. milizia, i-226: la bellezza del sesso bello è la venere. gli uomini
vischer vedeva nell'allegoria la completa dissoluzione del rapporto originario tra idea e immagine;
non si abbandonò guari a'grandi agi del corpo. idem, 44: guarda che
. pindemonte, ii-241: né del tuo duolo onorerai fanciulla, / cui
imminente naufragio, or inorgogliti della speranza del guadagno,... io, persistendo
era un processo importante e tornava inorgoglito del talento paterno. -per estens.
politica dell'impero austro-ungarico verso la fine del secolo xix e agli inizi del xx
fine del secolo xix e agli inizi del xx). stuparich, 4-265
inorientamento e balcanizzazione dell'austria per compensarla del lombardo-veneto ceduto pacificamente a profitto della rinascita
la casa d'austria, i generali del re vennero alla guerra senza carte.
! altissimo, 60: regina del mio cor, non serve o basta /
voce e la forma / aveva tutta del falso sosia, / ogni sua dissoluta opera
fa cose inorme, / che la spada del ciel sia sempre sopra, / e
, / oltre la pietà che ho del tuo buon padre, / per maraviglia de
, 12-395: fiorito deve essere lo stile del lirico:... perché le
: quanto a quelle reprensioni che fuori del pergamo si fanno, concediamo volontieri che
e la religione mediante l'esatta osservazione del convenant. menzini, 5-38: chi con
graziose parole di fedeltà e d'amore del ben pubblico. de sanctis, 11-263:
, prima che lasciasse capitarla in mano del dotto avversario, pure alla fine ella
il tono declamatorio e lo inorpellato stile del bettinelli, il gozzi... si
. girolamo leopardi, 2-13: egri del tutto, e miseri mortali, / che
. marini, iii-208: vide egli del caro fratello la indegna sciagura, innorridì
alta reggia al suo gran nome / del gran tiranno inorridir le chiome. pascoli,
. bentivoglio, 4-1431: inorriditasi anche più del solito la stagione, risolvè maurizio d'
-tr. marino, 1-45: cerca del bel ciglio e del bel volto /
, 1-45: cerca del bel ciglio e del bel volto / turbar il sole,
campagna e s'approssimava la ria stagione del verno. c. i. frugoni,
organico d'indole acida, avente l'odore del brodo, trovato nella carne muscolare
, già classificato tra le vitamine del gruppo b, si ritiene sia
. caro, 1-485: perché, del fato la regina ignara, / non fosse
, xxiii-145: ditemi se qualche rustichezza del popolo inglese non sia perdonabile. quanto poi
immobile / stetti talvolta, sul morir del giorno, / da una bruna punta inospita
. ariosto, 6-79: sappiate che del populo assassino / che vi assalì fuor
farsi (con riferimento alle parti ossee del corpo); granire (con riferimento ai
assumere la consistenza o la durezza proprie del tessuto osseo. govoni, 1-154:
/ s'inossano e diramano gentili / del cervo traccheggiato / le foreste del verde
/ del cervo traccheggiato / le foreste del verde brucato. 4. prov
l'affissa di maniera che pareinossato col teschio del capo medesimo. -figur. inerente,
non ho più potuto rifarmi a'mestieri del giorno d'oggi. 2.
delle foglie; il quale, in paragone del molto che possiede quella sugosa pianta e
molto che possiede quella sugosa pianta e del poco che assorbono, è inosservabile e
1-iv-258: quasi tutti i vizi dei greci del tempo suo, l'avarizia singolarmente d'
ruscelli, 2-463: la sconvenevolezza o inosservanza del decoro è quella quando s'usano alcune
portò orizzontalmente con gli occhi al piano del castello; inosservato egli dai numidi, tutti
si rilevano due nuove ed inosservate proprietà del triangolo timaico, le quali giustificano 11
158): l'idea della necessità del suo consenso, idea che, fino a
/ restituir le sacre leggi io volli / del gran licurgo: elle non fur mai
passare inosservato nascondendomi quasi sotto il gomito del talare maestro, al di cui fianco
.. innostrò più vivamente al risalto del cuore la di lei guancia ingenua. c
empia cerasta si dimostra, / dai detti del guerrier prima oltraggiata, / e poi
. piazza, 10-16: la poppa del suo sangue inostra. carducci, iii-2-348:
iii-107: la gran forza / rifolgora del sole avvivatrice, / che la terra ubertosa
di verginei fiori / s'inostra ella del volto i molli avori. nomi, 7-44
coloro i quali vogliono trapassare i confini del parlare splendido con la temerità dell'inostrarlo
vostra, / mentr'erra per lo ciel del vostr'onore, / tanti fior di
. dell'uva, 58: dett'ho del gemino valore / ch'i bianchi gigli
quella pretesta purissima che nelle murici stillanti del salvatore s'innostra. m. rossetti,
rai s'innostra / l'ampio azzurro del cielo! g. rossetti, vi-16:
che artiglio o rostro / strigne l'amor del cui parlar m'inn ostro.
inotropismo, sm. fisiol. contrattilità del miocardio; attività inotropa.
, capacità, funzione inotropa: contrattilità del miocardio, capacità di rispondere agli stimoli
, 20-84: da questo continovato stuzzicamento del sensibile, tanto il naso, quanto il
attestava la validità perpetua della concessione o del negozio giuridico. = lat.
'quella volpe barbalacchia / questa qui del fagiuoli è la figura. guadagnoli, 1-ii-182
struttura organizzativa (nel regime corporativo proprio del fascismo si parlava di inquadramento sindacale
. milit. punto di inquadramento: punto del terreno determinato topograficamente o mediante il
* inquadramento topografico e l'inquadramento balistico del terreno su cui ha da operare un'
: le finestre inquadravano i folti rami del grande elee del parco. -per
inquadravano i folti rami del grande elee del parco. -per simil. circoscrivere
capitoli per inquadrarne l'azione nei confini del tempo. -puntualizzare, esprimere con
relazione con le condizioni storiche e culturali del tempo, intese nella loro globalità.
endecasillabi e in ritmi ben temperati il meglio del dramma e dei cori, inquadrando il
forse dimenticarsi, se vogliamo inquadrarlo, del particolare colore letterario delle venezie. gobetti
tribù di israel si componeva nel raccoglimento del riposo. alvaro, 13-71: lo stetti
annidando... perfino nei labirinti del telefono quando c'è lo sciopero, per
con un lungo giro misterioso nei labirinti del cervello. calandra, 3-103: due
si intrecciano, si accavallano nei labirinti del cuore. papini, x-1-427: l'
! giusto de'conti, i-69: poi del mio error vergogna all'alma invia /
. 6. disposizione o struttura tipica del giardino all'italiana, con viali,
o da muriccioli che accrescono la finzione del luogo senza uscita. fr.
seranno. leonardo, 2-676: fondamento del padiglione ch'è nel mezzo del laberinto
fondamento del padiglione ch'è nel mezzo del laberinto del duca di milano. vasari,
padiglione ch'è nel mezzo del laberinto del duca di milano. vasari, ii-714
, 14-76: siede in mezzo un giardin del labirinto / che par che da ogni
bartoli, 10-264: proseguiamo a dire del * laberinto 'e della * chiocciola '
suoni nell'aria racchiusa entro lo spazio del laberinto. -labirinto renale: la
la parte più interna della sostanza corticale del rene, ricca di glomeruli, che
laberinto. 8. psicol. test del labirinto: test di intelligenza non verbale
uscita. -anche: una delle caselle del gioco dell'oca. tramater [s
dell'ultimo arco branchiale di ogni lato del capo, che sostiene una membrana con
nello studiare e nel curare le malattie del labirinto auricolare. = voce dotta
labirintopatìa, sf. medie. malattia del labirinto dell'orecchio, di natura infiammatoria
. medie. malattia cronica non infiammatoria del labirinto, che tende alla progressiva distruzione
apparato boccale degli insetti la parte inferiore del labbro, contrapposta a quella superiore o
lactescente... ho ridotto a varietà del * lablab 'il 'dolichos purpureus
specie di fagiuolo che porta i peduncoletti del racemo a verticilli, i legumi a
un'immondezza, delle sartine all'ingresso del laboratorio, ridono, si rincorrono,
: la più fiorente e rosea operaia del laboratorio, quando le sedevo accanto, mi
ma essendo questa produzione lentissima al pari del distruggimento, non dee tenersene conto.
188: ti senti così vicino alla creazione del mondo -al primo, originale laboratorio di
la pelle dagli arti recisi sulle tavole del laboratorio anatomico e s'insanguinava cercando i
quasi come nebulette matutine a la faccia del sole. idem, purg., 22-8
pur che l'alba nasca. trattato del ben vivere, 16: l'amor di
. boito, 143: tanto il labor del tempo / frugato avea su quell'antico
. -opera, fattura, prodotto del lavoro. latini, i-298: e'
ferrari, 137: alla fine l'edifizio del petrarca sì laboriosamente innalzato a forza
, delle attitudini e della laboriosità singolare del mio raccomandato. pirandello, 5-636:
bucalosso aveva anche, nelle fattezze, qualcosa del cavaliere dell'umanità. si spiegava il
, sempre innanzi agli occhi una oleografia del duce leonino. manifesti del futurismo, 17
una oleografia del duce leonino. manifesti del futurismo, 17: uomini maturi e
. che non dallo squisito e laborioso periodo del varchi e del gelli. graf,
squisito e laborioso periodo del varchi e del gelli. graf, 5-196: i miei
e laboriosa natura de'mortali, ricordandosi del proprio mancamento, quello che era uno
fece più iddìi accioché ciascuno quello onorasse del quale più avesse bisogno. caro, i-85
grandi virtù [coraggio ed eroismo] del cuore umano; le ha travisate;
vicende, e quella laboriosa capacità forse unica del popolo italiano nel macinare la storia.
militare non può consistere che nella vita laboriosa del soldato e nel suo costume. leopardi
deriv. dal nome della penisola canadese del labrador, col suff. -ite che indica
retriever, originaria della penisola canadese del labrador, allevata soprattutto in inghilterra
. dal nome della penisola canadese del labrador, con il suff. -ite,
. labridae o labroidae, dal nome del genere labrus (cfr. lauro);
. labriformes, comp. dal nome del genere labrus (cfr. labro) e
stracco. = voce dotta del linguaggio ditirambico, comp. dal
lat. scient. labroidei, dal nome del genere labrus (cfr. labro)
boccale degli insetti, la parte superiore del labbro, contrapposta a quella inferiore o
3. specie di vite indigena del nordamerica, introdotta in europa alla fine
nordamerica, introdotta in europa alla fine del secolo xviii, che dà un'uva
. scient. laboulbeniales, dal nome del naturalista francese j. j. a.
e strutturati nel labour party (partito del lavoro). -in senso generico:
le idee che si dibattevano nelle assemblee del loro circolo di studi politici,..
imporre in italia l'istituzione di un partito del lavoro, simile al laburismo inglese.
