. marino, 18-156: di seguitar deh lassa / per inospite balze orme ferine
eremita. bembo, 9-2-31: deh, valerio mio, è possibile che io
più sani. sacchetti, 86-16: deh, fa'che noi abbiamo una insalata.
de'medici, ii-284: nenciozza mia, deh! vien meco a merenda, /
la mia nave disarmata inscoglia, / deh foss'io morta in fasce.
schiante? '. petrarca, 302-12: deh perché tacque, ed allargò la mano
accompagnar sovente. carducci, 329: deh la riveggia! e il riso desiato /
iii-3-284: o nonna, o nonna! deh com'era bella / quand'ero bimbo
veste. mascheroni, 8-283: morte, deh! vieni, e la terrena vesta
straziati. g. rucellai, 9-5: deh, poni alquanto per mio amor da
sacchetti, 44-168: oh messer martellino deh lagaci vedere. storie pistoiesi, 240:
ti zova. epicuro, 4: deh, più non ti lagnar, deh,
: deh, più non ti lagnar, deh, miser, vieni; / forse chi
altro che male. serdini, 1-196: deh, non vi date lagno, /
preso a sinella. bresciani, 6-xiii-109: deh vaga giovinetta gentile,...
lai. g. zane, 124: deh ponga fine a'miei dogliosi
spargi sì dolci lai, / cessa, deh! cessa ornai, / egle, di
. franco, 4- 137: deh, fratello, voi non pensavate che pericolo
la moglie, lamentando, dicea: deh, signor mio, che doglia m'
g. m. cecchi, 1-2-39: deh, lasciàn di grazia / star le
onestate al tempio. campanella, i-148: deh! gran pa- stor, il tuo
mi- credei. alfieri, 1-221: deh! fa'che rieda a lampeggiarti in
. comanini, l-iii- 263: deh, qual leggiadro ibero / ha così ben
189: ma per dio, / deh, mirate, di grazia, ell'è
poesia languente / maggior ristoro, udir deh! non t'incresca / quello che
rai chiude e non chiude! / deh come languidetti il mio tesoro / gli
263: alza la veste suso: deh lasciami pascere i lumi / languidi nel
muore. da porto, 1-340: deh! perché mi fate così languire?
cicerchia, xliii-447: o anima, deh! pensa di partirti / dal corpo
, 6 -conci. (146): deh dolgati, signor, del mio languire
io? / resta, ruggier, deh resta. vai, 13: così,
7-52: quel tuo chiuso soggiorno / deh lascia, e vieni, o clori,
. 5. maffei, 7-55: deh perché vinto poi gli occhi abbassai! /
- / e io a lui: - deh, lascia tanta fretta! tasso,
spossatezza. boccaccio, 21-8-36: deh, lascia ornai delli monti l'altezza,
, turare. burchiello, 38: deh, lastricate ben questi taglieri, /
del latice benedetto la vostra tomba: deh penetri l'espiatrice virtù entro alle vostre bell'
: non comprendi ancor questo latino? / deh, ricciardetto mio, deh, meglio
? / deh, ricciardetto mio, deh, meglio guata! [sostituito da]
poco discosto. pascoli, 1036: deh! la gran pietà del re morto!
largo ricetto. goldoni, v-757: deh, patria mia, perdona. chi veste
moscoli, vii-639 (94-13): deh non vegnan 'n amor: non ve
gli argomenti della mosca, e disse: deh, ribalda, lecca- scodelle. zoccolo
in esso? fagiuoli, x-7: deh, non ti curar no, del coro
al più debole. / ma, deh, non ritorni alcuna guerra? / sul
guerra? / sul focolare nostro, deh, non ritorni il suo lacerante grido.
/ sopra l'inferno alzati. / deh! a lei volgete finalmente i preghi.
impudiche femmine. savonarola, 13-4: deh! mira quel cinedo e quel lenone /
c. i. frugoni, i-14-215: deh! su quella sua lenticchia, /
/ se penetrasse il cielo? / deh! levami quel velo, / che mi
/ contro al fero faraone; / deh! riforma il corvo in cigno,
quirini, 88: sorgi, maron, deh sorgi / da la sponda letale,
chiuse alfine. batacchi, 3-23: deh! pria che varchi il guado estremo e
nella fiumana di tanta nequizia: / deh! trammi in porto, io dissi
ognor confondere. monti, x-5-442: deh lascia, o massa enorme di carname
a bacco. carducci, 219: deh risorridi e fausto / a la vendemmia
lotto del mazza, 33: deh, guarda in che licceto io mi
dono alle fiamme. fagiuoli, xii-52: deh illuminate quei di mente lieve, /
viene meno. caro, 16-17: deh, non crediate ch'ei v'allume e
successi amorosi. guarini, 1-119: deh, colto avessi, in vece di ligustri
-per simil. grazzini, 4-64: deh! odi voce, se la non par
fuliggini catarrali. lemene, ii-247: deh, per pietà, chi toglie / con
lingue, o popoli, o nazioni, deh tutti adesso (poiché di tutte è
eccessiva loquacità. vai, 15: deh! che cascar ti possa / la lingua
un cristiano?... piangi, deh piangi, mentre con breve pianto puoi
di volterra. carducci, iii-2-119: deh, qual parveti allora / quest'umil
data in ventura. dante, lxii-6: deh, piangi meco, tu che la
cesarotti, 1-xiii-156: oh vecchio, deh qual è il tuo cuore nel petto
f. f. frugoni, i-378: deh, come in vano si logra la
l'amorosa lotta. casti, i-2-280: deh! pensa quanto onor raccoglierai / d'
auree trecce al vento sciolte: / deh! che m'avessi allor le luci tolte
chiari e lucenti? tasso, 14-497: deh, perché almen tu più lucente i
peccati. v. colonna, 1-182: deh fa, signor, con un miraeoi
beffa che quella donna fae al marito? deh! fae che 'l marito vega lume
da artemide. petrarca, 237-31: deh or foss'io col vago de la luna
queste medee. marino, 8-3: lunge deh lunge, alme severe e schive,
. idem, purg., 5-131: deh, quando tu sarai tornato al mondo
e suspiri ed ore tetre, / deh! sarà mai che da madonna impetre /
. tasso, aminta, 1211: deh, narra il tutto: / questo è
pianete diverse, al vostro loco / deh restatevi un poco / e nel mio mal
energie). cantù, 480: deh come ne lusinga la languida vitalità anche
, brillare. carducci, iii-3-78: deh come cavalca su gli omeri fieri /
condannati / que'che son soddomiti: / deh, come son periti / que'che
la città. guarini, 1-119: deh, colto avessi in vece di ligustri,
, / che sia prigion d'amor, deh, non si doglia: / che
a crepapelle. pataffio, 2: deh! non ne far cosi gran segumera,
lagrime la macchiarono. ariosto, 264: deh! non macchiare con queste tue lacrime
gravi macigni. battista, vi-1-5: deh, seconda il mio colpo amica sorte
pò maculare. oltradi, 7: deh come esser può mai che tua bellezza /
. cola di monforte, lxiv-30: deh, madamma del mio core, /
/ come dee buona maestra. / deh! sta'meno alla finestra, /
età adulta. parini, iv-56: deh perché non somiglio / al tessalo maestro /
spersi? m. frescobaldi, 1-73: deh, apri il chiostro tuo dell'intelletto
miseria pieno. ariosto, 120: deh! perché tanto è questo corpo forte,
braveria. pataffio, 3: deh ghigna un poco e mostrami i fagiuoli.
. serafino aquilano, 257: deh, lassa, lassa ch'io dubito dubito
sermini, 398: disse venturello: deh, todesco magna sogna; che non
e'ricchi fur così diserti, / deh pensa come star dovieno i poderi, /
? poliziano, st., 1-5: deh, sarà mai che con più alte
cino, iv-182 (48-8): deh, malannaggia quella terza spera, /
: -sì che fu ser naddo; deh dagli tanti maglianni quanti mai ne vennono
in un attimo. cesari, ii-523: deh, temeraria e malagiata èva! vedi
malvage genti? ariosto, 29-73: deh maledetto sia l'annello et anco /
con i furfanti. agostini, 39: deh, sia la tua bontà che
sitibonde nel mare. loredano, 2-i-87: deh, povera lugrezia! quai influssi di
e ogni cosa. ariosto, vi-457: deh, se tu l'ami, non le
ma malanconosi. sacchetti, 75-23: deh dimmi, giotto, perché è dipinto josef
. lorenzo de'medici, i-272: deh [prometeo] rendi il furto, se
al vostro onore. baretti, 3-361: deh, in vostra malora, frati miei
/ da cammillo. campailla, 17-9: deh, spiega (disse adamo),
mondo e l'altro perderai. / deh or vuo'tu morir cosi vilmente?
circostanze impreviste. petrarca, 302-14: deh perché tacque? et allargò la mano
il niffol tu hai levato sempremai: / deh non ti paia puzza; o tu
d'entrambi. serdini, 1-159: deh, noti quel che di virtù mancipio /
. g. cavalcanti, i-269: deh, ballatetta mia, a la tu
di mmm cavalieri. sercambi, 1-ii-566: deh, basino, dimmi che pensi della
straparola, ii-72: disse: « deh, marito, perché avete voi ucciso
me manifesto. petrarca, iii-2-77: deh, madonna,... per quella
, 99-36 » la donna disse: - deh, ben istà; 10 voglio pur
49: quinto diceva a dio: deh! fammi lieta / che vegga l'
alcuno proselito de'farisei, dicendo: deh! piacciavi di pentervi...
