/ bestia, e pistoia mi fu degna tana ». / ed io al duca
/ bestia, e pistoia mi fu degna tana. sacchetti, 143-4: un
scritti e peggio cantati, questa è munificenza degna del vostro cor generoso. bechi,
cavava le sue, e chiarirsi sua degna competitrice nella schema dello strofi- nacciolo e
: d'un guardo allor sorridere / degna al terren, che questo / ti manda
recente invenzione ma in sé compiuta e degna di essere accomunata alle altre che l'
, / trapassa dritto dritto e non ti degna, / o saluta a musate come
, essere persona seria, autorevole e degna di stima e rispetto. basadonna,
frugoni, i-8-34: sposa ahi! ben degna del materno affanno / e dolente reina
se inamorò in tal modo de la degna fama de questo nostro re che deliberò
giacque, / che di questo signor degna sorella, / del duca amone e di
di molti uomini cosa niuna di nome degna sa da per sé scrivere né drittamente
natalizio, e mi ricordi alla sua degna famiglia. d'annunzio, v-i-
vederle rappresentate tutti gli anni con musica degna nel giorno natalizio di roma su
altri studiosi della milizia nautica come cosa degna d'esser imitata. -considerato in
, biondo, carnoso, la zazzerina degna di un fratino di benozzo attorno alla
c. i. frugoni, i-12-184: degna è del ciel la prima età novella
istoria della generazione 'sarà un opera degna di voi e vi farà più onore,
. parini, giorno, i-663: ben degna pena avete, / o troppo ancor
per contumacia in essilio vivere e negarsi degna di così fatto amante come colui
. non potendo attribuirli cosa alcuna, quantunque degna tra noi, senza imperfezzione o dipendenza
i giorni e tore, / né degna cura fia che 'l cor n'accenda?
potea meritare tutt'altro e parea forse degna del suo entusiasmo. -dovuto
si rivelasse la proporzione del suo corpo degna di quella che segna il ritmo nella
contro il passante, che raro le degna / d'uno sguardo, coi volti
corpo in cui già visse alma sì degna. davila, 317: i prelati
per l'arcadia; ed è in vero degna nenia di quell'a- cademia già moribonda
tal bene da dio l'anima è fatta degna; deh non ne la voler privare
chiaro davanzati, 23-5: l'amore è degna cosa, / e face il folle
all'indegne miserie, in sull'olimpo / degna la fa nella netterea mensa.
18. locuz. -essere nicchia degna della statua di qualcuno: essere luogo
statua reale / nicchia se'tu ben degna. -fare la nicchia nel cervello
per la propria statua', trovare una degna collocazione in un ambito sociale, in
luogo pari al suo merito e nicchia degna della sua statua. pisani, 145:
ver no'riguardiano, / gente non degna d'abitar tuo nido [o firenze]
e per questa formosa specie eh'è degna d'imperio, merito da colei esser
fama. orio, lvi-91: maestà degna di celeste scanno, / nobil tacer
,... ti cognoscerai non degna di sì nobil ufficio. f. visdomini
, / qual donna fai della tua cetra degna? / quella di voi che '1
d'ascoli, 1502: è più degna la nobilitate / dell'alma che in virtute
decise la guerra. -essere cosa degna di un nodo: costituire colpa gravissima
ver no'riguardiano, / gente non degna d'abitar tuo nido / son la cagion
che tu nascondi; però tu rimarrai degna donna della nostra casa, lietamente aspettando
si noma / fu da dio facta tanto degna e buona / contro ad sua voglia
donzella, di pregio nomata, / degna di lauda e dittutto onore, / ché
imponere el nome secondo la cosa più degna, e l'omo è più degno che
niuna [donna] se ne è trovata degna di nominanza. b. fioretti,
rimaso. aretino, iv-4-233: persona proprio degna del suo essere di nominanza infame.
se di così fatta caduta non prendeva degna vendetta. alberti, i-93: quello
1-160: a quei tempi era stimata cosa degna di riso e di scherno che una
ingiuriosa a dio della noncredenza e sol degna di abitare negli abissi, e che ivi
assoluta- mente insignificante, trascurabile, non degna di essere presa in considerazione.
sia un'invasione di ottimo garbo e degna in tutto dell'età nonadecima?
dipoi non riuscire / e svergognar sì degna professione. forteguerri, 20-85: io
che non sol di lectura, / ma degna norrectura / sia la sua vita /
1-273: io ben conosco / una degna imperatrice / cui regnar molto s'addice
in lavoro di versi: cosa tanto più degna di nota quanto il dialetto è maneggiato
, iii-203: non avrei stimata mai degna de'vostri sguardi la nuda e semplice
note della lingua loro, / che ben degna ne fu, diranno il pregio.
, in ogni modo, esemplarissima e degna della massima ammirazione era a quei tempi
istato di conoscere alcuna novità letteraria, degna di essere significata a v. e.
delizie, ogni cosa sua mi parve degna di riso. borsieri, conc.
-persona di nessun conto, che non è degna di considerazione o che non suscita alcun
la invade / e s'esalta a degna vita / la riscossa umanitade / dalla fé
4-57: t'è preparata la più degna impresa / che ne l'antiqua etade o
, donde discese, / che tanto è degna ancor di gloriarsi. crescenzi volgar.
che l'offesa si puote nutricare per degna vendetta, prendo conforto. -rifl
. g. gozzi, i-7-60: o degna o santa figliuola del cielo, o
civiltà. guidiccioni, 1-8: degna nutrice de le chiare genti / ch'
e, ultimo, una virtù del cielo degna le più volte suole essere avuta in
giudicio di qualcuno, non capace o degna di alcuna eccellente materia e subietto.
e discreta de costei, quanto fia degna de perpetua laude! che li piaceri e
lasciare in potere della oblivione cosa alcuna degna che a mia notizia giunga. fausto
scienza cavalleresca] è cosa vanissima e degna d'esser posta in un'intera oblivione
credo già che voi altri signori mi giudicherete degna di castigo per quel ch'io ho
l'ho veduto, ma v'è persona degna di fede che ocularmente mi assicura averlo
. carducci, ii-17-231: con questa degna compagnia si va per il mondo di made-
quella mia lettera supposta offenditrice di vostra degna persona? = nome d'agente da
et ama, / ché quella è degna rama: / fingi l'offesa piager che
; e la cosa è tanto più degna di nota, quanto la pastorella è e
disse) cosa alcuna che io possa darti degna di te. m. adriani,
parlare di molière e di goldoni e loro degna truppa. no, no, e
othmar brioschi, che è una oleografia degna di figurare in un gabinetto del ministero
borgese, 1-361: che luce impassibile, degna di un pomeriggio olimpico, fluiva dalla
parole speranza di me oltre che degna. = comp. da oltre
buddisti e da giainisti; considerata degna di profonda meditazione, viene spesso
né men di riso e vituperio degna / a me pare talor la gran
, se non m'inganno, è più degna d'essere ascoltata da'prìncipi che l'
occorrerà che di osservazione e notizia sia degna. machiavelli, 1-iii-1105: non voglio omettere
, 2-ii-246: ho trovata una mortificazione degna di me nel primo volume delle avventure
placevre; / de zo sont eo piu degna, piu umel, piu vaievre.
'essere un omo': persona di senno, degna di crucci. sercambi, 1-i-422: infra
l'eterno oblio, / signor, degna d'un guardo, onde in me nova
anonimo, 1-617: nobile donna di corona degna / per lo valor unde siete fornita
di onesta ambizione di fare qualche opera degna della virtù e antica gloria sua.
dell'onorato, stimandosi allora più degna parte la sinistra che la destra. pallavicino
... /... / degna è, secondo me, andare inante
, xcvi-147: croce santa, croce degna / chi di lei tosto si segna
omaggio verso una persona o una cosa degna d'onore. attribuito a guido
destra dell'onorato, stimandosi allora più degna parte la sinistra che la destra. carducci
pur che l'affanno sia in cosa degna. bianco da siena, 170: se
d'ogni reverenza e d'onor degna. iacopo da cessole volgar.,
onore / d'esser ghirlanda a lei degna e sicura. pallavicino, 10-iii-32: io
onore altrui una cosa e giudicarla d'onore degna. e così 'attribuirgliela a onore
òe fatto al comune, ben sarebbe degna cosa che mi fosse perdonato. dante,
di onesta ambizione di fare qualche opera degna della virtù e antica gloria sua. tasso
anonimo, 1-617: nobile donna di corona degna / per lo valor unde siete fornita
condizioni necessarie per la grazia, né è degna del nome di grazia quella che non
. torricelli, 167: qual più degna opportunità poteva giammai rappresentarsi per discorrer dell'
e questa vita non mi par più degna d'esser contesa. pascoli, i-199:
: ell'è sempre stata tenuta pittura degna di molta lode, e si tiene al
personaggio pubblico o comunque di una persona degna di particolari onori. dante, purg
accidente ordinario, una malattia comune non era degna di omero. manzoni, pr.
giudicato la vergine macchiata di eresia e degna della scomunica? boterò, 6-243:
dio. giuglaris, 330: providenza degna di dio sarebbe se tutto si riducesse
2-35: io so d'una che degna / d'ereditare questa bella fama, /
. ben si sa che ella non era degna di ornarsi di me. bruni,
a chi donarlo e a chi accettarlo degna. -con uso neutro.
giove / prende de gli osti suoi degna vendetta, / e orribili contagi al mondo
, fiorenza, ché non se'più degna / d'esser chiamata fior sopra ogni
pregato da papa nicola, compose una degna opera intitolata 'ortografia '.
retta intenzione e travolsero la prima e più degna risoluzione. cesari, 6-85: il
troia per nulla antichitade di lungo tempo degna d'essere oscurata... la fedele
senza cosa alcuna che d'istoria fosse degna. pascoli, 1148: è di
ma ancora la solitudine è di laude degna. a. adimari, 2-137:
quale al forastiere non prestasse ogni più degna ospitalità. foscolo, xiv-203: pago dell'
virtuoso osservante di pitture scoprire in questa degna parte dell'italia le sicure attestazioni di
essercizzi, con ogni riguardo in favellare e degna moderazione d'ogni mio gesto, curava
alv. contarini, lii-4-257: è cosa degna di osservazione che dal re s.
se più debba essermi ascritto ad animosità degna di biasimo, o sivvero ad un lodevole
intornir gli ovati, che è cosa degna di molta meraviglia. alfieri, 5-58
rende, / partirassi col tormentar ch'è degna. -ricevere qualcuno a pace e
[tommaseo]: perciò mi pareria degna cosa e multo iusta che secondo ch'
donna di cu'io m'innamorava non era degna rima di volgare alcuna palesemente poetare.
