: le sorelle, pure trattandola con degnazione per la sua miseria fisica e la
si stesse tutti al mondo per sua degnazione. giusti, i-224: per non parere
mondo, diceva l'aristocratico con una degnazione venata di sprezzo, è fatto d'
principio -di somma bontade / a tanta degnazione aver ti vinse. g.
tuo principio -di somma bontade / a tanta degnazione aver ti vinse. / tu sanza
i preti e i cardinali con divota degnazione circondano il cataletto e intorno al corpo
principio -di somma bontade / a tanta degnazione aver ti vinse. 9. locuz
volgare e non si riputasse soverchia degnazione il lodarlo. e le persone
, largire (con atto di indulgente degnazione, facendo un favore, una grazia,
. e a questi corrispondeva con una degnazione contegnosa. serra, ii- 525:
per un attimo i vecchi contrafforti della degnazione. pratolini, 1-5: il rione di
. e a questi corrispondeva con una degnazione contegnosa. leopardi, iii-158: non mi
e potente che pareva la guardasse con degnazione, non negandole la sua ombra e il
. degnaménto, sm. ant. degnazione, favore, grazia. innocenzo
principio -di somma bontade / a tanta degnazione aver ti vinse. exultet volgar.,
volgar., xxi-mo: o maravigliosa degnazione della tua pietade d'intorno a noi
? oh ineffabile grazia! oh grande degnazione! oh amore smisurato, che è dato
tanta in lui fu l'umiltà della degnazione, e tale a un tempo il vigore
andò veramente (che non fu piccola degnazione) dal detto vicario; e concertarono che
e la gloria del paradiso per la degnazione avuta quaggiù di proteggere il culto di
la vecchia, non essendosi attesa tanta degnazione, diede la propria con un po'
8-112: eran tutti inorgogliti di quella degnazione dell'onorevole deputato. -iron.
ma in tal modo, che la sua degnazione e umiltà in prendere carne non menimasse
1 preti e i cardinali con divota degnazione circondano il cataletto e intorno al corpo
. roberti, ii-429: conosco troppo la degnazione, la placidezza, la soavità della
tant'è piena di gentilezza, e di degnazione, e di benevolenza e d'amore
donne, come meno severe, usino più degnazione alla nostra inutilità. rovani, i-331
erasi recato in cucina, con insolita degnazione per ordinargli dopo il teatro il solito
: lei, signora, con tanta degnazione mi ha onorata d'una visita,
tavola i suoi schiavi, in segno di degnazione affettuosa. 3. affabilità ostentata
carducci, iii-9-145: né manca certa degnazione democratica dalla parte dei gran signori e
commediante, quando cicalavate al tribunale per degnazione; e quando stavate
? non tenerlo ad omaggio: è degnazione. deledda, iii-141: li aspettava
affabilmente, non senza però una certa degnazione. alvaro, 14-202: egli si accostò
accostò al nostro gruppo con una certa degnazione, e « chi sono questi signori
[la gatta] le carezze con degnazione, e socchiudeva gli occhi trasparenti ma infidi
4. locuz. -avere la degnazione: acconsentire, compiacersi (anche con
tenerezza di quest'ultimo, ebbe la degnazione di applaudire ad una di lui satira
xviii-291: il personaggio che ebbe la degnazione di venirmi a vedere si crede (
la signora contessa ha voluto aver la degnazione di venire da me? pirandello,
d'università... ebbero la degnazione di parlare animatamente di studi antropologici e
e di statistica. -oh degnazione! gran degnazione! troppa degnazione!
statistica. -oh degnazione! gran degnazione! troppa degnazione! degnazione tua,
-oh degnazione! gran degnazione! troppa degnazione! degnazione tua, sua, vostra,
! gran degnazione! troppa degnazione! degnazione tua, sua, vostra, loro:
savia europa gli staffili suoi, / oh degnazione! ferma per i piedi / danno
10-306: oh, troppo troppo; troppa degnazione: amante; troppa umiltà: padrone
e letter. propenso ad atti di degnazione, benigno, affabile, condiscendente.
sciamannato. 3. che deriva da degnazione affettata, che sa di sussiego.
