e discerni, / parvemi tanto allor del cielo acceso / della fiamma del sol,
allor del cielo acceso / della fiamma del sol, che pioggia o fiume /
ch'accesi in oriente scorse / i raggi del matin purpurei e d'oro, /
peregrinando da i più freddi cerchi / del nostro mondo a gli etiòpi accesi. idem
iv-104: dov'è fuggita la vaga bellezza del viso tuo? dove l'acceso colore
): il griso osservò il viso del padrone, stravolto, acceso, con gli
, un poco accesa per la fatica del salire. d'annunzio, iv- i-78
. panzini, ii-461: i cipressi del camposanto sorgevano accesi nell'oro del cielo
cipressi del camposanto sorgevano accesi nell'oro del cielo. ojetti, i-336: il volto
: sa me'di te chi al libro del quaranta / acceso è debitore. targioni
, 12-5-207: nel libro dell'estimo del 1568 si vedono accese 98 partite di
= deriv. da accessione nel signif. del n. 3. accessióne,
cagione intrinseca... o estrinseca del ghiaccio, dopo passata quell'accessione di freddo
: per la vicinanza scambievole della scarpa del monte... è probabilmente più accessibile
.. davano efficacissimo favore alle intenzioni del brown. d'annunzio, iv-1-1001: ad
.. non accessibile, quasi fuori del mondo. -figur. buti,
: il tommaseo notò che « al tempo del primo impero francese e del regno italico
al tempo del primo impero francese e del regno italico dicevasi l'accessit, ne'
il fri accessit in uso al principio del sec. xix. accèsso,
frattanto, gli accessi e i contorni del convento formicolavan di popolo curioso. idem
2-60: fanne impiastro sopr'a polsi del braccio, innanzi l'accesso. alfieri,
7. dir. ispezione giudiziaria sul luogo del delitto o della controversia. cantini
può diventare coattiva in caso di opposizione del proprietario, attraverso una proprietà altrui,
riparare un muro o altra opera propria del vicino oppure comune. se l'accesso
, divenuti vacanti in seguito alla morte del titolare; oppure prima di avere raggiunto
favore. caro, 15-iii-29: la elezione del papa intendo si suol fare con due
moto chiamato da loro dello accesso e del secesso, secondoché più o meno s'awi-
lingua nostra nella latina, senza altro avervi del suo, che un tal pochissimo accessorio
31 (542): per grazia del cielo, che non sono molte quelle [
rami, foglie, nella parte basale del fusto, formando un cespo (o cesto
, i-275: penelope, per far cimento del valore e della forza de'proci,
, parte se ne mette dentro ai vasi del vino o dell'acqua e dentro anche
erano già al lavoro e nel silenzio del mattino si sentiva il picchiar delle accette
profondamente a colpi d'accetta la storia del mio furore. viani, 19-389:
la mostravano alle figlie come lo strumento del giustiziere che le avrebbe colpite se sgarrassero
: individuo rozzo, con i tratti del volto grossolani. viani, 19-432:
di accétta: depressione muscolare al principio del garrese. = fr. hachette,
ci farà la firma come su quella del banco di roma, da accettante. codice
delle perdite subite per l'iniziata esecuzione del contratto. accettare, tr. [
e rettorati esso mésser niccola, per riverenza del suo signore messer lo re luigi
dai nobili tu sai che costa sempre del danaro, onde io mi ritiro bellamente
gratitudine. accettansi le disgrazie come avviso del cielo, come salutare gastigo. svevo,
ad accettare per ministri molti di quelli del partito americano. guerrazzi, 1-11:
con l'impegno di attenersi alla volontà del testatore. p. f. giambullari
. 2. approvato; che gode del consenso generale. bembo, 2-27:
altrove nel tempo della necessità. scala del paradiso, 26: così è iddio comune
eredità, impegnandosi a seguire le volontà del donatore, del testatore. de luca
a seguire le volontà del donatore, del testatore. de luca, 1-9-2-26:
. muratori, i-231: l'accettazione del notaio, confermata col giuramento, nelle
. / nell'e pogges'e tutti que'del cosco, / accetto que'che fuor
: furono ricondotti di nuovo per rispetto del bisogno e rinca valla ti [= riforniti
che tu fai t'è accetto. scala del paradiso, 511: ma de'doni
trattava... di un'amica del giovane la quale aveva un altro corteggiatore
un altro corteggiatore più fortunato e accetto del giovane stesso. 2. ant
. ant. favorevole, propizio (detto del tempo, del clima).
, propizio (detto del tempo, del clima). giusto de'conti,
suoi accetti, che attenti stessero al favore del palagio. 4. sm.
persona di lettere », nella comune accezione del vocabolo, si applica a chi scrive
1-23: le medicine acchetanti e pacificative del dolore si dividono in due modi.
, 4-85: innanzi che il bollore del popolo sanese s'acchetasse in fermo stato
avevano acchiappato di notte vicino alle prime case del paese, dove aspettava il ragazzo che
. linati, 30-85: le trotelle del torrente, quelle che gli specialisti acchiappano
il pastrano, e con tutte le coperte del letto sulle spalle. 3.
acchitare, tr. nel gioco del biliardo, inviare con la stecca
qualsiasi del piano verde, dando inizio cosi alla
acchito, sm. nel gioco del biliardo, tacchi- tare; posizione nella
colore della pelle, allo sguardo sperimentato del prete, lo fecero riconoscere di primo acchito
la riconobbe d'acchitto, a causa del suo paltoncino rosso a campana.
ho fatta al mio duca di savoia del « cornelio ». idem, ii-204:
senza fallo acchiudermi le pagine che parlavano del nostro tanto degno amico. leopardi,
chiudere (v.). il significato del n. 3 è derivato dall'accostamento
sicuro, fate andar subito nelle mani del reverendissimo pacchiusa, quando non vi sia
e i fiori. soderini, ii-197: del medesimo lino si cava la stoppa,
alquanto lo scriver mio e 'l modo del dire abborra, cioè acciabatta, e non
acciottolio che però serba intatta la precisione del tempo. cicognani, 9-21: al rumore
fischiettando, acciaccando qualche fiore con l'osso del tallone. palazzeschi, 1-212: ogni
che si schiaccia); nel significato del n. 3 è sensibile l'incrocio
cuoco, 1-139: per un ordine del nuovo governo... si obbligavano
per me cotesto paese, è la conversazione del signor antonio. salvini, 39-i-15:
ottimo, i-369: per la forza del sole, diseccativo l'acqua, attrattivo
, diseccativo l'acqua, attrattivo rumor del pantano. tasso, ii-211: iddio stesso
amore, come la calamita, il corno del cervo che tira le serpi col naso
che basta un sol dito? g. del papa, 5-67: vogliono molti filosofi
colla virtù attrattiva della sua massa e del suo centro, sia ritenuto. gioberti,
guittone, 3-84: esso [l'amor del mondo] è lusinghevile e attrattivo tanto
era solamente custodita l'entrata sua [del castello] da parecchie donzelle così attrattive,
medie. ant. che attira gli umori del corpo. pietro ispano volgar.,
, 43: le ombre sul fondo del mare, nel buio, / sono enormi
ma non era facile capire il motivo del chiasso. 3. ant.
. di apparenza misera, meschina. del bene, 1-37: l'accorte vostre e
, se 'l vorebbe per sé. scala del paradiso, 142: pregavano d'esser
fa contrasto / su gli occhi del soldano il grande adrasto. marino
1-1-46: qualche carta de'principi del secolo duodecimo par che dia a
a casa sua, ch'era nel mezzo del villaggio, e, attraversatolo,
lita, i primi raggi / del giorno la trafiggono, farfalle /
prenda e l'attraversi al dosso / del suo pigro asinel. carletti, 87:
uscio: perciò che eglino per cosa del mondo non voglion passare avanti; anzi
segneri, i-432: i demoni procurano del continuo di attraversarsi a sì belli acquisti
algarotti, 2-20: e già il metodo del galilei... incominciava a pigliar
quale ristette e s'attraversò al piè del ponte di santa trinità. esopo volgar.
chiglia parallela alle onde e alla direzione del vento (quando il mare è agitato
prima di intraprendere l'ardua attraversata del bosco. comisso, 12-96:
0 quai catene / trovasti, per che del passare innanzi / dovessiti così spogliar la
mura e bertesche; ardere fieni e paglia del paese; perché 1 nimici non stiano
in su fa gran ritegno alla materia del valdamo di sopra quel primo scoglio naturale
apparenza della zona ombrosa attraverso il disco del pianeta. parini, xii-39: né
cielo d'inverno attraverso i rami nudi del mandorlo, che rabbrividivano al rovaio. de
, / io vedo raggiar la bianchezza / del grembo tuo. idem, v-1-234:
: perocch'elle turano leggermente le vie del fegato, per la grande attrazione che 'l
digestione che facciamo da tutte le parti del corpo. campanella, 1062: il
si faccia o passivamente per l'attrazione del calore, o pure attivamente, perché
miserabile... forse per l'attrazione del suo vizio che incominciava a impadronirsi irresistibilmente
le convulsioni e l'attrazione erano l'obbrobrio del secolo? 5. fis
coloro che considerarono più addentro il sistema del mondo; ma fu discoperta veramente,
per cammino sentito non avessero l'attrazione del vastissimo corpo del sole. gioberti,
non avessero l'attrazione del vastissimo corpo del sole. gioberti, ii-219: così nel
, ii-155: chi ha un'idea giusta del modo con cui opera l'attrazione sa
es., in greco, la concordanza del pronome relativo con l'antecedente oltre che
. tendenza a contrarre matrimonio nell'ambito del proprio ambiente etnico e religioso, della
), già usato anche nel signif. del n. 6; forse attraverso il
l. bellini, 5-197: ogni attrazzo del legno egli ha il suo fischio per
3. per estens. rifornire del necessario. -anche rifl.: prepararsi
fagotto di panni, era sul crinale del monte. cassola, i-196: il dopoguerra
: quando comincia il crepuscolo le attrezzature del ponte diventano più nere, più aeree
della vigna stava portando via gli attrezzi del palmento, le doghe delle botti, tutto
era arrivato il norcino con gli attrezzi del mestiere in una sporta. silone, 5-15
intravide un asino carico degli attrezzi abituali del pastore, la capanna di paglia, il
... finge che le ninfe del fiume xanto vadano a far balli sul monte
villani, 11-70: [ii] segno del tauro... troviamo in tra
i titoli determinati e distinti per privilegio del papa o dello 'mperadore, i quali
non si potevano senza oltraggio ed ingiuria del privilegiato; né per lo contrario attribuire
mare, ed all'aria per rispetto del mare; quasi che a guisa di specchio
ella riceva in sé l'immagine de'colori del mare. compagnoni, i-54: quando
, io-7 (452): questa umanità del re fu commendata assai, e in
che gli più egregii ed eccellenti filosofi del mondo... attribuiscono più a lei
avendo noi attribuito al freddo il principio del moto al centro, potrebbe alcun dubitare
, 4-65: soltanto davanti all'ostinata rinunzia del vecchio, il più anziano dei nipoti
animali e nelle piante più attributi del medesimo iddio. compagnoni, 1-68:
particolarmente il carattere e gli attributi del medesimo. manzoni, 1065: quel diritto
idea che noi abbiamo dell'estensione del possibile. conciliatore, ii-566:
ciò che si afferma o si nega del soggetto di una proposizione a cui è
ci sia venuto con le leggi francesi del primo impero. leggi amministrative, 22-19:
giudizio logico, enunciazione di un attributo del soggetto. = voce dotta, lat
attribuzione di opere d'arte, abuso del metodo fondato sui raffronti stilistici (per
a letizia ed ora li attristi. del bene, 1-59: che fan qui l'
leopardi, i-128: l'idea confusa del nostro inevitabile decadimento e fine, non ha
o dolce morte l'alma, / che del mal gode e del suo ben s'
alma, / che del mal gode e del suo ben s'attrista. leonardo,
di continovo giubila e ride, e del profitto altrui piagne e s'attrista.