: se sì dolce è il piacer, deh, perché ancora / poter non v'
e quale un vimine / eretta, deh come ne 'l riso / periati brillano
si sommerse. carducci, iii-2-360: deh come lieto tra il sunio e l'
egli è, brullo e caluco: / deh, pecora margiòlla va'costinci, /
fantastica figura che tu vedessi mai: deh sì va alla volta sua e falla un
. c. gozzi, 1-1171: deh, cavalier, pensiamo alla salute /
inelegante. monachi, 51: deh perché di tal pieve ti calonichi? /
, non vi mettete affanno, / deh non, per dio, di così lieve
darla fatta. gabiani, 20: deh, di grazia, lascia una volta
.. decapitati. tasso, 2-43: deh dimmi, chi son questi? ed
g. m. cecchi, 252: deh! di grazia ditemi / come sta
a l'altro. beicari, xxxiv-132: deh, perché dio di sua grazia ci
a. pucci, 4-287: deh quanto è d'aver caro un buon
di ben fare. petrarca, 28-45: deh qual amor sì licito, o sì
là dal fiume. carducci, 885: deh come tutto sorridea quel dolce / mattin
del regno avito inexpugnabil muro, / deh, ritorna, ti priego e sia
ch'è nel mio cor penta? / deh, s'ella è dessa, più non
noi mi celate. idem, lxii-4: deh, piangi meco, tu che la
crems. n. franco, 7-254: deh, filena, quanto gradisco che a'
mi possa guarir né donar gioia: / deh, fa che essau- dissi la mia
mio furore. ariosto, 6-49: deh! perché vo le mie piaghe toccando,
medicina / della turba fiorentina, / deh ripara a tal rovina / sopra al popol
sieno sì grandi? cini, 40: deh! non mi stare a romper or
intendi. giulio strozzi, 21-32: deh, pon fine, o melenso, alla
il mellonaio. pulci, iv-88: deh! per che cagione / non vo'tu
dissi madre e se t'amai, / deh tu soccorri lo spirito lasso. zanella
o cesare. tasso, 1-31: deh! fate un corpo sol de'membri amici
per me, dite un memento, / deh, sì, caro il mio prete
di cinquanta. marino, 194: deh poni mente, o dafne, a chi
ingiurioso. ercole bentivoglio, 22: deh, vecchio mentecatto; / che mi
profonda valle. oddi, 2-108: deh, fratello, se que'segni da
f. f. frugoni, 1-524: deh piacesse alla verità ch'io mentissi e
f. d'ambra, 4-112: deh! guarda come e'brontola / da
cosa è ella? tasso, 8-4: deh, sia chi m'introduca / per
merda parecchi mesi? burchiello, 20: deh, parliàn de'mosconi, / quanta
. rinaldo degli albizzi, ii-80: deh! facciam un del tuo e mio merore
di santa maria maddalena, xxxiv-255: deh non piangete più, care sorelle,
, ricettacolo. campanella, i-145: deh, signor, io vaneggio; aita,
scuro: ben è meo convenente; / deh quel sguardate che non guardo, om
in boschi o in selve, / deh, lassa andar la schiera delle belve.
con arme cominciare a muovere battaglie. deh! ora pensa se a'pellegrini sta bene
, 19-71: la fronte mesta / deh, per dio! rasserena e 'l
uom morire. agostini, 14: deh, fie almeno qui il punto e qui
. a. alamanni, xvii: deh fate far per legge / che chi ha
infranti alta sonando / la sirventese, / deh come sparve luminosa, il cielo /
lui a questo metro: / « deh, or mi di': quanto tesoro volle
e li cattivi. ariosto, 30-38: deh, vita mia, non vi mettete
, non vi mettete affanno, / deh non, per dio, di così lieve
dante, par., 9-19: deh, metti al mio voler tosto compenso,
voi raccolto. boccaccio, i-141: deh, vieni solamente a porgermi quest'ultima
un evento. pataffio, 3: deh ghigna un poco e mostrami i fagioli.
.. / io ne vo'pur, deh dammene un miccino. firenzuola, 967
barba e quel suo andare, / deh sì raccomandatemi un miccino. faldella, 4-222
valore avverb. berni, 22: deh, nanni stenta ancora un michinino, /
! / ma quando viene, a deh! mólte ar pan duro! / vo'
g. g. belli, 222: deh, michelangiol mio, come hai tu
dee., 9-4 (362): deh, perché non mi vuo'tu njigliorar
; brevissimo. poliziano, 1-760: deh! porgi a me un sol minimo
dell'uomo. campailla, 5-6: deh, se pur non ti è grave,
adamo) ministra intelligenza, / rendi, deh rendi paga al pensier mio / in
mondo con la sua vita spirituale: deh, non vogliamo noi deformarlo con la
dante, purg., 5-87: deh, se quel disio / si compia che
dante, purg., 5-87: deh, se quel disio / si compia che
sempre. g. stampa, n: deh, perché così tardo gli occhi apersi
livio volgar., ii-1-319: deh, bel sire iddio, non riposerà
, xiv-173: merzé, signor, deh guida le parole / mischiate di sospir com'
chiamai tostanamente. nappi, xxxviii-261: deh! poni, poni, dio,
miserere ». monti, 21-103: deh! ei grida: umilemente io tocco
di compiacimento. carducci, iii-2-171: deh sì, venite tutti a schiere a
è irrevocabile. beicari, xxxiv-128: deh, piacciati placare 'l tuo figliuolo;
la castità. agostini, 28: deh, quante cose d'infinito mistero lascio
cecco d'a scoli, 1696: deh non credete a una femmina sciocca /
sanza misterio. gherardi, 2-i-33: deh, pensate adunque il mistero antico poetico
frondose voci / della quercia fatai, deh se cortese / fosti, o giove,
). ruscelli, xxvi-2-98: deh fossi io vostro innamorato solo, /
quieti, i... i deh, perché dio di sua grazia ci cassa
della casa, 682: 'deh chi 'l mio nodo rompe, e me
p. foglietta, 91: deh, mitiga un poco questa passione e
i sacri tèmpi. carducci, iii-2-81: deh torna, o dea, co 'l
loro esercito. carducci, iii-3-42: deh dite: quante belve a cui le spade
avete mò buono. lomazzi, 4-i-173: deh, ceco mi dubito che si come
animo immortale. boccaccio, vi-38: deh, quanto è greve la mia sventura /
g. m. cecchi, 1-1-551: deh! vatti appicca, moccicon, dappoco
/ d'esser tutta pietosa: / deh! non sia sì sdegnosa / in chi
aspirazione). monachi, 51: deh, perché di tal pieve ti calonichi?
11-53: l'ultima volta ancor questi deh moki / occhi che al ferreo sonno ornai
amici, o car parenti, / deh, non piangete, ch'io son fuor
altro non lasciamo che le spine. deh, che buon agricoltore egli è mai
molli purpurei fiori, /... deh, lascia d'elicona / i verdi
bocca che getta un acre fiato / deh non offuschi quelle molli rose; / deh
deh non offuschi quelle molli rose; / deh non s'affondin quelle noderose / branche
dorsi molli. leopardi, 1-132: deh foss'io pur con voi qui sotto
. serdini, 1-143: deh, non piangete, umana gente,
in avvisi. ariosto, vi-808: deh non moltiplichiamo in cerimonie, / o
consolatevi: perch'io resista alquanto / deh non m'indebolite di più. col vostro
= voce del linguaggio infantile, deh. da mommo (v.).
la poverina / ingabbiata monachina, / deh venite per pietà! /...
loro destinata. battista, vi-3-245: deh, poiché non ti lice esser più
della vita. sacchetti, 63-52: deh, che non ti vergogni! comincia
mio acceso petto. bracciolini, 5-3-42: deh, stati fermo, o mio taccone
tra'gufi convien tenghi scuola. / deh, vanne a monna ciola! -esser
forse dal celtico mar 'legno 'e deh 'copertura '. moràcee,
divenute troppo morbide. goldoni, xiii-466: deh specchiatevi in lui, morbide genti /
forze sentire. canigiani, 1-124: deh! non voler che le belle casette
. lorenzo de'medici, i-272: deh rendi il furto, se giove è contento
e infido. giuglaris, 3-37: deh che ciurme di moreschi pensieri qua s'
a chi sentissi di morice, / deh, aldite un poco galieno. =
4: morì basilio, ahimè, deh compatite / al picciolo tributo / di
/ -bella mora, ei dicea, deh fate motto / al signor vostro e siategli
più da sperare alcun soccorso, / deh, non impallidir la bianca gota /
ha tant'arte. savonarola, 13-8: deh, per dio, dona, /
ciol gusto a sì mortai veneno, / deh, quanto è pieno per tua leggerezza
mondo reco. petrarca, 278-7: deh perché del mio mortai non scorza /
cui ogni virtù pose natura, / deh, quanto fosti velenosa e dura / trar
stessi. ariosto, 120: deh! perché tanto è questo corpo forte,
. strozzi il vecchio, 2-48: deh lontananza ingiuriosa ed empia, / che
. l. salviati, 19-94: deh per l'amor di dio, granchio,
. l. salviati, 19-43: ma deh volta / carta, che questo è
dante, purg., 11-40: deh, se giustizia e pietà vi disgrievi
. felice da massa marittima, 32: deh! non guardate per ch'io sia
: altri intra sé dimandavano: « deh, è questa donna stata inferma? »
per parlare. gabrielli, 6-57: deh, raffreni costui la lingua motta, /
. gherardi, 2-i-126: adunche deh. guido mio, non vo
fosson ribanditi. sercambi, i-193: deh, non l'abbiate a mocto, /
, arrabbiarsi. sacchetti, 153: deh, come 'l capo ti muffa / sanza
; sfruttare. ariosto, 442: deh! insegnami pur altro che di mugnere
commedia di dieci vergini, 25: deh, ditemi, a che serve la
tuo molino. gherardi, 2-i-126: adunche deh, guido mio, non volere favoleggiare
berni, 26-62 (ii-295): deh, disse, guercio, mulàccio,
a personificazione. pindemonte, ii-13: deh! qua rivolgi il passo [o salute
industria. della porta, 2-81: deh, perché non ho ora il mellifluo
matteo di meglio, lxxxviii-n-93: deh, destati o musorno, / ché chi
moscoli, vii-639 (94-14): deh non vegnan 'n amor: non ve
, irraggiungibile. poliziano, 1-760: deh! porgi a me un sol minimo
. antonio da ferrara, 77: deh! non vogliati star disamorate, / gio-
estremo, riposato e caro sonno / deh queste due fontane vive / di rio tormento
mia, / fuggiam cotanto affanno, / deh! almen che tu non sia j
lingue, o popoli, o nazioni! deh, tutti adesso (poiché di tutte
. antonio da ferrara, 7: deh, cessa un poco este nebbiose gronde
neghittosa codardia. goldoni, xiii-21: deh spezza ormai quel neghittoso laccio, / prendi
. giov. soranzo, 161: deh, mira la virtù come digiuna / stassi
, come fui -dicea -sì negligente, / deh, come fui sì di me stesso
se fallir presto non vuoi, / deh, negozia robbi vecchie. leopardi, iii-
notte infernal caliginosa e negra, / deh sprona ornai tuo languido quadriga. ariosto,
a noi sovrasta orribil nembo: / deh lo sgombrate anzi che piombi, o numi
i venti. metastasio, 1-6-114: deh, non conviene / disperar cosi presto
anni ancor ben far nimica, / deh mettilo in prigion [il figliuolo],
. boccaccio, ii-293: dunque, deh, non voler, mensola mia,
da dio l'anima è fatta degna; deh non ne la voler privare, guardati
il poter dell'urna tua tremenda, / deh! per pietà, sinché all'eliso
, scappare. castellani, xxxlv-307: deh, per la fede tua, se tu
veneranda prole sacrosanta / di cerere! deh, qual nettareo fumo \ mi entrò pel
mature tempie. tasso, 13-ii-423: deh! pria che 'l verno queste chiome asperga
nicchi, / io ne vo'pur: deh, dammene un miccino. machiavelli,
, s'io noi picchio 'o 'deh, fa'pian, marito mio '
niego. attribuito a petrarca, xlvii-288: deh, di tal grazia, ben ch'
metter niego. pigli, lxxxviii-n-267: deh, non metter niego / a sanar presto
il niffol tu hai levato sempremai: / deh non ti paia puzza. g.