. dall'ingl. labourism, dal nome del labour party * partito del lavoro '
dal nome del labour party * partito del lavoro '. laburista (laborista)
iscritto al labour party o 'partito del lavoro '. — in senso generico
in gran bretagna e fondato sui princìpi del laburismo. -per estens.: movimento
. che si riferisce, che è proprio del laburismo o, più genericamente, della
la formazione per adesione individuale e non del tipo « laburista ». = deriv
: * laburno ', specie di pianta del genere citiso che si coltiva per ornamento
), sm. invar. moneta indiana del valore di 100. 000 rupie;
: nella sua gioventude era stato lacaio del re. f. f. frugoni,
lat. scient. lacazella, dal nome del naturalista francese henri de lacaze duthiers (
il fianco, cioè la costa, del monte. dante, purg., 7-7o
'lacca 'è propriamente una parte del corpo, o fianco o coscia. bresciani
e poi si suona a macca. del casto, 1-129: da lacca..
e va a finire alla parte posteriore del ginocchio che si chiama lacca e piegatura.
cavità che di forma dietro l'articolazione del ginocchio quando questo si piega, dagli
l-i-184: né creda alcuno che la forza del colorito consista nella scelta de'bei colori
si diffuse in europa intorno alla metà del secolo xviii). -di lacca: laccato
-per estens. oggetto decorato con lacca del giappone. mazza, ii-55:
2-189: la lacca opaca e compatta del cielo: un grigiastro pastoso. luzi,
la foce, / la lacca grigia del mare oscurarsi. 3. gommalacca
(v.), come adattamento del ted. lackmus. laccare, tr
della lacca e produce l'ossidazione del succo giallo in una lacca di
10-43: una testa diabolica con le vene del collo gonfie e infiammate di sangue laccato
di sangue laccato attanagliate dalle robuste braccia del guardiano schizza bava e sangue. comisso
, così una donna pallida si mette del rosso sulle guancie. ungaretti, xi-286:
giacciono in terra, quinci il cantaro del sileno, versato il vino; quindi
. servitore che segue la carrozza del padrone a piedi; dome
torce a vento che portavano i lacchè del maresciallo. foscolo, v-335: il
sdegnavano di trarre la vita dalle fatiche del proprio ingegno, [gli scrittori]
iv-230: 'lacca'è propriamente una parte del corpo, o tronco, o coscia,
volessino le lacchette, che farebbe egli del rimanente della sua bestia? m. adriani
s'intende anche la coscia di dietro del porco o del castrato. 2.
la coscia di dietro del porco o del castrato. 2. locuz. servire
lacchezzino. magalotti, 9-1-68: l'eloquenza del priore è da stimarsi da te un
10-161: nel 'padiglione's'ode il nitrito del poliedro strangozzato dalla lacciaia.
m tengon 'lacciato. scala del paradiso, 354: confidinsi li viziosi
e parvegli essere entrato nel maggior lacciéto del mondo e così de esere avere a
lat. scient. lacciferi, dal nome del genere laccifer (cfr. laccifero)
comp. da lacca3 e dal tema del gr. cpépco 4 porto '.
mente gli venne dato nel falso laccio del cacciatore; e per liberarsi da quello
: si fanno molti lacci delle setole del cavallo, in una funicella della detta materia
tessuta, che si tendono ne'solchi del grano o ver d'altra biada.
loro padri e benefattori quei piccoli pegni del loro affetto. bocchelli, 1-i-58: ragazzetto
a tender lacci ed archetti alla selvaggina del gran bosco. -con riferimento alla
uscir d'impaccio. b. del bene, 1-308: i lacci..
da ogni parte la sua fuga [del cavallo selvatico] è inseguita, accompagnata,
di dio]... / placa del mare i tempestosi flutti; / stringe
serrati della disciplina, né la mano ferrea del colonnello, né la cerchia angusta di
fece piantar una forca innanzi la porta del vescovato, con un editto di pena del
del vescovato, con un editto di pena del laccio a quelli ch'eran di fuora
. foscolo, xiii-2-199: i rei del regicidio... cadendo con l'armi
buchi nella parete, proprio nel punto del laccio scorsoio. 5. striscia
dei vestimenti dei giovani, e particolarmente del portare certi lacci o fiocchi che fossero
trovar non potea nullo argomento / di tramai del laccio in ch'amor mi prese.
): era sì irretito nei lacci del dissordinato diletto che da la pratica de
, gran tempo in man le chiavi / del malaccorto mio tenero cuore, / quando
uomo e di una donna nell'istituto del matrimonio; vincolo coniugale. -anche:
di profumi, di ricci et altri lacci del diavolo. baldi, ii-124: la
? loredano, 2-i-88: la disposizione del corpo, la venustà del volto,.
la disposizione del corpo, la venustà del volto,... la morbidezza delle
pensato àn già can- pare dei lacci del mondo e di mano di zattanas, che
saladino conobbe costui attivamente essere saputo uscire del laccio il quale davanti a'piedi teso
che vada in quelli lacci a dar del piede, / di che il buon vecchiarei
non gli mandarono perché certamente si accorsero del laccio che quella volpe di radetzky tendeva
far male e i molti lacci e del mondo e del senso, ne'quali sono
i molti lacci e del mondo e del senso, ne'quali sono avviluppati,
della colpa sciolto / perché i vessilli del signor seguisse. leopardi, i-69: [
la più bella e più libera energia del creato. palazzeschi, 4-33: rimaste
dai lacci delle ipoteche, delle case e del podere. -asservimento, servitù
, 366-49: vergine gloriosa, / donna del re che nostri lacci ha sciolti /
, presi e legati / sfrenata voglia del vii mondo tiene. i. pitti,
servir? cuoco, 1-106: il talento del riformatore è allora quello di rompere i
lacci della scolastica e dal carcere tenebroso del medio evo, è senza dubbio il
evo, è senza dubbio il fatto del secolo decimoquinto più notato e più notevole
. pascoli, i-444: provai il laccio del borgia, sentii la crudeltà del medici
laccio del borgia, sentii la crudeltà del medici, sgominai rimboscata del farnese.
sentii la crudeltà del medici, sgominai rimboscata del farnese. boine, iii-16: chi
di sangue. -segno o prova del laccio: comparsa patologica di punti emorragici
da un nastro stretto al di sopra del gomito per alcuni minuti, ed è
con estremità ad asola per l'estrazione del feto. tramater [s. v
andare successivamente in cerca dei due piedi del feto. -filo per suture e
una zona sottocutanea o in una cavità del corpo umano o di animali per eliminare
: se l'apostema serà nel doso del cavallo, overo nelo spinale, o nel
. -laccio di forca, laccio del diavolo: persona disonesta e malvagia.
, 242: essendo questo malvagio un laccio del diavolo, recava di continuo a tutte
de amicis, xiii-177: a questa radura del tovagliolo che nome dài? ragnatura.
giovinezza, / quella il lacciolo d'erba del fanciullo. 3. cappio,
fiate in giovami etade / sulle sponde del rio verdi cespugli / sparsi d'innumerabili
caggiono in su le tentazioni e ne'lacciuoli del nimico. dante, inf.,
. libera se medesima da la servitù del fato. giorgio dati, 2-1368: avendo
di catania. -tentatore. -lacciolo del diavolo: persona di cui il diavolo
. cavalca, 21-201: grande lacciuolo del diavolo è la mala moglie. albertano
si vegono ne le latora di fuori del capo del cavallo pustelle similianti a nodi
ne le latora di fuori del capo del cavallo pustelle similianti a nodi, fale
lacca (v.) e dal tema del lat. parére * partorire, generare
. 2. dial. depressione del terreno (anche nei toponimi: lacco
tozzetti [tommaseo]: incidendo la scorza del 'rhus vernix ', cola un
per le vernici di lacco o violaceo del giappone. = var. di
lat. scient. laccophilinae, dal nome del genere laccophilus (cfr. laccofilo)
sedimentario che si rigonfia sotto la spinta del magma e permette il formarsi di una
raggiunto la superficie, lacerando te rocce del tetto. = voce dotta,
: demone lacedemone pittore, le pitture del quale erano tanto simili al proprio,
si venne non so come a ragionar del costume antichissimo dei lacedemonii, i quali,
come un cerchio, simile alla lunghezza del dito della mano, non lo dei
né maggior rispetto portò alla persona stessa del re colpito dal petto in su di
a meno di sconvolgere tutta la massa del sangue ed il sistema nervoso.
poteva salirvi, s'abbatté su i piedi del figlio... con laceramenti così
laceramenti d'intestini sentendosi morire, s'avvide del mal suo e ne mise appresso al
de'martiri dell'animo, de'laceramenti del cuore? d'annunzio, iv-1-593: i
, non si placò talmente alle lagrime del ravveduto, che non gli decretasse laceramenti
ella tremò, si piegò sotto l'impeto del riso lacerante e, nel progredir del
del riso lacerante e, nel progredir del veleno, l'occhio s'infoscò profondo e
2-100: il fischio lacerante / del treno che franava verso roma. buzzati
, nell'aria azzurra, sugli alberi del giardino delle terme. cassieri, 14
aveva preso a circolare negli otto ambienti del piano. -che squarcia d'improvviso
barilli, i-122: nell'ora fallace del giorno che cade la luce traspare,
, lotta per districarsi fra le masse del fogliame e rompere là dentro lacerante, stanca
stordimenti non ancora provati, forme inaudite del piacere. 4. che rivela
più m'attraggono i paesaggi erranti / del mare, né dall'alba il lacerante /
che si sentìa dare i maggiori colpi del mondo negli arcioni; e così essendo lacerato
passo e percosso, giunse alla porta del prato. cicerone volgar., 2-55
era stato eletto per raffrenare il movimento del popolo,... lo impiccarono
una busta lacerata; riconobbe i caratteri del maggiore dei suoi figliuoli. -rifl.
