1- 437: tutte le terre del regno di puglia e gran parte di
di puglia e gran parte di quelle del regno di sicilia feciono i comandamenti di
in tale stato, / che 'l più del mondo mi portava fio. anonimo fiorentino
/ armenia e capadocia che confina. del bene, 71: per te chi
non rimettesse a quell'amico alcun fio del qual egli fosse tenuto o per leggieri
pagare insomma alla facile creatura il fio del suo sorriso e della sua filosofia amorosa-,
fio. bùgnole sale, iii-236: se del mio cor furato appar convinta, /
crescendo in su, giugne alla forchetta del fio: se tiene la via dell'uno
el magno dio. capitolo in lode del pescare, xxvi-1-129: la maggior parte
: se uno nel più fitto rigor del verno si scalda e dipoi subito all'aria
moto rallentato o in qualche parte fermato del sangue, o della linfa, da cui
lucemino a petrolio eretto sospeso sulla cassa del focolare illuminava fiocamente quell'interno pieno di
] il fiore più docile all'arte del floricultore, che lo modifica, lo ingigantisce
; cfr. fr. floriculture (fine del sec. xix). florida
; prosperosità, formosità, vigoria (del corpo). pananti, ii-419
di sua moderazione, della dolce ilarità del suo cuore. manzoni, pr. sp
-fertilità, fecondità, rigoglio (del terreno, di una stagione).
conc., ii-485: l'ubertà del suolo non è incompatibile colla floridezza delle arti
tutta la floridezza di uno stile degno del portico d'atene. carducci, iii-16-15:
e uccelli infrascati, pare un anticipo del gusto che da siena trasferì a firenze
floride e sempre verdeggianti, la clemenza del cielo e la conferenza del sito. pananti
la clemenza del cielo e la conferenza del sito. pananti, ii- 76
saffo / per sua vertù, partendosi del mondo. pulci, 7-66: in questo
/ ogni tua pompa eletta / spieghi lieta del sole al novo raggio. lcmenc,
son fraghe e gigli i floridi / segreti del tuo seno. d'annunzio, i-31
carducci, ii-9-265: ritorno alle stampe del mio discorso... oh, non
serenità la florida contentezza la gentilezza virile del discorso d'arquà. 5. ferrari
e sospiro / la volontà dominante / del suo creatore. michelstaedter,
81: l'oggettività del lavoro scientifico nella quale gli scienziati vivono
terra. bertola, 96: su'monti del margine opposto la coltivazione delle viti è
specie [dei bravi], ora del tutta perduta, era allora floridissima in lombardia
inebriare, perché non si danno alli piaceri del mondo. c. bartoli, 1-58
nel gentile e florido [stile] del barocci, in cui riuscì egregiamente. galeani
ungaretti, ii-25: il florido carnato del mare fattosi verde bottiglia. 10
chiamato 4 florido ', a differenza del 4 semplice ', che è composto di
con uno stato di apparente floridezza fisica del paziente. gozzano, 520: peggio
fero 4 porto ', sul modello del gr. dv&ocpópo <;; cfr.
. bot. che provoca la formazione del fiore (un ormone, ecc.)
tombe, che al capo vi del suo florilegio delle notti coritane,
nella palma, per ragione della floscezza del suo legno e forse ancora della maggior
gola, che gli fa la delicatezza del suo midollo, si può dire,
perdevano la loro forza nella floscezza medesima del riparo. targioni tozzetti, 7-53:
la camicia], scopriva il sommo del petto villoso, le pieghe della floscezza intorno
[nel quadro] sta la erroneità del concetto, che non essendo vero mi lascia
povertà di sostanze vitali. g. del papa, 1-1-18: nelle cavate del sangue
. del papa, 1-1-18: nelle cavate del sangue... io sarei molto
tessuto animale o vegetale, le membra del corpo, il corpo stesso, un
tutt'intero in uno specchio, colla tesa del cappello floscia e cascante, e i
flosce / che mostrano l'enfiore / del mal cardìaco. panzini, iii-633: se
malattia lunga. emaciato con la pelle del viso più floscia, si capiva che
pirandello, 7-146: lo costringevano più del solito a rincalcarsi con manate furiose il
in condizione di fornir le borse floscie del comune e i suoi forzieri sempre scarsi.
quanto allo spacciarsi presto di questo negozio del pigliare moglie, accozzaronsi tre cose: l'
! carducci, iii-23-278: il positivismo del littré nulla ebbe mai di gretto, d'
-che traspare attraverso la flaccidezza del corpo (una qualità, il carattere
pingue, un poco floscia e sorridente del suo viso di napoletano miope e senza
un rimbrotto perché applaudiva ai flosci versi del niccolini e non conosceva quelli vigorosi di
: povero di cellule. g. del papa, 1-2-60: questa dunque..
, cioè la troppo delicata e floscia composizione del suo sangue. targioni tozzetti, 8-117
un involucro mantenuto rigido unicamente dalla pressione del gas. marinetti, 1-60: *
involucro è mantenuto teso unicamente dalla pressione del gas e reso indeformabile da un'armatura
lat. scient. floscularìdae, dal nome del genere floscularia, deriv. dal lat
assai grandi,... coi flosculi del disco di bellissimo color violetto.
insieme] stavano a galla sull'acqua del fiume, con altro vocabolo chiamaronsi flotte;
, il più delle volte la porzione del re giunge a meno assai del ventesimo
porzione del re giunge a meno assai del ventesimo. = dal fr. flotte
sull'acqua di un idrovolante effettuata prima del decollo o dopo l'ammaraggio.
: « flottante, goffa versione fonica del francese flottant (= fluttuante, oscillante)
fluttuare ', formatosi forse per incontro del lat. fluctuàre 'ondeggiare 'con l'
flottaggio. 2. fluitazione (del legname). cattaneo, ii-2-319:
ii-115: flottiglia repubblicana uscita nella notte del porto di napoli, valorosamente combattendo,
della medesima acqua fluente in diverse parti del suo alveo siano potenti a mutare la
necessario evacuare gli umori fluenti alla volta del polmone. targioni tozzetti, 6-17:
: 'gas fluente ', parlando del gas illuminante, intendesi quello che dal fornello
, v-2-129: con le bocche umide del succo vinoso fluente dai granelli premuti,
-intr.: quando si farà questo passaggio del mar rosso alla terra fluente di latte
la simonetta, quale ride nelle ottave del poliziano. bocchelli, 6-468: le donne
passo, e la dignità e la grazia del passo, nel segreto lieve delle fluenti
voce il tempo fluente, il farsi sonoro del ritmo con cui batte il cuor della
offerto, verrà a causare il movimento del desiderio. b. croce, iii-32-62:
due rive per confondersi nell'infinita deità del mare e del mondo. baldini,
per confondersi nell'infinita deità del mare e del mondo. baldini, 3-290: quello
gorgo, / sciolto il ritegno al bel del tebro frate, / porrà le rive
, altea suora al famoso / porto del bel tirreno occhio e riposo.
procuravano altresì di ricorrere, alle prestazioni del loro desolato parrucchiere, il più raramente
comunque, a solo scopo di manutenzione del capillizio e di larghe fluenze dal medesimo
fusa, ma già, per effetto del raffreddamento, densa e viscosa.
. per estens. sport. nel gioco del calcio, evitare l'irrigidimento della difesa
fuori / come il fluidifórme volto / del temporale. = voce dotta,
consistono nel temperare tacrimonia dell'urina e del sangue, tenere in freno il medesimo
della sua polpa, e molto meno quella del pistacchio e della mandorla, non son
, 1 -ded.: altri parlò del ghiaccio e del lavoro / mirabil di natura
.: altri parlò del ghiaccio e del lavoro / mirabil di natura, allorché,
è molto idoneo ad accrescere la fluidità del sangue. giordani, ix-35: dal fuoco
1-773: sull'autostrada nella falsa luce del tramonto ci volano incontro i fantocci geometrici
invece dava senso quel che era scoperto del corpo dell'angiolella.
/ sugli argini solenni ove il brusio / del tempo più non affatica. comisso,
intensissima il verde dell'erba sulla proda del fosso fino al giallo dei gigli selvatici.
-giglio bianco: nome volgare delle piante del genere crinum della famiglia amarillidacee (v
nome volgare di alcune varietà di piante del genere iris [iris pallida, iris
guerrazzi, 6-10: ammirai le forme del lione, gli screzi della tigre, le
, le liste verdi e d'oro del serpente in faccia al sole: stimai la
di dama', 'gigliastro'. -giglio del malabar: nome volgare della gloriosa superba
di guernsey: nome volgare delle piante del genere nerine della famiglia amarillidacee, così
di s. antonio: nome toscano del lilium candidum (detto anche 'giglio
all'occhiello. -giglio marino, giglio del mare: nome italiano del pancratium maritimum
, giglio del mare: nome italiano del pancratium maritimum, comunemente detto narciso marino
sbarbaro, 4-29: è fiorito sulla spiaggia del merello il giglio del mare. piovene
fiorito sulla spiaggia del merello il giglio del mare. piovene, 5-552: il fondo
martello d'oro mondissimo; della canna del quale usciva rami e nappi, e
. ufficiali sopra le castella e fortezze del comune di firenze, 1-15:
, e da l'uno de'lati del detto giglio sia uno scudicciuolo de l'arme
giglio sia uno scudicciuolo de l'arme del popolo di firenze. collenuccio, 161:
in quello fregio posto sopra la porta del palagio, ornato di molti gigli d'
con tre gigli d'oro, su sbarra del medesimo. viani, 13- 271
buon tempo a ricevere la pianta parassita del giglio. -giglio di firenze,
(iris fiorentina) stilizzato, insegna del comune di firenze; anticamente era bianco
. villani, 10-213: colla 'nsegna del comune di firenze, il campo bianco
che 'l suo pensier verrà bugiardo. del bene, 66: non vide le pungenti
: in te speranza alla toscana gente / del quinto carlo dagli eredi uscio; /
s'è profilato contro le pietre brune del bargello..., è sembrato che
i secoli fossero aboliti. -città del giglio: firenze. guazzalatri, ix-1007
, / capo e difesa alla città del giglio, / guarda firenze da traditi
, 3-4-16: come figliuo'della città del giglio. alamanni, 7-ii-17: quante io
ai colli rassomiglio / che la città del pio purpureo giglio / cingon d'intorno
5. numism. la figura del giglio, che era impressa su una
delle monete d'oro e d'argento del comune di firenze (mentre sull'altra
mentre sull'altra faccia era l'effigie del patrono s. giovanni). bonichi
lato. -giglio d'oro: moneta del valore nominale di 8 lire francesi,
oro. -giglio d'argento: moneta del valore nominale di 20 soldi, decretata
consistente in una bandiera con l'emblema del giglio fiorentino, che si dava in
in firenze al secondo arrivato nella corsa del palio. mattio franzesi, i-rv-2-185:
tornielli, 475: ancor tra l'ombre del chiostro materno / col chiar de'gigli
ragazzine comprese della cerimonia posano a dive del cinema, diggià, sotto il velo
, vi-56: io sono lo fiore del campo e giglio delle valli. boccaccio,
a suo potere / d'aver l'amor del grazioso giglio, / e a cui
busti farsi amabile, / dando a ognun del cam- pion nobile / e del giglio
ognun del cam- pion nobile / e del giglio imparegiabile. massaia, i-53:
. gadda, 5-149: in sul disservire del secondo [banchetto] capitò gigi,
. deledda, iv-19: nostra signora del monte, concedetemi questa grazia, piccola rosa
. discolora / le rose e i gigli del fiorito viso. marino, 2-113:
fraghe e gigli i floridi / segreti del tuo seno. -di giglio (
mio orto, gli cavava il cuor del corpo, non che lo sdegno de lo
significare, cioè l'abbondanza e bellezza del paese. -gigliettino. trattati
d'annunzio, ii-674: il giglione del remo ai raggi obliqui / lucea.
