è un'operazione magica molto più grande e degna dell'uomo: è quella di imprimere
cani, / che pur non se li degna di vedere. firenzuola, 325:
-voi abbandonate per un puntiglio una persona degna dell'amor vostro. -il mio abbandonamelo
me! che intesi? ah, degna or più non sono / delle nozze
, 1022: l'educazione non si degna di pensare al corpo, cosa troppo bassa
ella è sì schiva, ch'abitar non degna / più nella vita faticosa e vile
superbia] si è, quando altri non degna di sottomet tersi alla viltà
accalorato dalla nobiltà e vastità dell'impresa, degna solamente del suo pennello, e dagli
me: « la tua preghiera è degna / di molta lode, e io però
: parendomi d'aver fatto un'opera degna d'un uomo bene accostumato, uscii
? quando lì era l'anima più degna, per rapirlo seco e addottrinarlo nei
anima liberata dalle sue presunzioni e fatta degna della remissione de'peccati, al postutto
/ pur che l'affanno sia in cosa degna. boccaccio, i-259: ella ha
magno volgar.], 4-33: degna cosa è che egli allenti nell'amore
la posta, giudicando cosa vigliacca e degna sólo de'pari suoi raggravare di posta
alcuni moderni, i quali con metafora degna dell'achillini usano questa voce nel significato
in due parti. la prima e più degna si chiama agibile,...
niuna più dolce, e niuna più degna dell'uomo libero. idem, 2-15:
l'aiuto del suo paese, è degna cosa ch'egli abbia grande disagio ne
, 2-497: ma è tanto più degna di reprensione [la negromanzia] che
, mai ebbi grazia di vederne alcuna cosa degna da dover essere approvata da'buoni.
idem, conv., i-iii-i: degna di molta riprensione è quella cosa che
francamente ad amore, che non si degna di venire a'suoi richiami e alle allettative
a'suoi prieghi, le mi donasti, degna allegrezza dopo il ricevuto affanno.
maniera o condizione superiore, più che degna. guittone, 21-1: amor tanto
. torricelli, 167: e qual più degna opportunità poteva giammai rappresentarsi, per discorrer
la qual cosa parendomi per più cagioni esser degna di considerazione, non mi parrà fatica
allegare gli altori, molto maggiore e più degna cosa a leggere allegando la sperienzia,
, 17: se di tanto mi degna il primo amante, / che, mentre
lodi talvolta la spronavano a mostrarsene degna; ma poco stante qualche capriccio
v.). singular reverenzia degna, ma d'essere con perpetua laude
iv-1-97: tutta quanta la stoffa pareva degna d'ammantare un talamo imperiale. idem
iv-1-97: tutta quanta la stoffa pareva degna d'ammantare un talamo imperiale..
non può ch'in tutto celi / beltà degna ch'appaia e che s'ammiri.
, 3-673: la povertà non è degna de difensione, se è povera di
conc., ii-740: è fatica degna della pazienza e delle spalle di un
, e la sua razza non è neanche degna di toccare la mia! panzini,
io ti diragio corno / è tanto degna e cara, / e nobile e preclara
: così fu fatta già la terra degna / di tutta l'animal perfezione.
ad un'arte potente, arditamente moderna, degna in tutto e per tutto di ricollegarsi
in persona. cardarelli, 6-m: degna... è quest'immagine che le
passato secolo, va tuttavia maturando; degna certamente di pareggiarsi a quell'aurea età della
, senza sapere se io ne sia degna. palazzeschi, 4-301: amiamo le stesse
m. villani, 4-18: alla non degna moglie [i baroni], per
, ch'in tutto celi / beltà degna ch'appaia e che s'ammiri. giovanetti
.. una leggenda... degna dei romanzi cosiddetti d'appendice, degna
degna dei romanzi cosiddetti d'appendice, degna anzi delle baracche e di musei da fiere
fare o tentare almeno, qualche cosa degna di memoria. giannotti, 1-76:
vero, / ti vedessi punir di degna morte. idem, 27-73: quando
mio canto a lui che sì ne degna: / e gli appresenti il duol
signor mio, giammai non faceste tanta degna cosa, quanto a levare di terra quel
estrema pazzia a dubitare d'una sì degna cosa [della religione cristiana], approvata
sangue / l'anima altèra, affettuosa e degna / di quel misero arrigo. d'
forteguerri, 9-75: che bella cosa, degna d'archivista, / viani, 19-374
. l. salviati, 8-15: degna lode senza alcun fallo del magnificentissimo arcipoema
sopra il capo mi fusse una donna apparita degna di molta reverenza nell'aspetto con occhi
/ per gire in sua presenza / con degna reverenza. marino, 276: furo
gravoso danno del comune, allora era più degna cosa contrastare e consigliare la cosa pubblica
prima, sostegno quindi, quindi ricostruzione degna d'encomio solenne. idem, 4-31:
arlecchinata, sf. impresa degna di arlec chino; buffonata
. guittone, 84-7: eo fora degna di soffrir arsura, / com'è
apparve una gran meraviglia / dell'arte degna de'dotti pittori. / una nube
ben di virtù mirabil opra, / e degna della tua, che tanto ascende,
: sotto anche un altro aspetto è degna di meditazione la storia di irminda partènide
egli non le assaggia, né le degna, ché per lui sono come un impiastro
3-335: colui... non degna di tenere per sua alessandria né
chiamarsi questo collegio e questa assemblea così degna delle potenze ragionevoli. augustini, iii-197
questa mensa non è a lui degna. francesco da barberino, 373: quando
non v'è né vi può esser donna degna di essere amata da vero. giusti
diretta assunzione della proprietà a garantire la degna conservazione degli edifici vincolati. 2
mia piacevole appigionante, la quale era degna di considerazione per diversi motivi. banti
. gelli, 301: bella impresa e degna veramente d'un principe, amare e
cosa] ne conosco che fusse più degna d'infamia, che sarebbe se tu sotto
/ 11 suo nobile piè toccar sol degna. c. dati, 9-16: e
un pubblico ufficiale (perciò è altrettanto degna di fede). guicciardini, 122
, si prende per ogni persona degna di essere creduta e obedita *.
, v-256: qual gloriosa cosa, qual degna di fama, quale autorevole udistù mai
se', né perché aggi, / anima degna, il grado della spera, /
la qual cosa, perch'ella è degna di molta avvertenza,... più
20-180: questa tua ostinazione non è degna d'un filosofo, ma tutt'al più
abbia il mondo? ma chi neanche degna di pur badarvi? lippi, 5-7:
nel palazzo del vescovato cum onore e degna pompa, contenti da bologna se partirono
: per ciò tutto, reggio fu degna che da queste mura si elevasse e
barbuta. vasari, i-355: ell'è degna di esser in parte lodata [la
, fulminato. camerana, vi-938: degna eri tu di scintillar nell'alto / di
1-353: ella di te non degna / ben si conobbe, e quindi il
fatiche, o rustica e boscareccia sampogna, degna per la tua bassezza di non da
basso ingegno, / sciocchezza e vanità degna di riso. sassetti, 371:
parola per indicare una contesa futile e degna di riso. = dal titolo del
e ingrassa, quando si vede fatta degna di sostenere strazi e derisioni e beffe dal
città ricca e possente, / pronuba degna a sì bramate nozze, / vo'che
, 408: niuna cosa è tanto degna di uno ottimo principe e di una
. che lei non dicesse dovere essere degna d'ogni grandissimo bene e onore.
a quelli la cui vita non volgare è degna d'essere considerata per imparare a vivere
a memoria / una famosa, antica e degna istoria. boiardo, canz.
; / e dirà lor: ben degna pena avete, / o troppo ancor religiosi
/ bestia, e pistoia mi fu degna tana. cellini, 1-57 (142)
/ bestia, e pistoia mi fu degna tana. idem, inf., 32-133
dal pubblico, non sarà trovata cosa degna del menomo riflesso. idem, 4-297
iii-7-123: ahi, bella donna, più degna di giove / che d'uom terren
e poi monaca, se ne ero degna: il padre eterno non mi ha
aveva fatto l'innesto, con ingenuità degna d'un filosofo rischiarò questo fatto,
eccellenzia e al vostro valore, reputai degna e convenevole cosa che con più cara vivanda
. deledda, iii-370: sembrava infine degna fata di quelle selve ancora primordiali,
il lusso e l'ostentazione, non degna far risparmio dei piccoli guadagni, nella certezza
o rustica e boscaréccia sampogna, degna per la tua bassezza di non da
1-2-47: sarebbe a mio parere un'opera degna de'nostri botanici il raccogliere tutte le
pure la magnifica lampada a petrolio, degna d'uno sfarzoso tinello, e accennò la
di dio, è tolta la più degna, e la più dilettevol parte alla ricreazione
e lo scavalca, egli opera cosa degna d'applauso. manzoni, pr. sp
in cintura / sotile e schietta con degna misura. sacchetti, 197-92: brievemente,
. sarebbe al tutto la sua memoria degna da ogni parte di qualunche onore.
freno gl'in grande e degna anima! e io sono il gran noioso
detto sol per mettere, come n'è degna, in burla che per caso avesse
con quella sublime degli uzeda, ma neppur degna d'uno dei loro lavapiatti.
noi riguar- diàno, / gente non degna d'abitar tuo nido / son la
iv-70: non trovando contro allui cagione degna di morte, dimandarono a furore a pilato
dietro l'uomo, che nemmeno la degna d'uno sguardo o d'un cenno:
cercare, e non troverai ombra / degna più d'esser fitta in gelatina.
qui, / in sar degna svernato, l'altro giorno. / le
con la calca;... ben degna è di rinvenirsene la cagione. manzoni
tu ricorri con tanta pietà, se degna d'alcuna cura la vita e la morte
questa risposta è bellissima e calzantissima, e degna d'un savio dell'antica grecia.
nuovo impulso cancellando dal cuore quella non degna fiamma, e di andare ad oncia
401: o d'ogni onor ben degna / la candidezza dell'ebreo giuseppe:
gbardo parricida, / al mar, tua degna tomba. di breme, conc.
e che mi chiede se la giudico degna della stampa, dirò, con rispetto uguale
: sistema di ferocia e crudeltà, degna dei cannibali. e. cecchi,
e del suono, ed aveva una degna cappella di musica, dove erano musici intendentissimi
234: se adunque tanto è degna di rispetto e la calvezza e la
, diventi più capace, e più degna delle grazie, le quali sì dimanda
4. figur. ant. persona degna della forca, scellerato, scapestrato.
lui dice lo scritto, / psiche degna di carcere e di tomba, / rubella
accusi e scopra, / ricompensa ben degna avrà de l'opra. muratori, 7-i-327
a capitale. 6. persona degna di considerazione. g. m.