hanno meco. maggi, 58: deh piangi e vincerai coi pianti grati, /
vigile, /... / deh vieni, deh vieni a tentarmi / ne
... / deh vieni, deh vieni a tentarmi / ne 'l nitor de
! andate a comprar noccioli! / -moscan deh! vagli dietro e riconducilo / in
. antonio di meglio, lxxxviii-11-78: deh, rompi ornai di pertinacia e nodi
fiore / de bei verd'anni tuoi, deh avvinta godi, / ché puoi se
b. strozzi il vecchio, 2-56: deh pensier velocissimo, eh'a volo /
, detestabile. cino, 13: deh se non v'è noioso / chi v'
, voglia noiosa e pertinace, / deh, date ad altrui parte del mio
matta. r. roselli, lxxxviii-11-417: deh, sappi pacientemente amare / e soffrir
matrimonio non passare. ariosto, 7-61: deh non vietar che le più nobil alme
che radice in te aver dee! / deh non vietar mille trionfi e palme.
iii-3-284: o nonna, o nonna! deh com'era bella / quand'ero bimbo
non circolare. martello, 59: deh, che vuoi tu, che tirimi
matteo di meglio, lxxxviii-i 1-158: deh, gusta or le mie note: /
pierantonio dello stricca legacci, 3-7: deh, non temer, pastor ardito e franco
eruzioni vulcaniche. boccaccio, 1-i-354: deh, non vedi tu tempo ch'egli è
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-66: deh, guarda un pocu se gli è falsa
. niccolò da uzzano, lxxxviii-n-662: deh, non temete, fate detta pruova
xvi). musso, iii-382: deh, perché non vediamo noi, se non
o nonna, o nonna! deh com'era bella / quand'ero bimbo!
dond'ha nascimento. speroni, 1-2-307: deh, perché dopo che della lingua si
era, di fosche procelle, / deh come in un punto rasserenar si vede
lenubi. alfieri, 1-658: deh! di tua fiamma tanta un raggio solo
, ostilità. ariosto, 45-39: deh torna a me, mio sol,.
giovanni crisostomo volgar., 1-2-22: deh, dimmi, la penuria e la povertà
s. bernardo volgar., 7-13: deh, per l'anima tua che dee
dei secoli xiv e xv, 9: deh non celare il vero a l'angosciosa
della vita comune? biondo, xlv-203: deh, lingua, occulta mia morte;
/ tutto cotesto è manicar grosso: / deh, va'che non ti nocci;
tu me poi fare beato: / deh, che te noseria? romoli, 7
tedaldi, 1-1 (73): deh, vergine maria, che incarnasti /
tutti altri nembi e nuvoli dispergi / deh muovi, e 'l cor m'astergi.
. carducci, ii-4-166: or, deh, pierino, per amor mio, compiaci
è d'obblio. caro, 16-64: deh, porgimi dal cielo, angelo eletto
cui stai [san pietro], deh gira un'occhiatèlla / a'grassi eredi
floridi, / occhi-bovina toe, / deh! accorrete a 'l cantico! =
ove occulto è 'l mio dio, deh schiara il velo. fiacchi, 158:
e buone. tasso, 13-ii-418: deh volgi gli occhi al mio dolente stato /
dee., 2-10 (1-iv-224): deh, occhio mio bello, guatami pure
eccessiva curiosità. rota, 1-2-56: deh se mill'occhi hai nelle cose altrui,
dine. tasso, 1-6-23: deh! quali arti di pace e di battaglia
[in di costanzo, 83]: deh, non abbiate a sdegno / scovrirsi
gelata / dall'oziose piume: / deh perché non rivoli e non mi stringi /
13-i-934: taci, gre- chin, deh! taci, / e prendi questa
v. franco, 356: deh, la pietà soverchia non v'offenda,
. giovanni crisostomo volgar., 2-99: deh, dimmi, la penuria e la
olocausto, / per l'uom sì vii deh non offrirti, ah ferma! metastasio
. angiolieri, vi-1-333 (32-1): deh, bàstat'oggi- mai, per cortesia
, 462: oimè den mio, / deh non morire ancora, / ché teco
suo sposo. idem, ii-799: deh come olente alla stagion novella / egli
nimica. niccolini, i-424: deh! la tua sposa oltraggia, / ma
mente, / prima di oltrepassar, deh dimmi un poco: / come e con
qualcosa). dante, xii-1: deh, violetta, che in ombra d'amore
guance ombrava. prati, ii-167: deh! la pupilla mia / ombrami tu
alamanni, 7-ii-23: deh, quando mai sarà, pietoso giove
di boria e di pensieri, / deh vi mettete ambo le mani al petto!
natura. venuti, lxxxviii-11-741: deh, va'dormi in servizio in un
ormai tante onde. epicuro, 48: deh, rompan del mio pianto le trist'
lodevoli. ariosto, 4-33: deh, se non hai del viso il cor
amori del re. tasso, 13-ii-215: deh! se ti mosser mai preghiere oneste
gentil pompa vezzosa, / amor, deh quanto i tuoi giardini onora! /
, fede e 'l sudor mio. / deh siate al creder mal di me più
... /... / deh, se verdeggi, se sempre onorata
vendicatore delle sceleraggini e giudice del mondo: deh, mostra l'altezza della potenza tua
; soffocare. ariosto, 45-36: deh, torna a me, ruggier, deh
deh, torna a me, ruggier, deh torna prima / che 'l timor la
sacchetti, ii-49 [var.]: deh quanto son perfetti i suoi consigli /
un'ora. tassoni, 6-54: deh non voler che cada insieme a un'ora
dee., 9-4 (361): deh! angiulieri, in buona ora lasciamo
/ adunque ora ti movi, / deh vieni a me, che mi se'sì
., 8-9 (i-iv-761): deh or t 'avessono essi affogato, come essi
-. ferrerò, 1-10: or deh venite! -in un'espressione
che avete la cittade in cura, / deh guardatela molti anni a'nepoti.
prego, all'orco trammi, / deh, teco. monti, 1-3: cantami
pastorali canzonette. monti, x-3-101: deh qua scenda dal ciel a far sua
-iniziare. loredano, 2-i-87: deh, povera lugrezia, quai influssi di
ispirazione poetica. manzoni, 5: deh fa [o musa] che, s'
notte. tasso, 13-i-248: deh, fuggi il sole e cerca in chiuso
tale pianta. pigli, lxxxviii-11-272: deh, non mi dar parole / e
l'arena. carducci, 835: deh come rise d'alma luce il sole /
. bertola, xxii- 758: deh che potrò mai renderti / in povertade oscura
torto? d'annunzio, ii-781: deh, figliuol mio, non essere trop-
. antonio da ferrara, 34: deh, com'serebbe giusto sacrifizio / al
m. c. bentivoglio, 3-1037: deh ti sovvenga il giuramento dato / nel
ostante. n. franco, 3-92: deh se gli uomini gli occhi avesseno e
luminoso ostello. gosellino, 1-270: deh, per pietà, men- tr'io
. niccolò del rosso, 1-327-9: deh, se tu pur ti ascondi e
animosità. la spagna, 31-17: deh, fa'quel ch'io dico, /
. g. stampa, 34: deh prolungate almen per alcun'ore / questa
tuo non serva in vano; / deh, tra 'lo de sto affano, /
. g. rucellai, 9-5: deh poni alquanto per mio amor da parte /
, continuamente. gherarai, lxxxviii-1-619: deh, fa'quel ch'è dovere,
coronata di feconda uliva / vieni, deh vieni, o sospirata pace. c.
