. carducci, ii-8-323: la finestrina del vagone, fra cui vidi inquadrata stamane
-nella terminologia aziendale, iscritto nei ruoli del personale di una azienda (un dipendente
arieggia l'inquadratura dipinta in un soprapporto del secento. -impostazione grafica (di
falso e rimpicciolente aneddotismo, tara mortale del romanzo europeo, non più filamentose e
di sottrarre lo scrittore alla naturale inquadratura del suo paese. 3. cinem
4-24: gli unici momenti espressivamente acuti del film sono, appunto, le insistenze delle
il male stesso è ambiguo; e, del resto, il male, come negazione
sola nella sua casa. = calco del fr. inqualifiable (nel 1836).
di castiglia, privilegio d'inquartar tarmi del casato coll'aggiunta del nuovo mondo ch'
d'inquartar tarmi del casato coll'aggiunta del nuovo mondo ch'egli scoprì. giannone
sala una bara rappresentante il corpo del defonto..., fregiata all'intorno
sormontate da sfere d'oro: l'insieme del padiglione mortuario è di eleganza così stremata
. 2. agric. aratura del maggese effettuata per la quarta volta prima
vanno spontaneamente a presentarsi sotto le insegne del valore. rigatini, 1-97: 'il
punto di vista, [la poesia del pascoli] è compiuta perfetta, così
1-34: un tramonto di poco più rosso del naturale, solo quello che basta per
ad accendersi sopra il più dolce paesaggio del mondo. -assol. leopardi,
dricto de l'arte secondo la forma del costoduto. c. campana, ii-304:
. inquietava con importunissime strida il salvatore del mondo per la sanità della figliuola,
altro iddio le inquietava i caldi / rivi del sangue. -mettere sottosopra, scomodare
sguazzava dentro. percoto, 441: del resto ei s'inquietava sì poco del
del resto ei s'inquietava sì poco del cuore di lei, che non si era
v'inquietate perch'io vi scriva sempre del mio mal'umore. carducci, iii-23-225:
s'inquieta anche perché io gli do del signore, e qui ha torto più che
mento, molestia. statuto del podestà della città di firenze, 2-5:
16-182: bastò questo perché diacono ravvisasse del tutto l'autista. sì: era luigi
? nievo, 21: i giureconsulti del magnifico parlamento ci trovarono [nel codice]
gli animi, cagionato dallo stravolto sentire del p. haywod, spedì subito ad acquetarlo
inquiete di mente, pusillanimità, odio del bene e infiniti altri mali.
, perché egli ben conosceva il genio del re d'armenia, di non pacificarsi
2. irrequietezza, turbolenza dello spirito, del carattere. frachetta, 3-80:
trovare l'attitudine propria a questo momento del mio giorno. sbarbaro, 1- 112
. delfico, i-407: le parole del papa rincorarono i nostri cittadini, ed
quiete alla mia anima l'inquieti- tudine del vostro animo. milizia, i-39: il
fece, fu effetto... del suo naturale torbido, inquieto, sprezzante.
infastidito, e anche un po'inquieto del contegno strano di quegli sconosciuti, non
temporale, imbottigliato laggiù in un angolo del cielo. 6. che deriva
al bollir che gli fa fin dall'imo del cuore il sangue, le labbra inquiete
che... eravate lievemente inquieta del mio silenzio. -ant. avverso
proprio avesson fatto, / che fan tonde del mar sovra del lito, / quando
/ che fan tonde del mar sovra del lito, / quando il percoton torbide e
? b. corsini, 5-17: temean del mar tonde inquiete. menzini, i-317
è inquieta » diceva ripetendo le notizie del giornale che aveva in tasca.
: non t'implicare troppo nelle cose del mondo, ché quelle non danno se non
una certa stupidezza in tutti 1 sentimenti del corpo. g. gozzi, 1-2io:
in qual parte di noi la sede del dolore? manzoni, pr. sp.
silenziose, che sono una parte grande del mio carattere. ungaretti, i-63:
): alzato lo sguardo alla faccia del padre,... scorse su quella
. inquietezza, turbolenza dello spirito, del carattere. guicciardini, vi-285: non
dar mai posa né fine alle cose del dominare e del reggere. f. f
né fine alle cose del dominare e del reggere. f. f. frugoni,
di saetta è appunto somiglievole a quella del sole, che non ha mai riposo.
, 91: una sua proprietà singolare [del tritone] si è la continua inquietudine
pregare iddio con puro e intero affetto del cuore, che noi per simigliante modo
nella cella tua e fuggi l'inquietudine del mondo. gualdo priorato, 3-iii-2:
, 3-iii-2: s'aggiongeva nell'animo del cardinale il fastidio... che
dalla superbia, dominatori di loro e del mondo. giordani, x-75: come
. precarietà, instabilità (della vita, del mondo). n. franco
zone della sicilia, in partic. del messinese, secondo il quale il proprietario
lo più anche personale, nei confronti del padrone; colono (di un podere)
a prescindere dal titolo giuridico in virtù del quale egli occupa il proprio appartamento).
d'un amico che conosce tutti i moti del mio cuore come antico inquilino del medesimo
moti del mio cuore come antico inquilino del medesimo. balbo, 6-267: dal 1304
. panzini, iii-534: questa valle del cesenatico è veramente piena di dante, come
dante, come fosse ancora un inquilino del luogo. b. croce, i-3-164:
scritta in piena regola con gli arcitrisavoli del contino giacomo leopardi, nella quale si
agg. ant. che non è nativo del luogo dove abita; forestiero; abitatore
, di composti estranei alla composizione normale del mezzo o della sostanza, tale da
frati], e veggendo le cose del mondo, è impossibile, che non ricevano
i nudi strinse / pacifici mortali, e del cercato / oro inquinò col pio sangue
, 7-12: quel puzzo inquinava l'odore del mangiare che cuoceva in una teglia di
. monelli, 2-295: le bastarde del settentrione... minacciavano di inquinare
figura bonaria a un tempo e astuta del vecchio geniale, ce lo fa vedere
, 9-30: vedeva solo il pericolo del padre divenuto uno zingaro che col lamentoso racconto
vita zingaresca esercitava sulla madre il fascino del richiamo. -con riferimento al verso di
i e in tra gigli e rose / del picciol dio l'avel. gnoli, 1-190
. che? l'addio lamentoso / del gufo. stringi animoso / il pugnale,
campane. banti, 10-226: il trillo del campanello è lamentoso come l'aspetto della
animo dal corpo e conversa il più del tempo colla migliore e divina parte di
sopra tanto contorcersi lamentoso della vita interna del poeta, la bellezza pura, e
buona femina e novella sposa è una del numero delle lamie, chiamate da alcuni larve
che elle sono tanto simili ai denti del pesce lamia, che da alcuni sono spesse
grigiastro opaco, con antenne più brevi del corpo; la larva vive sui salici
nelli peducci della lamia di mezzo duo arme del viceré e dua della communità di napoli
piovigginare, spruzzolare, e si dice del cadere minutissima pioggia e rada. =
sicché vi si scorgono sopra i colpi del maglio. lambruschini, 5-27: la
[il caldo] forse a cagione del luogo stesso dove ho passato le ore
lamierone d'insegna il nome di quella tappa del mio infemo-a-buon-mercato, quando mi trovai solo
, una d'oro con l'immagine del sole e l'altra d'argento con quella
incisa di una succinta e onorevole memoria del defonto. mazzini, iii-i-235: teodorico
venissero a formare le cinque prime lettere del suo nome: 'theod. '
: conchiglie di tartarughe guemite con lamine del metallo. g. averani, iii-86:
, le facevano risaltare armoniosamente la linea del collo superbo. -specchio metallico.
una a l'altra, come quelle del talco. boccamazza, i-1-468: se per
questo non migliora, piglia della polpa del malagniano, el peso di tre grani
è cosa troppo ridicola. g. del papa, 2-9: le materie trasparenti
idem, 1-72: togli via la lamina del peccato mortale, ed allora susciterai e
. quelle d'inverno ragionevolmente introdotte prima del i° gennaio 1854 saranno smerciate; quelle
2-29: non recarono disturbo alla particolarità del suo raccoglimento gli svolazzi di un piccione
crassume della cera, attenuava quel baluginare del lucignolo, a commiato di morte.
. 5. tess. nella filatura del cotone, accoppiare da sei a otto
anziché al margine, sulla superficie interna del carpello. 4. geogr. scolo
(candelette di laminaria) come dilatatore del collo dell'utero. tramater [
. scient. laminariaceae, dal nome del genere laminaria (v.).
lat. scient. laminariales, dal nome del genere laminaria (v).
vaso di terra nuovo e polverizagli sopra del solfo. cattaneo, vi-131: il '
riveste le navi, e vai più del rame a conservarle. d'annunzio,
annunzio, v-2-196: il grande òmero del pellicano era più lieve che vetro soffiato
alimentare, operaio che attende alla separazione del riso commerciabile dai frammenti di riso mediante
2. tess. nella lavorazione del cotone, preparazione del filo grosso.