11 resto non lacera la benda sugli occhi del popolo d'italia, non so che
il cavallo di legno], / e del tutto a scovrir l'agguato argolico.
dava il grato terren liberamente. b. del bene, 2-150: coll'aratro /
. boine, i-97: la risata del campanello lacera talvolta così improvvisa lo strateso
nell'uscirgli di bocca, simile all'urlo del vento sopra le terre isterilite dai geli
leonardo, 2-102: i quali figlioli [del fico] poi maturati, capitandovi una
della sanità, è una carnefice occulta del tatto, lacerandolo coi tormenti di tutti
pungente. cuoco, 2-ii-21: parlando del senso del gusto, chiamiamo 'acerbo
cuoco, 2-ii-21: parlando del senso del gusto, chiamiamo 'acerbo 'tutto
gianni, xviii-3-1043: l'ignoranza estrema del ministero in quel tempo non seppe trovare
, più di tutte l'altre provincie del regno, era lacerata dalle due giurisdizioni
4-1 io: quando pigliano la cura del reggimento, s'infiammano a lacerare i sudditi
vinto da'tormenti, tacendo i consapevoli del fatto, cominciò ad accusare gl'innocenti.
9-1-30: col pigliare io la parte mia del dolore... e lacerarmene,
. sannazaro, iv-42: tal ride del mio ben, che 'l riso simula;
'l riso simula; / tal piange del mio mal, che poi mi lacera /
mia degnità se non passassero per i buchi del vostro crivello. lomazzo, 2-39
il quale mi son proposto, cioè del giovamento altrui e non della lode propria.
che volea condannata l'opera sua al fine del protagonista, ad essere lacerata, dice
, lacerando ad ogni scoperta una linea del libro che voi dichiarate infallibile.
foscolo, v-388: intanto lacerate la fama del vostro avversario e la vostra, e
incalappiò alla gola, stringendosela col peso del corpo... e trassene quel poco
, iii-28: conservi perpetuamente le labbra del male ugualmente unite, il che possiamo più
795: amor sen ride ed avido / del lacerato velo, / punge la notte
la notte a correre / l'azzurre vie del cielo. d'annunzio, i-665:
. d'annunzio, i-665: tutti del tuo pudore / son lacerati i veli;
... venne nel bel mezzo del foro con tutte le insegne de'suoi mali
veduta la varia e solida terra allegrarsi del magi steri© sottile tra lacerati
rosmarini. calandra, 4-65: il fianco del monte era profondamente lacerato e corroso.
senza dubbio il tono dominante in questi cieli del nord, in questi paesaggi silenziosi,
moretti, ii-373: la sua voce [del pascoli] se ben ricordo, era
rosa, martirizzata in tutt'i membri del suo lacerato corpicciuolo. cesarotti, i-xxxv-
nobil patria, che è stata regina del mondo, così miseramente lacerato. dovila,
, mi so rattenere che non voglia del mio sciocco sale mettere nelle divine vivande
lacerata. metastasi, 6-134: pieno del tuo delitto, / lacerato, trafitto /
dalle mani veggomi continuamente lacerato dalle lingue del volgo. -sostant. pulci,
magalotti, 19-57: tanto son aspri del bevuto i drammi! / laceratici interne
orecchi, che dici 'tutto il lungo del cammino ', una ragazza non *
de religione venute in pu- blica voce del vulgo,... me pare che
crudel laceratore della reputazione de'privati e del pubblico. gioberti, 1-ii-192: io non
]: cerusica si chiama solamente tatto del tagliare e del dar fuoco e di ricucire
si chiama solamente tatto del tagliare e del dar fuoco e di ricucire piaghe,
, v-1-373: mi getto al collo del mio fratello sanguinante e schiumante. la sua
i suoi muscoli tremare sotto le lacerature del suo bel manto lionato.
: il sole rattoppa ingegnosamente le lacerature del pavimento e delle pareti. 3
sua pelle scura e vellosa fra le lacerature del vestito. = deriv. da lacerare
.], 1-1-136: con lacerazione del proprio capo, si fa beffe delle potestà
-in ostetricia: lesione della cervice e del perineo che ha luogo nel momento culminante
perineo che ha luogo nel momento culminante del parto. dalla croce, ii-103:
. cocchi, 4-2-91: dalla copia del medesimo sangue in tutte le parti del
del medesimo sangue in tutte le parti del capo nascono probabilmente le macchie sanguigne del
del capo nascono probabilmente le macchie sanguigne del volto e la facile lacerazione delle gengive.
dì sradicar d'orecchio con eventuale lacerazione del lobo -da una mano virilmente predatrice,
: 4 lacerazione ', non l'azione del lacerare, ma le parti lacerate,
tranquilla (tranquilla tra le orribili lacerazioni del male!), per essere pronto il
.. così che alla prima lacuna del testo, alla prima abrasione o lacerazione
testo, alla prima abrasione o lacerazione del foglio consunto egli supplisce sicuro, che si
lacerazione di corno, tra i tamburi del tunnel. 5. divisione,
volgar. [tommaseo]: li flagelli del mio creatore con grave lacerazione mi contristano
boine, i-47: ridendo arrovescio nella lacerazione del riso. 7. incertezza
infilò il mignolo nel ricamo di filigrana del panciotto. 8. offesa,
profonda nel popolo giudeo che i discepoli stessi del risuscitatore che aveva annunziato la propria resurrezione
sotto dei nèi artificiali, gli sfregi del volto. = voce dotta, lat
cesari, 6-40: s'è detto già del suo andare per roma in vesti grosse
giovine umanità coi brani della lacera toga del vecchio mondo. -spezzato, corroso
le piene d'onor ceneri algenti / del suo gran duce, / e al sommo
il genio e l'opere sue famose [del polidoro] le puoi vedere, se
tornerò con lei qui, nel recinto / del tuo castel che lacero torreggia, /
di pers, 230: per opra già del tuo valor guerriero / cadde lacera al
, ruinarono in breve l'esercito intero del governatore. guerrazzi, 1-596: il beamese
i citatori, ma nell'intero corpo del componimento dell'autore riconosciute. giordani,
la vidularia] rimangono in due fogli del codice quasi ottanta versi; ma talmente
tronche membra unisce e qual d'euclide / del gran tosco, che sì lunge vide
canto? ciro di pers, 1-10: del mio / precipizio infelice ancora io porto
guerrazzi, 16-341: udii dello strappo del dente e... fu cosa
lacero di anima, ogni crispa- zione del cuore ha da essere classata e numerata.
all'onore dei cittadini, paga co'denari del pubblico i laceri contro la legge e
e dal margine anteriore della rocca petrosa del temporale. = comp. da
i nervi vago, glosso-faringeo e accessorio del vago e che sta fra il margine
lat. scient. lacertidae, dal nome del genere lacerta (v.).
lat. scient. lacertilia, dal nome del genere lacerta (v.).
ant. e letter. parte muscolosa del corpo umano; muscolo. -in partic.
insieme, ed è in alcune parti del braccio; ma comunemente s'intende per la
s'intende per la parte di sopra del braccio. guiniforto, 512: cominciato aveva
lacerto, un braccio od un muscolo del braccio. landino, 13 7
vii-246: quel ch'è dalla pianta del piede al confine del lacerto, e di
è dalla pianta del piede al confine del lacerto, e di là a mezo
e di là a mezo la ruota del ginocchio, tutte queste misure sono fra
. 2. anat. espansione aponeurotica del muscolo bicipite che rinforza medialmente la fascia
muscolo bicipite che rinforza medialmente la fascia del gomito. -anche: prominenza della superficie
: prominenza della superficie interna dell'auricola del cuore. dalla croce, ii-59:
, i-247: diviso il destro ventricello del medesimo [del cuore di uno struzzo
diviso il destro ventricello del medesimo [del cuore di uno struzzo], lo
si scorgono nella superficie interna dell'auricola del cuore a foggia di due cordoncini carnosi
. 5. region. parte del manzo macellato che corrisponde al primo taglio
e pietrisco (ed è voce propria del napoletano). 7. ittiol.
. ittiol. pesce della famiglia sinodontidi, del gruppo scopelidi; pesce tarantola; lucertola
. = voce semidotta, dimin. del lat. lacerta * lucertola'; cfr
serpenti, da daudin stabilito colle specie del genere seyale di latreille, e che tiene
di quello portasse il resto della figura del panno. vallisneri, iii-417: i latini
lat. scient. lacistemaceae, dal nome del genere lacistema (v.).
. scient. lachnini, dal nome del genere lachnus (cfr. lacno)
appartiene il lachnus longipes o afide nero del castagno. = voce dotta,
di soverchio e nel tessere l'encomio del loiolese e ne 11'annoverare i torti della
come parola sacramentale, qualche splendida contradizione del vostro autore. -sostant. m
1-i-44: non perciò vien meno la gloria del sommo astigiano, il quale, laconeggiando
gli stromenti, senza una particolar cognizione del meccanismo dell'arte [dell'intaglio]
alcune colonie della magna grecia, proprio del gruppo dorico. lanzi, 1-1-48:
. non fusse in congiuntura della partenza del coriere, io sarei più che prontissimo
, e drizzò 'l corso all'istmo / del laconio paese. 2.