frescobaldi, iv-128 (11-2): deh, giovanetta, de * begli occhi tui
. biondo, xlv- 199: deh, dolce bocca, saporosa bocca, suave
tempo in tempo i miseri mortali; / deh per un brieve spazio almen componi /
/ in fano. cino, iii-187-1: deh, quando rivedrò 'l dolce paese /
dio] è benigno e pio, / deh, non esser sì tristo pagatore!
cielo alfine. cesarotti, 1-viii-200: deh se cortese / fosti, o giove,
. serafino aquilano, 192: deh, perché non mi presta tanto ardire /
/ palesator dell'esser mio. - deh! cela / quel ferro. oh cielo
moscoli, vii-639 (94-14): deh non vegnan 'n amor: non ve
per rammarichìi. ariosto, 45-33: deh avesse amor così nei pensier miei / il
palle. marino, 1-9-147: ma deh! pon mente a le purpuree palle,
: trionfo. ariosto, 7-61: deh non vietar mille trionfi e palme, /
propri meriti. venuti, lxxxviii-11-688: deh, vogliànci far bei dei nostri panni
voi m'avete più volte mostrati. deh! se vi cal di me, fate
a un palco un mantel di vaio: deh quanti guai portano gli asini e i
il mio paradiso. gherardi, lxxxviii-1-630: deh, fugga... amore /
in maggioranza. comanini, l-m-263: deh, qual leggiadro ibero / ha così
giovan matteo di meglio, lxxxviii-11-158: deh, gusta or la mie note: /
poesie musicali del trecento, lxxxiv-345: deh, belle donne di virtù ornate,
o mio. boccaccio, 21-31-16: deh, presta a'graziosi parlari lunga stagione
e davagli parole. pigli, lxxxviii-n-272: deh, non mi dar parole / e
parole. degli angeli, 65: deh, pasquetta, non tanto panneggiar fra
. g. martini, lxxxviii-11-44: deh, quanto bene egli è a parte
tuo partimento. boccaccio, 1-i-95: deh! quanto amore si portò tra voi
l'offendono. panigarola, 1-14: deh, non ti partir da noi in
cicerchia, xliii-447: o anima, deh! pensa di partirti / dal corpo,
. g. cavalcanti, i-143: deh, i'vi priego che voi 'l consoliate
xxxvi-263: alza la veste suso: deh lasciami pascere i lumi / languidi nel
fine di dover sempre morire. / deh! attende il profondo dove cascano! /
. sacchetti, 143-31: dice: deh! dàtti la mala pasqua, che
contemplativi. l. giustinian, xxxix-n-115: deh, non voler passare i toi dulci
. agostino volgar., 5-11: deh! non passare più gli comandamenti suoi,
prugnola trangugio, ch'è arcigna. / deh cacciate le passere ti sieno: /
alti segreti del non visto mondo, / deh assistete il mio canto, e i
t'è libero ancora / il passo, deh, fuggi. -ant. deposito
affettuoso). podiani, 48: deh andiam, farinuccia fina, pasta di
la vostra signoria, o pastorelleria, deh scusi in cortesia questa cacofonia o sia
sozzi insetti. monti, 22-433: deh! non far che di belve io sia
, tenendo fermo il conto disse: « deh, donna, che vuol dire questo
e iperboliche. boccaccio, 1-i-92: deh! non aspettiamo più le punte di
secoli xiv e xv, 9: deh non celare il vero a l'angosciosa /
, / a l'alma sì; deh! per lei prega. stigliani, 2-123
. r. roselli, lxxxviii-11-417: deh, sappi pacientemente amare / e soffrir
. g. cavalcanti, i-336: deh, con'tu fai grandissimo peccato: /
di mentite larve. tornielli, 498: deh! lascia il dono per man peccatrice
la donna. ercole bentivoglio, 15: deh non date orecchio / a questo peccorone
ove mi guidi? il capezzone / deh, saggio tira al pegaseo destriero. guerrazzi
angiolieri, vi-1-307 (12-7): deh quant'è suta la sventura mia /
. sacchetti, 4: canzon, deh, vanne per ritto camino / a
non voglio che te solo, / deh, preendi il dolce pegno de l'
uccellino / se mai che sì; deh, vienlo mazzicando, / non ti darei
anche sostant. calzabigi, 153: deh! impiaga tu d'ogni italiano musico,
nostri peccati. bruni, 129: deh, per vendetta od a lei pungi il
. g. cavalcanti, i-143: deh, spiriti miei, quando mi vedite /
. g. frescobaldi, lxxxviii-1-604: deh, dalle! tu c'hai,
c'hai, vuoi pericolare? / deh, dimmi la cagion che tanto peni
/ se penetrasse il cielo? / deh! levami quel velo, / che
con esso noi. fagiuoli, v-166: deh s'ella vuole abbreviar la strada /
costo, 1-46: colei soggiunse: deh, la mia madonna tullia, se
, 1-12-200: se questo è pensier, deh perché penso? vico, 4-i-930:
, par., 9-21: « deh, metti al mio voler tosto compenso,
con meco penso. gherardi, ii-10: deh, or ben pensiamo e esaminiamo i
in te. sacchetti, 122-12: deh, messer giovanni, che v'ha mosso
pur va sperando. parini, iii-92: deh perdona! errai seguendo / troppo il
1-12-200: se questo è pensier, deh perché penso? / crudo pensier,
vita nuova, 40-9 (157): deh peregrini che pensosi andate, / forse
dee., 2-2 (1-iv-106): deh, rinaldo, perché state voi così
mostra degno di miglior fortuna, / deh grave non vi sia di dirci un poco
si prezza, ma umiltate; / deh, fa'che 'ntenda ciascuna parola,
e le stanchezze. mariconda, 4-10-34: deh, morte, perché, come sei
, /... / senti, deh senti il suono / di questo sen
la rota, / mille volte gridai: deh! cara morte, / vien,
. s. maffei, 7-69: deh amabil madre a discacciar m'aita /
ardor mio. lemene, i-209: deh, perdona a l'ardire, / deh
deh, perdona a l'ardire, / deh, perdona al mentire. menzini,
amore, / del mio core / deh perdona all'ardimento. tarchetti, 6-ii-580:
pavé, / a l'alma sì: deh! per lei prega, e dona /
tennero. magalotti, 2-38: aprimi, deh, per dio: / egli è
vita nuova, 40-9 (157): deh peregrini che pensosi andate, / forse
, / toglietemi d'impaccio, / deh fatemi crepar. ghislanzoni, 2-44: da
la pergola. sacchetti, 118-26: deh, va'sotto la tale pergola e
faccia. g. stampa, 87: deh lasciate, signor, le maggior cure
mantovano, /... / deh porgi in mio favor tua forte mano,
dell'inferno. latini, i-2862: deh, come son periti / que'che contra
o inanimati. filicacia, 2-2-157: deh se i mie'preghi / non odi,
i figliuoli. goldoni, xiii-935: deh signor, dir volea, si persuada /
, voglia noiosa e pertinace, / deh, date ad altrui parte del mio
. antonio di meglio, lxxxviii-11-78: deh, rompi ormai di pertinacia i nodi
di stadera. venuti, lxxxvtii-ii-746: deh, pensa ben, lettor, quel che
. i. andreini, 1-15: deh, signora mia, dovereste pur ricordarvi che
, o pestello, o arpione, / deh va dormi e poi cena domattina.
. pucci, cent., 39-31: deh, ferma alquanto qui la 'ntelligenza
. p. foglietta, 230: deh, lasciami star se non vuoi ch'io
/ poché fortuna mi minaccia forte, / deh fa pitetti passi al calar mio »
, che diavol sarà questo? / deh, fa'pur piano, e'par tu
pria che mi traesser le coltella. / deh come olente alla stagion novella / egli
e concordia. sennini, 51: deh, per dio, cittadin, tutti ad
poesie musicali del trecento, lxxxiv-92: deh, giovinezza mia, come ti struggi,
correndo ten vai senza ritorna! / deh, dolce, gaio tempo, ben ti
le piaghe. monti, x-4-100: deh! calmati, mio re: le andate
mi rose. gambara, lxv-57: deh! guarda alla mia piaga, /
tranne due. carducci, iii-1-546: deh quale inospitai barbaro lito / da la
privato di moglie. guarini, 220: deh! sì come in altrui tempri l'
rimbrottevole]. bresciani, 6-x-183: deh ben venga, madama smeria: uh com'
sepelirsi. giuglaris, 213: frangi, deh piangi, mentre con breve pianto puoi
te piano è il tutto, / deh! tu il rattempra, ma con dolce
, s'io noi picchio'o 'deh fa'pian, marito mio'? scambrilla,
lxxxvtii-ii-484: s'i'dico: « deh, fa'piano », e'non m'
misero peccator nel mal costante, / deh cangia ora pensier e più non erra
ha su 'l dolcissimo pianto: / deh, mira che molli, che rugiadosi sono
c. i. frugoni, i-15-219: deh! chiudete la bocca / e non
suo dolore. beolco, mi: deh, flavio, fa'il più piatoso offizio
o del fanciullo mio gioconda faccia! / deh come durerai sì picciol d'anni /
belzebù, o birri pidocchiosi, / deh non portate il maggio la ghirlanda, /
/ forte movesti il piede, / deh quali onor supremi / daranti, o
inimico e per lo gielo, / deh! piega un poco le tue tenere
nei saloni. marradi, 96: deh ch'io la stringa, bella di giubilo
e pieghi. gambara, lxv-57: deh! guarda alla mia piaga,
voleva. g. gozzi, i-17-48: deh, piega ornai quell'ostinata mente /
d'azzurro e d'edere, / deh vieni, deh vieni a tentarmi / ne
e d'edere, / deh vieni, deh vieni a tentarmi / ne 'l nitor
o spiriti infernali! idem, 1-704: deh, pietà di me, signore,
non discende! dante, xii-3: deh, violetta, che in ombra d'amore
. dante, purg., 11-37: deh, se giustizia e pietà vi disgrievi
cavalcanti, iv-75 (36-29): deh! ballatetta, alla tua amistate / quest'
baci rende. fagiuoli, x-160: deh, pietosa una volta a me tapino /
chi digiuna i servi pongono. / deh perché di tal pieve di calonichi?