. nella lavorazione del cotone, preparazione del filo grosso. = deriv. da
e gli operai ingordi, / cinico sfruttatore del sudore / e della più bestiale /
di scistosità. -struttura lamellare tipica del ghiaccio dei ghiacciai, a stratificazione più
laminetta di vetro atta a chiudere la bocca del vaso a, vi s'immerga dentro
baruffateli, iii-163: l'interna struttura del naso... in sé tiene
a. cocchi, 4-1-22: l'osso del femore nella sua estremità inferiore è internamente
latte, chiamano i nostri sanesi erba del latte. questa veramente... si
fattezze, che l'assomigliano alla gola del pesce lamia. la sua specie più comune
. ittiol. famiglia di pesci cartilaginei del sottordine selaci, ordine euselaci, caratterizzati
famiglia appartiene il vorace e pericoloso smeriglio del mare mediterraneo. = voce
lat. scient. lamnidae, dal nome del genere lamna (v.).
petrarca, 366-16: vergine saggia e del bel numero una / delle beate vergini
né facella, / che non sembrasse del suo lume priva, / tant'ha
nel volto con l'oglio della lampa del santissimo sacramento. monti, 4-4-17: le
4-4-17: le venerande tenebre rompea / del sacro chiuso una lugubre e muta /
la tenebra uniforme luce ch'emana dalla lampa del saggio. graf, 5-37: spenta
te ne obsecro per quella sentilla / del superno splendor, la cui gran lampa /
jennaro, 114: vergene, matre del tuo figlio e sposa, / chiara,
l'anima fervida ne i vostri servigi. del bene, 1-45: mirando pria /
aretino, iv-5-19: il perfetto giudizio del dotto uomo è quasi lampa d'una stella
, 4-117: la splendente lampa / del giorno è spenta già ne tonde salse
è spenta già ne tonde salse. del bene, 4: liete, sicure e
lo suo carro adorno; / ma traendo del dì l'ardente lampa, / breve
si pasca e nutrichi la sterminata lampa del sole. casti, ii-1-48: poiché la
. casti, ii-1-48: poiché la lampa del diurno lume / si spense intieramente entro
sul golfo s'accende / la lampa del sole: è nero. / tutto è
nero ove non splende / la luce del tuo pensiero. -figur. epicuro
mar di gioia, / tra li lumi del ciel più chiara lampa. de'marchesi
, i-146: chiara lampa vivace / del tosco ciel, madre d'eroi famosa,
luce, di un dispositivo di distribuzione del flusso luminoso fornito dalla sorgente e di
lampade a fiamma, che a seconda del combustibile, si distinguono in lampade a
]: 'lampada elettrica', congegno per mezzo del quale si ottiene un lume vivissimo,
correvano... sotto i fili del telefono e delle lampade voltaiche tutti bianchi.
sull'altro tavolino di ferro smaltato l'astuccio del microscopio; una lampada di quarzo
stesso livello o poco più in basso del becco luminoso, al quale viene addotto per
una fiamma molto calorifica prodotta dall'accensione del gas idrogeno uscente con pressione da un
fronte, serve per illuminare zone profonde del corpo umano o anche del campo operatorio
zone profonde del corpo umano o anche del campo operatorio. — lampada scialitica:
davanti a un'immagine sacra. -lampada del tabernacolo o lampada eucaristica: il lume
che gli eletti di dio sono luce del mondo ed essi, essendo tenebre,
un gran quadro della vergine a piè del quale ardeva una lampada votiva. silone
aggiungere olio nella lampada davanti alla madonna del rosario. soldati, vii-214: la chiesa
cappella laterale, dove ardeva la lampada del ss. sacramento. -figur.
l'adempie, ma sa che l'opera del pensiero, l'opera umana va all'
xxvi-269: [questo] faceano gli ebrei del lume che spandeva cristo, lampada fulgentissima
di fuoco. ariosto, 24-100: del grande e orribil suon triema la terra,
invano alziamo al cielo / l'interrogante lampada del viso: / non si riempie e
non si riempie e non splende / che del nostro cieco bruciante pianto deriso.
la punta gialla, rugge e riempie del suo rugghio il silenzio. -medie
divida il cielo della scena da quello del teatro,... e sia dal
spesso fino ne'calici sacrati e tabernacoli del santissimo sacramento si scolpiscono con molto artificio
o non so che, coi tre colori del governo di 32 anni fa. pascoli
. palazzeschi, 1-42: al centro del soffitto bianco a stucchi il grande lampadario
gli elleni vollero appunto perpetuare la memoria del titano figlio di iapeto. nel giorno della
la deponeva rossa ancora su l'altare del titano. = voce dotta,
, v-1-311: il timoniere sta alla rota del timone, senza mai distogliere lo sguardo
di una torcia. = traslitterazione del gr. àap. rrà8iov, dimin.
diffusa in boemia. = dal nome del chimico tedesco w. a. lampadius
m. martini, 7-103: sorella del silenzio, per udire / la tua
capellano volgar., i-419: le vanità del mondo lascia, acciò che quando verrà
: loro [le verginelle] s'innamoromo del patire per mio amore, pigliando le
'lampanina '. può essere men piccola del 'lampanino ', e più gentile
giordano [crusca]: andò nella bottega del lampanaio a provveder la lampana. tommaseo
perché non è così chiaro come quello del sole, si dice da'contadini lampanéggio
debolezza di esso in comparazione a quello del sole. c. arrighi, 295:
-balenio, luccichio, bagliore (del fuoco, delle fiamme).
: inesperti / fanciulli,... del fuòco rimirando / acceso lo splendente lampanéggio
buommattei, iv-245: pendeva dal mezzo del palco una lumiera in forma di stella
che il gallo, annunzia il sorger del sole perché il sole è lampante per
allontanate a lasciar la folla nel crepuscolo del suo visibilio, con tutte le facce lampanti
lampante immagine della nota e cara sciocchezza del suo gengé. 2.
un berretto, da guardia civica, del padre, cerca impietosire impannate e vetriere
sistema combatte di fronte la evidenza lampante del nostro patire vario e continuo.
tre passate quando all'improvviso la trama del supposto inganno gli si rivela con una
. lampant (nel 1777) nel significato del n. 3. lampara,
l'orto, il giardino, l'acqua del pozzo, l'amicizia coi figli del
del pozzo, l'amicizia coi figli del contadino o del manente, la pesca
, l'amicizia coi figli del contadino o del manente, la pesca, le notti
: là ove la forza e 'l calore del sole non è, tempesta, e
le conche e diminuirnose secundo la mesura del digionio, ma si anche tronerà,
viani, 13-140: lampò nel discorso [del pascoli] l'improvvisa resurrezione di tutto
lume e fumo di profumi alli dei del palazzo. = deriv. dallo
lampascióne, sm. bot. pianta del genere muscari (mascari comosum),
lampasco ', gonfiezza della membrana mucosa del palato, portata talvolta al punto di raggiungere
: poiché la lingua e le unghie del leone si rappresentavandi oro).
. emanuelli, 2-123: alle spalle del 'navigatore 'vi è una bandiera incazzottata
nel quale possiamo soltanto imaginare l'efficacia del turbine sonante e della pioggia refrigerante.
branchi le nuvole mortuarie annunziate dai tamburi del tuono, frustate dal lampeggiamento. bacchetti
chiamenti di unghie e continui rabbiosi strappi del cambio: folle, prima, seconda
nelle tenebre della matrice ma nei lampeggiamenti del cervello maschio. b. croce, ii-7-259
lampeggiamento allegro di giovinezza davanti la bocca del suo sepolcro. papini, v-926:
il nembo dell'invidia appannare il lampeggiamento del nome glorioso. = deriv. da
così dire la sinfonia dominante della vita del borgo. 2. per estens
francesco d'albizzo, i-50: o virgine del cielo, alta regina, / di
bruno, 3-631: cedendo a'lampegianti rai del sole, s'apre in cerchio.
, 12-2-315: stanne il filo / del ferro colla punta lampeggiante / sguainato.
e vivi / lumi, che più del sol han caldi i raggi, / queto
23-143: le luci / torcono indietro, del re lor temendo / l'angol dell'
d'annunzio, iv-2-468: nelle parole del vecchio passava l'imagine lampeggiante dell'eroina
scura; e lampeggia proprio all'altezza del convento. -scherz. cammelli,
stava al buio e che quel frastuono del terremoto e dei crolli non era che
sbuffava che io non ne facessi stima del suo tartufo, te lo piglio lindamente e
. bruno, 3-276: per opera del fuoco, da tutti que'composti fa
fusa in fiamme ancora / l'interior compagine del mondo. 3. per estens
i cui vari colori, al riflesso del sole, lampeggiavano in modo da far
. cecchi, 5-203: gli alberi del greto trasalivano. le foglie nere col rovescio
giorno. marini, iv-126: al lampeggiar del lucido acciaro tutto si rasserenò il prigioniero
là tra la nube di polvere il lampeggiare del bronzo. bontempelli, 20-122: al
qui la nova aurora / al lampeggiar del matutino foco. s. ferrari, 476
476: fiamme le vele al lampeggiar del sole! / seni le vele al trapassar
enormi moli opache; l'estremo lampeggiare del sole sui fastigi ebbe un che di favoloso
'l bel riso celeste / su le nebbie del duolo oscure e folte, / ch'
accolte. marino, xiii-261: già del volto in se stesso aspro e selvaggio
un sole, / e 'l dolce lampeggiar del chiaro volto, / m'hanno dal
cesarotti, 1-xv-271: i di lui [del cinghiale] occhi lampeggiano di fuoco.
discendendo / per l'ampia fronte [del cavallo], in cui lampeggia in
1-65: le quali [le selve del poliziano] fioriscono della più scelta erudizione e
: l'amara idea che luisa fosse complice del gilardoni gli era lampeggiata in mente subito
, fosse avvenuta la presa di possesso del pulcellaggio della fani. cicognani, iii-2-133:
mezzo a quel lampeggia / splendida sì che del suo chiaro volto / era l'aspetto
cebà, i-114: tra le quali virtù del corpo, se lampeggiano ancora i lumi
: ella sapeva rendere lo schema essenziale del loro patimento,... ed anche
lampeggiarvi per entro non so che angoscia del futuro. 14. gastron.
(che facilmente averebbeno scacciato le tenebre del gran chaos), così respose.
e lampeggi d'uccelli, accordatori / del mormorio d'argento dei ruscelli.