1-105: una persona nobile e molto degna di fede mi ha affermato, che.
e del suono, ed aveva una degna cappella di musica, dove erano musici intendentissimi
non riuscire, / e svergognar sì degna professione. -agg. f
, capziosa, piena d'inganni, degna che il pontefice la dannasse. pallavicino,
sarebbe, a mio parere, un'opera degna de'nostri bottanici...,
per lui dice lo scritto, / psiche degna di carcere e di tomba, /
accusi e scopra, / ricompensa ben degna avrà de l'opra. d. bartoli
cevre, / de zo sont eo piu degna, piu umel, piu vaievre.
annuali, / de'quali più seria degna limoggia; / che forse alcuna foggia
delineano pur nel lume di un'idea / degna di ve- lasquez, pur nelle trine
. doni, 3-77: mai è stata degna la sinagoga di vedere la verità espressamente
e raccolta persona, ora con lenti varchi degna di molta riverenza mostrandosi, ora con
passato secolo, va tuttavia maturando: degna certamente di pareggiarsi a quell'aurea età
, / tessendo a l'altrui crin degna corona. della casa, 657: ben
essi, non posso ancora dir cosa degna de la vostra carta, perché non
scuole: questa misera arena non è degna di voi. 2. per
; / li qua', lontani a degna sofferenza, / venir li fero a l'
lo suo abito così a caso è degna d'esser lodata. p. del rosso
cavalcanti, 103: una cosa molto degna di lode fecero i guelfi, che mai
là si trova, / che sia più degna da dover notare. landino [plinio
cristiani cattolici ell'è di tanta venerazion degna [la pittura], ch'ella
un offeso, né accusa di persona degna di fede, né deposizion di testimoni;
italia non è causata da la sua memoria degna da ogni parte di qualunche altro che
. però se mai pensi far cosa degna del tuo valore, se credi operar
] niuna, che di tal medicina degna non sia, reputi ciò esser detto
dice che si segna / di cosa degna, / ed e'si cava l'occhio
. persona scapestrata, triste, malvagia, degna della forca. -anche semplicemente: scavezzacollo
. 4. ant. persona degna del capestro, che merita di essere
per li celebrati matrimoni del suo coro degna non fosse di seguitarla. machiavelli,
già, ma di celeste / petto sol degna. foscolo, gr., iii-344
che mi creasti, / fammi almen degna entrar sotto la mensa / della tua
piena di garbo e di gusto, degna di presiedere a quel regio educandato, ov'
cercare, e non troverai ombra / degna più d'esser fitta in gelatina. cavalca
/ col piè materno ricalcò passando. / degna certo di scusa / fu la madre
mondo, il che certo è cosa degna d'essere esaltata et molto lodata in quelle
e raccolta persona, ora con lenti varchi degna di molta riverenza mostrandosi, ora con
per gire in sua presenza / con degna reverenza, / in guisa ch'io vedere
cetra in mano, e alcuna cosa degna di laude e in onore del re
al tempo / che la vita più degna era e più umana. montale, 1
, primavera / da tal conosci tu degna chiamata, / vedila poi seguir nostra bandiera
maliziosa, scellerata e cattiva, quasi degna del capestro *. chiappino2,
; / ma ciascuna per sé parea ben degna / di poema chiarissimo e d'istoria
non fu già perché la scena gli paresse degna dell'attenzione di chicchessia. palazzeschi,
marino, vii-82: io son più degna (dice la pittura) per cagione della
per chiudervi dentro, come in una degna tomba, l'usignuoletto morto e imbalsamato.
suo'laudi, fora stanco / chi più degna la mano a scriver porse. machiavelli
. idem, 6-58: non è degna cosa nella tragedia... lo scrivere
gadda, 375: una donna degna del massimo rispetto: svelta, non
d'annunzio, v-1-9: genova è degna di sollevare un'altra volta al conspetto
l'altra terra, secondo ch'è degna, / per sé e per suo ciel
. ora la direbbero, con eleganza degna del tempo, 'accademia della esplorazione
: acciò con sì bella cinosura e sì degna, non smarrisca tra via, e
1-105: una persona nobile e molto degna di fede mi ha affermato, che.
maschera da noi conosciuta, e conosciuta degna d'elogio, così io non mi farò
1-87: ch'ancor non troverai cosa sì degna / se cercassi del mondo el circuito
colonne volgar., 1-24: è degna cosa che al gentile e straniero uomo
: compose messer zembino ima opera molto degna e di grandissima cognizione. tasso, ii-34
quel brav'uomo del signor castellano si degna di trattenersi meco, con qualche confidenza.
e d'ogni altra cosa che mi parrà degna di venire in cognizione loro. galileo
d'invitti duci antica sede, \ degna di scettro e d'onorato impero, /
non le assaggia, né le degna, ché per lui sono come un impiastro
columba, / qual è toa forma degna? / qual cosa più sumiglia /
fia il colpo. foscolo, 1-5: degna / sono dell'odio tuo: bersaglio
, iii- 299: ella è degna di ricercare e coltivare l'amicizia di un
o rustica e bo- scareccia sampogna, degna per la tua bassezza di non da
è una superba cosa, e veramente degna della magnificenza di così gran principe.
ed indolcisce e languisce, chi vorrà degna di commendazione reputar cosa, da cui
già ma di celeste / petto sol degna. 3. ant. fitto
pel restante della vita, procurandogli compagna degna di essere amata. foscolo, iv-297:
che è sovrumana, ma pur degna di servirla nell'atto. comparabilità
crusca]: a vederla, è cosa degna di gran compatimento. salvini, 40-63
villani, 4-73: io reputo essere stata degna compen- sagione, avendo sì fatta ignoranza
, ii-201: donna infelice, e degna, ben più che di disprezzo, e
, o rustica e boscareccia sampogna, degna per la tua bassezza di non da più
io ti diragio corno / è tanto degna e cara, / e nobile e preclara
comunanza a lodare alcuna persona ch'era degna d'avere dignitate e signoria. g
colla coperché nelli battezzati asserisce rimaner cosa degna di mune grazia. leonardo, 1-62
l'altra terra, secondo ch'è degna / per sé o per suo ciel,
.]: chi ha concetti grandi non degna far mostra di saper concettare.
del tempio di giove, che fusse degna del re degli uomini e de gl'iddii
senato dicevano che quella era stata una concione degna del magistrato ed imperio consulare, degna
degna del magistrato ed imperio consulare, degna di cotanti consolati da lui esercitati,
di cotanti consolati da lui esercitati, degna della sua vita piena di onori.
nostra alcuna cosa, che sia laudevole e degna di memoria, e qual di lor
boccalini, 1 * 149: è stata degna di molta considerazione il vedere che in
infedele. 3. cosa degna di riprovazione. s. giovanni crisostomo
, avv. ant. e letter. degna mente, in modo proporzionato
che dante è di quelli che dio degna esser su, ed appresso li manifesta di
205: per certo, s'egli è degna conferenza del presente divino e dell'umano
di qualunque sesso si fosse, confessolla degna di adoratori. -confessare da:
quel brav'uomo del signor castellano si degna di trattenersi meco, con qualche confidenza.
e temi non aver fatto cosa abbastanza degna del pubblico. lodo la tua trepidazione
d'umiltà e di tenerezza non dicibili con degna parola. = voce dotta,
grandissima. / ma di questo sì son degna, / sì mi mandi una insegna
e dal brizio, che è cosa veramente degna. manzoni, pr. sp.