dopo quello. boccaccio, vili-1-27: deh! non ti rincresca lo stare con meco
notte internai caliginosa e negra, / deh sprona ornai tuo languido quadriga: / già
, tormentato. melosio, 1-311: deh se pur conforme al grido / dell'
il niffol tu hai levato sempremai: / deh, non ti paia puzza; o
] è benigno e pio, / deh, non esser sì tristo pagatore! g
che toma indietro?... deh come piena è d'icari tutta quest'aria
come piomba / il tuo viso! deh volgi a me le ciglia! pananti,
la vista. preti, 52: deh, perché tante lacrime, o mio core
/ tra le belle parer bella. / deh! nel rozzo mio linguaggio / fa'
« madonna, / fatemi fare, deh! bisogno mio, / perocché da me
molto si lamentavano tra loro e diceano: deh! or non era bastevole che avevamo
c. i. frugoni, i-15-138: deh! la man benedetta, / nel
artecolo. / o benigno gesù, deh, sia placabile. = voce dotta
suo amore. malpigli, xxxviii-55: deh pensa ai suspir caldi / che placarian
tu vuoi, alta fenice: / deh, piacciati placare 'l tuo figliuolo;
-rappacificarsi. goldoni, ix-624: deh placatevi meco.
frugoni, 1-35: o intempestive tempeste! deh, come male si scarica turbine procelloso
gli autori greci ed i latini. deh! avessimo molti di tali traduttori.
di casalottono. panigarola, 2-246: deh alza ormai la formidabile mano della potenza
pietro di viviano corsellini, lxxxviii-ii-763: « deh, dimi un poco: piacet'egli
veduto fare il pazzo e l'imbriaco? deh, state a vedere uno poco stamattina
grosso e indocto; disse il siciliano: deh, per dio, misser lo podestate
tu m'ha'dato, / amor, deh, dimmi s'egli è da gradire,
a vanvara. ercole bentivoglio, i-io: deh, di grazia / (se la
infranciosati. cantò, 3-233: colà trovai deh quanti nel caso mio: onesti falliti
b. strozzi il vecchio, 2-56: deh, pensier velocissimo, ch'a volo
. natica. piccolomini, 2-88: deh, guardate, capitano, come colui
; importanza. firenzuola, 868: deh se pietade ha in voi polso o
e voi nude ombre e polve, / deh, ristate a veder quale è il
. v. ariosto, 1-iv-754: deh, vedessi ora quella casa in polvere
ingiurie. pulci, iv-143: deh serbiamo a domani / qualche reli
. bracciolini, 1-11-3: amor, deh se tu vuoi qual baioncello / meco
mio candido sol brillarmi innante, / deh quanto d'esca offri al pensieri manzoni
grave! b. tasso, ii-135: deh fra cotante mie / calamità, di
popolani. oliva, 209: deh, non ci lasciamo vincere nell'abborrimento a'
di popolo. giuglaris, 302: deh, che torrente di popolo all'aprirsi delle
e dolci pomi. bissari, 1-23: deh, sian de'tuoi riposi almo ricetto
o intercalare. grazzini, 4-214: deh, porca nostra, vostra sosta! io
veneranda prole sacrosanta / di cerere; deh qual nettareo fumo / mi entrò, pel
porse. onofri, 3-36: ebe, deh, porgimi un cratere d'oro /
poesie musicali del trecento, lxxxiv-348: deh, passa, temp'amaro / che la
tale errore. poliziano, 1-760: deh! porgi a me un sol minimo
la nostra speranza. atanagi, xxxvi-161: deh, se gli anni vi porga apollo
ne'petti avemo. idem, 16-64: deh, porgimi dal cielo, angelo eletto
puosono. ariosto, 323: deh! perché, già tre anni quando io
felice da massa marittima, 32: deh! non guardate per ch'io sia maligno
martello, 6-i-255: dai silenzi letei deh a por silenzio / qua su venite alla
), come se fosse presente, deh anche voi con nuovi canti ponetevi a
par proprio un uom cotto; / deh, non piantar e'porri, per tua
messaggio. gambino darezzo, lxxxviii-ii-729: deh, non mi dar, giovanni,
. g. cavalcanti, i-247: deh, foresette, no m'abbiate a vile
meritorio. mascheroni, 8-283: morte, deh! vieni, e la terrena vesta
il sole. anguillara, 2-92: deh, movati il tuo ciel, deh,
: deh, movati il tuo ciel, deh, guarda intorno / come l'infoca
, ii-283: celeste amor mio, / deh prendi quest'alma. / al porto
unico mio, solo conforto! / deh li anni rei radduci a miglior porto.
-beatitudine celeste. pagliaresi, xliii-73: deh, dimmi qual'è 'l modo e qual
angiolieri, vi-333 (32-2): deh, bàstat'oggimai, per cortesia,
là 've vivesi poscia eternamente, / deh, se gli anni vi porga apollo vostro
vuol rispondere. cristoforo armeno, 25: deh, sire, disse all'imperadore,
girone il cortese volgar., 147: deh! sire, se a disiderato fin
possedè / d'achille il cor; deh ch'io noi trovi almeno / spento cogli
. b. pino, 3-17: deh, amore, se pietoso sei, come
mbra il cor. cesarotti, 1-xxxiii-88: deh, rasserena quel turbamento ornai troppo possente
. g. gozzi, i-23-160: deh, che diresti or tu che vai vestito
trecento, lxxxiv-194: muorti oramai, deh, misero dolente, / po'che pur
generazione. botta ri, 5-167: deh perché state voi a compiangere la perdita
una minaccia. boccaccio, iv-37: deh, per dio, attentamente riguarda e
com'aride foglie al soffiare del vento. deh, non isteriliscano i duramente potati e
o mie potenze e forze interiori, deh non mancate di celebrare il suo nome
più importanza. guarini, 45: deh! non ti procacciar prima del tempo /
voi tomi? castellini, 1-30: deh, lascia morirmi, ch'io so bene
il collo. stigliani, i-9: deh, potestà cogli occhi miei mirarla /
di peccato. sacchetti, 123: deh, ditemi se voi vi contentate / di
seguaci. savonarola, 13-13: deh! mira cum pietade in che procella
non si può. leonardo, 2-47: deh, non m'avere a vii, ch'
è scura, l'è spaventevole: deh, perché non son io pratico? costo
male. matteo correggiato, 19: deh, quant'è prava tua [di amore
favore. scroffa, 1-8: deh, vien, se non per altro almen
risplendente. de iennaro, 74: deh, vuolgi gli occhi ornai e sì mi
. m. franco, 1-49: deh va', legati al gozzo / una calza
dottrina. gherardi, 2-i-51: deh, guarda e pensa quanto bene in
, ehu, lasso; pregativi: deh. = voce dotta, lat.
pienamente. a. pucci, 4-290: deh, fammi una canzon, fammi un
sì crudo premio. menzini, ii-267: deh perché la sua mente ria / io
duro legno, / questo mio cor, deh, prendi, / ch'opra de
me. canteo, 442: deh, prèndati pietà dii mio languire, /
dieci anni. cesari, 1-2-282: deh! come sono profonde le vie di dio
raggio essendungravidata. chiabrera, 1-i-209: deh, sarpa e lascia il porto, /
comune e vino. goldoni, xi-62: deh, signore, venite, / la
f. f. frugoni, 1-223: deh, fosse pur permesso alla penna di
delf'uom le ascose fibre indaghi, / deh, se il mio dir qui d'
. goldoni, ix-1219: deh! tu, signor, che a sostener
al tuo crin tessei / l'ultima, deh, gradisci, o filodemo, /
, io non la vo'seguire? deh, quanto è sciocco il mio pensiero!
sul petto: / di vostra ancella, deh, facciasi, disse, / quel
s. bernardo volgar., 7-13: deh, per l'anima tua che dee
lxxxviii-ii-574: o selvaggio pidocchio, / deh, lieva giuoco altrui e dàtte impaccio
: o vecchio / fratello mio, deh ferminsi i cavalli / presso di questa casa
f. d \ ambra, 4-117: deh guarda quanta pazienza / ha voluto questo
gran molestia. serafino aquilano, 192: deh, perche non mi resta tanto ardire
, fallace. musso, 89: deh, padovani, può esser che non vediate
guastassin di can qualche paio: / deh! vanne innanzi, presto, cappellaio.