', lampeggiare frequente, segnatam. del cielo, piuttosto che d'armi o occhi
lampeggìo su 'l lurido pantano. manifesti del futurismo, 91: monotonia di
procelloso e rio, / senza la vista del to lampezzare. boschini, 323:
sm. ant. lampadario. del tufo, 320: v'han posto in
, 320: v'han posto in mezzo del bel tempio altiero / un ricco
. d'annunzio, v-2-284: il passo del lampionaio mi sbigottì. panzini, iv-363
non vale la spesa di andare fuori del dazio. 4. persona che
. forse la lampa, o accr. del piemon. lampa 'lampada ';
lat. scient. lampyridae, dal nome del genere lampyris (cfr. lampiride)
punti luminosi che stanno sopra diverse parti del loro corpo, come i lampiri ed alcuni
238: il bugigattolo oscuro e sudicio del lampista, il disco, lo scambio,
stagnavano in fondo al lume della stanza del signor capo. banti, 8-10:
lampo, sm. traiettoria luminosa del fulmine che attraversa le nubi e
lampo; quando discende per la fuga del suo contrario e fora, fulmine;
alcune case sopra un colle. g. del papa, 5-92: il lampo ed
primo atto dell'accensione e dello squarciamento del fulmine. fantoni, i-231: i
brevità della vita la quale al par del lampo fa un solco nel seno dell'
temendo che cecilia ne uscisse con la rapidità del lempo e dileguasse in quel solo momento
dice, che molte fiate lo scuotimento del terreno fu accompagnato da fuochi scappati di sotterra
cima al capo e de la cresta / del fin elmo spargea lampi e scintille /
rapido di un cavallo, col lampo del morso lucente. pascoli, 123: qua
, il quale non fa paragone alcuno del diletto che nasce dall'armonia, al diletto
-in partic.: raggio luminoso (del sole, della luna). ariosto
. dati, vi-80: purch'emulo del sol con vivi lampi / il nato apollo
spighe indori. fantoni, i-107: del fuoco occulto già palesa i lampi /
morte era viva / sotto il lampo del sole! jahier, 2-91: uscite
il solar lampo, / a vista fu del poderoso campo. -colore vivace
. fama, lustro, onore. del bene, 15: io un giorno al
sentiero, una palla fischiò all'orecchio del giovane. borgese, 1-37: un bagliore
chiome, / coronata da i lampi del desio, / colei che al terzo ciel
la vivacità degli occhi, l'espressione del volto, il riso, il sorriso)
sol godo e gioisco, / mentre del riso il lampo / non m'abbaglia la
sibilla. gigli, 2-190: mostrale del tuo riso / un lampo più sincero,
sé ai miei occhi il lampo / del piacere promesso, / che paradiso è spesso
i lampi luminosi ardenti / ch'escon del vostro stil. cesarotti, 1-xi-320: dacché
fece allibire. quella era la casa del mago azzannalupo e quella la mo- gliera
né so rompere la nebbia col lampo del miracolo. -ricordo improvviso. nievo
sieno dell'ingegno e dell'erudizione grande del filelfo. ma l'umanista del secolo
grande del filelfo. ma l'umanista del secolo xv quei comenti de'poeti volgari
croce, iii-22-106: il socialismo, del quale si vedevano i primi lampi e
che si raggira intorno / alla donna del po, cui non ingombra / timor alcun
villani, 1-8-107: ma come il fulminar del braccio ostile / più raro e lento
. carducci, iii-14-162: la poesia del rispetto popolare ricanta per bocca del signor
poesia del rispetto popolare ricanta per bocca del signor popolare l'idillio dell'amor popolare
potassio usato dai fotografi prima dell'introduzione del sistema col magnesio, per provocare emissione
argento fuso che si manifesta al termine del processo di coppellazione. tommaseo [s
ii-17-19: io sarò a roma la sera del 19 col treno lampo da milano a
ojetti, i-144: di treni, del resto, stamattina ne passano molti,
chilometri, puntando senza dislivelli alla volta del cairo. fracchia, 822: prendiamo il
ch'esser abietto e vile / possa render del ciel gli uomini eredi, / quasi
il tuono, è passato il pericolo del fulmine). 19. dimin
altri dicono, lamponi, e le piante del ribes. targioni tozzetti, 7-16:
renzo; andate a lecco; cercate del dottor azzecca-garbugli,... cercate
soffici, v-2-481: la lanterna color lampone del bar penetra come un obice lo scenario
mai. anonimo toscano, lxvi-1-45: del coppo di lampreda. togli la lampreda
tagli né si scortichi; in ciascuno foro del capo metti uno garofano; e fatto
in tutti gli altri animali questa custodia del cuore o questo pericardio è di membrana
mezzo alle acque salate dell'oceano e del mediterraneo. bresciani, 6-xiv-39: se
. redi, 16-vi-195: il lampredotto del daino è viepiù gentile, teneruccio e saporoso
-disse pallido di ammirazione uno degli uomini del corridoio piegando il berretto basco su una zuppa
ha origine dalla rassomiglianza fra la forma del budello animale e quella dell'animale acquatico
. entom. genere di insetti coleotteri del brasile, le cui larve vivono su
si ottiene dalla tosatura e dalla lavorazione del vello di tali animali, in partic
dura e mista, usata per la produzione del feltro. -lana madre: tosata
8-i-160: sapiate che ne la riviera del mare rosso è una fontana di cotale
non abbino figliato, e di pecore tosate del mese di settembre per la seconda volta
degli ovini, che impregna le fibre del vello; separato dopo il lavaggio delle
sangue facea dalle inzuppate / lane colando del tragico letto. -balla di lana
arti maggiori nell'ordinamento economico e sociale del comune medievale (e assunse particolare importanza
, 141: rettori e 'l camarlengo del comune e dell'università dell'arte de la
de la detta arte, di volontà del comune e degli omini di radicondoli,
cinque seguenti arti, cioè di calimala, del cambio, della lana.
ibero / ha così ben composta / del suo volto la lana, / che lunga
bruttina, amante di quella buona lana del tenore. svevo, 1-95: pareva volesse
tutto questo tempo, durante l'assenza del parroco? calvino, 1-492: quella
dalla lavorazione degli stracci e degli scarti del filatoio e serve per la fabbricazione di
che si ottiene per fusione e trafilatura del vetro, in forma di sottilissimi filamenti,
scaldando lo zinco all'aria in prossimità del suo punto di ebollizione (e il
, lite, questione di lana caprina: del tutto oziosa, futile, pedantesca (
, ii- 348: le osservazioni del pagnani sul vocabolo 'expers 'sono
dal fr. ant. lainage, termine del commercio mediev., da laine '
in grande divisione e sette per cagione del consolato, e funne quasi a romore la
, 1-117: erano seduti sugli scalini del tiratoio, ove sei secoli prima i
pensavo che insomma, io, figlio del lanaiolo di biella, mi sarei trovato presente
mi sarei trovato presente, per volontà del re d'italia, ad un avvenimento che
nella storia nostra, ma nella storia del mondo. bocchelli, 1-iii-144: convien dire
che fra la testa forte e secca del sella, e la calda e vaporosa del
del sella, e la calda e vaporosa del cavallotti, rimane, questa del bardo
vaporosa del cavallotti, rimane, questa del bardo della democrazia raffrontato col lanaiolo e
milit., sia nell'accezione marin. del termine).
quell'acqua che resta tra le frondi del garzo lanario, le quali, per
avere bene lavato e nettato dentro la camera del pezzo, ed asciugatala con la lanata
di catrame e di pece nel corso del calafataggio. carena, 1-269: 'lanata'
non teme, / saranno le sue [del filugello] poi sete lanatiche.
numidia sono più grandi e più animosi del li altri, e più lanati. g
più laudati de li lupi son quelli quali del colore e mollizie de la carne se
. v.]: 'lanato', dicesi del tronco delle piante, quando ha peli
margine fra le acque vive e grosse del filone, e le semimorte della lanca
: una 4 lanca 'lungo il corso del ticino. = voce di area
= voce di area sett. del substrato mediterraneo; si congettura deriv
coloro cui dà tanto fastidio l'istruzione del popolo, ci vengono a dire che
le lancastriane. = dal nome del pedagogista inglese joseph lancaster (1778-1838)
inglese uscita dalla casa di lancaster e del partito della rosa rossa.
e reputazione si libra su la lance del mondo. bruno, 3-500: dopo.
: ancor vacillante in dubbia lance / del concorso divin pende la lite.
se famo iuste centocinquanta libre de tenta. del tufo, 227: gli diè
foglie lanceolate, un po'come quelle del sàlice. 2. zool.
: 'aquila imperiale'... penne del pileo e della cervice lanceolate, castagno-brune
antichi per incidere le vene nella pratica del salasso, per aprire gli ascessi,
cognosca fermato il dolore al piede [del cavallo], e sia maturatavi la marcia
d'argento), imperniate sull'asse del meccanismo interno dell'orologio, le quali
mellini, 1-21: sotto alla sommità del frontespizio si vedeva la spera d'un
della mostra, vanno indicando le varie divisioni del tempo segnate sulla medesima. tarchetti,
nella sua maggior sommità; in cima del quale è una banderuola, che qualunque vento
mano a mano che la lancetta bianca del tachimetro saliva con nervose oscillazioni, l'
abbiamo mai pensato d'annientare la carriera del tempo immaginando, come gli egiziani,
, molto appuntito, usato dagli incisori del legno. tramater [s. v
raschiatore usato nella lavorazione della carta e del cartone e delle confezioni in paglia.
si mise a remare scendendo la corrente del fiume. = dimin. di
lancia, pugnalare. p. del rosso, 320: finalmente lancettato e punzecchiato
bandirti, 2-i-119: non cadono nel catino del principe che poche gocce, perché tutti
o da polso, piccola lancetta del registro che, spostata da una parte
lo più dagli oriuolai parlando della lancetta del registro, la quale serve a indicar
la quale serve a indicar i gradi del regolatore. v. 'mostrino '.
. carena, 1-129: 4 mostrino del registro ', porzione di disco..
segneri, ii-327: contro al caro cadavero del mio cristo, benché già tutto lacero
solea far la lancia / d'achille e del suo padre esser cagione / prima di
invero egli [dante] fu vittima del 4 paciaro 'che viene senz'arme e
agitare un fazzoletto bianco fra le lance del cancello. gilberto è in salvo.
brezza e batte sui ferri di lancia del davanzale. baldini, i-93: tre
svolgono in frett'e furia i rocchettoni del filo telefonico e l'agganciano qua e
e non garriscono ma oggi ti commuovono più del bandierone con stemma e lancia.
vi erano le linguette gialle e trepidanti del gas, riaccese dalla lancia lucifera del4 lampedée
manzini, 18-302: attraverso l'arsura del palato una lancia di dolore gli raggiunge
cavaliere armato di lancia e dagli uomini del seguito. -lancia francese: unità formata
iii-43: [il duga di milano] del mese di settembre di 1401, ebbe
filippo secondo, lo più bello uomo del mondo, re di francia, prese guerra
più leale principe e lo migliore lancia del mondo. -con valore collettivo:
-beni della lancia: la parte del patrimonio familiare o dinastico riservato ai discendenti
denominazione dispregiativa di essi come « beni del fuso », in contrasto coi feudali
promettono pagar di tempo in tempo per rata del loro estimo la dadia delle lanze.
