaggio in vai di nievole. fra
: mi levo come al solito prima del sole e vengo a vederlo sorgere mentre
materia grigia. 8. lavaggio del cervello: serie di operazioni che hanno
, mediante tecniche diverse, qualsiasi resistenza del soggetto, annullarne ogni autonomia di pensiero
recuperati, rieducati grazie ad un acconcio lavaggio del cervello. = deriv.
lavagna murata ad angolo su la cappa del camino, e bravamente si cacciò giù per
spengere la candela, / il nero umidore del mare / o il fiato della mia
le figure geometriche, è la pietra del paragone degli ingegni. monti, x-5-31
coro ad alta voce per cinque ore del giorno le medesime parole scritte col gesso su
mettere il musaico alla non più veduta luce del mondo. lanzi, ii-160: venne
l'immane scoglio / ignudo e del color della lavagna. d'annunzio,
tozzetti, 12-10-45: le sue falde hanno del lavagnoso, ma sono storte.
come sposa di cristo, ma come serva del dimonio e pubblica meretrice. castelvetro,
(250): quello preziosissimo dono del martirio... s'acquista per lavaménto
qualcosa; lavatura. trattati dell'arte del vetro, 153: macchie fossino in su
per lavaménto di rinascimento e di rinnovamento del spirto santo. cassiano volgar.,
il lavare, il lavarsi; aspersione del corpo o di una sua parte, di
, ii-492: una lavanda nell'acqua del fiume o del mare purgherà l'omicidio
una lavanda nell'acqua del fiume o del mare purgherà l'omicidio in un luogo
ogni anno, durante l'azione liturgica del giovedì santo, lavando i piedi a
fa se non è piena di pompa e del contrario di quel che quell'atto rappresenta
di questi otto quadri [della passione del signore] ne fece solamente cinque, i
coscienze umane, e da ogni parte del mio corpo lacerato sgorghino sorgenti di sangue
odio veemente, che è la lavanda del cuore. papini, ii-373: oggi
, la rimozione di veleni. -lavanda del condotto uditivo esterno: estrazione di cerume
lavanda gastrica, e cosi fu guarita del tutto. — in senso concreto
, lat. lavanda, neutro plur. del part. fut. passivo di lavare
piovene, 7-321: siamo nella parte del sud della francia, dove tutto profuma
tutto profuma;... nella terra del miele, della resina, della lavanda
gli ricordi lei, le stesse crepe del soffitto, il fascicolo di topolino, la
delle fotografie, caratterizzata dal colore violetto del supporto; serve per ottenere un controtipo
; serve per ottenere un controtipo migliore del nero. -copia lavanda: quella stampata
-anda. questo suffisso equivale alla desinenza del gerundio della prima coniugazione. da 4 casa
della mensa di cristo, i calzoncini del bambino e la giacca insanguinata del micidiale,
calzoncini del bambino e la giacca insanguinata del micidiale, voi tutto lavate, o
a fare il bucato nell'acqua verdastra del canale panfilio. 2. nell'
a favellare sì bassamente come la feccia del popolo minuto, e come la lavandaia
fecero sì che, invece di accontentarmi del mio modesto stato, non andavo ruminando
catino, limpida e gelata come quella del torrente. la prima volta dopo tanti
, forse per i semi portativi dalle acque del valdarno di sopra, dove la seminano
zitellona stomacata, dei lavapiatti dolenti, del servitorame pettegolo, arrivavano all'orecchio di raimondo
a una fontana / ne le maremme del paese tosco. a. cocchi,
gli levai da dosso il molto fastidio del quale egli era ripieno. tasso,
portavano la camicia: cotali sono gli ideali del medio evo. saba, 160:
febo e si lavaro in fondo / delle del gran nereo piaggie ondeggianti, / e
io venia lungo la sabbia / che del settentrion sente la rabbia. nannini [
partic. riferimento all'azione della pioggia, del vento, della luce).
frizzante che, scivolando giù dalle coste del grappa, lavava il paesaggio e lo
noi lavare, cristo ci fece bagno del suo prezioso sangue. beicari, 4-
l'anima lave / de color atri e del terrestre limo. panigarola, 105:
come appongono a noi, che l'acqua del battesimo e non il sangue di cristo
lo dicesse a mogliama, tutta l'acqua del mare non basterebbe a lavarmi. chiabrera
sozza macchia di cui la severità spensierata del greco biografo si compiacque di bruttarne la
53: poteva il signore con una stilla del suo purissimo sangue lavare i peccati di
poteva se non con l'istesso sangue del nemico e dispregiator de l'afiìnità loro lavare
lavata, la polonia non avrà gli aiuti del governo italiano, i veneti rimarranno per
la piaga e per mostrare / che del suo male han dolorosa vita / piangon.
miner. sottoporre un minerale alle operazioni del lavaggio. biringuccio, i-44:
d'altre sostanze che vogliansi separare giovandosi del diverso lor peso specifico.
altre che « costipandosi » s'abbassavano più del previsto, altre che bisognava « lavare
bottari, 5-188: lasciando di più lagnarsi del ritoccare, passiamo a quella maledizione del
del ritoccare, passiamo a quella maledizione del ripulire le pitture, e del lavarle
maledizione del ripulire le pitture, e del lavarle. milizia, iii-397: 'rifiorire
, detto così per traslato dal lavar del viso dell'uomo, per cui si apparisce
i sacri tempi / fa'ch'io del sangue mio non bagni e lavi.