vista di irma, disgustato dalla presentazione del riccioluto gigolò di cui irma assurdamente sembrava
(la voce si diffonde verso la fine del sec. xix). v
simbolo gb. = dal nome del fisico inglese w. gilbert (1540-1603)
. foscolo, iv-474: era vestito del gilè, de'calzoni lunghi e degli stivali
1820-1872) che lo ideò verso la metà del sec. xix. gilvo (gilbo
di quella, bellezza che porta la varietà del colore. sbarbaro, 1-224: nella
chiaro '(per designare il colore del mantello dei cavalli): voce popolare e
profumatissimi, detto anche in passato gelsomino del gimè e attualmente mugherino.
mugherino. redi, 16-ii-169: del tuo crine in sol tesoro /..
/ ghirlandetta / vezzosetta / di siringhe del gimè. magalotti, 24-117: gli donò
. una boccetta d'acqua di gelsomini del gimè, la quale egli s'era impegnato
ogn'altro bel che v'è / del bianchissimo gimè. 2.
viene usato per misurare, nella preparazione del tiro delle artiglierie navali, la variazione
, la variazione angolare che il rilevamento del bersaglio subisce rispetto alla nave in un
bot. che ha la parte fertile del corpo fruttifero (imenio) libera e
. calzatura che lascia scoperta una parte del piede, in uso in passato presso
greche, le quali lasciavano nuda una porzione del piede. = voce dotta, gr
: impollinazione anemofila) direttamente a contatto del micropilo dell'ovulo; costituiscono un grande
, 1 cui fiori nel fondo del calice hanno quattro grani nudi.
situato sotto la pelle nella parte posteriore del corpo, la cui scarica può fulminare
fondo marino: 4 gymnotus', anguilla elettrica del sica agli appartenenti a questa
dei generi naturali in vi classi a norma del sistema di linneo, roma 1785-87,
lat. scient. gymnurinae, dal nome del genere gymnura (v. gimnura)
ginàndria, sf. bot. ventesima classe del sistema sessuale di linneo, comprendente
v.]: * ginandria classe ventesima del sistema sessuale di linneo, che comprende
agg. che presenta alcuni caratteri propri del maschio e altri propri della femmina (
della donna, caratterizzato da abnorme sviluppo del clitoride e delle grandi labbra, che simulano
ginatresìa, sf. medie. impcrvietà del canale genitale femminile. = voce
vocabolo usato anche in italia dal principio del secolo nelle forme * gymkana ',
di questo ge nere indigeno del giappone, che è un albero la cui
che si riferisce, che è proprio del gineceo. gineceàrio, sm.
anche presso altri popoli). del tuppo, 480: aspettarne qui un poco
quello della donna legalmente ritenuta nelle angustie del giniceo. panzini, iii-487: una
e di bellezza nelle più riposte stanze del gineceo. -parte della casa musulmana destinata
come schiava e subito destinata al gineceo del nostro sovrano. 2. per
guardare, intorno, la circolare maestà del gineceo; la fuga dei piccoli archi
odorosi / riducendo il bottone vegetale / del gineceo un grumo sotto il tacco.
non eccedesse i limiti della modestia e del decoro. = voce dotta, gr
altro; e la storia passa dalla prevalenza del femminile a quella del maschile, da
passa dalla prevalenza del femminile a quella del maschile, da una prima età in
indistintamente, ginecocrazia eteristica, alla seconda del dominio psichico della femmina, alla ginecocrazia
, per metter capo al dominio spirituale del maschio. = voce dotta,
: doccia (situata nella parte ventrale del corpo) nella quale il maschio del
del corpo) nella quale il maschio del verme trematole schistosoma (sinon. bilharzia
lo più bilaterale, dovuto ad aumento del tessuto adiposo oppure ad anormale sviluppo degli
ghiandolari, con ingrandimento dell'areola e del capezzolo e senso di tensione dolorosa;
, sf. bot. ant. coccola del ginepro. bencivenni, 1-145: ginepre
cesarotti, i-234: col sacro testo del loro autore alla mano, che andranno
vorran fissare a loro arbitrio la stima del pubblico. tommaseo, 3-iii-11: fra
, i-398: molto meno vi farò parola del piacere che mi cagiona il sentire la
elce posar, tristo né lieto / del mio destino; e non contar gl'istanti
istanti; / e i profumi spirar del ginepreto; / e le rosee seguir nuvole
e ginepreti morenti nell'aridità della spiaggia del mar tirreno. 2. figur
amara che si ricava dalle coccole del ginepro. = deriv. da
, poiché tant'anni volli / queste abitar del glorioso tebro. durante, 2-206:
cui grave è l'ombra come quella del tasso, che nereggia accanto. d'annunzio
le coccole sono più grandi di quelle del ginepro comune, di colore rosso-bruno;
alla cecina si trovano anche molte piante del ginepro rosso. tommaseo [s
spada. 3. il frutto del ginepro; coccola. sannazaro, 6-104
. vallisneri, iii-614: l'olio del legno di ginepro e quello del legno
olio del legno di ginepro e quello del legno di avellana a cinque o sei goccie
ginepróne, sm. bot. sottospecie del ginepro rosso, detta volgarmente ginepro coccolone
polvere un villone / con le fontane morte del ginesio. = voce dotta, lat
nei luoghi aridi di tutto il bacino del mediterraneo. boccaccio, dee.,
tu presto alla crudel possanza / soccomberai del sotterraneo foco. verga, 3-27:
da una parte ci avevo il fianco del monte, tutto cespugli di ginestre.
: si può anche adoperare, a seconda del clima e delle terre medesime, lo
, 1-183: non meno sopra le foglie del grano, che sopra quelle della ginestra
spirito ginevrino: corrente di opinione pubblica del primo dopoguerra, fautrice dell'ideale politico
chiasso. verga, i-145: la mattina del terzo giorno... eravate alla
col tamburo o col cappello a bubboli del babbo. pea, 7-447: allora si
: afferrò lo zaino appoggiato sull'asse del pane,... lo aperse
la ragione colla quale lo scaltro ministro del re vittorio gingillò le povere volpi napoletane
= dimin. di gingillo. il significato del n. 1 deriva dal nome del
del n. 1 deriva dal nome del protagonista di una poesia di g. giusti
/ tutta sentenze d'oro / degnissime del secolo e di loro. gingillo,
di svezia, / bizzarri gingilli elettrici del nord, / volano in slitta e
feste dei pattini sugli specchiati / duri del baltico e del malaren. palazzeschi, ii-549
sugli specchiati / duri del baltico e del malaren. palazzeschi, ii-549:
forma « pi greco » a immagine del digamma di ugo foscolo. pirandello, 6-735
equus 'puledro '). dalla forma del lat. volg. * ienicia il
, lat. scient. ginkgoinae dal nome del genere ginkgo, deriv. dal giapponese
tess. staccare i semi dalle fibre del cotone; sottoporre il cotone all'operazione
(una scuola); che fa parte del gruppo di classi che compongono il ginnasio
rigoroso: vi intervenga il professore di latino del liceo, il quale possa così accertarsi
2. che costituisce materia di studio del ginnasio. g. raimondi, 3-14
sera stanco come un facchino. manifesti del futurismo, 68: è una filosofia
. nell'antica grecia, l'ufficio del ginnasiarca. bucini, 4-107: scende
cinosarge, tempio d'èrcole intorniato e del gimnàsio e d'un bosco. valerio massimo
licenza di scuola media e al termine del quale si accede al liceo classico;
superiore in cui si sviluppava lo studio del latino e si iniziava quello del greco
studio del latino e si iniziava quello del greco. cuoco, 2-122: a
qualche lezioncina privata ai convittori, scolaretti del ginnasio inferiore. soldati, i-64:
istituto in cui sono raggruppate le classi del ginnasio e del liceo classico. 3
sono raggruppate le classi del ginnasio e del liceo classico. 3. edificio in
precettori per addirizzare i giovani ne'movimenti del corpo. la quale arte fu universalmente
alla medicina tendeva a rettificare i difetti del corpo, o ne arrestava i progressi
troppa grassezza, correggeva le cattive influenze del nudrimento eccessivo. la ginnastica era la
di contribuire soprattutto alla perfezione estetica del corpo. -ginnastica da camera: si
esercizi di respirazione accompagnati da movimenti del busto e del tronco (e possono essere
respirazione accompagnati da movimenti del busto e del tronco (e possono essere svolti da
evitare, eliminare o ridurre le malformazioni del portamento. -ginnastica medica in gravidanza:
parto. -ginnastica ritmica: si giova del libero movimento per rendere più armonioso il
allo scopo di garantire uno sviluppo armonico del corpo. negri, 2-1029: pur
ginnastica quello che giova alla buona disposizione del corpo. giacomini, 3-67: naturale
cui si separano i semi dalle fibre del cotone; sgranatura. =
. aretino, 8-145: averò il ginnetto del reverendissimo, che a dirvi il vero
ma non abbia troppo allora la similitudine del montone; i crini rari, lunghi e
. tassoni, 9-24: un ginetto altier del lito mauro /... avea
, chiamata nella spagna per la difesa del regno di granata (sec. xiii
, fu permesso d'essere a la veduta del giuoco ginico. cicerone volgar.,
sf. rigonfiamento dei calzoni all'altezza del ginocchio. dossi, iii-306: il
si ginocchiò... a piedi del marchese, e colle lagrime agli occhi
le gambe. 2. urto del ginocchio contro il terreno o un altro
3. che mette in rilievo la forma del ginocchio (la gamba dei pantaloni)
deformazione per cui l'asse della spiga del frumento è distorto (ed è dovuta
colpisce quando è botticella). -ginocchiatura del culmo dei cereali: ripiegamento a uncino
uncino di uno degli inter- nodi inferiori del culmo (ed è provocata da eccesso
, che causano una minore resistenza meccanica del fusto). ginocchièlla, sf.