: poi ch'ell'è sì scaltrita e del diavolo / e vostra lancia, e'
lo più, prestava servizio come guardia del corpo del sovrano. -lance spezzate:
, prestava servizio come guardia del corpo del sovrano. -lance spezzate: corpo dei
istituito fin dal secolo xv a protezione del pontefice; soppresso nel 1798, fu
era la miseria incarnata; negli organi del suo cranio prevaleva prepotentemente l'organo dell'avarizia
d'un giurisdicente incipriato; questi lancia spezzata del più prepotente castellano della bassa. fanzini
degl'idealisti; ma è una lancia spezzata del loro esercito. gobetti, 1-i-420:
tassoni, 9-39: tosto risorse il cavalier del ponte, / bramando far del suo
cavalier del ponte, / bramando far del suo cavai vendetta, / e a nuova
un uncino, usata per raccogliere campioni del fondo marino. dizionario di marina,
terminale a uncino, per raccoglier campioni del fondo marino dove viene spinta.
, grossa fiocina usata per la pesca del tonno, del delfino e del pesce spada
usata per la pesca del tonno, del delfino e del pesce spada. g
pesca del tonno, del delfino e del pesce spada. g. brancati [
lancze da piscare, ma la astuzia del monstro [il pescecane] è de
, toltone il pensiero dal canto trentesimoterzo del furioso. 18. gerg.
suoi figli / si desti al suon del tuo chiaro sermone, / tanto che
che abbia rotto una lancia in favore del ministero, e, per dire la
e poche lance rotte ', si dice del mostrar di far gran cose, e
agile e forte, che sta al servigio del naviglio principale per sbarcare o imbarcare ufficiali
l. bellini, viii-421: tal membro del camaleonte io lo soglio chiamare non lingua
sganciamento di bombe e spezzoni a comando del puntatore. d'annunzio, v-2-576:
. ma, come eravamo nella rotta del ritorno verso venezia, non mi confidavo di
, m'accorsi che non passava pei trafori del « lanciabombe ». 4
che serve a conficcare, nella lamiera del sommergibile affondato, bulloni a uncino cavo
marina bizantina, congegno per il lancio del fuoco. michele da cuneo,
attrezzi per artigiani. giornale dell'accademia del disegno, 4-iii-220: a spese per
, 4-iii-220: a spese per conto del catafalco per l'esequie di michelagniolo buonarroti
saie forestiere. carena, 1-6: mestiere del mereiaio; del chincagliere; del rigattiere
carena, 1-6: mestiere del mereiaio; del chincagliere; del rigattiere; del lanciaio
mestiere del mereiaio; del chincagliere; del rigattiere; del lanciaio o ferravecchi,
; del chincagliere; del rigattiere; del lanciaio o ferravecchi, cioè venditor di
un fulmine la sua lunghissima lingua [del camaleonte], lanciata velocemente alla preda
nostri capitani, senza il generale del mare, con quaranta uomini in
deriv. dal portogh. lanchara, adattamento del ma lese lantjaran o lantjar
una grande asta con potenti forze nel lato del cavallo [di legno] nel ventre
incauto piede l'aveva lanciato nei vortici del torrente e della morte.
sputo che andò a stamparsi sulla fronte del morto. -figur. a
spallanzani, 4-iv-88: ad ogni sistole pertanto del cuore [della rana], l'
[della rana], l'ondata del sangue è lanciata nel gran tubo dell'
elica -operazione preliminare all'* avviamento 'del motore -consiste nel far compiere a mano
: diede un'occhiata, al di sopra del muricciolo, ne'campi. [ediz
: lanciò un'occhiata al di sopra del muricciuolo nei campi]. c. bini
un aneddoto, commentato lepidamente le novità del giorno, tornava al suo ufficio.
cagna, 1-163: fuori dello zuccaro, del caffè, del suo libro di conti
: fuori dello zuccaro, del caffè, del suo libro di conti, non aveva
parevano unicamente riserbate a vendicar le ingiurie del cielo. fil. ugolini, 197:
paura della scomunica che i grandi sacerdoti del progresso lancerebbero. -proferire (con
di riconoscenza e lucidi per la beatitudine del vino bevuto, entrar nel periodo d'
il cane] per l'umida incolumità del proprio muso, non si decideva ad
-in partic.: imporre all'attenzione del pubblico dei consumatori, con un'abile
e scollacciate ricavate dai libri... del vecchio testamento. moravia, xiii-10:
in su quel legno / el corpo del benigno / el qual poi fu lanciato.
, / io dire'che cavasse / del suo turcasso una saetta d'oro, /
, 7-111: padre e suocero son del mal di francia: / sanno la vita
conosco alcuna certezza, come in quella del lanciare e del medicare o del guerreggiare
, come in quella del lanciare e del medicare o del guerreggiare o del navigare
in quella del lanciare e del medicare o del guerreggiare o del navigare e in tutte
e del medicare o del guerreggiare o del navigare e in tutte quelle che son dette
. allegri, 26: dalla comodità del far servizi / nascon agevolmente le cagioni
lama, e la sprofondò nel ventre del benemerito signor direttore delle opere pie. pirandello
. pirandello, 8-914: la porta del primo piano s'apriva di tanto in
, i-463: sull'appia mi lanciai pietra del monte, / e in voci pronunziai
a core. / qui all'aspetto del ciel, sotto il più puro / raggio
ciel, sotto il più puro / raggio del sol, solennemente io giuro. d'
uno brazo, ma in- trado dentro del brazaleto, ma non mi ha fatto mal
ramusio, iii-149 se ne servono poi [del balsamo] per le ferite fresche di
430: a capo di 80 cavalli del gonzaga... e di uomini suoi
una scintilla di amore e di stima del crocefisso, qual lanciata sia il vederlo
5. equit. salto libero del cavallo che descrive un arco in alto
fermo e lucia, 573: il mattino del 17 maggio i primi che uscirono di
, i-ioi: confuso nell'ultimo raggio / del sole, saluto la terra / lanciata
una sfera lanciata nello spazio. manifesti del futurismo, 2: noi vogliamo inneggiare all'
sentendosi vittorioso per il naso più lanciato del mio. linati, 13-69: li
13-69: li sovrasta, a piano del giardino, un terrazzo lanciato verso il
che si fosse corretto l'ingiusto passo del vicario, intorno alla scomunica nulla- mente
, vii-15: ma se uno non è del mestiere, e già lanciato, pagano una
, che formano il disegno sul diritto del tessuto, restano slegate al rovescio e
e vengono tagliate. = adattamento del fr. lance. lanciato3,
lancia con smalto diverso (come attributo del fulmine). = dal lat.
si butta e lancia, con l'abbassar del manico a che sta attaccata,
romani. tasso, 9-81: un paggio del soldan misto era in quella / turba
sport, atleta specialista, propriamente, del lancio del disco e del martello o
atleta specialista, propriamente, del lancio del disco e del martello o, anche
propriamente, del lancio del disco e del martello o, anche, meno propriamente
o, anche, meno propriamente, del peso e del giavellotto. alberti
, meno propriamente, del peso e del giavellotto. alberti, i-50: alcuni
che sapevano stringere. -nel gioco del baseball, giocatore della squadra in difesa
armille e corone d'oro. consolato del mare [tommaseo]: un uomo d'
compagnie di pontonieri, occuparono il largo del castello sotto la protezione delle cannoniere di
la numerosa sua cavalleria verso le regioni del nord, ed attirato il nemico nel
mai, tanto meno, nessun giovane lanciere del pinerolo cavalleria, con l'alto colbacco
sieno,... quella pittura del conte è troppo usata e troppo volgare.
, violento. g. del papa, 6-ii-32: le intermittenze di polso
le feroci punte / al braccio, lancinanti del cattivo mio male - / anita,
fuggita e da'lanci e da'calci del cavallo! ognun fuggendo e gridando: -
e silenziari. pascoli, 708: correa del bosco, sopra acute roccie; /
passi fossero agili e silenziosi come quelli del leopardo; lanci furtivi, volute di serpe
pur conceduto a tal anima di vivere del continuo sì unita a dio che sia per
complessivo di lanci si indicano le specialità del lancio del disco e del martello,
lanci si indicano le specialità del lancio del disco e del martello, del getto
le specialità del lancio del disco e del martello, del getto del peso e del
lancio del disco e del martello, del getto del peso e del tiro del
disco e del martello, del getto del peso e del tiro del giavellotto)
del martello, del getto del peso e del tiro del giavellotto). -nel
, del getto del peso e del tiro del giavellotto). -nel calcio,
compagno (e, anche, rinvio del portiere). -nel baseball, azione
propriamente quella durante la quale il corpo del paracadutista é proiettato nel vuoto e precipita
allora mi resi anche conto della vittoria del semplice 4 poilu 'sempre cordiale con
o settore o a imporlo all'attenzione del pubblico, a portarlo al successo.
per l'allenamento e per il lancio del kid barbastrazzi sul ring. 9
per cento. questo in seguito al lancio del piano quinquennale di sviluppo economico.
si diceva 4 lancio 'l'atto del liberare il falcone per lanciarlo contro la
se l'anodo è a potenziale minore del catodo, a causa del formarsi di
potenziale minore del catodo, a causa del formarsi di un'energia cinetica [energia
più agevolmente degli altri, in virtù del suo passo alto, a lancio.
/ tutto tronchi di netto il fil del collo, / ei, dato un lancio
a portare in terra ferma la novella del fatto,... questa fu la
... questa fu la parte del fawkes. f. f. frugoni,
: stettero lungamente perplessi intorno alla determinazione del luogo, ove dovessero condursi di primo
ma di tutto, non colla lanciuòla del barbiere, ma con la lancia.
in asta, solita portarsi dalla famiglia del bargello, quando la notte va facendo
tutte le fucine / lancioni, armi del capo, armi del petto.