* pagine libere 'non sia palestra degna di voi. 6. situazione
cecco d'ascoli, 168: la degna intelligenzia prima muove / il primo cielo
zione delle paludi pontine, opera degna d'un gran prin cipe
: or io lasciando ogn'altra manco degna, / vi parlo delle mole de'molini
postuma, e fu di tal rogo degna farfalla e papilione al fine combusto.
o all'ammirazione altrui, o riconosciuta degna di essere imitata o ammirata, in
, cioè cosa fuori d'oppenione e degna di maraviglia e da non essere creduta,
al primo fui ben conoscente / ca degna cosa a me già non saria / ch'
boterò, 9-84: cosa può'dire, degna della vista meravigliosa che, ovunque tu
; ma il vostro illustre grado / ora degna vi rende di nobil parentado. manzoni
da questa bella donna, che n'è degna: / che par che si convegna
donzella, di pregio nomata, / degna di laude e di tutto onore, /
: è una pianta di bellezza singolare, degna d'esser dipinta a mano volante dal
che si manda, questa non sarebbe degna pariglia, se fosse, per dio
scambrilla, lxxxviii-n-469: la tua benignità degna ed umana / fa de'tuo'fatti
: quel vostro parnasico monte / si degna d'abbassar giù nell'occaso, / a
considerando tra sé essere la fanciulla degna del partito migliore...
, rompa la parola, / se cagion degna al dimandar non hai. boccaccio,
l'eroe: ti rassicura, o degna / parte di me, tutto è mia
rende, / partirassi col tormentar ciré degna. fiore, 215-1: franchezza sì
anima fia a ciò più di me degna: / con lei ti lascerò nel mio
anni servire / volse per acquistar la degna palma, / i'non mi volterei dall'
: a quei tempi era stimata cosa degna di riso e di scherno che una
ben si sa che ella non era degna di ornarsi di me. il mio vero
contro il passante, che raro le degna / d'uno sguardo, coi volti
degni di passionatissima donna con magnanima intrepidezza degna di fortissimo eroe. campailla, 1-3-45
l'alta pietà del pastor fido / degna di cancellar l'antico errore / de l'
: potrassi ancor mostrarti altra pastura / degna di lode, in gloria e fortunata,
consentire che il ridicolo sia materia più degna della scena che non il patetico.
alcuno malamente patisce la signoria della non degna giovane,... senta l'aiuto
tommaseo]: perciò mi pa- reria degna cosa e multo justa, che secondo ch'
, per la varietà dei rappresentanti più degna di essere ascoltata. c. bini,
, / partirassi col tormentar ch'è degna, / sì che non ne paventa.
, vi-776: oh terza italia! ben degna dell'avola / ti pavoneggi fra i
pecca, / hanno scurato la tua degna voce. bembo, 10-vi-148: pecca
sorte pur una pecca per fragilità, è degna di scusa, per esser ella più
/ chi la textura poi non è sì degna, / chi dice che le
l'autorità: oh egli è persona degna di fede. e se pure sarai
rispondere ai quesiti della compagna con arguzia degna d'ammirazione. e ciò che chi
-essere pegno d'oro', essere persona degna di fiducia. niccolò del rosso
: di latin sangue sorse la parola / degna del re pelasgo. lucini, 4-105
. guazzo, 1-143: era più degna di scusa questa donna che affettava la
asino voleva pur dimostrarsi sac- ciuta e degna di esser cavalcata da un letterato, cami-
uno stile proprio: era in tutto degna d'un quattrocentista penetrante come il verrocchio
): quantunque molto turbata fosse, e degna reputasse la figliuola per lo suo fallo
a i quesiti della compagna con arguzia degna d'ammirazione, e che chi ciò
loro;... la reputavano sola degna a cui commettere i pensamenti dei savi
. miccolini, iii-244: è veramente degna di riso la misera industria degli autori
circostanze, con quella sapienza che è degna di un popolo libero e pensatore,
tre. bisaccioni, 1-3: è degna di meraviglia la costanza di quella nazione che
assai più d'odio che di fama degna. landò, i-n: meglio..
de dominici, iii-11: opera invero degna di somma lode, per aver egli
; e tosto ch'io partorisca cosa degna di loro, subito laveranno. piccolomini
maestro alberto, 98: la gloria popolare degna di ricordanza non riputo, la quale
martello, i-2-xxx: né è inaspettata e degna di peregrino applauso quell'agnizione che troppo
un prodotto. pacichelli, 2-475: degna di vedersi è la zecca, chiamata
. catzelu [guevara], i-156: degna di lode è la medicina quando il
, ii-267: per nessuna altra cosa fu degna di tante avversità [gerusalemme],
tuttavia aspettando qualche cosa di te degna, rimaso ne sono. catzelu [
/ qual ha febo di te cosa più degna? montale, 21-28: stasera sereno
odi del monti]... e degna d'orazio e de'lirici greci e
fra giordano, 3-171: non è degna cosa che i peccatori veggiano la deitade
, se la leggie u premetesse, degna sarebbe d'essere seppellita viva. bandello
però, salvo cosa molto facile e degna dell'umana e pacifica natura sua.
: tosto li soccorriate donando punizione e degna e perpetuale morte al crudele e pessimo tiranno
leoni, 598: memorabile giornata, degna d'essere perpetuata nella memoria de'posteri
laude e sommo onore / et opra degna di perpetui inchiostri, / a cui
stava..., una nuova perturbazione degna di notizia accadette nel regno di napoli
, inteitoppe con vari consigli impresa sì degna. frachetta, 968: è da dire
questa fu l'ultima azione riguardevole e degna di questo sfortunato pescivendolo: poiché mentre
di queste pessimitade e fidelmente ne fa degna penitenzia. = deriv. da
senza cosa alcuna che d'istoria fosse degna. 3. incapace di reagire
ardore di sacrificar la vita per così degna cagione. vico, 4-i-920: scese
la mia giovenil petulanza non la stimeranno degna della vecchia lor gravità letteraria.
; / compensando tute cosse, piu degna e piu placente. e. visconti
, a ornarsi, / per parer degna poi / d'esser piaciuta ai celesti occhi
potensa / c'ognor crescensa -in altura degna / àn conceduto in me servo di
il capo mi fusse una donna apparita degna di molta reverenza. marino, i-14:
il costato del salvatore mi hanno fatto degna di aprirmi le porte della sua misericordia e
. brusoni, 9-567: e veramente degna di compassione questa povera gentildonna d'essersi
e non di quella pieghevole prudenza, degna solo di chi può soffrire una esistenza
tutto che non eleggesse la testura più degna de l'altre... perché egli
3-62: o bona prole, o degna d'ercol buono, / non vinca il
gloriosa / mia patria, or di pietà degna e di pianto, / fosse per
: e'son servigi, ch'è ben degna cosa / che 'l bisognoso siane proveduto
quali passano. bertola, 41: degna da considerarsi la configurazione che pigliano le
giraldi cinzio, 7-63: è cosa degna di prudenza molta / il saper dar
arcate tra i pilastri ci è una particolarità degna di molta considerazione. manzoni, pr
meno egli è migliore e più cosa degna, che non è il piombo molto eletto
piove / la sua delizia preziosa e degna, / di carolar m'insegna.
arroganza grandissima e sarebbe tirannia pitagorica, degna di spegnersi con lo staffile.
. catzelu [guevara], i-156: degna di lode è la medicina, quando
pur questa vitaccia alla turchesca, / degna sol di galera e di legnami,
di queste due la prima è assai più degna: / comincerem dall'altra ch'è
gravoso danno del comune, allora era più degna cosa contrastare e consigliare la cosa publica
dava alla sua svelta persona una iinea degna della più bella matita di gavami.
cercare, e non troverai ombra / degna più d'esser fitta in gelatina.
non mi adopri per farmi di voi degna. pirandello, 7-900: ormai da dieci
di menar la zappa con una rapidità degna de'più grandi encomi. nievo, 426
di essere ridotto in iscatola da tabacco degna di papi. c. bini, 1-81
stato imposto il ragionare, e tanto più degna d'essere a fondo trattata, quanto
letterarie] ha dato all'italia un'opera degna... sappiamo che la prima
un emulo di s. francesco, appena degna d'un guardo il mio dono e
delle nazioni, perché è la più degna insieme e la più misera. tommaseo,
il poeta usare in sì alta e degna materia il proprio verbo scorticare come troppo
si sa come, germogliata una più degna ambizione, venne scartato a termini dell'
/ ma ciascuna per sé parea ben degna / di poema chiarissimo e d'istoria.
di cu'io m'innamorava non era degna rima di volgare alcuna palesemente poetare.
di superarla con una invenzione che sarebbe degna di voi, amico mio, perocché
/ in alto seggio a la più degna sponda, / dove s'us'a
, 53: la struttura ideale è sempre degna di lui,... sempre
e profonda, deserta e ricca, degna e spregevole, polisensa e imperscrutabile.
non si vede tra loro alcuna polizia degna di considerazione. p. verri,
d'ogni laude e di perpetua memoria degna. aretino, 20-256: che poltroneria a
pome o alle braccia, ch'era degna cosa a vedere. luca pulci,
i-73: 'polvere per li denti', cosa degna. pigliate coralli rossi, oncie tre
dieci come se questa fussi o cosa degna di voi o conveniente a me.