o per necessità sua o per commandamento del maggiore. gualdo priorato, 9-13: alcuni
delle immagini, il laconismo. manifesti del futurismo, 97: l'immaginazione senza
ringrazio della comunicazione datami della lettera e del biglietto. il laconismo di questo non
po'di male, perché nel laconismo del suo mestiere egli confondeva marina cogli altri
. unica retta immaginaria parallela all'asse del globo terrestre che passa per il meridiano
sinistra la v, e dalla estremità del semicerchio, dove è la lettera g,
'lacotomo'. linea retta parallela all'asse del mondo, la quale, passando pel meridiano
circoscrive tutta l'ampiezza orientale ed occidentale del sole. = voce dotta, lat
la funzione di mantenere umida la superficie del globo oculare e di lubrificarla per facilitare
, che discendono dal capo per vene del craneo. e queste lagrime sono da
a vederle / erano a i rai del sol cristallo e perle. brusoni, 2-114
cavalca, vii-158: sopra tutti i pericoli del mondo e che immaginare si possono,
di lagrime tal fiume / per accorciar del mio viver la tela. ariosto, 21-39
, le amare lagrime ed il pianto del nostro morto re le funebri pompe, perché
amare, / figliuole de l'amore e del dispetto. serao, 3-124: come
: con pietà guardate / le lagrime del popol doloroso, / che sol da voi
fa belli i pensieri e l'invenzioni del poema, belli i sospiri, belle le
. verga, ii-210: aveva sempre pagato del suo la festa, in moneta di
iii-393: abbiamo in argentina la 'donna del lago ', la qual musica eseguita da
scoppio di pianto che, nel luglio del 386, segnò la seconda nascita d'agostino
che son neve al sole, la gloria del di là ove trasfigurata l'anima sguazza
prima delle patatine cricche crocche, poi del pecorino con la lacrima. -esigua
d'olio. -letter. foglia del salice piangente. linati, 16-159:
gemma, cioè lungo \ \ nodo del tralce, ma più in là e su
a grosse lacrime giù per la corteccia del tronco. sbarbaro, 5-56: l'
si serrano intorno si costellano, al sorgere del sole, d'iridi sfavillanti: sono
liscio fusto deltavomello e per la forza del sole si condensa in gra- nelletti o
che da noi coltivasi ne'giardini a cagione del suo granello assai duro, liscio,
16-i-271: parla di quei vini rossi del regno di napoli, che son chiamati
che, maturata perfettamente, partecipa quasi del nero. genovesi, 438: le muse
. gl'inglesi la chiamano * lagrima del principe roberto '; da roberto di
gli cadevano a quattro a quattro (del piangere dirotto). -cavare,
ii-485: quell'aprire degli occhi moribondi del misero piramo, all'udir tisbe da lui
altre la vostra, gronda delle lagrime e del sangue de'popoli che hanno voluto commettere
: deporre o erigere come segno imperituro del proprio dolore per la scomparsa di persone
latini, 3-38: noi saremmo ai piedi del signore con lagrime, con preghiere,
rispondesse. tasso, 14-500: insieme del cor l'abito altiero / depone e
, purg., 5-107: o tu del ciel, perché mi privi? /
false lagrimette, / di che bagnan del talamo le soglie / dirottamente? capuana,
: vin bianco che smaglia e poi del rosso / non se ne parli e tanti
, 2-93: lacrimette / della gomma del perù, / ch'arrossire, / ch'
/ ch'ammutire, / fa queiraltra del tolù. -lacrimino (sm.
di lagrimone grandi e sincere sullo stampo del cuore. verga, i-44: stava zitta
di tipo sabino. per la sonorizzazione del gruppo cr cfr. rohlfs, 260.
disperar perdono, / questo a lui che del ciel le chiavi ha in terra /
venen corrompe e vizia / non pur del velo uman la spoglia e veste /
: sarchio piangea il lacrimabil fato / del fiorentin pastor, che dagli armenti, /
galee verso vinegia, rimanendo lacrimabile lo stato del friuli. pallavicino, i-430: annoverò
perdita facemmo e lacrimabilissima, nella persona del dotto senatore da filicaia. leopardi,
pregiati prodotti sulle falde orientali e meridionali del vesuvio; sono vini secchi e aromatici
che per lo più si fa nelle false del vesuvio, in nola, novella,
in nola, novella, ottajano, torre del greco, in ischia, pozzuolo e
epoca, a godersi dalla cima il sorgere del sole. = voce latina,
... e propriamente della vena del capo; e dopo questo, se la
, superiore e inferiore, verso i confini del medesimo angolo. malpighi, 76:
infiammazione cronica e a ispessimento della mucosa del canale lacrimale; cloroma, cilindroma.
maggiore dell'occhio, formata dalla dilatazione del sacco lagrimale, e che è il
cronica e dell'inspessimento della membrana mucosa del canale nasale. 3.
il misero peccatore, odi la voce del lagrimante e del penitente. leti,
peccatore, odi la voce del lagrimante e del penitente. leti, 1-38: si
: vedi poi la dottissima scrittura / del lagrimante ognor serio eraclito. carducci, iii-17-22
e meglio che non l'enfasi cachetica del drammaturgo lacrimante potea svolgersi simpaticamente la facoltà
parlare e lagrimar vedrai insieme. niccolò del rosso, vii-448 (1-38):
/ dove con gran profluvio / la vite del vesuvio / sì dolcemente lacrima, /
dolcemente intaccati, lagrimava il soavissimo liquore del balsamo. f. montani, 30:
casa s'appanna / come nella bruma del ricordo / e lacrima la palma ora
intanto ». chiabrera, 1-ii-103: sì del giovine impiagato / lagrimò la sorte acerba
/ lagrimò la sorte acerba, / poi del sangue innamorato / con sua man dipinse
dell'arbitrio allor che sommerge la perspicacità del giudicio. govoni, 2-117: ora
nelle cose di poco conto, come del continuo lagrimar de gli occhi, dell'
. bonarelli, xxx-5-81: il lagrimar del core / fa sdrucciolar la lingua.
dal sanguineo flagello, / se pria del padre alla magion deserta / la lagrimata
, senza la morte prematura e lacrimata del commendatore riberi. nievo, 464: una
pace, / ch'aperse il ciel del suo lungo divieto. arici, ii-227:
, ii-227: col desiderio affretta / del maritai suo gaudio / il lagrimato dì.
, furiato. ungaretti, xii-419: del serpente ci attrasse il ragionare / di
german, che 'n su le rive / del gelato ocean cogliendo vanno / fra pietra
258: quando le lagrimatoie al lato del naso sono carnose, significa malizioso. montigiano
olio rosolato e aceto, mitiga i dolori del capo. e il medesimo bevuto co
e l'altro occhio si piglia dall'estremità del lagrimatoio fin al termine della parte opposta
tutti noi / che, in attesa del pianto che s'avanza, / apprestiamo con
dei lacrimatoi. = adattamento dotto del lat. lacrimatorius. lacrimatòrio1 (
abbia in mano la chiave della fontana del pianto, che in un tratto maravigliosamente sgorga
magalotti, 7-130: m'ha detto del vostro nuovo acquisto del lacrimatorio. targioni
m'ha detto del vostro nuovo acquisto del lacrimatorio. targioni tozzetti, 12-206: un'
d'annunzio, v-1-97: ho l'amaro del sale in bocca, come quando nel
voi... / sol dal suono del bronzo e dal mio nome / nomato
: quante scomuniche furono e da'vescovi del regno e da roma lanciate, intorno alle
: troverassi alcuno, sì poco zelante del pubblico bene e così empio nemico della repubblica
carducci, iii-3-38: ne la patria del goldoni / dopo il dramma lacrimevole /
l'abuso lacrimevole che fanno gli uomini miserabili del più caro dono e del più pregiato
uomini miserabili del più caro dono e del più pregiato tesoro che dall'alto ricevano,
dirittamente contraria alla natura dell'uomo e del mondo. e. cecchi,
, 15-211: i deliri... del secento non dovrebbero aver luogo che nella
i-3-76: le quali novelle, nel principio del gonfalonerato di martino bencivenni, già erano
/ et eredimestissimo / lacrimisingozzévole / ecco del suo dolor sempre la chiama.
e tragiche. = deriv. del fr. lacrymogène. lacrimosaménte (
stimmate della miseria, della malattia e del vizio, erano più spiccate, massime
che cogli occhi lagrimosi sotto la cappa del camino. bocchelli, 1-i-432: aveva
/ fo mesti 1 boschi e pii del mio cordoglio. / solo in voi di
accogli in grembo, o picciol dio. del bene, 50: l'assenzio,
eran diletto, / e cibo e posa del mio fianco e petto. bruni,
cellini, 1-106 (249): uscendo del castello e avendo il viso così lacrimoso
al campo. -sostant. niccolò del rosso, vii-473 (17-9): la
gregorio magno volgar., la porta del regno sarà chiusa a'lagrimosi e piangenti
dalle sue sventure, impedì il lume del lucidissimo sole del suo ingegno. brignole
, impedì il lume del lucidissimo sole del suo ingegno. brignole sale, 2-391
soddisfar il facchino. foscolo, 1-307: del fratei tuo caro / il lagrimoso dipartir
lacrimosi della madre e le replicate minacce del genitore a rimuoverla dal suo primiero proponimento.
a petrarca, xlvii-143: io ho cerco del mondo ogni suo stile, / con
quali per volar d'anni non perdevan del fulgore,... né s'erano
in italiano, sarebbe riuscito più sfatto del sazievole sannazaro. 8. soffuso
far quel frutto / ch'alia pace del mondo al secol manca. bandello, 3-60
tommaseo, ii-113: vedi i pesci del babilonico fiume scherzar sulla sponda all'ombra
. colonna, 1-55: dal vivo fonte del mio pianto eterno / con maggior vena
papini, 28-49: in quel penultimo decennio del secolo passato... a torino
. = deriv. dal nome del mineralogista francese f. a. a.
perché tu avverta conti, che nella spedizione del dizionario per me c'è una lacuna
maffei, 4-147: gli orli [del papiro] eran facili a logorarsi e a
... così che alla prima lacuna del testo, alla prima abrasione o lacerazione
testo, alla prima abrasione o lacerazione del foglio consunto egli supplisce sicuro, che
. monti, iii-272: la lacuna del noto verso è proceduta dal non avere
: non sarebbe meglio convenire nel sistema del filosofo di conisberga, che lasciare tante
ma ella però dimostra che nel sistema del nostro professore v'ha una lacuna, e
distinguono la lacuna della legge e la lacuna del diritto). -per estens.,
di buccari, volle riempire la lacuna del patto di londra. 7.
sentendo come una lacuna in qualche parte del corpo. cercò la macchia, e
buonarroti il giovane, i-415: il palco del quale [salone] tutto divisato di
la quantità accresciuta e la qualità mutata del liquido versato dentro all'uretra,
piante per la rottura di qualche porzione del tessuto cellulare. idem [s.
più o meno esteso, nel corso del quale si è avuta un'interruzione della
le lacune di esse con le conghietture del suo intelletto, scrive molte falsità.
nuovo ed inedito, poiché co'manoscritti del serassi ho riempiute molte insigni lacune e
i vani della storia e le lagune del tempo. b. croce, ii-1-131
di ornamenti figurativi; ciascuno degli scomparti del soffitto a cassettoni. valerio massimo
le macchie pluviali scurivano i lacunari azzurri del soffitto ove un oro più solido di
scene allegoriche che apparivano tra i lacunari del soffitto, scene di bestie e di
o sia il lacunare, come è quello del cerchio flaminio, scopa siracusano.