aveva la funzione di difendere l'articolazione del ginocchio; parte delle calze a bragone
di rugby e i portieri nel gioco del calcio) per proteggere le ginocchia.
la conseguente cicatrice che rimane al ginocchio del cavallo in seguito a caduta.
'ginocchiello', così chiamano il ginocchio del porco spiccato dall'animale. 5
che si forma nei pantaloni all'altezza del ginocchio. cicognani, 1-88: il
7. numism. soldo d'argento del valore di 16-18 piccoli, coniato a
volgare di un mollusco gastero- podo marino del genere murice (murex trunculus).
: bendaggio usato per impedire i movimenti del ginocchio durante la cura di lesioni traumatiche
(ed è usata in varie malattie del ginocchio, come sinovi ti, idrarti,
serve a sottrarre al ginocchio il peso del corpo senza impedire la deambulazione).
e, per i portieri, nel gioco del calcio). 2. in partic
3. rigonfiamento dei calzoni all'altezza del ginocchio. 4. ciascuna delle
armonio, che vengono mosse dalle ginocchia del sonatore per ottenere l'effetto del crescendo
ginocchia del sonatore per ottenere l'effetto del crescendo. ginocchiétto, sm.
taccato. -per estens. giuntura del dito, nocca. dossi, ii-181
a due a due abbracciano ciascun ginocchetto del fusto. -specie di piante del
del fusto. -specie di piante del genere polygonatum: frassinella. mattioli
ginocchino: fare riverenza accennando la piegatura del ginocchio. dominici, 1-151: quanto
da tendini; fra le superfici articolari del femore e della tibia sono interposti il
forza nei ginocchi che sono il perno del cavalcare. pascoli, 229: le
. rappresentazione dipinta, disegnata o modellata del ginocchio. dante, purg.,
ginocchio [al figlio], / quando del ciel non girerà più l'occhio.
a me s'atterra / il ginocchio del popolo;... / io su
il metacarpo, e corrisponde alle ossa del carpo dell'uomo; nei quadrupedi in
batton tamburi, si pongono campanelli ai ginocchi del cammello conduttore. bocchelli, 13-225:
; è una rara forma di sublussazione del ginocchio per rilasciamento della parte posteriore dell'
diverse malattie articolari (esostosi, lussazione del menisco, ecc.), che
organo (come ginocchio della capsula interna, del canale facciale, del corpo calloso,
capsula interna, del canale facciale, del corpo calloso, ecc.).
1-394: si pulì i ginocchi colla manica del vestito. sbarbaro, 1-205: strisce
5. marin. parte centrale e cilindrica del remo, che si appoggia alla palchetta
legno; e comprende i primi due corsi del madiere cominciando dalla chiglia); parte
che raccorda la muratura con il fasciame del fondo (delle navi in ferro).
. guglielmotti, 798: 'ginocchio del remo ', quella parte di mezzo
remo ', quella parte di mezzo del remo rigonfia a nocca, dove si allaccia
e gl'imperatori abbracciavano tremanti le ginocchia del corso, e il vecchio inerme del
ginocchia del corso, e il vecchio inerme del vaticano osava guardarlo in viso.
-con le ginocchia della mente o del cuore piegate: con umiltà e ardore
gli stessi reali piedi con le ginocchia del cuore. carducci, ii-6-87: posso ringraziare
l'aurora, i-189: i giudici del luogo obbligheranno il delinquente pagare il doppio
obbligheranno il delinquente pagare il doppio valore del prodotto dell'annata, condannandolo restare sei
restare sei volte a ginocchia alle porte del tempio. giusti, 4-i-94: quasi
a braque anche chi si ostina a diffidare del guastatore picasso e degli altri santi padri
. io piego le mie ginocchia al padre del signor nostro iesu cristo. cesarotti,
mazurka stanca si richiudeva il malinconico giro del dovere: pei grossi ginocchioni rotondi,
ginocchioni: a indicare con l'atteggiamento del corpo la particolare intensità con cui si
due ginocchia prima si dà il carico del busto sopra l'uno de'ginocchi e
, 10-116: mi levai ritto in piede del luogo ov'era stato ginocchióne innanzi alle
, 53: ciascuno fa la scimmia del padrone, / e la sua opinion
ii-473: ti domando perdono in ginocchioni del mio tanto tardare. cattaneo, iii-4-134
re. carducci, ii-2-186: alla scuola del manzoni, del cantù e del balbo
, ii-2-186: alla scuola del manzoni, del cantù e del balbo si sono avvezzi
scuola del manzoni, del cantù e del balbo si sono avvezzi a buttare in terra
. bot. che presenta il fenomeno del ginodioicismo. ginofìllìa, sf. ginofillodia
bot. prolungamento in forma di colonna del ricettacolo fiorale che sorregge il pistillo (
l'embrione ha luogo con la partecipazione del pronucleo femminile mentre lo spermatozoo, pur
che si manifesta particolarmente nella parte inferiore del corpo (cosce, bacino) ed
nel pensiero e nell'affetto religioso, facendo del cristianesimo una spezie di gentilesimo ginolàtrico,
. bot. che presenta il fenomeno del ginomonoicismo (una pianta).
), sm. bot. radice del panax ginseng, erba perenne della famiglia
urogenitale, ecc. -ginseng americano: radice del panax quinquefolium dell'america settentrionale,
]: i chinesi attribuiscono alla radice del ginseng proprietà miracolose, per cui se ne
della salvezza in tre età, quella del padre (antico testamento), quella
padre (antico testamento), quella del figlio (nuovo testamento) e quella dello
. che si riferisce, che è proprio del gioachimismo; che si ispira alla dottrina
gioachimismo; che si ispira alla dottrina del gioachimismo; che è seguace del gioachimismo
dottrina del gioachimismo; che è seguace del gioachimismo. tramater [s.
, egli per i due primi stadii del mondo... discese al terzo stadio
me povero giobbe. = dal nome del personaggio biblico giobbe, con riferimento alle
che si riferisce, che è proprio del giobertismo, che sostiene o segue il
con antonio rosmini) dalla concezione dialettica del rapporto fra l'essere ed esistere,
degli stati italiani sotto l'autorità moderatrice del papa. d'azeglio, 2-151
italiano dal 1815 al 1830, al sorgere del rosminianismo e del giobertismo e alla «
1830, al sorgere del rosminianismo e del giobertismo e alla « forma » della polemica
, è rivolta tutta la prima parte del libro. gobetti, 1-i-933: fu gran
prodezze andarono a far baccano alla porta del romano collegio. giobertite, sf
quel giovedì che va innanzi al giorno del camesciale che i lombardi chiamano la «
fatta sapienzia è colui che nel giuocaménto del tutto non fa motto alcuno. idem,
canti di casa corsi m'avrebbero dato del villano bugiardo. 2. ant
e bilicante fuso, che di fuore del navilio abbi stensione, in negli anelli
giorno, udì da presso / la voce del garzon che si giocava. 2
di palla da giuocare alla corda, del quale io traevo assai utile mentre che
, co'quali si suol giuocare al giuoco del pallon grosso (giuoco noto in francia
in francia) ed in questo giuoco del calcio de'pratesi, non si dà al
la donna cadde in terra. manifesti del futurismo, 8: oh! l'ebrezza
. bocchelli, 13-467: sul campo del sementone cominciava a giuocar di spada col
3. compiere, per divertimento del pubblico, esercizi di forza e di
, ii-610: in sul tetto e del solaio sì aspettavano bene tre milia persone,
a'scacchi, e in su il palagio del popolo dinanzi al conte guido novello giucò
donna, fa ch'aggie il piggiore / del gioco, e dille ch'ell'è
n. 5); avere il vizio del gioco. mazzeo di ricco, 211
faraone, / e, presici per bracchi del bargello, / han spento i lumi
egli giuoca', vale: ha il vizio del giuoco. imbriani, 1-102: ma
fioriscono, e 'l campo, bello del colore de'fiori, giuoca, e ancora
4-379: udì da presso / la voce del garzon che si giocava.
ginarci che in quella conca sul sentiero del pino, tra i muschi e le
(114): non fare scheme del tuo amico eziandio giucando, perché l'
coll'inesperienza d'un giovane non spento del tutto. cicognani, 1-203: à giocato
vuo'giocar teco a singoiar battaglia / del modo che natura e amor comanda.
chiusi per le tane, / fuggendo del gran verno la magagna, / a schiera
.]: 'giuocare a campana', dicesi del cavallo che, trottando, porta troppo
piè, di beccheggio sulla mobile tavoletta del tornio. bacchelli, 12-327: dovette
: non è però che l'ineguaglianza del moto nel sangue delle arterie medie non derivi
i sogni con molte guise di morte intorno del mio animo giuocano. g. morelli
amori, le ire, le gelosie del paese, e saperle far giuocare a tempo
giocava la retorica dei sentimenti facili, del colore convenzionale. -servirsi di determinati
. piovene, 5-42: la montagna del vicentino è d'un pittoresco romantico, con
rossiccio giuoca assai bene col verde vivissimo del margine opposto. verga, 2-67: la
dalle ventole, giocava coi delicati chiaroscuri del suo viso. -soffiare dilettevolmente (
. zucchelli, 53: tenendo allora del tutto aperte sei finestre di vetro,.