dietro a loro, somigliano certi fortunati del mondo che di fronte alla miseria troppo
pascoli, 1046: tu che nel battifredo del convento / suoni compieta, onde s'
compieta, onde s'attrista il cuore / del peregrino. d'annunzio, iv-2-1223:
incontrare resistenza di un altro corpo o del mezzo in cui si muove (un corpo
: anche questa è una delle voci del linguaggio fisico che hanno ricevuto, per opera
fisico che hanno ricevuto, per opera del francese, sensi morali, dicendosi: l'
fra loro si urtino o non siano del tutto separati... e non è
dovea evacuarsi? - che l'elemento del foco sia come l'aria attrito dal moto
sia come l'aria attrito dal moto del cielo e che il foco sia un corpo
boccaccio, iii-8-111: e quasi pari ciascun del partito, / per istanchezza si ristava
all'esser questa attrizione bastevole alla constituzione del sacramento, sì che all'attrito si
che deriva da motivi imperfetti (timore del castigo, disgusto del peccato, mentre
imperfetti (timore del castigo, disgusto del peccato, mentre la contrizione è mossa
concepe o per la considerazione della bruttezza del peccato, o per la tema dell'inferno
cristiani appare usata anche nel signif. del n. 2. attroncare,
. attroncatura, sf. taglio del tronco di un albero sul pedale
si temeva degli attruppa menti del popolo, si credeva che un giorno o
ragazzaglia, che sparpagliata guardava i confini del campo, córrere attruppàndosi verso di noi
(v.), forse per influsso del fr. attrouper. attruppato (
valore è regolato da una parola tronca del comandante, le ci parvero sempre una famosa
, mostrai qual sia lo spirito dominante del secolo rispetto ad essa. compagnoni,
, erano le relazioni commerciali della francia del 1789. il commercio però della francia
altri e a me medesimo la causa del mio stato attuale di salute, ma il
o di opere pubbliche nelle attuali condizioni del paese. d'annunzio, iv-1-391:
niente opera allora che la direzione del suo moto attuale, o d'energia,
, non può meritare, che sarà del peccatore, avvegnaché tutti siamo peccatori,
a spirito, inteso come puro atto del pensiero, o autocoscienza come processo di
di quella; sì come il principal essere del legno e raggione di sua attualità non
. gobetti, i-72: nell'attualità del suo pensiero il cattoli- cismo, momento
di virtù attiva, ma di cosa del momento, è ricalcato sul francese actualité.
-documentario cinematografico dedicato alla cronaca dei fatti del giorno. = voce dotta, lat
mediev. actualitas -atis; nel significato del n. 4 ricalca il fr. actualité
, caro a coloro che schivano la lingua del popolo. 3. ant.
qual saggio effetto abbia il creatore sì del corpo che dell'anima confinata la sostanza immateriale
quale non si attua se non colla concretezza del soggetto. bontempelli, 6-158: aveva
molto bene, che quelle pietre preziose del lattovaro iacintino non son abili ad essere
totalità concreta dello spirito, e cioè del mondo. 4. rifl.
par- ticulare della più vile erbuccia e del più semplice fiorellino. segneri, ii-367
i-470: è necessario che l'anima volonterosa del diletto, nell'attenzione attiva del suono
volonterosa del diletto, nell'attenzione attiva del suono si attui e si adoperi attorno
lo scrivano che raccoglieva gli atti pubblici del senato e delle assemblee popolari.
volta non so come abbattuto al libro del notaio, come lo chiamano, attuario
* scritturale '; nel signi- fipato del n. 3, cfr. ingl.
si convince apertamente da un luogo maraviglioso del suo canzoniere. d'a nnunzio,
, se per perdono s'intende l'omissione del
instaurazione della disciplina, è l'attuazione del bene. soffici, v-1-109: una sorta
età e con la sua breve conoscenza del mondo. 2. ant.
molto attuffaménto nell'acqua, per forza del cavallo al capo del ponte pervenne.
, per forza del cavallo al capo del ponte pervenne. magalotti, 21-117: così
scoglio amaramente piangeva, una onda grande del mare mi attuffasse e mi porgesse tanta
e la corona dell'abbandonata adriana fosse del suo loco fuggita. palladio volgar.,
garzoni, 1-404: il gracchiar frequente del corvo predice futura pioggia, e l'
predice futura pioggia, e l'attuffarsi del mergo nell'acqua spesso pronostica l'istesso
liti / cui strider tonde all'attuffar del sole / parve udir su la sera.
sogni con molte guise di morte intorno del mio animo giuocano: io sono attuffato
tetri e faticosi amori attuffati nel fondo opaco del mare mi sembrano mostruosi.
non si regge sull'ali, resta del tutto attuffata in quel loto. [sostituito
paggina, ovvero con piegatura e attuffatura del sermento, che a modo d'
frequenti. non ogni attività della mente e del cuore può essere attuosità.
qualche acquisto possiamo aggiungere coll'industria attuosa del nostro traffico. segncri, ii-186:
cavoli bevuto vince e attuta il vapor del vino. baretti, ii-119: uno
guerra m'avete incominciata, / paleserò del vostro puttineccio, / de la foia che
.. assorto in quell'altissimo silenzio del vuoto, che la foschia del crepuscolo attutiva
silenzio del vuoto, che la foschia del crepuscolo attutiva a poco a poco e
pratolini, 6-51: al di là del corridoio, dalla strada, di tanto
la morte. = forse adattamento del provenz. aucire, dal lat.
fazio, i-13-36: seguita qui latin, del qual mi piace / ragionare, però
l'impeto di rottura, la violenza del contrasto con la norma, proprio di
forme stilistiche innovative, degli aspetti nuovi del costume, della moda, ecc.
, senza indugi. scala del paradiso, 25: prenderemo la penna.
... inti- gnendo questa audacia del parlare, come s'intigne la penna
così rotto egli si vegga, / che del corpo gli resta a pena il tronco
l'audacia non è sempre un sinonimo del coraggio. può essere soltanto un segno
tal ch'ebro divenne / l'abbeverar del vin de la follia. d'annunzio,
annunzio, ii-925: riconosco la chioma del leone / e l'affilato viso dell'
sembra quasi affilarle e appuntarle l'arme del viso; che è quello di chi
maraviglio. marino, 350: del predator fellone / l'audacia e l'insolenza
parlando a lei, significasse la cagione del mio trasfiguramento, e dicesse che io
perciò che potrete vedere il miglior cavaliere del mondo. cicerone volgar., 1-52
fa audiènza l'adorna e umile orazione del vecchio dotto. capellano volgar., i-45
730: sono più cupidi de'denari che del sangue. sono liberali solo nelle audienze
sanno: i senatori ne la audiènza del palazzo, i giudici a'tribunali.
la trasmissione dei suoni attraverso le ossa del cranio. = voce dotta,
= voce dotta, comp. dal tema del lat. audire 'udire 'e
opposta della strada. = dal tema del lat. audire 'udire'. audiofrequènza,
« audi, figlio mio, l'ammaestramento del tuo padre ». intelligenza, 293
. leonardo, 1-128: la perdita del quale audire consente la perdita di tutte le
e 'l tatto son li portinieri [del corpo]. boccaccio, v-31: ma
nuovamente venute levare la vista. scala del paradiso, 257: spesse fiate dalla
del- l'auditorato della camera, e del tesorierato. redi, 16-viii- 148
vi era anche prima il mandato del re di francia. berni, 143:
dal diligente messer marcantonio arresio, auditore del criminale. colletta, 1-68: nominato
il tadino suddetto, e un auditore del tribunale. idem, pr. sp.