/ lancioni, armi del capo, armi del petto. 2. dardo da
e un brico che serve per trasporto del denaro. garibaldi, 2-26: il
32: il conte guglielmo, lancioniere del grande siniscalco di francia, suo fratello
che, per servire al barbaro capriccio del signore e guadagnarne un titol vano,
: acqua oligominerale che sgorga alle falde del gianicolo. lancitano, sm
, rappresentante dell'imperatore. avisi del giapone, 184: egli fu promosso nell'
decifrò nell'aggru- mato paesaggio l'ombra del suo quartiere: e gli parve una
/ del fiume s'arrestàr gremiti e spessi / come
dall'erme lande / il mite odor del fieno / sotto il cielo sereno / lento
continua, / sgocciolino / dal cribro del cielo / ai solchi demoniaci d'una gran
città, si spargeva per le contrade del mondo e là formava sterminate lande di
le spranghe di ferro imperniate all'esterno del bordo in corrispondenza degli alberi tra il
varcavano stagno e pan tani del deserto arenoso e co'gran passi potevan eguagliare
selvatico, come i landigiani e i boscaiuoli del paraguai, che possa tollerare un giogo
, 1-130: arrivarono sotto l'orologio del teatro che l'ora era passata. due
pomposi e dei superbi cavalli della scuderia del salvo. cicognani, 3-73: alla
velo, che mette il piede sul predellino del * landò '; poi, quand'
albero nel mezzo. = adattamento del fr. landau, dal nome della città
con la landra, molto alleno. del carretto, 4-24: che non fa la
non varia, / domani al far del dì facciami motto; / e s'io
nero vel peneo spumante, / e del galeso mio l'onda sincera / veste
lepido sonetto la diffusione e la fama del commento lanèo è attestata dal numero grande
. = deriv. dal nome del grammatico bolognese iacopo della lana (1290
foglio / che per te nunzio fia del tuo cordoglio. = dimin.
acqua lanfa è trovata alle mani. del tufo, 374: gli argenti e gli
spilletti, pianelle ragionevolmente alte all'usanza del paese. g. del papa, 6-ii-
alte all'usanza del paese. g. del papa, 6-ii- 47: anco la
di vela che porta l'istesso nome del bastimento suddetto. = deriv.
, agg. e sm. piano geologico del miocene inferiore, i cui terreni sono
. v.]: 'langio'o 'mal del lagno', con questi nomi volgari suole
. = deriv. dal nome del fisico e cristallografo austriaco vicktor von lang
che si riferisce, che è proprio del langravio. langraviano (lantgraviano),
), agg. fautore, sostenitore del langravio. giovio, ii-58:
'langraviato ', dignità, e diritto del langravio. 2. territorio sul
territorio sul quale si estende la giurisdizione del langravio. magalotti, 20-243: se
: 'langraviato ', stato posseduto del langravio. = deriv. dal
a santa elisabetta infino a la morte del suo marito langràvido. sanudo, xxxviii-368
[entrata] gli fu tolta per forza del langravio d'assia. muzio, 2-118
alamagna, che erano portate da parte del re nostro al signore lantgravio di hessem.
guglielmo e lodovico d'assia, figliuoli del langravio filippo. pascoli, 1016: o
4-199: come l'araldo annunzia l'arrivo del corteggio, sfilano maestosamente i landgravi,
lat. scient. langsdorffia, dal nome del naturalista tedesco g. h. von
sofferenza. sermone sul dì del giudizio [tommaseo]: alora serà
e inaccessibili,... privi sovente del necessario alimento, costretti ad arrischiar la
, e v'era tuttavia nell'ottobre del 1266, languente e mancante del necessario.
ottobre del 1266, languente e mancante del necessario. d'annunzio, iii-2-247:
filosofi, se non se la voce del professore languente, che dormicchiava egli pure
andati via o ammalati una buona parte del resto, ridotto quasi a nulla il concorso
: usciti o languenti una buona parte del resto]. nievo, 626: giulio
resto]. nievo, 626: giulio del ponte piucchemai languente del suo male e
626: giulio del ponte piucchemai languente del suo male e quasi sfinito affatto chiese
spallanzani, 4-iv-316: se il rosso del sangue traligni in color giallo negli animali
li-2-210: procurò don luigi nel principio del ministero di aver il marchese in appoggio della
mano ondeggiar lascia / gl'incerti freni del languente impero. delfico, i-193:
sporca e languente appunto per la distanza del porto. 4. che sta
intagliato fiore della bella viola, overo del languente iacinto, al quale né lo
con sguardo languente / emendando il tacer del labbro avaro, / l'intemo disvelaro /
la cugina aveva cominciato a chiedergli notizie del suo viaggio attraverso l'italia.
costretto all'immobilità e al desolante abbandono del carcere, all'umiliazione della servitù.
questi miei scorgesti / e chiederti pietà del cor languente. michiele, ii-39:
carducci, iii-3-79: altrove la luna del raggio suo puro / illumina il giuro -rianima
vigor, che 'l senso instiga, / del tutto giace in te freddo e languente
negli spagnuoli era verisimifinente il potissimo motivo del loro parlare, e sì poco conforme
e indeciso, somigliavano violette cariche tuttora del pianto greve dell'uragano.
dopo qualche momento sentì anche l'eco del monte, che ogni tanto ripeteva languidamente
, quanto esposte languidamente a pro- porzion del soggetto. cuoco, 1-50: l'utile
non rigoglioso; gracilmente. b. del bene, 2-231: dove cocomeri o zucche
caro, n-105: ove altamente / del giovinetto il delicato busto / composto si
gli portarono sul volto i languidetti lumi del moribondo. 4. alquanto flebile
giov. croce, 41: l'ora del 'vermouth 'preso con rispetto,
mando a v. s. alcune stanze del giraldi con la risposta mia, il
dissimile dalla maninconia d'una brigata presaga del suo male. vasari, i-559: si
io più della sua bontà e languidezza del male che della guardia, la lasciava
purga le piaghe dell'anima con sangue del corpo. assarino, 2-i-261: unendosi
per le mie freddure, il profluvio del sangue, con una grandissima languidezza di
soprapreso dall'antiche sue languidezze. g. del papa, 5-56: dal soverchio riscaldarsi
più languidezza che mai -ci sarebbe voluto del 'cognac'. cassola, 3-157: si voltò
e vide due ombre abbracciate e ridosso del muro. di colpo sentì una languidezza
tale un languidezza rimirando / e tal del volgo un sussurrare udendo. lottini, 18
i legati quasi di languidezza verso l'esecuzion del comandamento. brusoni, 2-9: clelia
amante e poi nullamente soddisfatta dalla languidezza del suo procedere, cadde col pensiero in
leti, 6-ii-533: sentendo la languidezza del re cato- lico, era sicuro che
nostro verso, per la lan- guideza del suono quanto alle voci e per la brevità
accenti gagliardi, di quegli scalpiti generosi del verso. -decadenza delle scienze,
cattaneo, i-112: danza che aveva del virile e del robusto, niente del
i-112: danza che aveva del virile e del robusto, niente del molle né dell'
del virile e del robusto, niente del molle né dell'effemminato, senza fioretti di
[la] 'francesca da rimini '[del pellico]... piaceva per
dell'acconciatura, per la maestosa languidezza del passo, potessero far convergere su di sé
: ripiegata la bellissima testa su la sponda del letto, non ritmava di piangere con
l'umida notte e mezzo il cerchio / del ciel salita, e già languidi e
più resistere languido anelante stava per abbandonarsi del tutto, quando, inalzata l'anima
rinovarsi in sua mente i pensieri già del cielo inspiratigli di sua salute. brusoni,
, ii-158: san giovanni versa tacque del giordano sopra un vecchio languido sostenuto dai
96: qualunche volta sonarà la campanella del pelegrinario del detto ospitale, ciascuno frate
qualunche volta sonarà la campanella del pelegrinario del detto ospitale, ciascuno frate del detto
pelegrinario del detto ospitale, ciascuno frate del detto ospitale sia tenuto e degga andare
a li infermi e a li languidi del già detto ospitale. cariteo, 67:
come un accattarotto chiedone, le leccornie del fanciullo. -con metonimia.
gli destò e cominciò per la mutazione del sangue a levarsi e prender vigore.
: ripassò con languido / piè la riva del po. tarchetti, 6-ii-312: se
abbiamo, mi fa nel tempo stesso del bene e del male. 2.
fa nel tempo stesso del bene e del male. 2. dominato da una
pauroso. guazzo, 1-20: l'animo del solitario diviene o languido e pigro,
quelle arti nelle quali con la fatica principale del corpo non solo si snervano i membri
l'aria per lunghissimo spazio anche fuori del tempio un dilicatissimo profumo d'inestimabile prezzo
ciel t'aspetta, / per farti più del sol limpido e chiaro. pinamonti,
d'annunzio, iv-1-33: su la sporgenza del caminetto, da una delle coppe cadevano
dir languido e secco / dell'alte lodi del mio raro becco? guazzo, 1-79
rinchiuse taciturna e mesta / nell'angusta magion del suo ritiro. foscolo, 1-289:
1-231: né più consente agl'impeti / del tuo pensier veloce / e generoso,
vocali concorrenti spartendosi, viene il corso del parlare, di languido a farsi vigoroso,
patrizi, i-307: sbandirono della città e del territorio loro timoteo,...