, messer piero compare onorando: ma deh piglia pria l'aspersorio e tuffalo nel vin
prendi ad illustrar le carte, / deh, guarda in pria come 'l tuo cor
, 32: disse la reina: deh! oste nostro enea, di'a noi
. niccolò da correggio, 1-130: deh, taccia ormai che a dar laude s'
senza invito. bandello, ii-945: deh, perch'italia mia, privata sei
. m. cecchi, 140: deh! per gran prò di voi drizzate il
stesso. g. stampa, 87: deh lasciate, signor, le maggior cure
procacciarsi guai. goldoni, vii-191: deh, se credete al nume regolator del
in gran procella. savonarola, 13-13: deh! mira cum pietade in che procella
, 1-35: o intempestive tempeste! deh, come male si scarica turbine procelloso
roncisvalle, 5-6: signor mio, / deh, non voler che tua gente sovrana
f. f. frugoni, 1-382: deh, perché così a torto ti rubi
degli uomini religiosi. stigliani, 2-58: deh come puoi, colle profane piante,
personificazioni. maestro alberto, 66: deh! o perché il nemico e profano /
proferta qui in un tratto. - deh! sì fatela: / dite l'ultima
gravedona la riviera esulta. / ma deh! non progredir; deh! non ti
/ ma deh! non progredir; deh! non ti vinca / brama di penetrar
, amici, o car parenti, / deh, non piangete, ch'io son
. f. frugoni, 3-i-237: deh, non mi dite ch'io viva (
. g. stampa, 34: deh prolungate almen per alcun ^ ore / questa
una persona. fagiuoli, iii-175: deh, perché non ho io di quello stile
. de iennaro, 74: deh, vuolgi gli occhi ornai, e sì
giambullari, 3-28: dice a lor: deh! non ri paia grieve / di
in cadenza. teresa s'affanna: deh leggete un po'ch'io v'intenda
mescere. pseudo-scroffa, 1-47: deh, se 'l perpulcro tuo ministro eterno
. iacopo del pecora, laxviii-iii-173: deh! pensa che amore, / fra
. iacopo del pecora, lxxviii-iii-52: deh! non sia qui stravolto tuo intelletto
gli dèi. carducci, iii-4-13: deh propizia trasvola [o aurora] -così t'
su tal proporzione. mascheroni, 8-390: deh! scrivete, o dotti conti,
. foscolo, ii-87: odimi, deh! per poco / indugia almeno il
, certo. carducci, iii-3-284: deh come bella, o nonna, e come
i. frugoni, i- 10-61: deh! qual prora europea fu mai sì ratta
indecenze che comprendi così perfettamente., deh! non temere. piuttosto spezzare la
. stigliani, 37: 'deh occhio mio bello guatami un poco ':
la pecorella presso a sé chiamòe: / deh! dimmi il ver, prestotti questo
alcuno proselito de'farisei, dicendo: deh! piacciavi di pentervi. e. visconti
sottomettersi. fagiuoli, vii-155: deh per pietade ancor sia pensier vostro /
imminente ruina. monti, x-4-133: deh! ferma; / férmati, non partir
: casto amor, fra questi orrori / deh proteggi un puro affetto. rosmini,
sii pietosa. boiardo, cvi-535: deh, omo mentitore e pien di vizi,
consiglio, /... / deh, mira il popolo che a te si
protonotariale. berni, 348: deh, di grazia, messer giovan francesco mio
la cagion di sì orribili stupori, / deh, spiega, o duce, a la
?? boccaccio, 1-ii-79: deh, dimmi quando / tu vuoi ch'ei
sarà sol pianto. cesari, 7-102: deh, non siate così provano.
, che non darò ». / « deh, dimi un poco: piacet'egli
e buona. burchiello, 2-39: deh, fagli pugnere spesso la vena, /
e riprovato in ogni impresa, / deh, se di me pur poco ancor vi
. -pria / ogni cosa gli esponi, deh! che vale / il proverbiarlo?
, come le fosse presente: « deh, anche voi con nuovi canti ponetevi
e 'l ciel in sé conchiude, / deh, non guardare le nostre opre crude
gniamme che 'nde carecammo le nave; deh, che trave, tavole, prufile
ogni egregia e notabil pulcritudine, / deh non mi dar cotanta amaritudine / non
? lorenzo de'medici, ii-316: deh, andate col malanno, / vecchi
, presto si disse: « deh, vogline buona e diligentissima guardia ave
pace ti chiede, almanco tregua / deh per tua grazia dona: / ma stolto
f. f. frugoni, 3-ii-190: deh, perdonatemi, o mio signore,
; fine. agostini, 14: deh, fie almeno qui il punto e qui
dee., 8-7 (i-iv-715): deh! leviànci un poco e andiamo a
/ già fammi tutta un ghiaccio; / deh, che fiere punture / mi trafiggono
ai noi. trissino, 2-3-162: deh lasciate, signor, ch'io mi
amoroso. brusoni, 7-88: deh, per grazia, signor glisomiro, poiché
balli onesti e puri, / vieni, deh vieni. alfieri, 5-52: la
giudizio, se non saggio, / deh non tendete, o dive, / i
ti sembieranno. carducci, ii-14-249: deh., toma a la tranquilla / felsinea
per beverare i due cavalli? / deh lauri nuovi! presso il puteale / crescono
. niccolò del rosso, 1-335-11: deh, somo qove, per tuo onore
argomenti della mosca, e disse: « deh, ribalda, lecca- scodelle..
sì bella. idem, iii-2-176: deh quanto è gran dolore / del tristo
, 8: aprite quella cassa. deh, che puzza! deh, che schifezza
cassa. deh, che puzza! deh, che schifezza! deh, che carogna
che puzza! deh, che schifezza! deh, che carogna! -in
. muscia da siena, 07: deh, guata, ciampol, ben questa
. b. corsini, 7-4: deh, tu [diana] quelle quadrella,
capo quadro. cini, 176: deh, vedete, / galeotto, se questi
? dante, inf., 19-90: deh, or mi dì: quanto tesoro
l'alme sollecite. batacchi, 2-82: deh! quanto è mai questa partenza amara
in mente avevi. carducci, iii-4-75: deh come tutto sorridea quel dolce / mattin
, d'un dio crudele! / deh, sii pietoso, o dio temuto,
è retta. boiardo, cvi-500: deh, considera ben quel che io ragiono
/ di dirti i suoi martiri, / deh fa'/ che tu noi miri.
dante, inf., 10-96: « deh, se riposi mai vostra semenza »
qui ad otto giorni vedrò filena tornata. deh, come non trapassano tutti questi otto
. poliziano, 6-389: ahimè, deh perché tanto / quel volto a noi
e l'ombra. fantoni, i-157: deh! almen col suon della fraterna lira
del voto. boccaccio, vii-4: deh, se per avventura / di ciascuna
oh, io ci son anch'io! deh, dimmel, beco, / dimmelo
tempo. serafino aquilano, xxx-10-5: deh, pensa ben dove non vai soccorso
ha de'fiorini. / cusoffiole! deh non arrabbiare »), denom.
/ per consolarmi il vero, / deh narra la cagione onde in quei vepri /
raccolti avea, disse a bruno: « deh vedi bel codolo: così giugnesse egli
misero peccator nel mal costante, / deh cangia ora pensier e più non erra:
dalla corte imperiale. casti, i-2-280: deh! pensa quanto onor raccoglierai / d'
. g. cavalcanti, i-xxxv-28: deh, ballatetta, a la tu'ami-
supporto scrittorio. salvini, 12-6: deh non raccomandar sola i tuoi carmi /
. domenico da prato, lxxxviii-i-506: deh, come ben commisse / amore a
in ordine. aretino, 1-1: deh, guarda un poco con che tresca di
di boria e di pensieri, / deh vi mettete ambo le mani al petto!
mi raddorma / sì dolce, allor deh poi che sempre io dorma? =
mio tristo cor tien la radice, / deh per che ancor a me tocar non
entro l'abisso gli deprimi, / deh, che l'empio tal sempre non sormonte
raffrena le lagrime. calli, 1-3-52: deh, tu raffrena i pianti. c
tragge / il troppo tuo bollor. deh! ti raffrena / e cauto pensa.
. idem, purg., 28-43: deh, bella donna, che a'raggi
lung'ora invan lagrime e note, / deh! qual sentì nel cor novella doglia
sal viati, 11-5: deh, come siàm noi teneri e troppo inviluppati
il giovane, 9-4. 53: deh, com'è bella e ragguardevol cosa /
a. manetti, 2-38: filippo, deh non ne ragioniano più. boterò,
musa). anguillara, 2-267: deh, suona apollo la tua cetra,
la mente stretta. boccaccio, viii-1-27: deh! non ti rincresca lo stare con
vede più uno. panni, 480: deh, come al naturale, / poi
in mano. foscolo, ii-386: deh! giovinetta, allaccia le slacciate / stringhe
neri / coll'adorato incanto, / deh non voler soltanto / i poggi rallegrar.
non può far se non iddio: deh, rallegrianci e giubiliamo in lui. loredano
in sua malora. cammarano, xc-284: deh, rallentate, o barbari, /
vedrai che 'l can rallenti, / deh, fia che ti rammenti 7 quanto
. marino, vi-23: ma, deh, perdona a fanciullesco ardire: /
luce). mascheroni, 8-183: deh! chi ti spinge a terra, /
il vecchio, 2-00: ombra cara, deh toma, ch'io m'addorma,
con mattoni. burchiello, 38: deh lastricate ben questi taglieri, / ram-
. correggersi. boccaccio, viii-1-27: deh! non ti rincresca lo stare con
-in invocazioni. menzini, ii-336: deh ti rammenta, regnator superno, /
d'ascoli. gherardi, 2-ii-65: deh, pensa un poco alla mia dolcissima
con facilità. sacchetti, 153: deh, come 'l capo ti muffa / sanza
o ambiente. caro, 16-57: deh, come oggi siam [per il mio
mona masa; / lascioti il cuor, deh! non me lo tribbiare, /
i-iv-561: ch'altro ho io? deh, ditelo: / cotte di raso o
tasso, 19-71: la fronte mesta / deh per dio! rasserena, e 'l
, i-160: quella severa fronte / deh! rasserena. de sanctis, 9-97:
/ lo sposo vostro che s'avanza. deh, / rasserenate il ciglio.
alma rassereni. cesarotti, i-xxxiii-88: deh, rasserena / quel turbamento ornai troppo
tragge / il troppo tuo bollor. deh! ti raffrena / e cauto pensa.