.. che l'aria tanto all'ingresso del vino nel braccio minore, quanto all'
minore, quanto all'egresso dall'apertura del braccio maggiore, non possa giocarvi, gettandosi
: si fa ancora la maestria de'giucatori del giucare bene que'giuochi che dà loro
xxv-2-234: gli portarò meco in casa del vecchio e gli farò creder che 10
, iii-7-443: le donne nelle disgrazie del vicinato giuocano tre numeri al lotto.
giocato ogni cosa, dappoi alle preghiere del perdente il vincitore gli presta denari,
, par vita; / nel frantumo del giorno, / nel vuoto della sera /
tale scrittore) gioca [negli scritti del poe] un ruolo sostanziale.
alle filippe, / che scolare son del pasta. -produrre un effetto.
ti accorgi che mi piaci? -giocare del piacente: fingersi sincero ammiratore, lodare
/ fa'bocca a riso e giuoca del piacente. -giocare d'equilibrio:
più che volentieri. lippi, 3-38: del tristo avviso afflitto resta, / onde
avemo a risolvere così della spesa come del pericolo in che stiamo. intanto è bene
]: 'giuocata ', ogni volta del rinnovare le carte nel giuoco medesimo.
1-382: comincia col regalargli certi numeri del lotto -sicuri -e stefanino raggranella certi pochi
estrazione; ed eccoti stampati sull'imposta del botteghino per l'appunto i cinque numeri
s. v.]: 'giuocata del lotto '. l'atto del giuocare,
'giuocata del lotto '. l'atto del giuocare, la volta che si giuoca
: parlava sempre di ricominciar la giocata del quarantotto. 5. dimin.
, diminutivo di 'giocata ', e del tempo e del quanto ci si mette;
'giocata ', e del tempo e del quanto ci si mette; e vezzeggiativo
quanto ci si mette; e vezzeggiativo del quanto ci si guadagna. capuana, 4-183
giocataccia', peggiorativo di giocata, e del mal esito, e della poca destrezza.
femminilmente diabolica e con l'equivoco tendenzioso del linguaggio. 4. armonizzato (un
si fa ancora la maestria de'giucatori del giucare bene que'giuochi che dà loro la
dico io il diletto de l'animo, del quale i giuocatori, e talora i
i riguardanti, ingannati, non s'accorgono del fuggir de l'ore. marino
come [le bocce] cadevano dalla mano del giuocatore. -per simil.
di giuoco di scacchi: e nel palagio del popolo, presente il conte guido novello
braccia siano robuste, ancora la forma del ventre, cioè che sia tale che per
roberti, i-164: i prodi giuocatori del pallone fasciano il braccio nerboruto ancora a
in due fazioni; quella dei fautori del maestrelli, giuocatore abilissimo ed elegante, e
ed elegante, e quella dei fautori del puccianti, giuocatore di maggior forza,
. 4. schiavo, vittima del vizio del gioco (e, in
4. schiavo, vittima del vizio del gioco (e, in partic.
(e, in partic., del gioco d'azzardo). cavalca,
il padre castigare ed ammonire il figliuolo del giuoco, se egli è giucatóre? dominici
cosa el giuoco! vita inquietissima quella del giucatóre, sentina di vizi abominevoli! machiavelli
, e porti / pur anco i segni del tuo zelo impressi: / ora è
5. chi eseguisce, per divertimento del pubblico, spettacoli di piazza, consistenti
fortunata negli affari (e anche amante del rischio, sprezzante del pericolo).
e anche amante del rischio, sprezzante del pericolo). antonio da ferrara,
di zucchero nella pozzanghera; de'pupazzi del giocattolaio guidotti per bimbi. fr occhia
bambini. voce più d'altri dialetti che del toscano. 'balocco'può avere sensi
imbrillantata dalla luna erano sparsi i giocattoli del piccolo fulli, il fratellino di luluca:
mia generazione, pressoché ignari dello sport del calcio e dei complicati giocattoli meccanici, si
giocattoli,... ai dì del natale, per l'acquisto d'una trombetta
d'una trombetta, dello schioppo, del cappello piumato. -in senso generico:
neppure l'amicizia; l'amicizia richiede del cuore e a noi ce l'hanno strappato
che si ridesta al pio / lume del sole. giocherellare (giocar ellare,
: i puttini che giocarellavano nel pantano del cortile, per farsi a considerar con
govoni, 679: s'udì il sibilo del fuso / nell'elettrica pausa eterna e
, sebbene conforme alle disposizioni sue e del tempo suo. boine, ii-48: come
, coi suoi giocarelli abbandonati sulla ribocca del lenzuolo, lo guardava come se capisse
(femm. -a). amante del gioco, dei sollazzi, delle burle
casella faticosamente fantastico e giocherellone per odio del melodramma umano e appassionato. barilli,
e lenti, che si chiamano le guardie del re. banti, 6-23: se
più stravaganti e i più liberi giochetti del mondo. tasso, n-iv-514: si fanno
sono buttati quasi tutti sul cinema, che del resto è un giochetto così facile da
di questa transmigrazione d'asia in affrica del nome d'etiopia. g. capponi,
impazzire per consuetudine. -amante del gioco, scherzoso, ilare. d
vana speranza, con la quale nelle reti del mio piacere tutti gli allaccio.
bella età come i barchetti sul filo / del mare a vele colme. bigiaretti,
che implicano una certa violenza. -gioco del sonaglio: quello nel quale i giocatori
tali sono il gioco della palla, del calcio, delle bocce, la lotta,
, 2- 35: la virtù del corpo, atto a giuochi chiamati da i
uomini s'è introdotto ancora il giuoco del palloncino con la mestola. leti, 5-i-462
s'esercitassero indifferentemente fra loro ne'giuochi del corso e delle lotte. de amicis
ciottolo. bontempelli, 19-96: il gioco del calcio ha... rapidamente spodestato
a quelli eseguiti dai giocolieri per divertimento del pubblico). cavalca, ii-200:
pugilato, di corsa, di lancio del disco), che si svolgevano nel
giuochi e sovente armeggiare / il più del tempo occupavan gl'ingegni. equicola, 64
l'esercizio delle forze, il paragone del valore. baldini, 3-14: attratti
questo abbiamo ordinato nuovo collegio per autorità del senato. -giochi circensi: gli
. -giochi erotidi: in onore del dio eros. manso, 1-11:
li giuochi in cicilia ne l'anniversario del padre. aprosio, 1-15: se gli
nerone cresceva la voglia ogni dì più del cantare a tutte le commedie; perché sin'
questo die, chiamati pitei per lo nome del vinto serpente. a questo giuoco,
giuoco di scacchi: e nel palagio del popolo, presente il conte guido novello,
nieri, 297: aveva giocato al giuoco del pidocchio e aveva perso anche a quello
possono considerarsi il gioco della cieca, del biribara, dell'imperatrice, dei proverbi
castiglione, 181: già allo entrar del palazzo, dimandando ciò che facesse la
19-127: questo mi pare il giuoco / del biribara, dove chi più vede /
partita comanda qualsisia cosa dentro i termini del dovere ed è subitamente ubbidita. foscolo,
un giuoco da salotto, della ricerca del criminale. s'immaginava assassinato, fra
. s'immaginava assassinato, fra gente del gran mondo, qualcuno;..
compiuto un delitto in una parte remota del palazzo, la vittima vi si nascondeva e
la serata passava nella ricerca della vittima e del delinquente. brancati, 4-27: si
vi influisca in alcun modo l'abilità del giocatore (e tali sono il gioco che
dadi, dei bussolotti, della morra, del faraone, il dotto, le lotterie
to sacro e santo altaro, / dove del tuo fiol se fa olocasto, /
11-ii- 482: quando il prezzo del giuoco è il danaro o cosa misurata
, spendevano quello che il popolo risparmiava del suo vivere necessario per acquistar le indulgenzie
: introdusse ne'suoi regni il giuoco del lotto, invenzione di talento avaro e
a questi termini ridotto / per il giuoco del lotto. rovani, i-24: nei
lotta / si gridavano i numeri / del giuoco della morra / come ingiurie da teppisti
a tener fermo rassegno fino alla fine del gioco, e mi anticiparono intanto diecimila
[la gabella] sopra gli instrumenti del giuoco, potendosi col proemio della legge
che volgarmente si dicono il 'giuoco del mantegna '. carducci, iii-6-478:
6-96: due occhietti neri come i punti del giuoco del domino. -carte da gioco
due occhietti neri come i punti del giuoco del domino. -carte da gioco: v
privati, e anche se lo scopo del giuoco è sotto qualsiasi forma dissimulato.
