, né mi sono mai disturbato o degnato di far sopra un tale arbitrio un
fatto, perché bastava che vi foste degnato a scrivermi prima, come avete fatto
, che s'ei non s'è degnato d'accettare il sacrificio volontario...
la quale m'avea lo giorno dinanzi degnato di salutare. idem, par.,
, / se la mia donna m'avesse degnato / di volermi per schiavo ricomprato,
tasso, 6-85: forse il vincitore / degnato avrebbe il mio cenere e tossa /
, venuto coi parenti ella non aveva degnato d'uno sguardo la sera prima.
,... d'esser stato degnato da voi per amico, e dagli altri
e muschioso faggio, / che siei stato degnato a tanto bene! l. salviati
sì notabile e eccessivo favore, fussi stato degnato, mi acconciava io per ogni modo
ha da voi ricevuto, il quale degnato vi siete di entrare e di soggiornare nella
ed il figliuolo non si è mai degnato di scrivermelo. goldoni, viii-426:
la quale m'avea lo giorno dinanzi degnato di salutare. petrarca, 70-25:
': v. degno. degnato (part. pass, di degnare)
appelliamo al vico, da voi non degnato mai di né pur nominarlo.
giubbone, rannodarsi ima stringa sia lavoro non degnato di chi ha servente, dettandogli la
, l'annodarsi una stringa sia lavoro non degnato di chi ha servente, dettandogli la
la quale m'avea lo giorno dinanzi degnato di salutare. g. villani, 9-80
al sole, perché anche oggi s'è degnato di dirigere la danza / delle ore
ma perché? perché nessuno s'era mai degnato ammetterli in quell'ambiente dove l'uomo
usa fra gli amici, e non ha degnato di rispondermi un ette. d'azeglio
signore gesù cristo, il quale ha degnato di mostrarci la sua via evangelica.
iii-8-3: deo, po'm'hai degnato / di vii terra formare, /
sì vii furfante, che si fusse degnato di toccarlo. ban- dello, 1-19
1'annodarsi una stringa sia lavoro non degnato di chi ha servente. botta,
io ti ringrazio prima che tu ti se'degnato di illuminarmi della tua grandezza e ha'
nominato, e basta che vi vegga degnato con tocchi che lo facciano riconoscere e
pietro vettori... s'è degnato,... di insegnarleci [le
, considerando iesu dio et uomo essersi degnato, per noi ingrati peccatori ricomperare,
la quale m'aveva lo giorno dinanzi degnato di salutare. boccaccio, 1-6: intentivamente
di breme, 2-45: ella mi ha degnato d'un insigne frutto di sua reconditissima
tronconi, 2-71: non mi sono mai degnato di cercare nei liquidi l'oblio delle
10-ii-148: i ringraziamenti che si è degnato di mandarmi con la penna di
aretino, iv-4-193: [si è] degnato il pandol- fino, degnissimo imbasciadore di
s. v.]: s'era degnato di onorare la sua povera merceria.
al negozio marsoner senza che ci abbia degnato di risposta. cicognani, 6-52: la
zurigo paolo balbo, e non si è degnato di venirmi a vedere, ed io
da quale m'avea lo giorno dinanzi degnato di salutare. petrarca, 264-118:
altro tempo, / non si sare'degnato udirne un motto. g. f.
bir bone si fosse degnato di battersi, damiano poteva giuo- care
medesimo [o signore], ti se'degnato di venire all'uomo, e per
gli occhi, e non s'è degnato venire a fare di tanto onore uno
veduta la vedovella, in cui niuno avea degnato di metter gli occhi, accennolla egli
: aveva troppe occupazioni; si era degnato di venire al dibattimento, ma colla
che modo esso benignissimo signor si sia degnato voler venire a noi sotto l'ombra
scalvini, 1-115: se voi aveste degnato di qualche opposizione quel mio concetto,
che dio con ispecial patrocinio si sia degnato di assistere sempre a questa santa missione
accorti di rossi, non l'hanno degnato d'uno sguardo. -artista di
, ii-262: il re s'è degnato tre mesi fa di darmi una pensioncella d'
. borghesi, lxv-118: se mai degnato a sì soavi baci / io potessi
, che l'eterno padre s'è degnato porgere all'opere delle sue mani, a
lei a sì confidenti discorsi e s'è degnato di parlar con tanto vantaggio di me
mai abbassata a querelarsene. non aveva neppur degnato dar ad intravedere ch'era istrutta della
. m. l'imperatore si è degnato di soddisfare al debito della riconoscenza de'nostri
, segnore padre, che tu se'degnato d'avere sollecitudine di me. canteo,
gli occhi, e non s'è degnato venire a fare di tanto onore uno
fango de'miei versi il grande alighieri siasi degnato di razzolare qualche granello d'oro.
siate di mentovarmi con sì umana amorevolezza degnato. n. franco, 7-10:
buono, io ti ringrazio perché ti se'degnato dare a noi così nobile refezione del
s. v.]: s'è degnato? ci a fatto veramente un regalo
. bertola, 2-279: si è degnato di prender parte nello stato della mia salute
e ringraziarono iddio, che s'era degnato di ricevere limosina de'suoi granai per li
: messer adriano, poi che vi sete degnato di venire a casa d'un amico
salvatore cristo iesù, el quale s'è degnato venire a revelarci el nostro fine.
che quegli, che già noi à degnato di computare nel numero de'figliuoli, non
quanto avevo superbamente rigettato o meglio neppur degnato di considerazione... mi ribolliva
cavalcare, s'abbia sua divina bontà degnato conservarmi sempre la sanità fuor che quel
della lega de'ghibellini avrebbe potuto o degnato intercedere presso i guelfi, se non
aveva troppe occupazioni; si era degnato di venire al di- battimento, ma
la quale m'avea lo giorno dinanzi degnato di salutare. malatesta malatesti, 1-151
s. v.]: egli ha degnato scendere fino a me...
d'affezzione nel quale prima v'eravate degnato di pormi. = nome d'
parlarne: aveva troppe occupazioni; si era degnato di venire al dibattimento, ma colla
che il vostro singular padre si è degnato ch'io gli intitoli, ve la mando
. mazza, ii-9: di tua degnato vision ritento, / siderea diva,
che il vostro singular padre si è degnato ch'io gli intitoli, ve la mando
a la sua anassilla / non ha degnato mai scriver un verso. chiabrera,
cotesto illustre corpo dell'arcadia s'è degnato di farmi e l'espressioni di gentilezza e
dei lombardi, in nessuna delle canzoni francesi degnato mai di tanto. d'annunzio,
: e così anche herr arp si è degnato. così umile ad onorare noi cronistucoli