: negli annali pompeiani trovai una cosa degna d'essere saputa, che, quando
questa dottrina viene in groppa una conseguenza degna di grande ponderazione, ed è che
la disseccazione delle paludi pontine, opera degna d'un gran principe e d'un padre
scopra, all'abbassar della coltrina, scena degna della rappresentazione della favola sia ella comica
funerali all'esanime con accorrenza de'popoli degna de'meriti che concorsero a renderlo glorioso
tuoi versi, ciò sarà cosa in tutto degna del loro compito. e le anime
tanto porchesco vilipendio quella dolce, quella degna, quella letifìcantissima creatura creata dall'ineffabile
scendono dalle tedesche, fra cui è degna di menzione quella di garlasco, pezzata
oscure porte / ci mette, però degna dichiararla: / noi non siam ora in
, / umile devotissimo colegio, / degna d'ogni triumfo e d'ogni pregio
mecte / drento al porton di questa strada degna, / dove giunti ciascuno ivi si
l'animismo è la posizione spirituale più degna dell'uomo e anche la più logica.
piacesse e ch'egli stesso giudicasse esser degna di succeder alla gloriosa memoria della reina
... intendo che talvolta si degna gettare qualche benignissimo sguardo in alcune mie
/ mia patria, or di pietà degna e di pianto, / fosse per man
'l guadagno fusse ogni possessione di bene degna di stima, la quale alcun possa acquistare
sennini, 191: liberalmente la tua tanto degna persona a me volontariamente in tutto tu
il capitolo generale. segneri, ii-465: degna cosa... è talora vedere
il tempo che gli abbian fatto opra degna d'esser letta. 8.
e dignitosa in tutto, certo più degna di quella cui essi ti hanno invitato
la quale sia possibile ad avenire e degna che se ne faccia memoria. piccolomini
laude sua da me composta / per opra degna di mercé si pona; / di
negro... narrò una meravigliosa novella degna d'esser consacrata a la posterità.
sarà posteri giorni / taciuto nome, o degna madre, il nome / de la
come un mocenigo ed un foscolo: degna fine di nobili veneti; nobiltà putrefatta
questa bella donna, che n'è degna. petrarca, 270-9: s'egli è
uno che ascolta, / ma non degna rispondere. fu lento / il suo morire
312: ahi poverella psiche e degna di compassione, venere tutta infuriata ti
, benché pratticata da'barbari, è degna d'essere abbracciata da tutte le nazioni
o prestantissimo signore, che sia più degna di tirarvi a sé tutto che questa
di amore] precetto: / son degna d'aver pena / più che donna terena
spiegato una volta con una precisione spietata degna di un medico. -completezza, esaustività
io ti diragio corno / è tanto degna e cara / e nobile e preclara /
, altera e gloriosa etade, / degna di fama e di preconio eterno,
tintinno. -con metonimia: opera degna di lode. beicari, lxxxviii-i-220:
più vera, più santa e più degna di essere predicata: o la nostra,
2. giudicare una persona più di altri degna di stima, di considerazione, di
da un nostro buon conoscente, persona degna e rispettabile, e stimato tra gli studiosi
me: « la tua preghiera è degna / di molta loda, e io però
/ umile devotissimo cole- gio, / degna d'ogni triunfo e d'ogni pregio.
: compiere un atto, un'opera degna della fatica, dell'impegno, e
ho pensato leggendo la tua lettera, degna ed esauriente, ma specie nella parte
: così fu fatta già la terra degna / di tutta l'animal perfezione; /
aspettasi premio di tal cosa che è degna di eternai suplicio. guido da pisa,
l'orazione, ch'ella sia dimostrativa e degna di fede, ma che 'l
loro prepotenza, e stimarono essere cosa degna di riforma e di freno! muratori,
ciel se a quella gloria, onde sei degna, / queste selve ha prescritte,
2-241: non perché io abbi cosa degna di scrivere vi scrivo ora, ma
iv-70: non trovando contro allui cagione degna di morte, dimandarono a furore a
alta, umil, pre- sida e degna, / sopr'ogni criatura alma colenda /
msidera che nessuna moira è più del dolore degna che uno la invochi perché presieda a
del grande alessandro, la cui sentenza degna di lettere d'oro fu che le
mai più, e perché la fu mula degna d'eternità io feci una lettera in
tiran gli amanti. ariosto, 26-2: degna d'eterna laude è bradamante, /
nobile di essa e più prestante e degna sole delle forme separate e delle intelligenze
sua padrona saria suta maritata a qualche degna e ricca persona, diede ne le
ecc. ghislanzoni, ii-i- 277: degna della medesima ammirazione era a quei tempi
/ eh'è più presuntuosa assai che degna. bembo, io-vi-297: io voglio
danno del comune, allora era più degna cosa contrastare e consigliare la cosa pubblica
foglie delle ninfee, gracidavano una musica degna del posto, che ora mi sembrava
nostra ho potuto comprendere cosa di memoria degna, non ho voluto preterirla. g
: non è egli neghgenzia grande e degna di severissima riprensione il preterir del tutto
, 23-54: io udi'questa pròferta, degna / di tanto grato che mai non
siri, 29: era ben cosa degna di riso che pretestassero la guerra contra
sì preziosa / e sì alta e sì degna, / che non par che s'
/ com'ognun dice, tanto in talia degna, / or poco il nome mio
tutti vedano quanto p'industria editoriale 'sia degna della croce al 'lavoro '.
. dante, conv., i-iii-i: degna di molta riprensione è quella cosa che
53: la struttura ideale sempre degna di lui [del manzoni],.
poi dona dove bisogna se voi acquistarne lode degna del tuo grado. m. contarmi
parve, mandarli: cosa in vero degna d'acerbissimo castigo. il perché egli del
regno. gozzano, i-1241: la 'degna ghirlanda 'di sonetti che ella ha
seconda camera è una testa bellissima e degna da esser veduta e celebrata, che rappresenta
ma a nspetto l'annata è stata degna (ragionevole, discreta). =
tanto accetta a sua divina maestà e degna di principe tanto religioso quanto è l'
era la via sacra, la sola degna di passarvi principescamente il principe. e.
ogni cosa che è priore e piu degna è causa di quello ch'è posteriore e
cosa che è causa è priore e più degna di quello che è causato.
e generoso / surge tuo prisca, degna e gentil prole. c. i.
moneti, 261: questa e ben degna pena e tanto avviene / a chi
stia per entrarvi animosamente, riducendo -impresa degna di lui -a giudizi, definizioni e
di un'informazione che è o appare degna di assenso in quanto è fondata su
delle primogeniture overo de'mag- gioraschi sia degna di lode overo di biasimo. f.
liburnio, 3-46: pretermetto finalmente la degna memoria della probissima beatrice, già isposa
sulla disobbedienza civile non hanno avuto continuazione degna che molte decine di anni dopo.
qualche opera che fosse o mi paresse degna di lui. foscolo, ix-1-179:
, imprese a fare un'opera che degna fosse del luogo e a lui eterno
la sua sollecitudine e procurazione sei fatta degna della grazia di dio. eneide volgar.
patria fruttuosa, rinascevi prode, / degna che uno per te muoia d'amore.
per nessuna altra cosa [gerusalemme] fu degna di tante avversità, se non per
paradiso, 3: qual fosse la città degna d'essere udita e nominata, la
le provincie e proautrice d'arbori fruttiferi e degna di essere posseduta da re tra tutti
ha creato, in certa letteratura economica degna di 'candide ', la figura mostruosa
che è risibile, sarebbe una profanazione degna della frusta. carducci, ii-3-138:
può poi continuare la diceria aconciamente con degna profferenza. castelvetro, 8-1-485: le
in somiglianti cose o altoritade che sia degna d'essere seguita. iacopone, 5-20:
, viii-1-213: ben doveva questa donna esser degna di reverenza, quando tanto uomo,
la vita che tu hai, non punto degna / d'uomo che faccia profession di
distrattamente profetizzata) non fosse cosa degna d'un fiorentino nemmeno spurio.
/ quand'io udi'questa proferta, degna / di tanto grato che mai non si
cosa sia grande e profittabile al mondo e degna di lui. -giovevole per la
/ nuli'altra se ne trova tanto degna / come se'tu, madonna, c'
sua mano uccise, / la sua man degna d'un regale sire, / ben
/ ch'ancor non troverai cosa sì degna / se cercassi del mondo el circuito
e così senza alcuna proibizione fu fatta degna di adorare e venerare il santo sepolcro del
salde ragioni e a tutti giovevole, perciò degna di promulgarsi. -diffondere largamente
, e non solamente di singular reverenzia degna ma d'essere con perpetua laude commendata
tommaseo, 10-ii- 72: è degna di lode l'intenzione, degne di riconoscenza
città ricca e possente, / pronuba degna a sì bramate nozze / vò che in
e delle grazie, con che iddio degna privilegiar cui vuole, si odono sentenziare
feroce cuore, / di quella trasse sua degna propagine. ariosto, 20-29: così
/ qual ha febo di te cosa più degna? g. stampa, 57:
di ragionare di qualche cose allegra che fusse degna di quel di. forteguerri, 13-85
, per essere assai inferiore e meno degna. g. visconti, i-4-33: o
eleganza si rivelasse la proporzione del suo corpo degna di quella che segna il ritmo nella
volte più diletti e di più loda sia degna una mediocre proporzione di bellezza, che
. dicendo che la cortigiana lingua è solo degna con la quale o in prosa o
tre picche non era impresa alta né degna. idem, ii-2-31: se io fossi
credo che li dii stimare non essere degna cosa che il nome romano, nato con
che ne potrebbe cavare ancora qualche cosa degna di perpetua memoria. porzio, 3-177
9-iii-135: fu anche cosa in quei tempi degna di ammirazione l'avere paolo uccello nell'
i-20: curiosa non pure, ma degna da scriversi è la vita di claudio
messa innanzi a tette le nazioni e degna di signoreggiare a tutte le genti, tanti
, iii-8-366: se l'oracolo non degna di spiegarsi un po'meglio, noi
seranni si rese celebre per una avventura degna di figurare nel 'decamero- ne '
, sta risoluto di proteggerle con sollecitudine degna del suo gran zelo. algarotti, i-ix-154
verdura proteggitrice fin sulle finestre è imagine degna del coniugale affetto. = nome
riconcigliami al tuo dio, protettrice e degna sposa. manzoni, pr. sp.