: ridotto, altrimenti detto * casa del diavolo ', vai lo stesso che
d'annunzio, iii-1-114: alla tavola del giuoco... sento l'orrore del
del giuoco... sento l'orrore del contagio che mi corrompe. brancati,
, la lussuria, e'gravi guai / del giuoco, che le femmine e le
taverna dov'è miglior vino, / e del gioco e bagasce la dovizia, /
, ecco la madre venere, / ecco del gioco, ecco del fasto i genii
, / ecco del gioco, ecco del fasto i genii, / che trionfanti per
, ma non credevo che la passione del gioco fosse in lui così forte..
i desir a meglior loco, / e del mondo sprezzar diletto e gioco / et
foco / d'ogni carità santa / del paradiso gaudio; festa e gioco / tutto
, non le parve giuoco. scala del paradiso, 475: pensa ed arbitra
quarto d'ora fece i più strani giuochi del mondo. baldovini, xxx-n-40: da
egli ha fatto questo giuoco dalla creazione del mondo. compagnoni, i-71: è
; ed era lì veramente il buono del gioco. d'annunzio, iv-2-585: ella
in cui egli sembrava esperimentare l'agilità del suo spirito e la facilità della sua
loria, 1-22: zarrillo, uomo del bosco, non si raccapezzava nel giuoco
un animale che abbia ritrovato l'acqua del suo fiume. -chiave del gioco
acqua del suo fiume. -chiave del gioco: espediente che assicura il successo
d'oranges, ch'era la chiave del gioco. -doppio gioco: v.
morte, / e i gran giochi del caso e della sorte. g. bentivoglio
che in tutto s'adatti al restante del tempio. panciatichi, 79: questo mondo
: dagli orli dell'anfora d'oro del sole / traboccano a fiotti / i
fiotti / i sentori e i profumi del mare, / coi giuochi dell'ombra
arteficiati, nel cui magistero, sì del componimento, come de'giuochi che ne
sui tetti dei palazzi, la massa grigia del duomo illuminata dal riverbero delle luci,
, isolata e fredda verso il nero del cielo, come un frammento di alta montagna
dallo spirare della brezza, dal soffiare del vento, dall'incresparsi di una massa d'
intorno a me fanciulli con leggeri / moti del capo danzano in un gioco / di
, fandonia. algarotti, 2-64: del sistema del cartesio voi dovete fare quel
. algarotti, 2-64: del sistema del cartesio voi dovete fare quel conto,
nella sua vita, e in quelle del sanzio e del peruzzi, tutto sia un
, e in quelle del sanzio e del peruzzi, tutto sia un giuoco di fantasia
, 10-609: l'interesse eccitante l'attenzione del fanciullo, deve essere, direm così
un'idea dello spettacolo della tregenda, del gioco infernale di quelle cento ruote e
1-ii-36: non altri rumori, fuorché del giuoco dei mozzi sulle sale dei birocci
foro, lo stantuffo e la parete del cilindro); si dice gioco massimo
la differenza tra la dimensione limite massima del contenente e la dimensione limite minima del
del contenente e la dimensione limite minima del contenuto; gioco minimo la differenza tra
la differenza tra la dimensione limite minima del contenente e la dimensione limite massima del
del contenente e la dimensione limite massima del contenuto; calibro, tolleranza. dizionario
di una volta. -direzione (del vento). periodici popolari, i-439
2-15: così, nel perfezionamento supremo del gioco equilibri- stico, si suppone che
, alle panie o sotto il tiro del fucile (e si distingue in gioco
; gioco individuale o personale: quello del giocatore che svolge azioni senza la dovuta
con movimenti dei piedi sincroni a quelli del corpo e delle braccia, cosi da
duplicato, così istantemente chiestovi, né del disegno né dell'impronte della vostra lupa,
giuoco giuochiamo? lei mi vuol far perdere del tempo? guardi che non ce n'
/ o ver nello alemento arson del fuoco. pulci, 21-100: come
191: due vaghe stelle, / del sol più belle, / scoccan mortali
la guerra facendola per giuoco coi contadini del luogo. -a gioco sicuro: in
. -alla fine o a capo del gioco; a gioco vinto o finito
. firenzuola, 500: a capo del giuoco tu ricorrai di questo tuo mal
(74): lo scoppietto alla fine del giuoco mi stava più a guadagno che
genovesi di roma si scandalezzano molto forte del duca di fiorenza, non parendo loro che
girolamo leopardi, 2-99: che direm del taffetà / che portiam sopr'alla testa?
gramsci, 9-264: con lo sciopero del 20-21 la nazione italiana, come proletariato
combattersi l'un l'altro in presenza del nemico. guerzoni, ii-1098: quando
sempre in giuoco. -essere fuori del gioco: non prendervi parte.
bembo, 10-v-274: se io fossi fuori del giuoco, sicché non si paresse che
proverbio comune che quei che son fuor del gioco ne intendano più che quei che vi
ventura s'andò a spogliare i panni del prete, e tomossi a casa, disideroso
, iv-361: avrete avuta la storia del brutto giuoco fattomi dal- l'acerbi:
è fatto padrone di tutta la proprietà del giornale. landolfi, 8- 203:
compagno a bada, / anzi dava del buon per farle gioco. -fare
sulla prudenza da tenere nelle prime fasi del gioco, salvo a forzarlo coi quattrini
in balìa, in potere, in arbitrio del caso. alamanni, 7-i-158: sol
greci il folle ingegno / le meraviglie del signore eterno / rivolse in gioco,
. villani, 9-76: levato s'era del giuoco, e ridotto in luogo di
prende giuoco. folengo, ii-176: del vostro vantar [i maledetti spiriti] faransi
giovine. « che vuol ch'io faccia del suo 'latinorum '? ».
quantunque ne sentisse danno per lo romper del coperto, pur ne prendeva piacere e gioco
travolto e che abbia subito il giuoco del vaticano da una parte, del fascismo dall'
il giuoco del vaticano da una parte, del fascismo dall'altra. pavese, 8-355
o intendere il gioco, essere padrone del gioco: avere la certezza di vincere;
regole da seguire; possedere i segreti del mestiere; essere abile, esperto, pratico
e scarsi / colpi veder che mastri son del giuoco. guicciardini, 2-3-90: nel
giuoco. guicciardini, 2-3-90: nel consiglio del cento, negli squittinì, nelle gravezze
aveva fatto intelligenze che loro erano signori del giuoco. lippi, 6-45: caton,
-scoprire il gioco o le carte del gioco: rivelare (o indovinare)
indispettita perché jazuela ha scoperto le carte del suo giuoco, amoroso, di sera
sia alcun pericolo. -tenere le carte del gioco: dominare una situazione, esserne
, ii-13-24: chi qui tiene le carte del giuoco è sempre uno solo: il
è sempre uno solo: il senso del conveniente. -tornare, volgere, girare
, 1-287: sulla creazione di bernardo del nero... al gonfalonierato, insieme
le carte: chi non è contento del proprio stato è favorevole ad ogni genere
: non è saggio rivelare i segreti del proprio successo. crusca [s.
tutto si riduca a un'applicazione del proverbio volgare: « chi sa il giuoco
sta a vedere, ha le due parti del gioco: chi di fronte a una
vedere, e avremo le due parti del giuoco. m. franco, 1-124:
m. franco, 1-124: dua tanti del gioco ha chi sta a vedere.
chi sta da canto ha due parti del giuoco. -il gioco non vale
sera, / svegliati noi, trar del suo letto il brando. alfieri, 6-318
lei. pea, 7-574: il coltello del chirurgo, a giocoforza generoso, per
smorfie e gio- colamenti degli occhi, del naso e delle labbra. = deriv
nell'at- teggiare e continuo in opere del lor mestiere: massima- mente a'conviti
giuculari / ch'hanno per sue le piazze del comune, / per ricantar le vecchie
e tai cose... quasi hanno del giocolare e poco sono a gentilomo convenienti
e gravi, e non già di fare del buffone e del giocolare.
non già di fare del buffone e del giocolare. 3. oggetto di
cremona mia patria si farebbono i carnovali del fatto mio. 4. agg
di 'giullare ', per influsso del fr. ant. jougler (da joculàris
. serra, ii-252: il movimento del pensiero vi pare nudo e innocente.
. grazzini, 15: tien forte del buffone; / come voi nel comporre ha
tenuto a mezza vita, sulla sponda del legno si spenzolava giocolando. -armeggiare
elli consiglio da apolline sopra l'avvenimento del fatto, li fu risposto giocolarmente e
, seppure un poco si muove fuori del numero degli altri, ovvero se lo
quali erano cantati da loro con movimenti del corpo convenevoli al canto, che avevano essi
2. chi ha il vizio del gioco; giocatore incallito. roberti,
che vi riescano, senza dar nel vile del comico o nell'affettato del giuocoliere;
nel vile del comico o nell'affettato del giuocoliere; ch'è tanto peggio del disadorno
affettato del giuocoliere; ch'è tanto peggio del disadorno e del rozzo, quanto è
ch'è tanto peggio del disadorno e del rozzo, quanto è più deforme una scimmia
benedetto e maledetto ciuffo dalla fronte bassa del bravo alla impronta bazza dello stròlago.
, 1-157: non sono un illusionista del verbo, non sono un giocoliere dell'aggettivo
,... sono il controveleno del tedio. bocchelli, 13-156: passato
quasi come quei di culla. p. del rosso, 102: si trastullava con
mi pareva d'avere l'ottava meraviglia del mondo. roberti, iii-162: se per
gli svegli da sé la piena sazietà del riposo, bisognerebbe allettargli d'aprire gli
giocolino. -scherz. il gioco del lotto. giusti, 2-237: era
ossa di que'montanini / l'estro del giocolin soprallodato [il lotto], /
.. le riprova [certe espressioni del boccaccio] come un giocolino frivolo anzi
le arguzie e le sfrenate metafore del ciampoli e dell'achillini. -giocolino
ad una giocondante virtù, quasi anticamera del paradiso. giocondare (ant.
riempie dei suoi trilli / la gioconda del suo innocente riso. -di animali
giordani, i-2-320: ai farsi del mattino, che pareva illuminato e giocondato
e giocondato dagli splendori della libertà quanto del sole, si vedeva una faccia nuova di
iii-20-18: contaminò co '1 sangue del suicidio i domestici focolari giocondati fin allora
villa pamphili, dal 'belrespiro 'del magnifico nipote di innocenzo x, già
sentevisi... la sazievole dolcezza del giocondevole e luminoso splendore dello radiante sole
morte a noi, che parti siamo del mondo, se bene al tutto è vita
ilarità della mente, la libera giocondità del cuore, hanno somma influenza sullo stato
gli uccelli naturalmente le più liete creature del mondo. non dico ciò in quanto se
ottimo, iii-8: il sole è occhio del mondo, giocondità del dì e bellezza
sole è occhio del mondo, giocondità del dì e bellezza del cielo, misura de'
mondo, giocondità del dì e bellezza del cielo, misura de'tempi, virtù e
molti, presi dalla magnificenza e giocondità del nome [giulio], esaltavano con somme
l'insieme degli atti, dei discorsi, del contegno con cui l'animo manifesta la
estemporanei la bellezza della sposa e il valore del giovanetto. nievo, 1-395: la
devono essere concepite fuori della vecchia mentalità del dovere pesante e della disciplina monotona.