, « vi par, questa, degna casa di dio?... »
, inverisimile, mostruosa, grottesca, degna delle male voci che le vengon date,
e di delitti e di tradimenti, degna dei romanzi cosiddetti d'appendice.
vana, capziosa, piena d'inganni, degna che il pontefice la dannasse. baldinucci
io ti diragio corno / è tanto degna e cara, / e nobile e preclara
oramai dall'antichità consacrata, sarebbe impresa degna dell'autorità di un'accademia il farlo
ascosi. pallavicino, 1-315: persona degna di fede e consapevole de'miei pensieri.
studi avessi consequito, te averei per degna consorte e non per indegna al tuo
lo suo abito così a caso è degna d'esser lodata. 6.
i pilastri, ci è una particolarità degna di molta considerazione: ché le imposte
tu ricorri con tanta pietà, se degna d'alcuna cura la vita e la
tal sorta sarebbe stata di grave censura degna. = voce dotta, lat
consumatrice de'cuori che la nutricano, degna di perdere la tua grazia [o amore
vegliardo parricida, / al mar, tua degna tomba. panzini, ii-570: sollevando
e. gadda, 375: una donna degna del massimo rispetto: svelta, non
nasce poi l'operazione, assai più degna della predetta contemplazione o scienzia. de
tempo nella contemplazione di sì onesta e sì degna materia. tasso, n-ii-409: la
e, come più giovevole, è degna ne la città di maggiore onore.
nasce poi l'operazione, assai più degna della predetta contemplazione o scienzia. peregrini
contemporanei scrittori come una mirabil cosa e degna di essere tramandata alla posterità, che il
... è più tosto cosa degna d'essere ammirata. de sanctis, lett
conciede / alla virtù di maggior premio degna. / or ve l'abbiate, e
le istorie del tempo come che non degna di ricordanza. manzoni, pr. sp
. tasso, 5-47: se pur degna ond'altri essempio toglia / è la
capire che 'quella tal cosa è degna da finire in un cesso '.
n-iii-ioio: se noi ricerchiamo alcuna continenza degna di lode più tosto che di biasimo
assai chiaramente confessano di quanta riverenza sia degna la ragione; poiché essi medesimi,
febo » non ha « cosa più degna » di lei? sarpi, i-74:
: cosa barbara in vero, e degna di grandissimo biasimo, conciossiacosaché in questo
per gire in sua presenza / con degna reverenza. i. alighieri, 153:
sì perfetto de- strier, donna sì degna / a un ladron non mi par che
, qualora / membrando vo com'a non degna rete / col vulgo caddi, e
non è falsa. adunque, sola prodezza degna è di corona d'amore. varchi
una nobile e copiosa libreria, e degna di un par suo. magalotti, 20-8
per lupi e corbi, ohimè, troppo degna esca. vasari, iii-130: oltre
darassi al terzo d'immortale alloro, / degna non pur d'arcier ma di poeta
risentirsi, ed a fare qualche azione degna d'onore. tasso, 6-1v2- 13
carte, / tessendo a l'altrui crin degna corona. tasso, 1-2: o
cavalcanti, 103: una cosa molto degna di lode fecero i guelfi, che mai
. villani, 6-62: ne pare degna cosa di fare di lui memoria, per
, quanto la corte d'urbino fosse degna di laude e come di nobili cavalieri
ciò fidanza; perocché lo suo errore riceve degna scusa dal sommo giove, il quale
ducati... ella farà cosa degna della sua solita grandezza e cortesia. segneri
13. impresa; azione nobile e degna di ammirazione. g. villani,
impossibil cosa, / ma di te degna, in mente volgi, e solo /
, il caro sguardo, / la più degna del ciel cosa mortale. ungaretti,
i moti tuoi, né di sospiri è degna / la terra. -non essere
ben male; / e sì non degna già, ni graziosa / piò, che
, da papa nicola, compose una degna opera, intitolata 4 ortografia ',
quale è bella immago / di coprir degna il dolce avorio e terso / del
e queste costituì egli primo in altezza degna, un po'più su delle corone
. boccalini, i-25: particolarità altrettanto degna di considerazione, quanto in qualsivoglia altro
: fu persona savia e costumata e degna di servire di utile trattenimento a'leggitori.
faglia / la più nobile cosa / e degna e preziosa / di tutte creature.
che mi creasti, / fammi almen degna entrar sotto la mensa / della tua
mento, quanto la corte d'urbino fosse degna di laude e come di nobili cavalieri
. fu tenuta cosa strana, inaudita e degna di memoria. segneri, iii-1-125:
a'difetti dall'autore stesso confessati, degna della sua fama. carducci, i-1113:
.. si prende per ogni persona degna d'essere creduta e obedita. idem,
. alfieri, xiii-26: -d'icilio degna, / pria che d'icilio sposa
accettato per vero. -persona credibile: degna di essere creduta, degna di fiducia.
credibile: degna di essere creduta, degna di fiducia. boccaccio, dee
autorità divina o da un'autorità umana degna di fede. segneri, iv-4:
sona riconosciuta da un ente ufficiale come degna di fede ed imparziale, a cui
lodano [diana], e chiamalla degna di crudele virginità. s. giovanni crisostomo
del palazzo riccardi... ha degna sede l'accademia della lingua d'italia,
e'm'abbisogna di farvi una parentesi degna della vostra cruschevolmente larga e sottil riflessione
e di sembiante / celeste, e degna a cui consagri il mondo, / per
indirizzarsi al popolo reputando la erudizione solo degna a cui si attendesse, avvenne che letteratura
della gran madre natura, ell'è degna d'essere registrata e conservata per gli
: gentil sanese laico / del qual la degna vita in versi recito / per dirizzar
forte spagnuolo trae da quel fatto antico è degna di un animo altamente inflessibile nel culto
ad ognuno. questa è un'impresa degna del cuor di dio. 15.
e di delitti e di tradimenti, degna dei romanzi cosiddetti d'appendice. montale
curia o dal campo il buon marito / degna versarle alcun secreto in seno, /
solo per lui, per essere / degna de'baci suoi / voluto avrei rivivere
de chi è questa bella fronte, degna di corona e de tanta reverenzia? -e
questo libro diamo i disegni di un'opera degna (per quanto ci pare) dell'
tasso, 8-4: l'opra è degna di te: tu nobil vanto / ten
/ pur che l'affanno sia in cosa degna; / in darsi a l'ozio
giovane non fece il debito suo con degna reverenza verso el padre, quanto da
la sua opinione è più nobile e degna di maggior lode, avenga che poco generoso
/ di sua vena, / né si degna d'alzar guardo / se non tardo
frezzi, iv-13-25: la virtù è sì degna, sì decora / e sì eccellente
d'architettura per novecento anni: impresa degna di essere protetta dall'augusto imperatore,
epistola direttavi da foscolo sui sepolcri è degna del vostro nome. doveva e voleva
col suo ingegno avea resa tanto più degna che si vedesse; e di cui per
perduta una tanto lodata opera, e degna de'più illustri discepoli di francesco albani.
, ch'essi avessero riputata meritevole e degna di sostener la carica in tempi in
superi. degnantlssimo). che si degna, condiscendente, affabile.
. bembo, 1-167: forse non degna me di tanto onore. fo
di neutro: 'degnò crearne; non degna sì basso'. muratori, 5-i-213: né
, ii-385: altro il mi cor non degna. / sempre sto in pensamento /
sì fello il cuore, che non degna altrui. andrea da barberino, 1-78:
io dico a lui: -se non degna il mio petto / quel core, arà
e adamantino cuore, / che non degna uom, che viva sotto il cielo.
. veste d'oro, e più non degna il panno. caro, 12-i-99:
, e rappresentare la deità, accogli e degna quello che i mortali dar possono agli
. petrarca, 70-25: ella non degna di mirar sì basso. boccaccio,
soglie / il suo nobile piè toccar sol degna. cassola, 2-405: rimase un'
la cui usanza ella schifa: ella non degna si basso, e le pare essere
1-57: or quando ti scontriano, / degna, e di', come suoi:
], che a pochissime persone / si degna, e che non vuol che le
. goldoni, iii-49: non si degna di due lire, e l'anno passato
commessa; onde una medesima guanciata è degna di più pena ed è maggiore offesa a
. dante, conv., i-m-i: degna di molta riprensione è quella cosa che
/ o d'ogni reverenza e d'onor degna. boccaccio, dee., 9-9
lodi talvolta la spronavano a mostrarsene degna; ma poco stante qualche capriccio le facea
di cui non la stimavano più degna, e il dileggio, con cui ora
figura. chiaro davanzali, ii-328: sono degna d'aver pena, / più che
, e che l'imiti / ben degna alcun magnanimo nipote. d. bartoli,
nipote. d. bartoli, 26-111: degna di ricordarsi è una risposta d'iseo
male si è che l'italia non è degna, per dio, di esser libera
. tommaseo, i-239: non era degna la città che nascesse in lei il re
patria fruttuosa, rinascevi prode, / degna che uno per te muoia d'amore.
/ anima fia a ciò più di me degna. bambagiuoli, 26: l'uom
ragunati debbano eleggere la persona che riputeranno degna, la quale terranno in secreto, infino
elisabella, re di spagna, regina certamente degna di tali genitori. gr azzini,
, 213: ti riconosco / prole più degna ognora / e del padre e di
della california! pirandello, 7-1003: degna madre di titta! ma buona,
buona, è povera e non è degna di te. c. e. gadda
: sarà dunque una virtuosa occupazione e degna d'un buon cittadino, quella di concorrere
che nessuna passione piccina, meschina e degna di un'anima isterica e tremebonda,
secondo lui, un'operazione equivoca, degna degli effeminati cortigiani di caracalla.
blasmo pur che vadi / con gente degna / cui si convegna / considerati ben li
, purg., 3-100: quella gente degna: / « tornate », disse
216: in questa disputazione stando le degna compagnia, or l'uno or l'
, 316: ahi, la non degna sposa / ch'odia di madre il nome
montale, 3-23: il professore -una degna persona che non vedo da dieci anni
cecco d'a scoli, 165: la degna intelligenzia prima muove / il primo cielo
/... d'alta sembianza e degna. baruffaldi, 29: che si
dal brizio, che è cosa veramente degna. carducci, ii-7-162: tu mi hai
marco, non ritenendosi vestite in maniera degna. landolfi, 2-94: le tre
dolce, né migliore, né più degna, né di maggiore onore, che
77: non pare cosa sicura né degna che tanto e sì prezioso pegno stia
st'ultima osservazione, ch'è la più degna. proverbi toscani, 32: chi
nel palazzo del vescovato cum onore e degna pompa, contenti da bologna se partirono.