fama dei suoi talenti giunse alle orecchie del cardinal farnese, il quale, avendolo
, che fa parte della camera segreta del pontefice (auditor papae). 4
culmine, al colmo della felicità, del favore. boccaccio, 6-90:
auge maggiore trova vasi allora allora l'imperio del messico, composto di quasi tutte le
boccaccio, i-69: venere era nell'auge del suo epiciclo, e nella sommità
suo epiciclo, e nella sommità del deferente nel celestiale toro, non molto
quando la luna è nell'auge del suo deferente, allora il crescere e il
... sia cognita la distanza del centro del sole da quello della terra
. sia cognita la distanza del centro del sole da quello della terra, si
di tal curva, cioè per qual punto del diametro passi la massima delle suddette
è ogne augei che 'l caldo segue / del paese d'europa. idem, inf
, sai., 4-17: la novità del loco è stata tanta / c'ho
arici, 208: e il redir del vago aprile / per le selve canore e
la fera e l'augello, / del consueto obblio gravido il petto, / l'
mina ignora e le mutate / sorti del mondo. idem, 24-2: passata è'
, solingo augellin, venuto a sera / del viver che daranno a te le stelle
arbore in arbore, ed era nel cuor del verno. sacchetti, iv-119: una
verno. sacchetti, iv-119: una augelletta del suo onor vaga, / pena ne
augite, sf. miner. minerale del gruppo dei pirosseni, il più diffuso
augnano, che hanno insieme gli effetti del diverso per la temperatura, e del
del diverso per la temperatura, e del simile per la continuazione. forteguerri, 3-71
. soderini, ii-154: fendesi il grosso del gelsomino nel gambo in lato più liscio
, ii-189: fece dunque l'asticciuola del cavallo, che è lunga braccia trent'
di marza, si cacci nella fessura del fico. baldinucci, 26- 407:
il punto di connessione; l'estremità del pezzo tagliato obliquamente. vasari,
cristo e augumentarlo e spegnere el regno del diavolo debbe farlo. sannazaro, 4-79:
idem, 197: il quale ordine [del gonfaloniere a vita] elli giudicava fosse
obbligazione. botta, 4-268: le amarezze del papa presero nuovo auguménto. =
. d'annunzio, iv-1-870: le donne del parentado convenivano alla casa della sposa novella
romani « contemplari » l'osservare le parti del cielo donde venissero gli augùri o si
pieghiam la testa sotto quella mano [del padre], / che ci augura
10 per me... gioisco dentro del cuore, augurandomi che voi,
altri auguri, i quali fanno giudicio del cielo e del canto degli uccelli.
i quali fanno giudicio del cielo e del canto degli uccelli. garzoni, 1-399
. idem, 3-651: quelle regioni del cielo che disegnavano gli àuguri per prendere
auguri traevano gli auspici dall'osservazione del volo degli uccelli.
. villani, 11-3: i fiorentini stratti del sangue romano, per vizio ereditario seguono
medici ancora, facendo eco alla voce del popolo..., deridevan gli augùri
che aveva desiderato e domandato, e del quale non poteva far di meno; né
come da augurio funesto, dai disagi del viaggio; videro finalmente marsiglia. carducci,
; l'espressione (affettuosa, cordiale) del voto, della speranza. -al plur
glorie. d'annunzio, iv-1-443: nessuno del contado aveva mancato di portare il dono
botta, 6-i-39: un tal procedere del governo pareva loro, ed era
iv-1-870: un sentimento e un bisogno del mistero profondi e continui davano a tutte
ch'era commesso sopra la porta del palagio ove abita il podestà,
lungamente avea posseduto il titolo augustale e del re dei romani. 2.
certa vittoria indi presume. novo favor del cielo in lui riluce, / e 'l
: e già sul capo augusto / del grande eroe trabocca il flutto ingiusto. alfieri
, ii-21: io non ho reputato indegno del mio nome e della mia indipendenza il
. pigliata la segnoria di tutte le cose del mondo, fue poscia chiamato augusto.
achilli tuoi, canta gli augusti / del secol tuo. = voce dotta,
per riunioni particolarmente solenni e importanti (del parlamento, del tribunale); locale
solenni e importanti (del parlamento, del tribunale); locale dove si tengono
: vuoi sapere i costumi della plebe, del ceto medio, dell'alta società?
falasco e la saggina, / subitamente del mio cor rapina / tu fai.
sembra l'estate aulenti sotto l'ugne / del palafren che nel galoppo falca. idem
, iv-2-1066: legando le due estremità del filo su la collana aulentissima. idem,
eglantine. aulèo, sm. sipario del teatro antico (in gre
ocòx7) tudj (téxvrj) 4 arte del l'auleta '.
dai lunghi chitóni cadenti / su l'unghia del pollice. idem, ii-817:
idem, ii-817: là, sul fianco del bel trono / d'afrodite,
il quale si vale di esso come del suo fetonte nel regger il carro politico
regger il carro politico verso il polo del governo con le redini del ministero.
verso il polo del governo con le redini del ministero. baldinucci, 2-5-194: giovane
forme auliche, s'insinuavano nelle iperboli del linguaggio biblico. ojetti, 1-88:
= voce dotta, lat. aulicus, del gr. aùxixóc (deriv.
al pome suo. fiore, 21-2: del molto olor ch'ai cor m'entrò
ch'ho vista / per l'altezza del fiore d'auliscio ch'orno vede
quasi per ogni caso, ad arbitrio del legislatore stesso e di cento esecutori.
diedono per insegna e gonfalone mezza tarme del comune. boccaccio, i-16: ci conviene
è manifesto segno che lui aumenta la velocità del suo discenso. bertola, 55:
, che dalla terra su per li pori del fusto e rami loro ascendendo, quivi
d'intorno il frusciare e il fischiare del vento. = voce dotta,
de'malati che risanò,... del pane aumentato...; come
. nuovo motivo, dipendente dalla circostanza del giorno. aumentatóre, sm. (
era alieno dalle rapine pubbliche, e del bene comune aumentatóre. salvini [crusca]
sono scure, e che li occhi del suo risguardatore vede la parte ombrosa di
abitazione, e vede la parte aluminata del medesimo viso aggionto la chiarezza che li
genera vento circumstante a quella, el corso del quale è al nutrimento e aumento d'
. sarpi, i-321: il fine del pontefice... era perché ben voleva
sanscrito, armeno e greco) alcuni tempi del verbo che esprimono il concetto di passato
sua intenzione è piena d'inganno. soffredi del grazia, io: al nemico antico
.. ha bisogno d'aumiliarsi. scala del paradiso, 334: non disse il
, / sorgendo il mio bel sol del suo oriente, / per doppiar forse luce
. alfieri, 26: era l'ora del giorno, in cui l'estive /
: in qual ora, in qual parte del suolo, / trascorriamo quest'aura vital
3. figur. aspetto, espressione del volto, atteggiamento. fogazzaro, 2-267
può interpretarsi per favore, non dico del popolo, ente troppo rispettabile, ma
... son fecondate dall'aura prolifica del seme maschile, cominciano subito a perdere
idem, st., 2-38: surgea del gange el bel solar pianeta, /
deriv. dal lat. aurum, calco del gr. xpuoaxxtt; -t8o?
stendere la mano agli aurei pomi del giardino delle esperidi. palazzeschi,
auree nuvole dell'oriente il vivo raggio del sole? arici, 329: e scompartito
radiante, / e il verde pian del lume aureo s'allegra. idem,
-età aurea: la prima età del mondo (secondo la mitologia classica)
età. idem, i-494: il secolo del cinquecento è il vero e solo secolo
ritornerò a quella santa ed aurea mediocrità del mio pentolino. panzini, iv-45: àurea
quoziente, il residuo mostrerà l'anno del ciclo, o sia l'aureo numero;
mondo. -regola aurea: regola del tre. galileo, 4-1-229: perché
è la regola aurea, che del tre domandano i pratici, che trovare il
la bontà divina ha preparato nel regno del cielo a i vergini, oltre alla corona
marcellino, 2-54: restando vittoriosi or del mondo, or della carne, non pur
alla terrestre corona aggiunse la rifulgente aureola del paradiso. lanzi, 2-2-57: si fa
. alvaro, 7-15: quel volgere del capo come se temessero di lasciar cadere
907: come un'aureola / più belli del sole i miei sogni / ricingean la
ii- 339: contro il fondo alberato del palatino, cui il tramonto fa da
perché nessuno per oggi ti toglierà l'aureola del genio. beltramelli, iii-143:
il capezzolo delle mammelle, le pustole del vaiuolo, del vaccino » { tommaseo
delle mammelle, le pustole del vaiuolo, del vaccino » { tommaseo).
8-39: la tonda faccia mal disegnata del lamentoso sonettaio [petrarca], tutta
libera, più pura e innocente / del cielo. = etimo incerto.
cavo dell'atrio (o orecchietta) del cuore. redi, 16-iv-163: aperti
due le auricule diventate molto più grandi del cuore medesimo. malpighi, i-502:
-confessione auricolare: fatta direttamente all'orecchio del confessore. sarpi, i-144: la
. che si riferisce all'aii- ricola del cuore. auricolato (auriculato),
. scient. auriculariaceae, dal nome del genere auricularia. auriculato, v
-fer, da fero 'porto': calco del gr. xpuoocpópo <;.
buti, 3-177: trovando lo corpo del padre nella via morto, fermò la
voce col suo scatto il meccanismo prestigioso del tassametro. baldini, 1-668: con un
318: mirò nereo da lunge / fatta del gran tonante / una fanciulla auriga,
tu richiamar non ti puoi, perocché del tuo alunno, quasi figliuolo,..
nell'anima auriga, che vuole dire guidatore del carro dell'anima. la unità dell'
., che s'intitolava il « cappellano del popolo » ed era sempre l'auriga
: volti cui risero gli occhi a fior del sogno, voi giovani aurighe per le
voi giovani aurighe per le vie leggere del sogno che inghirlandai di fervore.
. 3. astron. costellazione del cielo boreale (detta anche cocchiere)
, i-463: cantando poi [raccontò] del nibbio, il quale le interiora del
del nibbio, il quale le interiora del toro fatato, ucciso da briareo,
pascoli, 468: nella cava ombra del cosmo / ella [la terra] vedeva
aurit, ferit ». nel significato del n. 3 il lat. auriga è
il lat. auriga è una traduzione del gr. • fjvtoxo?, cfr.