, 8-74: non istimarono i visigoti materia degna d'una rottura così grande la protezzióne
da secoli ed invecchiata della maestà di sì degna tutela, è riuscita altretanto ammirabile quanto
ufficiali. malvezzi, 191: è degna d'essere celebrata la vigilanza e la
,... quanto più gloriosa e degna sarà quella di noi stessi, li
che l'uomo splendido di rado si degna di locare il suo beneficio fra 'cenci
, / t'è preparata la più degna impresa / che ne l'antiqua etade o
, sempre proverbiandoli e schernendoli, non degna pure d'averli per servidori. getti,
/ per sola grazia, non per esser degna. s. bonaventura volgar.,
: e'son servigi, eh'è ben degna cosa / che 'l bisognoso siane preveduto
la vicinità delli regni faceva la cosa degna di maggior providenzia che non arebbe fatto
330: pensate voi che bella previdenza degna di dio sarebbe, se tutto si ridu
impresa ardua ma piena di attrattive, degna in tutto di un artista raffinato.
, 12-8: la persona di bertone era degna di quello e di peggio, ch'
di quella, in maniera che sarà degna di esser portata anco per esempio ad
fronte di tante pulitezze che ella si degna di usare con me. a. verri
: mi do a credere che scuola cotanto degna non venga ad ascondersi in alcun tempo
che sanno conoscere ritrovarsi riunito in questa degna parte di lombardia quello che forsi è
e'm'abbisogna di farvi una parentesi degna della vostra cru- schevolmente larga e sottil
avvezza a rubare; ma non stimò degna di sé l'ingiuriosa ritorsione.
330: pensate voi che bella previdenza degna di dio sarebbe se tutto si riducesse
monti. camerana, 40: - degna eri tu di scintillar nell'alto / d'
perdita militare fu giudicata più vergognosa e più degna di punizione che la perdita dello scudo
et alla fine furono presi e ricevettono degna punizione delli loro peccati e la terra
giunto s'assise / ne la più degna ed onorata parte; / quindi poi
e del vento, prestava un'attenzione degna... di miglior causa al
sinceramente ch'era una bella e degna festa. -pur troppo: v
verso, e cosa triviale, non degna ai trovarsi in mezzo a versi tutti
simili mato febbraio. paesi la rendon degna di essere allacciata, munita di pur-
piero, / che simeon la fa degna del trenta, / che, per contarvi
con tanta obscura ambiguità che non par degna della eleganzia di tanto poeta. loredano
non v'è forse da far più degna impresa / per dar pascolo al popol di
mai dal ciel discese / de stirpe degna, o quella dolce elenna / per cui
: ben oveva questa donna esser degna di reverenza, quando tanto uomo,
montegalda... mi sembra più degna per alcuni particolari d'essere ricordata.
al vero, / ti vedessi punir di degna morte; / che fossi fatto in
straciarte / della tua forte man la degna oliva. 2. pron.
20. cosa o circostanza memorabile, degna di ammirazione e di lode o,
... è accaduta una scena ottocentesca degna del giacometti. savinio, 27-279:
catzelu [guevara], i-156: degna di lode è la medicina, quando
241: l'anima è più degna del corpo, e perciò nolla può niuna
che per non far del tuo la terra degna / te raccogliesti con le labbra el
oltre misura bellissima e avesse un'immagine degna della madre d'amore e dea della
come adatta a una determinata mansione o degna di essere appoggiata e aiutata; raccomandazione
6. far apparire una persona degna di fiducia o credibile. chiari
costate molte fatiche all'autore, è certamente degna di lode, e noi non dimentichiamo
, peggio, ad adempiere la poco degna missione del gaudente, non starei ora
all'ultima cattivissima... e non degna d'esser chiamata republica né d'esser
che potevano rendere la sua fiamma più degna. 2. per estens. confrontare
], 803: è la sua specie degna di tanta spettazione, perché si raccozzano
, 2-ii-341: non si trova raditade / degna di tanta beltade. 3
blasmo, pur che vadi / con gente degna. dante, purg., 10-100
pastorale prendeva aria cortigiana e la raffinatezza degna delle principesse spettatrici. -preziosismo,
di placidia e di costante / non degna prole, ad attila promessa, /.
null'altra cosa si vedea che più degna fusse a vedere. -venire in mente
voi monstrar rason / k'ella sia piu degna per drigio e per rason. novellino
: « desnate, nobile gente e degna d'onore, e fate tutti ragione di
monstrar rason / k'ella sia piu degna per drigio e per rason. parafrasi del
ché la proferta di om che me degna / supra 'l tenorio de vostra plaenza
ma a rispetto l'annata e stata degna (ragionevole, discreta).
, iii-417: noi sentiamo da persona degna di fede che messer battista campofregoso va ra-
aver merto, / dico ch'olimpia è degna che non meno, / anzi più
. tansillo, 39: se ben degna cagion da me vi smosse, / com'
2-705: fu grande e in qualche modo degna di ammirazione la diligenza con cui oifesero
et ama, / ché quella è degna rama. antonio da ferrara, 4:
io sono aggravato da una antica sporcizia degna di sfiorare le marmoree balaustre e le
rote. boterò, 1-2-64: è cosa degna di molta considerazione come diversi animali siano
rapina come la volpe, perciò è degna di odio. 5. plagio
udire che s. a. si degna talvolta di avermi nella memoria.
ladetta cosa di'tu, che non è degna di mentovare, e pen- somi che
da mano ingrata e per cagion men degna. s. maffei, 7-59: da
colla quale rendeva testimonianza l'opera esser degna delle stampe. f. argelati, cxiv3-
cecco a 'ascoli, 1504: è più degna la nobilitate / dell'alma che in
necessariamente ed efficacemente si richiedesse, una degna facilità di amplificarsi e di adomarsi,
, per comporre una prosa che sia degna di questo elzeviri = voce
, iv-230: presago di sì rara e degna sorte, / di star al tuo
, / quand'io udi'questa proferta, degna / di tanto grato, che mai
pazzo ». ojetti, iii-90: risposta degna di suo padre e di suo nonno
rattoppata e rifatta, è però la più degna che in roma e forse altrove si
apparisce è una raunanza di allegorie, degna e grande sopra modo.
morta senza niun segno di ravveduta e degna d'esseme gittato il cadavere allo strazio
dell'austria e della sar degna in italia. comisso, iv-62: tutte
cariat- tone cadette vittima, tanto più degna quanto più volontaria, sorsero altresì alla
raccolta persona, ora con lenti varchi degna di molta riverenza mostrandosi, ora con
. g. gozzi, 1-4-213: o degna d'odio e di dispregio degna,
o degna d'odio e di dispregio degna, / razza de'maschi! batacchi,
avuto col suo degno principio la sua degna fine. gozzano, i-83: sul
alma reale e di maggior impero / degna di quel che 'l largo ciel t'ha
a guastare quella vostra reale usanza e degna della grandezza del vostro animo, di
: essendo ogni inganno, ogni fraude degna di biasimo, allora massimamente è biasimevole
in cui avrei avuto finalmente una parte degna della mia colpevolezza e non realisticheggiante.
marino, vi-92: gioisci, o degna / dello stato mortai pompa e grandezza
merto, / dico ch'olimpia è degna che non meno, / anzi più che
volgar., 6-428: una favola degna d'essera ricitata si conta: di schiria
giovio, i-132: vostra eccellenzia si degna mettermi nel rotule de li soi servitori
pace e sempiterna vita, / felice e degna sopra gli altri giusti, /.
monarchia e d'indole veramente regia e degna del sangue austriaco. forteguerri, 12-
, in ogni modo, esemplarissima e degna della massima ammirazione era a quei tempi
/ e l'anima gentil di lui fa degna. molza, 1-416: amor negli
e regna, / legge e usanza degna, / e temporale ed eternai ben,
. i ecco del ciel l'alta reina degna. chiabrera, 1iii- 59: santissimo
questa mia figliuola introdurli, la se degna ne l'avenire alcunna volta (fuora
facesse o fatta si scoprisse, sarebbe degna del remo. c. gozzi, ii-51
a voi, ed eravate voi più degna di miglior marito. cammarano, xc-
, sta risoluto di proteggerle con sollecitudine degna del suo gran zelo. -iniquo
malizia. guittone, xxxix-7: degna, degna: -non pò che reo
. guittone, xxxix-7: degna, degna: -non pò che reo portare /
catzelu [guevara], i-156: degna di lode è la medicina quando il
disio del ritornare per via meno che degna ad uomo nel grembo della filosofia nutricato
non si facesse in roma alcuna cosa degna del popolo romano. giovio, ii-243
, 23-551: qual gloriosa cosa, qual degna di fama, quale autorevole udistù mai
23-551: qual gloriosa cosa, qual degna di fama, quale autorevole udistù mai
: l'infinata e summa providenzia / degna ti reputò de la sua corte, /
l'affettazione) sia capace, anzi degna di qualunque magnificentissima e splendidissima locuzione,
superfluo, non lasciando pero alcuna cosa degna di cognizione, esser per quanto mi
petto stavano suspesi i sentimenti, meditando la degna responsione, e de le vostre pietose
ch'hai restaurato mopso di sua vita / degna, perché un che mora / ch'
proprie ri- strigne, alle quali non degna d'inchinarsi tannale. dotti, 1-63
massa, lxxxviii-i-598: canzon, se degna se'fra le compagne, / resumme
l'affettazione) sia capace, anzi degna di qualunque magnificentissima e splendisissima locuzione,
infelice, sventurata e, anche, degna di essere maltrattata e fatta oggetto di
dunque v. s. illustrissima si degna approvare la mia intrapresa della ristampa del
e, riabbellendola, la fa spesso degna di dio. cesari [imitazione di
sola è riamante, / sola è degna d'amor, degna d'amante. grillo
/ sola è degna d'amor, degna d'amante. grillo, 1020: l'
necessariamente ed efficacemente si richiedesse, una degna facultà di amplificarsi e di adomarsi e
e di arcole, e questa è degna di grandissima commendazione. 2. per
, in città, della ragazza veramente degna ai diventare la signora fadigati. 2
di perpetuo onore, / saran più degna fiamma del mio petto / e più
illustre e nobile ricompensa dei virtuosi e degna della magnificenza della natura. pavese,
a ricompilare oggi una vita dell'ariosto degna non basta aver facilità a scrivere.