oriani, i-207: il poema [del tasso] era rimasto goffo e greve
poteva andarne perduta. la scettica giocondità del cinquecento cedeva alla severa meditazione del seicento
giocondità del cinquecento cedeva alla severa meditazione del seicento. beltramelli, iii-592: allora non
bibbia volgar., vi-286: la gioconditade del cuore, questa è la vita dell'
tutti e nostrani e stranieri il poema del ferrarese è la singolarità dello stile e
l'ordinario è quella di catullo e del la fontaine. carducci, iii-24-171: nel
delle sentenze ricriato, e sì colla giocondità del canto? pallavicino, 7-51: non
-in partic.: sensazione piacevole del tatto. crescenzi volgar., 4-18
, 68: parve loro che la giocondità del sito e la salubrità dell'aere unitamente
sua vailetta frammezzata da un tenue tributario del reno. foscolo, iv-422: tutte
bibbia volgar., vi-292: nel convito del vino non riprendere il prossimo, e
sia cosa che salute sia la cagione del mangiare e del bere, aggiugnevisi come
salute sia la cagione del mangiare e del bere, aggiugnevisi come donzello la pericolosa
phodisia si fu messa a tavola appresso del suo sposo imperatore, non come era
. marino, 2-102: la serenità del dolce riso / d'una gioconda affabiltà composta
: quand'elli favellasse contra la volontade del popolo, la sua voce neentemeno era
, 18-2- 12: lo sole del mondo pare che togliano chi tolgono di
io stava le ore più quete e tranquille del giorno e della notte ne'giocondi a
una grandissima città li parea vedere. del qual spettacolo niun altro più giocondo,
ecco, da un remoto / canto del cielo un tintinnìo giocondo. -dilettevole
epicuro, 8: tu che pietoso sei del nostro male, / che 'i ciel
pian giocondo, / lo più gaio del mondo / e lo più dilettoso.
che stima si deggia avere la pianta del platano, la cui ombra è giocondissima
questa magnificenza della casa corrisponde l'amenità del giardino, del quale non credo che
della casa corrisponde l'amenità del giardino, del quale non credo che si possa trovar
, 216: il primo cielo del giorno è senza nuvole e la rosea
mondo / ed è ben lo fondo / del ben che l'uom trovasse. laude
/ vergine, madre, sposa era del sire. -caro, diletto,
all'eguaglianza sociale; e il sentimento del piacere della vita così giocosamente e francamente
queste medesime arti diedero a'romani l'impero del mondo: e a quella virtù,
, erano facile scuola i giocosi esercizi del campo marzio. 3. che
religioso, dico delle parole iocose, del ridere. giraldi cinzio, proem. (
con provocar ne'riguardanti / il diletto del gusto, onta a la vista. f
per una ispirazione giocosa infilò il manico del suo canestro sul corno sinistro del torello.
manico del suo canestro sul corno sinistro del torello. 4. letter.
tali sono considerati i poeti comico- realistici del due e trecento e i poeti berneschi
due e trecento e i poeti berneschi del cinque e seicento). equicola,
negli animali cogli scrittori comici e giocosi del cinquecento. carducci, iii-25-60: per
quando si mentisce o contra il bene del prossimo o con tra l'onor di
il dubbio espose, / c'ha del voler di lui fulvia concetto, / con
, in quei giorni, coi barili del nuovo di cui erano caricati a giogaia.
della pelle che pende dal margine inferiore del collo dei ruminanti. crescenzi volgar.
-per estens. piega della pelle del collo di altri animali. redi
agg. ant. che fa parte del giogo degli animali (un laccio, un
giogal gombina, / al capo accomodar del liscio temo / acconciamente il giogo.
ben mi pensai recogliere altro fructo / del amoroso nostro iugal nodo. ariosto, 43-20
di ferro. -epiteto di giunone protettrice del matrimonio. bergantini, 231: fu
sia aducto il carro e due cavalli iugali del seme celeste. 4. anat
ant. osso giugale: prominenza ossea del cranio; sfenoide. citolini, 282
. lastri, 1-5-152: le alpi del mugello e del casentino sono state infestate
1-5-152: le alpi del mugello e del casentino sono state infestate da un'immensa
per sua forza era chiamato lo 'ddio del cielo. fra giordano, 5-355: a
le favole, ch'andavano alla stremità del mondo e sosteneano il cielo..
il suo servizio. _ statuti del comune di cecina [rezasco], 43
usato per attaccare gli animali alle macine del frantoio. 2. piccolo giogo
comune falsando la misura e 'l peso del pane, e mischiando il gioglio col
vizio delle biade il quale nel principio del verno nasce fuor di terra con foglie
. 2. figur. simbolo del male, del peccato, della discordia
2. figur. simbolo del male, del peccato, della discordia (con riferimento
morte; e volendo trarre il gioglio del grano di cristo, forse guasteremo l'
gigli, 41: in tutto il resto del mondo pigliano terreno, e..
guisa di gioglio, infestano la semenza del buon grano. = lat.
, nelle glosse), forma dissimilata del class, lolium. gioglióso, v
ricordansa che l'aveano ingiuriato al venire del suo coronare, si arò con buoi con
): i buoi per alcuna parte del giorno hanno faticato sotto il giogo ristretti.
la vita a'venti; / né del giogo doleasi ancora il toro. alamanni,
, laboriosa e pacifica, dividendo il peso del suo giogo, coopera alla fecondazion della
e da no essere conosciuto da'cavalli del sole; e 'l giugo non sosteneva
se ne vedevano di rado nei paesi del centro. -da giogo (con
ma simili per valore (a seconda del tipo e della qualità di coltivazione)
; / non paté il collo tuo del tempo il giogo. gravina, 365:
365: chi preme altri col giogo del rispetto, dee poner cura ch'una
l'italia oppressa soffre ora il contraccolpo del ferreo giogo che una volta impose al
arte s'era dato per poter vivere fuor del paese natale, libero dal giogo dei
a maritai giogo condotti, / ché del nostro furor scuse non false, / e
e legata al giogo maritale e al legame del matrimonio..., era nondimeno
[petrarca], ii-106: il giogo del matrimonio è grave a'giovani; ma
ben si posson sotto il giogo del matrimonio accompagnare. marino, 11-137:
ti saluta, / e si rallegra del fatto ritorno / ai dolce giogo, ch'
e lo mio fascio è leggieri. scala del paradiso, 499: lo gioco di
porti perseverantemente infino alla fine. scala del paradiso, 4: offerse se medesimo
giamboni, 4-15: appresso il giogo del monte partau... ee uno
l'altra battaglia era in sul giogo del poggio. pulci, 28-76: bisognoe passar
giogo di quelle più propinquo al caldo del sole, che non lo sono le già
i-109: chi monta sopra 1 gioghi del pamasso / perché comporre ad un tavoli-
anguillara, 2-242: per lo giogo del collo fan radice / gli sparsi crini
... al più alto giogo del suo viaggio. anguillara, 2-69: che
: quel punto, ch'è nella circonferenza del deferente o dello epiciclo più rimoto dal
deferente o dello epiciclo più rimoto dal centro del mondo, chiamano auge, che vuol
s'oppone al giogo, nominarono l'opposto del giogo. 4. stor.
in modo da formare i lati minori del telaio rettangolare che sostiene il posticcio delle
/ amavi il canto, o conduttor del carro / di capanèo, la figlia del
del carro / di capanèo, la figlia del re d'isole / fedra di pasifàe
esterna dei processi alveolari delle mascelle e del margine alveolare della mandibola corrispondenti agli alveoli
-gioghi cerebrali: prominenza della base interna del cranio corrispondenti ai solchi della faccia basale
sul corpo dello sfenoide, osso impari del cranio. n. villani, i-6-121
-anche: il complesso delle bobine e del nucleo { giogo di deflessione).
in sul collo non pensatamente il giogo del tiranno. folengo, ii-275: poi con
che tu scuoti e solvi lo giogo suo del capo tuo. petrarca, 28-62:
... al tutto dal giogo del duca filippo si liberorono. diodati [
, 1-602: tu hai spezzato il giogo del quale egli era caricato. longo,
è concesso scuotere in tutto il giogo del proprio secolo. bocchelli, 1-i-17:
al carro / talvolta aggiunti, e van del pari a giogo. -andare,
. entro il limite prefisso delle proporzioni del capitale. pisacane, iii-63: nell'aspra
vittoria vi troverete inevitabilmente sotto il giogo del militare dispotismo, e quindi della decadenza
ragionamento termine, e mettiamoci il giogo del salvator nostro sopra il collo. a
chiliini, ii-241: se i monarchi del mondo si dilettassero di queste gemme, incantati
incaminarebbono per le vie della desiderata pace. del fino, 1-68: cleopatra
giogo, al pari / d'ogni uom del volgo, or la cervice inchini?
giogo durissimo; ora iscema un poco del durissimo co- mandamento del tuo padre e
iscema un poco del durissimo co- mandamento del tuo padre e del gravissimo giogo che
durissimo co- mandamento del tuo padre e del gravissimo giogo che il tuo padre c'
fiero,... al giogo amarissimo del servaggio straniero, mi sembra, signore
: avvezzi a gemere sotto il giogo del dispotismo,... i turchi trascuran
volgar., 2-108: ella è figliuola del ricco, e io sono povero,
si spianassero sopra linee concentriche al vertice del monte, da porgere allo spettatore più
gioia vana, ch'è frutto / del passato timore. svevo, 6-244:
intellettuali ch'egli considerava come la fonte del più squisito piacere, poiché per esse si
e tutto raggomitolandosi con un singoiar tremolìo del pelame. buzzati, 4-15: il
alfieri, 1-2io: ecco il corteggio / del trionfante re. su via si ceda
destino. -con riferimento alla dolcezza del sentimento e del rapporto amoroso.