., 5-15: il suo frutto [del meliaco] è di grandezza delle comunali
ogne metallo, / e lo raggio del sol tutti splendori; /...
tolto, / sorgendo il mio bel sol del suo oriente, / per doppiar forse
. colore che annuncia la levata del sòie (ed è accompagnato da una colorazione
va dal giallo al purpureo); inizio del giorno; il primo mattino (fra
fra l'alba e l'apparire del sole). giamboni, iv-60
il sole, a divenir rancia. scala del paradiso, 317: l'uomo in
portollo, dall'aurora insino al levare del sole, per tutta quella via di quindici
canz., 60: l'ora del giorno che ad amar ce invita, /
che mi partissi; e, dimandandola io del suo stato, m'assecurò d'essere
l'aurora / gli aerei fluttuanti orli del velo / ignoti fiori a noi. d'
un sorriso, si sporge nel raggio radente del mattino, col divampo felice dei suoi
aurora. 2. la parte del cielo dove appare l'aurora: oriente
forse, sull'aurora della bellezza e del successo, e ne seguivano il tramonto
boreale. lastri, 1-5-149: nella sera del dì 30 ottobre... vi
si mostrò alfine tra i pilastri del vestibolo, e s'irraggiò alla luce
e di giudizio, la forma aurorale del conoscere. auróso, agg. chim
adolescenza] è necessario d'essere penitente del fallo, sì che non s'ausi a
a sentir piena! / io volsi ulisse del suo cammin vago / al canto mio
dell'orecchio ad auscultare, nei segreti del petto, i segni, ancorché lievissimi
, i segni, ancorché lievissimi, del maligno occulto assalitore dei polmoni. silone
la più attenta auscultazione della sensibilità e del gusto. silone, 5-42: il medico
l'orecchio, controllò il disperato martellare del cuore, cercò di cogliere da tutti
l'ausi- gnuolo: / serve del verso solo, / ma già d'altro
: è il coadiutore dato alla persona del vescovo residenziale (senza diritto di successione
ancora all'assedio d'amalfi come ausiliario del duca di puglia e calabria. manzoni
si veggono quivi venire gli onorevoli prìncipi del nostro ausonico regno, in quell'abito
amore, / e pronuba la moglie del pastore. caro, 7-479: e del
del pastore. caro, 7-479: e del tuo maritaggio e del tuo letto /
, 7-479: e del tuo maritaggio e del tuo letto / auspice fia bellona in
. stor. divinazione mediante l'osservazione del volo degli uccelli (e anche d'
[il bue] mandava fuori gli escrementi del cibo; e i divoti da quella
sua auspizi, si verifichi quel detto del petrarca: virtù contro a furore /
. cecchi, 1-1-602: e coll'auspicio del vivente dio, / alla presenza di
segue sotto l'ombra e felici auspicii del serenissimo d. cosimo granduca di toscana.
un nome più adattato allo spirito ragionativo del secolo; posta sotto gli auspici d'
. monti, iv-6: sotto gli auspici del governo ho messo mano alla ristampa della
(di un paesaggio); inclemenza del clima. salvini, 39-iv-183: né
avventurieri o di predoni; l'austerità del sacrificio richiesto dalla guerra non s'impara
, lat. austèritas -dtis; il significato del n. 4 deriva dall'ingl
hanno appien quel dolce primo / amor del suol natio, che in noi può
24 (414): il pensiero stesso del gran sacrifizio, non già che avesse
4-184: l'austero, verginale contegno del nipote, da portarsi per esempio a un
vago ordine stanno / gli alti sostegni del romano impero. bertola, 168:
di austero. carducci, 578: e del grave occhio glauco entro l'austera /
rispecchia ampio e quieto / il divino del pian silenzio verde. idem, 692:
4. rigoroso; che corrisponde alle esigenze del rigore scientifico. v. riccati
tienlo caro-, il che s'intende del vino non dolce, e che pende gentilmente
pende gentilmente nell'austero. g. del papa, i-780: per bevanda poi
. magalotti, 20-23: il sapore del gambo è acido, e simile a
i-463: cantando poi [raccontò] del nibbio, il quale le interiora del toro
del nibbio, il quale le interiora del toro fatato, ucciso da briareo,
. villani, 3-14: a dì 14 del detto mese cominciò un vento austro spodestato
levante. soderini, iii-116: nel dì del piantare sono da fuggire tutti i venti
d'austro risospinta corre verso il centro del nostro orizonte, e cedendo a'lampegianti
orizonte, e cedendo a'lampegianti rai del sole s'apre in cerchio. campanella,
che tanto il mare inonde / e del plaustro e dell'austro ai gran furori.
tra codesti autarchi, mancando la materia del contrat tare, la diversità
pensabile se non nella forma di autarchia, del pieno appagamento dell'individuo in se medesimo
marea di gente silenziosa che il pomeriggio del giorno avanti aveva seguito passo passo.
passo passo... il funerale del console bolognesi. -enti autarchici: enti
è accompagnato da tutte le necessarie autentiche del fóro ecclesiastico. magalotti, 9-2-205: vorrete
tutto alli cinque volumi che oggidì abbiamo del corpo civile; cioè tre delle pandette
; cioè tre delle pandette, uno del codice, e l'altro dell'istituta,
provato la frode e manco di fede del contadino: i giudici del luogo obbligheranno
di fede del contadino: i giudici del luogo obbligheranno il delinquente pagare il doppio
obbligheranno il delinquente pagare il doppio valore del prodotto dell'annata. 2.
così auten ticante il primato del romano pontefice. autenticare, tr
, 2-112: le prime monarchie del mondo autenticano in fatti la massima.
stesso fatto. algarotti, 2-137: del quale effetto, chiamato diffrazione, o
. colletta, i-153: la imbecillità del povero infante fu descritta ed autenticata in
per la quale le due fotografie [del passaporto] debbono essere « autenticate ».
mi è pervenuta, mancandoci l'autenticazione del... cancelliere. salvini, 30-210
fare i parlamenti che le veci di notari del regno. einaudi, 1-555: è
riscontri delle persone. cesarotti, i-125: del resto l'autorità e le ragioni di
quell'opera, supponendola gratuitamente una impostura del trissino stesso. confalonieri, conc.
questa modestia il carattere di autenticità del proprio giudizio. cassola, 2-135:
.. se non si esibisca copia autentica del decreto. 2. per
, che non approvano i trionfi [del petrarca] per autentici. sarpi,
specie [dei bravi], ora del tutto perduta, era allora floridissima in
, ed abbatterono molto di quella tracotanza del partito americano, chiamato qui l'opposizione
la intera, vera e autentica commedia del mio naturale e del mio carattere.
vera e autentica commedia del mio naturale e del mio carattere. panzini, iii-699:
che -anche se riportate in una versione non del tutto esatta - sono le autentiche glorie
novembre 1931; u. notari, gazzetta del popolo, 11 gen naio
e. gadda, 3-132: l'automobile del direttore e l'autista con una
, convien fermare l'auto all'imbocco del paese; che non si può certo fidarsi
venivano prosciolti dalla scomunica; la cerimonia del rogo a cui venivano condannati gli eretici
motori diesel costituisce il mezzo d'accensione del gasolio iniettato nell'aria fortemente compressa)
: precede una lunga e inedita lettera del muratori intorno al metodo dei suoi studi
ii-8-43: non s'identifica [la letteratura del lirismo] con l'autobiografismo, giacché
ricorda, nella chiusa, l'autocaricatura del personaggio, che si rivolge agli spettatori
carro (v.), sul modello del fr. e ingl. autocar;
rappresentazione grafica dell'oggetto (in particolare del terreno) in modo automatico e continuo.
, che si ritengono indipendenti dall'autorità del sommo pontefice. = deriv.
d'armata, per provvedere all'addestramento del personale addetto ai servizi automobilistici, alla
più elastica, intorno alla parte interna del cilindro. = comp. da auto-
papi- niana, che la tensione stessa del vapore d'acqua, contenuta e riscaldata
: due crocerossine imbavagliate a una estremità del lettuccio operatorio. calvino, 1-223:
scrive da genova, domandandomi una spiegazione del verso tale della strofa tale. e
della strofa tale. e questo vezzo del chiedermi auto-commenti l'hanno preso da un
si ottiene diminuendo la velocità della corrente del fluido stesso. = comp. da
assicurandoli con una lunga cordicella alla griglia del portabagagli. = comp. da
panzini, iv-46: autocoscienza: consapevolezza del divenire della propria coscienza. basterebbe avere
. papini, 21-146: autocrate incendiario del freddo firmamento / tutta la terra alluma
autocratiche cupigidia ed ira / regnar ministre del poter dispotico. autocràtore, sm
proprie azioni; valutazione lucida, spregiudicata del proprio lavoro (da parte di un artista
procede tutta la realtà (nella filosofia del gentile). = voce dotta,
-per estens.: aborigeno, nativo del paese, non immigrato; proprio del
del paese, non immigrato; proprio del paese, locale, indigeno.
b. croce, ii-8-172: l'autodidattismo del poeta non si può né ridurlo a
uno fa di se stesso, del proprio operato (a viva voce, per
per opera di sostanze prodotte da cellule del tessuto stesso. = comp.
i-2-59: come mai, se l'unità del concetto è insieme la sua autodistinzione,
le prove, a scopo di studio, del comportamento degli automezzi alle massime velocità.
autoeccitazióne, sf. elettr. formazione del campo magnetico necessario al funzionamento delle
quantità di sangue prelevato da una vena del paziente stesso (è applicata in casi di
autofagìa, sf. il nutrirsi di parti del proprio corpo (e avviene di
milit. unità auto fotoelettrica: unità del servizio foto- elettrico montata su autocarro appositamente
gente che prepari cose che gli abitanti del giorno non dovranno mai sapere.
autoimpollinazióne, sf. biol. impollinazione del pistillo operata direttamente dal polline del medesimo
impollinazione del pistillo operata direttamente dal polline del medesimo fiore. = comp
un circuito elettrico, dovuta alla variazione del flusso magnetico concatenato col circuito e
autointrospezióne, sf. psicol. introspezione del proprio io; osservazione di se stesso.
e all'arrivo, malgrado la differenza del carico. 2. tipo particolare
che può adescarsi automaticamente quando il livello del serbatoio a monte supera un determinato valore
, che ha in sé i princìpi del moto proprio; macchina che imita i
intentata da alcuni filosofi intorno alla metà del secolo passato. salvini, 39-v-98: il
che altro è, che un moto perpetuo del cuore, per lo quale l'animale
inerte materia, 0 si espellono fuori del corpo. berchet, conc., ii-581
tipi di motori derivano dalla fisica generale del mondo. automàtico, agg. (
-armi automatiche: in cui l'espulsione del bossolo e il ricaricamento sono compiuti,
passione dietro i vetri, sul banco del negozio, il telefono automatico pensando che
panzini, ii-226: con mossa automatica del tovagliolo il prete asciugava il sudore,
riconducono a una sorgente infantile i maggiori fatti del nostro spirito: i più ricchi di
, i dolori, e la possibilità stessa del loro meccanismo: e le tendenze ad
aòto pwjscùv -ovtos, nome del valentissimo auriga di achille).
senta venir meno la terra sotto i piedi del calmissimo, circa gli automatismi, le cotture
spiega con effetto di modificazioni puramente meccaniche del sistema nervoso). = voce
modo stesso che un'automobile elettrica si satura del misterioso fluido) noi godiamo.