, ii-556: si udiva il mormorio del mare, e il canto delle serve era
lucia. boriili, ii-243: il sole del tramonto muore in giallo su i vetri
sulle funebri vestaglie e sulla grigia calce del locale già affogato nella penombra. cardarelli
vilissimi, posti a fronte dell'infinita perfezione del loro creatore. ma, considerati in
una palla di bei colori imitando quelli del prisma e la giri rapidamente intorno, ella
che si genera rimescolando insieme i colori del sole separati dal prisma. d'annunzio
sole effimero, / sui languidi color del mondo. moravia, iv-346: aveva.
fede sia rispettata, avrà interessi alti del danaro; ed all'incontro, dovunque sia
all'incontro, dovunque sia alto interesse del danaro, sarà languida l'annua riproduzione e
voragine, un abisso, sull'orlo del quale vengano, per modo di dire,
carducci, iii-12-267: dove il numero del verso paresse troppo aspro o languido, fu
di alberto moravia, trova l'arte del manzoni eccessivamente 'languida '. insomma,
... a servirsi nelle comedie del verso sdrucciolo, il quale ha più del
del verso sdrucciolo, il quale ha più del languido nel fine. -poco
schietta e languida, simile all'affetto del pregante. c. i. frugoni,
era gentilina e languida come una vergine del guido. de amicis, i-305: al
donna nel fiore della maturità, soddisfatta del proprio destino, garbata, languida e
un luogo, una stagione, un'ora del giorno); che concilia il silenzio
segno / che il cavo bronzo, ammonitor del tempo, / al consueto rintoccar diffonde
: direi ai napoletani che la curva languida del golfo continua nella linea delle belle donne
ottobre, languido mese. spartita dal greto del bisagno, la vallata si apre.
, esile, filiforme (il battito del polso, dei vasi sanguigni).
, 4-209: se ti morde / del piacer il reo vezzo, e di sfrenata
fido cane, ed ogni cura / del caro albergo e del signor oblia. baldi
ogni cura / del caro albergo e del signor oblia. baldi, 68: erra
. goldoni, xi-121: l'ora del pranzo differir mi piace / per vederlo
in su l'arena, / e del piè guasto avea martire e pena. aretino
le ricchezze, e ogni altra pompa del mondo per chi, confinato in un letto
. giulio strozzi, 5-21: come del suo fallo egli s'accorse, / che
uno stato di estrema miseria; mancare del necessario; vivere stentatamente. cammelli,
. cammelli, 251: ser nicolò del ferrarese sangue, / ti vai facendo
facendo grasso a poco a poco; / del tuo robar si parla in ogni loco
e mi conviene uscir di casa prima del desinare. pascoli, 643: già
già lì fuori / impallidiva il vasto urlìo del giorno, /... / e
. galileo, 4-3-88: la velocità del mobile vien sempre languendo, poiché sotto
spallanzani, 4-iv-282: considerata la natura del sangue e le strade ch'ei deve
. petrarca, 128-46: è questo del seme, / per più dolor, del
del seme, / per più dolor, del popol senza legge, / al qual
di cui com'astro lucido si vanta / del gran gusmano eroe l'alma famiglia.
. croce, iii-22-57: i lavori del porto di genova, che languiva per la
di uno dei figli di quella città, del duca di galliera. -soffrire
cristallo. ariosto, 43-43: io del mal che procacciammi allora, / ancor languisco
un amore non corrisposto, il turbamento del desiderio amoroso non appagato. giacomo
di beltade: / al fin godrai del suo felice amore. graf, 5-849:
te languisco. / languisco per amore del mio sovran diletto. bianco da siena
non conosce benessere; qualsiasi manchevolezza del superiore si ripercuote sugli inferiori. tommaseo
davanzati, v-60: e'll'uso del segugio vo'seguire: / quanto el
lo lavamento delle fonti, e così del corpo come dell'anima. seneca volgar.
panzini, i-165: in quel muto languire del giorno, una figura di donna,
): deh dolgati, signor, del mio languire, / fa tu quel ch'
che non v'è gioia a par del mio languire. costo, 1-139: potessi
ond'io vi prego, / vi faccian del mio duol pietà sentire. d'annunzio
unguenti, grattantesi il capo con la punta del dito, con pochi ricciuti e imbionditi
.. a regger la debolezza e languore del corpo. mascardi, 2-202: alla
cuore alla corte; il languor delle membra del papa inlanguidì gli animi de'romani,
da svolazzi e ribollimenti di bile amarissima del duodeno allo stomaco. c.
amore, / e desterà il languore / del pigro imene. mazzini, 39-374:
ed il mare d'una luce alla diurna del tutto dissimigliante; luce debile e lenta
1-119: scendeva sulla città il languore del tramonto, roseo sulle facciate dei palazzi
. delfico, iii-425: la divisione del potere rendeva debole il governo: e
le lagnanze de'viaggiatori contro le poste del nord prova il languore del commercio nelle
le poste del nord prova il languore del commercio nelle stagioni non iemali.
languore, ritarda assai volte la velocità del pensiero. de sanctis, ii-15-132: nel
in quell'indefinibile contrasto fra la intensità del ritmo e la povertà del suono, fra
la intensità del ritmo e la povertà del suono, fra la profondità delle intenzioni
e « l'augello », / languori del giordanello in dolci bruttissimi versi.
vivere in langor senza speranza. trattato del ben vivere, 29: questa non è
vii-230: acciocché qualche lettore non ammalasse del languore prodotto dalla protratta curiosità annunzieremo per
curiosità annunzieremo per ora che la versione del sig. pindemonte è la migliore che
d'amore (che nasce dall'empito del desiderio che non è corrisposto o che
. i. frugoni, i-n-155: del biondo tirsi i teneri / sospir non
, no, ma per il languore spasimoso del suo stesso corpo. gadda conti,
e grevi: torpori e languori e bramosie del sangue. - con riferimento all'
t'amerò. 11. atteggiamento del volto (e, in partic.,
montano, 1-99: un'arte consumatissima del piacere, agli esperti languori e agli
so s'io deggia / alla speme del colpo, o alla stanchezza / delle vegliate
il verso ha da esprimere il languore del sonno prodotto dall'incantesimo. di giacomo
da un languore, nella rosea poesia del tramonto. d'annunzio, iv- 1-28
1-28: ella sviluppò la mano dalla stretta del giovine; e, superando ogni interno
pirandello, 6-752: i primi tepori del sole mi davano un languore d'ineffabile
. da langurìa, forse per la simiglianza del colore o per la leggenda che
drago verde lania, / è l'insegna del conte di boc- cania. caro,
/ de la morte d'amata e del periglio / del regno tutto, laniossi il
morte d'amata e del periglio / del regno tutto, laniossi il manto, /
tacita notte sopra la chiara fontana appiè del gelso, trovando i vestimenti della sua
d'una stoffa, l'ombratura untuosa del trono, tincrinaura d'un vetro, il
, 9-194: un laniccio di polvere del letto /... a una bava
bachi da seta quando inizia la formazione del bozzolo. lambruschini, 5-6:
] aver ricevuto sul capo appena coperto del laniccio fetale le gocciole del battesimo.
appena coperto del laniccio fetale le gocciole del battesimo. 4. ant.
lat. scient. laniidi, dal nome del genere lanius (cfr. lanio2)
ce li ha offerti il segretario particolare del presidente del consiglio quando ieri siamo andati
ha offerti il segretario particolare del presidente del consiglio quando ieri siamo andati da lui
trattato di repubblica, 195-26: l'arte del lanificio contiene tutto: tessere, cucire
in beneficio delle arti della seteria e del lanificio, parti essenzialissime del commercio di
seteria e del lanificio, parti essenzialissime del commercio di toscana. guerrazzi, 7-265:
dall'estero. ricordate i bei tempi del lanifìcio e delle sete italiane. -figur
le parche partiron indi frettolose alla magione del fato, dove soggiornavano con abituai abitazione
sorgono su le ripe amene e pittoresche del fibreno e del liri. de roberto,
ripe amene e pittoresche del fibreno e del liri. de roberto, 10-22:
. col proprietario o direttore che sia del celebre lanifìcio di biella. bernari,
nel nord ha fatto presentire ai rappresentanti del sud che la lotta può riaprirsi più
tanta opera, o che la natura del ventre si putrefaccia in certo tempo per fare
3-247: mio nome è acete, e del popol tirreno / a memoria mi dier
di non si servire totalmente della persona del lanino,... ne segue che
ne segue che con questo mezzo [del polizzino falso] ciaschedun lanaiolo di campagna,
lat. scient. laniini, dal nome del genere lanius (cfr. lanio2)
alta beffate / de l'acerbo lanista del mio core, / non sol dareste venia
signor con le tuo mani? / esso del cielo e tu di questo regno,
altri fusse in luogo che non vi fusse del lano). montigiano, 210:
una pezza lana per porla sulle nare del naso. b. baldini, 1
completamente neutra, ottenuta per purificazione del grasso di lana ovina, usata come eccipiente
io ho apparato assai cose. p. del rosso, xxxvi-152: a queste ombre
quando poi la pecorella uscio / fuori del troppo avviluppato ostello, / con le punte
bel paio di stivaloni, per accontentarsi del panno lanoso dei soldati. 3.
. alcol triterpenico che entra nella composizione del grasso di lana ed è spesso presente
dell'olio volatile, contenuto nelle piante del genere lansio. = voce dotta
: * lantana ', specie di pianta del genere viburno. frutice con foglie inegualmente
tropicale o subtropicale, ma qualcuna anche del vecchio mondo; si presentano sotto la
delle verbenacee, e della didinamia angiospermia del sistema di linneo. le lantane sono per
. chim. ciascuno dei quattordici elementi del gruppo delle terre rare strettamente simili,
presentare raggi ionici gradualmente decrescenti al crescere del numero atomico. = deriv.
e antipiretica e usata talvolta in sostituzione del chinino. = deriv. da
), sm. chim. elemento del gruppo delle terre rare, contenuto nella
remi al modo delle 'funee 'del giappone (ma sono molto più grande e
con copertura a comignolo per l'uscita del fumo. -per estens.: l'apparecchio
, cioè... dela tovaglia e del ferro e dela lanterna e d'uno
grosso un piede e lungo quattro, sopra del quale si accon- cerà un travicello che
, si sospendevano lungo la muraglia dall'alto del parapetto o si gettano accese al piè
lanterna parigina che il giorno lombardo [del parini]. -alla lanterna!
la allegrezza eterna. rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-in: misero me,
-per antonomasia. la lanterna: il faro del porto di genova (e la città
guardato con una delle più belle torri del mondo, tonda, nel mare, per
, tonda, nel mare, per lanterna del porto. c. bartoli,
continente. galanti, 94: presso del quale [molo del porto di genova]
94: presso del quale [molo del porto di genova] vedesi la gran
di genova] vedesi la gran torre del capo del faro chiamata la 'lanterna'..