: 'lavareto ', specie di pesce del genere salmone nell'ordine de'malacopterigi addominali
= probab. adattamento (con metatesi) del napol. alvaro 'recipiente quadrangolare di
. cicognani, 2-60: ce n'è del pesce nel buzzo della rete e di
di quello fine, ma c'è anche del lavaróne e dimolto: accidenti! e
meccanico delle sabbie silicee impiegate nella produzione del vetro. = comp. dall'
dalle immondizie, che fa sottintendere la necessità del lavarlo. de amicis, xiii-247:
cognome lavater, di una famiglia svizzera del sec. xvii. lavatèrre (
che discretamente, e per la perentorietà del nuovo comando e perché momentaneamente sazi di
, sempre opererà meglio. g. del papa, 6-ii-99: è proceduto ciò dall'
lavativo. -strumento adoperato nella pratica del clistere. ojetti, iii-390: diceva
alcuno per un prezzo molto più alto del giusto. e di chi compra così
puri tuoi primi candori, / tutto del pianto mio sparso e lavato. f.
, / lavata in copia dall'acqua del ciel. linati, 25-149: le
5. figur. liberato dalla macchia del peccato; assolto, redento, giustificato
9. miner. sottoposto alle operazioni del lavaggio (un minerale).
10. zool. particolare sfumatura chiara del color baio. corte, 24
, 8-7 (297): la moglie del lavoratore, datole mangiar pan lavato e
9-289: dell'orzate / l'ora e del pan lavato s'avvicina. salvini,
, 8-270: hanno i malati preso del pan lavato, cioè biscotto all'uso di
: la negligenza degli uomini e l'ingiuria del tempo ha fatto che l'uso di
algarotti, 1-vii-126: una picciola pittura del medesimo maestro, che è sopra il
loggia che dava nel cortile su la loggia del lavatoio, per fare l'ultima ricerca
comatre... a questo officio del lenocinio serebeno ottimi consultori. tasso,
tessere, ma anche nausicaa, figliuola del re alcinoo, pone in ischiera fra le
è già attestato negli statuti di venezia del 1342. lavatorio, v. lavatoio
lava la biancheria. pratolini, 10-223: del resto, anche a milano, in
casa di mio fratello, non hai idea del borghesume di donne come mia cognata.
. lavatura, sf. pulizia del corpo mediante acqua e sapone o altre
, il freno ed ogni altra fornitura del cavallo, recitandovi sopra alcune orazioni; e
si è scordato di pagare al cocchier del bandini puntura e lavatura, e una
, 20-105: io le gittai la lavatura del catino addosso. g. villani,
dioscoride], 217: la verga del cervo, oltre all'essere appropriata al
barbarismi i neologismi e la lavatura di piatti del manzoni. 3. acqua
de'primi peccati, né ancora la grazia del battesimo, o la più secreta dottrina
mangiapane della corte, portandole il figurino del vestito che tutte le dame devono farsi,
dame devono farsi, per il lavazampe del giovedì santo. = comp.
questo... fu 'l principio del battesimo, e questa è l'acqua
ad alcuno concesso d'entrare nel regno del cielo. giuseppe degli aromatari, 156:
con i piatti volano. poesie musicali del '300, lxxxiv-84: -omè, ch'
ti tegno / a covar la cinigia del lavéggio. targioni tozzetti, 2-227: più
: una vecchia, seduta al lato del bancoposticcio, le mani sul tiepido lavéggio
. simintendi, 3-65: i vaselli del vino, e'debili barili, e'piegati
, un catalogo faremo / de'libri del mal gusto da dileggio; / postille e
l'oziose e calde piume, / ma del luoco ove s'era a giacer posto
1036: deh! la gran pietà del re morto! / elli era bello,
impianti più moderni, vedremo le laverie del minerale, blenda e galena, triturate
divide e fa la cernita, a seconda del loro peso specifico, dei vari materiali
fr. l'affut 1 l'affusto [del cannone] '. lavétta2,
che nasce nella cerchia dell'anfiteatro morenico del tagliamento e si perde nella pianura.
230: sono [le montagne del pontremolese] sottoposte a frequenti e grandi
lavine de'poggi della fal- tucchia, del gagliardo. spallanzani, 5-iv-340: diverse
scarico o di colata delle nevi o del ghiaccio, che solca il pendio di
. dal nome di lavinia, leggendaria figlia del re laziale latino e sposa di enea
duttilità e durezza di un materiale, del quale si calcola lo sforzo tangenziale sull'
di terreno, in un documento pistoiese del 1415. 4 terra lavorandaia '.