, ii-421: sullo spiazzo a sinistra del viale è una folla di automobilette anziane
. se la ri dono del saluto. moravia, vii-186: la macchina
le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge.
. levi, 3-80: era un signore del paese, un liberale, disse
senza vincoli di subordinazione nei confronti del committente (come il lavoro dei liberi professionisti
b: croce, iii-23-160: la vanità del sant'uomo e le sue ipocrisie e
che ogni foro corrisponde alle note del brano musicale che si vuole eseguire
* autopiano '. leggi dell'industria e del commercio, 529-1: le ditte
obbligo di contrassegnare gli strumenti costruiti del nome della ditta e della località.
organismi, che consiste in un aumento del numero dei cromosomi dei nuclei, dovuto,
dell'attrezzatura indispensabile delle squadre di vigili del fuoco). c. e
autopostale fuggiva, portandomi traverso le piane del tempo. silone, 5-14: ma se
i-2-59: come mai, se l'unità del concetto è insieme la sua autodistinzione,
è meno concepibile lasciare, nell'unità del concetto, i distinti e gli opposti
un vecchio signore,... del quale non conobbi mai il nome perché
il commendatore ». per un ghiribizzo del caso egli era all'oscuro di questa
, 7-43: di questo decoro il figlio del fabbro schiccherone, e padre di non
a scopo clinico (quando la causa del decesso è oscura o controversa) o
violenta, per determinare circostanze e modalità del decesso che possono servire a identificare il
cui nome è vistosamente scritto sulle pareti del veicolo e la cui forma è talvolta imitata
ricerca (in gran parte inconsapevole) del proprio danno, morale o materiale
(usata dalla polizia e dai vigili del fuoco), su cui è installato un
il suo carro, per essere lei autrice del giorno. guicciardini, 139: uno
anguillara, 15-19: provedi a me del tuo divin favore, / poi che
tuo divin favore, / poi che del fallo mio tu sei l'autore. b
cura sì grande / dunque all'autor del tutto? compagnoni, i-54: i diritti
figliolo... è tutto compreso del grave còmpito che liberamente s'è assunto in
viver secondo / fu il primo autor del gran nome romano. c. dati,
avvien mano mano che risale il corso del tempo, in certi vocaboli che si trovano
po', è d'autore questo ritratto del gran geremia? -no, sanno, è
che autore viene da auctum supino del verbo augeo, che vuol dire
tipi di motori derivano dalla fisica generale del mondo. = comp. da auto-
, e che tra per l'integrità del vivere, e per la rettitudine del
del vivere, e per la rettitudine del governare, correva fra'mandarini in estimazione
convince punto né poco l'autorevolissima testimonianza del sapientissimo padre. cesarotti, i-19:
. cesarotti, i-19: l'uso del maggior numero sarà sempre più autorevole che
12: per quanto ostentasse l'autorevole cipiglio del signore assoluto, aveva in fondo il
. carducci, ii-16-164: l'illustrazione del treves e il fanfulla pronunziarono eglino [
] pochi momenti prima dalla bocca autorevole del pretore. panzini, ii-496: e
fondo, i grandi, i fabbricieri del duomo, i rettóri, gli ingegneri.
di tempo e d'autorevolezza a'libri del nuovo testamento. baretti, ii-265:
. c., 10-3-9: l'autorità del dire si perde quando la voce non
galileo, 3-3-125: se il chimerizzare del nostro cervello dovesse avere azione nelle dimostrazioni
. viani, 19-3x1: inchinarsi all'autorità del calzolaio, quando avevano necessità di scarpe
necessità di scarpe, o a quella del medico, quando necessitava il soccorso della scienza
cheggia, non fa ciò l'autoritade del romano principe ragionevolmente somma. g.
,... per autorità e decreto del papa e de ltmperadore, duchi di
ibemia per autorità apostolica. -avere autorità del sangue: avere potestà di condannare a
: pensarono che i magistrati i quali del sangue hanno autorità, fussero sempre de'principi
meno d'autorità conceduta che sia al pennello del dipintore. 4. complesso
quelle singolari relazioni dell'autorità spirituale e del potere civile, ch'eran così spesso alle
l'oblivione, se non l'assoluzione del secondo. giusti, iii-37: una mano
mantenere l'auctorità, maiestate et gloria del nome latino. bisticci, 126: autorità
proposizione filosofica viene accettata unicamente in forza del prestigio di chi l'ha avanzata (
, disputando un giorno col piovano arlotto del maligno peccato era l'usura ed allegando
ammettere, ma per mostrare la conformità del suo dire alla verità delle cose. magalotti
la ragione, onde viene la scienza del vero; la filologia osserva l'autorità
dell'umano arbitrio, onde viene la coscienza del certo. algarotti, 2-21: volevano
all'autorità, ma sempre all'ascendente del vero. 8. esempio autorevole
sotto il governo legittimo della ragione e del gusto. leopardi, i-967: mentre cento
mancheranno le autorità scritte, i compilatori [del dizionario) staranno contenti, come usò
: l'autorità è tolta dal secondo del cielo, ed è questa.
e autoritativaménte con sopracciglio censorio pronunzia contro del povero sonetto questa sentenza.
parole e le frasi, e le maniere del parlare, e i lezi del profferire
maniere del parlare, e i lezi del profferire. g. m. buondelmonti,
falso e barbaro come confonde la manifestazione del l'idea! boccardo,
., per procedere contro un membro del parlamento è necessaria l'autorizzazione della camera
dell'attrez zatura dei vigili del fuoco). = comp.
, sf. visione dell'aspetto esterno del proprio corpo o degli organi interni, che
. autosifonàggio, sm. svuotamento del sifone, provocato talvolta dallo scarico di
. sintesi a priori dell'io e del non-io (come termini opposti e insieme
cui un fiume a un certo punto del suo corso sprofonda e scorre sottoterra (
, esame di se stesso, del proprio operato. b. croce
lastra autostereoscopica: che dà l'impressione del rilievo senza essere osservata all'apparecchio
sovrano, il quale tema l'invasione del proprio territorio, deve aspirare alla autosufficienza;
di un dualismo psicologico non controllato e del conseguente prevalere di un contenuto della coscienza
biol. amputazione spontanea di alcune parti del corpo che in seguito si riproducono (
'da sé 'e dal tema del gr. xé [i. vcù *
sua stessa creazione, non si renderà conto del carattere spirituale della creazione artistica. e
rimorchi. panzini, iv-47: autotreno del vino, del grano, del «
panzini, iv-47: autotreno del vino, del grano, del « rayon »,
: autotreno del vino, del grano, del « rayon », ecc. sistema
igienica, che abbiano ottenuta l'autorizzazione del ministero dell'interno. =
il tempo autunnale, non si assicurando del mare e temendo la notte di tempesta
bacchelti, ii-461: la tristezza velata del pomeriggio autunnale, tenera e freddolosa,
al di là della nebbia autunnale e del mosto. / può accadere che cantino dalla
di risvegliarsi autunnalmente / dai veli del suo sonno tra sparente /
= deriv. da autunno (sul modello del lat. autumnare). autunno
autunno / ricco di pomi, e del suo vin spumante / con verde ancora e
. celimi, 594: nella grossezza del detto ovato un par- timento otto zane
gridare: / o profondato mare, altura del tuo abisso / m'ha cercoscritto a
= voce dotta, comp. dal tema del gr. aù ^ dtvw * cresco '
scienza che studia le modalità dell'accrescimento del bambino (è un ramo della pediatria
tarda. giamboni, iv-46: l'ordine del parlare... mena più
impedì l'andare a lui. soffredi del grazia, 14: ne l'avacciare e
alla fiera, si fece conducere fuori del distretto. seneca volgar., 1-51:
, disse avanzare, fuggendo la bassezza del vocabolo. 2. rifl.
quale gambe e braccia, / ciascun del ben combatter vi si avaccia. roncisvalle,
s'avaccia o allenta / il battito del cor, per un baleno / d'un
quello cristo fosse, e fue criatore del cielo e della terra. lorenzo de'
in caso d'inadempienza da parte del debitore). boccardo, i-246
sul tappeto, manovrandolo con la stretta del suo avambraccio sinistro sulla propria spalla.
tombari, 3-151: egli dirigeva i lavori del porto, gettava dei frangi-onde, posava
avanti per segnalare eventuali attacchi o sorprese del nemico. - anche al figur.
. xix-xx), con l'adozione del prefissoide avan-, deriv. appunto dal fr
ii-297: egli spariva fra il fumo del suo avana, color del suo abito,
fra il fumo del suo avana, color del suo abito, color del suo viso
, color del suo abito, color del suo viso, color delle sue mani.