[s. v.]: * degnazione 'dice propria mente l'
mi teneva dietro per necessità, con degnazione: era ben quello il luogo dove esso
12. atto gentile, cortesia, degnazione, galanteria. rinaldo degli albizzi,
galles. bocchelli, 4-139: gran degnazione d'un fantasma dell'antichità d'accoglierci
per un attimo i vecchi contrafforti della degnazione. dòse (ant. anche dòsa
disgiunta, talvolta, da una certa degnazione). d'alberti [s
orgogliosa, forse con un'ombra di degnazione e di sforzo, di « antonio
andò veramente (che non fu piccola degnazione) dal detto vicario; e concertarono
tuo principio -di somma bontade / a tanta degnazione aver ti vinse. giovanni dalle celle
dolce tepore della casa, amavano discendere dalla degnazione alla conversazione, dalla conversazione alla confidenza
e la gloria del paradiso per la degnazione avuta quaggiù di proteggere il culto di
: per lo più in segno di degnazione, di condiscendenza, di benevolenza,
8-112: eran tutti inorgogliti di quella degnazione dell'onorevole deputato. cicognani, v-1-288:
sentì che le toccava di subire la degnazione di cotesta sorta di generosa indulgenza dell'interceditrice
che l'e. v. avrà la degnazione di persuadere il mari ad abbracciare questo
(403): « oh che degnazione! » disse questo; e montò molto
certi critici affettare una quasi indifferenza o degnazione di occuparsene, bisognerebbe al fine parlare
, ma in tal modo che la sua degnazione e umiltà in prendere carne non menomasse
, elargita, per lo più con ostentata degnazione, da chi ne possiede (o
: le sorelle, pure trattandola con degnazione per la sua miseria fisica e la passiva
che l'e. v. avrà la degnazione di persuadere il mari ad abbracciare questo
si stesse tutti al mondo per sua degnazione. bacchelli, 1-ii-25ó: quello sconosciuto
lui a montare: « oh che degnazione! » disse questo, e montò molto
atteggiamento schifiltoso o riluttante, improntato a degnazione o alterigia. bacchetti, 1-iii-760:
accordare (con un'idea di indulgente degnazione). leggenda di s. chiara
piccoli impiegati e perfino, strana degnazione in vero!, colla poveraglia
3. concedere con generosità o con degnazione, elargire; accordare con favorevole disposizione
. ma le dovute razie per la degnazione che si è compiaciuta di avere ell'
ma in tal modo che la sua degnazione e umiltà in prendere carne non menomasse
. -rivolgere con calore o con degnazione gesti, parole. verga,
, atto, discorso gradito o porto con degnazione. tommaseo [s. v.
9-85: conosco le malizie e la in degnazione conceputa dall'altrui retà.
, traboccatagli come in rimpattò della forzata degnazione adoprata sin allora, rimbombò terribile per
ritrosescaménte, aw. ant. con degnazione, altezzosamente; con malagrazia.
», continuava con imperturbabile condiscendenza e degnazione, « ma in una vita di penitenza
olfattorie degli 'uomini moderni'e ricevuta con degnazione cordiale tra i libri dei quali possono
il conte duca faveva trattato con una degnazione particolare, e ammesso alla sua confidenza,
affondare il muso nell'inguine, suprema degnazione per loro, fusti selezionati con ferrari e
.. che si diletta di lettere per degnazione. de ami-tutto delicato e tutto gentile trotta
pace. 2. atteggiamento di degnazione, di sufficienza, di pazienza annoiata
per particolare. -lasciando cadere con degnazione rare parole. varchi, 3-94:
cucina. 3. espresso con degnazione e supponenza (un pare- re)
, con cruccio e con grande in- degnazione. p. e. gherardi, cxiv-20-477
la sua scrupolosità -altezzosità, degnazione. monti, i-232: egli è
nei regni potenza. 2. sussiegosa degnazione, ostentazione di superiorità, albagia.
contenevano. faldella, 13-142: per degnazione amichevole veramente superogatoria gini talvolta ti serve
conoscenze dal titoleggiare, con una affabilissima degnazione dicendo: « non mi dia questi titoli
immeritevoli, siamo stati per una ineffabile degnazione trascelti all'alto privilegio di servir cristo
l'e. v che avesse la degnazione che non venisse a trasparire [la notizia
conte duca l'aveva trattato con una degnazione particolare, e ammesso alla sua confidenza,
bacchetti, 18-ii-144: - senti che degnazione? in un certo senso...
mendo sulla ritrosia di questa gente assetata di degnazione e confidenzafinivanoperfarticacciarlamanointascacomesicercailfazzoletto. r banco1