sentono che il miglioramento delle condizioni sociali del popolo lavorante è collegato con le migliorie
un accordo tale che il maggiore utile del secondo mai non si converta in iscapito
ii-149: eravamo diventati amici nel laboratorio del sarto-mercante che aveva sposato la prima lavorante
fabbro in tutti gli lavorìi di metallo e del ferro. -lavorante di lana:
bisogno di perfezionare l'essere vostro e del quale riportate oggi il premio; io vi
23-281: la scuola va bene: quella del baldacconi regge, perché alcuni padroni di
empierono di lor fatiche la maggior parte del secolo, più lavoranti che artisti,
grandissima, prospero, usando il beneficio del cielo, fece innanzi dì lavorare di
diviso fra il contadino e il proprietario del fondo; mezzadria. scola,
lavoratore, con proporzione adequata alla fertilità del terreno. idem, xl- 404
zanne, le ventose dei nuovi padroni del pianeta. -in relazione con una
alla coltivazione dei campi. statuto del comune di montagutolo, 25: statuimo che
el rectore debbia fare chiamare tre buoni massari del detto comune, e'quali debiano terminare
e'quali debiano terminare tutta la terra del comune; e terminata, neuno debbia laborare
principalmente comincio a lavorare in muro, del quale t'informo del modo che dei tenere
in muro, del quale t'informo del modo che dei tenere a passo a
mano in mano io tiravo l'oro del campo con un piccolo martellino, mettendolo
la potenza, ch'è nell'anima, del lavorare, sempre mai lavora in questo
della nave s'alzi sopra la superficie del mare. galileo, 8-viii-64: quando l'
in corpo che lavorava e pel laccetto del ferraiolo bene accomodato. fagiuoli, 1-4-19
riferimento a concetti astratti. rime anonime del quattrocento, lxiv-34: in un punto
il tempo lavora come lo spirito, del quale costituisce il tessuto elementare. tecchì,
costruire. cavalca, iii-27: ammazzò del popolo ventitré mila di quelli, che
per esserci il dolce e raro trattenimento del nostro reverendo abbate francesco aquila. baldi
/ la man non più armata / del ferro servii, / ma sì del cristallo
/ del ferro servii, / ma sì del cristallo / che praga lavora / e
lavora / e il vino colora / del limpido ren. -di animali.
e le rimunerava come principe; io dico del reggente, che morì mentre si stavano
che era dov'è oggi la cittadella del prato, tutta la chiesa di sua mano
58: terminati che furono i modelli del monumento rezzonico, tosto si accinse il
aretino, 20-66: serrata la finestrella del tetto, volle vedere con che ferri si
facilmente perduti tutti gli altri più celebri del mondo. milizia, iv-220: scelto
e tanto profondo quanto patì la brevità del tempo, innanzi alla fronte del loro alloggiamento
brevità del tempo, innanzi alla fronte del loro alloggiamento. di costanzo, 1-307
dai -corteggiare. socialisti agli esordi del loro movimento. fenoglio, 1-28:
il picciolo divora, / e non trova del pan chi non alvaro, 19-49:
motto di lenin (1922). del resto la sentenza è di s. paolo
. manducet '; e fu motto del nostro mazzini. gobetti, i-i- de'
, e fosse cessato lo spauracchio del motto « chi non lavora volendola
lavorano sordamente videnza non sono condizionate dai limiti del i cuori e le teste; nature
dentro, -mormorava gli uomini hanno bisogno del tempo). cupamente ciro, senza
: v. tondo. sotto le radici del salvatico monte, ove le terre lavoratie
ii-285: seguiremo, sperando per il commodo del bon terreno, che aviamo quasi per
s. maffei, 5-4-234: un rimasuglio del pisano possiam vedere in s. fermo
bellori, iii-205: abbiamo il ritratto del signor carlo in una bellissima medaglia lavorata
abilità o secondo ricette elaborate. del casto, 1-125: negare con verità non
, 7-100: dopo la vicitazione [del cardinale] i priori gli mandarono doni
lavorato. alvaro, 2-18: l'arco del portone... mostrava la sola
ad un monte molto altissimo, appiè del quale era una bellissima fonte e una bella
cesari, ii-158: i due dragoni del laocoonte di virgilio son veramente pittura maravigliosa
dirlo, un po'lavorata e che sente del raffinato. tramater [s.