, le interra- ture e gli spacchi del sasso, tanta è la tenacia della vita
fascista, la categoria della gioventù italiana del littorio, che inquadrava i giovani dai
in se medesima per tutta l'immensità del proprio teatro, coll'ebbrezza superba di
ebbrezza superba di sentirsi già all'avanguardia del progresso mondiale. panzini, iii-693:
ormai di fondare la nuova visione unitaria del mondo. pratolini, 2-59: bisogna fare
dalle oppressioni de'baroni, dalle avanie del fisco, dalla perenne estrazione di denaro,
turchi esigevano un tempo dai negozianti cristiani del levante, per lo più sotto pretesto
alla cavalleria) per segnalare le posizioni del nemico e i suoi eventuali movimenti;
/ sotto le stelle, il libro del mistero. panzini, iii-486: lo sguardo
venuto pochi giorni avante / nel campo del re d'africa un. signore.
belle. gaudiosi, iii 453: del corpo mio, che di lontan mi moro
mi moro, / veggo per opra del gran lume errante / l'ombra felice a
in s. croce, e all'ora del mangiare avanti a lui presentarsi. tasso
conte di landò] avanti al fare del giorno avacciò sua cavalcata. boccaccio, dee
, 49: avanti sera, allo calar del sole, / tutti li cavalier messe
(276): riconosce gli avanzi del falò di cui era stato spettatore il
ch'io fo, che pervenendo agli orecchi del mio signore, forse mi nocerebbe l'
un'opinione, ci protestiamo d'essere del parere opposto; lo che suol dirsi
tela o con una filatrice disputare del filato. -sentire, intendere molto avanti
me vi rechi alcuna rimembranza; / ché del vostro valore / avanti ch'io mi
b. de 'rossi [crusca]: del quale trattato... s'invaghì
proravia della sezione maestra. -il senso del moto di un bastimento che procede con
. 10. sport. nel gioco del calcio, la linea d'attacco;
allegri, 173: e dal levar del sol fino alle stelle / per una
tua d'avanti ieri, cominceremo dalle cose del grano. arila, 54:
. le ore che precedono il sorgere del sole. savinio, 1-77: nell'
. 2. avv. prima del tempo. = voce formata sul fr
al bisogno, nella coda della cassa del cannone, per trasportarlo con velocità da
. gozzi, 3-1-49: tu facevi sguazzare del tuo colore, da'quali speravi qualche
la riputazione, ravvenire è tutto in mano del colonnello. de marchi, 227:
suo battaglione in linea. sono soddisfattissimo del suo servizio di questi mesi e l'
premure, dalla protezione, dall'autorità del sovrano attende l'agricoltura ogni più vantaggioso
grande avanzamento nella cognizione e nell'amore del vero. lambruschini, 1-44: il
: il poco insomma o niun avanzamento del giovane, che vien dietro come inevitabile conseguenza
dopo così immensi (pretesi) avanzamenti del nostro spirito, non siamo più vicini di
è sempre in ragion diretta degli avanzamenti del suo spirito, cioè della civiltà. b
all'avanzamento e all'innalzamento dell'uomo e del mondo tutto. 4.
franchigia a'ribelli e fuggiti col nome del dio asileo, vi accettaron dentro ogni
a ogni giro e a ogni doppia corsa del pezzo e dell'utensile. 6
. boccaccio, iv-161: se essa del suo partire si doleva, d'altra
, e pensomi che avanzava al desiderio del guarire. ariosto, 43-51: tutta
(iv-115): il peregrino ognor del ponte avanza; / perch'era forte non
la ferita; / dopo il colpo, del corso avanza molto; / entra da
avanzarsi nel cielo chiaro una nuvola colore del piombo gonfia di pioggia. palazzeschi, ii-380
avanza, senza lasciare avvertire il movimento del piede s'avanza, ne odo già il
abbatteranno. -sport. nel gioco del calcio, correre verso la porta avversaria
uomo. l'inclinazione particolare è opera del temperamento. l'avanzarsi è perfezione del
del temperamento. l'avanzarsi è perfezione del genio. segneri, iii-3-78: che
... vorre'leggeste eziandio quella del vossio. giulianelli, 1-154: sotto
figurato / quanto per via di fuor del monte avanza. crescenzi volgar., 2-21
tu / n'hai arrecato l'avanzo del cibacca, / ch'a capo d'anno
d'anno avanzava li piedi / fuora del letto. parini, giorno, ii-341:
a compasso si spinse verso l'entrata del castello. 10. tr. ant
purg., 9-91: « donna del ciel, di queste cose accorta »,
volte. aretino, iv-3-36: la mansuetudine del religioso imperadore ha di assai avanzato l'
avendo ella di molti anni avanzata l'età del dovere avere avuto marito, non sappiendola
di dio eccede e avanza tutti e peccati del mondo...? pulci,
avanzasse d'eccellenzia tutti gli altri pittori del suo tempo. tasso, 4-24: sotto
popoli della terra, e ne divenne signor del mondo. arici, 109: nel
l'avanza, / se non quella del fato, altra possanza. idem, 29-76
che avanzava di bellezza le due creature del suo sangue. 16. tr.
a voi, donne, alle quali tanto del tempo avanza quanto negli amorosi piaceri non
acqua, nella quale avanza la virtù del ferro, fa prode a rimuover la dissenteria
petrarca, 37-31: poco m'avanza del conforto usato, / né so quant'
quali tutti e'giorni che mi avanzavano del mio lavoro della bottega assiduamente mi affaticavo
nulla; in questo, tutti rimangono indietro del necessario. leopardi, 16-107: me
una bontà da assomigliarsi a quei pani del vangelo, che dopo aver saziato una turba
. borgese, 6-134: o brevità del tempo che m'avanza, / troppo
ai vivi terror; memoria acerba / del fin ch'attendo; orribile sembianza, /
avanzato quattro soldi, e coll'aiuto del mio padrone. panzini, iii-575: quella
i-99: gridando faceva testamento: -sono del tal luogo, avanzo venti scudi dal
una ritirata, altrimenti detta rettifica strategica del fronte; l'altro con un'avanzata.
tempo d'obbedire. g. del papa, i-778: io apprendo e considero
merita, la gravezza e la perfidia del male... in un signore
uno storico... il ritratto del paese, e della città principalmente,
notte avanzata, e avevo vagabondato più del solito. piovene, 2-185: insensibile a
ha qualcosa dello scherzevole, e più spesso del ricercato. idem [s. v
fu fatto imperadore, e nel cominciamento del suo imperiato fu molto istudioso avanzatóre della
3- 334: le lingue volgari del lazio avevano fatto di molti awanzi.
ha a soficienza ciò che li bisogna, del suo avanzo dea mangiare a l'affamato
. targioni tozzetti, 12-1-242: l'avanzo del bagno delle donne va in quello de'
avanzo di me, piuttosto che le primizie del giorno. leopardi, 19-139': del
del giorno. leopardi, 19-139': del mio solo conforto allor mendico, / altri
e ha portato alla madonna gli avanzi del peccato! pascoli, 212: io voglio
iv-1-805: una donna esciva dalla casa del guardiano e gettava con un atto rapido
l'ampie città, le ville / del vincitore ingordo / fatte misera preda, indi
calpestare gli avanzi della sua pietà, del suo amore per la famiglia; per
, 1-35: nella cui forma [del canguro] era un segno diabolicamente sovvertito
addietro, si trovava de'più agiati del contorno. 5. superstite,
è impegnato a raccoglier qualche avanzo del naufragio. -figur.: con
., non curar de'disonesti mormorii del popolazzo, non curar delle beffe e
in un giro dall'elica, nella direzione del moto della nave, rispetto all'acqua
in avanzo: a sufficienza, più del bisogno. -averne d'avanzo: a sazietà
d'avanzo: voce di popol, voce del signore. v. borghini,
ricci, 446: vi ringrazio assai del trebbiano, ma non ve ne date più
. panciatichi, 46: taluno pensa avere del cervello d'avanzo, ed ha più
cervello d'avanzo, ed ha più del granello. manzoni, pr. sp.
. rajberti, 2-193: senza un soldo del mio perché non ne ho mai in
basti e tu ne abbia d'avanzo del tuo signor marito. -mettere in avanzo
che s'astenga dall'altrui, e del suo non sia avaramente tenace. i.
sopra coperta con o senza il consenso del caricatore, nei viaggi marittimi che superano
ha avariate le merci. la negligenza del padrone ha fatto avariare le merci.
a dire alla gente che la macchina del progresso è avariata e la rimetteremo in
brama di accumulare ricchezza; eccessivo desiderio del risparmio; soverchia resistenza a spendere (
una femmina saziare non potrebbe. scala del paradiso, 265: in quelli che
tu sai, sono le due principali coma del diavolo. d'annunzio, iv-1-899:
i... i non avarizia del nutrir la spinge, / ma severo giudicio
certo uno dei minori titoli all'ammirazione del mondo la tenacia con la quale questa
o per empiersene il corpo. scala del paradiso, 267: per cagione di fare
fame d'oro e sete insieme / del mio sangue innocente il crudo avesse, /
pur voi foste ne la prima vista / del vostro e del suo mal cotanto avari
ne la prima vista / del vostro e del suo mal cotanto avari. boccaccio,
partita / da dio anima fui, del tutto avara: / or, come vedi
de l'onor d'italia avaro / e del suo proprio. alamanni, 6-5-97:
avaro. tasso, 9-36: prodigo del suo sangue, e de l'altrui /
. incarnazione delle divinità indiane (particolarmente del dio visnu); metamorfosi.