-con riferimento alla dolcezza del sentimento e del rapporto amoroso. pier della vigna,
acerba, / da quella in fuor del mio dolce marito, / a lui voglio
il restio / seno a i freni del vel promettean troppa / gioia d'amplessi al
, e quello estinse / tra le gioie del nappo e del salterò. e.
estinse / tra le gioie del nappo e del salterò. e. cecchi, 5-30
biscotti e pagnottelle. le acute fragranze del salame e dell'anice si mescolavano all'
e dell'anice si mescolavano all'odore del vino. un insieme materiato di sane gioie
grondando risaliamo ad asciugarci, al sole del ponte, ridendo di nulla, arrampicandoci,
e quasi consacrato, sopra al simbolo del dolore e della redenzione. -gioia domestica
maggior dei delitti gl'in- cita / del delitto la gioia crudel. fogazzaro, 4-21
; il gusto, ossia la gioia del bello, o c'è o non c'
e come distendersi e sciogliersi nella calma del pensiero. serra, iii-102: m'
. cinelli, 1-112: nella gioia del vestito nuovo godeva dell'ammirazione di quel
salvi. quale non fu la gioia del generale quando seppe che ad altri cannoni
pianto. achillini, iii-169: fuggìan del verno i rigidi martiri, / e la
de'redivivi odori, / fra le gioie del mondo e fra i respiri, /
dimoia. linati, 8-121: l'arbusto del malvone, cosparso di fiori, sorgeva
cosparso di fiori, sorgeva su dal ciglio del prato
passo, e non portar nel fondo / del vasto mar la vera gioia mia.
, 264: alta reina venuta del cielo, / figlia primo genita di quel
.. / nova figura, regola del mondo. dante, vita nuova, 15
campanella, i-23: ma chi all'amor del comun padre ascende, / tutti gli
arienti, 32: cum le magiore rise del mondo acompagnate d'amichevoli conforti..
tal modo che ancora ne rideno. del bene, 74: con divina luce /
, 302: la gran sovrabondanza del contento / potria la somma gioia aver
nel diletto, / ch'io vo'dir del gigante e del guerriero / che sono
ch'io vo'dir del gigante e del guerriero / che sono ornai due ghiotti ad
-per simil. macchie variopinte della coda del pavone. anguillara, 1-198: empie
empie di gioie la superba coda / del suo pavone. -gioia delvelba:
tu se'stato per la maggiore parte del mondo, ove hai vedute tutte le nobili
detto ave- rebbe degli sacri santi evangeli del salvatore nostro giesù cristo? delli quali
: quando i suddetti quadri, ch'han del vago, / non si posson pagar
di questa luculenta e cara gioia / del nostro cielo, che più m'è propinqua
preziosa ingemmi, / perché mi faccia del tuo nome sazio. 4.
, era donato per servo al capitano del bastimento vincitore di legni barbareschi.
. parte esterna rinforzata delle due estremità del cannone. lorini, 280: compartire
e punteggiare la bocca per l'anima del pezzo, e sopra alle gioie fermare le
vogliam dire la grossezza alla gioia del modello dell'artiglieria propostoci, e si
rinforzo di metallo che circonda la bocca del pezzo a modo di cornice dalla parte esterna
anzi, s'è possibile, con migliore del solito. saccenti, 1-1-76:
tassoni, xiii-412: ma circa la metafora del 'portare in seno molti anni un lauro
io non l'ho per la più gioiante del mondo. ranieri, 1-i-135:
più da presso, maravigliando la lindura del mio vestimento, ne parlò alcuna gioiante
cellini, 537: ora cominceremo a ragionare del gioiellare, e di quello che s'
carati che si conoscano per l'arte del gioiellare. 2. ornare di
conservano gli scritti poco meno che divini del moral seneca. b. corsini, 18-66
nelson] dal principe leopoldo, figliuolo del re, una corona d'alloro in capo
9-74: avendosi l'aurora dipinto il volto del color delle rose, di che sono
rose, di che sono gioiellate le ruote del suo carro, e di quelle empitosi
da vicino la moda che il gusto del committente, in secoli davvero cosmopoliti come
questi orecchini, che sono della moglie del signor eugenio, e dimandagli, da
pallavicino, 1-26: le quaranta perle del duca di modena si chiameranno assolutamente grandi
benché sieno picciole rispetto alle due famose del re di ceilan. beccaria, ii-202
, il quale è qualche cosa più greve del peso di marco. e. cecchi
già iscorgeva in prospetto le sguizzasele vetrine del gioielliere. piovene, 5-379: l'occhio
nasconda un raro / gioiello (il più del nostro mondo raro): un cuore
lanzi, ii-197: la stessa tavola del rosario, che fece a s. sabina
quel gioiello didascalico intitolato la « coltivazione del riso ». moravia, iii-209: chi
di aver lavorata la più bella fattura del mondo e alla madre di aver dato alla
facendosi un giorno alla finestra questa figliuola del re, vide l'aquila; dove mandò
), senza dovere ricorrere alla forma del lat. volg. * jocalis (anch'
or via, dimane a l'apparir del sole, / per diversi sentier lungi dal
due verni e due stati. trattato del ben vivere, 29: allora viverà
i sorrisi de l'alte erbe e del grano: / il sangue sparso, o
il mio amico la salutava alla maniera del paese. -sostant. bianco
gioioso salse glorioso, / in ciel del padre alla man destra sta. m.
fello e oltraggioso, / sì che del fior non cred'esser gioioso, /
10-641: ei stassi in disparte / del fatto altero, e di veder gioioso
, 66: gioiosa è la macula del sangue del nimico. boccaccio, ii-5-65
: gioiosa è la macula del sangue del nimico. boccaccio, ii-5-65: lascia
parola. morando, iii-228: o del diletto uman mete gioiose, /.
giorno è fatto per la gioiosa dottrina del paganesimo, la notte è fatta per
/ che non rubaldo a l'uscita del verno. fiore, 80-10: così
, e a parte / pur farti entrar del mio gioioso stato. bartolini, 5-60
v-2- 708: rivedo certe vele del mio adriatico alla foce della mia pescara
, secondo l'usanza, a'prencipi del regno. -bello, elegante,
galatea, più bianca che la foglia del bianco ligustro, più fiorita che 'l prato
pace. pallavicino, 1-173: i santi del cielo non solo godono di conoscer le
della fede. -godere delle gioie del rapporto amoroso. bondie dietaiuti, 297
: leccano intinte il fren torrido foro / del buon licor che fa gioir chi 'l
e sola entro l'abisso / sparir del nulla eterno. d'annunzio, v-2-254
degno. marino, 3-6: o del mondo tiranno e di natura, /
tiranno e di natura, / se del materno duol gioisci e godi, / qual
maravigliosamente roma; ma non fu il contento del pontefice senza amarezza. d'annunzio,
gli spettacoli fuggitivi ai più riposti aspetti del mio spirito. b. croce, i-1-193
di palma / e, dal mar del contento inebriate, / che non perde
poi che... tutto il restante del tempo voglia stare in su le berte
giovanni giolitti, della sua politica, del suo partito (anche in senso spreg.
, iv-214: coprivan colonne e colonne del foglio con loro elucubrazioni intorno...
, alla politica giolittiana, all'essenza del cristianesimo. serra, iii-477: mi fai
-tendenza, corrente favorevole alla pratica del governo di giolitti. soffici.
gavetta alla coscienza, che tutta l'ignominia del disfattismo e del giolittismo fosse venuta ad
che tutta l'ignominia del disfattismo e del giolittismo fosse venuta ad accumularsi in quegli
dei fagiuoli. = dal nome del naturalista russo j. g. georgi (
1592), raffigurante al diritto il busto del duca e al rovescio s. giorgio
dagli estensi a modena, con il tipo del rovescio mutato (fu detto anche giorgino
496: « giorgio è il nome del fantoccio carnevalesco anche in sardegna (giogli,
che si riferisce, che è proprio del pittore veneto gior- gione (giorgio da
a un tempo, che illumina l'aurora del secolo nuovo? linati, 13-178:
: nella conversazione... giornale del vivere insieme, s'è parlato di coloro
. beccaria, ii-438: il fondo del commercio viene liberato dalla giornale presentazione di
sfilarsi di giorno in giorno sulle colonne del * libro giornale '. b
col diventare... impiegato di ruolo del banco del salvatore,...
.. impiegato di ruolo del banco del salvatore,... con l'incarico
.. con l'incarico della scritturazione del giornale di cassa. -milit. giornale
decameron, 91: così lo scrittore del diario o giornale, a dire al modo
giornale, a dire al modo nostro, del monaldi. gemelli careri, 2-ii-269:
giornale, dovete sapere siccome il dì del 26 si continuò a trasportare in sicklos
con uso improprio indica la parte corrispondente del giornale nautico). -nella marina militare
di tutte le deliberazioni prese nel tempo del viaggio pei casi ordinari e per i
: nella marina militare, l'equivalente del giornale nautico della marina mercantile. -giornale
diario sul quale vengono trascritte le notizie del giornale di chiesuola e di macchina.
che negli aeromobili ha la stessa funzione del giornale nautico. -giornale dei segnali:
b. davanzali, i-317: per degnità del popol romano s'usa negli annali scriver
tipo attuale, che contiene le notizie del giorno, la cronaca degli avvenimenti,
un paese si rispecchiano fugacemente nei fogli del giornale come in una cifra astratta che
gazzetta 'scientifica [journal des savants, del 1665) e poi in senso
senso più lato [journal de paris, del 1777). giornalésco, agg
superficiale, giomalesca, a uso del popolo..., se non garba
signor cestoni ho mandata la seconda parte del giornaletto. 3. quotidiano o
ojetti, iii-502: p. mi narra del giornalettùccio zenith al quale y. ha
il solco a la cultura usata / del giornalier viaggio; e poi ritorna / a
che tutte l'opere degli uomini hanno del giornalieri, cioè oggi si fanno
; che vive alla giornata senza preoccuparsi del futuro (una persona).
f. f. frugoni, iv-49: del sangue de i populi e del sudore
: del sangue de i populi e del sudore de i giornalieri s'impastò la calcina
riodiche. - anche: la professione del giornalista. cattaneo, iv-1-207:
: possente, manifesto e improvviso progresso del giornalismo in tutta l'italia. collodi,
impronta, anche in questo campo contrastatissimo del giornalismo moderno. gramsci, 136:
-fare giornalismo: esercitare la professione del giornalista (e vi è talvolta connessa una
de sanctis, ii-318: non parliamo del * times ', l'eccentrico.
ad usum delphini ', ad uso del pubblico europeo. ferd. martini,
fanfulla 'segna un'epoca nella storia del giornalismo italiano, ed io mi glorio dell'
1-209: mi ero adoperato al rinnovamento del giornalismo napoletano e avevo ottenuto che punico
cent'anni, e da sessanta, decano del giornalismo romano. = dal
a cor fugli il perenne / progresso del topesco intendimento, / che aspettar sopra
esame critico di questi tre canti l'ufficio del giornalista riesca più disaggradevole di quello soglia
tre zomalisti [siano eletti pel banco del rialto] per scriver in dui zornali
a destra o a sinistra il timone del governo dell'italia. -spreg.