e il mal lavorato e mal limato del seicento. -portato a una rara
da tutti i lavorati e artifiziosi modi del favellare, e ritrovare vocaboli che tuttavia
ogni espressione, ogni suono, come del suo primo discorso narra il rousseau. carducci
, parlando delle sue liriche veramente e del tutto ispirate. -approfondito, maturato (
: vi è [nelle « memorie » del montanelli]... un fondo
, 8-298: una natura sottile come quella del mediterraneo lavorata dalle piogge dai venti e
superficie romana di steiner più che dall'humus del testaccio e degli orti gianicolensi, più
orti gianicolensi, più che dal fertile ferro del suburbio sembrava lavorata dall'aria e dalla
così azzurro, nelle mostrine sull'orlo del bavero, rosse come barbigli, nelle
11-115: quell'altro ha fatto un lavoro del diavolo e per questa gente lavorata la
grazia al lavoratore quegli che 'l paga del servigio ricevuto, anzi piuttosto gli fa
siena, 86: ciascuno frate e suora del detto ospitale... trattine li
gleba (e il termine conteneva l'idea del lavoro manuale, duro e pesante,
pesante, dell'umile condizione sociale e del basso livello culturale di chi svolgeva tale
i-303: la mattina / odi la voce del lavoratore / e 'l tramazzare della sua
de'cattivi lavorìi, istima la ricolta del grano, quella del vino e dell'olio
istima la ricolta del grano, quella del vino e dell'olio e biada e frutte
a dormire la lavoratora nostra nella camera del granaio »; ed ella, rispostogli che
gli occhi, la bocca, la fronte del figliuolo. -figur. bibbia
subordinati (operai e impiegati dell'industria, del commercio, dei settori terziari, dell'
retorica o talora ironica): lavoratori del braccio, lavoratori della mente. -lavoratore
una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro... il lavoratore
domestico (ma, nel linguaggio tecnico del diritto del lavoro, lavoratore a domicilio non
ma, nel linguaggio tecnico del diritto del lavoro, lavoratore a domicilio non è
la propria attività secondo la moderna retorica del lavoro, cioè per indicare che si
. o scherz.). -lavoratore del libro: chi contribuisce a pubblicarlo e
panzini, iv-369: 'lavoratori del libro': gli operai tipografi, legatori
, i quali operano insieme alla formazione del libro. papini, iv-1331: nessun artista
dei lavoratori: il i° maggio, festa del lavoro (v. lavoro, n
lavoratori! -inno dei lavoratori: inno del partito socialista italiano, composto nel 1886
strofe, la seguente: 'il riscatto del lavoro / dei suoi figli opra sarà
figli opra sarà; / o vivremo del lavoro, / o pugnando si morrà '
(1891). viceversa come inno del partito socialista italiano, servì di chiusa
lodatissimo di grottesche, è l'artista del quale tratta questa volta il socio valgimigli
operai e contadini; fondato sui valori del lavoro; diretto alla difesa di chi
gozzano, i-452: attraversiamo il letto del fiume; nel mezzo, in qualche
venturo prenderemo ad esame questa gran questione del ferro e... forse faremo
rame. lavorazione delle armi. lavorazione del colore. lavorazione di legname. gargiolli
partic.: spremitura dell'olio e del vino; cernita e imballaggio della frutta
vi-88: la sua vera semenza [del sanofieno] è nell'ottobre, in terra
lavorazioni pubbliche gigantesche, con le meraviglie del credito,... sembra che
si modifica e si trasforma la forma del materiale metallico, servendosi di apposite macchine
lavoreria i vetri da specchio vanno a quella del pulito, che finisce d'abbattervi le
[dei mosaicisti] addossata al colle del vaticano ed in parte sotterranea, e
per lo contrario non trovando più la facilità del lavorerio come prima, sono divenuti più
vedere anche... il lavoretto del ciampi su cino. zena, 2-194:
perché è parte... importante del mio studio sul nostro vernacolo. saba
fare lavoriere né altre picciole cose. statuto del comune di montagutolo, 13: neuno
comune di montagutolo, 13: neuno del detto castello o vero de la sua
debbia fare alcuna lavorièra, senza paravola del camarlengo. trattati antichi, 77:
lavorièra di terra. statuto della società del padule d'orgia, 133: statuto
sie tenuto e debia pagare per prezo del pasco al camarlengo de la detta università
elio comenzò a fare cavare la terra del vivaro per alzare là suxo tanto che bastasse
li lavorieri di re, o vero del nilo, il quale conduce nuova
vuole che voi aviate refrigerio e dolcezza del vostro lavoriero e delle fatiche vostre, secondo
di redin più di cinque mila uomini del paese. muratori, 10-ii-180: sarebbe adunque
: sì come sono diverse le regioni del mondo, così gli costumi e gli lavorieri
mer 'dell'ugo in 'lavorieri del mare ', tradussero male, secondo
ella presso di sé un canestrello, dentro del quale vi teneva i suoi lavorieri,
mare e le branche addossate ai lati del canale, con il quale si catturano
ojetti, ii-571: sulla ripa del lavoriero, che è lo specchio d'
che sogliono, passata la maggior parte del giorno, merendare, se l'avessono
le architetture; ma già annoiato era del lavorìo. [sostituito da] manzoni
.. sei fiorini d'oro per ispesa del laurio da santo spirito per calcina e
d. battoli, 9-29-2-72: il lavorio del latte è un magisteri © di natura
, 115: ell'era la migliore macina del mondo e faceva un lavorio di quelli
e disperandosi di potere scampare li lavorìi del fuoco, ne ascendevano giù a terra
6. per estens. opera del lavoro manuale o dell'arte; manufatto
: disfece il nobile e grande lavorio del tabernacolo che leone papa avea facto.
, 217: delle più belle cose del mondo vi si trovano [in quelle botteghe
sela molto egregiamente. trattati dell'arte del vetro, 163: fanne uno lavorìo
nel suo esemplo / tra le bellezze del suo lavorio. 7. opera
si espone a rendere uno stretto conto del suo]. 8. tecnica
preziosità della materia e per la squisitezza del lavorìo degno di sedervi la persona di quel
poeta, circa il '44, infermò del fegato. cicognani, 3-220: nella mente
socchiudendo le pupille, / mentre l'acqua del lete invade a stille / il vano
dovrebbe essere sottilissimo, un poco più grosso del dovere e forse misto di particelle solide
di cogliere... il diffondersi lento del sangue nuovo generato dal cibo, i
6-5-185: cominciò a spendere una parte del dì facendo certi lavorietti di mano,
ciascuno buono fabricatore, ne la fine del suo lavoro, quello nobilitare e abbellire dee
12-34: vedea nembròt, a piè del gran lavoro. crescenzi volgar., 5-46
bianco quasi si- migliante all'acero, del quale si fanno ottimi gioghi da buoi
. periodici popolari, i-134: il lavoro del più umile e più abbietto artigiano,
, a l'ultimo lavoro / fammi del tuo valor sì fatto vaso, / come
racontare le più mostruose che umane operazione del pravo e vilissimo femineo sesso, de lassare
intonazione, sempre la stessa, caratteristica del lavoro medesimo. dossi, 2-ii- 707
e che vi direi di risurrezione, del più umile e del più alto dei
di risurrezione, del più umile e del più alto dei suoi lavori, le letture
più alto dei suoi lavori, le letture del risorgimento italiano, rileggiamo queste altre parole
gli scudieri]... il mangiar del re portavono in vasi d'oro di
ben che son facto qua giuso / riso del vulgo e fabula del foro.