m. cecchi, 1-ii-317: padrone, deh, stando in casa, rattizzate /
c. i. frugoni, i-10-61: deh! qual prora europea fu mai sì
nelle sembianze tue bruto ravviso, / deh! tu ravvisa porzia in me. gozzano
mia ravvivi in tela espressa, / deh, non far che la miri / l'
se'? o dolce dama, / deh, fammi cortesia di tua favella, /
tuo sacro divin sangue prezioso, / deh! si pentano gli empi. berchet
, 1-32: -ferma, baiardo mio, deh, ferma il piede! / che
morte. bissari, 2-94: deh, come morta o moribonda almeno /
rime inedite, lxv- 297: deh! reggi, signor mio, questa tremante
acciocché io non trapassi. martello, 6-ii-504> deh, reggi i passi miei / fra
esperia, nipote di atlante sostenitore de'deh, governava vicino a'colli d'appennino
fatto audace? menzini, ii-336: deh, ti rammenta, regnator superno,
il sonno. muscettola, i-358: deh, tu, possente domator de'mali,
regolatori. goldoni, vii- 191: deh, se credete al nume regolator del cielo
abbe alcuno ammasciatore delle vicinanze intorno. deh, corno bene responneva! dava resposte
anche sostant. ciampoli, 79: deh quali ora veggio io schiere immortali /
la villa. d annunzio, i-185: deh come splendide di sole passano / le
cose remote anco e lontane, / deh! dimmi qual riposo o qual ruina /
. panigarola, 2-32 / j: deh, mostra l'altezza della potenza tua e
qual ch'io sia figliuolo, / deh, dimmi: onde procede / che 'l
pubblico luogo. batacchi, 2-142: deh! vi caglia la mia riputazione, /
. tebaldeo, son., 9-4: deh perché non mi fur svelti di testa
o pianete diverse, al vostro loco / deh restatevi un poco, / e nel
giusto prego insino al cielo aggiunge, / deh! movi ornai, ch'ogni al
io dissi: « amor, deh, alquanto il colpo resta! »
pene amate. agostini, 11: deh, per la tua pietà, abbia di
.). alfieri, 11-66: deh non m'abbandonare: o in patria tua
, / sì terribil sentenza: / deh non voler mostrar la tua potenza. metastasio
riacchiappa. carducci, iii-2-169: ma deh non ci scappate, / che vi
contro qualcuno. alfieri, 1-549: deh! come / quel traditore ha in te
liberare. torini, 330: deh, perché volle il benigno creatore che la
contro di essi. forteguerri, 30-12: deh, se prego mortai non si ributta
i-291: de'monti miei sui vertici / deh! scendi [o luna] a
. lorenzo de'medici, ii-36: deh dimmi, in questi boschi or che contempli
vuol la festa, mano a dargliela. deh, golpe, insegnagli questa ricetta.
. i. frugoni, i-14-97: deh! finite di languire, / affrettatevi a
battaglia accetto. romei, 29: deh, amore, poiché tu mi facesti ricetto
tutti prestiam ricetto. pascoli, 5-90: deh! bruto! a quai pensieri /
suoi cavalieri. arienti, 121: deh, non essere sì altera, poi ch'
nannini [ovidio], 292: deh non voler contra te stessa a sdegno
propria casa. compagni, 3-14: deh, quanto fu, questa, crudelissima
, 64-102: « se'tu impazzito? deh, va', ricolli- contesto figur.
f f goldoni, xii-755: deh per pietade, / prence, lasciami
dalla morte. marino, 1-19-330: deh! perché da la man di radamanto
baiamo, io 'l riconosco: / deh, come ben nostro bisogno intende! savi
amore, / questo cuore infiammato, / deh! per dio riconsola / poi clr
illudete un momento e poi fuggite, / deh! venite, venitemi su 'l cuore
idem, purg., 5-133: « deh, quando tu sarai tornato al mondo
tavola. l. salviati, 19-43: deh, volta / carta, ché questo è
iperb.) martello, 6-i-220: deh, per dio, si ripigli spirto,
. bernardino da siena, 680: deh, pensa quando tu omo darai moglie al
perduto. pasquinate romane, 56: deh, quanto hai fatto ben, poiché
. i. àndreini, 1-219: deh, cara signora mia, non ricusate
dal ciel ridutta astrea, / sgombra, deh sgombra i vapor tristi e rei.
e l'onesto. fagiuoli, ix-167: deh per qual motivo in elio, /
vi ostinate in così tristo amore. / deh lasciate, signora, tanti affanni:
. c. martelli, lxxxviii-ii-40: deh, volta gli occhi al nostro piccol legno
infinito / ond'ogni cosa accendi, / deh perché meco a saettar non prendi /
dante, par., 9-21: « deh, metti al mio voler tosto compenso,
anima sua. casalicchio, 189: deh, riflettiamo che la rovina del più
ché non ti miri in me? / deh, fa'l'anima mia, ch'a
/ contro al fero faraone. / deh! riforma il corvo in cigno, /
-dissolversi. carducci, iii-3-287: deh, quanta parte de l'età mia
i. frugoni, i-15-204: fate, deh! fate, senza aver rifugio /
. n. franco, 7-167: deh, perfido iniquo, io non so a
, 1-34: ah rigidezza importuna! deh, sospendi, o fortissimo, il
torto. n. franco, 7-357: deh, s'egli e vero, o phi-
. valperga di caluso, 109: deh, caro padricel, bell'orso mio,
. corsini, 7-13: rompi, deh, rompi ornai del cor l'asprezza /
santo crine / ingiuncato di spine, / deh volgi gli occhi, o sinagoga ebrea
. cola di monfiorte, lxiv-28: deh, reguarda tanta fede / ch'el
e indulgenza. aretino, 22-221: deh! riguardate me, o padri venerabili,
, pudibondo. oddi, xxi-ii-360: deh, sciagurata! è andata più volte la
, allentare. campofregoso, 5-27: deh, relentate le catene un poco.
/ faccia dolce e tenerella, / deh, succurrine ch'io moro. spinelli
e cascante. cammelli, cvi-445: deh! che in questo poco rimanente / che
disse: -sì che fu ser naddo; deh degli tanti maglianni quanti mai ne vennono
. lorenzo de'medici, ii-316: deh, andate col malanno, / vecchi pazzi
mostra: e quella sola basta. / deh rim- bucate nelle vostre tane. g
sino al presente. fagiuoli, vi-13: deh perché leggi tali or rinnovate / non
di piatà, chiaro splendore, / deh, porgi al mie 'ntelletto, che vuol
colonna. antonio da ferrara, 101: deh, ven, più non far posa
anche assol. aretino, 1-1: deh, guarda un poco con che tresca di
. m. cecchi, 20-27: deh, non la rimestare più, ché,
tu vuoi, alta fenice: / deh, piacciati placare 'l tuo figliuolo; /
far regredire. niccolini, iii-199: deh perdio non si rimetta in fasce il
sole i rai. chiabrera, 1-ii-164: deh come mai potei così lasciarvi / per
. idem, purg., 23-114: deh, frate, or fa che più
terra senza acqua. martello, 6-iii-557: deh rimovete, o madama, cotesti occhi
e renasco. trissino, xx-1-77: deh foss'io morta in fasce, / ché
commedie di dieci vergini, 19: deh, guarda un po'che razza son
quel paese. parini, 672: deh, se voi aveste veduto quel gentile omac-
per vostra compagna. boccaccio, viii-1-27: deh! non ti rincresca lo stare con
mio tormento. matraini, 61: deh non sprezzate il cor, che fu già
. n. franco, 7-252: deh, poi che le gelide acque a me
sentito rimorso! d'annunzio, iv-i-i-311: deh perché rinnovelli ad ora ad ora, /
tu ardi? /... / deh, non rinovellar quel che n'ancide
inimico e per lo gielo, / deh! piega un poco le tue tenere frondi
altri uomini e molto più che pazzi, deh, sentite una volta e rinsavite.
bonarelli, xxxiii-401: segui, nerea, deh segui, / ché sol per te
bizzarro e duro. scarpelli, 1-131: deh, non mirar ch'io sia ministro
ma se questo è pen- sier, deh perché penso? / crudo pensier, perché
-rifl. magno, 61: deh t'avess'io, canzon, più ch'
idem, purg., 5-131: « deh, quando tu sarai tornato al mondo
dante, inf, 10-94: deh, se riposi mai vostra semenza.
. livio volgar., ii-1-319: deh, bel sire iddio, non riposerà giammai
riposso, / o caro amore, / deh, non me esser crudele; non
manzoni, fermo e lucia, 396: deh! non indurate il vostro cuore;
/ riprese. scaramuccia, 90: deh, prendiamoci in questa parte, vi
. leopardi, 15-16: quanto, deh quanto / di te mi dolse e
paia di capponi. bembo, io-vili-182: deh per dio, e quando sarà che
io star dovrò! mazza, i-69: deh quanti, ciechi del lor grave risco
riscosse. v. colonna, 2-92: deh! potes- s'io veder per viva
celia, figlia, vaneggi. / deh riscuotiti ornai: tu se'tra 'vivi
[imitazione di cristo], 1-23-6: deh! vedi, carissimo, da quanto
: ma par che si risenta. deh, signora, risvegliatevi, non vi fate
riservarono a noi. panigarola, 2-91: deh, che abondanza di dolcezza è quella
di migliore aspetto era, gli dice: deh! sire, se dio risguardi a
13-27: vergene, in me, deh! volgi i toi bei ochi, /
, se ne va a pisa; deh, pe 'l bene universale, non vi
eterno. giuglaris, 213: piangi, deh piangi, mentre con breve pianto puoi
ch'egli si spalancasse per accoglierci! deh! a che non venne la morte
tristi fleti. magno, 66: deh rendi a que'begli occhi il lume santo
/ e le ferine torme. / deh risorridi e fausto / a la vendemmia scendi
mio. n. franco, 7-357: deh, s'egli è vero, o filena
uccider altrui. dante, xxiii-5: deh, gentil donne, non siate sdegnose,
ade, / aure soavi alate, / deh ristorate 1 moribondi fiori.. gozzi
., 2-2 (1-iv-106): deh, rinaldo, perché state voi così pensoso
sotto soave immagine di morte: / deh stendi a me il tuo volo, /
il giovane mezzo timoroso disse: « deh, madonna, movetevi a pietà della gioventù
/ se penetrasse il cielo? / deh! levami quel velo, / che
balìa. g. cavalcanti, i-lii-n: deh, con'tu fai grandissimo peccato:
a le fiamme. marino, 1-4-227: deh propizia a'miei voti or me ritogli
1-284: madre, ove vai? deh! nella reggia il piede / ritorci:
poesie musicali del trecento, lxxxiv-92: deh, giovinezza mia, come ti struggi
correndo ten vai senza ritorna! / deh, dolce, gaio tempo, ben ti
necessario intrometter quiete. alfieri, 8-297: deh! non fia che da lui troppo
tua prova. ariosto, 1-iv-283: deh, fratei, ritornami / vivo, che
di grazia. chiabrera, 1-ii-380: deh qual possanza i ritorna agli anni / ed
settembrini [luciano], iii-1-369: deh rifammi, ritornami uomo.