lacrimata pace, / ch'aperse il ciel del suo lungo divieto, / dinanzi a
signor che ti détte la chiave / del cielo e dell'abisso e d'ogni cosa
, da una pieve, suonò l'ave del giotno. saba, 18:
4. plur. grani della corona del rosario. pascoli, 207: e
tate, / ch'ogni basso pensier del cuor m'avulse. cattaneo, i-1-236
tratto dal tronco italico fin dalla fine del secolo i, e totalmente avulso alla
i, e totalmente avulso alla fine del secolo iv. panzini, ii-464: dopo
sensazione dolorosa, simile a un arto del suo corpo, che gli fosse stato
fenduti di fiamma come gli avelli roventi del sesto cerchio. -figur. tommaseo
salutazione dell'angelo. soffredi del grazia, 15: ciò farai a l'
, 15: ciò farai a l'assempro del gabriello arcangelo, lo quale quando mandato
i-30: preghiere che salivano nell'inno del rosario e si abbassavano profonde e cadenzate
, 20-2: le quali [arti del demonio] tante sono, che potria /
! ». 2. ora del tramonto (e anche dell'alba e del
del tramonto (e anche dell'alba e del mezzogiorno), quando il suono delle
allato al cimitero de'frati minori. novella del grasso legnaiuolo, x-999: per non
dell'avemmaria fra le valli, il sorger del sole sui monti. de marchi,
. palazzeschi, 227: quell'ora del tramonto / o dell 'ave maria, /
/ prima della notte / 0 ultima del giorno, / le sei, / ora
, gli acini che formano la corona del rosario (e si fanno scorrere fra le
per annunciarle che sarebbe diventata la madre del salvatore. cfr. luca, 1-28:
l'avena, detta bromos, è vizio del grano, e in essa degenera l'
e i poveri passeri sono restati padroni del cielo. ma a un tratto da
l'eresia, il peccato, la zizzania del cuore (come in un passo di
lolii avenarumque suscipias »). l'uso del n. 2 è classico; cfr
/ e 'l sangue ch'è escito del mio lato: / pane e vino en
: una provvida legge in favore della libertà del commercio de'grani avente per base un
iv-2-260: i capelli biondastri, la pelle del viso giallognola,... tutta
in sé tutte le grandi bontadi ch'orno del mondo dovesse avere. petrarca, 50-26
, non sarebbe bastato avere tutto il tesoro del mondo. idem, 276: la
a questo, ch'era l'ornamento particolare del giorno delle nozze, lucia aveva quello
quali non avevano che soldi, si giovavano del suo ingegno. montale, 89:
l'apeliote / enfiava i verdazzurri otri del sale. 2. per estens
candelotti. petrarca, 8-11: ma del misero stato ove noi semo / condotte da
avrebbe. sacchetti, 197-67: poteva avere del canestruccio una casa per un pezzo di
firenze, 25-157: il pregio [del sale] vuole esser quello, per lo
caro, 12-318: io vo'ch'ambi del pari / questi popoli invitti aggian tra
? caro, 7-451: ecco han del tebro / la desiata foce. 7
compagnetto da prato, v-128-24: per ira del male marito / m'avesti e non
di monferrato] avuto per sue spie del reggimento dell'oste... subitamente e
, 3-15: quegli che ha l'arte del saettare, tutto dì darà nel segnale
; soffrire, patire (un dolore del corpo, una pena morale).
trovasse una rosa, e fosse in mezzo del verno, sarebbe avuta preziosa.
membrana nera che investe la polpa [del cocco] e la separa dal guscio,
dannati, che non è la rabbia del lupo, il quale non può uccidere se
a tutte le prodigalità e disordini suoi [del re]. cellini, 1-27 (
quando alcuno mette il naso in sul bicchier del vino, che altri ha a bere
soderini, ii-311: si può ancora del mese d'ottobre porre il ramerino, et
sostantivo stesso, o analogo a quello del verbo da cui questo è derivato.
23: avendo considerazione che questa parte del mondo, cioè italia,..
parissio, perché hae molta confacenza coll'albero del cipresso nella sua figura. petrarca,
tavia come trarre il potessero delle mani del popolo. esopo volgar., 2-138
2-138: ed avendo memoria delle parole del giudeo, di ciò che gli aveva detto
. caro, 9-345: e nel mezzo del campo altri a gli scudi, /
erano cotanto poveri, che gran parte del tempo non aveano che mangiare. documenti
disdegno i beni della ventura e la gloria del mondo. iacopone, 28-7: stato
malispini, 1-96: e dietro alla chiesa del detto san piero avea una posteria.
. villani, 1-44: e portò seco del vino, il quale dagli oltramontani non
. villani, 7-98: dall'uscita del fiume al detto castello [di governo]
, 4-4 (421): al mostrar del guanto rispose che quivi non avea falconi
, i geroglifici e gli emblemi hanno del metaforico, molte ve ne avevano assise
: 've ne abbiano 'stamparono que'del xxvii, preso, come crediamo,
pigliare piacere degli onori e delle pompe del mondo e avere caro di essere laudato
loro più convenevole di te. novella del grasso legnaiuolo, x-998: di'che
sollecito. ariosto, 21-43: del mio onor altrimenti sarà tratto, /
sarà tratto, / e di quel del mio argeo, che già m'hai detto
ogni sforzo, così nella creazione [del papa] come dopo, di averlo
: in fin, questo amor proprio ha del bestiale; / e l'ignoranza,
un che mi dice: tu hai del tondo. b. de'rossi [crusca
giovane, 9-10: dunque ella avea del satiro costei? bianchini, 1-13:
sé, chi dell'amaro, chi del torbo, chi del risentito, chi del
dell'amaro, chi del torbo, chi del risentito, chi del fiero.
del torbo, chi del risentito, chi del fiero. -avere in animo,
metter in campagna diciottomila fanti, sei del duca d'urbino, quattro del duca
sei del duca d'urbino, quattro del duca ottavio, quattro ne abbiamo in essere
io credesse per morte essere scarco / del pensiero amoroso che m'atterra, /
, e di farsi insegnare i tesori del signore e l'avere de'cittadini. boccaccio
avere lo quale è guadagnato in tormento del suo signore. cantari, 6: dopo
ricchezze e principali averi è da riporla del favellar natio. 2. credito
. 2. credito. -il libro del dare e dell'avere: che registra
. adriani, 1-53: le cose mercantili del dare e dell'avere, che si
gli rimase, esatta come il saldo del dare e avere nei libri della sua esemplare
di esaminare con maggior attenzione le partite del dare e dell'avere, i suoi
avere »: l'età dell'inventario e del bilancio, questa è la mia.
[omero], scrivendo nel sesto del suo eneida l'entrata dello 'nferno essere
grigio, nera e pigra l'acqua del fiume, e le arcate vi si
argini che ruppe un tempo la piena del duolo, non erano i fiumi inariditi
per l'acume ch'io soffersi / del vivo raggio, ch'i'sarei smarrito /
rimorse avidamente. idem, 9-36: prodigo del suo sangue, e de l'altrui
regno di carlo, eccitò l'avidità del successore. foscolo, ii-2-11: la
noia e l'avidità, due vigili instigatrici del genere umano. idem, ii-2-160:
ii-2-160: l'avidità fa vendere l'anima del letterato, e l'ambizione la tiranneggia
dello onore e di ricoverare lo stato del popolo di roma, si mosse d'alamagna
armi tedesche con la potenza dell'oro, del quale quella nazione è avidissima. b
favole, si può vedere ne'romanzi del medio evo. leopardi, 6-117:
i piedi trepidi e l'anelo / petto del bimbo e l'avida pupilla / e
deledda, ii-178: ella era avida del caffè come quasi tutte le donnicciuole
aerodromi statali, compatibilmente con le esigenze del servizio aeronautico, l'ispettore di traffico
parti che sono di fuori nella superficie del cuore. = dal fr.
: questo qualsiasi decoro d'avita ricchezza del qual mi fregiò la fortuna. aleardi
carducci, 836: non più perfusi del tuo nume sacro / menano i tori,
ava... in sul destarsi del mattino ebbe il presentimento che in quella notte
insensate e manìe di grandezza per parte del mio avo e anche di mio padre
l'ampie città, le ville / del vincitore ingordo / fatte misera preda, indi
/ ch'ei chiama antiche, e del seguir che fanno / dopo gli avi i
, 854: dormono a'piè qui del colle gli avi umbri che ruppero primi /
persea gratissima o americana), originario del messico, alto fino a 20 m,
, v-251: avocò in ruota la causa del divorzio di inghilterra. sarpi, ii-26
guari appresso m. antonio boldù awocator del comune accusò nel senato m. domenico
del consiglio dei dieci per aver osato propalarne gli
della sarda, qual della truta, qual del carpione, qual dell'avola, e
occultarlo..., acciocché l'amministrazione del fanciullo nelle avolesche e materne braccia riposasse
tesoro volgar., 7-25: lo tempo del padre è peggio che quello dell'avolo
il nostro tempo è peggiore che quello del padre. francesco da barberino, 40:
, 40: non mi ricorda bene del nome del padre, ma l'avolo ebe
: non mi ricorda bene del nome del padre, ma l'avolo ebe nome
che nel signor don odovardo l'amor del fratello sia così grande, come la
263: il vecchio cadmo, / avolo del garzon, le man si mise /
a rintuzzar fra l'ire / magnanime del gioco. beltramelli, ii-54: ho pensato
oro e per argento avolterate. parafrasi del decalogo, v-423-132: e1 septimo
, i quali insieme avolterarono il glorioso letto del tuo padre. cicerone volgar.,
sia viziosa, imperciocché toglie il discernimento del vero, ed avoltera la verità,
. ant. adulterio. scala del paradiso, 413: rade sono l'anime
nati di fornicazione, sono chiamati avolteroni del padre. avolteróso, agg. ant
papini, 8-119: il formato [del giornale] s'impicciolì; si adoprò
zanne dell'elefante, dell'ippopotamo, del tricheco, del narvalo: giallognolo quello
, dell'ippopotamo, del tricheco, del narvalo: giallognolo quello degli animali adulti
si mise ad esaminarlo attentamente. al chiaror del fuoco tesile dentatura adamantina brillava su l'
3. per immagine letteraria: del corpo, dei denti (a denotarne
bianca mano, / e 'l lampeggiar del riso umile e piano / veggia da presso
schiude il ligustro in sugli eoi nascenti / del tuo bel seno i palpitanti avori.