riconoscere sinceramente ch'era una bella e degna festa. buzzati, 4-374: la
farete bene confessarvi, e fame una degna penitenza. tasso, 8-55: e portai
facda / del mio cor la mia man degna vendetta. testi, i-37: carco
: carco d'argento e d'or, degna mercede / de le musiche corde,
stro fermo in mio dire / se degna ragion non mi fa mutare. dante,
trovi al 'brou- gham 'una degna definizione. de sanctis, ii-15-294:
umiliati, né ci è una politica degna e indipendente che valga a risollevarci la fronte
i-133: la gnà lola, non è degna di portarvi le scarpe, non è
di portarvi le scarpe, non è degna. d'annunzio, iii-1-983: va
così alla mia figlia. non sei degna / di scuoterle la polvere dall'orlo
vedendo sì bello luogo, deliberò fare degna quell'erba e que'fiori, che fussino
. davila, 339: essere cosa degna di matura e lunga deliberazione, né mai
che cosa alcuna non ardiscono d'adoperare degna di laude. cieco, 25-17: qual
dimostrò quella causa esser giustissima, e degna d'esservi messo dentro il papato e la
: perché non pare cosa sicura né degna che tanto e sì prezioso pegno stia
, a persona (fisica o morale) degna di fiducia, affinché li custodisca o
, / felice invenzion d'uom nobil degna. lanzi, ii-138: il gusto del
e ingrassa, quando si vede fatta degna di sostenere strazii e derisioni e beffe dal
derivato, si prende per ogni persona degna d'essere creduta e obedita. g.
da barberino, 363: alcuna volta è degna cosa che lo ingannatore rimanga a piè
esempio raro / di vero amore, è degna esser descritta. cosa che il santo apostolo
i-130: in un'arte falsissima e solo degna di cervelli vani, con l'ardita
figlio]... procurandogli compagna degna di essere amata. -venire al
a fare qualche cosa onorata, bella, degna de memoria e lodata da tutti,
furori. foscolo, 1-5: odiami: degna / sono dell'odio tuo: bersaglio
quel castello, / che poi fia degna stargli al destro lato, / cui piegherassi
: questa sì bella nobil donna e degna /... / mi guida il
che lo scoppio di quella collera, quasi degna di un eroe e così vera per
, novella specie di ribellione, colpa degna di pena. 4. ant.
troni di roma, sar degna e napoli. = deriv.
1-32: questa fia del tuo mal degna vendetta; / spirto di profezia così
2-299: comecché sia di ciò, degna di riprensione io crederei qualunque esitanza nel
ariosto, 2-31: di questo signor degna sorella, / del duca amone e di
: ma dinominasi tutto dì dalla parte più degna, cioè dalla parte splendida. sacchetti
questo scema, / prima guardando quella chioma degna / di ogni corona e d'ogni
si conservino sempre, è ben fatica degna di lode. v. danti,
fece un libro volgare, opera molto degna e necessaria, dove insegna a governare la
era ché una sola fanciulla che fosse degna d'essermi sposa. cantoni, 713
uno si sentirebbe potente a far qualche cosa degna; ma no, quello che per
. non potrà proporci se non cosa degna di lui, e che sia per piacere
il peso di sì grave e di sì degna e di sì reverenda autorità. bruno
dante, cono., i-m-i: degna di molta riprensione è quella cosa che
difetto. bambagiuoli, 17: e degna di spirarmi, o santo e pio
/ più li par grata e più degna d'onore. machiavelli, 5:
voci mie, s'io ne son degna, / e quelle, per la tua
fiamme chi ha donna che non è degna d'esser amata da tutti, o chi
faccia al sole; stimai la digitale degna quanto il giglio delle valli di ornare le
sforzi che non li avrebbe fatti per più degna cagione. = comp.
catastrofe, e tal che rende molto più degna d'invidia la sorte di noè,
catastrofe, e tal che rende molto più degna d'invidia la sorte di noè,
rispetto, di cui non la stimavano più degna, e il dileggio, con cui
renderti a'miei occhi più bella e più degna di amore. manzoni, pr.
nobile, la più divina e la più degna di essere osservata continuamente che ne comanda
col dilettar, la favola è pur degna, / di qualche applauso. muratori,
commette / un drappello di gente eletta e degna, / che vuol che vada ove
1-308: il prendersi piacere stima cosa degna di principe; e coloro che dilettosamente
graziosa, / o s'ella è degna di gran reverenza, / questa che giugne
, 443: acciò che tu sia degna per merito di ricevere la grazia d'essere
dimenticanza. boccalini, i-21: cosa degna di molta ammirazione gli pareva...
(598): forse, o sciagura degna di lacrime ancor più amare! la
la quale non era fabulosa, ma degna di pena capitale, nella femina libertina e
sangue, nessuna di esse una bandiera degna di risollevarsi nel sole. bocchelli,
/ la cui pietà di cotal grazia il degna? / lo scettro no,
, quel ch'è più, riputata degna ch'ei le dirigesse uno de'più stupendi
devemo credere che questa cosa non paresse degna, che se ne dovesse andare al giudice
ben male; / e sì non degna già, ni graziosa / piò, che
rimasero affogati e consunti? ve'bellica disciplina degna soltanto di un popolo distruggitore!
serdonati, 6-192: non seguì cosa degna di memoria, se non che ebbe principio
sì che appo altri sarà giudicata la cosa degna di laude, e appo altri di
cecchi, 1-1-501: ella fia cosa degna / da recitarsi a persone che abbino
a quel fallir par che sia escusa degna. guicciardini, i-30: essendo già
): non si conveniva sepoltura men degna che d'oro a così fatto cuore chente
discreti di loro risposero che la dimanda era degna di gran deliberazione. goldoni, iv-164
discussa. dovila, 339: essere cosa degna di matura e lunga deliberazione, né
, / amico di cesar, maiestà degna, / non sarai, che si
.. oltra che in sé nobilissima e degna sia, si traggono molte utilità,
nella contemplazione di sì onesta e sì degna materia. tasso, 10-43: forza è
volgar., i-182: non era degna cosa che mario fosse morto da uno
io ricavar disgravamento nel difetto della più degna parte di quello affare. = deriv
ha sì fello il cuore, che non degna altrui. petrarca, 211-6: speranza
onestissima e bellissima giovinetta, molto più degna d'esser amata che non sei tu
. francesco da barberino, ii-239: è degna cosa che perda la grazia / colui
celesti generarebbe e de grandissima punizione sarebbe degna. castiglione, 310: chi voi
. boccaccio, ii-8-4: né scusa degna sapeva trovare / da dir, se
iv-396: non essendo alcuna cosa più degna, per la sua forza e costanza,
, 7-17: con decisione fulminea, « degna di napoleone », evacuò se stesso
sotto gli albori: perch'io sono degna d'adorno e di prezioso letto. beicari
del voezio. leopardi, ii-28: degna d'esser letta è questa disputazione,
, 216: in questa disputazione standole degna compagnia, or l'uno or l'altro
in nella presente opera dire alcuna cosa degna, la quale possa gli cuori dissoluti costrignere
distenda in parole in dar risposta alla degna vostra proposta. serdonati, 9-317:
essere stato maggior cosa, e vie più degna di loda e d'ammirazione l'aver
1-68: se alcuna cosa pareva in lui degna di laude, ri guardata
misurate leggi, niuna se ne è trovata degna di nominanza. pallavicino, 1-53:
o sola eletta e più d'ogne altra degna / d'esser chiamata madre de colui
specie, cioè in malizia grave e degna di pena, e in malizia leggiera e
se prima io non ho fatto qualche azione degna del mio grado, e del mio
, può giudicare quella gente poco essere degna del ricevuto onore. paolo da certaldo
divi, / per pietà, di salir degna mi fèsti. monti, x-3-320:
fiera crudele, / ma nell'offerta, degna, santa e pia, / e
, 13-398: fammi tua. ne son degna. la tua donna di sempre.
/ mia patria, or di pietà degna e di pianto, / fosse per man
firenze dimandava. tasso, 15-39: ben degna in vero / la domanda è di
... non sarebbe se non cosa degna di lei por freno a tanta licenza
dominatore. ei può ben essere una passione degna del teatro, ma bisogna che sia
. tasso, 17-52: ben sei degna, a cui suoi sdegni ed ire /
venire / con l'ali aperte, sì degna ed onesta, / che per asempro
antica, gentil, donna pugnace / degna non la tenean dell'alto invito. d'
sue fiamme chi ha donna che non è degna d'esser amata da tutti, o
più che l'altre d'ogni valor degna, / incominciando la donesca fama.
. giordani, ix-31: è poi cosa degna di considerazione perché empedocle, comunque siciliano
, purg., 3-102: quella gente degna / « tornate » disse; «
dire o rispondere o notar cosa d'annotazione degna: faccia prima questa sua considerazione,
impeto degli appetiti, e il dubitare con degna modestia della propria sufficienza. savinio,
è ben stata / una mancia più degna che 'l mio merto / non richiedeva.
, 3-267: fecegli una lettera molto degna, in laude della sua eccellenza,
accende ed indolcisce e languisce, chi vorrà degna di commendazione reputar cosa da cui effetti
lode... non sarebbe in sé degna di stima alcuna, se non fosse
in due parti. la prima e più degna si chiama agibile, la quale.