] vedesi la gran torre del capo del faro chiamata la 'lanterna'... sopra
necessità di provvedere di fanali alcuni punti del canale... le lanterne sono già
il trasgressore severamente per il grande pericolo del fuoco ne'vasceli. 6.
. 6. fis. parte del diascopio contenente la lampada; il diascopio
. edificò la cupola di santa maria del fiore dagli occhi in su, e
o tolo per ornato e decoro del tempio. vasari, i-240: la
quali svettava la lanterna di santa maria del fiore. 8. apertura, coperta
: 'lanterna'... quella parte del piede degli alberi a chiave, che
ottagonali, distesi per tutta la lunghezza del collombiero, ed ove è precisamente la cavatoia
chiave, la cavatoia e la puleggia del cavabuono. 10. milit. ant
un pezzo d'artegliaria farme una lanterna del suo capo. guglielmotti, 468: 'lanterna'
e pietre e scaglie per la carica del petriero. dizionario militare italiano [1817]
palline e le pietre che formano la carica del petriere.
elettrotecn. nelle macchine elettriche, parte del rotore che collega l'albero motore al
nel cui centro è impiantato lo stile del valico, e i cui denti o
: farsi portar rispetto, ecco tutto, del resto battersene la lanterna magica!
madornali, ingannarsi grossolanamente. trattato del ben vivere, 8: questo mondo è
. giovio, i-172: il marchese del vasto fece una cena a cesare domenica
una cena a cesare domenica a laude del protomartire; i successi della qual cena
appoco spegner la lucerna, / oggi del mondo tanto car tesoro, / 10
, onde abbondando / troppo il flusso del corpo luminoso, / al lanternar tu sia
ali variopinte e caratterizzato dal prolungamento anteriore del capo in una lunga espansione, che
alla sorveglianza notturna. statuto del podestà della città di firenze, 1-48:
fantasia lo cercava certo per le strade del paese, imaginava come egli correva affannosamente
cieco, accorso per richiudere lo sportello del treno da cui sono stato espulso.
. 3. marin. piccolo fanale del faro. - per estens.:
piccolo faro, della sua torricella, del lume, del fanale, e del
, della sua torricella, del lume, del fanale, e del luogo ove è
del lume, del fanale, e del luogo ove è posto; sia in alcun
, per lo cui foro entrano i raggi del sole, è posta su nel lanternino
spandono nell'aria greve appannando i vetri del lanternino. 6. tess.
nel significato n. 5 è proprio del diai napol. lanternista, sm
la vallea, festinante verso il luogo del misfatto. ognuno dei lantemisti desiderava con
. gadda, 6-295: [il padrone del cavallo] lasciava pascolare il cervello negli
lasciava pascolare il cervello negli interminati campi del nulla come sogliono utopisti e lantemisti,
, secco, sottile (un membro del corpo). buonarroti il giovane
sublimità cercando di simulare l'irresistibile scapigliatura del genio che fa perder d'amore le ragazze
deriv. da lanterna, nel signif. del n. 4. lantopina,
= voce dotta, comp. dal tema del gr. xav&dtvco 4 sto nascosto '
si imaginò ch'ella fosse la coda del suo vitello. f. f. frugoni
bella lanugine che le corona l'orlo del labbro. d'annunzio, 4-ii-37:
che una leggerissima lanugine le ombreggiava l'orlo del labbro alla luce. morante, i-240
che ricopre la cute deh'embrione e del feto a partire dalla dodicesima o dalla
, informe, con la lanugine che aveva del vegetale, la fossetta palpitante ancora.
accarezzò lievemente la lanùggine infantile sul capo del bambino. 4. zool.
evanescenti che si dissolvessero incontrando i raggi del sole o parevano lanugini di cigno
ramusio, ii-15: hanno [le foglie del reubarbaro] nella loro circonferenzia un certo
[spighetta] si trovano i grani del cacao (con molta lanugine bianca) al
che un poco di lanugine portata via del vento o un poco di schiuma che presto
di schiuma che presto disperge l'onda del mare. 6. muschio.
[dioscoride], 709: la spiuma del sale è una lanugine del mare spiumoso
la spiuma del sale è una lanugine del mare spiumoso, la qual si ritrova tra
doverebbe esser fittissima, non senza pregiudizio del tener caldo. spallanzani, iii-
col mento una lanugine biancastra nel cielo del poggio. bernari, 4-85: non
grigia, che cadeva fino nelle sponde del fiume. 9. tess.
: con esso [coltello] si batta del taglio quella parte della calamita con la
quella sua lanugine si tocchi la linguetta del bussolo che l'acconcerà maravigliosamente.
sinistra / l'altro sostieni, e del corrente nodo / con la destra fai
tenera foglia lanuginosa che spunta sul ramo del melo. govoni, 1026: calice
niale, si mescola co'sughi del nostro stomaco della sua virtù;
l'acqua non bagna le foglie del cavolo,... impedita da un
lanùia, sf. ant. peluria del bozzolo dei bachi da seta.
... / ne fece quel che del gregge lanuto / sul falanteo galeso il
. panzini, ii-133: la bottega del macellaio era lì presso: nella semi oscurità
sul capo che stia caldo. b. del bene, 1-308: i lacci altresì
lanuvium 'lanuvio ', città del lazio, in provincia di roma.
dal ted. ant. landsknecht 'servo del paese '; cfr. lanzichenecco.
deriv. dal ted. landsknecht 1 servo del paese '; cfr. lanzichenecco.
al servizio dei raitri, cavalieri tedeschi del medioevo, che seguiva a piedi nel
ecc.), sin verso la metà del secolo xvii si mostrò assai preparata e
davila, 446: ma i lanzichenecchi del cobalto, già stanchi del camminare e
ma i lanzichenecchi del cobalto, già stanchi del camminare e dal combattere, e percossi
monti, lasciando da parte la difficoltà del cammino, non eran sicuri; già
per recare un messaggio a un consigliere del comune, si mise in cantina con
tutto questo, in su i primi del 48 inviò i suoi lanzichenecchi per tutto.
: ho visto spesso che i lanzichenecchi del giornalismo lo svaligiano e ci fan sopra
ted. landsknecht 4 servo (knecht) del paese { land) '; cfr
tra guasconi e svizzeri sotto cinque insegne del duca, e dietro questi i lanzichinetti della
deriv. dal ted. landsknecht 4 servo del paese '; cfr. lanzichenecco.
deriv. dal ted. landsknecht 4 servo del paese '; cfr. lanzichenecco.
- in partic.: componente del corpo dei lanzichenecchi che costituiva la guardia
detero per fianco a la coda di queli del ferrucio, e subito li roppeno e
arco, la rastrelliera inchiodata al muro del vestibolo dove, ai tempi antichi,
, ai tempi antichi, i lanzi del principe appendevano le alabarde. -figur.
d'annunzio, v-2-232: la consueta minaccia del censore, lanzo senza labarda.
soldati a piedi, guardie una volta del duca di firenze, tutti alabardieri tedeschi
, s'entri nella sala degli staffieri del granduca. tommaseo [s. v
solo la plebe comandava, in pregiudicio del nobile e dell'onorato cittadino, il quale
.]: 4 laocrazia', influenza del basso popolo nel governo. = voce
. avo, nonno. niccolò del rosso, vii-486 (30-6): eo
. mare amoroso, 263: fèr del becco a lo suo petto tanto /
per mezzo, per causa, per effetto del quale; intorno al quale, di
là ove si trova la rena e tossa del pesce, è segno che per quella
nato o risiede nel laos, abitante del laos. 2. sm.
.. il domandarono intorno a questa cosa del suo volere. s. girolamo volgar
, sm. bot. region. fungo del genere lactarius \ fungo del pino.
. fungo del genere lactarius \ fungo del pino. = voce tose,
. composto che costituisce la sostanza colorante del legno di lapacho. = deriv.
di un legname ricavato da alcuni alberi del genere tahebnia. lapalissiano, agg
dev'essere inerente alla sostanza e al carattere del dramma che vien rappresentato.
. = deriv. dal nome del maresciallo di francia jacques de chabannes,
de la polisse, onde il nome del buon guerriero indica chi dice in tono
dopo di avere penetrato fra le fibre del muscolo quadrato de'lombi, e fra
, e fra un distendimento dell'aponeurosi del muscolo traverso, compaiono fuori della massa
traverso, compaiono fuori della massa carnea del sacro- spinale. = voce
endoperitoneale, praticata in passato nella terapia del colera. = voce dotta,
, ad es., nella terapia del laparocele. = voce dotta,
endoaddominali malati); e a seconda del tracciato dell'incisione, si distingue in
mediante incisione della parete addominale e del collo dell'utero. = voce
. contraila rogna, prendasi il sugo del lapazio acuto e olio mustel- lino.
ritruova mista, percioché, quantunque abbia del digestivo, ha però ancora del riper-
quantunque abbia del digestivo, ha però ancora del riper- cussivo. conti, 532:
, artigiano o artista esperto nella lavorazione del marmo e della pietra, al quale
bassorilievi, ecc.) delle opere architettoniche del tempo. d'annunzio, v-3-93
dipinti a olio, con l'istorie del lapidaménto di santo stefano in un tondo,
e da essi ricevuta la solita cerimonia del cappello un momento prima che il lapidaménto
che cristo fu crocifisso, die tertia del mese, fu per lo nome di cristo
g. visconti, 1-90: lapidate me del ben oprare, / che i mei
b. croce, ii-9-72: la scissione del pensiero dall'azione, questa rivoluzione meramente
: si notò la prima erezione [del teatro] fatta dal popolo capuano,
ebbe principio la preziosa raccolta delle iscrizioni del museo lapidario che preparò la istituzione del
del museo lapidario che preparò la istituzione del contiguo museo chiaramonti, fondato da così gran
molto classica, e più greve e ponderosa del marmo sul quale è incisa. pirandello
lapidaria: in paleografia, scrittura solenne del tipo di quella delle iscrizioni. -in
lapidari tracciati col pennello additava all'obbrobrio del quartiere
si trovano sparse nei suoi scritti [del vico], espresse in istile lapidario.