/ in più ricca collana adomeranno / del sen gli avori a giovinetta sposa.
bianco avorio, perché odia la cupezza del nero. papini, 1-269: alcune
: personificazione dell'atteggiamento dell'artista, del letterato, dell'uomo di studio,
reale, per concentrarsi tutto nella contemplazione del proprio mondo interiore, nell'esame dei
proenza, chi vende, soldi due del cento. = dal fr.
per violenza delle acque; il proprietario del fondo ingrandito deve un'indennità a quello
verso l'opposta riva, il proprietario del fondo al quale si è unita la parte
all'altro proprietario un'indennità nei limiti del maggior valore recato al fondo dall'avulsione
e ogni cosa spedita, e una lettera del re, dove gli comandava che
): per la gloriosa vittoria avuta del re manfredi. 3.
comune, e dice un po'più del prevalersi-, non è però da abusarne.
come l'altro autore si avvalsero largamente del mio libro ». doveva dire si valsero
. avvallaménto, sm. depressione del terreno; cedimento; scoscendimento.
la rovina delle pile e degli archi del ponte della cecinella sia seguita nel modo e
sotterranea, d'un avvallamento delle cantine del palazzo. d'annunzio, iv-2-318: a
annunzio, iv-2-318: a un avvallamento del terreno cadde, bocconi, con la faccia
erba. tozzi, iii-243: gli avvallamenti del terreno, quasi tutto creta, si
verde e senza sole, sotto la cupola del cielo bianchiccio, stavano in una grazia
avvallarle in ogni lato [le biche del riso]. carducci, 235:
pregiudizio almeno apparente; e pure ogni stilla del suo olio, che in bocca si
di serpe, avvallando sui contrafforti boscosi del monte. 7. intr.
per una lacca smorticcia, la voce del fratello rispose. panzini, ii-487:
mortenza, avvallata in mezzo alla pianura del reno bolognese, dove c'era stato
mio atto di contrizione e il proponimento del cuor mio. deledda, ii-32:
par., 10-93]: ch'ai del t'avvalora, cioè la quale ti
gran parte nella prudenza e nel governo del capitano. tasso, 1-66: questo
: vedete adunque qual sia la forza del vero, che mentre voi cercate d'atterrarlo
, 9-75: scherzan su 'l collo [del destriero] i crini, e su
a quel rogo medesimo, ove avvampavano tossa del caro amico. arici, i-293:
vivo). -per estens.: anche del sentimento stesso, della mente, del
del sentimento stesso, della mente, del cuore infiammato di passione. -anche con
/ infin la palma ed all'uscir del campo, / vuol ch'io respiri a
il ferro ostil che molle / fuma del sangue ancor del giovenetto, / la
ostil che molle / fuma del sangue ancor del giovenetto, / la pietà cede,
guance, come se gli occhi ardenti del nuovo arrivato le avessero sfiorato il viso
. un cappuccino, sotto la spera del sole, avvampa come una terracotta.
non meno si conosce in lei l'affetto del cercare di campare il figliuolo [dall'
giordano [crusca]: operano al fine del loro avvan- taggiamento solo.
e d'avvantaggiare le cose della chiesa e del re. segneri, iii-1-173: solamente
domandano. giusti, iii-309: i buoni del tesoro avevano messo il sottosopra nel cambio
pratesi, per volere uscire delle mani del re, credendosi di ciò avvantaggiare, ma
soli s'avvantaggeranno coll'armi stesse delle discordie del corpo cattolico. segneri, ii-163:
: o ecclesiastici intenti qualche volta più del dovere ad avvantaggiarvi. correte pure allegramente
panzini, ii-234: o uomo lugubre del fisco, lusso tu chiami il culto delle
anco di quella, / dei buon del mondo e degli avantaggiati. -essere avvantaggiato
128: io vorrei un poco de salsa del sinapo... e un mio
, 1-2: tolse la misura dell'altezza del cavallo, dandole però quello avantagio che
farà che perdino il beneficio dell'avvantaggio del luogo. sarpi, i-2-188: questo
terminare i miei giorni in qualche paese del mondo senza stillarmi il cervello d'avantaggio.
, i-14: non gusto gocciola / mai del vin ch'egli bee, mi fa
ella parimente una scrittura avvantaggiosa a nome del musico. goldoni, iii-206: se
3-9-7: or questo medesimo t'addiverrà del conversare co'savi: non t'avvedrai
: la cavalleria di firenze prima s'avvidono del tradimento. passavanti, 182: tu
lo petto si è la seconda parte del corpo dell'uomo, e se in esso
, la quale arà abbandonato la ferocia del suo atto. savonarola, iii-16: mi
non si avveggono, come questo modo del loro procedere è contro a ogni buono ordine
tutte a parte a parte / le distanze del corpo al corpo chiede; / poscia
che volete pur ch'io vi dica qualcosa del gentile aminta. alfieri, 4:
senza avvedersene, la mano sul manico del coltello che gli usciva dal taschino.
avvedersi di strisciarsi nel fango più abominevole del vizio. collodi, 24: [pinocchio
i-52: se n'avvedranno essi al saltar del fosso. 5. locuz. se
. a fare i più nuovi atti del mondo, tali e tanti che se ne
le grosse vivande ed i disagi tolgano del tutto a'lavoratori della terra i concupiscibili
con più ammirazione estolsero la acutissima sagacità del suo avvedimento; il quale constretto di
ebbe d'alcun altro aiuto / che del suo avvedimento. diodati [bibbia],
il che si de'al buono avvedimento del p. cattanei. 2. accorgimento
il mar chese s'accorse del torto che gli era fatto dalla moglie e
fosco ed amaro, / tardi avveduto del cammin del vero. caro, 10-804:
amaro, / tardi avveduto del cammin del vero. caro, 10-804: o cieche
menti, / come siete de'fati e del futuro / poco avvedute! tommaseo,
compiutamente, avvegnaché egli non sia signore del mare e della terra. lacopone, 77-12
lo 'ngegno umano, secondo il vigore del lume del naturale intelletto, s'è
umano, secondo il vigore del lume del naturale intelletto, s'è esercitato di
e avegnaché ancora, e ultimamente avegna del petrarca: « amor, avegna mi sia
quivi fermamente, pur la maggior parte del tempo vi dispensavano. aretino, iii-31:
resti sodo e consistente. g. del papa, 4-39: avvegnadioché non altro
. leopardi, 975: la quantità del quale [tempo], avvegnaché sia misurabile
con gli anni. -con ellissi del che. petrarca, 55-13: amor
null'altro sia che un immenso spazio del tutto voto. de marchi, 225:
effetto prodotto sull'organismo dall'azione del veleno, intossicazione (si manifesta con nau
vino. papini, 27-899: impossessarmi del biondo affranto e bruciato d'un campo
e bruciato d'un campo maturo; del verde avvelenante dell'erba e dei cardi
o enfierà, per la potenza del veleno, e così a tutti fia manifesto
il duca, per mezzo di uno servidore del carmignuola, lo fece avvelenare; il
il padre e il fratello, e del secondo, parendogli poco concludente il tossico
avvelenato tutto quanto il mondo. scala del paradiso, 456: le parole che
de'viventi, né le pure / piaggie del ciel conturbi ed avvenene. bruno,
amore mi ha avvelenato la pura sorgente del pensiero e dell'affetto. d'annunzio,
e segreto fin che rasenta le mura del castello: acqua che sembra avvelenata; ma
. villani, 8-25: essendo dal cominciamento del verno continovato fino al gennaio un'aria
. infiltrazione di acqua attraverso gli interstizi del fasciame (negli scafi di legno)
. filtrare dell'acqua attraverso gli interstizi del fasciame. 2. letter.
39: e là si era vendicata del ritiro provinciale cogli sfoggi, colle galanterie
un amor naturale, fondato sulla conformità del genio, su l'amabilità dell'aspetto
quale credendolo tossico, dà bere ad uno del trebbiano. e gentilesca e avvenente era.
giamboni [tommaseo]: nsll'avvenevolezza del corpo. = deriv. da avvenevole
due amanti rivolse in tristo pianto. novella del grasso legnaiuolo, x-999: io so
, che sono avvenimenti palesi alle viste del volgo, non meno che a quelle
m. villani, 10-69: [del] fuoco acceso di carboni sopra il tetto
che molti de'pagani aspettavano l'avvenimento del nostro redentore. sacchetti, ii-170:
la legge de la grazia. scala del paradiso, 187: neuna cosa è tanto
delle cose divine assorto, l'avvenimento del frate non cognobbe. leone ebreo, 94
[gli animali] per la tenebrosità del cielo con l'advenimento de la notte.
in certi isolette che erano nella punta del mare adriatico, per fuggire quelle guerre
. montale, 1-17: torna l'avvenimento del sole. 4. ant. incontro
de'circuii, non si partan però del loro primo sito. 6.
prati riguardando quelli di dietro alla fuga del vento, che inverso il suo avvenimento
dee in fatto di pace avere umile advenimento del corpo, la ciera amorevole, la
chircher asserisce che nascono da'ramuscelli putrefatti del viburno e della codacavallina, egli ne
uditore sia benivolo, intento e docile. del bene, 356: la tua
un personaggio, il nome e la memoria del quale, affacciandosi, in qualunque tempo
. con niuna delle altre [voci del verbo] non s'aviene, se non
m'avevano tanto fatto crescere la volontà del far bene, che io speravo in brevi
, 9-1-136: sarà una bella gloria del cassini, se l'osser- vazioni che
infilzare migliaia di rime per essere degni del nome. cesari [imitazione di cristo
le pene dell'inferno avvenire, e del purgatorio, io porto ferma credenza che
di machiavelli e di studi sull'uomo del passato più che d'intuizioni sull'uomo avvenire
adorni, / presumer de', che figlio del presente / l'avvenir vie più fausto
al tempo delle messi ricorda la quiete del verno, e in quel- l'antivedenza
: con l'eco, in cuore, del passato, e il canto / dell'
196: tedio è il presente, del passato ho solo / rimorso; l'avvenire
le sorelle... sognavano sull'avvenire del nipote: egli era divenuto una realtà
molto tempo che cominciò ad essere scontenta del mio mestiere di modella. pavese, i-416
. pratolini, 9-109: si tratta del nostro avvenire, abbiamo la fortuna a
, l'avvenire è tutto in mano del colonnello. gobetti, 1-127: i comunisti
corradino vantò assai le comodità e l'avvenire del suo. 3. locuz.
bandello, 1-11 (i-137): del passato non se ne parli più.
per l'avvenire. g. del papa, i-782: in riguardo..
... alla veramente grande piacevolezza del detto medicamento, non posso biasimare
chi ha l'idolatria dell'avvenire, del domani (in arte, in politica
gli occhi e segue con i dondolamenti del capo le movenze della musica; il
ardimenti e trucchi avveniristi, l'aria del vecchio « ballo excelsior * rigalleggia in