larghezza si costituischi. lacunaria overo spazio del solaro o palco a lui gittata terza parte
4 funghi '. ha le stesse denominazioni del caule, ed in queste piante è
certi affreschi che decoravano il salotto lacustre del maestro, e lui capitava sovente nel
frutice detto volgarmente imbrentano o rimbrantano, del quale pascendosi le capre, riman loro
plinio], 268: arabia si gloria del lodano, ma e in questo il
imbrentina, che è la terza spezie del cisto di dioscoride chiamato ladano, oggi assai
, 12-17: l'arabia si gloria del lodano, secondo che alcuni dicono si
: 'ladano', specie di pianta del genere cisto che ha le foglie lineari
terminali. frutice nativo della spagna e del portogallo; detto perciò ladano del portogallo.
spagna e del portogallo; detto perciò ladano del portogallo. = voce dotta
/ 'col lat. attìlus 'storione del po'; cfr. lomb. -ven.
sue spalle / vestite già de'raggi del pianeta / che mena diritto altrui per ogni
dov'io falsai / la lega suggellata del batista. cecco d'ascoli, 2013:
conti, i-117: la dolce vista del bel volto / laddove scritte le mie voglie
sovra un arbor predicava / e facea del poeta e del cultore. c. bini
predicava / e facea del poeta e del cultore. c. bini, 1-173
/ nel ritornar farinata in fiorenza, / del buon camillo antico mi sovvenne: /
di riducere a nulla e di cacciare del mondo la cristiana religione, là dove
i-io: portò sempre ercole la pelle del lione per mostra della grandezza della fiera,
e dwina, specialmente per il trasporto del sale. = deriv. dallo
, cent., 83-48: temendo forte del cuoio e del buccio,!.
, 83-48: temendo forte del cuoio e del buccio,!... i
-ci). geol. piano superiore del trias medio che presenta una caratteristica '
'ladino', nome dato ai dialetti romanci del cantone svizzero dei grigioni (sopraselva,
come lo raffigurano certi spagnoletti di mano ladina del nostro tardo seicento, a non dir
. ant. palla ladina: più piccola del calibro, onde potesse entrare senza esservi
senza esservi spinta a forza nella canna del cannone o del fucile. pantera,
a forza nella canna del cannone o del fucile. pantera, 1-81: le
canonico cavò fuori, presto, dalla ladra del soprabito, il portafoglio.
: 'ladra ', vescichetta nella pelle del porco. = deriv
mendico coperto di piaghe della parabola del ricco epulone (lue. 16-19
ladraglia, benché sieno diverse le specie del rubbare. = deriv. da ladro
3. sfrontatamente, impudentemente. lotto del mazza, 24: mente per la gola
quella piccola ladreria avrebbe finito in bottega del pizzicagnolo, dove la vecchia l'avrebbe
v.]: 'ladreria', malattia speciale del porco domestico, simile alla lebbra dell'
tiranni, che le vostre messioni, che del ladro che menasse a la sua casa
, bugiardi, ladri più che uomini del mondo e gran traditori. ariosto, 394
chi conseguì una cosa contro l'assenso del proprietario e vuole ritenerla per semprecome propria,
ghirlande,... alcune di viole del pensiero e di rose bellissime; e
, un ladro di mare, ogni sovrano del luogo se ne può, anzi se
! 3. chi si impadronisce del potere con la forza; usurpatore.
, iv-411: per essere padroni e ladri del popolo conviene prima lasciarsi opprimere, depredare
, e conviene leccare la spada grondante del suo sangue. g. capponi,
quali metodi il filosofo guidasse l'educazione del ladro innanzi a cui la terra tacque,
'n questa età mi fai divenir ladro / del bel lume leggiadro, / senza 'l
, 19-108: sempre non ride la moglie del ladro. segneri, iii-2-110: siete
uso di dire: che la moglie del ladro non ride sempre. tommaseo [
.]: non ride sempre la moglie del ladro. (il tristo e i
le mani nel sangue e nella roba del prossimo,... facendo a un
. galileo, 3-4-281: talché nell'animo del lettore... io resterei in
appesa con le braccia nude al tronco del fico, faceva forza per tirare il
, ch'eran rapaci e ladre. del bene, 5: per tentar con fidato
mani pecunia dolosa, / più vile del cencio e del fimo. gozzano,
dolosa, / più vile del cencio e del fimo. gozzano, i-150: la
/ trasse a sé alcuno di quelli del regno / e con promesse assai false
opere ladre, troncando 'l vivagno / del giogo, onde salir possan col magno /
/ non me ne incresce, ma sol del tuo padre. beccuti, i-291:
allettante, seducente, lusinghevole. iacopo del pecora, lxxviii-iii-180: antica vidi lusingar
incominciò a far le più ladre carezze del mondo. passero, 5-7: ma schiva
trovai così ladra [la copia del quadro], che risolvei di voltarmi
: che ti par, sorte ladra, del caso mio? la torrò? non
spinto dal pretore e dalle leggi ladre del paese. dossi, i-19: ella covava
, ii-412: riparò alla brutta ladronaia del peggior la moneta. serdonati, 6-5
s. v.]: il giuoco del lotto è una ladronaia. guglielmotti,
comprare fingendo d'esservi tratti dalla ingordigia del buon mercato. = deriv.
s'accontenta di far pagare al ladroncello del frutto proibito un maiale da latte.
briccone, furfante. pannuccio del bagno, 4-55: or'giustisia dezerta,
: così dinota la stessa origine storica del vocabolo. si è poi esteso ad indicare
viene da ruberia, ma è condizion del mandato. il buti lo disse: *
sanguigne a gran leone, / vorace del suo gregge e fier ladrone.
/ gridò: - scendi, ladron, del mio cavallo! b. corsini,
mio avere? quanto vi siete tenuti del mio, ladroni? -con valore
. cavalca, iii-21: il signore del cielo, il re de're è
e le saette / tingi nel sangue del ladron francese. monti, x-5-223:
1-625: quando l'uomo usa la cosa del suo prossimo contra la volontà sua,
vizio, la colpa, il peccato del furto. - anche come personificazione.
un re per diritto umano, in nome del ladroneccio e della barbarie. -attività
: furono condotti all'esercito carichi vergognosamente del proprio ladroneccio, seguitati da quei miserabili
gloria che doveva essere tutta e propria del primo inventore si diminuisce accumunandosi con un
, così non potea manco aver sospetto del suo ladroneccio. 5. ant
questa inondazione di barbari ubbriachi nella felicità del ladroneggiare, venne giù con la piena
suo ministero fa quello che ei vuole: del carretto neroneggia, santangelo ladroneggia. de
luogo, dovunque. statuto del comune di montagutolo, 45: statuimo et
læ e d'ammunirle? registro lucchese del 1268, v-376-47: questo ch'è
conche in cui si introduce l'acqua del mare da sottoporre all'evaporazione.
una cateratta, s'introduce l'acqua del mare per indi passare nella rete calda
lat. scient. laganidae, dal nome del genere laganum (cfr. lagano)
. zool. genere di echinodermi echinoidi del pacifico. = voce dotta,
meridionale, stabilito da cavanilles in onore del celebre botanico lagasca, nella singenesia eguale,
, dal ricettacolo peloso e dalla mancanza del pappo. = voce dotta,
lat. scient. lagascèa, dal nome del botanico m. lagasca.
laghi, sm. invar. bevanda alcoolica del medio oriente, preparata col succo zuccherino
illiopsidi), costituita da un'estroflessione del sacculo, che è particolarmente sviluppata nei
.]: 'lagenaria', aggiunto di piante del genere cucurbita, la forma del cui
piante del genere cucurbita, la forma del cui frutto è esattamente quella d'una
perforati, a cui appartengono anche fossili del triassico, forniti di guscio mono
lat. scient. lagoenidae, dal nome del genere lagoena (cfr. lagena3)
lat. scient. lagoenidiales, dal nome del genere lagoenidium, dal lat. lagoena
già abbiamo una certa idea della topografia del lager; questo nostro lager è un
abbiamo ben presto imparato che gli ospiti del lager sono distinti in tre categorie:
.]: 'lagerstròmia', albero nativo del giappone, che fa bellissimi fiori rossi,
lat. scient. lagerstroemia, dal nome del naturalista svedese m. von lagerstroem;
famiglia delle timelacee e dell'ottandria monoginia del sistema di linneo. la specie più
.. / credo ch'un spirto del mio sangue pianga / la colpa che là
/ dove la piana si scopre / del mare, un trealberi carico / di
è sospesa l'anima mia, del tormento di sotto, / che già lo
osti sono laghisti, sudditi quasi dutti del re di sardegna. beccaria, ii-97:
e di altri luoghi posti alle ripe del lago maggiore prima della smembrazione dell'alto
furono detti quelli che domiciliavano nell'interno del ducato, interno di gallarate, di
. stor. poeti laghisti: poeti inglesi del secolo xix (w. wordsworth,
sua ingegnosa nevrastenia anche sulle rive del più 'laghista 'dei laghi scozzesi.