dio 7 la troverai di te più degna. leopardi, 25-23: or la
dei, ti riconosco / prole più degna ognora / e del padre e di me
furono fatte, sola fu terribile e degna di ncordanza. leoni, 170:
di un fatto o di una persona degna di continuare a essere ricordata. g
/ trofeo non già, ma ricordanza degna / della pietà d'emulator cortese.
spiegato una volta con una precisione spietata degna di un medico. gozzano, i-1308:
tu ricorri con tanta pietà, se degna d'alcuna cura la vita e la morte
grande di tutto il dramma e la più degna dell'attenzione degli spettatori, meritava ben
come amico o come persona fidata o degna o capace di compiere determinate azioni,
era veramente la più deliziosa sorgiva, degna di un sonetto del petrarca:..
un ridicolo, non sarebbe ella moneta degna della vostra bottega? de nores,
, per qualche convenzione o consuetudine, degna però di molta lode, tolto via
le perverse imprese. -ricostituire una degna forma d'arte. tenca, 2-7
presentare una persona come merito vale o degna di fiducia. anche con uso antifrastico
rattoppata e rifatta, è però la più degna che in roma e forse altrove si
solamente la meno pregiata favella e men degna da'romani riputata, ma ancora la rifiutata
, onde coronava [la virtù] la degna fronte per cui ed essi per lume
udii dal marchese virgilio malvezzi una riflessione degna di quell'intelletto. giuglaris, 2-415
veramente e sarà sempre cosa memorabile e degna di grande riflesso l'aver veduto una
mi trovo in un grandissimo quella degna moglie sua, mammata / suìlla..
: non me parve di minore laulde degna quella leggie che. ssì rigidamente minacciava
ti risospinga in cotesti luoghi, ben se'degna di rigido et aspro castigamento. nannini
anseimo verso gli altri tanto più è degna d'imitazione e di lode, quanto
in della presente opera dire alcuna cosa degna, la qual possa li cuori nostri
sarebbe segno che non trovò la sposa degna di se... in questo caso
f. f. frugoni, i-422: degna è di rimarca quell'incidenza che occorse
ischia], senza però scoprir novità degna di rimarco. daniele dolfin, lxxx-4-914
dolfin, lxxx-4-914: egli è cosa degna di sommo rimarco come anche l'infima
: d viaggio non presentò alcuna fase degna di rimarco. c. corrà, 276
onoma- topea di suono e di strepito degna d'un tanto ingegno, chi non
mondo, e in del fa tamia degna. 2. estraneo, appartato
semideo con la sua disposizione rimunerativa, degna d'eterna contemplazione. pallavicino
, di offesa, per un'azione degna o per un servizio fedele.
/ torecchie mie de la tua fama degna / fece la voglia mia sì forte pregna
come si crede, / se pur degna fede è vecchia fama. / e 'n
patria fruttuosa, rinascevi prode, / degna che uno per te muoia d'amore.
ren- frignata, che avea nome dona degna, andò a la commu- nione per
rincuoro / tosto darlo a chi sol degna è d'onore. miloni, 1-141:
ren- frignata, che avea nome dona degna, andò a la commu- nione per
memorie magnifiche e ne elesse una ben degna della sua pietà in rinovaré ed ampliare
virtuoso osservatore di pitture scoprire in questa degna parte dellttalia le sicure attestazioni di quello
di un'altra persona, un'impresa degna di lode. salvini, 41-301:
3-i-102: sappi però, a chiusa più degna di questo mio sbizzarramento, che un'
rintanerò su lo spluga, tana che è degna di me, come io son degno
sacchetti, 259: lasso, perché nessun degna l'alloro? / del frutto di
somma laude e sommo onore / et opra degna di perpetui inchiostri, / a cui
filarete, 1-i-344: eraci un'altra degna cosa: veniva di sopra dalla ripa
: è gran danno e vergogna che sì degna pittura vada a male e si estingua
, / quella che del tuo amor degna sarebbe, / a cui, se non
che volevi riparare, una frase in tutto degna di te e della tua visione del
25: la cautela è buona e degna di lode, mentre principalmente viene ordinata
san marco ancora si può vedere la degna reparazione per lui in quella chiesa fatta.
francesco ci è alcuna cosa / da notar degna, per questo riparo. b.
òe fatto al comune, ben sarebbe degna cosa che mi fosse perdonato. guittone
sacchetti, vi-62: tu se'de bardi degna d'alta fama, / bella leggiadra
peccato [della bestemmia] non fanno degna vendetta. leggenda di s. torpè
trovato in lui né azione né parola degna di nprensione. 3. ant
catzelu [guevara], i-156: degna di lode è la medicina, quando
rispondere ai quesiti della compagna con arguzia degna d'ammirazione e che chi ciò non osservasse
la invade / e s'esalta a degna vita / la riscossa umanitade. betteioni,
diavolo l'umana generazione e per farla degna di salire al cielo, la grazia con
che nella gran macchina di augusta, degna di muover un pontefice non soltanto a
de dominici, iii-n: opera invero degna di somma lode per aver egli mostrato
franchi, galerana detta, / in quella degna ed onorata schiera / la donzella da
con gran risa, / ché non degna seguir quella canaglia. g. visconti,
è abominevolissima [maniera] e non degna di riso, ma di severissimo castigo
mondo la fede sua; non era degna di stare appiattata. e però risuona
i sospiri. tansìllo, 68: qual degna sede troverai qui dentro? / altro
per la patria, ch'essa risurga degna del suo passato e de'suoi fati
ti risospinga in cotesti luoghi, ben se'degna di rigido et aspro castigamento. bechi
pregare umìl, s'io ne son degna. muzio, 5-25: mi risowien de
, 2-230: potess'io fabricar qualche degna memoria a così gran virtuoso, ché
dei, ti riconosco / prole più degna ognora / e del padre e di me
fazio, i-15-59: la chiara luce e degna / d'omero ri- sprendea poetando,
avuto col suo degno principio la sua degna fine. 3. che fa
, 15-39: rispose colei: « ben degna in vero / la domanda è di
un insulto straniero, al quale unica degna risposta è sorgere in nome d'italia
io li percotea nella veloce / fuga sì degna de'tumidi vanti. d'annunzio,
: è lei l'amorevole, la degna intrusa che rivangando nel suo passato s'è
di ferir già stanco / chiede l'eroe degna vittoria, e degna / ben gli
chiede l'eroe degna vittoria, e degna / ben gli si appresta, che de'
poss'io / mai ristorarti de sì degna mancia? -ricompensare con la beatitudine eterna
basteria di sale, / d'elleboro più degna che d'alloro! -ripresa
lasciando però cosa che mi sia parsa degna della intelligenza di questo eccellentissimo senato.
ritagliati: una fusione d'alta scuola degna del miglior pat metheny. -intensamente vivo
: la sua gente franca, d'onore degna, / vedendolo andare cotanto ratto,
. molza, 1-365: certo vincer più degna [donna] non potea, /
voluta dai tempi e ritempratrice e sola degna d'uomini che si dicono devoti alla causa
ira, veg- giendolo disarmato, noi degna di ferrata ferita, alza il ritenuto
la patria, è una monarchia più degna che la tirannide che la signoreggia, mi
ii-228: quella davvero che è una casa degna; vede, chi c'entra non
, 108: ahi, quanto sarebbe stata degna cosa, che la sua rivenuta fusse
o d'ogni reverenza e d'onor degna. a. pucci, cent.,
/ e d'ogni reverenza e d'onor degna. boccaccio, v-186: la quale
felicità del canto si fa conoscere degna di quel teatro. goldoni, viii-743:
3-161: compose in ultimo una opera molto degna e di grandissima fatica, di rivolgere
4. persona di scarso valore, degna di disprezzo (come epiteto offensivo)
. con vostra signoria illustrissima per così degna opera, tutta piena di robustezza di ragioni
a. cattaneo, i-217: ti pare degna occupazione di un vescovo, al cui
/ contra noi cosa che sia men che degna. tasso, 19- 15:
: né femmina si truova sì nobile o degna o di tanta ricchezza beata, la
arte / già di gran fama e degna in parnaso era. = voce dotta
monstrar rason / k'ella sia piu degna per drigio e per rason.
, 5-39: d'ordinanza illustrissima e sì degna / n'era indizio ài cappello un
giovio, i-104: vostra eccellenza si degna metterme nel rotulo de'servitori de casa
« or sono ben giunta com'io son degna »; e bene s'acusò morta
aiutano più. questa rovina / non degna pure di schiacciarmi, tanto / io sono
luce filtrante dalle tendine, abbassate dalla degna signora sulle rovine dei suoi cinquantini,
rovinato fino alle barbe ». è cosa degna di non piccola ammirazione il sentire il
e roze. sergardi, 1-119: più degna saria che nel diamante / scritta fusse
. tendenze del rozzo vulgo, sembra degna d'esame l'opinione che meglio si
mano destra, disse: « fa'degna riverenza alle reali immagini ». boiardo
ruffianata, sf. azione degna di un ruffiano o di una ruffiana
si è che l'italia non è degna, per dio, di esser libera,
onde del mare crudele teseo, bagnando conon degna rugiada le tenere gote. trissino,
in ira, veggiendolo disarmato, noi degna di ferrata ferita, alza il ritenuto brac
ché privo di sua pompa egli non degna / trar delle rote e del tuo volto
, con certa loro rusticità onoratissima e degna di esser molto stimata e riguardata. amari
nel precettore di nerone v'era una fantasia degna del discepolo, peggio che neroniana.