6: questa cosa è molto degna di riso, che i giovani ogni
l'epistola direttavi da foscolo sui sepolcri è degna del vostro nome. doveva e voleva
e che mettono ogni loro studio nella degna educazione de'figliuoli. machiavelli, 851:
. ei può ben essere ima passione degna del teatro, ma bisogna che sia tragico
216: in questa disputazione stando la degna compagnia, or l'uno or l'
la vivacità, e che quella è degna di molte lodi e grandi, la quale
combattimento. camerana, vi-938: degna eri tu di scintillar nell'alto /
ragunati debbano eleggere la persona che riputeranno degna, la quale terranno in secreto, infino
se- bene il filosofare era cosa più degna, lo arricchire era più eligibile e
. carducci, iii-7-472: reggio fu degna che da queste mura si elevasse e
/ constanzia, inextimabil margarita, / sei degna d'insuèto e raro duono. chiabrera
che a lui fosse aviso che più degna ne fosse. petrarca, 37-116:
di sale, / d'elleboro più degna che d'alloro. alfieri, 6-229:
la famiglia, / di lei ben degna, a lei conforme anch'ella. /
mi pare di capire che nessuno si degna di voltare in su la faccia.
non poter essere in conto nessuno ornai degna di me. manziani, x-xxi:
/ ché non si vide mai cosa sì degna; / un atto dolce, angelico
boccaccio, viii-1-212: per mostrare più degna colei che il chiamò, le pone
tanto dell'epopeia la tragedia è più degna, quanto il fine è più degno
popolo. 4. fatto, impresa degna di diventar materia di un poema epico
/ per stirpe e per costumi molto degna. pallavicino, i-342: l'altro
filosofiche peregrinazioni, senza fare alcuna impresa degna de gli studi miei. pascoli,
una sorta di febbre morale, più degna della compassione del saggio, che di verun
e vedendo sì bello luogo, deliberò fare degna quell'erba e que'fiori, che
: maggior cosa e di più maraviglia degna è che uno senza precettore venga dotto
chiamerà. muratori, 5-iv-165: certo degna è di gran lode non tanto la novità
bella e saggia aelips divenuta reina, degna nel vero di esser senza fine celebrata.
qualche frutto, e lasciare qualche opera degna, conobbe che avendo a insegnare non
, e la dissertazione di laurea dichiarata degna della stampa. 4. interrogato
pregare. boccaccio, i-13: fatta la degna orazione, tornò al suo militar palagio
imitare. caro, 3-1-n: è degna non pur d'esser servita, ma
, 2-45: sì come è opera degna di laude il procurare di ammendare gli errori
paradiso, 3: qual fosse la città degna d'esser udita e nominata, la
marino, vii-82: 10 son più degna (dice la pittura) per cagione della
io dico a lui: -se non degna il mio petto / quel core, arà
f. buonarroti, 2-28: degna è di riflessione la veste che ha
ricusa, / mi sottoscrivo alla sua degna scusa. monti, iv-319: l'
se bene il filosofare era cosa più degna, lo arricchire era più eligibile e più
ricusa, / mi sottoscrivo alla sua degna scusa. dottori, 206: crebbe;
esporremo alcuna / opra di gran virtù degna e di noi. comisso, 1-37:
nella sua espressione più alta e più degna. gramsci, 4-15: il rinascimento
sono di razza che di forca è degna. pananti, i-187: con enfiate
si è che l'italia non è degna, per dio, di esser libera,
, 313: ahi poverella psiche, e degna di compassione, venere tutta infuriata ti
ma se ne prevalga, se si degna, come di cose unica
infermità, per cui fu la repubblica, degna di vita immortale, estinta in breve
non poter essere in conto nessuno ornai degna di me. rosmini, xix-186: le
, / misero, odiarmi agamennòn non degna. foscolo, 1-10: or volge /
par cosa molto aliena dalla ragione e degna di maraviglia che la età matura, la
sola eletta e più d'ogne altra degna / d'esser chiamata madre de colùi
dava alla sua svelta persona una linea degna della più bella matita di gavami.
, 7-17: con decisione fulminea, « degna di napoleone », evacuò se stesso
preciosissime gioie, non istimò cosa alcuna degna d'esserli posta dentro, se non i
dall'offen- dermi con tanta facciatosta; degna, in tutto e per tutto,
e trovatolo grasso, pensò lui esser degna vivanda di cotal donna. sacchetti,
disse, o fanciulla, ben degna di più chiari consigli e più avventurosi,
boccalini, i-130: arte falsissima e solo degna di cervelli vani. muratori, 5-iii-173
che è caratteristica di un fanciullo o degna di un fanciullo, sciocca, puerile;
cospetto di una grande commedia tragica, degna dell'amara e comica filosofia di shakespeare.
tanto la virtù e onestà è più degna. b. davanzali, ii-586:
la mia nova invenzione non mi pareva degna d'alcun disprezzo? perché tutti gli
/ per gire in sua presenza / con degna reverenza, / in guisa ch'io
, purg., 3-102: quella gente degna / « tornate » disse; «
non perde. sacchetti, 211: fiorenza degna, chi cacciasti or pensa / e
catena, che si doverà contentare di giudicarla degna che vi si attacchi il suo gran
pome o alla braccia, ch'era degna cosa a vedere. cellini, 1-97
sarai la sposa / d'ippolito. sei degna / che il figlio faretrato dell'amàzone
di fastidio piena, / del cavallier ben degna che la mena. tasso, aminta
-sostant. cicognani, 13-393: si degna, il signor architetto, permettermi che
calamità de gli amici, è virtù degna di memoria eterna e di gloria immortale
., 2-160: giudicando il senato essere degna cosa che per la fatta concordia e
era che una sola fanciulla che fosse degna d'essermi sposa; mi amava, ed
filosofia esser conforme alla vera teologia e degna d'esser faurita da le vere religioni
e potenza, regina d'ogni libertà e degna quindi di regnare nell'isola di capri
caffè], 210: è occupazione degna d'un ottimo cittadino e d'un uomo
una tua lettera accetta, / e degna di rispondere e far fede / di propria
i micidiali della morte di lei degna vendetta. tasso, 20-35: lo
industre, / felice invenzion d'uom nobil degna: / chi sa intrecciar, chi
dì natalizio, e mi ricordi alla sua degna famiglia. tommaseo [s. v
/ dicendo, come l'ira degna tocca, / che non volea signor re
pervenirvi il calle. / come la vedi degna del feretro, / che l'arai
1-45: ma chi negherà essere pazzia degna di riso il volere... con
alto consiglio di miller d'eleggersi una degna destinazione della sua vita e delle sue
fermo in mio dire, / se degna ragion non mi fa mutare. maestro alberto
ferocemente / campateli, reina d'onor degna. varchi, 18-2-112: perché il
tesino, vien giovan inclito / cui degna il merito sorte accompagna. baretti,
dio e dei sacramenti, sarà cosa degna del gran liberatore della umanità.
orrido career fetido, che stanza / degna è fra'galli al malfattor più infame
lo più utile o preziosa, a persona degna di fiducia, affinché, impegnandosi a
,... ne'quali posi non degna fiducia miseramente. settembrini, iv-657:
la mostrò... tanto più degna di vivere, quanto meglio la trovava
è la famiglia, / di lei ben degna, a lei conforme anch'ella.
: l'altra terra, secondo ch'è degna / per sé e per suo ciel
e regna, / legge e usanza degna, / e temporale ed eternai ben,
certo quella lingua è di maggior lode degna, che più s'awicina alla prestezza del
arre- settarse con questo pontefice con ogni degna demos trazione, per avere poi l'
cospetto di una grande commedia tragica, degna dell'amara e comica filosofia di shakespeare
l'altra per così dire animata; questa degna dell'esame dei retori e dei filosofi
: un'altra legge s'era vinta, degna di molta commendazione, la qual fu
tempo a mettersi in mostra non è degna di fiducia. verga, 3-25:
dilettar, la favola è pur degna, / di qualche applauso; e grande
, 12-23: un cavallo ermellin, fattura degna, / preme, e le staffe
rigori fiscali, sarebbe stata una legge degna di sua clemenza quella di ordinare che
rigori fiscali, sarebbe stata una legge degna di sua clemenza quella di ordinare che il
signor zio gli avrebbe fissato una rendita degna della sua condizione e della sposa.
per vestirsi, tolto l'altrui, degna cosa è che sieno spogliati e nudi;
davanzali, 67-n: non è più degna cosa di volere / intra noi due
della forca. -figur. persona degna d'impiccagione; persona disonesta e malvagia
scoperta di scienza e di tecnica politica degna dei cristoforo colombo del forcaiolismo moderno.
alla gran dea, / che ben degna era di quello, / sebben era
la foresteria che vi capita la giudica degna di comandare a tutto il mondo.
or quando / fu la terra sì degna / che tal d'amore insegna -in lei
fece un libro volgare, opera molto degna e necessaria, dove insegna a governare
ragion, ché l'alma tua ben degna / è di quella d'augusto: elle
, vi-131: e faccia a quello intaglio degna abitazione, proponendo quello [un diritto
presso i greci, la sola occupazione degna dell'uomo libero (tanto se nato in
iniziativa; qualità che rende una persona degna di stima, di fiducia, di ammirazione
segna / triunfo, ond'io son degna / mercé di quel signor che mi diè
il gentiluomo, che stava in atto di degna zione forzata, e d'
. matraini, ix-527: fammi almen degna entrar sotto la mensa / della tua grande
parere una vii franciosetta / cosa degna del ciel co 'l suo favore.
. carducci, ii-17-176: bellissima e tutta degna del vostro grande animo e dei veri
, e seggiente in trono, e degna / d'onor, faccente unica il decretato
padula, 271: 4 frisinghèlla '(degna di entrare nella crusca, che manca
umiliati, né ci è una politica degna e indipendente che valga a risollevarci la
/ patria fruttuosa, rinascevi prode, / degna che uno per te muoia d'amore
che è eseguito con destrezza e abilità degna di un funambolo (un movimento).
vite, è secca e putrida, degna del fuoco eternale. pulci, 14-17:
amor, ch'alia morte seconda / fu degna di venire a questo gioco. passavanti
perché questa mai apportò cosa preziosa e degna, e sempre tra pochi si trovomo le
mi procaccia il farro, o ladra degna di forche, il modo dii furare procaccia
o sopra ogn'altra cosa ne corpi degna di laude, per esser precio- sissima
dite che la cometa è una furia degna d'inferno, mentre pure la ponete
la mia città non mi parve più degna d'aver voce in capitolo se non per
cercare, e non troverai ombra / degna più d'esser fitta in gelatina.