giuso / riso del vulgo e fabula del foro. 2. tecnica d'
lavoro altrettanto rozzo è l'altra statuetta del buon pastore. ma più deformata, più
spen'de la perduta moglie / lassò del tutto orfeo, per suo ristoro /
vita naturale, che è il contenuto del soggetto. e abnegazione e sacrifizio di sé
serpente che guarda il tesoro, / del qual m'ha fatto amor tanto bramoso,
tale attività pur se faticosa, e del suo valore sociale). lambruschini
. lambruschini, 4-232: coll'esempio del grande apostolo di tarzo, il quale
possono dimostrare la santità e la necessità del lavoro. gioberti, 2-81: la
di lavoro: facoltà, facente parte del generale diritto di libertà civile (e
(e, in par tic., del diritto di libertà personale in senso ampio
in quanto concorre a delimitare il contenuto del diritto di sciopero). -in senso
: perché sottrarre una data materia al lavoro del genere umano? costituzione della repubblica italiana
a cottimo: quello retribuito col sistema del cottimo (v. cottimo, n
le ore notturne o al di fuori del normale orario di lavoro (e comporta
propria abitazione, anziché presso l'azienda del datore di lavoro. -lavoro domestico:
, riducete pure a quattro le ore del lavoro giornaliero che tomaso moro in più
. con le nuove leggi sul divieto del lavoro notturno dei fornai. -lavori forzati
di fermata costanti. -diritto del lavoro: il ramo dell'ordinamento giuridico
normativa collettiva) il contenuto. -consulente del lavoro: libero professionista, iscritto in
operazioni e gli adempimenti che la legislazione del lavoro e sulla sicurezza sociale pone a
. -dir. ammin. ministero del lavoro e della previdenza sociale (o
nel linguaggio comune, semplicemente: ministero del lavoro): quello (con a
quello (con a capo il ministro del lavoro) preposto alla tutela del lavoro
ministro del lavoro) preposto alla tutela del lavoro subordinato mediante l'applicazione e il
sociale), lo sviluppo della regolamentazione del lavoro (specie favorendo la soluzione dei
il loro collocamento. -ispettorati provinciali del lavoro, uffici del lavoro e della
-ispettorati provinciali del lavoro, uffici del lavoro e della massima occupazione (o
(o, semplice- mente, uffici del lavoro): organi periferici del ministero
, uffici del lavoro): organi periferici del ministero del lavoro, preposti, rispettivamente
lavoro): organi periferici del ministero del lavoro, preposti, rispettivamente, ad
sul lavoro e a curare il collocamento del lavoro (cioè ad assistere i lavoratori
. croce, iii-27-321: s'istituirono consigli del lavoro e speciali divisioni pressi i ministeri
ministeri e, infine, addirittura ministeri del lavoro. -stor. lavori servili,
promettendo loro migliori e più vantaggiosi patti del solito, per esser giorno di lavoro.
osservare alla camera quale sia la natura del contratto a farsi e quali le condizioni
signori, noi abbiamo adottato il sistema del lavoro a sorte... sistema non
lavoratrici si andasse maturando. -festa del lavoro: festa, che si tiene
lavoratori e il valore umano e sociale del lavoro, quale fondamento della moderna civiltà
deliberata dal congresso internazionale socialista di parigi del 1899, aveva un contenuto classista-socialista ed
assumere quello di celebrazione dei « valori del lavoro » riconosciuti dall'intera comunità nazionale
intera comunità nazionale). -organizzazione del lavoro: organizzazione politico- sindacale dei lavoratori
popolare l'idea della così detta organizzazione del lavoro. periodici popolari, i-52:
mentre campeggi come scopo precipuo la organizzazione del lavoro. -dir. internaz.
-dir. internaz. organizzazione internazionale del lavoro: organismo internazionale (fondato con
con il trattato di pace di versailles del 1919, e raggruppante numerosi paesi)
ecc.) e specie le relazioni del governo o dei parlamentari proponenti, delle
dirige i lavori per far salire l'acqua del lago dentro l'emissario ormai rimasto a
egitto insieme a un fratello per i lavori del canale di suez. vittorini, 2-15
indicare le persone che non fanno parte del personale di un cantiere, di una
con bestie o senza per la coltivazione del predio pubblico. s. spaventa, 2-129
offerse crescenti eccedenze, dai nove milioni del 1897-98 ai sessantotto di tre anni dopo
pubblici. soldati, 2-17: l'autorità del vecchio funzionario dei lavori pubblici, il
. e il napoletano montemayor, colonnello del genio, avrebbe diretto i lavori d'
un vero bifolco, più atto a'lavori del campo agreste che della vigna vangelica.