/ ed elli a me: « del contrario ho io brama; / lèvati
immagine della vergine] e sonoro lagnaménto del percosso colpo menato dal zeloso cavatore,
recriminazione, protesta. b. del bene, 1-1-: spesse volte odo i
infecondità delle terre, ora l'intemperie del cielo, già da gran tempo ai ricolti
le lagnanze de'viaggiatori contro le poste del nord provano il languore del commercio nelle stagioni
le poste del nord provano il languore del commercio nelle stagioni non iemali. tommaseo
lagnanze dalla scuola per le assenze ingiustificate del nipote. moravia, xiii-228: ascoltò
si lagna, / reca ad altra cagion del cor non lieto / gli affetti,
ben grattato col raschino / ogni eruzione del pensiero. -di animali. petrarca
quel rosignol su la pendice, / che del visco, ove cadde, ancor si
puoi lagnare, / perché gli fé del fil sì buona parte / ch'el fu
i-29-28: ma tanto, lassa! / del mio mal mi lagno, / al
: ogni etade s'è lamentata de'costumi del suo tempo,... ogni
ingiustizia fattagli dal visir-azem, si mette del fuoco in sul capo, e correndo
mi lagno, /... / del pianto, che m'abbonda, sì
, et ha cornelia seco, / che del vii tolomeo si lagna e plora.
avete finora parecchie giuste cagioni di lagnarvi del governo. g. bassani, 3-179
/ che va al trotto col passo del cavallo / legato corto all'asse che si
di compiacersi (in partic.: del proprio stato, di ciò che si
: facia un lagnio 'l più compassionevole del mondo. redi, 17-98: 'lagnio',
: udivo dei compagni / 11 suon del sonno, uguale e piano, / sommosso
civinini, 7-157: zoppicava, per via del piede ferito, che s'era spaccato
piena di terrore, che la finestra del villino accanto si schiudesse e che,
avemaria / scesa giù per la canna del camino / col lagno dell'airone cenerino
me di ciaschedun tuo lagno. iacopo del pecora, lxxviii-m-195: i'son fuor d'
mettendo un lagno / nel cavo tenebroso del castagno. a. boito, 16:
vive, più gravi di alti sensi cosmici del lungo lagno polifonico che fanno le linee
. palazzeschi, 3-12: lo stillicidio del pianoforte percosso da dita esili e incerte,
le province di terra di lavoro, del contado di molise e de'due principati,
tommaseo]: acciocché non parlino lagnosamente del medico, del quale sono lagnosissime le
acciocché non parlino lagnosamente del medico, del quale sono lagnosissime le femmine. bocchelli
cura delle malattie [tommaseo]: del quale [medico] sono lagnosissime le femmine
era giovanissimo, provinciale, poco esperto del mondo, libidinoso come tutti coloro che la
nostro] la querula, lagnosa supplicazione del salmista che chiede a dio tutti
. lago epiglaciale, formatosi per autosoluzione del ghiaccio di un ghiacciaio, favorito dal
laghi, diversi da tutti gli altri laghi del mondo; severi, gentilizi, meditativi
: ho ricevuta la scrittura in proposito del rimediare all'incomodo che talora si patisce
la città di mantova quasi nel mezzo del lago formato dal mincio, picciol fiume
, 1 (7): quel ramo del lago di como, che volge a mezzogiorno
io tengo a oria, sulle rive del lago di lugano, una piccola villa
simil. e al figur. scala del paradiso, 333: non sia l'anima
al precipizio e già caduta nel lago del peccato. tommaseo, 11-87: forza
restrinse e costrinse e compose nel calmo lago del suo romanzo. sbarbaro, 2-54:
. pavese, 10-136: sull'asfalto del viale la luna fa un lago / silenzioso
fra feste e banchetti, secondo la tenuità del paese; e faccio un iovialissimo edificio
uno lago cavato alla profundità dell'acque del fiume di grandezza per ciascuno lato di
di settecento e venti stadii. p. del rosso, 22: nella battaglia navale
a questo magistrato dato il titolo d'uffiziali del lago. 3. raccolta di
in questa broda / prima che noi uscissimo del lago. cavalca, 20-32: levando
assoluta di tutti i mari e particolarmente del mediterraneo, considerato come un lago delle medesime
un anno i due maggiori centri commerciali del mediterraneo, la preponderanza marittima di roma
foce di quest'ultimo e sulle sponde del mar nero, che dopo essere stato uno
, e alla giuntura / lo percosse del collo. addentro tutto / gli si
badava da sé, ripercorreva il paesaggio del suo viso, il lago degli occhi,
(per lo più nella locuz. lago del cuore). - al fìgur.
saetta, che m'asciuga il lago / del cor pria che sia spenta. idem
un poco queta / che nel lago del cor m'era durata / la notte ch'
buti, 1-28: * che nel lago del cor m'era durata '. questo
e discresce ogni sei ore per lo alitare del mondo; se dal detto lago di
fosche e rubelle, / che nel lago del cor l'anime inquietano. a.
dovrà portare il detto liquido dal lago del cuore. mar radi, 166: o
sogni / mi suscita nel lago / del cor quest'aura di memoria ad ogni
aura di memoria ad ogni / capitolo del 'mago '! bocchelli, 2-i-629:
grande riposo gli si fece nel lago del cuore, una grande freschezza. montale,
d'ansia / che discorrevano il lago del cuore. levi, 6-125: ogni rivolta
giustizia, nascendo dal nero lago del cuore. 11. ant.
usata come condi vaso, del quale si servivano per pigiar l'uva.
presenti lungo il percorso tichi sostituiti a quelli del cimino, onde fu detta falso delle
possa vivere col sangue rappreso ne'laghi del cuore,... sono
mente chiuso, nemmeno nel tempo del sonno. tramater 13. geol
non pochi i quali seguitarono l'esempio del segretario fiorentino fecero nell'opere loro un
così due specie di pesci, una del genere tetraodone, e l'altra del gobio
una del genere tetraodone, e l'altra del gobio, caratterizzati, singolarmente quelli della
piovane e di condensazione, in corrispondenza del quale avvengono emanazioni di vapori boraciferi,
]: * lagopodo ', uccello del genere tetrago dell'ordine de'gallinacei e della
unghie. al presente forma una sezione del genere tetrao di linneo. dicesi ancora
lagostominae (1828), dal nome del genere lagostomus (v. lagostomo).
di interazione. = dal nome del matematico piemontese g. l. lagrange
= corruzione di lagrimare, per influsso del lat. arcaico lacrùma 'lagrima '
volgar., 5: in questo uscirono del fiume e della lacuna, ch'era
loro, alcune lagune vicine al lito del mare. soderini, i-116: propriamente
impedir cesare del mover impresa con tra quelli ribelli.
con ogni poco di fortuna l'acqua del mare monta in alcune lagune e luoghi
della gran terra / fra la lacune del mar d'adria posta, / serban la
è posta sopra quelle isolette nelle lagune del mare adriatico, che sono dirimpetto a
, in mezzo la piazza, la grandezza del quale ascende a tanta altezza che non
dalle loro lacune, non hanno idea del mar sonante ed orgoglioso. casti, vi-147
firenze antica della 'signoria 'e del 'bargello ', le lagune verdastre.
dal luogo bassissimo di tutti li altri del mondo. lacuna è proprio luogo d'
carrosello / verso occidente / al fiore del crepuscolo, / in una laguna di fiamme
veggion lacune i cittadin per tutto / del propro sangue in neri ghiacci accolto. lubrano
tipica della laguna, degli stagni salmastri del litorale, dei bacini comunicanti col mare
palude enorme subito leggermente inverdita ai raggi del sole. e. cecchi, 2-177:
diffusi in russia, in mongolia, neltamerica del nord. = voce dotta
/ allenta, o musa, il canto del laguto, / ché da grisoni non
di origine celtica e popolaresca e propria del mondo cortese, che, sviluppatasi fra
legato al mondo cortese e ai temi del ciclo bretone. intelligenza, 294
il canto che ancor si canta. iacopo del pecora, lxxviii-m-73: la terza [
bellissimo viso, e d'ascoltare il laio del tuo signore. carducci, iii-7-300:
membro della chiesa che non fa parte del clero (in partic. nella locuz.
ecclesiastico o un religioso dagli obblighi specifici del suo stato, e privarlo dei relativi
tutti i luoghi pii laicali e misti del regno. de roberto, 387
è membro della chiesa senza far parte del clero; laico. bisaccioni, 1-129
. gramsci, 12-301: accanito oppositore del liberalismo, difensore dei diritti della chiesa
, difensore dei diritti della chiesa e del potere cattolico contro il potere laicale nei suoi
ad una sua grande concezione artistica, del resto più tosto cristiana che nazionale,
tommaseo, 13-iv-218: nel gennaio del quarantotto roma chiese un ministro dell'armi
canaglia. oriani, x-13-156: la storia del risorgimento rimaneva aperta ed insanguinata, gli
rimaneva aperta ed insanguinata, gli odi del laicato fervevano delle antiche sconfitte e della
. piovene, 7-478: le cause del dissidio non devono essere ricercate soltanto nell'
imporle; dalla rivendicazione della ragione e del suo libero esercizio critico (o comunque
; sul piano politico-ideologico, dal rifiuto del modello medievale di società civile confessionale e
e di un potere politico sovrano e del tutto indipendente rispetto alla chiesa. -anche
e tali movimenti sono rappresentati soprattutto daltilluminismo del secolo xviii, dal liberalismo politico e
dal liberalismo politico e dal positivismo scientifico del secolo xix). -in senso generico e
). fautore, seguace, esponente del laicismo (per lo più nell'accezione
(per lo più nell'accezione ideologico-politica del termine: una persona, una forza
, ii-4-294: in un'altra parte del contrasto del labriola contro il socialismo viveva
: in un'altra parte del contrasto del labriola contro il socialismo viveva un nobile
della libertà, e perciò della laicità del pensiero e della civiltà. bacchelli,
signor raffaele, mandandola agli studi classici del pubblico ginnasio e liceo, in nome
.) in conformità con le concezioni del laicismo. bocchelli, 1-ii-580:
laicizzare un beneficio: trasferirlo dalla giurisdizione del potere ecclesiastico a quella del potere civile
giurisdizione del potere ecclesiastico a quella del potere civile; trasformarlo in patrimonio civile
ecc.) in conformità con le concezioni del laicismo. orioni, x-21-208
supremi della vita, e la laicizzazione del matrimonio, discesa sino alla ridicola prosaicità
nel fatto positivo d'una laicizzazione completa del suo mondo. 2. riduzione
, nel medioevo, monopolio quasi esclusivo del clero e degli ordini religiosi; e talora
luoghi, ad rassegnare e consegnare soldati del decto comune. faba, xxviii-15:
da ben frate si duole che per merito del lavoro i suoi superiori l'abbiano umiliato
di laico condannandolo ai servigi più vili del convento. panzini, iv-362: *
xi-123: mi spiegò che era il distintivo del saio dei padri passionisti; e che
da temere, non solamente la ragione del savere, ma l'usanza de'laici
i minorenni, ecc. -membro laico del consiglio superiore della magistratura: membro eletto
consiglio superiore della magistratura: membro eletto del parlamento. statuto del capitano del popolo
: membro eletto del parlamento. statuto del capitano del popolo, 2-24: i quali
eletto del parlamento. statuto del capitano del popolo, 2-24: i quali giuramenti
altri luminari uguali / a quelli che del poliamolo, almeno nei segni principali, sono
: seguace, fautore della concezione filosofica del laicismo; laicista. manzoni, v-2-284
1293 al 1313, il primo filosofo laico del popolo italiano. piovene, 7-353:
ideali, alla concezione, allo spirito del laicismo (un atteggiamento mentale, intellettuale
era irrobustito e diffuso, e la superiorità del pensiero e del sapere laico era diventata
, e la superiorità del pensiero e del sapere laico era diventata tanta che gli stessi
mazzini durava sempre, come l'immagine del nuovo cristo sull'altar maggiore dell'anima laica
/ d'una giravano / dalla creazione del mondo. -stor. e polit
secoli xix e xx ispirate alle concezioni del laicismo (e il termine denota,
, dal gr. xalxót; 'del popolo, volgare'; cfr. fr.
inglesi che, all'epoca dello scisma del re arrigo viii, erano costretti,
beni, di proclamare il re capo del popolo e della chiesa. =
, sf. letter. supremazia politica del laicato; potere politico esercitato dai laici.