, 5-9 (83): reputai degna e convenevole cosa che con più cara vivanda
è il generoso orlando, / che non degna ferir gente che dorma. tasso,
5-66: generosi e magnanimi troiani, / degna prole di dardano e del cielo,
, re di spagna, regina certamente degna di tali genitori. de'mori, x-943
genova dai re di sar degna dopo l'adozione del sistema metrico de
, albergo, e pasto e compagnia degna di te. giordani, xiv-14:
faccia al sole: stimai la digitale degna quanto il giglio delle valli di ornare le
davila, 339: essere cosa degna di matura e lunga deliberazione...
, ch'a la morte seconda / fu degna di venire a questo gioco. bianco
che sia allora attuata in una sede più degna. 2. con uso avverbiale
comparazione ma non pure a commemorazione paresse degna, rilevandoci su, con più ardente affetto
agli occhi. 4. persona degna di grande stima, molto amabile e
è gioiosa. guittone, xxxix-8: degna, degna: -non po che reo
. guittone, xxxix-8: degna, degna: -non po che reo portare /
ingegni / tor la memoria di sì degna offesa, / più giochi instituì celebri
. tasso, 17-52: ben sei degna, a cui suoi sdegni ed ire /
/ per gire in sua presenza / con degna reverenza. storia de troia e de
. quivi, dico, aparve cosa degna di ammirazione, però che molto romore e
da ferrara, 192: bench'e'degna zascun che se conquisti / ne la vertù
tanto, ch'io non so che penitenza degna ti dare ». d.
/ del mio cor la mia man degna vendetta. dottori, 154: e
di pisa. -impresa valorosa, degna di passare alla storia e fonte di
glorioso. camerana, vi-938: degna eri tu di scintillar nell'alto /
, ii-385: altro il mi cor non degna. / sempre sto in pensamento /
detto sonetto di roma fosse stato cosa degna, n'avrei mandato la copia a v
aveva fatto quella polentina numero uno, degna di pio nono ». 7
. paruta, ii-8: per lasciare degna memoria di tanto ospizio aveva onorato lui
-di grado (con valore attributivo): degna di stima e di encomio; spontaneo
madre, diverrà per avventura una persona degna dello scalpello di fidia. nievo,
celesti generarebbe e de grandissima punizione sarebbe degna. serdonati, 9-426: questa rovina,
, iii-1-1007: questa rovina / non degna pure di schiacciarmi, tanto / io sono
sentenze, 1-1: niuna cosa è più degna e di maggiore lode al grande uomo
e trovatolo grasso, pensò lui esser degna vivanda di cotal donna. filicaia,
gioberti, 1-iv-109: se i gesuiti avessero degna
la purità della vita si era resa degna dei doni celesti ». ojetti, i-197
, / che pose fine a la tua degna vita. baldi, 169: quella
malato. fracchia, 183: si degna di salire tutte le scale,..
aver avuto facultà di spendere in così degna opera il mio debole talento. lippomano
medici, quantunque assai valorosa e veramente degna d'essere conosciuta, che chiamano alcuni
[le novelle] graziosamente e cum degna onestà recitate al nostro bagno de la poretta
la fan, nova mammea, / anzi degna del ciel novella astrea.
, 1-45 (i-525): perché degna [la novella] mi parve d'esser
fanno anche le beffe, giudicandoci gente degna di bere l'acquavite.
, inverisimile, mostruosa, grottesca, degna delle male voci che le vengon date.
solo con sola. forteguerri, iv-29: degna non mi pare in fede mia,
di cesare [tommaseo]: più sarebbe degna cosa se cesare le distinguesse [le
, / che d'ogni reverenza la fa degna. ottimo, i-112: per l'
: pretta e propria teologia poetica, degna di s. tommaso! il verbo
carducci, iii-25-51: ella fu certo una degna e molto onoranda fanciulla. ma noi
saper dato mi fia; / ché più degna ermonia / a dir di lei vorrebbe
, 6-47: iena è pietra preziosa, degna di esser guardata e tenuta cara:
tela al mondo sì fina, che degna sia di ricoprire i loro deschi ignudi
, xxxiv-540: che la verginità sia degna cosa / a questo igniun non è
sospiri, bella, pura, smaltata, degna insomma di quel miglior sesso a cui
numerosa classe di bisognosi, tanto più degna di compassione quanto più imbelle, fornita,
per avere dinanzi agli occhi una si degna imitazione. 2. criterio estetico
, 1-739: vergine santa immaculata e degna, / amor del vero amore,
mio non erra, / era più degna d'immortale stato. boccaccio, i-409:
a voi presentata da me cosa men degna che abbia possuto presentar... al
per quanto vale, che non può trovare degna ricompensa, inestimabile (e ha per
avessi imparato qualche cosa di nuovo, degna d'esser notata. muratori, 8-1-149:
. bellori, iii-n: opera invero degna di somma lode, per aver egli
credere che, siccome santa cosa e degna di venerazione sono gli ordini, così eziandio
poco a poco menava vita virtuosa e degna. = voce dotta, lat
iii-5-4: ma più celeste simiglianza le degna a l'onore d'avere a padre
non potendo attribuirli cosa alcuna, quantunque degna tra noi, senza imperfezzióne o dipendenza
, donna del mondo, / o degna imperiosa monarchia, / o quale in tua
, e alle democrazie, pare fosse degna di impero. -ant. imperatore.
ella cosa buona, ella è ancor degna di lode. tasso, n-iii-613:
: le anime che dio elegge e degna di questa unione così alta, che
fa il vostro andrea schiavone, è parte degna d'infamia. galileo, 5-221:
figur. furfante, delinquente; persona degna della forca, ribaldo. m.
bicchieri che il vin fresco imporpora / degna risposta meditiamo. bocchelli, 1-i-156:
alle persone di onorare quella cosa stimata degna, o vero divina, importata per
impreziàbile quella regia insegna quando di così degna porpora fu riccamata. pallavicino, i
avvegnaché assai paia cosa strana e non degna di memoria quello che seguita, perocché fu
del po, la tua onorata, e degna fronde, / più d'ogni altra
-sostant. siri, 1-vi-476: degna parte del buon zelo commendabile di v
che la traduzione di questo ignoto volusio degna è del pepe e di tutt'altro
de le tue note, alma ben degna, / ch'appo te non più vien
. lami, 2-43: paghino la degna pena d'essere stati tanto avversi e
veste ufficiale della verità, la sola degna incastonatura di quella gemma. 2
: che cerchi oggi de far più degna caccia, / che d'aver presa e
come una bella preda e come una conquista degna; per tale conquista, ecco,
%; questa sarebbe un'altra oppressione degna di quel cervello incendiario del direttore zurlo,
antichi incensi abbia ceduti ad una più degna potenza, non ha tuttavia né la
beltà non fu a dietro d'onor degna / come questa già mai, ove
al suo creatore per vera orazione e degna riverenzia. l. giustinian, 1-115:
giocosi inchiostri? forteguerri, 7-100: degna, che tutti i più pregiati inchiostri
valle, 1-146: quanto è più degna l'anima che 'l corpo, tanto è
9-347: l'uomo di passione non si degna più di far qui la sua vendetta
f. f. frugoni, i-422: degna è di rimarca quell'incidenza che occorse
, per mirar fiso, / qualche degna scoltura o qualche tratto / di pennel mastro
b. fioretti, 2-3-133: investigazione degna dell'artista poetico, e necessaria allo
soccorri a'tuoi amatori, e dona degna punizione e perpetua morte al crudele tiranno
cecchi, ii- 306: opra degna di lode fece quando / al cieco diede
e la fa serena e fidente e degna di sé. = comp.
spargo / con quest'impura mia non degna mano, / piace al signor che
quel viso / sì delicato sostener sei degna! vasari, ii-522: 11 figliuol
bonini, 1-i-120: questione più nobile e degna d'esser indagata da un vero filosofo
per la sua bruttezza, al tutto degna / del tenebroso career dell'inferno.
., resterò indeciso, come cosa degna di molta consulta. cesarotti, 1-xxxvi-37:
danno del comune, allora era più degna cosa contrastare e consigliare la cosa pubblica
. ariosto, 10-98: o donna, degna sol de la catena / con chi
cum ferma fede a la vostra onesta e degna voluntate relegare: a cui già lungo
ed indolcisce e languisce, chi vorrà degna di commendazione reputar cosa, da cui
dante, conv., i-m-i: degna di molta riprensione è quella cosa che
questa sacra a minerva industre arena / degna è del nome eccelso, a cui rivolti
uscire di sé opera in veruna parte degna. baldovino del monte simoncelli, i-2-415:
. goldoni, xiii-917: nobile e degna impresa per far morire d'inedia.
per la propria nefandezza e scelleratezza è degna di gravissima riprovazione, suscita indignazione
tu, già sacra agli infernali, / degna ed ultima andrai d'infame prole.
carducci, ii-17-231: con questa degna compagnia si va per il mondo di
giunone infestato, estimò la mia forma degna d'abbracciamenti. giov. cavalcanti,
donatisti, la chiesa cattolica non è più degna, per le sue colpe e le
gl'infiamma e commuove, / fu degna dell'ingegno di quell'uomo. marini,
perché questa mai apportò cosa preziosa e degna, e sempre tra pochi si trovorno le
volterra, 31: di me aggi piatà degna fiorensa, i... i
voce del tutto francese (influencer) e degna solo delle cattive gazzette. tommaseo [
racolo, ebbi da una persona degna di fede. b. giambul
nuova ed ingegnosa, tanto fu utile e degna d'essere oggi considerata. g.
dante, conv., i-m-i: degna di molta riprensione è quella cosa che
di cu'io m'innamorava non era degna rima di volgare alcuna palesemente poetare.