. grandezza fisica scalare consistente nello spostamento del punto di applicazione di una forza lungo
sarà in generale, tutto l'effetto del motore applicato al mobile nelle migliori circostanze.
piano, nel moto o nel movimento del sangue nei vasi sanguigni; gli organi
sieno discoste dall'abita zione del padrone, affinché da quella sieno lontani i
. croce, iii-25-385: gli altri drammi del becque restano a molta distanza dei due
lavóro2, sm. ant. pianta del frumento. giacomo da lentini, 4
si trova in groenlandia e nelle fumarole del vesuvio. = dal nome del mineralogista
fumarole del vesuvio. = dal nome del mineralogista americano j. lawrence smith,
. = deriv. dal nome del genere di piante lawsonia. lawsonia
capelli, la barba ed altre parti del corpo di color giallo di zafferano,
lat. scient. lawsonia, dal nome del botanico inglese i. lawson (
, ecc. = dal nome del mineralogista nordamericano, di origine scozzese
si riferisce, che è proprio del lazio. pascoli, i-551:
rombi e coi lampi il sollevarsi del sacro suolo dove ave vano
= voce dotta, lat. latìus 4 del lazio '. lazióne, sf.
lazione, o portamento in giro, del cielo. = voce dotta, iodio
oltremare; è uno dei principali componenti del lapislazzuli, col quale spesso viene identificato.
lazza, sf. frana, smottamento del terreno. targioni pozzetti, 12-5-114:
materie terrose, calatesi addosso dall'alto del monte. bicchierai, 4: discendendo dalla
fusosi in partic. nella regione del monte amiata, fondato nel 1872 da
, promuoveva la comunanza dei beni e del lavoro. gramsci, 4-202:
m. -i). seguace del lazzarettismo; giurisdavidico. gramsci, 4-202
ritenuti incurabili e pericolosi per la contagiosità del male da cui sono affetti (e
dal male o da i sospetti del male ridotto nell'angustie del lazzaretto o
da i sospetti del male ridotto nell'angustie del lazzaretto o fuori delle mura della città
: s'immagini il lettore il recinto del lazzeretto, popolato di sedicimila appestati;
per recare un messaggio a un consiglier del comune, si mise in cantina con atti
a cui non è riparo, e parliamo del mal francioso, del cancaro, de
, e parliamo del mal francioso, del cancaro, de le gotte, del lazzaretto
, del cancaro, de le gotte, del lazzaretto e de l'al tre spezie
finalmente vi è stata mandata la bella tabacchiera del principe. dico tre mesi di lazzaretto
affetti da malattie contagiose: con sovrapposizione del nome di san lazzaro patrono degli appestati
attualmente possiede sedi missionarie, specialmente neltamerica del sud e in australia).
il mendico coperto di piaghe della parabola del ricco epulone del vangelo di luca (
di piaghe della parabola del ricco epulone del vangelo di luca (16, 19-31
raro femm. -a). popolano del quartiere mercato a napoli, che partecipò
a napoli, che partecipò alla rivolta del 1647 contro gli spagnoli. -per estens
soprattutto a coloro che parteciparono alle sommosse del 1799 contro i francesi e la repubblica
la repubblica partenopea e alla rivolta filomonarchica del 1848). -con significato generico
ed è spesso considerato come il tipo del plebeo rozzo e ingovernabile, incline alle
formano quella numerose e sempre mobile parte del popolo che chiamansi 'lazzaroni'. pecchio,
, ii-7-33: in napoli, nella piazza del molo, sogliono esservi de'lazzaroni che
verga, i-413: quando ballava la tarantella del masaniello, vestito da lazzarone, la
, vestito da lazzarone, la contessa del palchetto a sinistra se lo mangiava cogli
placido baccher, il santone della chiesa del gesù vecchio. b. croce, iii-2-
ii-196: s'era rassegnata all'insolenza del lazzarone che l'aveva scarozzata sino al
lazzarone che metteva in burla le riforme del cognato e specialmente della regina. d'
uomo di squisita galanteria, alla corte del re lazzarone e della regina carolina.
giudici, 1-277: quando l'impeto del discorso gli prende la mano, genna-
sempre più in manie le spicciole passioni del suo smodato divertirsi con le burle,
mergellina sotto la chiesa di s. maria del parto. b. croce,
. croce, iii-2-xi: la repubblica napoletana del novantanove... spinse i borboni
ideale taoista. non nel senso lazzaronésco del non lavorare -ma in quello di non
concezione passiva e lazzaronesca della grazia propria del popolino cattolico. = deriv. da
: rimase il lurido dell'anima e del corpo; lo sconcio delle vie e delli
soffici, v-1-48: sono oltremodo sdegnato del patrio lazzaronismo. papini, 39-
il senso della loro profondità coll'estensione del loro lazzaronismo. gramsci, 12-313:
il goethe aveva ragione nel demolire la leggenda del 'lazzaronismo 'organico dei napoletani e
, iv-198: la sagacità e fedeltà del cane è incredibile; in inghilterra certi lazzerosi
di s. lazzaro, ripetuto nei versi del de profundis ", cfr. lazzerone1
', lo che si canta nell'assoluzione del morto, detto rusticamente il lazzerone.
di s. lazzaro, ripetuto nei versi del de profundis. lazzeróne2,
), sf. bot. frutto del lazzeruolo, costituito da una drupa corallina
e giaggioli, / e il dolce odore del catalogno / e gli agri pomi de'
, e persino le uve vemerecce coi rubini del ribes e de'lamponi montagnuoli.