, con certa loro msticità onoratissima e degna di esser molto stimata e riguardata.
, o rustica e boscareccia sampogna, degna per la tua bassezza di non da
vói, el te farà dii suo amor degna, / e sopra gli astri rutillanti
gentil sol si trasforma, / ché non degna tal ben ruvido core. bandello,
davanzali, 23-5: l'amore è degna cosa, / e face il folle assai
..., ti cognoscerai non degna di sì nobil ufficio, quanto è d'
4-156: padre della tua patria inclita e degna, / conservator de'templi e de'
f. scarlatti, lxxxviii-ii-596: sacratissima, degna, umile e bella, / di
reggesti / di dotta gioventù scola sì degna. g. gozzi, i-18-160: son
i teatri? / ove è la degna spada? sannazaro, iv-247: felici sassi
beicari, 4-189: la sacrosanta, degna, alma scrittura, / che fa
del vegnente oblio, / ricevi e degna de'suoi dotti sguardi. fantoni,
ambedue combinate saggiamente formano l'instituzione veramente degna di questo nome, tesoro inestimabile, per
di perpetuo onore, / saran più degna fiamma del mio petto / e più
porvi sopra la più moderna, parendogli degna di questo rispetto la particolare bellezza e
quella decenza che si potea più, degna delle persone invitate. f
/ anima fia a ciò più di me degna. idem, purg., 33-145
teza, / se forsi amor non degna darci aita, / a ciò che la
? altri le saglia / ed esponga men degna ed util alma / (rischio debito
ti potei dar vanto / d'aver sì degna e gloriosa salma, / ben che
iii-13: questa è una bellissima città e degna ch'un si mova mille miglia per
... in lui cosa alcuna degna di esser notata, salvo che una brutta
di que'sandali tirreni che fidia stimò degna calzatura di minerva. d'annunzio,
catzelu [guevara], i-156: degna di lode è la medicina quando il
è altro se non offerire a dio degna astinenza di carne accompagnata dagli altri beni
passano. 2. che è degna di venerazione (e precisamente del culto
, nella quale dicon che nacque, fatta degna di tanta reverenzia, che pochi intendenti
le uccella talora con una forza di sarcasmo degna dello stesso giuvenale. gioberti, 2-73
irlanda, / la qual fra noi è degna di fama / per le nobili sarge
belcari, 4-189: la sacrosanta, degna, alma scrittura, / che fa l'
per le quali l'arte mia divenghi degna dipingere le vittorie che nostro signor dio
poi che tu mi tolli / che con degna vendetta e crudeltate / questa giustissima ira
/ propose agli occhi miei meta più degna: / ma più infelice poi,
or ch'io m'ho scelto così degna sposa. -pienamente corrisposto (un
sacchetti, 259: lasso, perché nessun degna l'alloro? / del frutto di
: è cosa più civile e più degna il vivere insieme che il bere e lo
sappi..., a chiusa più degna di questo mio sbizzarramento, che un'
proprio governo, la coda gaietta e degna della monarchia. loria, 1-168: la
che vi si trovò presente e anche degna di fede che 'l papa ne sbuffò
lo scalpello di qualcuno: essere materia degna del suo talento. metastasio, 1-iv-516
che tu ami una che non saria degna di scalzarti? varchi, v-165: la
con freno di temperanza e collo scamato di degna correzione. = comp.
gtlio, l-ii-77: non mi par cosa degna di molta considerazione, essendo figure dipinte
di poesia in cui ella non sia degna dei più alti scanni. -il livello
per iscaponir quel male era cosa veramente degna di riso e di compassione. =
bene: ma ha scelto una scappatoia degna d'arlecchino. fogazzaro, 1-478: me
gente ad casa. è stata una degna et onorata scaramuza. sanudo, lviii-433:
riferisce. de pisis, 1-321: gente degna neanche (in fatto d'ingegno)
si scalza, / molte neppure trar degna dalle secure piante / lo scarpin favorito
de'greci sia stata soverchia e talora degna di riprensione, sono stati più scarsi
chiaro davanzali, 23-4: l'amore è degna cosa, / e face il folle
miei, le si posson credere fattura degna del poliziano più queste che non le
iv-40: raccontasi di ranimiro una sciocchezza degna di riso, ch'un giorno..
gloriosa / mia patria, or di pietà degna e di pianto, / fosse per
gloriosa / mia patria, or di pietà degna e di pianto, / fosse per
e, in partic., che appare degna di rilievo o colpisce per la
tutto fa parte d'una colossale scenografia degna di un truce melodramma romantico. g
giovanni battista è sì dolce che si degna farmi il cancelliere, poi che la
grazia sicura che agli adulatori era sembrata degna di un semidio. bigiaretti, 8-209
, 2-6: la figliuola tua non è degna d'avere marito scherano. sacchetti,
schermir da'gravi affanni / che sia degna di voi la penna stanca, /
1-160: a quei tempi era stimata cosa degna di riso e di scherno che una
digenerasse dalia stiatta e non volesse essere degna sorella dell'invitto capitano oronte. lalli
schiccherata da certe correzioni che non è degna d'andare alle mani di un galantuomo
gamba. -con sineddoche: persona degna di essere bastonata o abituata alle percosse
, sì ch'in quanto all'esser degna d'onore va in ischiera con le morali
maffei, 5-4-102: sopra tutto è degna d'osservazione la gran cattedra roza e
bonini, 1-i-120: questione più nobile e degna d'esser indagata... è
alle ordinazioni mi faceva dare una risposta degna veramente di quel protestante o mussulmano ch'
f. casini, iii-346: sarebbe scioperàggine degna di lagrime che gli uomini avessero tanto
per oscure porte / ci mette, però degna dichiararla: / noi non siam ora
vaga di metter scompiglio / in ogni impresa degna, come è questa, / non
onori di cui non è per virtù degna, e mette quelli per sommo bene,
non è nel suo parlar di fede degna / tesser precone all'uom della sua
, / ben ti faria pagar come sei degna. lorenzo
15-39: rispose colei: « feen degna in vero / la domandaè di te,
lorenzo de'medici è l'epoca la più degna d'essere studiata non solo dagli italiani
malvagio scolar giunto s'assise / nela più degna ed onorata parte /... /
tu [la fortuna] mia scorta degna, / ch'il secolo presente /
paruta, 1-212]: seguite ornai la degna impresa in tanto / in riva a
furono... hanno avuto una trovata degna di nota. w. minardi [
della inaspettata elezione del sommo pontefice nella degna persona del signor cardinale lambertini,.
il corpo, et in questo solo parve degna di riprensione la fanciullezza sua. frequento
, sta risoluto di proteggerle con sollecitudine degna del suo gran zelo. a. l
sono però riconosciuti avere particolar residenza nella degna 17. scuola palatina: v. palatino1
ogni pecca, / hanno scurato la tua degna voce. guicciardini, 2-2-126: ogni
significante, non fa un'opera scenica degna di far nelle menti alcuna durevole impressione
pur una pecca per fragilità, è degna di scusa, per esser ellapiù molle e
, / qual fora stata al fallo degna scusa? cavalca, iv-135: non
aver così d'improviso in apparecchio tavola degna di lui: poscia a mezza voce
disio del ritornare per via meno che degna ad uomo nel grembo della filosofia nutricato
cavalca, 10-374: se cosa alcuna degna di memoria poteva pigliare, non pigramente
che son della material gente, / con degna grazia renda a tua persona, /
dà così a persona indegna come a degna, e spessa fiata dona all'indegno,
e amoe amerò sempre, per ciò che degna la reputo del mio amore; e
li avvertimenti del secolo e ogni novità chef>aresse degna di memoria. questa spezie di tavole seco-
concede / di seder oggi in così degna sede ». brusoni, 795: aveva
ma il cielo è angusto? / qual degna sede troverai qui dentro? / altro
: che, per lor fede, / degna mi parve di ma convitata, / e
sedotto, questo maestro piccolo e grande si degna d'insegnare la sua arte a me
, immagine. bacchelli, 9-447: degna meta al cammino, segnacolo stupendo,
. -annotare una data rilevante o degna di celebrazione. -stor. secondo il
tutti quanti / ora disposti alla tua degna spada! machiaper la difficoltà del luogo
noce, 7 o perché mie preghierenon sie degna; / però vi prego, se.
antonio da ferrara, 192: e'degna zascun che se conquisti / ne la
tosano da un montone, non più degna dell'obbrobrioso proverbio, pettinar lana sardesca
tutta ad intagli di fin lavoro e degna dell'edificio a cui serve, diviso in
in somiglianti cose o altoritade che sia degna d'essere seguita. dante, conv
, esso calavria sottomise, / presa la degna sposa, che divise / morte da
, parere a se stesso d'eszanne degna... è stata rapita mentre dormiva
più modestia... esser cosa piùtosto degna di lode che altrimenti che voi, spinto
exaitata! o de quanta expet- tazione degna, de sempiterne laude commendabile! refrigerio,
di dionigi l'areopagita] era così degna che la s'intendeva meglio questo testosimplice che
catzelu [guevara], i-156: degna di lode è la medicina, quando
, / del paradiso l'innocenza è degna. b. corsini, 1-44: assisa
luce diana. biffoli, lxxxviii-i-293: degna laud'è il maggior far grande il
po scena d'amicizia sentimentale degna del teatro sensible o trebbe definire
: pensare, comporre, pronunciare una degna commemorazione di vittorio alfieri nel centenario della
di cu'io m'innamorava non era degna rima di volgare alcuna palesemente poetare;
de dominici, iii-26: opera in vero degna ditutta la laude, come per comun sentimento
. patrizi, 1-i-258: è cosa degna da notarsi che le palle e lecorone ornanti
l'animerà a mostrarsi al mondo sua degna amica, perfezionandosi in quegli studi che
casto et onesto amore, aversi separare si degna compagnia, non sapiendo se mai più
in istato di conoscere alcuna novità letteraria degna di essere significata a ve.
i-73: polvere per li denti, cosa degna: pigliate coralli rossi, oncie tre
soggetto'su colombo: e conterei far degna menzione della mostra genovese, dei documentiesposti.