, comp. da laico e dal tema del gr. xpaxéco 'domino '.
dante o più leggiadro di quel del petrarca? carducci, iii-5-519: con
tore, che ridea e scherma la laidezza del suo corpo. cavalca, 9-54:
mano il bambolotto di gomma, la laidezza del pezzo anatomico. manifesti del futurismo,
la laidezza del pezzo anatomico. manifesti del futurismo, 90: i visitatori non
cose, le quali sono materiale e fundamento del dire; cioè: onesta, laida
come t'involgi in cotanta laidezza / del peccato e vileza? cavalca, vii-103
vizio senza bellezza di vendetta. scala del paradiso, 185: il furore.
el stato, l'onore e la libertà del detto ospitale possa in alcuna cosa essere
pose a veduta d'ognuno nella sala del suo palagio. 2. umiliato
, 4-205: l'aveva inciso il bisturi del chirurgo, facendone sprizzare il marcio di
e diversi sono gli ornamenti delle parti del poema, della qual cosa non si
che ammonire lo scrittore che col lume del giudizio discema quello che conviene alla formazione
giudizio discema quello che conviene alla formazione del corpo, intorno al quale egli si
università di pavia, perché, sebbene del tutto non sia purgato, è nondimeno,
non dovemo vituperare l'uomo perché sia del corpo da sua nativitade laido, però
, effrenata e laidissima dell'anima e del corpo più che niuna della contrada.
imaginazione dello sperelli sorgevano tutti gli orrori del libertinaggio inglese. bocchelli, 1-iii-695:
quanto laidi siano, che alla direzione del personale trovino come pretesto la nostra amicizia
come non mai ancora, la sofferenza del pudore lacerato da quelle laide mani.
o per sua gentilezza o per cagione del comune o della terra sua. guittone
laida e abbominevole cosa sotto la guardia del re carlo: che essendo arrigo.
a ridere, con quel clamore bestiale del riso muliebre sforzato e laido. pirandello
, ii-1-264: a tutte le ore del giorno le più sozze femminaccie scendevano in
per quelle più tosto venire al disiderato fine del laido lor volere. s. caterina
può resistere di non consentire. scala del paradiso, 232: po- gniamo che
domenicano e il lasca ed altri coetanei del franco scrivevano laide novelle; ma nocevano
villari parla della calandra, commedia laidissima del cardinale bernardo dovizi da bibbiena. molineri
: la notte de'sette di febbraio del 1745, dormendo ella,...
e che, contrastando direttamente all'eccellenza del metodo dalla crusca medesima stabilito, e ricorrendo
mascalcie, 1-251: quando li occhi del cavallo sono cupi, non è vizio;
tito, riscattava... il laidume del paletò e delle ciabatte. papini,
brutta, deforme nell'aspetto. trattato del ben vivere, 14: la più bella
preziose, e ciò che li occhi del corpo veggono di bello, è viltà e
bresciani, 6-vii-120: mentre i cercatori del tesoro inorridivano alla vista di quelle
2-ii- 104: lalà beig, tesoriero del re e ministro principale sopra le cose
portavano con amore e pazienza. niccolò del rosso, vii-482 (26-13): quando
abraàm l'anima lieta, / guardando del signor la suo figura, / landandol sempre
come a te piacque, a lalde del tuo nome, mi desti le membra
27-60: questa sia sempiterna egregia lalde / del re marsilio e sue gente ribalde.
= voce dotta, comp. dal tema del gr. xaxéco * parlo 'e
sf. medie. disturbo nell'espressione del pensiero per mezzo della parola, che dipende
nelle vie di trasmissione e di esecuzione del linguaggio parlato. = voce dotta
= voce dotta, comp. dal tema del gr. xaxéco 'parlo 'e
= voce dotta, comp. dal tema del gr. xocxéco * parlo 'e
curva, con da una parte l'orlo del taglio e dall'altra parte quello del
del taglio e dall'altra parte quello del controtaglio (nella sciabola); ogni
; l'ho nascosta sotto un embrice del tetto della regia. -baionette a
, si sparte, / ed al calor del foco al fin si espone. trinci
-utensile di una segatrice. -lametta del rasoio di sicurezza. levi, 6-147
papini, i-333: in un angolo del cielo, a sinistra, sul fondo bigiastro
finestra il cielo notturno gittava sul tappeto del pavimento. cesareo, 146:
i-102: dipinse per la casa professa del gesù otto tele in lama d'oro a
soderini, i-124: di verso il centro del monte, dette scorze o lame o
10. sport. parte piatta inferiore del bastone per hockey su ghiaccio. -lamina
taglio, alle diverse giustezze. -coltello del calamaio della macchina da stampa.
, utilizzata per la sua azione sostentatrice del veicolo (nell'hovercraft).
verde minerale come sulla sabbia nei pressi del mare. -a spada e lama
12-iii-23: pare a qualcuno che l'occasione del dialogo si potesse dire un poco più
: terreno arenoso e umido in prossimità del mare, nel quale cresce il giunco
aria cattiva che vi cagionarono le deposizioni del magra, che rinterrò il porto formando diverse
viotti, 13-200: oggi di quel torre del lago che commosse tanto l'animo sensibilissimo
lago che commosse tanto l'animo sensibilissimo del maestro non esiste più nulla; le
canora / nella curva lama argentea / del tuo fiume, / o libera città che
acque. betocchi, 5-93: nell'ombra del mio spirito chiudendo / lame di fiume
. luogo scosceso, avvallamento, depressione del terreno; bassura. dante, inf
dante, inf., 32-96: del contrario ho io brama. / lèvati
degli atti, 163: da li 27 del mese de ottobre tucto novenbre et dicenbre
. pioppo. statuto della società del padule d'orgia, 97: neuno
, presso ad alcuna fossa maestra del detto padule a c braccia in sua terra
, sm. invar. monaco buddista del tibet e della mongolia, che ha raggiunto
per ottenere dal gran lama la benedizione del felice e prospero governo. cassiano da
. casti, iii-54: dopo la morte del lama pontefice kelva-lo-san, accaduta nel 1659
. invar. mammifero ungulato domestico, del genere artiodattili, ordine tilopodi, con
di mammifero dell'ordine de'ruminanti, del genere camelo, avente 46 denti incisivi nella
paradiso in prigione, dove le sole spese del suo installamento, a quello che si
è proprio o appartiene ai lama buddisti del tibet e della mongolia. e
delle solitudini senza storia, le campane del deserto; campane dei monasteri lamaici spersi
buddismo tibetano, discendente dalla scuola buddistica del mahàyàna, con aggiunta di elementi superstiziosi
che si riferisce, che è proprio del lamaismo. 2. agg.
che si riferisce, che è proprio del lamaismo. lamanàggio, sm.
uscirne, sono semplici spese a carico del bastimento. = deriv. dal
superfizie tante papille pelluride. coll'aiuto del microscopio ciascun di loro si scopre terminato
. lamarckia [aurea], dal nome del naturalista francese jean baptiste lamarck (1744-1829
darwinismo. = deriv. dal nome del naturalista francese jean baptiste lamarck (1744-1829
-i). seguace delle teorie evoluzioniste del lamarckismo. lamare1, tr. levigare
. lamartiniano, agg. caratteristico del poeta francese louis prat de lamartine (
e pedantesca che non quella del secolo passato. nencioni, 2-58:
2-58: il numero e la misura del suo periodo poetico [di lamartine]
= forma contratta di laminato, calco del fr. lamé. lamatóre,
sistema feudale. = alteraz. del lat. mediev. longobardus * longobardo '
di là tenean ripiena / l'estremità del fianco, e le trilici / fionde al
simbolo della lunghezza d'onda; segno del coefficiente di dilatazione termica lineare. -punto
corrisponde alla fontanella posteriore o piccola fontana del cranio fetale. dalla croce,
lat. la [m] bdacismus, del gr. xa [p.] 38a-
figura lambdoidea, che copre la bocca del bombice. 2. anat.
2. anat. sutura lambdoidea: sutura del cranio, che unisce il margine posteriore
ed è considerata la più nobile brisura del blasone; rastello, rastrello.