dì andare inanzi col grado, non degna più l'amico che d'ora in ora
, purg., 3-101: quella gente degna / -tornate -, disse, -intrate
, ch'ei non truova / cosa degna di conto e di scrittura, / passato
diligentemente la mia sollecitudine... è degna d'un amico che conosce tutti i
paradiso, 3: qual fosse la città degna d'essere udita e nominata, la
/ per l'assentir di quell'anima degna. petrarca, 80-23: di su
ogni altra mi parea d'onor men degna. gir. giustinian, li-2-163: conferì
or quando / fu la terra sì degna / che tal d'amore insegna - in
1-57: tu se'poi la più degna / de la schiera odorosa, / o
che dio male te dea, come se'degna, / e bollati la vita,
, purg., 3-102: quella gente degna / « tornate » disse; «
/ tanto ch'io canti questa istoria degna. poliziano, 2-11: prima ne
essere e non è tanta, che sia degna di compararsi alla mole di questa sfera
troverò una più degna; però che questo è contro alla
livio volgar., 2-428: non era degna cosa che altri cogliesse i frutti di
logiche... non è cosa degna dell'italia. = voce dotta
il farmacista attanagliò una presa di tabacco degna del naso di un elefante, e si
sì ch'el m'è viso che sia degna / che 'l me segnor tosto sen
l'amore. guidiccioni, 5-20: che degna schiera di pensieri eletti / dal petto
chiamarsi questo collegio e questa assemblea così degna delle potenze ragionevoli, a imitazione di
adriano, come se roma non fosse degna a quei tempi di un tale pontefice,
essere. bisticci, 3-208: aveva una degna cappella di musica, dove erano musici
laude, v-515-86: o maria virgo degna, / priega cristo che te tegna
gli avogadori, se la cosa è stimata degna della loro censura, tosto o da
, degli scacchi... ti pare degna occupazione di un vescovo, al cui
guisa, / ma lei intisa -non mi degna adire. chiaro davanzali, xxxvi-51:
come quello, che aveva ima moglie degna di lui, sopportava la presenza di estranei
vostra nuova compagna, e la rendono degna di succedere a chi fu così degna
degna di succedere a chi fu così degna di occupar tutti i vostri affetti. de
lei, per essere la materia sottile più degna che la grossa, la chiara più
paesaggio intonacato di blù, una riviera degna del perenne ricordo di una mignon dei
: / pochi l'intonso apolline / degna de'doni suoi. parini, giorno,
intornir gli ovati, che è cosa degna di molta meraviglia. = comp
b. fioretti, 2-1-78: degna di riso e di compassione e di
nissuna alligarmi che io liberamente di alcuna degna e utile cosa ragionando v'intrat- tenghi
..., che e'faranno cosa degna di lode. algarotti, 1-ix-23:
avete intrigata. sergardi, 50: più degna sarìa che nel vista i propri pericoli
1-68: se alcuna cosa pareva in lui degna di laude, risguardata intrinsicamente, era
primogeniture, ovvero de'maggioraschi, sia degna di lode, overo di biasimo.
3-922: qual cosa delle due è più degna, che un uomo inasinisca, o
che la invade / e s'esalta a degna vita / la riscossa umanitade / dalla
campana, 2-24: trovossi un'invenzione degna di memoria, con cui potevano communicar
imperadore. tasso, 15-39: ben degna, in vero, / la domanda
solo i cor leggiadri invesca / né degna di provar sua forza altrove, / da'
o dannazion terribile / di quant'onor se'degna, / da poi che lo invisibile
che lo invisibile / per te morir si degna! imperiali, 1-142: in mente
, / poscia ch'ai tuo partir sì degna e forte / parte di noi fa
sua invoglia corporea si dava l'aria degna d'una gentile condiscendenza. -in senso
involi / de'ricchi nomi la memoria degna. g. stampa, 47: sì
-lei si burla della scienza, non è degna della facilità con cui la mia ipnosi
pareva al popolo che questa fosse cosa degna dell'ira publica. loredano, 1-166:
che importava bestiame dalla sar degna prima dell'87, non ci stupiremo che
conoscimento e vero giudizio che la giudichi degna d'essere amata. bandello, ii-957:
ismemora- taggine inrimediabile faccia l'opera più degna. galileo, 4-2-271: l'altro
cavalca, vii-214: oh cagione degna d'ogni irrisione! lassare di servire
della maternità. 3. cosa degna di disprezzo per il suo poco o
, mentre fu in mantova, venne così degna e dottamente esplicata da lorenzo pignotti.
essa, e nuove vie si fa degna d'aprire all'arte. idem [s
memoria / una famosa, antica e degna istoria. lorenzo de'medici, ii-73
toscana è la più prossima e più degna a farsi italiana. idem [s.
come ha vissuto santamente, così è degna d'esser lagrimata da tutti i buoni.
, che per ladroneccio o furto sia degna di rimanere in questo cerchio. ariosto,
i perché sua altiera lampa / non si degna far luce in basso luoco. cariteo
, inverisimile, mostruosa, grottesca, degna delle male voci che le vengon date
.. non solamente di singular reverenzia degna, ma d'essere con perpetua laude
sua da me composta / per opra degna di mercé si pona. b. cavalcanti
anima ha a ciò più di me degna: / con lei ti lascerò nel
g. villani, 6-62: ne pare degna cosa di fare di lui memoria,
la poesia toscana] senza dubbio è degna d'essere imitata da gli autori de l'
solo i cor leggiadri invesca / né degna di provar sua forza altrove, / da'
esca. de jennaro, 145: o degna più che altrui portar corona, /
cesarotti, 1-xxviii-300: è cosa più degna d'onesto uomo il bramare di esser
di morte: la tua fiaccola non degna di sottentrare agli disiderosi legnai.
questa vitaccia alla tur- chesca, / degna sol di galera e di legnami, /
: qual fa l'estro leneo cosa che degna / non sia di lode? tramater
a cosa alcuna men che onesta e degna, facciamo il pericolo con qualchi lenitivi,
ah com'era bella e com'era degna del suo trono!... la
tanto porchesco vilipendio quella dolce, quella degna, quella letificantissima creatura creata dall'ineffabile
non sol di lectura, / ma degna norrectura / sia la sua vita /
, che si doverà contentare di giudicarla degna che vi si attacchi il suo gran balascio
e niuna opera mercennaria si truova ben degna di libero e nobile animo. savonarola,
natura [dio creatore] affermò più degna di tutte l'altre nature, alla quale
., 23-54: udi'questa proferta, degna / di tanto grato, che mai
corpo in cui già visse alma sì degna, / lo qual con essa ancor,
ritte. giuglaris, 330: previdenza degna di dio sarebbe se tutto si riducesse
., 26-72: la tua preghiera è degna / di molta loda, e io
la poesia toscana] senza dubbio è degna d'essere imitata da gli autori de l'
ch'un candido giglio; / fatta degna del sol su questa listra. 5
, contro, a simili palagi / degna famiglia. / livor è l'uno,
ariosto, 10-98: o donna, degna sol de la catena / con chi i
corpo in cui già visse alma sì degna, / lo qual con essa ancor,
a locanda. anzi direi che sia cosa degna di riso che, volendo un petrarca
difensor della fede '. -impresa degna di elogio e di plauso; atto
: la vostra, signor mio, fu degna loda, / quando al leone,
sopra una ornatissima logia a veder una degna giostra de molti gentilomini, cavalieri,
tal parea) d'alta sembianza e degna; / e mostra, d'arme e
/ per non mirar giammai cosa men degna. -tornare alla luce del sole
quel corpo in cui già visse alma sì degna, / lo qual con essa ancor
somma pace e sempiterna vita / felice e degna sopra gli altri giusti, / lucida
studi avessi consequito, te averei per degna consorte, e non per indegna, al
in lagrimosi accenti / celebrar, alma degna, il tuo gran vanto. g.
, ho tanta ventura che la si degna rispondermi a lettere ch'io non solo non
; occhiali. marino, 10-46: degna è l'imagin tua, che sia là
blasmo pur che vadi / con gente degna, / cui si convegna, /
: tu, pretessa, non se'degna di tener luogo di pretessa. gelli,
,... una nuova perturbazione degna di notizia accadette nel regno di napoli
bella speculazione i'son caduto adesso, degna certo d'ogni sotti! filosofo!
savi la maggiore che possa darsi! degna non so se io dica delle lacrime
civico faceva un'assai strana figura, degna da contrapporsi alla macchietta americana del duca
che la sua anima era un cencio e degna d'essere buttata al macero.
prossimo; benefattrice. -anche: donna degna di affetto, di reverenza, di
, per mirar fiso, / qualche degna scoltura o qualche tratto / di perinei
conoscesse le qualità di lei e la conoscesse degna di essere sua cognata. collodi,
, iii-203: non avrei stimata mai degna de'vostri sguardi la nuda e semplice poesia
in pregione, / nella qual son sempre degna di stare, / o farmi andare
magione / nella quale i'non so degna d'intrare. mazzei, xxi-254: iddio
una magnanimità nel perdonare, che è degna di te. dammi la mano.
la divina misericordia e mettere ne'peccatori degna opinione della bontà di dio.
.. se un pietoso giornale politico degna di quando in quando buttar giù righe di
simili malconsigliati che la vera gloria e degna fama non s'acquista con prodigalità e
(se di questo nome di satira è degna). f. m.
sua, non è per far cosa degna della casa d'otomanno in questo 47.