tacciono tutti, imbianca il lapidario / silenzio del suo nome. = voce
. frescobaldi, 2-42: alla piazza del soldano presso al castello dove egli abita
osservava che, essendosi, coll'andar del tempo, nell'arte del gioiellare,
coll'andar del tempo, nell'arte del gioiellare, distinto il * legatore '
si disfrenarono così da sopportare la vergogna del processo, della tortura e del massacro
la vergogna del processo, della tortura e del massacro del suo profeta [savonarola]
processo, della tortura e del massacro del suo profeta [savonarola] lapidato, impiccato
di sollevarsi per più contemplare le cose del cielo, come che sì poco comprendano quelle
, 3-27: se io sono in luogo del cane stizzoso e 'l commento del sasso
luogo del cane stizzoso e 'l commento del sasso trovato nella strada e 'l caro
sasso trovato nella strada e 'l caro del lapidatore temuto, seguita... che
o una tomba per esorcizzare i malefici del defunto). -per estens.
abbadia di sant'amante trovasi di mano del rubens la lapidazione di santo stefano,
oggi su 'l maggiore altare della chiesa del protomartire in faenza. 2.
lo più recante un'iscrizione in memoria del defunto, che chiude l'apertura di
così grande e così grave all'uscio del munimento? e guardando il munimento,
al lapide che tossa / devria chiuder del figlio a lato il patre. cellini,
, ii-6-16: circa la lapida sepolcrale del vescovo enrico della fratta,
tomaso aniello, prefetto e capitan generale del fedelissimo popolo di napoli, comandava che
. maffei, 5-3-47: nell'amplissime raccolte del grutero e del reinesio una sola lapida
: nell'amplissime raccolte del grutero e del reinesio una sola lapida con tal nome si
... esistente su la porta del tempio ci dà l'epoca del 1361,
la porta del tempio ci dà l'epoca del 1361, facendo commemorazione di vari religiosi
s. v.]: la lapida del pozzo. la lapida del bottino,
la lapida del pozzo. la lapida del bottino, ove cadono le immondezze. nieri
làpita '. lapida. specialmente il chiusino del luogo comodo e della cloaca. jahier
con la imagine dal muro cadde in testa del usurario e l'uccise subitamente.
5-2-542: bella lapidétta che ha consoli del 742 di roma. -vezzegg. lapiduzza
di molti su certe colline verso cavi del pisano dove si vedono delle conchiglie di
di musco accennano al ferrigno / signor del luogo. -inciso, scolpito sulla
calcareo; litoide (ed è termine proprio del linguaggio scientifico del passato, ancora vivo
ed è termine proprio del linguaggio scientifico del passato, ancora vivo in geologia e
calcolo] pare che sia l'estremità del condotto salivate della glandola massiilare.
lapidea... in tutte le parti del corpo formar si possono, ma,
, immobile come pietra. scala del paradiso, 278: da questa lapidea insensibilità
. v.]: 'lapidificazione', dicesi del prendere alcuni corpi la qualità di pietra
o incrostazioni. gazola, 1-27: del calcolo e della pietra n'è l'architetto
. v.]: terra che abbia del lapidifico. = voce dotta, comp
, roccioso; ghiaioso, ciottoloso. del carretto, 3-35: cum la sua zappa
fortis, xviii-7-330: l'indole lapidosissima del paese rende impasseggiabili le vie abbandonate a
lapidose, / per tutte le rive del golfo / i galli cantarono l'alba.
idem, ii-506: 0 lapidoso letto del bisenzio / ove cercai le silici focaie
e nelle mie separazioni, avrò bisogno del suo cortese compatimento, in ordine al
1 lati di esso mortaio e la forma del pestello. lapillazióne, sf. ant
di coccio pesto, in partic. del periodo repubblicano. -sabbia. fr
asciutto ombroso, s'aspetti dal benefizio del tempo, che i sali si congelino
. cocchi, 8-83: nelle replicate soluzioni del sale queste parti saline van sempre sminuendo
[materia] verde in certe cavemette del masso ha formato una specie di ventricini gemmati
della passione aveva gorgogliato, schiumando, del fuoco, si estendeva il lapido grigio e
giorno nel gioco dei riflessi la fierezza del loro nero. ungaretti, xi-181:
bronzo pestarlo, sì come de'fare del lapis amatito. biringuccio, 1-137:
guaina di legno, comparve alla fine del secolo xviii). leonardo, 7-i-69
i medesimi versi con la sola mutazione del nome. muratori, 5-i-213: il dipintore
e. cecchi, 7-30: fuor del taschino bianco del mio compagno, luccicava
, 7-30: fuor del taschino bianco del mio compagno, luccicava il fermaglio d'
: finì non è molto col disegno del vasari un tavolino, che è cosa
stato trovato nei depositi di proietti vulcanici del lazio e nelle lave del vesuvio;
proietti vulcanici del lazio e nelle lave del vesuvio; è usato per decorazioni architettoniche
orientale la- pislazuli, cum iocundissima implezione del suo coloramento. biringuccio, i-42:
. la quale si truova nelle miniere del rame, dell'argento e dell'oro
che beve al lapislazzulo laggiù / del mare. c. e. gadda,
invece il bisogno di un romanzo del salgari, per capir bene,
lat. mediev. lapis lazuli 1 pietra del lazulum ', adattamento dell'ar
stanno a sinistra, nel frontone occidentale del tempio di zeus ad olimpia.
è proprio della teoria e delle formule del matematico e fisico francese p. s.
perirebbono, à dato la natura quella solerzia del provedersi colle maniere che chiare si veggono
robbio e 'l bel verbasco / sian del foco e del gel ludibrio e pasco
'l bel verbasco / sian del foco e del gel ludibrio e pasco. de pisis
, né resti; / né avanzando del bue l'unghia o lapando. baruffialdi,
baffi, già stàvasi accovacciato a pie'del padrone. buzzi, 132: se
non si avesse / le salse acri del genio / e le giuggiole saccarine d'
fatti di cesare, 166: le follie del mare si crullavano, tonde lappavano a
, il cane. -anche: riproduzione del suono che si fa con la lingua
che si riferisce, che è proprio del tipo umano costituito dal lappone.
scorpioni e non trafiggono gli uomini che del suo sugo fosser bagnati e unti.
/ conven ch'i'segua, e del mio campo mieta / lappole e stecchi
co la falce adunca. p. del rosso, xxxvi-150: prendi l'acuta
, xxxvi-150: prendi l'acuta lima del bel purgato divino / ingegno, e leva
212: il non intender un sonetto del petrarca frascheggiante e ravviluppato fra lappole e
piccola lappola. -anche: altro nome del centocchio selvatico e del non ti scordar
: altro nome del centocchio selvatico e del non ti scordar di me.
{ echinospernum lappula). -anche: pianta del genere torilide (torilis nodosa),
. grossa lappola. -anche: pianta del genere xanthio, famiglia composte { xanthium
che ha forma, o natura, del frutto delta lappola (cfr. lappola1)
regione geografica dell'europa settentrionale in prossimità del circolo polare artico, attualmente divisa fra
conoscere la sua bontà e perfezione [del greco d'ischia], bisogna che prima
un grande valore per l'educazione estetica del pubblico, per correggere il gusto del pubblico
del pubblico, per correggere il gusto del pubblico, attutito e fatto lapposo dalla
insù, come la rucchetta. b. del bene, 2-254: vuoisi coglier per
che, nel corso delle persecuzioni imperiali del iii secolo (in par tic.
evirazione, di virilità, e autopunizione del super-io. c. e. gadda,
, 17-110: si ricordò deh'ammonimento del parroco: una predica vivace e spigliata
dolenti... che per un lapsus del nostro solerte proto sia stato omesso nello
stato omesso nello scorso numero il nome del molto rev. d. f. buganza
adriani, 5-165: lapteggiare: verbo imitativo del lambire che fa l'acqua il cane
ciò è che si semina; èvvi del salvatico, di che fanno pane ottimo.
sm. archit. ant. cassettone del soffitto; lacunare. cavalca [
lardàceo, agg. che ha l'aspetto del lardo, simile al lardo. -patol
hanno assunto l'aspetto e la consistenza del lardo. tramater [s.
che ha colore e sapore simile a quello del lardo. 2. agg
, passare de'pezzi di corda vecchia del comando, della stoppa, tra i
, della stoppa, tra i fili del tessuto primitivo del paglietto o cinghia,
stoppa, tra i fili del tessuto primitivo del paglietto o cinghia, per renderlo più
fosse stato sbollentato e scodellato al di là del banco delle spezie e delle caramelle.
lardatura2, sf. bot. inoculazione del lardello. = denom.
= denom. da lardello, sul modello del fr. lardage, deriv. da
2-217: le aveva impasticciato il discorso del ferrieri, mettendone a fascio il capo e
... lardellata de'principali tropi del decolonia e sparsa tutti di punti ammirativi
sempre gli stampini per colorirsi le pareti del cervello, si figura un corcontento lardellato,
cattaneo, v-1-26: forse nel sistema del subalpino tutta la differenza morale tra un
. 3. tipogr. righe del titolo e caratteri estranei al testo,
maestro martino, lxvi-1-119: de la carne del cervo la parte denanzi è bona in
parte denanzi è bona in brodo lardieri. del tufo, 49: ma s'altro
olio di semi che si usa come surrogato del grasso di maiale. =
che abbonda sul dorso e sull'addome del maiale (e tale materia, staccata
altri archetti. boccamazza, i-1-506: piglia del lardo salato e questo raschialo con un
stesso un gran banco assettò nel chiarore del fuoco, / e su vi pose una
lardo. stuparich, 5-372: mungerete del lardo affumicato. montale, 3-235: avrà
strugghisi a lento fuoco, tritando i lardoni del porco in pezzi minuti dentro un vaso
abuso che in tutto il regno si fa del lardo, per condire le erbe e
. v.]: il fiore del lardo, conservato in una pentola, si
: mi si presentò la faccia odiosa del capo della polizia segreta, la malizia luccicante
ancora si taglia il lardone o il sugnaccio del porco in pezzetti picoli come castagne,
. li trovò infatti più placidi e lardosi del solito. 2. spreg.
suo mulino era appiardato in un'ansa del fiume così quieta, che l'ulà girava