/ e le suecare piante / onora e degna con pietoso affetto. aretino, v-1-357
sarà quello d'aver non solo stimata degna la mia di far numero fra le
cavalcanti, 2-293: bella e efficace e degna figura è quella la quale per lo
chiaro davanzati, 23-5: l'amore è degna cosa, / e face il -sostenere pubblicamente
trovando cosa che al giudicio mio fussi degna d'uno vero e constantissimo amore.
ardore di sacrificar la vita per così degna cagione, parendomi di servire all'universo,
minerva, / ch'è la più degna rovina / che sia nel mondo, e
è uscita dalei, signor colonnello. è degna del governo ignobile di cui ella oggi
costumi di questa età, de fin- degna servitù d'italia, de l'ostinata discordia
/ che, più presuntuosa assai che degna, / ma quanto puoi, t'ingegna
, di più felici amori / ben degna, hai visto il tuo fedele amante /
alla qual rispondete, non è veramente degna della causa ch'io difendo, lo confesso
lo confesso. ma non è già degna né anche la vostra del vostro spirito,
del suo animo, con cui si degna mirare anche quello che non è della
fama fora, / ché sola questa degna al mondo trovo. p.
giuglaris, 1-540: una isabella, degna moglie di tal marito,...
4-156: padre della tua patria inclita e degna, /... / la gran
aspetto della convivenza e della ricreazione: degna soltanto di un tetro umor satirico,
seranni si rese celebre per una avventura degna di figurare nel 'decamerone'e lo sgraziato
compagnia del teatro eliseo... degna di lode la signora rina morelli, e
però che 'inventio'è la più degna parte, sì dicerà tulio chente ella dèe
questo immenso disordine alcuna voce si alzò degna della natura e dell'uomo, fu
quali m'è parso la meglio e più degna della curiosità di vostra signoria la presente
grazia sicura che agli adulatori era sembrata degna di un semidio.
/ lo representa la sanctascriptura: / era degna de pena; / perche plangnendo kesi
163: l'infinita e summa providenzia / degna ti reputò de la sua corte,
più maniere, delle quali la più degna è quella del re e di governare
un appartamento: e costi degna, onesta e costumata, / leggiadra,
, i-277: la quale silenziosa ribellione, degna, sì, d'un titano maggiore
comp. di simmetrico. e più degna sufficienza che possa incontrare nella pittura il
e polarchia, / e ienna città degna e singulare. 5. che
12-iii-29: farete cosa grata al mondo, degna de l'amore e de la pietà
« penso che nessuna di esse è degna di tal nome all'infuori di matilde senio
, i-40: avevo pensato ad una calligrafia degna della mano e in qualche modo simile
« non sarìa mercede / di comprar degna del mio cane un piede ». n
soldati i-40: avevo pensato ad una calligrafia degna della mano, e in qualche modo
smaglianza dei toni non la sola cosa degna di ammirazione. baldini, 15-64: altra
comitiva. -rendere un'azione più degna di lode. durazzo, 1-17:
una ismemorataggine inrimediabile faccia l'opera più degna. tolomei, 2-232: per innavvertenza o
... /... / degna sacerdotessa all'infernale / divinità, sorgi
convertire. tansillo, 39: se ben degna cagion da me vi smosse, /
, distacco; considerare un'attività non degna di interesse. moravia
. zonca, 48: una cosa degna d'avertenza... è il basamento
/ te voglio pur laudare, ché degna sei / de laude, felice in bruna
per sola grazia, non per esser degna; / e... a sua
minturno, 449: né anche mi par degna di laude la diligenza di coloro i
leonardo, 7-i-28: quella cosa è più degna che satisfà a miglior senso. adunque
ella è cosa del nostro giulio e degna di lui. sodezza di raziocinio,
fosse sopportabile il parlar da gentile, degna di essere composizione d'un dio.
. ma, per dirla al sodo, degna del barclaio, che fece una demostrazione
nannini [epistole], 193: degna di considerazione anche la morte di giuda
pur che l'affanno sia in cosa degna; / in darsi a l'ozio è
soggetto'su colombo: e conterei far degna menzione della mostra genovese, dei documenti
sì alto stato e segnoria, non degna a. lloro né per senno né per
e soggetto conforme al desiderio e armonia degna dell'armonia e che paresse che la
vittuaglia. esopo volgar., 4-64: degna cosa è che sostegnia- te il
si conobbe nell'infanzia di massimo, degna di far da base ad una così gran
comuni solvibili pe 'l mezzo di una degna amministrazione. g. bernardoni, 1-79:
], imperiosa, infame, / degna per penitenza esser ridutte / a bever acqua
somiglianti cose, o altoritade che sia degna d'essere seguita. dante, conv
volgar., i-229: me parerrìa degna cosa e multo iusta che, secundo che
mia columba, / qual è toa forma degna? / qual cosa più sumiglia /
, 173: camilla maravigliosa e sommamente degna di lode fu reina de'volschi. lorenzo
: l'infinata e summa providenzia / degna ti reputò de la sua corte, /
poesia, ella è cosa del tutto degna del luogo dove sonarono, anzi tonarono que'
godendo peraltro che alle spese sontuose che si degna fare la di lei insigne pietà per
di corrispondere alle generosità che egli si degna di manifestarmi. cavour, iv-275: molto
, fiorenza, ché non se'più degna / d'esser chiamata fior sopra ogni
/ null'altra se ne trova tanto degna / come se'tu, madonna, c'
dio per voi, siccome è degna cosa, imperocché sopraccresce la no
fusse creata / di più onor se'degna: / la divina natura / t'ha
, tanto più ella se ne renda degna, perche trasferisce in altrui ciò che soprammodo
spesso sotto questa dichiarazione una brama meno degna? 3. in maniera eccessiva,
qualchecosa da scrivere a vostra excellenzia che fosse degna di aviso. siri, v-1-237:
nata in casa, qual mi pare degna che v s. r. la faccia
, / che tossa illustri ond'essa è degna erede / di partenope bella in grembo
... ch'ella è più degna a tutte cose di tutte virtù che appartengono
la più apprezzata parte fra tutte fu giudicata degna di essere messa innanzi al padre di
martello, 173: né è inaspettata e degna di peregrino applauso quell'agnizione che troppo
270: amar la patria sua è virtù degna, / sovra ogn'altra a farla
/ per l'assentir di quell'anima degna. campofregoso, iii-26: io caminava con
di sustanzioso; e però tanto meno è degna d'invidia. pavese, 8-380:
, 26-72: la tua preghiera è degna / di molta loda, e io però
morte, e la tua fiaccula non è degna di sottointrare li avidi fuochi.
, per essere la materia sottile più degna che la grossa. b. davanzati,
, e niuna opera mercenaria si truova ben degna di libero e nobile animo. piccolomini
[superbia] si è quando altri non degna sottomettersi alla viltà del peccato. boccaccio
in questo immenso disordine alcuna voce si alzò degna della natura e dell'uomo, fu
l'una e l'altra di par chiamarei degna. a. cattaneo, ii-324: se
san martino, nella quale con magnificenza degna di lui sparse, in passando per le
perfettamente meneghina, di molta onomatopea e degna di entrare nella crusca declinata in 'sparone'
vi rimane una ossatura sparuta e appena degna di considerazione. botta, 5-245: eccovi
, ma perché tu non ti reputavi degna di tanto misterio. -mostrare grande
oh quanto è cosa mara- vigliosa e degna di fede, la quale avanza ogni umano
, graziosa e gioconda, non meno degna che allo 'mperio di tutto il circuito del
così ciascuna scienza è più o meno degna, secondo che più o meno degna è
degna, secondo che più o meno degna è la materia della quale ella tratta
queste due la prima è assai giù degna. b. segni, 11-139: dall'
mi concede / di seder oggi in così degna sede. salvini, 33-82: stupor
l'udite parole speranza di me oltre che degna. idem, par., 31-79:
catzelu [guevara], i-158: degna di lode è la medicina, quando
ingegnosi gli sperimentatori. a nessuna teoria degna del nome è mai mancata la verifica
dimostrare come voi... faceste cosa degna in tutto dell'antica italia. panzini
la sua gigantesca impresa con una tenacia degna del buon nome che egli e la sua
occorrerà che di osservazione e notizia sia degna. g. bentivoglio, 4-651: il
nel vocabolo et è la sua specie degna di tanta spettazióne perché si raccozzano in
di sella fu facile, spiccia e degna la risposta della sinistra: « voi
: c'è una fina analisi, degna d'un psicologo come il rosmini, dell'
: era una situazione politica gelida, degna del freddo che in quei giorni si faceva
hai spiegato una volta con una precisione spietata degna di un medico. bernari, 6-278
nata in casa, qual mi pare degna che vostra signoria reverendissima la faccia presentare
dolorose cambio sullo schermo con una tenacia degna di causa miglio non men
: assai n'agio gran parte / quando degna e mi mira, / sì di
, che era santa e pura e degna, spirata da dio, sì conta a
, 1-ii-277: la cena era stata degna veramente aella splendidezza padronale. -grande
che l'uomo splendido di rado si degna di locare il suo beneficio fra 'cenci
s'io non m'inganno, la più degna pompa ch'egli aver potesse nella sua
co'signori, quello spocchione non si degna neppure di salutar la gente. de amicis
ironia. fenoglio, 5-iii-738: vittorio degna i foglietti di appena uno sguardo di
: cosa che non è sprezzabile, ma degna certo di molta considerazione. sarpi,
reputandola preoccupante, importante, utile o degna di essere tenuta in particolare considerazione;
che più coprisse questa sua laudabile vita degna di commendazione che faceva frate girolamo.