. disus. giornalismo; scienza del giornalismo. 5. spaventa,
'giornalismo 'e journalistik 'scienza del giornalismo '. giornalisticaménte, avv
. croce, ii-9-240: la conclusione corretta del ragionamento non è che un partito liberale
ii-1-401: arrivava giornalmente, per mezzo del procaccia, una copia del 'monitore toscano
per mezzo del procaccia, una copia del 'monitore toscano '. e
. dal tramater (per il significato del n. 2). giornare,
periodo che va dal sorgere al tramontare del sole, con partic. riferimento alle
. c. croce, 2-11: del mille e cinquecento col cinquanta / al
luce senza pietà, monotone nella attesa del tramonto. -in partic.:
stesso della vita umana; lo svolgersi del tempo. petrarca, 16-6: indi
sera. manzoni, 42: oh giornate del nostro riscatto! / oh dolente per
2-171: giornate luminose per l'avvenire del nostro paese metteranno a prova quanti hanno saldezza
, cioè che più si attenesse al consiglio del suo maggiore, che al suo medesimo
carducci, iii-9-321: tutti gli atti sacramentali del calderon sono grotte di pietre preziose,
. -giornata lavorativa: la durata giornaliera del lavoro stabilita dalla legge (e ai
, ci trattengono le giornate alla fine del mese. cassola, 2-189: -che razza
l'hai passate, / sia quell'ora del giorno i che gli abitanti intorno /
sacchetti, 53: nel mezzo già del mar la navicella / tra l'oriente
1848, che segnarono l'insurrezione vittoriosa del popolo milanese contro gli austriaci.
come mai? - giornata del mutilato, - rispose quello. 9
, / però che in essa cominciò del mondo / il redentor a sofferir tormento.
. dio ci fa quel gran precetto del * diligere inimicos vestros '. cerracchini
g. villani, 12-36: il soperchio del suo guadagno a giornata dava per dio
spese, per un tanto il braccio del muro, ovvero tutta la fabbrica in
. -improvvisando, seguendo l'ispirazione del momento. -con valore aggettivale: che
osterie. carducci, iii-28-11: nelle rime del pinelli più recenti avrei da notare un
recenti avrei da notare un zinzin di maniera del brutto; ma non quanta ne pompeggia
, iii-349: lavorava di grottesche con perino del vaga a giornate. giusti, 3-97
: non si possono giudicare le cose del mondo sì da discosto, ma bisogna giudicarle
badare alla qualità ma unicamente alla quantità del lavoro e al compenso che se ne
con la clausola della restituzione (e del pagamento degli interessi) entro il giorno
degli interessi) entro il giorno stesso del prestito. bocchelli, 13-162: mentre
proprio lavoro quotidiano, con l'incertezza del domani; senza darsi pena per il
10-185: per provvedere all'indigenze istantanee del minuto popolo, forzato a vivere alla giornata
-vivere la propria gran giornata: godere del proprio momento di celebrità, di affermazione
per quella strada, ci fecero far giornatacce del diavolo, senza darci tempo, per
recava talora su un quartiere l'insegna del capitano o della parte per cui il
si vestissono di sopravesta bianca coll'arme del populo di dietro e dinanzi e nel
la giornea usata a quei tempi della divisa del re, con un nodo d'oro
le giornee che portano le donne, arme del diavolo e a loro peccato mortale,
: smontati alla piazzetta tutti i comandatoti del publico con le loro giornee turchine facevano
reale a questo enea / e insiem del nostro regno la giornea. 4
quasi con negligenza artificiosa scappar le gale del democritismo di sotto la giornea peripatetica, per
, 4-6-34: non bisogna qui far del bravo, no, giorneone, tu pensi
giornino » a metri per la bottega del mereiaio di paese. = deriv
due culminazioni superiori conse cutive del sole allo stesso meridiano (cosi detto
(cosi detto perché il centro del sole viene preso come punto di
di 3m 56 * a quella del giorno siderale (ed è il giorno adottato
12-1: volete udire in quante ore del giorno / amor mi volge e gira
., iv-xxm-15: intorno a le parti del giorno è brievemente da sapere che.
distinzione de le ore, le ore del dì temporali. boccaccio, iii-1-17:
quello che resulta da un'intera revoluzione del cielo, per il quale si comprende
s'intende] non già la sola dimora del sole sopra l'orizzonte -che è il
sopra l'orizzonte -che è il giorno del volgo, e chiamasi da alcuni 4
ma è propriamente al mezzodì col passaggio del sole al meridiano che noi verifichiamo il
eterno, n. 3. -giorno del signore: la domenica. varchi,
, cioè 4 dies dominica ', ovvero del signore. -giorni santi: quelli
, 8) che separa due successive culminazioni del sole sull'orizzonte di uno stesso punto
luce che va dal sorgere al tramontare del sole (e la sua durata dipende
e la sua durata dipende dalla declinazione del sole secondo le varie stagioni dell'anno
, che è dal nascere al tramontar del sole, il quale spazio di tempo in
di due mesi continui. g. del papa, 5-27: per nome di giorno
alfieri, 26: era l'ora del giorno, in cui l'estive / aure
questo punto lo scalco che l'ora del desinare era giunta, e che la
ultima parte della materia al seguente discorso del giorno. salvini, 19-iv-2-253: ci
spesso dalle 5 della mattina fino alle 2 del giorno. -mezzo giorno: v
la dorata soglia, / stella nunzia del giorno e condottiera, / lucifero incontrò,
quando / gli sarà muta l'armonia del giorno? leopardi, 11-3: d'
metteste il giorno sul tornio della sfera del firmamento. collodi, 49: -dove
campo dei miracoli, domattina allo spuntar del giorno. d'annunzio, iv-2-499: dichinava
dichinava il giorno su la valle ondulata del saurgo; e ai raggi obliqui le terre
profondo abisso, e dovesse essere nel giorno del giudizio, quel rustico ed incivile pedagogo
diodati [bibbia], 1-73: ricordati del giorno del riposo, per santificarlo.
bibbia], 1-73: ricordati del giorno del riposo, per santificarlo. beccaria,
che vi ostinate a darci i numeri del lotto e il giorno per la seminagione dei
, xxvii-143: cristo [disse] del patriarca abramo: « abramo, padre
: l'ultimo della vita; quello del giudizio universale. -in senso generico: la
v-796: l'ultimo giorno sarà il di del giudicio, ove saranno messi a'tormenti
-giorno natalizio: compleanno. -giorno del nome: onomastico. redi,
napoli..., il giorno del nome del re,... rimise
.., il giorno del nome del re,... rimise le passate
.. nel primo giorno di campana del primo mese. -giorni fenati:
: v. spaccio. -ordine del giorno: v. ordine. -piatto
giorno: v. ordine. -piatto del giorno: v. piatto. 7
fatiche sostenevano il peso della notte e del giorno. spolverini, xxx-i-m: alcuno
alcuno di voi cogliendo stanno / il guiderdon del faticato giorno. parini, giorno,
principio le leggiadre cure / denno aver del tuo giorno. leopardi, 21-14:
ii-9-911: questo è il concetto fondamentale del * giorno ', fondato su di un'
non sien frasi troppo vicine al nome del parini per chi ricorda come lo abbate a
di nobili usasse più spesso che l'autor del 'giorno 'non dovea.
, che desta il subito / balzar del pondo ascoso. tommaseo, 3-i-20: preghi
pio ix di rammentarsi i primi giorni del suo già sì splendido pontificato. pavese
un giorno tra gli altri, nella fine del desinare,... due vaghe
vedrai; / in forse al giunger del tuo giorno a sera. manzoni,
decisioni in merito alla levata o meno del premio. -giorno dei riporti: quello
che corrispondono alla dilazione consentita d'uso del termine utile per il pagamento. giorni
, fissati da usi o convenzioni, del termine utile per il pagamento di un'
armatore deve mettere la nave a disposizione del noleggiatore al porto d'imbarco.
. -a giorno, sul far del giorno: all'alba o all'aurora,
all'aurora, in prossimità dello spuntare del sole. -a giorno fatto: quando
, 30-22: io vidi già nel cominciar del giorno / la parte orientai tutta rosata
: noi alcuna volta in sul fare del giorno, quando, appena sparite le stelle
. bembo, 5-94: nell'aprir del giorno d'assalire i nimici si diliberò
filicaia, 2-2-201: il raggio sul romper del giorno, / tra 'l confin della
(214): uscivano, sul far del giorno, dalle botteghe de'fornai i
notte minacci di durare sino al far del giorno: e per estensione di cosa che
pananti, i-29: mettono tutto fuor del proprio posto, / e confondono il
7-399: passeggiavano e discutevano la questione del giorno. arila, 247: 'cose del
del giorno. arila, 247: 'cose del giorno', 'moda del giorno '
: 'cose del giorno', 'moda del giorno ', e simili, sono maniere
forse per trovarsi in contatto colla società del giorno senza risentirne gli urti. c
..., poi dello scandalo del giorno. gobetti, 1-i-596: divenne
gobetti, 1-i-596: divenne l'uomo del giorno, apparve di colpo in primo piano
sulle pietanze che dovranno comporre il desinare del giorno. -del giorno d'oggi (
. manzoni, 938: le persone del giorno d'oggi suppongono che i loro
ridicole. chiesa, 5-32: le donne del giorno d'oggi valgono meglio degli uomini
giorno d'oggi valgono meglio degli uomini del giorno d'oggi e magari degli uomini
; durante la giornata, nella parte del giorno in cui si svolge qualche attività.
della luce, fino alle prime ore del mattino. pavese, 4-103: nella
pavese, 4-103: nella pace sommessa del cortiletto, stefano aveva fatto giorno,
come giannino e ascoltando il fragore monotono del mare. -rallegrare, allietare.
il giorno, seguendo sempre la persona del re. g. villani, 7-135:
, franceschi, e provenzali, e del regno, e spezialmente napoletani, per
i passi, / tutto 'l perduto del camin racquista. manzoni, pr. sp
giorno illuminato, / e al suono del liuto e della cetra / si dette il