. ringraziar v. s. del lussuriosissimo lambèllo, qual apunto mi fu presentato
-tiro lambente: che sfiora la superficie del bersaglio. c. bini,
bartolini, 20-329: lungo le acque del giordano / è, per le rive,
quadrato. = dal nome del matematico e fisico di origine francese johann
furono arse e distrutte nella suprema lotta del 1274 tra parte lambertazza e geremea.
riniegano la pazienza di non poter trar sugo del suo. buonarroti il giovane, 9-31
v. s. lambicca le forze del suo ingegno, cava almeno qualche tal succo
ma se io lambiccassi cento anni le forze del mio, non potrei trarne tanta sostanza
dedusse d'esperimentato giudizio et un lambicato del migliore e nobil vivere del mondo raccolse.
un lambicato del migliore e nobil vivere del mondo raccolse. lubrano, 1-235:
fervori. segneri, ii-74: le pene del purgatorio sono, per dir così,
rugiada, benché sia tutta un lambiccato del cielo, con tutto ciò fa differente
: le istruzioni regie lambicate dal cervello del padre giuseppe cappuccino, furono consegnate a'
lambecchi e di pentolini. trattati dell'arte del vetro, 26: pesta tutte
lembicco, e mettivi dentro la limatura del ferro a poco a poco, e poi
di tanta ponderosità fia misto col calore del fuoco, quello si leva in fumo
* capitello 'con collo, e del 'refrigerante 'che fa seguito al
refrigerante 'che fa seguito al collo del capitello. il 'refrigerante 'è per
, / che colava di bocca e del gran naso / come lambicco che goccia
franzesi, xxvi-2-175: quanti nuovi astrolabi del futuro, / quanti limbicchi di cervelli
co 'l suo possente ardore / il lambico del core, / mi fè stillar fuor
arrivi ad osservare scemamento sensibile nell'altezza del fluido da essa in tal maniera premuto
non so che lambicchi che dal letto del mare suchian l'acqua, la portano alle
sa come, di spogliarla dell'amarezza e del bitume di cui è pregna, ^
[el tempo], non per colpa del sentirmi consumare di dì in dì da
di distruggermi giorno per giorno nel lambicco del mio cervello. 4. locuz
in un nome solo tutte le memorie del martirologio italiano..., questo fare
bencivenni [crusca:]: nel tempo del lambiménto tenga il petto fasciato con panni
. frugoni, vi-464: la gratitudine del cane ha cotante pruove dall'esperienza,
pruove dall'esperienza, quante l'infedeltà del gatto dalla palpabilità di chiunque ne riporta
: le genti lontanissime e nimicis- sime del suo nome, quasi lambendo la terra,
sen gìo divincolando. baldi, i-32: del can lambe la lingua, e non
con abbomine- vole industria, forma globi del fime, posponendo a'fracidumi della stalla
, 1-96: le spiagge amene / del ligustico seno e d'adria i liti /
esser la gora che gira le mura del recinto. [ediz. 1827 (492
essere la gora che lambe le mura del recinto]. massaia, iv-32: già
iv-32: già si scopriva la lingua del fiume, che, lambendo i confini sud
fiume, che, lambendo i confini sud del gudrù e nord di nunnu, veniva
i-8-97: il brando /... del piè diritto il dorso lambe, /
dorso lambe, / e i nervi del tallon seca in passando. michelini,
suo corso rapidissimo anderà lambendo la superficie del muro, conservando successivamente quel primiero piacevole
de'suoi capelli disciolti lambivano la fronte del giovine come un bacio protratto. onofri
d'aver con maestà accennate le bellezze del cammino, fa sempre viaggio.
d'essere ammirata. = adattamento del lat. lambère, 'lambire ';
. mei, 127: l'errore volgare del suo essere flemmoso [del latte]
errore volgare del suo essere flemmoso [del latte], viene dal suo essere il
pianta volgarmente detta tabacco. g. del papa, 6-i-117: per mitigare la tosse
jovine, 5-155: guardavano la valle del clandro e le terre della piena lambite dal
serpente, animato dalle lam- biture inconsiderate del bufalo, gli saltò in groppa, e
lamblia [intestinalis], dal nome del medico boemo w. lambì che lo descrisse
in partic. con lo stesso significato del termine lato). lambrecchino {
arboree da frutto (in partic. del melo e del pero) che annualmente
frutto (in partic. del melo e del pero) che annualmente produce alle estremità
scaglie o lamelle visibilissime, a foggia del talco in massa, 0 più propriamente
rotondi..., situati nella punta del muso, e rispondono in due grandi
rappresenta l'epoca dei nervi, l'epoca del cervello. montale, 1-103: affondava
elementi che compongono la natura fondamentale del tessuto osseo, stratificandosi e orientandosi diversamente
, stratificandosi e orientandosi diversamente a seconda del tipo di ossa di cui costituiscono la
millimetri. 7. elettr. lamella del collettore: ciascuno degli elementi metallici,
. telecom. lamella di contatto: sporgenza del banco di contatto dei selettori telefonici,
telefonici, collegata a uno dei terminali del multiplo dei collegamenti, sulla quale strisciano
lat. scient. lamellariidae, dal nome del gen. lamellaria, da lamella '
simili a larghe lamelle, poste all'interno del mantello col sacco viscerale; bivalvi.
come in fondo a una miniera il rombo del torrente. = comp. da lamella
che provocano meccanicamente o elettricamente l'arresto del telaio in caso di rottura di un
, cfr. fr. lamelleux (fine del secolo xviii). lamellóso-dentati
alle sue opere. -anche: seguace del de lamennais, delle sue dottrine.
delle teorie religiose, politiche e sociali del teologo e filosofo francese félicité-robert de lamennais
come il sanfedismo e il primo periodo del lamennesismo). laménta, sf
: diveniva troppo lamentabile ormai la condizione del re. c. i.
dolce lamentabile / suon chiuse si querelano / del verno inesorabile. = voce dotta
: quando fu venuto iesù nella casa del principe, vedendo qui li cantanti con le
anche il corpo senza lamentanza nel dì del nostro signore iesu cristo. 4
lamentanze supra l'amato e morto cuore del suo carissimo e mal aventuroso amante.
gli occhi rivolse / al giusto lamentar del vecchio carlo. c. i
faci, / fra il dolce lamentar del flebil canto, / ah vieni,
si lamentasse con tristo verso nel colmo del tempio, e traesse longhe voci in
* 577: come in tempo d'eclissi del sole, i cani lamentavano da ogni
corte si condoleva e lamentava della morte del suo signore. erizzo, 183: sieno
cittadini, le amare lagrime ed il pianto del nostro morto re le funebri pompe,
lamentarsi a torto / sul feretro mortai del suo diletto, / a torto lagrimosa /
accorte / veggio, a cui mi lamenti del mio male. idem, par.
a torto si lamentan li omini della fuga del tempo, incolpando quello di troppa velocità
a sputar assai più del solito, lamentarsi di dolor di stomaco
a bonaparte le novelle di verona e del lido, fingeva un grandissimo sdegno con
un grandissimo sdegno con acerbissime parole lamentandosi del sangue francese sparso e protestandone volerne aver
alcun aiuto, ella non parlò mai del suo martirio all'amante che le rimproverava
, trascorse con agre rampogne a lamentarsi del re e a chiamarlo ingrato. pallavicio
a'suoi dolori. mascheroni, 8-242: del suo paese spesso / tutto il paese
: poi, come la porta cigolò più del giusto, cioè * si lamentava '
: se l'italia della seconda metà del secolo xix farà senno e cuore,
, i-36: vegendo gesù nella casa del principe e veggendo le lamentatrici e la
,... un lamentatorio della morte del re davitte. = deriv.
all'iniusto desiderio ed alla perversa ambizione del pontefice e d'alcuni principi e comunità
pontefice e d'alcuni principi e comunità del suo regno, avesse mancato della parola
gli altri strioni. 3. lamentazioni del profeta geremia: componimento elegiaco composto di
dell'antico testamento, seguono il libro del profeta geremia e furono per molto tempo
(in esse si piangono le sventure del popolo d'israele e in particolare la distruzione
.; gli ebrei le leggono il 9 del mese di ab corrispondente a luglio-agosto,
cattolica ne ripete lunghi brani nella liturgia del venerdì santo). bibbia volgar.
susseguentemente ponesi tutte l'al tre lettere del detto alfabeto). boccaccio, viii-1-40:
panigarola, 3-ii-411: gieremia nel principio del terzo capitolo delle lamentazioni disse che il
. -muro delle lamentazioni: il muro del pianto a gerusalemme (v. muro
di area settentrionale e centrale sul modello del lat. querèla 1 grido di dolore '
: a queste santissime e lamentevoli voci del comune e alle menti di coloro che sentono
ii-ix-i: prima brievemente manifesto la cagione del suo lamentevole parlare, quando dico:
a giove, dicendo che la ragione del loro spazio febo occupava. caviceo,
la regina di cartagine alla lamentevole comemorazione del pietoso troiano. firenzuola, 285:
o flutti al corso avversi, / del nobil carca e lamentevol peso. botta
moderato... ma fa sembianze del timoroso e del lamentevole, che rendon
. ma fa sembianze del timoroso e del lamentevole, che rendon l'animo peggiore
peggiore. bocchelli, 2-xix-340: c'è del lamentevole in questo libro.
popoli, la resistenza europea ai disegni del bonaparte è trascinata ad accettare a punto
aura, / il fiotto lamentevole; del mondo / la taciturna oscurità tranquilla /
insieme congregati publicamente dio per la conversione del peccatore, piangevano e gridavano lamentevolmente,
tu il giovane affaticato per la battaglia del diavolo,... caduto in mortale
parte tua, il desti nelle mani del diavolo a essere lamentevolmente divorato da lui.
seguitava: tra i quali fu memorabile quello del 1505, descritto lamentevolmente dai cronisti del
del 1505, descritto lamentevolmente dai cronisti del tempo. = comp. da
lungo, col lamentìo di malo augurio del lupo. = deriv. da lamentare
: il sonno è 'n bando, e del riposo è nulla; / ma sospiri
. tortora, ii-228: la fanteria del duca in uno istante fece tale uccisione di
più a ritrovare. / sulla coltrice del nevato / resterà solo a riposare.
guerrazzi, 2-44: quasi raggio estremo del sole che posato sopra le alture chiami le
a quel lamento delle acque, alla voce del vento e delle foglie. d'annunzio
la musica degli scalpelli, il lamento del filo elicoidale, i soprassalti della montagna
che demogorgon, principe saggio, / del gran consiglio udì tutto il lamento,
si dava la colpa della penuria e del rincaro, questi erano il bersaglio del
del rincaro, questi erano il bersaglio del lamento universale, l'abbominio della moltitudine
volgar., 16: la voce del molto pianto e di molto lamento e dolore
. doni, 4-88: il lamento del duca... fu estremo e fu
a comporre un lamento poetico sulla sorella del prigioniero. padula, 476: una
iii-20-273: il poeta moderno nulla certo sapeva del vecchio lamento latino sopra aquileia, ma
di recente che, mercé l'abilità del traduttore, pareva bello in una famosa impostura
dell'interna discordia, lamento della morte del mondo poetico, anzi della stessa poesia
città in poco spazio di tempo fu ripiena del caso terribile e del lamento. d'
tempo fu ripiena del caso terribile e del lamento. d'annunzio, ii-489: chi
, mostraci l'alto misterio della incarnazione del verbo divino, la vita di quello,
della tua maestade pongo querimonia e lamento del nimico mio, giudice eterno, acciocché lui