, che all'osteria, non potendo aver del cervello, non dice né meno all'
all'oste: scrivi, perché si vale del proverbio: chi non ha cervello abbia
, iii-1-383: egli... copresi del tuo nome, o filosofia; ha
(con partic. riferimento ai frutti del sorbo). boccaccio, v-71
restrectivo, quale maxime è nel fructo del sorbo. daniello, 103: lazzo
ab 'antico, / e tiene ancor del monte e del macigno, / ti
/ e tiene ancor del monte e del macigno, / ti si farà per tuo
come un muro, / tutta piattini gialli del paliuro / con qua e là qualche
. lactèus * che ha il capore acidulo del latte '(lac lactis);
e fallaci come vedere. in calandrino del porco, g. 8, n.
le avverse forze tremano / al mover del suo ciglio. giusti, 4-i-190: le
le teste di legno / fan sempre del chiasso. pascoli, 1235: le nuvole
belle, / come 'l lume del sol tutte le stelle. beccari, xxx-4-314
nude le braccia su l'amato capo / del lor caro lattante. carducci, 872
dante, conv., iii-vi-3: facendo del dì e de la notte ventiquattr'ore
avevano telefonato di fabbrica con la notizia del disastro combinato dal bruno in via giuseppe
nome di personaggi famosi, nella forma del plur. per indicare antonomasticamente determinati tipi
: lo stile... dell'autore del carme le grazie è un misto di
dopo le grazie, è il capolavoro del canova. 9. concorre a
analoga a quella dell'agg. o del pron. dimostrativo. dante, purg
murano / l'insegne di porcile e del montale / e le di candiana e di
., 23-19: ecco le schiere / del triunfo di cristo, e tutto il
cristo, e tutto il frutto / ricolto del girar di queste spere! aretino,
, / le imposizioni e l'ultimo del mese. carducci, 1046: ecco le
] læ, nominativo femm. plur. del pron. dimostrativo ille * quello '
parlare, si andava ad un giardino del re, dove era una fontana,
giovenilmente vezzeggiando, il piede / villan del servo con l'eburneo dente / segnò di
dio de'santi ascendere, / santa del suo patir. d'annunzio, iv-1-8:
allato. caro, 11-1267: ella né del telo, né de l'aura / moto
st., 1-41: e fatto ghiotto del suo dolce aspetto, / giammai li
. 3. come caso obliquo del pronome di cortesia. caro, 9-1-73
questa gente, la quale veramente credo del tutto le sia ribelle. ariosto, 25-14
assaggiar boccone se prima la serenissima altezza del naso con una discretissima fiutata non le ne
son colui che tenni ambo le chiavi / del cor di federigo, e che le
. monti, 19-23: son degne del divino fabbro / questuimi, né può
. ant. leonessa. detto del gatto lupesco, xxxv-n-292: e sì vi
, di larghe foglie, le quali escono del gambo... la terza è
, di larghe foglie, le quali escono del gambo ». lèa3, sf
: andavamo come due frati sotto la lea del paese, si sentivano i grilli,
. = deriv. dal nome del villaggio di leadhillis, in scozia,
e leale popolano d'oltramo chiamato caruccio del verre. statuto dell'università e arte
la decta gabella a tucti li tignitori del vermiglio e del guado. tavola ritonda
a tucti li tignitori del vermiglio e del guado. tavola ritonda, 1-9: si
broglio... a'suoi studi del dizionario fiorentino (condotto, del resto,
studi del dizionario fiorentino (condotto, del resto, con giudizio e con garbo
argomento di più contro il purismo peruzziano del manzoni -). borgese, 1-395:
, col sorriso leale e calorosi cenni del capo, conquistarsi l'anima dell'oratore.
saggio, / ch'eo deggia ver del tuo dimando fare; / ché de leai
b. croce, iv-12-40: l'atteggiamento del nostro partito circa la questione della forma
). guittone, i-10-6: sponse del mio signore e donne mie, fortissimo
modi poco legittimi e leali, spogliato del mio tant'anni. 11.