materia sì grande sfarzo e sprezzatura, ben degna solo d'un principe sì magnanimo e
la morte... non fosse cosa degna d'un fiorentino nemmeno spurio.
tutta ad intagli di fin lavoro e degna dell'edificio a cui serve, diviso
i-8-34: sposa, ahi!, ben degna del materno afleoni, 63: intanto
ulloa [guevara], i-158: degna di lode è la medicina, quando il
. f. casini, i-491: degna solo d'invidia è la tranquilla agonia di
bisticci, 3-457: non fussi la degna memoria delle lettere non sarebbe notizia ignuna
con lieti auspici il saggio manici, / degna fatica e nuov'onor de l'inclito
: certamente è cosa mal fatta e degna d'esser corretta che stampino l'opere
orrore / sicuro albergo e vie più degna stanza / d'un infelice core, /
, 1-i-120: questione piu nobile e degna d'esser indagata da un vero filosofo
della 'nvenzione, sì come di più degna; e veramente è più degna, però
di più degna; e veramente è più degna, però ch'ella puote essere e
, di rado nel sesso imbelle ritrovandosi, degna dell'imperio de'cuori l'appalesava.
stazzonare il suo spartito da una canterinaccia degna di come era proceduta l'esecuzione delle
casa, qual mi pare degna che vostra signoria reverendissima la faccia presentare
/ che la patria di te diventi degna. bresciani, 4-i-29: i papi
, pieno e solido. la specie più degna di nota è lo 'stereocaulon vesuvianum'.
. muratori, cxiv-4-164: sarà anche degna di plauso l'edizione degli altri, benché
pare potersi raccoglier cosa che sia ben degna e faccia pienamente. 8.
1-93: la 'logica'del rosmini, opera degna di chi l'ha scritta..
/ e texere a mie chiome / degna corona del tuo amor gentile. castélvetro,
., 23-53: udi'questa proferta, degna / di tanto grato, che mai
che si è disusato come cerimonia veramente degna di riso. g. gozzi, i-15-110
commedia] ha da esser bella e degna di esser ascoltata. -come si spende tutto
, i-409: è quest'opera sommamente degna di lode,... per avere
: l'ora suprema, la sola degna per i popoli di grande storia d'essere
clamore d'armi. prodezze, la persona degna, / ché di quel stormo periglioso e
, 7-54: piagnendo la donzella d'onor degna / disse: « per dio fa'
1-246: con sì bell'apparato avanzandosi sì degna e nobile comitiva, cominciossi a scoprire
vogliate a istanzia di questi malvagi uomini degna di sé. straziare e uccidere
agostino giustiniani, 226: una degna congregazione de frati osservanti di s. agostino
in terra lasciò sconsolate / l'anima degna nostre vite, strette / tanto di doglia
proprio ver no'riguardiano, / gente non degna d'abitar tuo nido / son la
la qual cosa mi è panato far cosa degna dell'amor ch'io porto alla virtù
essa cavava le sue, e chiarirsi una degna competitrice nella scherma dello strofinàcciolo e della
. marinella, 312: donna veramente degna di lunga istoria e non di queste
tasso, aminta, 379: è ben degna / la fedele amicizia ed il commune
madre antica / e a l'opra degna carità suase! 6. cedere
, 8-1-96: l'astrologia è più degna della geometria, perché,...
liburnio, 3-1: mi continga favella così degna della sublimità del nome tuo [di
la questione se qual cosa fosse più degna di lode, se questa usanza antica de'
eccellentissimo principe, l'opera già divulgata degna e di fame estimazione di la venuta
ii-246: se a voi giovani non paresse degna d'esser amata fra '1 numero delle
mente... il dubitare con degna modestia della propria sufficienza. leopardi,
: abbiamo già visto come ogni speranza degna di tale nome, abbia necessità di
. ottimo, iii-291: non era degna d'essere soccorsa tale milizia, ma
iii-75: pregamo e supplicamo quella se degna compiacerai inseme cum tuto questo popolo sviserato
bella, o brutta, vecchia o ancor degna degli umani clementi sguardi, se sono
uomini a operare cosa alcuna che non sia degna di lettuale, l'impegno)
gli presuntuosi e 'loro seguaci ricevano degna punizione. -squarciare la gola o
/ bestia, e pistoia mi fu degna tana. giuseppe di santa maria, i-239
viii-1-213: ben doveva questa donna esser degna di reverenza, quando tanto uomo, quanto
cantu'onomatopea di suono e di strepito degna d'un tanto ingegno. chi non sente
colpì lui, se ritenne la notizia degna di essere tramandata: compendiavano il loro
mente invano auguria, / non d'aitar degna, non di pura vittima; /
. 5. opera mirabile e degna di venerazione per grandiosità e completezza,
d'un modo. bruno, 3-825: degna -e prudentemente hai deciso, o giove
: tu, pretessa, non se'degna di tener luogo di pretessa. s.
: la corte la qual è mo'degna de cotanto conseio fo de stipula, goè
xiii-175: tenera e breve man, degna d'impero, candido, bipartito, amabil
che la proferta di om che me degna supra 'l tenorio de vostra plaenza.
canto e del suono, ed aveva una degna cappella di musica, dove erano musici
non sono riusciti a scoccare una nota degna delle rispettive ugole. 2
monstrar rason / k'ella sia piu degna - per drigio e per rason.
/ a terminar la servitude amara, / degna è di voi la generosa gara
: l'altra terra, secondo ch'è degna / per sé e per suo ciel
. ulloa [guevara], i-158: degna di lode è la medicina, quando
: la ingrata patria non è fatta degna di me mentre che sono stato giovane
1-61: 0 voce salutare, voce degna fra tutte le altre d'esser ben
di un pensatore ritenuto fonte autorevole e degna di fede, o in un testo di
chi la textura poi non è sì degna. aretino, iv-4-150: è ben vera
ed arte / in ogni sua men degna e nobil parte. fagiuoli, ii-145:
il lusso rappresenta un'immagine tifo- nica degna di tutta l'esecrazione civile. =
, e questa vita non mi par più degna d'esser contesa. bacchetti, 1-ii-548
: il capo santino con una azzione degna d'eterna memoria, aggiustò un tiro in
greche. ariosto, 10g olimpia e degna che non meno, / anzi più che
guidiccioni, 5-1 io: che cosa più degna si può vedere che quei nobilissimi uomini
dio male ti dia, come se'degna, / e follati la vit'aciò che
nuora / che l'è una tolta degna. - moglie da voi? me'danno
: tale pittura... mi sembra degna del secolo tonacone governato dalla spagna e
rotondità alfieri, 6-372: davver degna / di tondità sì immensa.
non ha la mutria del divo che si degna di comparire anche davanti ai lippi ed
ha tela al mondo sì fina, che degna sia ai ricoprire i. loro deschi
di allusioni ironiche all'azione sua, proprio degna di un ministro della infinita pietà
caserta, opera del vanvitelli, veramente degna della magnificenza di roma antica.
la città che porta il fiore, / degna di ciò per li molti diletti.
: non sai che la contessa, / degna prole del mio nobile tralcio, /
di chi la regge, farà opera degna di molta lode, quando sentirà nascere
tommaseo]: agli idii pare cosa non degna che ne'comizii, li quali si
cui fu trasmutata iside, sarebbe stata appena degna di lui. -rifl. (
. mai ebbi grazia di vederne alcuna cosa degna da fra stati, regni,
febo de me vendicare per amar cosa più degna di sé ». de sanctis,
di sopra mancasse per lungo trapassaménto di tempo degna fede, in me misero si puote
dite: quali meriti vi han fatta degna di vestire un tal fulgore?
bonini, 1-i-120: questione più nobile e degna d'esser indagata da un vero filosofo
e dalla testa principiassero, come era degna cosa, perché la testa è il più
nulla né per questo trasportamento fatta cosa degna di memoria. bettinelli, 1-ii-99:
nulla, né per questo trasportamento fatta cosa degna di memoria. = nome d'
ch'io scrivessi alcuna cosa dell'amistà, degna cosa mi è paruta, sì ad
qui, per mirar fiso, / qualche degna scoltura o qualche tratto / di pennel
ia- cometo da novello, opera molto degna pur fuora di la terra in triangolo
si va facendo di muro, opera molto degna. berni, 275: fanno
rende, / partirassi col tormentar ch'è degna, /.. / sì che,
- tanto meglio quanto italia è più degna della grecia, quanto roma è più
secondo verso, è cosa triviale, non degna di trovarsi in mezzo a versi tutti
, sol ver ne fera, / più degna assai d'or- pheo che d'altra
la quale sia possibile ad avenire e degna che se ne faccia memoria. b.
altri stimò finor d'eroica tuba / degna materia sol, l'ingegno mio / destar
], 76: la cascata è degna dell'ammirazione dei touristi. piovene, 7-389
bacchelli, 1-ii-104: aveva sposata una degna signora di nobile casato, tutt'altro
la quale sia possibile ad avenire e degna che se ne faccia memoria.
ii-104: la donna è colossale, e degna in tutto e per tutto di sostenere
, -tuto k'eo no'n sia degna. dante, infi, 6-109: tutto
uccella talora con una forza di sarcasmo degna dello stesso giuvenale. 8.
alle volte invitava o vescovi o qualche persona degna, a un? altra tavola mangiavano
di marina, tutta la marineria era degna di secondar caracciolo. pecchio, conc.
, che cosa alcuna non ardiscono d'adoperare degna di laude, anzi si stanno freddi
1-255: umilmente dèe ringraziare iddio, che degna di farli quel dono. boccaccio,
; se un umorista, ei non si degna di risponderli. g. gozzi,
lv-230: presago di sì rara e degna sòrte, / di star al tuo bel
dolce riva. giuglaris, 330: previdenza degna di dio sarebbe, se tutto si
, biondo, carnoso, la zazzerina degna di un fratino di benozzo attorno alla faccetta