f. f. frugoni, 3-iii-249: deh, comandate ai venti dei disperati pensieri
. da porto, 1-136: deh! aiutate voi stessi; liberatevi da
e disse: o reo, / deh! ferma i passi tuoi ch'inver raffido
altra languendo in voi misera stassi. / deh, fia mai ch'io 'l
-con sineddoche. dottori, 3-62: deh qual diè di se stesso / il fallace
. g. gozzi, i-19-215: deh, perché corallina io non ritrovo in
sicché pare appuntato cogli spilli, / deh guardatevi, o genti. nievo, 554
. sacchetti, 4: canzon, deh, vanne per ritto camino / a questa
., 8-2 (1-iv-678): « deh! » disse il prete, «
, / di un amico incommutabile / deh sovvengati talor. ungaretti, ii-87:
si scosse. cino, iii-36-1: deh, quando rivedrò 'l dolce paese / di
schiera io mi riveggia? / e deh, s'altri m'aspreggia / e
io mi raddorma / sì dolce, allor deh poi che sempre io dorma?
, sbaragliato. carducci, iii-2-145: deh, che fremito errò di petto in
dante, purg., 28-47: « deh, bella donna, che a'raggi
e virilità. idem, iii-3-287: deh, quanta parte de l'età mia verde
e gelata / dall'oziose piume; / deh perché non rivoli, e non mi
poetica. forteguerri, 21-75: deh, non v'incresca che a cercar di
, di piaggia in piaggia. / deh rivolghinla un dì le voci mie, /
rivolghinla un dì le voci mie, / deh rivolghinla un die. -stornare un
casa di poveri e degl'infermi. deh come era bella quella cosa, a
. muscia da siena, 97: deh, guata, ciampol, ben questa
, faccendo del cuor rocca dicea: « deh, vacche che spussate come carogna,
rime inedite, lxv- 297: deh! reggi, signor mio, questa tremante
/ e ripulite sì speditamente, / deh sappiatene grado a chi mi fa / seder
è men dolor ch'altri tormenti: / deh, pregatel per noi, senza più
selve romite, /... / deh lasciate ch'io sfoghi!...
. corsini, 7-13: rompi, deh rompi ornai del cor l'asprezza / giovinetta
f. m. zanotti, 1-8-47: deh, santo re, che già nell'
/ onorati vessilli unisti ai franchi, / deh fa', signor, ch'egli ornai
cresciuta. della casa, 682: deh, chi 'l mio nodo rompe e me
dagli dei. mazza, 798: deh far, bell'alma, piacciati / sul
astrusi. aretino, 10-19: deh, non mi rompete il cervello con le
digiuni. f. casini, iii-422: deh, non vogliate voi col rompimento della
allegri. guarini, lxv-140: fuggi, deh! fuggi ornai, / che 'l
la testa. mercati, 1-4: deh, guarda chi s'innamora. si può
medicina / della turba fiorentina, / deh ripara a tal rovina / sopra al
profondamente. lapo gianni, xxxv-ii-600: deh, com'ti piace star presto guerrero
agli aspri rubatori e diceva: « deh! crudeli cavalieri, i quali senza alcuna
s s sannazaro, iv-60: deh non ti tornano a mente i dolci
, spasimando di dolore: / « deh perché (dico), amore, /
-sostanti carducci, iii-1-244: deh il vostro furiar / e il torbido
itali penati / annibai diro. / deh come rise d'alma luce il sole 7
e arruote. dotti, 1-269: deh mira [nerone] come a un re
esser di noi. marino, 1-13-3: deh, quante volte de le lievi rote
più da sperare alcun soccorso, / deh, non impallidir la bianca gota /
suono alto e profondo: / « deh! vienne tosto, vienne, finimondo.
corsa e valla ad acciuffare: / deh con tal brio ruzzar state a mirarlo
. g. visconti, 2-173: deh, misera e dolente mia fortuna, /
, 1-261: tristano disse: « deh, dimmi la verità, brandina: fu
non ne parlerai. gabiani, 21: deh, che quel dio indugia pur troppo
c. i. frugoni, i-12-26: deh! se pur di tal opra il
di memoria. bassani, 41: deh vera arcana santa prowidenzia, / quali
'lauri / sacri ad apolline, deh vieni, e donami / i tuoi trepidi
'lauri / sacri ad apolline, deh vieni, e donami / i tuoi trepidi
gli alti vostri amorosi lumi, / deh come può farsi ch'ora amor con
con aureo scettro. monti, 1-26: deh! mi sciogliete la diletta figlia;
a piantar carote. filicaia, 2-2-144: deh pria ch'io parli, ahi lasso
. n. franco, 7-381: deh, filena, ecco che da tutte parti
. s. maffiei, 7-60: deh, s'or che il saettar del sol
. / to'pur il sagginato. / deh, no, to'quel fregiato.
oh miei pensier non saggi, / deh rieda per gli usati ermi viaggi /
poesie musicali del trecento, lxxxiv-347: deh, no me far languire, /
aprir le mal saldate piaghe: / deh, s'udir brami il mal che si
rada. petrarca, 273-11: deh non rinovellar quel che rancide, /
un grande che non rida, / deh, non temer ch'egli è dolce di
furto). tasso, 11-22: deh! che ricerchi tu? privata palma /
disgusto). baretti, i-29: deh, non mi parlate di quelle vostre prediche
al foco eterno. ariosto, 7-61: deh non vietar che le più nobil alme
verso ostende. chiabrera, 1-i-209: deh sarpa e lascia il porto, / né
sbiechi il livido occhio porcino, / « deh, fucci » gridagli, «
. guarini, lxv-284: cedi, deh! cedi al fato: / soggioga alquanto
l'intelletto. malpigli, xxxviii-49: deh porgi al mio dolor qualche salute.
lo chiamone; / e diseli: « deh, dime, te priego, per dio
si potrà salvare. parini, 301: deh tre volte sputiamoci, o tirsi,
figlio. mezzogiorno. tasso, 5-83: deh! non t'incresca / ch'a te
). matteo correggiato, 5: deh, che faranno gli occhi miei lontani
. g. cavalcanti, i-336: deh, con tu fai grandissimo peccato:
le guerre? strafarola, i-198: « deh per cortesia », disse flamminio,
, e sapi odor selvaggio, / deh creatura allegra, / in veste negra
misero; e 'l viver mio deh! non si sciolga / pria che de'
odor santo. biondo, xlv-199: deh, dolce bocca, saporosa bocca, suave
medusa). anguillara, 5-57: deh, non mi fate l'orrido spavento
affluente). martello, 6-i-220: deh, per dio, si ripigli spirto,
croce nera. i... i deh, ritornate ornai a dritta schiera /
inacquare alcun poco il globo terracqueo, deh sbalestratemi ve ne scongiuro mille miglia lontano
denti della bocca. marino, xvii-51: deh perché, quando in su 'l mattin
in isbandimento. tommaseo, 2-ii-22: deh! correte a quella fonte / cagion
e poi sbarrò el leone: / deh! viello a onorar bella iunone. documenti
. spianare. savonarola, 8-i-14: deh! non cercate di innalzare le vostre
/ sempre modesti e tardi, / deh! sian pietosi al dolor che m'aspreggia
propria persona. cesari, 7-688: deh ribaldo! vatti impicca con queste tue
personalmente conoscerla. alfieri, 1-281: deh! sbrama / in me tua sete
, 152: sin che non cominciano, deh come sono buoni, sinceri, docili
dante, purg., 23-49: « deh non contendere a l'asciutta scabbia /
, xxxvi-244: volgi 'l viso poi, deh porgi l'orecchie benigne, / mira
. dante, purg., 28-44: deh, bella donna, che a'raggi
ne'fatti d'arme? » « deh, va'col malanno », disse la
, 1-35: oh intempestive tempeste! deh, come male si scarica turbine procelloso di
preoccupazioni. mattio franzesi, xxvi-2-95: deh, chiusi per la testa e le
linguam romanam'. scambrilla, lxxxvtii-ii-485: deh, quanto fia quel tuo conno felice,
schiera? del carretto, 2-172: deh, non seguir la ceca e volgar
, 8: aprite quella cassa. deh, che puzza! deh, che schifezza
quella cassa. deh, che puzza! deh, che schifezza! deh, che
che puzza! deh, che schifezza! deh, che carogna! quella bella zazzera
il grifo. cesari, 7-522: deh, non mi fare lo schifiltoso, come
/... /... deh risguarda or questi / chiostri, ov'
, 1-xxxii-282: io cerco un cor, deh me l'addita, amore, /
umile. n. franco, 7-267: deh, come non è ella a tutte
voi spirar non posso verbo: / deh, non abbiate mia parole a schive.