. jahier, 67: primo dovere del ragazzo di famiglia: portare intatto il
e politiche, che richieggono molta conoscenza del mondo e molta prudenza. 14
e quelle facciano marcare sufficientemente. statuto del podestà della città di firenze, 777-227
colui che vive leale, stando contento del suo, da ciascuno è ricevuto e amato
spazio libero lasciato lungo tutta la sponda del fiume per facilitare la navigazione.
proprietà della massaia. = adattamento del fr. loyalisme 'legalitarismo '; cfr
il galantuomo lealista della terza italia invece del cafone borbonico, se a questo punto
questo punto non balenasse la scoperta geniale del concetto di 'élite 'politica. piovene
capisco se questo sia dovuto alla ripugnanza del cittadino verso i nomadi, o ad idee
guerra d'indipendenza combattuta verso la fine del secolo xviii, si batterono contro gli
della legge morale, con i doveri del proprio stato, con la parola
el quale potrà essere fatto nella camera del detto ospitale, secondo che usato éne
decta arte ciò che per cagione del suo officio alle soe mane o d'alcuna
in qualunque modo. breve dell'ordine del mare di pisa, 456:
: iuro... lo mio officio del consulato, bene, sofficità- mente e
di bon cori e lialménti. pannuccio del bagno, 11-40: ché ssi lealemente
d'amoroso core. rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-141: chi più serve
. anonimo, i-616: per merto del servir che fatto v'aggio, /
. aretino, v-1-577: l'opera del favor dimostratomi da quello conrisponde lealmente a
mamiani, 16: ogni concetto fondamentale del nostro sapere... rende lealmente
osserva le leggi, adempie i doveri del proprio
senno e 'l savere dei cavalieri e del popolo e la fede e la leialtade di
vint'è pietà da empiezza. niccolò del rosso, vii-498 (42-5): non
sir john masefield, quale poeta laureato del « realm » e dell'imperiale commonwealth
volgar., 1-67: altresì è del traditore che fa contro lo suo signore,
son sì cortese / ch'io temo del nascoso e del palese. pulci, 26-107
/ ch'io temo del nascoso e del palese. pulci, 26-107: quel traditor
è tempo aver pietanza / po'la morte del peccato: / fatta te fo recordanza
: sua maestà cavalcò un cavalo liardo rodato del regno che li ha conduto il principe
, come fecero immantinente, dando fuora del vicolo un uomo sopra di un cavallo
corbi l'aer fiocca / a l'odor del leardo anzi moscato. bembo, ii-74
pena che è portata 'n esto monno del peccato, / lebbe cosa è reputata a
erano costretti a vivere al di fuori del consorzio sociale e a portare una campanella
lebbra, e stette sette die fuor del campo spartita da le genti. beicari,
quell'antica e rinomata favoletta della lebra del gran costantino da guarirsi col sangue d'
maligne per tutto il corpo; la pelle del viso cade a pezzi; le gambe
illuminata, ed eseguite con la energia del sistema amministrativo moderno. essa regna ancora
oriente, e specialmente nell'egitto (del quale alcuni autori pretendono che sia indigena
s. v.]: 'lebbra del cavallo ', sinonimo di * farcino '
di giacomo, ii-848: la lebbra del quartiere vecchio 10 ha contagiato a poco
la confessione, dimostrando loro la lebbra del peccato, per la contrizione...
.. noi siamo mondati e curati del peccato. s. caterina da siena,
i-216: 11 figliuolo... del sangue ci fece bagno per lavare la lebbra
2-3-249: infettato una volta dalla lebbra del peccato, dee sempre dare il nome a
coi miseri / che la lebbra hanno del male, / egli nei trivii e quadrivii
deve essere al tutto immune dalla lebbra del denaro. slataper, 2-119: io
, i-31: conviene andare alla radice del male: conviene attaccare e distruggere il pauperismo
, cacciassero lui con l'infermi fuori del regno. 2. per estens
. la mano destra tesa ha le falangi del mignolo e dell'indice scomparse..
. banti, 10-339: dietro i vetri del suo balcone, lebbroso di salsedine,
più puri della neve e più luminosi del sole. tommaseo, ii-225: se un
: due lebeti dorati stavano nell'estremità del frontespizio del tempio di giove olimpio.
lebeti dorati stavano nell'estremità del frontespizio del tempio di giove olimpio. salvini,
non violato dalle fiamme ancora, / del valore d'un tauro, e sculto a
, ed anche per nettare il fondo del mare. dizionario di marina,
. scient. lecanicephalidae, dal nome del genere lecanocephalum (v. lecanocefalo).
, os servando nel fondo del catino. = voce dotta,
, derivante dalla simbiosi di alghe unicellulari del genere protococcus con funghi ascomiceti, noto
cristallino, incoloro, isolato dai licheni del genere lecanòra. tommaseo
granaglia bacata, dei fagiuoli bacati, e del vin di spalla che aveva preso di
lécca3, sf. region. femmina del cinghiale (cfr. lefa).
io facessi coppia con « quel leccaculo del pulga ». = comp. dall'
antichi [crusca]: non si contentano del solo leccamento de'piatti, ma vogliono
sentii, da'piedi infino alla sommità del capo, accendere in ogni parte di leccanti
cibo, ingordo. p. del rosso, 320: alcuni si gittavano nella
un miserabile italiano. chiuse le saracinesche del caffè, 1 dimostranti ne approfittarono per
/ che la gatta e il can del lardo. -con metonimia.
pensano ad obbedire le brame della gola e del ventre. lancellotti, 155: vissero
. - anche assol. canzone del fi aldobrandino, xxxv-11-439: leccami tutto
, come avesse la bocca alla piaga stessa del fianco di cristo. manzoni, pr
pecora tremolando senza timore sotto la mano del pastore che la palpa e la strascina
il mio cuore, leccando le muraglie del lungarno. -strofinare, sfregare; inumidire
. it., ii-25: nelle ottave del poliziano la superficie non ha più nulla
amano di pensare che, a modo del suo maestro virgilio, dante leccasse, quale