, e quant in zo e 't degna, / se tu per altra guisa zamai
occhio maligno, / che cosa al gallo degna di biasmo vedi? caro, 7-635
traslazione o per compe- razione che fosse degna. pirandello, 8-805: ah che infamia
della vita, d'una vita più degna d'esser vissuta. 5.
malnata. arici, iv-399: la degna dama direttrice è colà ai fanghi per
lascivie e di delitti e di tradimenti, degna dei romanzi cosiddetti d'appendice, degna
degna dei romanzi cosiddetti d'appendice, degna anzi delle baracche e dei musei da
, / ed èssi gloriosa in loco degna, / chi no la piange, quando
modo poss'io / mai ristorarti de sì degna mancia? giovio, i-125: li
religione, la qual opera è appunto degna della sua penna. salvini, 16-483:
-nuova, notizia da mancia: notizia degna di essere ricompensata. - anche iron
a memoria / una famosa, antica e degna istoria. tasso, 1-17: dio
e peggio cantati, questa è munificenza degna del vostro cor generoso. fu. ugolini
sovente vogliosa più che avveduta e che degna. mazzini, ii-662: diseredato egualmente di
farci? mi troverei nella condizione poco degna d'un disutile mangiasòldi. 2
è, come vile e di lor degna voce, serbata. 2. scherz
abiti greci pareva assai più grave e più degna che quella de'prelati latini. poliziano
gozzano, i-1370: per fare cosa degna... bisogna evitare l'elogio
suo'laudi fora stanco / chi più degna la mano a scriver porse. boccaccio,
i luoghi del campo, senza far cosa degna di tale indugio, andaron consumando il
gravoso danno del comune, allora era più degna cosa contrastare e consigliare la cosa publica
danno del comune, allora era più degna cosa contastare e consigliare la cosa pubblica.
concordia di chi la regge, farà opera degna di molta lode, se, quando
3. figur. gente mediocre, degna di scarsa considerazione. macinghi strozzi
4-118: si vedeva apparire con puntualità degna di lode, ma in quanto a spiegazioni
i-20: curiosa non pure, ma degna da scriversi si è la vita di claudio
della mensa capitolare, per qualche convenzione, degna però di molta lode, tolto via
, in ogni modo, esemplarissima e degna della massima ammirazione era a quei tempi la
quale, avendo certissima dimostrazione, fu degna per eccellenza d'essere chiamata matematica da'
poste dagli uomini, possono essere materia degna di tragedia, sì come è clitemnestra
figure che ne facevano una sola, degna della matita di goya o della penna di
per altro rispetto la maggiore e la più degna; e l'altra particolare, rispetto
essere che una creatura perversa, ostile e degna di odio. ma, come sposa
6-108: le anime che dio elegge e degna di questa unione così alta, che
. -non potrebbe somigliare a matrona più degna di esser presa a modello d'ogni
io la vo'pagare com'ella è degna, e però vieni qua ».
/ veniva... con sua gente degna, / armata di panziere o cuoio
da ingegnere o capomastro che non impresa degna di un artista creatore.
animale rimansi sempre disordinata e sempre perciò degna di essere data preda alla morte.
, a preferenza di ogni altra, degna di essere scelta per viverci.
qualora / membrando vo com'a non degna rete / col vulgo caddi e converrà ch'
perché ancora nonne aveva fatto alcuna cosa degna di memoria. ramusio, i-96: più
truova né città né abitazione che sia degna di memoria. aretino, v-1-138: vostra
. villani, 3-9 (213): degna cosa ne pare... rendere
a memoria / una famosa, antica e degna istoria. varchi, 22-18: né
, 299: tornava a pensare alla degna opera che sarebbe stata quella di menare
, e forse perché ella, non degna e non meritevole della sua infelice sorte,
guittone, ix-58: no lo cor meo degna -aver ardire / de cheder lei merzede
o si diletta di detrarre non è degna di mangiare a questa mensa. ariosto,
che cosa alcuna non ardiscono d'adoperare degna di laude, anzi si stanno freddi
mandavi esto cantare, / che vi degna membrare -del suo amore; / mentre
non ha in sé cosa istrana né degna di menzione, eccetto che le minere de
muratori, 7-ii-24: non sarebbe stata cosa degna di menzione. -dir.
: opera edilizia di proporzioni colossali, degna di figurare accanto alle sette più famose
: oh quanto è cosa maravigliosa e degna di fede, la quale avanza ogni umano
da me composta, / per opra degna di mercé si pona. grazzini,
lauro segna / triunfo, ond'io son degna / mercé di quel signor che mi
sia concesso dirvi la parola ch'è sola degna dell'italia e di voi. tenca
. bartoli, 9-28-107: questa ben degna mercede gli si rendè [al ricco
di imperadore. ariosto, 26-2: degna d'eterna laude è bra- damante /
metastasio, 1-ii-57: di quella pena allor degna sareste, / che merta ognun che
fronte vien che ben del grado è degna. allegri, 80: la fama è
benefizi sono stati collocati in persona non degna, hanno però trovata tutta la riconoscenza
infermità, e forse perché ella non degna e non meritevole della sua infelice sorte
'l merta. è 'l merto / degna ragion d'amore. g. bentivoglio,
qual scelerata venale e meritoria femina seria degna de tante vilanie? 7.
agg. f. ant. meritevole, degna di riconoscimenti, di stima, di
. / nostra benefattrice, / sì degna e meritrice / di propagar viepiù la nostra
meri sospetti parlato publicamente, è pazzia degna di purga. panigarola, 1-5: la
una meschinità sì grande che mi par degna di molta compassione. 2
150: veste d'oro e più non degna il panno f e dassi del messere
mia povera e mesta casa sia fatta degna del ricevere il suo grande oste, che
'pulchri- tudine ', è sola degna della mia penna, ho pur ora fatto
condottier, tu scorta, / preda ben degna al mio signor mi porta. goldoni
non è cosa al mondo altra sì degna. nardi, 1-454: non so se
fe'contra i micidiali della morte di lei degna vendetta. d. bartoli, 16-4-102
un bellissimo castello che una bellissima città e degna c'un si mova mille miglia non
, i-43: se àvvi italica contrada degna di non rimanere addietro in nessun genere
cavallieri,... avendo qualche degna opera di sé dimostrata, sono fatti
per sola grazia, non per esser degna. buti, 3-364: 'provvide', col
patria fruttuosa, rinascevi prode, / degna che uno per te muoia d'amore.
.. per avere una grande, degna ed opportuna residenza a quell'imperio orientale
che non paia più bella e più degna delle prose, che qualunque altra nel medesimo
[plinio], 3: cosa degna di riso è persuadersi che quel sommo
sticia. dell'uva, 24: o degna di cui canti ogni poeta, /
bene alla minutaglia, non che sia degna d'esser mentovata. allegri, 68:
/ anima fia a ciò più di me degna: / con lei ti lascerò nel
. petrarca, 70-25: ella non degna di mirar sì basso / che di
: la concezione era potentemente mirifica, degna di un imperatore della terra, degna dell'
degna di un imperatore della terra, degna dell'orgoglio di giulio ii e del
, ii-21-109: grazie, signora marchesa; degna anche lei in cui si mischino gli
non si udì giammai rumore o turbolenza degna di correzzione. manzoni, pr.
430: so bene ch'io non sono degna di manicare questo pane che tu mi
/ di veder tal mister però son degna. baldi, xxxvi-373: sovrasta a'
misterio / da zazzeroni? -ella fia cosa degna, / da recitarsi a persone che
veramente io non trovo che l'invenzione sia degna di biasimo, che avendo egli così
[donna] se ne è trovata degna di nominanza. berni, 48-11 (iv-
alcun freno in cosa che fosse men degna esaltatrice del tuo onore, ma moderatamente in
, con ogni riguardo in favellare e degna moderazione d'ogni mio gesto, curava
4-47: non si vide mai cosa sì degna: / un atto dolce, angelico
notevolissima, in ogni modo, esemplarissima e degna della massima ammirazione, era a quei
anima umana si lavi, non è mai degna di dio. in uel molliccio crescono
sua, non è per far cosa degna della casa d'otomanno. l. bellini
cittadin la vita, / or che degna mercede a voi si dona, / salvando
, 26-71: la tua preghiera è degna / di molta lode. guicciardini,
. dante, conv., i-111-1: degna di molta riprensione è quella cosa che
appartenenze, dovrà solo astenersi dalla più degna e momentosa di tutte? imperocché tal
, donna del mondo, / 0 degna imperiosa monarchia, / o quale in tua
ogni altra cosa ben che excelsa e degna / proprio serebbe una spurcizia un fango
dei claustrali, 442: egli non degna avere se non sposa savia, bellissima
l'avea, che toccò a lui sì degna cosa. scambrilla, lxxxviii-n-466: clementissimo
— figura da monumento: persona degna o che appare degna, per i
monumento: persona degna o che appare degna, per i meriti e le virtù,
inimitabile. bellori, iii-11 opera invero degna di somma lode, per aver egli [
psicologia del teatro », tesi morbida degna di un raffinato par suo.
per l'arcadia; ed è in vero degna nenia di quel- l'academia già moribonda
e di farina, / per le morici degna medicina. libro di esperimenti di caterina
morigerati e costumati che più presto sia degna di commendazione e di laude che di
! '. quasi dica: a la degna e netta coscienza ogni picculo fallo dà
, né perché aggi, / anima degna, il grado de la spera / che
a stazio parve d'esagerar con iperbole degna della sua tuba il male della cecità in
di morte ritrovo in lui ': degna di morte. -diritto di vita e
si è il far onore a chi si degna onorar la sua casa. -compito
origini, di modeste condizioni, degna dicommiserazione. g. g.
gran roman al ponte / fé di sé degna e me- morabil mostra / contra le
. bellori, ii-92: non meno è degna veramente l'altra invenzione di adamo ed
... d'alta sembianza e degna; / e mostra, d'arme e
, per la mostruosità del suo toro degna d'esser messa in opera; ne
bronzo guadagnata in libia con una motivazione degna di quella d'argento. borgese,
gli volse ornar di cosa assai più degna. = voce dotta, lat
la verità è potentissima ad onorabilissima, degna di essere a qualunque cosa antiposta.